Luca Marotta
Il
bilancio consolidato 2017/18 di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” si è
chiuso con una perdita di gruppo consolidata netta pari a Euro 28.443.897.
Negli
esercizi 2013/14, 2014/15 e 2015/2016, il risultato aggregato del break even,
nel periodo di monitoraggio 2013/2014-2015/2016 dell'FC Porto SAD, ha
evidenziato un deficit superiore alla deviazione accettabile; pertanto, il 9
giugno 2017, il Porto ha stipulato un “Settlement Agreement” con l’UEFA, che
prevedeva una sanzione di complessivi Euro 2,2 milioni, di cui 1,5 milioni
condizionati al rispetto di determinate condizioni ed Euro 0,7 milioni con
effetto immediato a partire dalla stagione 2016/17, oltre a limitazioni nel numero
dei calciatori impiegabili nelle competizioni europee.
Il
risultato negativo è dovuto principalmente al fatto che il modello di gestione
economica del Porto si base sul Player Trading e nel 2017/18 il risultato positivo
del Player Trading non è stato sufficiente a coprire lo squilibrio economico
della gestione operativa.
Il
realizzo delle plusvalenze, come evidenziato dai revisori contabili, è anche
uno degli elementi alla base della continuità aziendale.
Il messaggio del Presidente Jorge Nuno Pinto da Costa agli
azionisti, nell’esaltare le prestazioni sportive del Porto, contiene
affermazioni piuttosto “grèvi” sul calcio portoghese:
“A conquista do campeonato
revestiu-se ainda de maior importância porque a época 2017/18 foi aquela em que
ficou evidente que o futebol português está refém de um sem número de procedimentos
irregulares e antidesportivos.
Como sempre foi minha convicção, o nosso plantel é constituído por
jogadores de grande qualidade e se nas épocas imediatamente anteriores isso não
ficou claro foi porque as competições decidiam-se mais em alguns gabinetes
do que no terreno de jogo.”
Nella stagione sportiva 2017/18, il Porto ha vinto il campionato con 88
punti, acquisendo il diritto di partecipare alla Champions League 2018/19. Il
Porto è stato eliminato agli ottavi di finale di Champions League 2017/18 dal
Liverpool.
Nelle altre competizioni nazionali, il Porto ha raggiunto le semifinali
della Coppa di Portogallo e della Coppa di Lega, e in entrambe le competizioni
è stato eliminato dopo i calci di rigore.
Il Gruppo.
Il controllore di ultima istanza
della società quotata in Borsa “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” è
“Futebol Clube do Porto”, che secondo il diritto commerciale Portoghese è
“Persona giuridica di diritto privato e di pubblica utilità”.
La
compagine sociale è la seguente: Futebol Clube do Porto, controlla direttamente
e indirettamente il 75,8% dei diritti di voto, con 17 055 002 azioni (di cui n. 267.016 detenute
attraverso Pinto Da Costa); António Luís Oliveira controlla direttamente e
indirettamente il 7,34% dei diritti di voto, con 1.651.730 azioni; Joaquim Francisco Alves Ferreira de Oliveira controlla
indirettamente attraverso la società ‘Olivedesportos SGPS, S.A’ il 6,68% dei diritti di voto, con
1.502.188 azioni; il flottante è del 10,18%.
Le società incluse nel bilancio
consolidato di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.”, sono dieci. “Futebol
Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” si occupa della partecipazione a
competizioni sportive professionistiche e dell’organizzazione di spettacoli sportivi.
Tale società è la capogruppo che controlla le altre bove.
“PortoComercial – Sociedade de
Comercialização, Licenciamento e Sponsorização, S.A.”, si occupa della
commercializzazione dei diritti di immagine, delle sponsorizzazioni, del
merchandising e licensing. Tale società è controllata al 93,5%.
“F.C.Porto Multimédia - Edições
Multimédia, S.A.”, si occupa del settore mass-media. Tale società è
controllata al 69,35%.
