lunedì 26 dicembre 2022

Manchester City 2021/22: utile di £ 41,7 milioni con la riapertura dello stadio e i profitti derivanti dalla cessione di calciatori



Luca Marotta

 

jstargio@gmail.com

Il bilancio al 30 giugno 2022 di “Manchester City Football Club Limited”, società del club omonimo di calcio di Premier League inglese e controllata direttamente dalla società Manchester City Limited, si è chiuso con un utile di £ 41,7 milioni, pari a circa € 48,6 milioni, al cambio del 30.06.2022 di 1 € = 0,8582 £. L’esercizio 2020/21 si era chiuso con un utile di £ 2,37 milioni.

I profitti derivanti dalla cessione di calciatori, sono stati pari a 67,7 milioni di sterline (2021: 68,5 milioni di sterline) e hanno contribuito a determinare l'utile netto dell'esercizio chiuso al 30 giugno,

Tali profitti, negli ultimi cinque anni, hanno superato i 250 milioni.

L’EBIT risulta positivo per £ 46,29 milioni, nel 2020/21 era positivo per £ 9,8 milioni.

Il Manchester City, ha superato la soglia di fatturato netto dei 600 milioni in sterline, raggiungendo la cifra di 613,01 milioni di Sterline, pari a 714,3 milioni di Euro.

Il fatturato 2021/22 aumenta del 7,6% (+£43,16 milioni) rispetto all'anno precedente.

L’aumento dei ricavi è dovuto alla riapertura al pubblico dello stadio con ripresa dei ricavi da Match Day.

La stagione sportiva 2021-22 è stata la terza stagione colpita dalla pandemia di COVID-19 e la maggior parte delle restrizioni sono state revocate prima dell'inizio della stagione, con lo stadio Etihad che ha riaperto al pubblico dei tifosi per tutte le partite.

Nell’esercizio precedente, a causa della pandemia COVID-19, le competizioni della stagione sportiva 2020-21 furono disputate con gli stadi a porte chiuse, con diretta conseguenza sui ricavi da match-day che diminuirono del 98,2%.

Il Club ha un patrimonio netto di oltre £ 698 milioni. Il rapporto salari / ricavi si attesta al 57,7% (2020/21: 73,5; 2019/20: 58,9%).

Dal punto di vista sportivo, nella stagione 2021/22, la prima squadra maschile si è classificata al Primo posto in Premier League con 93 punti (primo posto nel 2020/21). In FA Cup ha perso in semifinale con il Liverpool; mentre, nel 2020/21 ha perso in finale con il Leicester.

In English League Cup 2021/22, il Manchester City è stato eliminato al quarto turno dal West Ham. Nel 2020/21, ha vinto la English League Cup battendo il Tottenham.

Per quanto riguarda la UEFA Champions League ha perso la semifinale con il Real Madrid; mentre per la stagione sportiva 2020/21 ha perso la finale con il Chelsea.

Nel Bilancio è evidenziato nel paragrafo “OTHER COMMITMENTS” che nel luglio 2021 il Gruppo ha completato un prestito a termine di 650 milioni di dollari. Barclays, figurava come agente di garanzia per conto dei finanziatori, e ha ottenuto una garanzia sul 100% delle attività del Gruppo. Barclays può far valere la garanzia, previo avviso, in caso di inadempienza continuata.

Inoltre è evidenziato che il Club è a conoscenza di un'indagine in corso della Premier League legata alla speculazione derivanti dall'hackeraggio illegale e dalla pubblicazione fuori contesto di e-mail del club.

Il Gruppo.

City Football Group è un gruppo che investe in attività legate al calcio.

Secondo quanto riportato dal “Financial Times” (Link: https://www.ft.com/content/c8cdc3f6-b7b9-45a9-8a87-f6e7bb5af92a) “la società madre del Manchester City ha raccolto 650 milioni di dollari in una delle più grandi operazioni di debito mai effettuate nel mondo del calcio, cercando di aumentare gli investimenti nella sua rete internazionale di club calcistici”.

Il club più grande del City Football Group è il Manchester City

Dal 25 luglio 2021, il controllore del gruppo con a capo “City Football Group Limited” è la società “Newton Investment and Development LLC”, che è una società registrata ad Abu Dhabi ed è interamente controllata dallo Sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan,che è un membro della famiglia reale di Abu Dhabi.

Gli altri azionisti di “City Football Group Limited” sono China Media Capital Consortium con l’8.24% e la società “Silver Lake” col 14.54%.

Nell’articolo del “Financial Times” era evidenziato che “CFG ha venduto una quota del 10% alla società di private equity statunitense Silver Lake Partners per 500 milioni di dollari due anni fa, che ha valutato il gruppo a 4,8 miliardi di dollari”.

La società “Silver Lake” è il secondo maggiore azionista del City Football Group, la società madre del Manchester City. Silver Lake è una società di investimento tecnologico globale.

Lo sceicco Mansour, ha acquisito il controllo del Manchester City dal 2008, acquistando inizialmente il 90% per 210 milioni di sterline e successivamente il restante 10%.

Di fatto, “City Football Group Limited” è consolida il bilancio di “Manchester City Football Club Limited”.

 “Manchester City Football Club Limited” controlla al 100% “Manchester City Investments Limited”, che risulta non operativa.

La società controllata al 33% è “Eastlands Strategic Development Company Limited”, che risulta non operativa.

I rapporti con le parti correlate.

Le operazioni nel corso dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2022 con la società “New York City Football Club LLC”, una consociata (“fellow subsidiary”) di “City Football Group Limited”, riguardano prestiti per un totale £ 2.112.000 (2020/21: £ 1.569.000), inclusi nei crediti con scadenza entro un anno e fornitura di servizi per £ 542.000 (2020/21: £ 315.000).

Le transazioni effettuate nell'anno conclusosi il 30 giugno 2022 con Girona FC SAD, una consociata di City Football Group Limited, consistevano in crediti esigibili entro un anno per un totale di £ 958.000 (2020/21: £ zero) e la vendita di servizi per un totale di £ zero (2019: £ 50.000).

Nel corso dell'esercizio sono stati ceduti in prestito dal Manchester City Football Club Limited al Girona Futbol Club SAD i seguenti giocatori: Pablo Moreno, Nahuel Bustos e Dario Sarmiento.

l'Espérance sportive Troyes Aube Champagne

Le transazioni effettuate nell'esercizio chiuso al 30 giugno 2022 con l'Espérance sportive Troyes 

Aube Champagne sono consistite nella fornitura di servizi per £ 146.000 (2021: zero).

Un saldo di 18.000 sterline è incluso nei crediti esigibili entro un anno (2021: zero).

Durante l'anno, i seguenti giocatori sono stati prestati dal Manchester City Football Club Limited a l'Espérance sportive Troyes Aube Champagne: Patrick Roberts, Philippe Sandler, Issa Kabore, Enrik Ostrc e Erik Palmer-Brown.

 

Per quanto riguarda i rapporti con Brookshaw Developments Limited, che è una società anch'essa di proprietà di Newton Investment and Development LLC, tra i debiti con scadenza entro un anno figura un saldo di £ 289.000; mentre, nel 2020/21 figurava un saldo di £ 85.000.

Per quanto riguarda le operazioni con Eastlands Development Company Limited, società anch'essa controllata da Newton Investment and Development LLC, è evidenziato un saldo di 44.000 (2020/21: £ 44.000), che è incluso tra i crediti entro un anno.

La continuità aziendale.

I revisori di BDO LLP non hanno segnalato nulla sull'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio. Infatti hanno concluso la revisione affermando che l'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio risulta appropriato.

Il bilancio 2021/22 è stato redatto secondo il principio la continuità aziendale, ossia i criteri di valutazione hanno tenuto conto che la società è in grado di onorare gli impegni finanziari presi anche per il futuro.

Il Consiglio di Amministrazione ha predisposto una dettagliata previsione dei flussi di cassa con molteplici scenari e ha eseguito stress-test sulla previsione dei flussi di cassa, considerando anche l'aumento del tasso di interesse applicato al prestito a termine di 650 milioni di dollari garantito nel luglio 2021. Nell'ambito di queste previsioni sono stati presi in considerazione anche il conflitto in Ucraina e l'attuale clima economico globale.

Dalla tale previsione risulta che la Società è in grado di operare e far fronte alle proprie passività in scadenza di pagamento per almeno 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio 2021/22.

City Football Group Limited ha firmato una lettera di sostegno finanziario per la Società. Di conseguenza, il bilancio è stato preparato sulla base della continuità aziendale.

 

Il Patrimonio Netto.

L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”, al punto 69.01 richiede che il Patrimonio Netto del richiedente la licenza evidenziato nel proprio bilancio annuale o nel bilancio intermedio debba essere: positivo; oppure migliorato del 10% o più rispetto al 31 dicembre precedente. Al 30.06.2022 il Manchester City non ha problemi per adempiere a questa regola.

La proprietà del Manchester City preferisce finanziarie l’attività con mezzi propri, piuttosto che ricorrere al finanziamento soci, quindi si fa ricorso prevalentemente al capitale di rischio rispetto a quello di prestito. Tuttavia, dal luglio 2021, City Football Group, società madre del Manchester City, ha contratto un debito di 650 milioni di dollari per finanziare le sue attività legate al calcio. 

Il patrimonio netto è abbondantemente positivo e ammonta a £ 698,03 milioni (€813,36 milioni). Rispetto al 2020/21, si è registrato un incremento di £ 41,7 milioni (6,4%). La variazione è dovuta al risultato netto in positivo per £ 41,7 milioni.

Il Capitale sociale è composto da n 1.339.574.450 azioni ordinarie del valore nominale di of £1 ciascuna.

Nell'esercizio 2020-2021 sono state emesse 23.228.865 azioni al valore nominale di 1 sterlina ciascuna.

Il patrimonio netto e, quindi, i mezzi propri finanziano il 54,2% dell’attivo.

L’indebitamento finanziario.

Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA – Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”) nell’allegato J al punto j.6.1 esplicita il concetto del “Rapporto di indebitamento sostenibile” (“Sustainable debt ratio”), ossia alla fine del periodo di riferimento, l'indebitamento netto del licenziatario (diminuito dell'importo direttamente attribuibile alla costruzione e/o modifica sostanziale dello stadio e/o di strutture di allenamento) deve essere inferiore a tre volte

- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento e di quello immediatamente precedente

Il CFCB, può considerare:

i. Grado di leva finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e alle attività sottostanti;

ii. Redditività e copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito netto;

iii. Adeguatezza dei flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso del capitale del debito netto.

La posizione finanziaria netta è positiva per £ 13 milioni (€ 15,15 milioni); mentre, nell’esercizio precedente era negativa per £ 19,6 milioni.

Le disponibilità liquide sono aumentate da £ 45,1 milioni a £ 77,75 milioni (€ 90,6 milioni).

I debiti finanziari sono rappresentati dai debiti per leasing riguardanti lo stadio, sono rimasti sostanzialmente stabili, essendo pari a £ 64,3 milioni (nel 2020/21: £ 64,7 milioni).

Il saldo tra debiti e crediti da trasferimento calciatori, è negativo per £ 39,21 milioni (-£ 70,9 milioni nel 2020/21). I crediti da trasferimento calciatori ammontano a £ 96,7 milioni, i debiti a breve termine per trasferimento calciatori sono pari a £ 85,14 milioni (nel 2020/21: £ 54,83 milioni), quelli con durata superiore all’esercizio successivo risultano pari a £ 50,79 milioni (nel 2020/21: £ 48,5 milioni).

