lunedì 25 novembre 2019

Bilancio Ajax 2018/2019: la Champions raddoppia il fatturato; l’utile netto è di 51,9 milioni.




Luca Marotta

Il bilancio 2018/19 dell’Ajax ha riflesso, in termini numerici, la brillante stagione sportiva sia a livello di competizioni europee che a livello di competizioni nazionali, con il conseguimento del “double” olandese.
Invero, l’Ajax ha adottato un modello gestionale che lo rende molto forte sul piano sportivo nazionale olandese; tuttavia, il fatturato netto non molto elevato, rispetto ai competitors europei, e l’adozione di una politica di ingaggi contenuti, rende estremamente difficile competere sulla scena internazionale; tuttavia, nel 2018/19 l’Ajax ha partecipato brillantemente alla fase a gironi di UEFA Champions League Gruppo E, accedendo alle semifinali della competizione, perdendo con il Tottenham e nel 2016-2017, ha disputato la finale di Europa League.
In ogni caso, l’Ajax è un club ben gestito, il modello di business dipende da due fattori: qualificazione per le competizioni UEFA; plusvalenze realizzate dalla vendita dei calciatori. Per questo motivo l’Ajax pone molta attenzione al settore giovanile.

L’Ajax ha chiuso anche il bilancio relativo all’esercizio 2018-19 con un risultato positivo, grazie ai ricavi da competizioni europee.

Il bilancio consolidato 2018-19 dell'Ajax si è chiuso evidenziando un risultato positivo di Gruppo per Euro 51.919.000, al netto delle interessenze di terzi (negative per € 186.000); mentre, nell’esercizio precedente il risultato del Gruppo riclassificato era positivo per Euro 2.189.000. Il fatturato netto (‘Netto omzet’) mostra un incremento di 92,9 milioni di Euro, sul dato riclassificato, da 92,9 milioni di Euro a 199,5 milioni di Euro.
A determinare il risultato positivo record sono risultati decisivi i ricavi complessivi da UEFA Champions League pari a 95.3 milioni di Euro, oltre alle plusvalenze, pari a 72,6 milioni di Euro, che hanno contribuito, con il solito contributo importante.

Nel 2016/17, la finale di UEFA Europa League aveva permesso l'incremento dei ricavi da competizioni europee, che ammontavano a 25,9 milioni di Euro; mentre, nel 2017/18 diminuirono a 3,16 milioni di Euro.

Le cifre del bilancio 2018-19 ribadiscono che l'Ajax è un club sano, dal punto di vista economico, finanziario e patrimoniale.

I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, pari a 34,4 milioni di Euro (€ 29,9 milioni dato riclassificato 2017/18; € 28,9 milioni dato originario 2017/18), per la quarta volta consecutiva nella storia del club, hanno superato i 25 milioni di Euro.

Il consiglio di amministrazione e il consiglio di vigilanza hanno proposto di pagare un dividendo di venticinque centesimi di euro per azione.

Dal punto di vista sportivo, nel 2018-19, l’Ajax ha raggiunto le semifinali di UEFA Champions League, perdendo col Tottenham. Per quanto riguarda il campionato l’Ajax ha vinto l’ Eredivisie con 86 punti (2° posto nel 2017/18) e si è qualificato per la stagione 2019-20 ai preliminari della UEFA Champions League. Nella coppa nazionale (KNVB beker) l’Ajax ha vinto in finale col Willem II.

Il Gruppo.

AFC Ajax è stata fondata il 18 marzo 1900 in un caffè sulla Kalverstraat di Amsterdam.
“Amsterdam Football Club Ajax N.V.” è una società quotata in Borsa (“EuroNext Amsterdam”) dal 1998, con sede ad Amsterdam in Arena Boulevard 29. In base ai dati pubblicati sul sito di Euronext e aggiornati al 4 ottobre 2019, i principali soci sono: Vereniging AFC Ajax, con il 73.0%; NN Investment Partners BV, con il 5.29%; Invesco Ltd, con il 4,99%; Schulte Fischedick con il 3,01 %; I.E. Strating con il 3,01 %; R.E. Strating con il 2,89 % e flottante la parte restante per il 7,81 %.

La controllata consolidata estera è:
- Ajax Cape Town Ltd., Città del Capo, Sud Africa: che è una squadra di calcio, controllata al 51%.
Per quanto riguarda la società sudafricana Ajax Cape Town Ltd, controllata al 51%, essa ha fatto registrare un risultato negativo al netto delle tasse per 0,4 milioni di Euro. Il fatturato è stato pari a 2 milioni di Euro, di cui € 0,6 milioni per ricavi televisivi, € 0,8 milione per sponsorizzazioni e il resto da vendita dei biglietti, merchandising e premi.  

Nell’attivo del bilancio consolidato il valore delle partecipazioni è di € 4.303.000 (€ 4.166.000 nel 2017/18). Tali partecipazioni riguardano circa il 13,2% di Stadion Amsterdam NV per € 2.800.000 (€ 2.800.000 al 30.06.2018).
Il Gruppo Ajax possiede circa 20.000 certificati azionari di tipo F della società Stadion Amsterdam NV del valore nominale di 454 Euro cadauna per un valore nominale complessivo di € 9.075.604.
La partecipazione del 13,2% in Stadion Amsterdam NV (l'ArenA) non determina un'influenza significativa e le ricevute di deposito per una quota F di Stadion Amsterdam NV sono pertanto classificate come "investimenti disponibili per la vendita" e valutate al fair value. Infatti, tale valore è esposto in bilancio per € 2.800.000 (€ 2,8 milioni nel 2017/18), in base ad una relazione di stima. Nel 2017, sulla base del rapporto di valutazione esterna avvenuta nell’ambito di una proposta di vendita di alcuni certificati azionari dal Comune di Amsterdam all’Ajax, il valore della partecipazione in “Stadion Amsterdam NV” è stato determinato in 2,8 milioni di euro. In base ad un'analisi interna del valore basata sull'ultimo rapporto di valutazione e su nuovi fattori, non è emersa alcuna indicazione che tale valutazione debba essere ridotta.

Nel 2009/2010 è stato acquistato un certificato azionario A della società Stadion Amsterdam NV, per un importo di 225 100 Euro. Nel 2014/2015 sono stati acquistati tre certificati azionari A della società Stadion Amsterdam NV, per un importo di 677.500 Euro; nel 2015/16 sono stati acquistati due certificati della società Stadion Amsterdam NV per un importo complessivo di euro 450.000.
Nel 2018/2019 è stato acquistato 1 certificato di una quota A di Stadion Amsterdam NV per un importo di 137.500 EUR.

L’importo totale di questi certificati è di 1.490.100 euro. Il certificato azionario A, dà diritto a tempo indeterminato ad uno skybox con 10 posti e parcheggio riservato con 5 posti auto riservati, ed ha un valore nominale di Euro 113.445.

Tra le partecipazioni è inclusa un’interessenza in Eredivisie NV pari a 13.613 Euro, rappresentata da un certificato azionario del valore nominale di Euro 2.500. L’importo maggiore iscritto in bilancio rispetto al valore nominale è a titolo di sovrapprezzo.

AFC Ajax NV è socia della “Coöperatieve Contractpartners XXVI U.A.”.

Il Valore dell’Ajax.

Il grafico seguente, tratto da Euronext (Link: https://live.euronext.com/en/product/equities/NL0000018034-XAMS/ajax/ajax/quotes#chart ) mostra l’andamento della quotazione in borsa dal 17-11-2014 al 17-11-2019.



I numeri di borsa dicono che il valore dell’Ajax aumenta costantemente, salvo l’impennata dei primi giorni di maggio 2019, in coincidenza con la semifinale di UEFA Champions League disputata col Tottenham.
La capitalizzazione di Borsa dell’Ajax al 15.11.2019 è di Euro 381.333.000, con una quotazione di € 20,80 e considerando 18.333.333 azioni. La capitalizzazione di Borsa dell’Ajax al 23.11.2018 era di 262 milioni di Euro, con una quotazione di € 14,30 e considerando 18.333.333 azioni. La capitalizzazione di Borsa dell’Ajax al 17.10.2017 era di circa 196,9 milioni di Euro, con una quotazione di 10,195 Euro; mentre al 13.12.2016 era di circa 159 milioni di Euro, con una quotazione di 8,675 Euro. Dal giorno 02/07/2018 al giorno 15/11/2019, il valore più alto della quotazione come prezzo di chiusura è stato di 24,7 Euro il 07/05/2019 e quello più basso è stato di 11, 5 Euro il 03/07/2018.
La capitalizzazione di mercato di AFC Ajax al 30 giugno 2019 era di € 339 milioni; mentre, la capitalizzazione di mercato di AFC Ajax al 30 giugno 2018 era di € 231 milioni e al 30 giugno 2017 era di € 207 milioni.

Secondo la classifica BrandFinance® Football 50 2019 il valore del brand dell’Ajax, come valore (“brand value”), risulta essere al trentesimo posto del campione analizzato e come forza del marchio (“brand strength”) risulta al sedicesimo posto.

La Strategia.
 
La visione strategica dell’Ajax si basa su 4 pilastri:
• Continuare a migliorare la qualità del gruppo di giocatori e dei giovani
• Posizionare l’Ajax come marchio globale
• Ulteriore sviluppo dell'organizzazione
• Mantenere l'equilibrio finanziario

La Strategia dell’Ajax punta molto sullo sviluppo del settore giovanile. L’obiettivo è quello della formazione e l’affermazione di giovani talenti che vengono venduti con realizzo di plusvalenze.
Contemporaneamente, si cerca di perseguire anche l’obiettivo di vincere, con un ‘giuoco’ offensivo e attraente, nelle varie competizioni con una squadra giovane. Vi è la convinzione che con tale stile di gioco si possa giocare e vincere a livello europeo, con tanti giocatori provenienti dalle formazioni giovanili e in stadi al completo. Secondo gli Amministratori per conseguire un successo sportivo continuo, occorre creare il giusto mix tra giocatori formati dal settore giovanile e giocatori con esperienza internazionale.
La formazione è stata e rimane la priorità principale del club.
Pertanto l’obiettivo è quello di attrarre non solo i migliori talenti, ma anche allenatori e gli specialisti che eccellono nello sviluppo dei giovani calciatori, in modo tale che Ajax diventi la scelta privilegiata per i grandi talenti.
Gli Amministratori ritengono che questa strategia renda attraente l’Ajax anche per i tifosi e i partner commerciali, creando valore.

Il posizionamento del marchio del club come marchio globale, crea ulteriori opportunità per lo sviluppo anche per nuovi modelli di business. Dal punto di vista finanziario l’Ajax persegue una gestione economica equilibrata con l’obiettivo del pareggio e una crescita del valore del brand.

Dal punto di vista sportivo l’Ajax ha come obiettivi quello di vincere le competizioni nazionali e partecipare alle competizioni europee in modo strutturale. La partecipazione costante alla UEFA Champions League aumenta la base di potenziali tifosi.
Gli Amministratori elencano quelli che sono i Valori fondamentali del club: 1) voler essere i migliori, con una mentalità vincente; 2) pensare offensivo, nel senso di prendere sempre l'iniziativa; 3) Far crescere i talenti; 4) puntare a rafforzarsi, lavorando insieme, ognuno con le proprie competenze uniche e usando le qualità dell'altro, prestando attenzione all'individuo e al suo sviluppo; 5) mostrare leadership; mostrando rispetto per se stessi, gli altri e l’ambiente; 6) avere la mentalità di Amsterdam.

