mercoledì 18 dicembre 2013

Bilancio Ajax 2012/2013: utile da Champions e Player Trading.



Luca Marotta

L'Ajax ha chiuso il bilancio 2012-2013 evidenziando un utile, al netto delle interessenze di terzi, di € 18,2 milioni, in aumento di 8,5 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente. Il fatturato netto mostra un incremento di 1,1 milioni di euro, da 104,5 milioni di euro a 105,6 milioni di euro .
Le cifre del bilancio 2012-2013 ribadiscono che l'Ajax è un club sano, dal punto di vista economico, finanziario e patrimoniale, in un contesto economico generale di crisi.
Per conseguire tali brillanti risultati, sono stati determinati i ricavi derivanti dalla partecipazione alla UEFA Champions League e i proventi da trasferimenti calciatori, in particolare le cessioni di Jan Vertonghen, Vurnon Anita e Gregory van der Wiel. Si aggiunga che le plusvalenze relative alle cessioni di Christian Eriksen e Toby Alderweireld non sono incluse nel bilancio 2012-2013, ma in quello 2013-2014.
Dal punto di vista sportivo, nel 2012/2013, l’Ajax ha partecipato alla fase a gironi della UEFA Champions League e ai sedicesimi di UEFA Europa League. Nella coppa nazionale l’Ajax è stato eliminato in semifinale. Per quanto riguarda il campionato l’Ajax ha vinto la Eredivisie e si è nuovamente qualificato per la stagione 2013/2014 per la fase a gironi della UEFA Champions League.

Il Gruppo.
 “Amsterdam Football Club Ajax N.V.” è una società quotata in Borsa (“EuroNext Amsterdam”) dal 1998, con sede ad Amsterdam in Arena Boulevard 29. I principali soci sono: AFC Ajax che controlla il 73%; A. Strating col 9,95%; Delta Lloyd con 8,56%; Invesco con 3,85%.
Le società del Gruppo consolidate, con sede in Amsterdam, sono le seguenti:
- Teucrus BV: holding intermedia (controllata al 100%);
- Football Merchandising & Promotion Zuid Oost BV: attività di merchandising (controllata al 100%);
- Tekmessa BV: sfruttamento dei diritti di immagine dei giocatori (partecipazione del 100%);
- Exekias BV: sfruttamento dell’ “Ajax Experience” (controllata al 100%);
- Eurysakes BV: gestione del “Fanshop Ajax”, su Internet e vendita per corrispondenza (controllata al 100%).
La controllata consolidata estera è:
- Ajax Cape Town Ltd., Città del Capo, Sud Africa: che è una squadra di calcio, controllata al 51%.
Nell’attivo del bilancio consolidato sono esposte delle partecipazioni che riguardano il 13% di Stadion Amsterdam NV e il 50% di Triple A Flexibele Personeelsdiensten B.V..
Il Gruppo Ajax possiede 20.000 azioni di Stadion Amsterdam NV con un valore nominale di 454 Euro. Il valore iniziale di tale partecipazione era di € 9.075.604. Tale valore scese a € 5.000.000 in base ad una svalutazione operata in base ad una relazione di stima.
Per quanto riguarda la società sudafricana Ajax Cape Town Ltd, controllata al  51%, essa ha fatto registrare un risultato negativo complessivo di 0,9 milioni di euro. Il fatturato è stato pari a 3,6 milioni di euro, di cui € 1,7 milioni per ricavi televisivi, € 1,1 milioni per sponsorizzazioni e il resto da vendita dei biglietti, merchandising e premi. Il costo del personale è stato pari a € 3,0 milioni.

Lo Stato Patrimoniale.



La struttura dello stato Patrimoniale è solida. Il Patrimonio Netto, positivo per € 71,8 milioni (€ 54,7 milioni nel 2011/12), finanzia il 61% dell’attivo (53% nel 2011/12). In termini di Equity ratio, siamo a livello del Bayern Monaco, giusto per intenderci. La variazione in aumento è di € 17,1 milioni ed è dovuta essenzialmente all’utile dell’esercizio.
I debiti bancari sono di modesto importo, perché ammontano complessivamente solo a € 97 mila (€ 291 mila nel 2011/12). La maggior parte delle passività (53%) riguarda i risconti passivi per ricavi anticipati per abbonamenti, Sky Box, aree ospitalità e business, sponsorizzazioni. I risconti passivi ammontano a € 24,5 milioni (€ 28 milioni nel 2011/12).
Il capitale circolante netto è positivo per € 33,9 milioni (€ 11,8 milioni nel 2011/12).

