mercoledì 18 dicembre 2013

Bilancio Ajax 2012/2013: utile da Champions e Player Trading.



Luca Marotta

L'Ajax ha chiuso il bilancio 2012-2013 evidenziando un utile, al netto delle interessenze di terzi, di € 18,2 milioni, in aumento di 8,5 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente. Il fatturato netto mostra un incremento di 1,1 milioni di euro, da 104,5 milioni di euro a 105,6 milioni di euro .
Le cifre del bilancio 2012-2013 ribadiscono che l'Ajax è un club sano, dal punto di vista economico, finanziario e patrimoniale, in un contesto economico generale di crisi.
Per conseguire tali brillanti risultati, sono stati determinati i ricavi derivanti dalla partecipazione alla UEFA Champions League e i proventi da trasferimenti calciatori, in particolare le cessioni di Jan Vertonghen, Vurnon Anita e Gregory van der Wiel. Si aggiunga che le plusvalenze relative alle cessioni di Christian Eriksen e Toby Alderweireld non sono incluse nel bilancio 2012-2013, ma in quello 2013-2014.
Dal punto di vista sportivo, nel 2012/2013, l’Ajax ha partecipato alla fase a gironi della UEFA Champions League e ai sedicesimi di UEFA Europa League. Nella coppa nazionale l’Ajax è stato eliminato in semifinale. Per quanto riguarda il campionato l’Ajax ha vinto la Eredivisie e si è nuovamente qualificato per la stagione 2013/2014 per la fase a gironi della UEFA Champions League.

Il Gruppo.
 “Amsterdam Football Club Ajax N.V.” è una società quotata in Borsa (“EuroNext Amsterdam”) dal 1998, con sede ad Amsterdam in Arena Boulevard 29. I principali soci sono: AFC Ajax che controlla il 73%; A. Strating col 9,95%; Delta Lloyd con 8,56%; Invesco con 3,85%.
Le società del Gruppo consolidate, con sede in Amsterdam, sono le seguenti:
- Teucrus BV: holding intermedia (controllata al 100%);
- Football Merchandising & Promotion Zuid Oost BV: attività di merchandising (controllata al 100%);
- Tekmessa BV: sfruttamento dei diritti di immagine dei giocatori (partecipazione del 100%);
- Exekias BV: sfruttamento dell’ “Ajax Experience” (controllata al 100%);
- Eurysakes BV: gestione del “Fanshop Ajax”, su Internet e vendita per corrispondenza (controllata al 100%).
La controllata consolidata estera è:
- Ajax Cape Town Ltd., Città del Capo, Sud Africa: che è una squadra di calcio, controllata al 51%.
Nell’attivo del bilancio consolidato sono esposte delle partecipazioni che riguardano il 13% di Stadion Amsterdam NV e il 50% di Triple A Flexibele Personeelsdiensten B.V..
Il Gruppo Ajax possiede 20.000 azioni di Stadion Amsterdam NV con un valore nominale di 454 Euro. Il valore iniziale di tale partecipazione era di € 9.075.604. Tale valore scese a € 5.000.000 in base ad una svalutazione operata in base ad una relazione di stima.
Per quanto riguarda la società sudafricana Ajax Cape Town Ltd, controllata al  51%, essa ha fatto registrare un risultato negativo complessivo di 0,9 milioni di euro. Il fatturato è stato pari a 3,6 milioni di euro, di cui € 1,7 milioni per ricavi televisivi, € 1,1 milioni per sponsorizzazioni e il resto da vendita dei biglietti, merchandising e premi. Il costo del personale è stato pari a € 3,0 milioni.

Lo Stato Patrimoniale.



La struttura dello stato Patrimoniale è solida. Il Patrimonio Netto, positivo per € 71,8 milioni (€ 54,7 milioni nel 2011/12), finanzia il 61% dell’attivo (53% nel 2011/12). In termini di Equity ratio, siamo a livello del Bayern Monaco, giusto per intenderci. La variazione in aumento è di € 17,1 milioni ed è dovuta essenzialmente all’utile dell’esercizio.
I debiti bancari sono di modesto importo, perché ammontano complessivamente solo a € 97 mila (€ 291 mila nel 2011/12). La maggior parte delle passività (53%) riguarda i risconti passivi per ricavi anticipati per abbonamenti, Sky Box, aree ospitalità e business, sponsorizzazioni. I risconti passivi ammontano a € 24,5 milioni (€ 28 milioni nel 2011/12).
Il capitale circolante netto è positivo per € 33,9 milioni (€ 11,8 milioni nel 2011/12).

Il Valore della Rosa.



Il valore contabile della rosa al 30 giugno 2013 è di € 16,7 milioni (€ 19,3 milioni nel 2011/12) e registra una diminuzione di € 2,6 milioni, La variazione è dovuta ad investimenti per € 11,9 milioni, cessioni per un valore contabile netto di € 3,1 milioni e ammortamenti per € 11,2 milioni.

Le Immobilizzazioni materiali.
Le immobilizzazioni materiali ammontano a € 11,7 milioni e incidono per il 9,9% sull’attivo.
I terreni e i fabbricati sono esposti per € 9,2 milioni; gli impianti e i macchinari sono pari a € 62 mila; gli altri beni materiali risultano pari a € 2 milioni e le immobilizzazioni materiali in corso ammontano a € 409 mila.
Il costo storico della voce terreni e fabbricati è di € 25,5 milioni. La voce fabbricati include migliorie beni di terzi e gli interessi che vengono ammortizzati in un periodo di 10 anni e la "supportershome", che viene ammortizzato in un periodo di 5 anni.

