sabato 22 febbraio 2014

Bilancio Atletico Madrid: equilibrio economico raggiunto, resta il problema dell'indebitamento.



Luca Marotta



L’esercizio 2012/13 ha visto il conseguimento di un utile netto di circa € 2 milioni e soprattutto il successo dell’Atletico Madrid nella “Copa de Su Majestad el Rey”, battendo il Real Madrid, nella “UEFA Supercup”, battendo il Chelsea, l’acquisizione del diritto di partecipare alla UEFA Chanmpions League 2013/14. In pratica sono stati raggiunti tutti gli obiettivi prefissati.
Il valore della rosa dei calciatori è fondamentale per far fronte al debito del club. Tuttavia, anche per quanto riguarda i disinvestimenti si cerca di salvaguardare la competitività dell’organico.
I pilastri della gestione sportiva dell’Atletico Madrid sono tre: rinnovo e ritocco degli ingaggi solo ai calciatori con rendimento consolidato in prima squadra; rinnovo e ritocco degli ingaggi solo ai giovani chiamati in prima squadra e ingaggio di calciatori di livello internazionale, con un livello di investimento sostenibile.
Inoltre, la Liga, nell’ambito della procedura del controllo a priori dei bilanci preventivi, ha imposto un limite al costo dei calciatori, stabilendo come limite massimo la differenza tra il totale dei ricavi e i restanti costi generali del club. Tale limite rientra nell’ottica di generare un business sostenibile in grado di far fronte alla massa debitoria. Ai fini della sostenibilità del business del calcio spagnolo risulteranno fondamentale due obiettivi prefissati dalla Liga, riguardante la commercializzazione e la ripartizione dei diritti televisivi. Un ruolo molto attivo nell’elaborazione delle norme, è stato svolto da un dirigente dell’Atletico Madrid.
Sul fronte commerciale, in tempi di grandi difficoltà per la ricerca di sponsor, l’Atletico è riuscito a trovare come main sponsor uno partner istituzionale come lo Stato dell’Azerbajan ed è alla ricerca di altri partner. Inoltre, l’Atletico ha stipulato accordi con altri club stranieri, per sviluppare congiuntamente iniziative nell’abito del sociale, del marketing, della comunicazione e nell’ambito sportivo.
Sul fronte degli investimenti patrimoniali la costruzione del nuovo Stadio prosegue.
Per il 2013/14, è previsto un utile di € 978 mila, con ricavi delle vendite pari a € 126,2 milioni e altri ricavi operativi per € 2,1 milioni. L’aumento previsto del fatturato si basa sull’aumento dei ricavi da gare da € 36,3 milioni a € 57 milioni, mentre i ricavi commerciali previsti per il 2013/14 ammonterebbero a € 26,5 milioni.

L’Assetto societario.

La società “Club Atlético de Madrid SAD” è stata costituita il 30 giugno 1992, a seguito della trasformazione del “Club Atlético de Madrid”, ai sensi della “Ley del Deporte”.  Durante il 2011/12, sono aumentate le percentuali di controllo dei due principali azionisti.
Don Miguel Ángel Gil Marín è il proprietario del 60,71% (60,27% nel 2011/12) del capitale sociale. In forma diretta controlla il 4,08 (3,64% nel 2011/12) ed in forma indiretta attraverso la società "Holding de Inversiones Atléticas, S.A." detiene il 56,63%. Don Enrique Cerezo Torres è proprietario del 21,88% (21,60% nel 2011/12) del capitale sociale. In forma diretta controlla il 3,69% e in forma indiretta il 18,19% (17,90% nel 2011/12) attraverso la società "Video Mercury Films, S.A.".
“Club Atlético de Madrid SAD”, a sua volta, detiene il 2,5% della società "Madrid Deporte Audiovisual, S.A.". Il rapporto con tale società ha determinato costi per € 1 milione e ricavi per € 40 milioni.

La continuità aziendale degli Amministratori e i numerosi richiami dei revisori.

Il bilancio 2012/13 presenta un patrimonio netto positivo pari a € 32,2 milioni e un capitale circolante netto negativo per € 170,5 milioni, nel 2011/12 il patrimonio netto era positivo per € 31,2 milioni e il capitale circolante era negativo per € 146,9 milioni.
Secondo gli amministratori, il deficit di capitale circolante netto, ossia la differenza negativa tra attività e passività a breve termine, è dovuto in parte agli investimenti in giocatori, effettuato nelle ultime stagioni per migliorare le prestazioni sportive, con l'obiettivo di partecipare alle competizioni europee, e in secondo luogo, alle caratteristiche proprie dell'attività svolta. Sempre secondo gli amministratori, tale situazione non rappresenta un impedimento per la continuità aziendale ed è comune alla stragrande maggioranza delle società di calcio. Per questo motivo il Consiglio di Amministrazione ha applicato il principio di continuità aziendale. Tra i fattori che diminuiscono la portata di un capitale circolante netto negativo, gli Amministratori evidenziano la presenza nel passivo a breve dei risconti passivi per ricavi anticipati, pari a € 31 milioni (€ 23,1 milioni nel 2011/12), che non rappresentano debiti finanziari da pagare; la partecipazione alle competizioni europee, con le implicazioni economiche che questo comporta ed infine la materializzazione dei progetti per la costruzione del nuovo stadio di Madrid e la nuova “Ciudad Deportiva”, che consentirà un significativo aumento dei ricavi. In ogni caso l’azionista di maggioranza e i membri de Consiglio di Amministrazione hanno manifestato la volontà di prestare garanzie per far fronte a deficit di tesoreria.
I revisori della società EUDITA ALL Auditores 1986, S.A.P., nella loro relazione hanno evidenziato alcuni richiami di informativa.
Al punto 2 della relazione, i revisori hanno mosso dei rilievi riguardanti l’esposizione di proventi, a seguito di contratti per cessioni immobiliari sottoposti a condizione sospensiva. Nell’esercizio 2005/06, tali proventi ammontavano a 46,3 milioni, nel 2007/2008 a 57,8 milioni e nel 2008/09 a 10,1 milioni. Secondo i revisori, la condizione sospensiva riguardava l’approvazione di un piano urbanistico, prevista per la fine dell’anno 2011 e, solo nel mese di giugno 2011, è stato stipulato un accordo con cui si sopprimeva tale clausola, dando efficacia all’accordo. Tuttavia, persisteva un’altra condizione, ancora pendente. Per tale motivo, la società di revisione ha mosso un rilievo relativo al bilancio 2011/12.
Al punto 3 della relazione, i revisori hanno rilevato che per quanto riguarda il rimborso di alcune quote di capitale relative ad un aumento di capitale deliberato nel 2002/03, oggetto di contenzioso, non è stato effettuato alcun accantonamento per il rischio di rimborso.
Al punto 5 della relazione, i revisori hanno richiamato l’attenzione su una sentenza che ha reso nulle due delibere di aumento di capitale del 2003, la prima riguardante una compensazione di crediti per € 22,3 milioni e la seconda una sottoscrizione per € 13,9 milioni. Contro tale sentenza è stato proposto ricorso, e i revisori si sono limitati solo a richiamare l’attenzione perché l’esito della vicenda è incerto.
Al punto 6 della relazione, i revisori hanno richiamato l’attenzione sul fatto che sono ancora aperti gli accertamenti tributari relativi alle imposte degli ultimi quattro anni. In aggiunta hanno evidenziato che nel bilancio figurano crediti per imposta differite attive per l’importo di € 51,6 milioni (€ 48,4 milioni nel 2011/12), mentre figurano debiti per imposte differite per € 26,8 milioni. Il realizzo delle attività per imposte differite è condizionato dalla capacità della società di produrre imponibile fiscale negli esercizi futuri.
Infine al punto 7 della relazione, la società di revisione ritiene incerto, ovvero non determinato con precisione l’accantonamento di 20,5 milioni per coprire i costi a carico dell’Atletico Madrid per il progetto di sviluppo urbano dello stadio.

La struttura dello stato patrimoniale.



