domenica 24 ottobre 2021

Bilancio Ajax 2020/2021: il COVID rende insufficienti le notevoli plusvalenze.

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Il bilancio 2020/21 dell’Ajax ha subito le conseguenze, degli effetti negati della pandemia da COVID-19.

Edwin van der Sar, Direttore Generale dell’AFC Ajax, nel presentare i risultati dell’esercizio2020/21, ha evidenziato che la crisi pandemica da COVID-19 ha avuto un impatto importante sull'anno finanziario 2020-2021. L’Ajax ha perso molte entrate a causa della crisi della crisi pandemica da COVID-19, ma ha perso le sue ambizioni a livello sportivo.

Nonostante lo svolgimento di partite senza pubblico, l’Ajax ha chiuso il bilancio relativo all’esercizio 2020-2021. con un risultato di Gruppo, al netto delle interessenze di terzi, negativo per Euro 8.057.000 milioni, grazie soprattutto grazie alle plusvalenze sono stati attenuati gli effetti negativi della crisi pandemica da COVID-19.

Invero, l’Ajax ha incluso nella voce altri proventi un contributo riconosciuto nell'ambito della misura provvisoria di emergenza per preservare l'occupazione (NOW 3.0), per un importo di 10,7 milioni di euro per dei costi salariali nella stagione 2020/2021 (nel 2019/20 - NOW 2:0 € 4,5 milioni).

La pandemia COVID-19 ha determinato la disputa delle partite a porte chiuse, azzerando gli incassi da botteghino e abbonamenti.

Il bilancio consolidato 2019-20 dell'Ajax si è chiuso evidenziando un Risultato di Gruppo al netto delle interessenze di terzi, negativo per Euro 8.057.000, con interessenze di terzi positive per € 282.000; mentre, nell’esercizio precedente il risultato del Gruppo (al netto della quota di terzi) era positivo per Euro 20.661.000. Il fatturato netto (‘Netto omzet’) mostra un decremento di 37,14 milioni di Euro, da 162,29 milioni di Euro a 125,15 milioni di Euro.

Ad attenuare gli effetti negativi della pandemia da COVID-19 sono risultate decisive le plusvalenze, pari a 86,07 milioni di Euro, oltre ai ricavi complessivi da competizioni europee pari a 43.58 milioni di Euro, che hanno apportato un contributo importante.

Nonostante la perdita registrata nel 2020/21, le cifre del bilancio 2020/21 ribadiscono che l'Ajax è un club sano, dal punto di vista economico, finanziario e patrimoniale, anche se ha dovuto affrontare l’emergenza pandemia COVID-19.

I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, pari a 27,74 milioni di Euro (€ 34,65 milioni 2019/20), per la sesta volta consecutiva nella storia del club, hanno superato i 25 milioni di Euro.

Il consiglio di amministrazione e il consiglio di vigilanza ha deciso di non distribuire nessun dividendo, per l'esercizio 2020-2021, poiché l'Ajax ha realizzato un risultato operativo negativo ante ammortamenti e plusvalenze. Inoltre, l'Ajax ha chiesto i sussidi NOW 3, che non consentono di pagare un dividendo agli azionisti.

Dal punto di vista sportivo, nel 2020/21, l’Ajax è stato eliminato nella fase a gironi di UEFA Champions League, accedendo ai sedicesimi di Europa League con eliminazione ai quarti il 15.04.2021 ad opera della Roma. Per quanto riguarda il campionato, l’Ajax ha vinto l’Eredivisie 2020/21 con 88 punti.  Nella coppa nazionale (KNVB beker), l’Ajax ha vinto il trofeo battendo il Vitesse.

Nel 2019/20, l’Ajax è stato eliminato nella fase a gironi di UEFA Champions League, accedendo ai sedicesimi di Europa League con eliminazione il 27.02.2020 ad opera del Getafe. Per quanto riguarda il campionato 2019/20, l’Eredivisie è stata sospesa e cancellata dalla Federazione calcistica dei Paesi Bassi (KNVB), mentre l’Ajax era al primo posto, comunque oltre a non assegnare il titolo, la KNVB ha deciso di non procedere alle promozioni e tantomeno alle retrocessioni.  Nella coppa nazionale (KNVB beker), che non è stata assegnata, l’Ajax era stato sconfitto in semifinale dall’Utrecht.

Il Gruppo.

AFC Ajax è stata fondata il 18 marzo 1900 in un caffè sulla Kalverstraat di Amsterdam.

“Amsterdam Football Club Ajax N.V.” è una società quotata in Borsa (“EuroNext Amsterdam”) dal 1998, con sede ad Amsterdam in Arena Boulevard 29. In base ai dati pubblicati sul bilancio, i principali soci sono: l’Associazione (Vereniging) “AFC Ajax”, con il 73.0%; NN Group N.V., con il 5.29%; Invesco Ltd, con il 4,99%.

Le controllate consolidate estere sono:

- AFC Ajax USA Inc, New York, che svolge attività commerciali, controllata al 100%.

Fino al mese di settembre 2020 era controllata anche una società sudafricana denominata “Ajax Cape Town Ltd.”, che era controllata al 51%. AFC Ajax NV ha raggiunto un accordo il 28 settembre 2020 con l'azionista di minoranza Cape Town Stars (Proprietary) Limited sulla vendita di tutte le azioni di Ajax Cape Town Ltd. L'operazione di vendita è stata effettuata in data 30 settembre 2020.

Il risultato complessivo di tale operazione di vendita, che ha determinato un effetto economico negativo di € 2,6 milioni, è stato iscritto nel risultato delle partecipazioni.

Il Gruppo Ajax possiede circa 20.000 certificati azionari di tipo F della società Stadion Amsterdam NV del valore nominale di 454 Euro cadauna per un valore nominale complessivo di € 9.075.604.

La partecipazione del 13,2% in Stadion Amsterdam NV (l'ArenA) non determina un'influenza significativa e le ricevute di deposito per una quota F di Stadion Amsterdam NV sono pertanto classificate come "investimenti disponibili per la vendita" e valutate al fair value. Infatti, tale valore è esposto in bilancio per € 2.800.000 (€ 2,8 milioni nel 2019/20), in base ad una relazione di stima.

Nel 2009/2010 è stato acquistato un certificato azionario A della società Stadion Amsterdam NV, per un importo di 225 100 Euro. Nel 2014/2015 sono stati acquistati tre certificati azionari A della società Stadion Amsterdam NV, per un importo di 677.500 Euro; nel 2015/16 sono stati acquistati due certificati della società Stadion Amsterdam NV per un importo complessivo di euro 450.000.

Nel 2018/2019 è stato acquistato 1 certificato di una quota A di Stadion Amsterdam NV per un importo di 137.500 EUR. Nel 2019/2020 sono stati acquistati 2 certificati per un importo totale di 375.000 euro.

L’importo totale di questi certificati è di 1.865.100 euro pari all’1,5%. Il certificato azionario A, dà diritto a tempo indeterminato ad uno skybox con 10 posti e parcheggio riservato con 5 posti auto riservati, ed ha un valore nominale di Euro 113.445.

Tra le partecipazioni è inclusa un’interessenza in Eredivisie NV pari a 13.613 Euro, rappresentata da un certificato azionario del valore nominale di Euro 2.500. L’importo maggiore iscritto in bilancio rispetto al valore nominale è a titolo di sovrapprezzo.

AFC Ajax NV è socia della “Coöperatieve Contractpartners XXVI U.A.”.

Il Valore dell’Ajax.

Il grafico seguente, tratto da Euronext (Link: https://live.euronext.com/en/product/equities/NL0000018034-XAMS/ajax/ajax/quotes#chart ) mostra l’andamento della quotazione in borsa dal 21-10-2020 al 21-10-2021.

I numeri di borsa dicono che l’oscillazione della quotazione dell’Ajax, nel periodo 21/10/20-20/10/21 è stata tra 13,60 e 17,40. La pandemia COVID-19, ha inciso molto.

La capitalizzazione di Borsa dell’Ajax al 19.10.2021 è di Euro 276.833.000, con una quotazione di € 15,10 e considerando 18.333.333 azioni.

La capitalizzazione di Borsa dell’Ajax al 16.10.2020 è di Euro 289.667.000, con una quotazione di € 15,80. La capitalizzazione di mercato di AFC Ajax al 30 giugno 2020 era di € 303,9 milioni. Al 15.11.2019 la capitalizzazione di Borsa dell’Ajax era di Euro 381.333.000, con una quotazione di € 20,80; mentre, la capitalizzazione di mercato di AFC Ajax al 30 giugno 2019 era di € 339 milioni.

La Strategia.

La visione strategica dell’Ajax si basa su 4 pilastri:

• Continuare a migliorare la qualità del gruppo di giocatori e dei giovani
• Posizionare l’Ajax come marchio globale
• Ulteriore sviluppo dell'organizzazione
• Mantenere l'equilibrio finanziario

La Strategia dell’Ajax punta molto sullo sviluppo del settore giovanile.

Negli ultimi dieci anni, il settore giovanile dell'Ajax è stato più volte votato come il migliore d'Europa. L’86% dei calciatori del settore giovanile dell'Ajax di età compresa tra 17 e 21 anni, è diventato un giocatore professionista negli ultimi 5 anni.

L’obiettivo è quello della formazione e l’affermazione di giovani talenti che vengono venduti con realizzo di plusvalenze.

Contemporaneamente, si cerca di perseguire anche l’obiettivo di vincere, con un ‘giuoco’ offensivo e attraente, nelle varie competizioni con una squadra giovane. Vi è la convinzione che con tale stile di gioco si possa giocare e vincere a livello europeo, con tanti giocatori provenienti dalle formazioni giovanili e in stadi al completo. Secondo gli Amministratori per conseguire un successo sportivo continuo, occorre creare il giusto mix tra giocatori formati dal settore giovanile e giocatori con esperienza internazionale.

La formazione è stata e rimane la priorità principale del club.

Pertanto l’obiettivo è quello di attrarre non solo i migliori talenti, ma anche allenatori e gli specialisti che eccellono nello sviluppo dei giovani calciatori, in modo tale che Ajax diventi la scelta privilegiata per i grandi talenti.

Gli Amministratori ritengono che questa strategia renda attraente l’Ajax anche per i tifosi e i partner commerciali, creando valore.

Il posizionamento del marchio del club come marchio globale, crea ulteriori opportunità per lo sviluppo anche per nuovi modelli di business. Dal punto di vista finanziario l’Ajax persegue una gestione economica equilibrata con l’obiettivo del pareggio e una crescita del valore del brand.

Dal punto di vista sportivo l’Ajax ha come obiettivi quello di vincere le competizioni nazionali e partecipare alle competizioni europee in modo strutturale. La partecipazione costante alla UEFA Champions League aumenta la base di potenziali tifosi.

Gli Amministratori elencano quelli che sono i Valori fondamentali del club: 1) voler essere i migliori, con una mentalità vincente; 2) pensare offensivo, nel senso di prendere sempre l'iniziativa; 3) Far crescere i talenti, “il buono non è mai abbastanza”; 4) puntare a rafforzarsi, lavorando insieme, ognuno con le proprie competenze uniche e usando le qualità dell'altro, prestando attenzione all'individuo e al suo sviluppo; 5) mostrare leadership; mostrando rispetto per se stessi, gli altri e l’ambiente; 6) avere la mentalità di Amsterdam.

La continuità aziendale.

La Relazione della società di revisione Deloitte Accountants B.V. non contiene riserve, rilievi o richiami sul tema della continuità aziendale.

Lo Stato Patrimoniale.

Nel 2020/21 sono valorizzati nell’attivo non corrente gli edifici in affitto (IFRS 16) per € 142.301.000, con un Valore iniziale per 146.900.000 e inserimento di nuovi contratti di locazione per € zero e Variazioni dei contratti di locazione per € 1.508.000 e Ammortamenti per € 6.107.000, che hanno determinato un valore contabile di Euro 142.301.000. In base all’IFRS 16 sono valorizzati Veicoli commerciali per € 2.181.000.

L’iscrizione di tali importi nella voce “Lease activa” per € 144.482.000 è controbilanciato dall’iscrizione nel passivo con segno opposto, del debito relativo: nel passivo no corrente figura la voce “Leaseverplichtingen” per € 140.014.000 e nel passivo corrente la stessa voce “Leaseverplichtingen” per Euro 6.591.000.

La struttura dello stato Patrimoniale è solida. Il Patrimonio Netto, positivo per € 221,9 milioni, finanzia il 44,1% dell’attivo. La variazione in diminuzione di € 6,85 milioni, rispetto al dato del 2019/20, è dovuta essenzialmente all’utile dell’esercizio.

Le passività non correnti sono diminuite di 1,78 milioni di euro, da € 193.294.000 a € 191.511.000.

Le passività correnti sono aumentate di 3,59 milioni di euro a causa dell’aumento dei debiti tributari correnti da € 8.158.000 a € 12.560.000 per l’imposta sulle società, di contro i debiti correnti verso club di calcio diminuiscono da € 25.466.000 a € 17.611.000.

I debiti bancari (“Kredietinstellingen”) risultano azzerati (€ 17 mila nel 2019/20). Nell’esercizio precedente tra i debiti bancari erano inclusi obblighi di leasing finanziario.

Il 7,8% del passivo riguarda debiti verso club di calcio.

Le altre passività correnti pari a € 18,95 milioni. Tale voce include il debito per il compenso degli amministratori per un importo di 600.000 euro (zero al 30 giugno 2020).