Il Valore della Rosa.



Il valore contabile della rosa al 30 giugno 2013 è di € 16,7 milioni (€ 19,3 milioni nel 2011/12) e registra una diminuzione di € 2,6 milioni, La variazione è dovuta ad investimenti per € 11,9 milioni, cessioni per un valore contabile netto di € 3,1 milioni e ammortamenti per € 11,2 milioni.

Le Immobilizzazioni materiali.
Le immobilizzazioni materiali ammontano a € 11,7 milioni e incidono per il 9,9% sull’attivo.
I terreni e i fabbricati sono esposti per € 9,2 milioni; gli impianti e i macchinari sono pari a € 62 mila; gli altri beni materiali risultano pari a € 2 milioni e le immobilizzazioni materiali in corso ammontano a € 409 mila.
Il costo storico della voce terreni e fabbricati è di € 25,5 milioni. La voce fabbricati include migliorie beni di terzi e gli interessi che vengono ammortizzati in un periodo di 10 anni e la "supportershome", che viene ammortizzato in un periodo di 5 anni.

Il Rendiconto finanziario consolidato.
La variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per € 26.829.000 (€ 10.715.000 nel 2011/12).
Tale variazione è dovuta a flussi di cassa positivi generati dall’attività operativa per  € 21.287.000 e dall’attività di investimento per € 5.631.000, a causa delle cessioni di calciatori. L’attività di finanziamento ha generato un deflusso di cassa per 89 mila Euro.

Il Conto Economico.



Complessivamente i ricavi derivanti dall’attività calcistica, esclusi ricavi TV e commerciali, diminuiscono da 48,0 milioni di euro a 46,2 milioni di euro.
I ricavi da gare di campionato, coppa nazionale e amichevoli diminuiscono da € 5,2 milioni a circa € 5 milioni. Gli incassi relativi alle gare di campionato sono aumentati di 0,1 milioni di euro, gli incassi relativi alla Coppa nazionale hanno registrato un aumento 0,1 milioni di euro, gli incassi di
Ajax Cape Town si sono ridotti di 0,2 milioni e il numero di amichevoli è diminuito, causando una riduzione di 0,2 milioni di euro dei ricavi da gare.
I ricavi da gare per competizioni europee diminuiscono da € 9,3 milioni a € 7,3 milioni e risultano in calo di 2,0 milioni di euro. Il decremento è dovuto principalmente al minore incasso del match di UEFA Europa League, l’avversario incontrato ai sedicesimi era lo Steaua Bucarest, che ha determinato un incasso inferiore, rispetto al 2011/12, di 1,3 milioni di euro. Il girone 2012/2013 di UEFA Champions League comprendeva: Borussia Dortmund , Manchester City e Real Madrid.
Per quanto riguarda i premi per la partecipazione a competizioni europee, essi ammontano a € 10,8 milioni, nella stagione 2011/2012, ammontavano a € 10,2 milioni.
I ricavi per abbonamenti, pari a € 11,6 milioni, sono rimasti praticamente invariati. Il numero degli abbonamenti,esclusi gli skybox, è stato pari a 39.547 (40.384 nel 2011/12), 837 in meno rispetto all'anno precedente. La diminuzione del numero degli abbonati è stata compensato dall’aumento dei prezzi.
I ricavi per le aree business e skybox diminuiscono da € 10,2 milioni a € 9,9 milioni. Il fatturato relativo agli Skybox è diminuito da € 4,2 milioni a € 4,1 milioni, mentre i ricavi per le aree business è stato pari a € 5,8 milioni. Se si considerassero anche tali posti riservati, unitamente agli abbonamenti, si avrebbe uno stadio con 41.985 posti riservati (42.856 nel 2011/12).
Gli altri ricavi relativi al calcio ammontano a € 1,5 milioni, risultano sostanzialmente invariati. Tali ricavi includono i rimborsi per le convocazioni nelle squadre nazionali per € 0,2 milioni e il prestito di calciatori per € 0.5 milioni.
I ricavi da sponsorizzazioni sono pari a € 25,2 milioni (€ 24,8 milioni nel 2011/12). L’aumento di 0,4 milioni è dovuto all’incremento della parte variabile del contratto di sponsorizzazione con AEGON.  Lo sponsor principale Aegon contribuisce con € 12,4 milioni (2011/2012 € 11,6 milioni). L’incidenza del solo “Main Sponsor” sul fatturato è dell’11,7%.
I ricavi di sponsorizzazione comprendono € 2,1 milioni (€ 2,1 milioni nel 2011/2012) a titolo di scambio di beni o servizi.
I ricavi televisivi risultano pari a € 20,3 milioni. I ricavi televisivi europei sono aumentate di 2,8 milioni di euro a causa di una quota maggiore di Market Pool UEFA Champions League.
L'aumento delle vendite di articoli di merchandising è di € 1,4 milioni da € 11,2 milioni a € 12,6 milioni. Il fatturato del “Fanshop Ajax” all'Amsterdam ArenA è di € 4,9 milioni (€ 3,5 milioni. Nel 2011/12).
I costi operativi totali, esclusi gli ammortamenti dei calciatori, risultano aumentati di 4,0 milioni di euro da 91,4 milioni di euro a 95,4 milioni di euro.
I Costi del Personale aumentano da € 45 milioni a € 46,9 milioni. Il rapporto tra costi del personale e fatturato netto è ottimo essendo pari al 44,4% (43,1% nel 2011/12).
Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali sono pari a € 2,6 milioni (€ 6,1 milioni nel 2011/12). Nel 2011/12, fu operata una svalutazione riguardante “Ajax Experience”.
La voce relativa agli altri costi operativi include il costo del venduto, gli altri ammortamenti e gli oneri diversi di gestione. Gli oneri diversi di gestione sono aumentati di € 4,3 milioni a € 38,5 milioni. Tale voce include i costi relativi alle gare pari a € 12,1 milioni, gli altri costi del personale per € 5,7 milioni (€ 6,4 milioni nel 2011/12) e gli affitti e spese per alloggio per € 12.450.000.
Il costo del venduto è aumentato di 1,3 milioni di euro a 7,0 milioni di euro a causa di maggiori ricavi merchandising. Gli altri ammortamenti ammontano a € 2,6 milioni.
Le imposte sul reddito risultano aumentate di molto, perché passano da € 431 mila a € 5,7 milioni, a causa dell’aumento dell’imposizione fiscale.