L’attivo è aumentato di € 6 milioni, assestandosi a 576,1 milioni. Il 70% è rappresentato da attività a lungo termine. I diritti alle prestazioni sportive dei giocatori incidono per il 10% e ammontano a € 58,7.
Nelle immobilizzazioni immateriali figurano anche i diritti su investimenti realizzati su terreni ceduti, pari a € 5,1 milioni, riguardanti un terreno ceduto alla “Fundación Atlético de Madrid”, che vengono ammortizzati al 5% e i diritti sugli investimenti del nuovo stadio per € 4,5 milioni, non ancora ammortizzati.
Le immobilizzazioni materiali incidono solo per il 6%, essendo pari a € 35,8 milioni (€ 20,6 milioni nl 2011/12). L’aumento del 73,75% è dovuto all’incremento della voce immobilizzazioni in corso e acconti che è passata da € 18,6 milioni a € 34 milioni. Il valore contabile netto della voce “Stadio e impianti sportivi” è € 1.045.555,99, con un costo storico di € 39,2 milioni.
L’importo maggiore delle attività è rappresentato dai crediti commerciali verso terzi a lungo termine, pari a € 236.364.569,77 (€ 243.829.160,05 nel 2011/12). Trattasi di crediti commerciali, riguardanti principalmente i proventi da cessioni immobiliari, relativi al contratto del 30 giugno 2010 (Stadio e impianti sportivi). La variazione è dovuta da un lato agli interessi e dall’altro dalla compensazione delle opere ricevute in relazione alla costruzione del nuovo stadio.
Anche tra i crediti a breve termine residua un importo notevole per € 82,5 milioni, sempre legato ad operazioni immobiliari, in particolare la vendita di terreni e fabbricati associati al centro sportivo.
Il patrimonio netto finanzia solo il 5,8% dell’attivo e per il restante 94,2% si ricorre ai debiti. Il totale delle passività, sia correnti che non correnti, è aumentato di € 4,2 milioni assestandosi a € 542,9 milioni (€ 538,7 milioni nel 2011/12). Le passività correnti ammontano a € 344,1 milioni (€ 291,8 milioni nel 2011/12), rappresentano il 63% delle passività e “finanziano” il 60% delle attività. Le passività a lungo termine  ammontano a € 198,8 milioni (€ 246,8 milioni nel 2011/12), rappresentano il 37% delle passività e “finanziano” il 35% delle attività.
Il capitale circolante netto, dato dalla differenza tra attività e passività a breve termine, è negativo per € 170,5 milioni (-€ 146,9 milioni nel 2011/12). In altre parole, i debiti a breve termine sono praticamente quasi il doppio dei crediti a breve termine.

Il Valore della Rosa.



I diritti alle prestazioni sportive dei giocatori incidono per il 10% sul totale dell’attivo e ammontano a € 58,7 milioni (€79,1 milioni nel 2011/12). Il valore lordo è di € 109,2 milioni.
La variazione rispetto al 2011/12 è stata di € 20,4 milioni ed è stata determinata da investimenti per € 32 milioni, cessioni per un valore residuo di € 28,2 milioni e ammortamenti per € 24,2 milioni.
Tra le attività correnti figura la posta: “attività non correnti detenute per la vendita”, pari a € 770.000 (€ 1,9 milioni nel 2011/12), che riguarda il valore contabile netto dei diritti di acquisizione di giocatori, che sono stati ceduti tra la data di chiusura dell'esercizio e la data di redazione dei conti annuali.
Pertanto, il valore della rosa al 30 giugno 2013 è di € 59,4 milioni.
Al 30 giugno 2013, i valori di mercato dei calciatori risultavano nettamente superiori ai valori contabili del bilancio.
Si pensi che attualmente il sito Transfermarkt stima il valore della rosa dell’Atletico Madrid in € 272.000.000 e il pezzo pregiato è Diego Costa, valutato € 30.000.000 e che è in rosa dal 2010/11.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 33,2 milioni, mentre nel 2011/12 era positivo per € 31,2 milioni. La variazione è dovuta essenzialmente all’utile d’esercizio 2012/13 pari a € 2 milioni.
Essendo non negativo è conforme a quanto stabilito dal regolamento sul Fair Play Finanziario. Tuttavia, il Patrimonio Netto copre solo il 5,8% delle attività totali, sintomo di sottocapitalizzazione e carenza di autonomia finanziaria, nel senso che si fa massiccio ricorso al capitale di terzi. Non a caso il capitale circolante netto, come detto sopra, è negativo.

La Posizione Finanziaria Netta.



L’indebitamento finanziario netto ammonta a € 37,4 milioni e risulta in leggero aumento rispetto ai 37,2 milioni di Euro del 2011/12.
I debiti finanziari riguardano: i debiti verso enti creditizi per € 39,3 milioni (€ 38,4 milioni nel 2011/12) e i prestiti obbligazionari per € 66.978,80. Le disponibilità liquide ammontano a € 1.960.443,5 (€ 1,3 milioni nel 2011/12).
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è positivo per € 16,3 milioni (€ 901 mila nel 2011/12). I debiti per la compravendita dei calciatori diminuiscono da € 62,6 a € 58 milioni. I crediti per compravendita calciatori aumentano da € 63,5 milioni a € 74,4 milioni.
L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 21,1 milioni risulta inferiore al volume dei ricavi ed è conforme a quanto auspicato dalla normativa.

I debiti verso il personale e la Pubblica Amministrazione.

I debiti verso il personale ammontano a € 44,5 milioni (€ 52,5 milioni nel 2011/12), segnando un decremento del 16,1%. La maggior parte riguarda i debiti verso il personale sportivo pari a € 43,8 milioni (€ 52 milioni nel 2011/12). Il rapporto tra debiti verso il personale e costo del personale è molto elevato essendo pari al 69,8% (72% nel 2011/12) e rappresenta un segnale di probabile ritardo nei pagamenti. I debiti verso il personale “finanziano” il 7,7% di tutte le attività. Nel bilancio è scritto che il saldo del debito verso i calciatori della prima squadra è significativo alla chiusura di ogni esercizio, perché la liquidazione di una parte importante delle remunerazioni della stagione sportiva viene effettuata a inizio dell’esercizio successivo.
Il bilancio dell’Atletico Madrid è caratterizzato da un enorme indebitamento verso l’Erario.



I debiti verso l’Erario, gli Enti Previdenziali e Pubblici, ammontano complessivamente a € 200,2 milioni (€ 206,2 milioni nel 2011/12), di cui € 61,5 milioni a breve termine (€ 61,5 milioni nel 2011/12). I debiti accantonati, nel 2011/12,  per verbali di accertamento sono stati rateizzati. L’importo residuo, al 30/06/2013, dei debiti tributari rateizzati è di € 167,1 milioni (€ 52,1 milioni nel 2011/12). L’importo degli interessi rateizzati è di € 12,9 milioni (€ 5,2 milioni nel 2011/12). L’importo dell’IVA rateizzata, esclusi gli interessi, è di € 24,3 milioni (€ 13,3 milioni nel 2011/12).
In base agli accordi con l’Agenzia delle Entrate Spagnola, durante il 2013/14, l’Atletico Madrid deve versare ben 58 milioni di Euro. Alla data di redazione del bilancio 2012/13, ne sono stati versati già 42,5 milioni di Euro.
Bisogna evidenziare che nel complesso i debiti verso la Pubblica Amministrazione “finanziano” il 35% dell’attivo.
Per quanto riguarda la situazione dei crediti verso l’Erario, per € 51,6 milioni, ma i revisori hanno evidenziato che la realizzazione dei crediti per imposte differite, dipenderà dalla capacità di generare utili nel futuro.

I Ricavi.



Il fatturato netto riclassificato, includendo gli altri ricavi operativi ed escludendo le plusvalenze, per l’anno 2012/13 segna la cifra di € 120 milioni, mentre nel 2011/12 era pari a € 107,9 milioni.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi per l’anno 2012/13 ammontano a € 106,6 milioni (€ 100,9 milioni nel 2011/12), mentre gli altri ricavi della gestione operativa ammontano a € 13,4 milioni (€ 7 milioni nel 2011/12).
I ricavi legati all’attività sportiva ammontano a € 18.157.603,05 (€ 23,2 milioni nel 2011/12) ed incidono per il 17% sui ricavi delle vendite. Tra i “ricavi sportivi” sono ricompresi: i ricavi da gare di campionato per € 4.968.951,15 (€ 5,4 milioni, nel 2011/12); i ricavi da gare di Coppa Nazionale per € 3.925.180,79 (€ 109.997,46, nel 2011/12); i ricavi da competizioni internazionali per € 7,3 milioni (€ 15,7 milioni, nel 2011/12) e i ricavi per amichevoli per € 1,9 milioni.
I ricavi da abbonamenti e soci incidono per il 17% sui ricavi delle vendite e sono pari a € 18.159.267,69, di cui € 13,3 milioni per abbonamenti.
I ricavi per cessione diritti audiovisivi ammontano a € 45,6 milioni (€ 38.9 milioni nel 2011/12). Tali ricavi incidono per il 42,8% sui ricavi delle vendite.
I ricavi commerciali e pubblicitari incidono per il 23,1% sui ricavi delle vendite e ammontano a € 24,6 milioni, con un incremento del 24,8% rispetto al 2010/11. Soprattutto a causa della diminuzione dei ricavi da pubblicità che diminuiscono da € 19,5 milioni a € 15,8 milioni.
Gli altri ricavi operativi comprendono i contributi e le donazioni ricevute. In particolare, il contributo ricevuto dal “Consejo Superior de Deportes”, in virtù di una convenzione con la Liga, per l’adeguamento dello Stadio “Cerro del Espino” alla normativa UEFA, è stato contabilizzato, al netto delle imposte, per € 198.053,06, mentre il contributo ricevuto per l’”Estadio Madrid” è stato contabilizzato, al netto delle imposte, per € 8.987.720,49.

