domenica 28 marzo 2021

Consolidato Arsenal 2019/20: perdita da COVID di £ 47,8 milioni, con 60,5 milioni di plusvalenze.


Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Per il secondo anno consecutivo, nell’esercizio 2019/20, la società “Arsenal Holdings Limited” ha registrato una perdita consolidata, al netto delle imposte, per £ 47,8 milioni (€ 53,0 milioni ad un cambio, al 29.05.2020, di 1 EUR = 0,9009 GBP). Il fatturato consolidato al 31 maggio 2020 è stato pari a £ 344,53 milioni (€ 382,4 milioni).

Nel 2018/19 il fatturato era pari a £ 395,5 milioni e la perdita netta era di £ 27,1 milioni.

Nel 2017/18 il fatturato era pari a £ 403,3 milioni e l’utile netto era di £ 56,5 milioni.

L’Impatto COVD-19

I risultati dell'esercizio sono stati sostanzialmente influenzati dalla pandemia di Coronavirus e dal conseguente blocco e sospensione della stagione calcistica 2019/20, ripresa nel mese di giugno e terminata ad Agosto.

I ricavi televisivi correlati alle partite della parte conclusiva della stagione 2019/20, disputate dopo il 30 giugno, inclusa la finale di FA Cup vinta dal club, per la quattordicesima volta, il giorno 1 agosto 2020, sono stati contabilizzati nell’esercizio 2020/21.

Nella stagione 2019/20, dopo il 30 giugno, l’Arsenal ha disputato 4 partite in casa e 3 trasferte di Premier League:

01-07-20 Arsenal - Norwich C (4-0);

04-07-20 Wolverhampton - Arsenal (0-2);

07-07-20 Arsenal - Leicester (1-1);

12-07-20 Tottenham - Arsenal (2-1);

15-07-20 Arsenal – Liverpool (2-1);

21-07-20 Aston Villa - Arsenal (1-0);

26-07-20 Arsenal - Watford (3-2).

L'impatto negativo della pandemia sul risultato prima delle imposte è stato di 35 milioni di sterline circa. In effetti, i ricavi da Match Day persi sono stati circa 14 milioni di sterline e il differimento al 2020/21 di ricavi TV è stato di 34 milioni di sterline e £ 6 milioni di altre perdite di ricavi commerciali e radiotelevisive, compensate da risparmi sui costi per £ 19 milioni, tra cui la riduzione salariale concordata dalla prima squadra maschile.

Gli impatti della pandemia si sono estesi fino alla stagione 2020/21 e sono in corso. Le partite continuano a essere giocate senza la presenza dei tifosi e di conseguenza il Club opera senza uno dei suoi principali flussi di entrate. Gli Amministratori hanno evidenziato che durante la pandemia, il Gruppo si è mosso rapidamente nel prendere le decisioni necessarie per gestire in modo proattivo e mitigare il rischio in tutte le aree delle sue operazioni e, ove possibile, per fornire un supporto adeguato alla sua comunità e agli stakeholder. Dalla fine dell'anno il Gruppo ha rifinanziato le obbligazioni finanziarie dello stadio e intrapreso una serie di misure di riduzione dei costi. Secondo gli Amministratori questi passaggi assicureranno che il club sia ben messo una volta che la situazione inizierà a migliorare.

Il Club continua a fare affidamento sul sostegno e sull'impegno solido della sua proprietà, Kroenke Sports & Entertainment.

Dal punto di vista sportivo, nella stagione 2019/20, è stato eliminato nei sedicesimi di Europa League dall' Olympiako. L’Arsenal ha conseguito l’ottavo posto in Premier League con 56 punti (5° con 70 punti nel 2018/19); il 1 agosto 2020, ha vinto per la quattordicesima volta la FA Cup edizione 2019/20, battendo in finale il Chelsea, ottenendo il diritto di partecipare all’UEFA Europa League 2020/21; ha perso al quarto di Coppa di Lega (English Football League Cup), col Liverpool.

Il Gruppo.

L’Arsenal fa parte di un Gruppo con a capo la società Arsenal Holdings Limited, con sede nel Regno Unito. Arsenal Holdings Limited è, a sua volta, controllata dalla società KSE UK Inc., che ne possiede il 100%.

Tale società, risulta registrata negli USA, nello Stato del Delaware, e fa capo a Enos Stanley "Stan" Kroenke, che pertanto è il controllore in ultima istanza del Gruppo.

Le società controllate dal Gruppo sono 19 e si occupano di diverse attività.

The Arsenal Football Club plc si occupa del club di calcio maschile; la società Arsenal Women Football Club Limited si occupa del club di calcio femminile. Highbury Holdings Limited è la holding immobiliare. Ashburton Trading Limited si occupa di operazioni immobiliari e la società Arsenal (Emirates Stadium) Limited si occupa della gestione dello stadio.

Ben 5 società risultano non operative e n. 3 società risultano registrate fuori dalla Gran Bretagna precisamente: AOH-USA, LLC, registrata negli USA, controllata al 100%, che si occupa di gestione dati; Arsenal Overseas Limited, registrata nell’isola di Jersey, controllata al 100% che si occupa delle operazioni di vendita al dettaglio, Arsenal Football Club Asia PTE Limited, registrata a Singapore, controllata al 100%, che si occupa di Commercial operations.

Il Gruppo detiene una partecipazione in una joint venture denominata Arsenal Broadband Limited, che è una società costituita in Gran Bretagna, impegnata nella gestione del portale Internet ufficiale dell'Arsenal Football Club.

La Continuità aziendale.

I Revisori della Deloitte LLP non hanno avuto nulla da segnalare in merito alla richiesta prevista dagli ISA UK esprimersi in merito all'utilizzo da parte degli amministratori del principio contabile della continuità aziendale per la preparazione del bilancio non sia appropriato; e al fatto che gli amministratori non hanno indicato in bilancio alcuna incertezza materiale identificata che possa mettere in dubbio in modo significativo la capacità del gruppo o della società madre di continuare ad adottare il principio contabile della continuità aziendale per un periodo di almeno dodici mesi dalla data di autorizzazione alla pubblicazione del bilancio.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’attivo è diminuito da £ 922,1 milioni a £ 936,4 milioni. Pertanto supera, di poco, la cifra di 1 miliardi di Euro. Le immobilizzazioni materiali incidono su tutto l’attivo per circa il 44,52% e le disponibilità liquide per l’11,7%.

Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali (registrazioni dei giocatori) è aumentato a 303,5 milioni di sterline (2019 - 238,2 milioni di sterline) è incide sull’attivo per il 32,4%.

I livelli di debitori e creditori sono stati influenzati da fattori legati alla pandemia e dall'attività di trasferimento del Club, sia in entrata che in uscita, con rate delle commissioni di trasferimento esigibili nel tempo e principalmente nei prossimi due anni.

Il valore delle disponibilità liquide diminuisce da £ 166.957.000 a £ 109.974.000 (€ 122,07 milioni), conseguenza dei minori flussi di liquidità provocati dal COVID-19 tra cui i mancati incassi del normale processo di rinnovo degli abbonamenti per il 2020/21.

La voce terreni e fabbricati, inclusiva dello stadio con un valore contabile netto pari a £ 338,200,000, circa il 36,1% dell’attivo.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1.

Nel caso dell’Arsenal, l’indice di indebitamento è pari a 0,58, che segnala il prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile.

Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,58, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve.

Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,90, ciò vuol dire che l’attivo a breve non è in grado di pagare i debiti a breve. Infatti, il capitale circolante netto è negativo per la cifra di £ 24,648,000 milioni.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto, che corrisponde ai “mezzi propri”, è positivo e ammonta a £ 345,08 milioni (€ 383,04 milioni). L’esercizio precedente era pari a £ 392,85 milioni e pertanto risulta un decremento di £ 47,77 milioni, dovuto principalmente alla perdita dell’esercizio.

Il Patrimonio Netto, essendo non negativo, risulta conforme a quanto stabilito dal Regolamento del Fair Play Finanziario.

Dal punto di vista strutturale, il rapporto tra patrimonio netto e totale delle attività è pari al 36,9%. Il Patrimonio Netto finanzia per il 78,7% il capitale investito netto. Il capitale circolante netto, ossia la differenza tra attivo corrente e passivo corrente, è negativo per £ 24,65 milioni (€ 27,36 milioni), con un decremento di £ 29,9 milioni rispetto al 2018/19.

L’Indebitamento Finanziario Netto.

La Posizione Finanziaria Netta del consolidato di Arsenal Holdings Limited è negativa per £ 108,17 milioni (€ 120 milioni). Le disponibilità liquide sono pari a £ 109,97 milioni (€ 122,1 milioni) e rispetto all’esercizio precedente risultano diminuite di £ 56,98 milioni.

Il debito finanziario lordo ammonta a £ 218,14 milioni (€ 242,14 milioni). Di questi, solo £ 9,55 milioni, hanno la scadenza entro l’esercizio successivo.

I debiti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 153,6 milioni (£ 76,7 milioni nel 2018/19). Mentre i crediti verso squadre di calcio per trasferimenti giocatori ammontano a £ 46,5 milioni (£ 23,5 milioni nel 2018/19).

Risulta esserci un fondo rischi per i trasferimenti calciatori. Al 31.05.2020, tale fondo ammonta a £ 32,254,000 (£ 27,585,000 nel 2018/19). Il fondo Trasferimenti si riferisce principalmente alle spese di trasferimento, supplementari e probabili, dovute a bonus legati al raggiungimento di un determinato numero di presenze. Durante il 2019/20, sono stati fatti nuovi accantonamenti per £ 18,7 milioni. Inoltre £ 8,2 milioni di fondi già accantonati sono stati riclassificati come debiti e £ 5,7 milioni sono stati cancellati in quanto non più necessari.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).