Il Rendiconto finanziario consolidato.
La variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per € 26.829.000 (€ 10.715.000 nel 2011/12).
Tale variazione è dovuta a flussi di cassa positivi generati dall’attività operativa per  € 21.287.000 e dall’attività di investimento per € 5.631.000, a causa delle cessioni di calciatori. L’attività di finanziamento ha generato un deflusso di cassa per 89 mila Euro.

Il Conto Economico.



Complessivamente i ricavi derivanti dall’attività calcistica, esclusi ricavi TV e commerciali, diminuiscono da 48,0 milioni di euro a 46,2 milioni di euro.
I ricavi da gare di campionato, coppa nazionale e amichevoli diminuiscono da € 5,2 milioni a circa € 5 milioni. Gli incassi relativi alle gare di campionato sono aumentati di 0,1 milioni di euro, gli incassi relativi alla Coppa nazionale hanno registrato un aumento 0,1 milioni di euro, gli incassi di
Ajax Cape Town si sono ridotti di 0,2 milioni e il numero di amichevoli è diminuito, causando una riduzione di 0,2 milioni di euro dei ricavi da gare.
I ricavi da gare per competizioni europee diminuiscono da € 9,3 milioni a € 7,3 milioni e risultano in calo di 2,0 milioni di euro. Il decremento è dovuto principalmente al minore incasso del match di UEFA Europa League, l’avversario incontrato ai sedicesimi era lo Steaua Bucarest, che ha determinato un incasso inferiore, rispetto al 2011/12, di 1,3 milioni di euro. Il girone 2012/2013 di UEFA Champions League comprendeva: Borussia Dortmund , Manchester City e Real Madrid.
Per quanto riguarda i premi per la partecipazione a competizioni europee, essi ammontano a € 10,8 milioni, nella stagione 2011/2012, ammontavano a € 10,2 milioni.
I ricavi per abbonamenti, pari a € 11,6 milioni, sono rimasti praticamente invariati. Il numero degli abbonamenti,esclusi gli skybox, è stato pari a 39.547 (40.384 nel 2011/12), 837 in meno rispetto all'anno precedente. La diminuzione del numero degli abbonati è stata compensato dall’aumento dei prezzi.
I ricavi per le aree business e skybox diminuiscono da € 10,2 milioni a € 9,9 milioni. Il fatturato relativo agli Skybox è diminuito da € 4,2 milioni a € 4,1 milioni, mentre i ricavi per le aree business è stato pari a € 5,8 milioni. Se si considerassero anche tali posti riservati, unitamente agli abbonamenti, si avrebbe uno stadio con 41.985 posti riservati (42.856 nel 2011/12).
Gli altri ricavi relativi al calcio ammontano a € 1,5 milioni, risultano sostanzialmente invariati. Tali ricavi includono i rimborsi per le convocazioni nelle squadre nazionali per € 0,2 milioni e il prestito di calciatori per € 0.5 milioni.
I ricavi da sponsorizzazioni sono pari a € 25,2 milioni (€ 24,8 milioni nel 2011/12). L’aumento di 0,4 milioni è dovuto all’incremento della parte variabile del contratto di sponsorizzazione con AEGON.  Lo sponsor principale Aegon contribuisce con € 12,4 milioni (2011/2012 € 11,6 milioni). L’incidenza del solo “Main Sponsor” sul fatturato è dell’11,7%.
I ricavi di sponsorizzazione comprendono € 2,1 milioni (€ 2,1 milioni nel 2011/2012) a titolo di scambio di beni o servizi.
I ricavi televisivi risultano pari a € 20,3 milioni. I ricavi televisivi europei sono aumentate di 2,8 milioni di euro a causa di una quota maggiore di Market Pool UEFA Champions League.
L'aumento delle vendite di articoli di merchandising è di € 1,4 milioni da € 11,2 milioni a € 12,6 milioni. Il fatturato del “Fanshop Ajax” all'Amsterdam ArenA è di € 4,9 milioni (€ 3,5 milioni. Nel 2011/12).
I costi operativi totali, esclusi gli ammortamenti dei calciatori, risultano aumentati di 4,0 milioni di euro da 91,4 milioni di euro a 95,4 milioni di euro.
I Costi del Personale aumentano da € 45 milioni a € 46,9 milioni. Il rapporto tra costi del personale e fatturato netto è ottimo essendo pari al 44,4% (43,1% nel 2011/12).
Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali sono pari a € 2,6 milioni (€ 6,1 milioni nel 2011/12). Nel 2011/12, fu operata una svalutazione riguardante “Ajax Experience”.
La voce relativa agli altri costi operativi include il costo del venduto, gli altri ammortamenti e gli oneri diversi di gestione. Gli oneri diversi di gestione sono aumentati di € 4,3 milioni a € 38,5 milioni. Tale voce include i costi relativi alle gare pari a € 12,1 milioni, gli altri costi del personale per € 5,7 milioni (€ 6,4 milioni nel 2011/12) e gli affitti e spese per alloggio per € 12.450.000.
Il costo del venduto è aumentato di 1,3 milioni di euro a 7,0 milioni di euro a causa di maggiori ricavi merchandising. Gli altri ammortamenti ammontano a € 2,6 milioni.
Le imposte sul reddito risultano aumentate di molto, perché passano da € 431 mila a € 5,7 milioni, a causa dell’aumento dell’imposizione fiscale.

Il Player Trading.



L’Ajax, nel 2012/13, ha realizzato un risultato da “player trading” positivo per € 12,8 milioni, mentre, nel 2011/12, era negativo per € 5,4 milioni. Il risultato è determinato dagli ammortamenti dei calciatori e dalle plusvalenze per la cessione calciatori. Gli importi delle quote di ammortamento si sono ridotti di € 7,8 milioni a € 11,2 milioni. Ciò è stato causato dalla partenza di giocatori con elevate quote di ammortamento. In definitiva, nel 2012/13, al contrario del 2011/12, l’importo delle plusvalenze, pari a € 24 milioni, è riuscito a coprire il costo annuale dei cartellini. Nel 2012/2013, Jan Vertonghen, Gregory van der Wiel e Vurnon Anita sono stati ceduti rispettivamente al Tottenham Hotspur FC, al ​​Paris Saint-Germain e al Newcastle United.

