Luca Marotta
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2013 del Gruppo Milan
evidenzia una perdita di € 15,7 milioni, mentre nel 2012 la perdita
consolidata, al netto delle imposte, ammontava a € 6.857.000.
Tuttavia, la perdita del bilancio consolidato è nettamente
inferiore a quella del bilancio di esercizio della società AC Milan SpA, che è
pari a € 22.519.944,11 (perdita di € 14.894.334,56 nel 2012), perché le altre
società controllate, tra cui Milan Entertainment S.r.l. e Milan Real Estate
S.p.A., hanno generato degli utili.
Nell’Assemblea relativa all’approvazione del bilancio 2012, l’Amministratore
Delegato Galliani, prevedeva per il 2013 un'importante riduzione della voce
salari e stipendi. In effetti, nel 2013 il costo del personale risulta
diminuito del 17,7%, da € 183,8 milioni a € 151,3 milioni. Tuttavia, anche il
valore della produzione è diminuito del 15,4%, da € 329,3 milioni a € 278,7
milioni; ma, i costi della produzione sono diminuiti solo del 14,1%, ossia in
misura meno che proporzionale.
Durante, l’assemblea Galliani ha esposto il nuovo investimento
immobiliare “Casa Milan”, acquistabile nel 2019, ad un prezzo prefissato.
Dal punto di vista sportivo, nell’anno solare 2013, il Milan,
nel primo semestre relativo alla seconda parte della stagione sportiva 2012/13,
è giunto terzo in campionato e, nel secondo semestre relativo alla prima parte
della stagione sportiva 2013/14, ha superato il girone di Champions League.
La continuità aziendale.
Come già evidenziato negli esercizi precedenti, nel punto 4
della Relazione della Società di Revisione, Reconta Ernst & Young S.p.A.,
al bilancio consolidato del Gruppo Milan, si mette in rilievo che, per quanto
riguarda la continuità aziendale, essa è garantita dall’Azionista Fininvest
S.p.A., “che ha assunto l’impegno a fornire un adeguato supporto finanziario”
per almeno dodici mesi dalla data di approvazione del bilancio al 31/12/2013,
che è stato approvato il 16 aprile 2014. Pertanto, la gestione del Gruppo Milan
non si autofinanzia e continua ad aver bisogno del supporto finanziario del suo
Azionista di maggioranza. Si aggiunga che il Milan gode di linee di credito a
fronte di lettere di “patronage” della controllante Fininvest S.p.A. per un
ammontare di 390 milioni di Euro.
Il Valore del Milan.
L’A.C. Milan S.p.a. è società soggetta all’attività di
direzione e coordinamento da parte di Fininvest S.p.a., che ne possiede il
99,93% delle azioni, pari a n. 47.966.271.
A.C. Milan S.p.a. controlla al 100% Milan Entertainment
S.r.l. e Milan Real Estate S.p.A. oltre a Fondazione Milan –Onlus e controlla
al 50% M-I Stadio Srl.
Nel bilancio al 31.12.2012 di Fininvest S.p.A., la
partecipazione di controllo di AC Milan S.p.a. era esposta per un valore €
357.678.000.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il 59,4% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni e i
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono per il 33,2% sul
totale dell’attivo. La voce terreni e fabbricati incide sul totale dell’attivo solo
per il 3,3% (5,4% nel 2012), rispetto all’esercizio precedente risente
dell’alienazione della sede aziendale.
Le immobilizzazioni immateriali sono aumentate a € 185,8
milioni a € 171,2 milioni, anche per l’aumento del valore del parco calciatori.
I debiti totali però sono saliti di € 33,3 milioni, da € 342,5
milioni a € 375,8 milioni.
I crediti sono aumentati da € 120,9 milioni a € 131,5
milioni.
Il Capitale circolante netto è negativo per 260,7 milioni a
causa del prevalere del passivo corrente sull’attivo corrente.
Il Patrimonio Netto.
Il
patrimonio netto consolidato è ancora una volta negativo per € 66,9 milioni.