“PortoEstádio – Gestão e
Exploração de Equipamentos Desportivos, S.A.”, si occupa della gestione e
del funzionamento degli impianti sportivi. Tale società è controllata al 100%.
“PortoSeguro – Sociedade
Mediadora de Seguros do Porto, Lda.” si occupa dell’attività finanziaria.
Tale società è controllata al 90%.
“Dragon Tour, Agência de Viagens, S.A.” si occupa
dell’organizzazione e vendita di viaggi e pacchetti turistici. Tale società è
controllata al 93,5%.
“FC Porto – Media, S.A.” si occupa della produzione,
commercializzazione e acquisizione dei diritti di sfruttamento di opere e programmi
audiovisivi e multimediali. Tale società è controllata al 98,81%.
Dal
22 ottobre 2014, è rientrata nel perimetro di consolidamento anche ‘Euroantas,
Promoção e Gestão de Empreendimentos Imobiliários, S.A.’, che si occupa del
funzionamento del patrimonio immobiliare, ossia “Estádio do Dragão”. Tale
società è controllata al 47%.
Dal
10 Luglio 2015, sono rientrate nel perimetro di consolidamento anche ‘Avenida dos Aliados, Sociedade de Comunicação, S.A’, che si occupa della gestione di un servizio di programmi
televisivi via cavo denominato “Porto Canal” ed è controllata all’81,42% e la
società ‘Miragem – Produção audiovisual S.A.’, che si occupa di Produzione
e realizzazione di annunci pubblicitari, reportages, documentari e programmi per
la televisione, e supporto video, che è controllata all’81,42% .
La Capitalizzazione di Borsa.
La
società “Futebol Clube do Porto - Futebol SAD” è quotata in Borsa al “NYSE
Euronext Lisbon”.
Al 20.12.2018, il Porto capitalizza
in borsa un valore di 14 milioni Euro considerando solo 22,5 milioni di azioni
circolanti e il valore di € 0,64.
Al 30 giugno 2018, il capitale
sociale di FCPorto, SAD, interamente sottoscritto e versato, è composto da
22.500.000 azioni dal valore nominale di 5 euro ciascuna, di cui 15.000.000 di azioni
ordinarie e 7.500.000 di azioni privilegiate.
Al 29/06/2018, il valore
dell’azione è stato di € 0,68; al 3/07/2017, il valore dell’azione era di €
0,66.
La continuità aziendale.
La società Ernst & Young Audit & Associados –
SROC, S.A.ha
certificato il bilancio e ha rilevato un’incertezza materiale correlata alla
continuità aziendale.
Infatti, a seguito delle perdite conseguite
negli ultimi esercizi, il patrimonio netto al 30 giugno 2018 è negativo e le
passività correnti superano le attività correnti. Secondo i Revisori tali
condizioni indicano che sussiste un'incertezza materiale che potrebbe sollevare
dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di mantenere la sua continuità. Tuttavia,
il bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, poiché
si prevede di mantenere il sostegno finanziario delle istituzioni finanziarie con
il rinnovo e / o ampliamento delle linee credito e di realizzare delle
plusvalenze con la vendita dei calciatori, come previsto nei budget di previsione.
Quindi, la continuità aziendale
del Porto, fa affidamento sul mantenimento del sostegno finanziario da parte
delle istituzioni finanziarie e sul le plusvalenze, come è accaduto negli anni precedenti.