Conclusioni.
Gli amministratori prevedono un risultato operativo positivo anche per l'esercizio 2013/2014, grazie alla partecipazione alla UEFA Champions League e alle plusvalenze realizzate con le cessioni di Christian Eriksen , Toby Alderweireld e Derk Boerrigter. A tutto questo si deve aggiungere il buon andamento degli abbonamenti.
Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario, non sono presenti eventuali criticità.


domenica 15 dicembre 2013

Il Meccanismo di distribuzione del Market Pool Europa League: un’ipotesi empirica.



Luca Marotta


Avendo ricevuto numerose richieste di chiarimenti circa il meccanismo di distribuzione del Market Pool, ho provato a formulare delle ipotesi partendo dai dati reali, per definire il meccanismo stesso, che è molto complicato, perché dipende da molte variabili.
In base al comunicato dell’UEFA relativo alla distribuzione dei premi dell’Europa League 2012/13 “UEFA EUROPA LEAGUE: Distribution to clubs 2012/13” reperibile al seguente link: http://www.uefa.com/MultimediaFiles/Download/uefaorg/Finance/01/97/53/15/1975315_DOWNLOAD.pdf , risulta che alle squadre italiane è stato attribuito per il 2012/2013 un Market Pool complessivo pari ad Euro 16.753.308.

Europa League
Market Pool 2012/2013
Napoli
        4.598.534
Udinese
        2.408.947
Lazio
        5.960.976
Inter
        3.784.851
Totale
      16.753.308

Le ipotesi a base del mio ragionamento empirico sono le seguenti:
- il Market Pool complessivo del 2012/2013, pari a € 83,5 milioni, è stato diviso in due metà uguali;
- la prima metà pari a € 41,75 milioni è stata distribuita tra i club delle federazioni nazionali presenti nella fase a gironi in proporzione ai diritti televisivi pagati dalle singole nazioni;
- tra i club di ogni nazione, la ripartizione avviene con una ponderazione che privilegia solo il vincitore della coppa nazionale, mentre le altre squadre dividono on modo equo.
- Il 20% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre di ogni paese in modo uguale.
- Il 10% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nei sedicesimi (“round of 32”) in proporzione al mercato televisivo, e tra le squadre qualificate delle singole nazioni suddette in modo paritario tra di loro.
- L’8% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti agli ottavi (“round of 16”) in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre qualificate delle nazioni suddette in modo paritario tra di loro.
- Il 6% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nei quarti (“round of 8”) in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre qualificate delle nazioni suddette in modo paritario tra di loro.
- Il 4% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nelle semifinali in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre qualificate delle nazioni suddette in modo paritario tra di loro.
- Il 2% del Market Pool complessivo è ripartito tra le varie nazioni presenti nella finale in proporzione al mercato televisivo e tra le squadre finaliste delle nazioni presenti alla finale in modo paritario tra di loro, nel caso in cui ci fosse una finale tra due club della stessa nazione

Il mio ragionamento, "empirico", ripercorre quanto scritto a pagina 12 del documento UEFA reperibile al seguente link:

che si riferisce alla ripartizione del Market Pool 2011/12 e che era di 60 milioni di Euro complessivi.
In addition, each of the 56 clubs received an amount linked to the value of its domestic TV market. A total of 60 million was distributed in this way, split into two halves:
* 30 million was shared out among all the national associations represented in the group stage (24), with each associations share depending on the value of its domestic market; associations with more than one club (16 associations with between two and four clubs each), had their shares subdivided, with the national cup winners receiving more (in Belgium, for example, cup winners R. Standard de Lie received half the available amount, while RSC Anderlecht and Club Brugge KV shared the other half).
* The remaining 30 million was divided into six pots, one for each round in the competition. These pots, increasing in size from the final (1.2 million) to the group stage (12 million), were then divided, depending on the value of the domestic markets, between the national associations represented in each round. For associations with more than one representative, the share of each pot was divided equally between the clubs concerned.

Quindi, ho preso atto del fatto che ulteriori euro 12 milioni (il 20% del Market Pool del 2011/12) erano distribuiti tra i club del Group Stage e che il 2%, pari a 1,2 milioni, era destinato per la finale di Europa League. Per arrivare a 100, ho attribuito il 10% ai sedicesimi, l’8% agli ottavi, il 6% ai quarti e il 4% alle semifinali. Per la ponderazione relativa al club vincente della Coppa Nazionale, quelle che “rispondono” meglio al ragionamento sono le seguenti: in caso di quattro club “40-20-20-20”; nel caso di due club “65-35”; nel caso di tre club “50-25-25”..

In base a tale ipotesi, per la distribuzione del Market Pool dell’Italia 2012/13 si avrebbe il seguente risultato:



Per la verifica ho applicato lo stesso metodo all’Olanda e all’Inghilterra.

Per quanto riguarda l’Olanda, ho ottenuto il seguente risultato:



Per quanto riguarda l’Inghilterra, ho ottenuto il seguente risultato:



Sembra che il ragionamento fatto si avvicini di molto al Market Pool effettivamente distribuito.

Il punto “empirico” della ricostruzione riguarda la proporzione da evidenziare per la ripartizione del mercato televisivo tra le varie nazioni.

Ad esempio, per le semifinali del 2013, si potrebbero ipotizzare i seguenti coefficienti di ripartizione:



Si potrà obiettare sulla differenza del coefficiente di ripartizione tra Italia e Inghilterra, circa il doppio, per la fase a gironi, ma si potrebbe rispondere che anche il Market Pool dell’Europa League, come quello della Champion League, ha beneficiato della “guerra” televisiva italiana e molto probabilmente i diritti tv italiani dell’Europa League furono strapagati.

