Luca Marotta
Il bilancio consolidato al 31 maggio 2014 di “Manchester
City Limited” si è chiuso con una perdita di £ 22,929,000, pari a circa € 28,2
milioni, ad un cambio: 1 €= £ 0,813. Nel 2012/13 la perdita consolidata è stata
di £ 51,6 milioni.
Per la prima volta nella sua storia, il Manchester City,
raggiungendo un fatturato di £ 347 milioni, ha superato la soglia dei 300 milioni
di sterline.
Le cause principali dell’aumento del fatturato sono da
ricercare nel nuovo contratto per i diritti TV della Barclays Premier League,
nell’aumento dei ricavi per UEFA Champions League e Capital One Cup, nell’aver
mantenuto e acquisito nuovi partner commerciali regionali e globali e nell'organizzazione
di ulteriori eventi all’ Etihad Stadium.
Da evidenziare, che nei costi è compreso l’importo della
transazione raggiunta con l’UEFA, relativa alle violazioni del Regolamento del
Fair Play Finanziario. Tale importo è esposto nel conto “UEFA settlement” per £
16,260,000 corrispondenti a 20 milioni di Euro e alla parte non sottoposta a
condizione sospensiva. Pare che le vendite di diritti immateriali, segnatamente
la vendita di “diritti di utilizzo di opere dell'ingegno”, a varie società, tra
cui una squadra femminile, non siano state considerate come ricavi rilevanti ai
fini del Fair Play Finanziario.
Il Presidente, lo sceicco Khaldoon al Mubarak, ha affermato
che il Manchester City ha superato la fase caratterizzata da ingenti
investimenti per rendere il club competitivo. Adesso per il Manchester City si
apre la fase della crescita dei ricavi che permetterà di sostenere e supportare
le attività del Club nel futuro. Inoltre, ha aggiunto che è prossima la fase
con il debito finanziario pari a zero.
Secondo J, MacBeath, che riveste il ruolo di “Director” le
previsioni per il 2014/15 sono di un risultato positivo come per il 2015/16,
con il vantaggio che si opererà senza sanzioni e restrizioni.
Dal punto di vista sportivo, nella stagione 2013-14, il
Manchester City ha vinto il suo secondo titolo di “Barclays Premier League” in
tre anni e anche la “Capital One Cup”. Pertanto il Manchester City ha
vinto tutte le principali competizioni nazionali, almeno una volta nelle ultime
quattro stagioni; non altrettanto si può affermare per le competizioni europee.
La Transazione con il C.F.C.B. dell’UEFA.
Il 16 maggio 2014 è stato raggiunto un accordo con il “Club
Financial Control Body” dell’UEFA.
L’obiettivo dell’accordo è quello di rendere possibile che
il Manchester City raggiunga il pareggio conformemente alle norme del Fair Play
Finanziario in un breve lasso di tempo.
Nella sostanza, tale accordo prevede i seguenti punti:
-
per il 2013/14 la possibilità di un break-even deficit
al Massimo di 20 milioni di Euro;
-
per il 2014/15 la possibilità di un break-even deficit
al Massimo di 10 milioni di Euro;
-
In questo contesto, alcune partnership commerciali sono
state oggetto di esame e al fine di evitare contenziosi e ogni dubbio, il
Manchester City ha deciso che per il periodo di vigenza dell’accordo, non
cercherà di migliorare le condizioni finanziarie relative a due partnership
commerciali di secondo livello.
-
Inoltre, Manchester City ha accettato che i ricavi derivanti
dalla vendita di “attività” (beni immateriali) infragruppo non saranno inclusi
nei futuri calcoli del break-even;
-
Manchester City Football Club Limited ha accettato che
il costo del personale non possa essere aumentato nel corso dei prossimi due esercizi
(2015 e 2016); tuttavia, se Manchester City riuscisse a soddisfare i requisiti
di pareggio annuali di cui sopra, tale limite di spesa verrebbe rimosso per
l'esercizio 2015/2016.