Non a caso gli Amministratori
hanno evidenziato che secondo KPMG, che ha recentemente lanciato uno strumento per
la valutazione dei calciatori, basato su un algoritmo, che tiene conto dei dati
statistici, dell'età degli atleti, degli anni di contratto e anche delle
prestazioni effettive del club che rappresentano, i sei giocatori più preziosi
dell'FC Porto (Brahimi, Alex Telles, Marega, Danilo, Aboubakar e Herrera), che
sono i primi 10 giocatori con il più alto valore di mercato della Lega
portoghese, al 1 ° settembre 2018, sono stati valutati 128 milioni di euro. Sempre
secondo gli Amministratori tale cifra è simile al 132 milioni di Euro del sito
web "transfermarkt", con cui valuta gli stessi giocatori. Inoltre, gli Amministratori, di conseguenza,
hanno evidenziato l’esistenza di plusvalenze latenti poiché l'importo con cui
questi calciatori sono registrati in bilancio, al 30 giugno 2018, è di soli € 21
milioni; pertanto se fossero stati contabilizzati al loro valore di mercato, la
voce delle immobilizzazioni sarebbe molto più alta e il patrimonio netto dell’FC
Porto - Futebol SAD sarebbe chiaramente più alto. Inoltre, secondo "transfermarkt",
la squadra 2018/2019 dell'FC Porto ha un valore di mercato di 241 milioni di
euro, con il valore contabile indicato in bilancio di soli 83 milioni di euro.
Lo Stato Patrimoniale.
L’attivo
presenta un totale di 426.052.994 Euro; mentre, nel 2016/17
era pari a Euro 378.424.988, con un incremento è
stato del 12,6%.
Il totale delle passività
(liabilities) è aumentato del 19,8%, da € 387.560.180 a € 464.173. 066.
Il valore della rosa incide
sull’attivo per il 19,4%.
Le immobilizzazioni materiali, pari
a € 136.335.913 (€139.504.569 nel 2016/17), incidono sull’attivo per il 32% (36,86%
nel 2016/17).
.247 nel La voce terreni ammonta a
€ 13.870.247 (€ 13.8702016/17). La voce relativa ai fabbricati (“Edificios e
outras construções”) diminuisce da € 103.845. 542 a € 100.950.443, con un costo
storico di Euro 132.550.042. Le attrezzature di base ammontano a € 20.624.354;
i Mezzi di trasporto espongono un valore contabile netto di € 712. 056; le apparecchiature
per ufficio risultano pari a € 69.032 e le altre immobilizzazioni materiali
sono pari a Euro 96.754. Le immobilizzazioni materiali in corso
ammontano a € 13. 028.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Un club è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice
di solvibilità totale è inferiore a 1, essendo pari a 0,92 (0,98 nel 2016/17),
ciò vuol dire che il valore dei beni del club, così come valutato in bilancio, non
sarebbero sufficienti a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità
corrente è pari a 0,78 (0, 4 nel 2016/17), ciò vuol dire che
l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento risulta negativo per 0,08 nell’esercizio precedente era negativo essendo pari a 0.02.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile della rosa è
esposto nelle attività non correnti per € 82,6 milioni (€ 96,7 milioni nel 2016/17)
e rappresenta il 19,4% dell’attivo. La variazione negativa di € 14 milioni,
rispetto al 30 giugno 2017 è dovuta ad investimenti per € 31,1 milioni,
cessioni per un valore residuo contabile di € 9,6 milioni, ammortamenti per €35,44
milioni, rettifiche di valore per € 192 mila.
Al 30 giugno 2018, risultano 55
calciatori, di cui 15 calciatori con un valore residuo superiore ai 2 milioni
di Euro, 6 calciatori con un valore compreso tra 1 e 2 milioni di Euro e 34 calciatori
con un valore residuo inferiore al milione di Euro. Gli acquisti più importanti
effettuati durante il 2017/18 sono riportati, con le relative percentuali,
nella tabella seguente, tratta dal bilancio consolidato del Porto.
La voce “Encargos adicionais” si riferisce a spese relative all'acquisizione di diritti economici, inclusi gli oneri per servizi di intermediazione, servizi legali, premi per contratti di firma, tra gli altri costi relativi all'acquisizione di diritti economici, compreso anche l'effetto dell'aggiornamento finanziario del debito a medio termine derivante da tali operazioni.