Per puro diletto, volendo ipotizzare uno scenario per il 2013/14, sulla falsariga del 2012/2013, con la Juventus finalista e con il Napoli in semifinale, si avrebbe il seguente risultato:


Quindi ,per concludere, sembra molto importante determinare il coefficiente di ripartizione tra le varie nazioni presenti nei vari turni e nella fase a gironi. Se nei vari turni fossero presenti dei club appartenenti a nazioni con mercati televisivi poveri, il Market Pool italiano aumenterebbe di molto.


giovedì 12 dicembre 2013

Le Conseguenze di una eliminazione: “in crisis opportunity”.



Luca Marotta
jstargio@gmail.com


Nell’analizzare le conseguenze dell’eliminazione della Juventus dalla UEFA Champions League 2013/14, bisogna partire dalla premessa che i ricavi da Champions League 2012/13 della Juventus costituiscono un evento “unico” e “irripetibile”, per via del Market Pool.
Infatti, nel 2012/13 il Market Pool fu diviso tra due squadre ossia Juventus e Milan, mentre nel 2013/14 sarà diviso tra tre club. Inoltre, bisogna considerare che per il triennio 2011/12-2012/13-2013/14, le TV italiane, in “guerra” tra di loro, “strapagarono” i relativi diritti, facendo elevare il Market Pool italiano.

Il mancato accesso agli ottavi, come unico dato certo, porta a considerare un minor guadagno di Euro 3.500.000 oltre al venir meno di un incasso da “match day”, che la stagione precedente con il Celtic fu di Euro 2.195.387. Poi bisognerebbe determinare la porzione di Market Pool, che dipende dalle partite disputate, che verrebbe ridotta in base alle partite che il Milan disputerà, essendo l’unica italiana a passare la fase a gironi.

Altro elemento da considerare è che in modo oggettivo, risultava piuttosto difficile ipotizzare una Juve oltre gli ottavi di Champions. Le squadre teste di serie sembrano nettamente superiori e attrezzate rispetto alla Juventus. Basta considerare i seguenti club: Bayern, Real Madrid, Barcellona, PSG, Chelsea e Manchester United. Forse la Juve se la sarebbe potuta giocare con Borussia Dortmund e Atletico Madrid, ma il match di ritorno sarebbe stato disputato fuori casa.

Quindi sarebbe azzardato ipotizzare il conseguimento degli ulteriori premi previsti, ossia:
  • 3,9 milioni in caso di passaggio ai quarti di finale;
  • 4,9 milioni di accesso alle semifinali;
  • 6,5 milioni alla seconda qualificata;
  • 10,5 milioni alla vincitrice della UEFA Champions League.

Il problema dei ricavi da Champions League 2013/2014 è il minore market pool, ma tale problema era già preventivato. Le stime approssimative sono tra i 15 e 20 milioni in meno rispetto al 2012/13, già in partenza. Bisogna aggiungere che anche la performance 2013/14 della fase a gironi è stata inferiore alle attese.

Juventus
Diritto Fisso
Performance
Market-Pool
Round of 16
Quarter-Finals
Semifinals
Final
Total
2012/13
    8.600.000
    4.500.000
  44.815.000
    3.500.000
    3.900.000


  65.315.000
2013/14
    8.600.000
    2.500.000
  27.024.000*
                -  
                -  


  38.124.000
differenze
                -  
    2.000.000
  17.791.000
    3.500.000
    3.900.000
                -  
                -  
  27.191.000
*stima approssimativa

Gli 81 milioni di euro di Market Pool, dell'anno scorso, non saranno più divisi per 2 (Juve e Milan), ma saranno divisi per tre: Juve, Milan e Napoli. Pertanto, rispetto al 2012/13, si partiva con circa 15/20 milioni in meno. Infatti, per il 2013/14, in maniera grossolana, si può stimare il Market Pool 2013/14 in 27/30 milioni, mentre nel 2012/13 è stato pari a circa 44,8 milioni. Se il Milan proseguisse nel suo cammino oltre gli ottavi il mancato guadagno, in termini di Market Pool, aumenterebbe.
Infatti il Market Pool segue i seguenti criteri:
-per il 50% è determinato sulla base della classifica del torneo nazionale dell’anno precedente (la Juve prende qualcosa in più, rispetto a Napoli e Milan);
-per il 50% è determinato sulla base della numerosità delle partite disputate dalle formazioni italiane (dipenderà dalle partite del Milan)

Quindi, paradossalmente, la retrocessione in Europa League potrebbe rivelarsi un’opportunità, a patto di vincerla e/o arrivare in finale, per i seguenti motivi:
1) la finale sarà disputata allo Juventus Stadium;
2) il vantaggio ambientale potrebbe trasformarsi in vantaggio sportivo, con la conquista si acquisirebbe il diritto a disputare la Supercoppa Europea;
3) il cammino verso la finale, comporterebbe un maggior numero di partite e conseguenti incassi rispetto una sola parti da disputare per gli ottavi Champions League.

Il Chelsea l'anno scorso, dopo essere stato eliminato dalla Juve, ha incassato Euro 10.704.878, di cui Euro 3.704.878 per Market Pool Europa League, Euro 200,000 per i sedicesimi, Euro 350,000 per gli ottavi, Euro 450,000 per i quarti, Euro 1,000,000 per la semifinale ed Euro 5,000,000 per la vittoria in finale.
Il “BENFICA” altra finalista, retrocessa dalla Champions, ha incassato Euro 5.770.144. Per il BENFICA ha pesato il minore Market Pool portoghese pari a Euro 1.270.144 ed ha incassato Euro 2.500.000 per la disputa della finale.
Nel 2012/13 il Market Pool italiano dell’Europa League è stato pari a Euro 16,7 milioni. Si pensi che la Lazio ha incassato solo di Market Pool Euro 5.960.976, con un montepremi totale di Euro 9.560.976.

