Luca Marotta
Il bilancio al 31 dicembre 2014 di U.C. Sampdoria Spa
riepiloga i risultati sportivi della seconda parte della stagione sportiva 2013/14,
conclusasi col dodicesimo posto in Serie A, e della prima parte della stagione 2014/15,
relativa al campionato di serie A successivo, terminato col settimo posto e
l’accesso alle fasi preliminari in Europa League, per mancanza di requisiti di
chi ne avrebbe avuto il diritto.
Di conseguenza, dal punto di vista sportivo, l’anno solare
2014, ha registrato risultati migliori rispetto all’anno solare precedente.
Infatti, il primo semestre dell’esercizio precedente riguardava la seconda parte
della stagione sportiva 2012/13, conclusasi col quattordicesimo posto, mentre,
il secondo semestre riguardava la seconda parte della stagione sportiva
2013/14, conclusasi col dodicesimo posto.
Il risultato economico dell’anno solare 2014 ha evidenziato
una perdita significativa di 24,6 milioni di Euro, mentre nel 2013 il bilancio
si è chiuso con una perdita netta di esercizio di € 13.440.011 e, nel 2012, la
perdita era stata di € 38,1 milioni.
La Proprietà della
Società.
Durante il 2014, è avvenuto il cambio di proprietà. Infatti,
in data 12 giugno 2014, San Quirico S.p.A. ha perfezionato la cessione della
propria partecipazione di controllo in Sampdoria Holding S.p.A. alla società
VICI S.r.l. facente parte del Gruppo di riferimento del signor Massimo Ferrero.
La società Sampdoria Holding S.p.A. ha cambiato la
denominazione sociale in ”Sport Spettacolo Holding” e si è trasformata in S.r.
l..
Massimo Ferrero ha assunto la carica di Amministratore Unico
di Sport Spettacolo Holding S.r.l. e di Presidente e di Amministratore Delegato
di U.C. Sampdoria S.p.A.
La società “Sport Spettacolo Holding S.r.l.” detiene il
98,96% del capitale sociale della società “ U.C. Sampdoria S.p.A. ed esercita
l’attività di direzione e coordinamento.
Tra U.C. Sampdoria S.p.A. e la controllante Sport Spettacolo
Holding S.r.l. esistono rapporti relativi al contratto di locazione degli
uffici sede sociale. Il contratto è stato stipulato a condizioni di mercato.
U.C. Sampdoria S.p.A. aderiva al consolidato fiscale, che
vedeva come consolidante San Quirico S.p.A..
A seguito del cambio di proprietà Il regolamento di
partecipazione di UC Sampdoria al “Consolidato Fiscale Nazionale”
precedentemente vigente per gli esercizi sino al 2015, è stato interrotto.
La continuità
aziendale.
I revisori di Reconta Ernst & Young S.p.A. hanno evidenziato,
al punto 4 della loro relazione, che la società ha conseguito, nell’esercizio 2014,
come negli esercizi precedenti, “significative perdite”, che hanno richiesto
interventi di ricapitalizzazione da parte degli azionisti di riferimento”,
necessari per ristabilire l’equilibrio finanziario e patrimoniale. Inoltre, i
revisori hanno evidenziato, che gli amministratori hanno redatto il bilancio 2014 in base al presupposto
della continuità aziendale e nella Relazione sulla Gestione e nella Nota
integrativa sono descritte le azioni e le assunzioni sulla base delle quali è
stato adottato il principio.
Sul tema della Continuità aziendale nella Nota Integrativa è
scritto: il Budget preconsuntivo della stagione 2014/2015 e il Piano per le stagioni 2015/2016,
2016/2017 e 2017/2018 prevedono, a differenza dai precedenti esercizi, “il
raggiungimento di una situazione di sostanziale pareggio reddituale e
finanziario già a partire dalla prossima stagione sportiva, mentre per le
successive stagioni sportive sono previsti risultati di utile e flussi
finanziari positivi”.
