lunedì 21 dicembre 2015

Bilancio Napoli 2014/15: perdita di 13 milioni.



Luca Marotta


La società “S.S.C. Napoli S.p.A.” ha chiuso il bilancio 2014/15 con una perdita di 13.074.596 Euro; mentre l’esercizio precedente si era chiuso con un utile netto di 20.217.304 Euro.
La mancata partecipazione alla Champions League 2014/15, a causa dell’eliminazione ai play-off da parte dell’Athletic Club de Bilbao, ha avuto l’effetto del venir meno di ricavi molto importanti. A quanto detto sopra si è aggiunto il crollo delle plusvalenze. Il tutto ha certamente influito sul risultato d’esercizio negativo. Nel 2013/14, il conseguimento dell’utile di esercizio è stato possibile grazie soprattutto alla mega-plusvalenza record derivante dalla cessione di Cavani al Paris Saint Germain.
Nella Relazione sulla Gestione al bilancio 2013/14, gli Amministratori avevano già evidenziato che per il 2014/15, causa la mancata partecipazione alla Champions League e all’imprevedibilità del fenomeno delle plusvalenze, si sarebbe potuto conseguire un risultato finale diverso dal trend dei risultati degli ultimi esercizi.
La perdita 2014/15 potrebbe essere spiegata anche con il problema della crescita dimensionale del club. Gli investimenti nella rosa calciatori generano dei costi rigidi nel breve termine, come ingaggi e ammortamenti, che necessitano di fonti di ricavo adeguate. L’insuccesso sportivo dovuto all’eliminazione da parte dell’Athletic Club de Bilbao potrebbe essere individuato come la causa principale della perdita. Ovviamente, il problema della crescita dimensionale del Napoli passa anche dal problema della mancanza di infrastrutture sportive di proprietà, che, invece, caratterizzano, molti grandi club europei.

Il crollo delle plusvalenze ha certamente influito notevolmente sia sul valore della produzione che sul risultato dell’esercizio. Le Plusvalenze  da cessione diritti pluriennali calciatori sono state pari a 11.885.912 Euro, nel 2013-2014 erano pari a 69.389.422 Euro, nel 2012-2013 erano pari a 31.633.702 Euro.  La plusvalenza di Cavani, realizzata nel 2013-2014, è stata pari a € 64.399.084 e rappresentava da sola il 27,2% del valore della produzione record del 2013-2014, pari a € 237.034.664.
La strategia del Napoli negli ultimi sei anni ha privilegiato l’investimento in calciatori trascurando l’investimento in infrastrutture sportive, basti pensare alla cifra investita in calciatori che è stata di € 301,6 milioni.

La continuità aziendale.

La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
Gli amministratori hanno redatto il bilancio in base al principio della continuità aziendale. La Società di Revisione Baker Tilly Revisa S.p.A. ha certificato il bilancio e non ha mosso alcun rilievo al riguardo. Per quanto riguarda la verifica del presupposto della continuità aziendale, nella Relazione del Collegio Sindacale è scritto che l’operato della direzione è stato adeguato e “non foriero di criticità in un ragionevole orizzonte temporale di riferimento”.
Secondo il Collegio Sindacale la perdita di esercizio non pregiudica la solvibilità e la continuità aziendale, né impone, alla luce della consistenza del Patrimonio Netto, il ricorso ad alcuno dei provvedimenti di cui all’articolo 2446 del codice civile.

Rapporti infragruppo e parti correlate.

Il Collegio Sindacale ha scritto che le operazioni infragruppo e con parti correlate sono state giudicate congrue e rispondenti all’interesse della Società. Nel bilancio è ribadito che le operazioni poste in essere con le citate Società del Gruppo di appartenenza sono state concluse in base a normali condizioni di mercato.
Dal punto di vista economico, tali rapporti hanno generato un saldo negativo per € 357.507. La Filmauro Srl ha riaddebitato commissioni fideiussorie per € 107.952, altri servizi per € 98.315 ed ha percepito “Management fee” per € 110.000, poiché, relativamente all’area gestionale amministrazione e finanza, il Napoli si avvale delle prestazioni lavorative di alcuni dirigenti della capogruppo sulla base di un contratto di “management fee”.
La Filmauro srl ha invece pagato sponsorizzazioni per € 75.000. Nel complesso il rapporto con la Filmauro Srl ha generato un saldo negativo per € 182.724.
L’outsourcing dei servizi amministrativi ha generato costi per circa € 182 mila, di cui € 157.989 (€ 160 mila nel 2013/14) da parte di Auro servizi srl ed € 24.118 da parte di Cineservices srl, poiché relativamente agli adempimenti amministrativi, fiscali e di gestione del  personale, la società si avvale delle prestazioni fornite dalle società Auro Servizi S.r.l. e Cineservices S.r.l., controllate dalla Filmauro S.r.l. rispettivamente al 99% e 60%.
Dal punto di vista finanziario, il saldo crediti e debiti complessivo con parti correlate è a credito per € 1.070.218. La maggior parte deriva dal rapporto con la controllante per via dell’adesione al consolidato fiscale.
Il saldo tra crediti e debiti complessivo verso Filmauro Srl è positivo per € 1.719.551. Esistono crediti da consolidato fiscale per € 6.897.129 e debiti per finanziamenti infruttiferi soci per € 10.083.216 oltre ai Debiti da Consolidato Iva per € 4.456.916.

La struttura dell’attivo.