I risconti passivi correnti per ricavi anticipati per abbonamenti, Sky Box, aree ospitalità e business, sponsorizzazioni, rappresentano l’ 8,4% delle passività. I risconti passivi correnti ammontano a € 23,66 milioni (€ 18,04 milioni nel 2019/20).

Le disponibilità liquide, pari a € 17,71 milioni (€ 22,49 milioni nel 2019/20), rappresentano il 7,5% (4,4% nel 2019/20) dell’attivo. Gli investimenti di liquidità ammontano a € 24.285.000 (€ 24.098.000 nel 2019/20), che riguardano un portafoglio di investimenti detenuto presso una banca. La banca è responsabile della gestione di tali investimenti a spese ea rischio di Ajax, sulla base di direttive di investimento preesistenti. Al 30.06.2021, gli investimenti erano detenuti in forma di obbligazioni.

Il capitale circolante netto è positivo per € 28,95 milioni (€ 27,37 milioni nel 2019/20).

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra passivo non esigibile (patrimonio netto) e debiti totali determina l’indice di indebitamento. Il valore ideale deve muoversi all’intorno di 1.

Nel caso dell’Ajax è uguale a 0,79.

I mezzi propri sono inferiori al capitale di prestito.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile.

Nel caso dell’Ajax è uguale a 1,79. Il totale dei beni a disposizione è abbondantemente superiore al passivo esigibile.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso dell’Ajax è uguale a 1,32 Ciò vuol dire che l’attivo a breve è in grado di pagare i debiti a breve.

Il Valore della Rosa.

Il valore contabile della rosa al 30 giugno 2021 è di € 135,51 milioni (€ 161,29 milioni nel 2019/20) e registra un decremento di circa € 22,77 milioni circa, La variazione è dovuta ad investimenti per € 95,05 milioni, cessioni per un valore contabile netto di € 34,89 milioni e ammortamenti per € 60,5 milioni.

Gli investimenti principali hanno riguardato l’acquisto di Sébastien Haller (West Ham United) somma record di trasferimento di 22,5 milioni di euro; Antony (São Paulo Futebol Clube); Davy Klaassen (SV Werder Brema); Mohammed Kudus (FC Nordsjaelland); Sean Klaiber (FC Utrecht).

Nel 2020/2021 sono stati ceduti: Hakim Ziyech (Chelsea FC); Donny van de Beek (Manchester United); Sergiño Dest (FC Barcellona); Quincy Promes (Spartak Mosca); Joël Veltman (Brighton & Hove Albion) e Sven Botman (OSC Lille)..

I trasferimenti in uscita hanno permesso di ottenere una solida base finanziaria all'inizio della stagione.

Le Immobilizzazioni materiali.

Le immobilizzazioni materiali ammontano a € 19,27 milioni (€ 22,31 milioni nel 2019/20) e incidono per il 3,83% sull’attivo totale.

I terreni e i fabbricati sono esposti per € 14,35 milioni (€ 16,2 milioni nel 2019/20); gli impianti e i macchinari sono pari a € 244 mila (€ 291 mila nel 2019/20); gli altri beni materiali risultano pari a € 2.955.000 (€ 3.869.000 milioni nel 2019/20) e le immobilizzazioni materiali in corso ammontano a € 1.721.000 (€1.964.000 nel 2019/20).

Il costo storico della voce terreni e fabbricati è di € 36,47 milioni (€ 36,24 milioni nel 2019/20). La voce fabbricati include migliorie beni di terzi e gli interessi che vengono ammortizzati in un periodo di 10 anni. Il valore contabile al 30 giugno 2021, ammonta a Euro 2.131.680 (Euro 2.396.919 al 30 giugno 2020).

Nel 2020/21 è stato effettuato il deconsolidamento riguardante le immobilizzazioni materiali di Ajax Cape Town Ltd. a seguito della vendita di tutte le azioni di Ajax Cape Town Ltd. il 30 settembre 2020

La Posizione Finanziaria netta.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).

In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.

L’applicazione dell’IFRS 16 ha come conseguenza di includere il Debito relativo agli obblighi di locazione nel calcolo del Net Debt.

Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.

Considerando come debiti finanziari i debiti rilevati in base al principio IFRS 16, la posizione finanziaria netta dovrebbe essere negativa per 128,89 milioni.

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 30 giugno 2021 ammontano a 17,7 milioni di euro e diminuiscono di 4,78 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2020, principalmente a causa degli.

Il saldo tra crediti e debiti per la vendita e acquisizione di calciatori è positivo per € 3 milioni.

Poiché non figurano debiti fiscali e previdenziali rateizzati non correnti, la posizione finanziaria netta negativa aumentata del saldo a credito verso squadre di calcio risulta negativa per 116,4 milioni di Euro e risulterebbe conforme al Regolamento del Fair Play Finanziario.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.

Nel caso in questione, al 30.06.2021, non risulterebbero debiti direttamente attribuibili alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione.

Il Rendiconto finanziario consolidato.

La variazione delle disponibilità liquide è stata negativa per 4.783.000 (- € 39.475.000 nel 2019/20). Le disponibilità liquide finali risultano pari a € 17.713.000.

La variazione dei flussi di cassa è dovuta a flussi di cassa negativi assorbiti dall’attività operativa per € 14.122.000 e a flussi di cassa positivi dall’attività di investimento per € 16.464.000, a causa cessioni di calciatori che hanno apportato flussi positivi per € 89.289.000 e dell’acquisto di calciatori che hanno assorbito Euro 72.660.000. L’attività di finanziamento assorbe flussi di cassa per € 7.316.000. Le differenze di cambio sulle disponibilità liquide hanno generato flussi positivi per € 191 mila.

Il Conto Economico.

Il fatturato netto è stato di € 125,2 milioni, con un decremento di € 37,1 milioni dovuto a minori ricavi calcistici, principalmente a causa delle partite disputate senza pubblico.

Complessivamente i ricavi derivanti dall’attività calcistica, esclusi ricavi TV e commerciali, diminuiscono da € 89.276.000 a € 47.943.000, soprattutto per la diminuzione dei ricavi da gare nazionali e ricavi da competizioni europee, che hanno sofferto della disputa delle partite a porte chiuse.

Per quanto riguarda i ricavi da gare per competizioni nazionali, diminuiscono da € 5.824.000 a € 725.000. Non ci sono state vendite di biglietti singoli per le partite durante tutto l'anno. In sole tre partite ha avuto accesso allo stadio un numero limitato di abbonati.

I ricavi da gare per competizioni Europee diminuiscono di € 10,08 milioni, da € 10.077.000 a € zero.

Per quanto riguarda i premi per la partecipazione a competizioni Europee, essi diminuiscono da € 32,37 milioni da € 45.521.000 a € 43.582.000. Nei premi per le competizioni europee, sono incluse anche le eccedenze dei premi UEFA per il 2019/2020.

I ricavi per abbonamenti sono pari a € 415 mila e risultano diminuiti di 11,7 milioni di euro.

I ricavi per le aree business e skybox sono diminuiti di 13,4 milioni di euro, da € 14.137.000 a € 808.000.

Gli altri ricavi relativi al calcio ammontano a € 2.433.000; mentre, nell’esercizio precedente erano pari a € 1.624.000. Tali ricavi includono i compensi per il prestito di giocatori e i compensi per la fornitura di giocatori alle squadre nazionali, in particolare per UEFA EURO 2020. Il totale degli altri ricavi del calcio è stato di 2,4 milioni di euro, con un aumento di 0,8 milioni di euro.

I ricavi televisivi, che comprendono anche i ricavi internet, aumentano di 1,5 milioni di Euro, da € 10.182.000 a € 11.641.000. L’aumento è dovuto principalmente per effetto dei maggiori ricavi televisivi delle competizioni europee.

I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità sono pari a € 27.736.000 (€ 34.65 milioni nel 2019/20). Tali ricavi sono diminuiti di 6,9 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. La diminuzione è dovuta principalmente alla riduzione concessa ai partner per la disputa delle partite senza pubblico.

Il contributo degli sponsor della maglia per il 2020/2021 incluso nel fatturato netto ammonta a 9,4 milioni di euro (12,3 milioni di euro 2019/2020) pari al 7,5% del fatturato netto totale (2019/2020 7,5%).

I ricavi da partnership includono un importo di 2,4 milioni di euro (3,6 milioni di euro 2019/2020) da proventi derivanti dallo scambio di beni o servizi.

In effetti, al 30.06.2021 sono stati effettuati ordini di acquisto con adidas per un importo di EUR 3.658.901 (al 30 giugno 2020 EUR 5.195.000) per la nuova collezione di merchandising.

 

A partire dalla stagione 2020-2021, sono state stipulate nuove partnership con Acronis A partire dalla stagione 2020-2021, sono state stipulate nuove partnership con Acronis e Replay, e sono stati rinnovati i contratti con Ziggo, ABN AMRO e la Friends Lottery, tra gli altri.

Inoltre, è stata stipulata una partnership internazionale con lo Sharjah FC. Acronis figura come

Nel 2020-2021, Replay figurava come sponsor per la linea di abbigliamento ufficiale per giocatori, giocatori e staff. ABN AMRO era già stato lo sponsor principale e di maglia dell'Ajax Women per qualche tempo, ma dal 2020- si è concentrato al cento per cento come sponsor di maglia del settore giovanile dell'Ajax.

Sono state annunciate nuove partnership con, altri sponsor come: Nouryon (per la stagione 2020-2021), M Line, STAAN e Coca-Cola (per la stagione 2021-2022). Le partnership esistenti con lo sponsor principale Ziggo, il VriendenLoterij, Mascot e EA sono stati estesi. Dal 1 gennaio 2020, “Curaçao” è sulla manica della maglia dell'Ajax 1. L'Ajax e il "Curaçao Tourist Board" hanno stretto una partnership fino al 30 giugno 2023.

Le vendite di articoli di merchandising sono aumentate di € 2,69 milioni da € 18,9 milioni a € 21,58 milioni. I negozi fisici dei tifosi dell'Ajax alla Johan Cruijff ArenA, nella Kalverstraat e nel Bataviastad sono stati chiusi o limitati nelle loro possibilità per molto tempo. Le vendite tramite il negozio di fan online hanno continuato ad aumentare. L’Ajax ha aumentato il fatturato commerciale espandendo la distribuzione di merci o licenze di prodotto, nonché stipulando partnership regionali con organizzazioni commerciali. Nel 2020/21 è aumentato il numero di visitatori del sito Web.

Gli Altri Ricavi, pari a € 16.255.000, sono aumentati di € 6,9 milioni rispetto alla precedente stagione a causa del nuovo sussidio nell'ambito della misura provvisoria di emergenza per preservare l'occupazione (NOW 3.0), che è maggiore di € 6,2 milioni di Euro rispetto a NOW 2.0 del 2019/20.

Il Player Trading.



L’Ajax, nel 2020/21, ha realizzato un risultato da “player trading” positivo per € 25,5 milioni, mentre, nel 2019/20, era positivo per € 31,9 milioni. Il risultato è determinato dalla somma algebrica degli ammortamenti dei calciatori e del risultato della cessione economica sui diritti alle prestazioni dei calciatori.

Gli importi relativi alle quote di ammortamento sono aumentati di € 8 milioni, da € 52,5 milioni a € 60,0 milioni. Ciò è stato causato dall’acquisto di calciatori con elevate quote di ammortamento, principalmente per effetto di attirare Antony dos Santos nella seconda metà della stagione 2019-2020 e Sébastien Haller, Davy Klaassen, Mohammed Kudus e Sean Klaiber nella stagione 2020-2021.

Il risultato della cessione calciatori consiste principalmente nell'ammontare dei ricavi netti al netto delle commissioni di trasferimento, meno il valore di carico del giocatore in questione.

In definitiva, nel 2020/21, l’importo delle plusvalenze, pari a € 86,1 milioni (€ 84,5 milioni nel 2019/20), è riuscito a coprire il costo annuale dei cartellini ed è stato decisivo per la determinazione dell’utile finale.

Nel 2020/2021 le cessioni hanno riguardato i trasferimenti di Donny van de Beek al Manchester United FC, Sergiño Dest al FC Barcelona, Hakim Ziyech al Chelsea FC e Lassina Traore all'FK Shakhtar Donetsk. Il risultato della cessione calciatori è comprende anche le indennità di formazione, contributi di solidarietà ricevuti per ex giocatori dell'Ajax ceduti e quote di cessioni in caso di rivendita.

 

I costi operativi totali, esclusi gli ammortamenti dei calciatori, risultano diminuiti del 4,3%, da € 165,40 milioni a € 158,31 milioni, a causa della diminuzione degli altri oneri di gestione.

Il costo del venduto è aumentato di 3,2 milioni di euro da € 10,9 milioni a € 14,15 milioni, in linea con la diminuzione del fatturato delle merci.

I Costi del Personale aumentano dello 2,5%, da € 92,4 milioni a € 94.729.000, principalmente per effetto dell'incremento dei costi per stipendi calcistici per effetto dei maggiori premi dovuti per i risultati sportivi conseguiti.  Gli stipendi fissi dei giocatori, invece, sono diminuiti a causa di un accordo con i tesserati.

Il costo del personale dell’attività calcistica aumenta da 76.032.000 a 78.276.000.

