Luca Marotta
jstargio@gmail.com
A causa degli effetti economici negativi della Pandemia
Covid-19, lo squilibrio della gestione economica dell’AS Roma persiste anche
nel 2020/21, che ha chiuso il bilancio consolidato con una perdita di Euro 184.317.000 (-€204.028.000
nel 2019/20). La Pandemia Covid-19
ha causato la disputa delle competizioni a porte chiuse
senza spettatori.
Il Patrimonio Netto è risultato negativo
per € 271.969.000 (-€ 242.448.000 nel 2019/20; -€
127.452.000 nel 2018/19), comprese le interessenze di Terzi.
Il
bilancio consolidato al 30 giugno 2021 presenta una posizione finanziaria netta
consolidata negativa per Euro 302 milioni. Inoltre, il patrimonio netto del
bilancio d’esercizio della capogruppo A.S. Roma S.p.A. al 30 giugno 2021 risulta
negativo per Euro 111,44 milioni, tale da incorrere nella fattispecie prevista
dall’art. 2447 C.C.
(Riduzione del capitale sociale al di sotto
del limite legale), tuttavia l’art.
6 del Decreto Liquidità ne ha sospeso l'applicazione, fino all’approvazione
del bilancio al 30 giugno 2026.
Ai fini del Fair
Play Finanziario, il bilancio 2020/21 dovrà essere valutato insieme al bilancio
2019/20, inoltre si dovrà tenere in considerazione la perdita di fatturato
causata dal COVID.
Gli
stessi Amministratori hanno scritto “che la Società ha registrato uno
scostamento dai requisiti di pareggio UEFA per il periodo di rendicontazione di
4 anni. Pertanto, la Società potrà essere soggetta all’invio di maggiori
informazioni economico-finanziarie e, successivamente, il Club Financial
Control Body (CFCB), addetto al controllo, potrà richiedere eventuali
chiarimenti in contraddittorio per le valutazioni del caso”.
La
gestione operativa del parco calciatori è risultata negativa per 1,2 milioni,
mentre tradizionalmente negli esercizi precedenti è stata sempre positiva,
essendo molto importante per la gestione economica: nel 2019/20 era positiva
per € 16,09 milioni; nel 2018/19 positiva per € 132,33 milioni; nel 2017/18
positiva per € 45,92 milioni; nel 2016/17 positiva per € 79,07 milioni; nel
2015/16 positiva per € 64,17 milioni. Nel 2020/21 hanno pesato negativamente Pastore
per € 10.265.000, Nzonzi per € 7.623.000, Pedro per € 1.369.000 e Dzeko
1.405.000.
Il
costo del personale è aumentato del 9,24%, per un importo complessivo lordo
pari a circa 29,35 milioni di euro.
Al 30 giugno 2021, l’indebitamento
finanziario netto, è aumentato da € 299.757.000
a € 301.997.000 e le
spese per il personale rappresentano il 89% del fatturato netto.
Dal punto di vista sportivo, nel
2020/21 AS Roma ha raggiunto le semifinali
di UEFA Europa League 2020/2021, con la sconfitta ad opera del Manchester United (ottavi
di UEFA Europa League 2019/20 con l’eliminazione, il 6 Agosto 2020, ad opera
del Siviglia); il settimo
posto in campionato (5° nel 2019/20), che ha permesso la qualificazione alla nuova
competizione UEFA Europa Conference League 2021/22. In Coppa Italia sono stati
raggiunti gli ottavi di finale con
la sconfitta subita dallo Spezia (quarti di finale con la sconfitta subita
dalla Juventus).
La Proprietà.
Le
società “Romulus and Remus Investments LLC” e “NEEP Roma Holding S.p.A.”, sono
titolari complessivamente di circa l’86,577% del capitale sociale di AS Roma. Nello
specifico, in base ai dati dichiarati da FRIEDKIN THOMAS DAN il 17/08/2020,
“Romulus and Remus Investments LLC” controlla il 3,293% e “NEEP Roma Holding
S.p.A.” controlla l’83,284%.
Come detto, il
Dichiarante ovvero il soggetto posto al vertice della catena partecipativa
risulta: FRIEDKIN THOMAS DAN.
Romulus
and Remus Holdings LLC è a sua volta partecipata al 99% dal Sig. Thomas Dan
Friedkin e all’1% da Quantum Investment Holdings, Inc., una società per azioni
(corporation) del Delaware. Il sig.
Thomas Dan Friedkin detiene il 100% del capitale sociale di Quantum Holdings,
Inc..
Il perimetro di consolidamento.
La società Romulus and Remus Investments LLC – è la società
appositamente designata da The Friedkin Group, Inc. per l'acquisto della
partecipazione di controllo nella Società avvenuta in data 17 agosto 2020 - per
il tramite della NEEP Roma Holding S.p.A. ("NEEP"), controllante
diretta della A.S. Roma S.p.A..
L’area di consolidamento del bilancio consolidato comprende
i bilanci della Capogruppo A.S. Roma S.p.A. che controlla le partecipate Soccer
Società in Accomandita Semplice di Brand Management Srl, al 99,98%; ASR Media
and Sponsorship S.p.A., all’11,34% e Roma Studio S.r.l, con capitale sociale
interamente detenuto dalla AS Roma. A sua volta, Soccer Società in Accomandita
Semplice di Brand Management Srl controlla all’88,66% ASR Media and Sponsorship
Srl.
Roma Studio S.r.l.,
è stata costituita in data 19 gennaio 2018, conferendo da parte di AS Roma il
ramo d’azienda costituito dalle autorizzazioni alla tele-radiodiffusione e dai
contratti operativi strumentali all’esercizio di tali attività.
La continuità
aziendale.
Il Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che il
bilancio consolidato sia certificato da un revisore esterno, e non presenti
eccezioni relative alla continuità aziendale (‘going concern’).
