giovedì 26 maggio 2022

Bilancio Consolidato Atalanta 2021: Utile di 35,14 milioni.

 


Luca Marotta

jstargio@gmail.com

L’esercizio 2021, è l’ultimo esercizio riferibile interamente alla gestione della famiglia Percassi. Infatti, il 19 febbraio 2022 è stato sottoscritto un accordo di Partnership tra la famiglia Percassi e un gruppo di investitori capitanati da Stephen Pagliuca, Managing Partner e Co-owner dei Boston Celtics, oltre che Co-chairman del fondi di investimento Bain Capital.

Nell’esercizio 2021 l’Atalanta ha conseguito un utile netto consolidato di Euro 35.142.575 ed un risultato prima delle imposte positivo per Euro 53.112.770 ed ha realizzato plusvalenze per l’importo di Euro 53.607.849 ed ha percepito proventi televisivi relativi alla Champions League per Euro 43.847.347.

L’Atalanta aveva chiuso il bilancio consolidato dell’esercizio 2020, evidenziando un utile consolidato, al netto delle imposte, di Euro 51.738.249 ed un risultato prima delle imposte positivo per Euro 74.386.976.

Il 31.12.2021 l’Atalanta ha raggiunto un nuovo record storico per il Valore della Produzione che supera la cifra di 242,67 milioni di Euro. Il record storico precedente era quello del2020 che superava la cifra di 241,99 milioni di Euro. Anche nel 2021, con la limitazione agli ingressi, la Pandemia Covid-19 non ha permesso di sfruttare le potenzialità dello Stadio ristrutturato, che avrebbero potuto generare ulteriori flussi di liquidità.

Il Patrimonio netto consolidato risulta positivo per 165.218.061 e finanzia il 45,7% dell’attivo, che contiene anche lo stadio di proprietà e il Centro Sportivo; la voce “Terreni e Fabbricati” mostra un valore contabile netto pari a Euro 46.416.103.

Anche nel bilancio 2020, oltre che i diritti TV, hanno avuto un peso importante le plusvalenze, che evidenziavano un importo di € 68,48 milioni (€ 38,75 milioni nel 2019; € 24,23 milioni nel 2018; € 46,68 milioni nel 2017; € 22,47 milioni nel 2016).

Dal punto di vista sportivo, il bilancio 2021 di Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. riguarda la seconda parte della stagione sportiva 2020-21 e la prima parte della stagione sportiva 2021-22.

La stagione sportiva 2020-21 l’Atalanta in Serie A si è classificata terza in classifica. In Coppa Italia l’Atalanta disputerà la finale con la Juventus.

In UEFA Champions League 2020/2021, l’Atalanta ha disputato la fase a Gironi, raggiungendo il secondo posto nel Gruppo C con 11 punti realizzati, qualificandosi agli ottavi di finale, con eliminazione da parte del Real Madrid.

Nella stagione sportiva 2021/22, l’Atalanta in Serie A ha raggiunto l’ottavo posto, che è il risultato peggiore negli ultimi anni. In Coppa Italia l’Atalanta è stata eliminata nei quarti di finale dalla Fiorentina nel mese di Febbraio 2022.

In UEFA Champions League 2021/2022, l’Atalanta è stata eliminata nella fase a Gironi, acquisendo il diritto alla partecipazione all’UEFA Europa League, con eliminazione nei quarti ad opera del Lipsia.

L’Atalanta presta molta attenzione all’investimento nel settore giovanile. Il settore giovanile dell’Atalanta è molto forte, infatti è giunto secondo nel Campionato Primavera e a gennaio 2021 ha vinto la SuperCoppa Italiana, inoltre ha partecipa alla Youth League 2021/22.

Il Gruppo.

La società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. consolida il suo bilancio di esercizio in quello della società controllante Odissea srl; tuttavia, redige il bilancio consolidato come richiesto dal Manuale Licenze UEFA art 14.4.4 e dall’art. 85 delle NOIF, nel cui perimetro rientra esclusivamente la società controllata “Stadio Atalanta S.r.l.”.

La società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. è una società soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Odissea S.r.l., ma è controllata indirettamente attraverso la società “La Dea S.r.l.”.

In base all’accordo del 19 febbraio 2022, i nuovi investitori, entreranno con una quota complessiva del 55% nel capitale sociale de “La Dea Srl” controllante all'84,66% dell'Atalanta.