La voce salari, stipendi e oneri previdenziali e assicurativi per il calcio ammonta a € 61,3 milioni (€ 61,3 milioni nel 2019/2020) per i giocatori e per un importo di € 17 milioni (2019/2020: € 14,7 milioni) sul personale tecnico e medico. Il numero dei dipendenti complessivo (Olanda e Sud Africa e Stati Uniti) è diminuito da 475 unità a 409 unità.  ed è composto da 85 calciatori, 103 dipendenti tecnici e medici e 221 altri dipendenti (al 30 giugno 2020 116 giocatori, 125 dipendenti tecnici e medici e 234 altri dipendenti). La diminuzione del numero dei dipendenti è il risultato della vendita di Ajax Cape Town Ltd. al 30 settembre 2020.

Nella voce salari, stipendi e oneri di sicurezza sociale è compreso l’importo di € 14,3 milioni in premi pari al 18,3% del costo del personale (nel 2019/2020: € 7,1 milioni; pari al 9,3%).

Il numero dei dipendenti in Olanda è diminuito da 409 unità a 408 unità; negli Stati Uniti è rimasto invariato, essendo pari a uno.

Il rapporto tra costi del personale e fatturato netto è pari al 75,7% e supera quanto previsto dal Regolamento sul Fair Play Finanziario, a causa del calo dei ricavi dovuto agli effetti negativi della Pandemia Covid-19.

Il compenso agli amministratori, tra cui figurano Edwin van der Sar (amministratore delegato) e Marc Overmars (gestione degli affari calcistici), è stato pari a € 2.108.000 (€ 1.844.000 nel 2019/20; € 5.471.000 nel 2018-19). Edwin van der Sar e Marc Overmars sono costati rispettivamente la cifra di € 808 mila (€ 646 mila nel 2019/20) ed € 512 mila (€ 696 mila nel 2019/20).

Nel 2019/20 l’Ajax ha richiesto il sussidio NOW 2.0, il ricorso a tale sussidio ha impedito di pagare bonus alla direzione. L'erogazione del bonus annuale del consiglio di amministrazione dipende dagli obiettivi da raggiungere che rientrano nell'ambito di competenza del dirigente (bonus manageriale) e dagli obiettivi sportivi da raggiungere (bonus sportivo). Nel periodo dal 1 giugno 2019 al 31 maggio 2023, al Direttore Generale sarà riconosciuto un premio annuale di permanenza per ogni anno intero in cui il Direttore Generale ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio. Il bonus di permanenza è di 150.000 euro annui per il periodo dal 1 giugno 2019 al 31 maggio 2021 e di 250.000 euro annui per il periodo dal 1 giugno 2021 al 31 maggio 2023. Inoltre, al direttore degli affari calcistici è stato assegnato un bonus di mantenimento di 250.000 EUR a stagione per ogni stagione completa di lavoro presso l'AFC Ajax NV per il 2019/2020 fino al 2023/2024 incluso, che è incluso nel relativo

Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali, compresi i beni in locazione, sono pari a € 12.136.000 (€ 11.440.000 nel 2019/20) e sono aumentati di € 696 mila.

La voce relativa agli altri costi operativi della tabella include il costo del venduto, gli altri ammortamenti e gli oneri diversi di gestione. Gli oneri diversi di gestione ammontano a € 37.301.000 (€ 50.622.000 2019/20). Tale voce include: i costi relativi alle gare pari a € 15.520.000 (€ 21.964.000 nel 2019/20); gli altri costi del personale per € 4.851.000 (€ 6.211.000 nel 2019/20); gli affitti e spese per fabbricati per € 2.897.000 (€ 5.896.000 nel 2019/20), che diminuiscono di circa 3 milioni di euro, a causa di un canone inferiore dipendente dallo svolgimento delle partite casalinghe a “porte chiuse”; i costi di gestione e amministrazione pari a circa € 14.033.000 (€ 16.551.000 nel 2019/20).  

Il costo del venduto dei prodotti a marchio Ajax e altri è aumentato da € 10,94 milioni a € 14,15 milioni in conseguenza dell’aumento del fatturato delle merci.

Le Imposte sul reddito si riducono di € 10,2 milioni, principalmente per effetto dei componenti positivi fiscali, che determinano per le imposte sul reddito un importo positivo per € 3.611.000.

 

Conclusioni.

Nel 2020/21, il COVID-19 ha reso insufficienti le notevoli plusvalenze realizzate con le cessioni di Hakim Ziyech (Chelsea FC); Donny van de Beek (Manchester United); Sergiño Dest (FC Barcellona) e Sven Botman (OSC Lille).

Abitualmente l’equilibrio economico dell’Ajax è basato sul Player Trading, alimentato dalla strategia aziendale che punta sui giovani; ma altro fattore importante è la partecipazione alle Competizioni UEFA.

Gli effetti negativi della crisi pandemica hanno un impatto negativo sul mercato dei trasferimenti dei calciatori e sui relativi risultati economici di trasferimento, su cui da molti anni fa affidamento l’Ajax.

Per la stagione 2021-2022, l’Ajax si è qualificato per la fase a gironi della UEFA Champions League per la stagione 2021-2022, che costituisce il “primo step”, tuttavia, dopo la chiusura dell’esercizio 2020/2021, i risultati della campagna trasferimenti estiva 2021/2022 sono stati inferiori alle attese.

Sia il risultato operativo che il risultato al netto delle imposte nel 2021-2022 dovrebbero essere negativi a causa di questo effetto. Gli Amministratori hanno solo la speranza riposta in eventuali risultati positivi di calciomercato e risultati sportivi soddisfacenti nella seconda metà della stagione 2021-2022 che possano garantire il raggiungimento di un risultato netto positivo.

 

sabato 16 ottobre 2021

Benfica SAD 2020/21: perdita di 17,38 milioni di Euro, con 100 milioni di proventi da cessioni calciatori.

  


Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Il bilancio 2020/21 di “Sport Lisboa e Benfica-Futebol S.A.D.”, cui fa capo la squadra portoghese del ‘Benfica’, si è chiuso con una perdita netta di € 17,38 milioni (+41,7 milioni nel 2019/20) e con un patrimonio netto positivo per € 143,65 milioni (€ 161,15 milioni nel 2019/20).

Gli impatti negativi del covid-19, la mancata partecipazione alla Champions League e il forte investimento nel rafforzamento della rosa calciatori, hanno esercitato un ruolo importante nel determinare il risultato negativo. L’indebitamento finanziario netto, è aumentato da € 94,22 milioni a € 101,77 milioni.

Il fatturato netto, senza plusvalenze, è diminuito a € 94,03 milioni da € 139,9 milioni del 2019/20.

Le principali fonti di ricavo sono state le plusvalenze e i ricavi Televisivi.

I proventi da operazioni sui diritti dei calciatori sono stati pari a 100 milioni di euro, che corrispondono al terzo miglior esercizio mai realizzato dal Benfica SAD, con notevole apporto della cessione di Rúben Dias al Manchester City. A differenza dell’esercizio precedente, caratterizzato dalla cessione di João Félix, cresciuto al Benfica Campus, all'Atlético de Madrid, per un importo di 126 milioni di euro, che generò una plusvalenza di € 108.238.000, la cessione di Rúben Dias è stata sufficiente, per evitare il risultato negativo dell’esercizio.

Dal punto di vista sportivo, anche la stagione 2020/2021 è stata caratterizzata dal fatto che il Benfica non ha raggiunto i principali obiettivi fissati ad inizio stagione.

Nella stagione sportiva 2020/21, il Benfica è giunto terzo con 73 punti in campionato. Ha perso in semifinale della “Taça da Liga 2020-2021”, il 20.01.2021 per 2 a 1 ad opera del Braga; ha perso la finale della “Taça de Portugal 2020-2021”, il 23.05.2021, per 2 a 0 sempre ad opera del Braga.

Nella stagione sportiva precedente, l'86ª edizione della massima serie del campionato portoghese di calcio (“Liga NOS”), iniziata l'11 agosto 2019, sospesa il 12 marzo 2020, a causa della pandemia di COVID-19, ripresa il 3 giugno 2020 è terminata il 26 luglio seguente. Il Benfica è giunto secondo con 77 punti. Il Benfica, nelle competizioni europee, è stato eliminato nella fase a gironi della Champions League e nei sedicesimi di Europa League. Il Benfica è stato eliminato nella fase a gironi della “Taça da Liga 2019-2020”, ossia la Coppa di Lega ed ha persola finale della “Taça de Portugal 2019-2020” il 01.08.2020 per 2-a 1 ad opera del Porto.

Gli effetti negativi del COVID-19.

Il Benfica SAD ha rilevato nel 2020/21i ricavi correlati alle cinque partite giocate a porte chiuse per la Liga NOS 2019/20, spostate nel 2020/21, di conseguenza, il valore dei 7,6 milioni di euro dei ricavi da televisione e sponsorizzazioni, relativi alle partite spostate, è stato rilevato come provento nel 2020/21.

La stagione sportiva 2020/21 è stata caratterizzata dal fatto che le partite di calcio si sono svolte senza pubblico negli stadi. Questa situazione ha praticamente azzerato i ricavi da gare, inoltre, ha anche influito sui costi relativi all'organizzazione delle partite.

Il Calciomercato ha subito un rallentamento del numero di operazioni effettuate a seguito della pandemia associata al covid-19 e il grado di incertezza che questo ha portato all'economia in generale.

La cessione dei diritti sportivi dal giocatore Rúben Dias al Manchester City è stata un'eccezione, che ha permesso al Benfica di garantire un guadagno importante nel 2020/21.

La continuità aziendale.

Per quanto riguarda gli effetti negativi della Pandemia COVID-19 sulla continuità aziendale, il Benfica SAD continua a monitorare costantemente l'evoluzione della pandemia attraverso i propri organi, cercando di ridurre al minimo i possibili rischi associati. La dirigenza è convinta che, con l'evoluzione del processo di vaccinazione, le attività economiche torneranno alla normalità e non è a rischio la continuità aziendale.

I Revisori di Mazars & Associados, SROC, S.A., nella relazione non hanno mosso rilievi o richiami di informativa riguardanti la continuità aziendale e hanno giudicato appropriato l’utilizzo del principio della continuità aziendale da parte degli amministratori.

Il Patrimonio Netto.


Il patrimonio netto espone un valore positivo per € 143,65 milioni. Nel 2019/20, il patrimonio netto era positivo per € 161,14 milioni. La variazione negativa di € 17,49 milioni è dovuto essenzialmente alla perdita dell’esercizio.

Il Patrimonio netto “finanzia” il 27,5% dell’attivo; mentre, il Capitale di terzi ne finanzia il 72,5%.

Il capitale sociale di “Benfica SAD” é di 115 milioni di euro ed é rappresentato da 23.000.000 azioni ordinarie, nominative, con un valore nominale di 5 euro ciascuna, composte da 9.200.000 azioni di categoria A e n. 13.800.000 di categoria B, rappresentanti rispettivamente il 40% e 60% del capitale sociale.

Gli azionisti con azioni di categoria A sono: ‘Sport Lisboa e Benfica’ con 9.200.000 azioni pari al 40,00%.

Gli azionisti con azioni di categoria B sono: ‘Sport Lisboa e Benfica, SGPS, S.A.’ con 5.439.401 azioni pari al 23,65%; José António dos Santos 3.132.942 azioni pari al 13,62%; José da Conceição Guilherme con 856.900 azioni pari al 3,73%; Luís Filipe Ferreira Vieira con 753.615 azioni pari al 3,28%; Quinta de Jugais, Lda.con 460.926 azioni pari al 2,00%; Grupo Valouro - SGPS, S.A. con 450.000 azioni pari al 1,96%; Avibom - Avícola, S.A. con 172.166 azioni pari al 0,75% e Altri con 2.534.050 azioni pari al 11,01%.

L’Indebitamento Finanziario Netto.

L'indebitamento netto, con esclusione dei derivati, ammonta a 100,9 milioni di euro, e risulta in aumento dell'8,8% rispetto al 2019/20, che rappresenta il secondo valore più basso degli ultimi dieci anni;


L’indebitamento finanziario lordo, considerando anche gli strumenti finanziari derivati, ammonta a € 145,84 milioni (€ 90,55 milioni nel 2019/20), di cui € 863 mila (€ 1,47 milioni nel 2019/20) per derivati per copertura dal rischio di variazione del tasso di interesse.

Poiché le disponibilità liquide sono pari a € 44,1 milioni (€ 5,3 milioni nel 2019/20), l’indebitamento finanziario netto ammonta a € 101,77 milioni (€ 94,22 milioni nel 2019/20). L’importo maggiore dei debiti finanziari riguarda i prestiti obbligazionari pari a € 108,8 milioni (€ 58,92 milioni nel 2019/20), i debiti bancari per € 36,22 milioni (€ 39,16 milioni nel 2019/20).

I crediti per la vendita di calciatori sono allocati tra i crediti verso clienti. L’importo complessivo ammonta a circa € 49,4 milioni (€ 80,8 milioni nel 2019/20).

Il saldo dei crediti da calciomercato al 30 giugno 2021, riguarda Pedrinho (Shakhtar Donetsk), Nuno Tavares (Arsenal), João Carvalho (Nottingham Forest) e Franco Cervi (Celta de Vigo).