Nel bilancio figurano passività non correnti per un totale di £ 130,49 milioni (£ 117,5 milioni nel 2020/21), di cui £ 63,8 milioni per “Lease liabilities”; £ 50,79 milioni per debiti da trasferimenti calciatori non correnti e £ 4,69 milioni per Ratei e Risconti passivi.

Le passività correnti riguardano: “Lease liabilities” per £ 467 mila; debiti commerciali per £ 11,01 milioni; debiti da trasferimenti calciatori per £ 85,14 milioni; Debiti verso imprese del gruppo per £ 48,85 milioni; Debiti verso imprese con parti correlate £ 288 mila Altri debiti, compresi quelli fiscali e previdenziali per £ 57,24 milioni (£ 50,85 milioni nel 2020/21) e Ratei e Risconti passivi per £ 50,7 milioni (£ 49,06 milioni nel 2020/21).

Il Valore della Rosa.

Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta pari a £ 442,126,000 (€ 515,2 milioni), mentre nel 2020/21 era pari a £ 452,267,000. L’incidenza sul totale dell’attivo è del 34,3%.

Nel 2021/22, sono stati effettuati investimenti per £ 149,35 milioni, pari a circa € 174,03 milioni.

Dalla stagione sportiva 2009/10 sono stati effettuati investimenti nell’acquisto di calciatori per oltre 1,99 miliardi di sterline, con una media di £ 153,7 milioni ad anno. Il valore contabile residuo delle cessioni effettuate nel 2021/22, ammonta a £ 18,79 milioni circa.

Gli ammortamenti della rosa calciatori 2021/22 risultano pari a £ 140,71 milioni (£ 145,69 milioni nel 2020/21).

Durante la finestra di mercato estiva del 2021/22, sono stati acquistati: Jack Grealish (Aston Villa); Kayky Da Silva Chagas (Fluminense); e Scott Carson (Derby County).

Da evidenziare l’importo dell’investimento fatto per Jack Grealish per £ 100 milioni.

Invece, sono stati ceduti: Jack Harrison (Leeds United), Ivan Ilic (Hellas Verona), e Lukas Nmecha (VfL Wolfsburg) e e Ferran Torres (FC Barcelona).

Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati: Erling Haaland (dal Borussia Dortmund), Kalvin Phillips (dal Leeds United), Manuel Akanji (dal Borussia Dortmund), Sergio Gomez (dall'Anderlecht) e Orden. Akanji (dal Borussia Dortmund), Sergio Gomez (dall'Anderlecht) e Stefan Ortega (dall'Arminia Bielefeld). (dall'Arminia Bielefeld).

Invece, sempre dopo la chiusura dell’esercizio, sono stati ceduti: Raheem Sterling (al Chelsea), Gabriel Jesus (all'Arsenal), Oleksandr Zinchenko (all'Arsenal), Romeo Lavia (al Southampton), Samuel Edozie (al Southampton), Juan Larios (al Southampton), Darko Gyabi (al Leeds United), Ko Itakura (al Borussia Mönchengladbach), Arijanet Muric (al Burnley), Ante Palaversa (all'ESTAC Troyes), Kluiverth Aguilar (a Lommel SK), Luca Barrington (a Brighton), Marlos Moreno (a ESTAC Troyes), Ryotaro Meshino (al Gamba Osaka), Claudio Gomes (al Palermo), Daniel Arzani (al Macarthur FC), Pablo Moreno (al Maritimo).

Il ricavo netto di queste transazioni è stato di circa 35,0 milioni di sterline.

Le Immobilizzazioni materiali.

Il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali al 30 giugno 2022 ammonta a £ 310.937.000 (nel 2020/21: £ 312.457.000).

Nel 2021/22 risultano investimenti per £ 9,59 milioni e ammortamenti per £ 9,99 milioni.

Le immobilizzazioni materiali nette rappresentano il 24,2% dell’attivo e sono composte da: terreni e fabbricati di piena proprietà per £ 174,23 milioni (£ 177,32 milioni nel 2020/21); terreni e fabbricati in leasing a breve per £ 1,32 milioni (£ 1,34 milioni nel 2020/21); terreni e fabbricati in leasing a lungo termine per £ 102,31 milioni (£ 103,38 milioni nel 2020/21) e arredi e attrezzature per £ 31,13 milioni (£ 27,04 milioni nel 2020/21), cui si aggiungono immobilizzazioni in corso di costruzione per £ 1,94 milioni (£ 3,38 milioni nel 2020/21).

Nell’attivo dello Stato patrimoniale è evidenziata separatamente la voce “RIGHT OF USE ASSETS” con un valore netto pari a £ 79.964.000 (£ 81.416.000 nel 2020/21) e un valore lordo di £ 90.248.000. Tale voce incide sull’attivo per il 6,2%.

Il 5 agosto 2003, il vecchio stadio “Maine Road” fu scambiato per una concessione in affitto per 250 anni dello stadio "City of Manchester" (attualmente denominato “ETIHAD STADIUM”). Il contratto fu concepito alla stregua di un leasing finanziario, con il premio di leasing e il valore attuale netto dei futuri obblighi di locazione capitalizzati. I canoni futuri di leasing, al netto degli oneri finanziari, sono inclusi tra i debiti.

La Società ha applicato l'IFRS 16 dal 1° luglio 2019, che richiede l’esposizione di beni aventi diritto d'uso in luogo di beni in locazione finanziaria. Di conseguenza, in data 1 luglio 2019, il leasing finanziario Etihad Stadium, con un valore contabile netto di £ 84,3 milioni (del 2019), è stato riallocato nella voce “RIGHT OF USE ASSETS” delle attività non correnti.

La Gestione economica.

L’aumento del fatturato verificatosi nell’esercizio 2021/22 è dipeso essenzialmente dalla riapertura al pubblico dello stadio, che ha permesso di evidenziare ricavi da Match Day .

Il fatturato netto aumenta di £ 43,16 milioni, da £569,85 milioni a £ 613,01 milioni (€ 714,3 milioni). L’incremento è stato pari al 7,6%.

Nel 2021/22, i ricavi da gare a causa della riapertura dello stadio, aumentano a £ 54,48 milioni (£ 732 mila nel 2020/21). L'affluenza media per le partite casalinghe di Premier League è stata di 52.774 spettatori.

A causa della pandemia COVID l’esercizio 2020/21 è stato disputato senza tifosi e i relativi ricavi da stadio.

I ricavi da diritti Tv diminuiscono da £ 282,68 milioni a £ 158,56 milioni, segnando un decremento del 13,2%, perché nell’esercizio precedente furono contabilizzati i ricavi TV correlati alle partite disputate dopo il 30 giugno 2020 nell’esercizio 2020/21, oltre ai ricavi della UEFA Champions League.

I ricavi commerciali aumentano del 13,9%, da £ 271,67 milioni a £ 309,47 milioni.

Gli altri ricavi operativi aumentano da £ 1,24 milioni a £ 6,07 milioni.

Il totale dei costi operativi ordinari ammonta a £ 640,49 milioni (€ 746,32 milioni), con un incremento dell’1,7%, che evidenzia un equilibrio economico, considerando anche i ricavi derivanti dalla gestione calciatori. Nel 2020/21 i costi operativi ammontavano a £ 629,84 milioni.

I costi del personale hanno registrato un decremento dello 0,2%, passando da £ 354,7 milioni a £ 353,9 milioni (€ 412,35 milioni). Il rapporto tra costi del personale e fatturato netto è basso ed è pari al 57,7%, in diminuzione di circa 4,5 punti percentuali rispetto al dato dell’esercizio precedente, che era pari al 62,2%.

La regola di controllo dei costi limita la spesa per gli stipendi di giocatori e allenatori, i trasferimenti e le commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club. (L'attuazione graduale della regola vedrà la percentuale al 90% nel 2023/2024, all'80% nel 2024/2025 e al 70% nel 2025/2026).  

Per quanto riguarda il numero degli addetti per il settore Football risultano 257 (245 nel 2020/21) e per il settore commerciale ed amministrativo risultano 292 (264 nel 2020/21).

Gli ammortamenti della rosa giocatori diminuiscono del 3,4% da £ 145,697,000 a £ 140,708,000.

I costi per servizi esterni diminuiscono da £ 99,77 milioni a £ 124,69 milioni (€ 145,29 milioni).

Il Gruppo ha effettuato donazioni ad organizzazioni di beneficenza del Regno Unito per un totale di £ £3,415,150 (2020-21 £3,789,474; 2019/20: £ 2.684.781; 2018/19: £ 3.650.147; 2017/2018: £ 3,288,289; 2016/2017: £ 4,607,448). L’importo delle donazioni include £3,4 milioni (£ 2,6 milioni nel 2020/21) a sostegno dello sviluppo dei giovani e della comunità tramite la Premier League.

L’eccedenza di plusvalenze per la cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori diminuisce dell’1,2%, da £ 68,5 milioni a £ 67,7 milioni.

La gestione finanziaria, comprensiva degli oneri finanziari di Leasing, è negativa per £ 4,57 milioni (-£ 4,75 milioni nel 2020/21), soprattutto a causa degli oneri finanziari del leasing per £ 5,34 milioni (£ 5,12 milioni nel 2020/21).

La regola della stabilità.

Nella sostanza per il principio cardine della stabilità, del nuovo Regolamento UEFA, è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle transazioni.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019-2020 e 2020-2021

I nuovi requisiti di stabilità sono un'evoluzione dei requisiti del pareggio di bilancio (“Break-even rule”).

Nel caso in questione, il risultato prima delle imposte è positivo per £41,73 milioni

Al 30 giugno 2021, il risultato prima delle imposte è negativo per £ 5.048.000 (€5,88 milioni con cambio al 30.06.2021: £ 1 = € 1,1654).

Al 30 giugno 2020, il risultato prima delle imposte è negativo per £ 125.120.000 (€137,11 milioni con cambio al 30.06.2020: £ 1 = € 1,096).

Al 30 giugno 2019, il risultato prima delle imposte è positivo per £ 10.079.000 (€ 11,24 milioni con cambio al 30.06.2019: £ 1 = € 1,1153).

Al 30 giugno 2018, il risultato prima delle imposte era positivo per £ 10.438.000 (€ 11,78 milioni con cambio al 30.06.2018: £ 1 = € 1, 1286).

Il Manchester City potrebbe escludere dal calcolo le spese per il settore giovanile, per il settore femminile, gli ammortamenti che non riguardino la rosa dei calciatori, le spese per lo sviluppo della comunità ed eventuali partite contabili “no money”.

La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli esercizi 2018/19, 2019-20, 2020-21 e 2021-22 è negativa per £ 68,27 milioni. Tale somma algebrica contiene dei costi non rilevanti, ai fini del Financial Fair Play dell’UEFA.

Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non quello alla data di chiusura del bilancio.

La utile al netto delle imposte per l'esercizio finanziario è stato di £ 41,7 milioni, mentre nel 2020/21 è stato di £ 2,4 milioni.

Conclusioni.

Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, come scritto nel bilancio dell’esercizio precedente, gli Amministratori hanno ribadito che il Manchester City punterà continuamente ad essere redditizio in combinazione con il successo sul campo principalmente nella Premier League e nella Champions League.

 

lunedì 12 dicembre 2022

DNA Bayern: “mai spendere più di quanto si guadagni”: utile consolidato 2021/22 di 12,7 milioni.

