lunedì 29 dicembre 2014

Ansaldo Caldaie: l’importanza delle commesse per la continuità aziendale.



Luca Marotta



Ansaldo Caldaie è una società del Gruppo Sofinter Spa. Sul sito Web della società controllante Sofinter Spa è scritto che “Ansaldo Caldaie è leader nel settore della progettazione, costruzione ed installazione di caldaie di grande taglia per impianti di produzione di energia elettrica” e che nel 2012 Ansaldo Caldaie ha confermato la propria leadership nel mercato egiziano.

ANSALDO CALDAIE S.p.A. è una società per azioni a Socio Unico, con  Capitale Sociale pari a Euro 24.392.513,00 intermente versato, con Sede Legale a Milano, in Via Conservatorio 17, Sede Amministrativa a Gallarate (VA), Largo Buffoni 3 e Sede Operativa a Gioia del Colle (BA), Via Milano km. 1,600, soggetta all’attività di direzione e coordinamento della Sofinter S.p.A.

L’attività operativa è articolata in due principali attività: quella di “produzione” e quella di “service”.
Per quanto riguarda l’attività di Produzione, si è registrato la cancellazione di un importante contratto acquisito (progetto Rabigh), perciò il carico di lavoro della sede di Gallarate si è attestato ad un livello piuttosto basso. Il carico di lavoro presso la fabbrica di Gioia Del Colle è stato elevato durante l’anno 2013, perché si è dato luogo alla produzione di caldaie per il progetto di Suez e a lavori di service e altri progetti per le società del Gruppo. Per fronteggiare l’impatto negativo derivante dal minor carico della sede di Gallarate, nel corso del 2013, si è provveduto al distacco di personale a favore di altre società del Gruppo e si è raggiunto “un accordo con i sindacati per l’utilizzo di misure temporanee per la gestione del costo del lavoro, attraverso una riduzione dell’orario lavorativo, ricorrendo all’utilizzo dei contratti di solidarietà”. Secondo gli Amministratori, le citate misure hanno permesso una migliore gestione delle spese di struttura, in linea con il fatturato, consentendo di mantenere un EBITDA positivo.

Per quanto riguarda l’attività di Service, il 2013 ha registrato un volume di ordini acquisiti per pari a circa 12 milioni di Euro, suddiviso tra attività di assistenza per il 75% e fornitura di ricambi per il 25%. La Società continua a lavorare prevalentemente su mercati esteri, che coprono circa il 75% degli ordini.
Il 2013 è stato un anno molto positivo, con un volume di affari pari a circa 7,5 milioni di Euro per le attività di service e parti di ricambio.


Il 29 maggio 2014 è stato reso noto in un comunicato a firma congiunta da parte delle Organizzazioni Sindacali provinciali FIM e FIOM di Bari e del Comune di Gioia del Colle che lo stabilimento ANSALDO CALDAIE di Gioia del Colle (gruppo Sofinter) versava in una situazione di crisi, “causata da un forte calo produttivo che ha determinato il ricorso alla cassa integrazione ordinaria a zero ore dal 17 marzo al 14 giugno, con il rientro, a partire dal 16 giugno su commesse interne al gruppo Sofinter” e che, i vertici aziendali hanno comunicato alla RSU di stabilimento la richiesta di proroga di ulteriori 13 settimane di cassa integrazione ordinaria.

Invero, notizie di stampa del 7 settembre 2011 avevano già reso noto il ricorso allo strumento della cassa integrazione, con richieste di proroga.

Per quanto riguarda la sede di Gallarate, nel mese di ottobre 2013, è stato prorogato il Contratto di Solidarietà per un periodo di ulteriori 12 mesi (con scadenza ad ottobre 2014) con il coinvolgimento di 86 risorse. L’obiettivo è quello della minima penalizzazione retributiva. Tale rinnovo è in ogni caso l’ultimo concesso per legge.

Il Gruppo.

