sabato 3 dicembre 2022

Consolidato Inter 2021/22: perdita per 140 milioni, con 105 milioni di plusvalenze, debiti per 881 milioni e patrimonio netto negativo per 86,6 milioni.

 


Luca Marotta

 

jstargio@gmail.com

 

Il bilancio consolidato del Gruppo che fa capo a FC Internazionale Milano SpA, al 30 giugno 2022, evidenzia una perdita consolidata netta di Euro 140.056.180 (-245.579.254 nel 2020-21 e -102.393.789 nel 2019-20; -€48.387.493 nel 2018/19; -€17.753.536 nel 2017-18; -€ 24.576.123 nel 2016-17).

Al 30.06.2022, la voce debiti dello Stato Patrimoniale ha raggiunto la cifra di € 881.150.062 (€ 827.623.779 nel 2020/21). Secondo il Presidente Steven Zhang, la stagione 2021/22 “da un punto di vista finanziario è la prima a presentare segnali di ripresa dopo gli sconvolgimenti provocati dalla pandemia da Covid-19. Di fatto le plusvalenze e il nuovo debito hanno evitato l’intervento finanziario dell’azionista.

E’ bene ricordare che nell’esercizio precedente fu effettuata la rivalutazione del marchio e della Libreria Storica per 212,14 milioni di Euro, che ha permise di rendere positivo il Patrimonio Netto Consolidato. In particolare, il marchio fu rivalutato di € 163.407.000.

Nel periodo della pandemia da COVID-19, i provvedimenti adottati per contrastarla hanno esercitato enormi effetti negativi, imponendo la disputa delle competizioni con gli stadi a porte chiuse, determinando, di conseguenza, l’azzeramento dei ricavi da gare.

A differenza dell’esercizio precedente, nel 2021/22, oltre i ricavi da gare hanno ripreso a dare il loro contributo, e l’Inter ha anche usufruito dell’enorme apporto notevole delle plusvalenze pari a € 105.232.497 (€ 2.287.893 nel 2020/21), che nel 2020/21 furono pari a € 2.287.893.

Soprattutto a causa del Nuovo Prestito Obbligazionario, la voce “Debiti” è aumentata per Euro 53.526.583.

Grazie alle plusvalenze e alla ripresa dei ricavi da gare, i ricavi sono aumentati del 20,5%; tuttavia, lo squilibrio economico permane, poiché i costi sono diminuiti solo de7,2% ad Euro 527.911.546. Molto probabilmente occorreva una maggiore contrazione dei costi.

L’ammortamento dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori è diminuito di 35,98 milioni di Euro, pari al 19,1% in meno rispetto all’esercizio precedente.

Resta l’enorme problema del costo del debito finanziario che viene rinnovato con altro debito con il conseguente importo notevole degli oneri finanziari. Nel 2021/22, l’enorme peso degli oneri finanziari, dovuto all’indebitamento, ha determinato una gestione finanziaria negativa per 48,33 milioni di Euro in aumento rispetto all’esercizio precedente di 12,9 milioni di Euro.

Il nuovo BOND da 415 milioni di euro con scadenza 2027, riservato a investitori istituzionali, ha avuto ha i seguenti obiettivi:

- riscattare le obbligazioni senior in circolazione con scadenza 2022 (per complessivi 375 milioni)

- rimborsare la revolving credit facility (da 50 milioni e concessa da Goldman Sachs e Ubi Banca);

- pagare commissioni e spese.  

Il rendimento di tale Bond è del 6,75%, in aumento sensibile rispetto al 4,875% dei due precedenti bond

Dal punto di vista sportivo la stagione sportiva 2021-2022, l’Inter è giunta seconda nel campionato di Serie A; ha vinto la Coppa Italia.

Nella Champions League 2021-2022, l’Inter è stata eliminata negli ottavi dal Liverpool.

La stagione sportiva 2020-2021, a causa del COVID è stata disputata con gli stadi senza spettatori. Durante la stagione l’Inter ha vinto il campionato di Serie A (2°posto nel 2020/21). L’Inter ha subito l’eliminazione nelle semifinali della Coppa Italia ad opera della Juventus.

Nella Champions League 2020-2021, l’Inter è arrivata ultima nel Group Stage (nel 2020/21 l’Inter è arrivata terza nel Group Stage di Champions League ed è stata sconfitta nelle finale di da UEFA Europe League parte del Siviglia).

La Struttura del Gruppo

Gli azionisti del Gruppo F.C. Internazionale Milano al 30 giugno 2022, risultavano i seguenti: “Great Horizon S. à r.l.”, società interamente facente capo a Suning Holdings Group Co., Ltd, con il 68,55%; International Sport Capital S.p.A., con il 31,05%; Minoranze con lo 0,4%.

Nell’ambito delle operazioni di rifinanziamento del debito, in data 15 maggio 2021, Great Horizon S.a.r.L ha conferito le azioni detenute alla neocostituita Grand Tower S.à r.l..

L’area di consolidamento al 30 giugno 2022 comprende quindi, come società Capogruppo la società F.C. Internazionale Milano Spa con INTER BRAND S.R.L. al 100%; INTER FUTURA S.R.L. al 100% INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.P.A. al 100% e M-I Stadio S.r.l. (consolidata con “equity method”) al 50%.

Il capitale di INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.R.L. è detenuto al 55,61% direttamente dalla Capogruppo FC Internazionale Milano SpA e al 44.39% è detenuto indirettamente tramite da Inter Brand S.r.l.

Inoltre la società, denominata “Shanghai Inter Brand Trading Co., Ltd.”, risulta controllata da “Inter Brand S.r.l.”.

La società “Shanghai Inter Brand Trading Co. Ltd”, non è stata consolidata perché non rappresenta più un investimento durevole ed è stata avviata la procedura per la messa in liquidazione.

M-I Stadio S.r.l. controlla il 90% di Asansiro Srl.

Come scritto nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo Suning è una “multinazionale cinese operativa nel mercato al dettaglio dell’elettronica di consumo”.

Rapporti con parti correlate

I rapporti con le parti correlate appaiono molto importanti e riguardano essenzialmente l’attività di finanziamento e sponsorizzazione da parte del Gruppo Suning (Great Horizon S.à.r.l., Grand Tower S.a.r.l.; Jiangsu Suning Sports Industry Co., Ltd.; Suning Sports International Ltd. e Suning Appliance Group Co., Ltd.) nei confronti del Gruppo.