Anche negli esercizi precedenti il Patrimonio Netto consolidato era negativo:
nel 2012 per € 54,9 milioni; nel 2011 per € 77,1 milioni; nel 2010 per € 96,7
milioni e nel 2009 per € 71,9 milioni. Ai fini del Financial Fair Play il
patrimonio netto negativo è un segnale di criticità, soprattutto se risulta
“deteriorato” rispetto all’esercizio precedente. Il Regolamento UEFA sul
Financial Fair Play, precisamente all’articolo 62, comma 3, punto ii), evidenzia
come secondo parametro fondamentale, la necessità che non vi sia un Patrimonio
Netto negativo deteriorato.
Nel corso dell'esercizio 2013, l'azionista di
maggioranza Fininvest ha provveduto ad effettuare versamenti in conto capitale
e/o copertura perdite per € 3.750.000.
Quindi, la variazione negativa di € 12 milioni rispetto al
2012 è dovuta alla perdita del 2013 di € 15,7 milioni e al versamento in conto
capitale di € 3,7 milioni.
In data 15 aprile 2014, l’azionista di maggioranza
"Fininvest S.p.A." ha effettuato un versamento di € 16.925.000, di
cui € 1.890.614,14 utilizzato come versamento in conto capitale e/o
ripianamento perdite. Inoltre, Fininvest S.p.A. ha provveduto alla copertura
della perdita d’esercizio di AC Milan, oltre che con le riserve anche con la
rinuncia al credito di € 9.075.000 per un finanziamento soci postergato,
risultante al 31 dicembre 2013.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 31/12/2013 è pari a €
256,4 milioni. Anche nei predenti esercizi, la Posizione Finanziaria Netta era
negativa: nel 2012 per € 247,4 milioni; nel 2011 per € 290,8. La Posizione Finanziaria
Netta, risulta inferiore al valore della produzione, ma è di poco superiore al
fatturato netto, senza plusvalenze. L’importo è
dovuto a debiti bancari per € 144,1 milioni (€ 107,1 milioni nel 2012), debiti
verso altri finanziatori per € 106,4 milioni (€ 135 milioni nel 2012), debiti
verso soci per € 9,1 milioni e disponibilità liquide per € 3,2 milioni (€ 3,7
milioni nel 2012).
Per quanto riguarda i debiti bancari, nella nota integrativa
è scritto che la cifra di € 142.852.000 si riferisce alla “normale operatività
con il sistema bancario”, mentre € 1.226.000 si riferiscono a un mutuo
ipotecario sul Centro Sportivo Milanello, contratto da Milan Real Estate S.p.A..
L’importo dei debiti verso altri finanziatori riguarda: per € 99,7 milioni (€
116, milioni nel 2012) i debiti verso società di factoring per anticipazioni;
per € 6,5 milioni (€ 12,8 milioni nel 2012) debiti per mutuo con l’Istituto del
Credito Sportivo; per € 203 mila (€ 227 mila nel 2012) debiti verso società di
leasing per acquisto del pullman ufficiale.
Nel 2012, figuravano € 5,2 milioni come debiti verso società
di leasing per acquisto di immobili, che, durante il 2013, sono stati
anticipatamente rimborsati, a causa del riscatto anticipato della sede di via
Turati n. 3, successivamente alienata.
I debiti bancari e i debiti verso altri finanziatori
rappresentano il 70,64% del totale delle attività (72,4% nel 2011), questo
significa che per ogni 100 euro investiti nel Gruppo Milan, circa 71 provengono
dal sistema creditizio.
Il finanziamento soci, come detto, è stato utilizzato a
copertura perdite.
I crediti verso Enti settore specifico aumentano a € 7,2
milioni da € 709 mila. Tali crediti si riferiscono per € 6.666.000 al credito
verso la società F.C. Schalke 04 per la cessione di Boateng e per € 480 mila all’accollo
da parte del Manchester City dei premi di valorizzazione (“meccanismo di
solidarietà”) del calciatore Balotelli.
I debiti verso Enti settore specifico aumentano a € 40,5
milioni da € 30,7 milioni del 2012. Circa € 22 milioni
riguardano debiti verso la Lega
per la compensazione delle campagne acquisti e € 16 milioni a favore del
Manchester City per Balotelli.
Considerando il saldo delle poste di crediti e debiti
derivanti da operazioni di calciomercato, la situazione dell’indebitamento
finanziario netto, ai fini del Financial Fair Play, peggiorerebbe di € 33,3
milioni circa e supererebbe il fatturato netto, senza plusvalenze.
