domenica 21 novembre 2021

Consolidato ‘Fútbol Club Barcelona’: perdita di 481,3 milioni, con ulteriore aumento del debito. Crollo dei ricavi e rigidità dei costi.

 

Luca Marotta

 

jstargio@gmail.com

 

Il bilancio consolidato 2020/21 del Barcellona, si è chiuso con una perdita consolidata netta di € 481.318.000 e con un fatturato netto di 575,45 milioni di Euro. Il bilancio dell’esercizio precedente si era chiuso con un risultato consolidato netto negativo “rettificato” di € 101.339.000 (valore negativo prima della rettifica di € 97,33 milioni) e con un fatturato netto di 728,78 milioni di Euro. 

In base a quanto scritto dagli Amministratori, a causa della pandemia di Covid-19, i ricavi del Gruppo sono diminuiti notevolmente. Tale circostanza, unitamente all'esistenza di costi di struttura molto elevati, soprattutto quelli relativi al costo del personale della prima squadra di calcio, ha determinato perdite significative sia nell'esercizio2020/2021 che nell'esercizio 2019/2020.

In conseguenza di tali perdite, il patrimonio netto consolidata al 30 giugno 2021 risulta negativo per € 450.732.000.

Il capitale circolante netto risulta negativo per € 553.435.000.

L’esercizio precedente riguardante la stagione sportiva 2019/20, aveva registrato una stagione sportiva senza trofei conseguiti, evento che non si verificava dal 2007/08. Tale circostanza unita alla difficoltà della situazione finanziaria ha visto i membri del club esprimere un voto di sfiducia al presidente Josep Maria Bartomeu, portando alle sue dimissioni in ottobre 2020 insieme all'intero consiglio di amministrazione.

Prima della pandemia COVID-19, l’equilibrio economico del Barcellona era basato su elevati ricavi, derivanti da un modello economico che ha fatto delle infrastrutture sportive in grado di accogliere numerosi spettatori il suo punto di forza. Gli elevati ricavi fronteggiavano i costi elevati, di culi il costo del personale era quello dominante. La pandemia Covid-19 ha causato il crollo dei ricavi, soprattutto per la disputa delle competizioni senza pubblico. La diminuzione dei costi non è avvenuta nella stessa misura di quella dei ricavi. Tale situazione di squilibrio economico ha reso inevitabile la fine del rapporto con Messi, rendendo impraticabile il rinnovo.

Il grafico seguente tratto dal bilancio consolidato del Barcellona evidenzia come il costo del personale è rimasto sostanzialmente stabile, nonostante la forte riduzione dei ricavi.

Come per tutte le società di calcio, il risultato dell’esercizio è stato fortemente condizionato dalla pandemia Covid-19, che ha ridotto i ricavi e ha anche provocato un aumento consistente del debito finanziario.

Lo svolgimento delle elezioni alla Presidenza a marzo 2021 è stato preceduto dalla verifica della reale situazione economica del Club, dopo aver svolto un esame molto esaustivo ed una rigorosa “due diligence”. Il presidente eletto Joan Laporta i Estruch ha dichiarato che l'audit ha confermato ciò che sospettava e temeva, ossia che l'FC Barcelona ha un debito di 1,35 miliardi di euro; inoltre le perdite nella stagione 2020/21 sono state di 481 milioni, e il patrimonio netto è risultato negativo per 451 milioni di euro. Secondo Joan Laporta i Estruch la situazione economica e patrimoniale della polisportiva è molto preoccupante, e la situazione finanziaria è “drammatica”.

La dimostrazione pratica è data dal fatto che il Barcellona ha dovuto accettare di non poter trattenere un calciatore, che è una leggenda del Club blaugrana, come Leo Messi.

Di fatto la cifra di cui ha parlato Laporta non è altro che il totale delle passività esclusi gli accantonamenti a fonfi rischi. In realtà, nel bilancio è scritto che al 30.06.2021 la voce “Pasivos financieros” che riguarda “Deudas a largo plazo”, “Deudas a corto plazo” e “Acreedores comerciales y otras cuentas a pagar” ammonta ad Euro 1.149.638, al 30.06.2020 era pari a Euro 1.179.021.

Bisogna evidenziare che, mentre il fatturato netto è stato pari a circa 595,97 milioni di Euro, i ricavi lordi, comprensivi di plusvalenze, considerati dagli Amministratori, nella divulgazione dei dati di bilancio, pari a 631 milioni di Euro diminuiscono del -26%, rispetto agli 855 milioni di Euro del 2019/20, e del -25% rispetto ai ricavi previsti che erano pari a 828 milioni di euro.

Nel 2020/21 il COVID-19 ha ulteriormente aggravato la situazione economica patrimoniale e finanziaria della Polisportiva Barcellona, che era già stata colpita duramente nel 2019/20.

Secondo la riclassificazione contabile degli amministratori, i ricavi da stadio diminuiscono dell’ 84% rispetto alla stagione precedente, passando da 162 a 25 milioni di euro.

I ricavi dell'area Media aumentano del 14% rispetto alla stagione precedente, passando da 249 a 282 milioni di euro

I ricavi dell'area commerciale diminuiscono del 10% rispetto alla stagione precedente, passando da 297 a 268 milioni di euro.

Dal punto di vista sportivo nella stagione 2020/21, il Barcellona è arrivato al terzo posto con 79 punti (2° posto con 82 punti nel 2019/20); mentre in UEFA Champions League ha perso agli ottavi di finale, il 14 agosto, con il Paris Saint Germain.

Per quanto riguarda la Copa del Rey ha vinto il trofeo, il 17 aprile 2021, con l’Athletic Bilbao con il risultato di 4-0.

Il Gruppo.

Il Club ha pubblicato i bilanci consolidati per la prima volta nell'esercizio chiuso al 30 giugno 2019 a causa della rilevanza della nuova società controllata “Barça Licensing & Merchandising, S.L.U.”, società che ha iniziato le sue attività il 1 ° luglio 2018 alla scadenza dell'accordo operativo siglato con la società “Fútbol Club Barcelona Merchandising, S.L.U.” (una società appartenente al gruppo Nike), che prevedeva la gestione in esclusiva delle attività del merchandising.

La società “Barça Licensing & Merchandising, S.L.U.” è stata costituita il 23 marzo 2018 e il suo oggetto sociale è il commercio al dettaglio, inclusa la promozione, la vendita, la commercializzazione e la distribuzione, nelle modalità previste dalle pratiche e gli usi commerciali, di gadgets, articoli sportivi e abbigliamento sportivo o che non rientrano nell'ambito dello sfruttamento dei marchi di proprietà del Futbol Club Barcelona. Questa società controllata non è quotata in borsa.
La voce “Instrumentos de patrimonio”, che riguarda il valore delle partecipazioni in società controllate, non consolidate, include al 30 giugno 2021 le partecipazioni nella società “FCBarcelona HK Limited” (Hong Kong) e nella società “FCB North America LLC” (USA), non incluse nell'area di consolidamento, in quanto non hanno un interesse significativo, né individualmente né nel loro insieme, per l'immagine fedele del patrimonio, della situazione finanziaria e dei risultato economico del Gruppo. A tale partecipazioni bisogna aggiungere la partecipazione al 50% nella società cinese “Haikou Barça Missions Hills”.

La partecipazione nella società “FCBarcelona HK Limited” (Hong Kong) è valorizzata per € 3.670.000, risultata totalmente svalutata; la partecipazione nella società “FCB North America LLC” (USA) è valorizzata per Euro 0,09 migliaia, risultata totalmente svalutata; la partecipazione nella società cinese “Haikou Barça Missions Hills” non è valorizzata.

A capo del gruppo figura la Polisportiva.

La Polisportiva.

Il “Fútbol Club Barcelona” è una polisportiva costituita il 29 novembre 1899 sotto forma di associazione privata di persone fisiche senza scopo di lucro. Svolge la sua attività nel calcio, nel basket, nella pallamano, nel calcio a 5, hockey e altri sport.

Per la prima squadra di calcio, il bilancio per sezioni, mostra una perdita lorda di € 230.898.000; per la sezione “Fútbol Base” figura una perdita di Euro  36.139.000; per la sezione “Femeninouna perdita di Euro 2.808.000; per la sezione “Baloncestouna perdita di Euro 34.689.000; per la sezione “Balonmanouna perdita di Euro 10.664.000; per la sezione “Hockey Patines  una perdita di Euro 2.514.000; per la sezione “Fútbol Sala  una perdita di Euro 5.163.000; per le Altre Sezioni  una perdita di Euro 1.940.000 e per la società “Barça Licensing & Merchandising, S.L.U.”una perdita lorda di € 156.473.000 .

Si pensi che il costo del personale della Sezione Basket è di € 39.401.000 (€30.172.000 nel 2019/20) a fronte di ricavi per € 10.669.000 (€ 8,54 milioni nel 2019/20). La sezione del “Fútbol Base” mostra un costo del personale di € 29.982.000 (€ 27.766.000  nel 2019/20) a fronte di un volume d’affari pari a circa € 1.518.000 (€ 529 mila nel 2019/20); la sezione “Balonmano” mostra un costo del personale di € 9.502.000 (€ 6.49.000 2nel 2019/20) a fronte di un volume d’affari di € 1.530.000 (€ 1.791.000 nel 2019/20); la sezione “Fútbol Sala” mostra un costo del personale di € 4.940.000 (€ 4.164.000 nel 2019/20) a fronte di un volume d’affari pari a circa € 1.374.000 (€473 mila nel 2019/20); la sezione “Femenino” mostra un costo del personale di € 5.482.000 a fronte di un volume d’affari pari a circa € 4.424.000.

.

