martedì 23 febbraio 2021

Gli Effetti del Covid sui bilanci dei Club di Calcio – Alcune Riflessioni.

Di Luca Marotta

 jstargio@gmail.com

 Gli Effetti che sono stati provocati dalla pandemia COVID-19 sui bilanci delle squadre di calcio si sono tradotti principalmente nella riduzione di fatturato, che stante la presenza di alcuni costi anelastici, almeno nel breve termine, come ingaggi e ammortamenti, ha provocato l’emersione di perdite rilevanti. Si pensi al Milan con perdita consolidata netta record di € 194,6 milioni; al Porto con una perdita di Euro 116.159.649; all’Inter con un perdita di Euro 102.393.789.

Altro effetto consequenziale della riduzione dei ricavi, che generano “cash flow”, è stato l’aumento del ricorso al debito.

Ad esempio nel caso del Barcellona, l’aumento di 209 milioni di Euro del debito finanziario è stata una delle conseguenze della Pandemia COVID-19. Il Tottenham ha registrato una posizione finanziaria netta consolidata negativa per £ 604,6 milioni che peggiora quello del 2018/19, che era negativa per £ 534,3 milioni, perché ha fatto ricorso alla possibilità di poter usufruire delle misura per mitigare l’impatto negativo COVID con il “Covid Corporate Financing Facility", che di conseguenza ha determiato l’aumento del debito, che comprende i prestiti bancari per la costruzione dello stadio.

Alcuni club, che tradizionalmente, erano caratterizzati da una gestione con squilibrio economico e con un debito notevole stanno trovando difficoltà a rinnovare il debito. I tali casi è sempre fondamentale il continuo supporto finanziario della proprietà. Se in questo contesto si inserisce la volontà di cedere il club, si concretizzano scenari preoccupanti, coniugati con le dinamiche del mercato della compravendita.

Gli Amministratori del Chelsea, nonostante l’utile conseguito hanno scritto, come nel bilancio precedente, che “Chelsea FC plc” fa affidamento sul continuo supporto finanziario della capogruppo. L’Everton oltre ad usufruire del supporto finanziario della proprietà ha acceso nuove linee di credito.

Il calo del fatturato ha colpito in maniera irreversibile il botteghino e i ricavi delle attività di merchandising e ristorazione collegate direttamente al “Match-Day”, mentre i ricavi per visite allo stadio e al museo sono stati persi per i periodi di chiusura del “lockdown. Inoltre, sono stati concessi sconti o crediti sotto forma di Voucher ai tifosi per gli abbonamenti e i biglietti non goduti.

I ricavi radiotelevisivi hanno subito solo uno spostamento, che ha provocato la riduzione degli stessi per l’esercizio 2019/20 e la contabilizzazione nell’esercizio 2020/21 per le partite svolte nei mesi di Luglio e Agosto. Alcune Leghe hanno concesso sconti alle emittenti televisive nazionali ed estere, dovuti in base al numero di partite giocate nella stagione 19/20.

Per i club che hanno partecipato alle competizioni UEFA, una parte importante di tali ricavi sarà contabilizzata nell’esercizio 2020/2021.

Per i ricavi commerciali alcuni club hanno concesso degli sconti per il periodo di interruzione delle competizioni.

I rimedi cui hanno fatto ricorso i club, per attenuare in parte gli effetti negativi del COVI-19, sono stati gli accordi raggiunti con il personale tesserato per ridurre o rinviare il pagamento con dilazione.

Altre forme di aiuto sono state concesse dalle varie Autorità Governative, come ad esempio, per quanto riguarda i club Italiani la rinegoziazione del costo degli stadi, la sospensione con dilazione dei pagamenti fiscali e previdenziali dei dipendenti e altri strumenti. Per l’Inghilterra il “Covid Corporate Financing Facility" ha facilitato l’accesso al credito e l’indebitamento.

Quanto descritto emerge all’analisi di alcuni bilanci sinora effettuata sul Blog “Appunti di Luca Marotta” (Link: luckmar.blogspot.it).

I pochi club col bilancio in utile hanno potuto esporre il risultato positivo grazie alle plusvalenze: il Benfica con la cessione di João Félix; l’Ajax con la cessione di De Light; il Chelsea con Hazard; il Real Madrid con la cessione di Kovacic e altri.

Anche il Bayern espone un risultato positivo, ma la sua ottima gestione economica è un caso a parte, perché l’evoluzione storica dei dati dimostra che i costi operativi sono tarati sui ricavi. Ad esempio, il decremento percentuale dei costi del personale è allineato al decremento percentuale dei ricavi comprensivi di plusvalenze, che, nel 2019/20, è stato del 6,2%.

venerdì 19 febbraio 2021

Bilancio Chelsea 2019/20: utile di £ 32,47 milioni. Le plusvalenze contengono gli effetti del COVID-19.

 

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

La società “Chelsea FC plc”, ha chiuso il bilancio consolidato al 30 giugno 2020, con un utile consolidato netto di 32,47 milioni di sterline, (2019: perdita netta di 96,6 milioni di sterline) pari a circa € 35,6 milioni (cambio al 30.06.2020: £ 1 = € 1,096).

Il risultato prima delle imposte (EBT) è positivo per 35,7 milioni di sterline, mentre nel 2018/19 era negativo per 101,8 milioni di sterline.

Il risultato positivo del 2019/2020 dipende essenzialmente dall’aumento delle plusvalenze e dalla diminuzione dell'ammortamento dei giocatori, che hanno limitato gli effetti del calo del fatturato dovuto all'impatto della pandemia COVID-19.

In altri termini si può affermare che le plusvalenze derivanti dalla cessione di Eden Hazard al Real Madrid, Alvaro Morata all'Atletico Madrid e Mario Pasalic all'Atalanta sono riuscite a far fronte agli effetti negativi del calo del fatturato provocato dalla pandemia COVID-19.

Il risultato del conto economico complessivo è positivo per £ 40,59 milioni (€ 44,49 milioni).

Il risultato prima delle imposte è positivo per £ 35,65 milioni. Nel 2018/19, il risultato prima delle imposte è stato negativo per £ 101,78 milioni, nell’esercizio precedente si era registrato un risultato positivo per £ 67,46 milioni.

Nel 2019/20, il Chelsea ha visto diminuire il fatturato da £ 446,74 milioni a £ 407,4 milioni (€ 446,5 milioni), che, tuttavia, rappresenta il terzo fatturato nella storia del Chelsea. Gli effetti negativi della pandemia COVID-19, che hanno provocato la sospensione della normale attività calcistica a marzo, e la ripresa, a giugno, senza pubblico, hanno impedito di esporre risultati economici migliori in termini di profitto record e di fatturato record, che sarebbero stati conseguiti, evidenziando un aumento dei ricavi per il quinto anno consecutivo.

A causa degli effetti negativi della pandemia COVID-19 i ricavi TV e Match Day sono diminuiti rispettivamente di £ 17,6 milioni e £ 12,2 milioni, per la sospensione della stagione 2019/20 nel mese di marzo 2020. Le ultime quattro partite casalinghe di campionato della stagione 2019/20 sono state disputate dopo il 30 giugno 2020, determinando lo spostamento dei relativi ricavi nell’esercizio 2020/21. Lo stesso si è verificato per le partite di FA Cup e Champions League, svoltesi a porte chiuse. Per le partite disputate a porte chiuse, sono venuti a mancare i ricavi da biglietteria con i ricavi correlati, e sono stati concessi sconti o crediti ai tifosi. In aggiunta, sono stati riconosciuti sconti alle emittenti televisive nazionali ed estere, dovuti in base al numero di partite giocate nella stagione 19/20.

I costi operativi ordinari sono diminuiti di £ 63.79 milioni a causa soprattutto della diminuzione dell'ammortamento dei giocatori di 40,33 milioni di sterline e del personale per € £ 2,1 milioni.

Dal punto di vista sportivo, la stagione 2019/20, il Chelsea ha conseguito il quarto posto con 66 punti (3° posto con 72 punti nel 2018/19), acquisendo il diritto di partecipare alla UEFA Champions League 2019/20. In Champions League, il chelsea ha raggiunto gli Ottavi di finale eliminato dal Bayern l’8 agosto 2020 (nel 2018/19 vittoria in UEFA Europa League).

Il Chelsea ha raggiunto la di finale di FA Cup perdendo con l’Arsenal il 1° Agosto 2020 (2018/19: ottavi di finale) e nella Coppa di Lega (EFL CUP) è stato eliminato al quarto turno dal Manchester United (2018/19: finale).

Le ultime quattro partite casalinghe di Premier League della stagione 2019/20 si sono disputate a porte chiuse (una a giugno 2020 e le restanti tre nell'anno finanziario 2020/21). Inoltre, le partite conclusive della FA Cup e della Champions League si sono svolte a porte chiuse dopo la fine dell'anno a luglio e agosto 2020.

Il Gruppo

“Chelsea FC plc” è una società “sub-holding” del gruppo cui fa capo il “Chelsea Football Club”. Il gruppo ha come holding “Fordstam Limited” e come controllore di ultima istanza Roman Abramovich.

Le società controllate da “Chelsea FC plc” sono le seguenti: Stamford Bridge Securities Limited  (100%), che è una holding immobiliare; Chelsea Car Parks Limited (100%), società che gestisce i parcheggi; The Hotel at Chelsea Limited  (100%), società che gestisce alberghi e il servizio catering; Chelsea FC Merchandising Limited  (100%), società che gestisce il Merchandising e gli ordini per corrispondenza; Chelsea FC Pte Limited  (100%), che svolge le funzioni di un ufficio di rappresentanza; Chelsea Football Club Limited  (100%), club di calcio professionistico; Chelsea TV Limited (100%), società non operativa; Chelsea Limited (100%), società non operativa; Chelsea Football Club Women Limited  (100%), club di calcio femminile.

Tutte le società controllate sono registrate in Gran Bretagna, ad eccezione di Chelsea FC Pte Limited, che è registrata a Singapore. L'intero capitale ordinario e il controllo del 100% dei diritti di voto di tutte le società controllate sono detenuti dalla Società.

Come parti correlate figurano Chelsea FC Foudation e Nike Chelsea Merchandising Limited.

La continuità aziendale.

Gli Amministratori hanno scritto, come nel bilancio precedente, che “Chelsea FC plc” fa affidamento sul continuo supporto finanziario della capogruppo “Fordstam Limited”. La società ha ricevuto conferma dalla proprietà che saranno forniti fondi sufficienti per finanziare l'attività nel prossimo futuro. Gli Amministratori hanno pertanto adottato il presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del presente bilancio.

A sua volta, la capogruppo “Fordstam Limited”, è supportata dal proprietario finale Roman Abramovich.

I Revisori di KPMG LLP, tenuti a segnalare se abbiano concluso che l'uso del presupposto della continuità aziendale fosse stato inappropriato o che esiste un'incertezza che avrebbe potuto suscitare dubbi significativi sull'uso di tale presupposto per un periodo di almeno dodici mesi a partire dalla data di approvazione del bilancio, non hanno avuto nulla da segnalare su questi aspetti.

La struttura dell’attivo patrimoniale.


Il totale dell’attivo ammonta a £ 880,69 milioni (£ 876,4 milioni nel 2018/19) e risulta in aumento del 0,5%.