Dopo la chiusura dell’esercizio, alcuni Istituiti di
Credito, per far fronte alle esigenze finanziarie correnti il Gruppo Milan, si
sono resi disponibili a concedere due linee di credito. La prima linea di
credito è per l’importo di € 60 milioni e la seconda di € 36,3 milioni. Tali
linee possono essere utilizzate a fronte della sottoscrizione di contratti di
factoring con la cessione pro solvendo dei crediti, per un importo complessivo
di € 111,3 milioni, derivanti dalla
vendita dei diritti tv e dalla vendita di pacchetti promo-pubblicitari per il
2014/15.
Poiché l’EBITDA è pari a circa € 52 milioni, il rapporto
“NET DEBT/EBITDA” risulta essere pari a 4,9.
Debiti verso
dipendenti, Fisco ed Enti previdenziali.
I debiti verso tesserati e dipendenti raddoppiano a €
12.732.000 (€6,7 milioni nel 2012) e si riferiscono a premi e mensilità saldate
regolarmente nei primi mesi del 2014. Come previsto dal Financial Fair Play.
I debiti tributari, complessivi sono pari a € 16 milioni (€15,7
milioni nel 2012), di cui € 15,9 milioni (€ 13,4 milioni nel 2012) per ritenute sui redditi di lavoro,
che sono state regolarmente versate alla scadenza come quelle previdenziali (735
mila euro).
Il Valore della
“Rosa”.
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, come
valore contabile netto, sono aumentati a € 117,6 milioni. Nel 2012 erano pari a
€ 108,9 milioni e nel 2011 erano pari a 136,3 milioni, che resta il valore
contabile netto più elevato negli ultimi 6 anni.
Per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori
sono stati investiti 81,7 milioni di Euro (€ 37,6 milioni nel 2012), sono stati
ceduti calciatori con un valore contabile residuo di € 32,5 milioni (€ 20,8
milioni nel 2012) e sono stati calcolati ammortamenti per 40,7 milioni di euro
(€ 44,2 milioni nel 2012).
Negli ultimi 6 anni sono stati investiti in totale,
nell’acquisto di calciatori, circa 403,2 milioni di Euro, con una media annua
di 67,2 milioni di Euro.
Al 31.12.2013, il calciatore col valore contabile residuo
più elevato è Balotelli con € 18.277.778 (costo storico € 23.500.000). El
Sharawy ha un valore contabile residuo di € 12.624.232 ed un costo storico di €
20.235.000 (comprensivo di oneri accessori). Il valore contabile residuo di
Pazzini è di € 6.500.000, essendo stato acquistato il 22/08/2012 per 13 milioni
e con 1,5 anni residui di contratto; Robinho ha un valore contabile netto di € 5.875.929,
con un costo storico di € 21.098.000 (acquistato il 31/08/2010) e con 2,5 anni
residui di contratto (dopo il prolungamento); Matri (acquistato il 30/08/2013)
figura con un valore contabile di € 9.625.000, con un valore d’acquisto di 11
milioni. Il valore residuo di Zapata è di € 6.509.000 (costo storico €
7.810.000, con 2,5 anni di contratto residui) e il valore residuo di Constant è
di € 6.545.455 (costo storico € 8 milioni, con 4,5 anni di contratto residui).
I crediti per calciatori ceduti in compartecipazione
ammontano a € 7,8 milioni (€ 7 milioni nel 2012). La metà di Paloschi ceduto in
compartecipazione al Chievo vale € 3,5 milioni, quella di Verdi ceduto in
compartecipazione al Torino vale € 2,5 milioni e quella di Salamon Bartosz in
compartecipazione con la Sampdoria è valutata € 1,6 milioni.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione
ammontano a € 10 milioni (€ 7,3 milioni). La metà di Saponara acquisito in
compartecipazione dal Parma è valutata € 3.750.000, quella di Poli acquisito in
compartecipazione dalla Sampdoria è valutata € 3 milioni e quella di Comi
(Torino) € 2.350.000.
La Gestione
Economica.
Il valore della produzione è diminuito a € 278,7 milioni da
€ 329,3 milioni del 2012, con un decremento del 15,4%, dovuto alla riduzione delle
plusvalenze e dei ricavi da Champions League, ma con la plusvalenza di €
3.277.000 per la vendita della sede di via Turati n. 3.