 


Luca Marotta

 jstargio@gmail.com

 Con un comunicato stampa del 15 ottobre 2022, il Bayern Monaco ha reso noto i risultati dell’esercizio 2021/2022.

La stagione sportiva 2021-2022 è stata la terza stagione consecutiva colpita dalla pandemia da Covid-19; tuttavia la maggior parte delle partite casalinghe sono state disputate all'Allianz Arena con ingresso limitato per gli spettatori. La revoca delle restrizioni, a stagione sportiva, ha esercitato effetti positivi sui dati dell’esercizio, tanto che sia le vendite che i profitti sono aumentati in modo significativo rispetto all'esercizio 2020-2021.

I ricavi lordi consolidati pari a 665,7 milioni di Euro (€ 634,9 milioni nel 2020/21), sono aumentati del 3,4% circa; mentre, l’EBITDA consolidato, pari a 130,4 milioni di Euro, è aumentato del 32,5% e il risultato prima delle imposte consolidato (EBT) è più che triplicato: da 5,0 a 17,1 milioni di euro; mentre il risultato consolidato al netto delle imposte è stato pari a 12,7 milioni di euro (€ 1,9 milioni nel 2020-2021; € 9,8 milioni nel 2019-2020; € 52,5 milioni nel 2018-2019).

Il vice CEO Jan-Christian Dreesen, responsabile delle finanze, ha detto che il risultato ottenuto è un ottimo risultato. Ha evidenziato che negli ultimi tre anni, nonostante la pandemia, non c'è quasi nessun altro top club europeo che, come il Bayern, sia stato in grado di riportare profitti consistenti. Secondo Jan-Christian Dreesen tale risultato è tutt'altro che scontato e ha principalmente a che fare con il DNA dell'FC Bayern: “non spendiamo mai più di quanto guadagniamo.” “Wir geben nie mehr aus als wir einnehmen”. Inoltre, ha ribadito che grazie al ritorno dei tifosi alle partite casalinghe e al supporto dei partner, il risultato dell'anno precedente e le previsioni per il 2021/22 sono state notevolmente superate. Considerando le condizioni difficili, è stato un anno finanziario straordinariamente positivo per l'FC Bayern.

Dal punto di vista sportivo, per il Bayern München, la stagione sportiva 2021/22 si è chiusa con il conseguimento della vittoria della Bundesliga, con 77 punti, per la decima volta consecutiva. La UEFA Champions League è terminata, raggiungendo i quarti di finale contro il Paris Saint-Germain (per la stagione sportiva 2020/21 raggiungendo i quarti di finale contro il Paris Saint-Germain; mentre l’esercizio finanziario 2020-21 ha usufruito della contabilizzazione per competenza economica della vittoria nella finale del 20.08.2020, sempre contro il Paris Saint-Germain). La coppa nazionale “DFB Pokal” è terminata con l’eliminazione al secondo turno ad opera del club Borussia Moenchengladbach (per la stagione sportiva 2020/21 la coppa nazionale “DFB Pokal” è terminata con l’eliminazione al secondo turno ad opera del club Holstein Kiel). La Supercoppa di Germania 2022 è stata vinta battendo il Lipsia.

La bacheca del Bayern può annoverare:

·         6 vittorie in Champions League (1974, 1975, 1976, 2001, 2013, 2020)

·         1 vittoria in UEFA Europa League (1996)

·         2 vittorie in Coppa Intercontinentale (1976, 2001)

·         2 vittorie in Supercoppa UEFA (2013, 2020)

·         1 vittoria in Coppa delle Coppe UEFA (1967);

·         32 vittorie in Bundesliga (1932, 1969, 1972, 1973, 1974, 1980, 1981, 1985, 1986, 1987, 1989, 1990, 1994, 1997, 1999, 2000, 2001, 2003, 2005, 2006, 2008, 2010, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022)

·         20 vittorie “DFB Pokal” (1957, 1966, 1967, 1969, 1971, 1982, 1984, 1986, 1998, 2000, 2003, 2005, 2006, 2008, 2010, 2013, 2014, 2016, 2019, 2020);

·         6 vittorie in “DFL LigaPokal” (1997, 1998, 1999, 2000, 2004, 2007);

·         9 vittorie in “DFL Supercup” (1987, 1990, 2010, 2012, 2016, 2017, 2018, 2020, 2021).

 

Il Gruppo.

La squadra di calcio del Bayern München fa capo alla società “FC Bayern München AG”, che è una società per azioni controllata con una quota del 75% da un’associazione registrata (“Eingetragener Verein”) denominata “FC Bayern München eV”.

Adidas AG, Audi AG ed Allianz, che sono anche sponsor, detengono l’8,33% ciascuna.

La società è gestita col sistema dualistico, ossia con il Consiglio di Sorveglianza e il Consiglio di Gestione. Il consiglio di sorveglianza dell'FC Bayern München AG è attualmente composto da nove membri. Tra i componenti del Consiglio di Sorveglianza, che è organo di controllo, spiccano oltre Herbert Hainer (Presidente di ‘FC Bayern München eV’); Uli Hoeneß (Presidente onorario di ‘FC Bayern München eV’); Thorsten Langheim I Membro del consiglio di amministrazione, Deutsche Telekom AG, USA e Corporate Development; Werner Zedelius di “Allianz SE”; Markus Duesmann - Presidente del consiglio di amministrazione Audi AG; Dieter Mayer (Primo vice-presidente FC Bayern München eV); Dott. Jan Heinemann (adidas AG); Edmund Stoiber, ex Primo Ministro del Land Bavarese e il Dr. Michael Diederich di “UniCredit Bank AG”.

Come si può notare, il Consiglio di Sorveglianza del Bayern è pieno di manager di famosi colossi aziendali, che è indicatore di ottime relazioni con gli sponsor e anche di trasparenza, considerate le funzioni che svolge il Consiglio di Sorveglianza nel sistema dualistico.

Del Consiglio di Gestione, Oliver Kahn è il Presidente e JAN-CHRISTIAN DREESEN è il vice-presidente esecutivo. Andreas Jung, Hasan Salihamidžić sono consiglieri.

I Dati del Bilancio Consolidato.

Il bilancio consolidato 2021/22 ha registrato ricavi per 685,7 milioni di Euro.

L’incremento dei ricavi lordi è stato di 21,8 milioni di Euro, ossia del 3,4%. Pertanto, i ricavi, comprensivi dei proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori, sono risultati pari alla cifra di € 685,7 milioni (€ 643,9 milioni nel 2020/21). Nel bilancio consolidato del Bayern, i proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori vengono inseriti tra i ricavi ordinari e sono considerati quali componenti del fatturato, mentre i relativi valori residui contabili vengono inseriti sotto la voce “altri costi di gestione”.


I ricavi consolidati, comprensivi di ricavi da cessioni calciatori, segnano la cifra di 665,7 milioni di Euro (€ 643,9 milioni nel 2020/21). La variazione è dovuta agli effetti dei provvedimenti adottati nell’esercizio precedente per contenere l’emergenza pandemica, soprattutto la disputa delle competizioni a porte chiuse senza spettatori. Il CAGR consolidato, ossia il tasso di crescita annuale composto del fatturato lordo, degli ultimi 5 anni è pari al 0,25%.

Il grafico seguente mostra l’equilibrio costante nel tempo della gestione economica del Bayern.

Se non considerassimo i proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori pari a € 12,1 milioni (€ 32,5 milioni nel 2020/21), il fatturato netto supera per la quinta volta consecutiva i 600 milioni, precisamente sarebbe uguale a 653,6 milioni di Euro (€ 611,4 milioni; € 634,1 milioni nel 2020/21; € 660,1 milioni nel 2018/19; € 629,2 milioni nel 2017/18).

I proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori “dovrebbero” riferirsi principalmente alla cessione di Michaël Cuisance e altri.

L’EBITDA consolidato, ossia il risultato d’esercizio calcolato prima di interessi, tasse e ammortamenti, è risultato pari a € 130,9 milioni, mentre nel 2020/21 era pari a € 98,4 milioni. Tale risultato, riprende, dopo la pandemia, la serie di EBITDA sopra i 100 milioni, dopo aver registrato un decremento l’esercizio precedente. Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo, toccando la cifra record di 17,1milioni di Euro (nel 2020/21 5 milioni di Euro; € 17 milioni nel 2019/20; € 75,3 milioni nel 2018/19).

L'utile consolidato al netto delle imposte ammonta a € 12,7 milioni, ed evidenzia un incremento di € 10,8 milioni pari al 568,4%.


E’ evidente che, dal punto di vista patrimoniale, i numeri del bilancio delineano un gruppo molto solido. Il totale delle attività aumenta dello 4,8%, da € 679,4 milioni a € 712,1 milioni. L’attivo è composto per il 61,9% da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni consolidate nette diminuiscono da € 464,5 milioni a € 441,1 milioni. In particolare, quelle immateriali diminuiscono dell’8%, esponendo la cifra di € 165,9 milioni; mentre, nel 2020/21 erano pari a € 175,3 milioni. Le immobilizzazioni materiali e finanziarie diminuiscono del 4,8%, a € 275,3 milioni (€ 289,2 milioni nel 2020/21). L’attivo circolante (rimanenze, crediti, disponibilità liquide) aumenta di 55,7 milioni di Euro, da € 209 milioni a € 264,7 milioni, evidenziando un incremento del 26,7%. I ratei e i risconti attivi ammontano a € 3,9 milioni, nel 2020/21 erano pari a € 3,8 milioni. Le differenze attive compensabili ammontano a € 2,4 milioni; nel 2020/21 erano pari a € 2,1 milioni.

Il patrimonio netto consolidato è positivo e ammonta a € 504 milioni (€ 491,1 milioni nel 2020/21). La variazione è stata positiva per € 12,9 milioni e rispetto al 2020/21 si è registrato un incremento dello 2,6%. I mezzi propri finanziano il 70,78% delle attività e “coprono” il 114,3% delle immobilizzazioni, ossia eccedono il valore delle immobilizzazioni totali. Gli accantonamenti a fondi rischi ammontano a € 48,6 milioni (€ 42 milioni nel 2020/21), i debiti del gruppo diminuiscono dell’ 11,3%, da € 108,5 milioni a € 97,2 milioni e i ratei e i risconti passivi per ricavi anticipati registrano la cifra di € 62,3 milioni (€ 37,7 milioni nel 2020/21).

 

Il Bilancio d’Esercizio.

Il bilancio d’esercizio di FC Bayern München AG mostra ricavi lordi, comprensivi di ricavi da cessioni calciatori, pari a € 639,2 milioni (€ 643,9 milioni nel 2020/21), con un incremento dell’1,5%.

Il CAGR, ossia il tasso di crescita annuale composto dei ricavi lordi, degli ultimi 5 anni è dello 0,47%.

La composizione del fatturato risulta essere la seguente:

- Ricavi da gare per € 159,5 milioni (€ 147,9 milioni nel 2020/21). Tali proventi riguardano gli incassi delle partite casalinghe della Bundesliga, partite amichevoli, DFB-Pokal, Supercoppa DFL, UEFA Champions League. Tale voce incide per il 23,48% sul totale dei ricavi lordi. Rispetto all’esercizio precedente si registra un incremento del 7,8%. Poiché nell’esercizio precedente persistevano gli effetti dei provvedimenti per contrastare la pandemia COVID-19 per quanto riguarda la chiusura dello stadio agli spettatori.