Per Continuità Aziendale si può intendere la capacità di
onorare gli impegni, ovvero l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo.
La relazione della società di revisione “Deloitte &
Touche S.p.A.” evidenzia subito che il bilancio consolidato al 30 giugno 2021
presenta una posizione finanziaria netta consolidata negativa per Euro 376,0
milioni e un deficit patrimoniale consolidato di Gruppo pari a Euro 272,0
milioni, a seguito di una perdita consolidata di Gruppo di Euro 185,3 milioni.
Inoltre, evidenziano che il patrimonio netto del bilancio
d'esercizio della capogruppo A.S. Roma S.p.A. al 30 giugno 2021 è negativo per
111,4 milioni di Euro, ricadendo nella fattispecie prevista dall'art. 2447 del
Codice Civile (Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale). Gli Amministratori hanno informato che
l'Assemblea straordinaria degli Azionisti riunitasi in data 9 luglio 2021, ha deliberato la
proposta di rinvio dell'adozione delle decisioni previste dall'art. 2447 del
Codice Civile entro la data dell'Assemblea che approverà il bilancio
d'esercizio al 30 giugno 2026 ai sensi di quanto consentito dal D.L. n.23 del 8
aprile 2020 (il "Decreto liquidità").
Gli stessi Amministratori hanno riferito che, a fronte di
tale situazione, sono state poste in essere iniziative tese al rafforzamento
patrimoniale e finanziario del Gruppo e della Società.
E’ chiaro che in tale
situazione resa ancor più critica dalla pandemia sia necessario un robusto
sostegno finanziario da parte della proprietà.
Nel 2021-2022, la società “Romulus and Remus Investments LLC”,
ha convertito nella "Riserva Azionisti conto aumento di capitale", i
finanziamenti ed erogazioni dirette, per 154,6 milioni di Euro. La "Riserva Azionisti conto aumento di capitale",
insieme agli apporti effettuati negli esercizi precedenti pari ad Euro 89,1
milioni, ammonta al 30 giugno 2021 ad Euro
243,7 milioni.
Il 9 dicembre 2020, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti
ha approvato la proposta di aumento di capitale sociale scindibile a pagamento
per un importo massimo di Euro 210 milioni a fronte della quale, come sopra
indicato, risulta già apportato nella "Riserva Azionisti conto aumento di
capitale" un importo complessivo di Euro 243,7 milioni.
Il 22 ottobre 2021, il Consiglio di Amministrazione ha
deliberato in merito alla proposta di posticipare e aumentare l'importo
dell'aumento di capitale sociale, da sottoporre all'Assemblea degli Azionisti,
per un ammontare massimo fino a Euro
460 milioni, scindibile e a pagamento, da realizzarsi entro il 31
dicembre 2022.
Infine, Romulus and Remus Investments LLC, per il tramite
della NEEP, ha assunto un impegno irrevocabile alla conversione in "Riserva
Azionisti conto aumento di capitale" alla data dell'Assemblea degli
Azionisti convocata per il 26 novembre 2021 in prima convocazione e, occorrendo, il
giorno 27 novembre 2021, in
seconda convocazione, di finanziamenti pari a Euro 151,7 milioni, inclusivi dei
finanziamenti già erogati al 30 giugno 2021 (Euro 30,7 milioni) e degli
ulteriori erogati successivamente alla chiusura dell'esercizio (Euro 120,9
milioni).
In data 22 ottobre 2021, il Consiglio di Amministrazione
dell'A.S. Roma S.p.A. ha approvato i dati previsionali 2021/22 e ha fatto
un’anali preliminare dei flussi di cassa consolidati per l'esercizio 2022/2023.
Dai Dati Previsionali emerge un ulteriore significativo deterioramento della
situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del Gruppo
A.S. Roma caratterizzata da un deficit patrimoniale di Gruppo e da un rilevante
fabbisogno finanziario.
In effetti gli effetti negativi della crisi sanitaria,
stanno avendo ripercussioni sulle attività economiche del Gruppo, della Società
e del settore calcio in generale e hanno creato un contesto di generale
incertezza, che rende difficile formulare previsioni, con la possibilità
concreta di un riflesso negativo sui proventi dai diritti televisivi e dalle
sponsorizzazioni, nonché sui proventi da biglietteria. Ci potrebbero essere
ripercussioni negative anche sulle operazioni di trasferimento dei diritti pluriennali previste nei Dati
Previsionali, che potrebbero essere inficiate dalla crisi di liquidità del
settore. Ovviamente, l'eventuale
evoluzione negativa delle incertezze determinatesi potrebbe determinare
l'insorgere di ulteriori perdite e di fabbisogni finanziari aggiuntivi rispetto
alle previsioni.
A giudizio degli
Amministratori i suddetti eventi e circostanze possono far sorgere dubbi sulla
capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento,
anche in considerazione del contesto generale in cui si opera. Gli
Amministratori hanno indicato le motivazioni per cui ritengono, dopo aver
effettuato le necessarie verifiche e aver valutato le incertezze sussistenti,
di avere la ragionevole aspettativa che il Gruppo e la Società abbiano adeguate
risorse per continuare l'esistenza operativa in un prevedibile futuro, riferite
in particolare a:
(i)
l'impegno
irrevocabile assunto dall'azionista di controllo, al sostegno finanziario
del club;
(ii)
l'eventuale cessione di Diritti pluriennali alle
prestazioni sportive dei calciatori, seppur in misura limitata rispetto a
quanto già avvenuto nei recenti esercizi;
(iii) i
flussi finanziari generati dall'attività ordinaria, compresi ulteriori flussi
dalla competizioni europee.
Per tali motivi gli
Amministratori hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella
redazione del bilancio consolidato al 30 giugno 2021.
