Luca Marotta
Il bilancio consolidato di AC Milan SpA, relativo
all’esercizio 2017/18, riguarda la gestione che fa riferimento al periodo in
cui la proprietà faceva riferimento alla società cinese Sino Europe Sport
Investment Management Changxing Co. Ltd., che è iniziata 13 aprile 2017,
utilizzando come società veicolo “Rossoneri Sport Investment Luxembourg
S.a.r.l.”.
Il 18 maggio 2017,
l'Assemblea degli Azionisti di A.C Milan S.p.A. ha
deliberato la modifica dell'esercizio sociale, con effetto dal 1 ° luglio 2017,
passando dall'anno solare (01/01 - 31/12) alla stagione calcistica (01/07 - 30
/ 06). Pertanto, il bilancio 2017/18 fa riferimento alla stagione sportiva
2017/2018 e i conti relativi all'esercizio finanziario precedente sono stati
preparati per un periodo di 6 mesi soltanto dal 1 ° gennaio 2017 fino al 30
giugno 2017.
Il bilancio consolidato al 30 giugno 2018 del Gruppo Milan evidenzia
una rilevante perdita consolidata netta di € 126 milioni. Il patrimonio netto risulta negativo per € 36,0 milioni e la posizione
finanziaria netta consolidata, al 30 giugno 2018, risulta negativa per 128,4 milioni
I numeri confermano, ancora una volta, che il Gruppo Milan ha
assorbito notevoli risorse finanziarie e la necessità di una proprietà che sia
robusta dal punto di vista finanziario. Invero, tale circostanza si è
realizzata successivamente alla chiusura del bilancio, col nuovo azionista di
maggioranza, che fa riferimento a Elliott
Management Corporation.
Elliott ha
assunto il controllo del Milan con l’obiettivo di creare stabilità finanziaria
e stabilire una sana gestione; raggiungere il successo a lungo termine,
concentrandosi sui fondamentali e assicurando che il club sia ben
capitalizzato; e per gestire un modello operativo sostenibile che rispetti le
norme del Regolamenti UEFA del Fair Play Finanziario .
Il cambio di
proprietà è stato anche decisivo per lo sblocco dalla situazione di stallo riguardante
il Fair Play Finanziario.
Dal punto di vista sportivo, nella stagione sportiva 2017/18,
il Milan è giunto al sesto posto nel campionato italiano di Serie A, conseguendo
l’accesso alla fase a gironi della UEFA Europa League 2018/19 e il 9 maggio 2018 ha perso la finale di
Coppa Italia con la Juventus. Nel mese di marzo 2018, è stato eliminato agli
ottavi di UEFA Europa League 2017/18, da parte dell’Arsenal.
La Valutazione del
Milan.
In data 13 aprile 2017 Fininvest S.p.A. ha finalizzato la
cessione della partecipazione detenuta in AC Milan S.p.A. (la
"Società") pari ai 99,93% del capitale sociale della società in
favore di Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à.r.l., veicolo designato da
Sino Europe Sport lnvestment Management Changxing Co. Ltd per dare esecuzione
al contratto di compravendita sottoscritto in data 5 agosto 2016 e
successivamente modificato e rinnovato.
Nella
Relazione sulla gestione del bilancio consolidato del 2016, nel paragrafo
relativo ai “Principali rischi e incertezze ed evoluzione prevedibile della
gestione” è scritto: che la valutazione complessiva è pari a 740.000.000 di
Euro. Tale cifra è comprensiva di una situazione debitoria stimata al 30 giugno
2016, di comune accordo, in circa 220.000.000 di Euro.
Al fine di finanziare il prezzo di acquisto, Rossoneri
Sport Investment Lux concluse un
accordo di prestito con la società Project Redblack S.à.r.l. per un importo di
202 milioni di EUR ad un tasso di interesse dell'11,5%, e con data di scadenza
15 ottobre 2018. Redblack è una società a responsabilità limitata fondata
secondo le leggi del Lussemburgo. La società è assistita da Elliott Advisors
(UK) Limited, che è controllata indirettamente da Elliott Management, un
gestore di fondi americano. Il prestito fornito da Redblack a “Rossoneri Sport
Investment Lux” è stato garantito contro le azioni di AC Milan e Rossoneri
Sport Investment Lux.
Il Milan ha emesso un prestito
obbligazionario nella Borsa di Vienna per un importo di 73,7 milioni di EUR e
di 54,3 milioni di EUR al 7,7%, con scadenza il 15 ottobre 2018. L'unico
sottoscrittore di tali obbligazioni era Redblack. Il 10 luglio 2018, a
seguito del mancato rimborso di un prestito di 32 milioni di Euro, Redblack ha esercitato
il diritto di pegno sulle azioni di Rossoneri Sport Investment Lux
La rivista americana Forbes ha valutato AC Milan 612 milioni
di dollari USA, collocandola al diciassettesimo posto della sua classifica, terza
tra le squadre italiane, dietro AS Roma. Nella precedente classifica la rivista
americana valutava AC Milan 802 milioni di dollari USA, collocandola al tredicesimo
posto e seconda tra le squadre italiane.
La classifica Brand Finance Football 50 2018 colloca AC
Milan al diciannovesimo posto, terza tra le squadre italiane, con un valore del
Brand pari a 315 milioni di dollari USA. Nella precedente edizione collocava AC
Milan al diciottesimo posto, seconda tra le squadre italiane, con un valore del
Brand pari a 286 milioni di dollari USA.