Nel bilancio consolidato 2002 di Finmeccanica risultava che Ansaldo Caldaie Spa era una società collegata con una partecipazione del 40% e un capitale di € 13,9 milioni, con un valore di libro per Finmeccanica di € 4.338.000.

Nel bilancio consolidato 2003 di Finmeccanica, per quanto riguarda le partecipazioni risultava lo storno della citata partecipazione, a seguito di cessione della società Ansaldo Caldaie S.p.A..

Nel verbale di Assemblea della società Ansaldo Caldaie S.p.A., del 14 maggio 2014, figurava come Socio unico Sofinter S.p.A., titolare di n. 6.000.000 azioni.

In data 24 maggio 2011, la società controllante Sofinter risultava soggetta al controllo congiunto di Gammon India Ltd. e di Acquario S.r.l., che ne detenevano rispettivamente il 50% ed il 30,21% del capitale sociale. Nella stessa data l’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO diede il via libera all’ingresso del nuovo socio B.T. Global Investors Ltd. (società di diritto cipriota) mediante sottoscrizione di un aumento del capitale sociale con una quota del 10%.

Ansaldo caldaie S.p.A., a sua volta, controlla la società “CENTRO COMBUSTIONE AMBIENTE s.r.l.”, che ha chiuso l’esercizio 2013 con una perdita di Euro 44.633. Tale società gestisce il centro di ricerche sulla combustione e l’ambiente di Gioia del Colle. Inoltre, possiede il 98% di AC BOILERS EGYPT SAE, che gestisce tutte le attività di cantiere on shore in Egitto. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2013 evidenzia un valore della produzione pari a circa EGP 44 milioni, ed un risultato netto positivo pari a 85.092 EGP.
Partecipazioni in Società Collegate riguardano:
- Ansaldocaldaie Boilers India Pv Ltd. (26%), che opera sul mercato indiano dell’energia. Il fatturato di Ansaldocaldaie Boilers India, che chiude il proprio bilancio al 31 dicembre 2013, è pari a 164 milioni di Rupie e il risultato netto è negativo per 331 milioni di Rupie.
- Itea S.p.A., che ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2013 evidenziando una perdita di Euro 1.298.045. Il valore della produzione per l’anno 2013, pari a circa 4 milioni di Euro, tiene conto anche di 2,2 milioni di Euro di capitalizzazioni, relative alle attività di ricerca effettuate nell’esercizio ed è in lieve aumento rispetto all’esercizio precedente.

I rapporti con le parti correlate hanno determinato ricavi per € 3.117.251 e costi per € 6.427.286. In particolare il rapporto con Sofinter Spa ha determinato ricavi per € 2.778.485 e costi per € 4.251.093.

La Continuità aziendale

La Continuità Aziendale non è altro che l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo, onorando gli impegni finanziari contratti.
A proposito della Continuità Aziendale, nella Nota integrativa del bilancio 2013 è specificato che in data 28 novembre 2011 la società controllante Sofinter S.p.A. e le sue controllate, tra cui Ansaldo Caldaie S.p.A., hanno stipulato un Accordo Interbancario che garantisce alle società la disponibilità delle linee di firma e di cassa sufficienti alle necessità di sviluppo previste da Piano aziendale asseverato ai sensi dell’art. 67 della Legge Falllimentare. Ai fini della verifica della sussistenza della continuità aziendale, gli Amministratori ritengono che non vi siano significative incertezze riguardo alla capacità di continuare nella propria esistenza operativa nel periodo considerato dal Piano Strategico del Gruppo Sofinter. Infatti, dallo sviluppo dell’attività di Gruppo dipende il rispetto dei covenants finanziari previsti dall’Accordo Interbancario Modificativo. A tal proposito gli Amministratori hanno scritto che saranno rispettati.