I debiti da calciomercato, allocati tra i debiti verso fornitori, ammontano a € 101,6 milioni (€ 61,8 milioni nel 2019/20). Al 30 giugno 2021, la voce è principalmente influenzata dagli investimenti effettuati nell'acquisizione dei diritti degli atleti Darwin Nuñez, Pedro da Silva (Pedrinho), Waldschmidt, Raúl de Tomás, Otamendi, Weigl e Lucas Veríssimo, oltre a intermediazioni nella vendita dei diritti degli atleti João Félix, Raúl Jiménez e Rúben Dias.

Il saldo tra crediti e debiti da calciomercato è negativo per € 52,43 milioni (€ 18,61 milioni nel 2019/20).

Dal punto di vista gestionale,l’ EBITDA è pari a € 36,81 milioni e il rapporto tra indebitamento finanziario netto e EBITDA, peggiora di molto rispetto all’esercizio precedente, perché ammonta a 2,7649 (0,898 nel 2019/20).

A causa del calo dei ricavi per le partite disputate a porte chiuse, l’indebitamento finanziario netto unitamente al saldo da calciomercato, risulta superiore al fatturato netto e bisognerà monitorare tale circostanza ai fini del Fair Play Finanziario, anche se non sono presenti debiti tributari non correnti, e bisognerà non considera l’indebitamento per lo stadio e le strutture sportive. Inoltre, non bisognerà considerare i costi per il settore giovanile.

Altri debiti e contenziosi.

Nella voce altri debiti vengono allocati anche i debiti verso il personale. I debiti verso il personale, “Remunerações a liquidar” mostrano un saldo al 30 giugno 2021, pari a € 2.864.000 (€1.352.000 nel 2019/20).

La voce “Acréscimos de gastos ”ratei spesa pari a € 9.527.000, comprende il preventivo per ferie, ferie e sussidio natalizio da corrispondere al personale, i premi per gol e prestazione da corrispondere ai calciatori, i compensi monetari di natura globale pattuiti esigibili nei mesi successivi e i debiti relativi alle società del Gruppo Benfica che non vengono fatturate, per oltre agli impegni con fornitori non ancora riflessi in conto corrente riferiti a servizi resi fino alla data di bilancio.

Il saldo dei ratei passivi al 30 giugno 2021 include un importo di 754 migliaia di euro (30 giugno 2020: 5.087 migliaia di euro) riferito a società del gruppo e parti correlate che, sommate al saldo della voce acconti su vendite, ammontano a 5.371 mila euro (30 giugno 2020: 10.517 mila euro).

Il fondo rischi ammonta a € 1.480.000 ed è stato creato per coprire i rischi a cui il Benfica SAD è esposto, in particolare, ai casi derivanti da contenziosi sorti presso organismi sportivi internazionali e ai casi derivanti da verifiche fiscali da parte delle autorità fiscali gli esercizi 2004, 2005, in attesa dell'esito dei reclami presentati e dei processi in corso presso i tribunali competenti.

I debiti verso l’Erario e altri enti pubblici presentano il seguente dettaglio: Ritenuta alla fonte IRS per € 2.179.000; Previdenza sociale per €667.000; l’imposta annuale sulle società (IRC) per € zero (€1.027.000 nel 2018/20). Gli importi delle ritenute fiscali sul reddito e della Previdenza Sociale comprendono gli importi del mese di giugno che sono dovuti e sono stati pagati nel mese di luglio. Nel bilancio è scritto che al 30.06.2021 le tasse e i contributi sociali per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020, poiché il Benfica SAD ha aderito ai piani di pagamento dilazionati, che sono stati creati in risposta alla pandemia associata al COVID-19. Nel 2020, tutti questi valori erano debitamente regolarizzati, secondo le date previste dai piani di rateizzazione.

I debiti verso fornitori e altri creditori ammontano a Euro 109.415.000, di cui Euro 57.071.000 non correnti, registrano una crescita del 62,1% rispetto al 30 giugno 2020, soprattutto a causa dagli impegni assunti con gli acquisti dei calciatori Darwin Nuñez (Almeria), Pedrinho (Corinthians), Waldschmidt (Friburgo), Otamendi (Manchester City) e Lucas Veríssimo (Santos FC).

Il Valore delle strutture.

Il totale dell’attivo ammonta a € 523,26 milioni; mentre nel 2019/20 era pari a € 487,07 milioni.

Le immobilizzazioni materiali, pari a € 108,12 milioni (€ 108,77 milioni nel 2019/20), incidono per il 20,7% sul totale dell’attivo. In base all’IFRS 16, tra le attività tangibili sono classificati i diritti d’uso, per un valore contabile netto di € 70.446.000 (€ 74.056.000 nel 2019/20). La voce “Diritti d'uso” si riferisce principalmente alla registrazione del contratto di utilizzo dell'“Estádio do Sport Lisboa e Benfica”.

Il valore dei terreni è aumentato da € 1.602.000 a5.207.000, i fabbricati e le altre costruzioni mostrano un valore contabile netto di € 28,46 milioni (€ 27,96 milioni nel 2019/20). Il costo storico evidenziato in bilancio è di € 42,45 milioni (€ 40,87 milioni nel 2019/20).

La voce fabbricati e altre costruzioni comprende essenzialmente le spese sostenute per la realizzazione del Benfica Campus, realizzato sui terreni di proprietà di Sport Lisboa e Benfica situati in Seixal, per i quali fu stato costituito un diritto di superficie per un importo di Euro 1.765.000 e per un periodo di 15 anni, a partire dal 19 aprile 2005.

L'atto prevedeva che al termine del trasferimento del diritto di superficie, Sport Lisboa e Benfica potesse acquisire la costruzione realizzata dal Benfica SAD o, non volendo esercitare tale diritto, la Società poteva acquisire la proprietà del terreno.

Benfica SAD ha esercitato il diritto di acquisire il terreno. Le parti hanno concordato l'acquisizione di terreni da parte del Benfica SAD per un importo di € 3.605.000, in base ad una valutazione indipendente.

Gli incrementi del periodo delle immobilizzazioni materiali in corso si riferiscono essenzialmente a lavori e altre migliorie effettuati presso il Benfica Campus.

Il Valore della Rosa.

Il valore contabile netto della rosa calciatori aumenta del 42,1%, da € 102,88 milioni a € 146,16 milioni.

La variazione è dovuta principalmente agli investimenti effettuati nella rosa dei giocatori per € 113,38 milioni, tra cui figurano gli acquisti di Darwin Núñez (UD Almería) con un investimento complessivo di 24,00 milioni di Euro ; Éverton Grêmio Porto Alegrense per 20,00 milioni di Euro ; Pedrinho (SC Corinthians Paulista) per 18,00 milioni di Euro ; Luca Waldschmidt (SC Friburgo) per 15,00 milioni di Euro ; Nicolás Otamendi (Manchester City) con un investimento complessivo di 15,00 milioni di Euro ; Lucas Veríssimo (Santos FC) per 6,50 milioni di Euro ; Gilberto (Fluminense Football Club) con un investimento complessivo di 3,00 milioni di Euro  .

Sono state effettuate cessioni per un valore contabile residuo di Euro 17,39 milioni. La più importante delle cessioni riguarda Rúben Dias al Manchester City per 68 milioni di euro, che può aumentare di ulteriori 3,6 milioni de euro, al raggiungimento di determinati obiettivi.

Gli ammortamenti e svalutazioni della rosa calciatori sono stati effettuati complessivamente per € 47,1 milioni (€ 361 milioni nel 2019/20).

Al 30 giugno 2021, nel valore netto globale della rosa calciatori figurano 22 calciatori, il cui valore contabile netto è di oltre 1 milione di euro, precisamente:

• Tutti i diritti economici dei giocatori Conti, Luís Fernandes (Pizzi), Otamendi e il 75% dei diritti economici del giocatore Caio Lucas, con contratto di lavoro sportivo in vigore fino al 30 giugno 2023;

• Tutti i diritti economici dei calciatori Cádiz, Carlos Vinícius, Francisco Machado (Chiquinho), Rafael Silva (Rafa), Seferovic e l'85% dei diritti economici del giocatore Felipe da Silva (Morato), con contratto di lavoro sportivo in vigore fino al 30 giugno 2024;

• Tutti i diritti economici dei calciatori Alfa Semedo, Darwin Nuñez, Everton, Gabriel, Gilberto, Lucas Veríssimo, Odysseas Vlachodimos, Waldschmidt, Weigl e Yony Gonzalez, con contratto di lavoro sportivo in vigore fino al 30 giugno 2025;

• Tutti i diritti economici dei giocatori Gil Dias e Rodrigo Pinho, con contratto di lavoro sportivo in vigore fino al 30 giugno 2026.

Le percentuali di diritti pluriennali alle prestazione sportive dei calciatori citate tengono conto della compartecipazione con enti terzi.

Alla data della Relazione, 8 settembre 2021, i diritti relativi ai calciatori Caio Lucas, Alfa Semedo e Waldschmidt non erano più detenuti dal Benfica SAD, in conseguenza della cessione dei calciatori.

Il Rendiconto Finanziario

La variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per 38,75 milioni. Tale variazione è stata determinata dal flusso di cassa da attività operative che ha assorbito € 82,92 milioni, dal flusso di cassa da attività di investimento, che ha generato un flusso positivo di € 80,18 milioni, grazie alle cessioni di calciatori e dal flusso di cassa da attività di finanziamento, che ha generato un flusso positivo di € 41,48 milioni.

I Ricavi.

I ricavi operativi al 30 giugno 2021, escluse le plusvalenze, sono pari a € 94,03 milioni

 (€ 139,9 milioni nel 2019/20) e hanno registrato un decremento di € 45,9 milioni pari al 32,8%.

I premi ottenuti per le competizioni UEFA ammontano a 10.169.000 euro con un decremento di 38,32 milioni rispetto al 2019/20, pari al 79%.

I ricavi da gare registrano la cifra di € 459 mila (€ 22.15 milioni nel 2019/20), con un decremento del 97,9%, a causa dello svolgimento delle partite senza spettatori.

I ricavi da attività commerciale diminuiscono da € 30.518.000 a € 27.886.000, corrispondenti a un decremento dell'8,6% rispetto al 2019/20.

Nei ricavi commerciali figurano i ricavi per la locazione di spazi allo stadio, che vengono ceduti dal Benfica Estádio, sono trasferite a Benfica SAD nell'ambito del contratto per il funzionamento e la gestione dello stadio firmato dalle due entità, ammontano a €2.977.000 (€ 2.351.000 nel 2019/20). I proventi di tale voce nell'esercizio in corso sono influenzati dall'affitto dello stadio per lo svolgimento di quattro partite della fase finale della Champions League per la stagione 2019/20, svoltasi ad agosto 2020.

La voce sponsorizzazioni pari a € 18.906.000 (€ 19.258.000 nel 2019/20) include i proventi dei vari contratti di sponsorizzazione, in particolare i contratti di main sponsor con “Emirates”, sponsor tecnico con “Adidas”, sponsor ufficiale con “Central de Cervejas”. I ricavi per Royalties aumentano da 1.539.000 a € 1.760.000. Gli altri ricavi commerciali diminuiscono da € 7.370.000 a € 4.243.000.

Adidas ha prolungato, a fine stagione, il lungo rapporto che ha con il Benfica SAD, confermando che continuerà ad essere sponsor tecnico per altri sei anni, cioè fino alla fine della stagione sportiva 2026/27. Emirates continuerà ad essere Main Sponsor per altre tre stagioni, avendo optato per il rinnovo del contratto di main sponsor, che è in vigore fino alla fine della stagione 2023/24.

La voce altri proventi da attività commerciale pari a Euro 4.243.000 comprende proventi vari, tra cui indennizzi assicurativi, nell'esercizio precedente, tale voce era stata influenzata dal cachet ricevuto dal tour precampionato svoltosi negli Stati Uniti d’America, per partecipare alla International Champions Cup.

I ricavi televisivi diminuiscono del 24,7%, da € 87.281.000 a65.686.000, a causa della mancata partecipazione alla UEFA Champions League e, tuttavia, restano la principale Fonte di ricavo del Benfica SAD, escluse quelle derivanti da transazioni sui diritti degli atleti. Il decremento del 24,7% rispetto al 2019/20 è dovuto dal fatto che il Benfica non ha disputato la UEFA Champions League.

La voce riguardante i ricavi per diritti TV è composta da Ricavi Televisivi per € 55.015.000 (€ 38.594.000 nel 2019/20) Ricavi da Competizioni Europee per € 10.169.000 (€ 48.491.000 nel 2019/20) Altri Ricavi per € 502 mila (€ 196 mila nel 2019/20).

I ricavi televisivi si riferiscono principalmente al contratto per lo sfruttamento dei diritti televisivi in vigore con NOS, e si segnala che i proventi relativi alle tre partite della stagione 2019/20 disputate in casa nel luglio 2020, sono stati contabilizzati nel 2020/21.

Nell'anno 2020/21, la categoria dei premi UEFA include i premi di partecipazione, prestazioni e market pool per l'Europa League, una competizione in cui il Benfica ha giocato nella fase a gironi e ha raggiunto la sedicesima fase finale. Nel 2019/20, la voce comprendeva i premi di partecipazione, rendimento e market pool riferiti alla fase a gironi della Champions League, con la squadra trasferita in Europa League, dove ha raggiunto anche i sedicesimi di finale.

Il Player Trading.

Il risultato del Player Trading è positivo per € 35,3 milioni. La variazione rispetto all’esercizio precedente è stata negativa per € 50,6 milioni. Nel 2020/21, il Player Trading del Benfica riesce a coprire i costi degli ammortamenti e svalutazioni dei calciatori, che sono aumentati da € 39,79 milioni a € 52,24 milioni.