La “Ley del deporte” del 15 ottobre 1990, stabilisce che i club coinvolti nelle competizioni sportive professionistiche debbano assumere la forma di “Sociedad Anónima Deportiva”, ma, in deroga a ciò, fu prevista la possibilità per i club, che soddisfacevano determinati requisiti, di mantenere la struttura giuridica esistente e il “Fútbol Club Barcelona” mantenne la sua struttura giuridica. In questo caso, la legge prevede che il consiglio di amministrazione deve garantire il 15% delle spese del club, in base al bilancio preventivo.

Nel bilancio 2020/21 è specificato che in base a quanto stabilito dal Regio Decreto 1251/1999 del 16 luglio, il nuovo Consiglio del Club è tenuto a presentare tale garanzia, per un importo pari al 15% dei costi del “presupuesto”per il 2021/22, che di datto ha garantito.

Il 5 ottobre 2013, l’Assemblea dei Soci ha approvato una modifica dello statuto del Club. E’ stato incluso un articolo che dispone che la “Junta Directiva” dovrà garantire il mantenimento del patrimonio netto del club.

La continuità aziendale.

La situazione patrimoniale al 30 giugno 2021 si presenta con un capitale circolante netto negativo per € 553.435.000. Questo significa che anche nel 2020/21 permane lo squilibrio finanziario, ossia i debiti a breve superano i crediti a breve di circa 553,4 milioni di Euro, che potrebbe, in linea teorica, porre dei dubbi sull’applicazione del principio della continuità aziendale.

I Revisori di Ernst Young S.L. hanno fatto un richiamo di informativa riguardante la circostanza che il Gruppo ha subito perdite significative nell'esercizio 2020/ 2021, che hanno determinato un patrimonio netto consolidato negativo per 450,7 milioni euro. Inoltre, lo stato patrimoniale consolidato evidenzia un capitale circolante negativo pari a 553,4 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione del Club ha predisposto l'allegato bilancio consolidato applicando il principio della continuità aziendale, tenendo conto delle attenuanti richiamate nota 2.7 della Relazione.

Il Consiglio Direttivo del Club ha preso in considerazione come fattori attenuanti:

 - il fatto che tra i debiti a breve sono inclusi ratei passivi, pari a € 214.341.000. Tale non comporta impegni finanziari futuri per il Gruppo;

 - L'esistenza di un patrimonio netto negativo al 30 giugno 2021 non implica alcuna violazione di legge che impedisca al Club di continuare ad operare normalmente. Parimenti, la violazione al 30 giugno 2021 di alcuni coefficienti stabiliti nel Regolamento del Controllo Economico delle Società Sportive e delle Società per Azioni affiliate alla Lega Nazionale Professionisti Calcio, non impedisce la partecipazione della prima squadra di calcio a competizioni nazionali e internazionali;

- il Gruppo ha ottenuto esenzioni dalla compliance, per la non conformità, al 30 giugno 2021, dei ratio finanziari stabiliti nelle emissioni di debito “Senior Notes” e in alcuni finanziamenti ricevuti da enti finanziari;

 - il Gruppo presenta una proiezione di cassa per i prossimi 12 mesi che riflette la sua capacità di far fronte ai propri impegni di pagamento. La proiezione dei flussi di tesoreria considera anche gli impatti prevedibili derivati dal Covid-19 e l'ottenimento di un finanziamento attraverso l'emissione di “Senior Secured Notes” per un importo di € 525 milioni per rifinanziare il debito ed ottenere liquidità per far fronte ai pagamenti previsti.

Per quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione del Club ha predisposto il bilancio consolidato applicando il principio della continuità aziendale.

L’Attivo

Il totale dell’attivo ammonta a € 1,03 miliardi. Il Valore della Rosa atleti, rappresenta il 30,4% (38,8% nel 2019/20) del totale dell’attivo.

Nel 2020/21 non sono stati fatti investimenti per l’acquisto dei diritti di alcuni giocatori dal costo notevole. Nel 2019/20 furono fatti investimenti importanti per l’acquisto di Antoine Griezmann; Junior Firpo e Neto.

Le immobilizzazioni materiali rappresentano il 22,4%; quelle immateriali il 32,5%. Le disponibilità liquide incidono per il 5,9%.

Durante la stagione 2020/21, il club ha investito in immobilizzazioni materiali e immateriali non sportive circa 24 milioni di euro, di cui 13 milioni di euro, corrispondenti a investimenti nell'Espai Barça.

Nell’attivo corrente figura la voce relativa a crediti commerciali vari a breve termine per Euro 97.807.000, pari al 9,5% dell’attivo, riguardante per € 77.533.000 la voce “Contratos de exclusiva y patrocinadores”.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 0,696 (1,025 nel 2019/20), ciò vuol dire che il club NON possiede dei beni il cui valore, in base ai criteri di valutazione adottati, è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,32, ciò vuol dire che l’attivo a breve, in linea teorica, non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia, come evidenziato dagli amministratori, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 214.341.000; tuttavia anche, escludendo i ratei e risconti passivi, l’indice di solvibilità corrente sarebbe inferiore a 1 poiché sarebbe pari a 0,43.

Il Valore della Rosa.

Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori ammonta ad € 313.179.000 e rappresenta il 30,4% (40,5% nel 2019/20) del valore totale dell’attivo. Il valore indicato nel bilancio 2019/20 era pari a d € 596.678.000.

Pertanto, la variazione, rispetto al 2019/20, è stata causata: da investimenti pari a € 91.469.000, da cessioni per un valore contabile netto di € 46,47 milioni, da ammortamenti calcolati per € 154.906.000, diritti detenuti per la vendita per € 163.091.000 e anticipi per € 10,5 milioni.


La sezione calcio ha comportato investimenti per € 90.783.000 (€ 290,4 milioni nel 2019/20), cessioni per un valore contabile di € 40.299.000 (€ 64 milioni nel 2019/20), ammortamenti per € 153.747.000 (€ 172,6 milioni nel 2019/20), e anticipi per un valore negativo di € 10.550.000 (€ 15,6 milioni nel 2019/20).

Occorre evidenziare che dal 2016 al 2021 il Barcellona ha investito circa 1,24 miliardi di Euro nell’acquisto di calciatori, con un media di € 234,4 milioni ad anno.

Questo robusto investimento non ha generato successi nelle competizioni internazionali, solo 3 vittorie nella Liga; 4 coppe di Spagna e 2 Supercoppa di Spagna.




Per la stagione 2020/21, sono stati acquisiti i diritti di giocatori come Sergiño Dest (Ajax Amsterdam) acquistato per € 21 milioni (https://www.fcbarcelona.es/es/futbol/primer-equipo/noticias/1849100/acuerdo-con-el-ajax-para-el-traspaso-de-sergino-dest); Matheus Fernandes Siqueira (SE Palmeiras) acquistato per € 7 milioni di euro più 3 milioni di euro in variabili https://www.fcbarcelona.es/es/futbol/primer-equipo/noticias/1594980/acuerdo-con-el-palmeiras-para-el-traspaso-de-matheus-fernandes . L’acquisto di Francisco Trincão (SC Braga) e Miralem Pjanic (Juventus FC) risultavano contabilizzati nel bilancio2019/20. Determinando un investimento complessivo aggregato, comprensivo delle componenti variabili, di € 90.783.000.

Sono state effettuate cessioni che hanno determinato entrate per € 61.329.000 a seguito delle cessioni di giocatori come Nélson Semedo (Wolverhampton Wanderers); Carles Pérez (AS Roma); Marc Cucurella (Getafe CF); Luis Suárez (Atlético de Madrid); Ivan Rakitic (Siviglia FC); Arturo Vidal (FC Internazionale Milano) e Rafinha (FC Paris SaintGermain). La cessione di Arthur Melo (Juventus FC) risultava contabilizzato nel bilancio2019/20.

I proventi derivanti dal trasferimento e dalla formazione di calciatori iscritti nella voce "Altri ricavi operativi" a conto economico per il periodo 2020/21 sono pari a € 9.504.000 (€ 15.382.000 nel 2019/20).

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto al 30 giugno 2021 risulta negativo per € 450.732.000.

Il patrimonio netto al 30 giugno 2020 “rettificato” era positivo per € 30.838.000; mentre, prima della rettifica era positivo per € 35,19 milioni.

I mezzi propri del Barcellona sono insufficienti per finanziare il totale delle attività, che sono finanziate totalmente dal capitale di terzi.

Il patrimonio netto essendo negativo non è conforme a quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso del Barcellona, l’indice di indebitamento è negativo, poiché il patrimonio netto è negativo.

L’indebitamento Finanziario Netto.

L’ulteriore aumento del debito finanziario è stata una delle conseguenze del perdurare della Pandemia COVID-19.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).

In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.

Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.


La Posizione finanziaria netta, comprensiva del saldo tra crediti dei debiti verso enti sportivi, e dei debiti tributari a lungo termine rateizzati è negativa per € 665,8 milioni; essendo superiore al fatturato netto, la posizione finanziaria netta non risulterebbe conforme al Regolamento UEFA del Financial Fair Play.

Per quanto riguarda le disponibilità liquide, il club mostra liquidità disponibile per 60,4 milioni di euro, con debiti finanziari pari a € 532,6 milioni.

L’aumento dell’indebitamento finanziario netto è dipeso dal perdurare della pandemia COVID che ha determinato la necessità di reperire liquidità attraverso l’emissione di prestiti obbligazionari.

Obbligazioni e altri titoli negoziabili

Il 28 agosto 2018, il Club ha emesso “Senior Notes” per un importo di € 90 milioni, con scadenza il 28 agosto 2023, che maturano un tasso di interesse fisso inferiore al 2%. Queste “Senior Notes” sono state acquisite da una compagnia assicurativa statunitense. Al 30 giugno 2021, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito ammonta a 89,4 milioni di euro.