Il Player trading.



Il risultato del Player trading è negativo per € 8,1 milioni e non riesce a coprire del tutto il costo annuale dei cartellini dei calciatori.
L’ammortamento della rosa calciatori ammonta a € 24,2 milioni (€ 26,2 milioni nel 2011/12), perciò si è verificato un decremento del 7,6%. Il saldo tra plusvalenze e minusvalenze è positivo per € 16,1 milioni, ma in calo rispetto ai € 36 milioni del 2011/12.

Il costo del personale.

Il costo del personale ammonta a € 63,8 milioni e risulta in diminuzione di € 9,6 milioni, ossia del 13,1% rispetto ai € 73,4 milioni del 2011/12. Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto riclassificato, senza plusvalenze, è del 53,2%. Tale dato è conforme a quanto auspicato dal Fair Play Finanziario. Rimane il discorso della liquidazione della maggior parte delle remunerazioni del personale rinviato a dopo la chiusura del bilancio.

Il Costo degli Agenti.

Il costo degli agenti allocato tra i costi per servizi esterni ammonta  a € 2.943.000, nel 2011/12 era pari a € 4.026.000.

La Gestione Finanziaria.

Sul conto economico pesano molto gli oneri finanziari per debiti verso terzi pari a circa € 19 milioni (€ 20 milioni 2011/12). Nel 2010/11 erano pari a € 40.610.848,49. L’entità è tale che il risultato della gestione finanziaria è negativo per € 17,1 milioni, nel 2011/12 era negativo per € 14,1 milioni.

Il requisito del pareggio di bilancio.

Il risultato prima delle imposte è positivo per € 386.958,91 (€ 93.478,64 nel 2011/12).
La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli ultimi due esercizi evidenzia un dato positivo di € 480 mila.

Conclusioni.

Il bilancio dell’Atletico Madrid, avendo instaurato una politica gestionale improntata all’equilibrio economico, mentre in chiave di Break-Even Result, potrebbe superare ampiamente i paletti del Regolamento del Fair Play Finanziario, lascia degli interrogativi aperti per quanto riguarda il debito verso il Fisco Spagnolo, che seppur rateizzato, ha delle scadenze di un certo importo. Altro interrogativo è la mole del debito verso il personale, in considerazione della “prassi” di liquidarlo, per la maggior parte, dopo la chiusura dell’esercizio.
Quindi, l’enorme peso dell’indebitamento fiscale alla lunga potrebbe rappresentare un problema. E' bene ricordare che nel settembre 2012, secondo alcune fonti giornalistiche, l’Atletico Madrid, fresco vincitore dell'Europa League e della Supercoppa europea, avrebbe corso il rischio di vedersi congelati dalla UEFA i premi. Il club sarebbe stato uno tra i 23 caduti sotto indagine per ritardi nei pagamenti.


lunedì 17 febbraio 2014

Bilancio A.C. Siena 2012/13: in perdita con mezzo “paracadute” della Serie B, si spera nel Piano.



Luca Marotta


Il bilancio 2012/13 di A.C. Siena S.p.A. si è chiuso con una perdita di € 1.772.507, mentre l’esercizio 2011/12 si era chiuso con un utile di € 1,8 milioni.
Come nell’esercizio precedente il rapporto con Monte Paschi ha svolto un ruolo fondamentale, ma non è bastato, perché si è reso necessario contabilizzare anche mezzo paracadute per la retrocessione in Serie B, nell’ottica della continuità aziendale.
Il risultato positivo del 2011/12 era dovuto principalmente ai proventi straordinari per la cessione del ramo aziendale costituito dai marchi sociali.
Causa la retrocessione in Serie B, per l’esercizio 2013/14 si profilano alcune problematiche importanti, come il venir meno dei ricavi per cessione diritti TV della serie A, solo in parte compensati dal “paracadute”(usato già nel 2012/13 al 50%) e il venire meno della tradizionale sponsorizzazione del Monte dei Paschi di Siena, il cui contratto è scaduto nell’esercizio 2012/2013.

La continuità aziendale.

Nella Relazione della Società di Revisione Omnirev srl, ai sensi dell’art. 84 NOIF, sono esposti quattro richiami di informativa.
Il primo richiamo afferma che il principio della continuità aziendale può essere mantenuto con l’apporto di ulteriori mezzi finanziari da parte dei soci e da adeguati flussi finanziari derivanti dalla futura gestione e dall’attuazione del piano di risanamento.
Il secondo richiamo evidenzia il fatto che nel bilancio dell’esercizio 2012/13 è stato imputato il 50% del “paracadute” quale contributo per la retrocessione in Serie B.
Il terzo richiamo riguarda il fatto che il Siena ha chiesto e ottenuto la rateizzazione del debito IVA a partire dal 7 gennaio 2014. Tale debito IVA riguarda: l’anno 2012 per € 4.981.000, da pagarsi in 20 rate trimestrali da € 250 mila; l’anno 2013 per € 1.500.000 e debiti IRAP per € 2.300.000.
Il quarto richiamo riguarda il fatto che il prolungamento dei contratti di alcuni calciatori ha determinato un risparmio in termini di ammortamenti per € 3.500.000.
Il Collegio Sindacale, nella funzione affidatagli di revisione legale dei conti, ha evidenziato dieci richiami di informativa ed ha condizionato il giudizio alla presentazione del piano pluriennale di risanamento, alla convocazione da parte del CdA di un’assemblea Straordinari con all’ordine del giorno la proposta di versamento del socio in conto capitale e alla sottoscrizione del socio del versamento in conto capitale.
Per far fronte alle scadenze federali del 16/09/2013, il Socio Unico ha effettuato, nel mese di settembre 2013, un finanziamento di 2,5 milioni di Euro.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto è positivo per € 546 mila, nell’esercizio precedente era positivo per € 2.318.187. La variazione negativa di € 1.772.507 è stata determinata dalla perdita netta dell’esercizio.
I mezzi propri finanziano solo l’1% del totale dell’attivo, pari a € 102,3 milioni, per la parte restante si fa ricorso al capitale di terzi. Indubbiamente, emerge un quadro di sottocapitalizzazione evidente cui si aggiunge un capitale circolante netto negativo.

La Posizione Finanziaria Netta.



La posizione finanziaria netta, in senso stretto, ossia quella derivante dalla differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide, è negativa per € 12,7 milioni (- € 8,8 milioni nel 2011/12), ma inferiore al valore della produzione. L’EBITDA è positivo per € 21.578.938, nel 2011/12 era negativo per circa € 3,5 milioni. Sul valore dell’EBITDA esercita un’influenza importante il valore delle plusvalenze per la cessione dei calciatori, i diritti TV e la sponsorizzazione Monte Paschi. Nella Relazione sulla Gestione è evidenziata una posizione finanziaria netta negativa per € 6.547.156 (-€ 3.615.621 nel 2011/12), determinata considerando i crediti per compartecipazione ex art. 102 bis NOIF, pari a € 6.075.000 ma non i relativi debiti, pari a € 8.876.000.
I debiti bancari aumentano a € 8,7 milioni (€ 3.062.068 nel 2011/12). Tali debiti si riferiscono, per € 5.430.000 a mutui contratti con il Credito Sportivo, garantiti da crediti verso Lega Nazionale Professionisti Serie A per campagna trasferimenti calciatori; per € 3.300.928 a scoperti di conto corrente con Banca MPS, per € 1.052  a prestiti finalizzati contratti con l’istituto Santander Consumer Bank.
I debiti verso altri finanziatori, pari a € 4 milioni ( € 6.954.195 nel 2011/12), riguardano anticipi di fatture richiesti e ottenuti da MPS Leasing & Factoring S.p.A..
Le disponibilità liquide ammontano a € 125 mila (€ 1.188.632 nel 2011/12).
Il saldo tra crediti e debiti verso squadre di calcio è positivo per € 1,7 milioni, nel 2011/12 era negativo per € 5,7 milioni. I crediti verso enti del settore ammontano a € 37,4 milioni (€ 31,8 milioni nel 2011/12), invece, i debiti verso enti del settore ammontano a € 35,7 milioni (€ 37,5 milioni nel 2011/12).

I Debiti.

I debiti tributari risultano pari a € 8.990.688 (€ 6,4 milioni nel 2011/12) riguardano solo le passività per imposte certe e determinate. In tale voce sono iscritti debiti per IRAP per euro 2.244.743, debiti per IVA per € 5.865.125, debiti per ritenute operate nei confronti di terzi per € 466.959 altri debiti e sanzioni ed interessi per omesso o ritardato versamento per € 413.861.
I Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale ammontano a € 2.042.535 e comprendono debiti verso INPS per euro 1.880.900, debiti verso INAIL per € 107.522, debiti verso altri Enti  per € 7.485, oltre a sanzioni ed interessi per omesso o ritardato versamento per euro 46.628.
I debiti verso il personale ammontano a € 13.971.385 (€ 10.079.036 nel 2011/12) e rappresentano il 45% del costo del personale, che indica la presenza di alcune mensilità da pagare, dato confermato dal fatto che i debiti verso il personale comprendono anche gli accordi transattivi.
Il Siena ha avuto difficoltà ad adempiere l’obbligo di remunerazione degli stipendi da gennaio 2013 ad aprile 2013, mettendo a rischio l’iscrizione al campionato di Serie B 2013/14.
I debiti verso fornitori ammontano a € 12.357.075 (€ 13.692.329 nel 2011/12) e risultano in calo del 7,4%.