Il Gruppo che fa capo a FC Internazionale Milano SpA ha percepito ricavi per Euro 12.083.000 (€22.058.000 nel 2020/21; €32.329.000 nel 2019/20; € 36.662.000 nel 2018/19: €40.401.000 nel 2017/18 ed € 57.688.044 nel 2016/17), pari al 2,92% del Valore della produzione e sostenuto costi per Euro 10.053.000 (€9.083.000 nel 2020/21; €10.722.000 nel 2019/20; € 13.973.000 nel 2018/19; €15.894.000 nel 2017/18; € 18.896.502 nel 2016/17).

Inoltre, figurano crediti per un totale di Euro 6,46 milioni (€ 1,19 milioni nel 2020/21) e debiti per un totale di Euro 84,3 milioni (€ 85,6 milioni nel 2020/21).

Gli Amministratori hanno scritto che “tutte le transazioni con parti correlate sono state effettuate a normali condizioni di mercato”.

Con la società “Jiangsu Suning Sports Industry Co., Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali, che hanno permesso di percepire come ricavi la cifra di Euro 11.878.000 (€10,63 milioni nel 2020/21; €16,02 milioni nel 2019/20; 25,99 milioni nel 2018/19; €27,6 milioni nel 2017/18 e € 44.103.629 nel 2016/17); costi per € 10 mila ed esporre crediti per Euro 6,18 10 milioni e debiti per €618 mila.

Con la società “Suning Sports International Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali/Finanziari, che hanno fatto esporre costi per € 22 mila.

Con la società “Great Horizon S.à.r.l.” figura un debito di natura finanziaria per Euro 16,06 milioni (€ 16,06 milioni nel 2020/21).

Con la società “Gand Tower S.à.r.l.” figura un debito di natura finanziaria per Euro 65,18 milionib(60,28 milioni nel 2020/21) e sono stati sostenuti costi per Euro 4,8 milioni.

La continuità aziendale (“Going Concern”).

La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.

I Revisori di Deloitte & TOUCHE S.p.A. hanno richiamato l’attenzione “sull'informativa fornita dagli Amministratori al paragrafo "Continuità aziendale" della nota integrativa dove gli stessi indicano gli elementi e le considerazioni effettuate per ritenere che il Gruppo operi in continuità aziendale” inoltre sono attesi ulteriori apporti di natura finanziaria da parte dell’azionista di maggioranza che ha manifestato il proprio impegno formale a supportare finanziariamente il Gruppo per il prevedibile futuro.

Gli Amministratori hanno redatto il bilancio consolidato secondo il principio della continuità aziendale, tra le considerazioni effettuate dagli Amministratori figurano le seguenti:

-          le plusvalenze per la cessione calciatori e i ricavi da biglietteria, per la riapertura dello stadio, hanno fatto registrare una perdita significativa di € 140,1 milioni in miglioramento rispetto a quella conseguita nella stagione 2021/2022 che era pari a Euro 245,6 milioni.

-          l’Assemblea degli Azionisti della Capogruppo del 28 ottobre 2021 aveva approvato il bilancio chiuso al 30 giugno 2021, deliberando di rinviare il ripianamento di tale perdita entro l’esercizio in chiusura al 30 giugno 2026, come previsto dalle norme in materia. I provvedimenti normativi successivi hanno ampliato alle perdite emerse nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2021 la disciplina di “sterilizzazione”, riconoscendo pertanto la possibilità all’Assemblea degli Azionisti di rinviare il ripianamento all’esercizio in chiusura al 30 giugno 2027.

-          La Capogruppo per l’esercizio 2021/2022 intende utilizzare tale opzione di differimento della adozione immediata degli obblighi previsti dagli art. 2446 e 2447 del Codice civile, differendo la perdita per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 in accordo con le suddette previsioni di legge ed operando quindi con patrimonio netto negativo.

-          Dal punto di vista finanziario, le plusvalenze di calciatori nel 2021/2022, frutto di cessioni a valori rilevanti, ha compensato l’assorbimento di cassa della gestione caratteristica derivante dal conseguimento di perdite a conto economico ed unitamente al rifinanziamento del debito finanziario non ha determinato la necessità per l’Azionista di Riferimento di contribuire con risorse finanziarie aggiuntive nel corso dell’esercizio.

-          Nel mese di luglio 2022 la Capogruppo, tramite Generali Italia S.p.A., ha esteso la polizza fideiussoria assicurativa di ulteriori Euro 19,1 milioni raggiungendo l’importo di Euro 45 milioni a garanzia dei saldi passivi del conto trasferimenti del Gruppo a favore della Lega Nazionale Professionisti Serie A, per contenere le uscite finanziarie. Nel corso del 2021/22, si è proceduto a rateizzare e rinegoziare le scadenze di natura fiscale, in accordo con le normative concesse per mitigare gli effetti negativi della pandemia da Covid-19.

A seguito di tali azioni, al 30 giugno 2022 il Gruppo presentava disponibilità liquide per Euro 139,2 milioni. Nonostante, l’evoluzione prevedibile per il futuro evidenzi la previsione di ulteriori perdite con relativo assorbimento di cassa, soprattutto con riferimento alla gestione caratteristica, gli Amministratori hanno predisposto il bilancio consolidato 2021/22 adottando il presupposto della continuità aziendale in considerazione sia delle risorse finanziarie disponibili dal Gruppo che dell’apporto di ulteriori risorse finanziarie attese da parte dell’Azionista di Riferimento (Suning), tramite Grand Tower S.à.r.l..

GliAmministori sostengono che presso Grand Tower S.à.r.l. sia disponibile adeguata liquidità e che la stessa abbia già manifestato il proprio impegno formale a supportare finanziariamente il Gruppo per almeno dodici mesi dalla data di approvazione del presente bilancio o fino alla data in cui verrà mantenuto il controllo del Gruppo con a capo FC Internazionale SpA .

Il Patrimonio Netto.

L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”, al punto 69.01 richiede che il Patrimonio Netto del richiedente la licenza evidenziato nel proprio bilancio annuale o nel bilancio intermedio debba essere: positivo; oppure migliorato del 10% o più rispetto al 31 dicembre precedente. 