Il totale dell’attivo diminuisce a € 183,8 milioni da € 215,7 milioni. Il 33,9% delle attività è costituito da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 426 mila (€ 413 mila nel 2013/14), e non includono infrastrutture sportive.
Tra le immobilizzazioni immateriali è esposto l’avviamento per un valore contabile netto di € 153.846 (€ 307.692 nel 2013/14), con un costo storico di 19,5 milioni. L’avviamento è stato iscritto, con il consenso del Collegio Sindacale, per l’ammontare effettivamente pagato a tale titolo nell’ambito dell’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. Il costo è stato ammortizzato considerando un periodo di recupero pari a dieci anni.
La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”, compresa tra le immobilizzazioni immateriali, ammonta a € 104.360 (€ 208.682 nel 2013/14), con un costo storico di € 13.172.768 e riguarda l’acquisto dei marchi sociali, della denominazione e altri segni distintivi, dei trofei ed agli oneri accessori che hanno caratterizzato l’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. nonché all’acquisto di licenze d’uso di software standardizzato.
L’attivo circolante rappresenta circa il 66,1% dell’attivo e le notevoli disponibilità liquide, pari a € 49,95 milioni (€ 42,2 milioni nel 2013/14), incidono per il 27,2% sul totale dell’attivo. La parte non corrente dell’attivo circolante è di circa € 13,8 milioni (€ 29,4 milioni nel 2013/14), pertanto il capitale circolante netto è positivo per circa € 38 milioni (€ 18,9 milioni nel 2013/14).
I crediti verso la controllante, pari a € 10.210.326. comprendono quanto richiesto a seguito di istanza di rimborso IRES per € 2.711.227; i crediti rinvenienti dalla miglior stima della perdita fiscale per € 4.524.008; il credito rinveniente dal trasferimento della perdita fiscale del precedente esercizio per € 2.780.887 e i crediti derivanti da trasferimento delle ritenute d’acconto subite pari a € 52.048 

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 61,15 milioni (€ 81,1  milioni nel 2013/14). Il decremento di € 20 milioni è dovuto a investimenti per € 35,38 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo di € 5,5 milioni, ammortamenti per € 49,79 milioni (€ 59,3 milioni nel 2013/14).
Negli ultimi 6 anni risultano investimenti complessivi nell’acquisto di calciatori per € 301,6 milioni. Trattasi di un importo notevole, pari all’investimento in uno stadio di dimensioni pari all’Allianz Arena, per avere un’idea approssimativa.
Nel bilancio della S.S.C. Napoli S.p.A., a partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono ammortizzati “a quote decrescenti”. Pertanto la maggior parte dell’ammortamento è concentrato nel cosiddetto “periodo protetto”, che ha una durata di due anni per i calciatori acquistati con 28 anni compiuti, e di tre anni per i calciatori con meno di 28 anni all’atto della sottoscrizione del contratto. L’ammortamento “a quote decrescenti” permette di limitare l’esposizione in bilancio di ingenti minusvalenze, successivamente al termine del “periodo protetto”. 
Tra gli acquisti effettuati nel 2014/15 spiccano: Gabbiadini (Sampdoria) per € 12.500.000; De Guzman (Villareal) per € 7.000.000; David Lopez Silva (RCD Espanyol) per € 5.250.000; Valdifiori (Empoli) per € 5.600.000 e Reina (Bayern) per € 2.500.000.
Valdifiori e Reina risultano in organico dal giugno 2015 e perciò non sono stati ammortizzati.
Tra le cessioni spiccano: Fernandez (Swansea) per € 9.900.000; Dzemaili (Galatasaray) per € 2.350.000, e Brhrami per € 2.919.150.
Al 30 giugno 2015 il calciatore col valore contabile residuo più elevato risulta Higuain Gonzalo Gerardo per  € 11.100.000.

Dopo il 30/06/2015, il Napoli ha ceduto dei calciatori per un corrispettivo complessivo pari ad Euro 11,3 milioni, realizzando una plusvalenza complessiva pari a Euro 10 milioni. Si è proceduto ad effettuare cessioni temporanee di calciatori per un importo pari ad Euro 0,8 milioni.
Sul fronte acquisizioni, il Napoli ha acquistato calciatori per un importo pari ad Euro 27,4 milioni, considerando anche Reina e Valdifiori l’importo investito per il 2015/16 sale a circa 36 milioni.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 59,2 milioni (€ 72,3 milioni nel 2013/14). Rispetto al 30 giugno 2014, risulta in diminuzione a causa della perdita dell’esercizio, che l’Assemblea ha deciso di coprire con la riserva ex art. 4 L. 586/1996 per € 7.181.560 e per la parte residua con la Riserva Volontaria di utili per € 5.893.035,91.
Il Patrimonio Netto, essendo non negativo è conforme a quanto richiesto dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
I mezzi propri finanziano il 32,2% del totale delle attività, ma risultano di poco inferiori al valore netto dei diritti pluriennali, poiché il rapporto tra mezzi propri e diritti pluriennali è pari al 96,9%.

La struttura delle Passività.

Rispetto ad altri bilanci di squadre di calcio, quello del Napoli si differenzia per il fatto che espone la voce ratei e risconti passivi con un importo nullo (€ 48.116 nel 2013/14). Tuttavia, tra i debiti nella voce acconti, pari a € 2.055.068 (€ 298.507 nel 2013/14), sono evidenziate le fatturazioni anticipate di proventi la cui competenza economica ricade negli esercizi successivi.
Il totale dei debiti è pari a € 109,1 milioni (€ 126,6 milioni nel 2013/14) e risulta in diminuzione del 13,8%.
L’importo maggiore riguarda i debiti verso Enti Settore Specifico per € 71,9 milioni (€ 83,6 milioni nel 2013/14). Da sottolineare l’assenza di debiti bancari. Come debiti finanziari esistono solo debiti verso soci per finanziamenti infruttiferi per € 3,9 milioni. I debiti verso la controllante pari a € 4,58 milioni (€ 2,1 milioni nel 2013/14), riguardano per Euro 4.456.916 debiti verso Filmauro per IVA di Gruppo e per Euro 122.638 debiti commerciali.
I debiti verso fornitori aumentano da € 9,69 milioni a € 10,3 milioni. L’importo di Euro 793.681, riguarda debiti verso società controllate da Filmauro S.r.l..
Il residuo debito complessivo verso gli Agenti, comprensivo degli importi maturati e non corrisposti delle stagioni precedenti, è pari ad Euro 3.141.884.
I debiti finanziano circa il 59,3% dell’attivo.

