mercoledì 25 maggio 2011

Consolidato Gruppo Milan 2010: “la necessità di ridurre il monte stipendi”

Luca Marotta Mercoledì 25 Maggio 2011 22:20
jstargio@gmail.com
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 del Gruppo che fa capo ad A.C. Milan S.p.A. conferma il permanere di alcune criticità in tema di “fair play finanziario”, già evidenziate nel consolidato al 31 dicembre 2009. Il patrimonio netto consolidato, oltre ad essere negativo, peggiora a causa della perdita di 69,8 milioni, registrata il 31.12.2010; l’indebitamento finanziario netto supera il valore della produzione e il costo del personale è oltre il 70% dei ricavi. Si aggiunga che negli ultimi tre esercizi l’ammontare complessivo delle perdite consolidate ammonta a 146,4 milioni di euro, cifra nettamente superiore alla soglia più elevata del “break even” del fair play finanziario (45 milioni per il periodo 2013/14-2014/15 e 30 milioni nel triennio successivo).
Come già evidenziato nell’esercizio precedente, nel punto 4 della Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato del Gruppo Milan, si mette in rilievo che, per quanto riguarda la continuità aziendale, essa è garantita dall’Azionista Fininvest S.p.A., “che ha assunto l’impegno a fornire un adeguato supporto finanziario” per almeno un anno dal 31/12/2010. Pertanto, la gestione del Gruppo Milan continua ad aver bisogno del suo “mecenate” e sembrerebbe ancora lontana dall’obiettivo di essere una gestione “virtuosa”, che produce utili e si “autofinanzia”.
Il patrimonio netto consolidato del Gruppo Milan al 31 dicembre 2010 risulta negativo per 96,7 milioni di euro. In quattro esercizi il valore negativo del patrimonio netto è raddoppiato: infatti, nel 2007, risultava negativo per 47,5 milioni. Ricordiamo che la presenza di un patrimonio netto negativo è uno degli indicatori fondamentali del Fair Play Finanziario, e determina la presenza di una situazione da “warning”. La società controllante “Fininvest S.p.a.”, nel corso dei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2011, ha effettuato versamenti in conto capitale per complessivi euro 38.120.800,80.
Come giustamente ha ricordato Adriano Galliani nel corso dell’assemblea che ha approvato il bilancio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 è stato redatto come previsto dal manuale delle licenze UEFA. Aggiungiamo che è il bilancio che viene considerato dal regolamento del Fair Play Finanziario, nel caso dei gruppi. Durante la stessa assemblea, Galliani ha dichiarato e messo per iscritto che la riduzione del monte stipendi è una necessità che deriva dalle regole del Fair Play Finanziario e la società si regolerà di conseguenza.
Il valore della produzione consolidato è stato di 253,2 milioni, registrando un decremento del 17,62% rispetto al 2009. Tale decremento è stato causato soprattutto dalla riduzione del 65,51% delle plusvalenze da cessione diritti pluriennali prestazioni calciatori, che variano da 74 a 25,5 milioni. Il Gruppo Milan ha realizzato la maggior parte delle plusvalenze col Genoa Cricket and F.C., precisamente: Oduamadi ceduto per 7 milioni con plusvalenza di € 6.867.000; Beretta ceduto per 8 milioni con plusvalenza di 6,6 milioni; Zigoni ceduto per 7,5 milioni con plusvalenza di 6,5 milioni; Strasser ceduto per 4,5 milioni con plusvalenza di 4,4 milioni. Per quanto riguarda Borriello risulta ceduto alla A.S. Roma per 10 milioni con una plusvalenza di € 3.750.000. Anche i proventi da cessione diritti tv contribuiscono al calo del valore della produzione, riducendosi a 109,6 milioni da 116,5 milioni, con una variazione negativa del 5,91%, a causa della negoziazione dei diritti in forma centralizzata a partire dalla stagione 2010/2011. Da segnalare che la voce “Proventi vari”, si riduce a 1,6 milioni da 20,5 milioni, a causa della cessione della “Library Milan” effettuata nel 2009. In controtendenza troviamo i proventi commerciali pari a 34,9 milioni, che segnano un aumento del 26,89%, e i proventi da sponsorizzazioni ammontanti a 31,7 milioni, con un incremento dell’8%. Tra gli sponsor più importanti, lo sponsor Emirates ha contribuito con 5,9 milioni; BETandWin con 6 milioni e Adidas con 14,9 milioni. I ricavi da gare ammontano a 29,5 milioni. La voce del valore di produzione “incremento immobilizzazioni per capitalizzazione costi del vivaio”, che non dovrebbe essere considerata come “ricavo rilevante” ai fini del fair play finanziario, ammonta a 7,6 milioni (6,1 milioni nel 2009). I ricavi e proventi diversi pari a 12 milioni, comprendono delle plusvalenze per 4,7 milioni di euro realizzate in relazione alla vendita di sei appartamenti di Milan Real Estate S.p.A. ad un prezzo complessivo di 9,1 milioni di Euro.