In particolare, si legge, che per quanto attiene la stagione
sportiva 2014/15, “il Budget preconsuntivo evidenzia perdite di esercizio
sostenibili rispetto alle dimensioni del patrimonio netto, nonché un assorbimento
di cassa parzialmente già coperto dalle disponibilità liquide esistenti il 30 giugno
2014 all’inizio della stagione sportiva. Ad integrazione di quanto già versato
ad inizio stagione, nella seconda parte della stagione Sport Spettacolo Holding
S.r.l. ha manifestato la propria disponibilità, ed in parte ha già effettuato,
ulteriori versamenti attraverso apporti diretti o attraverso il riconoscimento
dell’indennizzo dovuto in conseguenza del reclamo ai sensi dell’art. 5.3 del
contratto di acquisizione delle partecipazioni in Sampdoria Holding S.p.A. e
U.C. Sampdoria S.p.A.. Tali mezzi finanziari, unitamente alle strategie poste
in essere per il perseguimento degli obiettivi di Piano, diffusamente
illustrate in Relazione sulla Gestione, evidenziano l’esistenza delle
condizioni finanziarie e patrimoniali tali da garantire il presupposto della continuità
aziendale almeno per i dodici mesi successivi alla data del bilancio d’esercizio.”
Da quanto scritto sopra, si può dedurre che la continuità
aziendale è stata garantita per tutto il 2015, e che a tale scopo è
“importante” il raggiungimento degli obiettivi del Piano e anche il “reclamo ai
sensi dell’art. 5.3 del contratto di acquisizione delle partecipazioni in
Sampdoria Holding S.p.A. e U.C. Sampdoria S.p.A.” dalla vecchia proprietà,
oltre che il supporto finanziario dell’attuale proprietà.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il totale dell’Attivo è diminuito dell’1,8% da € 108 milioni
a € 106 milioni.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,26.
Infatti, l’equity ratio è pari a 20,6%. Il ricorso al
capitale di terzi è prevalente.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina
l’indice di solvibilità totale. Un club è
solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel
caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,26, ciò vuol dire
che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in
questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,63, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a
breve. Tuttavia, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i
risconti passivi per € 12.533.177.
L’attivo corrente, con esclusione dei ratei e risconti
attivi, ammonta a 42,1 milioni di Euro, mentre il totale delle passività
correnti del Club, con esclusione dei ratei e risconti passivi, raggiunge la
cifra di 59,4 milioni di Euro e l’indice aumenterebbe a 0,72.
Grado Copertura Patrimonio Calciatori
Indica la capacità di copertura degli investimenti in
Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Il rapporto tra patrimonio netto e
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari al 59,35% (25,5% nel
2013).
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per € 21.816.461 (€ 9.965.963
nel 2013) e finanzia il 20,6%
dell’attivo. La variazione in aumento di € 11,8 milioni è dovuta
all’evidenziazione della perdita d’esercizio per € 24.620.048 e a versamenti in
conto capitale per € 36.500.000. Nel dettaglio, San Quirico S.p.A. nel corso
del primo semestre ha proceduto ad effettuare versamenti in conto capitale e/o
copertura perdite, per complessivi Euro 33,6 milioni, mentre, Sampdoria Holding
Spa ha effettuato ulteriori versamenti in conto capitale e/o copertura perdita
per Euro 2,9 milioni.
Per quanto riguarda la copertura della perdita, l’Assemblea
ha deliberato di coprirla con la riserva versamenti in conto capitale.
L’indebitamento
finanziario.
Il debito finanziario lordo risulta diminuito da € 17,3
milioni a € 10,5 milioni.
I debiti bancari sono diminuiti da € 13,2 milioni a € 10,4
milioni e riguardano scoperti di conto corrente.
Nel 2014, a differenza del 2013, non ha effettuato nessuna
anticipazione finanziaria sui crediti relativi alla quota di diritti televisivi
negoziati collettivamente dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A. Pertanto
i debiti verso altri finanziatori diminuiscono a € 13 mila (€ 4,1 milioni nel 2013).
Considerando le disponibilità liquide pari a 5,5 milioni di
Euro (€ 61 mila nel 2013), si ha un indebitamento finanziario netto pari a € 4,9
milioni inferiore al valore della produzione. Nel 2013, l’indebitamento
finanziario netto ammontava a € 17,2 milioni.
I crediti verso enti settore specifico risultano pari a € 40,9
milioni, di cui € 39,8 milioni verso società di calcio. Nel 2013, i crediti
verso società calcistiche erano pari a € 34,4 milioni. Il maggior credito
riguarda quello verso l’Inter per Icardi, pari a € 11,2 milioni. Sono
evidenziati crediti verso la Juventus per complessivi 6.989.000, di cui €
2.566.000 per Gabbiadini; € 1.633.000 per Zaza; € 930 mila per Beltrame ed €
1.860.000 per Fiorillo.