Al 30 giugno 2020, le attività non correnti rappresentano il 65,8% del totale dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 579,6 milioni, con un decremento del 12,9%.

Le immobilizzazioni immateriali nette, rappresentano il 45,5% dell’attivo e risultano diminuite del 16.9%, da £ 482,1 milioni a £ 400,57 milioni. Le immobilizzazioni immateriali includono la parte non ammortizzata del costo delle registrazioni dei giocatori (£ 395,27 milioni) e del software generato internamente (£ 5,431 milioni).

Le immobilizzazioni materiali, rappresentano il 20% dell’attivo e ammontano a £ 175,87 milioni; nel 2018/19 erano pari a £ 180,1 milioni. Gli oneri finanziari capitalizzati, inclusi nel valore delle immobilizzazioni materiali, ammontano a £ 2.003.000, come nel precedente esercizio. L’importo investito nel 2019/20 è stato di £ 5,67 milioni

Le attività correnti rappresentano il 34,2% dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 301,08 milioni, con un incremento del 42,7% rispetto all’esercizio precedente.

Le disponibilità liquide diminuiscono da £ 36,58 milioni a £ 17,07 milioni.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 2,38 (2,12 nel 2018/19), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, in base ai criteri di valutazione adottati, è abbondantemente in grado di pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente sia in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,92 (0,56 nel 2018/19), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Bisogna considerare anche che il passivo corrente comprende £ 11,8 milioni (£ 37,5 milioni nel 2018/19) dei ratei relativi ai ricavi degli abbonamenti 2019/20 riportati all’esercizio 2020/21 e le vendite iniziali degli abbonamenti per la stagione 2020/21.

Il Valore della Rosa.

Al 30 giugno 2020, il valore contabile netto della rosa calciatori ammonta a 395,27 milioni di sterline (€ 433,2 milioni) e risulta in diminuzione di £ 81,36 milioni. La variazione è stata causata da investimenti per £ 93,7 milioni, cessioni per un valore netto contabile residuo di £ 4,77 milioni, ammortamenti per £ 127,3 milioni.  Gli investimenti 2019/20 risultano inferiori di £ 186,2 milioni rispetto all’esercizio precedente in cui il Chelsea giunse terzo nella Premier League.

Gli investimenti pari a £ 93,7 milioni includono l’acquisto di calciatori come Timo Werner da RB Leipzig, l’acquisto definitivo di Mateo Kovacic (Real Madrid), dopo aver trascorso la stagione 2018-19 in prestito con i Blues. e rinegoziazioni dei contratti dei giocatori esistenti tra cui Olivier Giroud, Callum Hudson-Odoi, Reece James, Ruben Loftus-Cheek, Mason Mount e Fikayo Tomori. Ciò è stato compensato dall'ammortamento di 129,1 milioni di sterline e dalla cessione di registrazioni di giocatori con un valore contabile netto combinato di 47,8 milioni di sterline

Tra le cessioni domina quella di Eden Hazard al Real Madrid, seguita dalla cessione definitiva di Alvaro Morata all'Atletico Madrid e Mario Pasalic all'Atalanta.

Il valore contabile netto della Rosa è inferiore al valore del Patrimonio Netto.

Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati ceduti 3 calciatori con un profitto di 1,9 milioni di euro e sono stati acquistati otto calciatori a un costo iniziale di 199,4 milioni di sterline.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per £ 511,25 milioni (€ 542,765 milioni) e risulta in aumento rispetto al dato dell’esercizio precedente, che era positivo per £ 463,68 milioni. La variazione positiva di £ 47,57 milioni è dovuta essenzialmente al risultato del conto economico complessivo positivo per £ 40,59 milioni; all’aumento di capitale sociale che ha apportato risorse per £ 7,0 milioni. Nell’esercizio 2019/20 sono state emesse 350.000.000 azioni dal valore nominale di 1p ciascuna, che hanno determinato un aumento della riserva sovrapprezzo azioni per £ 6.996.000.

Al 30 giugno 2020, il capitale sociale, interamente versato, è composto da 209.755.000 “ordinary shares” dal valore nominale di 1p ciascuna. Al 30.06.2019, il capitale sociale, interamente versato, era composto da 209.405.000 “ordinary shares” dal valore nominale di 1p ciascuna. Al 30 giugno 2018, il capitale sociale, interamente versato, era composto da 201.185.000 “ordinary shares” dal valore nominale di 1p ciascuna. Al 30 giugno 2017, il capitale sociale, interamente versato, era composto da 200.260.000 “ordinary shares” dal valore nominale di 1p ciascuna.

Il Patrimonio Netto finanzia il 58,1% dell’attivo.

L’indebitamento.

Il bilancio consolidato al 30 giugno 2020, mostra una posizione finanziaria netta positiva in quanto le disponibilità liquide pari a £ 17.077.000 (€ 18,7 milioni) Non sono evidenziati debiti finanziari, ma solo debiti commerciali e infragruppo.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).

In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.

Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto

Il Chelsea non evidenzia debiti tributari e previdenziali non correnti; pertanto, nel 2019/20, il club londinese non ha problemi per quanto riguarda il “net debt” ai fini del Fair Play Finanziario.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.

Nel caso in questione, al 30.06.2020, non emergono debiti finanziari per lo stadio e/o infrastrutture sportive.

Le passività con durata inferiore all’esercizio successivo ammontano a £ 328,4 milioni (€ 359,9 milioni), mentre nel 2018/19 erano pari a £ 373,95 milioni.

I ratei e risconti passivi, iscritti nel passivo corrente, ammontano a £ 145. 827.000 (£ 134.089.000 nel 2018/19). Nel bilancio è specificato che 11,8 milioni di sterline (2019: 37,5 milioni di sterline) dei ratei e risconti passivi rappresentano i ricavi degli abbonamenti 2019/20 riportati e le vendite iniziali degli abbonamenti per la stagione 2020/21.

I debiti commerciali nel complesso sono pari a £ 141,9 milioni (£ 153,9 milioni nel 2018/19), di cui £ 101,88 milioni, hanno scadenza entro l’esercizio successivo. I debiti a lungo termine, pari a £ 40 milioni, riguardano principalmente debiti commerciali da player trading.

I debiti tributari e previdenziali correnti ammontano a £ 29,26 milioni, mentre nel 2018/19 erano pari a £ 31,52 milioni.

La voce Altri debiti diminuisce da £ 13,021,000 a £ 4,848,000.

Per quanto riguarda i crediti, nel bilancio è scritto che il Gruppo Chelsea FC plc vanta un credito nei confronti di “Chelsea Pitch Owners plc” per £ 8.245.851 (£ 8.258.983 nel 2018/19), derivante da un prestito concesso il 17 dicembre 1997 di £ 11.151.000, senza interessi, con data di rimborso non specificata. Tale prestito è stato utilizzato per acquisire il capitale azionario di Chelsea Stadium Limited (ex Stardust Investments Limited) e liquidare i debiti di tale società anche per preservare il sito dello stadio. Nella stessa data, ‘Chelsea Stadium Limited’ ha concesso un lungo contratto di locazione a ‘Chelsea Football Club Limited’.

Chelsea Pitch Owners plc è tenuto a rimborsare integralmente il debito. Gli amministratori di “Chelsea FC plc” ritengono che il saldo residuo del credito verrà recuperato. Il prestito è esposto in contabilità al suo valore attuale, utilizzando un tasso di interesse di mercato.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 1,38 (1,12 nel 2018/19).  Il Patrimonio Netto prevale sulle Liabilties.

Infatti, l’equity ratio è molto alto ed è pari a 58,1%. Il ricorso al capitale di terzi è inferiore rispetto all’apporto di mezzi propri.

Il Rendiconto Finanziario.

La variazione delle disponibilità liquide risulta negativa per £ 19.503.000. Tale variazione dipende dal flusso positivo generato dalla gestione operativa per £ 31.58 milioni; dal flusso negativo dell’attività di investimento per £ 34,16 milioni e dal flusso negativo determinato dall’attività di finanziamento per £ 16,89 milioni.

L’acquisto di immobilizzazioni immateriali ha determinato un deflusso di cassa per £ 109,2 milioni, invece la relativa cessione ha determinato un flusso positivo di cassa per £ 80,7 milioni circa. 
L’investimento in immobilizzazioni materiali ha comportato un deflusso di cassa per £ 5,67 milioni.

Dal punto di vista finanziario l’accensione di prestiti ha determinato un flusso positivo di cassa per £ 72,1 milioni e il rimborso dei prestiti ha determinato un deflusso di cassa per £ 96 milioni.

Il Fatturato.

Il fatturato consolidato netto, per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2020, risulta pari a £ 407,4 milioni. Il fatturato netto del 2018/19 era pari a £ 446,74 milioni. La diminuzione del fatturato, rispetto all’esercizio precedente, è stata di £ 39,3 milioni, ossia dell’8,8%, soprattutto a causa della pandemia COVID-19 e la conseguente sospensione della normale attività calcistica a marzo

Il fatturato 2019/20 è il terzo migliore nella storia del club e sarebbe stato il migliore senza gli effetti negati della pandemia.

L’evoluzione della composizione del fatturato mostra la maggiore incidenza dei ricavi televisivi, con un’incidenza del 44,81% aumentata rispetto al 41,22% del 2012/13, il tutto grazie ai contratti televisivi record della Premier League. Invero anche l’incidenza dei ricavi commerciali è aumentata dal 31,14% del 2012/13 al 41,82% del 2019/20.

I Ricavi Media nel complesso sono diminuiti di 17,64 milioni di sterline e hanno registrato un decremento dell’8,8%, passando da £ 200,19 milioni a £ 182,5 milioni (€ 200,06 milioni). I ricavi relativi alle tre partite casalinghe disputate nel mese di luglio sono stati spostati all’esercizio 2020/2021. Alle emittenti radiotelevisive nazionali ed estere sono stati riconosciuti sconti in proporzione al numero delle partite giocate. I ricavi delle trasmissioni nazionali ed europee sono riconosciuti al momento in cui le partite vengono giocate.

I ricavi commerciali diminuiscono di £ 9,5 milioni, da £ 179,93 milioni a £ 170,39 milioni. La diminuzione è dovuta a causa degli effetti della chiusura delle attività nel mese di marzo 2020. Tale diminuzione è stato compensata da un aumento netto delle entrate di sponsorizzazione da rinnovi di partner nuovi ed esistenti.

I ricavi da ‘match day’, sono diminuiti di 12,15 milioni di sterline e hanno registrato un decremento del 18,2%, passando da £ 66,623,000 a £ 54,469,000, a causa della sospensione del campionato par la pandemia COVID-19 dal mese di marzo. A giugno è stata disputata solo una partita casalinga e le altre tre nel mese di luglio, tutte disputate a porte chiuse. La media spettatori 2019/20 per le partite disputate con la presenza del pubblico è stata di 40.563 (2018/19: 40.436). Inoltre, le partite conclusive della FA Cup e della Champions League si sono svolte a porte chiuse dopo la fine dell'anno a luglio e agosto 2020.

Le Spese operative.

Le spese operative ordinarie ammontano complessivamente a £ 518,96 milioni (£ 582,76 milioni nel 2018/19; £ 484,5 milioni nel 2017/18; £ 414,7 milioni nel 2016/17; £ 375,1 milioni nel 2015/16 e £ 377,7 milioni nel 2014/15) e registrano un decremento di £ 63,799 milioni pari al 10,9%, di cui £ 40,33 milioni per ammortamenti calciatori e £ 2 milioni per il costo del personale. Sono diminuiti i costi derivanti dai “match day”.