La struttura dell’Attivo.

La struttura dell’attivo del bilancio del Siena è composta per il 43,5% da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali pari a 219 mila Euro sono trascurabili, perché il Siena non ha né lo stadio, né il centro sportivo di proprietà.
I costi del vivaio capitalizzati netti ammontano a € 5,4 milioni e aumentano di € 185 mila rispetto al 2011/12.
I crediti dell’attivo circolante, pari a € 57,5, milioni rappresentano il 56,2% dell’attivo patrimoniale. I “Crediti verso clienti” sono pari a € 16.170.603, quelli aventi scadenza oltre 5 anni, sono pari ad € 3.290.000 e sono relativi al saldo dell’operazione di cessione del ramo aziendale del 2011/12, che sarà saldata in tre rate annuali entro la data di chiusura dell’esercizio 2020/2021 ed i due esercizi successivi.
I crediti verso controllanti pari ad € 3.242.709 sono crediti di natura commerciale, per € 811.324 e di natura finanziaria per la parte restante, precisamente € 872.289 per consolidato fiscale; € 1.219.096 per emissione di abbonamenti e biglietti e € 340.000 per altri crediti di natura finanziaria.

Il Valore della Rosa.



Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 30,3 milioni (€ 35.404.221 nel 2011/12). Si è registrato un decremento di € 5,1milioni. La variazione è dovuta ad investimenti per € 17,8 milioni; a cessioni per un valore residuo di € 10,4 milioni e ammortamenti per € 12,6 milioni. Il calciatore col valore contabile netto più elevato è Emeghara con € 3.090.000, acquistato definitivamente il 04/06/2013 per lo stesso importo e per questo non ammortizzato. D’Agostino mostra un valore contabile residuo di € 3.020.676 seguito da Paolucci con € 3.007.354.
I crediti per le compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF, aumentano da € 5.150.000 da € 6.075.000. Esse rappresentano il valore delle partecipazioni al 50% ai Diritti alle prestazioni dei calciatori e riguardano principalmente Rossi Andrea col Parma per € 1,8 milioni, Brandao col Parma per € 1,6 milioni e Buchel con la Juventus per € 1.500.000.
I debiti per le compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF, pari a € 8.876.000 (€ 6.318.000 nel 2011/12) riguardano principalmente: Dellafiore col Parma per € 1,8 milioni; Galluppo col Parma per € 1,7 milioni, Coppola col Parma per € 1,6 milioni e La manna Eugenio col Genoa per € 1,5 milioni.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è aumentato del 28,6% di circa 14,9 milioni di euro ed ammonta a € 67,3 milioni (€ 52,3 milioni nel 2011/12).  Praticamente la variazione è dovuta principalmente alle plusvalenze e ai contributi in conto esercizio. I costi della produzione ammontano a € 61,1 milioni (€ 72,4 milioni nel 2011/12) e rispetto all’esercizio precedente risultano diminuiti del 16%.



I Ricavi.

I diritti TV hanno inciso per il 30,8% sul totale del valore della produzione, Mentre le plusvalenze per cessioni calciatori incido per il 36,8% e i ricavi da sponsorizzazioni pari a complessivi € 8.500.000 incidono per il 12,6%. I ricavi da gare, pari a € 1,6 milioni incidono solo per il 2,4%.
I Proventi da sponsorizzazione ammontano a € 8.500.000 e si riferiscono per € 8.000.000 allo Sponsor Ufficiale BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.p.A. e per € 500.000 allo Sponsor Tecnico ROBE DI KAPPA.
I Contributi in c/esercizio, pari a € 5.000.000, comprendono il 50% del “paracadute”, ossia della mutualità riconosciuta dalla Lega di Serie A ai club retrocessi in Serie B.
Nella Nota integrativa è scritto che il diritto a percepire tale mutualità si acquisisce, invero, con l’effettiva partecipazione al Campionato di Serie B nella stagione sportiva successiva a quella in cui matura la retrocessione. Tuttavia, la decisione di imputare il 50% di tale contributo al conto economico 2012/13 “è stata effettuata in un’ottica di continuità aziendale ed in assenza di espresse disposizioni contrarie”.
Il valore della produzione comprende anche una voce che rappresenta uno storno di costi, che è la capitalizzazione dei costi del vivaio. Tale voce è pari a € 2,6 milioni (€ 3.356.676 nel 2011/12).

Il Player Trading.



La prima voce per importanza del valore della produzione riguarda le plusvalenze pari a € 24,7 milioni (€ 11.938.027 nel 2011/12). Le principali plusvalenze hanno riguardato i seguenti calciatori: Mattia Destro ceduto al Genoa per € 15 milioni con una plusvalenza di € 12.334.881; Neto Luis Carlo Novo ceduto a F.C. Zenit per €  4.595.000 con un plusvalenza di € 3.035.291; Jardim Brandao G. ceduto al Parma F.C. S.p.A. per €  3.200.000 con una plusvalenza di €3.028.895 e Buchel Marcel ceduto a Juventus F.C. S.p.A. per €  3.000.000 con una plusvalenza di € 2.900.035.
I Ricavi da cessione temporanea di prestazioni sportive dei calciatori , risultano pari ad € 2.345.000 e si riferiscono ai seguenti calciatori: Emanuele Calaiò (S.S.C. Napoli S.p.A.) per € 2 milioni, Larrondo Paez Marcelo Alejandro (A.C.F. Fiorentina S.p.A.) per € 315 mila e Grossi Paolo (Hellas Verona F.C. S.p.A.) per € 30 mila.
Le minusvalenze sono state pari a € 1,8 milioni (€ 2,9 milioni nel 2011/12). Gli importi principali hanno riguardato Calai, ceduto al Napoli per € 200.000, con una minusvalenza di € 377.536 e la risoluzione consensuale con Mastronunzio, che ha determinato una minusvalenza di € 494.185.
Sono stati spesi € 974 mila (€2.135.000 nel 2011/12) per l’acquisizione temporanea di calciatori, tra cui spicca Rodriguez Perez Ribair dal C.A. Belgrano per € 400 mila.
I proventi da compartecipazione pari a € 868 mila riguardano principalmente Mannini per € 450 mila e Bucuroiu George Alin per € 300.000.
Gli oneri da compartecipazione pari a € 7.900.000 riguardano principalmente Mattia Destro (Genoa) per € 6,2 milioni e Iacobucci per € 1.699.500.
L’ammortamento della rosa calciatori, pari a € 12,6 milioni (€ 14.221.164 nel 2011/12), rappresenta il 20,6% dei costi della produzione ed incide per il 18,7% sul valore della produzione.

I Costi.

Il costo del personale, pari € 31,2 milioni (€ 38 milioni nel 2011/12) incide per l’85% sul fatturato netto. Il rapporto tra costo del personale e valore della produzione è pari al 46,4%.
Il costo del personale include incentivi all’esodo e li ed accordi transattivi per l’importo di € 2.400.197 (€ 4.299.757 nel 2011/12).
Tra i costi per godimento beni di terzi che ammontano ad € 2.093.952 (€ 1.277.487 nel 2011/12) sono compresi: la licenza d’uso marchi per € 1.538.933 e i costi per affitto e manutenzione dei campi sportivi per € 188.185.
I Costi per prestazioni di servizi ammontano a € 5.416.580 e riguardano i costi per attività sportiva, costi di vitto, alloggio e locomozione gare, costi per servizi biglietteria e controllo ingressi, costi per spese assicurative e per servizi amministrativi, pubblicitari e generali.

Il pareggio di bilancio.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 249 mila, mentre nell’esercizio precedente era positivo per € 5,4 milioni. Al netto delle imposte sul reddito, pari a € 1,5 milioni, è stato conseguito una perdita netta d’esercizio per € 1.772.507.
Nella Relazione sulla Gestione è ben evidenziato che l’andamento economico della società risente dell’andamento sportivo e per il 2013/14 diventerà fondamentale la permanenza nel campionato di Serie B, unitamente all’adeguamento della struttura dei costi.

Conclusioni.

Il Siena, una volta ottenuta l’iscrizione al campionato di Serie B 2013/14, anche grazie al coinvolgimento di diversi soggetti, interni ed esterni, dovrà confrontarsi con un budget ridotto a causa del venir meno dei ricavi per cessione diritti TV della Serie A, del contratto MPS e del fatto che il 50% del paracadute è stato già imputato nel bilancio 2012/13.