In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.

Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.

L’Arsenal rispetta questo parametro.

Per quanto riguarda la voce “Other tax and social security” è presente tra i debiti a breve termine per l’importo di £ 16.544,000 (£ 17,116,000 nel 2018/19).

Il Valore della Rosa.

Il valore contabile netto della rosa ammonta a £ 303,54 milioni (€ 336,9 milioni); mentre, l’esercizio precedente era pari a £ 240,3 milioni. L’incidenza sul totale dell’attivo non corrente è del 32,4% circa. La variazione è dipesa da acquisti per £ 182,2 milioni (£ 89,96 milioni nel 2018/19), cessioni per un valore contabile netto residuo di circa £ 5,66 milioni (£ 6 milioni nel 2018/19), ammortamenti per £ 109,1 milioni (£ 89,7 milioni nel 2018/19).

Tra gli investimenti in calciatori effettuati, figurano: l’acquisto di Nicolas Pépeé, Kieran Tierney, William Saliba, Gabriel Martinelli, Pablo Mari e David Luiz.

Gli Amministratori hanno scritto che il Net Book Value” dei calciatori è inferiore al “Market Value” degli stessi.

La Gestione Economica.

Il fatturato complessivo del Gruppo, al netto della joint venture, diminuisce da £ 395,56 milioni a £ 344,53 milioni. Il decremento registrato è stato del 12,9% ed è dovuto principalmente agli effetti negativi della pandemia COVID-19 sui ricavi da gare persi e sui ricavi TV rinviati al 2020/21.




Il Settore Immobiliare.

L'attività nel business immobiliare del Gruppo, da alcuni anni, è ad un livello contenuto, rispetto alla fase iniziale. Come l’anno precedente, si è svolta un'attività limitata nel settore dello sviluppo immobiliare del Gruppo.

Il fatturato relativo al settore immobiliare aumenta di £ 245 mila, precisamente da £ 829,000 a £ 1,074,000 (€ 1.192.000).  I costi operativi del settore immobiliare aumentano da £ 630 mila a £ 803 mila. Il risultato operativo è di £ 271,000 (€ 301 mila).

Il risultato del settore immobiliare prima delle imposte è diminuito da £ 313,000 a £ 36 mila.

Il rapporto Pre Tax Profit e Turnover è del 3,4% circa. Questo significa che ogni 100 Sterline fatturate se ne sono guadagnate circa 3,4.

Se si analizzano i dati dall’inizio di tale attività emerge chiaramente come il settore immobiliare abbia contribuito positivamente alla copertura finanziaria per la costruzione dello stadio.

Il Settore Sportivo.

Il fatturato imputabile alla gestione sportiva, comprensivo dei ricavi per i prestiti dei calciatori, risulta in diminuzione del 12,99%, da £ 394,7 milioni a £ 343,45 milioni (€ 381,23 milioni).

L’Arsenal, per quanto riguarda il settore calcio, evidenzia un fatturato netto, senza ricavi da cessioni temporanee calciatori, che dipende per il 34,99% dai ricavi TV, per il 41,85% dai ricavi commerciali e per il 23,16% dai ricavi da gare.

La diminuzione dei ricavi della sezione football rispetto all’esercizio precedente è dovuto agli effetti negativi della Pandemia Covid-19 e al percorso meno brillante in Europa League con i sedicesimi di UEFA Europa League (2018/19 - finale). L’aumento dei ricavi commerciali da 110,9 milioni di sterline a 142,3 milioni di sterline è dovuto al rinnovo della partnership del Club con Emirates e all'avvio di una nuova partnership con Adidas.

I ricavi commerciali hanno parzialmente contenuto i minori ricavi da Media a seguito dell'uscita dalla UEFA Europa League ai sedicesimi di finale (2019 - finalista).

L’evoluzione della ripartizione del turnover del settore sportivo, nell’esercizio 2019/20 mostra il prevalere dei ricavi commerciali a causa del calo dei ricavi da Match Day, dovuto al COVID e al rinvio della contabilizzazione dei ricavi TV disputati dopo il 30giugno.



I ricavi da gare risultano pari a £ 78,7 milioni (£ 96,2 milioni nel 2018/19).

La media dei biglietti venduti è stata di 59.254 per 21 partite casalinghe; nel 2018/19: 58.943 per 30 partite casalinghe (2018: 58.012; 2017: 59.886; 2016: 59.834; 2015: 59.930; 2014: 59.790)

I ricavi da diritti tv ammontano a £ 118,9 milioni (£ 183 milioni nel 2018/19), registrando un decremento di £ 64,1 milioni.

I ricavi commerciali aumentano complessivamente del 28,3% da £ 110,9 milioni del 2018/19 a £ 142,3 milioni. Si pensi che nel 2011/12 ammontavano a £ 52,5 milioni.

La partnership con Emirates è stata estesa a partire dalla stagione 2019/20 e il rapporto con lo sponsor tecnico Adidas è iniziato dalla stagione 2019/20.

Il Player Trading.


Il risultato della gestione “Player trading” è determinato dalla differenza tra plusvalenze e minusvalenze, dagli ammortamenti sui diritti alle prestazioni dei calciatori, comprese eventuali perdite di valore, e dai ricavi per i calciatori in prestito. Il risultato di tale gestione è negativo per £ 49,7 milioni. Mel 2018/19, il risultato è stato negativo per 74,13 milioni.

L’ammortamento dei giocatori è pari a £ 109,1 milioni, mentre nel 2018/19 era pari a £ 89,7 milioni.

Nell’esercizio 2019/20, l'ammortamento dei giocatori non è stato compensato dai profitti sulla vendita di giocatori pari a £ 60,5 milioni (nel 2018/19: £ 12,2 milioni) e dai ricavi derivanti dalle cessioni temporanee, pari a £ 3,48 milioni.  Nel 2019/20, rispetto al 2018/19, i ricavi derivanti dalle cessioni dei giocatori hanno registrato un incremento dovuto alla vendita di calciatori come Alex Iwobi (Everton), Krjstian Bielik (Derby County)

I profitti derivanti dalla cessione dei calciatori esercitano un effetto molto importante sulla redditività complessiva.

Negli ultimi 5 anni la media dei profitti derivanti dalla cessione ei calciatori è stata di £ 40,23 milioni.

Dal 2005/06 al 2019/20, l’Arsenal ha registrato profitti sulla vendita dei calciatori per £ 481 milioni, con una media di£ 33 milioni circa.

Costo dei dipendenti.

Il costo del personale continua ad essere di gran lunga la più importante voce di costo e ammonta a £ 234,47 milioni (€ 260,27 milioni), con un decremento dello 0,19%.

La crescita inizialmente prevista degli stipendi dei calciatori è stata compensata da misure di riduzione dei costi in risposta al COVID-19, tra cui uno schema di riduzione salariale concordato dai calciatori della Prima Squadra e una rinuncia ai compensi da parte del gruppo dirigente.

I costi straordinari risultano pari a £ 10,4 milioni (2019 - £ 3,9 milioni).

I costi straordinari, inclusi nei costi del personale, per £ 9,5 milioni (£ 3,2 milioni nel 2018/19) sono relativi, come nell’esercizio precedente, al cambio del “First Team Management”, ossia dell’allenatore e dello staff.

Depurando il dato dai costi straordinari risulta che i costi totali del personale, esclusi i costi eccezionali, sono diminuiti di £ 6,7 milioni da £ 231,7 milioni a £ 225 milioni.

La media del numero dei dipendenti, durante il 2019/20, è stata di 703 (2018/19: 724), di cui: 70 “Playing staff”; 77 “Training staff”; 432 Administrative staff e 124 “Ground staff”.

In aggiunta, sono stati utilizzati come media mensile circa 1.135 “temporary staff”, principalmente nei giorni di “match days” (2018/19: 1.057).

Il Consiglio di Amministrazione è costato £ 529.000 (£ 1.503.000 nel 2018/19).

Gli Altri costi operativi, che comprendono tutti i costi diretti e indiretti e le spese generali relative alle operazioni del settore calcio del Club e ai ricavi ammontano a £ 78.906.000 (£ 86,8 milioni nel 2018/19). Tali costi includono anche oneri straordinari.

L’incidenza del “Fattore Lavoro Sportivo”.

Il Costo del “Fattore Lavoro Sportivo”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti dei calciatori, rapportato al fatturato netto sportivo incide per il 101,1% (83,2% nel 2018/19). L’aumento dell’incidenza è dovuta all’incremento degli ammortamenti.

La gestione finanziaria.

I risultato da joint venture è negativo per £ 1,492,000 (£ 190,000 nel 2018/19).

Gli oneri finanziari netti, aumentano da £ 12 milioni a £ 13,6 milioni.

Nel dettaglio, gli oneri finanziari lordi, pari a £ 11, 72 milioni, riguardano: interessi passivi bancari per £ 2 mila; interessi passivi su obbligazioni a tasso variabile e fisso per £ 10.184.000; altri oneri per £ 787 mila; e i costi per finanziamenti a lungo termine per £ 744 mila.

La Variazione del fair value degli strumenti finanziari risulta negativa per £ 2,537,000 (negativa per £ 693,000 nel 2018/19).

I proventi finanziari sono pari a 644 mila sterline (£ 644 mila nel 2018/19).