Il “Complesso”
rapporto con l’UEFA ed il Financial Fari Play.
Il complesso rapporto con l’UEFA è stato segnato soprattutto
dal doppio cambio di proprietà. Si può affermare che il secondo cambio, grazie
alle garanzie di solidità finanziaria della nuova proprietà, ha “salvato” il
Milan da una situazione non consona al suo blasone europeo.
Primo cambio di
proprietà. Nel 2016, Silvio Berlusconi attraverso la holding Fininvest
S.p.A. decise di vendere il pacchetto di controllo della società AC Milan. Il 5
agosto 2016 fu firmato un accordo preliminare con la società di gestione degli
investimenti cinese Sino-Europe Sports Investment Management Changxing Co. Ltd.
L'accordo preliminare prevedeva che Sino-Europe Sports Investment Management
Changxing Co. Ltd acquisisse una partecipazione del 99,93% di Milano da
Fininvest SpA per circa 740 milioni di euro. Il 13 aprile 2017 è stato
perfezionato l'accordo con il quale la Fininvest S.p.A. ha ceduto il 99,93%
delle azioni detenute in AC Milan al veicolo di acquisto “Rossoneri Sport
Investment Lux”. A quel tempo “Rossoneri Sport Investment Lux” era controllata
da un investitore cinese, il signor Li.
Il secondo cambio
di proprietà. Il 10 luglio 2018, Il Fondo Elliott assume la proprietà e
il controllo della holding proprietaria di AC Milan, a seguito di inadempienze
del precedente proprietario di AC Milan nei confronti di Elliott. Infatti, nel
giugno 2018, “Rossoneri Sport Investment Lux” non ha versato un contributo di
capitale di € 32 milioni richiesto dal Milan. Al posto di Rossoneri Sport
Investment Lux, l'intero importo è stato iniettato da Redblack. La società “Rossoneri
Sport Investment Lux” non è riuscita a restituire l'importo a Redblack entro il
termine previsto nel relativo accordo. Tale circostanza costituiva un evento di
inadempienza che ha permesso a Redblack di esercitare il diritto di pegno sulle
azioni di Rossoneri Sport Investment Lux.
Come prima misura, Elliott ha iniettato 50 milioni di euro
di capitale proprio per stabilizzare le finanze del club, prevedendo di
iniettare ulteriore capitale nel tempo per continuare a finanziare AC Milan
Elliott Management
Corporation gestisce due fondi multi-strategia che combinano circa 35 miliardi di dollari di asset in
gestione.
I tentativi
falliti di concludere accordi volontari
Il 1° dicembre
2016, il Milan richiese il primo “Voluntary Agreement”. Insieme alla sua richiesta di un primo
accordo volontario, AC Milan - tra l'altro - ha fornito informazioni sul
passaggio di proprietà da Fininvest S.p.A a Rossoneri Sport Investment Lux, informazioni
finanziarie sui periodi di riferimento 2014, 2015 e 2016 e un piano aziendale
relativo ai periodi di rendicontazione dal 2017 al 2021 che prevedeva entrate
significative generate da nuove attività commerciali in Cina. In data 11 maggio
2017, AC
Milan ha avuto una prima audizione con la Camera Investigatoria CFCB.
Il secondo
“Voluntary Agreement”.
Con lettera del 9 giugno 2017, il Milan ha ritirato la sua
richiesta del primo “Voluntary Agreement”. Nella stessa lettera, AC Milan ha
presentato una richiesta di un nuovo “Voluntary Agreement”. La lettera
affermava che questa nuova richiesta era stata presentata per consentire a AC
Milan di presentare un piano aziendale aggiornato, che doveva essere fornito
entro il il 15 ottobre 2017.
AC Milan ha fornito le informazioni finanziarie aggiornate
che mostravano un risultato aggregato negativo per il periodo di riferimento
2015, 2016 e i primi 6 mesi del 2017 di Euro 145.935.000.
Il 31 agosto 2017 la CFCB Investigatory Chamber si è riunita
per valutare la documentazione finanziaria presentata dal club rossonero e ha
rilevato che AC Milan era in violazione dei regolamenti CL e FFP.
Il 9 novembre 2017, in una seconda udienza, svoltasi davanti
alla CFBB Investigatory Chamber, dove AC Milan ha presentato un piano aziendale
aggiornato per la sua attività in Cina per il periodo di riferimento con termine
il 2021. Il piano aziendale evidenziava un significativo calo di 100 milioni di
Euro rispetto a il primo piano aziendale (scenario peggiore) presentato a
maggio 2017.
Il 17 novembre 2017 il CFCB ha richiesto, tra l'altro,
informazioni al club milanese, su garanzie dell'azionista finale relative a
conferimenti di capitale proiettati in un periodo di 3 anni pari a 165 milioni
di euro sotto forma di pagamento in un conto di garanzia dell'intera somma o
emissione di una garanzia bancaria.