I revisori di Deloitte & Touche S.p.A. hanno evidenziato
come aspetto chiave della revisione la valutazione della continuità aziendale della
società e del Gruppo AS Roma, considerando: l’impegno irrevocabile dell’azionista
di controllo, a sostenere finanziariamente il Club, procedendo alla conversione
in riserva dei finanziamenti effettuati.
In effetti nel mese di ottobre 2021, NEEP ha convertito in
“Riserva azionisti c/ aumento di Capitale” l’intero ammontare dei finanziamenti
soci erogati, pari a 151,7 milioni di euro
Gli Amministratori, nonostante le incertezze, dovute anche
al COVID, hanno considerato la società ed il Gruppo in una situazione di
continuità aziendale e su tale presupposto hanno redatto il bilancio.
La Struttura Patrimoniale
La
struttura patrimoniale mostra il prevalere delle passività sulle attività, con
un patrimonio netto consolidato negativo. E’ presente una fortissima incidenza
del valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori, pari al 50,1%. Il capitale circolante netto è negativo per 142,1
milioni di Euro.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 0,58
(0,66 nel 2019/20), ciò vuol dire
che il valore contabile dei beni risultanti dal bilancio non sarebbe
sufficiente a pagare i debiti. Tuttavia, gli
Amministratori hanno ribadito che, come negli esercizi precedenti, “seppur in
misura limitata rispetto al trend”, il
valore di mercato dei calciatori è superiore al valore contabile in
quanto il valore contabile contiene “valori inespressi” riferibili ai
calciatori acquisiti in regime di svincolo e a calciatori il cui effettivo
valore di mercato supera il valore contabile.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,43
(0,35 nel 2019/20), ciò vuol dire
che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
L’Indicatore di
Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, è l’indicatore più importante del Fair Play
Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio
finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte
agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente
con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti
considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed
esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività
Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i
Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato
sarebbe pari a 0,28, inferiore
alla soglia minima stabilita dalla
FIGC per la serie A che è di 0,6, per
la stagione sportiva 2021/2022. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà
prevista per l’iscrizione 2021/22.
Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima
si sarebbe potuto colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento
di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato;
finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto
degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto
ridurre l’importo da colmare di 2/3.
Le società calcistiche possono operare senza limitazioni
nelle due fasi delle Campagne Trasferimenti di ciascuna Stagione Sportiva se
rispettano l’indicatore di liquidità- sulla base delle risultanze al 31 marzo e
al 30 settembre,
Il Patrimonio Netto.
Uno degli indicatori del Regolamento UEFA sul Fair Play
Finanziario riguarda il Patrimonio Netto, che non deve essere negativo e qualora
lo fosse, non dovrebbe evidenziare una situazione
di deterioramento. Per quanto riguarda il bilancio consolidato 30
giugno 2021, il Patrimonio netto, comprensivo delle interessenze dei terzi, è negativo € 273,24 milioni e presenta
una situazione in peggioramento
rispetto al 2019/20 di € 30,8 milioni;
Il Patrimonio
netto consolidato negativo sembra essere una costante della gestione del
Grippo, infatti, nel 2019-2020 il Patrimonio netto consolidato era
negativo per 242,44 milioni di Euro; nel 2018-2019 il Patrimonio netto
consolidato era negativo per 127,45 milioni di Euro; nel 2017-2018 il
Patrimonio netto consolidato era negativo per 105,42 milioni di Euro.
Nel 2016-2017 il Patrimonio netto consolidato era negativo per 88,9
milioni di Euro. Nel 2015-16 era negativo per € 117 milioni. Nel 2014-15
era negativo per 102,3 milioni di Euro; nel 2013-14 era
negativo per 81,3 milioni di euro; nel 2012-13 era negativo per 66
milioni di euro; nel 2011-12 era negativo per 52,5 milioni di euro e nel
2010-11 era negativo per 44 milioni di euro.
Di
fatto, la variazione rispetto all’esercizio precedente è stata negativa per € 30,8
milioni, a causa principalmente della perdita di 185,3 milioni di Euro e alla
variazione della “Riserva Azionisti c/ aumento di capitale”, causata: dall’incremento
di € 151,2 milioni determinato dalla conversione
in “Riserva Azionisti c/Aumento di capitale” del totale dei finanziamenti soci
9.12.2020, pari a 114,6 milioni di euro, di cui 104,6 milioni di euro erogati
nell’Esercizio 2020/2021.
Il
capitale sociale di A.S. Roma S.p.A. sottoscritto e versato, risulta pari ad €
93.942.205,19 (€ 93.942.205,19 al 30.06.2020), suddiviso in n.628.882.320
azioni ordinarie quotate presso il Mercato Telematico Azionario (segmento
Standard Classe 1) di Borsa Italiana. Il Capitale sociale deliberato è pari a €
303.942.205,19.
L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività
determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di
1. Nel caso in questione è negativo, a causa del patrimonio netto consolidato
negativo.
L’ Indicatore di
Indebitamento della FIGC.
L’Indicatore
di Indebitamento della FIGC è finalizzato a misurare il grado complessivo di
Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli
ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento
rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella
economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la
sostenibilità dell’indebitamento
La voce “debiti” riclassificata al 30.06.2021 ammonta a € 635,35
milioni, da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività
Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC); il valore della
produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 254,4 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione
medio degli ultimi tre esercizi è pari a 2,07,
superiore alla soglia massima consentita
stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,2, per
la stagione sportiva 2021/2022.
E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che
l’indicatore di Indebitamento, ove presenti un valore inferiore al
livello-soglia stabilito in 1,2, sarà utilizzato come indicatore
correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario
per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di
Liquidità, che è l’indicatore più importante.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione,
come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del
saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente
integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e
previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”);
invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax
liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax
liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non
correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere
superiore al fatturato netto.