L’ammortamento delle immobilizzazioni dei costi di registrazione dei calciatori ammonta a £ 127,3 milioni (£ 167,64 milioni nel 2018/19; £ 123,7 milioni nel 2017/18; £ 88,5 milioni nel 2016/17).

L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato di 9,89 milioni di sterline (£ 9,47 milioni nel 2018/19).

Nel 2019/20 non figurano costi operativi straordinari, che nel 2018/19 ammontavano a £ 26,6 milioni e riguardavano il cambio dello staff tecnico guidato da Conte, comprese le spese legali sostenute).

Il Costo del Personale.

Il costo del personale ordinario ammonta a £ 283,48 milioni e registra un decremento di £ 2,1 milioni, ossia del 0,7%, rispetto ai £ 285,55 milioni di sterline del 2018/19. L’incidenza del costo del personale sul fatturato, senza plusvalenze, è pari al 69,6% (63,9% nel 2018/19), nel limite del 70%, auspicato dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario. Il costo del personale riguarda 808 unità (798 nel 2018/19) di cui 153 appartenenti alla gestione sportiva (giocatori e staff compreso).

Il Chelsea ha scelto di non avvalersi del programma di conservazione del lavoro del governo.

Il “Costo del Fattore Lavoro”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della rosa calciatori, è pari a £ 410,7 milioni.

Il “Costo del Fattore Lavoro” incide sul fatturato netto per il 100,8, praticamente assorbe tutto il fatturato.

Player Trading.

La differenza tra plusvalenze e minusvalenze realizzate con le cessioni di calciatori è positiva per £ 142,64 milioni (£ 60,4 milioni, nel 2018/19), pari a circa 156,3 milioni di Euro.

L’eccedenza delle plusvalenze sulle minusvalenze derivanti dallo scambio di calciatori è stata di 142,6 milioni di sterline nell'anno (2019: 60,4 milioni di sterline) principalmente grazie alle vendite di Eden Hazard al Real Madrid, Alvaro Morata all'Atletico Madrid e Mario Pasalic all'Atalanta. 

L’importo realizzato con le plusvalenze risulta sufficiente a coprire gli ammortamenti pari a £ 127,3 milioni e pertanto la gestione del “player trading è in utile per £ 15,3 milioni.

Il calo degli ammortamenti di £ 40,3 è citata dagli amministratori come una delle cause che ha determinato il risultato positivo dell’esercizio.

Il “Break-even result”.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali..

Al 30 giugno 2020, il risultato prima delle imposte è positivo per £ 35.652.000 (€39,07 milioni con cambio al 30.06.2020: £ 1 = € 1,096).

Al 30 giugno 2019, il risultato prima delle imposte è negativo per £ 101.786.000 (€ 113,52 milioni con cambio al 30.06.2019: £ 1 = € 1,1153).

Al 30 giugno 2018, il risultato prima delle imposte era positivo per £ 67.461.000 (€ 76,1 milioni con cambio al 30.06.2018: £ 1 = € 1, 1286).

Al 30 giugno 2017, il risultato prima delle imposte era positivo per £ 15.646.000 (€ 17,8 milioni, con cambio al 30.06.2017 £1 = €1, 1372).

Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non quello alla data di chiusura del bilancio.

Il Chelsea potrebbe escludere dal calcolo le spese per il settore giovanile, per il settore femminile, gli ammortamenti che non riguardino la rosa dei calciatori, le spese per lo sviluppo della comunità ed eventuali partite contabili “no money”.

Conclusioni.

Secondo Bruce Buck ‘chairman’ di Chelsea Fc Plc, aver realizzato un profitto continuando a investire nello staff di gioco, in un periodo in cui, per molte aziende in tutto il mondo, la pandemia ha avuto un impatto significativo sul reddito, è un segnale, dal punto di vista finanziario, della forza e della stabilità del Chelsea.

L'impatto del COVID-19 sui ricavi è stato compensato dall’aumento delle plusvalenze e dalla parziale riduzione dei costi da Match Day a causa del rinvio delle partite a marzo 2020.

Nel valutare i potenziali rischi e le incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sulla performance a lungo termine del Gruppo, gli Amministratori hanno specificamente considerato i rischi aggiuntivi per il Gruppo alla luce della Pandemia COVID-19, preparando previsioni in una serie di scenari di ribasso onde considerare la necessità di finanziamenti aggiuntivi. 


sabato 13 febbraio 2021

Bilancio Everton 2019/20: fatturato di £ 185,8 milioni, perdita di £ 139,8 milioni con impatto Covid-19 per £ 67,3 milioni.


 

Luca Marotta

 

jstargio@gmail.com

 

Per l’esercizio 2019/20, il bilancio consolidato del gruppo che fa capo alla società ‘EVERTON FOOTBALL CLUB COMPANY LIMITED’ a fronte di un fatturato netto di £ 185,88 milioni, evidenzia una perdita consolidata di £ 139,87 milioni, che è stata accantonata nelle riserve.

L’esercizio precedente ha avuto una durata di 13 mesi con un fatturato netto di £ 187,66 milioni e una perdita consolidata di £ 111,8 milioni.

Gli amministratori hanno stimato l’impatto della pandemia Covid-19 in 67,3 milioni di sterline, come effetto combinato di minori ricavi per 33,2 milioni di sterline e maggiori costi da pandemia per 34,1 milioni di sterline.

A causa della pandemia COVID, nell’esercizio fiscale 2020/21 sono state disputate quattro partite casalinghe della stagione sportiva 2019/20. Tale circostanza ha comportato lo spostamento dei relativi ricavi TV.

Il fatturato, pari a £ 185.88 milioni (€ 203,7 milioni, ad un cambio al 30.06.2020 di 1€ = 0,9124 £), ha superato, per la quarta volta consecutiva, la soglia di 150 milioni di sterline ed è risultato in lieve flessione dello 0,95%; l’esercizio 2019/20, come il precedente, è stato caratterizzato dall’assenza di ricavi per competizioni europee, evidenzia una rilevante perdita consolidata netta ammontante a £ 139,870,000 (€ 153,29 milioni) accentuata dalla pandemia COVID-19; mentre l’esercizio precedente mostrava una perdita consolidato netta di £ 111,815,000.

Dal punto di vista sportivo, la stagione della Premier League 2019/20 si è conclusa il 26 luglio 2020. L’Everton ha concluso la stagione al dodicesimo posto con 49 punti (8° con 54 punti nel 2018/19).

In Fa Cup è stato eliminato dal Liverpool al terzo turno e in English Football League Cup 2019-2020 ai quarti dal Leicester City.

Il presidente Bill Kenwright la stagione 2019/20 ha ringraziato, Farhad Moshiri che è un uomo d’affari di origini Britannico-Iraniane residente a Monaco, per l’impegno profuso, in particolare in termini finanziari, in un anno così impegnativo. Farhad Moshiri come ogni anno, ha fornito finanziamenti per sostenere i miglioramenti della squadra e l’ingaggio dell'allenatore. Inoltre, continua a sostenere il progetto del nuovo stadio.

Bill Kenwright ha anche elogiato il nuovo manager Carlo Ancellotti definendolo “Carlo Magnifico!” per il ruolo che ha svolto anche nel rimodellare la squadra durante l'estate.

Durante l'anno l'Azionista di Maggioranza del Club ha fornito prestiti senza interessi per £ 49.999.000, inclusi nel patrimonio netto, senza una data di rimborso concordata.

Il saldo in essere alla fine dell'anno era di £ 348.499.000.

Il Gruppo.

Il gruppo cui fa capo la squadra di calcio dell’Everton risulta composto da sei società: Everton Football Club Company Limited, capogruppo controllante; Goodison Park Stadium Limited, controllata al 100%, che si occupa della gestione dello stadio; Everton Investments Limited, controllata al 100%, che si occupa dell’attività finanziaria; Everton Football Club Women Limited controllata al 100%, che si occupa dell’attività della squadra di calcio femminile; Everton Stadium Development Limited controllata al 100%; Everton FC Finance Limited controllata al 100%.

Il Gruppo fa capo a Blue Horizon Investments Limited, che ne detiene il 77,2% del capitale sociale della Società capogruppo.

Blue Horizon Investments Limited è registrata nell'Isola di Man ed è interamente controllata e controllata da Mr. Moshiri.

La continuità aziendale (“going concern”).

Nella sostanza la continuità aziendale dell’Everton si basa sul continuo supporto finanziario di Bluesky Capital Limited, una società controllata da Moshiri.

Gli Amministratori hanno scritto che sono tenuti a redigere il bilancio secondo il principio della continuità aziendale, salvo che non sia opportuno presumere che il Gruppo non possa o non sia nelle condizioni di continuare la propria attività. Secondo gli stessi Amministratori, in considerazione dell’investimento effettuato dall’azionista anche in base alle proiezioni dei flussi di cassa del business e della linea di credito revolving da 80 milioni di sterline concordata con “RIGHTS AND MEDIA FUNDING LIMITED” che è una società di servizi finanziari con sede a Adelaide House London Bridge, LONDON, che ha confermato l’intenzione di estendere alla stagione.2020/21 per un importo maggiore con la condizione del club che mantenga lo status di Premier League, il Gruppo dispone di risorse liquide sufficienti per far fronte alle proprie passività alla scadenza delle stesse.

Ovviamente hanno considerato che l'epidemia globale e britannica di COVID-19 continua a presentare incertezze sulla stagione calcistica 2020/2021 sotto diversi aspetti.

Nella Relazione di Revisione dei Conti datata 13.01.2020, di Stuart Wood (Revisore legale dei conti) in nome e per conto di BDO LLP, per quanto riguarda le conclusioni relative alla continuità aziendale, non ha avuto nulla da segnalare in merito all'uso da parte degli amministratori del principio della continuità aziendale; e sul fatto che vi sia un’incertezza materiale identificata che possa sollevare dubbi significativi sulla capacità del gruppo o della società madre di continuare ad adottare la base della continuità aziendale per un periodo di almeno dodici mesi dalla data in cui il i bilanci sono autorizzati per l'emissione.

Il Club ha ottenuto un finanziamento di £ 20 milioni nell’ambito della misura “Coronavirus Large Business Interruption Loan Scheme”.

Gli Amministratori hanno scritto che continuano a sviluppare “proattivamente” le relazioni a lungo termine con numerosi istituti di finanziamento per operazioni di finanziamento strategico.

Bluesky Limited ha continuato a sostenere il Club, anche dopo la chiusura dell’esercizio; con un ulteriore prestito soci senza interessi di £ 50.000.000 senza data di rimborso concordata, che sono stati trattati come capitale.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale delle attività diminuisce di £ 23,39 milioni, da £ £ 397,49 milioni a £ 375,09 milioni.

Il totale delle passività (Liabilities) diminuisce da £ 236,69 milioni a £ 304,17 milioni, anche perché il Patrimonio netto aumenta di £ 37,43 milioni,

Le immobilizzazioni materiali aumentano da £ 21,179,000 a £ 21,878,000. L’aumento è stato determinato dall’investimento in impianti e attrezzature per £ 7,683,000. Il valore netto degli immobili di proprietà ammonta a £ 3,502,000.