-
Manchester City Football Club Limited ha accettato una
limitazione del numero di giocatori da includere nella lista "A" ai
fini della partecipazione alle competizioni UEFA. In particolare, per la
stagione 2014/15, Manchester City Football Club Limited ha potuto registrare
solo 21 giocatori nella lista "A", al posto del potenziale massimo di
25. E una volta raggiunto il pareggio Manchester City Football Club Limited sarà
svincolato dalla restrizione dal 2015/16;
-
Manchester City Football Club Limited ha accettato di
limitare in modo significativo la spesa nel mercato dei trasferimenti calciatori
per le stagioni 2014/2015 e 2015/2016. Manchester City Football Club Limited,
inoltre, ha accettato una limitazione calcolata sul numero di nuove acquisizioni
di calciatori che si possono inserire nei Lista "A" ai fini della
partecipazione alle competizioni UEFA. Il calcolo si basa sul saldo netto dei trasferimenti
in entrata e uscita, in ogni finestra di mercato dei periodi di validità dell’accordo.
-
Manchester City Football Club Limited si impegna a
pagare un importo totale di 60 milioni di Euro che sarà trattenuto sui ricavi da
competizioni UEFA a partire dalla stagione 2013/14. Di questi 60 milioni di
Euro, ben 40 milioni di Euro sono sottoposti a condizione sospensiva,
riguardante il soddisfacimento da parte di Manchester City Football Club
Limited delle misure operative e finanziarie concordate con UEFA CFCB.
Per la verifica dell’accordo, Manchester City si è impegnato
a fornire al CFCB una relazione semestrale attestante il rispetto delle
condizioni concordate.
Nel
caso in cui il Manchester City non rispettasse uno dei termini di questo
accordo, l’investigatore capo del “Club Finamcial Control Body” dell’UEFA rinvierà
la causa alla Camera arbitrale, come previsto dall'art. 15 comma 4 delle norme procedurali: “If a
defendant fails to comply with the terms of a settlement agreement, the CFCB
chief investigator shall refer the case to the adjudicatory chamber”.
Il Gruppo.
La società “Manchester City Limited” risulta controllata da “City
Football Group Limited”, una società registrata in Inghilterra e Galles, ma il
controllore finale è la società “Abu Dhabi United Group Investment &
Development”, che è registrata in Abu Dhabi ed è di proprietà dello Sceicco
Mansour bin Zayed Al Nahyan. Lo sceicco Mansour ha acquisito il controllo del
Manchester City nel 2008.
Le società controllate al 100% da “Manchester City
Limited”sono quattro: “Manchester City Football Club Limited”, che si occupa
della società di calcio; “Manchester City Investments Limited” , che si occupa
di emissione di prestiti; “Manchester City Property Limited” , che si occupa di
gestione immobiliare; “Manchester City Developments Limited”, che si occupa di progetti
di sviluppo immobiliare.
Ai fini della definizione di parte correlata potrebbe essere
valutata la presenza nel Board di “Manchester City Limited” di Mohamed Al Mazrouei,
come “non-executive director”, che ricopre lo stesso ruolo per Etihad Airways.
Nel Board del Manchester City figura anche Alberto Galassi,
avvocato specializzato in diritto internazionale, CEO di Piaggio Aero
Industries.
I rapporti con le
parti correlati.
Nel bilancio 2013/14, in relazione ai ricavi derivanti dalle
transazioni con parti correlate, è esposto l’importo zero.
Nel bilancio 2012/13, tra gli “altri ricavi” era esposto
solamente l’importo di £ 22.453.000. Tale importo si riferiva alla vendita di
“Diritti di utilizzo di opere dell'ingegno”.
Fino al bilancio dell’esercizio 2011/12, si riteneva che il
Manchester City avesse risolto la questione “Fair Play Finanziario” con la mega-sponsorizzazione
decennale di £ 400 milioni da parte di Etihad Airways. Tuttavia, tale
sponsorizzazione, sia nel bilancio 2011/12, che nel bilancio 2012/13 non è
menzionata tra le operazioni con parti correlate.
Infatti, le operazioni con parti correlate citate nel bilancio
riguardano, come nel 2012/13, l’aumento di capitale sottoscritto da Abu Dhabi
United Group Investment & Development Limited per circa £ 160 milioni (£
189,8 milioni nel 2012/13) e la vendita di “hospitality boxes” per £ 206.000.
Nel bilancio è esposto un credito di £ 623 mila (£ 200 mila nel 2012/13).
Nel bilancio 2013-14, nei confronti della società “City
Football Marketing Limited”, una consociata (“fellow subsidiary”) di “City
Football Group Limited”, non è evidenziata la vendita di diritti immateriali,
ma la fornitura di altri servizi per £ 723.000 (2013: GBP zero) e un ricarico
per i costi sostenuti per la fornitura di servizi a beneficio di Manchester
City Limited pari a £ 6.025.000 (£ 750.000 nel 2012/13). Nei confronti di “City
Football Marketing Limited” residuava un saldo di £ 17.409.000 (£ 14.428.000 nel
2012/13) tra i crediti esigibili entro l'esercizio. Nel bilancio 2012-13, era
evidenziata la vendita di diritti immateriali per £ 11.566.000 effettuata nei
confronti di con la società “City Football Marketing Limited”.
Anche nei confronti della “City Football Services Limited”,
una consociata (“fellow subsidiary”) di “City Football Group Limited”, non si è
registrata la vendita di diritti immateriali (£ 10.887.000 nel 2012/13), ma si
è registrata la fornitura di altri servizi per £ 34.000 e un ricarico per i
costi sostenuti per la fornitura di servizi a beneficio di Manchester City
Limited, per un totale di £ 4.106.000 (2013: £ 1.118.000). Nei confronti di “City
Football Services Limited” residua un saldo di £ 17.213.000 (£ 13.100.000 nel
2012/13) che è incluso in crediti esigibili entro l'esercizio.
Tra i debiti a breve termine è evidenziato debito verso la
società “Brookshaw Developments Limited”, società anch'essa di proprietà Abu
Dhabi United Group Investment & Development Limited, per l’importo di £
4.937.000 (£ 10.613.000 nel 2012/13).
Le operazioni, nel corso dell'esercizio chiuso al 31 maggio
2014, con Manchester City Women’s
Football Club Limited, una consociata (“fellow subsidiary”)
di “City Football Group Limited”, riguardano una donazione di £ 256.000 (2013:
nil €) che è incluso nei debiti esigibili entro l'esercizio (2012/13: GBP
zero).
Le operazioni, nel corso dell'esercizio chiuso al 31 maggio
2014, con New York City Football Club LLC, una consociata (“fellow subsidiary”)
di “City Football Group Limited”, riguardano
un prestito per un totale £ 308.000 (2012/13: £ zero), che è allocato tra i
crediti esigibili entro l'esercizio.
La continuità
aziendale.