Il saldo tra plusvalenze e minusvalenze è positivo per € 87.558.000 (€ 125.715.000 nel 2019/20). Le plusvalenze ammontano a € 100.016.000 (€ 145.154.000 nel 2019/20) e risultano diminuite del 31,1% rispetto al 2019/20. Le plusvalenza maggiore ha riguardato la cessione di Rúben Dias al Manchester City ha determinato una plusvalenza di 66,4 milioni di euro, dalla quale viene detratto un importo di 1.504 mila euro dall'effetto dell'aggiornamento finanziario.

Le Spese per operazioni diritti atleti sono pari a € 12.458.000.

I Costi.

I costi operativi, con esclusione dell’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali, ammontano a € 154,47 milioni (€ 171,92 milioni nel 2019/20) e registrano un decremento del 10,1%.

La voce delle forniture e dei servizi esterni diminuisce del 36,4% da € 72,66 milioni a € 46,2 milioni.

Tale voce comprende i costi per la Gestione operativa dello stadio che diminuiscono da € 25.724.000 a € 12.164.000. La voce dei costi di gestione operativa dello stadio riguarda i servizi appaltati al Benfica Estádio, nell'ambito dell'utilizzo dello Sport Lisboa e Benfica Stadium, che non si qualifica come componente di locazione, alla luce dell'IFRS 16.

Il costo del personale è aumentato da € 85,66 milioni a € 97.061.000, con un incremento del 13,3%. La Remunerazione fissa del personale è aumentata da € 62.968.000 a € 75.829.000; la Remunerazione variabile è aumentata da € 7.272.000 a € 4.114.000.

L’incidenza di tale costo sui ricavi senza plusvalenze è del 103,2% (61,2% nel 2019/20), che vuol dire che, nel 2020/21, il fatturato netto non è bastato per far fronte al costo del personale.

L’EBITDA ammonta a € 36,8 milioni, mentre nel 2019/20 ammontava a € 104,93 milioni.

L’EBIT, ossia l'utile operativo, incluse le plusvalenze, risulta negativo ed ammonta a € 25,12 milioni (€ 53,97 milioni nel 2019/20).

La differenza tra proventi e oneri finanziari è negativa per € 8,9 milioni, nel precedente esercizio era negativa per € 7.97 milioni. Gli oneri finanziari sono aumentati da € 16,79 milioni a € 18,78 milioni. Gli interessi passivi sono principalmente relativi a prestiti obbligazionari e prestiti bancari in essere e ammontano a € 14.732.000.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 34.02 milioni, nel 2019/20 era positivo per € 46,49 milioni e nel 2018-2019 era positivo per € 24,65 milioni.

Il risultato netto presenta una perdita netta di circa € 17,38 milioni, mentre nell’esercizio precedente l’utile netto era di circa € 41,7 milioni; nel 2018-2019 l’utile netto era di circa € 28 milioni.

Conclusioni.

Tre sono le cause che hanno determinato la perdita 2020/21: il Covid-19; la mancata partecipazione alla Champions League e le conseguenze dell’investimento fatto nella squadra di calcio.

Gli impatti negativi del covid-19, sull'attività della Società, determinando lo svolgimento delle partite senza pubblico, hanno praticamente azzerato i ricavi da gare.

La mancata partecipazione alla Champions League, ha privato il Benfica SAD dei ricavi derivanto dai premi distribuiti da UEFA in questa competizione, che sono stati sostituiti da quelli dell'Europa League, nettamente inferiori. 

Il forte investimento fatto nella squadra di calcio ha determinato l’aumento del costo del personale e degli ammortamenti.

La cessione del calciatore Rúben Dias al Manchester City non è bastata ai fini dell’equilibrio economico.

domenica 3 ottobre 2021

Bilancio Juve 2020/21: perdita di € 209,9 milioni, con minori ricavi per € 92,7 milioni e minori proventi da gestione diritti da calciatori per € 128,8 milioni.

 

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Anche nel 2020/21, la crisi sanitaria legata al COVID-19, ha continuato a condizionare la gestione economica della Juventus e con i suoi effetti economici negativi, ha “spezzato le ali” al progetto di crescita legato ad un aumento dei ricavi a seguito dell’investimento Ronaldo. I ricavi non sono bastati a coprire i costi. Tra i ricavi, negli ultimi esercizi, svolgevano un ruolo rilevante le plusvalenze, che hanno subito un crollo anche a causa della Pandemia COVID-19, oltre ai ricavi da gare che si sono praticamente azzerati. Sempre a causa della Pandemia COVID-19, i Ricavi da vendite di prodotti e licenze hanno subito una riduzione invece di “decollare”. Tra i costi, quello di Cristiano Ronaldo, tra stipendio e ammortamenti è rimasto invariato. 


La situazione costringe il Consiglio di Amministrazione a richiedere agli azioni un aumento di capitale fino a massimi 400 milioni di Euro, dopo che era già stato richiesto un aumento due anni fa di circa 300 milioni di Euro. La situazione costringe il Consiglio di Amministrazione a richiedere agli azioni un aumento di capitale fino a massimi 400 milioni di Euro, dopo che era già stato richiesto un aumento due anni fa di circa 300 milioni di Euro.

Per l’esercizio 2020/21 la Juventus ha redatto il bilancio consolidato, poiché il 3 luglio 2020 Juventus ha acquistato l’intero capitale sociale della società B&W Nest S.r.l., che gestisce il “J Hotel”. Nell’esercizio 2020/2021, la Juventus ha registrato una perdita consolidata di € 209,9 milioni, mentre il bilancio di esercizio 2019/20 era stato chiuso con una perdita di € 89,7 milioni.

Il continuo permanere dell’impatto negativo del COVID-19 ha provocato l’aumento della perdita, che è stata determinata da minori ricavi ordinari per € 92,7 milioni, perché sono mancati i ricavi da stadio, e minori proventi da gestione diritti da calciatori per € 128,8 milioni, per la minore liquidità del calciomercato, ad esclusione degli sceicchi.

In particolare, la disputa delle partite a porte chiuse senza spettatori, ha determinato minori ricavi da gare per € 41.448.808 e minori ricavi da vendite di prodotti e licenze per € 6.421.861.

Si sono registrati minori proventi da gestione diritti da calciatori per € 128,8 milioni. La riduzione dei proventi da gestione diritti da calciatori è anche dovuta alla carenza di liquidità nel calciomercato ed ha manifestato il “rovescio della medaglia” di una gestione che si affidava anche a tali proventi, come ha fatto la Juventus negli ultimi esercizi.

L’aumento dei ricavi per diritti radiotelevisivi per € 68,9 milioni, è dovuto per € 63 milioni al maggior numero di partite disputate, a causa dello spostamento di alcune gare del 2019/20. I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, sono aumentati. L’aumentato dei ricavi dell’e-commerce, ha in parte compensato il calo dei ricavi del canale dei negozi fisici.

In ogni caso, ai fini del Fair Play Finanziario, il bilancio 2020/21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019/20, a causa della Pandemia Covid-19, che ha causato la riduzione dei ricavi da gare oltre al prolungamento della Stagione Sportiva 2019/2020 terminata nel mese di Agosto 2020, con la disputa delle partite senza spettatori.

La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019/20 e 2020/21: “the reporting periods ending in 2020 and 2021 which will be considered as one single reporting period (considered as reporting period T)”.

 Nel 2020/21, i ricavi operativi lordi, su cui incidono per l’8,93% (30% nel 2019/20), i proventi da gestione calciatori raggiungono la cifra di € 480,7 milioni (€ 573,4 milioni nel 2019/20; € 621,4 milioni nel 2018/19). Di fatto, fino al 2019/20, i proventi da gestione calciatori erano una componente importante dei ricavi operativi lordi per raggiungere l’equilibrio economico.

Non a caso, la gestione economica della Juventus, negli esercizi precedenti era stata caratterizzata dall’approccio dinamico alle campagne trasferimenti calciatori per cogliere opportunità di valorizzazione e di investimento, che era una condizione fondamentale ai fini del Consolidamento dell’equilibrio economico e finanziario, che rientrava tra gli obiettivi strategici e operativi del Piano per la gestione e lo sviluppo della Società.

Mentre i ricavi operativi diminuiscono del 16,2%, i costi operativi, in controtendenza, sono aumentati dell’8,5%.  I costi operativi sono aumentati di € 35,2 milioni, soprattutto a causa dell’aumento del costo del personale tesserato, perché nel 2019/20, a causa del contesto pandemico sono state effettuate rinegoziazioni individuali con il personale tesserato. L’incremento del costo del personale tesserato è stato del 15%. L’incremento degli ammortamenti e accantonamenti è stato di 2,2 milioni.

Invero, sull’aumento degli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ha giocato un ruolo importante l’impairment su Cristiano Ronaldo di 14 milioni, ceduto il 31 agosto 2021 al Manchester United, a cui si deve aggiungere l'operazione del riscatto di Romero da parte dell’Atalanta, perfezionata il 6 agosto 2021, che ha comportato la svalutazione per € 4,8 milioni.

Continua a valere l’ipotesi, che i costi del personale e gli ammortamenti erano stati parametrati in funzione di un obiettivo superiore al raggiungimento dei quarti nella UEFA Champions League. Il fatto che gli ultimi due esercizi, non siano stati superati gli ottavi di UEFA Champions League, ha contribuito ad aumentare le perdite.

Come altri club, la Juventus ha investito molto nel parco calciatori, che sono fondamentali per il successo sportivo e di conseguenza per il futuro del club. Tuttavia tali investimenti determinano e rappresentano anche i costi principali del club. Inoltre, nel caso dei migliori giocatori, che sono spesso rappresentati da agenti “aggressivi”, i costi sono elevati.

Di conseguenza, l'aumento dei costi dei calciatori rende difficile per i club raggiungere livelli di redditività stabili, anche in considerazione dell'imprevedibilità dei risultati sportivi.

Il bilancio 2020/21 di Juventus Football Club S.p.A. mostra un risultato d’esercizio, al netto delle imposte, negativo per Euro 209.885.432. Nell’esercizio 2019/20, il risultato d’esercizio, al netto delle imposte, era negativo per Euro 89.682.106, nel 2018/19 era negativo per Euro 39.895.794.

Sul risultato netto, grava anche il peso delle imposte, pari a circa € 2,08 milioni, poiché il risultato prima delle imposte dell’esercizio 2020/21, risulta negativo per € 207.800.171 (-€ 81.657.094 nel 2019/20; -€ 26.897.835 nel 2018/19).

Anche il risultato economico complessivo è negativo per € 210.765.764, a causa dei componenti iscritti a riserva da cash flow hedge per € 1.070, alle Perdite iscritte a riserva da prima applicazione IFRS16 per € 16.891 e ai componenti iscritti a riserva da fair value attività finanziarie per € 862.371.

Al 30.06.2021, il patrimonio netto è positivo per 28.438.822 (239.204.587 nel 2019/20; € 31.242.712 nel 2018/19; € 72.044.071 nel 2017/18; € 93.773.793 nel 2016/17) e l’indebitamento finanziario netto aumenta di € 4 milioni, da € 385,2 milioni a € 389,2 milioni, di cui € 343,1 milioni non corrente.

Dal punto di vista sportivo, la stagione sportiva 2020/21 della Juventus, è stata segnata dall’eliminazione agli ottavi di Champions League ad opera del Porto.

La Juventus ha vinto la Coppa Italia 2020/21, battendo l’Atalanta per 2 a 1. La Juventus ha vinto anche la Supercoppa Italiana a Reggio Emilia con il Napoli per 2-0.

La stagione sportiva 2019/20 della Juventus, è stata segnata dalla sospensione delle competizioni, ed è terminata il 3 Agosto 2020, con l’eliminazione agli ottavi di Champions League ad opera dell’Olympique Lyonnais.

La Serie A 2019/20 è terminata il 01.08.2020 ed ha visto la Juventus vincere per la nona volta consecutiva il campionato italiano di Serie A, la sconfitta in finale della Coppa Italia, ai rigori, ad opera del Napoli. La Juventus ha perso la Supercoppa Italiana con la Lazio.

Continuità aziendale

Nell’esercizio 2020-2021, la pandemia da Covid-19 ha continuato a determinare un difficile contesto economico e finanziario generale; tuttavia gli amministratori hanno valutato che non sussistono significative incertezze relativamente all’utilizzo del presupposto della continuità aziendale e vi sono gli elementi che consentono al Gruppo di proseguire l’attività operativa nei dodici mesi successivi dalla data di riferimento del bilancio. A supporto di quanto detto sopra, gli Amministratori hanno considerato i principali indicatori economici, patrimoniali e finanziari contenuti nella revisione del Piano di sviluppo 2019/24 approvata in data 30 giugno 2021 dal Consiglio di Amministrazione.

Le stime quantitative del Piano di sviluppo 2019/24 aggiornato evidenziano che nel 2021/2022 si prevedono un flusso di cassa negativo e una perdita d’esercizio coperti dalla disponibilità di linee di credito non utilizzate alla data del 30 giugno 2021 (pari ad Euro 335,9 milioni) e dai positivi effetti dell’aumento di capitale in opzione fino ad Euro 400 milioni che sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea straordinaria del 29 ottobre 2021.

Il 27 agosto 2021 l’azionista di maggioranza, EXOR N.V., ha effettuato un versamento in conto futuro aumento di capitale per complessivi Euro 75 milioni.