Per quanto riguarda i ricavi da gare, nella migliore e più ottimistica delle ipotesi, in Champions League la Juve avrebbe potuto disputare altre due gare casalinghe con un incasso complessivo di 5 milioni circa.

Incassi gare 2012/2013 (ottavi + quarti)
Juventus -
Celtic
     2.195.387
Juventus -
Bayern
     2.550.927
Totale incassi
     4.746.314

Mentre, in Europa League, potrà fare almeno altri 4 incassi esclusa la finale, Pertanto, si potrebbero ipotizzare 5,5 milioni di incassi da gare di Europa League che potrebbero sopperire ai mancati incassi da gare di Champions League.

Per quanto riguarda il montepremi si potrebbe ipotizzare, in caso di vittoria finale una cifra tra i  10 e i 12 milioni, che scenderebbe a 6 milioni in caso di semifinale.
Inoltre, bisogna considerare, che la finalista perdente prende solo 2,5 milioni di Euro.

Ipotesi Finale Europa League
Diritto Fisso
Performance
Market-Pool
Round of 32
Round of 16
Quarter-Finals
Semifinals
Final
Total
                -  
                -  
    4.188.327
       200.000
       350.000
       450.000
    1.000.000
    5.000.000
  11.188.327
Incassi gare
2013/14
Europa League (stima prudenziale)
sedicesimi
    1.000.000
ottavi
    1.250.000
quarti
    1.500.000
semifinale
    1.750.000
Totale incassi"match day" potenziali Europa League
    5.500.000

Quindi, gli incassi totali potenziali derivanti dalla partecipazione all’Europa League sono stimabili in circa Euro 16,7 milioni in caso di vittoria finale e circa 10 milioni per le semifinali.

Mentre il mancato accesso agli ottavi ha comportato una perdita secca di circa Euro 9,5 milioni. Tale cifra, è bene ribadirlo, si basa sulla sconfitta agli ottavi, in caso di accesso ai quarti sarebbe aumentata a circa 18 milioni di Euro, tra bonus, incasso e market pool.


Concludendo, se la Juve vincesse la finale di Europa League potrebbe compensare l’eliminazione dalla Champions League e dal punto di vista sportivo acquisirebbe il diritto alla disputa della Supercoppa.

domenica 17 novembre 2013

Bilancio consolidato 2012/13 S.S. Lazio S.p.A.: perdita di 5,9 milioni.



Luca Marotta


La S.S. Lazio SpA ha chiuso il bilancio consolidato, al 30 giugno 2013, con una perdita di € 5,9 milioni. Il risultato è in peggioramento rispetto all’utile della stagione precedente pari a € 4,2 milioni.
In un comunicato stampa, datato 20 settembre 2013, era scritto: “Il progetto di bilancio al 30 giugno 2013 chiude con un utile di Euro 668.264.” In tale comunicato era evidenziata anche una plusvalenza di € 6.058.000 relativa al calciatore Kozak ceduto all’Aston Villa.
In un altro comunicato stampa datato 7 ottobre 2013, è scritto: “Il Consiglio di Gestione della S.S. LAZIO S.p.A., riunitosi nel tardo pomeriggio, ha modificato il progetto di Bilancio Separato e Consolidato relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2013 approvato in data 20 settembre 2013, sulla base di una indicazione della Società di Revisione che, per quanto opinabile, ha ritenuto di dover comunque seguire per motivi prudenziali. In particolare, è stata trasferita al primo trimestre dell’esercizio successivo 2013/2014 la plusvalenza di Euro 6,06 milioni riveniente dalla cessione dei diritti alle prestazioni sportive di un calciatore”. Nella sostanza, in base all’indicazione della Società di Revisione sia il bilancio consolidato che quello di esercizio della SS Lazio si sono chiusi in perdita.

Il Gruppo è sottoposto alla direzione e coordinamento della Lazio Events S.r.l., che è l’unico azionista con una partecipazione superiore al 2% del capitale sociale. Lazio Events S.r.l. possiede n. 45.408.929 azioni ordinarie corrispondenti al 67,035% del capitale sociale.

Il Sistema Dualistico.

Dal 2004 la SS Lazio Spa è gestita col sistema “dualistico, ossia è dotata di un “Consiglio di Gestione” che funge da organo amministrativo e di un “Consiglio di Sorveglianza” che funge da organo di controllo.
I componenti del Consiglio di Gestione sono due, tra cui figura il Presidente Dott. Claudio Lotito.
Il Consiglio di Gestione è nominato dal Consiglio di Sorveglianza. Al Consiglio di Sorveglianza spettano dei poteri che nel sistema tradizionale sono riservati all'assemblea dei soci e al collegio sindacale, che in tale sistema manca. In particolare, il Consiglio di Sorveglianza, in base all’articolo 2409 terdecies del Codice Civile, approva il bilancio di esercizio e, ove redatto, il bilancio consolidato.
Con tale sistema, all’Assemblea dei Soci compete la nomina del consiglio di sorveglianza e di deliberare in merito all’eventuale distribuzione di utili, perché il bilancio è approvato dal Consiglio di Sorveglianza.
Trattasi di un modello gestionale che, rispetto al modello tradizionale, realizza una separazione maggiore tra i soci e gli organi cui compete l’amministrazione della società, concedendo agli stessi maggiore autonomia.

La Capitalizzazione di Borsa.

