lunedì 28 marzo 2011

Borussia Dortmund: performance azionaria per un grande pubblico


Luca Marotta Lunedì 28 Marzo 2011 23:10
jstargio@gmail.com
Il club di calcio tedesco del Borussia Dortmund fa parte di un gruppo controllato da Borussia Dortmund GmbH & Co. Kommanditgesellschaft auf Aktien, una società che ha una natura giuridica equivalente alla nostra “accomandita per azioni”. Tale società controlla: BVB Stadionmanagement GmbH (100%); BVB Stadion Holding GmbH(100%); Sports & Bytes GmbH (100%); BVB Merchandising GmbH (100%); BVB Stadion GmbH (99,74%); BVB Beteiligungs GmbH (94,90%); B.E.S.T. - Borussia Euro Lloyd Sports Travel GmbH (51%); Orthomed GmbH (33,33%).
Il Borussia Dortmund è stato il primo club di calcio tedesco ad essere quotato alla Borsa di Francoforte il 31 ottobre 2000. Nel corso dell’esercizio 2009/10 la quotazione in borsa del titolo è cresciuta del 20,9%, passando da € 0,86 del 30 giugno 2009 a € 1,04 del 30 giugno 2010. Il 7 marzo 2011, la quotazione è salita a 2,962 €, registrando una performance del 244% rispetto al 30 giugno 2009. Una quotazione che risente, a quella data, del primo posto in classifica e della brillante vittoria in trasferta sul campo del Bayern Munchen per 3 a 1. Il numero delle azioni al 30 giugno 2010 è di 61.425 migliaia.
Secondo gli amministratori, il Borussia Dortmund continua a perseguire l'obiettivo, a medio termine, di affermarsi nuovamente come una delle squadre di calcio di primo piano nella Bundesliga. Gli amministratori si dichiarano fiduciosi, perché sono stati raggiunti importanti obiettivi nella riorganizzazione e nella ristrutturazione del debito e sono stati effettuati anche investimenti nella prima squadra. Dal punto di vista sportivo si è puntato su una squadra giovane che è riuscita a conquistare il quinto posto e a lanciare in Nazionale due giocatori come Mats Hummels e Kevin Grosskreutz. Il conseguimento del quinto posto in Bundesliga (sesto nel 2008/09) ha permesso l’acquisizione del diritto a partecipare alla competizione “Europa League”. Per quanto riguarda la coppa nazionale “DFB Pokal” il Borussia Dortmund è stato eliminato negli ottavi.
Il gruppo è proprietario dello stadio denominato “Signal Iduna Park”. Tale nome è stato adottato dal 1° dicembre 2005, mentre precedentemente si chiamava“Westfalenstadion”. Lo stadio ha assunto il nome della società “Signal-Iduna” operante nel campo assicurativo-finanziario. Dal 2003 tale stadio è in grado di ospitare 80.720 spettatori.
Il Fatturato consolidato, al lordo dei ricavi da trasferimenti, per l’esercizio 2009/2010 è stato di 110,14 milioni di euro, mentre nell’esercizio precedente è stato pari a 114,73 milioni (nel 2007/08: 112,98 milioni). Si è verificato un decremento del 4%. Di seguito esporremo le voci che compongono i ricavi.
I ricavi da biglietteria risultano pari a 23,4 milioni di euro, mentre nel 2008/09 erano pari a 22,2 milioni e nel 2007/08 a 22,6 milioni di euro. L’incidenza di tali ricavi, nel 2009/10, è stata del 21,24%. Il dato relativo alla presenza media degli spettatori è stato di 76.441, pari a circa il 95% della capacità del Signal Iduna Park. Per la stagione 2010/11, sono stati venduti circa 50.000 abbonamenti. Questa voce è molto importante per i club tedeschi. In Bundesliga, nel 2009/10, il dato relativo alla presenza media negli stadi è stato di 41.802 spettatori a partita (nel 2008/09 41.904). Le 306 partite della Bundesliga 2009/10 sono state viste da 12.791.508 spettatori. Per quanto riguarda la classifica della maggiore affluenza allo stadio, la situazione rimane immutata rispetto a quella degli anni precedenti. Con la sua media di 76.441 spettatori a partita, il Borussia Dortmund si colloca al 1° posto, seguito dal Bayern Monaco (69.491) e dallo Schalke 04 (61.220).
I ricavi da sponsorizzazioni ammontano a 38,9 milioni, con una variazione negativa dello 0,87%. L’incidenza sul totale dei ricavi è stata del 35,28%, di conseguenza, i ricavi da sponsorizzazioni costituiscono la voce più importante dei ricavi.
I diritti tv registrano la cifra di 21,1 milioni con una diminuzione del 5,96% rispetto al 2008/09. L’incidenza sul totale dei ricavi è stata del 19,15%. In Germania la negoziazione dei diritti TV è centralizzata.