La continuità aziendale.

La Relazione della società di revisione Deloitte Accountants B.V. non contiene riserve, rilievi o richiami sul tema della continuità aziendale.

L’impatto dei principi contabili.

L’applicazione del principio contabile IFRS 15 (“Ricavi provenienti da contratti con i clienti”), dal 1° luglio 2018, ha comportato la riclassificazione dei dati contabili del 2017/18. Il principio contabile ha determinato l’aumento dei ricavi di sponsorizzazione 2017/18 da € 28.931.000 a € 29.959.000.

L'IFRS 15 si concentra sull'identificazione e sulla soddisfazione degli obblighi di prestazione e include una guida specifica sui metodi per misurare i progressi verso la completa soddisfazione di un'obbligazione di prestazione, pertanto i ricavi su determinati contratti commerciali sono rilevati ai sensi dell'IFRS 15.

AFC Ajax NV ha esaminato e analizzato le cinque fasi dell'IFRS 15, ovvero l'identificazione di un contratto, l'individuazione dell'obbligo di prestazione nel contratto, la determinazione del prezzo di transazione, l'assegnazione del prezzo di transazione all'obbligo di prestazione e la contabilizzazione dei ricavi.

Lo Stato Patrimoniale.



La struttura dello stato Patrimoniale è solida. Il Patrimonio Netto, positivo per € 210 milioni, finanzia il 54,2% dell’attivo. La variazione in aumento di € 51,7 milioni, rispetto al dato riclassificato del 2017/18, è dovuta essenzialmente all’utile dell’esercizio.
Le passività correnti sono aumentate di 40,6 milioni di euro a causa dell’aumento dei debiti tributari per l’imposta sulle società.
I debiti bancari sono di modesto importo, perché ammontano complessivamente solo a € 38 mila (€ 25 mila nel 2017/18).
Il 37% del passivo riguarda debiti verso club di calcio.
Le altre passività correnti pari a € 35,3 milioni, includono un importo di 798.150 euro (al 30 giugno 2018, 290.000 euro) per il debito per il compenso degli amministratori.
I risconti passivi correnti per ricavi anticipati per abbonamenti, Sky Box, aree ospitalità e business, sponsorizzazioni, rappresentano l’11,6% delle passività. I risconti passivi correnti ammontano a € 20,57 milioni (€ 39,7 milioni dato riclassificato nel 2017/18).
Le disponibilità liquide, pari a € 61,97 milioni (€ 12,19 milioni nel 2017/18), rappresentano il 16% (4,5% nel 2017/18) dell’attivo.
Gli investimenti di liquidità ammontano a € 24.308.000 (€ 23.941.000 nel 2017/18), che riguardano un portafoglio di investimenti detenuto presso una banca. La banca è responsabile della gestione di tali investimenti a spese ea rischio di Ajax, sulla base di direttive di investimento preesistenti.
Il capitale circolante netto è positivo per € 44,45 milioni (€ 23,18 milioni nel 2017/18).

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra passivo non esigibile (patrimonio netto) e debiti totali determina l’indice di indebitamento. Il valore ideale deve muoversi all’intorno di 1.
Nel caso dell’Ajax è uguale a 1,19.
I mezzi propri sono superiori al capitale di prestito.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile.
Nel caso dell’Ajax è uguale a 2,19. Il totale dei beni a disposizione è abbondantemente superiore al passivo esigibile.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso dell’Ajax è uguale a 1,37. Ciò vuol dire che l’attivo a breve è in grado di pagare i debiti a breve.

Il Valore della Rosa.



Il valore contabile della rosa al 30 giugno 2019 è di € 158,07 milioni (€ 87,9 milioni nel 2017/18) e registra un incremento di circa € 70 milioni circa, La variazione è dovuta ad investimenti per € 116,61 milioni, cessioni per un valore contabile netto di € 7,8 milioni e ammortamenti per € 38,7 milioni.

Gli investimenti principali hanno riguardato l’acquisto di Dusan Tadic, Daley Blind e Lisandro Magallan.

Nel 2018/2019 sono stati ceduti: Justin Kluivert (AS Roma), Maximilian Wöber, Frenkie de Jong (Barcellona) e Daley Sinkgraven.

Le Immobilizzazioni materiali.

Le immobilizzazioni materiali ammontano a € 22,56 milioni (€ 20,31 milioni nel 2017/18) e incidono per il 5,8% sull’attivo totale.
I terreni e i fabbricati sono esposti per € 16,6 milioni (€ 14,32 milioni nel 2017/18); gli impianti e i macchinari sono pari a € 365 mila (€ 279 mila nel 2017/18); gli altri beni materiali risultano pari a € 4.368.000 (€ 3.742.000 milioni nel 2017/18) e le immobilizzazioni materiali in corso ammontano a € 1.228.000 (€ 1.970.000 nel 2017/18).
Il costo storico della voce terreni e fabbricati è di € 34,88 milioni (€ 31,8 milioni nel 2017/18). La voce fabbricati include migliorie beni di terzi e gli interessi che vengono ammortizzati in un periodo di 10 anni. Il valore contabile al 30 giugno 2019, ammonta a Euro 2.647.506 (Euro 2.655.823 al 30 giugno 2018).

La Posizione Finanziaria netta.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.



La posizione finanziaria netta è positiva per 61,93 milioni, considerando solo le disponibilità liquide ed escludendo gli investimenti che non costituiscono immobilizzazioni.
Il saldo tra crediti e debiti per la vendita e acquisizione di calciatori è negativo per € 2,34 milioni.

Poiché non figurano debiti fiscali e previdenziali rateizzati non correnti, la posizione finanziaria netta positiva aumentata del saldo a credito verso squadre di calcio risulta positiva per 59,6 milioni di Euro e risulterebbe conforme al Regolamento del Fair Play Finanziario.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso in questione, al 30.06.2019, non figurano debiti direttamente attribuibili alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione che dovrebbero essere considerati, ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”.

Il Rendiconto finanziario consolidato.



La variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per € 49.781.000 (-€ 52.309.000 nel 2017/18). Le disponibilità liquide iniziali risultano pari a € 12.190.000.
La variazione dei flussi di cassa è dovuta a flussi di cassa negativi generati dall’attività operativa per € 48.465.000 e a flussi di cassa positivi dall’attività di investimento per € 1.237.000, a causa dell’acquisto di calciatori che hanno assorbito Euro 71.703.000 e cessioni di calciatori che hanno apportato flussi positivi per € 76.536.000. L’attività di finanziamento ha generato flussi di cassa positivi per € 3 mila. Le differenze di cambio sulle disponibilità liquide hanno generato flussi positivi per € 76 mila.

Il Conto Economico.



Complessivamente i ricavi derivanti dall’attività calcistica, esclusi ricavi TV e commerciali, aumentano da € 34.437.000 a € 131.064.000, soprattutto grazie ai ricavi derivanti dalle competizioni europee.

Il fatturato dei biglietti relativi ai posti riservati annuali totali venduti (abbonamenti, business seats e skybox) è stato di € 27,0 milioni, con un incremento di € 2,3 milioni. Insieme al numero di abbonamenti emessi, il numero totale di biglietti annuali riservati emessi è 43.244 (43.544 nel 2017-18; 39.439 nel 2016-17; 38.511 nel 2015/16; 40.595 nel 2014-15; 41.985 nel 2013-14; 42.856 nel 2012-13).

 I ricavi derivanti dalla vendita di biglietti per le gare di campionato, coppa nazionale e amichevoli aumentano da € 4,75 milioni a circa € 6,93 milioni.
Il numero medio degli spettatori a partita è stato di 52.258 (50.979 nel 2017/18; 48.945 nel 2016/17; 47.882 nel 2015/16 e 48.062 nel 2014/15), per uno stadio che ha una capacità di 54.033 spettatori.
Complessivamente il fatturato relativo alla partecipazione alle competizioni UEFA, tra incassi da botteghino e premi, aumenta di € 92,14 milioni da € 3,16 milioni a € 95,3 milioni. I ricavi da gare per competizioni Europee aumentano di € 15,3 milioni, da € 2.098.000 a17.412.000, a causa del raggiungimento delle semifinali di UEFA Champions League in luogo dell’eliminazione ai turni preliminari delle competizioni del precedente esercizio.  Per lo stesso motivo, per quanto riguarda i premi per la partecipazione a competizioni Europee, essi aumentano da € 15,5 milioni a € 77,89 milioni.

I ricavi per abbonamenti, pari a € 12,9 milioni, € 0,1 milioni in meno rispetto al 2017/18. Il numero degli abbonamenti, esclusi i business seats e skybox, è stato pari a 39.505 (40.396 nel 2017/18; 36.322 nel 2017/18; 35.854 nel 2015/16 e 37.996 nel 2014/15).
I ricavi per le aree business e skybox aumentano del 20,7%, da € 11.658.000 a € 14.068.000. Il fatturato relativo agli Skybox è aumentato di 700 mila Euro, da € 3,8 milioni a € 4,5 milioni, mentre i ricavi per le aree business è aumentato di € 1,7 milioni, da € 7,9 milioni a € 9,6 milioni.
Gli altri ricavi relativi al calcio ammontano a € 1.863.000; mentre, nell’esercizio precedente erano pari a € 1.817.000. Tali ricavi includono i rimborsi per le convocazioni nelle squadre nazionali per € 300 mila (€ 1 milione nel 2017/18); il prestito di calciatori per € 400 mila (€ 100 mila nel 2017/18) e ricavi di ristorazione per € 400 mila (€ 400 milioni nel 2017/18).
I ricavi televisivi, che comprendono anche i ricavi internet, diminuiscono di 752 mila Euro, da € 11,4 milioni a € 10,64 milioni. I ricavi televisivi nazionali ammontano a € 8,2 milioni (€ 9,7 milioni nel 2017/18).  La diminuzione è dovuta principalmente alle minori entrate televisive ad Ajax Cape Town.

I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità sono pari a 34,3 milioni di euro (€ 29.959.000 dato riclassificato del 2017/18). I ricavi sono aumentati di 4,4 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie a nuovi sponsor come Iconix, contratti migliorati, bonus a seguito di risultati sportivi e aumento delle entrate grazie alle collaborazioni con partner internazionali come il cinese Guangzhou R&F FC.
Per il 2018/19, Ziggo e adidas risultano come Main partner. Senza partnership a lungo termine, è impossibile costruire qualcosa; nel caso specifico dell’Ajax, i principali sponsor sono collegati da contratti all'Ajax, rispettivamente: Ziggo fino al 2022 e adidas fino al 2025. Gli Amministratori hanno ribadito che gli accordi con Ziggo e adidas sono due solide basi per il budget dell’Ajax.

L'aumento delle vendite di articoli di merchandising è stato di € 7,1 milioni da € 14,1 milioni a € 21,2 milioni a causa delle maggiori vendite compresa la collezione adidas e dell'apertura della filiale della Kalverstraat.