Il Valore della Juventus.

Al 30.06.2021, EXOR N.V. l’azionista di maggioranza di Juventus Football Club, col 63,77%, riporta un valore di libro della partecipazione in Juventus Football Club un valore pari a € 31milioni e un valore ai prezzi di mercato pari a € 612 milioni (727 milioni USD).

Il valore complessivo ai prezzi di mercato della Juventus al 30.06.2021 è di circa 959,69 milioni di Euro.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale delle attività risulta diminuito del 22,9%, assestandosi a 907 milioni di Euro (€1,19 miliardi di Euro nel 2019/20).

La presenza dello stadio di proprietà e altre infrastrutture sportive rende la struttura del bilancio della Juventus, rispetto a quella di altri club italiani, più vicina agli standard degli altri club europei. Il peso sul totale dell’attivo della voce “Terreni e fabbricati”, al netto degli ammortamenti, è del 15,7% circa.

Il peso dei diritti pluriennali sul totale dell’Attivo è del 47,5% (43,2% nel 2019/20).

La voce terreni e fabbricati aumenta del 3,2%, da € 138.517.513 a142.917.525.

Tali attività riguardano:

- lo Juventus Training Center di Vinovo;

- lo Stadio;

- lo Juventus Museum;

- lo Juventus Megastore.

Per quanto riguarda la suddivisione degli importi contabili emergono i seguenti valori: i terreni del Centro Sportivo di Vinovo (“Juventus Training Center”) per € 5 milioni; I terreni adiacenti il Centro Sportivo per € 10.800.000; i fabbricati del Centro Sportivo di Vinovo (“Juventus Training Center”) per € 14.409.000; lo Stadio “Allianz Stadium”, lo “Juventus Museum” e lo “Juventus Megastore” per un valore contabile netto complessivo di € 94.281.000.

I Diritti d’uso IFRS 16 evidenziano un valore contabile netto di euro 18.428.000 e riguardano la contabilizzazione dei contratti di affitto della sede sociale e del centro sportivo di allenamento della Continassa, nonché agli altri immobili adibiti a negozi ed uffici.

Le Altre attività materiali, pari a € 20.171.580, hanno subito l’applicazione del principio IFRS 16 con l’evidenziazione di Diritti d’Uso IFRS 16 con un valore lordo di Euro 4.094.000 ed un valore contabile netto di Euro 1.178.000.

L’attivo corrente, comprensivo degli anticipi a fornitori correnti, risulta inferiore al passivo corrente, comprensivo degli anticipi da clienti correnti, di € 179,9 milioni (-€ 168,1 milioni nel 2019/20), conseguenza, molto probabilmente, degli investimenti realizzati nel corso degli anni.

Il capitale investito netto, pari a € 417,6 milioni, risulta diminuito di 206,7 milioni di Euro circa.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale risulta diminuito ed è pari a 1,032 (1,255 nel 2019/20), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,51 (0,61 nel 2019/20), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

Tuttavia nel caso in questione i debiti a breve comprendono anticipi da clienti correnti per € 22.158.693.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, è l’indicatore più importante del Fair Play Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.

Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,51, inferiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,8. Tuttavia bisognerà verificare se l’indicatore di liquidità calcolato secondo quanto previsto dall’art. 85 delle N.O.I.F., al 31 marzo 2021, per la sessione di mercato estiva, e al 30 settembre 2021, per la sessione di mercato invernale, rispetti la misura minima di 0,8.

Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima si potrebbe colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano potrebbe ridurre l’importo da colmare di 2/3.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio netto al 30 giugno 2021 è positivo per € 28.438.822 (€ 239.204.587 nel 2019/20) e finanzia il 3,1% dell’attivo (20,3% nel 2019/20).

La variazione negativa di € 210.765.765, rispetto al patrimonio netto del 30 giugno 2020, è dovuta sostanzialmente alla perdita netta dell’esercizio registrata -€ 209.885.432 e alla variazione negativa della “Riserva da fair value attività finanziarie” per € 862.371; variazione negativa della “Riserva da cash flow hedge”, per € 1.070 e all’esposizione della “Riserva da prima applicazione IFRS” per l’importo negativo di €16.891.

Il Patrimonio Netto, essendo positivo, è conforme a quanto stabilito dal regolamento del Fair Play Finanziario.

Al 30 giugno 2021, il capitale sociale della società bianconera, interamente sottoscritto e versato, ammonta a € 11.406.987 ed è costituito da n. 1.330.251.988 azioni ordinarie senza valore nominale.

Il Patrimonio Netto finanzia il 6,38% del Capitale Investito Netto, pari a € 417,66 milioni, il restante 93,2% è finanziato dall’indebitamento finanziario netto.

Il 25 agosto 2021, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta di aumento di capitale sociale a pagamento fino a massimi €400 milioni, incluso l’eventuale sovrapprezzo e ha deliberato di convocare l’Assemblea degli Azionisti il 29 ottobre 2021.

L’Aumento di Capitale consentirà di far fronte agli impatti economici e patrimoniali della pandemia da Covid-19 e permetterà di rafforzare la struttura patrimoniale della Società e riequilibrare le fonti di finanziamento a supporto del raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/24:

Gli obiettivi strategici del Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/24, sono i seguenti:

1) consolidamento dell’equilibrio economico e finanziario;

2) mantenimento della competitività sportiva;

3) incremento della visibilità del brand Juventus.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è pari a 0,032 (0,255 nel 2019/20).

Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale sui mezzi propri.

Infatti, anche l’equity ratio è pari solo al 3,1%.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.

I debiti riclassificati iscritti in bilancio al 30.06.2021 ammontano a € 827,17 milioni, da tale aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC), mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 558,53 milioni.

Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,161, inferiore alla soglia massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,2. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per l’iscrizione 2021/22.

E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Indebitamento, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 1,2, sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più importante.

La Posizione Finanziaria Netta.

L’indebitamento finanziario netto, al 30 giugno 2021 è pari a € 389,2 milioni ed è in aumento dell’1,05% rispetto ai 365,34 milioni del 30 giugno 2020; ai 463,5 milioni del 30 giugno 2019.e ai 309,8 milioni del 30 giugno 2018. Il 30 giugno 2017 era pari a € 162,5 milioni

A seguito dell’acquisizione della B&W Nest S.r.l., l’indebitamento finanziario netto, si è incrementato di € 16,9 milioni (di cui € 14,7 milioni riferibili all’applicazione del principio contabile IFRS 16 sui contratti di affitto e noleggio correlati all’attività operativa dell’hotel).

Il totale lordo dei debiti finanziari aumenta da € 396 milioni del 30/06/2020 a € 399,7 milioni del 30 giugno 2021, di cui € 56,67 milioni a breve termine (€€ 134,4 milioni nel 2019/20).

I debiti verso le società di factoring aumentano da € 82,9 a € 96,5 milioni.

Rispetto al 30 giugno 2020, il debito verso l’Istituto per il Credito Sportivo diminuisce da € 24,3 milioni a € 17,3 milioni. Trattasi di un debito “virtuoso” e la rata classificata tra i debiti a breve è di € 7 milioni. I debiti verso le banche aumentano da € 100,3 milioni a € 85,7 milioni, di cui € 41,2 milioni a breve termine.

Al 30.06.2021 sono esposti Debiti finanziari verso obbligazionisti per € 176 milioni, di cui € 2.1 milioni a breve termine e relativi al rateo interessi maturato. Trattasi di un prestito obbligazionario non convertibile emesso il 13 febbraio 2019, con scadenza 19 febbraio 2024, con quotazione sul mercato MTF Global Exchange Market di Euronext Dublin. L’emissione ha avuto “lo scopo di dotare la Società di risorse finanziarie per la propria attività ottimizzando la struttura e la scadenza del debito”.

Al 30 giugno 2021, la Società dispone di linee di credito bancarie per € 573,1 milioni, utilizzate per complessivi € 237,2 milioni, che riguardano anticipazioni su contratti e crediti commerciali per € 96,4 milioni; finanziamenti per € 60,6 milioni; fideiussioni rilasciate a favore di terzi per € 55,1 milioni a e scoperti di conti correnti per € 25,1 milioni.

Le Disponibilità liquide aumentano da € 5.917.079 milioni a € 10.533.461.

Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo per € 123,48 milioni (€ 4,5 milioni al 30/06/20).

I Crediti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti sono pari a € 141,54 milioni (€ 296,19 milioni, al 30/06/20) di cui € 97.952.739, entro l’esercizio successivo.

I Debiti verso società del settore specifico per campagna trasferimenti risultano pari a € 265,03 milioni (€ 300,69 milioni, al 30/06/20).

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco

Non essendoci debiti fiscali e previdenziali non correnti, il net debt ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore al fatturato netto e non risulterebbe conforme a quanto auspicato dal regolamento.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.

Nel caso della Juventus, al 30.06.2021, figurano debiti verso l’Istituto per il Credito sportivo per l’importo di 17,6 milioni di Euro, che dovrebbero essere considerati, ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”.

Altre Passività

L’importo relativo alle altre passività ammonta a € 137,04 milioni, di cui € 114.471.181 sono relativi alla quota corrente.

Tra le altre passività correnti figurano “Debiti per retribuzioni dovute a dipendenti ed assimilati” per € 18,42 milioni, che si riferiscono alle retribuzioni del mese di giugno 2021 e ai premi variabili maturati.

I Debiti per oneri accessori relativi alla campagna trasferimenti ammontano complessivamente a € 44.680.000 di cui € 40.022.000 come quota corrente. Tale voce comprende i debiti per compensi riconosciuti ad agenti FIFA.

Nelle altre passività sono compresi i debiti tributari, pari complessivamente a € 47.962.000 di cui € 17.440.000 non correnti. Tali debiti riguardano i debiti verso l’Erario per ritenute addizionali regionali e comunali (€ 21.760 migliaia), per ritenute da versare e per la liquidazione IVA del mese di febbraio 2020, i cui termini di versamento sono stati posticipati ai sensi dell’art.97 del D.L. n.104 del 14 agosto 2020 (€ 6.114 migliaia correnti e € 3.057 migliaia non correnti), per ritenute e contributi da versare e per la liquidazione IVA dei mesi di dicembre 2020 e gennaio 2021, i cui termini di versamento sono stati posticipati ai sensi dell’art.1, c. 36-37 della Legge n.178 del 30/12/2020 ( 1.996 migliaia correnti e € 14.383 migliaia non correnti) nonché per la liquidazione IVA del mese di giugno 2021 (€ 539 migliaia). 

Il Rendiconto Finanziario.

Il rendiconto finanziario illustra i flussi di cassa generati dall’attività operativa, di investimento e finanziaria.

In sintesi, i flussi generati dalla gestione operativa sono stati positivi per € 42,02 milioni, i flussi legati all’attività di investimento sono stati negativi per € 12,53 milioni; mentre i flussi di cassa generati dall’attività di finanziamento sono stati negativi per 17,21 milioni, a causa di rimborso finanziamenti per € 41.351.763. Pertanto, il flusso di cassa generato durante l’esercizio è stato negativo per € 12.285.048.

Per quanto riguarda l’attività di investimento, gli investimenti in diritti pluriennali calciatori hanno determinato l’assorbimento di flussi per € 121.602.235 (€ 349.467.075 nel 2019/20), compensati in parte da cessioni per diritti calciatori, che hanno determinato flussi positivi per € 31.388.877 (€ 239.961.439 nel 2019/20).

I crediti per cessione diritti pluriennali prestazioni calciatori sono diminuiti, determinando flussi positivi, per € 163.785.713, mentre i debiti per acquisto diritti pluriennali prestazioni calciatori sono diminuiti, determinando flussi negativi, per € 40.200.296.

Per la Acquisizioni e/o cessioni temporanee di diritti pluriennali prestazioni calciatori si è verificato un flusso negativo per € 9.427.914. Per gli Oneri accessori non capitalizzati su acquisizioni di diritti pluriennali prestazioni calciatori si è verificato un flusso negativo di € 16.687.928. La variazione dei debiti per oneri accessori su diritti pluriennali prestazioni calciatori ha determinato un flusso negativo 13.790.808.

Quindi, nell’esercizio 2020/21, l’assorbimento netto determinato dall’attività di “Calciomercato”, che rientra nell’attività di investimento è stato di € 65,34 milioni netti.

Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, spiccano come flussi positivi: Aumento (diminuzione) degli utilizzi di linee committed per € 25.000.000; Aumento (diminuzione) degli utilizzi di linee di factoring 13.800.106. Come flussi negativi emergono: Rimborso finanziamenti per € 41.351.763; Rimborso debiti IFRS 16 per € 6.789.932; Interessi su finanziamenti per € 7.987.954 e Altri interessi passivi per € 2.850.653.

Il Valore della Rosa.

Al 30 giugno 2021, il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (Prima Squadra: Under 23; Altri professionisti; Giovani di serie; Calciatrici) ammonta a € 431.551.996 e rispetto al 30 giugno 2020 risulta diminuito di € 76,87 milioni.

Il Costo storico della Rosa è di € 936.825.0008 e il relativo fondo di ammortamento ammonta a Euro 505.273.000, con un valore contabile di € 431.551.996.  Per quanto riguarda la prima squadra il costo storico della Rosa è di € 617.944.000, con un fondo ammortamento di € 348.928.000 ed un valore netto contabile di € 269.016.000.