Tuttavia, Il Bayern ha contabilizzato gli incassi delle partite della Champions League 2019/20, dai quarti di finale fino alla vittoria finale, nell’esercizio 2020/21.

Occorre evidenziare che il Bayern riporta i proventi da competizioni UEFA Champions League tra i ricavi da gare. La stagione 2020-2021 è terminata il 13 aprile 2021 ai quarti con la sconfitta col Paris St. Germain.

- Ricavi da sponsorizzazioni e marketing per € 224,2 milioni (€ 206,7 milioni nel 2020/21). Tale voce incide per il 38,8% sul totale dei ricavi e risulta in aumento del 8,5% rispetto al 2020/21.

- Ricavi da diritti radiotelevisivi nazionali per € 99,9 milioni (€ 114,4 milioni nel 2020/21). Tale voce riguarda le partite di Bundesliga, Coppa di Germania e Amichevoli. Nello specifico, i ricavi derivanti dalla ripartizione dei diritti TV della Bundesliga ammontano a € 88,8 milioni (€ 109,5 milioni nel 2020-21; € 110,8 milioni nel 2019/20; € 113,2 milioni nel 2018/19; € 97,5 milioni nel 2017/18; € 79,6 milioni nel 2016/17; € 74,1 milioni nel 2015/16 ed € 53,4 milioni nel 2014/15). Tale voce incide per il 15,6% sul totale dei ricavi. Rispetto all’esercizio precedente, si è registrato un decremento del 12,7%.

I ricavi TV complessivi sono diminuiti di 14,5 milioni di Euro.

- Proventi da trasferimenti giocatori per € 12,1 milioni. Tale voce, che riguarda le entrate per cessioni calciatori, incide per l’1,89% sul totale dei ricavi ed ha registrato un decremento percentuale del 62,8%, poiché nell’esercizio precedente era pari a € 32,5 milioni.

Dal punto di vista sportivo tra i calciatori ceduti per il 2021/22 figura: Michaël Cuisance al Venezia FC.

- Proventi di merchandising per € 93,6 milioni. Tale voce incide per il 14,64% sul totale dei ricavi. L’esercizio precedente ammontava a 100,3 milioni di Euro e pertanto registra un decremento del 6,7%.

- Altri ricavi per € 50 milioni (tra cui: affitti e locazioni, New Media e musei, indennità DFB per giocatori nazionali, ricavi FC Bayern II, squadre giovanili e femminili). Tale voce incide per il 7,8% sul totale dei ricavi. L’esercizio precedente tali proventi ammontavano a € 28,2 milioni e pertanto registrano un incremento del 7,6%.


Le spese per il personale ammontano complessivamente a € 324,1 milioni e incidono per il 51,7% del fatturato netto, senza plusvalenze. Tali spese registrano un decremento del 7,1% rispetto ai 348,9 milioni di Euro del 2020/21. Il decremento percentuale dei costi del personale è dipeso dal fatto che l’esercizio precedente comprendeva per competenza i costi del personale dovuti al prolungamento della stagione sportiva 2019/20, che ha determinato la registrazione di costi nell’esercizio 2020/21.

I costi per acquisti di materiale e servizi, al netto delle spese operative, ammontano a € 40,5 milioni e risultano in aumento del 5,7%, rispetto ai 38,3 milioni di Euro del 2020/21.
Gli altri costi operativi di gestione, che contengono il valore residuo dei calciatori ceduti, raggiungono la cifra di € 169,8 milioni (€ 159,3 milioni nel 2020/21), con un incremento del 6,6%.

L’EBITDA, ossia il risultato calcolato prima degli interessi, delle tasse e degli ammortamenti, risulta positivo per 104,8 milioni di Euro, con un incremento del 25,5%, rispetto all’importo di 83,5 milioni di Euro dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2021.

Gli ammortamenti complessivi risultano in aumento del 24,5% e sono pari a € 94,4 milioni, di cui € 87,8 milioni per ammortamento rosa giocatori. Nell’esercizio precedente ammontavano a 75,8 milioni di Euro (di cui 69,4 per ammortamento immobilizzazioni immateriali).

Il risultato prima delle imposte è positivo per € 12 milioni (€ 8,1 milioni nel 2020-21; € 11,5 milioni nel 2019-20; € 60,2 milioni nel 2018-19; € 34,8 milioni nel 2017-18).

Tra il risultato prima delle imposte e il risultano al netto delle imposte dovrebbero risultare dei componenti negativi di reddito per circa 2,7 milioni di Euro. 

FC Bayern Monaco AG evidenzia un utile al netto delle imposte per 9,3 milioni di Euro, in aumento di 7,4 milioni di Euro rispetto al 30 giugno 2021 quando ha segnato la cifra di 1,8 milioni di Euro.

Il risultato della partecipazione nella società “Allianz Arena München Stadion GmbH” evidenzia una utile di € 4,8 milioni, mentre nel 2020/21 era in perdita per 0,7 milioni di Euro.


Per quanto riguarda lo stato patrimoniale, il totale delle attività ammonta a € 622 milioni e risulta in diminuzione di € 12,8 milioni.

Le immobilizzazioni nette totali diminuiscono del 2,4%, da € 458,2 milioni a € 447,1 milioni. Quelle immateriali nette ammontano a € 165,8 milioni e registrano un decremento del 5,4% rispetto all’esercizio precedente. La voce che raggruppa le immobilizzazioni materiali e finanziarie ammonta a € 281,3 milioni (€ 283 milioni nel 2020/21) e segna un decremento dello 0,6%.

I principali investimenti sul fronte calciatori hanno riguardato: Dayot Upamecano (RasenBallsport Lipsia) e Marcel Sabitzer (RasenBallsport Lipsia).

L’attivo circolante complessivamente risulta pari a € 170,2 milioni, nel 2020/21 era pari a 171,9 milioni di Euro.

Il Patrimonio Netto della società FC Bayern München AG ammonta a € 481 milioni e risulta in aumento di € 9,3 milioni rispetto al valore del 30 giugno 2021. Il Patrimonio Netto determina un Equity ratio del 70,8% (74,3% nel 2020/21), che è un valore probabilmente ottimo, se non unico nel mondo del calcio.

Il rapporto tra patrimonio netto e totale delle attività, testimonia e conferma, ancora una volta, l’indipendenza finanziaria del club e la scarsa dipendenza dalle fluttuazioni del mercato.

I fondi rischi risultano pari a € 45,7 milioni; mentre, nel 2020/21 erano pari a 39,7 milioni di Euro.

L’ammontare dei debiti è pari a € 84,3 milioni e risulta diminuito di 10,9 milioni rispetto al 2020/21.

I risconti passivi per ricavi anticipati diminuiscono da € 28,2 milioni a € 11,0 milioni.

Conclusioni.

Per quanto riguarda l’esercizio 2022-2023, lo scenario economico generale è caratterizzato e condizionato dal prolungamento della pandemia di Covid-19, dalle conseguenze della guerra in Ucraina, dalla crisi energetica e dalla conseguente inflazione che avranno un impatto significativo sui risultati dell'esercizio.

Nonostante l’impatto negativo derivante da tali circostanze, il Bayern prevede un ulteriore aumento significativo delle vendite e un risultato operativo positivo.

 

sabato 3 dicembre 2022

Consolidato Inter 2021/22: perdita per 140 milioni, con 105 milioni di plusvalenze, debiti per 881 milioni e patrimonio netto negativo per 86,6 milioni.

 


Luca Marotta

 

jstargio@gmail.com

 

Il bilancio consolidato del Gruppo che fa capo a FC Internazionale Milano SpA, al 30 giugno 2022, evidenzia una perdita consolidata netta di Euro 140.056.180 (-245.579.254 nel 2020-21 e -102.393.789 nel 2019-20; -€48.387.493 nel 2018/19; -€17.753.536 nel 2017-18; -€ 24.576.123 nel 2016-17).

Al 30.06.2022, la voce debiti dello Stato Patrimoniale ha raggiunto la cifra di € 881.150.062 (€ 827.623.779 nel 2020/21). Secondo il Presidente Steven Zhang, la stagione 2021/22 “da un punto di vista finanziario è la prima a presentare segnali di ripresa dopo gli sconvolgimenti provocati dalla pandemia da Covid-19. Di fatto le plusvalenze e il nuovo debito hanno evitato l’intervento finanziario dell’azionista.

E’ bene ricordare che nell’esercizio precedente fu effettuata la rivalutazione del marchio e della Libreria Storica per 212,14 milioni di Euro, che ha permise di rendere positivo il Patrimonio Netto Consolidato. In particolare, il marchio fu rivalutato di € 163.407.000.

Nel periodo della pandemia da COVID-19, i provvedimenti adottati per contrastarla hanno esercitato enormi effetti negativi, imponendo la disputa delle competizioni con gli stadi a porte chiuse, determinando, di conseguenza, l’azzeramento dei ricavi da gare.

A differenza dell’esercizio precedente, nel 2021/22, oltre i ricavi da gare hanno ripreso a dare il loro contributo, e l’Inter ha anche usufruito dell’enorme apporto notevole delle plusvalenze pari a € 105.232.497 (€ 2.287.893 nel 2020/21), che nel 2020/21 furono pari a € 2.287.893.

Soprattutto a causa del Nuovo Prestito Obbligazionario, la voce “Debiti” è aumentata per Euro 53.526.583.

Grazie alle plusvalenze e alla ripresa dei ricavi da gare, i ricavi sono aumentati del 20,5%; tuttavia, lo squilibrio economico permane, poiché i costi sono diminuiti solo de7,2% ad Euro 527.911.546. Molto probabilmente occorreva una maggiore contrazione dei costi.

L’ammortamento dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori è diminuito di 35,98 milioni di Euro, pari al 19,1% in meno rispetto all’esercizio precedente.

Resta l’enorme problema del costo del debito finanziario che viene rinnovato con altro debito con il conseguente importo notevole degli oneri finanziari. Nel 2021/22, l’enorme peso degli oneri finanziari, dovuto all’indebitamento, ha determinato una gestione finanziaria negativa per 48,33 milioni di Euro in aumento rispetto all’esercizio precedente di 12,9 milioni di Euro.

Il nuovo BOND da 415 milioni di euro con scadenza 2027, riservato a investitori istituzionali, ha avuto ha i seguenti obiettivi:

- riscattare le obbligazioni senior in circolazione con scadenza 2022 (per complessivi 375 milioni)

- rimborsare la revolving credit facility (da 50 milioni e concessa da Goldman Sachs e Ubi Banca);

- pagare commissioni e spese.  

Il rendimento di tale Bond è del 6,75%, in aumento sensibile rispetto al 4,875% dei due precedenti bond

Dal punto di vista sportivo la stagione sportiva 2021-2022, l’Inter è giunta seconda nel campionato di Serie A; ha vinto la Coppa Italia.

Nella Champions League 2021-2022, l’Inter è stata eliminata negli ottavi dal Liverpool.

La stagione sportiva 2020-2021, a causa del COVID è stata disputata con gli stadi senza spettatori. Durante la stagione l’Inter ha vinto il campionato di Serie A (2°posto nel 2020/21). L’Inter ha subito l’eliminazione nelle semifinali della Coppa Italia ad opera della Juventus.