La famiglia Percassi manterrà la quota del 45% in la Dea S.r.l. controllata oggi al 100% da Odissea S.r.L posseduta al 100% dall'Ing. Antonio Percassi.

La famiglia Percassi rimarrà il principale singolo azionista e la governance sarà espressione di una partnership paritetica: Antonio e Luca Percassi continueranno a ricoprire la carica rispettivamente di Presidente e Amministratore Delegato dell'Atalanta, mentre Stephen Pagliuca verrà nominato Co-chairman del Club.

Il bilancio 2020 di Odissea S.r.l si era chiuso con una perdita di € 15.652.744 e con un patrimonio netto di € 401.227.934, che finanzia il 68,3% dell’attivo, pari a € 587.016.735.

La società Atalanta Bergamasca Calcio S.p.A. ha costituito in data 11 aprile 2017, con un capitale iniziale di Euro 100.000, e controlla al 100% la società “Stadio Atalanta s.r.l.”, che dal 10 maggio 2017 è risultata aggiudicataria, al prezzo di 8.608.600 Euro, del Bando d’Asta Pubblica per l’aggiudicazione dello Stadio Atleti Azzurri d’Italia del Comune di Bergamo. L’atto di compravendita dello stadio è datato 08/08/2017 con efficacia 17/10/2017.

La continuità aziendale.

La società di revisione BDO Italia Spa, nella sua relazione non ha fatto richiami o rilievi e ha giudicato appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’attivo è aumentato del 5,63%, da € 342,09 milioni a € 361,37 milioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, pari a € 141.428.322 (€ 126.960.709 nel 2020), incidono per il 39,14% sul totale dell’attivo; le immobilizzazioni materiali nette per il 13,82%, grazie alle presenza della voce terreni e fabbricati per € 46.416.103.

Le immobilizzazioni materiali nette risultano pari a Euro 49.933.027 e risultano effettuati investimenti per € 10.093.319.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,842 (0,608 nel 2020) ed è migliorato notevolmente.

Infatti, l’equity ratio è aumentato dal 37,8% al 45,7%. Il ricorso al capitale di terzi è comunque prevalente, incidendo per il 54,3% sul finanziamento dell’attivo, ma l’apporto dei mezzi propri è notevole grazie agli utili conseguiti a causa delle prestazioni sportive che hanno portato l’Atalanta a disputare l’UEFA Champions League.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,84 (1,61 nel 2021), ciò vuol dire che, in base ai criteri di valutazione adottati nella redazione del bilancio, il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 1,1 (0,97 nel 2021), ciò vuol dire che, in base ai criteri di valutazione adottati nella redazione del bilancio, l’attivo a breve, sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. E’ giusto evidenziare che tale risultato è tra i migliori del calcio italiano.

Inoltre, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 21.375.134, di cui € 14.039.724 per Proventi televisivi.

Il totale delle passività correnti del Club, con esclusione dei ratei e risconti passivi, raggiunge la cifra di 87.6 milioni di Euro, abbondantemente inferiore al totale delle attività correnti.

Il Valore della Rosa dei calciatori.


Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 141.428.322 e rappresentano il 39,14% dell’attivo. La variazione in aumento è stata di € 14.467.613, a causa di investimenti per € 71,8 milioni, cessioni per un valore contabile netto di € 8,18 milioni e ammortamenti per 49,16 milioni.


Nel 2021, nella campagna trasferimenti invernale del mese di gennaio, l’Atlanta ha effettuato le seguenti operazioni:

.- risoluzione anticipata dei contratti di trasferimento temporanei passivi dei calciatori Mojica, Depaoli, Piccini;

.- cessione a titolo definitivo di Diallo (già Traorè) per € 21.300.000 e Gomez per € 5.000.000;

.- cessione a titolo temporaneo gratuito di Tumminello e Carnesecchi;

.- acquisizione a titolo definitivo di: Kovalenko (€ 600.000) e Gudmundsson (€ 30.000);

.- risolulzione anticipata di Nivokazi.