La Posizione Finanziaria Netta.



Utilizzando il criterio del Fair Play Finanziario, alla posizione finanziaria netta che è positiva, bisogna aggiungere il saldo tra crediti e debiti con i club.
La posizione finanziaria netta è positiva per € 46 milioni (€ 38,26 milioni nel 2013/14), poiché le disponibilità liquide ammontano a € 49,94 milioni (€ 42,2 milioni nel 2013/14) e l’unico debito finanziario è un finanziamento soci di € 3,9 milioni.
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 39,2 milioni (€ 57,8 milioni nel 2013/14). Il credito maggiore riguarda Cavani (PSG) per € 22.575.000 e Fernandez (Swansea) per € 5.500.00. Risulterebbe un credito verso la Sampdoria per Gabbiadini di € 4.687.500.
 I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 71,9 milioni (€ 83,6 milioni nel 2013/14). I debiti principali, al 30.06.2015,  riguardano: Higuain per € 17.575.000 col Real Madrid; Gabbiadini con la Sampdoria per € 9.375.000; Valdifiori con l’Empoli per € 5.600.000; Albiol col Real Madrid per € 5.200.000; Kalidou Kulibaly col Genk per € 5.092.000; De Guzman col Villareal per € 3.650.000; David Lopez Silva con l’Espanyol per € 3.325.000; Callejon col Real Madrid per € 2.900.000 e Reina col Bayern per € 2.375.000.
In sintesi, la posizione finanziaria netta è conforme a quanto auspicato dal regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.

I Debiti con dipendenti, fisco ed Enti Previdenziali.

I debiti verso il personale ammontano a circa € 12,2 milioni (€ 13,1 milioni nel 2013/14) e risultano in diminuzione di € 900 mila. Essi rappresentano circa il 14,3% del costo del personale.
I debiti per imposte differite iscritti tra i fondi rischi sono pari a circa € 14 milioni e rappresentano un debito tributario per “fiscalità latente” per differimento delle imposte dovute sulle plusvalenze realizzate.
I debiti tributari ammontano a € 3.533.509, di cui € 2.611.001 per ritenute d’acconto su retribuzioni di lavoro dipendente.
Gli amministratori hanno dichiarato che alla data di predisposizione del bilancio il Napoli non aveva debiti scaduti di natura tributaria e alla data di redazione della Relazione sulla Gestione non esistevano contenziosi di natura tributaria o di altro genere non definiti.
Anche per i debiti verso Istituti previdenziali, pari a € 281.346, gli Amministratori hanno scritto che “non si segnalano debiti scaduti e non pagati”.

Il Rendiconto Finanziario.

L’incremento di disponibilità liquide è stato pari a € 7.778.908. Tale incremento è stato determinato da flussi di cassa della gestione corrente positivi per € 36.275.870 e da flussi di cassa  generati dalla gestione degli investimenti che hanno assorbito € 28.496.962. 
Tra i flussi di cassa della gestione corrente risulta che l’autofinanziamento economico ha generato flussi per € 34.813.939 e la variazione nelle attività e passività correnti ha generato flussi per € 1.461.931. Sull’attività di investimento ha influito l’incremento netto dei diritti pluriennali prestazioni calciatori per € 28.071.823.
Il Cash Flow Scontato è utilizzato nelle valutazioni delle aziende. Nel caso del Napoli, perché si abbia un cash flow positivo, sembra necessario, come in effetti si è verificato, la presenza tra i proventi positivi di reddito dei ricavi da Champions League e/o delle plusvalenze.
Ipotizzare la presenza di ricavi da Champions League negli esercizi futuri potrebbe far oscillare la valutazione della società.

La Gestione Economica.

I costi della produzione sono maggiori rispetto al valore della produzione, determinando una differenza negativa per € 21,6 milioni.
Il valore della produzione, comprensivo delle plusvalenze, diminuisce del 39,5%, da € 237 milioni ad € 143,4 milioni; mentre i costi della produzione diminuiscono in misura meno che proporzionale del 18,8% da € 203,2 milioni ad € 165 milioni.
In sintesi il Napoli, nel 2014/15, ha speso più di quanto abbia guadagnato, forse perché, dal 2012-2013 ha adeguato il livello di alcuni costi al valore della produzione e non al valore del fatturato netto. Il grafico mostra come l’evoluzione dei costi, soprattutto dal 2012/13, si sia adeguata all’evoluzione del valore della produzione e non a quella del fatturato netto. Tuttavia, per competere ad un certo livello, alcuni costi, come quelli del personale, diventano “rigidi”, almeno nel breve termine.



Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del valore della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005, è del 26,1%, ciò significa che il valore della produzione dal 2005 è cresciuto in media del 26,1% circa all’anno. Tuttavia il CAGR del valore della produzione negli ultimi 5 anni è stato del 1,8%.



I costi della produzione, pari a € 165 milioni (€ 203,2 milioni nel 2013/14), rispetto all’anno precedente, diminuiscono del 18,8%. Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), dei costi della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 22,6%, mentre negli ultimi 5 anni è del 7,35%.



I Ricavi.