In data 15 dicembre
2017, la Camera Investigatoria CFCB ha notificato la sua decisione di non concludere un “Voluntary Agreement” con
AC Milan. Le due condizioni preliminari, del 17 novembre 2017, non erano
state soddisfatte:
1. Capacità di continuare a lavorare per l'intera durata
dell'accordo volontario previsto e di raggiungere gli obiettivi e gli obblighi
del piano aziendale (Allegato XII (B) (2) (b) e (d) del Regolamento CL &
FFP);
2. Impegno irrevocabile di un partecipante azionario o di
una parte correlata (Allegato XII (B) (2) (c) del Regolamento CL & FFP).
In particolare, la Camera Investigatoria CFCB aveva
richiesto al Milan di produrre garanzie riguardanti l'impegno irrevocabile da
parte del proprietario, mediante pagamento / i in un conto presso terzi o
qualsiasi altra garanzia equivalente soddisfacente per la Camera Investigativa
CFCB, come una garanzia bancaria emessa da una banca o da un altro istituto
finanziario, per un importo totale di 165 milioni di EUR (ossia l’importo delle
iniezioni di capitale non ancora versate secondo il piano aziendale).
Il Milan aveva fornito una lettera di garanzia aziendale da
parte della società di investimenti “
Guangdong
Lion Asset Management Co Ltd”, una società con sede in Cina, per un importo
totale di EUR 165 milioni. Tuttavia, la CFCB Investigatory Chamber ha rilevato
che la capacità finanziaria e la solvibilità di tale società non sono state
dimostrate con documenti giustificativi (su tale società ha scritto anche il
New York Times, link:
https://www.agi.it/sport/calcio/milan_new_york_timesinchiestaliyonghong-3131278/news/2017-11-17/
).
La Camera Investigatoria CFCB ha giudicato che l'impegno
irrevocabile del proprietario del Milan non è stato garantito in modo
soddisfacente, pertanto la stessa Camera ha concluso che il Milan non è
riuscito a soddisfare la condizione richiesta.
L’UEFA non ha offerto al Milan un “Settlement Agreement” e il
19 giugno 2018 la Camera Giudicante del C.F.C.B., in merito alla violazione
della regola del pareggio di bilancio (break-even rule) prevista dal Financial
Fair Play, ha adottato la decisione di escludere l'AC Milan dalla
partecipazione alla competizione U.E.F.A. per la quale si sarebbe, altrimenti,
qualificato nelle successive due stagioni (stagioni: 2018/2019 e 2019/2020) e
la condanna al pagamento di € 3.000 per i costi dei procedimenti. L'UEFA ha
notificato la decisione adottata dalla CFCB Adjudicatory Chamber il 27 giugno
2018, consentendo comunque l'eventuale ricorso al Tribunale Arbitrale dello
Sport di Losanna.
L'Adjudicatory Chamber del Club Financial Control Body
(CFCB) dell'UEFA ha rilevato che c'era il rischio che l'AC Milan di continuità
aziendale.
L'Adjudicatory Chamber del Club Financial Control Body
(CFCB) ha basato questa constatazione - tra l'altro - su una citazione nella
relazione dei revisori di EY sul bilancio consolidato intermedio (al 31
dicembre 2017), che evidenziava “che esiste
un'incertezza materiale che può gettare un dubbio significativo sulla capacità
del Gruppo Milan di continuare come attività in corso. "
In data 4 luglio 2018, la Capogruppo A.C. Milan S.p.A. ha
depositato un appello presso il T.A.S. chiedendo l'annullamento della decisione
della Camera Giudicante del Club Financial Control Body.
In data 20 luglio 2018, il T.A.S. ha parzialmente accolto le
istanze del Milan, decidendo di confermare la decisione del C.F.C.B. - A.C. del
19 giugno 2018 relativamente al mancato adempimento da parte della Capogruppo
A.C. Milan S.p.A. del requisito del pareggio di bilancio, ma annullando la decisione dello stesso
organo in merito all'esclusione del Club alla partecipazione nella prossima
competizione U.E.F.A., per tale motivo il Milan ha potuto partecipare
alla UEFA Europa League 2018/2019.
Secondo il TAS tale decisione era non proporzionata,
ritenendo in particolare che alcuni elementi rilevanti non erano stati
considerati in modo adeguato tra cui la
mutata situazione finanziaria del Club, che era migliorata in modo
significativo a causa del cambio di
proprietà del mese di luglio 2018.
Il T.A.S. ha rinviato il caso alla Camera Giudicante del
Club Financial Control Body affinché imponesse una misura disciplinare adeguata
per la violazione delle regole sulle licenze per club e sul fair play
finanziario UEFA sulla base della mutata situazione finanziaria del Club.
Alla data del 28 settembre 2018, la U.E.F.A. non si era
ancora pronunciata circa la natura e l'eventuale ammontare delle sanzioni da
irrogare al Club, limitandosi nelle more all'adozione in via precauzionale di
alcune misura di temporanea sospensione della liquidazione dei ricavi spettanti
al Club in relazioni alla competizione Uefa Europa League 2018/2019. Alta luce
delle considerazioni sopra esposte la Capogruppo A.C. Milan S.p.A., sulla base
anche del parere espresso dai propri consulenti ha deciso di effettuare nel bilancio
al 30 giugno 2018 uno stanziamento prudenziale a copertura del rischio
derivante dall'applicazione di eventuale sanzioni economiche da parte della
U.E.F.A.