I costi della produzione ammontano complessivamente a 330,4 milioni di Euro e fanno registrare un incremento di 27,6 milioni (+9,11%) rispetto al 2009.
Il costo del personale è aumentato da 178,8 milioni a 192,8 milioni, con un incremento del 7,83%. Il rapporto tra costo del personale e valore della produzione risulta pari al 76,15% ed è al di sopra del limite stabilito dal fair play (70%). L’incremento verificatosi è stato causato dai maggiori premi erogati, nonché dai maggiori compensi contrattuali erogati per effetto dei nuovi investimenti effettuati nel corso della campagna trasferimenti estiva 2010/11 (Ibrahimovic, Robinho ecc.).
Gli ammortamenti complessivi calcolati sono stati pari a 59,2 milioni di euro. L’incremento di 12,7 milioni è stato causato, oltre che dai maggiori ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori per gli investimenti relativi alla campagna trasferimenti 2010/11, anche dalla svalutazione di € 4.462.500 derivante dalla cessione del giocatore Ronaldinho. L’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali ammonta a 50,4 milioni (40,6 nel 2009) e sono compresivi di 42,7 milioni riguardanti i diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori. La somma del costo del personale con l’ammortamento dei calciatori incide per il 93% sul valore della produzione, e rappresenta un dato che impone dei correttivi, se si decidesse un giorno di attuare una gestione che si autofinanzi. Si aggiunga che, escludendo le plusvalenze, la percentuale di cui sopra supererebbe il 100%.
Gli oneri diversi di gestione ammontano a 17,5 milioni (17,9 nel 2009). La voce costi per acquisizioni temporanee di calciatori nel 2010 diminuisce da 5 milioni a 3,9 milioni e riguarda quasi esclusivamente Beckham. Le minusvalenze realizzate ammontano a 1,5 milioni, soprattutto a causa della cessione allo Schalke 04 di Huntelaar per 12 milioni, che ha comportato una minusvalenza di 1,3 milioni.
La differenza tra valore della produzione e costi della produzione risulta negativa per 77,2 milioni, nel 2009 era positiva per 4,5 milioni. La gestione finanziaria è negativa per 8,1 milioni, in peggioramento di 5,1 milioni. Le imposte sul reddito espongono un risultato positivo di 15,7 milioni anche a causa dell’adesione al consolidato fiscale, che ha generato un effetto positivo di 15,1 milioni. La perdita consolidata netta è stata di 69,8 milioni.
Le immobilizzazioni immateriali sono aumentate a 170,3 milioni da 156,1 milioni del 2009. L’incremento maggiore ha riguardato i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, che sono passati da 97,9 milioni del 2009 a 110,7 milioni del 2010. Al 31.12.2010, il valore contabile netto di Ibrahimovic è di 21 milioni, essendo stato acquistato il 30/08/2010 a 24 milioni; Robinho ha un valore contabile netto di € 16.625.000 con un costo storico di 19 milioni (acquistato il 31/08/2010); Boateng (acquistato il 23/08/2010) figura con un valore contabile di € 9.107.500 con un valore d’acquisto di 10,5 milioni. Importante è stato il prezzo di acquisto di Papastathopoulos, pari 14 milioni, e che figura con un valore contabile netto di 12,6 milioni.
La voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili” ammonta a 37,5 milioni. Per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati investiti 83,7 milioni di euro: sono stati ceduti calciatori con un valore contabile netto di 23,5 milioni e sono stati calcolati ammortamenti per 47,3 milioni di euro.
Le immobilizzazioni materiali ammontano a 21,3 milioni in diminuzione di 5,4 milioni di euro rispetto al 2009, a causa della cessione di sei appartamenti.
Le immobilizzazioni finanziarie sono passate da 4,9 milioni a 19,2 milioni, soprattutto a causa delle compartecipazioni con Genoa Cricket and F.C., registrate dopo la cessione formale dei giocatori, che determina plusvalenza o minusvalenza, a seconda dei casi. Infatti, la compartecipazione di Beretta è esposta per 4 milioni, quella di Oduamadi per 3,5 milioni, Strasser per € 2.250.000, Zigoni per € 3.750.000.
L’attivo circolante è diminuito da 198,2 milioni a 164,3 milioni. In particolare i crediti sono diminuiti a 161,9 milioni. L’importo maggiore dei crediti riguarda i crediti verso enti settore specifico per 53,8 milioni, che comprendono il credito verso il Real Madrid per la cessione di Kakà, esposto per 27 milioni di euro (47 nel 2009). Altro importo notevole è rappresentato dai crediti per imposte anticipate, per 41,7 milioni. Tra questi crediti 36,7 milioni riguardano le rettifiche di consolidamento dovute allo storno di operazioni aventi per oggetto plusvalenze infragruppo.