Al 30 giugno 2018, João Pedro era
posseduto al 100%; mentre, Saidy Janko era posseduto all 80%, Waris al 77,50% e
Aboubakar figura con una percentuale di possesso del 60%.
Nella
voce “altri creditori”, pari a € 6.719.871 (€ 9.069.861 nel 2016/17), sono evidenziati gli
importi spettanti a "terzi" (TPO), in regime di partecipazione
economica. Doyen Sports Investments Ltd. vanta un credito da compartecipazione di
€ 1.200.000.
Le cessioni più importanti sono
rilevabili dalla tabella seguente.
I
calciatori i cui diritti sportivi siano stati ceduti in maniera definitiva,
trattenendo una parte dei diritti economici, vengono iscritti nella voce
dell’attivo corrente “Altre attività finanziarie”. Il valore di tale voce allocata
nell’attivo corrente ammonta a € 461.256 (€ 367.274 nel 2016/17) e riguarda principalmente
i diritti economici sulle cessioni dei seguenti calciatori: il 50% di Chidera Ezeh per Euro 325.205; il
18% di Victor Garcia per €
168.514 e altri calciatori.
I Crediti.
La seconda voce per importanza
dell’attivo, dopo il valore dei diritti dei calciatori, è rappresentata dai
crediti verso i clienti con un valore complessivo di € 128,38 milioni (€ 100,03
milioni nel 2016/17) ed un’incidenza sull’attivo del 30,1%.
L’importo dei crediti verso clienti
non correnti è di € 29,7 milioni (€ 38,94 milioni nel 2016/17), mentre
l’importo a breve termine è di € 99,31 milioni (€ 61,09 milioni nel 2016/17).
I crediti verso clienti includono
anche quelli relativi alle cessioni dei calciatori, che ammontano complessivamente
a € 105,56 milioni (€ 81 milioni nel 2016/17), di cui Euro 31.202.125 non
correnti.
I maggiori crediti riguardano: € 24.000.000
verso AC Milan SPA per André Silva; € 22.406.589 verso Wolverhampton Wanderers FC per Rúben Neves; € 21.797.027 verso il Manchester United per Diogo Dalot ed € 19.217.000 verso il
Leicester City.
Da ricordare che André Silva fu ceduto nel 2016/17 AC Milan, per
l’importo di 38.000.000 di Euro, che generarono una plusvalenza di 27.859.867
Euro.
Il Patrimonio Netto.
Il
patrimonio netto è negativo per € 38.120.073, comprese le interessenze dei terzi. Nel
2016/17 era negativo per € 9.135.193.
La
variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta principalmente alla
perdita di esercizio.
A
causa della variazione avvenuta nel perimetro di consolidamento, le
interessenze di terzi ammontano a € 59.116.590, corrispondente
essenzialmente all’importo del 53% di EuroAntas, non controllato.
Il
capitale circolante netto è negativo per 47, 2 milioni di Euro.
L’Indebitamento Finanziario.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base
alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e
disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di
calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio
anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to
social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali
(“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite
(“deferred tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali
non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere
superiore al fatturato netto.
L’indebitamento finanziario lordo del
Porto riguarda: Debiti bancari per € 36.096. 862;
debiti per Factoring per € 148.210.797 e altri debiti finanziari per € 25.390.746
e debiti per Leasing per € 490.082.
I debiti per obbligazioni ammontano a € 68.782.997 e dovrebbero
riguardare lo stadio. Considerando le disponibilità liquide che sono pari a € 28,89
milioni (€ 14,57 milioni nel 2016/17), si ottiene un indebitamento finanziario
netto pari a 250,08 milioni, in aumento del 41%.
Come già scritto, i crediti per la
compravendita di calciatori ammontano a € 105.566.203 (€ 81.032.479 nel 2016/17).