Considerando la Capitalizzazione di Borsa, come valore puramente indicativo della società, si può notare come durante il 2013, tale valore sia oscillato tra i 26 milioni di Euro del 20 marzo 2013 e i 70 milioni di Euro del 16 ottobre, per ridimensionarsi successivamente.




Rapporti con parti correlate.

Durante il 2012/13, il Gruppo ha intrattenuto rapporti con parti correlate, che hanno comportato il sostenimento di costi per € 5.402.000 (€ 1.518.000 nel 2011/12).
Con la società Roma Union Security, sono stati sostenuti costi per € 700 mila (€ 383 mila nel 2011/12), riferiti sostanzialmente al servizio di vigilanza del centro sportivo di Formello.
Con la Gasoltermica Laurentina S.p.A. i costi sono stati pari a € 2,5 milioni (€ 1,04 milioni nel 2011/12), e sono relativi alla manutenzione e ai lavori di ristrutturazione del centro sportivo di Formello, dell’immobile in Via Valenziani e alla gestione del magazzino merci della SS Lazio Marketing.
Il rapporto con la Us Salernitana ha determinato un costo complessivo di € 1,45 milioni (€ 600 mila nel 2011/12), per l’utilizzo di diritti commerciali e pubblicitari.
Con la Bona Dea (socio al 20% di Lazio Events S.r.l.) si sono registrati costi per € 165 mila (€ 100 mila nel 2011/12), per servizi di assistenza alle procedure di amministrazione del personale.
Con la società Omnia Service, sono stati sostenuti costi per € 14 mila, per il servizio di catering in occasione delle partite di Europa League.
Con la società Linda, sono stati sostenuti costi per € 248 mila, per servizi di assistenza ai processi organizzativi e logistici aziendali;
Con la società Snam Sud sono stati sostenuti costi per € 325 mila, per servizi di assistenza ai sistemi informatici;

L’Indebitamento Fiscale.

I revisori di PricewaterhouseCoopers Spa al quarto punto, lettera a), della relazione al bilancio consolidato del 30 giugno 2013, ricordano che nel corso dell'esercizio 2004/05 1a SS Lazio SpA ha stipulato con l'Agenzia delle Entrate un atto di transazione con rateizzazione del debito tributario relativo a IRPEF e IVA dovute a tutto il 31 dicembre 2004. Al 30 giugno 2013, 1a SS Lazio SpA ha provveduto al regolare versamento delle rate previste ed il debito residuo ammonta a € 63 milioni (€ 66 milioni al 30/06/12 ed € 68,3 milioni al 30/06/2011). L’importo complessivo dovuto era di 108,78 milioni (140 milioni con gli interessi). Gli stessi revisori hanno riportato l’affermazione dei Consiglieri di Gestione, i quali ritengono che la SS Lazio SpA sia in grado di far fronte agli impegni finanziari derivanti dalla dilazione concessa dal fisco.
L’importo dei debiti tributari allocato tra le passività non correnti è di € 59,4 milioni (€ 62,6 milioni  nel 2011/12) e finanzia il 35% dell’attivo. Il totale dei debiti tributari, sia correnti che non correnti, pari a € 68,5 milioni (€ 70,9 milioni nel 2011/12), “finanzia” il 40,3% delle attività. Tali debiti, pur riferendosi a esercizi precedenti, non sono da considerarsi “debiti scaduti” in quanto oggetto, per la maggior parte, di transazione, e perciò non rilevano ai fini del Fair Play Finanziario.
Le problematiche fiscali, almeno di natura interpretativa, continuano a caratterizzare anche l’attuale gestione. I revisori hanno evidenziato, sempre al punto 4, lettera b), che la SS Lazio SpA, aderendo all'impostazione fornita dalla Lega Nazionale Professionisti, nonostante l’orientamento contrario espresso dall'Agenzia delle Entrate, ritiene di non dover assoggettare a tassazione ai fini IRAP le plusvalenze generate dalla cessione dei calciatori. Per questo motivo, la SS Lazio SpA ha ricevuto alcuni avvisi di accertamento e cartelle di pagamento da parte dell'Agenzia delle Entrate. Su tali avvisi, sono stati accolti i relativi ricorsi, ma tali sentenze non sono ancora passate in giudicato. I Revisori hanno evidenziato che la SS Lazio SpA, in forza delle sentenze e del parere di un professionista, non ha provveduto ad effettuare accantonamenti.

L’Indebitamento Finanziario.

L’indebitamento finanziario netto aumenta da € 27.684 a € 6.571.000. A determinare l’aumento dell’indebitamento è stata l’erogazione da parte dell’Istituto per il Credito Sportivo di € 8,1 milioni
a seguito della stipula di un mutuo quindicinale al tasso fisso del 6% sull’immobile di Via Valenziani.



I debiti verso altri finanziatori a breve ammontano, al 30 giugno 2013, a Euro 6.529 migliaia, con un decremento di € 3 milioni, infatti nel 2011/2012 erano pari a € 9.537.298. Tale voce include sia l’esposizione verso Unicredit Factoring per la cessione dei crediti relativi ai diritti televisivi della stagione 12/13 e dell’’anticipo della stagione 13/14 sia l’importo entro i 12 mesi del debito per il mutuo quindicinale.

Le disponibilità liquide ammontano a € 8.361.559 (€ 10.159.614 nel 2011/12) e risultano in diminuzione rispetto all’esercizio precedente di € 1,8 milioni.
I crediti verso enti-settore specifico ammontano a € 19,7 milioni (€ 13,1 milioni nel 2011/12).
I Debiti verso enti settore specifico ammontano complessivamente a € 16,1 milioni (€ 25,8 milioni nel 2011/12). L’importo con scadenza oltre i 12 mesi è di 11,5 milioni.
L’indebitamento finanziario netto aumentato del saldo tra debiti e crediti verso Enti Settore Specifico, che per la maggior parte riguardano squadre di calcio, non supera il valore dei ricavi, comprensivi di plusvalenze, pertanto è conforme a quanto auspicato dal Regolamento sul Fair Play Finanziario.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto al 30 giugno 2013 risulta essere positivo per € 8,7 milioni. Al 30 giugno 2012 era ugualmente positivo, ma per €14,7 milioni. La variazione è stata causata dalla perdita dell’esercizio.