Il fatturato netto, con esclusione dei proventi rivenienti dalla cessione a titolo definitivo e temporanea dei calciatori, rappresenta l’ 87,7% del valore della produzione, mentre le plusvalenze e i ricavi da cessione temporanea calciatori rappresentano il 12,3% del valore della produzione.
I Ricavi da gare diminuiscono da € 21,6 milioni a € 14,1 milioni, registrando un decremento di 7,4 milioni di Euro, pari al 34,5%. L’incidenza di tale voce sul valore della produzione e pari al 9,9%.
Tale voce comprende i Ricavi da gare prima squadra in casa per € 9.697.899 (€ 15.038.318 nel 2013/14) e abbonamenti per € 3.481.105 (€ 5.329.606 nel 2013/14). In particolare, gli incassi da botteghino per le gare di campionato sono diminuiti del 17,4%, da € 6,86 milioni a € 5,66 milioni. I ricavi per le gare di Coppa Italia sono diminuiti da € 1.549.955 a € 789.185. Anche la percentuale spettante per le gare di Coppa Italia è diminuita da € 1.191.308 a € 189.137.
Le gare relative alle competizioni europee hanno apportato incassi per € 3.238.859 (€ 5.619.468 nel 2013/14). La capacità dello stadio San Paolo, ai fini dell’agibilità dell’impianto, è pari a 60.240 posti a sedere. L’anno 2011-2012 i ricavi da gare toccarono la cifra più alta negli ultimi 5 anni, pari a 25,1 milioni di Euro.
Per l’esercizio 2015/16, la campagna abbonamenti ha registrato la sottoscrizione di un numero complessivo di tessere di oltre 6 mila unità (8.429 unità nella stagione 2014/2015) con un decremento rispetto alla stagione 2014/15.  
I ricavi commerciali hanno registrato una flessione del 5,76%, passando da € 29,9 milioni a € 28,25 milioni. Essi incidono per il 18,6% sul valore della produzione.
I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 20.600.776 (€ 21.033.700, nel 2013/14), registrano una diminuzione di € 432 mila. Gli Sponsor ufficiali hanno contribuito con € 5.760.000 (€ 6.020.000 nel 2013/14). Il contributo dello Sponsor tecnico diminuisce da € 1.901.132 a € 1.566.949. Gli Sponsor istituzionali hanno contribuito con € 6,57 milioni (€ 6,28 milioni, nel 2013/14), i Partner commerciali con € 3,64 milioni e le Altre sponsorizzazioni con € 3,06 milioni.
Gli altri proventi pubblicitari ammontano a € 284.470 (€ 431.469  nel 2013/14) e si riferiscono a ricavi derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari posizionati all’interno di prodotti editoriali e multimediali commercializzati nell’esercizio.
Nel bilancio 2014/15, i Proventi commerciali e royalties diminuiscono di 1.147.907 Euro, passando da € 8.519.483 a € 7.371.576. In particolare i proventi da licensing diminuiiscono da € 5.711.051 a € 5.288.407. Tale voce si riferisce a ricavi prodotti dallo sfruttamento del marchio “SSC Napoli”. I Proventi da merchandising risultano pari a € 1.761.497 (€ 2.370.055 nel 2013/14).
La voce “Proventi vari” ammonta a € 628.600 (€ 2.494.000  nel 2013/14) e riguarda i proventi radiofonici per € 300 mila e i proventi da sfruttamento dei diritti d'immagine per € 328.600 (€ 2.244.000 nel 2013/14).
I Proventi da cessioni diritti radiotelevisivi risultano pari a € 77.137.624, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 104.934.840. L’incidenza sul valore della produzione è del 53,8%. Mentre i diritti TV nazionali sono aumentati da € 58.077.441 a € 58.961.361, quelli relativi alle competizioni UEFA diminuiscono da € 40.198.392 a12.327.444, a causa della mancata partecipazione ai gironi della UEFA Champions League. I diritti Tv per le amichevoli hanno fruttato € 1.995.819 (€ 1.992.991  nel 2013/14). Gli altri proventi TV ammontano a € 4.653.000 (€ 4.666.016 nel 2013/14).
La dipendenza del fatturato netto dai diritti TV è del 62%.



Il Player Trading.



Nel corso degli anni il Napoli, ad eccezione del 2013-2014, non è riuscito a coprire con le plusvalenze il costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti. Nel 2014/15 la gestione del Player Trading è risultata negativa per € 41,7 milioni. Nel 2013-2014, grazie alla plusvalenza di Cavani, la gestione del Player Trading è risultata positiva per € 3,9 milioni.
Le Plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 11.885.912 (€ 69.389.422  nel 2013/14), determinate da un valore di cessione pari a 15.267.650 ed un valore contabile netto di 3.371.738. Tali proventi incidono solo per l’ 8,3% sul valore della produzione. La plusvalenza più elevata è stata di Euro 9.341.744 ed ha riguardato la cessione di Fernandez.
I Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori hanno contribuito con € 2.250.000 (€ 2.178.863  nel 2013/14). Il prestito di Vargas Eduardo al Queens Park Rangers ha fruttato € 1.000.000; il prestito di El Kaddouri al Torino ha comportato ricavi per € 1.250.000.
La voce relativa agli ammortamenti dei diritti alle prestazioni sportive pluriennali dei calciatori ammonta a € 49.797.563, mentre nel precedente esercizio era pari a € 59.309.111, evidenziando un decremento del 16%. Tuttavia rispetto al 2012-13, risultano comunque in notevole aumento, poiché erano pari a € 35.633.137.
Sono state effettuate svalutazioni per € 269.000 riguardanti: Britos.
Il Napoli ha speso € 1.319.000 (€ 3.693.000 nel 2013/14) per il prestito di calciatori e ha realizzato minusvalenze per € 139.055 (€ 1.693.239 nel 2013/14). La minusvalenza ha riguardato Rosati.
Gli altri oneri da gestione calciatori diminuiscono da € 4,1 milioni a € 394 mila.
I proventi da compartecipazioni pari a € 1.420.000 (€ 1.088.000 nel 2013/14), l’importo maggiore riguarda Frello Filho J. Luiz per € 1.000.000.
Gli oneri da compartecipazione sono pari a € 370.000 (€ 25.000 nel 2013/14), tra cui Luperto.

I Costi.