I costi operativi totali, esclusi gli ammortamenti dei calciatori, risultano aumentati del 57,1%, da 105,2 milioni di Euro a 165,2 milioni di Euro, in misura meno che proporzionale all’incremento del fatturato netto che è stato del 114,6%.
I Costi del Personale aumentano del 74,41%, da € 52,8 milioni a € 92,17 milioni.  
Il costo del personale dell’attività calcistica aumenta da 38.680.000 a 74.286.000.
La voce salari, stipendi e oneri previdenziali e assicurativi per il calcio ammonta a € 60,5 milioni (€ 26,4 milioni nel 2017/2018) per i giocatori e per un importo di € 13,8 milioni (2017/2018: € 12,3 milioni) sul personale tecnico e medico. Il motivo dell’incremento risiede nei premi. Nella voce salari, stipendi e oneri di sicurezza sociale è compreso l’importo di 22,9 milioni di EUR (30,8%) in premi (nel 2017/2018: € 0,5 milioni; pari all’1,3%).
Il numero dei dipendenti complessivo (Olanda e Sud Africa) è diminuito da 448 unità a 441 unità. Il numero dei dipendenti in Olanda è aumentato da 356 unità a 374 unità.  Al 30 giugno 2019, il numero di dipendenti risultava composto da 110 giocatori, 119 dipendenti tecnici e medici e altri 212 dipendenti (30 giugno 2018: 127 giocatori, 111 dipendenti tecnici e medici e altri 210 dipendenti).
Il rapporto tra costi del personale e fatturato netto è pari al 46,2% e risulta conforme al Regolamento sul Fair Play Finanziario.
Il compenso agli amministratori, tra cui figurano Edwin van der Sar (amministratore delegato) e Marc Overmars (gestione degli affari calcistici), è stato pari a € 5.471.000 (€ 1.604.0000 nel 2017/18). Edwin van der Sar e Marc Overmars sono costati rispettivamente la cifra di € 1.165.000 ed € 2.371.000.
Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali sono pari a € 3.792.000 (€ 3.175.000 nel 2017/18).
La voce relativa agli altri costi operativi include il costo del venduto, gli altri ammortamenti e gli oneri diversi di gestione. Gli oneri diversi di gestione ammontano a € 57.694.000 (€ 41,72 milioni dato riclassificato del 2017/18). Tale voce include: i costi relativi alle gare pari a € 21.840.000 (€ 11.742.000 nel 2017/18); gli altri costi del personale per € 6.289.000 (€ 4.380.000 nel 2017/18); gli affitti e spese per fabbricati per € 13.338.000 (€ 10.982.000 nel 2017/18) e i costi di gestione e amministrazione pari a circa € 16.217.000 (€ 14.612.000 dato riclassificato del 2017/18).  
Il costo del venduto dei prodotti a marchio Ajax e altri è aumentato di € 4,1 milioni a € 11,6 milioni in linea con l'aumento del fatturato delle merci.
Le imposte sul reddito risultano negative per € 17.533.000.

Il Player Trading.



L’Ajax, nel 2018-19, ha realizzato un risultato da “player trading” positivo per € 33,9 milioni, mentre, nel 2017/18, era positivo per € 14,4 milioni. Il risultato è determinato dalla somma algebrica degli ammortamenti dei calciatori e del risultato della cessione economica sui diritti alle prestazioni dei calciatori.
Gli importi relativi alle quote di ammortamento sono aumentati di € 13,7 milioni, da € 25 milioni a € 38,7 milioni. Ciò è stato causato dall’acquisto di calciatori con elevate quote di ammortamento, come Dusan Tadic, Daley Blind e Lisandro Magallan e dal 2017-2018 Hassane Bandé, Rasmus Kristensen, Nicolas Tagliafico, Perr Schuurs e Zakaria Labyad.

Il risultato della cessione calciatori consiste principalmente nell'ammontare dei ricavi netti al netto delle commissioni di trasferimento, meno il valore di carico del giocatore in questione.
In definitiva, nel 2018/19, l’importo delle plusvalenze, pari a € 72,6 milioni (€ 39,36 milioni nel 2017/18), è riuscito a coprire il costo annuale dei cartellini ed è stato decisivo per la determinazione dell’utile finale.
Nel 2018/2019 le cessioni hanno riguardato Justin Kluivert alla Roma (corrispettivo fisso di 17,25 milioni di euro, e variabile, fino ad un massimo di 1,5 milioni di euro, per bonus legati al raggiungimento da parte della Roma e del Calciatore di determinati obiettivi sportivi), Maximilian Wöber, Frenkie de Jong al Barcellona (75 milioni di euro più 11 milioni di variabili) e Daley Sinkgraven.

Inoltre, in caso di rivendita spetteranno proventi da contributi per la formazione, contributi di solidarietà e quote da commissioni di trasferimento.

Conclusioni.

L’equilibrio economico dell’Ajax è basato sul Player Trading, alimentato dalla strategia aziendale che punta sui giovani; ma altro fattore importante è la partecipazione alle Competizioni UEFA. Anche a causa del raggiungimento della Semifinale di UEFA Champions League, l’esercizio 2018/19 è stato definito come il migliore degli anni 2000.
In effetti i conti del 2018/19,  hanno evidenziato il record di fatturato e di utile netto.
Il successo sportivo della prima squadra è di grande importanza per il continuo sviluppo di AFC Ajax NV.
Bisogna evidenziare che per quanto riguarda il Fair Play Finanziario, l’Ajax non presenta criticità.
Per il 2019/20, l’Ajax registrerà la plusvalenza dovuta alla cessione alla Juventus, il 18.07.2019, per un corrispettivo di 75 milioni di Euro  di Matthijs de Ligt. Sempre nel 2019/2020, l'Ajax si è qualificato per la fase a gironi del torneo UEFA Champions League, il che significa che è possibile fare una previsione di chiusura dell’esercizio con un risultato positivo in quanto i ricavi riguardanti le competizioni europee saranno di almeno € 50,0 milioni.

giovedì 21 novembre 2019

Bilancio FC Bayern 2018/19: un anno di cifre record! Dividendo di 15 milioni con 52,5 milioni di utile consolidato netto ed un fatturato consolidato netto di 660,1 milioni.



Luca Marotta


Il 15 Novembre 2019, all’ “Audi Dome” si è tenuta l’Assemblea della società ‘FC Bayern München AG’ riguardante, i risultati economici della stagione 2018/19.
Gli Amministratori hanno evidenziato che nell’esercizio 2018/2019 , il Gruppo FC Bayern München ha raggiunto record assoluti nei 119 anni di storia del club, superando nuovamente i record già esistenti, in termini economici.
Nella sostanza, il Bayern ha migliorato, ancora una volta, i positivi risultati economici degli esercizi precedenti.
Non è un caso che trai i valori del Bayern spicca quello della “Responsabilità finanziaria”:
le spese del Bayern sono basate sui ricavi. Il Bayern spende solo ciò che ha già guadagnato.

Per quanto riguarda il fatturato netto, anche la stagione 2018/19 diventa la nuova stagione dei record. Tale circostanza è importante, perché permette al Bayern di mantenere il passo, a livello economico, dei Top Club europei come Real Madrid, Barcellona e Manchester United, cui si debbono aggiungere, per la forza economica della proprietà, anche PSG e Manchester City.
I ricavi lordi consolidati pari a 750,4 milioni di Euro (€ 657,45 milioni nel 2017/18), sono aumentati del 14,1% circa; mentre, l’EBITDA consolidato, pari a 146,1 milioni di Euro, è aumentato del 7% e il risultato prima delle imposte consolidato è risultato positivo con 75,3 milioni di euro; mentre il risultato consolidato al netto delle imposte è stato pari a 52,5 milioni di euro.

Jan-Christian Dreesen, vicepresidente del comitato esecutivo di Bayern Monaco AG, nel presentare i risultati dell’esercizio 2018/19, ha detto che FC Bayern ha una base molto solida dal punto di vista economico, finanziario e patrimoniale, che si ulteriormente rafforzata. Infatti, il conseguimento di risultati economici positivi permette di rafforzare il club dal punto di vista finanziario e consente di effettuare gli investimenti necessari nella squadra, per l’acquisto di calciatori, per continuare a competere nella massima élite europea del calcio professionistico.
Nella competizione tra i grandi club Europei per acquisire i migliori talenti, il Bayern continuerà a indirizzare tutti gli sforzi economici verso tale obiettivo. L’ obiettivo finale del Bayern è quello di non massimizzare i profitti, ma massimizzare il successo sportivo.

Il Consiglio di Gestione e il Consiglio di Sorveglianza hanno proposto un dividendo di 50 centesimi per azione, ovvero a un dividendo complessivo di 15 milioni di euro, di cui  11,25 milioni di euro spettanti a FC Bayern Munich e.V..
In termini finanziari, la forza del Bayern continua a essere la sua abilità commerciale, con ricavi commerciali per un totale complessivo di 288 milioni di Euro su un fatturato consolidato netto di 660,1 milioni di Euro. Poiché il Bayern, rispetto agli altri Top club europei, presentava uno svantaggio competitivo per quanto riguarda i ricavi TV nazionali, ha fatto leva sui ricavi commerciali, che rappresentano la principale fonte di ricavo per il club bavarese. Invero, nel 2018/19, i ricavi televisivi nazionali sono aumentati del 15,5%, a 124,5 milioni di Euro, ma restano molto al di sotto dei top club della Premier League.
L’esercizio 2018/19 si è caratterizzato per il conseguimento di risultati economici record a livello di ricavi, comprensivi delle cessioni calciatori, e di profitti col superamento della soglia dei 750 milioni di ricavi lordi per la prima volta. Infatti, nel corso dell'ultimo esercizio, il Gruppo ha realizzato ricavi, comprensivi delle cessioni calciatori, pari a € 750.400.000 (€ 657.400.000 nel 2017/18; € 640.500.000 nel 2016/17 e € 626.800.000 nel 2015/16), segnando un incremento del 14,1%, nonostante la prematura eliminazione in Champions League agli ottavi.
Rispetto all’esercizio precedente, il fatturato netto consolidato è aumentato, nonostante che la sconfitta in Champions con il Liverpool è avvenuta prematuramente agli ottavi, e ha fatto venir meno gli incassi e i premi dei quarti e semifinali, che furono conseguiti nell’esercizio precedente. Tuttavia sono aumentati i ricavi riguardanti i diritti TV e i proventi di sponsorizzazione e marketing; invece i ricavi da merchandising risultano diminuiti
L’utile consolidato di “FC Bayern Monaco AG”, al netto delle imposte, ha toccato la cifra record di € 52,5 milioni (€ 29,5 milioni nel 2017/18).
FC Bayern München AG distribuirà agli azionisti un dividendo di € 15.000.000 (50 centesimi per azione). Il dividendo precedente è stato di € 12.000.000 (40 centesimi per azione). Il dividendo 2017/18 è stato di € 16.500.000 (55 centesimi per azione). Il dividendo 2015/16 è stato di € 12.000.000 (40 centesimi per azione). Il dividendo 2014/15 è stato di € 7.500.000, pari a 25 centesimi per azione.
L’associazione “FC Bayern München eV” riceverà un dividendo pari a Euro € 11.250.000 (€ 9.000.000 nel 2017/18).