Il Player Trading.



L’Ajax, nel 2012/13, ha realizzato un risultato da “player trading” positivo per € 12,8 milioni, mentre, nel 2011/12, era negativo per € 5,4 milioni. Il risultato è determinato dagli ammortamenti dei calciatori e dalle plusvalenze per la cessione calciatori. Gli importi delle quote di ammortamento si sono ridotti di € 7,8 milioni a € 11,2 milioni. Ciò è stato causato dalla partenza di giocatori con elevate quote di ammortamento. In definitiva, nel 2012/13, al contrario del 2011/12, l’importo delle plusvalenze, pari a € 24 milioni, è riuscito a coprire il costo annuale dei cartellini. Nel 2012/2013, Jan Vertonghen, Gregory van der Wiel e Vurnon Anita sono stati ceduti rispettivamente al Tottenham Hotspur FC, al ​​Paris Saint-Germain e al Newcastle United.

Conclusioni.
Gli amministratori prevedono un risultato operativo positivo anche per l'esercizio 2013/2014, grazie alla partecipazione alla UEFA Champions League e alle plusvalenze realizzate con le cessioni di Christian Eriksen , Toby Alderweireld e Derk Boerrigter. A tutto questo si deve aggiungere il buon andamento degli abbonamenti.
Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario, non sono presenti eventuali criticità.


domenica 15 dicembre 2013

Il Meccanismo di distribuzione del Market Pool Europa League: un’ipotesi empirica.