Inoltre, il 28 agosto 2018, il Club ha provveduto all’emissione di altre “Senior Notes” per un importo di 50 milioni, con scadenza il 28 agosto 2023, che maturano un tasso di interesse fisso inferiore al 2% annuo. Tale seconda emissione è stata sottoscritta da un'altra compagnia assicurativa americana. Al 30 giugno 2021, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito ammonta a 49,6 milioni di euro.

Il 16 maggio 2019, il Club ha provveduto ad una terza emissione di “Senior Notes” per un importo di € 29,8 milioni, con scadenza il 23 maggio 2024, che matura un tasso di interesse fisso inferiore al 2,50% all'anno. La terza emissione è stata sottoscritta da una compagnia assicurativa francese.

Al 30 giugno 2021, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito ammonta a 29,8 milioni di euro.

Infine, il 16 maggio 2019, il Club ha provveduto ad una quarta emissione di “Senior Notes” per un importo di € 30 milioni, con scadenza 23 maggio 2024, che matura un tasso di interesse fisso inferiore al 2,50% all'anno. La quarta emissione è stata sottoscritta da una società di gestione patrimoniale francese. Al 30 giugno 2021, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito è pari a 29,8 milioni di euro.

Al 30 giugno 2021 gli interessi maturati in attesa del pagamento delle “Senior Notes” ammontano a € 4,6 milioni (€ 2,5 milioni al 30 giugno 2020).

L'indebitamento riguardante le “Senior Notes” comporta il rispetto di una serie di parametri semestrali e annuali, calcolati sui conti annuali consolidati del Club e, le società controllate FCBarcelona HK Limited, FCB North America LLC e Barça Licensing & Merchandising, S.L.U. risultano garanti del debito.

Per quanto riguarda l’EBITDA, nel bilancio è riportato un valore negativo pari a € 60.253.000.

I crediti verso Enti sportivi ammontano complessivamente a € 37,6 milioni di cui € 12.452.000 a lungo termine. Tra gli importi rilevanti risultano: Olympique Gymnaste Club de Nice (Todibo) per € 8.197.000; U.D. Almería (Sergio Akieme) per € 4.152.000; U.D. Almería (Sergio Akieme) per € 4.081.000 e Olympique de Marseille (Konrad de la Fuente) per € 2.897.000.

I debiti verso Enti sportivi risultano pari a € 231,9 milioni (€ 322,9 milioni nel 2019/20), di cui € 115.742 .000 a breve. Il Barcellona risulta indebitato principalmente con Liverpool Football Club (Coutinho) per € 42.632.000; A.F.C. Ajax (Frenkie De Jong) per € 48.034.000; Valencia C.F. (Neto) per € 15.000.000; FC Girondins de Bordeaux (Malcom Oliveira) per € 10.114.000; Grêmio Foot-Ball Porto Alegrense (Arthur Melo) per € 14.681.000; Juventus, F.C. (Miralem Pjanic) per €  51.300.000; Juventus, F.C. (Matheus Pereira) per € 3.864.000; Club Atlético Mineiro (Emerson) per € 8.766.000; Sporting Clube de Braga (Trincao) per € 10.000.000.

Negli esercizi precedenti, in assenza di Pandemia COVID, il fatturato rilevante, che era comprensivo degli incassi da botteghino per la presenza degli spettatori, era un elemento importante per giudicare la sostenibilità dell’indebitamento netto ai fini del Fair Play Finanziario dell’UEFA, il Barcellona non presentava problemi. Il fatturato netto 2020/21 risulta inferiore all’indebitamento netto essendo pari a 590,17 milioni di Euro. Il Preventivo 2021/22 riporta ricavi al netto delle plusvalenze di Euro 685 milioni.

Non figurano debiti fiscali e previdenziali non correnti da aggiungere; pertanto, il net debt ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore al fatturato netto (€ 590,17 milioni) ed è conforme a quanto auspicato dal regolamento.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.

Nel caso del Barcellona, al 30.06.2021, figurerebbero Debiti per lavori del progetto “Espai Barca” stimabili in € 122 milioni, che dovrebbero essere considerati, ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”. Anche se si dovrebbe approfondire se si potesse escludere tutto il debito per emissioni obbligazionarie, pari ad Euro 203.190.000, poiché pare fosse destinato a finanziare il progetto del nuovo Camp Nou, il nuovo “Palau Blaugrana” e il nuovo “Espai Barca”. In tal caso il “Relevant Debt” diminuirebbe a Euro 462 milioni circa.

In base alla definizione della LFP, gli amministratori hanno scritto che, al 30 giugno 2021, l'indebitamento finanziario netto a livello consolidato è pari a € 682.694.000 (€ 488.367.000 nel 2019/20). Il rapporto tra indebitamento finanziario netto (682,69 milioni) ed EBITDA (-€ 60.253.000) è pari a -11,33.

L’EBITDA risente in modo significativo del calo dei ricavi.

Se non si considerasse il debito per gli investimenti in immobili, impianti e macchinari “accumulati” da ‘Espai Barça’, pari a circa 121.874.000 milioni di Euro, come previsto dall'articolo 67 dello Statuto del Club, il debito netto sarebbe di € 560.820.000 (€ 379.089.000 nel 2019/20),

I Debiti verso il personale.

Il debito complessivo verso il personale ammonta a € 240,45 milioni e finanzia il 23,32% dell’attivo.

I debiti verso il personale sportivo ammontano complessivamente a € 238,18 milioni (€ 198,63 milioni nel 2019/20) e finanziano il 23,1% dell’attivo. 

Da notare che il debito verso il personale sportivo a lungo termine ammonta a € 93,76 milioni (€ 30,49; € 34,48 milioni nel 2018/19) e comprende le liquidazioni di fine rapporto.

Il debito verso il personale sportivo corrente rappresenta circa il 54,9% del costo del personale sportivo, il che significa che gli stipendi riguardano quasi 6,5 mensilità.

Di contro, bisogna anche evidenziare che i saldi relativi ai crediti verso il personale sportivo a lungo termine e a breve termine, pari complessivamente a € 65.914.000 (€ 112.201.000 nel 2019/20), includono, principalmente, i premi per la sottoscrizione dei contratti (bonus firma) per un importo di € 43.326.000 e di 22.588.000, rispettivamente (€ 58.083.000 e di 54.118.000 al 30.06.2020; € 64.233.000 ed € 67.922.000 al 30 giugno 2019). Fungerebbero come una specie di risconti attivi.

Debiti verso il Fisco e controversie giudiziarie.

Da evidenziare che i debiti tributari per ritenute sul reddito delle persone fisiche ammontano a € 40.365.000 (€ 49.291.000 nel 2019/20). Tali debiti “finanziano” il 3,92% dell’attivo e costituiscono l’importo maggiore dei debiti erariali, che ammontano a € 46.958.000 (€ 55.190.000 nel 2019/20).

Nella sostanza circa il 6,12% dell’attivo è finanziato dal debito verso il personale e dal debito verso l’erario per ritenute da versare.

I fondi rischi accantonati a lungo termine ammontano ad Euro 101.491.000, risultano aumentati, riguardano accantonamenti per imposte per € 77.591.000 e altre responsabilità per € 29.240.000.

L’aumento dipende dall’accantonamento effettuato nel 2020/21 per imposte pari a circa € 52.809.000.

Controversie legali.

Esistono numerose controversie legali.

Nel luglio 2021, la controversia con Neymar si è conclusa con una transazione. Entrambe le parti hanno messo fine a tutte le controversie in materia di lavoro e civili esistenti.

Per quanto riguarda la controversia con la Commissione Europea su un possibile trattamento preferenziale in relazione all'imposta sulle società a quattro società sportive spagnole, in data 4 marzo 2021 la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha emesso una sentenza sfavorevole per il Club, annullando la sentenza del Tribunale dell'Unione Europea che aveva inizialmente accolto il ricorso del Club. Il Club ha provveduto alle somme necessarie per far fronte alle conseguenze finanziarie di questa sentenza.

Nel 2015 una denuncia del fondo brasiliano DIS-Esportes e Organização de Eventos LTDA (Caso Neymar II), ha generato una causa, basata sulla presunta simulazione contrattuale originata dai contratti sottoscritti dal Club nell'ingaggio del giocatore Neymar da Silva Santos Jr., che continua dopo numerosi ricorsi presentati dalle parti, il rischio derivante dalla futura causa è stato stimato come basso, e pertanto il Gruppo non ha effettuato alcun accantonamento.

Altra controversia in corso è quella con la società Muro Cortina Modular Renting, S.A. .Il Consiglio di Amministrazione ei consulenti legali del Club ritengono che il rischio derivante da questo processo sia basso.

In data 21 aprile 2020, un gruppo di soci del Club ha presentato una denuncia al tribunale, diretta in modo generico contro gli amministratori o dirigenti del Club precedenti. Il Consiglio di Amministrazione attuale e i legali del Club ritengono che non sussista alcun rischio per il Club, data la sua condizione di parte lesa.

Il Rendiconto Finanziario

Le disponibilità liquide diminuiscono di € 101,8 milioni, a causa di un flusso negativo generato dall’attività operativa per € 132,1 milioni, del flusso negativogenerato dall’attività di investimento per € 20,17 milioni e dal flusso positivo generato dall’attività di finanziamento per e 50,5 milioni.

In particolare occorre evidenziare che gli investimenti nell’acquisto dei giocatori hanno determinato un deflusso di cassa pari a € 183.170.000; mentre i disinvestimenti in giocatori hanno determinato un afflusso di per € 180.140.000.

L’indebitamento finanziario ha determinato un afflusso di liquidità per € 107.312.000.

I Ricavi.

Il prolungamento della stagione sportiva 2019/20, ha determinato lo spostamento dei ricavi correlati allo svolgimento delle prestazioni sportive, disputatesi tra luglio e agosto 2020, all’esercizio 2020/21.