Per verificare la sussistenza della continuità aziendale sono state prese in esame anche le prospettive economiche e finanziarie della Società. Secondo gli Amministratori la società Ansaldo Caldaie S.p.A. “sta consolidando la propria posizione sui mercati storici di riferimento e sta attivamente sviluppando l’attività commerciale nei mercati considerati chiave come quelli del MENA (Middle East North Africa) e dell’America Latina. Inoltre, la Società sta cercando di entrare sul mercato statunitense, ove sta già presentando alcune offerte con potenziali positivi riscontri per beneficiare dagli investimenti indotti dallo sviluppo dell’estrazione dello Shale Gas; buone prospettive si hanno anche nei mercati del Sud Est asiatico.”

In estrema sintesi, la continuità aziendale della società Ansaldo Caldaie S.p.A. dipende dall’ Accordo Interbancario del Gruppo Sofinter del 2011 e dalle commesse.

I Revisori della Società PricewaterhouseCoopers Spa hanno evidenziato che la società Ansaldo Caldaie S.p.A. non redige il bilancio consolidato, pur in presenza di partecipazioni di controllo, in quanto lo redige la controllante.

La struttura dello stato patrimoniale.

Il Patrimonio Netto è pari a € 25.845.979, mentre nel 2012 era pari a € 25.132.557. La variazione di € 713.422 è dovuta essenzialmente all’utile di esercizio.
Il totale dell’attivo, che equivale al totale dei mezzi a disposizione o al capitale investito, è pari a € 564.663.268 e risulta in diminuzione dell’1,3% rispetto al 2012.
In definitiva i mezzi propri finanziano l’attivo solo per il 4,58%, per il resto si fa ricorso al capitale di terzi. Tuttavia, i mezzi propri finanziano circa l’83% dell’attivo fisso.

La voce più consistente dell’attivo è rappresentata dalle rimanenze che ammontano a € 430,2 milioni e che rappresentano il 76,2% dell’attivo. In particolare le rimanenze per i lavori in corso su ordinazione ammontano a € 424.751.938 (€ 425.559.173 nel 2012) e incidono per il 75,2% sull’attivo.
I lavori in corso su ordinazione sono valutati con il metodo della percentuale di completamento. Il citato metodo consiste nel valutare i contratti sulla base dei corrispettivi pattuiti e maturati con ragionevole certezza sulla base dello stato di avanzamento dei lavori raggiunto. In definitiva, con questa tecnica si rispetta il principio della competenza economica, evidenziando il ricavo sin dal primo esercizio in proporzione alla percentuale dei costi sostenuti.

La voce più consistente del passivo è rappresentata dagli acconti ricevuti dai clienti che ammontano a € 406,9 milioni (€ 411 milioni nel 2012) e che finanziano il 72,1% dell’attivo. Gli acconti ricevuti dai clienti rappresentando il 96% circa dei lavori in corso su ordinazione, praticamente finanziano tutto il costo degli ordinativi.

I debiti verso i fornitori risultano in diminuzione da € 56.266.011 a € 48.542.903 a causa della flessione registrata dai costi operativi a conto economico.

Nell’attivo del bilancio figurano partecipazioni per un valore di € 11.522.527 (€13.798.958 nel 2012). Le Partecipazioni in società controllate valutate per un valore pari a € 5.936.031, riguardano: Centro Combustione Ambiente s.r.l. (€ 5.900.000) e AC Boilers Egypt SAE (€ 36.031).
Le Partecipazioni in società collegate valutate per € 5.240.993, riguardano: Ansaldocaldaie Boilers India Pv Ltd  (€ 2.167.058); Itea Le Partecipazioni in altre imprese, valutate € 375.503, riguardano il Consorzio Cris.
Per quanto riguarda le immobilizzazioni finanziarie il Collegio sindacale ha scritto: “Le verifiche effettuate attraverso procedura di impairment test sulle partecipate ITEA S.p.A. e Ansaldo Caldaie Boilers India Pv.Ltd sono state svolte dal Consiglio di Amministrazione e verificate dalla società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. senza eccezione alcuna.”