I costi del personale è diminuito solo del 4,5%, da € 89.159.806 a € 85.153.193. Il totale dei compensi corrisposti ai tesserati è pari a circa il 98% del totale dei compensi corrisposti al personale dipendente, come nel 2013/14. La voce salari e stipendi del personale tesserato è diminuita di € 4.079.950, da € 82,38 milioni a € 78,35 milioni. I compensi contrattuali allenatori aumentano da € 8.648.057 ad € 9.143.588 ed incidono per l’11,5% sul totale dei compensi corrisposti al personale dipendente. In tale voce dovrebbe essere compreso il costo di Benitez.
Il decremento dei costi del personale è dovuto soprattutto alla riduzione dei compensi contrattuali calciatori da € 65.324.298 ad € 61.244.348.
Gli altri costi del personale, pari a € 3.117.498, restano sostanzialmente stabili. Nel 2013/14 tali costi includevano gli oneri per transazioni con i calciatori per favorirne il trasferimento. Il numero medio dei dipendenti nel 2014/15 è stato di 89,51 (84,37 nel 2013/14), di cui 27,17 calciatori.
L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto, ai fini del Fair Play Finanziario, è del 67,7%, mentre, l’incidenza sul valore della produzione è del 59,4%.
Il “Costo del Fattore Lavoro”, considerato come aggregato degli ammortamenti e dei costi del personale incide per il 107,3% sul fatturato netto, per il 94,1% sul valore della produzione e rappresenta il 81,8% dei costi della produzione.
Gli ammortamenti e le svalutazioni totali diminuiscono del 22,8%.
Gli ammortamenti per “Concessioni, marchi, licenze e simili” ammontano a € 104.322 (€ 1.317.122 nel 2013/14), l’ammortamento per l’avviamento ammonta a € 153.846 (€ 1.953.846 nel 2013/14). Sono stati svalutati crediti iscritti nell'attivo circolante per € 3.021.725 (€ 4.131.234 nel 2013/14).
I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 3.613.725 (€ 3.982.500 nel 2013/14) e risultano in diminuzione del 9,3%. L’importo maggiore riguarda le locazioni operative per € 2,3 milioni, seguito dall’affitto campi sportivi e concessione uso stadio per € 828.724 (€ 1.112.807 nel 2013/14). Non figurano costi per diritti d’immagine calciatori, che nel 2013/14 erano pari a € 379.167 (€ 1.050.00 nel 2012/13).
I Costi per prestazioni di servizi ammontano a € 15.366.586 (€ 24.146.031, nel 2013/14). I costi specifici tecnici (scouting e gestione tecnica per la produzione TV), sono diminuiti da € 9.049.281 a € 5,7 milioni. Nella voce “Costi Specifici Tecnici” sono inclusi anche i compensi corrisposti agli agenti. Il totale dei compensi da corrispondere per il 2014/15 agli agenti è pari ad Euro 4.316.912 (Euro 7.500.909 nel 2013/14), di cui Euro 3.164.016  (Euro 3.706.517 nel 2013/14) già corrisposti.
Il compenso agli amministratori diminuisce da € 5.549.800 a € 1.025.300.



Le poste straordinarie.

La gestione straordinaria è positiva per € 5,5 milioni. Da evidenziare il “surplus” liquidato dalla UEFA per la ripartizione dei proventi da partecipazione alla UEFA Champions League della stagione precedente per Euro 5.632.290.

Il requisito del pareggio bilancio.

Il risultato prima delle imposte 2014/15 risulta negativo per € 14.874.942, quello 2013-2014 era positivo per € 36,2 milioni, quello per il 2012-2013 era positivo per € 14,3 milioni. Per quanto riguarda il requisito del pareggio di bilancio, imposto dal Fair play Finanziario il Napoli risulta rientrare nell’ambito della soglia di tolleranza. Inoltre, si deve considerare che il regolamento permette di escludere alcuni costi come quelli riguardanti il settore giovanile.
Secondo gli Amministratori, “il settore giovanile continua a rappresentare un asset ritenuto strategico ai fini della crescita del patrimonio aziendale, sul quale la società pone sempre di più una particolare attenzione per l'implementazione e lo sviluppo del potenziale sportivo della prima squadra”.

Conclusioni.

Nella Relazione sulla Gestione, gli Amministratori hanno scritto che per il bilancio 2015/16 “non può, cautelativamente, escludersi che l'andamento economico a fine periodo possa presentare una situazione di saldo negativo”.
Le strategie di crescita economica del Napoli restano invariate e punteranno sia allo sviluppo delle attività esistenti ma anche ad investire ulteriormente su settori capaci di generare proventi, “non ancora adeguatamente sviluppati o implementati”, come il merchandising e le "Academy". Come scritto nella Relazione sulla Gestione dell’esercizio precedente, il Napoli cercherà di rafforzare ulteriormente la prima squadra e il settore giovanile, mantenendo inalterata la filosofia dell’investimento capace di dare frutti nel tempo”.


sabato 12 dicembre 2015

Dybala porta in pareggio il bilancio del Palermo 2014/15.




Luca Marotta


La plusvalenza realizzata con la cessione di Dybala alla Juventus, avvenuta il 5 giugno 2015, ha permesso al Palermo di chiudere il bilancio di esercizio 2014/15  con un risultato sostanzialmente in pareggio. Infatti, il bilancio mostra un utile al netto delle imposte di Euro 296.885. L’esercizio precedente, riguardante il campionato disputato in Serie B, evidenziava una perdita al netto delle imposte di Euro 27.681.106.
La gestione economica del Palermo, essendo “teledipendente”, ha necessità delle plusvalenze realizzate attraverso la cessione dei suoi calciatori migliori come Dybala e, per l’estate 2016, molto probabilmente, non è da escludere che si renderà necessario procedere alla cessione di Vazquez.

La continuità aziendale.