I debiti per la compravendita di
calciatori ammontano a € 58.996.749 (€ 67,46 milioni nel 2016/17), pertanto il
saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori è positivo per € 46,57
milioni.
I debiti sono stati contratti per
l’acquisto dei seguenti calciatori: Oliver Torres,
Aboubakar, Inacio, Luiz Gustavo, André Silva, RúbenNeves, Ricardo Pereira e
João Pedro.
Il dettaglio dei creditori per
trasferimento calciatori, riguarda sia club di calcio che TPO: Club Atlético de Madrid SAD per € 10.000.000;
SASP FC Lorient Bretagne Sud per € 9.700.000; São Paulo Futebol Clube per €
6.000.000; Gestifute, S.A. per € 4.998.034; Vitoria Sport Clube - Futebol SAD per
€ 4.952.000; Sociedade Esportiva Palmeiras per € 4.000.000; Pacheco &
Teixeira, Lda per € 2.705.195 e Saint Etienne per € 2.250.000.
.Non figurano
debiti fiscali e previdenziali non correnti da aggiungere; pertanto, il net
debt ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore al fatturato netto.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha
introdotto la nozione di “Relevant Debt”.
La nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso del Porto, al 30.06.2018, figurano Debiti per
Obbligazioni che, molto probabilmente, dovrebbero riguardare la costruzione
dello Stadio e lsono pari a € 68,7 milioni di Euro, che dovrebbero essere
considerati, ai fini della loro esclusione, nella nozione di “Relevant Debt”.
Tuttavia anche se si escludesse il debito
obbligazionario, figurerebbe un importo superiore a quanto richiesto dal
Regolamento poiché l’Ebit è negativo per € 13.352.765.
Nella voce
“altre passività” sono inclusi anche i debiti per le provvigioni non ancora
fatturate dei procuratori che ammontano a circa € 18,9 milioni (€ 17,9 milioni
nel 2016/17), che finanziano il 4,5% dell’attivo.
L’EBITDA (cash flow operativo)
mostra un valore positivo in entrambi gli anni, raggiungendo la cifra di € 27.920.623
(€ 22.751.212 nel 2016/17). Tuttavia il rapporto net debt/Ebitda è molto alto
essendo pari a 8,96.
I Flussi di cassa.
Le disponibilità liquide sono aumentate da € 14.575.149
a € 28.889.410. L’incremento di € 14.31.261 è dipeso da deflussi
di cassa derivanti dall’attività operativa per € 31.609.563, da deflussi di cassa positivi derivanti dall’attività
di investimento per € 23.693.713 e da flussi positivi derivanti dall’attività di
finanziamento per € 69.617.536.
Da evidenziare che l’attività di disinvestimento di immobilizzazioni,
ossia di calciatori, ha fruttato entrate liquide per € 42.868.537 (€ 51,13 milioni nel 2016/17). Gli investimenti per
l’acquisto di calciatori hanno drenato liquidità per € 66 562
249 (€ 42,83 milioni nel 2016/17).
Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, sono stati ottenuti
prestiti per € 226 807 532 e si sono verificati deflussi di cassa per € 157 189
996, di cui € 1.900.000 per rimborso prestiti ottenuti da investitori ed € 140
850 417 per rimborso prestiti ottenuti.
I Ricavi.
Il fatturato senza plusvalenze è
stato pari a € 105,8 milioni (€ 98,99 milioni nel 2016/17), con un incremento
del 6,9% rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi da Biglietteria aumentano
del 13,2%, da € 7,71 milioni a € 8,73 milioni e mostrano un’incidenza dell’8,3%
sul fatturato netto.
I
Proventi UEFA, che incidono per il 29% sul fatturato netto, risultano stabili e
sono pari a € 30,9 milioni (€ 30,8 milioni nel 2016/17).
Nel 2017/18, il Porto è stato eliminato agli ottavi di finale della
Uefa Champions League e successivamente ai sedicesimi di UEFA Europa League. Nel
2016/17 il Porto ha raggiunto gli ottavi di finale di UEFA Champions League.