Nella Relazione sulla Gestione, si fa riferimento alla predisposizione di uno specifico piano pluriennale di risanamento, per individuare le azioni gestionali che consentano un allineamento tra la gestione operativa caratteristica ed i flussi finanziari. L’obiettivo è quello di prevenire le situazioni di criticità finanziaria, che hanno caratterizzato l’ultimo esercizio, al fine di adempiere regolarmente alle future scadenze federali. Gli Amministratori ritengono che i presupposti del Piano, seppur ancora incerti negli esiti, siano ragionevolmente idonei a garantire il perseguimento di una maggiore sostenibilità sul piano economico e soprattutto finanziario, già a partire dalla stagione 2013/2014. 

venerdì 14 febbraio 2014

Bilancio Palermo 2012/13: perdita di 19 milioni e retrocessione impongono il ridimensionamento.



Luca Marotta


Il bilancio d’esercizio 2012/13 del Palermo si è chiuso con una perdita netta di € 19.388.536. Invece, l’esercizio 2011/12 si era chiuso con una perdita netta di € 4.011.700.
La retrocessione in serie B, metterà a dura prova l’equilibrio economico, patrimoniale e finanziario del Palermo, poiché la gestione economica attuata sinora era caratterizzata da ricavi non “equidistribuiti”, ch e dipendevano molto dai  diritti TV. Tali ricavi nel campionato cadettosono trascurabili. Di conseguenza è necessario abbattere i costi con un ridimensionato strutturale, adeguato alla categoria.
A causa della retrocessione in Serie B, per la stagione sportiva 2013/14, il Palermo ha deciso di abbandonare la procedura relativa alla domanda per il rilascio della Licenza UEFA, sempre il 2013/14, per “non sovraccaricare la struttura di un onere organizzativamente così gravoso”.

La continuità aziendale.

Al bilancio d’esercizio 2012/2013 sono allegate sia la relazione del Revisore Unico che quella della Società di Revisione Baker Tilly Revisa. Entrambe le Relazioni contengono dei richiami di informativa.
Il primo riguarda la decisione di procedere, a differenza dell’esercizio precedente, alla capitalizzazione dei costi del vivaio. Se si fosse seguito lo stesso criterio dell’esercizio precedente, sia il Patrimonio Netto che il risultato d’esercizio sarebbero stati inferiori di € 943.171.
Il secondo richiamo concerne il fatto che la retrocessione in Serie B ha imposto agli Amministratori la verifica del mantenimento del presupposto della continuità aziendale, perché la partecipazione al campionato cadetto, per l’esercizio 2013/14, determina un maggior fabbisogno finanziario, causa la conseguente diminuzione degli incassi per i diritti televisivi e per le gare. Per far fronte a tale problematica si è dato avvio allo smobilizzo della rosa calciatori al fine di realizzare plusvalenze e ridurre il costo del personale. Inoltre, già da tempo, il Palermo cerca di  realizzare l’ottimizzazione delle risorse esistenti e si è posto alla ricerca di nuovi finanziamenti anche presso terzi investitori
Il terzo richiamo riguarda il fatto che l’equilibrio economico, patrimoniale e finanziario necessario per una valutazione positiva in tema di continuità aziendale, dipende dalla realizzazione delle misure descritte in precedenza, già in parte realizzate.

La struttura dell’attivo.



La struttura dell’attivo è caratterizzata dalla forte incidenza dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, pari al 53,2%. Le immobilizzazioni finanziarie si sono ridotte per il rimborso di un prestito fruttifero fatto alla società controllata.
Il totale dell’attivo al 30/06/2013 ammonta a € 107,2 milioni (€ 146,5 milioni nel 2011/12) e registra un decremento del 26,8%. Le Immobilizzazioni sono pari a € 60,3 milioni (€ 96,9 milioni nel 2011/12) e registrano un decremento del 38%. Le Immobilizzazioni immateriali pari a € 58,2 milioni (€ 75,9 milioni nel 2011/12), rappresentano il 96,3% del totale delle immobilizzazioni ed il 54,2% delle attività. Le “migliorie su beni di terzi”, pari a € 167.071 (€ 298.617 nel 2011/12), riguardano le spese capitalizzate per lo stadio di proprietà del Comune “Renzo Barbera” e per lo stadio “Tenente Onorato” dove si allena la prima squadra. E’ esposta, per la prima volta, la voce “Capitalizzazione dei costi del vivaio” per € 943.171, con un valore lordo di € 1.178.964 ed un fondo ammortamento di € 235.793.
Le Immobilizzazioni finanziarie, pari a € 1,9 milioni, riguardano la partecipazione nella società “Mepal srl”, esposta per € 1.053.664. Tale società ha chiuso l’esercizio al 30/06/2012 con una perdita di € 401.532. La Mepal era stata costituita per la commercializzazione dei prodotti a marchio “Palermo Calcio” ed era stata posta in liquidazione il 14/02/2008, ma tale procedura è stata revocata, al fine di utilizzare la stessa Mepal per il progetto del nuovo stadio. Nonostante la perdita della controllata, gli Amministratori non hanno proceduto alla svalutazione, perché non ritengono la perdita di carattere durevole.
La voce “Crediti verso imprese controllate” diminuisce da € 19.563.976 a € 526.663 e concerne il credito verso la Mepal S.r.l. per finanziamenti. Nel 2011/12 era stato effettuato un finanziamento cospicuo per dotare la controllata dei mezzi finanziari necessari per iniziare a sviluppare operativamente il progetto dei campi sportivi e dello stadio. Nel 2012/13, tale finanziamento è stato quasi interamente rimborsato.
L’Attivo circolante è pari a € 43,8 milioni (€ 44,2 milioni nel 2011/12) e rappresenta il 40,8% dell’attivo. La voce più importante riguarda i crediti, che ammontano a € 43,2 milioni (€ 43,7 milioni nel 2011/12), con un decremento dell’1,3%.
I ratei e i risconti attivi diminuiscono da € 5.394.139 a € 3.065.269 e riguardano per € 2.512.700 due maxi canoni per contratti di leasing e per € 375.920 il risconto del diritto di prelazione relativo ad un contratto sottoscritto con una società calcistica estera con scadenza aprile 2014.

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori netti sono pari a € 57 milioni, nel 2011/12 erano pari a € 73.245.905. La variazione diminutiva di € 16,3 milioni è stata determinata da investimenti per € 24,9 milioni, cessioni per un valore contabile netto di € 16,5 milioni e ammortamenti per € 24,7 milioni.
Tra gli acquisti spiccano: Dybala (C.A. Centrale di Cordoba) per € 8.640.000, compreso il costo della mediazione;  Rios (C.T. Xoloit de Caliente) per € 3.468.927, compreso il costo della mediazione; Zerbo (Chievo) per € 2.001.000 e Lafferty (Olympique des Alpes S.A.) per € 2 milioni.
Le cessioni di calciatori avvenute per l’importo di € 25.165.544, hanno comportato degli storni dei rispettivi valori contabili per € 16.533.152, questo significa che sono prevalse le plusvalenze per € 8.632.392. Le cessioni più importanti sono state: Silvestre all’Inter per € 6.000.000;  Balzaretti alla Roma per € 4.500.000; Pinilla al Cagliari per € 3.000.000; Cassani alla Fiorentina per € 2.750.000.
Da notare che Silvestre era già stato ceduto in prestito all’Inter per 3 milioni di Euro per la stagione 2012/13, mentre risulta ceduto a titolo definitivo all’Inter, prima del 30 giugno 2013, per 6 milioni di Euro e la relativa plusvalenza è stata imputata al bilancio 2012/13.
I crediti per compartecipazioni ex art. 102 bis N.O.I.F. risultano azzerati.
I debiti per compartecipazioni ex art. 102 bis N.O.I.F. ammontano a € 5,3 milioni. Tali debiti per compartecipazioni riguardano: Della Rocca col Bologna per € 3,5 milioni e Viola con la Reggina per € 1,8 milioni.
Durante la prima campagna trasferimenti 2013/14, sono state perfezionate operazioni che hanno comportato cessioni per € 25.508.000 ed acquisti per € 14.245.780. La principale operazione in uscita è stata quella di Ilicic alla Fiorentina per € 9 milioni ed una plusvalenza di € 8.040.000.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo per € 13,5 milioni, mentre nel 2011/12 era positivo per € 26,1 milioni. I mezzi propri finanziano il 13% del totale dell’attivo ed il 27% delle immobilizzazioni.
La variazione negativa di € 12,6 milioni è dovuta alla perdita d’esercizio 2012/13 e da versamenti in conto copertura perdite di 6.758.936, a seguito della conversione di finanziamenti infruttiferi dei soci.
Gli amministratori hanno proposto di coprire la perdita 2012/13 con la riserva legale di € 1.114.352 e la riserva coperture perdite di € 6.758.936, rinviando a nuovo la parte restante di € 11.515.248.
L’Assemblea dei Soci ha approvato la proposta.

Il Passivo.