Essendo non negativo risulta conforme a quanto stabilito dal Regolamento sul Fair Play Finanziario. I “mezzi propri” finanziano il 5,1% di tutte le attività (7,9% nel 2011/12). Tra le riserve che compongono il Patrimonio netto consolidato spicca la “Riserva da prima applicazione IAS”, che risulta negativa per € 69.213.891.
Il capitale investito netto pari a € 15,28 milioni è finanziato per il 57% dal Patrimonio Netto e per il 43% dall’Indebitamento Finanziario Netto.

Gli Altri Debiti.

La voce “Altri Debiti” è aumentata, rispetto al 30 giugno 2012, di € 5,8 milioni, ed ammonta a € 24,8 milioni. Nel bilancio si legge che tale aumento dipende principalmente dall’aumento dei debiti verso il personale dovuto sia alla parte fissa che variabile delle retribuzioni dei tesserati, ed all’aumento dei debiti per intermediari.
I debiti verso tesserati e dipendenti sono aumentati da € 11,8 milioni a € 16,6 milioni. I debiti verso intermediari aumentano da € 4,1 milioni a € 6,7 milioni, di cui € 4,3 milioni condizionati.
 I debiti verso tesserati sono principalmente costituiti: dagli stipendi del mese di giugno dei calciatori della prima squadra pagabili entro il 30 settembre 2013, pari a € 1.951.000 (€ 1.720.000 nel 2011/12), al netto di imposte; da premi individuali a tesserati pagabili entro il 30 settembre 2013, pari a € 12.495.000 (€ 8.443.000 nel 2011/12), al lordo di imposte.
Per quanto riguarda i debiti verso intermediari “condizionati”, l’unica variabile prevista nei contratti condizionati è quella legata alla presenza del giocatore di riferimento nell’organico della S.S. Lazio S.p.A..
Tra le passività potenziali è scritto quanto segue: “Nel mese di dicembre 2012 è stato notificato alla Società un decreto ingiuntivo per un importo di Euro 1.600 migliaia, a fronte delle competenze richieste da un intermediario.
È stata proposta opposizione e la causa è pendente dinanzi al Tribunale di Roma; il giudice si è riservato sulla richiesta di provvisoria esecuzione all’udienza del 1 luglio 2013 ed ancora non è stato depositato alcun provvedimento.
Tenuto conto di tale situazione e sulla base del parere del legale della Società, il rischio di soccombenza è stato valutato come possibile e pertanto la Società non ha provveduto ad effettuare accantonamenti.”

La questione Zarate
Per la questione Zarate in bilancio è scritto quanto segue:In data 22 luglio 2013 il Collegio Arbitrale ha rigettato il ricorso presentato dal tesserato per lo scioglimento del rapporto in data 4 marzo 2013.”
 “In data 1 luglio 2013 il giocatore ha provveduto a risolvere unilateralmente il contratto con la S.S. Lazio S.p.A. ed in data 14 agosto 2013 la F.I.F.A. ha autorizzato il tesseramento del suddetto calciatore a favore della società CA VELEZ SARSFIELD.
La S.S. Lazio S.p.A. ha predisposto il ricorso presso le autorità competenti sulla base della normativa vigente, contestando la motivazione di giusta causa.
Nel prospetto della Rosa dei calciatori Zarate figura con un valore contabile residuo di € 4.043.318,73 e con un anno residuo di contratto.
Altro passaggio riferibile, molto probabilmente alla stessa vicenda è il seguente che appare tra i fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura del bilancio: “si è svincolato un giocatore con un risparmio di retribuzioni ed oneri accessori per Euro 12,26 milioni”.

Il Valore della Rosa.

Il valore dei diritti alle prestazioni sportive, comprensivi dei costi di intermediazione capitalizzati, diminuisce da € 47,1 milioni a € 30,9 milioni. La variazione negativa di € 16,1 milioni è dipesa dall’acquisto dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, tra cui Candreva e Ciani, per € 4.383.000, dalle vendite dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, tra cui figurano Garrido e Rocchi, per un valore contabile residuo di € 1.444.000, dalla quota di ammortamento del periodo per un importo di € 19,1 milioni.


I Terreni e i fabbricati.

Tale voce ammonta a € 56,7 milioni. Il centro sportivo di Formello, è valutato in bilancio per € 34,8 milioni (€ 35,5 milioni nel 2011/12) ed è gravato da ipoteca legale iscritta in data 31 marzo 2004 dal Concessionario del servizio della riscossione della Provincia di Roma. Tale garanzia rimarrà operativa sino alla definitiva esecuzione della transazione con l’Agenzia delle Entrate. L’immobile sito in via Valenziani a Roma, èstato valutato in base al fair value per € 21.900.000.

I Ricavi.

Il totale dei ricavi, compresa la gestione economica dei diritti alle prestazioni dei calciatori, ammonta a € 109,8 milioni (€ 95,5 milioni nel 2011/12) e risulta in aumento del 15%.