Al 30.06.2022, risulta un patrimonio netto consolidato negativo per € (86.605.192) nonostante le riserve di Rivalutazione

Essendo negativo, il Patrimonio Netto della Capogruppo al 30 giugno 2022 non rientra nei limiti minimi di capitalizzazione previsti dal Codice Civile.

La Capogruppo utilizzerà l’opzione di differimento della adozione immediata degli obblighi di adottare provvedimenti a seguito della riduzione del capitale sociale per perdite previsti dagli artt 2446 e 2447 del Codice Civile, differendo, all’esercizio in chiusura al 30 giugno 2027 il ripianamento della perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022. Di conseguenza, il Gruppo Inter opererà con patrimonio netto negativo e con perdite ripianabili in 5 anni per circa Euro 342 milioni.

Occorre evidenziare che anche nell’esercizio precedente, l’Assemblea degli Azionisti della Capogruppo del 28 ottobre 2021 deliberò il ripianamento della perdita al 30 giugno 2021 entro l’esercizio in chiusura al 30 giugno 2026 in base all’articolo 1, comma 266, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020. In effetti, il quadro normativo ha concesso la proroga del ripianamento delle perdite.

Il Decreto Milleproroghe n. 228/2021 (in vigore dal 31 dicembre 2021) convertito con modificazioni della Legge n. 15 del 25 febbraio 2022, all’art. 3, comma 1-ter (proroga dei termini in materia economica finanziaria) ha ampliato alle perdite emerse nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2021 (ovvero, per la Capogruppo, all’esercizio in chiusura al 30 giugno 2027).

Il Patrimonio Netto del bilancio Consolidato di F.C. Internazionale Milano S.p.A. al 30 giugno 2022, è negativo per -86.605.192; mentre al 30.06.2021 era positivo per € 53.450.988; al 30.06.2020 era negativo per € 36.948.957; al 30.06.2019 era negativo per € 4.555.168, al 30.06.2018 era positivo per € 3,8 milioni e, al 30 giugno 2017, era negativo per € 83,4 milioni.

La composizione, al 30 giugno 2022, del patrimonio netto consolidato era la seguente: capitale sociale pari ad € 19.195.313; Riserva da sovrapprezzo azioni per € 26.943.339 (€ 26.943.339 nel 2020/21); riserve di Rivalutazione - D.L. 104/2020 per € 203.867.123 (€ 203.867.123 nel 2020/21); Riserva versamento soci in conto capitale per € 242.112.089 (€ 242.112.089 nel 2020/21); Riserva copertura perdite per € 41.704.748 (€ 41.704.748 nel 2020/21); Perdite portate a nuovo per € 480.371.624 (€ 234.792.360 nel 2020/21) e perdita dell’esercizio per € 140.056.180 (-€ 245.579.264 nel 2020-21;-102.393.789 nel 2019/20; -€ 48.387.493 nel 2018/19; -€ 17.753.536 nel 2017/18; -€ 24.576.123 nel 2016/17).

Per quanto riguarda la Riserva sovrapprezzo azioni è rimasta invariata rispetto all’esercizio precedente.

La variazione negativa di € 140.056.180, tra il patrimonio netto al 30.06.2022 e il patrimonio netto al 30.06.2021, è dovuta alla perdita dell’esercizio di pari importo.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 0,91 (1,06 nel 2020/21), ciò vuol dire che i mezzi posseduti dall’Inter non hanno un valore esposto sufficiente, a far fronte alle passività. Risulta necessario il supporto finanziario della proprietà.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, è utilizzato per determinare l’eventuale carenza finanziaria, è l’indicatore più importante del Fair Play Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.

Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,82, superiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6. Per la stagione sportiva 2023/24 il valore dell’indice di liquidità per il mercato è stato fissato a 0,6 per la Serie A e 0,7 per la B e la C, mentre per le sessioni delle campagne trasferimenti del 2024-2025 la misura minima dell’indicatore di liquidità a 0,7 per tutte le Leghe e l’anno dopo a 0,8. Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima si sarebbe potuto colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto ridurre l’importo da colmare di 2/3.

L’INDICE DI I/NDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è negativo.

Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale sui mezzi propri, finanziando tutto.

Infatti, anche l’equity ratio è negativo (5,6% nel 2020/21).

L’Indebitamento Finanziario Netto.

Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA – Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”) nell’allegato J al punto j.6.1 esplicita il concetto del “Rapporto di indebitamento sostenibile” (“Sustainable debt ratio”), ossia alla fine del periodo di riferimento, l'indebitamento netto del licenziatario (diminuito dell'importo direttamente attribuibile alla costruzione e/o modifica sostanziale dello stadio e/o di strutture di allenamento) deve essere inferiore a tre volte

- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento e di quello immediatamente precedente

Il CFCB, può considerare:

i. Grado di leva finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e alle attività sottostanti;

ii. Redditività e copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito netto;

iii. Adeguatezza dei flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso del capitale del debito netto.


Le disponibilità liquide sono pari a € 139.183.539, mentre nell’esercizio precedente erano pari a 97.883.943.

I debiti verso soci per finanziamenti pari a Euro 81.235.696 (€ 76.337.394 nel 2020/21), di cui Euro 60 milioni riguardano la quota capitale del versamenti a titolo di finanziamento fruttifero sottoscritti con Grand Tower S.a.r.l., oltre che gli interessi maturati ma non ancora liquidati alla data del 30 giugno 2022 sia nei confronti di Grand Tower S.a.r.l. che di Great Horizon S.a.r.l.

Il debito verso Grand Tower S.à.r.l. è di Euro 65,2 milioni (di cui Euro 60 milioni quota capitale ed Euro 5,2 milioni quota interessi).

Il debito verso Great Horizon S.à.r.l. è di Euro 16,1 milioni, interamente relativi alla quota interessi maturati ma non ancora liquidati.

 

La capitalizzazione dei finanziamenti soci è una costante della gestione Suning, complessivamente fino al 30 giugno 2022 ammontano a € 242.112.089. Nel dettaglio, il 26 giugno 2019, sono stati convertiti in “Riserva per versamento soci in c/futuro aumento capitale” finanziamenti per Euro 40 milioni; il 24 marzo 2020 per Euro 60 milioni il 22 giugno 2020 e per Euro 10 milioni; nell’esercizio precedente, erano stati convertiti in “Riserva per versamento in c/futuro aumento capitale” Euro 132,1 milioni

I debiti bancari ammontano a Euro 51.897 (€50.240.799 nel 2020/21) e segnano un decremento di € 50.188.902. Tali debiti si riferiscono allo scoperto bancario utilizzato dalla controllata Inter Futura.