La Posizione finanziaria netta consolidata al 30 giugno 2021,
è negativa per 301,99 milioni di Euro e risulta in peggioramento rispetto al dato 2019/20 che era negativo per 299,76
milioni di Euro.
La presenza di una posizione finanziaria netta negativa significa
che i debiti finanziari pari a € 334,86 milioni superano le disponibilità
liquide pari a € 22,8 milioni e i crediti finanziari pari a 10,05 milioni di
euro.
L’indebitamento
finanziario lordo, pari a 334,86 milioni di Euro (€ 317,5 milioni nel 2019/20),
riguarda per la maggior parte il debito per il prestito obbligazionario per € 260.909.000, di cui € 254,8 milioni a lungo termine e d € 6,1
milioni a breve termine. Da notare che tale prestito obbligazionario, nel 2020/21,
ha determinato interessi passivi per € 28.170.000 (€ 14.224.000 nel 2019/20).
La
parte restante dell’indebitamento finanziario lordo, riguarda: € 26,44 milioni
relativi a debiti finanziari per diritti d’uso; € 30,7 milioni relativi a
finanziamenti erogati dall’azionista di maggioranza NEEP Roma Holding S.p.A. a titolo di finanziamento soci e € 16,07 milioni, per
debiti verso banche e istituti finanziari.
I
crediti finanziari, pari a Euro 10,05 milioni (€10,05 milioni nel 2019/20), si
riferiscono principalmente a disponibilità liquide vincolate su conti correnti
previste nell’ambito del Prestito obbligazionario emesso e sottoscritto in data
8 agosto 2019.
I crediti verso società di calcio nel complesso ammontano a €
39.608.000 (€ 55.175.000 nel 2019/20), di cui€ 12 milioni verso Hellas Verona; €
9.733.000 verso il Napoli; € 7 milioni verso la Juventus.
I debiti verso società di calcio nel complesso ammontano a €
138.551.000 (€ 191.348.000 nel 201/20), di cui € 27,5 milioni verso l’Atalanta;
€ 25.500.00 verso Hellas Verona; € 10 milioni verso la Juventus; € 12 milioni
verso Manchester; € 16.703.000 verso il Real Betis; € 5.857.000 verso il Paris
Saint Germain ed € 5,4 milioni verso il Napoli.
La posizione
finanziaria netta negativa aumentata del saldo a debito verso squadre di calcio
e dei debiti fiscali e previdenziali rateizzati non correnti ammonterebbe a 400,93
milioni di Euro e risulterebbe superiore ai ricavi di esercizio.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione.
Nel
caso in questione, al 30.06.2021, figurano mutui erogati dal Credito Sportivo
per finanziare i lavori di adeguamento del Centro Sportivo di Trigoria pari a €
088.000, che dovrebbero essere considerati, ai fini della loro esclusione,
nella nozione di “Relevant Debt”.
Nel mese di agosto
2019, è stato emesso un prestito obbligazionario del valore di 275 milioni di
euro, tale circostanza ha fatto aumentare il debito e accomuna l’AS
Roma ad altri club della Serie A che hanno fatto ricorso a tale strumento di
finanziamento. L’emissione del prestito obbligazionario ha avuto un duplice
scopo: in primo luogo quello di rimborsare anticipatamente il debito
finanziario esistente in capo alla controllata MediaCo e in secondo luogo
quello di ottimizzare la struttura e la scadenza dell’indebitamento, dotando la
Società ed il Gruppo di risorse finanziarie per svolgere la propria attività. Il
tasso di interesse sul Prestito Obbligazionario è fisso e pari al 5,125 %, con
interessi semestrali posticipati pagabili il 30 giugno e 31 dicembre di ciascun
anno.
Rendiconto Finanziario
La gestione 2020/21 ha determinato un flusso monetario
complessivo positivo per € 16.6 milioni corrispondente alla Variazione delle
disponibilità liquide al netto dei saldi bancari passivi.
Al 30.06.2021, i saldi bancari passivi ammontano a € 10.138.000.
Il
Flusso Monetario da Attività Operativa è stato negativo per € 63.484.000; il Flusso monetario dalla gestione di diritti pluriennali
alle prestazioni dei giocatori è risultato negativo per € 57.326.000, determinato
da acquisti, cessioni e variazioni di debiti e crediti verso società di calcio;
il Flusso monetario dell'attività di investimento è stato negativo per € 4.256.000
e il Flusso monetario da attività di finanziamento è stato positivo per € 141.669.000.
Gli acquisti dei diritti pluriennali alle prestazioni
calciatori hanno determinato deflussi per € 60.534.000; le cessioni dei diritti
pluriennali alle prestazioni calciatori hanno determinato flussi positivi per €
52.569.000.
Altri Debiti.
AS Roma SpA, ai fini del Fair Play Finanziario non sembra presentare
problemi di “overdue payables”, perché gli Amministratori nella Relazione hanno
scritto alla data del
progetto di Bilancio, è stata corrisposta ai tesserati la retribuzione relativa
alla mensilità di settembre 2021, sono state regolarmente pagate le imposte e
ritenute correnti e rateizzate e non risultano pertanto debiti tributari
scaduti, e sono stati altresì pagati tutti i debiti scaduti verso altri club al
30 settembre 2021. Tuttavia, in base ai dati al 30 giugno 2021, risulta uno
scostamento dai requisiti di pareggio UEFA per il periodo di rendicontazione di
4 anni. Pertanto, la Roma potrà essere soggetta all’invio di maggiori
informazioni economico-finanziarie e, successivamente, il Club Financial
Control Body (CFCB), addetto al controllo, potrà richiedere eventuali
chiarimenti in contraddittorio per le valutazioni del caso.