Dal punto di vista sportivo, per il Bayern München, l’esercizio 2018/19 si è chiuso con il conseguimento della vittoria della Bundesliga con 78 punti, per la settima volta consecutiva, la sconfitta agli ottavi di UEFA Champions League, ad opera del Liverpool, vincitore della competizione, e la vittoria nella competizione di coppa nazionale “DFB Pokal”, disputata il 25.05.2019, con il club “RasenBallsport Leipzig”.

Pertanto il Bayern, con la vittoria della Bundesliga e della Coppa nazionale, ha conseguito il dodicesimo “double”.
La bacheca del Bayern può annoverare: 29 Titoli di Germania; 19 Coppe di Germania; 7 Supercoppe di Germania; 6 Coppe di Lega tedesca (DFL-Ligapokal); 5 Coppe dei Campioni/Champions League; 1 Coppe delle Coppe; 1 Coppe UEFA/Europa League; 1 Supercoppa UEFA; 2 Coppe Intercontinentali e 1 Coppa del mondo per club. Da evidenziare che negli ultimi sette anni dal 2012-2013 al 2018/19, il Bayern è stato 7 volte consecutivamente Campione di Germania, vincendo la Champions League del 2012-2013.

Il Gruppo.

La squadra di calcio del Bayern München fa capo alla società “FC Bayern München AG”, che è una società per azioni controllata con una quota del 75% da un’associazione registrata (“Eingetragener Verein”) denominata “FC Bayern München eV”. Al 15 Novembre 2019, tale associazione conta ben 293,000 soci. Al 30 novembre 2018, tale associazione contava 291 mila soci; mentre al 24 novembre 2017, il numero dei soci era 290 mila. Nel 2008/2009, i soci erano 151.227. Esistono anche 4499 Fan Club (4433 nel 2017/18) con oltre 358,151 membri.
Adidas AG, Audi AG ed Allianz, che sono anche sponsor, detengono l’8,33% ciascuna.

La società è gestita col sistema dualistico, ossia con il Consiglio di Sorveglianza e il Consiglio di Gestione. Tra i componenti del Consiglio di Sorveglianza, che è organo di controllo, spiccano oltre Uli Hoeneß (Presidente di ‘FC Bayern München eV’); Herbert Hainer; il Dr. Herbert Diess di “Volkswagen AG”; Werner Zedelius di “Allianz SE”; Timotheus Höttges CEO di “Deutsche Telekom AG” ; Dieter Mayer (vice-presidente FC Bayern München eV); Theodor Weimer CEO “Deutsche Börse AG” ; Edmund Stoiber, ex Primo Ministro del Land Bavarese e il Dr. Michael Diederich di “UniCredit Bank AG”.

Come si può notare, il Consiglio di Sorveglianza del Bayern è pieno di manager di famosi colossi aziendali, che è indicatore di ottime relazioni con gli sponsor e anche di trasparenza, considerate le funzioni che svolge il Consiglio di Sorveglianza nel sistema dualistico.

Del Consiglio di Gestione, KARL-HEINZ RUMMENIGGE è il Presidente e JAN-CHRISTIAN DREESEN è il vice-presidente esecutivo. Andreas Jung, Jörg Wacker sono consiglieri.

Il Valore di “FC Bayern München AG”

Il giorno 11 febbraio 2014, con un comunicato ufficiale, la società “FC Bayern München AG” annunciò l’ingresso nella compagine societaria del socio Allianz, mediante un aumento di capitale sociale riservato di € 2.500.000. La Compagnia di Assicurazione versò la cifra di € 110.000.000 per l’8.33% del capitale sociale. La stessa percentuale di Allianz è attualmente detenuta da Audi AG e Adidas AG. Dopo l’aumento del capitale la percentuale di controllo dell’Associazione registrata “FC Bayern München eV” scese al 75%. Il dato oggettivo è che, nel febbraio 2014, l’ 8,33% della società “FC Bayern München AG” è stato valutato € 110.000.000, pertanto, l'intera società è stata valutata realmente circa 1,32 miliardi di Euro.

Nella classifica della rivista Forbes “The World's Most Valuable Soccer Teams, il Bayern si colloca al quarto posto con un valore di 3 miliardi di dollari USA, dovuto alla sommatoria di ricavi da gare per $ 478 milioni; ricavi TV per $ 814 milioni; ricavi commerciali per $ 1.339 milioni e un valore del Brand per $ 392 milioni.
Nella classifica Brand Finance “Football 50 2019”, il Bayern si colloca al quarto posto con un valore di 1,47 miliardi dollari USA pari a 1,31 miliardi di Euro ed un ‘Enterprise Value’ di 3,58 miliardi dollari USA pari a 3,19 miliardi di Euro. Tra gli elementi considerati figurano lo sponsor di maglia ‘Telekom’, con un valore annuo di 34 milioni di Euro e lo sponsor tecnico ‘adidas’, con un valore annuo di 43 milioni di Euro.

I Dati del Bilancio Consolidato.

Il bilancio consolidato 2018/19 ha registrato ricavi record.
L’incremento dei ricavi lordi è stato di 43 milioni di Euro, ossia dello 2,6%. Pertanto, i ricavi, comprensivi dei proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori, sono risultati pari alla cifra di € 750,4 milioni (€ 657,4 milioni nel 2017/18). Nel bilancio consolidato del Bayern, i proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori vengono inseriti tra i ricavi ordinari e sono considerati quali componenti del fatturato, mentre i relativi valori residui contabili vengono inseriti sotto la voce “altri costi di gestione”.



I ricavi consolidati, comprensivi di ricavi da cessioni calciatori, per la prima volta nella storia del club, superano la soglia dei 700 milioni di Euro, confermando il Bayern vicino al livello di club come Real Madrid, Manchester United e Barcellona. Il CAGR consolidato, ossia il tasso di crescita annuale composto del fatturato lordo, degli ultimi 5 anni è pari al 7,46%.

Il grafico seguente mostra l’equilibrio costante nel tempo della gestione economica del Bayern.



Se non considerassimo i proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori pari a € 90,3 milioni (€ 28,2 milioni nel 2017/18), il fatturato netto supera per la seconda volta consecutiva i 600 milioni, precisamente sarebbe uguale a 660,1 milioni di Euro (€ 629,2 milioni nel 2017/18).



I proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori “dovrebbero” riferirsi principalmente alla cessione di Douglas Costa (Juventus FC) per € 40 milioni; Arturo Vidal (FC Barcellona) Sebastian Rudy (  FC Schalke 04            ); Sandro Wagner (Tianjin Teda) e Juan Bernat (FC Paris Saint-Germain). Tuttavia, risulta che il riscatto di Douglas Costa da parte della Juventus è stato esercitato il 7 giugno 2018 per 40 milioni di Euro + 1 milione di bonus.  

L’EBITDA consolidato, ossia il risultato d’esercizio calcolato prima di interessi, tasse e ammortamenti, è risultato pari a € 146,1 milioni, mentre nel 2017/18 era pari a € 136,5 milioni. Tale risultato per la quinta volta consecutiva ha superato i 100 milioni ed ha registrato un incremento del 7%. Il risultato consolidato prima delle imposte è positivo, toccando la cifra record di 75,3 milioni di Euro.
L'utile consolidato al netto delle imposte ammonta a € 52,5 milioni, ed evidenzia un incremento di € 23 milioni pari al 78%.



E’ evidente che, dal punto di vista patrimoniale, i numeri del bilancio delineano un gruppo molto solido. Il totale delle attività diminuisce dello 0,7%, da € 736,8 milioni a € 731,8 milioni. L’attivo è composto per il 63,5% da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni consolidate nette aumentano da € 448,1 milioni a € 464,6 milioni. Quelle immateriali diminuiscono dell’11%, esponendo la cifra di € 155,5 milioni; mentre, nel 2017/18 erano pari a € 174,8 milioni. Le immobilizzazioni materiali e finanziarie aumentano del 13,1%, a € 309,1 milioni (€ 273,3 milioni nel 2017/18). L’attivo circolante (rimanenze, crediti, disponibilità liquide) diminuisce di 14,1 milioni di Euro, da € 274,7 milioni a € 260,6 milioni, evidenziando un decremento del 5,1%. I ratei e i risconti attivi ammontano a € 2,7 milioni, nel 2017/18 erano pari a € 9,7 milioni. Le differenze attive compensabili ammontano a € 3,9 milioni; nel 2017/18 erano pari a € 4,3 milioni.

Il patrimonio netto consolidato è positivo e ammonta a € 497,4 milioni (€ 456,4 milioni nel 2017/18). La variazione positiva di € 41 milioni è dipesa dall’utile di esercizio pari a 52,5 milioni, dalla distribuzione dei dividendi 2017/18, nel corso dell’esercizio, per € 12.000.000 (40 centesimi per azione). Rispetto al 2017/18 si è registrato un incremento del 9%. I mezzi propri finanziano il 68% delle attività e “coprono” il 107,1% delle immobilizzazioni, ossia eccedono il valore delle immobilizzazioni. Gli accantonamenti a fondi rischi ammontano a € 38,8 milioni (€ 49,2 milioni nel 2017/18), i debiti del gruppo diminuiscono del 17,6%, da € 155,3 milioni a € 128 milioni e i ratei e i risconti passivi per ricavi anticipati registrano la cifra di € 67,6 milioni (€ 75,9 milioni nel 2017/18).

Il Bilancio d’Esercizio.