Il decremento è stato determinato dall’emissione del Nuovo Prestito Obbligazionario, da parte della controllata Inter Media, che in data 9 febbraio 2022, ha permesso l’estinzione anticipatata della linea di credito revolving, iscritta nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2021. La linea Revolving era classificata tra le passività non correnti in quanto rinnovabile e prevedeva il rispetto di due parametri finanziari (covenants).

Per quanto riguarda le Obbligazioni figura un debito di € 407.944.623 (€ 344.950.330).

La controllata Inter Media in data 9 febbraio 2022 ha completato un’operazione di rifinanziamento del debito, con l’emissione del Nuovo Prestito Obbligazionario, senior, garantito non convertibile e non subordinato, emesso e collocato per un importo pari a Euro 415 milioni, con tasso di interesse annuo pari al 6,75% e con scadenza al 9 febbraio 2027,

Il Nuovo Prestito Obbligazionario ha la finalità di estinguere anticipatamente i precedenti collocamenti emessi il 21 dicembre 2017 e il 31 luglio 2020, rispettivamente per un ammontare nominale di Euro 300 milioni ed Euro 75 milioni ad un prezzo di emissione pari al 93%, con scadenza al 31 dicembre 2022 e tasso fisso nominale a 4,875%.

Il Nuovo Prestito Obbligazionario è stato emesso e collocato per un importo pari a Euro 415 milioni, con tasso di interesse annuo pari al 6,75% e con scadenza al 9 febbraio 2027

Teale prestito, come le precedenti emissioni, è garantito dai flussi di liquidità derivanti da sponsorship agreement e media contracts siglati dalla controlla Inter Media oltre che i flussi derivanti dai proventi dei diritti UEFA e dei diritti televisivi della Serie A e Coppa Italia generati dalla Capogruppo.

Il piano di rimborso della linea capitale in rate semestrali, parte dal 30 giugno 2024, preceduto da un periodo di preammortamento con pagamento della sola linea in conto interessi:

- 1 rata da Euro 3,57 milioni il 30 giugno 2024;

- 1 rata da Euro 3,69 milioni il 30 dicembre 2024;

- 1 rata da Euro 3,82 milioni il 30 giugno 2025;

- 1 rata da Euro 3,95 milioni il 30 dicembre 2025;

- 1 rata da Euro 4,08 milioni il 30 giugno 2026;

- 1 rata da Euro 4,22 milioni il 30 dicembre 2026;

- 1 rata finale per Euro 391,67 milioni entro il 9 febbraio 2027.

La rata in linea interessi in scadenza al 30 giugno 2022, pari a Euro 10.972 migliaia, è stata regolarmente pagata.

Al 30.06.2022, il valore del debito obbligazionario in bilancio è pari a Euro 407.944.623.

I crediti verso enti settore specifico ammontano a € 48,56 milioni (€ 72,3 milioni nel 2020/21).

Gli importi maggiori riguardanti le società nazionali riguardano: SOCIETA’ SPORTIVA CALCIO NAPOLI SPA per € 9.711.000; PARMA CALCIO 1913 SRL A SOCIO UNICO per € 2.665.000; ATALANTA BERGAMASCA CALCIO SPA 1.790.000; U.C. SAMPDORIA S.P.A. per € 2.136.000; REGGINA 1914 SRL per € 328.000; Associazione Calcio MONZA SPA per € 4.234.000.  

Gli importi maggiori riguardanti le Società Estere, pari a € 15,5 milioni, riguardano:

CLUBE DE REGATAS DO FLAMENGO per € 7.712.000; STANDARD DE LIEGE SA per €3.565.000; STADE REIMS per € 2.781.000; ALBACETE BALOMPIE S.A.D. per € 764 mila; ASTON VILLA FOOTBALL CLUB per € 239 mila e SA STADE BRESTOIS29 per € 150 mila.

I crediti verso società nazionali sono regolati presso la stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni debitorie, per un ammontare pari a Euro 20,97 milioni (€49,9 milioni nel 2020/21).

I Debiti verso enti settore specifico ammontano a € 145,63 milioni e riguardano i rapporti con enti e società del settore e mostrano un decremento di € 5,9 milioni rispetto al 2020/21.

Nello specifico, i debiti verso società calcistiche nazionali ammontano a € 95,4 milioni (€ 83,2 milioni nel 2020/21). Gli importi maggiori riguardano: SOCIETÀ SPORTIVA LAZIO SPA con € 25,6 milioni; ATALANTA BC SPA con 25,2 milioni; US SASSUOLO CALCIO SRL con 23,9 milioni ed EMPOLI FOOTBALL CLUB S.P.A. con 13,7 milioni.

I debiti verso società calcistiche estere ammontano a € 36,38 milioni circa (€ 81,99 milioni nel 2020/21). Gli importi principali riguardano: MANCHESTER UTD F.C. LTD con 18,8 milioni; PSV NV con € 8 milioni e CHELSEA FOOTBALL CLUB con € 8,2 milioni.

I debiti verso società nazionali sono regolati presso la stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni creditorie, per un ammontare pari a Euro 20.973.000 (€67.471.000 nel 2020/21).

Per quanto riguarda i debiti tributari rateizzati non correnti, nel caso dell’Inter, non figurano.

Nel 2021/22, il debito finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore sia al fatturato netto che al valore della produzione.

Il rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA, che è positivo per € 92.500,44, risulta pari a 3,78. In altre parole, la differenza tra ricavi e costi operativi, senza considerare gli ammortamenti, determinatasi nel 2021/22, se si ripetesse negli anni successivi, riuscirebbe a rimborsare il debito netto in più di tre anni e nove mesi circa. Di solito il rapporto Net Debt/EBITDA si giudica positivamente quando è inferiore a 2. Invece, quando supera 3, pone dei dubbi sulla sostenibilità del debito, a maggior ragione occorre il sostegno della proprietà.

Non emergerebbero debiti finanziari per lo stadio.

Gli altri debiti.