Per quanto riguarda il Nuovo stadi,ouna tappa fondamentale del progetto è stata superata alla fine del 2019 con la presentazione della domanda al Comune di Liverpool. Nonostante l'inevitabile impatto della pandemia COVID-19 abbia causato un rallentamento, l’Everton ha continuato a compiere progressi nel 2020.

Gli Amministratori prevedono che i lavori di bonifica del terreno su cui sarà costruito lo stadio e i lavori di costruzione inizieranno nel 2021.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è superiore a 1, essendo pari a 1,23, ciò vuol dire che il valore dei beni del club è sufficiente a pagare i debiti e. L’indice risulta in peggioramento rispetto al 2018/19, quando era pari a 1,68.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,50, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. L’indice risulta in peggioramento rispetto al 2018/19, quando era pari a 0,63.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,23. L’indice risulta in peggioramento rispetto al 2018/19, quando era pari a 0,68.

Il ricorso al capitale di terzi risulta prevalere rispetto ai mezzi propri.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per £ 70,9 milioni. Il regolamento UEFA del Financial Fair Play, considera la regola del Patrimonio Netto non negativo come uno degli indicatori fondamentali; mentre, l’esistenza di un patrimonio netto negativo deteriorato è considerata come violazione del Regolamento stesso.

La diminuzione di £ 89,870,000, è dovuto alla perdita di £ 139,869,000 ed a un prestito azionario di Bluesky Capital Limited (“Loan from Shareholder classed as equity”) di £ 49,999,000 che è stato contabilizzato come patrimonio netto.

Nello specifico le altre riserve del gruppo aumentano di £ 49,999,000 da £ 298,500,000 a £ 348,499,000.

Le riserve comprendono la Riserva da sovrapprezzo delle azioni, che contiene il premio derivante dall'emissione di azioni, al netto delle spese di emissione; la  Riserva di profitti e perdite, che rappresenta i profitti e le perdite cumulate, al netto dei dividendi pagati e altre rettifiche e includono il prestito senza interessi di £ 350.250.000 (£ 300.000.000 nel 2018/19) fornito da Bluesky Capital Limited, che è una società controllata da Moshiri.
Tale prestito deve essere rimborsato in una data concordata da Bluesky Capital Limited e Everton Football Club Company Limited. In conformità a FRS 102.22 il prestito è stato pertanto classificato come patrimonio netto. Sono state detratte dal patrimonio netto commissioni di finanziamento di £ 1.751.000 (£ 1.500.000 nel 2018/19) in conformità a FRS 102.22.9.

Il Rendiconto Finanziario

Nel 2019/20 si è determinato un cash flow positivo, con generazione di disponibilità liquide per £ 28,97 milioni (nel 2018/19: riduzione di £ 17,95 milioni). In termini di flussi di cassa, si è verificato: un flusso di cassa positivo da attività operative per £ 11,06 milioni (2018: -£ 9,82 milioni); un flusso negativo per l’attività di investimento per £ 241 mila (di cui £ 128,39 milioni per pagamenti acquisti calciatori) e afflussi di cassa da finanziamenti per £ 18,16 milioni, a causa dei rimborsi prestiti per £ 18,75 milioni, pagamento interessi per £ 3,1 milioni e nuovi prestiti per £ 40 milioni.

Nei Flussi di cassa netti da attività di investimento sono allocati i Prestiti degli azionisti trattati come patrimonio netto “Shareholder loans treated as equity” per £ 49,99 milioni.

La Posizione Finanziaria Netta (“Net Debt”).

L'indebitamento finanziario netto è diminuito di £ 6,9 milioni, da £9,2 milioni a £ 2,3 milioni.

I debiti finanziari pari a £ 58,7 milioni risultano avere scadenza entro l’esercizio successivo. I debiti finanziari con scadenza oltre l’esercizio successivo sono pari a £ zero (£ 18,7 milioni nel 2018/19).

Le disponibilità liquide aumentano da £ 27,429,000 a £ 56,404,000.

La diminuzione dell’indebitamento finanziario netto è dovuta alle misure di gestione del flusso di cassa intraprese a seguito degli effetti della pandemia COVID-19 e il continuo supporto sostanziale dell'azionista di maggioranza.

Il Club si è assicurato una nuova linea di credito di 80 milioni di sterline con “Rights and Media Funding Limited” e ha raccolto 20 milioni di sterline da Metro Bank nell'ambito del “Coronavirus Large Business Interruption Loan Scheme” come una delle misure per affrontare l'impatto finanziario di COVID-19.

L'indebitamento finanziario netto del Club è stato in media £ 24,48 milioni nel corso degli ultimi 5 anni.

Il Valore della Rosa.

Il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammontano a £ 227,57 milioni (£ 263,6 milioni nel 2018/19). Durante il 2019/20 risultano effettuati investimenti per £ 113,08 milioni, cessioni per un valore contabile residuo di £ 23,6 milioni, impairment per £ 26,3 milioni e ammortamenti per £ 99 milioni.

Le immobilizzazioni immateriali si riferiscono al costo di acquisto dei calciatori, alle registrazioni contabili relative alle gestione e alle commissioni degli agenti.

Gli Amministratori hanno riesaminano il valore contabile delle registrazioni dei calciatori per verificare se vi siano perdite di valore. Se si verificassero tali circostanze e il valore contabile dell'attività non risultasse recuperabile, l'attività viene svalutata e la perdita per la riduzione di valore è rilevata a conto economico.

Gli investimenti riguardano: Jonas Lossl, Fabian Delph, Moise Kean, JP Gbamin e Alex Iwobi.

Per il 2020/2021, durante la finestra estiva del calciomercato, sono stati acquisiti definitivamente James Rodriguez, Allan e Abdoulaye Doucoure.

La Gestione Economica.

Il confronto con l’esercizio precedente deve tener conto dell’impatto della pandemia COVID-19 e della diversa durata. L’esercizio 2018/19 era di 13 mesi.

Nel 2019/20, il fatturato netto è stato di £ 185,88 milioni il terzo più alto nella storia del club nonostante gli effetti del Covid-19 e che il club non abbia partecipato alle competizioni UEFA. Rispetto al 2018/19, si è verificata una riduzione di 1,78 milioni di sterline (-0,95%).

La diminuzione dei ricavi televisivi di £ 34,74 milioni, pari al 26,2%, e dei ricavi da Gare di £ 2,24 milioni, pari al 15,8%, sono stati compensati in parte dall’aumento dei ricavi da sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising di £ 34,62 milioni, pari al 119,1%,

Nel 2019/20 non figurano ricavi da competizioni europee, come nel 2018/19.

Il fatturato dell’Everton dal 2004, mostra un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 9,3%. Il tasso di crescita annuale composto degli ultimi cinque anni è del 11,2%.

I Ricavi da gare risultano pari a £ 11,94 milioni (2018/19: £ 14,2 milioni) e sono diminuiti di £ 2,24 milioni (-15,8%) a causa della riduzione delle partite casalinghe e dello svolgimento di alcune partite a porte chiuse. Le partite di Premier League al Goodison Park disputate con il pubblico sono state 14.

Per le partite disputate con la presenza del pubblico, la presenza media degli spettatori in Premier League è stata di 39.103 (39.043 nel 2018/19).

Per quanto riguarda il prezzo degli abbonamenti gli amministratori hanno scritto che l’Everton ha offerto alcuni dei prezzi più convenienti in Premier League; infatti, l'abbonamento più costoso al Goodison Park è di £ 565 presso lo stand Sir Philip Carter Park, meno di £ 30 a partita. La domanda di abbonamenti 2019/20 ha notevolmente superato l'offerta disponibile e il club ha istituito una lista d'attesa abbonamenti per i tifosi che desiderano acquistare un posto in futuro. I ricavi da gare incidono per il 6,4% sul fatturato netto.  

I ricavi TV incidono per il 52,7% (70,7% nel 2018/19), sono diminuiti di 34,7 milioni di sterline, ossia del 26,1% e ammontano a £ 98,0 milioni (£ 132,7 milioni nel 2018/19). Il picco dell’incidenza dei diritti TV si è registrato nel 2016/17 con il 76,2%.

La diminuzione è dovuta principalmente ala conclusione ritardata della stagione 2019/20, a una posizione finale in campionato inferiore e a sconti concessi alle emittenti. Trentuno delle trentotto partite di Premier League 2019/20 si sono concluse entro il 30 giugno 2020, il numero delle partite casalinghe disputate dopo il 30 giugno 2020 è stato di 4, precisamente:

01-Luglio-20 Everton-Leicester (2-1);

09- Luglio-20 Everton-Southampton (1-1);

16- Luglio-20 Everton-Aston Villa (1-1);

26- Luglio-20 Everton-Bournemouth (1-3).

I ricavi TV per l'anno 2019/2020 sono stati ridotti per riflettere uno sconto concesso dalla Premier League alle emittenti.

La stagione 2019/20 è stata la prima del nuovo accordo di trasmissione triennale della Premier League, con diritti nazionali condivisi tra Sky, BT e Amazon. Amazon si è aggiunta a Sky e BT.

Il nuovo accordo TV triennale, a partire dal 2019/20, prevede, rispetto al precedente, un riduzione dell’8% per la componente nazionale ed un aumento del 30% per la componente internazionale.

Il nuovo accordo TV internazionale è un'opportunità chiave per la crescita a lungo termine. Il meccanismo di distribuzione dei diritti televisivi internazionali dal 2019/20 in poi, è basato su un sistema che tiene conto della posizione in classifica del campionato.

I ricavi commerciali complessivamente ammontano a £ 75,9 milioni (£ 40,75 milioni nel 2018/19) e incidono per il 40,9% sul fatturato netto.

I ricavi commerciali totali da sponsorizzazioni, pubblicità e il merchandising e le altre attività commerciali sono cresciute da £ 40,8 milioni a £ 75,9 milioni ossia dell’86,4%.

I ricavi da sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising hanno raggiunto la cifra record di £ 63,69 milioni, con un incremento del 119,1% rispetto al 2018/19.

I ricavi da altre attività commerciali incidono per il 6,6% sul totale del fatturato e sono pari a £ 12,2 milioni. Tali ricavi includono i ricavi ricevuti da ospitalità, catering, eventi e tutte le altre fonti di reddito e rappresentano i ricavi netti ricevuti da attività di vendita al dettaglio e ristorazione in outsourcing. Il fatturato aumenterebbe di 6,0 milioni di sterline se queste operazioni non fossero esternalizzate.

Il portafoglio di partnership ufficiale del Club comprende anche Yota, Parimatch, Monster Energy, Davanti Tyres, Fratelli Beretta, eToro, Molson Coors e Lucozade Sport.

Al 30 giugno 2020, il Club aveva più di 7,62 milioni di connessioni social media totali su Facebook (3,2 milioni), Twitter (2,2 milioni), Instagram (1,7 milioni), oltre a TikTok, YouTube, Weibo, Douyin e Tiatiao. L'anno scorso abbiamo riportato un dato di fine anno al 30 giugno 2019 di 6,28 milioni di connessioni sociali totali (un aumento del 21,5%). A novembre 2020, abbiamo 9,47 milioni di connessioni sociali totali, già un aumento del 24,3% per il 2020/21 dopo cinque mesi dell'anno.