Il bilancio d’esercizio di FC Bayern München AG mostra ancora una volta ricavi lordi, comprensivi di ricavi da cessioni calciatori, al livello record di € 715,8 milioni (€ 624,3 milioni nel 2017/18), con un incremento del 14,75%. Per la prima volta il bilancio di esercizio sfonda il tetto dei 700 milioni di ricavi lordi. Il CAGR, ossia il tasso di crescita annuale composto dei ricavi lordi, degli ultimi 5 anni è del 8,06%.
La composizione del fatturato risulta essere la seguente:
- Ricavi da gare per € 179,1 milioni (€ 172,7 milioni nel 2017/18). Tali proventi riguardano gli incassi delle partite casalinghe della Bundesliga, partite amichevoli, DFB-Pokal e UEFA Champions League. Tale voce incide per il 25,02% sul totale dei ricavi lordi. Rispetto all’esercizio precedente si registra un incremento del 3,7%. Il comunicato stampa del Bayern riporta come proventi da competizioni UEFA Champions League un incremento di 17,8 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente da € 68,9 milioni a € 86,7 milioni.  
- Ricavi da sponsorizzazioni e marketing per € 196,5 milioni (€ 189,4 milioni nel 2017/18). Tale voce incide per il 27,45% sul totale dei ricavi e risulta in aumento del 3,7% rispetto al 2017/18.
- Ricavi da diritti radiotelevisivi nazionali per € 124,5 milioni (€ 107,8 milioni nel 2017/18). Tale voce riguarda le partite di Bundesliga, Coppa di Germania e Amichevoli. Nello specifico, i ricavi derivanti dalla ripartizione dei diritti TV della Bundesliga ammontano a € 113,2 milioni (€ 97,5 milioni nel 2017/18; € 79,6 milioni nel 2016/17; € 74,1 milioni nel 2015/16 ed € 53,4 milioni nel 2014/15). Tale voce incide per il 17,39% sul totale dei ricavi. Rispetto all’esercizio precedente, si è registrato un incremento del 15,5%, dovuto ai ricavi derivanti dalla ripartizione dei diritti TV della Bundesliga, che sono aumentati di 15,7 milioni di Euro.
- Proventi da trasferimenti giocatori per € 90,3 milioni. Tale voce, che riguarda le entrate per cessioni calciatori, incide per il 12,62% sul totale dei ricavi ed ha registrato un incremento percentuale del 220,2%, poiché nell’esercizio precedente era pari a € 28,2 milioni.
Dal punto di vista sportivo tra i calciatori ceduti per il 2018/19 figurano: Douglas Costa (Juventus FC) per € 40 milioni; Arturo Vidal (FC Barcellona) Sebastian Rudy (FC Schalke 04); Sandro Wagner (Tianjin Teda) e Juan Bernat (FC Paris Saint-Germain). Tuttavia, risulta che il riscatto di Douglas Costa da parte della Juventus è stato esercitato il 7 giugno 2018 per 40 milioni di Euro + 1 milione di bonus.  
- Proventi di merchandising per € 91,5 milioni. Tale voce incide per il 12,78% sul totale dei ricavi. L’esercizio precedente ammontava a 91,8 milioni di Euro e pertanto registra un decremento dello 0,3%.
- Altri ricavi per € 33,9 milioni (tra cui: affitti e locazioni, New Media, indennità DFB per giocatori nazionali, ricavi FC Bayern II, squadre giovanili e femminili). Tale voce incide per il 4,74% sul totale dei ricavi. L’esercizio precedente tali proventi ammontavano a € 34,4 milioni e pertanto registrano un decremento dell’1,5%.


Le spese per il personale ammontano complessivamente a € 336,2 milioni e rappresentano il 53,7% del fatturato netto, senza plusvalenze. Tali spese registrano un incremento dell’11,1% rispetto ai 302,5 milioni di Euro del 2017/18. Da notare che l’incremento percentuale dei costi del personale è inferiore all’aumento percentuale dei ricavi comprensivi di plusvalenze, che è stato del 14,7%.
I costi per acquisti di materiale e servizi, al netto delle spese operative, ammontano a € 37,1 milioni e risultano in calo dello 0,8%, rispetto ai 37,4 milioni di Euro del 2017/18.
Gli altri costi operativi di gestione, che contengono il valore residuo dei calciatori ceduti, raggiungono la cifra di € 227,8 milioni (€ 174,3 milioni nel 2017/18), con un incremento del 30,6%.
L’EBITDA, ossia il risultato calcolato prima degli interessi, delle tasse e degli ammortamenti, risulta positivo per 114,7 milioni di Euro, con un incremento del 4,2%, rispetto all’importo di 110,1 milioni di Euro dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2018.
Gli ammortamenti complessivi risultano in diminuzione del 27,6% e sono pari a € 54,8 milioni, di cui € 48,4 milioni per ammortamento rosa giocatori. Nell’esercizio precedente ammontavano a 75,7 milioni di Euro (di cui 68,9 per ammortamento immobilizzazioni immateriali).
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 60,2 milioni (€ 34,8 milioni nel 2017/18).
Le imposte sul reddito ammontano a circa 17,5 milioni di Euro, nell’esercizio precedente erano pari a 12,8 milioni di Euro circa.
FC Bayern Monaco AG evidenzia un utile al netto delle imposte per 43,7 milioni di Euro, in aumento di 20,7 milioni di Euro rispetto al 30 giugno 2018, quando ha segnato la cifra di 22 milioni di Euro.
Il risultato della partecipazione nella società “Allianz Arena München Stadion GmbH” evidenzia un utile di € 10,4 milioni, mentre nel 2017/18 era positivo per 8 milioni di Euro.




Per quanto riguarda lo stato patrimoniale, il totale delle attività ammonta a € 666,7 milioni e risulta in diminuzione di € 11,8 milioni.
Le immobilizzazioni nette totali diminuiscono dell’1,2%, da € 454,1 milioni a € 448,8 milioni. Quelle immateriali nette ammontano a € 155 milioni e registrano un decremento dell’11,2% rispetto ai 174,6 milioni di euro del 2017/18. La voce che raggruppa le immobilizzazioni materiali e finanziarie ammonta a € 293,8 milioni (€ 279,5 milioni nel 2017/18) e segna un incremento del 5,1%.
I principali investimenti sul fronte calciatori hanno riguardato: Alphonso Davies  (Vancouver Whitecaps) e Leon Goretzka (FC Schalke 04).
L’attivo circolante complessivamente risulta pari a € 211,8 milioni, nel 2017/18 era pari a 210,7 milioni di Euro.
Il Patrimonio Netto della società FC Bayern München AG ammonta a € 481,9 milioni e risulta in aumento di € 30,6 milioni rispetto al valore del 30 giugno 2018. La variazione è dipesa dall’utile di esercizio pari a € 42,7 milioni, dalla distribuzione di dividendi per € 12.000.000 (40 centesimi per azione), avvenuta nel corso dell’esercizio 2018/19. Il Patrimonio Netto determina un Equity ratio del 72,3% (66,5% nel 2017/18), che, a detta degli Amministratori, è un valore probabilmente unico nel mondo del calcio.

Il rapporto tra patrimonio netto e totale delle attività, pari al 72,3% (66,5% nel 2017/18), testimonia e conferma, ancora una volta, l’indipendenza finanziaria del club e la scarsa dipendenza dalle fluttuazioni del mercato.

I fondi rischi risultano pari a € 37,9 milioni; mentre, nel 2017/18 erano pari a 44,5 milioni di Euro.
L’ammontare dei debiti è pari a € 107,5 milioni e risulta diminuito di 33,7 milioni rispetto al 2017/18.
I risconti passivi per ricavi anticipati diminuiscono da € 41,5 milioni a € 39,4 milioni.

Conclusioni.

“Il valore della Responsabilità finanziaria” del Bayern München, rispecchia in pieno la filosofia del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario: “non spendere più di quanto si guadagni”. Sotto tale aspetto, il Bayern München è un club modello cui ispirarsi. Gli ultimi tre esercizi per il bilancio consolidato hanno registrato un risultato prima delle imposte positivo cumulato pari a 187,7 milioni di Euro, superando a pieni voti e con la lode quanto stabilito dal regolamento UEFA.
Tra gli ottimi risultati economici è interessante evidenziare anche la crescita dei diritti TV nazionali centralizzati, nonostante il dominio sportivo incontrastato del Bayern a livello nazionale, contrassegnato dalla vittoria nelle ultime sette Bundesliga. Tuttavia i diritti TV della Bundesliga non possono ancora competere con quelli della Premier League.
In sintesi, la forza reddituale del Bayern, alimenta e rafforza la posizione finanziaria del club permettendo di effettuare investimenti nel club di calcio onde poter competere con i Top Club.  
Sarà interessante verificare nel corso del tempo come saranno coniugati insieme dal Bayern l’obiettivo di “non massimizzare i profitti, ma massimizzare il successo sportivo, con il “valore della Responsabilità finanziaria”.

giovedì 7 novembre 2019

Il Primo Consolidato del ‘Fútbol Club Barcelona’: fatturato record e utile.




Luca Marotta


Nell'esercizio conclusosi il 30 giugno 2019, Fútbol Club Barcelona ha redatto per la prima volta i conti annuali consolidati, a causa dell’inizio attività nell’esercizio della società controllata “Barça Licensing & Merchandising, S.L.U.”, che è subentrata a “Fútbol Club Barcelona Merchandising, S.L.U.” (una società appartenente al gruppo Nike), nell’esercizio dell’attività, alla scadenza del contratto di esclusiva. In altri termini, la decisione di “internalizzare” l’attività di merchandising di Fútbol Club Barcelona, attraverso una nuova società controllata, ha determinato i presupposti per la redazione del bilancio consolidato.

Il bilancio consolidato 2018/19 del Barcellona, che è stato il primo bilancio consolidato nella storia del club, si è chiuso con un utile netto di € 4,5 milioni e con un fatturato netto record di 852,2 milioni di Euro.

Bisogna evidenziare che, mentre il fatturato netto è stato pari a circa 852.2 milioni di Euro, i ricavi lordi, comprensivi di plusvalenze, considerati dagli Amministratori, nella divulgazione dei dati di bilancio aumentano alla cifra record di 990 milioni di Euro (€ 914 milioni nel 2017/18) e superano per la seconda volta la cifra dei 900 milioni.  

L'utile consolidato prima delle imposte risulta pari a circa € 3,56 milioni. Per l’ottavo anno consecutivo il Barcellona ha chiuso l’esercizio con un risultato positivo, che ha permesso di consolidare ulteriormente il Patrimonio Netto positivo.

Per il prossimo esercizio 2019/20, bisogna evidenziare che i conti saranno più brillanti con ricavi lordi previsti in aumento del 6% attorno al miliardo di Euro, grazie agli incrementi dei ricavi commerciali di € 49 milionim da € 325 milioni a € 374 milioni. Inoltre è previsto l’incremento dei ricavi da cessioni giocatori da € 114 milioni a € 124 milioni, Il risultato netto previsto è di € 11 milioni.

Ormai, da alcuni anni, dal punto di vista economico, la Polisportiva Barcellona ha intrapreso il percorso “virtuoso” dell’autofinanziamento.

I ricavi dell'area commerciale aumentano del 24% rispetto alla stagione precedente, passando da 263 a 325 milioni di euro.
Tra i nuovi contratti di sponsorizzazione spicca il nuovo sponsor della squadra di calcio femminile.
Allo stesso modo, i buoni risultati ottenuti da Barça Licensing & Merchandising, S.L.
Il reddito nel primo anno di gestione diretta da parte del Club è stato di 63 milioni di euro.

Dal punto di vista sportivo nella stagione 2018/19, il Barcellona ha vinto la Liga con 87 punti; mentre in UEFA Champions League ha raggiunto le semifinali, che ha perso con il Liverpool.
Per quanto riguarda la Copa del Rey, ha perso la finale col Valencia.

Il Gruppo.

Il Club ha pubblicato i bilanci consolidati per la prima volta nell'esercizio chiuso al 30 giugno 2019 a causa della rilevanza della nuova società controllata “Barça Licensing & Merchandising, S.L.U.”, società che ha iniziato le sue attività il 1 ° luglio 2018 alla scadenza dell'accordo operativo siglato con la società “Fútbol Club Barcelona Merchandising, S.L.U.” (una società appartenente al gruppo Nike), che prevedeva la gestione in esclusiva delle attività del merchandising.