Nella campagna trasferimenti estiva 2021, l’Atlanta ha effettuato le seguenti operazioni:

.- cessione a seguito di avveramento delle condizioni sospensive dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori: Cornelius (€ 7.680.000), Barrow (€12.250.000), lbanez (€ 8.000.000), Dervishi (€ 1.000.000), Haas (€ 2.000.000);

.- cessione a titolo temporaneo le prestazione dei calciatori Lammers (€ 3.567.572), Elia (€ 300.000), Colley (€ 600.000), Reca (€ 1.000.000);

.- cessione a titolo definitivo le prestazioni del calciatore Biral (€1.100.000);

.- acquisizione a titolo definitivo i diritti alle prestazioni dei calciatori: Romero (€ 16.000.000), Musso (€ 20.514.700), Lovato (€ 7.000.000), Fisic (€ 228.219), Jonsson (55.000), Zappacosta (6.000.000), Koopmeiners (€14.000.000), Chiwisa (€100.000), Buyla (C 60.000), Perez (€155.000) e Armstrong (€ 50.000);

.- acquisizione a titolo temporaneo gratuito ì diritti alle prestazioni dei calciatori Pezzella e Demiral con opzione di riscatto rispettivamente per € 4.500.000 e € 20.000.000;

.- cessione a titolo temporaneo gratuito annuale con opzione di riscatto per € 15.000.000 le prestazioni del calciatore Gollini e biennale con opzione di acquisto e vendita per € 50.000.000 le prestazioni del calciatore Romero;

.- cessione a titolo temporaneo gratuito le prestazioni di vari calciatori, tra i quali: Kovalenko, Carnesecchi, Tumminello, Muratore, Ruggeri, Valzania, Sutalo, Varnier, Vido, Zortea, Okoli, Carraro;

.- cessione a titolo definitivo gratuito i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori Czyborra, Radunovic, Repa e Santopadre per i quali la società ha provveduto a rilevare mìnusvalenze per C 3.457.410;

.- acquisizione a titolo temporaneo gratuito i diritti alle prestazioni del calciatore Bernasconi (biennale gratuito con opzione di riscatto per €1.000.000).

Nell’Allegato sulle movimentazioni dei Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta un valore contabile netto delle cessioni complessivo di Euro 8.179.588 e un valore delle cessioni di € 71.804.346.

Nel 2020, il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammontava a € 126.960.709 e incideva per il 37,11% sul totale dell’attivo. La variazione in aumento era stata di € 32,6 milioni.

Nel 2019, il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammontava a € 94.372.831 e incideva per il 42,25% sul totale dell’attivo. La variazione in aumento era stata di € 11,12 milioni.

Nel 2018, il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammontava a € 83.253.511 e incideva per il 48,99% sul totale dell’attivo. La variazione in diminuzione era stata di € 383 mila.

Nel 2017, il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammontava a € 83.636.770 e rappresentava il 56,89% dell’attivo.

La variazione in aumento è stata di € 41,27 milioni.

Le Infrastrutture sportive.

Le Infrastrutture sportive allocate tra le immobilizzazioni materiali lo stadio di proprietà della società “Stadio Atalanta srl” denominato “Stadio Atleti Azzurri d’Italia”, e il Centro Sportivo Bortolotti.

La voce terreni e fabbricati espone un valore contabile residuo di € 46.416.103 (€ 47.425.553 nel 2020).

La società controllata “Stadio Atalanta S.r.l.” a è proprietaria del Gewiss Stadium e ne cura la gestione. Lo Stadio è in corso di ristrutturazione e il completamento dovrebbe ultimarsi entro la primavera del 2024.

Nel corso del 2021 la società “Stadio Atalanta S.r.l.” non ha effettuato nuovi investimenti sullo Stadio ad eccezione di alcune attività relative alla progettazione della Fase 3 (Curva Sud abbattimento e costruzione e realizzazione del parcheggio).

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto consolidato risulta positivo per € 165.218.061; nel 2020 era positivo per € 129.316.278; nel 2019 era positivo per € 77.822.911, nel 2018 era positivo per € 51.381.819. La variazione positiva di € 35.901.783 è imputabile all’utile di esercizio per € 35.142.575 e all’aumento del valore della “riserva Operazioni Copertura Flussi Finanziari attesi” per € 759.198.

I mezzi propri finanziano il 45,7% (37,8% nel 2020) delle attività e tutto il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi.

Il Capitale sociale ammonta a € 4.893.750.