I ricavi da trasferimenti sono stati pari a 4,9 milioni, nel 2008/09 erano pari a 11,2 milioni di euro (5,3 milioni nel 2007/2008). Tali ricavi hanno segnato una diminuzione del 56,17% e la loro incidenza è stata del 4,48%.
I ricavi da merchandising, ristorazione, licensing sono stati pari a 19,7 milioni, con una variazione positiva del 12,49% ed un’incidenza del 17,92%.
Gli altri ricavi ammontano a 2,1 milioni di euro, come l’anno precedente e con un’incidenza dell’1,93%.
Escludendo i ricavi da trasferimenti, il fatturato scenderebbe a 105,2 milioni e risulterebbe in aumento dell’1,67%.
Il costo del personale risulta in diminuzione del 4,1%, passando da 50 milioni del 30 giugno 2009 a 47,9 milioni. L’incidenza del costo del personale sul totale dei ricavi è del 43,54%, in linea col regolamento del fair play finanziario.
Il risultato prima degli ammortamenti, interessi e imposte (EBITDA) è diminuito da 17 a 16,7 milioni di euro.
Gli ammortamenti sono pari a17,1 milioni di euro e registrano una diminuzione dell’1,37%. Risulta molto importante sottolineare, anche ai fini del fair play finanziario, che gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano a 8,7 milioni di euro e riguardano principalmente lo stadio. Questa è una voce di costo “virtuosa”che non va considerata ai fini del break-even point del fair play.
La previsione di raggiungere nel corso dell'esercizio 2009/2010 un risultato operativo positivo (EBIT) per il Borussia Dortmund, secondo gli amministratori, non si è avverata anche a causa della crisi economica mondiale. Pertanto, l’Ebit rimane negativo a 0,5 milioni di euro. Nell’esercizio precedente era ugualmente negativo per 0,4 milioni.
Il risultato della gestione finanziaria è negativo per 5,7 milioni (5,6 nel 2009) ed assorbe il 34% dell’Ebitda.
La perdita dell’esercizio è stata pari a 6,1 milioni di euro, mentre nell’esercizio precedente era pari a 5,9 milioni di euro.
Il totale delle attività è pari a 215,1 milioni di euro (229,4 nel 2009) ed è composto per 204,5 milioni da attività non correnti e per soli 10,6 milioni da attività correnti.
Le immobilizzazioni materiali rappresentano l’80,96% delle attività, essendo pari a 174,2 milioni di euro. Le immobilizzazioni immateriali ammontano a 20,4 milioni e incidono solo per il 9,46% sul totale dell’attivo. Le immobilizzazioni immateriali risultano in aumento del 4,89% rispetto all’esercizio precedente. In particolare, per quanto riguarda il valore netto della rosa giocatori, ammontante a 20,3 milioni, risultano acquisti per 10,6 milioni, alienazioni per un valore contabile di 1,3 milioni e ammortamenti per 8,4 milioni. Le disponibilità liquide sono pari a 1,1 milioni di euro, registrando un incremento di 443 mila euro.
Il patrimonio netto, al lordo delle quote di terzi, è positivo per 62 milioni di euro e risulta in diminuzione del 9,11% rispetto all’esercizio precedente. Di conseguenza i mezzi propri coprono il 28,7% del totale delle attività.
Le passività non correnti ammontano a 103,7 milioni di euro, con una variazione in diminuzione del 6,4% rispetto all’esercizio precedente.
Le passività correnti risultano pari a 49,4 milioni, mentre l’esercizio precedente erano pari a 50,3 milioni, con una diminuzione dell’1,77%.
Le passività finanziarie ammontano complessivamente a 74,4 milioni di euro e risultano in aumento di 3,6 milioni, rispetto all’esercizio precedente. La maggior parte, pari a 58,5 milioni, è allocata nel passivo a lungo termine. L’indebitamento finanziario netto pari a circa 72,7 milioni di euro, pur essendo inferiore ai ricavi, risulta comunque elevato rispetto all’Ebitda.
Concludendo, possiamo affermare che, a prima vista, sembrerebbe che l’andamento della quotazione in borsa del Borussia Dortmund sia strettamente collegata all’andamento dei brillanti risultati sportivi ottenuti dal 30 giugno 2009 in poi. Infatti, tali risultati hanno permesso la partecipazione all’Europa League e attualmente lasciano intravedere la possibilità di aumentare ulteriormente i ricavi con i proventi derivanti dalla partecipazione alla prossima Champions League.