I costi della produzione, pari a € 278 milioni (€ 324,3
milioni nel 2012), sono diminuiti del 14,1%.
I Ricavi.
I ricavi da gare diminuiscono di circa € 5 milioni, a € 28,7
milioni da € 33,7 milioni del 2012.
I proventi da cessione diritti televisivi complessivi diminuiscono
a € 119,5 milioni da € 139,8 milioni.
I proventi da cessione diritti TV nazionali ammontano a € 77,4
milioni (€ 84,3 milioni nel 2012). I proventi da partecipazione a competizioni
UEFA pari ad € 42 milioni, risultano in forte calo di € 13,4 milioni, rispetto
al dato 2012, che risultava pari a € 55.519.000. Il decremento è dovuto al peggior
piazzamento rispetto all’edizione 2012/13, ma anche al minore “market pool”
riconosciuto dalla UEFA per effetto della partecipazione di 3 squadre italiane
alla Champions 2013/14 in luogo delle 2 squadre della Champions 2012/13 e per
la disputa degli ottavi 2012/13 in luogo dei quarti della Champions 2011/12.
Nel 2013 i proventi da sponsorizzazioni di A.C. Milan Spa
sono risultati sostanzialmente stabili, essendo pari a € 34.726.000 (€
34.571.850 nel 2012). Lo Sponsor Ufficiale Emirates contribuisce con €
12.750.000 (€ 13.750.000 nel 2012; € 14.450.000 nel 2011 ed € 11.875.000 nel
2010), di cui € 1 milione (circa € 2 milioni nel 2012) come premio per il
raggiungimento di specifici obiettivi. Il contratto con Emirates scade il 30
giugno 2015.
Lo Sponsor Tecnico Adidas contribuisce con € 17.347.000 (€
16.726.000 nel 2012; € 17.495.000 nel 2011 ed € 14.918.000 nel 2010). Il
contratto con Adidas scade il 30 giugno 2017.
Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner
commerciali hanno contribuito con € 3.918.000 (€ 3,7 milioni nel 2012).
I ricavi commerciali risultano pari a € 43,5 milioni (€ 44,9
milioni nel 2012) e riguardano principalmente la voce “royalties e proventi
promo-pubblicitari”, che risulta pari a € 28.470.000 (€ 28.985.000 nel 2012).
Tale voce è costituita dai proventi derivanti dalla vendita di pacchetti
promo-pubblicitari multi-prodotto a vari partner commerciali, come Beiersdorf
AG, Dolce & Gabbana Srl, Banca Popolare di Milano S.p.A., M.S.C. Crociere
S.A., SuissGas S.p.A., Telecom Italia S.pA. e Volkswagen Group Italia S.p.A.
Inoltre, tra i proventi commerciali, figurano anche i ricavi
da gestione stadio, che diminuiscono a € 4.760.000 da € 5.792.000 del 2012.
Tali ricavi provengono dalla fatturazione di servizi relativi a determinate
categoria di abbonamenti come “Sky Box” e “Sky Lounge” e a ricavi derivanti da
attività extra-sportive svolte nello stadio. Gli Amministratori attribuiscono
il decremento di tale voce alla congiuntura economica negativa. Infine, tra i
ricavi commerciali sono compresi i ricavi da attività di merchandising,
licensing e “cambio merce” per € 9,9 milioni (€ 10.108.000 nel 2012). Per tale voce assume particolare
rilevo l’accordo con Volkswagen Group Italia S.p.A. e Adidas Italia S.r.l.
Il Milan è la squadra italiana con il maggior volume di
ricavi commerciali.
La voce del valore della produzione “incremento immobilizzazioni
per capitalizzazione costi del vivaio”, che non dovrebbe essere considerata
come “ricavo rilevante” ai fini del Financial Fair Play, diminuisce da € 7,9
milioni a € 7,3 milioni.
Tra gli altri ricavi figura la plusvalenza di € 3.277.000
per la vendita della sede di via Turati n. 3.
Il Player Trading.
L’attività relativa alla gestione economica dei diritti
pluriennali dei calciatori al contrario del 2012, caratterizzata dalle notevoli
plusvalenze di Thiago Silva e Ibrahimovic, è risultata negativa per € 21,9
milioni. Nella sostanza, le plusvalenze non sono riuscite a pagare gli
ammortamenti del 2013.