Le disponibilità liquide sono pari a 2,4 milioni e risultano sostanzialmente invariate. I ratei e risconti attivi al 31/12/10 ammontano a 5,7 milioni (8,1 milioni nel 2009). Il totale delle attività ammonta a 380,9 milioni, mentre nel 2009 era pari a 394,1 milioni.
L’indebitamento finanziario netto del Gruppo Milan ammonta a 296 milioni e risulta in diminuzione dell’1,63% rispetto ai 300,9 milioni del 2009. Nel 2010 l’indebitamento risulta superiore al valore della produzione, non risultando conforme al fair play finanziario, determinando una situazione da “warning”. L’esposizione di tale cifra è dovuta ai debiti finanziari, pari a circa 298,4 milioni di euro, diminuiti delle disponibilità liquide. I debiti finanziari comprendono i debiti verso le banche per 147,3 milioni e i debiti verso altri finanziatori per 151,1 milioni. Rispetto al 2009 è venuta meno la voce debiti verso soci per finanziamento per 14,8 milioni, essendo stati convertiti in versamento in conto capitale per copertura perdite. Questa conversione è avvenuta anche per adeguarsi alla normativa in tema di campagna trasferimenti (articolo 90 comma 4 delle NOIF), che impone il rispetto di specifici indicatori. I debiti verso le banche sono diminuiti di 23,4 milioni e i debiti verso altri finanziatori sono aumentati di 33,4 milioni. L’importo elevato dei debiti verso le banche dimostra il permanere di una facilità di accesso al credito da parte del club milanese, anche se nella nota integrativa si afferma che tale saldo è dovuto alla “normale operatività con il sistema bancario”. L’importo dei debiti verso altri finanziatori riguarda per 144,87 milioni i debiti verso società di factoring per anticipazioni (110,5 nel 2009), per 5,8 milioni debiti verso società di leasing per acquisto di immobili, per 272 mila euro debiti verso società di leasing per acquisto del pullman ufficiale e per 194 mila euro debiti per mutuo con l’Istituto del Credito Sportivo.
I debiti bancari e i debiti verso altri finanziatori rappresentano il 78,45% del totale delle attività (73,18% nel 2009), questo significa che per ogni 100 euro investiti nel Gruppo Milan, 78 provengono dal sistema creditizio.
I debiti verso fornitori ammontano a 15,2 milioni (53,5 nel 2009) e registrano un decremento di 38,3 milioni. Esistono debiti verso la controllante Fininvest spa ammontanti a circa 2,6 milioni di euro per il sistema centralizzato dell’IVA di gruppo. I debiti tributari, scadenti nel 2010, ammontano a 14,3 milioni (21,7 nel 2009) e sono stati regolarmente versati alla scadenza come quelli previdenziali (783 mila euro).
L’importo maggiore dei debiti da compartecipazione riguarda Boateng per € 5.250.000. Per quanto riguarda i debiti verso le società di calcio, pari a 44,2 milioni, l’importo maggiore riguarda i 24 milioni dovuti al Barcellona per la valorizzazione del diritto di opzione, già esercitato, per l’acquisto definitivo di Zlatan Ibrahimovic. Altro debito rilevante è quello verso il Manchester City per 13,5 milioni relativo all’acquisto di Robinho.
I debiti verso tesserati e dipendenti ammontano a 16,7 milioni di euro (18,8 nel 2008) e si riferiscono a mensilità saldate nei primi mesi del 2011. Come previsto anche dal regolamento del fair play finanziario.
I ratei e risconti passivi registrano un aumento notevole del 146% passando da 27,3 milioni del 2009 a 67,2 milioni del 2010 e riguardano prevalentemente ricavi anticipati per cessione diritti televisivi e per abbonamenti.
Da segnalare che, nel mese di dicembre 2010, A.C. Milan S.p.A. ha ricevuto, da parte dell’Agenzia delle Entrate, tre avvisi di accertamenti e un atto di contestazione per l’anno 2005. Il 16 febbraio 2011 la società ha presentato istanza di adesione, ma in bilancio non è stato effettuato alcun accantonamento a causa dell’indeterminatezza delle riprese.
In conclusione il Gruppo Milan ha presentato per il 2010 un bilancio consolidato con un patrimonio netto negativo per 96,6 milioni, un indebitamento finanziario netto pari a 296 milioni ed un capitale investito netto pari a 199,4 milioni di euro. Come fatto scrivere da Galliani, il Milan si ritroverà, a breve, nella necessità di ridurre i costi del personale, considerando come elemento favorevole che nel bilancio al 31 dicembre risultavano 8 giocatori aventi come scadenza di contratto la data del 30 giugno 2011, compreso Ronaldinho, che ha già lasciato il Milan, e 6 giocatori con scadenza 30/06/2012.