Il Breakeven Result.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Tuttavia un articolo del “The Guardian” del 25/03/2021, riporta una dichiarazione di Andrea Traverso. Director Financial Sustainability and Research at UEFA, che definisce tale regola come “purposeless

(Link: https://www.theguardian.com/football/2021/mar/25/football-financial-fair-play-rules-to-be-ripped-up-after-covid-crisis ).

Al 30 giugno 2020, il risultato prima delle imposte è negativo per £ 54.022.000 (-€ 59,9 milioni con ad un cambio, al 29.05.2020, di 1 EUR = 0,9009 GBP).

Al 30 giugno 2019, il risultato prima delle imposte è negativo per £ 32.215.000 (-€ 36,3 milioni ad un cambio, al 31.05.2019, di 1 EUR = 0,8869 GBP).

Al 30 giugno 2018, il risultato prima delle imposte era positivo per £ 70.214.000 (+€ 80,1 milioni ad un cambio, al 31.05.2018, di 1 EUR = 0,8768 GBP).

Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non quello alla data di chiusura del bilancio.

L'Arsenal potrebbe escludere dal calcolo le spese per il settore giovanile, per il settore femminile, gli ammortamenti che non riguardino la rosa dei calciatori, le spese per lo sviluppo della comunità ed eventuali partite contabili “no money”.

Il risultato netto del 2019/20, per la seconda volta consecutiva risulta negativo per £ 47.778.000 (£ 27.774.000 nel 2018/19).

Il risultato del conto economico complessivo è negativo per £ 47.774.000; nel 2018/19 era negativo per £ 27.064.000.

Conclusioni.

Per il 2020/21 le partite continuano a disputarsi senza pubblico e quindi il club viene privato di una importante fonte di ricavo, per cui era stato fatto l’importante investimento dello stadio.

Le partite con “Closed Doors” privano l’Arsenal di un’importante fonte di reddito, che nel 2019/20 è scesa al 23,2% del fatturato netto, determinando la perdita.


domenica 21 marzo 2021

Bilancio Udinese 2019/20: La rivalutazione dei calciatori per mitigare gli effetti del COVID.



Luca Marotta

 jstargio@gmail.com

 La società UDINESE CALCIO – SPA ha chiuso l’esercizio 2019/20 con una perdita netta pari ad Euro 10.033.062; mentre, l’esercizio 2018/19 si era chiuso con un utile di Euro 1.181.894.

Ovviamente sul risultato hanno pesato gli effetti negativi dei provvedimenti presi dalle Autorità per contrastare la pandemia COVID-19, come la sospensione del campionato di Serie A da parte della FIGC, il 10 marzo 2020, e la ripresa, a giugno 2020, con gli stadi a porte chiuse e la conclusione nel mese di agosto 2020. Mentre i ricavi TV relativi alla partite disputate a luglio e agosto 2020 sono stati contabilizzati nell’esercizio 2020/21; i Ricavi da Gare e indotto, per le partite che si sarebbero dovute disputare entro il 30 giugno 2020, sono stati irrimediabilmente persi.

Tra i vari provvedimenti adottati dal Governo per mitigare gli effetti negativi della pandemia COVID-19, l’Udinese ha adottato quello della Rivalutazione dei beni d'impresa, previsto dall’articolo 110 del D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020). L’adozione di tale facoltà concessa dal provvedimento legislativo è stata possibile perché l’Udinese non aveva ancora approvato il bilancio al momento dell’entrata in vigore dello stesso.

Il beneficio immediato della rivalutazione è dato dalla contabilizzazione della Riserva di Rivalutazione, nel Patrimonio Netto dell’impresa al netto dell’imposta sostitutiva del 3%, che potrà essere utilizzata per coprire le perdite.

L'importo complessivo della rivalutazione dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, calcolata sulla base delle risultanze della perizia valutativa predisposta dal Dott. Garzelli Claudio, è pari a Euro 116.875.488. Nel caso specifico la perizia predisposta dal Dott. Garzelli Claudio aveva stimato il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori in Euro 143.313.896. Il Valore Netto ante rivalutazione di tali diritti era 16.507.671 e la rivalutazione è stata di Euro 116.875.488

Nel complesso la rivalutazione ha riguardato i seguenti beni:

-       Marchio Udinese per Euro 62.981.582;

-       Stadio Friuli per Euro 49.334.547;

-       Diritti Pluriennali alle prestazioni dei Calciatori per Euro 116.875.488;

-       Immobili industriali per Euro 3.818.098;

Per un totale di Euro 233.009.715 che ha dato luogo alla determinazione di un imposta sostitutiva di Euro 6.990.292 accantonata nei debiti tributari. La riserva di rivalutazione iscritta in bilancio, al netto dell’imposta sostitutiva, è di Euro 226.019.423.

La continuità aziendale.

I Revisori della società Crowe Bompani SpA sono giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale.

Hanno fatto un richiamo di informativa senza modifica di giudizio sulla rivalutazione effettuata che ha comportato la registrazione di una Riserva di Rivalutazione, al netto dell’imposta sostitutiva, di complessivi Euro 226 milioni.

Per quanto riguarda la rivalutazione dei beni il Collegio sindacale ha attestato che la rivalutazione non è eccedente rispetto al valore effettivamente attribuibile a detti beni con riguardo alla loro consistenza, alla loro capacità produttiva e all’effettiva possibilità di economica utilizzazione dell’impresa.

La Proprietà e le parti correlate.

La proprietà della società fa capo per il 100% alla Gesapar S.A., con sede in Lussemburgo, che al 30 giugno 2019 risulta avere un patrimonio netto di € 23.898.259, con un capitale sociale € 9.323.300, composto da 124.000 azioni. Al 30 giugno 2019, risulta una risultato di esercizio positivo per € 7.376.842, con un valore della produzione negativo per € -495.297.

Nella Relazione sulla Gestione è specificato che l’Udinese ha intrattenuto “rapporti rilevanti” con: Watford Association Fc Ltd, che è considerata come “controparte non indipendente”.

Con Watford Association Fc Ltd risultano: crediti commerciali per € 8.876.166; Debiti commerciali per € 500.000; ricavi per € 3.905.485 e costi per € zero.

Nella Relazione sulla Gestione è ribadito che i rapporti con le controparti non indipendenti non comprendono operazioni atipiche e/o inusuali e sono regolati da condizioni di mercato.

La Struttura dello Stato Patrimoniale

Ovviamente, il giudizio sulla struttura dello Stato Patrimoniale dipende dall’aver adottato il principio della continuità aziendale tra i criteri di valutazione del bilancio.

Le Attività.

La Rivalutazione dei beni ha causato il raddoppio delle attività passando da € 180,4 milioni a € 362,6 milioni.

Le immobilizzazioni immateriali, pari a € 284,78 milioni, sono aumentate di € 210,3 milioni ed incidono per il 78,5% sul totale dell’attivo.

Lo stato patrimoniale evidenzia nell’attivo la preponderanza del valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori con un’incidenza del 43,2% sul totale dell’attivo. Anche il Marchio Udinese è stato rivalutato per € 62,9 milioni incide sul totale dell’attivo per il 18,7%. Lo Stadio rivalutato per Euro 49,3 milioni incide per il

La voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili” ammonta a € 67.883.894 (€6.124.962nel 201819).

Per quanto riguarda il Marchio Udinese, già nell'esercizio 2005/2006 il marchio dell’Udinese fu oggetto di rivalutazione ex lege 265/2005 per Euro 22.000.000 in relazione alla stima dei ricavi potenziali ad esso correlati e sulla base di una perizia asseverata effettuata da due professori universitari dell'ateneo udinese.

Sulla base delle risultanze della perizia aggiornata predisposta dallo stesso Prof. Miani, che aveva co-redatto anche la prima perizia, è stato stimato un valore del marchio pari a Euro 62.981.582.

L'importo della rivalutazione operata in base all'art. 110 del D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020) è stato di   62.981.582

Nello specifico le Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti diminuiscono da 671.650 a € 11.650.

Le immobilizzazioni materiali, pari a € 22.821.391 (€18.794.511 nel 201819), registrano un decremento del 21,4%.

Le immobilizzazioni finanziarie, comprendono Partecipazioni in imprese controllate per Euro165.000, che riguardano la partecipazione totalitaria nella società “Stadium Hospitality Srl”, con capitale sociale di € 10.000, e la partecipazione totalitaria di “Udinese TV Trading & Energy Srl” per € 155.000. sono Tali società sono state escluse dal consolidamento perché, non 'attive e la loro inclusione sarebbe stata irrilevante.

Le Partecipazioni in imprese collegate pari a € 1.772, riguardano la partecipazione, acquisita a seguito della fusione per incorporazione della società FWW, avvenuta nel corso del precedente esercizio, al 33,33% del capitale della BRE-MAG Srl - in liquidazione, cessata nel 2019/20.

Partecipazioni

L’Udinese detiene una quota di partecipazione nella BCC Manzano per € 313.

Il Valore della Rosa.

Il valore netto dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, al 30 giugno 2020, è di € 156.616.922, mentre, al 30 giugno 2019, era pari a € 53.285.075. Essi rappresentano il 43,2% del totale dell’attivo. Si è registrato un decremento di € 103.331.847, dovuto essenzialmente alla rivalutazione effettuata in base a quanto previsto dall’articolo 110 del D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020) per Euro € 116.875.488.

L'importo della rivalutazione dello stadio, è stato calcolato sulla base della perizia valutativa predisposta dallo Studio Patat & Tuti.