Dopo il 30 giugno 2020, il Barcellona ha disputato nel mese di luglio 2020, due partite casalinghe della Liga 2020/2120 precisamente: l’8 Luglio 2020, Barcelona – Espanyol (1-0) e il 16 Luglio 2020, Barcelona – Osasuna (1-2).

Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, i componenti positivi di reddito (comprese le plusvalenze, esclusi solo i proventi finanziari, diminuiscono da € 855 milioni a € 631 milioni e registrano un decremento del 26%. Il bilancio preventivo 2020/21 prevedeva ricavi lordi per 828 milioni di Euro. I componenti positivi di reddito, in base alla riclassificazione operata dagli Amministratori, al netto delle plusvalenze, risultano pari a € 587 milioni (760 milioni nel 2019/20).

Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, i ricavi da stadio unitamente ai ricavi rinvenienti dalle quote sociali ammontano complessivamente a circa € 25 milioni (€ 162 milioni, nel 2019/20) e sono diminuiti dell’ 84%.

Ovviamente il Covid-19 ha esercitato un impatto devastante sui ricavi da stadio, a causa dello svolgimento delle competizioni a porte chiuse. I ricavi da biglietteria sono diminuiti a € 8.131.000 da € 80.891.000 del 2019/20. Il botteghino del Camp Nou per la Liga della prima squadra di calcio, ha determinato ricavi pari a circa mille euro (€ 34.513.000 nel 2019/20). I ricavi da Hospitaliy al Camp Nou per la prima squadra di calcio sono stati pari a 323.000 Euro (€15.581.000 nel 2019/20; € 21.885.000 nel 2018/19).

Per la competizione UEFA Champions League della prima squadra di calcio sono stati pari a € zero (€8.683.000 nel 2019/20). Per le altre competizioni della prima squadra di calcio l’incasso da botteghino è stato di € 7.400.000 (€ 7.238.000 nel 2019/20). Per le gare amichevoli della prima squadra di calcio l’incasso è stato di € zero (€ 12.185.000 nel 2019/20). Gli abbonamenti e i Ricavi da quote sociali risultano pari a € 15.532.000 (€ 55.200.000 nel 2019/20).

I ricavi da “media” sono pari a € 281.431.000 (€ 248.489.000 nel 2019/20), di cui € 7.932.000 riguardanti le altre sezioni sportive diverse dalla prima squadra di calcio, e segnano un incremento del 13,25%. I ricavi da “media” della prima squadra di calcio ammontano a € 273.499.000 (€ 241.953.000 nel 2019/20). La variazione è dipesa dallo spostamento dei ricavi relativi alle partite casalinghe e delle competizioni europee disputate a Luglio e Agosto 2020, della stagione sportiva 2019/20 all’esercizio 2020/21.

I ricavi commerciali riportati nel conto economico per tutte le sezioni ammontano a circa € 270.299.000, di cui 215.669.000 per la prima squadra di calcio.

Nel 2019/20 erano pari a circa € 323.237.000. Nel 2018/19 erano pari a circa € 363.331.000.

La composizione dei ricavi commerciali è la seguente: ricavi pubblicitari e di commercializzazione € 60.532.000 (€ 122.125.000 nel 2019/20), di cui € 22.383.000 (€ 33.289.000 nel 2019/20) per la prima squadra di calcio ed € 24.304.000(€ 44.552.000 nel 2019/20)  da Barça Licensing & Merchandising; Sponsorizzazioni € 209.512.000 (€ 200.923.000 nel 2019/20), di cui € 193.286.000 (195.809.000 nel 2019/20)  per la prima squadra di calcio; Altri ricavi commerciali € 255.000 (€ 189.000 nel 2019/20), di cui € zero (€ 35.000 nel 2019/20) per la prima squadra di calcio.

La gestione diretta dei negozi attraverso la società controllata Barça Licensing & Merchandising, S.L. ha generato ricavi per € 24.304.000 (€ 44.552.000 nel 2019/20). Nel 2017-18, il reddito del Club derivante dalla partecipazione al risultato della società della Nike, che deteneva lo sfruttamento commerciale, era di € 13.186.000.

Secondo la riclassificazione sintetica operata dagli Amministratori, i ricavi commerciali 2020/21 ammontano complessivamente a € 268 milioni (€ 297 milioni nel 2019/20) ed hanno registrato un decremento percentuale del 10%. La variazione principale è causata dai proventi di Barça Licensing & Merchandising, SL, la società controllata al 100% dal Club che gestisce lo sfruttamento del merchandising, che a causa della pandemia Covid-19 ha dimezzato le entrate.

In effetti, il calo di 52,93 milioni di euro (16,38%) dei ricavi commerciali, risultanti dal Conto Economico, è stato determinato, come nel 2019/20, principalmente da una diminuzione dei ricavi del merchandising e dei tour dello stadio dovuta alle restrizioni per il COVID-19, che impediscono le visite allo stadio. In effetti i ricavi da commercializzazione sono diminuiti ricavi da sponsorizzazione sono aumentati lievemente.

Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, gli altri ricavi, comprese le plusvalenze, ammontano a circa 56 milioni, mentre nel 2019/20 ammontavano a 148 milioni, di cui € 44 milioni per “Traspasos y Cesiones” (€ 95 milioni nel 2019/20).

In particolare, risulterebbero plusvalenze per cessioni di immobilizzazioni immateriali sportive per € 34.212.000 (€ 79.528.000 nel 2019/20), di cui € 28.813.000 (€ 50.687.000 nel 2019/20) riguardano la prima squadra di calcio ed € 28.811.000 la sezione “Fútbol Base”.

I Costi.

I costi complessivi aumentano di 181 milioni di Euro da € 955 milioni a € 1,13 miliardi. L’incremento registrato è stato del 19%.

Il costo del personale complessivo, risultante dal conto economico, ammonta ad Euro 489.590.000. Nel 2019/20 era pari ad € 487,12 milioni. L’incremento è stato dello 0,51% pari a 2,47 milioni di Euro.

Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto è dell’83%.

Gli ammortamenti complessivi registrano un decremento e sono pari a € 174.844.000. Occorre evidenziare che, per quanto riguarda il 2019/20 gli ammortamenti ammontavano a € 192.032.000.

L’ammortamento dei diritti sui giocatori ammonta a € 155.362.000, di cui Euro (147.894.000 per ammortamento calciatori prima squadra (168.671.000 nel 2019/20). Per quanto riguarda il 2019/20, gli ammortamenti dei giocatori ammontavano a € 174.020.000.

Gli altri ammortamenti sono pari a € 19.482.000; nel 2019/20 erano pari a € 18.012.000

IL COSTO DEL FATTORE LAVORO

In base ai calcoli degli amministratori la ‘masa salarial deportiva’, ossia il costo del personale sportivo sezione calcio, comprensivo dei diritti di immagine e delle commissioni degli agenti, oltre che degli ammortamenti, è pari a € 617 milioni (€ 636 milioni nel 2019/20) e incide sui ricavi complessivi al lordo delle plusvalenze per il 98%. Ne 2020/21 la ‘masa salarial deportiva’ diminuisce del 3%.

Il costo del personale della sezione calcio senza considerare gli ammortamenti, che è pari a € 345.481.000 (€ 363.392.000 nel 2019/20) e incide per il 57% sui ricavi rilevanti complessivi (criterio LFP) pari a € 605.423.000, comprensivi di plusvalenze.

I costi per servizi, comprensivi di diritti d'immagine di giocatori e allenatori e dei costi relativi agli agenti ammontano a € 106.044.000 (€ 125.916.000 nel 2019/20). I diritti di immagine, inclusi nei costi per servizi, risultano pari a 22.113.000 (€ 25.612.000 nel 2019/20), di cui Euro 21.099.000 (€25.153.000 nel 2019/20) per la sezione Calcio. In genere per quanto riguarda i giocatori che trasferiscono al club i diritti di gestione delle immagini, il Club paga un massimo del 15% della retribuzione complessiva del giocatore.

Durante il 2020/21, il Club ha registrato un esborso, al lordo delle imposte, di € 30.000 a titolo di compensi per agenti sportivi (€ 624.000 del 2019/20; € 557.000 nel 2018/19; € 2.607.000 nel 2017/18; € 8.699.000 nel 2016/17).

La gestione finanziaria è negativa per € 50.362.000 (-€ 28.226.000 nel 2019/20) a causa soprattutto di oneri finanziari per € 41.863.000 (€ 29.515.000 nel 2019/20).

Il risultato prima delle imposte, derivante da un Ebit negativo per € 504.999.000 e una gestione finanziaria negativa per € 50.362.000, è negativo per € 555.361.000.

Il risultato d’esercizio al netto delle imposte è negativo per € 481.318.000.

Il Barcellona e il Fair Play Finanziario.

Il bilancio 2020/21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019/20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2020/2120 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Per quanto riguarda il requisito del “Break-Even” il risultato prima delle imposte 2020/21, dovrà essere valutato unitamente a quello del 2019/20. La somma algebrica del risultato prima delle imposte 2020/21 con il risultato prima delle imposte 2019/20, quello del 2018/19 e quello del 2017/18 è negativa per Euro 659.678.000. In chiave Fair Play Finanziario, si dovrà depurare il risultato della Polisportiva dai risultati delle altre sezioni sportive, per valutare solo la sezione calcio. Tale sommatoria migliorerebbe il risultato, oltre al fatto che non si dovrebbero considerare gli ammortamenti relativi alle infrastrutture sportive e i costi del settore giovanile.

Per gli amministratori permane la necessità di porre la massima attenzione al contenimento dei costi.

Il Budget 2021/22

Il “presupuesto 2021/22” prevede ricavi lordi per circa 765 milioni di Euro; costi per circa 784 milioni di Euro, con un risultato operativo negativo per 19 milioni di Euro; un EBITDA positivo per € 98 milioni e un risultato al netto delle imposte positivo per € 5.080.000.