La società “Barça Licensing & Merchandising, S.L.U.” è stata costituita il 23 marzo 2018 e il suo oggetto sociale è il commercio al dettaglio, inclusa la promozione, la vendita, la commercializzazione e la distribuzione, nelle modalità previste dalle pratiche e gli usi commerciali, di gadgets, articoli sportivi e abbigliamento sportivo o che non rientrano nell'ambito dello sfruttamento dei marchi di proprietà del Futbol Club Barcelona. Questa società controllata non è quotata in borsa.
Nell’attivo non corrente figura la posta “Inversiones en empresas del grupo y asociadas
a largo plazo” riguardante gli Investimenti in società del gruppo e collegate a lungo termine per l’importo di Euro 6.773.000, di cui Euro 3.670.000 come partecipazioni ed Euro 3.103.000 a titolo di prestiti effettuati.
La voce “Instrumentos de patrimonio”, che riguarda il valore delle partecipazioni in società controllate, non consolidate, include al 30 giugno 2019 le partecipazioni nella società “FCBarcelona HK Limited” (Hong Kong) e nella società “FCB North America LLC” (USA), non incluse nell'area di consolidamento, in quanto non hanno un interesse significativo, né individualmente né nel loro insieme, per l'immagine fedele del patrimonio, della situazione finanziaria e dei risultato economico del Gruppo. A tale partecipazioni bisogna aggiungere la partecipazione al 50% nella società cinese “Haikou Barça Missions Hills”.
La partecipazione nella società “FCBarcelona HK Limited” (Hong Kong) è valorizzata per € 3.670.000; la partecipazione nella società “FCB North America LLC” (USA) è valorizzata per Euro 0,09 migliaia; la partecipazione nella società cinese “Haikou Barça Missions Hills” non è valorizzata.
A capo del gruppo figura la Polisportiva.

La Polisportiva.

Il “Fútbol Club Barcelona” è una polisportiva costituita il 29 novembre 1899 sotto forma di associazione privata di persone fisiche senza scopo di lucro. Svolge la sua attività nel calcio, nel basket, nella pallamano, nel calcio a 5, hockey e altri sport, che contribuiscono ad appesantirne il bilancio. Infatti, per la prima squadra di calcio, il bilancio per sezioni, mostra un utile lordo di € 84.162.000 e per tutte le rimanenti sezioni e “Barça Licensing & Merchandising, S.L.U.”una perdita lorda complessiva di € 79.636.000 . Si pensi che il costo del personale della Sezione Basket è di € 25.613.000 (€ 28.548.000 nel 2017/18) a fronte di ricavi per € 11,26 milioni (€ 9,1 milioni nel 2017/18). La sezione del “Fútbol Base” mostra un costo del personale di € 22.518.000 (€ 23.641.000 nel 2017/18) a fronte di un volume d’affari pari a circa € 2,25 milioni (€ 9,22 milioni nel 2017/18); la sezione “Balonmano” mostra un costo del personale di € 7 milioni a fronte di un volume d’affari di € 2,3 milioni; la sezione “Fútbol Sala” mostra un costo del personale di € 4.298.000 a fronte di un volume d’affari pari a circa € 1,2 milioni.
La “Ley del deporte” del 15 ottobre 1990, stabilisce che i club coinvolti nelle competizioni sportive professionistiche debbano assumere la forma di “Sociedad Anónima Deportiva”, ma, in deroga a ciò, fu prevista la possibilità per i club, che soddisfacevano determinati requisiti, di mantenere la struttura giuridica esistente e il “Fútbol Club Barcelona” mantenne la sua struttura giuridica. In questo caso, la legge prevede che il consiglio di amministrazione deve garantire il 15% delle spese del club, in base al bilancio preventivo.

In base a quanto stabilito dal Regio Decreto 1251/1999 del 16 luglio, l'attuale Consiglio del Club non è tenuto a presentare tale garanzia, per un importo pari al 15% dei costi del “presupuesto” per la prossima stagione, meno i risultati economici positivi accumulati durante il mandato, dato che i risultati economici positivi accumulati durante la gestione superano il 15% dei costi del “presupuesto” del Club.
Il 5 ottobre 2013 l’Assemblea dei Soci ha approvato una modifica dello statuto del Club. E’ stato incluso un articolo che dispone che la “Junta Directiva” dovrà garantire il mantenimento del patrimonio netto del club.

I Soci.

Al 30 giugno 2019, il numero dei soci risulta diminuito a 141.846 (142.323 nel 2017/18), segnando un lieve decremento dello 0,34%.



Le donne sono pari a 37.803 (37.863 nel 2017/18) e rappresentano il 26,65% (26,6% nel 2017/18) del totale.
I soci della Città di Barcellona sono 56.839; i soci del resto della Catalogna ammontano a 74.200 e i soci del resto del mondo sono 10.807 (10.679 nel 2017/18; 10.884 nel 2016/17). I soci di età inferiore ai 5 anni sono pari a 6.685 (8.118 nel 2017/18; 8.849 nel 2016/17), quelli con età maggior di 80 anni aumentano e sono pari a 7.751 (7.046 nel 2017/18; 6.862 nel 2016/17).

La continuità aziendale.

La situazione patrimoniale al 30 giugno 2019 si presenta con un capitale circolante netto negativo per € 284.474.000. Questo significa che c’è uno squilibrio finanziario, ossia i debiti a breve superano i crediti a breve di circa 284,4 milioni di Euro, che potrebbe, in linea teorica, porre dei dubbi sull’applicazione del principio della continuità aziendale.
Nonostante quanto sopra, nella redazione del bilancio, gli Amministratori hanno applicato il principio della continuità aziendale, in considerazione dei seguenti fattori attenuanti:
- la presenza dei risconti passivi nell'ambito del calcolo del capitale circolante, pari a € 178.353.000, che non implicano futuri obblighi finanziari;
- il Club dispone di linee di credito non utilizzate per € 128.883.000;
- non si è verificata alcuna violazione delle norme vigenti che impedisca al club di continuare a funzionare normalmente con la posizione finanziaria risultante al 30 giugno 2019.
- Il Club ha messo in atto negli anni precedenti un modello di gestione, che ha come obiettivo principale quello di raggiungere un riequilibrio finanziario e patrimoniale, nei prossimi anni, basato sulla crescita del fatturato e sull'attuazione di una politica di riduzione dei costi.
- Infine, gli amministratori, basandosi sull’ipotesi del rinnovo delle linee di credito, hanno preparato un budget per i prossimi anni che evidenzia la capacità del club di far fronte ai propri obblighi di pagamento a breve termine.

I revisori della ERNST & YOUNG, S.L. nell’esporre i rischi della revisione, in riferimento alla valutazione delle passività potenziali, hanno evidenziato che il Club è coinvolto in varie procedure giudiziarie: “Caso Neymar II”; “Caso falsificación pasaportes”; “Caso del uso fraudulento de abonos”; nonché in un processo di verifica e ispezione da parte dell'Agenzia delle Entrate. I revisori hanno scritto che il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle migliori informazioni disponibili, ha valutato e quantificato i rischi che potrebbero insorgere per il Club, registrando un accantonamento nei casi in cui il rischio è stato stimato probabile.
Per quanto riguarda l’adeguatezza dell'utilizzo, da parte del Consiglio di Amministrazione, del principio contabile di continuità aziendale, non sono presenti rilievi o richiami.

L’Attivo




Il totale dell’attivo ammonta a € 1,36 miliardi. Il Valore della Rosa atleti, rappresenta il 38,8% del totale dell’attivo.
Anche nel 2018/19 sono stati fatti investimenti per l’acquisto dei diritti di alcuni giocatori dal costo notevole come Malcom Filipe Silva; Clément Lenglet; Arthur Melo; Arturo Vidal .
Le immobilizzazioni materiali rappresentano il 15,1%; quelle immateriali il 39,9%. Le disponibilità liquide incidono per l’11,7%.
Durante la stagione 2018/19, il club ha investito in immobili, impianti e macchinari per € 71 milioni, di cui € 50.679.000 riguardano il progetto Espai Barça.
I lavori dello stadio “Johan Cruyff” sono stati completati Su 2 campi della “Ciudad Deportiva” sono stati effettuati lavori di miglioramento e modifica del prato ed operato il trasferimento di uffici.
Nel campo delle nuove tecnologie, sono stati apportati miglioramenti ai sistemi aziendali, all'analisi video, ai sistemi di gestione dei biglietti e allo sviluppo del nuovo sito Web e della nuova app.
Nell'esercizio finanziario 2018/19 sono stati capitalizzati oneri finanziari per € 2.367.000.
Secondo gli Amministratori, la solidità del Barcellona continua ad aumentare a seguito degli investimenti effettuati nel miglioramento delle strutture e delle attività.
Nell’attivo corrente figura la voce relativa a crediti commerciali vari a breve termine per Euro 73.353.000, pari al 5,4% dell’attivo, riguardante per € 46.649.000 la voce “Contratos de exclusiva y patrocinadores”.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,108, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,59, ciò vuol dire che l’attivo a breve, in linea teorica, non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia, come evidenziato dagli amministratori, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 178,35 milioni, oltre al fatto che esistono linee di credito inutilizzate per € 128.883.000; tuttavia anche, escludendo i ratei e risconti passivi, l’indice di solvibilità corrente sarebbe inferiore a 1 poiché sarebbe pari a 0,79.

Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori ammonta ad € 527.795.000 e rappresenta il 38,8% del valore totale dell’attivo. Il valore indicato nel bilancio 2017/18 era pari a € 450.880.000.



Pertanto, la variazione, rispetto al 2017/18, è stata causata: da investimenti pari a € 353.736.000, da cessioni per un valore contabile netto di € 98.877.000, da ammortamenti calcolati per € 145.528.000 e anticipi per € 4,9 milioni.

La sezione calcio ha comportato investimenti per € 322,4 milioni, cessioni per un valore contabile di € 98,8 milioni, ammortamenti per € 143,8 milioni e anticipi per € 4,9 milioni.
Occorre evidenziare che negli ultimi due esercizi il Barcellona ha investito la cifra di Euro 669.860.000 nell’acquisto di calciatori, che rappresentano il 66% degli ultimi cinque esercizi.
Nel 2018/19, gli investimenti hanno riguardato l’acquisto di calciatori per l’importo complessivo che, aggiungendo le variabili dovute al raggiungimento dei bonus vari, hanno comportato un investimento complessivo complessivo di 324.136 migliaia di euro.
  Euro 324.136.000, come MALCOM FILIPE SILVA (FC GIRONDINS); CLÉMENT LENGLET (SEVILLA FC); ARTHUR MELO (GREMIO); ARTURO VIDAL (FC BAYERN); JEISON MURILLO (VALENCIA CF) acquistato il 31.01.2019; KEVIN-PRINCE BOATENG (US SASSUOLO) acquistato il 27.12.2018 e JEAN-CLAIR TODIBO (FC TOULOUSE) acquistato il 31.01.2019.
Da evidenziare che il 23.01.2019 il Barcellona ha annunciato di aver acquistato per 75 milioni di Euro Frenkie de Jong dall’Ajax, con effetto dal 01.07.2019 (link: https://www.fcbarcelona.es/es/football/first-team/news/981677/barca-sign-de-jong#). Anche Neto acquistato dal Valencia per la stagione 2019/20, risulta tra gli acquisti 2018/19.