Pubblicato su:
http://www.ju29ro.com/contro-informazione/3138-consolidato-gruppo-milan-2010-la-necessita-di-ridurre-il-monte-stipendi.html

martedì 17 maggio 2011

Bilancio Udinese: perdita da carico fiscale



Luca Marotta Martedì 17 Maggio 2011 22:43
jstargio@gmail.com

La società “Udinese Calcio S.P.A.” non dovrebbe aver problemi a confrontarsi con quanto previsto dal Regolamento del Fair Play Finanziario, almeno da quanto emerge dalla lettura dei numeri del bilancio al 30.06.2010, che esporremo di seguito. Basti pensare al fatto che paga puntualmente gli stipendi, ha un ottimo rapporto tra costo del personale e ricavi, ha un patrimonio netto positivo e un indebitamento finanziario inferiore ai ricavi. Si aggiunga che è ormai una società “specializzata” nei realizzi di plusvalenze, in quanto riesce molto bene nella valorizzazione dei giovani calciatori e di quelli poco conosciuti. A tal proposito, si consideri il valore netto della rosa calciatori nel bilancio al 30.06.2010 e al valore di mercato attuale di Sanchez. Tuttavia è notevole la presenza di contenziosi a livello fiscale, civile e addirittura anche penale, argomento su cui il Regolamento del Fair Play Finanziario appare lacunoso.
La proprietà.
Il capitale sociale è posseduto al 98,35% dalla Gesapar S.A., con sede in Lussemburgo, che ha un patrimonio netto di € 15.615.863, con un capitale sociale € 9.300.000, composto da 124.000 azioni.
La gestione.
Dal punto di vista gestionale, l’attività della società, a detta degli amministratori, è improntata al perseguimento di tre obiettivi:
1) mantenimento e/o sviluppo del fatturato e riduzione del rischio“agonistico”;
2) gestione del patrimonio calciatori;
3) controllo dei costi di gestione.
In quest’ottica, è dato molto rilievo alla valorizzazione della struttura operativa e organizzativa, composta da numerosi osservatori sia in Italia che all’Estero, che visionano con continuità gare di calcio. Ciò ha permesso di effettuare acquisti a valori concorrenziali e di realizzare plusvalenze.
I risultati del 2009/2010.
Dal punto di vista sportivo la stagione 2009/10 è stata deludente, perché ha visto l’Udinese raggiungere il quindicesimo posto con 44 punti. Dal punto di vista contabile, il bilancio al 30.06.2010 evidenzia una perdita d’esercizio di 6,9 milioni di euro. Gli amministratori della società friulana spiegano questa perdita, individuando una serie di cause, tra cui emergono:

1) la diminuzione del valore della produzione;
2) l’aumento del costo del personale;
3) le minori plusvalenze realizzate;
4) il carico fiscale determinato dall’accantonamento straordinario per la risoluzione delle controversie con l’Amministrazione Finanziaria.
I problemi col Fisco.
Nel 2007, l’Udinese è stata oggetto di verifica fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate, riguardante il periodo d’imposta 2003/2004. La vicenda si è conclusa, in data 29 novembre 2010, con una “conciliazione giudiziale”, che ha comportato il riconoscimento da parte della società di somme dovute pari a € 4.405.223,60, rateizzate in 12 rate trimestrali a partire dal 6 dicembre 2010. La relativa posta è stata allocata nella voce “altri debiti”, come debito e “altri oneri straordinari”, come costo. La verifica in questione fu interrotta nel 2007, perché la Guardia di Finanza, nell’ambito del procedimento penale n. 9674/04, effettuò la perquisizione ed il sequestro di vari documenti. Il procedimento penale vede coinvolti amministratori ed ex amministratori della società nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “doping amministrativo”. In data 14 dicembre 2010, nell’ambito dello stesso procedimento penale, è stato notificato alla società un ulteriore PVC (processo verbale di constatazione), riguardante le annualità dal 2001/2002 al 2008/2009. In merito a questa vicenda, il consiglio di amministrazione ha deciso di accantonare a fondo solamente le spese legali, per l’importo di € 30 mila, in quanto ritiene infondati i rilievi mossi, supportato in questo anche dall’autorevole parere di un fiscalista. Questo aspetto è stato rilevato anche nel punto 4 della”Relazione della società di revisione”.
Il conto economico: i ricavi e i costi.
Nell’esercizio 2009/10 il valore della produzione è diminuito del 4,48%; passando da 51,6 a 49,3 milioni di euro. Da notare che l’Udinese non annota nel valore della produzione i proventi derivanti dal realizzo delle plusvalenze sulla cessione dei diritti alle prestazioni pluriennali dei calciatori.