Sono previste plusvalenze per € 47.048.000, di cui Euro 29.671.000 per la sezione calcio.

Sono previste minusvalenze per € 1.076.000, tutte riguardanti la sezione calcio.

Il Barcellona ha previsto di ridurre il costo del personale sportivo, principalmente attraverso la il mancato rinnovo contrattuale di Messi. Di fatto, è previsto che gli stipendi sportivi diminuiscano da € 434,4 milioni a € 369,4. Inoltre, il Club ha programmato uno sforzo significativo nella riduzione della “masa salarial deportiva” (-24%).

Il Fair Play Finanziario Spagnolo.

In base a quanto emerge dai dati del bilancio 2020/21, il Barcellona non è conforme a quanto stabilito dal Regolamento di Controllo Economico della LFP.

a) Punto di equilibrio (Indicador del Punto de Equilibrio)

Il Punto di Equilibrio richiesto dal Regolamento di Controllo Economico della LFP è sostanzialmente uguale al breakeven richiesto dall’UEFA. La differenza tra ricavi rilevanti e costi rileva degli esercizi relativi al triennio 2018/19-2020/21 deve essere in pareggio.

Il Barcellona non rispetta quanto stabilito dall’indicatore, in quanto il punto di equilibrio per gli esercizi 2020/21, 2019/20 e 2017/18 è negativo per € 386.696.000.

Nello specifico nel 2020/21 sono stati conseguiti ricavi rilevanti per € 1.046.536.000 (€ 818.400.000 nel 2019/20; € 954.544.000 nel 2018/19 e € 881.714.000 nel 2017/18) e registrati costi rilevanti per € 605.423.000 (€ 871.874.000 nel 2019/20; € 846.653.000 nel 2018/19 e € 778.245.000 nel 2017/18).

b) Costi della prima squadra

L’indicatore del costo del personale della prima squadra di calcio fornisce informazioni sull’esistenza di una possibile situazione di squilibrio economico finanziario futuro, quando supera il 70% dei ricavi rilevanti. Dove per ricavi rilevanti si intendono: il volume d’affari netto, gli altri ricavi e il risultato netto relativo alle le cessioni dei calciatori. Quindi, in base a tale indicatore, il costo del personale della prima squadra pari a € 366.064.000 (€ 386.648.000 nel 2019/20 e € 458.752.000 nel 2018/19) non deve superare il 70% dei ricavi rilevanti, pari a € 605.423.000 (€ 818.400.000 nel 2019/20). Per il Barcellona, tale indice risulta conforme al Regolamento perché è pari al 60% (47% nel 2019/20). A differenza di quanto stabilito dal Regolamento UEFA, il Regolamento Spagnolo sembra più “elastico”, considerando anche le plusvalenze.

c) L’indice dell’indebitamento netto (Ratio de deuda neta sobre ingresos relevantes)

La norma stabilisce che il rapporto tra il totale del Debito Netto e i Ricavi rilevanti non deve essere superiore a 100%, altrimenti si configurerebbe una situazione di squilibrio economico e finanziario.

Per indebitamento netto si intende i debiti finanziari a lungo termine e i debiti a breve temine diminuiti dei crediti per la cessione di calciatori e delle disponibilità liquide, compresi gli investimenti finanziari a breve termine.

Tra i debiti finanziari non si considerano gli accantonamenti, i debiti di natura commerciale e i ratei e risconti passivi. Invece, si considerando i debiti per l’acquisto di immobilizzazioni, i debiti per l’acquisto di calciatori e i debiti bancari.

Pertanto, al 30 giugno 2021, il risultato dell’Indebitamento Netto è negativo per € 682.694.000 (€ 488.367.000 nel 2019/20; € 217.204.000 nel 2018/19; € 157.449.000 nel 2017/18) e il rapporto tra Indebitamento Netto, e Ricavi Rilevanti non è conforme perché pari a 112,8%, maggiore del limite massimo del 100%; mentre, al 30 giugno 2020 era 59,7%, inferiore al limite massimo del 100%.

Rapporto tra debito netto e reddito rilevante

Come definito nei regolamenti, sarà indicativo di una possibile situazione di squilibrio finanziario quando il debito netto al 30 giugno di ogni stagione sportiva supera il 100% del relativo reddito dell'entità.

Secondo la normativa, l'importo dell'indebitamento netto corrisponde alla somma del debito netto di trasferimento (cioè al netto dei crediti e debiti per trasferimenti di giocatori), degli importi in sospeso derivanti da finanziamenti ricevuti da istituzioni finanziarie, parti correlate o terzi, dei pagamenti anticipati da maturare in un periodo superiore a 1 anno e dei debiti con i fornitori di immobilizzazioni meno la cassa, le disponibilità liquide e gli investimenti finanziari a breve termine. Il debito netto non include debiti commerciali e altri debiti.

Conclusioni.

Il perdurare della Pandemia COVID-19 anche nel 2020/21, ha continuato a costringere il Barcellona a far ricorso alla leva del debito per far fronte al fabbisogno di liquidità.

Nel 2020/21, il Covid-19 ha causato il calo molto significativo dei ricavi, ed ha penalizzato soprattutto gli introiti da competizioni (biglietterie e hospitality), marketing (merchandising, museo e altro) e abbonamenti, inoltre si è verificata una sensibile diminuzione dei ricavi per trasferimenti dei calciatori tra società. La riduzione dei ricavi non è stata compensata da un'analoga diminuzione dei costi, in particolare quelle corrispondenti al costo del personale della prima squadra di calcio. Per il ritorno alla normalità, si prevede di tornare al livello di reddito dell'anno fiscale 2018/19 (ultima stagione prima del Covid-19).

Lo svolgimento delle gare a porte chiuse, di fatto ha privato il Barcellona di una importante fonte di ricavo.

Indubbiamente il calo di fatturato, ha costretto a rinunciare ai calciatori con gli ingaggi elevati, costringendo alla decisione di non rinnovare il contratto a Messi. Per il 2021/22, il Club ha programmato uno sforzo significativo nella riduzione della “masa salarial deportiva” (-24%).



martedì 2 novembre 2021

Bilancio Consolidato AC Milan 2020/21: perdita di 96,4 milioni.

 


Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Anche il bilancio consolidato di AC Milan SpA, relativo all’esercizio 2020/21, come i bilanci di tutte le società di calcio, ha subito le conseguenze negative della pandemia COVID-19, come lo svolgimento delle partite senza pubblico, chiudendo con una perdita consolidata di € 96,4 milioni.

Il bilancio consolidato al 30 giugno 2021 del Gruppo Milan evidenzia una rilevante perdita consolidata netta di € 96,4 milioni, che potrebbe segnare un’inversione di tendenza, rispetto ai precedenti esercizi (-€ 194,6 milioni nel 2019/20; -€ 146 milioni nel 2018-19; -€ 126 milioni nel 2017-18). Il patrimonio netto di gruppo risulta positivo per € 67,29 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata, al 30 giugno 2021, risulta negativa per 101,6 milioni.

La perdita dell’esercizio 2020/21, nettamente inferiore a quelle degli esercizi precedenti, sembra segnare un’inversione di tendenza, corroborata dal risultato sportivo conseguito, foriero dell’apporto dei ricavi della UEFA Champions League per l’esercizio 2021-2022, che potrà godere anche dei ricavi da gare per l’apertura parziale al pubblico. Altro aspetto importante è l’attenzione prestata al contenimento dei costi, che si è manifestata in sede dei rinnovi contrattuali con i calciatori.

La variazione del risultato netto consolidato dell’esercizio 2020/2021 rispetto al 2019/2020 è dipesa da maggiori ricavi per cessione diritti TV per 74,9 milioni di Euro, che sono aumentati anche per la contabilizzazione nel 2020/21 delle partite della stagione sportiva 2019/20 di sputate a luglio e agosto 2020.

La riduzione della perdita è dipesa anche da minori ammortamenti dei diritti pluriennali calciatori per 28,97 milioni di Euro, minori svalutazioni dei diritti pluriennali calciatori per 18 milioni di Euro, maggiori proventi da sponsorizzazioni per 16,8 milioni di Euro e minori minusvalenze da cessione di diritti calciatori per 2,5 milioni di Euro.

L’entità dello squilibrio economico ha reso come probabile, per stessa ammissione degli Amministratori, il rischio di irrogazione sanzioni da parte dell’UEFA per violazione della regola del pareggio di bilancio, nonostante il fatto che la stagione 2020/2021 sarà valutata unitamente alla stagione 2019/2020.

Dal punto di vista sportivo, nella stagione sportiva 2020/21, il Milan è giunto al secondo posto nel campionato italiano di Serie A (6° nel 2019/20), maturando il diritto per l’accesso alla fase a gironi della UEFA Champions League 2021-2022. Per quanto riguarda la Coppa Italia ha raggiunto i quarti di finale.

Nel 2020/21, il Milan ha partecipato alle competizioni europee, raggiungendo gli ottavi di finale della competizione Uefa Europa League, eliminato dal Manchester United.

La continuità aziendale.

Le prime tre voci del bilancio da controllare in tema di continuità aziendale, intesa come attitudine dell’impresa a durare nel tempo, sono il risultato economico dell’esercizio; il patrimonio netto e la posizione finanziaria netta. La perdita consolidata dell'esercizio 2020/2021 risulta pari ad € 96,4 milioni, il patrimonio netto consolidato risulta positivo per € 67,3 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata, al 30 giugno 2019, risulta negativa per 101,6 milioni, in lieve miglioramento rispetto all’esercizio precedente.

Di fatto, tali numeri richiedono il supporto di una proprietà disposta a supportare finanziariamente il club.

Infatti, la Proprietà ha garantito il supporto di una proprietà per un periodo di 12 mesi a partire dalla data di approvazione del bilancio.