Pubblicato su:
http://www.ju29ro.com/contro-informazione/2966-borussia-dortmund-perfomance-azionaria-per-un-grande-pubblico.html

http://www.sponsornet.it/focus/tutti-i-focus/borussia-dortmund-perfomance-azionaria-per-un-grande-pubblico.html

giovedì 24 marzo 2011

A.S. Roma S.p.A.: una semestrale da “warning”

Luca Marotta Mercoledì 23 Marzo 2011 23:25
jstargio@gmail.com
L’ultima semestrale della società A.S. Roma S.p.A., quella relativa ai dati del 31/12/2010, presenta alcune situazioni tipiche da “warning” ai fini del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
Innanzitutto, il Patrimonio netto consolidato, al lordo della quota di terzi, risulta negativo per 28,0 milioni di euro e peggiora la situazione del 30 giugno 2010, quando era negativo per 13,2 milioni.
La Posizione finanziaria netta consolidata risulta a debito per 17,7 milioni di euro, mentre al 30/06/2010 era a debito per 8,5 milioni di euro; quindi, risulta peggiorata di 9,2 milioni di euro in sei mesi. Essa è composta da disponibilità liquide e investimenti di liquidità per 11,9 milioni di euro e da un indebitamento finanziario, con scadenza entro l’esercizio, pari a 29,6 milioni di euro (11,9 milioni di euro, al 30/06/2010), con un incremento di 17,7 milioni di euro in sei mesi. L’indebitamento finanziario, esigibile entro i 12 mesi, è relativo all’esposizione verso Unicredit-Factoring, a seguito della cessione pro-soluto di maturandi e futuri crediti nei confronti di emittenti televisive e di Basic Italia. Ricordiamo che, ai fini del regolamento del fair play finanziario, in caso di presenza di un patrimonio netto negativo o di un peggioramento dell’indebitamento finanziario netto del club rispetto alla stagione precedente, scatta l’obbligo di fornire un’informativa finanziaria supplementare, per dimostrare che il club sia in grado di adempiere gli obblighi successivi. Nel caso di A.S. Roma S.p.A., nella semestrale, si parla più volte della necessità di ricorso ad operazioni di finanziamento.
Il rapporto tra costo del personale e ricavi è nettamente superiore al limite massimo del 70% stabilito dal regolamento del fair play finanziario. Infatti, il costo del personale, al 31 dicembre 2010, è pari a 55,8 milioni di euro (46,9 milioni di euro, al 31 dicembre 2009), mentre il totale dei ricavi segna la cifra di 72 milioni di euro. Il rapporto tra costo del personale e ricavi è pari al 77,5%, mentre al 31/12/2009 era pari al 76,4%.
Ricordiamo che, ai sensi dell’articolo 62 comma 4 del Regolamento sul Fair Play Finanziario, potranno essere richiesti maggiori approfondimenti ed analisi ai club che presentino un costo del personale superiore al 70% dei ricavi.
I Debiti verso dipendenti e tesserati risultano pari a 31,5 milioni di euro (20,7 al 30/06/2010). L’aumento di 10,8 milioni registrato nei sei mesi è dovuto alla maturazione delle mensilità di ottobre, novembre e dicembre, dovute ai tesserati, rispetto alle mensilità di maggio e giugno dovute al 30/06/2010. Per quanto riguarda il pagamento dei tesserati, gli amministratori hanno dichiarato nella Relazione Semestrale: "Nel rispetto delle disposizioni previste in materia di iscrizione ai campionati professionistici, le retribuzioni relative alle mensilità di novembre e dicembre, pari a complessivi 9,6 milioni di euro, sono state corrisposte in data 11 e 14 febbraio 2011, mentre la mensilità di ottobre, pari a 4,7 milioni di euro, è stata corrisposta in data 12 gennaio 2011; le relative ritenute fiscali, che ammontano a complessivi 11,3 milioni di euro, sono state versate in data 14 febbraio 2011".
Il bilancio consolidato al 30/06/2010 chiudeva con un perdita di 22 milioni, quello chiuso al 30 giugno 2009 aveva chiuso con una perdita di 1,5 milioni, mentre la semestrale al 31 dicembre espone una perdita di 14,9 milioni di euro e gli amministratori del club giallorosso prevedono al 30 giugno 2011 una “perdita significativa”, che renderà necessario il ricorso ad operazioni di finanziamento, per far fronte ai fabbisogni finanziari. Ricordiamo che per il periodo transitorio di applicazione del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario la soglia di tolleranza è fissata a 45 milioni di euro. Emerge chiaramente, nel caso di A.S. Roma, la necessità di invertire il trend.
A questo punto sorge un dubbio, ai fini dell’importante tema della continuità aziendale: chi effettuerà le operazioni di finanziamento, che garantiranno la continuità aziendale? A questo proposito, gli amministratori del club capitolino fanno presente che “è in corso una trattativa avanzata per la cessione, da parte delle controllante indiretta Compagnia Italpetroli S.p.A., della propria partecipazione di controllo in A.S. Roma. Nell'ambito di tale processo di dismissione, è stata concessa una fase di negoziazione esclusiva con la società statunitense Di Benedetto AS Roma LLC. A seguito della possibile definizione della transazione, potrebbe essere assicurato un adeguato apporto finanziario da parte dei nuovi azionisti, con conseguente beneficio per il Gruppo AS Roma”.
Anche i revisori della BDO Spa hanno scritto: “Gli Amministratori confidano che i nuovi azionisti, a transazione definita, assicurino un adeguato apporto finanziario”. Nel frattempo i tifosi giallorossi devono ringraziare la banca Unicredit che ha garantito alla loro squadra il necessario supporto finanziario.

Pubblicato su:
http://www.ju29ro.com/contro-informazione/2955-as-roma-spa-una-semestrale-da-warning.html
http://sportbusinessmanagement.blogspot.com/2011/03/as-roma-spa-una-semestrale-da-warning.html
http://www.sponsornet.it/focus/tutti-i-focus/a.s.-roma-s.p.a.-una-semestrale-da-warning.html