I fondi per rischi e oneri risultano aumentati a € 3.607.024 da € 3.145.310  e riguardano accantonamenti per controversie legali e tributarie in corso per € 697.860 e per la restante parte accantonamenti per imposte differite, riguardanti l’IRES sulle plusvalenze e accantonamenti al Fondo Imposte per Irap, di cui € 416.081 per competenza 2012/13; € 1.321.446 (interessi compresi) per la competenza 2011/2012; € 1.171.637 (interessi compresi) per la competenza 2010/2011. A fronte dei rischi che potranno derivare dall’interpretazione delle norme legislative, “prudenzialmente”, il Palermo ha accantonato l’Irap al fondo imposte. Tuttavia, la società rosanero ritiene non dovuta tale imposta. Il fondo per altri rischi comprende € 500.000 per il contenzioso fiscale sorto in seguito ad avvisi di accertamento per gli esercizi 2004/2005, 2005/2006 e 2006/2007. Il Palermo ritiene di definire le controversie per importi inferiori.
Il totale dei debiti ammonta a € 81,9 milioni (€ 97,9 milioni nel 2011/12) e finanzia il 76,4% dell’attivo.
La voce più importante riguarda i “Debiti verso Enti –Settore specifico” per € 34,9 milioni (€ 40,4 milioni nel 2011/12), seguita da debiti verso fornitori per € 20,2 milioni, debiti verso banche per € 11 milioni, debiti per compartecipazioni per € 5,3 milioni, debiti verso soci per finanziamenti per € 3 milioni, debiti tributari per € 3,2 milioni. I debiti tributari comprendono imposte iscritte a ruolo per € 450.714; le ritenute IRPEF riguardanti le mensilità di maggio e giugno per € 2,7 milioni, versate nei mesi successivi e debiti tributari diversi per € 15.719.  La voce “Altri debiti”, pari a € 3.939.183, è costituita dai debiti per stipendi e collaborazioni e riguarda gli stipendi e dei compensi maturati nei mesi di maggio e di giugno, interamente pagati nei mesi successivi.
I ratei e i risconti passivi diminuiscono a € 7,8 milioni da € 18.964.785. Di questa cifra, € 7,8 milioni (€ 11,1 milioni nel 2011/12) riguardano risconti passivi per la plusvalenza realizzata sulla cessione del marchio, realizzata con un contratto di “lease back”. L’importo di € 4.865 riguarda ricavi di competenza dell’esercizio successivo.

La posizione finanziaria netta.



La posizione finanziaria netta ai fini del Fair Play Finanziario comprende anche i debiti e i crediti da calciomercato e deve risultare inferiore ai ricavi.
Gli Amministratori del Palermo considerano nel calcolo della posizione finanziaria anche i crediti finanziari verso la controllata e i crediti e debiti da compartecipazione. In base a tale calcolo la posizione finanziaria netta, al 30 giugno 2013, risulta negativa per € 17.979.649 (€ 7.291.490 nel 2011/12).
Se non considerassimo tali poste, si avrebbe un indebitamento finanziario netto pari a € 13,4 milioni (€ 17,2 milioni nel 2011/12) determinato da disponibilità liquide per € 598 mila; debiti verso banche per € 11 milioni e debito per finanziamento soci per € 3 milioni.
In considerazione di un EBITDA positivo per € 853.132 (€ 20.159.422 nel 2011/12), l’indebitamento finanziario risulta essere sostenibile.
La voce “Crediti verso Enti –Settore specifico” è così composta: per € 34.598.333 da crediti verso le società calcistiche italiane; per € 2.266.822 da crediti verso le società calcistiche straniere; per € 10.792 da crediti verso la Lega in conto campionato. Il club maggiormente esposto è l’Inter, per € 9.575.000, seguito dal Torino, per € 4,3 milioni. Tra i club stranieri il River Plate deve € 1.016.852.
La voce “Debiti verso Enti –Settore specifico” è così composta: per € 25.594.241 da debiti verso le società calcistiche italiane; per € 9.296.987 da debiti verso le società calcistiche straniere ed € 42.321 verso la Lega. L’importo maggiore riguarda l’Inter per € 5.650.000, seguito dal Chievo per € 4.600.000 e dal Novara per € 4.000.000. Tra i club stranieri il maggior importo è il Sion per € 2 milioni, seguito dal “Club Atletico Belgrano” per € 1.668.000.
Considerando anche i debiti e i crediti da calciomercato, l’indebitamento resta nettamente inferiore ai ricavi ed è in linea col Regolamento del Fair Play Finanziario.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione è diminuito del 30,6% e ammonta a € 66,9 milioni. I Costi della produzione risultano diminuiti dell’8,4%, passando da € 99,7 milioni a € 91,3 milioni. Lo squilibrio economico è determinato essenzialmente dalla diminuzione delle plusvalenze di circa 22 milioni di Euro e dalla diminuzione dei diritti TV per 5 milioni di Euro.



I Ricavi.

I ricavi per diritti TV sono diminuiti da € 38,5 milioni a € 33,5 milioni ed incidono per il 69% sul fatturato netto e per il 50% sul valore della produzione. Nella sostanza viene confermata la “teledipendenza” del Palermo, che potrebbe costituire un problema in caso di mancata promozione nella stagione sportiva 2013/14.
I ricavi da gare incidono solo per il 6,1% sul valore della produzione e per l’8% sul fatturato netto. Sono diminuiti del 24% a € 4.089.110. Gli abbonamenti sono diminuiti da € 3,1 milioni a € 2,1 milioni, mentre i ricavi da gare in casa sono stati pari a € 1.962.642. Per il 2013/14 la retrocessione in Serie B ha prodotto già i suoi effetti. Infatti, la Campagna abbonamenti 2013/2014 si è conclusa con la sottoscrizione di 5.387 tessere (9.271 nel 2012/13), con un ricavo di € 980.830.
La voce ricavi e proventi diversi, pari a € 4.548.061, comprende l’importo di € 3,3 milioni, quale plusvalenza di competenza per la cessione del marchio.
I proventi commerciali registrano solo un’incidenza dell’8,7% sul valore della produzione. In particolare, i proventi da sponsorizzazione diminuiscono del 18% a € 2,6 milioni. I proventi pubblicitari ammontano a € 3.077.665, con una diminuzione del 7%; mentre i proventi commerciali e royalties risultano pari a € 135.390. La retrocessione in serie B, ha fatto scattare delle clausole con alcuni sponsor come la sospensione del contratto con l’Infront Spa e la mancata corresponsione del contributo economico da parte della Puma Italia S.r.l..

Il Player Trading.



Durante il 2012/13 l’attività di Player Trading non è riuscita a coprire i costi annuali dei cartellini.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali diminuiscono del 62% a € 13.637.840 (€ 35.452.331 nel 2011/12). La plusvalenza maggiore è quella di Balzaretti (Roma) pari a € 4.078.333, seguita da quella di Silvestre (Inter) pari a € 2,5 milioni.
I ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori risultano pari a € 3,6 milioni, di cui € 3 milioni per la cessione temporanea di Silvestre all’Inter.
Le minusvalenze per cessioni calciatori risultano pari a € 5.005.448 (€ 8.397.774 nel 2011/12). Le minusvalenze maggiori hanno riguardato: J.P. Dos Santos per € 1.478.700; Zahavi per € 972.500 e Succi per € 700.000.
I proventi da compartecipazione ex art 102 bis Noif sono stati pari a € 5.633.167, tra cui Viviano per € 2 milioni.
Gli oneri da compartecipazione ex art 102 bis Noif ammontano a € 269.500, tra cui Pisano per € 169 mila.
L’ammortamento della rosa calciatori ha registrato un incremento del 11% segnando la cifra di € 24,7 milioni.

I Costi.

Il costo con maggior incidenza sui costi della produzione, pari al 42,7%,  è quello del personale, ammontante a € 39 milioni (€ 40,2 milioni nel 2011/12), con un decremento del 3,1% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza del costo del personale sul valore della produzione è del 58,2% e sul fatturato netto è dell’80%. In considerazione della diminuzione dei ricavi per diritti TV per il 2013/14 si rende necessaria una forte riduzione del costo del personale.
Gli ammortamenti e le svalutazioni, in totale ammontano a € 25,2 milioni, con un incremento del 10,2%. Ovviamente gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 139.037, mentre gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a € 25.040.509, con un incremento del 12%.
I costi per servizi diminuiscono da € 19.135.492 a  € 11.571.446, con un decremento del 40%, per il venir meno del costo dell’agente di Pastore, Simonian, che nel 2011/12 comportò un costo di € 7 milioni. La voce principale è rappresentata dalle “spese amministrative, pubblicitarie e generali”, che è ammonta a € 7.118.214 (€ 14.824.246 nel 2011/12). Tale voce comprende il costo dei consulenti esterni per le operazioni di calciomercato. Come costo l’importo maggiore riguarda l’agente di Von Bergen per € 500.000, mentre sono state capitalizzati i costi di mediazione dell’agente di Dybala, la Pluriel Limited, per € 3.500.000.
Complessivamente i compensi corrisposti agli agenti, sia quelli imputati a costo che quelli capitalizzati, sono stati pari a € 6,5 milioni.
I costi per godimento di beni di terzi pari a € 4.259.817, registrano un decremento dell’1% e comprendono canoni di leasing relativi al marchio per 3,7 milioni, e l’affitto dei campi sportivi per 525 mila euro circa.
Gli oneri diversi di gestione, pari a € 10.551.752, risultano in diminuzione del 7%.
La differenza tra valore e costi di produzione risulta negativa per € 24,3 milioni, mentre nell’esercizio precedente era negativa per € 3,2 milioni.

La gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria, al netto dei proventi e degli oneri da compartecipazione, risulta negativa per € 529 mila. Gli interessi attivi verso società estere ammontano a € 506.930. Gli interessi passivi bancari risultano pari a € 426.988, mentre gli interessi diversi ammontano a € 964.931.

Il Break-even.

Il risultato prima delle imposte risulta negativo per € 18.678.700, nel 2011/12 era negativo per € 4.563.497.
Sembra manifestarsi una situazione di squilibrio economico, che nel 2011/12 è stata determinata dalla conclusione imprevista della vicenda Pastore e nel 2012/13 dalla diminuzione dei ricavi per cessione diritti TV, plusvalenze e gare. Invero, trattasi di ricavi su cui influisce molto l’andamento sportivo non esaltante, caratterizzato dal continuo avvicendamento di tecnici e responsabili dell’area tecnica a livello dirigenziale.

Conclusioni.

Lo squilibrio economico dovuto essenzialmente al calo delle fonti di ricavo preponderanti del Palermo ossia ricavi per cessione diritti TV e plusvalenze, pone degli interrogativi sulla stagione 2013/14, che dovrà necessariamente culminare con l’immediato ritorno in serie A.
E’ facile prevedere un fatturato netto per il 2013/14 che dovrà fare a meno dei 33 milioni di Euro per cessione dei diritti TV, che potranno essere sostituiti, solo per circa un terzo, dal paracadute di solidarietà per i club retrocessi. Nella sostanza per il 2013/14 mancheranno almeno una ventina di milioni di fatturato netto, tra TV e gare, pertanto si dovrà cercare di mantenere un livello di plusvalenze adeguato con riduzione del costo del personale e degli ammortamenti.

In effetti, il Palermo sta perseguendo l'obiettivo di ridurre la rosa del calciatori, con realizzo di plusvalenze, per contenere i costi per gli stipendi e gli ammortamenti, producendo effetti positivi sulla situazione finanziaria ed economica. 

mercoledì 12 febbraio 2014

Lo Stadio “Is Arenas” porta in perdita il bilancio del Cagliari.



Luca Marotta


Il bilancio della società “Cagliari Calcio Spa”, al 30 giugno 2013, si è chiuso con una perdita al netto delle imposte di Euro 985.459, mentre al 30 giugno 2012 il bilancio mostrava un utile netto di € 2.508.267.
La perdita è stata determinata principalmente dalla vicenda stadio, sia in termini di minori ricavi che in termini di maggiori costi. I noti problemi riguardanti lo stadio di Is Arenas a Quartu Sant’Elena hanno comportato la disputa di numerose gare a porte chiuse, alcune gare a capienza limitata, nonché la disputa delle ultime 4 gare casalinghe a Trieste, con forte contrazione dei ricavi e sostenimento di costi eccedenti quelli previsti. Si aggiunga, che la maggior parte delle spese sostenute per l’adeguamento dello stesso stadio di Is Arenas sono state imputate direttamente a conto economico, non avendo più durata pluriennale.
Invero, anche nell’esercizio 2011/12, sempre per la vicenda stadio, vi fu una svalutazione di € 2.150.000 determinata dall’accantonamento del progetto “Stadio di Elmas”.
Dal punto di vista sportivo, la stagione 2012/13 è stata caratterizzata dall’undicesimo posto in Campionato e dall’eliminazione agli ottavi di Coppa Italia.
Secondo gli amministratori, anche per il campionato di calcio di Serie A 2013/2014, l’obiettivo primario resta il raggiungimento della salvezza.

La Struttura dello Stato patrimoniale.

Il totale dell’attivo è diminuito da € 111 milioni a € 93,9 milioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ne rappresentano il 12,8%. Le immobilizzazioni materiali pari a € 8.037.014, rappresentano l’8,6% dell’attivo. Vi è la presenza della voce Terreni e Fabbricati per 6 milioni. La voce riguarda l’acquisto di un terreno edificabile nel Comune di Elmas – Zona Santa Caterina, che è avvenuto nel mese di novembre 2010 dalla società SGS – Sport General Service srl (parte correlata). La voce “Impianti e Macchinari” pari a € 1.852.648 ha registrato un incremento dovuto ai costi sostenuti per l’acquisizione degli impianti per la ristrutturazione dello stadio temporaneo di Is Arenas a Quartu Sant’Elena, beni che sono stati successivamente trasferiti allo Stadio Sant’Elia di Cagliari in seguito alla sottoscrizione di una convenzione annuale (rinnovabile per un altro anno) con l’amministrazione comunale di Cagliari.



Il Valore della Rosa.



Il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 11,9 milioni (€ 10,1 milioni nel 2011/12). La variazione rispetto all’esercizio precedente è stata causata da investimenti per € 10,1 milioni, cessioni per un valore contabile residuo di € 667 mila e ammortamenti per € 7,6 milioni.

I calciatori col valore contabile netto più elevato sono i seguenti:



Tra i calciatori con plusvalenze latenti bisogna evidenziare il pezzo pregiato della rosa del Cagliari, che è Radja Nainggolan, con un valore contabile residuo di € 184.099 (costo storico € 600 mila). Astori ha un valore contabile residuo di € 314.334, avendo un valore di carico di € 2 milioni. Ibarbo con un valore residuo contabile di € 757.006 e un costo storico di € 1.475.358.
I crediti per compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF sono trascurabili essendo pari a € 1.100 e i debiti da compartecipazioni ex art. 102 bis NOIF sono inesistenti.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 29.011.402, mentre nell’esercizio precedente era pari a € 29.996.860. La variazione negativa di € 985.458 è dovuta alla perdita netta d’esercizio di pari importo. Essendo non negativo è conforme a quanto stabilito dal Fair Play Finanziario. Il Patrimonio Netto finanzia il 31% del totale delle attività.
Il patrimonio netto comprende riserve di rivalutazione per 10,7 milioni, in quanto la società, nei precedenti esercizi, ha anche rivalutato i diritti alle prestazioni sportive di Conti e Pisano per un valore di 9 milioni al lordo dell’imposta sostitutiva. Le riserve di rivalutazione possono essere utilizzate per l’aumento del capitale sociale o per la copertura di perdite.

La Posizione Finanziaria Netta.



La posizione finanziaria netta è negativa a causa dell’indebitamento bancario di € 7,6 milioni (€ 14,7 milioni nel 2011/12) e l’esistenza di disponibilità liquide per € 5 milioni (€ 9,3 milioni nel 2011/12).
Per quanto riguarda il debito verso le banche, esso finanzia l’8,1% dell’attivo. Il Cagliari ha debiti bancari nei confronti dell’Istituto del Credito Sportivo, per € 4.700.000 oltre € 50.601 per interessi e nei confronti del Monte Paschi Siena per € 2.858.430.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è positivo per 1,2 milioni.
L’EBITDA pari a € 24.287.760 è un indicatore della sostenibilità del debito finanziario.
Trattasi di cifre in linea con quanto auspicato dal Fair Play Finanziario, ossia un indebitamento finanziario netto inferiore ai ricavi.

Altri Debiti.

Il debito verso il personale, al 30 giugno 2013, ammonta a € 6.431.087 (€ 10.463.695 nel 2011/12), pari a circa il 29,3% (43% nel 2011/12) del costo del personale, indicatore di più mesi di stipendi da pagare, almeno alla data di chiusura dell’esercizio. Tale debito “finanzia” il 6,8% delle attività.
I debiti tributari ammontano a € 842.266 (€ 1.050.641 nel 2011/12) e quelli previdenziali risultano pari a € 162.585 (€ 114.566 nel 2011/12).
I fondi per rischi ed oneri ammontano a € 14.141.515 (€ 14.233.666 nel 2011/12) e comprendono il fondo trattamento di fine mandato dell’organo amministrativo per € 8 milioni, il “Fondo Rischi per imposta IRAP” per € 738.200, riguardante l’accantonamento effettuato negli anni passati per l’imposta Irap sulle plusvalenze generata dalla cessione dei diritti pluriennali dei calciatori per gli anni precedenti, il fonde imposte differite per € 4.761.812 e altri fondi per € 641.503, riguardanti dei contenziosi.
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La Gestione Economica.