Il 13 dicembre 2018, la Camera Arbitrale del Club Financial
Control Body ha emesso la sentenza sul caso Milan, dopo la sentenza del
Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS 2018/A/5808, AC Milan contro UEFA).
Tale sentenza sancisce che “se il club non dovesse
rispettare il pareggio di bilancio al 30 giugno 2021, sarà escluso dalla
partecipazione alla successiva competizione UEFA alla quale dovesse
qualificarsi nel corso delle due stagioni successive, 2022/23 e 2023/24. Al
club verranno anche trattenuti 12 milioni di euro di ricavi della UEFA Europa
League 2018/19. Inoltre, non potrà registrare più di 21 giocatori per le
competizioni UEFA 2019/20 e 2020/21”.
La continuità
aziendale.
Le prime tre voci del bilancio da controllare in tema di
continuità aziendale, intesa come attitudine dell’impresa a durare nel tempo,
presentano valori negati. La perdita
consolidata dell'esercizio 2017/2018 risulta pari ad € 126 milioni, il patrimonio
netto risulta negativo per € 36,0 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata,
al 30 giugno 2018, risulta negativa per
128,4 milioni.
Di fatto, tali numeri richiedono il supporto di una
proprietà disposta a supportare finanziariamente il club.
In data 10 luglio 2018, la proprietà di “Rossoneri Sport
lnvestment Luxembourg S.à.r.l.” è passata nella titolarità di “Project Redblack
S.à r.l.” a seguito dell'escussione di un pegno costituito su tali azioni a
favore della stessa società.
Nel mese di luglio 2018, è stato nominato un nuovo consiglio
di amministrazione ed un nuovo presidente.
Nei mesi di agosto e settembre 2018 sono stati effettuati
versamenti da parte della nuova proprietà, tramite l'azionista di controllo,
per complessivi 170,5 milioni dì Euro.
Di conseguenza, A.C. Milan S.p.A. ha estinto il
"Prestito Obbligazionario Garantito Associazione Calcio Milan S.p.A.
2017-2018 - Serie 1" (151N Code 1T005254435) e il "Prestito
Obbligazionario Garantito Associazione Calcio Milan S.p.A. 2017-2019 - Serie
2" (IS1N Code IT0005254443).
L'equilibrio patrimoniale e finanziario del Gruppo Milan è
stato ristabilito alla data di redazione del bilancio.
Il socio di
maggioranza Rossoneri Sport lnvestment Luxembourg S.à r.l. ha garantito
l'impegno a supportare finanziariamente le società del Gruppo Milan per un
periodo non inferiore ai 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio.
In base ai fatti citati, gli Amministratori hanno predisposto
il presente bilancio d'esercizio nella prospettiva della continuità aziendale.
Il Gruppo Milan.
Fino al 13 Aprile 2017, data del completamento della
cessione delle azioni di “Fininvest Spa” alla società “Rossoneri Sport
Investment Luxembourg S.a.r.l.”, A.C. Milan S.p.a. era una società soggetta
all’attività di direzione e coordinamento da parte di Fininvest S.p.a., che ne
possedeva il 99,92973% delle azioni, pari a n. 47.966.271.
L società “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à r.l.”,
divenuta titolare di una partecipazione pari al 99,93% del capitale sociale di
A.C. Milan S.p.A., era la società veicolo designata dalla società cinese Sino
Europe Sport Investment Management Changxing Co. Ltd. per dare esecuzione al
contratto di compravendita sottoscritto in data 5 agosto 2016 e successivamente
integrato e modificato.
Alla data di redazione del bilancio 2017/18, il capitale
sociale di “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à.r.l.”, a seguito
dell'escussione di un pegno costituito su tali azioni, era detenuto al 100% dalla
società “Project Redblack S.à.r.l.”, il cui capitale sociale è a sua volta
detenuto dalla società “Blue Skye Financial Partners S.à.r.l.” e da alcune
società indirettamente detenute da “Elliott Associates L.P.” ed “Elliott
International Limited”.
A.C.
Milan S.p.a., a sua volta, controlla al 100% Milan Entertainment S.r.l. e Milan
Real Estate S.p.A. oltre a Fondazione Milan –Onlus e possiede il 50% di M-I
Stadio S.r.l., costituita con F.C. Internazionale Milano S.p.A. per la gestione
tecnica e commerciale dello stadio San Siro di Milano.
M-I
Stadio S.r.l. risulta come società collegata nel bilancio consolidato.
Dal 27 dicembre 2017 è entrata a far parte dell’area di
consolidamento del Gruppo la società cinese, controllata al 100%, AC Milan
(Beijing) Sports Development Co. Ltd.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il 65,1% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni e i
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono per il 48,5% sul
totale dell’attivo. La voce terreni e fabbricati incide sul totale dell’attivo solo
per il 2,4%.
Le immobilizzazioni immateriali ammontano ad Euro 258.804.000
(€ 258.111.000 nel 2016/17).
I crediti dell’attivo circolante risultano pari ad € 121,3
milioni; mentre i debiti totali sono ad € 422,9 milioni.
Il Capitale circolante netto è negativo per 203,2 milioni a
causa del prevalere del passivo corrente sull’attivo corrente.
La
riclassificazione che emerge dalla tabella seguente evidenzia l’incidenza dei
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sull’attivo e l’incidenza
dei debiti finanziari tra le fonti di finanziamento.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, è negativo in quanto il patrimonio netto consolidato è negativo.