Luca Marotta


Avendo ricevuto numerose richieste di chiarimenti circa il meccanismo di distribuzione del Market Pool, ho provato a formulare delle ipotesi partendo dai dati reali, per definire il meccanismo stesso, che è molto complicato, perché dipende da molte variabili.
In base al comunicato dell’UEFA relativo alla distribuzione dei premi dell’Europa League 2012/13 “UEFA EUROPA LEAGUE: Distribution to clubs 2012/13” reperibile al seguente link: http://www.uefa.com/MultimediaFiles/Download/uefaorg/Finance/01/97/53/15/1975315_DOWNLOAD.pdf , risulta che alle squadre italiane è stato attribuito per il 2012/2013 un Market Pool complessivo pari ad Euro 16.753.308.

Europa League
Market Pool 2012/2013
Napoli
        4.598.534
Udinese
        2.408.947
Lazio
        5.960.976
Inter
        3.784.851
Totale
      16.753.308

Le ipotesi a base del mio ragionamento empirico sono le seguenti:
- il Market Pool complessivo del 2012/2013, pari a € 83,5 milioni, è stato diviso in due metà uguali;
- la prima metà pari a € 41,75 milioni è stata distribuita tra i club delle federazioni nazionali presenti nella fase a gironi in proporzione ai diritti televisivi pagati dalle singole nazioni;
- tra i club di ogni nazione, la ripartizione avviene con una ponderazione che privilegia solo il vincitore della coppa nazionale, mentre le altre squadre dividono on modo equo.
- Il 20% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre di ogni paese in modo uguale.
- Il 10% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nei sedicesimi (“round of 32”) in proporzione al mercato televisivo, e tra le squadre qualificate delle singole nazioni suddette in modo paritario tra di loro.
- L’8% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti agli ottavi (“round of 16”) in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre qualificate delle nazioni suddette in modo paritario tra di loro.
- Il 6% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nei quarti (“round of 8”) in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre qualificate delle nazioni suddette in modo paritario tra di loro.
- Il 4% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nelle semifinali in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre qualificate delle nazioni suddette in modo paritario tra di loro.
- Il 2% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nella finale in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre finaliste delle nazioni presenti alla finale in modo paritario tra di loro, nel caso in cui ci fosse una finale tra due club della stessa nazione

Il mio ragionamento, "empirico", ripercorre quanto scritto a pagina 12 del documento UEFA reperibile al seguente link:

che si riferisce alla ripartizione del Market Pool 2011/12 e che era di 60 milioni di Euro complessivi.
In addition, each of the 56 clubs received an amount linked to the value of its domestic TV market. A total of 60 million was distributed in this way, split into two halves:
* 30 million was shared out among all the national associations represented in the group stage (24), with each associations share depending on the value of its domestic market; associations with more than one club (16 associations with between two and four clubs each), had their shares subdivided, with the national cup winners receiving more (in Belgium, for example, cup winners R. Standard de Lie received half the available amount, while RSC Anderlecht and Club Brugge KV shared the other half).
* The remaining 30 million was divided into six pots, one for each round in the competition. These pots, increasing in size from the final (1.2 million) to the group stage (12 million), were then divided, depending on the value of the domestic markets, between the national associations represented in each round. For associations with more than one representative, the share of each pot was divided equally between the clubs concerned.

Quindi, ho preso atto del fatto che ulteriori euro 12 milioni (il 20% del Market Pool del 2011/12) erano distribuiti tra i club del Group Stage e che il 2%, pari a 1,2 milioni, era destinato per la finale di Europa League. Per arrivare a 100, ho attribuito il 10% ai sedicesimi, l’8% agli ottavi, il 6% ai quarti e il 4% alle semifinali. Per la ponderazione relativa al club vincente della Coppa Nazionale, quelle che “rispondono” meglio al ragionamento sono le seguenti: in caso di quattro club “40-20-20-20”; nel caso di due club “65-35”; nel caso di tre club “50-25-25”..

In base a tale ipotesi, per la distribuzione del Market Pool dell’Italia 2012/13 si avrebbe il seguente risultato:



Per la verifica ho applicato lo stesso metodo all’Olanda e all’Inghilterra.

Per quanto riguarda l’Olanda, ho ottenuto il seguente risultato:



Per quanto riguarda l’Inghilterra, ho ottenuto il seguente risultato:



Sembra che il ragionamento fatto si avvicini di molto al Market Pool effettivamente distribuito.

Il punto “empirico” della ricostruzione riguarda la proporzione da evidenziare per la ripartizione del mercato televisivo tra le varie nazioni.