I debiti verso altri club per operazioni di calciomercato
sono pari a € 33,4 milioni, nel 2013, i debiti verso enti settore specifico
ammontavano a € 39,6 milioni. Il maggior debito riguarda quello verso la
Juventus per Gabbiadini pari a € 5,1 milioni. E’ evidenziato un debito verso il
Milan per Salamon, pari a € 2,7 milioni e un debito verso il Catania per Bergessio,
pari a € 2,1 milioni.
Il saldo tra crediti e debiti verso enti settore specifico è
positivo per € 7,5 milioni. Anche se aggiungessimo tale saldo all’indebitamento
finanziario netto si otterrebbe una cifra comunque inferiore al fatturato netto.
LA SOSTENIBILITA’ DEL DEBITO
Gli Amministratori determinano la posizione finanziaria
netta considerando anche i crediti e i debiti da compartecipazione ex art. 102
bis delle NOIF. E secondo i loro calcoli è negativa per 12,7 milioni, mentre
nel 2013 era negativa per 11,5 milioni di Euro.
Il giudizio sulla sostenibilità del debito deve tener conto
che il Margine operativo lordo (Ebitda), determinato dagli Amministratori, è
negativo per € 3.643.000, mentre nel 2013 era negativo per € 323 mila.
Appare evidente la necessità del supporto finanziario della
proprietà.
IL RENDICONTO FINANZIARIO
Il rendiconto finanziario dimostra la variazione positiva di
disponibilità liquide per € 5.486.903 è dipesa dall’assorbimento di flussi di
liquidità generati dalla gestione corrente per € 33,3 milioni; da flussi
positivi di liquidità generati dalla gestione relativa ai finanziamenti per €
29,7 milioni; da flussi positivi di liquidità generati dalla gestione degli
investimenti per € 9,1 milioni.
A conferma di quanto scritto sopra, il maggior flusso di
liquidità deriva dagli apporti di capitale per 36,5 milioni di Euro.
Gli altri debiti.
I debiti tributari risultano diminuiscono a € 4,8 milioni (€
5,6 milioni nel 2013). L’importo principale riguarda i debiti per ritenute su
lavoro dipendente, relative alle retribuzioni di novembre e dicembre 2014 pari
a € 4,6 milioni (€ 4,1 milioni nel 2013). I debiti per ritenute d’acconto su
lavoro dipendente sono stati pagati dopo il 31 dicembre 2014.
I debiti verso i dipendenti diminuiscono da € 4,9 milioni a €
3,6 milioni e si riferiscono alle mensilità di novembre e dicembre, oltre ai
premi. Nella nota integrativa è specificato che gli stipendi sono stati pagati
puntualmente.
I debiti verso istituti previdenziali pari a € 170 mila (€ 195
mila nel 2013) sono stati pagati nel mese di gennaio 2015.
I debiti verso agenti e intermediari dei calciatori
ammontano a € 1.126.000 (€ 1.664.000 nel 2013).
Il Valore della Rosa.
I diritti pluriennali alle prestazioni calciatori espongono
un valore di € 36,8 milioni (€ 39,1 milioni nel 2013), evidenziando una riduzione
del 5,9%. La variazione negativa di € 2,3 milioni è dovuta ad investimenti per
€ 19,7 milioni (€ 29,9 milioni nel 2013), cessioni con un valore contabile residuo
di € 7,3 milioni (€ 4,8 milioni nel 2013), ammortamenti per € 14,7 milioni
(circa € 11,8 milioni nel 2013).
Durante il 2014, gli acquisti col valore più elevato sono
stati Beltrame (Juventus) per € 4 milioni, De Silvestri (Fiorentina) per € 2,7
milioni; Bergessio (Catania) per € 2.650.000 e per € 2 milioni Mesbah (Parma),
Okaka (Parma) e Marchionni (Parma).
Per quanto riguarda le cessioni, si è registrato un incasso
complessivo di € 18.496.000, che ha determinato un’eccedenza di plusvalenze per
€ 11,2 milioni. Tra i calciatori ceduti spiccano: Mustafi (Valencia) per € 7.695.000,
Fiorillo (Juventus) per € 4 milioni, Pozzi (Parma) per € 2 milioni, Antonio J.
(Parma) per € 2 milioni e Costa A. (Parma) per € 2 milioni.
Nelle immobilizzazioni finanziarie figura la metà del valore
dei calciatori ceduti in compartecipazione, che diminuisce da € 14,2 milioni a
€ 2 milioni. L’unico calciatore ceduti in compartecipazione risulta Fiorillo
(Juventus).