L’incremento è dipeso dagli investimenti della Campagna Trasferimenti 2020/21, per € 121,6 milioni, da cessioni per un valore contabile netto di € 1 milione e ammortamenti per € 177,3 milioni e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive di calciatori € 20,1 milioni.

Il calciatore della prima squadra col valore contabile residuo più elevato è Ramos De Oliveira Arthur Henrique con € 60.833.000 (costo storico € 71.620 000),  acquistato il 29/6/2020, seguito da De Ligt Matthijs  con € 51.882.000 (costo storico € 85.701.000 ); Kulusevski Dejan con € 25.216.000 (costo storico € 35.438.000), acquistato il 2 gennaio 2020; Da Silva Danilo Luiz € 22.783.000 (costo storico € 30.378.000); Cristiano Ronaldo con € 14.509.000 (costo storico € 115.822.000), Bonucci Leonardo con € 16.774.000 (costo storico €  34.946.000); Bernardeschi Federico con € 7.882.000 (costo storico € 39.411.000); Lobo Silva Alex Sandro con € 5.129.000 (costo storico € 28.125.000); Bentancur Colman Rodrigo con € 7.229.000 (costo storico € 15.722.000); e Cuadrado Bello Jan Guillermo con € 2.319.000 (costo storico € 20.490.000).

Per Chiesa Federico nato il 25/10/97, risulta Data inizio primo contratto: 05/10/20; Costo storico € 12.621.000, con valore contabile netto € 7.258.000.

Tra gli “altri professionisti”, che sono i calciatori ceduti in prestito figurano: De Sciglio Mattia con € 2.428.000 (costo storico € 12.141.000); Costa de Souza (Douglas Costa) con € 10.971.000 (costo storico € 44.616.000); Mandragora Rolando con € 12.720.000 (costo storico € 15.087.000); Pellegrini Luca con € 13.978.000; (costo storico € 22.853.000); Romero Cristian con € 15.624.000 (costo storico € 28.310.000); Pjaca Marko con € 7.303.000 (costo storico € 29.473.000) e Perin Mattia con € 4.272.000 (costo storico € 15.656.000).

Le cessioni a titolo definitivo della Campagna Trasferimenti 2020/2021 hanno comportato plusvalenze nette per € 30,5 milioni e le cessioni temporanee nette hanno determinato proventi netti per € 6,27 milioni.

L’impegno finanziario netto complessivo, ripartito in cinque esercizi, è stato pari a € 88,7 milioni, inclusi gli oneri accessori, nonché gli oneri e i proventi finanziari impliciti su incassi e pagamenti dilazionati.

L’ultima Campagna Trasferimenti quella 2021/22 - prima fase, nei mesi di luglio e agosto 2021,  ha comportato tra gli acquisti definitivi: Kean Moise Boity  (Everton Football Club) per € 35.000.000 con un valore IFRS da ammortizzare di 33.475.000; Locatelli Manuel (US Sassuolo Calcio) per € 25.000.000 con un valore IFRS da ammortizzare di 24.853.000; Pinto Ramos Kaio Jorge (Santos Futebol Clube) 1.500.000 con un valore IFRS da ammortizzare 5.321.000 e Ihattaren Mohamed Amine (PSV Eindoven) con un valore IFRS per i Bonus di € 1.891.000.

Tra le Cessioni definitive figura Dos Santos Aveiro Cristiano Ronaldo (Manchester United) per € 15.000.000 con un valore IFRS di € 14.509.000; Romero Cristian (Atalanta BC) per € 16.000.000, con Prezzo attualizzato di € 16.000.000.

Le Partecipazioni

Al 30 giugno 2021, le Partecipazioni ammontano a € 2.276.265 (€ 234.262 nel 2019/20) e riguardano per 2 milioni di Euro la partecipazione del 9,1% detenuta da Juventus nella società spagnola European Super League Company, S.L.; per € 54 mila la partecipazione detenuta in joint venture da Juventus nella società J Medical S.r.l.; per € 180 mila la partecipazione del 40%, detenuta da Juventus nella società Tobeez F&B Italia S.r.l., il cui capitale sociale è pari a € 30 mila e per 40 mila il 20%, della società WeArena Torino S.r.l, il cui capitale sociale è pari a € 200 migliaia. La partecipazione è valutata con il metodo del patrimonio netto; per € 2 mila il 15%, deella società Plan B S.r.l Società Benefit, il cui capitale sociale è pari a € 10 mila.

La partecipazione è valutata con il metodo del patrimonio netto e tiene conto della quota parte delle perdite del periodo pari a € 192 migliaia (iscritta a conto economico nella voce “Quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture” con contropartita fondo copertura perdite imprese partecipate.

J Medical S.r.l. è una società a controllo congiunto (joint-venture) di Juventus e Santa Clara S.r.l e svolge l’attività di centro poliambulatoriale, diagnostico, fisioterapico e di medicina sportiva.

“Plan B S.r.l. Società Benefit” è una Società, in fase di start-up ed è una società benefit volta anche a sostenere progetti sociali e che produce e commercializza articoli di abbigliamento sostenibili.

La Gestione economica.

La gestione economica del 2020/2021, come nel precedente esercizio, non risulta equilibrata, perché i costi superano i ricavi determinando anche un lieve aumento dell’indebitamento.

IMPATTO SUI RICAVI DELLE MISURE PER CONTRASTARE LA PANDEMIA

Le misure restrittive adottate dalle Autorità, da un lato non hanno permesso di disputare le partite con la presenza del pubblico, , ad eccezione della partita del 20 settembre 2020 (Juventus - Sampdoria), giocata in casa con la presenza di mille spettatori invitati, con la conseguente riduzione dei ricavi da gare dall’altro lato non hanno consentito, a fai alterna,  l’apertura al pubblico continua  anche del museo e dei negozi, con conseguente impatto negativo sui ricavi da visitatori e da merchandising.

Nel progetto di crescita della Juventus i ricavi da Stadio sono molto importanti in funzione dell’investimento effettuato.

La sospensione delle gare del 2019/20 e il successivo rinvio, nei mesi di luglio e agosto 2020, ha determinando il riconoscimento dei rispettivi ricavi da diritti televisivi nell’esercizio 2020/21 determinando l’aumento nel bilancio.

I Ricavi operativi lordi del 2020/21 ammontano a480.711.754, nel 2019/20 ammontavano a573.424.092, mentre nel 2018/19, esercizio senza COVID, erano pari a 621.456.394. La variazione in diminuzione è stata di € 92,7 milioni (-16,2%; -7,7% nel 2019/20).

Il decremento è stato determinato soprattutto dai proventi per gestione calciatori che sono diminuiti di € 128.841.516; dai Ricavi da vendite di prodotti e licenze che hanno segnato un decremento di € 6.421.861, e dai Ricavi da gare, che sono diminuiti di € 41.448.808.

Di contro si è verificato un incremento dei ricavi per Diritti radiotelevisivi e proventi media, per la cifra di € 68.931.766 e un aumento dei Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità per Euro 16.346.868, grazie allo spostamento di alcune partite del 2019/20.

La Pandemia ha anche generato maggiori costi riguardanti la sicurezza sanitaria e i dispositivi di protezione oltre alla sanificazione degli ambienti.

I Costi operativi sono aumentati in misura percentuale inferiore a quella dei ricavi, ossia del 7,77%, invece la voce riguardante gli Ammortamenti, accantonamenti e utilizzi di fondi è aumentata dell’ 1%.


Il fatturato netto è aumentato da € 401,4 milioni a € 437,5 milioni. L’incremento è stato del 9%, grazie all’incremento dei ricavi TV, che sono aumentati del 41,43%, perché comprendono le partite della stagione sportiva precedente, che sono state spostate, nei mesi di luglio e agosto 2021. Per quanto riguarda i ricavi commerciali risulta un aumento del 6,15%, perché i ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, aumentano del 12,6%, nonché l’aumento dei ricavi dell’e-commerce, che in parte compensa l’inevitabile calo dei ricavi del canale dei negozi fisici.

I Proventi da cessioni diritti media, nel complesso, aumentano del 41,4%, da € 166.378.556 a € 235.310.322. In particolare, i Proventi da competizioni UEFA aumentano di € 11,27 milioni (14,61%), da a € 77.126.000 a88.398.000, per effetto dello svolgimento nel mese di agosto della gara di ritorno col Porto degli ottavi di finale della UEFA Champions League 2019/2020.  I proventi da media nazionali aumentano di € 56.440.000, variando da € 88.488.000 a 144.928.000, a causa del maggior numero di partite disputate nell’esercizio 2020/2021, per effetto delle partite disputata a luglio e agosto 2020, a causa della pandemia COVID 19. I Proventi da produzioni e accesso al segnale diritti media aumentano da € 765.000a € 1.984.000.

I Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità, incidono per il 12,6% sui ricavi operativi lordi, aumentano di € 16.346.868, da € 129.560.768 a € 145.907.636, soprattutto a causa dell’incremento, del corrispettivo di alcuni contratti di sponsorizzazione on essere e dell’ingresso di nuovi sponsor.

I Ricavi da vendite di prodotti e licenze diminuiscono del 5,53%, da € 31.725.193 a25.303.332. Tali ricavi comprendono la gestione diretta delle attività di vendita e licenza di prodotti ufficiali, nonché dall’organizzazione delle attività delle Juventus Accademy e hanno sofferto della chiusura dello Stadio per ragioni legate alla pandemia, con una riduzione di € 6.421.861.

La tabella seguente, che mostra l’evoluzione nel tempo della distribuzione del fatturato netto, evidenzia come già dal 2017/18 sia aumentata l’incidenza dei ricavi commerciali, soprattutto a causa della scelta di internalizzare l’attività di merchandising e dal 2019/20 ha potuto beneficiare dell’incremento FCA/Jeep.

Nel dettaglio, rispetto al 2019/20, a causa della pandemia COVID, i Ricavi da gare diminuiscono dell’ 84,2%, da € 49.200.379 a € 7.751.571. Nel 2020/21 è stata disputata solo la prima partita della stagione sportiva con mille spettatori.

I proventi da gestione diritti calciatori, incidono per il 8,98% (30% nel 2019/20) sui ricavi operativi lordi, aumentano di 128,84 milioni di Euro, da € 172.020.621 a43.179.105. Tale voce comprende plusvalenze complessive per 29.943.000 (€166.184.000; € 126.580.000 nel 2019/20), in forte calo di € 136.241.000.

I maggiori importi delle Plusvalenze hanno riguardato: Portanova Manolo (Genoa Cricket and Football Club S.p.A.) per € 9.470.000; Tongya Heubang (Olympique de Marseille Sasp) per € 7.791.000; Petrelli Elia (Genoa Cricket and Football Club S.p.A.) per € 7.474.000; Monzialo Kevin (F.C. Lugano SA) per € 2.322.000 e Ahamada Naouirou (VfB Stuttgart 1893 AG) per € 1.461.000.

A pagina 32 della Relazione Finanziaria è riportato quanto segue:

Procedimento ispettivo avviato dalla Consob

Con lettera in data 12 luglio 2021, la Consob ha avviato nei confronti della Società una verifica ispettiva, attualmente in corso, ai sensi dell’art. 115, comma 1, lett. c), del TUF avente ad oggetto l’acquisizione, da parte dell’Autorità, di documentazione ed elementi informativi relativi ai proventi derivanti dalla gestione dei diritti dei calciatori.”

I Ricavi per cessione temporanea diritti calciatori risultano pari a € 6.268.000 (€ 875.000 nel 2019/20). Gli importi principali riguardano: Rugani Daniele (Stade Rennais F.C.) per € 2.400.000; Ramos De Oliveira Melo Arthur Henrique (F.C. Barcellona) per € 1.656.000; Romero Cristian (Atalanta B.C. S.p.A.) per € 900; Rugani Daniele (Cagliari Calcio S.p.A.) per € 800.000; e Mandragora Rolando/Torino F.C. S.p.A. per € 432.000.

Altri ricavi da gestione calciatori per bonus, premi di rendimento e contributi di solidarietà sono stati pari a € 6.079.000, di cui € 1.960.000 per bonus Romero Cristian (Atalanta B.C. S.p.A.); € 750.000 per bonus ricevuto dal Bayern per Costa de Souza (Douglas Costa); € 522.000 per bonus Perin Mattia (Genoa Cricket and F.C.); € 500.000 per bonus Moise Kean Bioty (The Everton F.C.); € 502.000 per contributo solidarietà Morata Alvaro (Club Atletico de Madrid).

Gli altri ricavi diminuiscono del 5,2%, da € 24.538.574 a € 23.259.788. Sostanzialmente la riduzione di Euro 1.279.000 è dovuta agli effetti economici della diffusione della pandemia da Covid-19, che ha determinato, a fasi alterne, la chiusura al pubblico del Museo e dell’Allianz Stadium.

Le sopravvenienze attive, pari a € 6.436.000, includono i premi addizionali distribuiti a consuntivo dalla UEFA per la partecipazione alla UEFA Champions League della stagione precedente. I proventi per iniziative commerciali come “Accendi una Stella”, “Membership”, lo Stadium Tour, il Museo e il “Camp” diminuiscono da € 12.046.000 a € 2.595.000. I Proventi da Lega Nazionale Professionisti Serie A diminuiscono da € 1.814.000 a € 1.814.000. I Proventi da attività “no match day” e altri proventi stadio diminuiscono da € 2.628.000 a € 725.000. I Contributi da UEFA per convocazioni calciatori in Nazionale ammontano a E uro 1.810.000.