Anche, l’equity ratio è negativo. Nella sostanza l’attivo è
totalmente finanziato da capitale di terzi
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 0,92,
ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore non è sufficiente
a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità corrente è pari a
0,40, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di
pagare i debiti a breve.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,35.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale
domanda: quanto è stato investito e quanto è stato fatturato? Considerando come
ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma
dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore
risulterebbe pari al 48,4%, pertanto ogni 100 Euro investiti si sono incassati 48,4
Euro, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, superiore
all’anno.
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon
funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato,
vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e
le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, comprensivo della
gestione straordinaria, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e
finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del
calcolo degli interessi e delle tasse, circa 22,4 Euro.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto consolidato è negativo per € 36 milioni.
Al 30.06.2017 il patrimonio netto consolidato era positivo
per € 29.969.000, anche perché nel periodo gennaio-marzo 2017, "Fininvest
S.p.A." aveva effettuato versamenti in conto capitale per complessivi Euro
53,5 milioni a favore di A.C. Milan S.p.A. Nel corso dell'esercizio 2016, l'azionista di
maggioranza Fininvest ha provveduto ad effettuare versamenti in conto capitale
e/o copertura perdite per 75 milioni di Euro (€ 150 milioni nel 2015).
Il Capitale sociale al 30.062018 ammonta a € 113.443.200.
Rispetto al 30.06.2017 si sono verificati 2 aumenti di capitale sociale
rispettivamente il 31.03.2018 per € 37.440.000 oltre ad un sovrapprezzo
complessivo di € 1.440.000 e il 17.04.2018 per € 1.123.200 oltre ad un
sovrapprezzo complessivo di € 19.980.000.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 30/06/2018 è pari a € 128,4
milioni.
Il valore della Posizione Finanziaria Netta, risulta inferiore
al valore della produzione e al fatturato netto, senza plusvalenze.
L’importo dei debiti finanziari è dovuto a debiti bancari
per € 1,2 milioni, debiti vs altri finanziatori per € 36,5 milioni, debiti obbligazionari
per € 116,52 milioni, debiti vs soci per € 10 milioni.
Le disponibilità liquide sono pari a € 24,77 milioni, le
attività finanziarie vincolate sono pari complessivamente a € 11,1 milioni.
I prestiti obbligazionari si riferiscono a due emissioni,
rispettivamente di € 73.7 milioni, con scadenza il 15.10.2018, e di € 54,3
milioni, con scadenza 30.06.2019. Come previsto dall'accordo modificativo delle
condizioni del Prestito sottoscritto in data 6 giugno 2018, per effetto del
versamento della corrispondente tranche di aumento di capitale da parte di
Project Redblack S.à r.l. in nome e per conto di Rossoneri Sport Investrnent
Luxembourg S.à r.l., in data 30 giugno 2018, A.C. Milan S.p.A. ha dato seguito
al rimborso anticipato obbligatorio parziale del Prestito Obbligazionario
Garantito Associazione Calcio Milan S.p.A. 2017-2019 — Serie II (ISIN Code
IT0005254443), per un importo pari ad 21,1 milioni di Euro.
Il
debito verso i soci è infruttifero di interessi.
L’importo
dei debiti verso altri finanziatori pari a € 36.541.000 riguarda i debiti verso
società di factoring per anticipazioni di crediti futuri principalmente in
riferimento a contratti di natura commerciale.
Il grafico mostra l’evoluzione del rapporto tra debiti finanziari
e attivo, che dal 2008 al 2016 non è sceso mai al di sotto del 50%. Invero, l’esercizio
2015 ha
segnato una forte riduzione dell’incidenza del ricorso al sistema creditizio
per finanziare le attività del Milan. La nuova proprietà cinese è dovuta
ricorrere all’emissione di obbligazioni.
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 53
milioni. Tali crediti si riferiscono: per € 41.168.000 si riferiscono ai
crediti vantati verso la Lega Nazionale Professionisti; per € 7.894.000 verso
il Trabzonspor per Kucka; € 1.900.000 verso il Villareal per Bacca ed €
1.484.000 verso il Deportivo Alaves per Ely Rodrigo.
I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 172
milioni. I debiti verso la Lega
per la compensazione delle campagne acquisti ammontano a circa € 109.127.000. I
Debiti verso società di calcio estere e nazionali, pari a € 62.886.000, si
riferiscono: per € 22.676.000 verso il Porto per Andrè Silva; € 12.429.000
verso il Bayer 04 Leverkusen per Calhanoglu Hakan; € 10.532.000 verso il
Villareal per Musacchio; € 9.347.000 verso il Wolfsburg per Rodriguez.
Considerando il saldo delle poste di crediti e debiti
derivanti da operazioni di calciomercato, la situazione dell’indebitamento
finanziario netto, ai fini del Financial Fair Play, peggiorerebbe di € 119
milioni.
Occorre evidenziare che la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le
rateizzazioni pluriennali col fisco.
In considerazione dell’assenza di tale fattispecie, l’indebitamento
finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 247,4 milioni risulta superiore al volume dei ricavi e non conforme a quanto auspicato
dalla normativa.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso dell’AC
Milan non figurano debiti per la costruzione dello stadio.
Debiti verso
dipendenti, Fisco ed Enti previdenziali.