Alla
data di redazione del bilancio non risultava prevedibile quale decisione sarà
assunta dal CFCB alla conclusione degli approfondimenti richiesti.
I debiti tributari, al 30 giugno 2021, risultano pari a €
33.067.000 (€ 17.030.000 nel 2019/20), di cui € 30.018.000 per IRPEF corrente
per ritenute su emolumenti oltre a €3.037.000 per altre imposte.
I debiti verso il personale ammontano a € 38.067.000 (€
51.939.000 nel 2019/20). Gli emolumenti dovuti al personale tesserato sono pari
a € 34.889.000 (€ 49.939.000 nel 2019/20), per le mensilità maturate e non
pagate, oltre ai premi. Gli emolumenti dovuti al personale dirigente e
dipendente sono pari a € 3,18 milioni (€ 2 milioni nel 2019/20) e sono relativi
alle ferie e quota parte della 13^ mensilità ed altre retribuzioni differite,
maturate a fine esercizio.
I
Debiti verso Istituti Previdenziali sono pari a € 3.583.000 (€ 3.035.000,
al 30 giugno 2020) e sono relativi sostanzialmente a contributi previdenziali e
ritenute operate ai lavoratori dipendenti e collaboratori, unitamente alla
quota di spettanza della Società, regolarmente versati nei termini di
legge.
Per quanto riguarda i contenziosi per inadempimenti contrattuali e
risarcimento danni, alla
data della Relazione, risultavano promosse circa 20 cause con un petitum risarcitorio
complessivo di circa 18 milioni di euro. Il rischio di soccombenza in tali
contenziosi è stato stimato come remoto e/o scarsamente significativo.
A
copertura del rischio, al 30 giugno 2021 risultano accantonati nei fondi per
rischi ed oneri legali complessivi 8,8 milioni di euro.
Nel 2020/21
sono stati accantonati circa 12,4 milioni di euro e sono stati effettuati
utilizzi per 12,0 milioni di euro. La Società ha ritenuto tali somme stanziate adeguate.
Non esistono contenziosi tributari pendenti.
Il Valore della Rosa
Il valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori ammonta a € 188.207.000,
nel 2019/20 era pari a € 268.822.000.
La variazione è stata causata da investimenti per € 60,5
milioni (€ 124,88 milioni nel 2019/20); da cessioni per un valore contabile
netto € 31,25 milioni, da ammortamenti per € 88,8 milioni (€ 94 milioni nel 2019/20)
e da svalutazioni per € 21.07 milioni.
Il valore di cessione dei calciatori è stato di € 117.933.000
(€ 38.225.000 nel 2019/20).
Dal punto di vista finanziario gli investimenti nella rosa
calciatori al netto dei disinvestimenti e delle
variazioni dei crediti e debiti verso società calcistiche ed enti di settore hanno
inciso sui flussi di cassa negativamente per un importo pari a € 57.326.000 (€ 35.938.000 nel 2019/20).
AS Roma capitalizza, come oneri accessori di diretta
imputazione, le prestazioni professionali, rese da intermediari sportivi per
l’acquisizione dei diritti alle prestazioni sportive di calciatori, non condizionate alla permanenza degli
stessi presso la Società. Nell’esercizio 2020/21 risulta capitalizzata nella
voce relativa ai diritti alle prestazioni sportive di calciatori la cifra di
Euro € 6.360.000 (€ 14.550.000 nel 2019/20). Al 30.06.2021, nel complesso il Valore
contabile Netto degli oneri accessori capitalizzati risulta pari a Euro 19.730.000.
Anche a supporto della continuità aziendale, gli
Amministratori hanno ribadito che il valore di mercato dei diritti pluriennali
dei calciatori, è superiore al valore contabile.
Gli acquisti della sessione di mercato estiva, posticipata al periodo 1°
settembre – 5 ottobre 2020, per la stagione sportiva 2021/22 sono stati contabilizzati
gli acquisti, a titolo definitivo dei
calciatori svincolati Mkhitaryan e Pedro e l’acquisizione a titolo definitivo
dei diritti alle prestazioni sportive di Christopher Smalling (Manchester
United F.C. Limited), per 15 milioni di euro.
Contratti di acquisto a titolo temporaneo sono stati
sottoscritti per Borja
Mayoral Moya (Real Madrid Club de Fútbol), per 1 milione di euro per ciascuna
stagione sportiva.
Per quanto riguarda le cessioni, nei mesi di luglio e agosto
2020 sono stati ceduti Gonalons
al Granada, per 4 milioni di euro; Patrik Schick al Bayer 04 Leverkusen per
26,5 milioni di euro con il diritto al 10% del prezzo di cessione in eccesso,
in caso di futura rivendita ad altro club; cessione a titolo definitivo dei
diritti alle prestazioni sportive del calciatore Aleksandar Kolarov (F.C.
Internazionale) per 1,5 milioni di euro, nonché di un corrispettivo variabile
fino ad un massimo di 0,5 milioni di euro, per bonus legati al raggiungimento
di determinati obiettivi sportivi. Sono state effettuate delle cessioni gratuite
a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore Diego
Perotti al Fenerbahce SK e del calciatore Moustapha Seck al Leixoes SC;
Per quanto riguarda i prestiti effetuatihanno riguardato Florenzi al Paris Saint Germain
e Under al Leicester FC.
La cessione di Defrel al
Sassuolo per 9 milioni, è stata oggetto
di trasformazione del prestito a seguito del verificarsi della condizione che
ne determinava l’obbligatorietà del riscatto, il prestito nel 2019/20aveva
fruttato 3 milioni.
Le
cessioni a titolo
temporaneo, fino al 30 giugno 2021, hanno riguardato i calciatori Riccardi,
Fuzato, Bianda, Olsen, Kluivert, Antonucci e Coric.