L’indebitamento finanziario.


La posizione finanziaria netta risulta positiva per € 35,36 milioni (€ 29,04 milioni nel 2020).

L’EBITDA del bilancio 2021 è positivo per € 110.975.213 (€ 121.004.167 nel 2020).

I debiti verso le banche diminuiscono di € 1.135.945, da € 22.909.495 a € 21.773.550, di cui € 20.754.284 (€ 21.643.066 nel 2020) con scadenza oltre l’esercizio successivo.

I debiti verso banche, pari a complessivi € 21.773.550, si riferiscono per intero alle quote da rimborsare agli istituti finanziari a fronte della stipula di mutui e finanziamenti.

L’esposizione riguarda i tre mutui stipulati col Credito Sportivo e il Mutuo Intesa-ICS.

In particolare Mutuo Intesa – ICS per Euro 15.881.537; Mutuo Credito Sportivo de! 2013 per Euro 2.980.190; Mutuo Creato Sportivo del 2015 - Ex BPM 892.651; Mutuo Credito Sportivo del 2018 per Euro 714.295. La Contabilizzazione al costo ammortizzato riduce il debito per Euro 695.123.

I crediti da calciomercato ammontano complessivamente a € 85,35 milioni di Euro.

I Debiti verso enti - Settore specifico al 31 dicembre 2021 ammontano ad € 87,44 milioni, di cui € 44.834.396 verso club di calcio esteri ed € 42.172.200 verso società calcistiche italiane.

Nel bilancio non sono presenti debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.

Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato risulta negativo per circa € 2,09 milioni e la posizione finanziaria valutata ai fini del Fair Play Finanziario, resta ai fini del Financial Fair Play, resta positiva.

Il Regolamento del Financial Fair Play Edition 2018 ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso del Torino, al 31.12.2021, sono assenti debiti per la costruzione di un nuovo stadio. Nel caso dell’Atalanta, al 31.12.2021, sono presenti debiti per la ristrutturazione del centro sportivo e i debiti per la ristrutturazione dello stadio.

Gli Altri debiti.

I debiti tributari sono pari a € 8.098.527 (€ 12,3 milioni nel 2020) e finanziano il 2,24% delle attività. Tali debiti comprendono i debiti verso l’Erario per ritenute tesserati e dipendenti effettuate che ammontano a € 7.289.227 (€ 8.690.742 nel 2020), che riguardano le normali mensilità liquidate a dicembre 2021 e gli incentivi liquidati a dicembre 2021.

I debiti verso Istituti previdenziali pari a € 642.066 sono relativi a ritenute previdenziali effettuate sugli stipendi di dicembre 2021 e al debito rateizzato del mese di marzo, aprile e maggio 2020 per € 562.550. Gli importi del debito verso Istituti di previdenza e di sicurezza sociale sono stati versati nei termini di legge e nel rispetto delle Normative di Settore.

Gli altri debiti ammontano a € 20.606.415 e finanziano il 5,7% dell’attivo. Tali debiti comprendono i debiti verso il personale tesserato per € 9.760.377 (€ 11.366.810 nel 2020), Debiti v/agenti sportivi per €8.696.075.

Il totale dei Fondi rischi e oneri aumenta da € 23.090.211 a € 24.764.604 e riguarda principalmente il Fondo per imposte differite per € 23.196.870. Gli altri fondi per rischi e oneri risultano pari a € 1.567.734.

Il Rendiconto Finanziario

Dal Rendiconto Finanziario Consolidato si evince che la variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per € 5,19 milioni e che essa è dipesa soprattutto dal flusso di cassa generato dalla gestione operativa che è stato positivo per € 87,28 milioni.

Il Flusso finanziario dell'attività di investimento è stato negativo per € 80,83 milioni, con Investimenti in acquisto calciatori che hanno drenato € 71.804.346 ed entrate da realizzo disinvestimenti in immobilizzazioni immateriali che hanno apportato flussi per € 8.179.561.

Il Flusso finanziario dell'attività di finanziamento è stato negativo per € 1,25 milioni a causa di Rimborsi finanziamenti per € 1.253.223.

La Gestione Economica.