Nella Champions League 2020-2021, l’Inter è arrivata ultima nel Group Stage (nel 2020/21 l’Inter è arrivata terza nel Group Stage di Champions League ed è stata sconfitta nelle finale di da UEFA Europe League parte del Siviglia).

La Struttura del Gruppo

Gli azionisti del Gruppo F.C. Internazionale Milano al 30 giugno 2022, risultavano i seguenti: “Great Horizon S. à r.l.”, società interamente facente capo a Suning Holdings Group Co., Ltd, con il 68,55%; International Sport Capital S.p.A., con il 31,05%; Minoranze con lo 0,4%.

Nell’ambito delle operazioni di rifinanziamento del debito, in data 15 maggio 2021, Great Horizon S.a.r.L ha conferito le azioni detenute alla neocostituita Grand Tower S.à r.l..

L’area di consolidamento al 30 giugno 2022 comprende quindi, come società Capogruppo la società F.C. Internazionale Milano Spa con INTER BRAND S.R.L. al 100%; INTER FUTURA S.R.L. al 100% INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.P.A. al 100% e M-I Stadio S.r.l. (consolidata con “equity method”) al 50%.

Il capitale di INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.R.L. è detenuto al 55,61% direttamente dalla Capogruppo FC Internazionale Milano SpA e al 44.39% è detenuto indirettamente tramite da Inter Brand S.r.l.

Inoltre la società, denominata “Shanghai Inter Brand Trading Co., Ltd.”, risulta controllata da “Inter Brand S.r.l.”.

La società “Shanghai Inter Brand Trading Co. Ltd”, non è stata consolidata perché non rappresenta più un investimento durevole ed è stata avviata la procedura per la messa in liquidazione.

M-I Stadio S.r.l. controlla il 90% di Asansiro Srl.

Come scritto nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo Suning è una “multinazionale cinese operativa nel mercato al dettaglio dell’elettronica di consumo”.

Rapporti con parti correlate

I rapporti con le parti correlate appaiono molto importanti e riguardano essenzialmente l’attività di finanziamento e sponsorizzazione da parte del Gruppo Suning (Great Horizon S.à.r.l., Grand Tower S.a.r.l.; Jiangsu Suning Sports Industry Co., Ltd.; Suning Sports International Ltd. e Suning Appliance Group Co., Ltd.) nei confronti del Gruppo.

Il Gruppo che fa capo a FC Internazionale Milano SpA ha percepito ricavi per Euro 12.083.000 (€22.058.000 nel 2020/21; €32.329.000 nel 2019/20; € 36.662.000 nel 2018/19: €40.401.000 nel 2017/18 ed € 57.688.044 nel 2016/17), pari al 2,92% del Valore della produzione e sostenuto costi per Euro 10.053.000 (€9.083.000 nel 2020/21; €10.722.000 nel 2019/20; € 13.973.000 nel 2018/19; €15.894.000 nel 2017/18; € 18.896.502 nel 2016/17).

Inoltre, figurano crediti per un totale di Euro 6,46 milioni (€ 1,19 milioni nel 2020/21) e debiti per un totale di Euro 84,3 milioni (€ 85,6 milioni nel 2020/21).

Gli Amministratori hanno scritto che “tutte le transazioni con parti correlate sono state effettuate a normali condizioni di mercato”.

Con la società “Jiangsu Suning Sports Industry Co., Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali, che hanno permesso di percepire come ricavi la cifra di Euro 11.878.000 (€10,63 milioni nel 2020/21; €16,02 milioni nel 2019/20; 25,99 milioni nel 2018/19; €27,6 milioni nel 2017/18 e € 44.103.629 nel 2016/17); costi per € 10 mila ed esporre crediti per Euro 6,18 10 milioni e debiti per €618 mila.

Con la società “Suning Sports International Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali/Finanziari, che hanno fatto esporre costi per € 22 mila.

Con la società “Great Horizon S.à.r.l.” figura un debito di natura finanziaria per Euro 16,06 milioni (€ 16,06 milioni nel 2020/21).

Con la società “Gand Tower S.à.r.l.” figura un debito di natura finanziaria per Euro 65,18 milionib(60,28 milioni nel 2020/21) e sono stati sostenuti costi per Euro 4,8 milioni.

La continuità aziendale (“Going Concern”).

La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.

I Revisori di Deloitte & TOUCHE S.p.A. hanno richiamato l’attenzione “sull'informativa fornita dagli Amministratori al paragrafo "Continuità aziendale" della nota integrativa dove gli stessi indicano gli elementi e le considerazioni effettuate per ritenere che il Gruppo operi in continuità aziendale” inoltre sono attesi ulteriori apporti di natura finanziaria da parte dell’azionista di maggioranza che ha manifestato il proprio impegno formale a supportare finanziariamente il Gruppo per il prevedibile futuro.

Gli Amministratori hanno redatto il bilancio consolidato secondo il principio della continuità aziendale, tra le considerazioni effettuate dagli Amministratori figurano le seguenti:

-          le plusvalenze per la cessione calciatori e i ricavi da biglietteria, per la riapertura dello stadio, hanno fatto registrare una perdita significativa di € 140,1 milioni in miglioramento rispetto a quella conseguita nella stagione 2021/2022 che era pari a Euro 245,6 milioni.

-          l’Assemblea degli Azionisti della Capogruppo del 28 ottobre 2021 aveva approvato il bilancio chiuso al 30 giugno 2021, deliberando di rinviare il ripianamento di tale perdita entro l’esercizio in chiusura al 30 giugno 2026, come previsto dalle norme in materia. I provvedimenti normativi successivi hanno ampliato alle perdite emerse nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2021 la disciplina di “sterilizzazione”, riconoscendo pertanto la possibilità all’Assemblea degli Azionisti di rinviare il ripianamento all’esercizio in chiusura al 30 giugno 2027.

-          La Capogruppo per l’esercizio 2021/2022 intende utilizzare tale opzione di differimento della adozione immediata degli obblighi previsti dagli art. 2446 e 2447 del Codice civile, differendo la perdita per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 in accordo con le suddette previsioni di legge ed operando quindi con patrimonio netto negativo.

-          Dal punto di vista finanziario, le plusvalenze di calciatori nel 2021/2022, frutto di cessioni a valori rilevanti, ha compensato l’assorbimento di cassa della gestione caratteristica derivante dal conseguimento di perdite a conto economico ed unitamente al rifinanziamento del debito finanziario non ha determinato la necessità per l’Azionista di Riferimento di contribuire con risorse finanziarie aggiuntive nel corso dell’esercizio.

-          Nel mese di luglio 2022 la Capogruppo, tramite Generali Italia S.p.A., ha esteso la polizza fideiussoria assicurativa di ulteriori Euro 19,1 milioni raggiungendo l’importo di Euro 45 milioni a garanzia dei saldi passivi del conto trasferimenti del Gruppo a favore della Lega Nazionale Professionisti Serie A, per contenere le uscite finanziarie. Nel corso del 2021/22, si è proceduto a rateizzare e rinegoziare le scadenze di natura fiscale, in accordo con le normative concesse per mitigare gli effetti negativi della pandemia da Covid-19.

A seguito di tali azioni, al 30 giugno 2022 il Gruppo presentava disponibilità liquide per Euro 139,2 milioni. Nonostante, l’evoluzione prevedibile per il futuro evidenzi la previsione di ulteriori perdite con relativo assorbimento di cassa, soprattutto con riferimento alla gestione caratteristica, gli Amministratori hanno predisposto il bilancio consolidato 2021/22 adottando il presupposto della continuità aziendale in considerazione sia delle risorse finanziarie disponibili dal Gruppo che dell’apporto di ulteriori risorse finanziarie attese da parte dell’Azionista di Riferimento (Suning), tramite Grand Tower S.à.r.l..

GliAmministori sostengono che presso Grand Tower S.à.r.l. sia disponibile adeguata liquidità e che la stessa abbia già manifestato il proprio impegno formale a supportare finanziariamente il Gruppo per almeno dodici mesi dalla data di approvazione del presente bilancio o fino alla data in cui verrà mantenuto il controllo del Gruppo con a capo FC Internazionale SpA .

Il Patrimonio Netto.

L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”, al punto 69.01 richiede che il Patrimonio Netto del richiedente la licenza evidenziato nel proprio bilancio annuale o nel bilancio intermedio debba essere: positivo; oppure migliorato del 10% o più rispetto al 31 dicembre precedente. 

Al 30.06.2022, risulta un patrimonio netto consolidato negativo per € (86.605.192) nonostante le riserve di Rivalutazione

Essendo negativo, il Patrimonio Netto della Capogruppo al 30 giugno 2022 non rientra nei limiti minimi di capitalizzazione previsti dal Codice Civile.

La Capogruppo utilizzerà l’opzione di differimento della adozione immediata degli obblighi di adottare provvedimenti a seguito della riduzione del capitale sociale per perdite previsti dagli artt 2446 e 2447 del Codice Civile, differendo, all’esercizio in chiusura al 30 giugno 2027 il ripianamento della perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022. Di conseguenza, il Gruppo Inter opererà con patrimonio netto negativo e con perdite ripianabili in 5 anni per circa Euro 342 milioni.

Occorre evidenziare che anche nell’esercizio precedente, l’Assemblea degli Azionisti della Capogruppo del 28 ottobre 2021 deliberò il ripianamento della perdita al 30 giugno 2021 entro l’esercizio in chiusura al 30 giugno 2026 in base all’articolo 1, comma 266, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020. In effetti, il quadro normativo ha concesso la proroga del ripianamento delle perdite.

Il Decreto Milleproroghe n. 228/2021 (in vigore dal 31 dicembre 2021) convertito con modificazioni della Legge n. 15 del 25 febbraio 2022, all’art. 3, comma 1-ter (proroga dei termini in materia economica finanziaria) ha ampliato alle perdite emerse nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2021 (ovvero, per la Capogruppo, all’esercizio in chiusura al 30 giugno 2027).

Il Patrimonio Netto del bilancio Consolidato di F.C. Internazionale Milano S.p.A. al 30 giugno 2022, è negativo per -86.605.192; mentre al 30.06.2021 era positivo per € 53.450.988; al 30.06.2020 era negativo per € 36.948.957; al 30.06.2019 era negativo per € 4.555.168, al 30.06.2018 era positivo per € 3,8 milioni e, al 30 giugno 2017, era negativo per € 83,4 milioni.

La composizione, al 30 giugno 2022, del patrimonio netto consolidato era la seguente: capitale sociale pari ad € 19.195.313; Riserva da sovrapprezzo azioni per € 26.943.339 (€ 26.943.339 nel 2020/21); riserve di Rivalutazione - D.L. 104/2020 per € 203.867.123 (€ 203.867.123 nel 2020/21); Riserva versamento soci in conto capitale per € 242.112.089 (€ 242.112.089 nel 2020/21); Riserva copertura perdite per € 41.704.748 (€ 41.704.748 nel 2020/21); Perdite portate a nuovo per € 480.371.624 (€ 234.792.360 nel 2020/21) e perdita dell’esercizio per € 140.056.180 (-€ 245.579.264 nel 2020-21;-102.393.789 nel 2019/20; -€ 48.387.493 nel 2018/19; -€ 17.753.536 nel 2017/18; -€ 24.576.123 nel 2016/17).

Per quanto riguarda la Riserva sovrapprezzo azioni è rimasta invariata rispetto all’esercizio precedente.