I debiti verso tesserati e dipendenti ammontano a € 13.529.000
e si riferiscono a premi e mensilità saldate regolarmente alle scadenze
previste. Come previsto anche dal Financial Fair Play.
I debiti verso amministratori e sindaci ammontano a € 89
mila.
I debiti tributari, complessivi sono pari a € 11.026.000 e
riguardano debiti IRPEF per ritenute sui redditi di lavoro, per Euro 10.373.000,
che sono state regolarmente versate alla scadenza come quelle previdenziali
pari a € 651.000.
Il Valore della
“Rosa”.
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, come
valore contabile netto, sono aumentati a € 211,1 milioni. Il 31.12.2014, toccarono il livello minimo pari a € 72,1
milioni.
Il valore contabile netto del 30/06/2018, pari a 211,1
milioni di Euro, costituisce il valore contabile netto più elevato dal 2008;
mentre il valore del 31.12.2014 è stato il più basso.
L’incremento nel valore contabile netto della rosa
calciatori di € 4,5 milioni, rispetto alla data del 30.06.2017, è dovuto al
fatto che per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati
investiti 128,5 milioni di Euro, sono stati ceduti calciatori con un valore
contabile residuo di € 20,5 milioni e sono stati calcolati ammortamenti per 81,9
milioni di euro e svalutazioni per 21,6 milioni di Euro.
L’investimento nell’acquisto
di calciatori, fatto nel 2017/18, pari a 128,5 milioni, costituisce
l’investimento più elevato dall’esercizio 2008.
Dopo la chiusura dell’esercizio, nella sessione estiva relativa
ai trasferimenti di calciatori sono stati effettuati gli acquisti a titolo
definitivo e/o temporaneo con diritto di riscatto dei seguenti calciatori:
Bakayoko Tiémoué, Caldara Mattia, Castillejo Azuaga Samuel, Higuain Gonzalo
Gerardo, Laxalt Suarez Diego Sebastian. Per quanto riguarda le operazioni di
cessione a titolo definitivo e/o temporaneo dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori sono state effettuate le seguenti cessioni;
Antonelli Luca, Bacca Ahumada Carlos Arturo, Bargiel Przemyslaw, Bonucci
Leonardo, Gomez Portillo Gustavo Raul, Kalinic Nikola, Locatelli Manuel,
Valente Da Silva Andrè Miguel, Vasconcelos Gabriel e Vergara AmuJherson.
Rendiconto
Finanziario
I Fondi assorbiti dalla gestione operativa sono stati positivi
per Euro 2.071.000, con un Autofinanziamento economico negativo solo per Euro 203.000, a causa di
ammortamenti pari a Euro 109.995.000 e variazione fondi rischi per Euro
15.938.000.
I Fondi assorbiti dall’attività di investimento ammontano a
Euro 110.427.000, di cui Euro 128.525.000 per acquisto calciatori ed Euro
20.480.000 per disinvestimenti.
I Fondi generati dall’attività di finanziamento sono
positivi per Euro 119.908.000.
La variazione di disponibilità liquide è stata negativa per
Euro 11.553.000.
La Gestione
Economica.
La gestione economica caratteristica evidenzia il prevalere
dei costi della produzione sul valore della produzione per 98,6 milioni di
Euro.
Il valore della produzione ammonta a 255,7 milioni di Euro. Il
confronto con l’esercizio 2015/16, di 12 mesi, segna un incremento di 19,6
milioni di Euro e rispetto al 2014/15, si registra un incremento di € 42,3
milioni.
I costi della produzione, ammontano ad € 354,4 milioni. Il confronto con l’esercizio 2015/16, di 12 mesi,
segna un incremento di 60,1 milioni di Euro e rispetto al 2014/15, si registra
un incremento di € 57,97 milioni.
Nella sostanza il confronto con gli esercizi di pari durata,
mostra un incremento dei costi nettamente superiore all’incremento dei ricavi
accentuando la situa esistente di squilibrio economico, ossia il prevalere dei
costi sui ricavi.
I Ricavi.
I ricavi da gare
ammontano a € 35,3 milioni. Tale dato rappresenta il dato maggiore dal 2008. In particolare gli abbonamenti
ammontano a € 9.796.000, un valore che si avvicina a quello del 2013, che
ammontavano a € 10 milioni. La campagna abbonamenti per la stagione sportiva
2017/18 ha visto la sottoscrizione di 32.364 tessere. Ls media spettatori per
gare interne è stata di 52.676. Le gare interne delle Serie A hanno fruttato €
13.455.000; quelle relative alla Coppa Italia € 3.544.000 e le gare della UEFA
Europa League altre competizioni hanno permesso di incassare € 5.820.000. I
ricavi da gare di altre competizioni ammontano a € 2.723.000.
I proventi da
cessione diritti televisivi complessivi ammontano a € 100.577.000. Si pensi che nel 2012, grazie alla Champions League,
ammontavano a € 139,8 milioni.
I proventi audiovisivi e media ammontano a € 109,3 milioni (€
98,4 milioni nel 2016/17).
Il bilancio 2017/18 espone proventi da sponsorizzazioni
pari a € 44,7 milioni.
Lo Sponsor
Ufficiale Emirates contribuisce con € 15.800.000, di cui € 1.800.000 come premio per il
raggiungimento di specifici obiettivi.