In concomitanza con gli acquisti di James Rodriguez e Allan nel settembre 2020, abbiamo lanciato account Twitter internazionali dedicati in spagnolo e portoghese.

A luglio 2019 abbiamo rilanciato il nostro sito Web ufficiale evertonfc.com con un sito ricostruito da zero per la prima volta in sei anni.

Dal 1 luglio 2019 al 30 giugno 2020 il sito ha avuto più di 2 milioni di utenti. A settembre 2020 abbiamo introdotto una versione spagnola del sito Web, con più lingue

da aggiungere nella stagione 2020/21. A settembre 2020 abbiamo anche rilanciato la nostra app mobile ufficiale per iOS e Android. Gli utenti attivi aumentano del 40% rispetto alla versione precedente dell'app.

Nella distribuzione del fatturato appare prevalente ‘incidenza dei ricavi televisivi. Tuttavia nel 2019/20 rispetto all’esercizio precedente la loro incidenza si riduce dal 70,7% al 52,7%.

I costi operativi, esclusi gli ammortamenti dei calciatori, sono aumentati da £ 217,4 milioni a £ 219 milioni nel 2019/20, inclusi costi straordinari per £ 24,2 milioni (2018/19: £ 7,7 milioni).

I Costi del Personale.

I continui investimenti effettuati nella rosa della prima squadra hanno determinato un aumento dei costi del personale da £ 160,0 milioni a £ 164,8 milioni. Il rapporto totale salari / fatturato del Club è aumentato dall’ 85% nel 2018/19 all'89% nel 2019/20.

Il costo del personale ammonta a £ 164,76 milioni (£ 159,98 milioni nel 2018/19). Tale costo supera quanto auspicato dal Financial Fair Play dell’UEFA, perché superiore al 70% del fatturato netto, incidendo per l’ 88,6%. Il costo del personale rappresenta il 45,6% dei costi operativi, che ammontano a £ 361,12 milioni (£ 314,94 milioni nel 2018/19). Il costo del personale risulta aumentato del 2,96%.

Mentre il fatturato ha registrato un decremento dello 0,95%, i costi operativi risultano aumentati del 14,7%.

L’incremento per il 2019/20 del costo complessivo del personale è stato di £ 4,77 milioni.

Il costo del fattore lavoro o costo del lavoro allargato, dato dalla somma di costo del personale e ammortamenti calciatori, è pari a £ 263,9 milioni (£ 255 milioni nel 2018/19) e supera il fatturato netto.

Risultano spese straordinarie per £ 57,122,000 (£ 10,233,000 nel 2018/19), che si riferiscono alle spese sostenute per il nuovo progetto dello stadio per £ 19,874,000; alla svalutazione dei diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori per £ 26,324,000 e liquidazione debiti verso ex dipendenti in relazione al cambio di personale tecnico.

Gli altri costi operativi sono pari a £ 33,069,000 (£ 43,127,000 nel 2014/15).

Il Player Trading.

Nel 2019/20, come nell’esercizio precedente, il risultato economico della cessione dei calciatori non è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti.

L’eccedenza di plusvalenze è stata di £ 40,45 milioni (£ 20,3 milioni nel 2018/19).

L’ammortamento dei calciatori, pari a 99,2 milioni risulta in aumento di circa £ 4,2 milione e rappresenta il 27,5% dei costi operativi. Il Club ha impegnato un investimento significativo nella rosa della prima squadra di calcio durante le quattro stagioni precedenti con conseguente aumento del costo degli ammortamenti di £ 99,2 milioni durante il 2019/20 (2018/19: £ 95,1 milioni).

Nell'esercizio precedente, l’utile sulla cessione delle prestazioni dei giocatori di £ 20,26 milioni no è riuscito a far fronte all'ammortamento di £ 95 milioni e alla svalutazione delle registrazioni dei giocatori di £ 2,5 milioni.

Il Punto di Pareggio.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Il risultato prima delle imposte risulta negativo per £ 139,863,000, mentre nell’esercizio precedente era negativo per £ 111,845,000. Nel 2017/18, il risultato prima delle imposte era negativo per £ 13,070,000.

Il risultato aggregato degli ultimi tre esercizi è negativo per £ 264,78 milioni.

Conclusioni.

La gestione economica dell’Everton appare sostanzialmente squilibrata, a causa del prevalere dei costi sui ricavi, si aggiunga che rispetto all’esercizio precedente, chiuso in perdita, i ricavi sono ulteriormente diminuiti e i costi sono aumentati, a causa del COVID.

Nel futuro è in cantiere il trasferimento in un nuovo stadio al Bramley-Moore Dock, icui lavori si prevedono inizieranno nel 2021.

Ovviamente il Covid-19 aumenta il clima di incertezza, ma l’Everton fa affidamento sul sostegno di Moshiri.


martedì 2 febbraio 2021

Consolidato ‘Fútbol Club Barcelona’: perdita di 97,3 milioni, con aumento del debito per COVID.

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

 

Il bilancio consolidato 2019/20 del Barcellona, si è chiuso con una perdita consolidata netta di € 97.339.000 e con un fatturato netto di 728,78 milioni di Euro. Il bilancio dell’esercizio precedente si era chiuso con un utile consolidato netto di € 4,5 milioni e con un fatturato netto record di 852,2 milioni di Euro.

Invero, Deloitte nella sua classifica “Football Money League”, riporta un fatturato netto di € 715,1 milioni; mentre, KPMG nello studio “Football clubs’ revenues and proits hit by coronavirus Crisis” di Amdrea Sartori, riporta come fatturato la cifra di Euro 713,4 milioni.

Il risultato dell’esercizio è stato fortemente condizionato dallo scoppio della pandemia Covid-19, che ha anche provocato un aumento consistente del debito finanziario.

Il 14 marzo 2020, la pandemia Covid-19, ha determinato il provvedimento della sospensione delle competizioni sportive professionistiche e la chiusura totale delle strutture del Club. Le strutture sono state riaperte parzialmente nel mese di giugno 2020, rispettando tutte le misure di tutela e igiene stabilite. Il giorno 11 giugno 2020 è ripreso il campionato.

Il Barcellona ha sofferto finanziariamente delle conseguenze di queste misure, poiché la ripresa delle competizioni è avvenuta a porte chiuse, mentre l'afflusso di visitatori alle strutture, così come la vendita dei prodotti del Club, sono stati visti influenzati dalla riduzione e dalle limitazioni al turismo internazionale. Inoltre, la competizione Eurolega di Basket è stata annullata generando una perdita di ricavi.

Gli Amministratori hanno stimato i principali impatti che la pandemia Covid-19 ha generato economicamente, che consistono in minori ricavi per € 203.725.000 e minori costi per € 74.004.000, che hanno influito negativamente sul risultato operativo e sull’EBITDA per € 129.721.000. Sempre secondo gli Amministratori se non ci fosse stata la Pandemia COVID-19, il risultato netto sarebbe stato positivo per € 1.993.000 in luogo della perdita di € 97.339.000.

Bisogna evidenziare che, mentre il fatturato netto è stato pari a circa 728.78 milioni di Euro, i ricavi lordi, comprensivi di plusvalenze, considerati dagli Amministratori, nella divulgazione dei dati di bilancio, pari a 855,3 milioni di Euro diminuiscono del -14%, rispetto ai 990 milioni die Euro del 2018/19, e del 18% rispetto ai ricavi previsti che erano pari a 1,047 miliardi di euro.

Il COVID-19 ha interrotto il percorso “virtuoso” dell’autofinanziamento intrapreso da alcuni anni dal la Polisportiva Barcellona.

I ricavi da stadio diminuiscono del 24% rispetto alla stagione precedente, passando da 212 a 162 milioni di euro.

I ricavi dell'area Media diminuiscono del 16% rispetto alla stagione precedente, passando da 298 a 162 milioni di euro

I ricavi dell'area commerciale diminuiscono del 9% rispetto alla stagione precedente, passando da 325 a 249 milioni di euro.

Dal punto di vista sportivo nella stagione 2019/20, il Barcellona è arrivato al secondo posto con 82 punti (1° posto con 87 punti nel 2018/19); mentre in UEFA Champions League ha perso ai quarti di finale, il 14 agosto, con il Bayern Monaco per 8 a 2.

Per quanto riguarda la Copa del Rey ha perso ai quarti, il 6 febbraio 2020, con l’Athletic Bilbao.

La stagione sportiva 2019/20 è stata una stagione sportiva senza trofei conseguiti, evento che non si verificava dal 2007/08. Tale circostanza unita alla difficoltà della situazione finanziaria ha visto i membri del club esprimere un voto di sfiducia al presidente Josep Maria Bartomeu, portando alle sue dimissioni in ottobre 2020 insieme all'intero consiglio di amministrazione.

Il Gruppo.

Il Club ha pubblicato i bilanci consolidati per la prima volta nell'esercizio chiuso al 30 giugno 2019 a causa della rilevanza della nuova società controllata “Barça Licensing & Merchandising, S.L.U.”, società che ha iniziato le sue attività il 1 ° luglio 2018 alla scadenza dell'accordo operativo siglato con la società “Fútbol Club Barcelona Merchandising, S.L.U.” (una società appartenente al gruppo Nike), che prevedeva la gestione in esclusiva delle attività del merchandising.

La società “Barça Licensing & Merchandising, S.L.U.” è stata costituita il 23 marzo 2018 e il suo oggetto sociale è il commercio al dettaglio, inclusa la promozione, la vendita, la commercializzazione e la distribuzione, nelle modalità previste dalle pratiche e gli usi commerciali, di gadgets, articoli sportivi e abbigliamento sportivo o che non rientrano nell'ambito dello sfruttamento dei marchi di proprietà del Futbol Club Barcelona. Questa società controllata non è quotata in borsa.
Nell’attivo non corrente figura la posta “Inversiones en empresas del grupo y asociadas

a largo plazo” riguardante gli Investimenti in società del gruppo e collegate a lungo termine per l’importo di Euro 7.069.000, di cui Euro 3.670.000 come partecipazioni ed Euro 3.399.000 a titolo di prestiti effettuati.

La voce “Instrumentos de patrimonio”, che riguarda il valore delle partecipazioni in società controllate, non consolidate, include al 30 giugno 2020 le partecipazioni nella società “FCBarcelona HK Limited” (Hong Kong) e nella società “FCB North America LLC” (USA), non incluse nell'area di consolidamento, in quanto non hanno un interesse significativo, né individualmente né nel loro insieme, per l'immagine fedele del patrimonio, della situazione finanziaria e dei risultato economico del Gruppo. A tale partecipazioni bisogna aggiungere la partecipazione al 50% nella società cinese “Haikou Barça Missions Hills”.

La partecipazione nella società “FCBarcelona HK Limited” (Hong Kong) è valorizzata per € 3.670.000; la partecipazione nella società “FCB North America LLC” (USA) è valorizzata per Euro 0,09 migliaia; la partecipazione nella società cinese “Haikou Barça Missions Hills” non è valorizzata.

A capo del gruppo figura la Polisportiva.

La Polisportiva.

Il “Fútbol Club Barcelona” è una polisportiva costituita il 29 novembre 1899 sotto forma di associazione privata di persone fisiche senza scopo di lucro. Svolge la sua attività nel calcio, nel basket, nella pallamano, nel calcio a 5, hockey e altri sport.