Per fronteggiare il rischio di liquidità, che riguarda la difficoltà nel reperire fondi per far fronte agli impegni, il socio “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à. r.I.”, ha effettuato versamenti in conto capitale per complessivi Euro 129,5 milioni a favore della capogruppo A.C. Milan S.p.A...

In base ai fatti citati, gli Amministratori hanno predisposto il bilancio consolidato nella prospettiva della continuità aziendale.

Nella Relazione della Società di Revisione di E.Y. SpA è scritto: “siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale”. Tuttavia la Relazione contiene un richiamo di informativa sui paragrafi “Continuità Aziendale” della Relazione sulla Gestione e della Nota Integrativa del bilancio consolidato.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il 61,6% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono per il 39,4% sul totale dell’attivo. La voce terreni e fabbricati incide sul totale dell’attivo per il 15,1%.

Le immobilizzazioni immateriali ammontano ad Euro 179.314.000 (€219.027.000 nel 2019/20).

I crediti dell’attivo circolante risultano pari ad € 128.474.000 (€ 129,9 milioni nel 2019/20); mentre, i debiti totali sono pari ad € 285.561.000 (€ 281,7 milioni nel 2019/20).

Il Capitale circolante netto è negativo per 98,58 milioni a causa del prevalere del passivo corrente sull’attivo corrente.

La riclassificazione che emerge dalla tabella seguente evidenzia l’incidenza dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sull’attivo e l’incidenza dei debiti finanziari tra le fonti di finanziamento pari al 10,5%. Nella sostanza si può affermare che al 30.06.2021 il Milanha ha pochi debiti finanziari


L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è pari a 0,2. Al 30.06.2020 tale rapporto era 0,1.

L’equity ratio è positivo per il 16,6%; le passività finanziano l’attivo per l’83,4%, pertanto è finanziato prevalentemente dal capitale di terzi

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, grazie ai versamenti in conto capitale effettuati dalla proprietà, anche nell’esercizio 2020/2021, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,2 (1,1 nel 2019/20), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,58 (0,42 nel 2019/20), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, è l’indicatore più importante del Fair Play Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.

Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi.

Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,59, inferiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per l’iscrizione 2020/21.  La soglia minima è aumenta nel corso degli anni, e per la stagione 2021/22 è stata fissata inizialmente a 0,8, ma è stata abbassata a 0,6 per il solo mercato estivo a causa degli effetti economici della pandemia COVID-19.

Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima si sarebbe potuto colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto ridurre l’importo da colmare di 2/3.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI

Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è stato investito e quanto è stato fatturato? Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 59,17%, pertanto ogni 100 Euro investiti si sono incassati 59,17 Euro, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, superiore a 1 anno e mezzo, meno del 2019/20..

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI

Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.

Considerando come reddito operativo l’EBIT, comprensivo della gestione straordinaria, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del calcolo degli interessi e delle tasse, circa 22,5 Euro, meno del 2019/20.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto consolidato è positivo per € 67,3 milioni; mentre, al 30.06.2020 il patrimonio netto consolidato era positivo per € 34,12 milioni. La variazione positiva di € 37,1 milioni è dipesa dai versamenti in conto futuro aumento del capitale e dalla perdita consolidata di € 96,4 milioni.

Durante l’esercizio 2020/21, risultano effettuati versamenti del socio di maggioranza in conto futuro aumento di capitale sociale per complessivi 129,5 milioni di Euro.

Nell’esercizio 2019/20, furono effettuati versamenti del socio di maggioranza in c/capitale e/o coperture perdite per € 145.000.000, per ripristinare le condizioni di equilibrio patrimoniale, sanando la situazione di deficit patrimoniale del 30.06.2019.

Il Capitale sociale al 30.06.2021 ammonta a € 113.443.200 e risulta invariato rispetto al 30.06.2020, così anche la Riserva Sovrapprezzo azioni, pari a € 31.020.000, risulta invariata.

L’Indebitamento Finanziario Netto.

L’Indebitamento Finanziario Netto al 30/06/2021 è pari a € 101,6 milioni (€ 103,9 milioni nel 2019/20).

Il valore della Posizione Finanziaria Netta, risulta inferiore al valore della produzione e al fatturato netto, senza plusvalenze.

Le disponibilità liquide sono pari a € 23,59 milioni (€ 11,28 milioni nel 2019/20).

L’importo dei debiti finanziari è composto da debiti bancari per € 41.375.000 (€ 6 mila nel 2019/20), che sono relativi al finanziamento bancario erogato a Casa Milan S.r.l. da Unicredit S.p.A. e debiti vs altri finanziatori per € 83,84 milioni.

L’importo dei debiti verso altri finanziatori pari a € 83.843.000 (€ 115.170.000 nel 2019/20) riguarda i debiti verso società di factoring per anticipazioni di crediti futuri per contratti audiovisivi e per crediti futuri per contratti derivanti dalle campagne trasferimenti estere.

Il grafico mostra l’evoluzione del rapporto tra debiti finanziari e attivo. Tale rapporto, dal 2008 al 2016, non è sceso mai al di sotto del 50%. Invero, l’esercizio 2015 ha segnato una forte riduzione dell’incidenza del ricorso al sistema creditizio per finanziare le attività del Milan. Con la proprietà cinese, che è succeduta alla Fininvest si è fatto ricorso all’emissione di obbligazioni; mentre l’attuale proprietà ha estinto il prestito obbligazionario ed ha finanziato la società con versamenti in conto capitale, ovvero mezzi propri.

I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 58,82 milioni (€ 55,76 milioni al 30.06.20).

Tali crediti si riferiscono: per 13.719.000 verso Seville Futbol Club per Jesus Joaquin Fernandez Saenz de la Torre “Suso”; per 13.066.000 verso Olympi­que Lyonnais per Lucas Tolentino Coehlo De Lima “Paquetà”; per 12.151 migliaia di Euro (16.120 migliaia di Euro al 30 giugno 2020) ai crediti verso la Lega Nazionale Professionisti, quale saldo attivo delle diverse campagne trasferimenti; per € 12.151.000 (€ 16.120.000 al 30.06.20) verso la Lega Nazionale Professionisti; per € 7.809.000 (invariato rispetto al 30.06.20) verso Herta BSC per Piatek Krzysztof; per € 6.000.000(€ 12.000.000 al 30.06.20) verso Wolverhampton Wanderers per Patrick Cutrone; per € 2.850.000 (€ 5.700.000 al 30.06.20) verso Club Atlético de Madrid per Kalinic Nikola; per 2.011.000 (€ 3.500.000 al 30..06.20 verso LOSC Lille per Embalo Djalo; per € 974.000 verso la società Club Atletico de Madrid per Kalinic Nikola; per € 50.000 verso FC Bayern Munchen per Lenny Alexander Borges; per € 184.000 (€ 315.000 al 30.06.20) “meccanismo di solidarietà”.

Il vecchio credito verso il Real Zaragoza S.A.D., per De Oliveira Ricardo, ammontante originariamente a 3 milioni, è completamente coperto dal fondo svalutazione crediti, per rischio di inesigibilità.

I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 59,49 milioni. I debiti verso la Lega per la compensazione delle campagne acquisti ammontano a circa € 6.967.000. I Debiti verso società di calcio estere e nazionali, pari a € 52.529.000, si riferiscono: € 28.969.000 verso il Chelsea per Tomori; per € 12.785.000 verso il Lille Olympique Sporting Club (LOSC) per Mike Petterson Maignan; per € 7.113.000 (€ 14.225.000 al 30.06.20) verso il Real Madrid Club de Futbol per Theo Bernard Francois Hernandez; • per 1.990.000 verso F.K. Bodø/Glimt per Jens Petter Hauge; • per 1.352.000 verso la società Liverpool F.C. per Jesus Joaquin Fernandez Saez de la Torre “Suso”; • per 333.000 verso ETO FC Györ per Milos Kerkez; • per 160.000 verso Asteras Tripolis FC per Fotis Pseftis;

Da notare che Mike Petterson Maignan è stato acquistato prima del 30.06.2021 per la stagione sportiva 2021/22 anche per far fronte alla cessione a “parametro zero” di Donnarumma, che si è svincolato non rinnovando.

Considerando il saldo delle poste di crediti e debiti derivanti da operazioni di calciomercato, la situazione dell’indebitamento finanziario netto, ai fini del Financial Fair Play, peggiorerebbe solamente di € 673 mila.

Occorre evidenziare che la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.

In considerazione dell’assenza di tale fattispecie, l’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 102,3 milioni risulta inferiore al volume dei ricavi e sarebbe conforme a quanto auspicato dalla normativa.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.

Nel caso dell’AC Milan non figurano debiti per la costruzione dello stadio.

Debiti verso dipendenti, Fisco ed Enti previdenziali.

I debiti verso tesserati e dipendenti ammontano a € 19.287.000 (€ 13.748.000 nel 2019/20) e si riferiscono a premi e mensilità saldate regolarmente nei tempi previsti dalle regole. Come previsto anche dal Financial Fair Play. La variazione rispetto al 2019/20 è attribuibile soprattutto ai bonus variabili riconosciuti a tesserati e dipendenti sulla base dei risultati della stagione 2020/2021.

I debiti verso amministratori e sindaci ammontano a € 90 mila (€ 207 mila nel 2019/20).

I debiti tributari, complessivi sono pari a € 19.200.000 (€ 22.658.000 nel 2019/20) e riguardano debiti IRPEF per ritenute sui redditi di lavoro, per Euro 17.571.000 (€ 22.636.000 nel 2019/20); Debiti per imposte correnti per € 844.000; Debiti verso l’Erario per Iva per € 603.000 e Altri debiti tributari e ritenute per € 183.000.