Indicatori di finanziamento delle immobilizzazioni.

Il Margine primario di struttura, dato dalla differenza tra Mezzi propri e Totale attivo fisso, migliora di € 4.018.962, ma risulta negativo per € 5.301.797. Di conseguenza, il Quoziente primario di struttura, dato dal rapporto tra Mezzi propri e Totale attivo fisso aumenta da 0,73 a 0,83. Tale indicatore è anche conosciuto come “Grado di copertura dell’Attivo Fisso” e indica come i mezzi propri finanzino il capitale investito immobilizzato.

Il Margine secondario di struttura, dato dalla differenza tra la somma di Mezzi propri e Passività consolidate meno il Totale attivo fisso, aumenta da € 36.955.952 a € 46.455.787, di conseguenza il Quoziente secondario di struttura ((Mezzi propri + Passività consolidate) / Totale attivo fisso) aumenta da 2,07 a 2,49.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,048 e nel 2012 era pari a 0,046. Anche se si escludessero gli acconti ricevuti dai clienti, tale indicatore lanciare segnali di sottocapitalizzazione essendo pari a 0,19.

Il Quoziente di indebitamento finanziario dato dal rapporto tra Passività di finanziamento e Mezzi propri aumenta a 1,97 da 2, a causa del maggior ricorso all’indebitamento finanziario.

L’indice di liquidità primaria, detto anche Quoziente di tesoreria, dato dal rapporto tra Liquidità Differite aumentate delle Disponibilità Liquide e le passività Correnti aumenta da 0,210 a 0,211.
Infatti il Margine di tesoreria dato dalla differenza tra Liquidità Differite aumentate delle Disponibilità Liquide e le passività Correnti migliora da € - 395,4 milioni a € 384,1 milioni. Tale indicatore risente dalla particolare caratteristica di lavorare su commessa e con gli acconti dei clienti, che anticipano parte del corrispettivo in base all’avanzamento dei lavori.
Infatti, il Margine di tesoreria, inteso come: (Liquidità immediate + Liquidità differite) –(Passività correnti – Acconti entro 12 mesi) è negativo per € 19.048.719 (-€ 18,2 milioni nel 2012).


L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente, detto anche Indice di liquidità secondaria, o Quoziente di disponibilità. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 1,095, e nel 2012 era pari a 1,074. Ciò vuol dire che l’attivo a breve sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Infatti il Margine di disponibilità, dato dalla differenza tra attività Correnti e passività Correnti aumenta da € 36,9 milioni a € 46,4 milioni.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,048, ciò vuol dire che la società possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti, almeno così come valorizzati in bilancio.

La Posizione Finanziaria Netta.
La posizione finanziaria netta, ossia l’indebitamento di natura finanziaria al netto delle disponibilità liquide, è negativa per € 23.104.867 ed in peggioramento rispetto al 2012, quando era negativa per € 14.395.798. In ogni caso risulta inferiore al valore della produzione.
Gli Amministratori hanno scritto che “il peggioramento della Posizione Finanziaria Netta, pari a 8,7 milioni di Euro, è dovuto al maggiore stress operativo legato alla flessione del volume di produzione”.
I debiti verso le banche aumentano da € 48.861.184 a € 51.118.252 e si riferiscono quasi interamente ad anticipazioni bancarie e scoperti di conto corrente in essere alla data del bilancio.
Le disponibilità liquide sono diminuite di € 6,5 milioni.

Al 31.12.2006 la posizione finanziaria netta risultava negativa per 108 milioni di Euro.



Poiché l’EBITDA è pari a € 7,2 milioni, il rapporto NET DEBT/EBITDA è uguale a 3,2.
Questo significa che occorrono più di tre anni alla gestione operativa per generare flussi di cassa per pagare il debito finanziario netto.