In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, le società di calcio richiedenti la Licenza UEFA, non devono avere debiti scaduti verso i club, i dipendenti e/o le autorità sociali o fiscali, a meno che tali debiti siano oggetto di contenzioso, con valide argomentazioni a supporto.

La voce “debiti” iscritta nello stato patrimoniale è diminuita da € 827.623.779 a € 881.150.062, di cui € 407.944.623 per Debiti obbligazionari, € 81,24 milioni per debiti verso soci, € 145,6 milioni per debiti verso enti settore specifico; € 95,7 milioni (€ 99,2 milioni nel 2020/21) per debiti verso fornitori e € 84,2 milioni per debiti tributari.

Tra i debiti verso fornitori si segnalano i debiti verso agenti Fifa per € 32.243.000 (€ 35,58 milioni nel 2020-21; € 32,18 milioni nel 2019-20; € 25,19 milioni nel 2018-19; € 32 milioni nel 2017-18; € 24,7 milioni nel 2016-17; € 28,8 milioni nel 2015-16; € 28,2 milioni nel 2014-15) ed i debiti verso il Comune di Milano per € 31.002.000 (€ 28,78 milioni nel 2020/21) riferiti ai corrispettivi per affitto dello stadio da utilizzare a compensazione con le migliorie effettuate dalla Capogruppo, che figurano nella voce “Immobilizzazioni immateriali”.

I debiti verso il personale, variano da € 34.957.000 a € 49.453.000. Le retribuzioni a personale tesserato maturate al 30 giugno 2022, pari ad Euro 8,81 milioni, sono state liquidate nel corso dei mese di luglio 2022. I debiti relativi all'accantonamento dei premi maturati dai tesserati e dal personale dipendente legati agli obiettivi stagionali raggiunti, pari ad Euro 25.15 milioni, la cui liquidazione avverrà nel corso dell’esercizio 2022/2023. Figurano anche i debiti per incentivi all’esodo a tesserati pari ad Euro 10,73 milioni per calciatori non più impiegati nel progetto tecnico.

I debiti tributari variano da € 49.911.604 a € 84.189.106. I debiti per IRPEF su lavoro dipendente ammontano a circa € 70.929.000 (€ 41.677.000 nel 2020/21) e si riferiscono a ritenute maturate retribuzioni verso i tesserati, pagate dalla Capogruppo nei mesi successivi al 30 giugno 2022, oltre che alle ritenute rateizzate nel corso del 2020/21 e del 2021/22, come previsto dai Decreti Legislativi del 17 marzo 2020, del 19 maggio 2020 e del 14 agosto 2020, del 30 dicembre 2021 e del 21 marzo 2022. Figurano debiti per la “With Holding Tax” per circa € 7.461.000 (€ 5.740.000 nel 2020/21). I debiti per la “With Holding Tax” sono relativi alle ritenute sugli interessi passivi pagati sui finanziamenti erogati dalla Controllante ‘Great Horizon S.à.r.l.’.

I Debiti imposta IRAP ammontano a € 3.207.000 (€ 1.999.000 nel 2020/21).

La voce dei fondi rischi “2) per imposte, anche differite” è esposta per € 7.859.649.

Gli altri Fondi rischi diminuiscono da € 22.881.233 a € 15.113.366.

Il Rendiconto Finanziario.

Le variazioni di Disponibilità liquide risultano positive per € 41.299.596. Tale variazione positiva è dipesa dal flusso generato dall’attività di finanziamento, che ha determinato flussi positivi per € 3.745.757; dal flusso generato dall’attività di investimento, che è stato positivo per € 71.462.690 e dal flusso generato dall’attività operativa, che ha generato flussi negativi per € 33.908.851.

Nel 2021/22 il rendiconto finanziario mostra il ruolo determinante svolto nella gestione dei flussi attività di investimento a causa dei disinvestimenti.

L’attività finanziaria è stata svolta nella logica de “il debito paga il debito”, ovviamente tale logica porta al conseguente aumento del debito. L’ Accensione finanziamenti ha determinato flussi positivi per € 407.432.779, che sono stati utilizzati per il Rimborso finanziamenti per € 353.498.120 e il rimborso debiti a breve verso banche per € 50.188.902.

Nell’ambito dell’attività operativa, il flusso finanziario prima delle variazioni del Capitale Circolante Netto risulta positivo per € 71.274.105 (€ 223.196.850 nel 2020/21).

Nel 2021/22, dal lato investimenti risultano uscite finanziarie per l’acquisto di Diritti pluriennali alle prestazioni Calciatori per € 115.728.672 (€ 99.082.832 nel 2020/21), totalmente coperte dal disinvestimento per la cessione di Diritti pluriennali alle prestazioni calciatori realizzato per € 187.923.647 (€ 23.244.665 nel 2020/21).

Da evidenziare che la cessione dei calciatori ha finanziato l’acquisto dei nuovi calciatori realizzando importanti plusvalenze.

Il Valore della Rosa.

Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 224.546.194 (€ 309.186.045 nel 2020/21). La variazione è dovuta ad investimenti per € 120,23 milioni (€ 99,08 milioni nel 2020/21), cessioni per un valore contabile netto di € 82,74 milioni (€ 22,99 milioni nel 2020/21) ed ammortamenti per 101,07 milioni (€ 137,21 milioni nel 2020/21) e svalutazioni per € 16,56 milioni (€ 16,71 milioni nel 2020/21). Le svalutazioni riguardano i calciatori Christian Eriksen, per € 15.300.000 il cui contratto economico e stato risolto nel corso del mese di dicembre 2021; Alexis Sanchez, per Euro 154.064, il cui contratto economico e stato risolto nel corso del mese di agosto 2022 e Arturo Vidal per € 786.278 il cui contratto economico e stato risolto nel corso del mese di luglio 2022

Tra i principali calciatori acquistati figurano: Correa Carlos Joaquin (S.S. Lazio) per € 33.361.000 (€ 32.595.522 valore attualizzato) a seguito dell’esercizio dell’obbligo di riscatto “al primo punto dopo la data del 2 febbraio 2022”; Gosens Robin Everardus (Atalanta B.C.) per € 27.451.000 (€ 26.688.466 valore attualizzato); Vanheusden Zinho (Standard de Liege) per € 16.200.000 (€14.785.000 valore attualizzato); Asllani Kristjan (Empoli F.B.C.) per € 14.500.000; Dumfries Denzel Justus Morris (PSV NV) per € 14.250.000; Dzeko Edin (AS Roma) per € 2.779.000; Onana André (Svincolato) per € 2.040.000; Biral Nicolo' (Atalanta B.C.) per € 1.100.000; Andersen Silas Sinan Erhen Thorups (F.C. Kobenhavn) per € 450.000; altri "Diritti pluriennali prestazioni calciatori" (premi di rendimento maturati)acquistati nell'esercizio per € 8.098.000