La variazione rispetto al 2019/20 è dipesa dalla fruizione nel 2019/20 della sospensione dei versamenti contributivi e previdenziali da pagare nel periodo aprile – giugno 2020 come previsto dal D.L. Rilancio 34/2020. Il pagamento dei versamenti in questione è ripreso dal 16 settembre 2020 in base alla rateizzazione concessa dal D.L. 104/2020 (c.d. Decreto Agosto).

Le ritenute previdenziali risultano pari a € 3.829.000 (€ 2.619.000 nel 2019/20). Anche per tali ritenute la variazione rispetto al 2019/20 è dipesa dalla fruizione nel 2019/20 della sospensione dei versamenti contributivi e previdenziali da pagare nel periodo aprile – giugno 2020 come previsto dal D.L. Rilancio 34/2020. Il pagamento dei versamenti in questione è ripreso dal 16 settembre 2020 in base alla rateizzazione concessa dal D.L. 104/2020 (c.d. Decreto Agosto).

I fondi rischi, pari a € 18.667.000 (€ 24.484.000 nel 2019/20), contengono lo stanziamento di oneri di ristrutturazione del personale e ulteriori rischi. Gli utilizzi effettuati pari a Euro 14.169.000 riguardano le transazioni concluse con personale sportivo con il quale era stato anticipatamente interrotto il rapporto nel 2019/20.

Il Valore della “Rosa”.

I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, come valore contabile netto, sono diminuiti di € 26,75 milioni da € 186,7 milioni a € 159,95 milioni. Il 31.12.2014, toccarono il livello minimo pari a € 72,1 milioni.

Dopo aver toccato il valore contabile netto più elevato, nel 2018/19, con 232,2 milioni di Euro, nel 2019/20 e nel 2020/21 si registrano valori in continua riduzione.

Rispetto all’esercizio precedente, il decremento nel valore contabile netto della rosa calciatori di € 26,75 milioni, rispetto alla data del 30.06.2020, è dovuto al fatto che per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati investiti 69,17 milioni di Euro, sono stati ceduti calciatori con un valore contabile residuo di € 28,4 milioni e sono stati calcolati ammortamenti per 65,6 milioni di euro e svalutazioni per 1,8 milioni di Euro.

L’investimento nell’acquisto di calciatori, fatto nel 2020/21, pari a 69,17 milioni è stato più basso rispetto a quello del 2019/20 pari a 99,37 milioni.

Nella sessione estiva relativa ai trasferimenti di calciatori, svoltasi dal 1° luglio al 31 agosto 2021, sono stati effettuati gli acquisti a titolo definitivo e/o temporaneo con diritto di riscatto dei seguenti calciatori: Tonali Sandro, Abdelkader Diaz, Bakayoko Tièmouè, Ballo Fodè, Florenzi Alessandro, Giroud Olivier Jonathan, Maignan Mike Peterson, Messias Junior Walter, Pellegri Pietro, Tomori Oluwafikayomi e Adli Yacine. 

Per quanto riguarda le operazioni di cessione a titolo definitivo e/o temporaneo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono state effettuate le seguenti cessioni: Hauge Jens Petter, Laxalt Suarez Diego

Sebastian, Abanda Mfomo, Caldara Mattia, Pobega Tommaso e Adli Yacine.

Sono stati risolti consensualmente i contratti con il calciatore Murati Emir, i cui effetti economici sono stati già recepiti nel bilancio chiuso al 30 giugno 2021.

Rendiconto Finanziario

I Flussi generati dalla gestione operativa sono stati positivi per Euro 2,39 milioni.

I Flussi assorbiti dall’attività di investimento ammontano a Euro 129.632.000, di cui Euro 69.177.000 per acquisto calciatori ed Euro 10.479.000 per disinvestimenti realizzati con Cessione diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori.

Notevole risulta l’importo degli investimenti in Immobilizzazioni mate riali, che ammontano a Euro 54.726.000.

I Flussi generati dall’attività di finanziamento sono positivi per Euro 139.541.000, soprattutto grazie ai versamenti in conto futuro aumento di capitale sociale per complessivi 129,5 milioni di Euro.

La variazione di disponibilità liquide è stata positiva per Euro 1.243.000.

La Gestione Economica.

La gestione economica caratteristica evidenzia il prevalere dei costi della produzione sul valore della produzione per 86,3 milioni di Euro, in peggioramento di 31,5 milioni.

Il valore della produzione ammonta a € 261.092.000 (€ 192.317.000 nel 2019/20). Il confronto con l’esercizio 2019/20, segna un incremento di 68,8 milioni di Euro, pari al 35,76%, dovuto soprattutto a maggiori ricavi per cessioni Diritti TV causati dallo svolgimento di partite della stagione sportiva 2019/20, contabilizzati nel 2020/21.

I costi della produzione, ammontano ad € 347.415.000 (€ 378.916.000 nel 2019/20). Il confronto con l’esercizio 2019/20, segna un decremento di 31,5 milioni di Euro, pari all’8,31%, dovuto soprattutto al decremento di € 44.534.000 degli ammortamenti.

Nella sostanza il confronto con l’esercizio precedente, mostra un decremento dei costi della produzione in contrapposizione all’incremento dei ricavi, diminuendo la situazione esistente di squilibrio economico strutturale. Tuttavia nell’esercizio 2020/21 lo squilibrio economico è stato amplificato dai provvedimenti per contrastare la pandemia COVID-19, con la disputa delle partite a porte chiuse e la chiusura di negozi per la vendita del materiale di merchandising, che come conseguenza principale ha determinato l’azzeramento della voce ricavi da gare.

I Ricavi.

I ricavi da gare ammontano a € zero (€ 23,62 milioni nel 2019/20).  

I proventi da cessione diritti televisivi complessivi ammontano a € 138.261.000 (€ 63.385.000 nel 2019/20). L’aumento, rispetto al 2019/20, è dovuto a 5 partite casalinghe della stagione sportiva 2019/20, che sono state disputate dopo il 30 giugno2020, contabilizzate nel 2020/21, inoltre i proventi da competizioni europee ammontano a € 16.404.000, che nel 2019/20 erano paria zero.

Tra i proventi vari sono allocati per € 8.975.000 (€ 8.734.000 nel 2019/20) i “corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del diritto di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di AC Milan relative a specifiche stagioni sportive”.

Il bilancio 2020/21 espone proventi da sponsorizzazioni pari a € 53.991.000 (€ 36.683.000 nel 2019/20).

Lo Sponsor Ufficiale Emirates contribuisce con € 14.200.000, (€ 14.000.000 nel 2019/20).

Lo Sponsor Tecnico Puma International Sports Marketing B.V. ha contribuito con € 13.108.000 (€ 10.965.000 nel 2019/20).

Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner commerciali hanno contribuito con € 657 mila (€ 590 mila nel 2019/20).

Nei proventi da sponsorizzazioni figurano anche i proventi derivanti dalla vendita di pacchetti promo-pubblicitari multi-prodotto a vari partner commerciali; per Euro 26.026.000 (€11.127.000 nel 2019/20), riguardanti sponsor come Socios Service L.t.d., A2A Energia S.p.A., Banco B.P.M. S.p.A., Dazn

L.t.d., Electronic Arts Inc., Giuliani S.p.A., La Molisana S.p.a., Radio Studio 105 S.p.A., Royal Forex L.t.d., Salumificio Fratelli Beretta S.p.A., Skrill L.t.d., Snaitech S.p.A., Star Casinò Media and Entertainment L.t.d., Tianyu Technology Inc. e Trenitalia S.p.A. L’incremento di € 14.899.000 circa è dovuto alla stipula di nuovi contratti con primari partner commerciali.

I Proventi commerciali e royalties, risultano pari a 11.237.000 Euro (€ 15,56 milioni nel 2019/20) e riguardano il contratto con Puma International Sports Marketing B.V. e ai contratti di

licencing con Balocco S.p.A., Euro Publishing S.r.l., Seven S.p.A., Sicem S.p.A., Staff 3000 S.r.l., Stilscreen S.r.l., The Reputation Exchange P.L.C. ed E.P.I.S.r.l..

La distribuzione del fatturato netto mostra come i ricavi commerciali siano una importante fonte di ricavo per il Milan, la cui incidenza è pari al 28%; tuttavia nel 2020/21, a causa della sospensione del campionato nel 2019/20, i diritti TV delle partite 2019/20 disputate a luglio e agosto 2020 sono stati contabilizzati nell’esercizio 2020/21, facendo aumentare l’incidenza dei ricavi TV, al 59,4% ribadendo che tali ricavi costituiscono la principale fonte di ricavo. Invero, nel 2019/20, nonostante la riduzione, per la sospensione, come nel 2019/20, emergeva che i proventi televisivi erano la prima fonte di ricavo col 38,6%; (48,7% nel 2018/19). In ottica futura bisogna considerare anche che i ricavi commerciali dipendono dal “brand”, che a sua volta dipende anche dai risultati sportivi, che stanno registrando un’inversione di tendenza nel senso positivo.


Nella riclassificazione del conto economico, effettuata nella tabella, sono indicati “altri ricavi” per € 29,22 milioni (€24,92 milioni nel 2019/20), composti dalla voce proventi vari a e ricavi e proventi diversi.

La voce Proventi vari, pari a Euro 8.975.000 (€ 8.881.000 nel 2019/20), include i corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del diritto di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di A.C. Milan relative a specifiche stagioni sportive (c.d. “Library Milan”) per € 8.714.000 (€ 8.734.000 nel 2019/20).

La voce Ricavi e proventi diversi, pari a Euro 20.097.000 (€15.965.000 nel 2019/20), comprende: riaddebiti diversi per € 305 mila; i corrispettivi rivenienti dalla fatturazione alla società collegata M-I Stadio S.r.l. per l’utilizzo di alcuni spazi interni ed esterni presso lo stadio San Siro di Milano, in virtù di un contratto per l’importo di € 725.000 (€ 725.000 nel 2019/20); € 14.735.000 (€ 7.707.000 nel 2019/20) a titolo di utilizzo del fondo rischi, accantonato nei precedenti esercizi;  sopravvenienze attive per Euro € 3.123.000 (€ 5.165.000 nel 2019/20) e € 521 mila (€ 808 mila nel 2019/20) rimborsi assicurativi conseguenti ad infortuni subiti da calciatori della prima squadra del Milan.