L'importo complessivo della perizia era pari a Euro 56.078.488.

L'importo della rivalutazione operata è stato di 49.334.547.

Alcuni fabbricati industriali sono stati oggetto di rivalutazione, per l'importo complessivo pari a Euro 3.818.098, sulla base della facoltà prevista dall'art. 110 del D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020) e delle risultanze della perizia valutativa predisposta dal Geom. Marco Colautti, che aveva stimato tali Immobili industriali   per Euro 17.627.250.

L'importo della rivalutazione operata è stato di € 3.818.098.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 2,8 (1,11 nel 201819), ciò vuol dire che, adottando il principio di continuità aziendale, al 30.06.2020, il club possedeva dei beni il cui valore era di sufficiente a pagare i debiti. La rivalutazione de bani effettuata ha potenziato tale indice.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,53 (0,71 nel 201819), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

Anche non considerando i risconti passivi, pari a € 19,3 milioni, l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 1,8 (0,11 nel 2018/19). Grazie alla rivalutazione dei bani i mezzi propri superano il capitale di terzi.

Infatti, l’equity ratio, ossia l’indice di copertura delle attività con mezzi propri, è aumentato dal 9,5% al 64,3%. Il ricorso al capitale di terzi risulta nella misura del 35,7% (90,5% nel 2017/18) degli impieghi.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è conforme a quanto stabilito dal regolamento sul Fair Play Finanziario, poiché è positivo per € 233,17 milioni (€ 17,18 milioni nel 2018/19) e risulta in aumento di 215,9 milioni (+ 1257,1%). La variazione è dovuta essenzialmente all’iscrizione della riserva di rivalutazione per Euro 226.019.423 e alla perdita d’esercizio per € 10.714.212.

Le Passività.

Il capitale di terzi, pari a circa € 129,48 milioni (€ 163,2 milioni nel 201819), finanzia il 35,75% dell’attivo.

La voce “debiti” dello stato patrimoniale rappresenta il 78,6% delle passività (89,2% nel 201819) e finanzia l’28,1% dell’attivo. Il totale dei debiti è di € 101.800.695 (€ 145.643.662 nel 201819) e risulta diminuito del 30,1%.

I debiti sono composti da: debiti verso banche per € 29.846.805 (€ 33.944.409 nel 201819); debiti verso fornitori per € 11.770.610 (€12.094.590 nel 201819); debiti tributari per € 16.760.902 (€ 11.734.681 nel 201819); debiti previdenziali per € 1.222.182 360.282 (€ 401.747 nel 201819); debiti verso enti settore specifico per € 6.147.052 (€ 35.585.830 nel 201819). I debiti per factoring, allocati negli altri debiti, ammontano a € 33.074.911 e riguardano le cessioni dei crediti relativi ai diritti televisivi e alla cessione dei crediti nei confronti delle società di calcio per il trasferimento di calciatori.

Per quanto riguarda i Debiti verso imprese controllanti, Il finanziamento pari a € 18 milioni, è stato rimborsato interamente.

I debiti verso giocatori e tecnici ammontano a € 68.208 (€1.154.343 nel 201819), riguardano gli stipendi del mese di giugno corrisposti nel mese di luglio.

Anche i debiti verso dipendenti e collaboratori, pari a € 472.563 (€466.181 nel 201819), riguardano i compensi del mese di giugno pagati nel mese di luglio, oltre all’accantonamento a fondo ferie.

Le scadenze previste per i pagamenti degli stipendi dei giocatori e dello staff tecnico della prima squadra sono variate a seguito del prolungamento della stagione sportiva fino al 31 agosto 2020.

Nella nota integrativa è specificato che i contributi e le ritenute effettuate vengono versate nei termini di legge.

Sono dati che confermerebbero il pagamento puntuale dei compensi ai calciatori, in linea con quanto richiesto dal Fair Play Finanziario.

Nella Nota integrativa si accenna alla presenza di debiti tributari per accertamenti relativi agli anni pregressi e a dei contenziosi di natura fiscale in atto anche riguardanti istanze di rimborso respinte.

Il Fondo per imposte, anche differite risulta pari a € 8.271.620 (€ 10.777.395 nel 3018/19 a causa di utilizzi per € 4.254.229 e incrementi per € 1.748.453.

Il Fondo rischi sanzioni e Contenziosi Civili ammonta a Euro 30.120.

I Debiti tributari ammontano ad Euro 16.760.902, dei cui Euro 5.899.202 esigibili oltre l'esercizio successivo. Tali debiti sono composti da Ritenute Irpef su redditi lavoro dipendente per € 3.289.403 (€ 2.271.702 nel 2018/19); Ritenute Irpef su redditi lavoro autonomo per € 15.752(€ 40.185 nel 2018/19); Ritenute Irpef collaboratori per € 143.248 (€ 46.854 nel 2018/19); Erario c/liquidazione IVA (Debito)  per € 1.121.661 (€ 44.157 nel 2018/19); Altri debiti tributari per € 11.391.198 (€ 7.593.033 nel 2018/19); Erario c/ IRAP per € 799.641 (€ 1.738.749 nel 2018/19).

La voce "Altri Debiti tributari" contiene i debiti residui nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, per la sottoscrizione dli atti di adesione e dei debiti legati all'utilizzo del meccanismo della "pace fiscale", oltre al debito per l'imposta sostitutiva del 3% sulla rivalutazione ex art. 110 D.L. 104/2020 (convertito con la legge 126/2020), pari a Euro 6.990.292, relativa alla rivalutazione. Le rate trimestrali sono regolarmente versate.

La Posizione Finanziaria Netta.


Considerando come debiti finanziari i debiti verso le banche, i debiti di factoring e i debiti finanziari verso la controllante, si avrebbe un indebitamento finanziario, che al netto delle disponibilità liquide, ammonterebbe a € 52,07 milioni ed evidenzierebbe un decremento di circa € 6,18 milioni.

I debiti verso le banche ammontano a € 29.846.805 (€37.657.327 nel 201819), di cui € 26.741.301 oltre l’esercizio successivo. Tali debiti comprendono i mutui concessi dall'Istituto per il Credito Sportivo e dalla Banca Mediocredito Friuli Venezia Giulia Spa e sono assistiti da garanzie reali: ipoteca di 1° grado sul valore dello Stadio, nonché pegno sul marchio per quanto riguarda il mutuo di ICS, ipoteca di 2° grado sul valore dello Stadio, per quanto riguarda il mutuo di Mediocredito. I debiti bancari di durata residua superiore ai 12 mesi sono peri a Euro 26741301 (€37.657.327 nel 2018/19).

I debiti bancari a breve, pari a Euro 3.105.504 si riferiscono ad anticipi, mutui revolving, finanziamenti ed utilizzi di cassa in essere presso i diversi istituti di credito.

I debiti per factoring aumentano da € 23,64 milioni a € € 33.074.911. Il debito verso Banca Sistema ammonta a € 6.536.640 (€8.648.534 nel 2018/19). Il debito verso Banca IFIS Factoring ammonta a € 25.854.340 (€1643nel 2018/19); il debito verso Emil Ro Factoring ammonta a € 683.931 (€14.991.261 nel 2018/19).

L’Udinese gode di linee di credito da parte di primarie società di factoring, a cui si rivolge, in caso di necessità, attraverso la cessione dei crediti Lega Nazionale Professionisti e dei crediti derivanti dalla cessione dei diritti televisivi.

Le disponibilità liquide diminuiscono da € 19.730.518 a € 10.846.720.

Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori ovviamente è positivo per € 25,77 milioni (€ 19,57 milioni nel 2018/19). Infatti, i crediti verso enti del settore specifico ammontano a € 25,77 milioni (€ 55,16 milioni nel 2018/19) e i debiti verso enti del settore specifico diminuiscono da € 35,58 milioni a € 6.147.052.

Ai fini del Fair Play Finanziario bisognerà non considerare i debiti virtuosi come i debiti per le infrastrutture.

RENDICONTO FINANZIARIO

Il rendiconto finanziario illustra i flussi di cassa generati dall’attività operativa, di investimento e finanziaria.

Nell’esercizio 2019/2020 le disponibilità liquide diminuiscono da € 19.730.518 a 10.846.720, con una variazione positiva di € 8.883.798.

La variazione è dipesa da i flussi generati dalla gestione operativa positivi per € 240.903.651, dai flussi legati all’attività di investimento negativi per € 223.976.927e dai flussi di cassa generati dall’attività di finanziamento che sono stati negativi per € 25.810.522.

Il flusso dell’all’attività operativa a causa della rivalutazione evidenzia un flusso positivo per Euro 233.131.013 nella voce “Altre rettifiche in aumento/(in diminuzione) per elementi non monetari”.

Per quanto riguarda l’attività di investimento, gli investimenti in immobilizzazioni immateriali, a causa della rivalutazione, hanno determinato l’assorbimento di flussi per € 243.295.691 (€243.295.691nel 2018/19).

Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, spiccano come flussi negativi il rimborso di finanziamenti per € 18.937.741, per il finanziamento concesso dal socio unico Gesapar S.A..

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è diminuito del 40,3%, passando da € 113.194.644 a € 67.570.555.

Invece, per quanto riguarda i costi della produzione si è verificato un decremento del 28, 8%, da € 106.784.064 a € 76.080.127.

Pertanto, si può affermare che per il 2019/20, a causa degli effetti negativi della pandemia COVID 19, e al calo di 33 milioni delle plusvalenze, l’Udinese evidenzia una situazione di squilibrio economico che determina una differenza negativa tra valore e costi della produzione per € (8.509.572 (+€ 6.410.580 nel 2018/19).