Tra i principali calciatori ceduti figurano: Romelu Lukaku Bolingoli (Chelsea F.C.); Hakimi Achraf (Paris Saint-Germain)

 

La campagna trasferimenti estiva 2022-2023 è stata caratterizzata principalmente dall’acquisizione a titolo definitivo delle prestazioni professionali dei calciatori

Per le acquisizioni a titolo temporaneo figurano: Raoul Bellanova dal Cagliari; con il diritto all’acquisto da esercitare entro il 30.06.2023.

Per le cessioni a titolo temporaneo figurano Andrea Pinamonti al Sassuolo con obbligo all’acquisto definitivo al primo punto del Sassuolo dopo la data del 2 febbraio 2023; Francesco Acerbi dalla Lazio; con diritto all’acquisto da esercitare entro il 30.06.2023; Lorenzo Pirola alla Salernitana; Valentino Lazaro al Torino Eddie Anthony Mora Salcedo al Bari; Martin Satriano all’Empoli e Ionut Radu alla Cremonese, Lucien Agoumè al Troyes e Stefano Sensi al Monza; Sebastiano Esposito all’Anderlecht con diritto all’acquisto da esercitare entro il 30.06.2023.

Per le cessioni a titolo definitivo figurano Cesare Casadei al Chelsea

Nei mesi di luglio e agosto 2022 è stato risolto il contratto economico dei calciatori Arturo Vidal e Alexis Sanchez, in scadenza alla data del 30 giugno 2023, con rilevazione dell’effetto economico nel 2021-2022.

La Gestione Economica.

Nell’esercizio 2021/22, il valore della produzione aumenta da € 364.712.220 a € 439.642.868.

I costi della produzione diminuiscono da € 568.782.409 a € 527.911.546.

Il valore della produzione consolidato 2021/22 risulta aumentato del 20,5% rispetto al 2020/21. Nel 2019-2020, il valore della produzione era pari a € 372.370.111. Nel 2018-2019, il valore della produzione era pari a € 364.712.220. Nel 2017-2018, il valore della produzione era pari a €  417.080.234.

La differenza principale riguarda la voce ricavi da gare che nel 2020/21 si erano azzerati e i ricavi Media, in relazione alla disputa di 5 gare casalinghe della stagione sportiva 2019-2020 disputate nei mesi di luglio e agosto 2020, con i relativi ricavi contabilizzati nell’esercizio 2020-2021.

Il fatturato netto, senza plusvalenze, prestiti e capitalizzazione costi vivaio aumenta da € 347,5 milioni a € 321,8 milioni.

I costi della produzione diminuiscono del 7,2%, da € 568,78 milioni a € 527,91 milioni. Il 47,1% di tali costi è rappresentato dal costo del personale e il 19,1% dall’ammortamento della rosa calciatori.

Il decremento è dovuto al decremento del costo del personale e al decremento degli ammortamenti.

La differenza tra ricavi e costi della produzione risulta negativa per 88.268.678 (-€ 204.070.189 nel 2020/21).

I Ricavi.
I ricavi derivanti dalla cessione dei diritti radiotelevisivi nazionali risultano pari a € 84.239.107 (€ 125.413.182 nel 2020/21); il decremento è dovuto alla contabilizzazione nell’esercizio 2020/21 delle partite della stagione sportiva 2019/20 disputate a luglio e agosto 2020 e al miglior piazzamento conseguito dalla Prima Squadra nella stagione 2020/2021.

Per quanto riguarda i diritti TV per le competizioni europee, che ammontano a € 62.303.836; mentre, nel 2020/21, erano pari a € 64.323.960. Il decremento dipende dalla contabilizzazione dei ricavi della fase finale della UEFA Europa League 2019/20 nell’esercizio 2020/21, nonostante un percorso migliore in UEFA Champions League 2021/22

Nel Conto economico consolidato dell’Inter, nei ricavi da gare, tra gli altri ricavi, sono allocati i proventi relativi ai diritti d’archivio RAI-Infront, che risultano pari a € 6.823.000 (€ 10,42 milioni nel 2020/21) e i ricavi da “Inter TV” per € 2.457.000 (€ 5.445.000 nel 2020/21).

I ricavi commerciali, risultano diminuiti, da € 101,91 milioni a € 85,78 milioni.

Tali ricavi comprendono i proventi commerciali e royalties per € 6.472.314 (€ 4.209.868 nel 2020/21).

I Proventi da sponsorizzazioni pari ad Euro 43.497.058 (€41.605.362 nel 2020/21) riguardano i corrispettivi riconosciuti dallo “Sponsor Ufficiale” “Socios.com” e dallo “Sponsor Tecnico" Nike, dal Jersey Sponsor-back (Lenovo) e dal Jersey Sponsor- sleeves (Zytara Labs – Digitalbits). Tali proventi sono comprensivi dei performance bonus, 2021-2022, dipendenti dai risultati sportivi conseguiti.

Nel Conto economico consolidato dell’Inter, nei ricavi da gare, tra gli altri ricavi, è allocata la voce “Sponsorship EU/ in House” che nella sostanza riguarda ricavi da concessione di spazi promo pubblicitari, che è aumentata da Euro 14.149.000 a Euro 16.125.000.

La voce “Sponsorship Regional”, ha registrato, un decremento da € 38.161.000 a € 15.645.000, la voce Sponsorship Global si azzera da € 3.782.000.

I ricavi commerciali del 2020-2021 contenevano la contabilizzazione dei ricavi correlati alle partite della stagione sportiva 2019-20201 disputate nel 2021/22.

I ricavi delle vendite e delle prestazioni e degli altri ricavi e proventi della stagione sportiva 19/20 rimandati nell’esercizio successivo ammontavano ad € 33.937.000.

I ricavi da gare, variano da € zero a € 37,66 milioni.