Per la prima squadra di calcio, il bilancio per sezioni, mostra un utile lordo di € 11.760.000; per la sezione “Fútbol Base” figura una perdita di Euro  11.678.000; per la sezione “Baloncestouna perdita di Euro 28.213.000; per la sezione “Balonmanouna perdita di Euro 7.117.000; per la sezione “Hockey Patines  una perdita di Euro 2.012.000; per la sezione “Fútbol Sala  una perdita di Euro 5.132.000; per le Altre Sezioni  una perdita di Euro 2.627.000 e per la società “Barça Licensing & Merchandising, S.L.U.”una perdita lorda di € 83.002.000 .

Si pensi che il costo del personale della Sezione Basket è di € 30.172.000 (€ 25.613.000 nel 2018/19) a fronte di ricavi per € 8,54 milioni circa (€ 11,26 milioni nel 2018/19). La sezione del “Fútbol Base” mostra un costo del personale di € 27.766.000 (€ 22.518.000 nel 2018/19) a fronte di un volume d’affari pari a circa € 529 mila (€ 2,25 milioni nel 2018/19); la sezione “Balonmano” mostra un costo del personale di € 6.492.000 (€ 7 milioni nel 2018/19) a fronte di un volume d’affari di € 1.791.000 (€ 2,3 milioni nel 2018/19); la sezione “Fútbol Sala” mostra un costo del personale di € 4.164.000 (€ 4.298.000 nel 2018/19) a fronte di un volume d’affari pari a circa € 473 mila (€ 1,2 milioni nel 2018/19).

La “Ley del deporte” del 15 ottobre 1990, stabilisce che i club coinvolti nelle competizioni sportive professionistiche debbano assumere la forma di “Sociedad Anónima Deportiva”, ma, in deroga a ciò, fu prevista la possibilità per i club, che soddisfacevano determinati requisiti, di mantenere la struttura giuridica esistente e il “Fútbol Club Barcelona” mantenne la sua struttura giuridica. In questo caso, la legge prevede che il consiglio di amministrazione deve garantire il 15% delle spese del club, in base al bilancio preventivo.

Nel bilancio 2018/19 era specificato che in base a quanto stabilito dal Regio Decreto 1251/1999 del 16 luglio, il Consiglio del Club non era tenuto a presentare tale garanzia, per un importo pari al 15% dei costi del “presupuesto”per il 2019/20, meno i risultati economici positivi accumulati durante il mandato, dato che i risultati economici positivi accumulati durante la gestione superano il 15% dei costi del “presupuesto” del Club.

Il 5 ottobre 2013, l’Assemblea dei Soci ha approvato una modifica dello statuto del Club. E’ stato incluso un articolo che dispone che la “Junta Directiva” dovrà garantire il mantenimento del patrimonio netto del club.

La continuità aziendale.

La situazione patrimoniale al 30 giugno 2020 si presenta con un capitale circolante netto negativo per € 601.827.000. Questo significa che c’è uno squilibrio finanziario, ossia i debiti a breve superano i crediti a breve di circa 601,8 milioni di Euro, che potrebbe, in linea teorica, porre dei dubbi sull’applicazione del principio della continuità aziendale.

I motivi del peggioramento sono stati il trasferimento di debiti finanziari da lungo a breve termine con entità finanziarie; gli investimenti effettuati in Espai Barça; gli investimenti per l'acquisizione dei calciatori e l’utilizzo di linee di credito con entità finanziarie per soddisfare il fabbisogno di liquidità derivato principalmente da Covid-19.

Nonostante quanto sopra, nella redazione del bilancio, gli Amministratori hanno applicato il principio della continuità aziendale, in considerazione dei seguenti fattori attenuanti:

- la presenza dei risconti passivi nell'ambito del calcolo del capitale circolante, pari a € 236.314.000, che non implicano futuri obblighi finanziari;

- il Club dispone di linee di credito non utilizzate per € 28.247.000 (€ 128.883.000 nel 2018/19);

- non si è verificata alcuna violazione delle norme vigenti che impedisca al club di continuare a funzionare normalmente con la posizione finanziaria risultante al 30 giugno 2020.

- Le proiezioni dei flussi di cassa per i prossimi 12 mesi, considerando gli impatti prevedibili del Covid-19, mostrano la capacità di far fronte agli impegni di pagamento a breve termine.

- sono state adottate una serie di misure per mitigare l'impatto del COVID-19, per mitigare il prevedibile calo significativo dei ricavi nella stagione 2020/21.

 - Alla data di redazione del bilancio consolidato annuale, è stato raggiunto una accordo con i detentori nordamericani delle Senior Notes, e le trattative con il resto dei titolari sono in fase avanzata e si prevede di raggiungere un accordo a breve termine.

Allo stesso modo, è stata concordata la proroga della scadenza del prestito di 90 milioni di euro per finanziare la prima fase della costruzione dell'Espai Barça.

L’Attivo

Il totale dell’attivo ammonta a € 1,47 miliardi. Il Valore della Rosa atleti, rappresenta il 40,5% del totale dell’attivo.

Anche nel 2019/20 sono stati fatti investimenti per l’acquisto dei diritti di alcuni giocatori dal costo notevole come Antoine Griezmann; Junior Firpo e Neto.

Le immobilizzazioni materiali rappresentano il 15,5%; quelle immateriali il 42,1%. Le disponibilità liquide incidono per l’11%.

Durante la stagione 2019/20, il club ha investito in immobili, impianti e macchinari per € 50 milioni, di cui € 29 milioni riguardano il progetto Espai Barça.

Per la Città dello sport.sono stati apportati miglioramenti e modifiche al manto erboso di due campi. Sono stati apportati miglioramenti nel campo delle nuove tecnologie e dei servizi digitali ai sistemi aziendali, ai sistemi di gestione della vendita dei biglietti.

Nell’attivo corrente figura la voce relativa a crediti commerciali vari a breve termine per Euro 77.606.000, pari al 5,3% dell’attivo, riguardante per € 60.129.000 la voce “Contratos de exclusiva y patrocinadores”.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,025, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, in base ai criteri di valutazione adottati, è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,38, ciò vuol dire che l’attivo a breve, in linea teorica, non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia, come evidenziato dagli amministratori, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 236,31 milioni, oltre al fatto che esistono linee di credito inutilizzate per € 28.247.000; tuttavia anche, escludendo i ratei e risconti passivi, l’indice di solvibilità corrente sarebbe inferiore a 1 poiché sarebbe pari a 0,50.

Il Valore della Rosa.

Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori ammonta ad € 596.678.000 e rappresenta il 40,5% del valore totale dell’attivo. Il valore indicato nel bilancio 2018/19 era pari a d € 527.795.000.

Pertanto, la variazione, rispetto al 2018/19, è stata causata: da investimenti pari a € 291.407.000, da cessioni per un valore contabile netto di € 64.104.000, da ammortamenti calcolati per € 174.020.000 e anticipi per € 15,6 milioni.

La sezione calcio ha comportato investimenti per € 290,4 milioni, cessioni per un valore contabile di € 64 milioni, ammortamenti per € 172,6 milioni e anticipi per € 15,6 milioni.

Occorre evidenziare che negli ultimi tre esercizi il Barcellona ha investito la cifra di Euro 960.290.000 nell’acquisto di calciatori, che rappresentano il 83,3% degli ultimi cinque esercizi.

Durante questa stagione 2019/2020, sono stati acquisiti i diritti di giocatori per il 2020/21 come Griezmann, Pjanic, Junior, Braithwaite, Cucurella, Matheus Pereira e Manaj. Determinando un investimento complessivo aggregato, comprensivo delle componenti variabili, di € 307.407.000.

Sono state effettuate cessioni che hanno determinato entrate per € 151.152.000 a seguito delle cessioni di giocatori come Arthur, Malcom, Carles Pérez, Cucurella, Alejandro Marqués e Abel Ruiz.


I proventi derivanti dal trasferimento e dalla formazione di calciatori iscritti nella voce "Altri ricavi operativi" a conto economico per il periodo 2019/20 sono pari a € 15.382.000 (€ 12.690.000 nel 2018/19).

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto al 30 giugno 2020 risulta positivo per € 35,19 milioni.

I mezzi propri del Barcellona finanziano il 2,4% del totale delle attività e il 5,9% del valore della Rosa Atleti.

Il patrimonio netto essendo positivo è comunque conforme a quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso del Barcellona, l’indice di indebitamento è pari a 0,02 (0,11 nel 2018/19), che segnala il prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.

L’indebitamento Finanziario Netto.

L’aumento del debito finanziario è stata una delle conseguenze della Pandemia COVID-19.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).

In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.

Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.


La Posizione finanziaria netta, comprensiva del saldo tra crediti dei debiti verso enti sportivi, e dei debiti tributari a lungo termine rateizzati è negativa per € 472,9 milioni; essendo inferiore al fatturato netto, anche la posizione finanziaria netta risulta conforme al Regolamento UEFA del Financial Fair Play.

Per quanto riguarda le disponibilità liquide, il club mostra liquidità disponibile per 162,2 milioni di euro, con debiti finanziari pari a € 479,7 milioni.

L’aumento dell’indebitamento finanziario netto è dipeso dalla pandemia COVID che ha determinato la necessità di reperire liquidità attraverso l’uso delle linee di credito.

Obbligazioni e altri titoli negoziabili

Il 28 agosto 2018, il Club ha emesso “Senior Notes” per un importo di € 90 milioni, con scadenza il 28 agosto 2023, che maturano un tasso di interesse fisso inferiore al 2%. Queste “Senior Notes” sono state acquisite da una compagnia assicurativa statunitense. Al 30 giugno 2020, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito ammonta a 109 milioni di euro.

Inoltre, il 28 agosto 2018, il Club ha provveduto all’emissione di altre “Senior Notes” per un importo di 50 milioni, con scadenza il 28 agosto 2023, che maturano un tasso di interesse fisso inferiore al 2% annuo. Tale seconda emissione è stata sottoscritta da un'altra compagnia assicurativa americana. Al 30 giugno 2020, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito ammonta a 49 milioni di euro.

Il 16 maggio 2019, il Club ha provveduto ad una terza emissione di “Senior Notes” per un importo di € 30 milioni, con scadenza il 23 maggio 2024, che matura un tasso di interesse fisso inferiore al 2,50% all'anno. La terza emissione è stata sottoscritta da una compagnia assicurativa francese. Al 30 giugno 2020, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito ammonta a 29,5 milioni di euro.

Infine, il 16 maggio 2019, il Club ha provveduto ad una quarta emissione di “Senior Notes” per un importo di € 30 milioni, con scadenza 23 maggio 2024, che matura un tasso di interesse fisso inferiore al 2,50% all'anno. La quarta emissione è stata sottoscritta da una società di gestione patrimoniale francese. Al 30 giugno 2020, il costo ammortizzato per il quale è registrato il suddetto debito è pari a 29,5 milioni di euro.

L’indebitamento riguardante le “Senior Notes” comportano il rispetto di una serie di parametri semestrali e annuali, calcolati sui conti annuali consolidati del Club e, le società controllate FCBarcelona HK Limited, FCB North America LLC e Barça Licensing & Merchandising, S.L.U. risultano garanti del debito.

Per quanto riguarda l’EBITDA, nel bilancio è riportato un valore pari a € 103.968.000.

Gli Amministratori hanno specificato e stimato che senza l’effetto COVID-19, l’EBITDA sarebbe aumentato a € 233.689.000.