I Ricavi

I proventi televisivi a causa delle 5 partite casalinghe disputate dopo il 30 giugno 2020, diminuisco di € 10.170.736 e risultano pari a € 30.480.764, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 40.651.500. Il decremento è stato del 25% e l’incidenza sul fatturato netto è del 61,6%.

I ricavi da gare, pari a € 5.409.831 (€6.608.242 nel 2018/19), diminuiscono del 18,1% e incidono per il 10,93% sul fatturato netto. Il decremento è dovuto ai ricavi da Gare Campionato diminuiti di € -1.143.488, da € 2.835.923 a € 2.835.923 e al decremento degli incassi per abbonamenti di € -259.956, da € 3.734.833 a € 3.474.877.

Per quanto riguardi i ricavi commerciali, la competenza economica dei ricavi da sponsorizzazione, a seguito del prolungamento della durata della stagione oltre il termine dell'esercizio, è stata calcolata sulla base del numero delle partite effettivamente svolte alla data di chiusura dell'esercizio.

Per quanto detto i Proventi da sponsorizzazioni e cartellonistica diminuisciono di € -1.152.400 da  € 5.871.418 a € 4.719.018. Tali proventi si riferiscono, allo Sponsor Ufficiale, allo Sponsor Tecnico, ai ricavi co-sponsor maglia e retro maglia e ai proventi da altre sponsorizzazioni relative ai corrispettivi dei contratti con Sponsor istituzionali, Fornitori ufficiali e tecnici, Partner commerciali e ai proventi relativi alla cartellonistica pubblicitaria all’interno dello stadio per le partite casalinghe della prima squadra. I proventi pubblicitari vari ammontano a € 1.574.816 (€ 1.638.406 nel 2018/19).

La società la Macron S.p.A., è lo sponsor tecnico a partire dalla Stagione Sportiva 2018/2019 -.

Per quanto riguarda il rapporto di sponsorizzazione con la Renault (marchio Dacia): il contratto di sponsorizzazione stipulato conclusosi nella stagione sportiva 2019/2020, è stato rinnovato per 3 anni fino al 30.06.2023.

Nella Nota integrativa è specificato che i Contributi in conto esercizio pari ad € 1.912.937 (€1.608.712 nel 2018/19) si riferiscono principalmente a contributi ricevuti dalla UEFA.

I proventi da Lega, inclusi nel altri ricavi, diminuiscono da 1.257.125 a € 1.093.358.

Il Player Trading.

Per l’Udinese, la gestione del “player trading”, storicamente, funge da traino all’intera gestione economica della società.

Negli ultimi 16 anni il risultato del player trading, come risultato aggregato della somma tra componenti positivi e negativi della gestione economica dei calciatori e degli ammortamenti, è positivo per 202,7 milioni di Euro.

Tuttavia, l’esercizio 2019/20 evidenzia un risultato negativo per Euro 1,2 milioni. Occorre dire che l’Udinese ha adottato il metodo dell’ammortamento con aliquote decrescenti dalla Stagione Sportiva 2014/2015.

I Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori risultano pari a sono stati pari a Euro 1.900.230 (€1.608.712 nel 2018/19) e sono relativi principalmente alla cessione temporanea di Vizeu al Akhmat, Bajic al Basaksehir e Opoku all'Amiens.


Le plusvalenze sono crollate da € 49,79 milioni a € 16,19 milioni.

L’ammortamento dei calciatori calcolato con il metodo decrescente è stato pari a Euro 19.278.580. A causa del prolungamento della stagione sportiva 2019/2020 le quote di ammortamento dei calciatori sono state imputate per competenza sulla base del numero di partite giocate fino al 30.06.2020, ossa 28.

L’Udinese sopporta dei costi, definiti “costi specifici tecnici” ammontanti ad Euro € 6.502.511. Tali costi comprendono i costi per le consulenze tecnico sportive e tutti quei costi relativi all'attività tecnico sportiva per la gestione del trading calciatori

L’Udinese ha corrisposto agli agenti un importo pari a Euro 824.100

I Costi.

Il 43,1% dei costi della produzione è rappresentato dai costi del personale, il 22,9% dai costi per servizi e il 38,9% dagli ammortamenti.

I costi per servizi, pari a € 15.497.604 (€18.330.576 nel 2018/19), sono diminuiti del 15,5%. Come descritto sopra, la voce principale dei costi per servizi riguarda i costi specifici tecnici pari a € 6.502.511, che rappresentano l’ 8,55% dei costi della produzione.

L'ammontare dei compensi corrisposti agli agenti è pari a Euro 824.100

I Compensi agli amministratori ammontano a € 95.350.

Il costo del personale diminuisce del 22,4% e ammonta a € 29.154.048 (€37.580.604 nel 2018/19). Tali costi incidono per il 58,92% sul fatturato netto, senza plusvalenze e altri ricavi da player trading.

Il costo del personale tesserato è diminuito da € 33.069.510 ad € 25.545.135 ed incide per il 51,63% sul Fatturato netto.

Sono stati considerati solo i tesserati, quelli regolarmente iscritti a libro paga al 30/06/2020- Sono stati esclusi quelli ceduti temporaneamente in prestito ad altre società. A causa del prolungamento della durata della stagione sportiva 2019/2020 i compensi dei calciatori e dei tecnici della prima squadra sono stati imputati per competenza in base al rapporto delle partite giocate fino al 30/06/2020.

Tenuto conto che il Regolamento sul Fair Play Finanziario, tollera un’incidenza del 70%, l’Udinese risulta essere società in linea con quanto auspicato dal Regolamento stesso in tema di costi del personale.

L’incidenza dell’ammortamento della rosa calciatori sul fatturato netto è del 38.96%; pertanto, il costo di gestione del personale sarebbe pari al 97,9% del fatturato netto, senza plusvalenze. Anche se si volesse considerare solo il Costo del personale tesserato il Costo del Lavoro Allargato sul fatturato netto risulterebbe elevato (90,6%).

L’ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali risulta pari a € 5.809.060 e include l’Ammortamento lavori stadio calcolato con il metodo decrescente per Euro 4.522.408.

La gestione finanziaria risulta negativa per € 3,22 milioni, a causa di oneri finanziari per € 4.863.964; Utili e perdite nette su cambi per € 85.967 e proventi finanziari per € 1.556.601. Gli Interessi passivi verso altri finanziatori ammontano ad € 1.941.269 (€647.090 nel 2018/19); gli Interessi passivi su c/c bancari ammontano a € 940.503 (€142.296 nel 2017/18) e Interessi e altri oneri finanziari ammontano a € 1.740.913 (€ 1.629.283 nel 2018/19).

Gli Altri oneri straordinari della tabella si riferiscono alla svalutaxione della partecipazione detenuta nella società Bre-Mag S.r.l. (cessata). Negli esercizi precedenti si era provveduto alla svalutazione del "fair value" delle azioni della Veneto Banca.

Il Pareggio di bilancio.

Premesso che il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo per € 11.739.196.

Il risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta positivo per € 4.101.877.

Il risultato prima delle imposte 2017-2018 risultava negativo per € 19.117.913.

Nonostante la perdita, l’Udinese dovrebbe rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario.

Conclusioni.

La Perdita 2019/20 è stata determinata dagli effetti negativi della pandemia COVID-19 e dal calo di 33 milioni delle plusvalenze, che è un punto forte della gestione economica dell’UDINESE.

Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione gli amministratori hanno scritto che dal punto di vista sportivo la potenzialità della prima squadra “è rimasta assolutamente competitiva e di ottimo livello” e potrà assicurare, in prospettiva, “la possibilità di raggiungere traguardi di assoluto prestigio”.

Dal punto di vista economico, gli amministratori hanno evidenziato il contesto nazionale e internazionale è caratterizzato dall’incertezza determinata dalla pandemia Covid-19. Secondo loro “è difficile ipotizzare con precisione l’evoluzione della corrente stagione” ed è prevedibile una contrazione dei ricavi della gestione caratteristica a causata dal venir meno dei ricavi della campagna abbonamenti 2020/21 e dei ricavi delle partite del campionato disputate a porte chiuse o con la limitazione del numero di tifosi.

Si può invece stimare un aumento dei corrispettivi derivanti dai diritti televisivi a seguito dell’aumento dell’importo previsto dalla nuova contrattazione collettiva e di un possibile miglior piazzamento in classifica al termine del campionato.

Gli amministratori dell’ Udinese hanno scritto che “le plusvalenze potranno essere ulteriormente incrementate nelle finestre di mercato di gennaio e giugno 2021 anche se lo scenario economico del mondo del pallone non permette ad oggi di ipotizzare risultati in linea con le precedenti stagioni”.

 

domenica 14 marzo 2021

Gli effetti negativi del COVID in Serie C: il caso SSC BARI SpA, perdita di 4 milioni.

 

Gli effetti negativi del COVID in Serie C: il caso SSC BARI SpA, perdita di 4 milioni.

 

Di Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Gli effetti della Pandemia COVID-19 sui bilanci dei club di Serie C, che non possono godere degli importi notevoli della cessione dei Diritti TV, di cui godono i club della Serie A, sono più devastanti, perché i club, con la decisione della FIGC di congelare la “regular season” 2019/20, sono stati privati di una fonte importante dei ricavi, come i Ricavi da Stadio, con una riduzione di proventi commerciali, inoltre è emerso il problema dei costi aggiuntivi connessi alle richieste di rimborso/indennizzo di sponsor e abbonati per la parziale impossibilità delle prestazioni oggetto dei relativi contratti.