I ricavi da gare prima squadra risultano pari a € 34.485.624.

Nel 2020/21risultavano azzerati a seguito della disputa delle partite a “porte chiuse" o con accesso limitato a 1.000 spettatori.

Gli abbonamenti sono aumentati, da € zero a € 1.569.645.

I ricavi da Coppe Internazionali risultano pari a € 8.009.000. Tali ricavi, nel 2020/21, erano pari a € zero.

Gli incassi da gare di campionato in casa ammontano a € 22.630.000 (€ zero nel 2020/21) e quelli per le gare di TIM Cup a € 3.826 .000 (€ zero nel 2020/21). I ricavi da percentuale su incassi gare da squadre ospitanti risultano pari a € 1.600.390.

I ricavi da tornei e amichevoli, passano da € zero a € 20 mila.

I contributi in conto esercizio pari a € 16.612.651 (€ 8.524.319 nel 2020/21), nella tabella sopra classificati tra gli altri ricavi, riguardano principalmente i contributi della Lega legati ai premi della Tim Cupe aumentati a seguto delle vittorie e ai ricavi collettivi esclusi i diritti audiovisivi.

La voce del Conto Economico “Altri ricavi e proventi diversi”, ammontante a Euro 22.999.055 (€28.965.814 nel 2020/21), riguarda per Euro 4.707.000 i ricavi relativi alla ripartizione da parte della LNPA di somme da risarcimento danni a seguito della transazione con l’emittente televisiva MediaPro; sopravvenienze attive e insussistenze del passivo per € 11.984.000 (€ 18.503.000 nel 2020/21); rimborsi assicurativi inerenti agli infortuni patiti dai calciatori della Prima Squadra per Euro 4.214.000, i ricavi da Inter Academies per Euro 897.000 (€5.587.000 nel 2020/21); rilascio degli accantonamenti effettuati prudenzialmente nel 2020/21, pari ad Euro 3.091.000, a fronte di due posizioni creditorie verso LNPA e Sky Italia

La società continua ad investire nel vivaio, infatti, i costi del vivaio capitalizzati ammontano ad € 8.899.515 (€8.849.667nel 2020/21).

Tra i costi capitalizzati figurano: Compensi e premi allenatori per € 4.277.000 (€ 4.533.000 nel 2020/21); Inps – Enpals – allenatori per € 1.205.000 (€ 1.203.000 nel 2020/21); Indennità fine carriera allenatori per € 247.000 (€ 239.000 nel 2020/21); Assistenza sanitaria per € 22.000 (€ 2.000 nel 2020/21); Utilizzo impianti per € 2.371.000 (€ 2.167.000 nel 2020/21); Vitto e alloggio gare per € 131.000 (€ 142.000 nel 2020/21); Gestione pensionato 646.000 (€ 564.000 nel 2020/21).

Il Player Trading.

Il Player Trading dell’Inter nel 2021/22 evidenzia un risultato negativo. La differenza tra plusvalenze e minusvalenze non riesce a coprire di poco il costo annuale dei cartellini dei calciatori rappresentato dagli ammortamenti.

Le plusvalenze aumentano a € 105.232.497 da € 2.287.893 del 2020/21 e hanno un’incidenza sul valore della produzione dello 23,94% (0,63% nel 2020/21). Le Plusvalenze derivanti dalle cessioni diritti prestazioni calciatori sono relative alla cessione al Chelsea F.C. di Romelu Lukaku Bolingoli che ha generato una plusvalenza di € 66.808.118; di Hakimi Achraf al Paris Saint-Germain che ha generato una plusvalenza di € 33.572.097; di Di Gregorio Michele all’AC Monza che ha generato una plusvalenza di 3.896.131; di Gravillon Andreaw Rayan a Stade Reims che ha generato una plusvalenza di € 686.473 e di Kinkoue Etienne Ludovic all’Olympiacos F.C. che ha generato una plusvalenza di € 269.677.

Le minusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni calciatori risultano pari ad Euro 50.536 (€2.041.579 nel 2020/21) e riguardano principalmente il settore giovanile.

Tali minusvalenze da cessione diritti pluriennali, riguardano principalmente Filippo Annibale, Flavio Sulejmani e Valerio Maffi.

I costi per l'acquisizione temporanea delle prestazioni dei calciatori, pari a€ 270.000 (€ 560.000 nel2020/21).

Per quanto riguarda, le cessioni di calciatori a titolo temporaneo, ammontanti a € 1.246.479 (€ 5.060.964 nel 2020/21) riguardano Lorenzo Pirola, Michele di Gregorio e Valentino Lazaro..

Gli altri oneri da gestione calciatori, pari a Euro 4.723.285 (€1.737.774 nel 2020/21), sono principalmente relativi ai contributi di solidarietà maturati nell’esercizio relativi alle operazioni di mercato con club internazionali riguardanti la cessione dei calciatori Romelu Lukaku al Chelsea e Achraf Hakimi al Paris Saint Germain).

Gli altri proventi da gestione calciatori, ammontano a Euro 2.469.482 (€1.005.863 nel 2020/21), sono relativi ai premi diversi da campagna trasferimento calciatori maturati per i calciatori Stefano Sensi, Achraf Hakimi, Matteo Politano, Lucien Agoumè e Michele Di Gregorio, per Euro 1.849.000;  ai proventi UEFA legati alla partecipazione dei calciatori della Prima Squadra, con le rispettive nazionali, ad EURO 2020 per Euro 369 mila e ai contributi di solidarietà maturati a seguito di cessioni di calciatori a club internazionali per Euro 251 mila.

Gli ammortamenti della rosa calciatori, sono diminuiti di 35,98 milioni di Euro, da € 137,05 milioni a € 101,07 milioni.

I Costi della Produzione.

Il costo dei dipendenti, al 30 giugno 2022 in rapporto al valore della produzione incide per il 56,5%, ma se considerassimo il fatturato netto la percentuale aumenterebbe al 77,3%. Il costo del personale risultante dal bilancio consolidato è pari a € 248.434.227 (€ 261.577.613 nel 2020/21) e risulta un decremento del 5,0%. Il costo totale del personale tesserato è diminuito da € 215.763.000 a € 197.542.000.

I compensi contrattuali dei calciatori sono diminuiti da € 153.310.000 a € 152.519.000, quelli per gli allenatori e i tecnici, diminuiscono da € 33.390.000 a € 13.052.000, mentre i Premi rendimento aumentano, forse per la vittoria in campionato, da € 26.083.000 a € 29.520.000.