I Ricavi da gare aumentano da € 9,6 milioni a € 10,8 milioni, con una variazione positiva di € 1,2 milioni circa. Tale incremento è dipeso principalmente dalla voce incassi da squadre ospitanti, aumentata da € 47 mila a € 1.166.000. L’incidenza dei ricavi da gare sul totale dei ricavi è del 9,8%.
I Ricavi da diritti televisivi e proventi media sono aumentati da € 54,9 milioni a € 70,7 milioni con una variazione positiva di € 15,8 milioni, causata principalmente dalla partecipazione alla Europa League e alla Coppa Italia. La partecipazione alla Coppa Italia ha fruttato Euro 2.648.000.
Sembrerebbe che i diritti di partecipazione maturati per la Supercoppa Italia siano stati imputati sul bilancio 2012/13, essendo esposto anche un credito verso LNP per tale manifestazione disputata ad agosto 2013.
I Ricavi da sponsorizzazione e pubblicità sono diminuiti a € 12,2 milioni (€ 13,3 milioni nel 2011/12), con una variazione negativa dell’8,5% e un’incidenza dell’11,1%. I ricavi per le sponsorizzazioni ammontano a € 1.229.000 e sono principalmente rappresentati dai ricavi del contratto con la Macron S.p.A. per la sponsorizzazione tecnica. I proventi pubblicitari ammontano a € 8,9 milioni e sono dovuti principalmente ai proventi derivanti dal contratto stipulato con la Infront Italy S.r.l., per € 7.234.000. Nei ricavi da sponsorizzazione e pubblicità sono ricompresi i canoni per licenza, marchi e brevetti che ammontano ad € 2.009.000 e riguardano essenzialmente le royalties derivanti dal contratto stipulato con la Macron S.p.A., per € 1.557.000.
I Ricavi da gestione diritti calciatori risultano pari a € 3,1 milioni, con un decremento rispetto alla stagione precedente di € 11,2 milioni e con un’incidenza sul totale dei ricavi del 2,8% circa. Tale variazione è dipesa, principalmente, dalle minori plusvalenze per la cessione dei diritti alle prestazioni sportive. Le plusvalenze, pari a € 1.308.000, sono relative ai giocatori Garrido e Rocchi ceduti rispettivamente al Norwich e all’Inter. Le Cessioni temporanee, pari a € 1.797.000, hanno riguardato Alfaro e Carrizo.
 La voce “Altri Ricavi” è pari a € 10,9 milioni (2,7 milioni nel 2011/12) con un incremento rispetto alla stagione precedente di € 8,2 milioni. Tale voce comprende i contributi in conto esercizio LNP che ammontano a € 5.976.000, le transazioni con i creditori per € 1,5 milioni e altri ricavi come i ricavi da scuola calcio pari a 292 mila euro.
I ricavi da merchandising sono pari a € 1.393.000 e segnano un incremento di circa 170 mila euro, causato principalmente dal maggior fatturato dei negozi in franchising.
In definitiva, i ricavi della Lazio dipendono in gran parte dai ricavi per la vendita dei diritti TV, che incidono per il 50,4%.

I costi.

Il costo del personale aumenta da € 54.471.308 a € 64,4 milioni. L’incidenza sul totale dei ricavi è del 58,7% (57% nel 2011/12) e rientra ampiamente nel limite massimo del 70% auspicato dal Fair Play Finanziario. Il personale in forza al 30.06.13 risulta composto da 155 unità (158 nel 2011/12) di cui 45 Calciatori (42 nel 2011/12) e 56 Allenatori (61 nel 2011/12).
Gli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni sono pari a € 21,2 milioni (€ 21,5 milioni nel 2011/12). La quota di ammortamento sui diritti alle prestazioni sportive diminuisce da € 20,6 milioni a € 19,1 milioni.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono pari a € 916 mila. Il Centro Sportivo di Formello comporta una quota di ammortamento di € 772 mila.
La svalutazione delle immobilizzazioni è riferita principalmente ai diritti pluriennali dei calciatori Matuzalem e Stankevicious.
L’incidenza del costo complessivo di gestione del personale (salari + ammortamenti) sui ricavi è del 76,1%.
Gli oneri per godimento di beni di terzi ammontano a circa € 3,5 milioni e sono principalmente costituiti dall’affitto dello stadio Olimpico per € 3.075.000. Fra i debiti verso fornitori nazionali, figura quello verso il CONI per 530 mila euro per l’utilizzo dello stadio Olimpico. Da notare che, in virtù del contratto di fitto stadio, il Coni beneficia di biglietti omaggio.
Le spese per omaggi biglietteria, sono pari a 78 mila euro e sono allocate all’interno della voce spese pubblicitarie, che sono pari a € 4.654.000. Tale voce comprende anche i costi di produzione audiovisiva e distribuzione delle immagini del campionato di serie A, per 981 mila euro.

Il “Breakeven Result”.

Il bilancio consolidato 2012/13 espone un risultato prima delle imposte negativo per € 8.843.475, mentre al 30 giugno 2012 era negativo per € 3.462.975. Il risultato aggregato dei due esercizi è comunque inferiore alla perdita tollerata dal Regolamento del Fair Play Finanziario.
Il risultato netto 2012/13 segna una perdita di € 5.894.288 perché sono state rilevate imposte correnti negative per € 2.584.541, imposte differite positive per € 1.618.551 e imposte anticipate positive per € 3.915.177.

Conclusioni.

Secondo quanto scritto dagli amministratori, come nell’esercizio precedente, considerando l’andamento della gestione 2012/2013, l’accesso alla fase a gironi di Europa League per la stagione 2013/2014, la ristrutturazione della rosa della prima squadra, con contratti di calciatori in scadenzai, è ragionevole aspettarsi il conseguimento degli obiettivi prefissati e l’adempimento relativo agli impegni finanziari assunti.

La prima trimestrale 2013/14 si è chiusa con un utile consolidato di € 1,2 milioni e un valore della produzione di € 20,24 milioni in diminuzione di circa € 2,95 milioni. anche nella prima trimestrale 2013/14 appare evidente l'importanza dei diritti TV, infatti al 30 settembre 2013 i diritti TV e le altre Concessioni sono pari a Euro 14,54 milioni.