Il valore della produzione del 2021 ha raggiunto un nuovo record storico superando quello del 2020, mantenendone la struttura grazie alle plusvalenze per € 43,84 milioni ai ricavi TV per € 115,7 milioni di Euro e degli altri proventi da gestione calciatori per circa 18,23 milioni di Euro. L’incremento del valore della produzione è stato di 672.023 Euro, determinando la variazione da € 241.997.996 a € 242.670.019, segnando un +0,3%.

Gli effetti negativi della Pandemia COVID, che hanno determinato lo svolgimento delle partite a porte chiuse e la riapertura con accesso limitato, non hanno permesso di sfruttare le potenzialità dello Stadio ristrutturato, altrimenti i ricavi sarebbero stati maggiori.

I costi della produzione sono aumentati del 13,6%, in misura più che proporzionale rispetto al valore della produzione, precisamente da € 166,46 milioni a € 189,18 milioni.

La differenza tra valore della produzione e costi della produzione è positiva per € 53.484.470, mentre nel 2020 era positiva per € 75.533.062.

I ricavi.

Il fatturato al netto delle plusvalenze e di altri proventi riguardanti il Player Trading e dello storno dei costi del vivaio, ammonta alla cifra record di € 165,55 milioni.

I proventi televisivi “stimati” conseguiti nell'esercizio 2021 ammontano a circa € 115.754.250, contro €117.150.278 conseguiti nel 2020 (€ 89.803.554 nel 2019).

Nel 2021, tali proventi comprendono i proventi televisivi per la partecipazione al Campionato di Serie A per € 71.906.903 (€ 56.093.199 nel 2020), tale valore è determinato tenuto conto dei ricavi conseguiti nella stagione sportiva 2019/2020 e della quota imputabile al bilancio 2021 calcolata sulla previsione di fatturato per l'intera Stagione Sportiva 2021/2022. I proventi da competizioni europee risultano pari a € 43.847.347 (€ 61.057.079 nel 2020; € 30.927.177 nel 2020); di cui € 16.596.841 per la partecipazione alla Uefa Champions League stagione 2020/2021 ed € 27.250.506 per la stagione 2021/2022.

I diritti non audiovisivi “stimati”, per la disputa del campionato di Serie A, risultano pari a € 4.562.677 (€ 4,2 milioni nel 2020).

I ricavi da gare sono pari a € 9,03 milioni (€ 6,73 milioni nel 2020) e riguardano l’attività di biglietteria per € 6.049.939 e l’attività di vendita prodotti a marchio Atalanta presso lo Store di Bergamo per €1.791.924I ricavi da sponsorizzazioni ammontano a € 28.184.986 (€ 18.178.509 nel 2020). Tali ricavi includono i ricavi di tutte le iniziative poste in essere (sponsorizzazione prima squadra, settore giovanile, football camp, e altro).

La capitalizzazione dei costi del vivaio, che rappresenta uno storno di costi, è stata effettuata per € 2.780.081 (€ 1.301.970 nel 2020).

Il Player Trading.

L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2021, considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato positivo per € 17,84 milioni.

Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 53.607.849 (€ 68.482.096 nel 2020; € 38.753.413 nel 2019) e riguardano: Diallo (€ 20.943.925), Barrow (€ 12.140.992), Cornelius (€ 6.769.286), lbanez (€ 6.120.755), Gomez (€ 3.716.226), Haas (€1.816.667), Biral (1.099.999) e Dervishi (€ 999.999).

Gli altri ricavi pari a €18.230.155 riguardano soprattutto i ricavi derivanti da operazioni di mercato dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori come i premi di rendimento e i premi di valorizzazione pari a € 14.325.725 e sono relativi ai calciatori: Mancini (€ 6.000.000), Bastoni (€ 2.000.000), Colley (€1.500.000), lbanez (€ 1.000.000), Kulusevski (€1.000.000), Barrow (€ 1.000.000), Castagne (C 930.905), Gomez (C 500.000), Reca (€ 200.000) e Radunovic (€194.820).

I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a € 2.501.027 (€ 1.620.336 nel 2020) e riguardano: Lammers (€ 1.436.448), Reca (€ 468.940), Colley (€ 274.850), Czyborra (€ 163.473), Elia (€ 137.425) e Reda (€ 19.860).

I proventi da diritti non audiovisivi € € 4.562.677 (€ 4.200.594 nel 2020) di pertinenza della società si riferiscono ai ricavi commerciali negoziati dalla Lega di Serie A derivanti dalla disputa del campionato di Serie A.