Il fare a meno dei Ricavi da Stadio si protrae anche nella stagione 2020/21, con i costi aggiuntivi per gli adempimenti sanitari obbligatori connessi a tutte le attività previste da norme e regolamenti applicabili per consentire lo svolgimento dell'attività lavorativa e sportiva durante li periodo pandemico, per osservare i protocolli FIGC, validati dal Comitato Tecnico Scientifico.

Il campionato 2019/2020 di Serie C, causa pandemia COVID-19, è stato sospeso inizialmente il 10 marzo 2020 con il COMUNICATO UFFICIALE N. 179/A (sino al 3 aprile 2020), cui sono seguiti altri comunicati di proroga della sospensione: COMUNICATO UFFICIALE N. 182/A (sino al 13 aprile 2020); COMUNICATO UFFICIALE N. 184/A (sino al 3 maggio 2020); COMUNICATO UFFICIALE N. 193/A (sino al 17 maggio 2020); COMUNICATO UFFICIALE N. 195/A (sino al 14 giugno 2020).

L'8 giugno 2020 la FIGC con il COMUNICATO UFFICIALE N.  209/A ha dichiarato conclusa la "regular season" e, sulla base di classifiche calcolate con l'attribuzione di punteggi integrativi correttivi per le gare non disputate, sancendo la promozione di Monza, Vicenza e Reggina, ha riprogrammato la conclusione della Stagione Sportiva con iplay – off e play – out”.

Nella stagione sportiva 2019/20, gli effetti della Pandemia COVID-19 hanno avuto un impatto negativo anche sui conti della SSC Bari.

Il Bilancio della SSC Bari 2019/2020 evidenzia una perdita di Euro 4.062.415, con un valore della produzione di Euro 4.657.093. Il Costo del personale Tesserato ha assorbito quasi tutto il valore della produzione (98,6%), causando lo squilibrio economico; pertanto gli effetti negativi delle misure adottate per contrastare la pandemia Covid hanno accentuato lo squilibrio economico.

Nella Relazione sulla Gestione è scritto che per la stagione sportiva 2019/20 sono stati effettuati significativi investimenti relativi agli ingaggi dei tesserati con l’unico obiettivo della promozione alla serie cadetta (che non è stato raggiunto).

In genere, i bilanci dei club della Serie C chiudono in perdita, la pubblicazione della FIGC “Il Conto economico del calcio italiano” riportava per il 2014-15 un perdita media di 1,4 milioni di Euro, con un Valore della Produzione medio di 2,3 milioni di Euro.

Dal punto di vista sportivo, il campionato disputato nel 2019/2020 è stato quello di Serie C. Dopo la sospensione, causa COVI-19, del 10 marzo e le successive proroghe, l'8 giugno 2020 la FIGC ha dichiarato conclusa la "regular season", e il campionato di Serie C è stato chiuso alla 30ª giornata. Il Bari è risultato classificato al secondo posto con 60 punti, dietro la Reggina, qualificandosi per i quarti di finale dei play-off. Dopo aver superato il turno con Ternana e Carrarese il Bari ha perso la finale con la Reggio Audace

In Coppa Italia Serie C non ha superato la fase a Gironi.

Il campionato disputato nel 2018/2019 era quello di Serie D, che è stato vinto accedendo alla categoria professionistica superiore.

IL GRUPPO DI APPARTENENZA.

La società SSC Bari SpA è una società che fa parte del gruppo Filmauro S.r.l.,

Le società del gruppo consolidate dalla controllante Filmauro S.r.l. sono: Società Sportiva Calcio Napoli S.p.A., Società Sportiva Calcio Bari S.p.A., Auro Servizi S.r.l., Cinema Europa S.r.l., Olimpia 80 Immobiliare S.r.l. e Cineservices S.r.l.. Tali società hanno dei rapporti commerciali anche con SSC Napoli e sono citate nel relativo bilancio.

Nel bilancio della SSC BARI figurano i Debiti verso le Imprese Sottoposte al Controllo della Controllante, pari ad Euro 100.478 (€ 39.889 nel 2018/19), includono i debiti commerciali verso la “Auro Servizi S.r.l.” per € 61.000 (Euro 24.400 nel 2018/19), verso la “Cineservices S.r.l.” per € 9.760 (Euro 3.660 nel 2018/19) e verso la “Società Sportiva Calcio Napoli S.p.A.” per € 29.718 (Euro 11.829), per acquisto di materiale destinato all'attività sportiva. Tutte società controllate dalla Filmauro S.r.l..

La Continuità Aziendale.

La società di Revisione Baker Tilly Revisa SpA ha fatto un richiamo di informativa, senza modificare il giudizio, su quanto riportato nella Relazione sulla Gestione dall'Amministratore Unico per quanto riguarda l'appropriatezza del presupposto della continuità aziendale. L'Amministratore Unico ha evidenziato che, pur considerando la significativa perdita dell'esercizio, la continuità aziendale è garantita dal supporto finanziario della controllante e per questo motivo l'Amministratore Unico ha ritenuto che, alla data di redazione del bilancio al 30 giugno 2020, sussistano i presupposti per il normale funzionamento aziendale e per il conseguente ordinario svolgimento futuro delle attività connesse all'oggetto sociale.

STATO PATRIMONIALE

Al 30.06.2020, il valore dell’attivo della SSC BARI SpA ammonta a Euro 4.657.093 (€ 1.393.833 nel 2018/19). La maggior parte delle attività, pari al 70,6% è rappresentata da crediti che ammontano a € 3.287.034 (€ 1.160.843 nel 2018/19).


Il Totale immobilizzazioni immateriali ammonta a Euro 111.592 (€ 7.369 nel 2018/19), che rappresentano il 2,4% dell’attivo. Tali immobilizzazioni riguardano concessioni, licenze, marchi e diritti simili per € 14.092; immobilizzazioni in corso e acconti per € 22.500; diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori per € 75.000.

I costi sostenuti per lo sviluppo grafico del marchio pari ad (Euro 14.092 sono stati iscritti nella voce Concessioni, Licenze, Marchi e Diritti Simili - in cui sono stati iscritti

La voce, Immobilizzazioni in corso e Acconti paro a Euro 22.500, riguarda anticipazioni per lavori relativi a migliorie dello Stadio San Nicola.

Per quanto riguarda i diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori a determinare il valore è stato il costo degli agenti; infatti il Totale del costo storico dei calciatori ammonta a € 150.000,00, di cui € 90.000,00 per compenso agenti. Il Fondo ammortamento è di € 75.000,00 e il valore contabile netto ammonta a € 75.000,00.

I Calciatori di proprietà della SSC Bari Spa sono:

KUPISZ Mateusz Tomasz con un valore contabile netto di € 30.000 (costo storico di € 60.000) TERRANI Giovanni con un valore contabile netto di € 25.000 (costo storico di € 50.000) SCHIAVONI Andrea con un valore contabile netto di € 20.000 (costo storico di € 40.000). Come il Napoli il Bari ha adottato la tecnica degli ammortamenti decrescenti, tipica delle società che hanno una strategia che ha come scopo quello di realizzare plusvalenze. Anche se nel bilancio è scritto che servono a “contenere la possibilità di rilevare in bilancio ingenti minusvalenze in conseguenza della risoluzione anticipata”.

L’ammortamento con quote decrescenti concentra la maggior parte dell’ammortamento, nell’ambito temporale del cosiddetto “periodo protetto”. Con la firma del contratto inizia il periodo protetto che ha una durata di due anni per i calciatori che hanno compiuto 28 anni di età, e di tre anni per i calciatori che invece non hanno compiuto i 28 anni di età all’atto della firma del contratto.

Di fatto le aliquote adottate sono le seguenti:

Il Totale immobilizzazioni materiali ammonta a Euro 46.533 (€ 22.548 nel 2018/19). Tali immobilizzazioni riguardano: Impianti e macchinario per € 3.503; Attrezzature industriali e commerciali per € 34.833; Immobilizzazioni materiali in corso e acconti per € 8.197; pertanto, al 30.06.2020, SSC BARI, come SSC Napoli, non possiede infrastrutture di proprietà come lo stadio e il Centro Sportivo di Allenamento.

Gli incrementi riguardano, prevalentemente, le "attrezzature specifiche" utilizzate dal settore tecnico per l'allestimento della palestra che hanno comportato investimenti per Euro 11.463

I CREDITI

I Crediti iscritti nell'attivo circolante ammontano ad Euro 3.287.034.

I Crediti verso Clienti, risultano pari ad Euro 1.847.981 (€ 1.160.843 nel 2018/19) rappresentano il 39,7% dell’attivo e riguardano, principalmente, i crediti commerciali come Sponsorizzazioni e Licenziatari; è stata operata una svalutazione per massa del valore nominale dei crediti verso clienti pari al 2% circa, in considerazione del momento particolare legato all'emergenza sanitaria Covid-2019.

Il Totale disponibilità liquide ammonta a Euro 1.205.191 (€ 92.098 nel 2018/19) e rappresenta il 25,9% dell’attivo.

I Crediti verso Altri contengono i crediti verso Enti Settore Specifico, ossia le Società Calcistiche Nazionali con le quali il Club vanta crediti per cessioni calciatori, per un totale di Euro 85.000. tale credito riguarda il credito verso l’ Empoli FC S.p.A. per la cessione di Cirillo Flavio.