Ad esempio, per le semifinali del 2013, si potrebbero ipotizzare i seguenti coefficienti di ripartizione:



Si potrà obiettare sulla differenza del coefficiente di ripartizione tra Italia e Inghilterra, circa il doppio, per la fase a gironi, ma si potrebbe rispondere che anche il Market Pool dell’Europa League, come quello della Champion League, ha beneficiato della “guerra” televisiva italiana e molto probabilmente i diritti tv italiani dell’Europa League furono strapagati.

Per puro diletto, volendo ipotizzare uno scenario per il 2013/14, sulla falsariga del 2012/2013, con la Juventus finalista e con il Napoli in semifinale, si avrebbe il seguente risultato:


Quindi ,per concludere, sembra molto importante determinare il coefficiente di ripartizione tra le varie nazioni presenti nei vari turni e nella fase a gironi. Se nei vari turni fossero presenti dei club appartenenti a nazioni con mercati televisivi poveri, il Market Pool italiano aumenterebbe di molto.


giovedì 12 dicembre 2013

Le Conseguenze di una eliminazione: “in crisis opportunity”.



Luca Marotta
jstargio@gmail.com


Nell’analizzare le conseguenze dell’eliminazione della Juventus dalla UEFA Champions League 2013/14, bisogna partire dalla premessa che i ricavi da Champions League 2012/13 della Juventus costituiscono un evento “unico” e “irripetibile”, per via del Market Pool.
Infatti, nel 2012/13 il Market Pool fu diviso tra due squadre ossia Juventus e Milan, mentre nel 2013/14 sarà diviso tra tre club. Inoltre, bisogna considerare che per il triennio 2011/12-2012/13-2013/14, le TV italiane, in “guerra” tra di loro, “strapagarono” i relativi diritti, facendo elevare il Market Pool italiano.

Il mancato accesso agli ottavi, come unico dato certo, porta a considerare un minor guadagno di Euro 3.500.000 oltre al venir meno di un incasso da “match day”, che la stagione precedente con il Celtic fu di Euro 2.195.387. Poi bisognerebbe determinare la porzione di Market Pool, che dipende dalle partite disputate, che verrebbe ridotta in base alle partite che il Milan disputerà, essendo l’unica italiana a passare la fase a gironi.

Altro elemento da considerare è che in modo oggettivo, risultava piuttosto difficile ipotizzare una Juve oltre gli ottavi di Champions. Le squadre teste di serie sembrano nettamente superiori e attrezzate rispetto alla Juventus. Basta considerare i seguenti club: Bayern, Real Madrid, Barcellona, PSG, Chelsea e Manchester United. Forse la Juve se la sarebbe potuta giocare con Borussia Dortmund e Atletico Madrid, ma il match di ritorno sarebbe stato disputato fuori casa.

Quindi sarebbe azzardato ipotizzare il conseguimento degli ulteriori premi previsti, ossia:
  • 3,9 milioni in caso di passaggio ai quarti di finale;
  • 4,9 milioni di accesso alle semifinali;
  • 6,5 milioni alla seconda qualificata;
  • 10,5 milioni alla vincitrice della UEFA Champions League.

Il problema dei ricavi da Champions League 2013/2014 è il minore market pool, ma tale problema era già preventivato. Le stime approssimative sono tra i 15 e 20 milioni in meno rispetto al 2012/13, già in partenza. Bisogna aggiungere che anche la performance 2013/14 della fase a gironi è stata inferiore alle attese.

Juventus
Diritto Fisso
Performance
Market-Pool
Round of 16
Quarter-Finals
Semifinals
Final
Total
2012/13
    8.600.000
    4.500.000
  44.815.000
    3.500.000
    3.900.000


  65.315.000
2013/14
    8.600.000
    2.500.000
  27.024.000*
                -  
                -  


  38.124.000
differenze
                -  
    2.000.000
  17.791.000
    3.500.000
    3.900.000
                -  
                -  
  27.191.000
*stima approssimativa