Gli altri proventi da gestione calciatori pari a € 18.230.155, riguardano principalmente i ricavi derivanti da operazioni di mercato dei calciatori come premi di rendimento e premi di valorizzazione pari a € 14.325.725 e sono relativi ai calciatori: Mancini (€ 6.000.000), Bastoni (€ 2.000.000), Colley (€1.500.000), lbanez (€ 1.000.000), Kulusevski (€1.000.000), Barrow (€ 1.000.000), Castagne (€ 930.905), Gomez (€ 500.000), Reca (€ 200_000) e Radunovic (€194.820);

I costi per trasferimenti temporanei di calciatori ammontano a € 1.614.676 e sono relativi principalmente a Romero €1.634.731 e Perez € 9.945.

Gli altri oneri di gestione calciatori pari a € 2.264.556 (€ 12.247.774 nel 2020) riguardano oneri da campagna trasferimenti principalmente per € 1.511.681 a "sell on fee" da riconoscere ad altri club per Mancini (€ 600.000), lbanez (€ 411.181), Cornelius (€ 400.500), Kulusevski (€100.000) e per € 716.918 ad altri costi.

Gli ammortamenti della rosa calciatori ammontano a € 49.157.146.

I costi.

I costi del personale aumentano del 19%, da € 74,14 milioni a € 88,22 milioni e incidono per il 53,28% sul fatturato netto e rappresentano 46,63% dei costi della produzione.

Il costo del personale tesserato è stato di € 82.403.763 e quello del personale non tesserato è stato di € 5.815.246.

Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a € 57,49 milioni (€ 45,47 milioni nel 2020) rappresentano il 30,4% dei costi della produzione.

I costi per servizi ammontano a € 29.275.609 (€ 24.709.149 nel 2020) e comprendono i compensi a terzi pari ad € 13.647.092 (€ 11.747.652 nel 2020), che a loro volta comprendono tra l'altro le collaborazioni con consulenti e con procuratori sportivi per € 7.986.495 (€ 3.930.941 nel 2020).

I costi di locazione degli impianti sportivi, per € 19.025, per l'anno 2021.

Il punto di pareggio.

Ai fini del Fair Play Finanziario (regolamento in vigore fino al 30.06.2022), il bilancio 2021 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2020 e 2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Il risultato prima delle imposte è positivo per € 53.112.770; mentre, nel 2020 era positivo per € 74.534.429; nel 2019 era positivo per € 40.088.373 e nel 2018 era positivo per € 35,29 milioni.

In ogni caso, la somma algebrica dei risultati prima delle imposte per gli esercizi 2018, 2019, 2020 e 2021, risulta positiva per 202,9 milioni di Euro; pertanto, non ci saranno per questo aspetto.

In base ai dati di cui sopra, per quanto riguarda il requisito del pareggio di bilancio richiesto dal Fair play Finanziario l’Atalanta risulta rientrare abbondantemente nell’ambito della soglia di tolleranza.

Tra l’altro il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA prevede come principio cardine della stabilità è per la regola del pareggio di bilancio, uno scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle transazioni.

Inoltre, si deve considerare che il regolamento permette di escludere alcuni costi come quelli riguardanti il settore giovanile e femminile.

Conclusioni.

In estrema sintesi, anche il bilancio relativo all’anno solare 2021 si è chiuso con il record storico di fatturato e con un risultato positivo soprattutto grazie ai ricavi TV, che, hanno usufruito dei benefici della UEFA Champions League.

Per il 2022 a causa della stagione sportiva meno brillante sarà difficile ripetere il record.

Per quanto riguarda l’accordo di Partnership tra la famiglia Percassi e un gruppo di investitori capitanati da Stephen Pagliuca, nel bilancio è scritto che “si ritiene possa portare ulteriore spinta all’attività del Club a prescindere dai risultati sportivi”.

 

sabato 14 maggio 2022

Bilancio Torino 2021: quarta perdita consecutiva.

 


Luca Marotta

jstargio@gmail.com

 

Il bilancio dell’esercizio 2021 della società FC Torino Spa, si è chiuso con una perdita di Euro 37.795.590, che costituisce la quarta perdita consecutiva, dopo che l’esercizio 2020 si era chiuso con una perdita di 19.069.954; perdita di 13.971.466 nel 2019 e perdita di € 12.361807 nel 2018.