I ricavi da gare ammontano a 4,2 milioni, mentre nell’esercizio precedente erano pari a 5,9 milioni. La loro incidenza sul valore della produzione è dell’8,49%. La riduzione degli introiti da gare è dovuta principalmente alla mancata partecipazione alla competizione UEFA Cup. I Contributi in conto esercizio, pari ad € 732.782, in diminuzione del 41,27%, si riferiscono principalmente ai contributi ricevuti dalla FIFA per la partecipazione di otto calciatori ai Campionati del Mondo svoltisi in Sudafrica. I Proventi da sponsorizzazioni e cartellonistica ammontano a € 7,1 milioni e risultano in aumento del 43,37%. I corrispettivi pagati dallo Sponsor Ufficiale, per un milione, sono di poco inferiori a quelli pagati dallo Sponsor Tecnico, ammontanti a € 1.125.000. I proventi da altre sponsorizzazioni, pari ad € 4,9 milioni, riguardano i corrispettivi dei contratti con altri sponsor e pubblicità varia. I Proventi e diritti radiotelevisivi, pari a € 23.175.000, risultano in diminuzione di 2,1 milioni. La percentuale sui proventi da cessione dei diritti televisivi riconosciuta, a titolo di mutualità, dalle squadre ospitanti, e pari a € 6,9 milioni, risulta in aumento di € 106 mila. La voce “Concessioni varie” risulta pari a € 437.690 e in aumento del 45,51%. I Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori passano da € 980 mila a € 3,6 milioni. I proventi da Lega diminuiscono da € 2,9 milioni a € 794 mila. I Rimborsi assicurativi ammontano a € 373.821, con un incremento del 38,41%. La voce “Altri ricavi su cessione calciatori” ammonta a € 1.467.631 con una diminuzione del 6,02%, rispetto al 30/06/2009. La voce “Altri ricavi e proventi” risulta pari a € 618.589, con un aumento di € 155.162 rispetto all’esercizio precedente.
Congiuntamente alla diminuzione del valore della produzione si è verificato un incremento nei costi della produzione, che sono passati da € 68,9 milioni a € 75,4 milioni. I costi per merci e materiali di consumo aumentano del 30,93%, passando da 708 a 927 mila euro. I costi per servizi toccano la cifra di 20 milioni, con un aumento del 19,54%. I costi per servizi hanno segnato un significativo incremento soprattutto nei costi specifici tecnici. I costi specifici tecnici sono pari € 13,1 milioni e comprendono in prevalenza i costi per le attività di scouting e osservazione dei calciatori, consulenze tecnico sportive e le spese medico-sanitarie.
I costi del personale sono pari a € 31,3 milioni, con un aumento del 14,90% rispetto al 30 giugno 2009. L’incidenza del costo del personale sul valore della produzione risulta pari al 63,59%, mentre nell’esercizio precedente era pari al 52,87%. Come già detto, il valore della produzione non comprende le plusvalenze. Poiché, ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, voluto dall’UEFA, esse vanno considerate come ricavi rilevanti, se raffrontassimo il costo del personale col valore della produzione aumentato delle plusvalenze, otterremmo un “virtuoso” 42,60% (30,79% nel 2009). Il numero del personale in forza alla data di chiusura dell’esercizio comprendeva: 45 calciatori, 12 allenatori, un dirigente, 8 impiegati, 10 operai, per un totale di 76 dipendenti (+1 rispetto al 2009).
Gli ammortamenti e le svalutazioni si riducono del 6,03%, passando da 17,6 a 16,6 milioni. L’ammortamento dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta pari a € 14,2 milioni. La loro incidenza sul valore della produzione aumentato delle plusvalenze è del 19,30%. L’ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali è pari a € 2.134.285 e comprende l’ammortamento marchi e brevetti per € 1.222.222.
L’incidenza della somma del costo del personale e degli ammortamenti della rosa calciatori, sul valore della produzione aumentato delle plusvalenze, è pari al 61,90%, a testimonianza del fatto che l’obiettivo di tenere sotto controllo i costi di gestione è stato pienamente raggiunto.
I costi per godimento di beni di terzi si riducono del 3,28% e ammontano ad € 1.027.405.
In tale voce sono stati classificati l’affitto dello stadio pagato al Comune di Udine per € 339.600 e gli affitti e le spese relative pagate per le abitazioni dei calciatori della prima squadra per € 454.013.
Gli oneri diversi di gestione ammontano a € 5,5 milioni e risultano in aumento del 3,28%. L’importo maggiore riguarda la percentuale su diritti televisivi a squadre ospitate pari a € 4,3 milioni (+8,35%).