Il comunicato dell’UEFA “2017/18 UEFA CHAMPIONS
LEAGUE: PAYMENTS TO CLUBS (IN EUROS)” riporta come cifra spettante al Porto
l’importo di € 29.411.000 (€ 30.730.000 nel 2016/17).
Gli Altri ricavi sportivi ammontano
a € 4,33 milioni (€ 1,54 milioni nel 2016/17) ed incidono sul fatturato netto
per il 4,1%.
I Diritti TV nazionali, incidono
per il 22,4% e sono pari a 23,7 milioni, con un decremento dello 0,9%.
I ricavi derivanti dalla
pubblicità e dalle sponsorizzazioni ammontano a € 23,62 milioni (+5,6% sul 2016/17)
ed incidono per il 22,3%. Da evidenziare che a partir dal 2017/2018, I ricavi “Corporate
Hospitality” sono considerati come ricavi di pubblicità.
I ricavi da Merchandising risultano
pari a € 6,35 milioni (+22,3% sul 2016/17) ed incidono per il 6% sul fatturato.
I ricavi per altre prestazioni di
servizio risultano pari a € 6,7 milioni e risultano in aumento del 6,6%.
Gli altri proventi, aumentano da €
1,12 mila a € 1,41 milioni.
I Costi.
Il costo del personale pari a € 78.799. 778 (€ 73,26 milioni nel 2016/17) risulta in
aumento del 7,6% ed incide sul fatturato senza plusvalenze per il 74,5% e
rappresenta il 58,9% dei costi totali, alla cui copertura dovrebbe provvedere
il player trading.
Le spese per servizi ammontano a € 43,89 milioni (€ 38,98 milioni nel 2016/17) e risultano
in aumento del 12,6%. Tali spese comprendono i costi per “Trabalhos
especializados” per € 13.806.031 (€11. 957.978 nel 2016/17) riguardanti costi per ricerca di mercato, consulenze giuridiche e altre
consulenze. Le spese per diritti di immagine aumentano da € 5. 340.498 a € 5.965.604.
La voce
"Subcontractos", aumentata da € 4. 394.512a € 5.637.727, riguarda, principalmente gli oneri
sostenuti relativi al protocollo siglato tra il Gruppo e Futebol Clube do
Porto, che consiste principalmente nei costi per gli impianti e l'uso del
centro di formazione, così come le spese di viaggio e di alloggio, sostenuti
dalla controllata Dragon Tour. Tale voce di costo include anche i costi per la
produzione di contenuti di ‘Porto Canal’.
Gli "Altri costi" (“Outros Custos”), che incidono per lo 0.9% sul totale
dei costi operativi, sono diminuiti di 702 mila euro, da € 1.967.379 a €
1.264.882. Poiché la sanzione UEFA è stata registrata nell'anno finanziario
2016/2017, a causa del “Settlement Agreement” firmato a giugno 2017. Poiché, in
base a quanto scritto dagli amministratori, risulterebbe che il Porto abbia rispettato
il proprio impegno nei confronti della UEFA ai sensi dell'accordo transattivo,
per aver raggiunto un deficit entro la deviazione accettabile nei primi due
anni coperti da questo accordo.
Il Player Trading.
Nel 2017/18 il risultato economico
della cessione dei calciatori è positivo ed è aunentato da € 41,3 milioni a € 50
milioni. Il risultato economico della cessione
dei calciatori è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti dei calciatori,
determinando un risultato positivo da Player trading di 14,57 milioni di Euro
(€ 4,51 milioni nel 2016/17).
Il modello di gestione economica
del Porto richiede che tale risultato copra anche gli altri costi, cosa che nel
2017/18 non è avvenuto.
L’ammortamento della rosa
calciatori ammonta a € 35,44 milioni (€ 36,78 milioni, nel 2016/17) e risulta
in diminuzione del 3,6%.