D'altro canto, il Club ha realizzato entrate complessive per cessioni calciatori per € 220.648.000, principalmente a seguito delle cessioni/risoluzioni di Paulinho (GUANGHZOU EVERGRADE), Yerry Mina (EVERTON FC), André Gomes (EVERTON FC), Paco Alcácer, Cillessen, Lucas Digne (EVERTON FC) e Denis Suárez (ARSENAL FC).
Secondo gli amministratori, si può affermare che la stagione è stata straordinaria sia per l'ammontare degli investimenti che per il reddito ottenuto dalle cessioni.



I proventi derivanti dal trasferimento e dalla formazione di calciatori iscritti nella voce "Altri ricavi operativi" a conto economico per il periodo 2018/19 sono pari a € 12.690.000 (€ 1.177.000 nel 2017/18).

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto al 30 giugno 2019 risulta positivo per € 132,6 milioni.
I mezzi propri del Barcellona finanziano il 9,8% del totale delle attività e il 25,1% del valore della Rosa Atleti.
Il patrimonio netto positivo è comunque conforme a quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso del Barcellona, l’indice di indebitamento è pari a 0,11 (0,14 nel 2017/18), che segnala il prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.

L’indebitamento Finanziario Netto.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.



La Posizione finanziaria netta, comprensiva del saldo tra crediti dei debiti verso enti sportivi, e dei debiti tributari a lungo termine rateizzati è negativa per € 195milioni; essendo inferiore al fatturato netto, anche la posizione finanziaria netta risulta conforme al Regolamento UEFA del Financial Fair Play.

Per quanto riguarda le disponibilità liquide, il club mostra liquidità disponibile per 158,36 milioni di euro, con debiti finanziari pari a € 271 milioni.
L’aumento dell’indebitamento finanziario netto è dipeso dall’emissione di prestiti obbligazionari.
Obbligazioni e altri titoli negoziabili
Il 28 agosto 2018, il Club ha emesso “Senior Notes” per un importo di € 90 milioni, con scadenza il 28 agosto 2023, che maturano un tasso di interesse fisso inferiore al 2%. Queste “Senior Notes” sono state acquisite da una compagnia assicurativa statunitense. Al 30 giugno 2019, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito ammonta a 89 milioni di euro.
Inoltre, il 28 agosto 2018, il Club ha provveduto all’emissione di altre “Senior Notes” per un importo di 50 milioni, con scadenza il 28 agosto 2023, che maturano un tasso di interesse fisso inferiore al 2% annuo. Tale seconda emissione è stata sottoscritta da un'altra compagnia assicurativa americana. Al 30 giugno 2019, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito ammonta a 49 milioni di euro.
Il 16 maggio 2019, il Club ha provveduto ad una terza emissione di “Senior Notes” per un importo di € 30 milioni, con scadenza il 23 maggio 2024, che matura un tasso di interesse fisso inferiore al 2,50% all'anno. La terza emissione è stata sottoscritta da una compagnia assicurativa francese. Al 30 giugno 2019, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito ammonta a 29,5 milioni di euro.
Infine, il 16 maggio 2019, il Club ha provveduto ad una quarta emissione di “Senior Notes” per un importo di € 30 milioni, con scadenza 23 maggio 2024, che matura un tasso di interesse fisso inferiore al 2,50% all'anno. La quarta emissione è stata sottoscritta da una società di gestione patrimoniale francese. Al 30 giugno 2019, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito è pari a 29,5 milioni di euro

Per quanto riguarda l’EBITDA, nel bilancio è riportato un valore pari a € 179.267.000.

I crediti verso Enti sportivi ammontano complessivamente a € 178,14 milioni di cui € 85.915.000 a breve termine. Tra gli importi rilevanti risultano: Valencia C.F. (Jasper Cillessen) per € 42.350.000; Everton, F.C.(André Gomes) per € 23.900.000; Everton, F.C. (Yerry Mina) per € 19.486.000; R.C. Celta de Vigo (Denis Suárez) per € 15.609.000; Everton, F.C.(Lucas Digne) per € 10.024.000 e Borussia Dortmund (Francisco Alcácer) per € 22.018.000.

I debiti verso Enti sportivi risultano pari a € 260,7 milioni (€ 142,4 milioni nel 2017/18), di cui 79,4 milioni a breve. Il Barcellona risulta indebitato principalmente con Liverpool Football Club (Coutinho) per € 94.603.000; A.F.C. Ajax (Frenkie De Jong) per € 48.616.000; Valencia C.F. (Neto) per € 31.460.000; FC Girondins de Bordeaux (Malcom Oliveira) per € 30.341.000; Grêmio Foot-Ball Porto Alegrense (Arthur Melo) per € 27.982.000; Club Atlético Mineiro (Emerson) per € 12.170.000 e FC Bayern München AG (Arturo Vidal) per € 10.925.000.

Considerato il fatturato rilevante, sotto il profilo della sostenibilità dell’indebitamento netto ai fini del Fair Play Finanziario dell’UEFA, il Barcellona non presenterebbe alcun problema.
Non figurano debiti fiscali e previdenziali non correnti da aggiungere; pertanto, il net debt ai fini del Fair Play Finanziario risulta inferiore al fatturato netto ed è conforme a quanto auspicato dal regolamento.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso del Barcellona, al 30.06.2019, figurerebbero Debiti per lavori del progetto “Espai Barca” pari a circa € 80 milioni, che dovrebbero essere considerati, ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”.
In base alla definizione della LFP, gli amministratori hanno scritto che, al 30 giugno 2019, l'indebitamento finanziario netto a livello consolidato è pari a € 217.204.000. Il rapporto tra indebitamento finanziario netto (217 milioni) e EBITDA (197 milioni) è pari a 1,21.
Se non si considerasse il debito per gli investimenti in immobili, impianti e macchinari “accumulati” da ‘Espai Barça’, pari a circa 80 milioni di Euro, come previsto dall'articolo 67 dello Statuto del Club, il debito netto sarebbe di € 137.043.000, in tal caso il rapporto “EBITDA/Deuda Neta” sarebbe pari a 0,76, chiaramente al di sotto del massimo consentito stabilito in 2,00.

I Debiti verso il personale.

Il debito complessivo verso il personale ammonta a € 234,5 milioni e finanzia il 17,25% dell’attivo.
I debiti verso il personale sportivo ammontano complessivamente a € 231,4 milioni (€ 252,8 milioni nel 2017/18) e finanziano il 17% dell’attivo. 
Da notare che il debito verso il personale sportivo a lungo termine ammonta a € 70,5 milioni (€ 57,63 milioni nel 2017/18) e comprende le liquidazioni di fine rapporto.
Il debito verso il personale sportivo corrente rappresenta circa il 33,1% del costo del personale sportivo, il che significa che gli stipendi riguardano quasi 4 mensilità. Infatti, gli amministratori hanno scritto che nei primi giorni di luglio 2019 è stato effettuato il pagamento dei salari del personale sportivo.

Di contro, bisogna anche evidenziare che i saldi relativi ai crediti verso il personale sportivo a lungo termine e a breve termine, pari complessivamente a € 132.155.000, includono, principalmente, i premi per la sottoscrizione dei contratti (bonus firma) per un importo di € 64.233.000 e di 67.922.000, rispettivamente (€ 104.251.000 ed € 61.926.000 al 30 giugno 2018). Fungerebbero come una specie di risconti attivi.

Debiti verso il Fisco e controversie giudiziarie.

Da evidenziare che i debiti tributari per ritenute sul reddito delle persone fisiche ammontano a € 101.913.000 (€ 95.742.000 nel 2017/18). Tali debiti “finanziano” il 7,5% dell’attivo e costituiscono l’importo maggiore dei debiti erariali, che ammontano a € 113.870.000 (€114.577.000  nel 2017/18).

Nella sostanza circa il 24,5% dell’attivo (circa un quarto) è finanziato dal debito verso il personale e dal debito verso l’erario per ritenute da versare.

I fondi rischi accantonati a lungo termine ammontano ad Euro 16.208.000, risultano invariati, riguardano accantonamenti per imposte per € 14.295.000 e altre responsabilità per € 1.913.000.
I fondi rischi accantonati a breve termine ammontano ad Euro 3.234.000 (€ 874.000 nel 2017/18) e riguardano principalmente un accantonamento per future responsabilità fiscali.  

Controversie legali.
Esistono numerose controversie legali, tra cui il Caso Neymar II, a seguito della denuncia del fondo brasiliano DIS, che ha generato una causa, che è stata trasferita al tribunale di Barcellona dopo numerosi ricorsi presentati dalle parti; la controversia con MCM Publicidad S.L., con richiesta di 9*9 milioni di Euro per presunta violazione contrattuale, il cui rischio è stato stimato come remoto; il caso passaporti falsi e da ultimo l’11 agosto 2017, il Club ha intentato una causa contro l'ex giocatore Neymar Jr per violazione del contratto. Allo stesso modo, l'ex giocatore Neymar Jr ha presentato un reclamo. Per quanto riguarda la controversia con la Commissione Europea su un possibile trattamento preferenziale in relazione all'imposta sulle società a quattro società sportive spagnole; il Consiglio di amministrazione e i consulenti legali del Club ritengono che il rischio di una risoluzione negativa di un possibile ricorso sia basso e, pertanto, il Gruppo non mantiene alcun accantonamento registrato per questo concetto.

Il Rendiconto Finanziario



Le disponibilità liquide aumentano di € 117,7 milioni, a causa di un flusso positivo generato dall’attività operativa per € 116,1 milioni, del flusso negativogenerato dall’attività di investimento per € 202,85 milioni e dal flusso positivo generato dall’attività di finanziamento per e 204,44 milioni.

In particolare occorre evidenziare che gli investimenti nell’acquisto dei giocatori hanno determinato un deflusso di cassa pari a € 205.803.000; mentre i disinvestimenti in giocatori ha determinato un afflusso di per € 75.048.000.

I Ricavi.




Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, i componenti positivi di reddito (comprese le plusvalenze, esclusi solo i proventi finanziari, aumentano da € 914 milioni a € 990 milioni e registrano un incremento dell’8%, con un CAGR del 14%, riferito alle ultime 5 stagioni. Il bilancio preventivo 2018/19 prevedeva ricavi lordi per 960 milioni di Euro. I componenti positivi di reddito, in base alla riclassificazione operata dagli Amministratori, al netto delle plusvalenze, risultano pari a € 876 milioni (686 milioni nel 2017/18).


Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, i ricavi da stadio unitamente ai ricavi rinvenienti dalle quote sociali ammontano complessivamente a circa € 212 milioni (€ 200 milioni, nel 2017/18) e sono aumentati del 6%.
Ovviamente i ricavi da stadio comprendono anche quelli derivanti dal botteghino del Camp Nou per la Liga della prima squadra di calcio, che sono stati pari a € 47.667.000 (€ 38.447.000 nel 2017/18). I ricavi da Hospitaliy al Camp Nou per la prima squadra di calcio sono stati pari a 21.885.000 Euro.
Per la competizione UEFA Champions League della prima squadra di calcio sono stati pari a € 16.829.000 (€ 9.768.000 nel 2017/18). Per le altre competizioni della prima squadra di calcio l’incasso da botteghino è stato di € 6.908.000. Per le gare amichevoli della prima squadra di calcio l’incasso è stato di 17,7 milioni di Euro. La media spettatori per tutte le competizioni al Camp Nou 2018/19 è aumentata del 9% ed è stata di 76.747 (68.591 nel 2017/18). Gli abbonamenti e i Ricavi da quote sociali risultano pari a € 60.884.000.