Gli 81 milioni di euro di Market Pool, dell'anno scorso, non saranno più divisi per 2 (Juve e Milan), ma saranno divisi per tre: Juve, Milan e Napoli. Pertanto, rispetto al 2012/13, si partiva con circa 15/20 milioni in meno. Infatti, per il 2013/14, in maniera grossolana, si può stimare il Market Pool 2013/14 in 27/30 milioni, mentre nel 2012/13 è stato pari a circa 44,8 milioni. Se il Milan proseguisse nel suo cammino oltre gli ottavi il mancato guadagno, in termini di Market Pool, aumenterebbe.
Infatti il Market Pool segue i seguenti criteri:
-per il 50% è determinato sulla base della classifica del torneo nazionale dell’anno precedente (la Juve prende qualcosa in più, rispetto a Napoli e Milan);
-per il 50% è determinato sulla base della numerosità delle partite disputate dalle formazioni italiane (dipenderà dalle partite del Milan)

Quindi, paradossalmente, la retrocessione in Europa League potrebbe rivelarsi un’opportunità, a patto di vincerla e/o arrivare in finale, per i seguenti motivi:
1) la finale sarà disputata allo Juventus Stadium;
2) il vantaggio ambientale potrebbe trasformarsi in vantaggio sportivo, con la conquista si acquisirebbe il diritto a disputare la Supercoppa Europea;
3) il cammino verso la finale, comporterebbe un maggior numero di partite e conseguenti incassi rispetto una sola parti da disputare per gli ottavi Champions League.

Il Chelsea l'anno scorso, dopo essere stato eliminato dalla Juve, ha incassato Euro 10.704.878, di cui Euro 3.704.878 per Market Pool Europa League, Euro 200,000 per i sedicesimi, Euro 350,000 per gli ottavi, Euro 450,000 per i quarti, Euro 1,000,000 per la semifinale ed Euro 5,000,000 per la vittoria in finale.
Il “BENFICA” altra finalista, retrocessa dalla Champions, ha incassato Euro 5.770.144. Per il BENFICA ha pesato il minore Market Pool portoghese pari a Euro 1.270.144 ed ha incassato Euro 2.500.000 per la disputa della finale.
Nel 2012/13 il Market Pool italiano dell’Europa League è stato pari a Euro 16,7 milioni. Si pensi che la Lazio ha incassato solo di Market Pool Euro 5.960.976, con un montepremi totale di Euro 9.560.976.

Per quanto riguarda i ricavi da gare, nella migliore e più ottimistica delle ipotesi, in Champions League la Juve avrebbe potuto disputare altre due gare casalinghe con un incasso complessivo di 5 milioni circa.

Incassi gare 2012/2013 (ottavi + quarti)
Juventus -
Celtic
     2.195.387
Juventus -
Bayern
     2.550.927
Totale incassi
     4.746.314

Mentre, in Europa League, potrà fare almeno altri 4 incassi esclusa la finale, Pertanto, si potrebbero ipotizzare 5,5 milioni di incassi da gare di Europa League che potrebbero sopperire ai mancati incassi da gare di Champions League.

Per quanto riguarda il montepremi si potrebbe ipotizzare, in caso di vittoria finale una cifra tra i  10 e i 12 milioni, che scenderebbe a 6 milioni in caso di semifinale.
Inoltre, bisogna considerare, che la finalista perdente prende solo 2,5 milioni di Euro.

Ipotesi Finale Europa League
Diritto Fisso
Performance
Market-Pool
Round of 32
Round of 16
Quarter-Finals
Semifinals
Final
Total
                -  
                -  
    4.188.327
       200.000
       350.000
       450.000
    1.000.000
    5.000.000
  11.188.327
Incassi gare
2013/14
Europa League (stima prudenziale)
sedicesimi
    1.000.000
ottavi
    1.250.000
quarti
    1.500.000
semifinale
    1.750.000
Totale incassi"match day" potenziali Europa League
    5.500.000

Quindi, gli incassi totali potenziali derivanti dalla partecipazione all’Europa League sono stimabili in circa Euro 16,7 milioni in caso di vittoria finale e circa 10 milioni per le semifinali.

Mentre il mancato accesso agli ottavi ha comportato una perdita secca di circa Euro 9,5 milioni. Tale cifra, è bene ribadirlo, si basa sulla sconfitta agli ottavi, in caso di accesso ai quarti sarebbe aumentata a circa 18 milioni di Euro, tra bonus, incasso e market pool.


Concludendo, se la Juve vincesse la finale di Europa League potrebbe compensare l’eliminazione dalla Champions League e dal punto di vista sportivo acquisirebbe il diritto alla disputa della Supercoppa.