Il bilancio consolidato 2013/14 è stato redatto secondo il
principio la continuità aziendale, ossia i criteri di valutazione hanno tenuto
conto che la società è in grado di onorare gli impegni finanziari presi anche
per il futuro. Come nell’esercizio 2012/13, nell’esporre i criteri di redazione
del bilancio, gli amministratori hanno rilevato che il gruppo necessita del
supporto della società capogruppo, Abu Dhabi United Group Investment &
Development, per il suo continuo sostegno finanziario. Circa la disponibilità a
sostenere finanziariamente il gruppo vi è conferma scritta da parte della
capogruppo, che ha ribadito che i fondi necessari verranno forniti in modo
sufficiente a finanziare l'attività per almeno 12 mesi dalla data di
approvazione del bilancio. In parole povere, il gruppo non si autofinanzia e
necessita dell’intervento dello sceicco, tuttavia l’entrata in vigore del Fair
Play Finanziario potrebbe determinare un cambiamento verso l’equilibrio
economico e i primi segnali si possono intravedere già nel bilancio 2013/14,
come la riduzione del costo del personale e degli ammortamenti dei calciatori e
l’aspettativa del Presidente è quella di produrre reddito già dal 2014/15.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è abbondantemente positivo e ammonta a £
572,3 milioni (€ 704 milioni). Rispetto al 2012/13, si è registrato un
incremento di £ 137,1 milioni (+ 31%). La variazione è stata causata
dall’aumento del capitale sociale da £ 53,6 milioni a £ 61,1 milioni;
dall’aumento delle riserve da £ 999,616,000 a £ 1,152,069,000 e dalla perdita
di esercizio per £ 22,9 milioni.
Durante l’anno sono state emesse n. 75.471.698 azioni del
valore nominale di 10p al prezzo di £ 2,12. Tale aumento ha determinato l’incremento
del capitale sociale di 7,5 milioni e l’aumento della riserva da sovrapprezzo
azioni di £ 152,5 milioni.
Il patrimonio netto e, quindi, i mezzi propri finanziano il 73,9%
dell’attivo. Essendo positivo, è conforme a quanto richiede il regolamento del
Fair Play Finanziario. La proprietà del Manchester City preferisce finanziarie
l’attività con mezzi propri piuttosto che ricorrere al finanziamento soci,
quindi si fa ricorso prevalentemente al capitale di rischio rispetto a quello
di prestito.
L’indebitamento finanziario.
L’indebitamento finanziario netto è pari a £ 45,9 milioni (€
56,5 milioni) e risulta in diminuzione di £ 7,7 milioni. Le disponibilità
liquide aumentano da £ 14 a £ 21,4 milioni (€ 26,3 milioni). I debiti per
leasing risultano pari a £ 67,3 milioni (nel 2012/13: £ 67,6 milioni).
Ai fini del Fair Play Finanziario bisogna considerare anche
il saldo tra debiti e crediti da trasferimento calciatori, che è positivo per £
9,2 milioni. I crediti da trasferimento calciatori ammontano a £ 21,5 milioni,
i debiti a breve termine per trasferimento calciatori sono pari a £ 9,5
milioni, quelli con durata superiore all’esercizio successivo risultano pari
a £ 2,91 milioni. Pertanto
l’indebitamento finanziario ai fini del Fair Play Finanziario ammonta a £ 36,7
milioni (€ 45,2 milioni). Tale dato è inferiore a quello del 2012/13 ammontante
a £ 38,8 milioni ed essendo inferiore ai ricavi rilevanti è conforme a quanto auspicato
dal Fair Play Finanziario.
Il Valore della rosa.
Le immobilizzazioni immateriali nette corrispondono al
valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori e sono
pari a £ 207,3 milioni (€ 254,9 milioni), mentre nel 2012/13 erano pari a £ 186,2
milioni. Esse rappresentano il 26,8% del totale delle attività. Nel 2013/14,
sono stati effettuati investimenti per £ 109,5 milioni. Negli ultimi 5 anni
sono stati effettuati investimenti per £ 582,7 milioni. Il valore contabile
residuo delle cessioni effettuate, nel 2013/14, ammonta a £ 12 milioni circa.
Gli ammortamenti della rosa calciatori 2013/14 risultano pari a £ 76,5 milioni (£
80,9 milioni nel 2012/13).
Dopo la chiusura del bilancio sono stati acquistati Fernando
(FC Porto), Eliaquim Mangala
(FC Porto), Wilfredo Caballero (Malaga), Bruno Zuculini
(Racing Club), Frank Lampard e Bacary Sagna. Sono stati ceduti: Javier Garcia
(Shakhtar Donetsk), Jack Rodwell (Sunderland) e Emyr Huws (Wigan Athletic).