Con
Hellas Verona è stata imbastita un’operazione concernente Marash Kumbulla,
concernebte anche lo scambio di prestiti, fino al 30 giugno 2022 con, i calciatori Cetin, Cancellieri e Aboudramane Diaby.
Nel
corso della sessione invernale di gennaio 2021, sono state definite le seguenti
operazioni: sottoscrizione
di un contratto fino al 30 giugno 2023 con il calciatore Stephan El Shaarawy,
in regime di svincolo; l’acquisto a titolo temporaneo dalla Major League
Soccer, L.L.C., fino al 30-06.2021, di Bryan Reynolds e la risoluzione
della cessione a titolo temporaneo di Fuzato al Gil Vicente.
Al 30 giugno 2021,
tra i calciatori col valore residuo contabile più elevato ci sono 8 calciatori con
almeno un valore contabile residuo di almeno 10 milioni di Euro,
precisamente: Kumbulla con € 24.654.000; SPINAZZOLA con € 18.345.000; Cristante
per € 15.318.000; Diawara con € 13.740.000; Mancini con € 15.860.000; PAU Lopez
con € 15.404.000; Smalling con € 12.766.000 e Veretuout con € 11.211.000.
Al di sotto dei 10 milioni di valore residuo figurano
calciatori come Perez con € 9.170.000; Kluivert con 8.5 milioni e Zaniolo con
€ 3.212.000.
La Gestione Economica
La gestione economica registra un Margine Operativo Lordo
(EBITDA) negativo per € 46.408.000 (€
67.703.000nel 2019/20).
Nell’ultimo esercizio, i Ricavi consolidati, al netto dei risultati della gestione operativa
del parco calciatori, sono pari a € 190.412.000 (€ 141.250.000 nel
2019/20) e segnano un incremento di 49,16 milioni, pari al 34,8%. I Costi Operativi consolidati, senza
gestione economica calciatori e ammortamenti, al 30 giugno 2021, sono pari a € 235.622.000
(€ 225,05 milioni nel 2019/20) e segnano un incremento del 4,7% circa.
In definitiva, nel 2020/21, a causa dello spostamento di
alcune partite del 2019/20, i ricavi operativi
sono aumentati in misura superiore alla diminuzione dei Costi Operativi consolidati, senza gestione economica calciatori e
ammortamenti, attenuando leggermente lo squilibrio economico.
Il grafico seguente evidenzia l’evoluzione del fatturato
netto e quella del costo del personale allargato, inteso come somma del costo
del personale e relativi ammortamenti.
Si nota come nel periodo delle stagioni sportive dal 2005-06
al 2010-11, il fatturato netto abbia superato il costo del fattore lavoro.
Successivamente dal 2011-12 il costo del fattore lavoro ha “assorbito”, se non
superato, tutto il fatturato netto, l’esercizio 2017-18 dimostra l’importanza
del risultato sportivo nelle competizioni europee. Quando il costo del fattore
lavoro si equivale con il fatturato netto è necessario ricorrere alla leva del
player trading per salvaguardare l’equilibrio economico. Dal 2018-19, il costo
del lavoro allargato ha superato il fatturato netto. Gli effetti del COVID-19
hanno determinato un peggioramento dal 2019-2020, proseguito nel 2020-21.
I Ricavi.
L’evoluzione nel tempo della composizione del fatturato di
AS Roma non mostra una struttura equilibrata tra le varie fonti di
ricavo, a causa della bassa incidenza dei ricavi commerciali, quindi è
“teledipendente”, a questo si deve aggiungere che una parte dei proventi
UEFA sono classificati tra i ricavi da gare. I ricavi hanno sofferto della
disputa delle competizioni a porte chiuse a causa della pandemi COVID-19
I ricavi della Roma, come la maggior parte delle squadre
italiane, dipendono principalmente dai diritti TV, che risultano pari a € 124.226.000
(€ 80.282.000 nel 2019/20) ed incidono per il 65,2% sul fatturato netto, con un
incremento di € 43.944.000. Occorre evidenziare che AS Roma, per quanto
riguarda i proventi UEFA, contabilizza nei ricavi per diritti TV solo la quota
parte del Market pool; mentre, la quota rimanente è considerata come ricavi da
gare.
Pertanto,
per quanto riguarda i ricavi per la
cessione dei diritti TV, la quota parte del Market pool e al c.d. Club Coefficient riconosciuta per
la partecipazione alle competizioni UEFA, ha fruttato solo € 11,9 milioni (€
8,8 milioni nel 2019/20) a causa della partecipazione alla fase a Gironi e agli
semifinali di Uefa Europa League. Tali ricavi da competizioni UEFA, includono €
1.578.000 relativi alla gara degli ottavi di finale della UEFA Europa League 2019/20,
disputata nel mese di agosto 2020.
I ricavi da Competizioni nazionali sono pari a € 103.885.000
(€ 64.005.000 nel 2019/20).
La commercializzazione della Library A.S. Roma ha fruttato
ricavi per € 4.045.000 (€ 3.806.000 nel 2019/20).
I ricavi da gare
diminuiscono del 50,67%, precisamente di €13,27 milioni, segnando la cifra di €
12,92 milioni (€26,19 milioni nel 2019/20). Tali ricavi incidono sul fatturato
per il 6,8%.
Il decremento è dovuto principalmente alle misure
restrittive per contrastare la diffusione del virus COVID-19. Tali misure hanno
comportato la disputa delle gare casalinghe a porte chiuse, e il conseguente
venir meno dei ricavi da biglietteria e abbonamenti.
Tra i ricavi da gare sono contabilizzati i ricavi UEFA Europa
League per € 12.820.000 (€ 8,99 milioni nel 2019/20). Tali ricavi comprendono:
il ‘participation bonus’ e il ‘performance bonus’della UEFA Europa League per €
10.461.000 (€ 5,63 milioni nel 2019/20).