Investimenti e Attività di Ricerca e sviluppo

Per quanto riguarda l’attività di Ricerca e sviluppo, gli Amministratori hanno scritto che “nel corso del 2013, la Società ha focalizzato la propria attenzione ampliando l’offerta dei prodotti HRSG per soddisfare le mutevoli esigenze dei clienti e ha continuato lo sviluppo di tecnologie di ottimizzazione della combustione”.

Invero gli Amministratori non specificano l’importo specifico investito in tale attività. Tuttavia, nell’attivo del bilancio la posta “costi di ricerca e sviluppo” aumenta da € 448.956 a € 519.609, a causa di trasferimenti dalla posta Immobilizzazioni in corso e acconti per € 200.377 e degli ammortamenti per € 129.724. Il costo storico degli investimenti in ricerca e sviluppo e pubblicità ammonta a € 848.996.

Gli investimenti principali del 2013, risultano consuntivati per circa 450 mila Euro, e hanno riguardato: gli Impianti per € 24.920; l’Attrezzatura per € 9.654; i Mobili e macchine d’ufficio per € 10 mila; le Immobilizzazioni in corso e acconti per € 366.765 e le Altre immobilizzazioni immateriali per € 38 mila.

Gli incrementi delle Immobilizzazioni in corso e acconti hanno riguardato: il “Know how aziendale”; il “Design cost reduction”; il “Development of Design Tools”; per l’introduzione dell’utilizzo in Azienda di un software di modellazione 3D; il “Global procurement” per migliorare la competitività aziendale; il “Development new product” per sviluppare i design e gli standard tecnici di riferimento per caldaie a recupero verticali a circolazione naturale, per impiego su turbine a gas alimentate a olio combustibile e il “650 MW standard design”.

La Gestione Economica.



La prima voce contabile da cui partire nelle nostre valutazioni che è anche la prima misura del successo del business è il volume delle vendite, ossia il fatturato.
Trattandosi di una società che opera su commessa, è opportuno considerare il valore della produzione che considera anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione.
Il totale valore della produzione, nel 2013, diminuisce a € 88.095.612, mentre nel 2012 era pari a € 106.114.869. La riduzione è stata del 17%. Nel 2006 il valore della produzione era pari a € 458.568.484. Il crollo del valore della produzione rispetto al 2006 sembra un dato oggettivo.
Il Valore della Produzione area geografica è così suddiviso: Italia € 11.752.866; Estero € 76.342.746
I ricavi delle vendite e delle prestazioni diminuiscono a € 85.787.446 da € 121.368.052.
Le variazioni dei lavori in corso su ordinazione variano a da -19.136.893 Euro a -807.236 Euro.
La voce altri ricavi e proventi diminuisce da € 3.591.093 a € 3.012.945. Tale voce comprende “Altri ricavi da prestazioni infragruppo” per € 1.100.313 (€ 816.709). In particolare la voce “Altri ricavi da prestazioni infragruppo” riguarda per € 796.500 i riaddebiti per servizi generali e sistemi informativi effettuati nei confronti della Controllante. Un’altra voce contenuta è denominata “Altri” che è pari a € 1.076.110 (€ 536.820 nel 2012) e comprende, per € 619.247 i riaddebiti alla Controllante per contratti di distacco di personale della Società e per € 416.822 il rilascio di un fondo accantonato in anni precedenti.

Il dato di sintesi più immediato della situazione economica è fornito dall’utile netto. Nel 2013, l’utile netto è stato pari a € 713.422, mentre nel 2012 era pari a € 1.213.983.