La relazione della Società di Revisione Baker Tilly Recisa evidenzia un richiamo di informativa riguardante il fatto che “i contemporanei effetti del piano di riduzione dei costi, in particolare legati al parco giocatori, e dell’incremento dei ricavi previsto, consentiranno all'azienda di ripristinare l'equilibrio economico, patrimoniale e finanziario, che potrà beneficiare eventualmente anche della leva derivante dalla valorizzazione di giocatori per i quali la società ha già ricevuto richieste di mercato che consentiranno di generare importanti plusvalenze.”
Quanto scritto sopra, che è anche riportato nella Relazione sulla Gestione, ribadisce la società sta attuando una gestione che ha come obiettivo l’equilibrio economico basato sulla riduzione dei costi e l’incremento dei ricavi, in tal modo le eventuali plusvalenze realizzate costituiranno dei benefici aggiuntivi.

La società detiene una partecipazione di controllo nella società Mepal S.r.l. ed ha pertanto redatto il bilancio consolidato di Gruppo, secondo quanto richiesto dalla legge.

La struttura dello Stato patrimoniale.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono sul totale dell’attivo per il 20%. Le  immobilizzazioni finanziarie incidono sul totale dell’attivo per il 14,8%.
Il totale dell’attivo al 30/06/2015 ammonta a € 140,4 milioni (€ 121,16 milioni nel 2013/14) e registra un incremento del 15,9%. Le Immobilizzazioni immateriali pari a € 38,6 milioni (€ 57,1 milioni nel 2013/14), rappresentano il 27,5% delle attività. Tali immobilizzazioni comprendono anche il valore della Library relativa alle immagini di archivio acquistate dalla RAI, per un valore contabile netto di € 8.400.600. Il valore netto della voce relativa alla capitalizzazione dei costi del vivaio ammonta a € 2.133.822. Le “migliorie su beni di terzi”, pari a € 23.691 (€ 88.734 nel 2013/14), riguardano le spese capitalizzate per lo stadio di proprietà del Comune “Renzo Barbera” e per lo stadio “Tenente Onorato” dove si allena la prima squadra.
Le partecipazioni in imprese controllate riguardano la partecipazione totalitaria nella società “Mepal srl”, esposta per € 18.053.664. Tale società ha chiuso l’esercizio al 30/06/2014 con una perdita di € 30.848. La Mepal era stata costituita per la commercializzazione dei prodotti a marchio “Palermo Calcio” ed era stata posta in liquidazione il 14/02/2008, ma tale procedura fu revocata, al fine di utilizzare la stessa Mepal per il progetto del nuovo stadio. Il 26 giugno 2014 è stato deliberato un aumento del capitale sociale di Mepal da € 50 mila a € 100 mila e nello stesso atto è stato conferito da parte di US Città di Palermo SpA il ramo d’azienda contenente il contratto di locazione finanziaria con Unicredit Leasing SpA (ex Locat SpA) avente ad oggetto il marchio, il piano di merchandising e i contratti di licenza stipulati con  Flash Trading Group srl e Swan Co Srl; il tutto è stato valutato 17 milioni di Euro, utilizzando l’importo di € 16.950.000 come riserva da sovrapprezzo azioni.
La voce “Crediti verso imprese controllate” aumenta da € 753.174 a € 2.754.542 e concerne il credito verso la Mepal S.r.l. per finanziamenti infruttiferi.
La voce più importante dell’attivo circolante riguarda i crediti, che ammontano a € 58,2 milioni (€ 41,7 milioni nel 2013/14), con un incremento del 39,63%.
Le disponibilità liquide aumentano da € 1.252.177 a € 21.972.921.
I ratei e i risconti attivi aumentano di € 276 mila a € 561.624 e riguardano dei risconti attivi.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,08.
Infatti, l’equity ratio è molto basso ed è pari all' 8,02%. Il ricorso al capitale di terzi è eccessivo.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,087, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,646, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’indice di Copertura del Patrimonio Calciatori
L’indice di Copertura del Patrimonio Calciatori, dato dal rapporto tra mezzi propri e valore contabile netto dei diritti pluriennali, fornisce informazioni riguardanti la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Se è pari o superiore a 1, significa che i calciatori sono stati acquistati con mezzi propri, in caso contrario col ricorso al capitale di terzi. Nel caso in questione, tale indice è inferiore a 1, ed è pari a 0,40.

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori netti sono pari a € 28,1 milioni, nel 2013/14 erano pari a € 46,7 milioni. La variazione diminutiva di € 18,6 milioni è stata determinata da investimenti per € 16,4 milioni, cessioni per un valore contabile netto di € 12,8 milioni e ammortamenti per € 22,2 milioni.
Tra gli acquisti spiccano: Gonzalez per € 3.584.853;  Goldaniga per € 3.000.000; Makienok per € 2.795.000 e Quaison per € 1.795.000.
Le cessioni di calciatori avvenute per l’importo complessivo di € 47.150.000, hanno comportato degli storni dei rispettivi valori contabili per € 12.845.801, questo significa che sono prevalse le plusvalenze per € 34.304.199. Le cessioni più importanti sono state: Dybala alla Juve per € 32.000.000; Hernandez all’Hull City per € 7.950.000 e Lafferty al Norwich per € 4.100.000.
Nel 2013-14, i crediti per compartecipazioni ex art. 102 bis N.O.I.F. pari a € 1.500.000 riguardavano Goldaniga (Juventus). Tale voce nel 2015/15 risulta azzerata.
I debiti per compartecipazioni ex art. 102 bis N.O.I.F. risultano azzerati.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo per € 11,26 milioni, mentre nel 2013/14 era positivo per € 10,97 milioni. I mezzi propri finanziano solo l’8% del totale dell’attivo.
La variazione in aumento di € 296.884 è dovuta all’utile netto d’esercizio 2014/15.
Gli amministratori hanno proposto di accantonare a riserva legale la somma di € 14.845 e la somma di € 182.040 a parziale copertura della perdita pregressa.
L’Assemblea dei Soci ha approvato la proposta.

