mercoledì 2 luglio 2014

Bilancio Livorno 2013: perdita da 2,1 milioni e trasformazione in Srl.



Luca Marotta


Il bilancio relativo all’anno 2013 del Livorno si è chiuso con una perdita di € 2.139.361, mentre il bilancio 2012 si era chiuso con una perdita di € 627.595.
Il periodo di riferimento del bilancio è l’anno solare e non l’anno sportivo, pertanto tale risultato riguarda la seconda parte della stagione sportiva 2012/13, disputata in serie B, e la prima parte della stagione sportiva 2013/14, disputata in Serie A.

La gestione sportiva, è stata caratterizzata dall’andamento positivo della stagione 2012/2013 che è culminata con la promozione in Serie A. Mentre, la stagione 2013/2014, è terminata con la retrocessione, nonostante una buona partenza, nella prima parte del campionato, ed il ricorso ad interventi sul mercato di gennaio, per tentare, invano, di raggiungere l’obiettivo “salvezza”.

La Società.

L’Associazione Sportiva Livorno Calcio SPA con Socio Unico è una società soggetta a direzione e coordinamento di INDUSTRIE REBORA S.R.L. Società unipersonale ed ha un Capitale sociale di Euro 1.000.000,00 interamente versato.

Lo Stato Patrimoniale.

Il totale dell’attivo è pari a 21 milioni e le immobilizzazioni immateriali ne rappresentano il 47%.



Le immobilizzazioni immateriali registrano l’evidenziazione dell’acquisto dalla Rai, per l’importo di € 3.500.000, degli archivi riguardanti i diritti delle partite del Livorno Calcio.

Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è diminuito da  € 4.772.756 a  € 4.382.577,66 a seguito di investimenti per € 2,1 milioni, cessioni per un valore contabile residuo di € 256 mila e ammortamenti per € 2,3 milioni.



I calciatori che hanno richiesto il maggiore investimento sono stati Recarli Saulo per € 750 mila, seguito da Biagianti Marco per € 388 mila.
Il calciatore ceduto con la maggior valutazione è Piccolo Antonio per € 400 mila ed un valore residuo di € 125 mila.
Lo stesso calciatore risulta tra i crediti da compartecipazioni ex art. 102 NOIF per € 200 mila.

I crediti al 31/12/2013 aumentano a € 7.531.521 da € 3.666.743. In particolare i crediti verso clienti risultano pari a € 4.868.124.
Le disponibilità liquide sono aumentate da € 51 mila a € 139 mila.
I ratei e risconti attivi sono pari a € 3,1 milioni (€ 2,2 milioni nel 2012).

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto risulta negativo per € 1.766.956. Nel 2012 era positivo per € 372.405. La variazione è dovuta alla perdita dell’esercizio. Nella Relazione sulla Gestione è scritto che sarà convocata un’assemblea straordinaria per procedere alla copertura delle perdite ed alla ricostituzione del capitale sociale nonché alla trasformazione della società in s.r.l..

I Debiti.

I debiti totali aumentano da € 10,7 milioni a € 17,4 milioni.
Risultano debiti verso soci per € 1,5 milioni. I debiti bancari diminuiscono da € 2.359.473 a € 1.386.363, quindi si è fatto meno ricorso all'indebitamento bancario, con conseguenti minori interessi passivi. I debiti verso fornitori aumentano a € 4.345.446 da € 561.165. Il totale dei debiti tributari aumenta da € 1.667.377 a € 3.289.887.
I debiti verso enti del settore specifico risultano pari a € 2.821.042, mentre gli altri debiti ammontano a € 3.310.935.

I ratei e risconti passivi risultano pari a € 5.165.582. La maggior parte riguarda i ricavi anticipati per diritti TV per € 3.443.692 e gli abbonamenti per € 576.672.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è aumentato del 135% a € 20,8 milioni, ma anche i costi della produzione sono aumentati in misura inferiore del 56% a € 22,9 milioni, rimanendone al di sopra e determinando una differenza tra valore e costi della produzione negativa per € 2,1 milioni.



Il fatturato, al netto delle plusvalenze realizzate, degli altri ricavi da Player Trading e degli storni dei costi per il vivaio, risulta aumentato da € 7,5 milioni a € 18,3 milioni.
Il motivo dell’incremento, risiede nel fatto che il bilancio 2013 comprende i diritti TV della Serie A, ma solo per la seconda parte dell’anno solare. Infatti, i diritti TV aumentano da € 697.375 a € 11.254.446.
Per lo stesso motivo, anche i ricavi da gare aumentano da € 860 mila a € 1,7 milioni. In particolare, la parte relativa agli abbonamenti risulta aumentata da € 427.938 a € 678.216.
I ricavi commerciali pari a € 1,7 milioni, riguardano proventi da sponsorizzazioni per € 1,3 milioni, proventi pubblicitari per € 404.653 e proventi commerciali e royalties per € 5.259.
Il costo del personale, pari a € 13 milioni, risulta aumentato del 69,5%, per il passaggio di categoria.
Evidentemente i calciatori della serie A percepiscono stipendi molto più elevati rispetto a quelli della Serie B, nonostante che gli Amministratori abbiano cercato di agire nell’ottica del contenimento dei costi. L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto è del 71% circa.
Gli ammortamenti complessivi sono pari a € 3.163.687, di cui € 2.277.016 per ammortamento calciatori, € 750.922 per ammortamento costo pluriennale vivaio, € 60.892 per ammortamento altri beni immateriali ed € 74.856 per ammortamento beni materiali.
Le spese per servizi aumentano da € 2.255.334 a € 2.727.495.
Per quanto riguarda la gestione finanziaria, gli interessi passivi sono diminuiti da € 158 mila a € 78 mila, per il minor ricorso al finanziamento bancario.

Il Player Trading.


Le plusvalenze non sono riuscite a coprire gli ammortamenti dei calciatori. 
Le plusvalenze realizzate sono pari a € 314.500 e riguardano la cessione dei calciatori Piccolo, Molinelli, Galli e Gioè.
Le minusvalenze sono state rilevate per € 107.263 e sono relative alle cessioni gratuite dei contratti relativi ai calciatori Gonnelli, Lignani, Salviato e Prutsch.
I proventi da compartecipazione ex art. 102 bis NOIF sono pari a € 389.500 e riguardano la risoluzione dei contratti di compartecipazione relativi a Gonnelli, Bernardini e Piccolo.
Gli oneri derivanti dalla risoluzione dei contratti di compartecipazione sono stati pari a € 41.500 e riguardano i seguenti calciatori: Migliorini, Trocar, Moscati F. e Simeoni.

Il Punto di Pareggio.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 1,8 milioni, nel 2012 era negativo per € 1,4 milioni.
Le imposte sul reddito dell’esercizio hanno evidenziato l’importo di € 421.715 per IRAP ,  l’importo di positivo € 233.358, quale recupero di imposte differite e l’importo negativo di € 162.713 per oneri da adesione al regime del consolidato fiscale.
Come detto, il risultato netto evidenzia una perdita di € 2.139.361 che ha determinato l’evidenziazione di un patrimonio netto negativo.

Conclusioni.

Nella sostanza il bilancio del Livorno esprime i risultati economici di una “piccola” società per azioni, che si trasformerà in società a responsabilità limitata, che tradizionalmente è riconosciuta come un modello societario adatto per le piccole imprese.

Tali società, avendo disponibilità limitate, dovrebbero puntare molto sui settori giovanili e lanciare, di conseguenza giovani calciatori, nella speranza di realizzare delle plusvalenze. 

Nessun commento: