Luca Marotta
Il giorno 8 Agosto 2013, l’UEFA ha annunciato il meccanismo di ripartizione della “Torta” relativa ai ricavi della Champions League 2013/14. http://www.uefa.org/about-uefa/news/newsid=1979893.html
L’importo a preventivo da ripartire è di 1,34 miliardi di Euro, praticamente lo stesso del 2012/13.
Fino ad un tetto massimo di 530 milioni di Euro di incassi, il 75% degli stessi è attribuito alle squadre partecipanti e il 25% è attribuito all’UEFA per coprire costi organizzativi e amministrativi, nonché i pagamenti di solidarietà a favore di associazioni, club e leghe. Quindi, il 75% dei primi € 530 milioni relativi ai ricavi da diritti televisivi e contratti commerciali conclusi dalla UEFA, è destinato ai club partecipanti alla fase a gironi della UEFA Champions League.
Per la parte in eccesso ai 530 milioni, l’82% va ai club e il 18% all’UEFA.
Il meccanismo di ripartizione non è del tutto semplice e lineare, perché contempla i contributi di solidarietà a carico dei club partecipanti.
Per quanto riguarda la parte eccedente i 530 milioni, per calcolare l’82%, bisogna procedere alla sottrazione di alcune contribuzioni di solidarietà poste a carico dei club che partecipano alla fase a gironi.
L’importo da distribuire viene decurtato di 55 milioni destinati alla fase dei “play-offs”. Ogni club campione nazionale che non si qualifica per la fase a gironi della UEFA Champions League, ha diritto a € 200.000. Tutti i club che partecipano al primo turno preliminare della competizione percepiscono € 150.000, nel caso in cui non si qualificano per la fase a gironi. Ciascun Club eliminato al secondo turno preliminare, incassa € 175.000. I Club eliminati al terzo turno preliminare guadagneranno € 200.000 a testa.
Anche i premi relativi alla UEFA Super Cup 2013, già disputata, vengono messi in conto sul montepremi 2013/14. Per la finale di Praga il Bayern, che è risultato vincitore, ha incassato € 3 milioni e il Chelsea, che è risultato sconfitto, ha percepito 2,2 milioni di Euro.
Ognuna delle 20 squadre partecipanti al turno preliminare, precedente la fase a gironi, riceve un importo fisso pari a € 2,1 milioni, Per un totale di 42 milioni, che incide sul montepremi.
Nella riunione del 30 Giugno 2012 l’UEFA Executive Committee ha deciso di introdurre altre contribuzioni di solidarietà.
Le contribuzioni di solidarietà poste a carico dei club che partecipano alla fase a gironi sono le seguenti:
- contributo di solidarietà di € 40 milioni all’Europa League, anche per il fatto che vi partecipano i club arrivati terzi nella fase a gironi;
- contributo di solidarietà di 3 milioni di Euro, che viene elargito per le squadre quarte classificate nei gironi, che vengono eliminate definitivamente.
Dedotte le contribuzioni di cui sopra, sull’eccedenza rispetto ai 530 milioni già considerati si applica l’aliquota dell’82% per determinare la parte spettante ai club. Mentre il restante 18% è assegnato al UEFA per delle specifiche finalità.
L'importo netto a disposizione delle parti partecipanti viene diviso in due parti:
- la parte relativa ai pagamenti fissi pari a € 500.7 milioni, riguardante il pagamento fisso per la partecipazione alla fase a gironi, il pagamento per le prestazioni e i bonus di qualificazione;
- la parte relativa al Market Pool pari a € 409.6 milioni.
L'importo del Market Pool è distribuito in base al valore proporzionale di ogni mercato televisivo nazionale ed è diviso in base a determinati criteri tra i club di una determinata Federazione.
Per quanto riguarda la parte dei pagamenti fissa, ai 32 club partecipanti alla fase a gironi spetta un importo fisso di € 8,6 milioni.
Per quanto riguarda la performance sportiva, ad ogni club, nella fase a gironi, spetta 1 milione di Euro per la vittoria e 500 mila Euro per il pareggio.
Per il passaggio agli ottavi spetta un bonus di Euro 3,5 milioni, per il passaggio ai quarti di finale spetta un bonus di € 3,9 milioni. Le quattro semifinaliste percepiscono € 4,9 milioni. Per la finale la squadra vincitrice prende € 10,5 milioni e la squadra sconfitta prende € 6,5 milioni.
Il Montepremi che sarà distribuito nel 2013/14, per la fase a gironi, sarà di € 910,3 milioni.
Per il 2012/13 è stato pubblicato il prospetto di distribuzione di € 904,6 milioni.
Per quanto riguarda la Champions League 2011/12, dal Bilancio UEFA dello stesso anno, risulta distribuito un Montepremii di € 792 milioni, che aumentato della contribuzione “Play-offs” di € 42 milioni e della contribuzione ECA di € 2,9 milioni diventa pari a € 836,9 milioni.
Dal Bilancio dell’UEFA 2011/12 risulta il seguente dettaglio:
2011/12
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%
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Broadcasting rights
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892.300
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77,4%
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Commercial rights
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260.900
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22,6%
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Total rights revenue
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1.153.200
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100,0%
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Distribution : participation and match bonus
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-272.400
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Distribution : performance bonus
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-182.600
| |
Distribution : market pool
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-379.000
| |
Distribution : other
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-2.900
| |
Total distribution to clubs
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-836.900
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72,6%
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Solidarity financed by clubs
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-68.700
| |
Club share
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-905.600
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78,5%
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Tickets and hospitality (revenue from final)
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12.200
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Event cost
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-127.600
| |
Referees and match officers (incl. overheads)
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-11.300
| |
Internal allocation : website
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-5.300
| |
Internal allocation : UEFA Super Cup
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-6.000
| |
Solidarity financed by UEFA
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-14.700
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Contribution to European football
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-94.900
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UEFA share
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-247.600
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21,5%
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Come si può notare, il 50% circa incassato dall’UEFA è destinato a coprire i costi dell’Evento. L’incasso della Finale di Champions League spetta all’UEFA
1 commento:
Ciascun Club eliminato al secondo turno preliminare, incassa € 175.000
Se non ho interpretato male, il premio spetterebbe a tutti i club che non riescono a raggiungere la fase a gruppi, esattamente come per il primo turno di qualificazione (seppur con cifra minore).
Ogni club campione nazionale che non si qualifica per la fase a gironi della UEFA Champions League, ha diritto a € 200.000
Vero che è scritto così, però in realtà si dovrebbe intendere elargito al campione nazionale o a chi ne fa le veci; si pensi alle mancate iscrizioni per millemila motivi, fra squalifiche e mancata concessione della licenza UEFA. Tant'è che personalmente uso sempre la dizione "prima rappresentante" per evitare di dovermi perdere in tutte le eccezioni possibile.
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