Le plusvalenze risultano in aumento
da € 57.670.146 a € 67.365.557. I Proventi da cessione temporanea di calciatori
ammontano a € 1.245.206 (€ 5.988.363 nel 2016/17).
Gli altri proventi da gestione calciatori risultano pari a e € 3.798.094 (€ 1.159.763
nel 2016/17).
I costi da cessione calciatori ammontano a € 19.768.298 (€ 19.947.849 nel 2016/17). I
costi da
cessione temporanea di calciatori ammontano a € 894.522 (€ 914.267 nel 2016/17). Gli
altri costi da gestione calciatori risultano pari a e € 1.730.274 (€ 2.664.979 nel
2016/17).
Negli ultimi dieci anni, la somma
algebrica del risultato da Player trading è positiva per € 160 milioni; tale
risultato sta a indicare che il Porto è riuscito a pagare ampiamente il costo
annuale dei cartellini dei calciatori con l’eccedenza delle plusvalenze
derivante dalle cessione degli stessi.
Negli ultimi dieci anni il Porto ha
registrato un risultato economico aggregato derivante dalla cessione di
calciatori positivo per 484,5 milioni di Euro con una media annuale di 44
milioni di Euro.
Nel 2017/18 la maggiore plusvalenza
è stata determinata dalla cessione di Diogo Dalot al Manchester United per
l’importo di € 20.900.000.
Nel 2016/17 la cessione di André
Silva AC Milan, determinò una plusvalenza di 27.859.867 Euro.
Il “Breakeven Result”.
Il risultato prima delle imposte è
negativo per € 28.024.759; nel 2016/17 era negativo per € 34.403.292; nel 2015/16
era negativo per € 57.340.934. L’aggregato dei risultati prima delle imposte degli
ultimi tre esercizi è negativo per 119.768.985 Euro.
Per quanto riguarda il “Break-even
Rule”, il Porto dovrebbe considerare i costi non rilevanti, come quelli per il
settore giovanile e le infrastrutture sportive, oltre all’importo della
sanzione contabilizzato nel 2016/17.
In ogni caso, Il Porto ha in essere,
dal giugno 2017, un “Settlement Agrrement”, con una sanzione di 2,2 milioni di
Euro, di cui Euro 1,5 milioni sottoposti a condizione sospensiva, Gli Amministratori hanno evidenziato che FC
Porto, SAD, nel 2017/18, non ha contabilizzato la parte della sanzione
sottoposta a condizione sospensiva perché ha raggiunto l’obiettivo di un
risultato a pareggio entro i limiti della soglia di tolleranza dei 30 milioni
di Euro.
L’EBIT è negativo per € 13,35
milioni. Nel 2016/17 era negativo per € 18,37 milioni. La gestione finanziaria
è negativa per € 28 milioni (-€ 34,4 milioni nel 2016/17). Gli oneri finanziari
risultano pari a € 17,14 milioni (-3,1%). I proventi finanziari ammontano a € 2,58
milioni (+45,5%) e i risultati relativi alle partecipazioni sono negativi per €
117 mila.
Il
risultato consolidato netto, comprese le interessenze di terzi è negativo per €
28.954.789; mentre, nel 2016/17 era negativo per € 35.200.755. Nel 2015/16 era negativo
per € 58.283.821.
Il Risultato di gruppo al netto delle
interessenze di terzi è negativo per € 28.443.897.
Conclusioni.
La gestione operativa evidenzia il
prevalere dei costi sul fatturato netto pertanto la gestione economica operativa
risulta squilibrata e affida la continuità aziendale alle plusvalenze.
Nel 2017/18 è stata evitata la
sanzione prevista dal “Settlement Agreement” stipulato a giugno 2017 sottoposta
a condizione sospensiva. Solo nel 2016/17 è stata contabilizzata la sanzione di
700 mila Euro0