La Tim Cup non ha registrato incassi (€ 204.000 nel 2019/20),
anche le amichevoli non hanno registrato incassi (€ 1.131.000 nel 2019/20).
I ricavi da sponsorizzazioni
ammontano a € 19.927.000 (€ 17.397.000 nel 2019/20) e hanno un’incidenza del 10,5%,
con una variazione positiva del 14,5%. L’incremento di € 2.530.000 è dovuto alla
sottoscrizione di nuovi contratti di partnership nonché e all’estensione della
stagione sportiva 2019/20 fino al 31 agosto 2020, operata nell’ambito delle
misure restrittive adottate dalla FIGC e dalla UEFA per contrastare la
diffusione del virus COVID-19, che ha determinato il calcolo per competenza di
€ 2.751.000, relativi ai contratti in essere con Qatar Airways e Hyundai Motors
per la stagione sportiva 2019/20.
Tali proventi si riferiscono alla sponsorizzazioni Qatar
Airways e HyundaiMotors.
Nel
mese di settembre 2020 è stato sottoscritto un contratto di partnership
pluriennale con IQONIQ per la sponsorizzazione della manica di maglia ufficiale
della prima squadra, fino alla fine della stagione sportiva 2022/23.
In data 16 luglio 2020 è stato consensualmente risolto il
contratto di sponsorizzazione tecnica con Nike European Operations Netherlands
B.V. sottoscritto il 12 marzo 2013, con data di scadenza prevista per il 31
maggio 2024, comunque è stato stipulato con la stessa Nike un accordo valido
per la stagione sportiva 2020/2021
in base al quale Nike continuerà a fornire in esclusiva tutto il materiale
tecnico, da gara, da allenamento e casual della Prima Squadra, delle squadre
giovanili e delle squadre femminili.
I proventi
pubblicitari risultano in aumento da € 6.806.000 a € 14.916.000.
L’incidenza sul fatturato è del 7,8%. I proventi pubblicitari aumentano di € 8.110.000, anche per le
partite 2019/20 spostate al 2020/21 per il COVID-19.
Gli “Altri ricavi delle Vendite e delle prestazioni”,
risultano pari a € 6.140.000 (€ 5.743.000 nel 2019/20) ed incidono pe il 3,2% sui
Ricavi consolidati. Tali ricavi riguardano le attività commerciali di Merchandising e Licensing della
Soccer SAS e registrano un incremento di € 397.000.
Gli
altri proventi aumentano da € 4.832.000 a € 12.284.000.
L’ incremento di € 7.452.000 è causato principalmente da indennizzi
assicurativi infortuni calciatori aumentati ad € 4.840.000 da € 1.191.000 del 2019/20
e dal contributo della Lega Nazionale Professionisti aumentati ad € 4.001.000 da
€ 1.708.000 del 2019/20.
La Gestione Economica
del Parco Calciatori.
La Gestione operativa del parco calciatori vede il prevalere
dei componenti negativi per € 1.198.000 (€ 16.099.000 nel 2019/20).
Le plusvalenze
sono pari a € 21.323.000 (€
20.152.000 nel 2019/20; €
130.080.000 nel 2018/19) e hanno riguardato principalmente i seguenti
calciatori: Schick (/ Bayer Leverkusen) per € 7.776.000; Cetin (Hellas Verona) per
€ 4.836.000; Cancellieri (Hellas Verona) per € 2.500.000; Diaby (Hellas Verona)
per € 2.500.000; Defrel (Sassuolo) per € 2.165.000; Gonalons / Granada per € 2.124.000;
Kolarov (FC Internazionale) per € 932.000 e Silipo (Palermo) per € 20.000.
Gli
Altri proventi sono pari a € 8.779.000 (€ 6.032.000 nel 2019/20).
Le Minusvalenze e svalutazioni ammontano a € 21.067.000 (€ 2.436.000 nel 2019/20)
e riguardano: Pastore per € 10.265.000, Nzonzi per € 7.623.000, Pedro per € 1.369.000
e Dzeko 1.405.000.
I proventi relativi ai prestiti ammontano
a € 6.024.000 (€ 6.376.000 nel 2019/20)
e riguardano: Under / Leicester City per € 3.447.000; Kluivert/ (Rasen
Ballsport Leipzig) per € 1.000.000; Schick (Rasen Ballsport Leipzig) per €
572.000, Defrel (Sassuolo) per € 293.000.
Gli oneri per l’acquisizione temporanea di calciatori
ammontano a € 2.117.000 (€ 7.313.000 nel 2019/20) e riguardano principalmente Mayoral
(Real Madrid) per € 1 milioni; Mkhitaryan (Arsenal)
Per e 511.000
Smalling (Manchester United) per € 320 mila e Kalinic (Atletico Madrid).
I Costi.
In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, la
U.E.F.A. può richiedere maggiori informazioni economiche e finanziarie e
chiarimenti ai club che presentano un costo del personale tesserato
(rappresentato da stipendi e ammortamenti) superiore al 70% dei ricavi.
Il costo del
personale è aumentato del 9,24%, ammonta a € 169.398.000 (€
155.069.000 nel 2019/20) ed incide per il 96,9% sui ricavi operativi. Il costo
del Personale tesserato ammonta a € 151.527.000 (€139.652.000 nel 2019/20) ed
incide per il 79,6% sui ricavi operativi, superiore ai limiti auspicati dal
Fair Play Finanziario.
L’aumento
del costo del personale tesserato è stato di € 11.874.000 causata
principalmente dalla maggiore durata della
stagione sportiva 2019/20, che è stata di 14 mesi, ed al conseguente rinvio
della competenza economica all’esercizio 2020/21, di parte dei costi della
stagione sportiva 2019/20, oltre che dagli accordi sottoscritti con i
calciatori, l’allenatore e lo staff della prima squadra per fronteggiare
l’emergenza COVID-19.