I Crediti verso Imprese Controllanti pari a Euro 1.221.808, risultano composti: da Crediti da Consolidato Fiscale, che riguardano la miglior stima dei proventi da consolidato per l'esercizio 2019/2020 pari ad Euro 1.182.745, per le perdite fiscali traferite alla controllante; dai crediti commerciali pari ad Euro 20.227 e dal trasferimento del credito Iva per Euro 18.836, per il trimestre aprile-giugno 2020, che è stato incassato nel mese di luglio 2020.

I DEBITI.

I debiti ammontano a Euro 4.002.680 (€ 1.260.818 nel 2018/19) e finanziano il 85,9% dell’attivo.

I Debiti verso Fornitori, pari ad Euro 1.317.726 (€ 505.002 nel 2018/19), rappresentano il 32,9% del totale dei debiti e riguardano quanto ancora dovuto ai fornitori nazionali di beni e servizi per quanto fornito nel corso dell'esercizio. Tali debiti finanziano il 28,3% dell’attivo.

I Debiti Tributari, risultano pari ad Euro 802.872 (Euro 159.451 al 30 giugno 2020) e finanziano il 17,2% dell’attivo, i

Tali debiti riguardano le ritenute operate su retribuzioni lavoratori dipendenti e assimilati per Euro 726.341, le ritenute operate su compensi a lavoratori autonomi per Euro 1.191 e il saldo IRAP dell'esercizio calcolata sul reddito dell'esercizio per Euro 75.340 al netto dell'acconto di Euro 32.393.

Uno dei provvedimenti legislativi adottati per mitigare le conseguenze degli effetti negati della pandemia Covid è stato quello di sospendere temporaneamente il pagamento delle ritenute operate sui redditi dei lavoratori dipendenti, nei mesi di marzo e aprile, ammonta ad Euro 488.892 di cui Euro 183.335 scadente oltre l'esercizio successivo. L’allocazione nel passivo non corrente di un importo di tali debiti tributari dipende dal fatto che l’art. 97 del DECRETO AGOSTO (DL n.104/2020 convertito in Legge n.126/2020), ha permesso un’ulteriore rateizzazione dei versamenti sospesi con il precedente DECRETO LIQUIDITA’, pertanto l’importo dei tributi sospesi per l’emergenza COVID dovrà essere corrisposto per il 50% in 4 rate da settembre a dicembre 2020 ed il restante 50% in 24 rate mensili.

I Debiti verso Istituti di Previdenza e Sicurezza, risultano pari ad Euro 617.234 (€ 3.715 nel 2018/19). Tali debiti riguardano i debiti verso INPS per € 609.664, il debito Inail per € 2.442 ed i contributi calcolati su compensi maturati e non liquidati ai dipendenti per € 5.128.

Come nel caso dei debiti tributari gli stessi provvedimenti legislativi adottati per mitigare le conseguenze degli effetti negati della pandemia Covid hanno permesso di sospendere temporaneamente il pagamento.

La quota dei contributi previdenziali dovuti sui redditi dei lavoratori dipendenti, il cui versamento è stato sospeso, ammonta ad Euro 565.482 di cui Euro 212.045 scadente oltre l'esercizio successivo.

Anche nel caso dei debiti previdenziali l’allocazione nel passivo non corrente di un importo di tali debiti dipende dal fatto che l’art. 97 del DECRETO AGOSTO (DL n.104/2020 convertito in Legge n.126/2020), ha permesso un’ulteriore rateizzazione dei versamenti sospesi con il precedente DECRETO LIQUIDITA’, pertanto l’importo dei tributi sospesi per l’emergenza COVID dovrà essere corrisposto per il 50% in 4 rate da settembre a dicembre 2020 ed il restante 50% in 24 rate mensili.

Gli Altri Debiti, pari ad Euro 1.034.453 (Euro 27.132 nel 2018/19), accolgono:

I Debiti verso Enti Settore Specifico ammontano a Euro 105.000. Tali debiti riguardano i debiti con le Società Calcistiche Nazionali per acquisizioni definitive di calciatori per un totale di Euro 40.000, di cui Euro 20.000 non correnti e i debiti per i premi di rendimento riconosciuti ai Club per Euro 65.000, tutti esigibili entro il 2020/21.

Nel dettaglio risultano i seguenti debiti: Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. per Kupisz Tomasz Mateusz 40.000; U.S. Lecce S.p.A. per Dibello Samuele € 2.000 e per Avella Davide € 2.000; A.S.D. Levante Azzurro per Mercurio Giovanni € 6.000; U.S. Triestina Calcio 1918 S.r.l. per Costantino Rocco € 25.000; U.S. Catanzaro 1929 S.r.l. per Maita Mattia € 30.000.

Negli altri debiti, inoltre, sono ricomprese le retribuzioni di aprile, maggio e giugno 2020, al netto di quelle a cui i calciatori hanno rinunciato, con i relativi ratei di 13ma mensilità e le competenze maturate e non liquidate, quali premi e ferie maturate e non godute, ammontanti, complessivamente, ad Euro 592.024 (Euro 3.144 nel 2018/19); figurano anche, i debiti verso gli abbonati stadio per la quota della biglietteria acquistata, e non usufruita a causa della pandemia COVID-19, per Euro 299.214 e alti debiti residuali per Euro 38.115 (Euro 23.988 ne 2018/19).

PATRIMONIO NETTO.

I mezzi propri rappresentati dal patrimonio netto finanziano l’11,6% delle attività. Dall’analisi del Patrimonio Netto è possibile affermare che al 30.06.2020, la società controllante Filmauro srl ha investito nel Bari dal 2018/19, circa € 4,72 milioni, da cui bisognerebbe scorporare i benefici goduti per il consolidato fiscale.

Il Patrimonio Netto è positivo per Euro 541.025 (€129.541 nel 2018/19). La variazione positiva di € 411.484 è dipesa dal risultato dell’esercizio negativo e dalla variazione in aumento della riserva per Versamenti a copertura perdite per € 4.353.439.

Il Capitale Sociale, pari ad Euro 100.000 è interamente posseduto dalla Filmauro S.r.l., e risulta interamente versato. Le Altre Riserve, tra cui figura la Riserva in conto Future Perdite di Esercizio ammontano ad Euro 4.503.440.

Per quanto riguarda la Riserva in conto Future Perdite di Esercizio la società controllante Filmauro S.r.l., nel 2019/20, ha rinunciato, con vincolo di destinazione a Riserva di Capitale del Patrimonio Netto, al finanziamento infruttifero concesso di Euro 750.000, di cui Euro 500.000 concessi nel 2018/19. Inoltre, nel 2019/20, la controllante ha effettuato versamenti a beneficio della Riserva in conto Future Perdite di Esercizio di Euro 2.000.000 (in data 13.12.2019) e di Euro 1.500.000 (in data 12.03.2020) e rinunciato a crediti per Euro 223.900 (in data 28.05.2020).

La Perdita di Esercizio è stata pari ad Euro 4.062.415,20 (-120.460 nel 2018/19), che il CdA si propone di ripianare interamente mediante utilizzo della Riserva per copertura perdite future.

 

RENDICONTO FINANZIARIO

Il rendiconto finanziario illustra i flussi di cassa generati dall’attività operativa, di investimento e finanziaria.

Nell’esercizio 2019/2020 le disponibilità liquide aumentano da € 92.098 a € 1.205.191, con una variazione positiva di 1,11 milioni di Euro.


La variazione è dipesa da i flussi generati dalla gestione operativa negativi per € 3,16 milioni, dai flussi legati all’attività di investimento negativi per € 217 mila e dai flussi di cassa generati dall’attività di finanziamento che sono stati positivi per 4,49 milioni, grazie all’apporto di mezzi propri. Pertanto, il flusso di cassa generato durante l’esercizio è stato positivo per 1,11 milioni di Euro.

Per quanto riguarda l’attività di investimento, gli investimenti in immobilizzazioni immateriali hanno determinato l’assorbimento di flussi per € 187.793 (€14.410 nel 2018/19).

Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, spiccano come flussi positivi per apporto di mezzi propri per € 4.493.899, grazie a Versamenti a copertura perdite.

In sintesi, per generare casa è sto fondamentale il ruolo svolto dalla proprietà, con versamenti cash di Euro 2.000.000 in data 13.12.2019 e di Euro 1.500.000 in data 12.03.2020.

CONTO ECONOMICO



Il Totale valore della produzione ammonta a Euro 5.680.914 (€ 4.307.751 nel 2018/19). L’incremento è stato del 31,9%. L’importo del valore della produzione è senza alcun dubbio notevole, si pensi che il Pordenone nel 2018/19, anno della promozione in serie B, evidenziava un valore della produzione di Euro 2.489.349.

Il fatturato netto, che esclude i proventi della gestione dei calciatori, rappresenta il 94,7% del valore della produzione.

I Ricavi da Gare ammontano a Euro1.450.500 (€1.086.768 nel 2018/19). In particolare, i Ricavi da gare in casa per il Campionato “Serie C” ammontano a Euro 499.442; per la Coppa Italia sono pari a Euro 56.636; per gli Abbonamenti ammontano a Euro 835.864; Ricavi da gare fuori casa - Campionato Serie C € 44.645; Ricavi da gare fuori casa - Coppa Italia €13.913

Le gare della stagione calcistica 2019/2020 che si sarebbero dovute disputare in casa erano pari a n. 19, a causa della emergenza sanitaria Covid-19, tutt'ora in corso, il campionato di calcio è stato definitivamente interrotto alla 14ma gara.