Il Player Trading.

L’attività relativa alla gestione economica dei diritti pluriennali dei calciatori è risultata negativa per € 52,29 milioni. Nella sostanza, le plusvalenze non sono riuscite a pagare gli ammortamenti e le svalutazioni calciatori.

Le plusvalenze ammontano a € 20,19 milioni. La plusvalenza più elevata è stata quella relativa a Jesús Joaquín Fernández Sáenz de la Torre “Suso”, ceduto al Sevilla Futbol Club per € 20.578.000, con una plusvalenza di € 20.180.000.

I ricavi per la cessione temporanea di calciatori ammontano a € 63 mila e riguardano il prestito di Alexander Borges FC Bayern Munchen per € 50 mila ed Emir Murati al Pro Sesto 1913 per € 13.000.

Gli Altri proventi di gestione pari a € 8,13 milioni riguardano: per € 5 milioni il corrispettivo variabile riconosciuto dal Brescia Calcio per il calciatore Sandro Tonali;  per € 1 milione ai corrispettivi variabili riconosciuti dall’Atalanta B.C. per il raggiungimento dei target contrattualmente previsti dai calciatori Mattia Caldara e Matteo Pessina; per € 974 mila il corrispettivo riconosciuto sulla rivendita del calciatore Nikola Kalinic al Club Atletico de Madrid;  per € 490 mila i corrispettivi variabili riconosciuti dal Sevilla Futbol Club per il raggiungimento del target contrattualmente previsto dal calciatore Jesús Joaquín Fernández Sáenz de la Torre “Suso”; per € 378 mila (274 mila nel 2019/2020) il contributo di solidarietà ricevuto da diversi club per il trasferimento di Calciatori che hanno militato nelle squadre del Milan nel periodo di età compresa tra i 12 e 23 anni;  per 244 mila i corrispettivi variabili riconosciuti dall’Herta BSC per il raggiungimento del target previsti per Krzysztof Piatek; per 47 mila ai corrispettivi variabili riconosciuti dal Celtic F.C. per il raggiungimento del target previsti prer Diego Sebastian Laxalt Suarez.

 I costi per acquisizioni temporanee, pari a € 11.821.000 (€ 3.438.000 nel 2019/20), riguardano principalmente: Sandro Tonali (Brescia) per € 10.000.000; Tomori (Chelsea) per € 597.000; Soualiho Meité (Torino) per € 500.000; Dalot (Manchester United) per € 486 mila e Brahim Abdelkader Díaz (Real Madrid) per € 200 mila.

Le minusvalenze ammontano a € 2.224.233. La minusvalenza maggiore è stata quella della risoluzione consensuale di Musacchio Mateo Pablo per € 2.214.942.

Gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati pari a € 65.624.182 (€ 94.601.000 nel 2019/20). Si sono registrate delle svalutazioni per Euro 1.864.000 (€ 19,85 milioni nel 2019/20) relative a minusvalenze per risoluzioni consensuali e cessioni con minusvalenze di alcuni calciatori, ceduti dopo la chiusura del bilancio, di cui € 1,75 milioni per Laxalt.

I Costi.

Il costo del personale è stato pari a € 162,2 milioni (€ 160,88 milioni nel 2019/20). Il costo del personale mostra un’incidenza sul valore della produzione del 64,99% (83,65% nel 2019/20), che aumenta al 72,9% (98% nel 2019/20), se si considerasse il fatturato al netto di plusvalenze.

I costi per tesserati ammontano a € 141.133.000 (€ 144.977.000 nel 2019/20).

Il rapporto tra costo dei tesserati e fatturato netto è del 60,6% (88,3% nel 2019/20).

Il rapporto tra costo del personale tesserato e valore della Rosa è pari a 0.88.

Gli ammortamenti e svalutazioni totali sono stati pari a € 81.149.000 (€ 125,68 milioni nel 2019/20, con un’incidenza sul valore della produzione del 31,08%. Le svalutazioni sono pari a € 1.864.000 (€ 19.851.000 nel 2019/20). Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a € 74.074.000 (€ 103.42 milioni nel 2019/20), di cui € 65,62 milioni (€ 94,6 milioni nel 2019/20) per ammortamento diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali risultano pari a € 1.666.000 (€ 996.000 nel 2019/20).

I costi per godimento beni di terzi ammontano a € 8.681.000 (€ 10.035.000 nel 2019/20). Tali costi comprendono affitti passivi per € 6.552.000 (€ 7.971.000 nel 2019/20), di cui € 4.000.000 per l’affitto dello stadio (€ 4.739.000 nel 2019/20); € 2.552.000 (€ 3.231.000 nel 2019/20) per i costi per locazione immobili e servizi accessori che la controllata Milan Real Estate S.p.A. mette a disposizione dei calciatori e di alcuni dipendenti del Gruppo Milan.

L’affitto dello stadio comprende € 1.371.000 per lavori di ammodernamento che saranno scomputati una volta terminati i lavori.

La voce Noleggi e altre locazioni, pari a € 2.129.000 (€ 2.064.000 nel 2019/20), riguarda soprattutto il noleggio di mezzi di trasporto ed attrezzature per uso aziendale.

I costi per servizi pari a € 51.019.000 (€ 51.957.000 nel 2019/20) comprendono consulenze e collaborazioni per € 5.239.000 (€ 6.321.000 nel 2019/20) relative a parcelle per consulenze professionali amministrative e commerciali, nonché le provvigioni ad intermediari del Gruppo Milan. I costi generali dell’attività sportiva risultano apri a € 23.049.000 (€ 23.876.000 nel 2019/20). Tali costi riguardano i costi per gli osservatori, le consulenze tecnico-sportive, che sono diminuiti da € 14.533.000 a € 11.604.000, per l’ingresso in società di nuove figure tecniche, nel dettaglio i costi per agenti sportivi e costi accessori per la campagna trasferimenti sono diminuiti da € €6.942.000 a € 4.458.000.

Gli Emolumenti ad organi sociali, diminuiscono da € 3.784.000 a € 3.633.000 ed includono gli emolumenti agli Amministratori e Sindaci ed il compenso all’Organismo di Vigilanza e Controllo per lo svolgimento delle loro funzioni presso le società del Gruppo Milan.

Le spese per le gare in trasferta sono aumentate da € 2.285.000 a € 2.475.000.I premi assicurativi per assicurare il patrimoni calciatori risultano pari a € 2.403.000.

E’ stato effettuato un accantonamento per € 8.352.000 (€ 9.858.000 nel 2019/20) a fondi rischi, riguarda lo stanziamento di oneri futuri relativi a personale sportivo e non sportivo e l’integrazio­ne dello stanziamento F.do UEFA..

La differenza tra costo e valore della produzione è negativa per € 186.599.000 (-€ 186.599.000 nel 2019/20).

La Gestione finanziaria è negativa per € 3.257.000 (-€ 6.337.000 nel 2019/20).

Gli interessi passivi su altri finanziamenti aumentano da € 2.516.000 a € 3.270.000. Altri interessi e oneri finanziari ammontano a € 1.315.000 (€ 4.388.000 nel 2019/20).

Il Punto di Pareggio.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019/20 e 2020/21.

Il risultato prima delle imposte 2020/21 è negativo per € 91,55 milioni.

Nel 2019/20 è stato negativo per € 194,6 milioni.

Nel 2018/19 è stato negativo per € 142,2 milioni.

Nel 2017/18 è stato negativo per 121,2 milioni.

La somma algebrica del risultato prima delle imposte per il 2017/18, 2018/19, 2019/20 e il 2020/21; è negativa per € 547,7 milioni tuttavia il 2020/21 andrà valutato unitamente al 2019/20.

L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione del “Break-even result” ai fini del Financial Fair Play.  Da tale risultato si possono escludere i costi per il settore giovanile, la squadra femminile, gli altri ammortamenti che non riguardino i calciatori.

Gli Amministratori ritengono probabile il rischio di irrogazione sanzioni da parte dell’UEFA per violazione della regola del pareggio di bilancio e per questo hanno lasciato iscritto in bilancio il fondo rischi relativo.

Il saldo delle imposte, è negativo per 4,86 milioni di Euro e comprende IRAP per 3,1 milioni Euro e 1,5 milioni di Euro di imposte anticipate.

Di conseguenza, il risultato consolidato del Gruppo Milan dell’esercizio 2020/21 presenta la perdita di € 96.416.000 milioni di Euro.

Conclusioni.

Per il Milan risultano fondamentali e vitali i continui apporti di mezzi propri, mediante versamenti in conto capitale, da parte della proprietà.

Il COVID ha contribuito al permanere dello squilibrio economico esistente.         

Sembra che l’esercizio 2020/2021 segni un’inversione di tendenza, la qualificazione alla fase a gironi della UEFA Champions League 2020-2022 comporterà un importante aumento dei ricavi. Per il 2021/2022, altro aumento di ricavi proverrà dalla possibilità di ammettere un maggior numero di spettatori negli stadi per assistere alla disputa delle gare.

Il mancato rinnovo del contratto di Donnarumma evidenzia una politica gestionale che ha l’obiettivo di contenere i costi, che si scontra con la tendenza dei calciatori, assistiti dai loro agenti, di portare a termine la conclusione del contratto, svincolandosi a parametro; in tal modo i club vengono privati di un importante fonte di ricavo derivante dalla cessione dei calciatori nel calciomercato. Di fatto il cartellino deò calciatore diventa di proprietà dell’agente e non più del club.