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione aumentano
a € 9,7 milioni da € 8,5 milioni. L’importo maggiore al 31.12.2014, riguarda
Gabbiadini (Juventus) per € 5,5 milioni, seguito da Beltrame (Juventus) con € 2
milioni).
Considerando anche le compartecipazioni, potremmo stimare un
valore contabile ipotetico della rosa calciatori di € 29 milioni (€ 44,7 milioni
nel 2013).
Dopo la chiusura dell’esercizio, si è verificata la cessione
di Manolo Gabbiadini al Napoli per un corrispettivo di Euro 12,5 milioni, a
fronte di un valore netto contabile di circa Euro 7,7 milioni, registrando una plusvalenza
di Euro 4,8 milioni. L’operazione ha comportato anche l’iscrizione di un onere
finanziario per la risoluzione della compartecipazione di Euro 750 mila.
La Gestione Economica.
Nel 2014, il valore della produzione diminuisce dell’11,6%
da € 66,9 milioni a € 59,2 milioni.
I costi della produzione, pari a € 78,8 milioni (€ 81,3
milioni nel 2013), risultano diminuiti del 3,1%, in misura inferiore. Quindi la
situazione di squilibrio economico già esistente nel 2013, si è accentuata.
Infatti, la differenza tra valore e costi della produzione peggiora segnando un
risultato negativo per 19,6 milioni di Euro, mentre nel 2013 era negativo per
14,4 milioni di Euro. Tale differenza nel 2012 era negativa per € 55,3 milioni
e nel 2011 era negativa per € 24,6 milioni, come lo era anche nel 2010, perché
era negativa per € 18,2 milioni, sintomo di una gestione operativa non
equilibrata.
Infatti, come emerge dal grafico, dal 2011, complice anche
la retrocessione in Serie B, il fatturato netto risulta inferiore al costo del
personale.
I Ricavi.
Bisogna evidenziare che nel 2014 si registra l’incremento
del fatturato netto, senza plusvalenze, dell’1,5%.
Al contrario del valore della produzione, il fatturato netto
risulta in aumento , perché sul valore della produzione giocano un ruolo
decisivo le plusvalenze, che sono diminuite del 24,3%.
Occorre anche dire che per quanto riguarda il fatturato
netto, la Sampdoria è una società “teledipendente”.Il grafico sotto lo mostra
chiaramente.
I ricavi da gare sono diminuiti del 5,3%, da € 4,2 milioni a
€ 3,8 milioni. I proventi radiotelevisivi sono diminuiti del 2,7%, da € 32,9
milioni a € 31,99 milioni. Tali proventi incidono per il 54% sul valore della
produzione e per il 74% sul fatturato netto.
I proventi da sponsor risultano pari a € 2.053.000 (€ 2,7
milioni nel 2013). Gamenet ha contribuito con € 500 mila, per la seconda parte
del 2013/14 (€1,2 milioni, per tutto il 2013). Lo Sponsor tecnico ha
contribuito con € 1,5 milioni (€ 1,5 milioni nel 2013).
Per la prima parte della stagione sportiva 2014/2015 la
Sampdoria è risultata priva dello Sponsor Ufficiale, ad eccezione
dell’esposizione per tre partite di campionato della sponsorizzazione relativa
al film “Sin City”. Poiché è scritto, che l’importo pagato per tale
sponsorizzazioni “completa il totale dei proventi da sponsorizzazione per la
stagione in corso”, vuol dire che la sponsorizzazione per tre partite del film
“Sin City” ha fruttato solo 53 mila Euro.
I proventi pubblicitari ammontano a € 1.618.000, mentre nel 2013
erano pari a € 842 mila. I proventi pubblicitari della Sampdoria dipendono dal
contratto firmato con l’advisor commerciale Infront Italy.
I contributi federali, pari a € 2.485.000, riguardano per
Euro 150 mila il rimborso Fifa per la partecipazione alla finale della Coppa
del Mondo dei calciatori Romero e Mustafi, per Euro 730 mila la stima dei
proventi collettivi non audiovisivi, per Euro 504 mila la quota parte del
provento nei confronti della Lega Serie A per il diritto all’accesso al segnale
per la stagione 2014/2015.
Il Player Trading.
Il risultato del Player Trading è negativo per circa € 6,9 milioni.
Nel precedente esercizio era positivo per circa € 9,7 milioni. Nel 2014, il
risultato della gestione economica dei calciatori non è riuscito a coprire il
costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti.