Il Passivo.

I fondi per rischi e oneri risultano aumentati di € 5 milioni, da € 4.457.118 a € 9.488.497  e riguardano accantonamenti per controversie legali con fornitori per € 3.033.776; accantonamenti per contenzioso fiscale per € 1.446.756. A fronte dei rischi che potranno derivare dall’interpretazione delle norme legislative, “prudenzialmente”, il Palermo ha accantonato l’Irap sulle plusvalenze al fondo imposte. Nel dettaglio sono stati accantonati i seguenti importi comprensivi di interessi: IRAP 2014-15 per € 1.653.462; IRAP 2013-14 per € 378.302; IRAP 2012-13 per € 421.701; IRAP 2011-12 per € 1.354.154 e IRAP 2010-11 per € 1.199.946. 

Il totale dei debiti aumenta da € 100.108.954 a € 114.492.523 e finanzia l’81,5% dell’attivo.
La voce più importante riguarda i “Debiti verso banche” per € 45.825.105. Tale voce comprende i debiti verso società di factoring per € 39,3 milioni e un mutuo chirografario per € 6.525.002, contratto con Banca Nuova. I “Debiti verso Enti –Settore specifico” ammontano a € 20,86 milioni (€ 17 milioni nel 2013/14); mentre i debiti verso fornitori sono pari a € 28,1 milioni. I debiti tributari aumentano da 6,1 milioni di Euro a € 8 milioni. I debiti tributari comprendono imposte iscritte a ruolo per € 376.732; le ritenute IRPEF riguardanti le mensilità di maggio e giugno per € 5,23 milioni, versate nei mesi successivi; il debito mensile IVA di Giugno, versato a luglio e l’importo dilazionato in 20 rate del debito IVA di dicembre 2014 per € 2.155.726.  
La voce “Altri debiti”, pari a € 10.121.710, è costituita dai debiti per stipendi e collaborazioni e riguarda gli stipendi e dei compensi maturati nei mesi di maggio e di giugno, interamente pagati nei mesi successivi. Tale voce comprende anche delle indennità di risoluzione rateizzate.

I ratei e i risconti passivi diminuiscono da € 5,2 milioni a € 4,7 milioni. In particolare i risconti passivi aumentano da € 2,5 milioni a € 4,7 milioni, per la parziale fatturazione dei diritti TV 2015/16.

La posizione finanziaria netta.



L’indebitamento finanziario netto risulta pari a € 23,8 milioni (€ 28,4 milioni nel 2013/14) determinato da disponibilità liquide per € 21,9 milioni; debiti verso banche per € 45,8 milioni. Il debito per finanziamento soci del 2013/14 di € 3,5 milioni risulta rimborsato.
In considerazione di un EBITDA positivo per € 23.125.217 (€ - 2.755.985 nel 2013/14), l’indebitamento finanziario netto risulta essere sostenibile.
La voce “Crediti verso Enti –Settore specifico” è così composta: per € 47.190.000 da crediti verso le società calcistiche italiane; per € 657.876 da crediti verso le società calcistiche straniere; per € 10.792 da crediti verso la Lega in conto campionato. Il club maggiormente esposto è la Juventus, per € 38.000.000, di cui € 14 milioni entro il 30.06.2016 e tre rate da 8 milioni entro il 30.06.2019.
La voce “Debiti verso Enti –Settore specifico” è così composta: per € 14.800.208 da debiti verso le società calcistiche italiane; per € 6.007.627 da debiti verso le società calcistiche straniere ed € 61.546 verso la Lega. L’importo maggiore riguarda la Juventus per € 6.000.000, con scdeanza 30.06.2016; seguito dall’Albinoleffe per € 5.330.000.
Considerando anche i debiti e i crediti da calciomercato, la posizione finanziaria netta risulta positiva per € 3,1 milioni, ed è conforme a quanto auspicato dal Regolamento del Fair Play Finanziario.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è aumentato del 74,7% e ammonta a € 90,8 milioni. I Costi della produzione risultano aumentati in misura inferiore del 18,2%, passando da € 80,5 milioni a € 95,2 milioni. L’incremento delle plusvalenze ha fatto sì che lo squilibrio economico sia stato fortemente ridotto, determinando una differenza tra valore della produzione e costi della produzione negativa per € 4.341.543.



I Ricavi.

A causa della disputa del campionato di Serie A, i ricavi per diritti TV sono aumentati da € 432 mila a € 34,6 milioni ed incidono per il 68,7% sul fatturato netto e per il 38,1% sul valore della produzione. Si conferma la “teledipendenza” del Palermo.

L’Indice di “Efficienza Televisiva” della Rosa dei Calciatori.

L’efficienza televisiva della rosa dei calciatori può essere misurata dal rapporto tra ricavi TV e valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
Quanto maggiori sono i ricavi TV e quanto è minore il valore contabile della rosa, tanto maggiore sarà l’efficienza televisiva.
Nel caso specifico l’indice di efficienza televisiva è buono perché superiore a 1, essendo pari a 1,23 e quindi l’investimento nella Rosa Calciatori rende in misura maggiore rispetto allo stesso in termini di ricavi televisivi.

I ricavi da gare incidono solo per il 4,5% sul valore della produzione e per l’8,2% sul fatturato netto. Sono raddoppiati a € 4.104.517. I ricavi per abbonamenti sono aumentati da € 879.866 a € 1,93 milioni con 9.714 tessere vendute, mentre i ricavi da gare in casa sono stati pari a € 2.176.224. La Campagna abbonamenti 2015/2016 si è conclusa con la sottoscrizione di 10.023 tessere, con un ricavo di € 1.843.000.