La variazione negativa di € 140.056.180, tra il patrimonio netto al 30.06.2022 e il patrimonio netto al 30.06.2021, è dovuta alla perdita dell’esercizio di pari importo.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 0,91 (1,06 nel 2020/21), ciò vuol dire che i mezzi posseduti dall’Inter non hanno un valore esposto sufficiente, a far fronte alle passività. Risulta necessario il supporto finanziario della proprietà.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, è utilizzato per determinare l’eventuale carenza finanziaria, è l’indicatore più importante del Fair Play Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.

Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,82, superiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6. Per la stagione sportiva 2023/24 il valore dell’indice di liquidità per il mercato è stato fissato a 0,6 per la Serie A e 0,7 per la B e la C, mentre per le sessioni delle campagne trasferimenti del 2024-2025 la misura minima dell’indicatore di liquidità a 0,7 per tutte le Leghe e l’anno dopo a 0,8. Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima si sarebbe potuto colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto ridurre l’importo da colmare di 2/3.

L’INDICE DI I/NDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è negativo.

Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale sui mezzi propri, finanziando tutto.

Infatti, anche l’equity ratio è negativo (5,6% nel 2020/21).

L’Indebitamento Finanziario Netto.

Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA – Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”) nell’allegato J al punto j.6.1 esplicita il concetto del “Rapporto di indebitamento sostenibile” (“Sustainable debt ratio”), ossia alla fine del periodo di riferimento, l'indebitamento netto del licenziatario (diminuito dell'importo direttamente attribuibile alla costruzione e/o modifica sostanziale dello stadio e/o di strutture di allenamento) deve essere inferiore a tre volte

- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento e di quello immediatamente precedente

Il CFCB, può considerare:

i. Grado di leva finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e alle attività sottostanti;

ii. Redditività e copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito netto;

iii. Adeguatezza dei flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso del capitale del debito netto.


Le disponibilità liquide sono pari a € 139.183.539, mentre nell’esercizio precedente erano pari a 97.883.943.

I debiti verso soci per finanziamenti pari a Euro 81.235.696 (€ 76.337.394 nel 2020/21), di cui Euro 60 milioni riguardano la quota capitale del versamenti a titolo di finanziamento fruttifero sottoscritti con Grand Tower S.a.r.l., oltre che gli interessi maturati ma non ancora liquidati alla data del 30 giugno 2022 sia nei confronti di Grand Tower S.a.r.l. che di Great Horizon S.a.r.l.

Il debito verso Grand Tower S.à.r.l. è di Euro 65,2 milioni (di cui Euro 60 milioni quota capitale ed Euro 5,2 milioni quota interessi).

Il debito verso Great Horizon S.à.r.l. è di Euro 16,1 milioni, interamente relativi alla quota interessi maturati ma non ancora liquidati.

 

La capitalizzazione dei finanziamenti soci è una costante della gestione Suning, complessivamente fino al 30 giugno 2022 ammontano a € 242.112.089. Nel dettaglio, il 26 giugno 2019, sono stati convertiti in “Riserva per versamento soci in c/futuro aumento capitale” finanziamenti per Euro 40 milioni; il 24 marzo 2020 per Euro 60 milioni il 22 giugno 2020 e per Euro 10 milioni; nell’esercizio precedente, erano stati convertiti in “Riserva per versamento in c/futuro aumento capitale” Euro 132,1 milioni

I debiti bancari ammontano a Euro 51.897 (€50.240.799 nel 2020/21) e segnano un decremento di € 50.188.902. Tali debiti si riferiscono allo scoperto bancario utilizzato dalla controllata Inter Futura.

Il decremento è stato determinato dall’emissione del Nuovo Prestito Obbligazionario, da parte della controllata Inter Media, che in data 9 febbraio 2022, ha permesso l’estinzione anticipatata della linea di credito revolving, iscritta nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2021. La linea Revolving era classificata tra le passività non correnti in quanto rinnovabile e prevedeva il rispetto di due parametri finanziari (covenants).

Per quanto riguarda le Obbligazioni figura un debito di € 407.944.623 (€ 344.950.330).

La controllata Inter Media in data 9 febbraio 2022 ha completato un’operazione di rifinanziamento del debito, con l’emissione del Nuovo Prestito Obbligazionario, senior, garantito non convertibile e non subordinato, emesso e collocato per un importo pari a Euro 415 milioni, con tasso di interesse annuo pari al 6,75% e con scadenza al 9 febbraio 2027,

Il Nuovo Prestito Obbligazionario ha la finalità di estinguere anticipatamente i precedenti collocamenti emessi il 21 dicembre 2017 e il 31 luglio 2020, rispettivamente per un ammontare nominale di Euro 300 milioni ed Euro 75 milioni ad un prezzo di emissione pari al 93%, con scadenza al 31 dicembre 2022 e tasso fisso nominale a 4,875%.

Il Nuovo Prestito Obbligazionario è stato emesso e collocato per un importo pari a Euro 415 milioni, con tasso di interesse annuo pari al 6,75% e con scadenza al 9 febbraio 2027

Teale prestito, come le precedenti emissioni, è garantito dai flussi di liquidità derivanti da sponsorship agreement e media contracts siglati dalla controlla Inter Media oltre che i flussi derivanti dai proventi dei diritti UEFA e dei diritti televisivi della Serie A e Coppa Italia generati dalla Capogruppo.

Il piano di rimborso della linea capitale in rate semestrali, parte dal 30 giugno 2024, preceduto da un periodo di preammortamento con pagamento della sola linea in conto interessi:

- 1 rata da Euro 3,57 milioni il 30 giugno 2024;

- 1 rata da Euro 3,69 milioni il 30 dicembre 2024;

- 1 rata da Euro 3,82 milioni il 30 giugno 2025;

- 1 rata da Euro 3,95 milioni il 30 dicembre 2025;

- 1 rata da Euro 4,08 milioni il 30 giugno 2026;

- 1 rata da Euro 4,22 milioni il 30 dicembre 2026;

- 1 rata finale per Euro 391,67 milioni entro il 9 febbraio 2027.

La rata in linea interessi in scadenza al 30 giugno 2022, pari a Euro 10.972 migliaia, è stata regolarmente pagata.

Al 30.06.2022, il valore del debito obbligazionario in bilancio è pari a Euro 407.944.623.

I crediti verso enti settore specifico ammontano a € 48,56 milioni (€ 72,3 milioni nel 2020/21).

Gli importi maggiori riguardanti le società nazionali riguardano: SOCIETA’ SPORTIVA CALCIO NAPOLI SPA per € 9.711.000; PARMA CALCIO 1913 SRL A SOCIO UNICO per € 2.665.000; ATALANTA BERGAMASCA CALCIO SPA 1.790.000; U.C. SAMPDORIA S.P.A. per € 2.136.000; REGGINA 1914 SRL per € 328.000; Associazione Calcio MONZA SPA per € 4.234.000.  

Gli importi maggiori riguardanti le Società Estere, pari a € 15,5 milioni, riguardano:

CLUBE DE REGATAS DO FLAMENGO per € 7.712.000; STANDARD DE LIEGE SA per €3.565.000; STADE REIMS per € 2.781.000; ALBACETE BALOMPIE S.A.D. per € 764 mila; ASTON VILLA FOOTBALL CLUB per € 239 mila e SA STADE BRESTOIS29 per € 150 mila.

I crediti verso società nazionali sono regolati presso la stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni debitorie, per un ammontare pari a Euro 20,97 milioni (€49,9 milioni nel 2020/21).

I Debiti verso enti settore specifico ammontano a € 145,63 milioni e riguardano i rapporti con enti e società del settore e mostrano un decremento di € 5,9 milioni rispetto al 2020/21.

Nello specifico, i debiti verso società calcistiche nazionali ammontano a € 95,4 milioni (€ 83,2 milioni nel 2020/21). Gli importi maggiori riguardano: SOCIETÀ SPORTIVA LAZIO SPA con € 25,6 milioni; ATALANTA BC SPA con 25,2 milioni; US SASSUOLO CALCIO SRL con 23,9 milioni ed EMPOLI FOOTBALL CLUB S.P.A. con 13,7 milioni.

I debiti verso società calcistiche estere ammontano a € 36,38 milioni circa (€ 81,99 milioni nel 2020/21). Gli importi principali riguardano: MANCHESTER UTD F.C. LTD con 18,8 milioni; PSV NV con € 8 milioni e CHELSEA FOOTBALL CLUB con € 8,2 milioni.

I debiti verso società nazionali sono regolati presso la stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni creditorie, per un ammontare pari a Euro 20.973.000 (€67.471.000 nel 2020/21).

Per quanto riguarda i debiti tributari rateizzati non correnti, nel caso dell’Inter, non figurano.

Nel 2021/22, il debito finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore sia al fatturato netto che al valore della produzione.

Il rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA, che è positivo per € 92.500,44, risulta pari a 3,78. In altre parole, la differenza tra ricavi e costi operativi, senza considerare gli ammortamenti, determinatasi nel 2021/22, se si ripetesse negli anni successivi, riuscirebbe a rimborsare il debito netto in più di tre anni e nove mesi circa. Di solito il rapporto Net Debt/EBITDA si giudica positivamente quando è inferiore a 2. Invece, quando supera 3, pone dei dubbi sulla sostenibilità del debito, a maggior ragione occorre il sostegno della proprietà.

Non emergerebbero debiti finanziari per lo stadio.

Gli altri debiti.

In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, le società di calcio richiedenti la Licenza UEFA, non devono avere debiti scaduti verso i club, i dipendenti e/o le autorità sociali o fiscali, a meno che tali debiti siano oggetto di contenzioso, con valide argomentazioni a supporto.

La voce “debiti” iscritta nello stato patrimoniale è diminuita da € 827.623.779 a € 881.150.062, di cui € 407.944.623 per Debiti obbligazionari, € 81,24 milioni per debiti verso soci, € 145,6 milioni per debiti verso enti settore specifico; € 95,7 milioni (€ 99,2 milioni nel 2020/21) per debiti verso fornitori e € 84,2 milioni per debiti tributari.

Tra i debiti verso fornitori si segnalano i debiti verso agenti Fifa per € 32.243.000 (€ 35,58 milioni nel 2020-21; € 32,18 milioni nel 2019-20; € 25,19 milioni nel 2018-19; € 32 milioni nel 2017-18; € 24,7 milioni nel 2016-17; € 28,8 milioni nel 2015-16; € 28,2 milioni nel 2014-15) ed i debiti verso il Comune di Milano per € 31.002.000 (€ 28,78 milioni nel 2020/21) riferiti ai corrispettivi per affitto dello stadio da utilizzare a compensazione con le migliorie effettuate dalla Capogruppo, che figurano nella voce “Immobilizzazioni immateriali”.

I debiti verso il personale, variano da € 34.957.000 a € 49.453.000. Le retribuzioni a personale tesserato maturate al 30 giugno 2022, pari ad Euro 8,81 milioni, sono state liquidate nel corso dei mese di luglio 2022. I debiti relativi all'accantonamento dei premi maturati dai tesserati e dal personale dipendente legati agli obiettivi stagionali raggiunti, pari ad Euro 25.15 milioni, la cui liquidazione avverrà nel corso dell’esercizio 2022/2023. Figurano anche i debiti per incentivi all’esodo a tesserati pari ad Euro 10,73 milioni per calciatori non più impiegati nel progetto tecnico.