La gestione finanziaria è negativa per 3,7 milioni di euro. I proventi finanziari ammontano a € 187.943 ed evidenziano una riduzione notevole di 5,5 milioni di euro rispetto al 2008/09, dovuta essenzialmente ai proventi da compartecipazione ex art. 102 bis N.O.I.F.. Gli interessi passivi e gli altri oneri finanziari si riducono a € 3,9 milioni da € 6.9 milioni, a causa soprattutto della riduzione della voce “Interessi passivi e rivalutazione cause legali”. L’importo maggiore riguarda gli oneri da compartecipazioni, pari a € 2.450.000. Le perdite su cambi prevalgono sugli utili per € 41.511.
La gestione straordinaria, comprensiva delle plusvalenze sui diritti alle prestazioni dei calciatori, è positiva per 21,8 milioni, ma registra una diminuzione di 9,6 milioni (-30,59%) rispetto al precedente esercizio. Nello specifico le plusvalenze da alienazioni diminuiscono da € 36.967.942 a € 24.274.334. Gli altri proventi straordinari risultano pari a € 2,6 milioni (1,2 nel 2008/09).
Gli Oneri straordinari, ammontanti complessivamente a € 5,1 milioni, sono in aumento di € 1,7 milioni. L’importo maggiore riguarda la voce “Altri oneri straordinari”, pari a € 4,4 milioni, in aumento di 3,7 milioni. Gli Altri oneri straordinari si riferiscono principalmente ai costi straordinari derivanti dalla conciliazione giudiziale del 29 novembre 2010.
Il risultato prima delle imposte è negativo per 8,1 milioni di euro, mentre al 30 giugno 2009 era positivo per 12,9 milioni di euro.
Le imposte sul reddito espongono un saldo negativo di € 1.184.110 a causa del calcolo delle imposte differite, mentre l’accantonamento per le imposte correnti è stato di € 1.440.640.
Come già scritto la perdita ammonta ad € 6.921.110, mentre al 30 giugno 2009 si evidenziava un utile netto d’esercizio pari ad € 6.926.048.
Nell’ottica del regolamento del Fair Play Finanziario, in tema di “break even” questa perdita non dovrebbe preoccupare, perché è la prima perdita d’esercizio dopo ben due esercizi con brillanti risultati netti finali: € 7,876 milioni nell’esercizio 2007/2008 e € 6,926 milioni nell’esercizio 2008/2009.
L’attivo patrimoniale.
Il totale dell’attivo al 30 giugno 2010 è pari a € 159,2 milioni e risulta in aumento del 5,44% rispetto al 30 giugno 2009.
Le immobilizzazioni passano da € 79,1 milioni a € 83,6 milioni, con un aumento del 5,69%.
Le immobilizzazioni immateriali, pari a 81,3 milioni di euro, sono aumentate del 5,42%. Esse rappresentano la quasi totalità delle immobilizzazioni (97,18%), come ovvio che sia per una società che non è proprietaria dello stadio in cui gioca. L’incidenza di queste immobilizzazioni sul totale dell’attivo è del 51,04%. Il valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, al 30 giugno 2010, è pari a € 48,3 milioni, in aumento del 2,59% rispetto all’esercizio precedente. Essi rappresentano il 30,35% del totale dell’attivo. Il costo storico, sempre alla stessa data, risulta uguale a € 96,4 milioni. La voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili” ammonta a € 17.137.264, mentre nel 2009 era pari a € 18.333.333. Il valore netto, al 30 giugno 2010, della voce “Marchi e brevetti” ammonta a € 17.111.111, mentre il valore lordo è pari a € 22.003.489. Questa voce riguarda il marchio della società oggetto di rivalutazione. Le immobilizzazioni in corso e acconti aumentano da 11,7 a 15,8 milioni di euro.
Le immobilizzazioni materiali, ammontanti a 791 mila euro, sono trascurabili se raffrontate al totale dell’attivo, incidendo soltanto per lo 0,5%. Uno dei “punti di forza” dell’Udinese è l’osservazione di tantissime partite di calcio di tutto il mondo e in bilancio figura la voce “Attrezzatura video/tv/registrazioni”, che riguarda appunto le apparecchiature per la registrazione di gare calcistiche di tanti campionati. Tale voce è esposta al 30 giugno 2010 per un valore netto di € 17.064 e per un valore lordo di € 60.187. Ovviamente, oltre a possedere l’attrezzatura, bisogna avere anche chi la sappia utilizzare e soprattutto chi sappia valutare attentamente il materiale visionato. Sotto questo profilo l’Udinese può insegnare qualcosa agli altri club italiani.