Lo Sponsor Tecnico
Adidas ha contribuito con € 11.422.000,
con un contratto annuale con scadenza il 30 giugno 2018.
Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner
commerciali hanno contribuito con € 4.438.000.
Nei proventi da sponsorizzazioni figurano anche i proventi
derivanti dalla vendita di pacchetti promo-pubblicitari multi-prodotto a vari
partner commerciali, come A.O.N. Italia S.r.l., Beiersdorf S.p.A., Betsson
Services Ltd, Banco B.P.M. S.p.A., Trenitalia
S.pA., Toyo Tires & Rubber Co. Ltd; Esprinet SpA; GKFX; Eurofred
Italy SpA; Konami Digital Entertainment
Co. Ltd; Ricoh Italia srl, Shangai Julie Culture and Communication Co.;Snaitech spa; per Euro 13.051.000.
I Proventi commerciali e royalties, risultano pari a
17,8 milioni di Euro (€ 18,9 milioni nel 2016/17) e riguardano i ricavi da
gestione stadio; i ricavi da attività di merchandising, licensing e i ricavi da
nuove attività commerciali.
I ricavi da gestione stadio, ammontano a € 4.312.000. Tali
ricavi provengono dalla fatturazione di servizi relativi a determinate
categoria di abbonamenti come palchi, “Sky Box” e “Sky Lounge” e a ricavi
derivanti da attività extra-sportive svolte nello stadio.
I ricavi da attività di merchandising, licensing e “cambio
merce” ammontano a € 7.340.000. Per tale voce assume particolare rilievo
l’accordo in scadenza con Adidas Italia S.r.l.
I ricavi relativi alle nuove attività commerciali, relative
al Milan Store e a Mondo Milan, hanno comportato ricavi per € 4.199.000.
La distribuzione del fatturato netto mostra come i ricavi
commerciali siano una importante fonte di ricavo per il Milan, tuttavia emerge
che il fatturato dipende soprattutto dai proventi televisivi (47,1% nel
2017/18). In ottica futura bisogna considerare anche che i ricavi commerciali
dipendono dal “brand”, che a sua volta dipende anche dai risultati sportivi.
Nella riclassificazione del conto economico, effettuata
nella tabella, sono indicati “altri ricavi” per € 15,28 milioni, composti dalla
voce proventi vari a e ricavi e proventi diversi.
La voce Proventi vari, pari a Euro 8.927.000, include i
corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del diritto di sfruttamento
delle immagini delle partite casalinghe di A.C. Milan relative a specifiche
stagioni sportive (c.d. “Library Milan”) per 8,74 milioni di Euro.
La voce Ricavi e proventi diversi, pari a Euro 6.482.000,
comprende i corrispettivi rivenienti dalla fatturazione alla società collegata
M-I Stadio S.r.l. per l’utilizzo di alcuni spazi interni ed esterni presso lo
stadio San Siro di Milano, in virtù di un contratto valevole a partire dal 1°
gennaio 2012 e sino al 30 giugno 2019 per l’importo di € 1.269.000. Inoltre
sono compresi € 2.082.000
a titolo di utilizzo del fondo rischi, accantonato nei
precedenti esercizi e sopravvenienze attive per Euro 2.825.000.
Il Player Trading.
L’attività relativa alla gestione economica dei diritti
pluriennali dei calciatori è risultata negativa per € 64,21 milioni. Nella
sostanza, le plusvalenze non sono riuscite a pagare gli ammortamenti e le
svalutazioni calciatori.
Le plusvalenze ammontano a € 35,9 milioni. La plusvalenza
più elevata è stata quella relativa a Niang M’Baye, ceduto al Torino per € 14.000.000,
con una plusvalenza di € 13.166.000; seguita da quella di Mattia De Sciglio
ceduto alla Juventus per € 12.000.000, con una plusvalenza di pari importo; da
quella di Lapadula Gianluca ceduto al Genoa per € 13 milioni, con una
plusvalenza di € 5.374.000 e da quella di Kucka ceduto al Trabzonspor per € 13
milioni, con una plusvalenza di € 2.526.000.
I ricavi per la cessione temporanea di calciatori ammontano a
€ 2,45 milioni e riguardano il prestito di Bacca al Villareal.
Le minusvalenze ammontano a € 1.290.000. La minusvalenza
maggiore è stata quella di Beretta (Foggia Calcio) per € 800.000.
Gli ammortamenti
dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati pari a € 81.954.000.
Si è registrata delle svalutazioni per Euro 21,6 milioni relative a minusvalenze
per risoluzioni consensuali e cessioni con minusvalenze di alcuni calciatori,
ceduti dopo la chiusura del bilancio.
I Costi.
Il costo del personale è stato pari a € 150,4 milioni (€ 135,1 milioni nel 2016/17). Il costo del personale mostra un’incidenza sul valore della
produzione del 58,8%, che aumenta al 70,4%, se si considerasse il fatturato al
netto di plusvalenze.
I costi per tesserati ammontano a € 134 351.000. Il rapporto
tra costo dei tesserati e fatturato netto è del 62,9%.