I proventi commerciali registrano solo un’incidenza del 6,15% sul valore della produzione. In particolare, i proventi da sponsorizzazione aumentano da € 572 mila a € 2,85 milioni. I proventi pubblicitari ammontano a € 2.363.845; mentre i proventi commerciali e royalties risultano pari a € 360.844.

La voce ricavi e proventi diversi, pari a € 2.773.516, non comprende più la quota di competenza per la cessione del marchio, in quanto facente parte del conferimento a Mepal.

Il Player Trading.



Durante il 2014/15 l’attività di Player Trading è riuscita a coprire i costi annuali dei cartellini.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali aumentano del 135,6% a € 38.669.065 (€ 16.412.687 nel 2013/14). La plusvalenza maggiore è quella di Dybala (Juventus) pari a € 27.600.000, seguita da quella di Hernadez (Hull City) pari a € 7,3 milioni.
I ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori risultano pari a € 565 mila, di cui € 500 mila per Munoz.
Le minusvalenze per cessioni calciatori risultano pari a € 4.364.886. Le minusvalenze maggiori hanno riguardato: Sosa (Empoli) per € 1.170.000 e Mantovani per € 875.000.
I proventi da compartecipazione ex art 102 bis Noif sono stati pari a € 4.099.500 riguardano Della Rocca per € 3.499.500 e Viola per € 600.000.
Gli oneri da compartecipazione ex art 102 bis Noif ammontano a € 500 mila e riguardano Bellotti.
L’ammortamento della rosa calciatori ha registrato un decremento del 4,98% segnando la cifra di € 21.158.130.

I Costi.

Il costo con maggior incidenza sui costi della produzione, pari al 43,9%, è quello del personale, ammontante a € 41,8 milioni (€ 34,8 milioni nel 2013/14), con un incremento del 20,1% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza del costo del personale sul valore della produzione è del 46% e sul fatturato netto è dell’83%.
Il costo del personale tesserato ammonta a € 37.805.204. Il Costo del Lavoro Allargato dato dalla somma del costo del personale e ammortamenti calciatori in rapporto al fatturato netto è del 127%. Se si considerasse solo il personale tesserato calerebbe al 119,1%. In ogni caso per il costo del lavoro si spende in misura maggiore rispetto al fatturato netto, di conseguenza le plusvalenze diventano indispensabili.
Gli ammortamenti e le svalutazioni, in totale ammontano a € 23,6 milioni, con un decremento del 6,9%. Ovviamente gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 99.662, mentre gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a € 23.252.436, con un decremento del 4%.
I costi per servizi aumentano da € 6.278.785 a € 14.299.976, con un incremento del 144%, Tale voce comprende le “spese amministrative, pubblicitarie e generali”, che ammontano a € 11.348.201. Tale voce comprende il costo dei consulenti esterni per le operazioni di calciomercato. Come costo l’importo maggiore pari a € 4.milioni, riguarda i costi di mediazione riconosciuti a “Calcio Sudamerica LLC” per Dybala.
Complessivamente i compensi corrisposti agli agenti, sia quelli imputati a costo che quelli capitalizzati, sono stati pari a € 7.165.980.
I costi per godimento di beni di terzi pari a € 1.217.172, registrano un decremento del 72%, dovuto al fatto che non ricomprendono più i canoni di leasing relativi al marchio che sono stati trasferiti a Mepal; tuttavia, viene evidenziato un costo di 1 milione di Euro per l’utilizzo del marchio.
Gli oneri diversi di gestione, comprensivi delle minusvalenze, risultano pari a € 9.229.396 e risultano in aumento del 4,91%.
La differenza tra valore e costi di produzione risulta negativa per € 4,34 milioni, mentre nell’esercizio precedente era negativa per € 28,5 milioni.

La gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria, al netto dei proventi e degli oneri da compartecipazione, risulta negativa per € 2,6 milioni. I proventi finanziari sono trascurabili, essendo pari a € 51.138. Gli interessi passivi bancari risultano pari a € 1.248.324, mentre gli interessi diversi ammontano a € 1.075.561.

Il Break-even.

Il risultato prima delle imposte risulta negativo per € 3.277.560, nel 2013/14 era negativo per € 27.300.251; mentre nel 2012-13 era negativo per 18,7 milioni di Eruo. Il risultato aggregato supera abbondantemente la soglia di tolleranza del FFP di Euro 30 milioni.

Conclusioni.
Il bilancio d’esercizio 2014/15 evidenzia in sintesi la “teledipendenza “ del Palermo e la necessità di far ricorso alle plusvalenze attraverso la vendita dei suoi calciatori per cercare di raggiungere un equilibrio economico.
Tuttavia, occorre dire che dal 2013-14, il Palermo sta perseguendo l'obiettivo di ridurre la rosa del calciatori, con realizzo di plusvalenze, per contenere i costi per gli stipendi e gli ammortamenti, cercando di produrre effetti positivi sulla situazione finanziaria ed economica. Non dimenticando di investire nell’acquisizione di giovani talenti dai costi moderati.
Secondo gli Amministratori, l'esercizio 2015-2016 beneficerà dei risultati dell'efficientamento avviato nella stagione sportiva 2013-2014 e consolidatosi nel 2014-2015
Per la stagione 2015-2016 sono attesi ricavi in crescita grazie al beneficio derivante dai nuovi contratti di sfruttamento dei diritti televisivi stipulati dalla Lega Calcio con i broadcaster Sky e RT1 (Gruppo Mediaset), in crescita di circa il 15% rispetto all'anno precedente e destinati a crescere ulteriormente nei due esercizi successivi.
Sul fronte dei ricavi commerciali sono state avviate trattative per l'individuazione di sponsor.

Secondo gli amministratori l’effetto combinato della riduzione dei costi e dell'incremento dei ricavi previsto, consentiranno al Palermo di ripristinare l'equilibrio economico, patrimoniale e finanziario, che potrà beneficiare eventualmente anche della leva delle plusvalenze.