Il Costo dei dipendenti si riduce da € 20,9 milioni a € 20 milioni. Tale costo rappresenta il 23,7% (20,2% nel 2012) dei costi della Produzione e il 22,7% (19,7% nel 2012) del valore della Produzione. La variazione in diminuzione del costo è correlata inoltre alla variazione dell’organico che è passato da un numero medio di 395 dipendenti nel 2012 a 372 nel corso dell’anno 2013.
Al 31 dicembre 2013 l’organico complessivo della Società è risultato pari a 369 unità così suddivise: 24 Dirigenti; 40 Quadri; 152 Impiegati; 153 Operai; di cui 164 nella sede di Gallarate e 205 nella sede di Gioia del Colle.
L’organico complessivo della Società al 31 dicembre 2012 era pari a 383 unità così suddivise: 22 Dirigenti; 42 Quadri; 163 Impiegati; 156 Operai; di cui 175 nella sede di Gallarate e 208 nella sede di Gioia del Colle.
La contrazione dell’organico (di circa il 7%), registratasi a fine esercizio è in linea con quanto previsto.
Al 31.12.2006 l’organico complessivo della Società è di 523 unità così suddivise: Dirigenti n° 25; Quadri n° 70; Impiegati n° 256; Operai n° 172; di cui 291 nella sede di Gallarate e 232 nella sede di Gioia del Colle.
I Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci si sono ridotti di quasi 13,7 milioni di Euro e ammontano a  € 21,5 milioni. Tali costi rappresentano il 25,5% dei costi della produzione. Il decremento è dovuto alla diminuzione dei volumi di produzione rispetto all’esercizio precedente.
I costi per servizi ammontano a € 33,6 milioni (€ 32,5 milioni nel 2012). Tali costi rappresentano il 39,8% dei costi della produzione. Le spese bancarie sono state pari a € 2,6 milioni, le consulenze professionali a € 2,4 milioni.
I Costi per Godimento beni di terzi sono pari a € 4,6 milioni (€ 4,9 milioni nel 2012) e incidono per il 5,5% sui costi della produzione. Tale voce riguarda principalmente affitti passivi per circa € 3,5 milioni e noleggi-leasing per circa € 813 mila. La voce affitti comprende l’affitto di ramo d’azienda per un valore di € 3.103.237 verso la società Gioia RE s.r.l.

La gestione finanziaria è negativa per € 1.687.648 e risulta in peggioramento rispetto al 2012 di € 485 mila. In particolare la voce utili e perdite su cambi è diventata negativa per € 498 mila, mentre nel  2012 era positiva per € 393 mila.

La gestione straordinaria è positiva per € 594 mila. I proventi straordinari riguardano sopravvenienze attive per € 1.385.490 e includono € 493.mila circa per l’incasso di un contributo, riferito ad anni precedenti. Gli oneri straordinari comprendono gli oneri per esodi dipendenti per € 131 mila; sopravvenienze passive per € 553 mila e imposte per esercizi precedenti per € 100 mila.

Gli amministratori sottolineano il permanere di risultati positivi in presenza di una riduzione del valore della produzione per 17,4 milioni di Euro. Secondo gli Amministratori, nel 2013, la Società è stata in grado di mantenere i positivi livelli di redditività delle commesse, confermando per quanto riguarda il risultato operativo, un valore più elevato rispetto all’esercizio precedente.
Infatti tale ammontare è risultato pari a € 1.867.842 per il 2013 contro € 631.688 per il 2012.

Gli indici di redditività mostrano i seguenti risultati di seguito analizzati.

La redditività del capitale proprio (ROE)

Il ROE (RETURN ON EQUITY) o anche Tasso di Rendimento dei mezzi propri è il rapporto tra risultato netto d’esercizio e mezzi propri e indica il rendimento dei mezzi propri investiti nell’attività.
Nel caso in questione peggiora da 5% a 3%.

La redditività del capitale investito (ROI).

Il ROI indica la redditività del solo capitale investito nella gestione caratteristica indipendentemente dal fatto che esso sia stato apportato a titolo di mezzi propri o di terzi. Si calcola dividendo il Reddito Operativo per il Capitale Investito. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente e i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Nel caso in questione la redditività del capitale investito oltre ad essere negativa, migliora dall’1% del 2012 al 3% del 2012.