I debiti tributari variano da € 49.911.604 a € 84.189.106. I debiti per IRPEF su lavoro dipendente ammontano a circa € 70.929.000 (€ 41.677.000 nel 2020/21) e si riferiscono a ritenute maturate retribuzioni verso i tesserati, pagate dalla Capogruppo nei mesi successivi al 30 giugno 2022, oltre che alle ritenute rateizzate nel corso del 2020/21 e del 2021/22, come previsto dai Decreti Legislativi del 17 marzo 2020, del 19 maggio 2020 e del 14 agosto 2020, del 30 dicembre 2021 e del 21 marzo 2022. Figurano debiti per la “With Holding Tax” per circa € 7.461.000 (€ 5.740.000 nel 2020/21). I debiti per la “With Holding Tax” sono relativi alle ritenute sugli interessi passivi pagati sui finanziamenti erogati dalla Controllante ‘Great Horizon S.à.r.l.’.

I Debiti imposta IRAP ammontano a € 3.207.000 (€ 1.999.000 nel 2020/21).

La voce dei fondi rischi “2) per imposte, anche differite” è esposta per € 7.859.649.

Gli altri Fondi rischi diminuiscono da € 22.881.233 a € 15.113.366.

Il Rendiconto Finanziario.

Le variazioni di Disponibilità liquide risultano positive per € 41.299.596. Tale variazione positiva è dipesa dal flusso generato dall’attività di finanziamento, che ha determinato flussi positivi per € 3.745.757; dal flusso generato dall’attività di investimento, che è stato positivo per € 71.462.690 e dal flusso generato dall’attività operativa, che ha generato flussi negativi per € 33.908.851.

Nel 2021/22 il rendiconto finanziario mostra il ruolo determinante svolto nella gestione dei flussi attività di investimento a causa dei disinvestimenti.

L’attività finanziaria è stata svolta nella logica de “il debito paga il debito”, ovviamente tale logica porta al conseguente aumento del debito. L’ Accensione finanziamenti ha determinato flussi positivi per € 407.432.779, che sono stati utilizzati per il Rimborso finanziamenti per € 353.498.120 e il rimborso debiti a breve verso banche per € 50.188.902.

Nell’ambito dell’attività operativa, il flusso finanziario prima delle variazioni del Capitale Circolante Netto risulta positivo per € 71.274.105 (€ 223.196.850 nel 2020/21).

Nel 2021/22, dal lato investimenti risultano uscite finanziarie per l’acquisto di Diritti pluriennali alle prestazioni Calciatori per € 115.728.672 (€ 99.082.832 nel 2020/21), totalmente coperte dal disinvestimento per la cessione di Diritti pluriennali alle prestazioni calciatori realizzato per € 187.923.647 (€ 23.244.665 nel 2020/21).

Da evidenziare che la cessione dei calciatori ha finanziato l’acquisto dei nuovi calciatori realizzando importanti plusvalenze.

Il Valore della Rosa.

Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 224.546.194 (€ 309.186.045 nel 2020/21). La variazione è dovuta ad investimenti per € 120,23 milioni (€ 99,08 milioni nel 2020/21), cessioni per un valore contabile netto di € 82,74 milioni (€ 22,99 milioni nel 2020/21) ed ammortamenti per 101,07 milioni (€ 137,21 milioni nel 2020/21) e svalutazioni per € 16,56 milioni (€ 16,71 milioni nel 2020/21). Le svalutazioni riguardano i calciatori Christian Eriksen, per € 15.300.000 il cui contratto economico e stato risolto nel corso del mese di dicembre 2021; Alexis Sanchez, per Euro 154.064, il cui contratto economico e stato risolto nel corso del mese di agosto 2022 e Arturo Vidal per € 786.278 il cui contratto economico e stato risolto nel corso del mese di luglio 2022

Tra i principali calciatori acquistati figurano: Correa Carlos Joaquin (S.S. Lazio) per € 33.361.000 (€ 32.595.522 valore attualizzato) a seguito dell’esercizio dell’obbligo di riscatto “al primo punto dopo la data del 2 febbraio 2022”; Gosens Robin Everardus (Atalanta B.C.) per € 27.451.000 (€ 26.688.466 valore attualizzato); Vanheusden Zinho (Standard de Liege) per € 16.200.000 (€14.785.000 valore attualizzato); Asllani Kristjan (Empoli F.B.C.) per € 14.500.000; Dumfries Denzel Justus Morris (PSV NV) per € 14.250.000; Dzeko Edin (AS Roma) per € 2.779.000; Onana André (Svincolato) per € 2.040.000; Biral Nicolo' (Atalanta B.C.) per € 1.100.000; Andersen Silas Sinan Erhen Thorups (F.C. Kobenhavn) per € 450.000; altri "Diritti pluriennali prestazioni calciatori" (premi di rendimento maturati)acquistati nell'esercizio per € 8.098.000

Tra i principali calciatori ceduti figurano: Romelu Lukaku Bolingoli (Chelsea F.C.); Hakimi Achraf (Paris Saint-Germain)

 

La campagna trasferimenti estiva 2022-2023 è stata caratterizzata principalmente dall’acquisizione a titolo definitivo delle prestazioni professionali dei calciatori

Per le acquisizioni a titolo temporaneo figurano: Raoul Bellanova dal Cagliari; con il diritto all’acquisto da esercitare entro il 30.06.2023.

Per le cessioni a titolo temporaneo figurano Andrea Pinamonti al Sassuolo con obbligo all’acquisto definitivo al primo punto del Sassuolo dopo la data del 2 febbraio 2023; Francesco Acerbi dalla Lazio; con diritto all’acquisto da esercitare entro il 30.06.2023; Lorenzo Pirola alla Salernitana; Valentino Lazaro al Torino Eddie Anthony Mora Salcedo al Bari; Martin Satriano all’Empoli e Ionut Radu alla Cremonese, Lucien Agoumè al Troyes e Stefano Sensi al Monza; Sebastiano Esposito all’Anderlecht con diritto all’acquisto da esercitare entro il 30.06.2023.

Per le cessioni a titolo definitivo figurano Cesare Casadei al Chelsea

Nei mesi di luglio e agosto 2022 è stato risolto il contratto economico dei calciatori Arturo Vidal e Alexis Sanchez, in scadenza alla data del 30 giugno 2023, con rilevazione dell’effetto economico nel 2021-2022.

La Gestione Economica.

Nell’esercizio 2021/22, il valore della produzione aumenta da € 364.712.220 a € 439.642.868.

I costi della produzione diminuiscono da € 568.782.409 a € 527.911.546.

Il valore della produzione consolidato 2021/22 risulta aumentato del 20,5% rispetto al 2020/21. Nel 2019-2020, il valore della produzione era pari a € 372.370.111. Nel 2018-2019, il valore della produzione era pari a € 364.712.220. Nel 2017-2018, il valore della produzione era pari a €  417.080.234.

La differenza principale riguarda la voce ricavi da gare che nel 2020/21 si erano azzerati e i ricavi Media, in relazione alla disputa di 5 gare casalinghe della stagione sportiva 2019-2020 disputate nei mesi di luglio e agosto 2020, con i relativi ricavi contabilizzati nell’esercizio 2020-2021.

Il fatturato netto, senza plusvalenze, prestiti e capitalizzazione costi vivaio aumenta da € 347,5 milioni a € 321,8 milioni.

I costi della produzione diminuiscono del 7,2%, da € 568,78 milioni a € 527,91 milioni. Il 47,1% di tali costi è rappresentato dal costo del personale e il 19,1% dall’ammortamento della rosa calciatori.

Il decremento è dovuto al decremento del costo del personale e al decremento degli ammortamenti.

La differenza tra ricavi e costi della produzione risulta negativa per 88.268.678 (-€ 204.070.189 nel 2020/21).

I Ricavi.
I ricavi derivanti dalla cessione dei diritti radiotelevisivi nazionali risultano pari a € 84.239.107 (€ 125.413.182 nel 2020/21); il decremento è dovuto alla contabilizzazione nell’esercizio 2020/21 delle partite della stagione sportiva 2019/20 disputate a luglio e agosto 2020 e al miglior piazzamento conseguito dalla Prima Squadra nella stagione 2020/2021.

Per quanto riguarda i diritti TV per le competizioni europee, che ammontano a € 62.303.836; mentre, nel 2020/21, erano pari a € 64.323.960. Il decremento dipende dalla contabilizzazione dei ricavi della fase finale della UEFA Europa League 2019/20 nell’esercizio 2020/21, nonostante un percorso migliore in UEFA Champions League 2021/22

Nel Conto economico consolidato dell’Inter, nei ricavi da gare, tra gli altri ricavi, sono allocati i proventi relativi ai diritti d’archivio RAI-Infront, che risultano pari a € 6.823.000 (€ 10,42 milioni nel 2020/21) e i ricavi da “Inter TV” per € 2.457.000 (€ 5.445.000 nel 2020/21).

I ricavi commerciali, risultano diminuiti, da € 101,91 milioni a € 85,78 milioni.

Tali ricavi comprendono i proventi commerciali e royalties per € 6.472.314 (€ 4.209.868 nel 2020/21).

I Proventi da sponsorizzazioni pari ad Euro 43.497.058 (€41.605.362 nel 2020/21) riguardano i corrispettivi riconosciuti dallo “Sponsor Ufficiale” “Socios.com” e dallo “Sponsor Tecnico" Nike, dal Jersey Sponsor-back (Lenovo) e dal Jersey Sponsor- sleeves (Zytara Labs – Digitalbits). Tali proventi sono comprensivi dei performance bonus, 2021-2022, dipendenti dai risultati sportivi conseguiti.

Nel Conto economico consolidato dell’Inter, nei ricavi da gare, tra gli altri ricavi, è allocata la voce “Sponsorship EU/ in House” che nella sostanza riguarda ricavi da concessione di spazi promo pubblicitari, che è aumentata da Euro 14.149.000 a Euro 16.125.000.

La voce “Sponsorship Regional”, ha registrato, un decremento da € 38.161.000 a € 15.645.000, la voce Sponsorship Global si azzera da € 3.782.000.

I ricavi commerciali del 2020-2021 contenevano la contabilizzazione dei ricavi correlati alle partite della stagione sportiva 2019-20201 disputate nel 2021/22.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni e degli altri ricavi e proventi della stagione sportiva 19/20 rimandati nell’esercizio successivo ammontavano ad € 33.937.000.

I ricavi da gare, variano da € zero a € 37,66 milioni.

I ricavi da gare prima squadra risultano pari a € 34.485.624.

Nel 2020/21risultavano azzerati a seguito della disputa delle partite a “porte chiuse" o con accesso limitato a 1.000 spettatori.

Gli abbonamenti sono aumentati, da € zero a € 1.569.645.

I ricavi da Coppe Internazionali risultano pari a € 8.009.000. Tali ricavi, nel 2020/21, erano pari a € zero.

Gli incassi da gare di campionato in casa ammontano a € 22.630.000 (€ zero nel 2020/21) e quelli per le gare di TIM Cup a € 3.826 .000 (€ zero nel 2020/21). I ricavi da percentuale su incassi gare da squadre ospitanti risultano pari a € 1.600.390.

I ricavi da tornei e amichevoli, passano da € zero a € 20 mila.

I contributi in conto esercizio pari a € 16.612.651 (€ 8.524.319 nel 2020/21), nella tabella sopra classificati tra gli altri ricavi, riguardano principalmente i contributi della Lega legati ai premi della Tim Cupe aumentati a seguto delle vittorie e ai ricavi collettivi esclusi i diritti audiovisivi.