Nell’esercizio
sono stati effettuati Ammortamenti e svalutazioni consolidati per € 102.018.000
(€ 104.238.000 nel 2019/20), di cui € 88.836.000 (€ 94.100.000 nel 2019/20)
riferiti a diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,90
tale valore sarebbe al di sopra del valore soglia previsto dalla FIGC per la
Serie A per la stagione sportiva 2020/21, la cui soglia è di 0,80.
Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per il 2021/22.
E’
bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Costo del Lavoro
Allargato, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 0,8,
sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella
misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza
finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più
importante.
Le
Spese per godimento beni di terzi ammontano a € 4.660.000 (€ 5.574.000 nel 2019/20),
e riguardano principalmente l’affitto dello Stadio Olimpico per € 2.047.000 (€
3.301.000 nel 2019/20); il decremento registrato rispetto all’esercizio 2019/20,
pari a € 1,25 milioni, è dovuto principalmente ad un accordo sottoscritto che
prevede la rideterminazione del canone dovuto per la stagione sportiva 2020/21.
Nel bilancio è evidenziato che nella voce costi per
godimento beni di terzi trovano allocazione i costi che rientrano nell’ambito
di applicazione dell’esenzione concessa: (1) dal paragrafo IFRS 16:5(a) in
relazione alle locazioni di breve termine (“short-term
lease”); (2) dal paragrafo IFRS 16:5(b) concernente i contratti di lease
per i quali il bene sottostante al
contratto di lease non supera il valore di Euro 5.000.
I costi specifici tecnici,
pari a € 6.863.000 (€ 6.817.000 nel 2019/20), comprendono i costi per consulenze
tecnico-sportive e collaborazioni tecniche, per € 5.224.000 (€ 5.547.000 nel 2019/20).
Le spese generali ed
amministrative, risultano aumentate da € 22.890.000 a € 27.447.000.
Tali
spese includono Euro 16.194.000 per Spese per consulenze professionali; € 121
mila per Emolumenti al Consiglio di Amministrazione (€ 746.000 nel 2019/20) e i
costi per la produzione e sviluppo delle attività del Media Center, per € 4.375.000
(€ 5.330.000 al 30 giugno 2020), Spese per la gestione della sede sociale e del
centro sportivo per 1.196 mila di euro (1.073 mila di euro al 30 giugno 2020).
Nel 2020/21,
aumenta di nuovo il peso negativo della Gestione finanziaria da € 32,1
milioni a € 35,97 milioni. La voce principale riguarda gli Interessi e commissioni
sul Prestito Obbligazionario per € 28.107.000 (€ 14.224.000 nel 2019/20). Nel
2020/21 non figurano gli Interessi passivi del finanziamento “Facility
agreement” che nel 2019/20 erano pari a € 12.333.000 poiché nel 2019/20 si è
proceduto al rimborso anticipato del Facility Agreement.
Figurano
anche Proventi per adeguamenti crediti / debiti commerciali per € 1.820.000 (€ 2.868.000
nel 2019/20) e Oneri per adeguamenti crediti / debiti commerciali per€
7.011.000n (€ 5.312.000 nel 2019/20).
Il Break-even result.
Premesso che il
bilancio 2020/21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019/20, a
causa della Pandemia Covid-19; i dati del triennio 2020/21-2017/18 risultano
appesantiti dalla perdita legata alla pandemia COVID-19 sia nel 2019/20 che nel
2020/21.
Al 30
giugno 2021, risulta uno scostamento dai requisiti di pareggio UEFA per il
periodo di rendicontazione di 4 anni.
Gli stessi Amministratori hanno ammesso che a causa del
mancato rispetto del requisito potrebbero essere chiamati a fornire ulteriori
chiarimenti dal CFCB dell’UEFA.
Il risultato prima delle imposte 2020/21 è negativo per € 184.396.000.
Nel 2019/20, il risultato prima delle imposte era negativo per € 204.096.000;
nel 2018/19 era negativo per € 15.492.000, nel 2017/18 era negativo per €
17.747.000. Pertanto, l’aggregato del risultato prima delle imposte, relativo
al periodo di monitoraggio 2017/2018-2020/2021, è negativo per € 421.731.000,
da tale aggregato bisogna escludere i costi non rilevanti. Nel calcolo dovrà
essere considerato l'impatto finanziario
negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza
tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i
corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come
minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel
2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali. Tuttavia, gli stessi Amministratori hanno ammesso
che tale indicatore non risulta conforme
Conclusioni.
I Dati Previsionali per il
l’esercizio 2020/21, avevano previsto un ulteriore significativo deterioramento
della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società e del
Gruppo AS Roma, caratterizzata, tra l’altro, da un trend reddituale ancora
negativo, da un deficit patrimoniale, e da rilevanti esigenze finanziarie. Gli Amministratori hanno
precisato che i risultati negativi dell’esercizio e il conseguente
deterioramento patrimoniale sono dovuti, tra l’altro, alla diffusione del virus
COVID 19.
Per il 2021/22 , nonostante la
parziale riapertura al pubblico degli stadi, dal punto di vista economico,
permangono dubbi e incertezze sul futuro.
Di fatto la proprietà si è
impegnata a sostenere il club. “Romulus and Remus Investments LLC”, per il tramite della
controllante “NEEP Roma Holding S.p.A.”, ha continuato a supportare le esigenze di capitale circolante
del Gruppo attraverso finanziamenti soci. Nel 2020-21 e fino alla data della
presente Relazione, ha erogato in favore di AS Roma 151,7 milioni di euro, di
cui 30,7 milioni di euro ricevuti tra i mesi di aprile e giugno 2021, e 120,9
milioni di euro ricevuti successivamente al 30 giugno 2021.