La gestione economica soffre della riduzione delle plusvalenze, infatti, il valore della produzione pari a € 47 milioni risulta diminuito del 30%. I costi della produzione, pari a € 50,4 milioni, risultano diminuiti del 4%.




I Ricavi.

I ricavi da gare, causa problema stadio, diminuiscono da € 2,4 milioni a € 1.515.635.
I proventi da diritti TV, diminuiscono del 9,1% da € 33,6 milioni a € 30,6 milioni.
Complessivamente i ricavi commerciali, aumentano da €  4,3 milioni a € 4,7 milioni. I ricavi da sponsorizzazione pari a € 1.735.640, risultano in aumento del 4%. Lo sponsor tecnico Robe di Kappa contribuisce con € 805.640, i secondo sponsor (Cin Tirrenia) con € 700 mila, gli altri sponsor contribuiscono con € 230.000. I ricavi pubblicitari pari a 1,1 milioni risultano invariati e i ricavi da royalties aumentano da € 1.210.000 a € 1.510.000.
I Contributi in conto esercizio, pari a € 2.580.665, si riferiscono a contributi ricevuti dalla Regione e dalla Lega Calcio.

Il Player Trading.



Il Player Trading del Cagliari sembra impostato sulla cessione “una tantum” dei pezzi pregiati, come la cessione di Matri, con l’intento di salvaguardare la struttura portante e collaudata della squadra, con innesti nuovi graduali. La gestione economica sostanzialmente equilibrata permette di adottare tale politica. Anche la cessione di Radja Nainggolan, sembra rientrare in tale logica.
Le plusvalenze da cessione diritti calciatori, pari a € 3.018.903, riguardano la cessione dei calciatori Cocco, Carta, Gallon, Canini, Mancosu e Verachi, oltre a Euro 18.000 derivanti dalla cessione dei calciatori del settore giovanile Pisanu, Melis, Migoni e Petriccione.
Gli ammortamenti della rosa calciatori, pari a € 7,5 milioni (€ 5,1 milioni nel 2011/12), risultano in aumento del 49,4% e incidono sul valore della produzione nella misura del 16,1% e sui costi della produzione per il 15%.
I costi per acquisizione temporanea calciatori ammontano a € 1.190.000 (€ 5.593.500 nel 2011/12). Il prestito del calciatore Danilo Avelar, dal Football Club Karpaty Lviv, è costato € 950.000.
Le minusvalenze ammontano a € 186.735 (€ 38.607 nel 2011/12).
I proventi da compartecipazione sono pari a zero (€ 475.000 nel 2011/12).
Gli oneri da compartecipazione ammontano a € 53.500 (€ 1.362.500 nel 2011/12).

I Costi.

Il costo del personale segna la cifra di € 21.924.400 e risulta in diminuzione del 9% rispetto al dato di € 24,1 milioni del 2011/12. Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto è del 50%, mentre il rapporto tra costo del personale e valore della produzione è del 46,6% (35,9% nel 2011/12). L’incidenza del costo del personale sui costi di produzione è del 43,5%.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali aumentano da € 231.928 a € 1.390.486 e incidono sui costi della produzione nella misura del 2,8%.
Nella voce altri accantonamenti, come nel periodo precedente, è stata accantonata la cifra di 1 milione di euro per trattamento di fine mandato all’organo amministrativo. Il fondo relativo ammonta a € 8 milioni.
Le spese per servizi pari a € 9.395.590 (€ 7,6 milioni nel 2011/12), includono le spese per lo stadio “Is Arenas” per € 3.886.223 e servizi specifici relativi all’attività primaria calcistica per € 3.127.609 (€ 4.026.440 nel 2011/12).
La voce “Spese Stadio Is Arenas” è stato allocata tra i costi di esercizio del conto economico, perché risulta estremamente improbabile ottenere le autorizzazioni necessarie alla disputa delle gare di Serie A nello Stadio Is Arenas, anche se, alla data del bilancio, la convenzione con il Comune di Quartu Sant’Elena risultava essere formalmente in essere. Sono stati interamente spesati tutti i costi relativi ai beni non suscettibili di produrre alcuna utilità futura e che non potevano essere trasferiti sul nuovo impianto di Sant’Elia (costi per la realizzazione di piazzali, recinzioni, manto erboso, impianti, e altro). Sono stati imputati a conto economico per un terzo i costi sostenuti per quei beni localizzati presso l’impianto di Is Arenas in attesa di decisione sul loro utilizzo o sulla loro vendita. Sono stati imputati a conto economico per la metà i costi sostenuti per quei beni che dopo aver prodotto una utilità nel corso dell’esercizio 2012/2013 sono già stati completamente smontati e trasferiti presso lo Stadio Sant’Elia di Cagliari (tribune mobili cosi dette “Dalmine” e “Layer” , seggiolini, impianto di videosorveglianza e audio, box prefabbricati, etc.) capitalizzando la differenza.
I costi per godimento beni di terzi diminuiscono da € 7,6 milioni a € 3.160.798. Nella voce “altri costi per godimento beni di terzi” risultano, tra gli altri, imputati i costi sostenuti per l’utilizzo del marchio Cagliari Calcio e del centro sportivo di Assemini per un importo complessivo di Euro 650.000 in base ai nuovi accordi.
Gli oneri diversi di gestione sono iscritti per complessivi € 5.186.328  (€ 3.870.495 nel 2011/12).

La Gestione finanziaria.

La gestione finanziaria, escludendo i proventi e gli oneri da compartecipazione, è negativa per € 247 mila. I proventi finanziari risultano pari a € 146 mila e gli interessi passivi ammontano a € 115.566 e gli altri oneri finanziari sono pari a € 353.223.

Rapporti con parti correlate.

La società “Eleonora Immobiliare Spa” possiede il 69,99% delle azioni di Cagliari Calcio Spa e la società SGS Sport General Service Srl il 30%.
La voce “partecipazioni in imprese controllate” ammonta a € 39.772.553, con un’incidenza del 42,4% sul totale dell’attivo. Le società controllate sono: SGS – Sport General Service Srl, controllata al 90% e Cagliari Service US – Miami – Florida, controllata al 51%. SGS – Sport General Service srl è titolare del marchio “Cagliari Calcio”, del complesso sportivo “Enrico Cellino” e della library delle immagini delle partite del Cagliari, fornisce i servizi di biglietteria e di manutenzioni dello stadio. L’ultimo bilancio di tale società si è chiuso con una perdita di circa € 215.377. La Società Cagliari Service US (società con sede a Miami – Florida) gestisce la scuola calcio in America.
Dal punto di vista economico il rapporto con SGS Srl ha determinato costi per € 2.007.155 (€ 2.248.606 nel 2011/12) e ricavi per € 1.044.808 (€ 1.044.431 nel 2011/12).

Il Consolidato Fiscale e le Imposte.

Cagliari Calcio Spa aderisce al consolidato fiscale, che vede nella veste di consolidante la società “Eleonora Immobiliare S.p.A.”. Se l’imponibile IRES è positivo, Cagliari Calcio Spa corrisponde alla consolidante un importo pari all’imposta dovuta relativamente al proprio reddito imponibile, con corrispondente iscrizione di un debito nei confronti della Consolidante; se l’imponibile IRES è negativo, Cagliari Calcio Spa riceve dalla consolidante un importo corrispondente al minore fra risparmio d’imposta conseguito da detta consolidante e le imposte differite attive connesse all‘imponibile negativo.
Per quanto riguarda l’esercizio 2012/13 sono state calcolate imposte correnti per € 691.694 (€ 1.586.883 nel 2011/12) relativamente all’IRAP, imposte anticipate per € 262.957 (€ 320.037 nel 2011/12) e imposte differite per € 993.686  (€ 4.091.345 nel 2011/12). Sono state accantonate imposte per proventi da consolidamento fiscale, derivanti dalla perdita fiscale da trasferire alla consolidante Eleonora Immobiliare Spa.
Pertanto, il risultato prima delle imposte negativo per € 2.796.434, a causa delle imposte sul reddito si riduce ad una perdita netta di € 985.459.

Conclusioni.

Come già detto, la gestione economica sostanzialmente equilibrata permette di vendare gradualmente i pezzi pregiati della rosa e quando si manifestino delle opportunità. Ciò permette di salvaguardare la struttura portante e collaudata della squadra, con innesti nuovi graduali.
Per il campionato di calcio di Serie A 2013/2014 l’obiettivo primario resta il raggiungimento della salvezza.
Riguardo alla gestione economico-finanziaria, il Cagliari “cercherà di contenere, per quanto possibile, i costi del personale calciatori e tecnici in armonia con una sempre più equilibrata ed oculata gestione economica.”

Sul fronte societario si è letto recentemente del Presidente Cellino interessato ad “avventure” inglesi e dell’interessamento di cordate straniere interessate all’acquisto del pacchetto di maggioranza del Cagliari. Si è letto anche di Sceicchi interessati. L’augurio per i tifosi del Cagliari è che non siano gli sceicchi del film “American Hustle” o che siano diversi da quelli che acquistarono il Malaga.