La redditività delle vendite (ROS)

Il ROS rappresenta il ricarico percentuale sulle vendite, ovvero quanto rimane dei ricavi dopo aver coperto tutti i costi operativi. Si calcola dividendo il reddito operativo per il Totale dei Ricavi.
Nel caso in questione aumenta da 1% a 2%.

La Produttività del capitale investito.

Tale indice misura la capacità del capitale investito di produrre Ricavi. Si calcola dividendo il Valore della Produzione per il Capitale Investito
Il rapporto tra Valore della Produzione, e attività totali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanti ricavi si producono?
Nel caso in questione diminuisce da 0,185 a 0,156. In altre parole, nel 2013, per ogni 100 Euro di capitale investito si sono determinati ricavi per € 15,6.

Conclusioni.

Trattandosi di una società che lavora su commessa appare fondamentale conoscere il dato sul portafoglio ordini. Nella Relazione sulla Gestione a pagina 5 è riportato un valore del portafoglio ordini per € 80,1 milioni, in calo rispetto al dato dell’anno precedente che era pari a 106,7 milioni di Euro.
Invero, nella Relazione sulla Gestione sono elencati i Contratti esistenti, che sono: Alaoji, riguardante la fornitura di 2 caldaie HRSG da 125 MW per Alaoji in Nigeria; Suez: riguardante la fornitura di un’unità a olio da 650 MW in Egitto; Bahna: in Egitto, riguardante la fornitura di due caldaie HRSG da 250 MW; Abu Qir: in Egitto, riguardante la fornitura di due caldaie a gas da 650MW ciascuna; Wasit in Arabia Saudita riguardante la fornitura di quattro caldaie HRSG da 170 MW; Ute Sepe in Brasile riguardnte, l’ attività di assistenza tecnica per una caldaia HRSG, consegnata al cliente nel 2011; Marubeni a Singapore, per la consegna della terza caldaia delle tre caldaie da 200 tph previste; Mers: in Algeria, riguardante la fornitura di una caldaia revamping a gas da 168MW; tale progetto è stato riavviato e dovrebbe essere stato completato nel primo semestre del 2014; Mohammedia: in Marocco, riguardante modifiche migliorative sull’impianto già consegnato.
Problemi sono sorti invece con STC S.p.A. per i progetto  relativi alla fornitura di unità di termovalorizzazione (WTE).
Sul sito web di Sofinter (http://www.sofinter.it/2014/12/mirfa-iwpp-abu-dhabi-ansaldo-caldaie-si-aggiudica-contratto-per-3-gvr/) in data 10 dicembre 2014 è apparsa la notizia che Ansaldo Caldaie si è aggiudicata un contratto per progettazione, fabbricazione e fornitura di 3 Generatori di Vapore a Recupero per il progetto Mirfa IWPP (Independent Water and Power Project) di proprietà della Joint Venture GDF Suez (20%) e Abu Dhabi Water and Electricity Authority (ADWEA).

Poiché il valore della produzione dipende dalle commesse, bisogna evidenziare anche che le commesse dipendono dal prodotto che si vende e come si vende. Sul prodotto agiscono delle variabili importanti come il processo tecnologico utilizzato, che può influire sul prezzo e le prestazioni.

In genere i mercati di sbocco, quando sono poveri, sono interessati esclusivamente al prezzo. Altri mercati, forse più remunerativi, potrebbero essere interessati a prodotti con tecnologia avanzata, che permettono di ridurre i costi di esercizio relativi al prodotto venduto. In tal senso potrebbero essere importanti gli investimenti nel settore ricerca e sviluppo, o investimenti che abbiano l’obiettivo di modernizzare gli impianti, realizzando prodotti in maniera più efficiente ed economica. Molto importante per quanto riguarda i mercati di sbocco è anche il rischio geopolitico. Situazioni di instabilità politica possono arrecare gravi danni.

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