Gli ammortamenti e svalutazioni totali sono stati pari a € 110,52
milioni, con un’incidenza sul valore della produzione del 43,2%. Le
svalutazioni sono pari a 21,8 milioni. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni
immateriali ammontano a € 86,4 milioni, di cui € 81,9 milioni per ammortamento
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Gli ammortamenti delle
immobilizzazioni materiali risultano pari a € 1.070.000.
I costi per godimento beni di terzi ammontano a € 10,1
milioni. Tali costi comprendono affitti passivi per € 7.963.000, di cui € 4.611.000
per l’affitto dello stadio; € 179.000 per costi per locazione immobili e
servizi accessori messi a disposizione dei calciatori e di alcuni dipendenti
del Gruppo Milan ed € 3.036.000 per la locazione di “Casa Milan”, che è
acquistabile nel 2019, ad un prezzo prefissato e della sede cinese di Red &
Black Milan (Beijing) Sports Development Co. Ltd.
I costi per servizi pari a € 47.813.000 comprendono consulenze
e collaborazioni per € 9.406.000 relative a parcelle per consulenze
professionali amministrative e commerciali, nonché le provvigioni ad
intermediari del Gruppo Milan. I costi generali dell’attività sportiva risultano
apri a € 17.571.000. Tali costi riguardano per € 7.767.000 i costi per gli
osservatori, le consulenze tecnico-sportive.
Gli Emolumenti ad organi sociali, ammontano a Euro 293.000
ed includono gli emolumenti agli Amministratori e Sindaci ed il compenso
all’Organismo di Vigilanza e Controllo per lo svolgimento delle loro funzioni
presso le società del Gruppo Milan.
E’ stato effettuato un accantonamento per € 17.965.000 a fondi
rischi, riguarda lo stanziamento di oneri di
ristrutturazione del personale, gli oneri futuri relativi al personale tecnico
"esonerato" ma ancora alle dipendenze della società, lo stanziamento
di indennità di buona uscita relative a calciatori ceduti definitivamente nel
corso della campagna trasferimenti di luglio e agosto 2018 e lo stanziamento
prudenziale per l'eventuale sanzione economica per il Financial Fair Play.
La differenza tra costo e valore della produzione è negativa
per € 98.655.000.
La Gestione finanziaria è negativa per € 22.343.000. Gli interessi
passivi su obbligazioni ammontano a € 9.881.000 e gli interessi passivi su altri
finanziamenti a € 2.236.000. Altri intere e oneri finanziari ammontano a €
11.718.000.
Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte 2017/18 è negativo per € 121,2
milioni. Nei primi sei mesi del 2017 è stato negativo per 30,3 milioni. Nel
2016 era negativo per € 69,99 milioni; nel 2015 era negativo per € 94,2
milioni, con la riclassificazione in base agli OIC del 2016, (-€ 94,4 milioni,
senza riclassificazione).
Nel Toolkit 2018 del Financial Fair Play è riportato il caso
del licenziatario, che ha modificato la sua data di chiusura dell’esercizio, ad
un periodo di riferimento di sei mesi nel 2018 e quindi un periodo di
monitoraggio di 30 mesi, anziché 36 mesi, per la valutazione di pareggio per la
stagione di licenza 2018/19. Il livello di deviazione accettabile è ragguagliato
al ribasso in proporzione ai mesi del periodo di monitoraggio.
Nel caso del Milan i periodi di monitoraggio con una soglia
di tolleranza ridotta a 25 milioni di Euro interessati sono 3:
1) 2018/2019: per gli esercizi 2016; i primi sei mesi del 2017
e il 2017/18;
2) 2019/2020: i primi sei mesi del 2017; 2017/18 e il
2018/19.
In effetti come già scritto sopra, il Milan aveva fornito
informazioni finanziarie che mostravano un disavanzo per il periodo di
riferimento 2015, 2016 e i primi 6 mesi del 2017 di Euro 145.935.000.
La somma algebrica del risultato prima delle imposte 2016; i
primi sei mesi del 2017 e il 2017/18; è
negativa per € 221,47 milioni.
L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione
del “Break-even result” ai fini del Financial Fair Play. Da tale risultato si possono escludere i costi
per il settore giovanile, gli altri ammortamenti che non riguardino i
calciatori.
Il saldo delle
imposte, è negativo per 4,8 milioni di Euro e comprende IRAP per 2,6
milioni di Euro.
Per quanto riguarda le imposte differite e anticipate figura
un saldo negativo tra imposte differite ed anticipate per € 2.247.000.
Di conseguenza, il risultato consolidato del Gruppo Milan
dell’esercizio 2017/18 presenta la perdita di 126 milioni di Euro
Conclusioni.
Il cambio di proprietà, dovuto all’esercizio del diritto di
pegno sulle azioni, ha certamente ristabilito l’equilibrio finanziario e
patrimoniale, grazie ad iniezioni di capitale da parte del nuovo azionista di
maggioranza. Non a caso in data 25 settembre 2018, A.C. Milan S.p.A. ha
esercitato la facoltà di rimborso anticipato volontario integrale dei due
prestiti obbligazionari.
Per quanto riguarda il
conseguimento dell’equilibrio economico, trattandosi di società calcistica,
dipenderà anche dai risultati sportivi, come il conseguimento dell’accesso alla
fase a gironi della UEFA Champions League. Ovviamente, tenendo d’occhio gli
eventuali provvedimenti che saranno presi dall’UEFA per la violazione delle
regole del Fair Play Finanziario.