I crediti verso Enti sportivi ammontano complessivamente a € 178,14 milioni di cui € 58.750.000 a breve termine. Tra gli importi rilevanti risultano: Juventus.F.C. (Arthur Melo) per € 66.405.000; Futbolny Klub Zenit (Malcom Oliveira) per € 28.823.000;   A.S. Roma (Carles Pérez) per € 10.839.000.

I debiti verso Enti sportivi risultano pari a € 322,9 milioni (€ 260,7 milioni nel 2018/19), di cui 162,2 milioni a breve. Il Barcellona risulta indebitato principalmente con Liverpool Football Club (Coutinho) per € 69.254.000; A.F.C. Ajax (Frenkie De Jong) per € 64.045.000; Valencia C.F. (Neto) per € 19.5060.000; FC Girondins de Bordeaux (Malcom Oliveira) per € 20.005.000; Grêmio Foot-Ball Porto Alegrense (Arthur Melo) per € 21.496.000; Juventus, F.C. (Miralem Pjanic) per €  57.675.000; Juventus, F.C. (Matheus Pereira) per € 7.601.000; Club Atlético Mineiro (Emerson) per € 6 milioni; Sporting Clube de Braga (Trincao)  per € 19.470.000 e FC Bayern München AG (Arturo Vidal) per € 950 mila.

Negli esercizi precedenti, in assenza di Pandemia COVID, il fatturato rilevante, che era comprensivo degli incassi da botteghino per la presenza degli spettatori, era un elemento importante per giudicare la sostenibilità dell’indebitamento netto ai fini del Fair Play Finanziario dell’UEFA, il Barcellona non presenterebbe alcun problema. Il fatturato netto 2019/20 resta ancora superiore all’indebitamento netto essendo pari a 728,78 milioni di Euro. Il Preventivo 2020/21 riporta ricavi al netto delle plusvalenze di Euro 761 milioni.

Non figurano debiti fiscali e previdenziali non correnti da aggiungere; pertanto, il net debt ai fini del Fair Play Finanziario risulta inferiore al fatturato netto ed è conforme a quanto auspicato dal regolamento.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.

Nel caso del Barcellona, al 30.06.2020, figurerebbero Debiti per lavori del progetto “Espai Barca” stimabili in € 109 milioni, che dovrebbero essere considerati, ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”.

In base alla definizione della LFP, gli amministratori hanno scritto che, al 30 giugno 2020, l'indebitamento finanziario netto a livello consolidato è pari a € 488.367.000 (€ 217.204.000 nel 2018/19). Il rapporto tra indebitamento finanziario netto (488,36 milioni) ed EBITDA (€ 103.968.000) è pari a 4,69.

Se non si considerasse il debito per gli investimenti in immobili, impianti e macchinari “accumulati” da ‘Espai Barça’, pari a circa 109 milioni di Euro, come previsto dall'articolo 67 dello Statuto del Club, il debito netto sarebbe di € 379.089.000, in tal caso il rapporto “EBITDA/Deuda Neta” sarebbe pari a 3,64, chiaramente al di sopra del massimo consentito stabilito in 2,00.

Gli Amministratori hanno ribadito che se si considerasse l'EBITDA esente dall'effetto Covid, e mantenendo lo stesso indebitamento (che sarebbe indubbiamente molto più basso se la pandemia non fosse esistita), il rapporto tra debito e EBITDA sarebbe stato solo di 1,62, cioè entro i margini consentiti dagli Statuti.

I Debiti verso il personale.

Il debito complessivo verso il personale ammonta a € 204,6 milioni e finanzia il 13,9% dell’attivo.

I debiti verso il personale sportivo ammontano complessivamente a € 198,63 milioni (€ 231,4 milioni nel 2018/19) e finanziano il 13,5% dell’attivo. 

Da notare che il debito verso il personale sportivo a lungo termine ammonta a € 30,49 milioni (€ 70,5 milioni nel 2018/19) e comprende le liquidazioni di fine rapporto.

Il debito verso il personale sportivo corrente rappresenta circa l’11,14% del costo del personale sportivo, il che significa che gli stipendi riguardano quasi 4,5 mensilità. Infatti, gli amministratori hanno scritto che nei primi giorni di luglio 2020 è stato effettuato il pagamento dei debiti verso il personale non saldati al 30.06.2020, solo per l’importo di € 51.782.000.

Di contro, bisogna anche evidenziare che i saldi relativi ai crediti verso il personale sportivo a lungo termine e a breve termine, pari complessivamente a € 112.201.000 (€ 132.155.000 nel 2018/19), includono, principalmente, i premi per la sottoscrizione dei contratti (bonus firma) per un importo di € 58.083.000 e di 54.118.000, rispettivamente (€ 64.233.000 ed € 67.922.000 al 30 giugno 2018). Fungerebbero come una specie di risconti attivi.

Debiti verso il Fisco e controversie giudiziarie.

Da evidenziare che i debiti tributari per ritenute sul reddito delle persone fisiche ammontano a € 49.291.000 (€ 101.913.000 nel 2018/19). Tali debiti “finanziano” il 3,7% dell’attivo e costituiscono l’importo maggiore dei debiti erariali, che ammontano a € 55.190.000 (€ 113.870.000 nel 2018/19).

Nella sostanza circa il 17,2% dell’attivo è finanziato dal debito verso il personale e dal debito verso l’erario per ritenute da versare.

I fondi rischi accantonati a lungo termine ammontano ad Euro 16.208.000, risultano invariati, riguardano accantonamenti per imposte per € 14.295.000 e altre responsabilità per € 1.913.000.

I fondi rischi accantonati a breve termine ammontano ad Euro 3.356.000 (€ 3.234.000 nel 2018/19) e riguardano principalmente un accantonamento per future responsabilità fiscali.  

Controversie legali.

Esistono numerose controversie legali, tra cui il Caso Neymar II, a seguito della denuncia del fondo brasiliano DIS-Esportes e Organização de Eventos LTDA, che ha generato una causa, che continua dopo numerosi ricorsi presentati dalle parti, il rischio derivante dalla futura causa è stato stimato come basso, e pertanto il Gruppo non ha effettuato alcun accantonamento;  l’11 agosto 2017, il Club ha intentato una causa contro l'ex giocatore Neymar Jr per violazione del contratto. Allo stesso modo, l'ex giocatore Neymar Jr ha presentato un reclamo. Il Barcellona rivendicava l'intero bonus incassato dal giocatore (€ 20.750.000) e il giocatore ha rivendicato la parte del bonus non pagato (€ 43.650.000). La sentenza del 19 giugno 2020 ha disposto l'archiviazione totale della domanda del giocatore, e la stima parziale della domanda del Club, condannando il giocatore a rimborsare al Club per l'importo di € 6.797.000.

Per quanto riguarda la controversia con la Commissione Europea su un possibile trattamento preferenziale in relazione all'imposta sulle società a quattro società sportive spagnole; il Consiglio di amministrazione e i consulenti legali del Club ritengono che il rischio di una risoluzione negativa di un possibile ricorso sia basso e, pertanto, il Gruppo non mantiene alcun accantonamento registrato per questo concetto.

Il Rendiconto Finanziario

Le disponibilità liquide aumentano di € 3,8 milioni, a causa di un flusso negativo generato dall’attività operativa per € 155,2 milioni, del flusso negativogenerato dall’attività di investimento per € 155,2 milioni e dal flusso positivo generato dall’attività di finanziamento per e 205,5 milioni.

In particolare occorre evidenziare che gli investimenti nell’acquisto dei giocatori hanno determinato un deflusso di cassa pari a € 245.254.000; mentre i disinvestimenti in giocatori hanno determinato un afflusso di per € 148.397.000.

L’indebitamento finanziario ha determinato un afflusso di liquidità per € 214.316.000.

I Ricavi.

Il prolungamento della stagione sportiva ha determinato lo spostamento dei ricavi correlati allo svolgimento delle prestazioni sportive all’esercizio 2020/21.

Dopo il 30 giugno 2020, il Barcellona ha disputato nel mese di luglio 2020, due partite casalinghe della Liga 2019/2020 precisamente: l’8 Luglio 2020,  Barcelona – Espanyol (1-0) e il 16 Luglio 2020,  Barcelona – Osasuna (1-2).

Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, i componenti positivi di reddito (comprese le plusvalenze, esclusi solo i proventi finanziari, diminuiscono da € 990 milioni a € 855 milioni e registrano un decremento del 14%, con un CAGR del 9%, riferito alle ultime 5 stagioni. Il bilancio preventivo 2019/20 prevedeva ricavi lordi che superavano il miliardo di Euro. I componenti positivi di reddito, in base alla riclassificazione operata dagli Amministratori, al netto delle plusvalenze, risultano pari a € 760 milioni (876 milioni nel 2018/19).


Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, i ricavi da stadio unitamente ai ricavi rinvenienti dalle quote sociali ammontano complessivamente a circa € 162 milioni (€ 212 milioni, nel 2018/19) e sono diminuiti del 24%.

Ovviamente i ricavi da stadio comprendono anche quelli derivanti dal botteghino del Camp Nou per la Liga della prima squadra di calcio, che sono stati pari a € 34.513.000 (€ 47.667.000 nel 2018/19). I ricavi da Hospitaliy al Camp Nou per la prima squadra di calcio sono stati pari a 15.581.000 Euro (€ 21.885.000 nel 2018/19).

Per la competizione UEFA Champions League della prima squadra di calcio sono stati pari a € 8.683.000 (€ 16.829.000 nel 2018/19). Per le altre competizioni della prima squadra di calcio l’incasso da botteghino è stato di € 7.238.000 (€ 6.908.000 nel 2018/19). Per le gare amichevoli della prima squadra di calcio l’incasso è stato di € 12.185.000 (€ 17,7 milioni nel 2018/19). Gli abbonamenti e i Ricavi da quote sociali risultano pari a € 55.200.000.

I ricavi da “media” sono pari a € 248.489.000 (€ 298.122.000 nel 2018/19), di cui € 6.536.000 riguardanti le altre sezioni sportive diverse dalla prima squadra di calcio, e segnano un decremento del 16,65%. I ricavi da “media” della prima squadra di calcio ammontano a € 241.953.000 (€ 288.890.000 nel 2018/19). La variazione è dipesa dallo spostamento dei ricavi relativi alle partite casalinghe e delle competizioni europee disputate a Luglio e Agosto all’esercizio 202/21.

I ricavi commerciali riportati nel conto economico per tutte le sezioni ammontano a circa € 323.237.000, di cui 229.133.000 per la prima squadra di calcio. Nel 2018/19 erano pari a circa € 363.331.000.

La composizione dei ricavi commerciali è la seguente: ricavi pubblicitari e di commercializzazione € 122.125.000, di cui € 33.289.000 per la prima squadra di calcio ed € 44.552.000 da Barça Licensing & Merchandising; Sponsorizzazioni € 200.923.000, di cui 195.809.000 per la prima squadra di calcio; Altri ricavi commerciali € 189.000, di cui € 35.000 per la prima squadra di calcio.

Il Barcellona ha di recente annunciato l'estensione di un anno della partnership con lo sponsor della maglia Rakuten per la stagione 2021/22.Il valore della transazione riflette la situazione pandemica attuale. Il club sta lavorando per l'estensione o la sostituzione del suo kit di allenamento e sponsor della manica, Beko, che scade alla fine della stagione 2020/21.