Tra gli altri ricavi e proventi è evidenziata la voce “Servizi alberghieri” per Euro 1.441.000. Tale voce non era presente nel 2019/20 e riguarda le attività svolte dal J Hotel. Ovviamente, la pandemia da Covid-19 ha condizionato fortemente l’entità dei ricavi.

I Costi operativi, esclusi gli ammortamenti e comprendendo gli oneri della gestione economica dei calciatori, sono pari a € 448.369.892 (€ 414.123.111, nel 2019/20). La variazione in aumento è stata di € 34.246.781, ossia del 8,5%, in misura superiore al decremento percentuale dei ricavi operativi lordi che è stato del 16,2%. In altre parole i ricavi diminuiscono, mentre i costi aumentano.

Principalmente a causa dell’aumento dei costi del personale tesserato.

I costi relativi al personale tesserato aumentano di 38,9 milioni, ossia del 15%, da € 259,2 milioni a € 298,2 milioni, l’incidenza sul fatturato netto è del 68,2% (64,6% nel 2019/20), inferiore a quanto auspicato dal Fair Play Finanziario. Le retribuzioni sono diminuite di 1,88 milioni, da € 222,78 milioni a € 220,9 milioni. I premi variabili sono aumentati di € 15,87 milioni, da € 25.6 milioni a € 41.49 milioni. Sono stati sostenuti maggiori oneri sostenuti per incentivazione all’esodo per € 10.893.000; maggiori compensi a calciatori temporaneamente trasferiti per € 9.135.000.

Sono stati evidenziati “altri compensi straordinari corrisposti a tesserati” per € 4.837.000.

Il Numero medio personale tesserato è diminuito di 7 unità da 180 a 173: Calciatori da 84 a 79; Allenatori 53 come nel 2019/20; Altro personale tecnico da 43 a 41.

Il costo del personale non tesserato diminuisce di € 365,7 mila, da € 25,06 milioni a € 24,7 milioni. Il decremento è dovuto soprattutto a minori Premi variabili diminuiti di € 1.398.000.

Nel complesso il Costo del Personale ammonta a € 322,9 milioni (€284,3 milioni nel 2019/20) e l’incidenza sul fatturato netto è del 73,8% (70,8% nel 2019/20), comunque sostanzialmente in linea con quanto auspicato dal Fair Play Finanziario. L’incidenza del costo del personale sui ricavi operativi lordi è più bassa e risulta pari al 67,2% (49,6% nel 2019/20) a causa delle plusvalenze.

Il grafico seguente riguardante l’evoluzione del fatturato netto e del costo del lavoro allargato, inteso come somma del costo del personale e degli ammortamenti calciatori, mostra come dal 2012/13 al 2017/18 il fatturato netto abbia superato sempre il costo del lavoro allargato; mentre dal 2019/20 il Costo del Lavoro Allargato ha superato il fatturato netto.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.

Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,932 tale valore sarebbe al di sopra del valore soglia previsto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva 2020/21, la cui soglia è di 0,80. Tuttavia bisognerà considerare quella che sarà prevista per il 2020/21.

E’ bene precisare che le norme FIGC prevedono che l’indicatore di Costo del Lavoro Allargato, ove presenti un valore inferiore al livello-soglia stabilito in 0,8, sarà utilizzato come indicatore correttivo al fine di ridurre, nella misura di 1/3, l’importo necessario per ripianare l’eventuale carenza finanziaria determinata dall’indicatore di Liquidità, che è l’indicatore più importante.

Per quanto riguarda l’altro Personale, durante il 2020/21, era composto in media da 270 unità lavorative (270 nel 2019/20), di cui 13 dirigenti. Il personale impiegatizio, diminuisce da n. 208 a n. 194.

Gli Oneri da gestione diritti calciatori aumentano da € 31.123.416 a 37.328.857. La maggior parte riguarda gli Oneri accessori su diritti pluriennali calciatori e tesserati non capitalizzati, pari a € 16.688.000 (€26.084.000 nel 2019/20) e riguardano principalmente le commissioni per gli agenti di Ramsey Aaron James per € 3.000.000; l’allenatore Sarri Maurizio per € 2.249.000; Lobo Silva Alex Sandro per € 1.850.000 e Higuain Gonzalo per € 1.425.000.

Gli Oneri per acquisto temporaneo diritti calciatori aumentano da € 96.000 a € 15.697.000. Il dettaglio della voce riguarda: Morata Martin Alvaro Borja/Club Atletico De Madrid Sad 10.000.000; Pjanic Miralem/F.C. Barcelona per € 2.903.000; MC Kennie Weston James Earl/F.C. Gelsenkirchen-Schalke 04 E V. per € 2.662.000; Mosti Nicola/A.C. Monza S.p.A. per € 50.000; Muratore Simone/Atalanta B.C. S.p.A. per € 34.000; Compagnon Mattia/Udinese Calcio S.p.A. per € 25.000; Bucosse Matteo/U.S. Tolentino 1919 S.s.d.a.r.l. per € 15.000; Loria Leonardo/A.C. Pisa 1909 S.s.a.r.l. per € 8.000.

Gli Altri oneri ammontano a € 4.748.000 e si riferiscono principalmente al bonus al Paris Saint-Germain di € 1.900.000 per Matuidi Blaise; all’ Onere per risoluzione contrattuale di Mandragora Rolando/Udinese Calcio S.p.A. per € 1.484.000; al Bonus per Portanova Manolo/S.S. Lazio S.p.A.  per € 921.000; e al contributo solidarietà Morata Martin Alvaro Borja/Ca Atletico De Madrid  per € 159.000

Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, compresa la svalutazione di Ronaldo aumentano da € 193.475.910 a € 197.437.118. In particolare, gli ammortamenti aumentano di € 10.741.000, a € 177.317.000 (€ 166.576.000 nel 2019/20), e risultano effettuate svalutazioni per € 20.120.000 (€ 26.875.000 nel 2019/20), di cui € 14.446.000 per Cristiano Ronaldo e € 5.210.000 per Romero Cristian. L’ammortamento del cartellino di Cristiano Ronaldo risulta pari a € 28.956.000.  L’ammortamento del cartellino di De Ligt Matthijs risulta pari a € 17.294.000. L’ammortamento del cartellino di Bernardeschi risulta pari a € 7.882.000. Da Silva Danilo Luiz ha inciso come costo per ammortamento per € 7.595.000. L’ammortamento del cartellino di Ramos De Oliveira Mel o Arthur Henrique risulta pari a €   15.208.000, quello di Dybala € 5.552.000 e quello di Kulusevski  Dejan  € 6.304.000. Tra i calciatori in prestito per Douglas Costa, in prestito al Bayern Munich, sono stati calcolati ammortamenti per € 10.971.000, per Pellegrini Luca un ammortamento di € 3.494.000; per Mattia Perin € 4.272.000; per Mattia De Sciglio € 2.428.000 e per Romero Cristian € 5.209.000. In totale, i calciatori ceduti in temporanea hanno determinato costi per ammortamenti pari a € 45.175.000 e quelli della prima squadra € 116.736.000.

La voce Accantonamenti, svalutazioni e rilasci di fondi risulta diminuita di € 3.872.980 da 15.468.313 a11.595.333. Tale voce inserita nella gestione straordinaria della tabella, comprende: Accantonamenti fondo rischi e oneri diversi per € 19.573.000 (€ 8.851.000 nel 2019/20); Accantonamento fondo svalutazione crediti per € 356 mila (€ 5.732.000 nel 2019/20); Rilascio fondo rischi e oneri diversi con effetto positivo di € 7.528.000, svalutazione dei prodotti destinati alla vendita ammonta a € 265.000 e si riferisce a merce obsoleta.

Gli Accantonamenti fondo rischi e oneri diversi si riferiscono, per la maggior parte al costo correlato all’esonero degli staff tecnici.

Le spese per servizi esterni diminuiscono del 10,6%, da € 71.126.279 a € 63.582.421. In particolare, le Spese di trasporto, soggiorno e ristorazione diminuiscono di 6,85 milioni, da € 12,23 milioni a € 5.370.000. Le Spese di sicurezza e accoglienza diminuiscono da € 3.231.000 a € 1.893.000. Le spese di manutenzione, aumentano da € 8.361.000 a € 9.382.000.

Gli “Emolumenti a CdA e Organi Sociali” aumentano da € 1.327.000 a € 1.355.000.

Le “Consulenze” aumentano di € 781.000, da € 8.135.000 a € 8.916.000.

I costi per Stampati e spedizioni aumentano di € 3.000 da € 2.247.000 a € 2.250.000. I Compensi a consulenti sportivi aumentano da € 2.335.000 a € 2.754.000.

I “Canoni e affitti” diminuiscono di 2.055.000 da € 3.132.000 a € 1.077.000.

Il risultato operativo (EBIT) è negativo per € 195.836.582 e risulta in netto peggioramento rispetto al risultato operativo del 2019/20 che era negativo per € 67.060.716 e anche rispetto a quello del 2018/19 che era negativo per € 15.329.297.

Nel 2017/18 che era negativo per € 1.434.058.

I Proventi finanziari ammontano a € 5.420.514 (€ 4.217.342 nel 2019/20) e sono composti da: Proventi finanziari da attualizzazioni per € 4.300.000 (€ 4.120.000 nel 2019/20); Interessi attivi per € 790 mila e Altri per € 331.000.

Gli oneri finanziari risultano pari a € 16.617.595 (€ 17.706.544 nel 2019/20) e riguardano: Interessi passivi e commissioni per € 4.952.000 (€ 6.393.000 nel 2019/20); Interessi passivi su prestito obbligazionario per € 6.104.000; Oneri finanziari da attualizzazioni per € 5.010.000; Oneri finanziari da diritto d'uso IFRS 16 per € 331.000 (€ 289.000 nel 2019/20); e Altri oneri per € 221.000.

Il Punto di Pareggio.

Premesso che ai fini dell’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo l’esercizio 2020/21 e 2020/21, il risultato prima delle imposte è negativo per € 207.800.172. Nel 2019/20 era negativo per € 81.657.094.  Nel 2018/19 era negativo per € 26.897.835, nel 2017/18 era negativo per € 10.022.550.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Inoltre, ai fini del calcolo e del rispetto dei limiti del “break-even” del Fair Play Finanziario, nella determinazione del “break-even result” non si considereranno oltre i soli elementi come: gli altri ammortamenti; plusvalenze e minusvalenze determinate da attività fisse che non siano i calciatori; gli oneri finanziari determinati da investimenti “virtuosi”; le spese per il settore giovanile e femminile.

Dopo il calcolo delle imposte, il risultato netto dell’esercizio 2020/21 è negativo per 209.513.750. Nel 2019/20 era negativo per 89.682.106. Nell’esercizio 2018/19 era negativo per 39.895.794.

A livello di risultato netto il trend in peggioramento, ha determinato la necessità del ricorso a 2 aumenti di capitale: il primo, concluso il 2 gennaio 2020 con l’integrale sottoscrizione dell’offerta, per un controvalore complessivo pari a € 299.911.355,04; il secondo il 25 agosto 2021, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta di aumento di capitale sociale a pagamento fino a massimi €400 milioni. .

Il risultato del conto economico complessivo è negativo per Euro 210.210.896 in quanto tiene conto di Altri Utili (Perdite) iscritti a riserva da cash flow hedge per l’importo negativo di € 1.070 e Altri Utili (Perdite) iscritti a riserva da fair value attività finanziarie per l’importo negativo di € 862.371.

L’Aumento di capitale precedente.

Il 2 gennaio 2020 terminarono le operazioni di aumento di capitale precedente, per un controvalore complessivo pari a € 299.911.355,04. Nell’ambito delle azioni previste dal Piano di sviluppo per gli esercizi 2019/2020 – 2023/2024, che delinea le linee strategiche ed operative per la gestione e lo sviluppo della Società, era previsto che tale aumento era principalmente finalizzato a finanziare gli investimenti per la competitività sportiva, sostenere la strategia commerciale per l’incremento dei ricavi e della visibilità del brand Juventus nei mercati internazionali e a rafforzare la struttura patrimoniale della Società.

La proposta di Aumento di capitale di Agosto 2021.

Il 25 agosto 2021, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato la proposta si aumento di capitale, che sarà esaminata dall’Assemblea straordinaria, fino a massimi Euro 400 milioni.

La proposta di Aumento di capitale di Agosto 2021 mira innanzitutto al rafforzamento patrimoniale e si inserisce nel contesto delle misure atte a far fronte agli effetti negativi della pandemia da Covid-19, oltre a contribuire all’equilibrio delle fonti di finanziamento e ripristinare le condizioni d’investimento a supporto del raggiungimento degli obiettivi strategici del Piano di sviluppo.

Conclusioni

Nell’esercizio 2020/2021 l’indebitamento finanziario netto è lievemente aumentato rispetto al 2019/20, per effetto del consolidamento della società B&W Nest S.r.l.,

Gli Amministratori prevedono per il 2021/22 un risultato negativo e l’andamento economico del Gruppo è atteso in sensibile miglioramento dall’esercizio 2022/2023, ipotizzando lo scenario della sostanziale normalizzazione del contesto economico generale a partire dal secondo semestre 2022, che dovrebbe render efficaci le azioni di razionalizzazione costi e di recupero ricavi impostate nel 2020/21 con efficacia nel medio periodo.