I ricavi da “media” sono pari a € 298.122.000 (€187.383.000 nel 2017/18), di cui € 9.232.000 riguardanti le altre sezioni sportive diverse dalla prima squadra di calcio, e segnano un incremento del 59,1%. I ricavi da “media” della prima squadra di calcio ammontano a € 288.890.000 (€ 175.564.000 nel 2017/18). L'aumento dei ricavi media della prima squadra di calcio è dipeso dall'entrata in vigore del nuovo accordo con la UEFA, che ha comportato un miglioramento dell'importo assegnato ai club che partecipano alla UEFA Champions League. L'aumento per il Barcellona è stato di oltre 60 milioni di euro, a causa del nuovo schema di distribuzione oltre per la partecipazione alla semifinale, ossia una turno in più rispetto alla stagione precedente.
I ricavi commerciali riportati nel conto economico per tutte le sezioni ammontano a circa € 363.331.000, di cui 228.834.000 per la prima squadra di calcio. Nel 2017/18 erano pari a circa € 335.079.000. La composizione è la seguente: ricavi pubblicitari e di commercializzazione € 155.773.000, di cui € 32.784.000 per la prima squadra di calcio ed € 61.439.000 da Barça Licensing & Merchandising; Sponsorizzazioni € 207.078.000, di cui 195.766.000 per la prima squadra di calcio; Altri ricavi commerciali € 580.000, di cui € 285.000 per la prima squadra di calcio.
La gestione diretta dei negozi attraverso la società controllata Barça Licensing & Merchandising, S.L. ha generato ricavi per € 61.440.000. La stagione precedente, il reddito del Club derivante dalla partecipazione al risultato della società della Nike, che deteneva lo sfruttamento commerciale, era di € 13.186.000. Per quanto riguarda i ricavi da sponsor, sono aumentati del 10,2% a causa dei contratti con Beko, Nike, Damm e il nuovo sponsor della squadra di calcio femminile, Stanley Black & Decker.

Secondo la riclassificazione sintetica operata dagli Amministratori, i ricavi commerciali 2018/19 ammontano complessivamente a € 325 milioni (€ 299 milioni nel 2017/18) ed hanno registrato un incremento percentuale del 24%.

Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, gli altri ricavi, comprese le plusvalenze, ammontano a circa 155 milioni, mentre nel 2018/19 ammontavano a 228 milioni, di cui € 114 milioni per “Traspasos y Cesiones” (€ 214 milioni nel 2017/18); la riduzione è dovuta alla plusvalenza di Neymar registrata nel 2017/18.
In particolare, risulterebbero plusvalenze per cessioni di immobilizzazioni immateriali sportive per € 100.930.000, di cui € 84.450.000 riguardano la prima squadra di calcio e per la maggior parte Neymar.  

I Costi.
I costi complessivi aumentano di 205 milioni di Euro da € 882 milioni a € 973 milioni. L’incremento registrato è stato del 10%.

Il costo del personale complessivo, risultante dal conto economico, ammonta ad Euro 541.920.000. Nel 2017/18 era pari ad € 529,1 milioni. L’incremento è stato del 2,4% pari a 12,8 milioni di Euro. Il costo del personale sportivo, ammonta ad Euro 485.5 milioni. Nel 2017/18 era pari ad € 480,9 milioni. L’incremento è stato dello 0,94% pari a circa 4,5 milioni di Euro.
Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto è del 63,6%.

Gli ammortamenti complessivi registrano un incremento del 22,6% e sono pari a € 159.869.000. Occorre evidenziare che, per quanto riguarda il 2017/18 gli ammortamenti ammontavano a € € 132.441.000.
L’ammortamento dei diritti sui giocatori ammonta a € 145.528.000. Per quanto riguarda il 2017/18, gli ammortamenti dei giocatori ammontavano a € 118.676.000.

Gli altri ammortamenti sono pari a € 14.341.000; nel 2017/18 erano pari a € 13.765.000 e risultano in aumento del 4,18%.

IL COSTO DEL FATTORE LAVORO
In base ai calcoli degli amministratori la ‘masa salarial deportiva’, ossia il costo del personale sportivo sezione calcio, comprensivo dei diritti di immagine e delle commissioni degli agenti, oltre che degli ammortamenti, è pari a € 671 milioni e incide sui ricavi complessivi al lordo delle plusvalenze per il 68,8%.  La masa salarial deportiva’ aumenta del 5%, principalmente a causa dell'ammortamento dei nuovi acquisti della prima squadra di calcio (Arthur, Lenglet, Arturo Vidal e Malcom).

Gli amministratori hanno evidenziato che il costo del personale della sezione calcio senza considerare gli ammortamenti, che è pari a € 452.742.000 e incide per il 48% sui ricavi rilevanti (criterio LFP) pari a € 954.444.000.

I costi per servizi, comprensivi di diritti d'immagine di giocatori e allenatori e dei costi relativi agli agenti ammontano a € 129.229.000. I diritti di immagine, inclusi nei costi per servizi, risultano pari a € 33.851.000, di cui Euro 33.490.000 per la sezione Calcio. In genere per quanto riguarda i giocatori che trasferiscono al club i diritti di gestione delle immagini, il Club paga un massimo del 15% della retribuzione complessiva del giocatore.
Durante il 2018/19, il Club ha registrato un esborso al lordo delle imposte di € 557.000 a titolo di compensi per agenti sportivi (€2.607.000 nel 2017/18; € 8.699.000 nel 2016/17).

La gestione finanziaria è negativa per 13.986.000 a causa soprattutto di oneri finanziari per € 17.018.000.

Il risultato prima delle imposte, derivante da un Ebit positivo per € 17,54 milioni e una gestione finanziaria negativa per € 13,98 milioni, è positivo per € 3.556.000.
Il risultato d’esercizio al netto delle imposte è positivo per € 4.527.000. Il risultato netto aggregato dal 2011/12 al 2018/19 risulta complessivamente positivo per 201,9 milioni di Euro.

Il Barcellona e il Fair Play Finanziario.
Per quanto riguarda il requisito del “Break-Even” il Barcellona non ha problemi. Infatti, la somma algebrica del risultato prima delle imposte 2018/19 con il risultato prima delle imposte 2017/18 e quello del 2016/176 è positiva per Euro 55.089.000. In chiave Fair Play Finanziario, se si depurasse il risultato della Polisportiva dai risultati delle altre sezioni sportive, per valutare solo la sezione calcio, tale sommatoria migliorerebbe di molto, perché le perdite triennali relative alle altre sezioni sportive, ammontano a circa € 327 milioni circa, oltre al fatto che non si dovrebbero considerare gli ammortamenti relativi alle infrastrutture sportive e i costi del settore giovanile.

Il Budget 2019/20

Il “presupuesto 2019/20” prevede ricavi lordi per circa 1 miliardo e 47 milioni di Euro; costi per circa 1 miliardo 7 milioni di Euro, con un risultato operativo positivo per 40 milioni di Euro e con un EBITDA positivo per 199 milioni di Euro e un risultato al netto delle imposte positivo per € 11 milioni.
Sono previste plusvalenze per € 112.325.000, di cui Euro 103.725.000 per la sezione calcio.

Il Fair Play Finanziario Spagnolo.

In base a quanto emerge dai dati del bilancio 2018/19, il Barcellona rispetta quanto stabilito dal Regolamento di Controllo Economico della LFP.

a) Punto di equilibrio (Indicador del Punto de Equilibrio)

Il Punto di Equilibrio richiesto dal Regolamento di Controllo Economico della LFP è sostanzialmente uguale al breakeven richiesto dall’UEFA. La differenza tra ricavi rilevanti e costi rileva degli esercizi relativi al triennio 2016/17-2018/19 deve essere in pareggio.
Il Barcellona, come visto precedentemente, rispetta quanto stabilito dall’indicatore, in quanto il punto di equilibrio per gli esercizi 2018/19, 2017/18 e 2016/17 è positivo per € 319.777.000.
Nello specifico nel 2018/19 sono stati conseguiti ricavi rilevanti per € 954.544.000 (€881.714.000 nel 2017/18 e € 691.083.000 nel 2016/17) e registrati costi rilevanti per € 846.653.000 (€778.245.000 nel 2017/18 ed € 582.666.000 nel 2016/17).

b) Costi della prima squadra

L’indicatore del costo del personale della prima squadra di calcio fornisce informazioni sull’esistenza di una possibile situazione di squilibrio economico finanziario futuro, quando supera il 70% dei ricavi rilevanti. Dove per ricavi rilevanti si intendono: il volume d’affari netto, gli altri ricavi e il risultato netto relativo alle le cessioni dei calciatori. Quindi, in base a tale indicatore, il costo del personale della prima squadra pari a € 458.752.000 (€473.419.000 nel 2017/18) non deve superare il 70% dei ricavi rilevanti, pari a € 954.544.000 (€ 881.714.000). Per il Barcellona, tale indice risulta conforme al Regolamento perché è pari al 48% (54% nel 2017/18). A differenza di quanto stabilito dal Regolamento UEFA, il Regolamento Spagnolo sembra più “elastico”, considerando anche le plusvalenze.

c) L’indice dell’indebitamento netto (Ratio de deuda neta sobre ingresos relevantes)

La norma stabilisce che il rapporto tra il totale del Debito Netto e i Ricavi rilevanti non deve essere superiore a 100%, altrimenti si configurerebbe una situazione di squilibrio economico e finanziario.
Per indebitamento netto si intende i debiti finanziari a lungo termine e i debiti a breve temine diminuiti dei crediti per la cessione di calciatori e delle disponibilità liquide, compresi gli investimenti finanziari a breve termine.
Tra i debiti finanziari non si considerano gli accantonamenti, i debiti di natura commerciale e i ratei e risconti passivi. Invece, si considerando i debiti per l’acquisto di immobilizzazioni, i debiti per l’acquisto di calciatori e i debiti bancari.
Pertanto, al 30 giugno 2019, il risultato dell’Indebitamento Netto è negativo per € 217.204.000  (€ 157.449.000 nel 2017/18) e il rapporto tra Indebitamento Netto, e Ricavi Rilevanti è conforme perché pari a 22,7%; mentre, al 30 giugno 2018 era 17,9%. In entrambi i casi inferiore al limite massimo del 100%.

Conclusioni.

Ormai da alcuni anni, il Barcellona ha instauratosi una gestione economica equilibrata, che è improntata all’autofinanziamento, grazie agli utili conseguiti.  Infatti, la sostenibilità economica rientra tra gli obiettivi della quinta linea strategica del “PLAN ESTRATÉGICO 2015-2021”, che consiste nel mantenere il rapporto “Deuda Neta /EBITDA minore di 2 con un “ratio de masa salarial” inferiore al 65%. Dal punto di vista delle strutture, un altro obiettivo, che si può considerare come conseguito,  era quello di costruire “Espai Barça”, al fine di aumentare i ricavi.