La voce del Conto Economico “Altri ricavi e proventi diversi”, ammontante a Euro 22.999.055 (€28.965.814 nel 2020/21), riguarda per Euro 4.707.000 i ricavi relativi alla ripartizione da parte della LNPA di somme da risarcimento danni a seguito della transazione con l’emittente televisiva MediaPro; sopravvenienze attive e insussistenze del passivo per € 11.984.000 (€ 18.503.000 nel 2020/21); rimborsi assicurativi inerenti agli infortuni patiti dai calciatori della Prima Squadra per Euro 4.214.000, i ricavi da Inter Academies per Euro 897.000 (€5.587.000 nel 2020/21); rilascio degli accantonamenti effettuati prudenzialmente nel 2020/21, pari ad Euro 3.091.000, a fronte di due posizioni creditorie verso LNPA e Sky Italia

La società continua ad investire nel vivaio, infatti, i costi del vivaio capitalizzati ammontano ad € 8.899.515 (€8.849.667nel 2020/21).

Tra i costi capitalizzati figurano: Compensi e premi allenatori per € 4.277.000 (€ 4.533.000 nel 2020/21); Inps – Enpals – allenatori per € 1.205.000 (€ 1.203.000 nel 2020/21); Indennità fine carriera allenatori per € 247.000 (€ 239.000 nel 2020/21); Assistenza sanitaria per € 22.000 (€ 2.000 nel 2020/21); Utilizzo impianti per € 2.371.000 (€ 2.167.000 nel 2020/21); Vitto e alloggio gare per € 131.000 (€ 142.000 nel 2020/21); Gestione pensionato 646.000 (€ 564.000 nel 2020/21).

Il Player Trading.

Il Player Trading dell’Inter nel 2021/22 evidenzia un risultato negativo. La differenza tra plusvalenze e minusvalenze non riesce a coprire di poco il costo annuale dei cartellini dei calciatori rappresentato dagli ammortamenti.

Le plusvalenze aumentano a € 105.232.497 da € 2.287.893 del 2020/21 e hanno un’incidenza sul valore della produzione dello 23,94% (0,63% nel 2020/21). Le Plusvalenze derivanti dalle cessioni diritti prestazioni calciatori sono relative alla cessione al Chelsea F.C. di Romelu Lukaku Bolingoli che ha generato una plusvalenza di € 66.808.118; di Hakimi Achraf al Paris Saint-Germain che ha generato una plusvalenza di € 33.572.097; di Di Gregorio Michele all’AC Monza che ha generato una plusvalenza di 3.896.131; di Gravillon Andreaw Rayan a Stade Reims che ha generato una plusvalenza di € 686.473 e di Kinkoue Etienne Ludovic all’Olympiacos F.C. che ha generato una plusvalenza di € 269.677.

Le minusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni calciatori risultano pari ad Euro 50.536 (€2.041.579 nel 2020/21) e riguardano principalmente il settore giovanile.

Tali minusvalenze da cessione diritti pluriennali, riguardano principalmente Filippo Annibale, Flavio Sulejmani e Valerio Maffi.

I costi per l'acquisizione temporanea delle prestazioni dei calciatori, pari a€ 270.000 (€ 560.000 nel2020/21).

Per quanto riguarda, le cessioni di calciatori a titolo temporaneo, ammontanti a € 1.246.479 (€ 5.060.964 nel 2020/21) riguardano Lorenzo Pirola, Michele di Gregorio e Valentino Lazaro..

Gli altri oneri da gestione calciatori, pari a Euro 4.723.285 (€1.737.774 nel 2020/21), sono principalmente relativi ai contributi di solidarietà maturati nell’esercizio relativi alle operazioni di mercato con club internazionali riguardanti la cessione dei calciatori Romelu Lukaku al Chelsea e Achraf Hakimi al Paris Saint Germain).

Gli altri proventi da gestione calciatori, ammontano a Euro 2.469.482 (€1.005.863 nel 2020/21), sono relativi ai premi diversi da campagna trasferimento calciatori maturati per i calciatori Stefano Sensi, Achraf Hakimi, Matteo Politano, Lucien Agoumè e Michele Di Gregorio, per Euro 1.849.000;  ai proventi UEFA legati alla partecipazione dei calciatori della Prima Squadra, con le rispettive nazionali, ad EURO 2020 per Euro 369 mila e ai contributi di solidarietà maturati a seguito di cessioni di calciatori a club internazionali per Euro 251 mila.

Gli ammortamenti della rosa calciatori, sono diminuiti di 35,98 milioni di Euro, da € 137,05 milioni a € 101,07 milioni.

I Costi della Produzione.

Il costo dei dipendenti, al 30 giugno 2022 in rapporto al valore della produzione incide per il 53,3%, ma se considerassimo il fatturato netto la percentuale aumenterebbe al 58,8%. Il costo del personale risultante dal bilancio consolidato è pari a € 248.434.227 (€ 261.577.613 nel 2020/21) e risulta un decremento del 5,0%. Il costo totale del personale tesserato è diminuito da € 215.763.000 a € 197.542.000.

I compensi contrattuali dei calciatori sono diminuiti da € 153.310.000 a € 152.519.000, quelli per gli allenatori e i tecnici, diminuiscono da € 33.390.000 a € 13.052.000, mentre i Premi rendimento aumentano, forse per la vittoria in campionato, da € 26.083.000 a € 29.520.000.

I diritti di immagine ammontano a € 2.452.000 (€ 2.980.000 nel 2020/21).

Il numero di calciatori è aumentato da 78 a 86; invece, il totale della forza lavoro è diminuito da 520 a 498.

Gli ammortamenti e le svalutazioni complessivi sono pari a € 168.735.438 (€ 209.559.481 nel 2020/21), di cui € 101.071.000 per ammortamenti rosa calciatori ed € 8,21 milioni per l’ammortamento relativo alla capitalizzazione dei costi vivaio. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano ad € 1.844.157 (€1.844.157 nel 2020/21).

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze. Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,913.

 

I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 12.765.041 (€ 12.597.163 nel 2020/21). L’importo maggiore dei costi per godimento dei beni di terzi, riguarda la concessione d’uso dello Stadio per Euro 4.758.000 (€ 4.697.000 nel 2020/21). I Canoni licenza d’uso diversi variano da € 2.051.000 a € 2.190.000. Gli Affitti passivi aumentano da € 2.692.000 a € 3 310.000.

I costi per prestazioni di servizi aumentano da € 51.688.396 a € 64.373.634. Tali costi comprendono anche i costi specifici tecnici aumentati da € 12,25 milioni a € 24,28 milioni. Tale incremento è dovuto al minor impatto dei costi accessori per la campagna trasferimenti, che riguardano principalmente i compensi per Agenti FIFA, che sono aumentati da € 10,98 milioni a € 22,978 milioni. I costi per l’attività sportiva ammontano a € 6,42 milioni (€ 7,77 milioni nel 2020/21) e comprendono i costi per allenamenti e ritiri pari a Euro 2.110.000 (€ 1.714.000 nel 2020/21). Tra le spese amministrative spiccano i servizi da collegate pari a € 4.977.000 (€ 5.031.000 nel 2020/21) e riguardano i servizi di gestione dello Stadio riaddebitati, in base a contratto, da Mi-Stadio. Il costo dei consulenti esterni è diminuito da € 4,23 milioni a € 4,06 milioni. Compare il compenso agli amministratori per € 1.591.000 (€ 1.516.000 nel 2020/21). I “Costi per vitto, alloggio, locomozione” ammontano a € 1,98 milioni (€ 2,03 milioni nel 2020/21).

Il costo per “Servizio biglietteria, controllo ingressi” ammonta a € 3.683.000 (€ 399 mila nel 2020/21).

Gli altri accantonamenti diminuiscono da € 20.456.542 a € 12.006.531 e riguardano principalmente: Euro 12.034 migliaia, si riferiscono principalmente gli oneri attesi a seguito della definizione di un accordo transattivo (“Settlement agreement”) raggiunto con la UEFA per un importo pari ad Euro 8,8 milioni;

Bisogna osservare che nel 2017/18 era negativa per € 34,7 milioni.

Gli oneri finanziari pari a € 49,97 milioni (€ 36,22 milioni nel 2020/21), riguardano interessi passivi su debiti verso factoring per circa € 7.867.000 (€ 4.000 nel 2020/21), interessi passivi su debiti verso controllanti per € 4.800.000 (€ 5.476.000 nel 2020/21), gli oneri per il prestito obbligazionario per € 25.387.000 (€ 22.263.000 nel 2020/21), Oneri accessori su finanziamenti e prestiti obbligazionari € 5.463.000 (€216.000 nel 2019/21) e oneri finanziari su debiti verso banche per € 1.491.000.

L’attualizzazione dei prestiti a medio /lungo termine ha comportato costi per € 4.924.000 (€ 5.724.000 nel 2020/21).

Gli oneri accessori su finanziamenti variano da € 216 mila a € 5.463.000.

Per quanto riguarda i proventi finanziari, l’importo di € 955 mila (€ 2.706.600 nel 2020/21), si riferisce a interessi attivi per attualizzazione dei crediti.

 

La regola della stabilità.

Nella sostanza per il principio cardine della stabilità, del nuovo Regolamento UEFA, è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle transazioni.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, il periodo di monitoraggio per il 2021/22 è stato esteso e copre quattro periodi di rendicontazione, ovvero gli esercizi che terminano nel 2018, 2019, 2020 e 2021;

La UEFA stessa ha comunicato che, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019-2020 e 2020-2021.

 

Nel caso in questione, il risultato prima delle imposte è negativo per € 136.602.520.

Il risultato prima delle imposte 2020-2021 risulta negativo per € 239.474.029.

Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo per 97.237.412.

Il risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta negativo per 40.320.833.

La somma algebrica del risultato prima delle imposte per il 2017/18, 2018/19, 2020/21 e il 2021/22; è negativa per € 513,6 milioni tuttavia il 2020/21 andrà valutato unitamente al 2019/20.

L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione del “Break-even result” ora denominato “Football Earnigs” ai fini del Financial Fair Play.  Da tale risultato si possono escludere i costi per il settore giovanile, la squadra femminile, gli altri ammortamenti che non riguardino i calciatori.

 

Il saldo delle imposte, è negativo per 3,4 milioni di Euro e imposte correnti pari a Euro 3.74 milioni; imposte differite positive pari Euro 414 mila; imposte anticipate negative pari a Euro 121 mila.

Di conseguenza, il risultato consolidato del Gruppo Inter dell’esercizio 2021/22 presenta la perdita di 140.056.180 (45.579.264 nel 2020/21).

Ai fini del calcolo e del rispetto dei limiti del “break-even” del Fair Play Finanziario, nella determinazione del “Football Earnigs” non si considereranno oltre i soli elementi come: gli altri ammortamenti; plusvalenze e minusvalenze determinate da attività fisse che non siano i calciatori; gli oneri finanziari determinati da investimenti “virtuosi”; le spese per il settore giovanile e femminile, anche gli effetti economici dovuti alla pandemia COVID.

Conclusioni.

La gestione caratteristica è caratterizzata da un elevato fabbisogno di cassa operativo e finanziario

Per le prospettive di gestione nel futuro è significativo che si sia evidenziato che l’aver registrato plusvalenze considerevoli e la contrazione di nuovo debito abbia evitato alla proprietà di intervenire finanziariamente.