Le Immobilizzazioni finanziarie, pari a € 1,6 milioni, comprendono una quota di partecipazione di € 313 nella BCC di Manzano; la partecipazione del 20% al capitale sociale della società di basket “Pallalcesto Amatori Udine S.p.A.”, militante in Lega Due, valutata € 180.000. Inoltre, esistono crediti in sofferenza, interamente svalutati, riguardanti un credito verso il comune di Udine per € 892.438, e un credito verso l’ex giocatore Edinho per € 520.072. Nelle immobilizzazioni finanziarie è compreso l’importo di € 460.763, pari al valore dei titoli ceduti da G. Pozzo, come accantonamento al fallimento Soficon Srl. Le immobilizzazioni finanziarie comprendono anche il conto “Lega c/pignoramento”pari a € 617.941. Tale importo risulta immobilizzato in seguito a pignoramento rientrante nella causa legale in essere con la Factorit S.p.A. e la probabile passività nei confronti della Factorit S.p.A. è esposta nel passivo.
L’attivo circolante sale a € 73,7 milioni da € 70,6 milioni del 2009, con una variazione positiva del 4,44%. Il totale dei crediti ammonta a € 69,4 milioni, con un aumento del 5,53% rispetto al 2008/09. La voce più importante riguarda i crediti verso le società calcistiche pari a € 52,2 milioni, in diminuzione del 3,62% rispetto al 30 giugno 2009. Le Compartecipazioni ex art.102-bis NOIF ammontano a € 3.350.000 e risultano in calo di 601 mila euro. Trattasi delle compartecipazioni dei calciatori Tissone (Sampdoria), Masiello (Bari), Bradaschia (Lumezzane). Le disponibilità liquide ammontano a € 1.020.468, con un aumento dell’11,07% rispetto all’esercizio precedente.
I ratei e risconti attivi ammontano a € 1.849.787 e registrano un incremento di 573 mila euro rispetto al 30 giugno 2009. I risconti attivi comprendono anche un risconto effettuato sui costi relativi a un contratto per osservatori e scouting avente durata pluriennale.
Il patrimonio netto.
Il patrimonio netto ammonta a € 38 milioni contro € 46,4 milioni al 30 giugno 2009. La variazione del patrimonio netto è stata determinata, oltre che dalla perdita d’esercizio, anche dall’utilizzo della riserva statutaria per il settore giovanile, che aveva beneficiato dell’accantonamento parziale dell’utile dello scorso esercizio per € 692.604, ma che è stata interamente utilizzata nell’esercizio per la cifra di € 1.480.208, a fronte dei costi per l’addestramento e la formazione tecnico sportiva del settore giovanile. Il patrimonio netto comprende una “Riserva da Rivalutazione” per € 19.359.147, relativa alla rivalutazione del marchio, che, in base a quanto previsto dalla Legge 266/05, è stata iscritta nel patrimonio netto al netto dell’imposta sostitutiva del 12%. Il patrimonio netto incide per circa il 24% sul totale delle attività.
Le passività.
I fondi rischi sono diminuiti di circa € 2,794 milioni soprattutto per l’utilizzo della fiscalità differita. Il Fondo rischi e oneri ammonta a € 15.721.020 (€18,5 milioni nel 2009) ed è così costituito: Fondo per imposte differite e contenzioso € 15.057.784 (€ 17.852.534 nel 2009); Altri fondi € 663.236, invariati rispetto al 2009. Il maggiore importo riguarda il fondo imposte differite, ammontante a € 15 milioni ed è giustificato dalla scelta di procedere alla tassazione rateizzata delle plusvalenze.
Gli “Altri fondi” riguardano: Fondo sanzioni Enti previdenziali per € 448.953; Fondo sanzioni Contenziosi Civili per € 214.282. Il Fondo sanzioni Enti previdenziali riguarda la “vertenza Doti” e due cartelle esattoriali scaturenti dai verbali ENPALS del 26/01/05 e dal verbale INPS del 30/06/2003. Il Fondo sanzioni Contenziosi Civili è riferito a rischi su alcune cause. La residua quota di € 214.282 è relativa al contenzioso Doti, al fallimento Golden Event e le spese legali relative al procedimento penale n. 9674/04. Esiste anche una causa civile intentata da un ex socio, Lamberto Mazza, per il risarcimento del danno per la perdita di una partecipazione azionaria di vecchie lire 100.000; per la quale non è stata accantonata alcuna somma, poiché l’Udinese vanterebbe, direttamente o indirettamente, crediti per alcuni milioni di euro nei confronti dell’ex azionista.
Il totale dei debiti ammonta a € 94.029.678 e risulta in aumento del 10% rispetto al 2008/09.