Le plusvalenze incidono per il 24,3% sul valore della
produzione e ammontano a 14,4 milioni (€ 23,4 milioni nel 2013). Le principali plusvalenze hanno riguardato le seguenti
cessioni: Mustafi, ceduto al Valencia per € 7.695.000 e con una plusvalenza di
pari importo; Fiorillo, ceduto alla Juventus per 4 milioni di Euro e una
plusvalenza di Euro 3.879.000.
Le minusvalenze risultano pari a € 3.197.000. La principale
minusvalenza è stata quella relativa a Bjarnason per 1.542.000.
I proventi da compartecipazioni ammontano a € 1.982.000. Il
principale importo riguarda Poli (Milan) per 1 milioni di Euro, seguito da
Bjarnason (Pescara) con € 980 mila.
Gli oneri da compartecipazioni risultano pari a € 4.381.000.
Gli importi principali riguardano: Biabiany (Parma) e Rossini (Sassuolo) per
1,5 milioni di Euro.
I costi per acquisizioni temporanee dei calciatori ammontano
a € 738 mila ( € 2,4 milioni nel 2013). Il costo maggiore riguarda il prestito semestrale
di Romagnoli (AS Roma) per € 250.000, seguito da Duncan (Inter) per € 200 mila.
L’ammortamento della rosa calciatori è stato pari a € 14,7
milioni (€ 11,8 milioni nel 2013).
I Costi.
Il costo del personale, pari a € 43,9 milioni (€ 46,9 milioni
nel 2013), risulta diminuito del 6,6% ed incide sul fatturato netto per il 102,2%,
mentre incide sul valore della produzione per il 55,6%, grazie alle plusvalenze.
Il livello del costo del personale raggiunto sia nel 2013 che nel 2014 è
diventato in parte “sostenibile” solo grazie alle plusvalenze. Il numero degli
allenatori mediamente in forza al club, durante il 2014, è diminuito da 43 a 42,
mentre il numero dei calciatori è diminuito da 41 a 35.
Nelle spese per servizi, pari a € 9,1 milioni (€ 9 milioni
nel 2013), sono ricomprese le spese per agenti e intermediari pari a € 2,6
milioni (€ 2,8 milioni nel 2013).
I costi per godimento beni di terzi comprendono i diritti di
utilizzo dello Stadio per € 1,4 milioni
Gli oneri diversi di gestione, pari a € 7,1 milioni (€ 9,6
milioni nel 2013), includono anche gli “Oneri contribuzione LNP Serie A” per
Euro 1.952.000.
Il punto di pareggio.
Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli
esercizi 2012, 2013 e 2014, è negativo per € 89,5 milioni. Occorre dire che
tale risultato è anche comprensivo dello storno dei costi per il Vivaio, il cui
dato aggregato è di 4,3 milioni di Euro, mentre il dato aggregato degli
ammortamenti non rilevanti è trascurabile.
A tutti gli effetti sembra molto difficile sostenere che la
Sampdoria riesca a rientrare nella soglia di tolleranza dei 45 milioni.
Il Budget 2014/15 e
il Piano 2016-2018.
Il Consiglio di Amministrazione del 26 febbraio 2015 ha
approvato il Budget preconsuntivo della stagione 2014/2015 ed il Piano per le
stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018.
Nella Relazione sulla Gestione è scritto che il Budget
prevede il raggiungimento di una situazione di sostanziale pareggio reddituale
e finanziario già a partire dalla prossima stagione sportiva, mentre per le
successive stagioni sportive sono previsti risultati di utile e flussi
finanziari positivi.
Le principali assunzioni del Piano sono:
-
incremento dei ricavi da cessione diritti TV;
-
diminuizione del monte ingaggi calciatori, mediante
riduzione della rosa e ringiovanimento della stessa;
-
player trading, con realizzo di plusvalenze;
-
“conferma, da parte del ceto bancario, di fidi in
misura almeno pari a quelli attualmente in essere, anche successivamente alla
scadenza delle garanzie in essere prevista per il 30 giugno 2015”.
Conclusioni.
Sarà interessante verificare nei prossimi esercizi come il
verificarsi delle assunzioni del “Piano”, determineranno il raggiungimento
della situazione di equilibrio economico, necessaria anche per il
raggiungimento dell’equilibrio finanziario e patrimoniale.
A quanto scritto sopra bisogna aggiungere che la nuova
Dirigenza sta valutando la possibilità di subentrare nella gestione diretta
dello Stadio Luigi Ferrarsi, al fine di accelerare gli investimenti di
riqualificazione della struttura, che secondo gli Amministratori, sono “diventati
ormai necessari per una gestione a reddito dello stadio”.