I diritti di immagine ammontano a € 2.452.000 (€ 2.980.000 nel 2020/21).

Il numero di calciatori è aumentato da 78 a 86; invece, il totale della forza lavoro è diminuito da 520 a 498.

Gli ammortamenti e le svalutazioni complessivi sono pari a € 168.735.438 (€ 209.559.481 nel 2020/21), di cui € 101.071.000 per ammortamenti rosa calciatori ed € 8,21 milioni per l’ammortamento relativo alla capitalizzazione dei costi vivaio. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano ad € 1.844.157 (€1.844.157 nel 2020/21).

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze. Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,913.

 

I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 12.765.041 (€ 12.597.163 nel 2020/21). L’importo maggiore dei costi per godimento dei beni di terzi, riguarda la concessione d’uso dello Stadio per Euro 4.758.000 (€ 4.697.000 nel 2020/21). I Canoni licenza d’uso diversi variano da € 2.051.000 a € 2.190.000. Gli Affitti passivi aumentano da € 2.692.000 a € 3 310.000.

I costi per prestazioni di servizi aumentano da € 51.688.396 a € 64.373.634. Tali costi comprendono anche i costi specifici tecnici aumentati da € 12,25 milioni a € 24,28 milioni. Tale incremento è dovuto al minor impatto dei costi accessori per la campagna trasferimenti, che riguardano principalmente i compensi per Agenti FIFA, che sono aumentati da € 10,98 milioni a € 22,978 milioni. I costi per l’attività sportiva ammontano a € 6,42 milioni (€ 7,77 milioni nel 2020/21) e comprendono i costi per allenamenti e ritiri pari a Euro 2.110.000 (€ 1.714.000 nel 2020/21). Tra le spese amministrative spiccano i servizi da collegate pari a € 4.977.000 (€ 5.031.000 nel 2020/21) e riguardano i servizi di gestione dello Stadio riaddebitati, in base a contratto, da Mi-Stadio. Il costo dei consulenti esterni è diminuito da € 4,23 milioni a € 4,06 milioni. Compare il compenso agli amministratori per € 1.591.000 (€ 1.516.000 nel 2020/21). I “Costi per vitto, alloggio, locomozione” ammontano a € 1,98 milioni (€ 2,03 milioni nel 2020/21).

Il costo per “Servizio biglietteria, controllo ingressi” ammonta a € 3.683.000 (€ 399 mila nel 2020/21).

Gli altri accantonamenti diminuiscono da € 20.456.542 a € 12.006.531 e riguardano principalmente: Euro 12.034 migliaia, si riferiscono principalmente gli oneri attesi a seguito della definizione di un accordo transattivo (“Settlement agreement”) raggiunto con la UEFA per un importo pari ad Euro 8,8 milioni;

Bisogna osservare che nel 2017/18 era negativa per € 34,7 milioni.

Gli oneri finanziari pari a € 49,97 milioni (€ 36,22 milioni nel 2020/21), riguardano interessi passivi su debiti verso factoring per circa € 7.867.000 (€ 4.000 nel 2020/21), interessi passivi su debiti verso controllanti per € 4.800.000 (€ 5.476.000 nel 2020/21), gli oneri per il prestito obbligazionario per € 25.387.000 (€ 22.263.000 nel 2020/21), Oneri accessori su finanziamenti e prestiti obbligazionari € 5.463.000 (€216.000 nel 2019/21) e oneri finanziari su debiti verso banche per € 1.491.000.

L’attualizzazione dei prestiti a medio /lungo termine ha comportato costi per € 4.924.000 (€ 5.724.000 nel 2020/21).

Gli oneri accessori su finanziamenti variano da € 216 mila a € 5.463.000.

Per quanto riguarda i proventi finanziari, l’importo di € 955 mila (€ 2.706.600 nel 2020/21), si riferisce a interessi attivi per attualizzazione dei crediti.

 

La regola della stabilità.

Nella sostanza per il principio cardine della stabilità, del nuovo Regolamento UEFA, è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle transazioni.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, il periodo di monitoraggio per il 2021/22 è stato esteso e copre quattro periodi di rendicontazione, ovvero gli esercizi che terminano nel 2018, 2019, 2020 e 2021;

La UEFA stessa ha comunicato che, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019-2020 e 2020-2021.

 

Nel caso in questione, il risultato prima delle imposte è negativo per € 136.602.520.

Il risultato prima delle imposte 2020-2021 risulta negativo per € 239.474.029.

Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo per 97.237.412.

Il risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta negativo per 40.320.833.

La somma algebrica del risultato prima delle imposte per il 2017/18, 2018/19, 2020/21 e il 2021/22; è negativa per € 513,6 milioni tuttavia il 2020/21 andrà valutato unitamente al 2019/20.

L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione del “Break-even result” ora denominato “Football Earnigs” ai fini del Financial Fair Play.  Da tale risultato si possono escludere i costi per il settore giovanile, la squadra femminile, gli altri ammortamenti che non riguardino i calciatori.

 

Il saldo delle imposte, è negativo per 3,4 milioni di Euro e imposte correnti pari a Euro 3.74 milioni; imposte differite positive pari Euro 414 mila; imposte anticipate negative pari a Euro 121 mila.

Di conseguenza, il risultato consolidato del Gruppo Inter dell’esercizio 2021/22 presenta la perdita di 140.056.180 (45.579.264 nel 2020/21).

Ai fini del calcolo e del rispetto dei limiti del “break-even” del Fair Play Finanziario, nella determinazione del “Football Earnigs” non si considereranno oltre i soli elementi come: gli altri ammortamenti; plusvalenze e minusvalenze determinate da attività fisse che non siano i calciatori; gli oneri finanziari determinati da investimenti “virtuosi”; le spese per il settore giovanile e femminile, anche gli effetti economici dovuti alla pandemia COVID.

Conclusioni.

La gestione caratteristica è caratterizzata da un elevato fabbisogno di cassa operativo e finanziario

Per le prospettive di gestione nel futuro è significativo che si sia evidenziato che l’aver registrato plusvalenze considerevoli e la contrazione di nuovo debito abbia evitato alla proprietà di intervenire finanziariamente.

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