Le plusvalenze diminuiscono da € 53,4 milioni a € 24,1
milioni. La plusvalenza più elevata è stata quella relativa a Pato ceduto al
Corinthians per € 15 milioni, con una
plusvalenza di € 9.908.000. Boateng ceduto allo Schalke 04 per € 10 milioni ha
determinato una plusvalenza di € 5.917.000. Antonini
ceduto alla Sampdoria per € 3 milioni ha determinato una plusvalenza di €
2.380.000.
Mesbah ceduto al Parma per € 3 milioni ha determinato una plusvalenza
di € 2.067.000.
I ricavi per la cessione temporanea di calciatori ammontano a
€ 500 mila (€ 326 mila nel 2012) e riguardano il prestito di Emanuelson al
Fulham.
Le minusvalenze sono trascurabili, perché ammontano a € 770
mila (€ 275 mila nel 2012). La minusvalenza maggiore è stata quella di Taiwo
(Bursaspor) pari a € 467 mila. I costi per acquisizione temporanea calciatori
sono stati pari a € 775 mila (€ 1 milione nel 2012). L’importo maggiore ha riguardato
il prestito di Zapata dal Villareal per € 400 mila, mentre il prestito di Bojan
Krkic, è costato € 125 mila, entrambi per la prima parte del 2013.
I proventi da compartecipazione risultano pari a € 30 mila (€
60 mila nel 2012) e gli oneri da compartecipazione sono stati pari a € 4,5
milioni (€ 300 mila nel 2012).
Gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni
dei calciatori sono stati pari a € 40.697.000. Il dato risulta in calo dell’8%
rispetto a quello del 2012, pari a € 44.224.116.
I Costi.
Durante l’anno solare 2013, il costo del personale è stato
pari a € 151 milioni (€ 183,8 milioni nel 2012). Il costo del personale risulta
diminuito di 32,8 milioni (-17,5%), con un’incidenza sul valore della
produzione del 54,3% (55,8% nel 2012), che aumenta al 61,3% (68,7% nel 2012) se
si considerasse il fatturato al netto di plusvalenze e della capitalizzazione
dei costi del vivaio. Tali indicatori evidenziano il tentativo in atto di
riequilibrio economico, rispetto agli esercizi precedenti, soprattutto in
chiave Financial Fair Play. Nel 2012, la sostanziale riduzione del costo del
personale era dovuta al mancato rinnovo di contratti in scadenza. Nel 2013, si
è cercato di perseguire la stessa linea.
Gli ammortamenti totali sono stati pari a € 51,9 milioni (€
56,9 milioni nel 2012), in diminuzione del 4%. Gli ammortamenti delle
immobilizzazioni immateriali sono diminuiti da € 53,7 milioni a € 50,8 milioni,
di cui € 40,7 milioni (€ 44,2 milioni nel 2012) per ammortamento diritti
pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
La differenza tra costo e valore della produzione è positiva
per € 57 mila, mentre nel 2012 era positiva per € 5 milioni.
Gli oneri finanziari pesano per € 8,3 milioni (12,7 milioni nel
2012). Gli interessi passivi bancari ammontano a € 4,1 milioni e gli interessi
passivi da finanziamento a € 2,7 milioni.
Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 12,8
milioni, nel 2012 era negativo per € 957 mila.
La sommatoria del risultato 2012 e 2013 è negativa per €
13,8 milioni.
Per quanto riguarda le imposte sul reddito dell’esercizio è
stata evidenzia l’IRAP per € 5.648.000, ma anche la remunerazione delle imposte
da trasferire per € 5.474.000, grazie al consolidato fiscale, per un saldo di €
174 mila, cui si devono aggiungere le imposte anticipate e differite per € 2,7
milioni.
A seguito delle imposte, la perdita consolidata
dell’esercizio risulta pari a € 15,7 milioni, mentre nel 2012 è stata di € 6,8
milioni.
Conclusioni.
Per il 2014, sull’obiettivo del raggiungimento dell’equilibrio
economico, con la conseguente autonomia finanziaria, peseranno la mancata
qualificazione sia in Champions League che in Europa League e le spese per l’affitto
della nuova sede “Casa Milan”.