La quota di rimborso per gli "Abbonamenti stadio" per la mancata fruizione delle partite acquistate e non più giocate, ha determinato un debito verso gli abbonati, che in bilancio è stato iscritto tra i debiti diversi e ammonta ad Euro 299.214.

Nell’esercizio 2018/19, per il Campionato Serie D, i Ricavi da gare in casa ammontavano a Euro 313.592; per la Coppa Italia ammontano a Euro 32.113; per gli Abbonamenti ammontano a Euro 741.063

Il valore complessivo dei proventi rivenienti dalla biglietteria stadio ammonta a Euro 1.450.500 (Euro 1.086.768 al 30 giugno 2019).

Le gare della stagione calcistica 2019/2020 che si sarebbero dovute disputare in casa erano pari a n. 19, come già scritto il COMUNICATO UFFICIALE N.  209/A dell’8 giugno 2020 ha dichiarato conclusa la "regular season" alla 14ma gara.

La quota dei proventi da "Abbonamenti stadio", quale debito verso gli abbonati per la mancata fruizione delle partite acquistate e non più giocate, ammonta ad Euro 299.214, iscritto tra i debiti diversi.

I Proventi da sponsorizzazione ammontano a Euro 3.454.611 (€ 1.899.940 nel 2018/19).

I Proventi Commerciali e Royalties ammontano a Euro 105.263 (€ 7.437 nel 2018/19).

I Proventi da cessione diritti TV e sponsorizzazioni ammontano a Euro 12.697 (€ 1.067.558 nel 2018/19). Tali proventi riguardano i ricavi derivanti dallo sfruttamento dei diritti di ripresa e trasmissione televisiva delle amichevoli estive disputate dalla prima squadra.

Gli Altri Proventi da gestione calciatori ammontano a Euro 130.500 (€ 26.000 nel 2018/19).

Gli Altri Ricavi e Proventi ammontano a Euro 315.357 (€ 220.048 nel 2018/19).

Il Totale costi della produzione ammonta a Euro 10.876.961 (€ 4.395.717 nel 2018/19).

Tecnicamente si può parlare di squilibrio economico, perché i costi superano i ricavi, anche se provocato dagli effetti negativi della pandemia COVID.

La maggior parte dei costi della produzione sono rappresentati dai Costi per il Personale pari ad Euro 7.356.078, che riguardano, prevalentemente, i costi relativi al personale tesserato pari a € 5.602.250. Il totale dei compensi corrisposti ai tesserati è pari al circa il 76% del totale dei costi del personale dipendente. Da solo il Costo del Personale Tesserato assorbe il 98,6% del valore della produzione.

Di seguito alcuni dettagli relativi ai costo del personale tesserato:

Compensi contrattuali calciatori € 4.489.512

Quota variabile retribuzione calciatori legata ai risultati sportivi € 229.030

Compensi contrattuali allenatori € 720.717

Compensi contrattuali istruttori, tecnici e altri tesserati € 162.991

Totale 5.602.250

Nel 2019/20, in media risultano 49 dipendenti di cui: 24 Calciatori; 14 Allenatori; 2 Altro personale tecnico; 3 Dirigenti; 4 Impiegati; 2 Operai.

Nel 2018/19 il Totale dei costi per il personale ammontava a Euro 72.093. Come dipendenti risultavano un impiegato ed un operaio.

I Costi per Prestazioni di servizi ammontano ad Euro 2.019.333 (€ 3.057.532 nel 2018/19) e riguardano:

- Costi per Tesserati ed attività sportiva per Euro 265.778 (€ 1.607.978 nel 2018/19) relativi alle spese sostenute per l'assistenza sanitaria, per gli allenamenti e i ritiri della prima squadra, per i compensi corrisposti ai sanitari, massaggiatori e fisioterapisti;

- Servizi biglietteria e controllo ingressi per Euro 381.328 (€316.924 nel 2018/19), si riferiscono a vari servizi come quello di vendita biglietti e abbonamenti, di controllo degli stessi, di assistenza sanitaria, dei Vigili del Fuoco ed a ciò che serve all'organizzazione dello stadio per la disputa delle gare interne;

- Costi specifici tecnici Euro 195.350 (€181.600 nel 2018/19), che riguardano le consulenze tecnico-sportive rese da terzi in fase di contrattualizzazione dei calciatori;

- Costi per vitto, alloggio e locomozione gare Euro 134.724 (€88.746 nel2018/19), che si riferiscono alle da spese sostenute in occasione delle gare in trasferta e casalinghe della prima squadra e squadre minori;

- Spese assicurative e previdenziali per Euro 30.785, riguardanti i premi per le coperture assicurative;

- le Spese amministrative, pubblicitarie e generali per Euro 678.583(€505.471 nel 2018/19), accolgono tutte le altre spese che la società sostiene per la gestione della restante attività aziendale, le spese per utenze e per le prestazioni professionali non direttamente collegate all'attività sportiva, ivi incluso il compenso per l'amministratore pari a Euro 95.000 (€ 95.000 nel 2018/19) pari a circa l’1,77% del fatturato netto.

- Altre spese per servizi Euro 332.785 (€ 261.813 nel 2018/19).

Da notare che anche nel Napoli è presente il Compenso Amministratori.

Tra i Costi per Godimento Beni di Terzi, pari ad Euro 303.003 (880.456 nel 2018/19), figurano: Noleggio macchinari e attrezzature Euro 155.342 (€ 182.430 nel 2018/19); locazioni operative per Euro 10.000); affitto campi sportivi per Euro 16.679; noleggio mezzi di trasporto per Euro 116.606; e Altri costi per godimento beni di terzi Euro 4.376 (€ 119.555 nel 2018/19).

A differenza del 2018/19 (campionato di Serie D) non figurano i Diritti di Immagine tesserati che erano pari a Euro 578.471 e che rappresentavano il 13,2% dei costi della produzione 2018/19.

I Costi per gli Ammortamenti, complessivamente risultano pari ad Euro 89.053 (Euro 8.972 nel 2018/19). Gli Ammortamenti per immobilizzazioni immateriali ammontano ad Euro 83.570 (€ 7.041 nel 2018/19) di cui Euro 75.000 quale ammortamento dei Diritti alle prestazioni pluriennali dei calciatori (€ zero nel 2018/19). Come già scritto la società ha adottato la metodologia delle quote decrescenti.

Gli Ammortamenti per immobilizzazioni materiali ammontano ad Euro 5.483 (Euro 1.931 nel 2018/19).

La Svalutazione dei crediti compresi nel circolante, ammonta a Euro 250.127 e rappresenta la stima dei rischi valutati per i crediti commerciali iscritti nell'attivo.

Gli Oneri Diversi di Gestione, pari ad Euro 519.456 (Euro 275.002 nel 2018/19), riguardano: tasse di iscrizione a gare e tornei e quota associativa Lega Pro per Euro 107.210; oneri specifici verso squadre ospitate per Euro 158.623, oneri gestione calciatori per Euro 124.500 e altri oneri di gestione per Euro 129.123.

A causa dell’assenza di debiti finanziari, la gestione finanziaria, non evidenzia gli oneri derivanti dal ricorso al finanziamento bancario.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 5.195.625; mentre nel 2018/19 era negativo per € 87.930.

Le imposte correnti IRAP ammontano ad Euro 107.733 mentre le imposte rivenienti dal trasferimento della stimata perdita fiscale alla consolidante, ammontano ad Euro 1.182.745 negativi.

In altre parole il trasferimento della perdita fiscale ha esercito un impatto positivo sul risultato della netto della controllata per € 1.182.745.

Il risultato al netto delle imposte è negativo per Euro 4.062.415; mentre nel 2018/19 era negativo per €120.460.

Per ripianare la perdita di Euro 4.062.415, è stato proposto l'utilizzo della Riserva per copertura perdite future.

Tra le Informazioni sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio è evidenziato il perdurare dell’emergenza sanitaria Covid-19 che “ha innescato una crisi economico-finanziaria a livello mondiale la cui portata risulta a tutt’oggi non misurabile ma le cui ripercussioni potrebbero produrre effetti di assoluto rilievo tali da influenzare significativamente la situazione patrimoniale ed economica della prossima stagione calcistica”. L’Amministratore Unico ha evidenziato che nonostante la situazione emergenziale Covid-19, e le difficoltà del settore di appartenenza, “la S.S.C. Bari S.p.A., grazie alla solidità finanziaria della controllante che continuerà a garantire le risorse necessarie a fronteggiare le maggiori perdite che dovessero consolidarsi alla conclusione della prossima stagione, potrà proseguire la propria attività”.

Tali affermazioni sono indubbiamente fatte a sostegno della continuità aziendale, che è di fatto garantita dalla proprietà.

Conclusioni

Nonostante il perdurare del COVID-19 anche nel 2020/2021 e il venir meno dei ricavi da stadio, la proprietà ha garantito la continuità aziendale.

Indubbiamente, per le prospettive future sarà importante conseguire il successo sportivo con la promozione in serie B e che l’emergenza sanitaria cessi permettendo di riaprire gli Stadi al pubblico, permettendo il ripristino di una importante fonte di ricavo per i club di calcio.

Molto importante è la gestione sportiva sia affidata a dirigenti competenti che capiscano di calcio. L’esempio è quello di Pierpaolo Marino per quello che ha saputo fare col Napoli realizzando un'opera di ricostruzione totale, riuscendo ad allestire una rosa che è risalita dalla serie C1 alla serie A in tre anni.