L’esborso finanziario netto relativo a tali operazioni è stato di circa £ 38.8
milioni.
Le Immobilizzazioni
materiali.
Il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali
al 31 maggio 2014 ammonta a £ 346.310.000 (nel 2012/13: £ 260.006.000). Esse rappresentano
il 44,7% dell’attivo e sono composte da: terreni e fabbricati di piena
proprietà per £ 58 milioni (£ 58,1 milioni nel 2012/13); terreni e fabbricati
in leasing a breve per £ 1,6 milioni (£
1,7 milioni nel 2012/13); terreni e fabbricati in leasing a lungo termine per £
137,7 milioni (£ 138,8 milioni nel 2012/13) e arredi e attrezzature per £ 22,4
milioni (£ 17,6 milioni nel 2012/13), cui si aggiungono immobilizzazioni in
corso di costruzione per £ 126,5 milioni (£ 43,7 milioni nel 2012/13). Il 5
agosto 2003, il vecchio stadio “Maine Road” fu scambiato per una concessione in
affitto per 250 anni dello stadio "City of Manchester". Il contratto
fu concepito alla stregua di un leasing finanziario, con un complesso
meccanismo di rivalutazione basato anche sulla media degli spettatori, stimata
in 42.500 unità.
Nell'esercizio chiuso al 31 maggio 2013 il contratto di
locazione è stato rinegoziato con le Autorità Comunali e alcuni termini sono
stati modificati.
Durante la stagione 2012-13 , lo Sceicco Mansour ha
approvato l’ampliamento dello stadio Etihad, ed è iniziata la costruzione del
City Football Academy, che si prevedeva di inaugurare, per la fine del 2014.
Dal punto di vista contabile se si è in presenza di un
contratto di leasing che comporta sostanzialmente l'assunzione di tutti i rischi ei benefici
della proprietà di un bene, il contratto di leasing è trattato come un “leasing
finanziario”. Il bene oggetto del leasing viene rilevato nel bilancio come
un'immobilizzazione materiale ed è ammortizzato per la durata della vita utile del
bene o la durata del contratto di locazione, se minore.
I canoni futuri di leasing, al netto degli oneri finanziari,
sono inclusi tra i debiti.
Il canone di leasing è ripartito tra l'elemento finanziario,
che viene imputato a conto economico, e la quota capitale che riduce il debito
per le rate future da pagare.
Il fatturato netto segna un’altra cifra record aumentando da
£ 271 milioni a £ 346,5 milioni (€ 426,2 milioni). L’incremento è stato pari al
27,9%.
Nel 2013/14, i ricavi da gare ammontano a £ 47,4 milioni (£
39,6 milioni nel 2012/13) e includono importi relativi alle aree ospitalità. Per
le partite di campionato, si è raggiunta una media spettatori di 47.091 (47.396
nel 2012/13).
I ricavi da diritti Tv sono “esplosi”, aumentando da £ 88,4
milioni da £ 133,2 milioni, grazie soprattutto ai ricavi TV nazionali che sono
aumentati da £ 64,2 milioni a £ 101,9 milioni; mentre, i ricavi TV da
competizioni UEFA sono aumentati da £ 24,1 milioni a £ 31,3 milioni.
I ricavi commerciali aumentano da £ 143 milioni a £ 165,8 milioni, registrando un incremento del 16%. Il numero degli sponsor nazionali e globali è aumentato da 14 a 25. Oltre agli sponsor nazionali e globali ci sono 10 sponsor regionali, di cui nove nuovi, per mercati come Thailandia, Indonesia e Sud Africa. Tra gli accordi commerciali figurano: Etihad Airways, Nike, EA SPORTS, iON, HAYS, First Gulf Bank.