Si deve evidenziare, tuttavia, una significativa diminuzione dei debiti finanziari verso il sistema bancario. I Debiti verso banche sono pari a € 13.227.183 e sono diminuiti di 12,2 milioni. Tale variazione è dovuta al maggior ricorso al factoring per la gestione del fabbisogno finanziario con conseguente diminuzione degli interessi passivi. I debiti verso enti settore specifico ammontano a € 28.095.365 (34,3 milioni nel 2008/09). I Debiti verso fornitori risultano pari a € 11.354.449 (6.069.779 nel 2008/09). Tale voce comprende i Debiti verso Comune di Udine per € 1.382.699. I Debiti tributari sono pari a € 3.405.180 (4.492.660 nel 2008/09). I Debiti verso Istituti di previdenza ammontano a € 309.156 (279.380 nel 2008/09). Gli Altri debiti sono pari a 35.638.345 (16.779.475 nel 2008/09). Le Compartecipazioni ex art. 102-bis NOIF sono pari a 2 milioni. Trattasi delle compartecipazioni sui diritti sportivi dei calciatori Forestieri (Genoa) e Rosini (Sampdoria).
Nella Nota integrativa è specificato che i contributi e le ritenute effettuate ai lavoratori dipendenti ed autonomi vengono versati nei termini di legge. Questo è un dato in conformità con quanto previsto dal regolamento del Fair Play Finanziario, che non permette la presenza di debiti scaduti nei confronti del fisco e degli Enti previdenziali. La voce “Altri debiti” comprende: i Debiti v/giocatori e tecnici per € 893.813 (€ 2.853.683 nel 2008/09); i Debiti v/dipendenti e collaboratori per € 260.531 (€ 324.404 nel 2008/09), i Debiti v/Factorit S.p.A. per € 566.295; i Debiti interessi Factorit S.p.A. per € 247.154; Obbligazionisti c/rimborso custode giudiziario per € 5.572.863 (€ 5.556.702 nel 2008/09); Unicredit Factoring per € 23.616.462 (€ 7.138.095 nel 2008/09); Altri debiti per € 4.481.226 (€ 104.515 nel 2008/09). I Debiti verso giocatori, tecnici e dipendenti sono connessi ai compensi del mese di giugno corrisposti nel successivo mese di luglio, e all’accantonamento a fondo ferie per le spettanze maturate e non godute al 30.06.10. Da questa affermazione, contenuta nella nota integrativa, appare chiaro che l’Udinese paga gli stipendi puntualmente e bisogna sottolineare che il pagamento puntuale degli stipendi è un dato positivo ai fini del Fair Play Finanziario. La voce “Obbligazionisti c/rimborso custode giudiziario e c/interessi” è legata all’esito di una vicenda giudiziaria. I debiti verso Unicredit Factoring S.p.A. sono relativi alla cessione del contratto SKY e precisamente dell’ultima rata del 2009/10 e alla cessione dei crediti nei confronti delle società di calcio della Lega derivanti dal calciomercato, ceduti con il consenso da parte della stessa. La voce “Altri debiti” accoglie il debito derivante dalla transazione fiscale (conciliazione giudiziale). Il debito rateizzato ha scadenza 06 settembre 2013.
La voce ratei passivi pari a € 1.161.793 accoglie principalmente i costi di competenza relativi al premio Inail 2010 per € 150.000 circa, al rateo tredicesima per € 30.000 circa, e a premi maturati per € 854.000 circa. La voce risconti passivi, annotati per € 10.149.645, riguarda lo storno dei ricavi relativi ai diritti televisivi per il. 2010/11 in parte già fatturati, oltre allo storno di ricavi per cessione temporanea calciatori di competenza del 2010/11.
La posizione finanziaria.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2010 si riduce a 12,2 milioni di euro a fronte dei 22,6 milioni del 30 giugno 2009. Infatti, l’esercizio 2009/10 ha generato un flusso monetario positivo di 10,4 milioni di euro. Anche questo dato risulta in conformità con quanto stabilito dal regolamento del Fair Play Finanziario, essendo inferiore di molto all’importo dei ricavi rilevanti. Tuttavia, bisogna rilevare che gli amministratori non hanno considerato come “debito finanziario” il debito di 23,6 milioni verso Unicredit Factoring Spa.
Il futuro: maggiori ricavi e nuovo stadio.
Gli scenari che si prospettano per la società “Udinese Calcio S.P.A.” appaiono rosei, oltre che per l’ottima stagione sportiva 2010/11, anche perché è entrato in vigore il contratto per la contrattazione collettiva dei diritti televisivi, che, a detta degli amministratori, permetterà all’Udinese di conseguire maggiori ricavi stimabili ad oggi in circa € 6,5 milioni. La campagna abbonamenti 2010/11 si è conclusa con un totale di 11.118 abbonamenti, su una capienza di 30.667, per un incasso di oltre € 1,8 milioni al lordo di IVA. L’Udinese ha deciso di sviluppare in completa autonomia finanziaria il progetto del nuovo Stadio Friuli che dovrebbe vedere la luce entro la prossima estate. L’investimento previsto è di circa 25 milioni di euro.

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