La gestione diretta dei negozi attraverso la società controllata Barça Licensing & Merchandising, S.L. ha generato ricavi per € 44.552.000 (€ 61.440.000 nel 2018/19). Nel 2017-18, il reddito del Club derivante dalla partecipazione al risultato della società della Nike, che deteneva lo sfruttamento commerciale, era di € 13.186.000.

Secondo la riclassificazione sintetica operata dagli Amministratori, i ricavi commerciali 2019/20 ammontano complessivamente a € 297 milioni (€ 325 milioni nel 2018/19) ed hanno registrato un decremento percentuale del 9%. La variazione principale è causata dai proventi di Barça Licensing & Merchandising, SL, la società controllata al 100% dal Club che gestisce lo sfruttamento del merchandising, che a causa della pandemia Covid-19 ha ridotto le entrate del -21%. Va notato che prima dell'inizio della pandemia, i risultati mensili erano stati costantemente superiori rispetto all'anno precedente.

In effetti, il calo di 40 milioni di euro (11%) dei ricavi commerciali, risultanti dal Conto Economico, è stato determinato principalmente da una diminuzione dei ricavi del merchandising e dei tour dello stadio dovuta alle restrizioni per il COVID-19, che impediscono le visite allo stadio.

Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, gli altri ricavi, comprese le plusvalenze, ammontano a circa 148 milioni, mentre nel 2019/20 ammontavano a 155 milioni, di cui € 95 milioni per “Traspasos y Cesiones” (€ 114 milioni nel 2018/19).

In particolare, risulterebbero plusvalenze per cessioni di immobilizzazioni immateriali sportive per € 79.528.000, di cui € 50.687.000 riguardano la prima squadra di calcio ed € 28.811.000 la sezione “Fútbol Base”.

I Costi.

I costi complessivi diminuiscono di 18 milioni di Euro da € 973 milioni a € 955 milioni. Il decremento registrato è stato del 1,8%.

Il costo del personale complessivo, risultante dal conto economico, ammonta ad Euro 487.120.000. Nel 2018/19 era pari ad € 541,92 milioni. Il decremento è stato del 10,11% pari a 54,8 milioni di Euro. Il costo del personale sportivo, ammonta ad Euro 436.139.000. Nel 2018/19 era pari ad € 485,5 milioni. Il decremento è stato del 10,16% pari a circa 49,34 milioni di Euro.

Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto è del 66,8%.

Gli ammortamenti complessivi registrano un incremento del 20,12% e sono pari a € 192.032.000. Occorre evidenziare che, per quanto riguarda il 2018/19 gli ammortamenti ammontavano a € 159.869.000.

L’ammortamento dei diritti sui giocatori ammonta a € 174.020.000. Per quanto riguarda il 2018/19, gli ammortamenti dei giocatori ammontavano a € 145.528.000.

Gli altri ammortamenti sono pari a € 18.012.000; nel 2018/19 erano pari a € 14.341.000 e risultano in aumento del 25,6%.

IL COSTO DEL FATTORE LAVORO

In base ai calcoli degli amministratori la ‘masa salarial deportiva’, ossia il costo del personale sportivo sezione calcio, comprensivo dei diritti di immagine e delle commissioni degli agenti, oltre che degli ammortamenti, è pari a € 636 milioni (€ 671 milioni nel 2018/19) e incide sui ricavi complessivi al lordo delle plusvalenze per il 74%.  La masa salarial deportiva’ diminuisce del 5%.

Il costo del personale della sezione calcio senza considerare gli ammortamenti, che è pari a € 363.392.000 e incide per il 47% sui ricavi rilevanti (criterio LFP) pari a € 818.400.000.

Gli Amministratori hanno evidenziato che nonostante che il costo del personale sportivo per la stagione 2019/20 è diminuito grazie agli accordi di riduzione salariale stabiliti durante la stagione.

I costi per servizi, comprensivi di diritti d'immagine di giocatori e allenatori e dei costi relativi agli agenti ammontano a € 125.916.000 (€ 129.229.000 nel 2018/19). I diritti di immagine, inclusi nei costi per servizi, risultano pari a 25.612.000  (€ 33.851.000 nel 2018/19, di cui Euro 25.153.000 (€ 33.490.000 nel 2018/19) per la sezione Calcio. In genere per quanto riguarda i giocatori che trasferiscono al club i diritti di gestione delle immagini, il Club paga un massimo del 15% della retribuzione complessiva del giocatore.

Durante il 2019/20, il Club ha registrato un esborso, al lordo delle imposte, di € 624.000 a titolo di compensi per agenti sportivi (€ 557.000 nel 2018/19; € 2.607.000 nel 2017/18; € 8.699.000 nel 2016/17).

La gestione finanziaria è negativa per € 28.226.000 (-€ 13.986.000 nel 2018/19)a causa soprattutto di oneri finanziari per € 29.515.000 (€ 17.018.000. nel 2018/19)

Il risultato prima delle imposte, derivante da un Ebit negativo per € 99.795.000 e una gestione finanziaria negativa per € 28.226.000, è negativo per € 128.021.000.

Il risultato d’esercizio al netto delle imposte è negativo per € 97.339.000.

Il Barcellona e il Fair Play Finanziario.

Il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Per quanto riguarda il requisito del “Break-Even” il risultato prima delle imposte 2019/20, che andrà valutato unitamente a quello del 2020/21, costringe a dover porre la massima attenzione sull’evoluzione futura della gestione economica. Infatti, la somma algebrica del risultato prima delle imposte 2019/20 con il risultato prima delle imposte 2018/19 e quello del 2017/18 è negativa per Euro 104.517.000. In chiave Fair Play Finanziario, si dovrà depurare il risultato della Polisportiva dai risultati delle altre sezioni sportive, per valutare solo la sezione calcio. Tale sommatoria migliorerebbe di molto, oltre al fatto che non si dovrebbero considerare gli ammortamenti relativi alle infrastrutture sportive e i costi del settore giovanile.

L’affermazione degli amministratori di considerare la possibilità di fare a meno dei giocatori con gli ingaggi più elevati, anche in relazione al calo di fatturato previsto. va nella direzione di porre la massima attenzione al contenimento dei costi.

Il Budget 2020/21

Il “presupuesto 2020/21” prevede ricavi lordi per circa 828 milioni di Euro; costi per circa 796 milioni di Euro, con un risultato operativo positivo per 32 milioni di Euro; un EBITDA positivo per € 231milioni e un risultato al netto delle imposte positivo per € 1.233.000.

Sono previste plusvalenze per € 59.098.000, di cui Euro 52.726.000 per la sezione calcio.

Sono previste minusvalenze per € 30.840.000, di cui Euro 29.640.000 per la sezione calcio.

Il Barcellona ha previsto di ridurre il conto del personale sportivo, principalmente attraverso la cessione di giocatori con ingaggi alti e attraverso meccanismi di differimento del pagamento delle retribuzioni, per adattare i costi del personale ai volumi dei ricavi nel contesto pandemico. Di fatto, la riduzione degli stipendi non sportivi e delle spese di gestione è principalmente dovuta alle attuali ipotesi sulla situazione causata dal Covid-19.

Il Fair Play Finanziario Spagnolo.

In base a quanto emerge dai dati del bilancio 2019/20, il Barcellona rispetta quanto stabilito dal Regolamento di Controllo Economico della LFP.

a) Punto di equilibrio (Indicador del Punto de Equilibrio)

Il Punto di Equilibrio richiesto dal Regolamento di Controllo Economico della LFP è sostanzialmente uguale al breakeven richiesto dall’UEFA. La differenza tra ricavi rilevanti e costi rileva degli esercizi relativi al triennio 2017/18-2019/20 deve essere in pareggio.

Il Barcellona, come visto precedentemente, rispetta quanto stabilito dall’indicatore, in quanto il punto di equilibrio per gli esercizi 2019/20, 2018/19 e 2017/18 è positivo per € 157.886.000.

Nello specifico nel 2019/20 sono stati conseguiti ricavi rilevanti per € 818.400.000 (€ 954.544.000 nel 2018/19e € 881.714.000 nel 2017/18) e registrati costi rilevanti per € 871.874.000 (€ 846.653.000 nel 2018/19 e € 778.245.000 nel 2017/18).

b) Costi della prima squadra

L’indicatore del costo del personale della prima squadra di calcio fornisce informazioni sull’esistenza di una possibile situazione di squilibrio economico finanziario futuro, quando supera il 70% dei ricavi rilevanti. Dove per ricavi rilevanti si intendono: il volume d’affari netto, gli altri ricavi e il risultato netto relativo alle le cessioni dei calciatori. Quindi, in base a tale indicatore, il costo del personale della prima squadra pari a € 386.648.000 (€ 458.752.000 nel 2018/19) non deve superare il 70% dei ricavi rilevanti, pari a € 818.400.000 (€ 954.544.000 nel 2018/19). Per il Barcellona, tale indice risulta conforme al Regolamento perché è pari al 47% (48% nel 2018/19). A differenza di quanto stabilito dal Regolamento UEFA, il Regolamento Spagnolo sembra più “elastico”, considerando anche le plusvalenze.

c) L’indice dell’indebitamento netto (Ratio de deuda neta sobre ingresos relevantes)

La norma stabilisce che il rapporto tra il totale del Debito Netto e i Ricavi rilevanti non deve essere superiore a 100%, altrimenti si configurerebbe una situazione di squilibrio economico e finanziario.

Per indebitamento netto si intende i debiti finanziari a lungo termine e i debiti a breve temine diminuiti dei crediti per la cessione di calciatori e delle disponibilità liquide, compresi gli investimenti finanziari a breve termine.

Tra i debiti finanziari non si considerano gli accantonamenti, i debiti di natura commerciale e i ratei e risconti passivi. Invece, si considerando i debiti per l’acquisto di immobilizzazioni, i debiti per l’acquisto di calciatori e i debiti bancari.

Pertanto, al 30 giugno 2020, il risultato dell’Indebitamento Netto è negativo per € 488.367.000 (€ 217.204.000 nel 2018/19; € 157.449.000 nel 2017/18) e il rapporto tra Indebitamento Netto, e Ricavi Rilevanti è conforme perché pari a 59,7%; mentre, al 30 giugno 2019 era 22,7%. In entrambi i casi inferiore al limite massimo del 100%.

Conclusioni.

La Pandemia COVID-19 ha interrotto la serie continua di risultati gestionali positivi improntati dalla politica dell’autofinanziamento, grazie agli utili conseguiti, caratterizzanti una gestione economica equilibrata, ed ha costretto il Barcellona a far ricorso alla leva del debito per far fronte al fabbisogno di liquidità.

Lo svolgimento delle gare a porte chiuse priva il Barcellona di una importante fonte di ricavo.

Molto probabilmente, il calo di fatturato previsto, costringerà a valutare l’ipotesi di fare a meno dei calciatori con gli ingaggi elevati. Non dovrebbe essere un caso la pubblicazione della notizia  relativa al contratto di Messi del 2017 “Desvelan detalles del contrato de Messi: 555.237.619 euros en cuatro años” (link: https://www.mundodeportivo.com/futbol/fc-barcelona/20210131/491817428278/desvelan-detalles-del-contrato-de-messi-555237619-euros-en-tres-anos.html).