I ricavi commerciali aumentano da £ 143 milioni a £ 165,8 milioni, registrando un incremento del 16%. Il numero degli sponsor nazionali e globali è aumentato da 14 a 25. Oltre agli sponsor nazionali e globali ci sono 10 sponsor regionali, di cui nove nuovi, per mercati come Thailandia, Indonesia e Sud Africa. Tra gli accordi commerciali figurano: Etihad Airways, Nike, EA SPORTS, iON, HAYS, First Gulf Bank.
Gli altri
ricavi operativi diminuiscono da £ 47,7 milioni a £ 1,8 milioni.
Il totale dei costi operativi ordinari ammonta a £ 366,2
milioni (€ 450,4 milioni), con un decremento dello 0,9%; infatti, nel 2012/13 i
costi operativi ammontavano a £ 369,3 milioni.
I costi del personale hanno subito un decremento del 12%
passando da £ 233,1 milioni a £ 252,2 milioni (€ 272,2 milioni). Il rapporto
costi del personale e fatturato netto è pari al 59%, in netto miglioramento
rispetto al dato dell’esercizio precedente pari all’86%. Tale dato risulterebbe
in linea con quanto auspicato dal Regolamento del Fair Play Finanziario.
Gli ammortamenti della rosa giocatori diminuiscono del 5,4%
da £ 80,869,000 a £ 76,484,000.
I costi generati dalle immobilizzazioni materiali, tra
ammortamenti e leasing, ammontano a £ 7,3 milioni (€ 8,9 milioni) e registrano
un incremento del 25,9%.
I costi per servizi esterni aumentano da £ 42,3 milioni a £ 58,6
milioni (€ 72,1 milioni).
L’eccedenza di plusvalenze per la cessione dei diritti
pluriennali alle prestazioni dei calciatori diminuisce da £ 5,9 milioni a £ 197
mila.
La gestione finanziaria, comprensiva degli oneri finanziari
di Leasing, è negativa per £ 5,3 milioni, soprattutto a causa degli oneri
finanziari del leasing relativo allo Stadio Etihad per £ 4,3 milioni (£ 3,4
milioni nel 2012/13).
Il Break-even result.
Il risultato prima delle imposte è negativo per £ 22,9
milioni (€ 28,2 milioni); nel 2012/13 era negativo per £ 51,6 milioni (€ 60,3
milioni, al cambio storico) e nel 2011/12 era negativo per £ 98,7 milioni (€
122 milioni, al cambio storico).
Considerando i cambi medi di periodo, il risultato prima
delle imposte aggregato del secondo periodo di monitoraggio risulterebbe
negativo per circa 211,5 milioni di Euro.
Tuttavia, in base all’accordo transattivo concluso con l’UEFA
era decisivo chiudere l’esercizio 2013/14 con un Break-even deficit non superiore a
20 milioni di Euro. Se si escludesse l’importo contabilizzato della sanzione
UEFA di 20 milioni di Euro, la perdita 2013/14 si ridurrebbe a 8,2 milioni di
Euro. Da tale risultato bisognerebbe escludere i costi del settore giovanile,
stimabili in 10 milioni di Euro e gli altri ammortamenti ammontanti a circa 9
milioni di Euro oltre eventualmente agli oneri di Leasing per lo Stadio pari a
circa 5,3 milioni di Euro.
In base a quanto sopra, il Manchester City dovrebbe aver
rispettato le prescrizioni della transazione con il CFCB dell’UEFA. Per il 2015/16 sarà permesso un Break-even deficit di 10 milioni di Euro.
Conclusioni.
In base a quanto affermato dagli Amministratori, le
prospettive per il futuro sono quelle di risultati positivi, cui si potrà
aggiungere la leva del venir meno delle sanzioni e delle restrizioni imposte dall'UEFA.
Determinante appare il nuovo contratto per i diritti TV della Premier League.
In questo contesto, forse si potrà aggiungere anche il miglioramento delle
prestazioni nelle competizioni europee.
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