Dal 2013 al 2017, grazie alle plusvalenze la società FC Torino Spa aveva evidenziato risultati positivi: nel 2017, l’utile, al netto delle imposte era pari ad Euro 37.242.636, che seguiva il risultato positivo del 2016, pari ad Euro 1.391.789; quello del 2015 pari a 9,5 milioni di Euro, quello del 2014, che era pari a 10,6 milioni di Euro e quello del 2013, che ammontava a € 1.070.775.

Il risultato negativo del 2021, è dovuto essenzialmente all’aumento dei costi della produzione avvenuta in misura più che proporzionale (25,6%) rispetto all’aumento del valore della produzione (3,9%).

Come nell’esercizio 2020, l'esercizio 2021 ha subito gli effetti negativi della pandemia da Covid 19. In particolare, il campionato di Serie A 2020/2021, è stato disputato con gli stadi a porte chiuse senza la presenza di spettatori e il campionato 2021/2022 ha visto forti limitazioni alla presenza di spettatori.

La conseguenza della disputa delle partite a porte chiuse o con capienza ridotta è stata il crollo dei ricavi da stadio rispetto al periodo ante-pandemia in particolare i ricavi derivanti dalla vendita di biglietti, abbonamenti e servizi di ospitalità.

I ricavi commerciali riguardanti sponsorizzazioni e i ricavi pubblicitari hanno subito una flessione dovuta ad una generale debolezza del mercato pubblicitario.

La pandemia Covid 19 ha provocato una crisi di liquidità nel settore calcistico che ha determinato la riduzione delle capacità di spesa ed investimento dei club di calcio. Per questo motivo il valore di mercato dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori ha registrato un calo.

Per quanto riguarda il conto economico dell'esercizio 2021 differisce da quello dell’esercizio 2020, poiché, la stagione sportiva 2019/2020 è stata estesa dal 30 giugno 2020 al 31 agosto 2020 e, pertanto, si è verificato lo slittamento dell'inizio della stagione sportiva 2020/2021 dal 1 luglio 2020 al l settembre 2020.

La durata della stagione sportiva 2020/2021 è stata di soli 10 mesi (dal 1 settembre[LM1]  2020 al 30 giugno 2021), di cui solo 4 mesi di competenza dell'esercizio 2020 e 6 mesi di competenza dell'esercizio 2021, circostanza che ha determinato il differimento di una quota dei ricavi e dei costi della stagione sportiva 2020/2021 dall'esercizio 2020 all'esercizio 2021.Tutti i ricavi ed i costi sono stati rilevati a conto economico in proporzione al tempo lungo il periodo di durata del relativo contratto tra cui, i ricavi derivanti dei diritti TV, i ricavi da sponsorizzazione ed i costi del personale.

La pandemia Covid 19 ha comportato “una generale flessione del valore di mercato dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori con la conseguente difficoltà a realizzare proventi dalla loro cessione”.

Dal lato dei costi della produzione si è verificata l’aumento del 34,9% del costo del personale e l’aumento degli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori (+2,9%), a causa degli investimenti effettuati nella rosa calciatori negli ultimi esercizi.

Indibbiamente l’accensione dei finanziamenti di Euro ha consentito di fronteggiare alla flessione dei ricavi a causa del Covid-19, risatbilendo un sostanziale equilibrio tra attività correnti e passività correnti.

Dal 2012 e fino al 2019, la proprietà del Torino aveva instaurato una gestione che cercava di autofinanziarsi, grazie alla vendita dei calciatori. Tuttavia, dal 2018, le plusvalenze sono risultate insufficienti, per raggiungere una situazione di equilibrio economico, per quanto riguarda la gestione corrente, anche a causa dell’aumento dei costi soprattutto quello del personale.

Anche nel 2021, il grafico sull’evoluzione del fatturato netto e del Costo del personale, mostra in tutta evidenza l’impatto negativo degli effetti della pandemia Covid-19.

Invero, dal 2012 al 2020 il costo del personale si collocava al di sotto del fatturato netto, tuttavia a negli ultimi esercizi sono aumentati gli ammortamenti dei calciatori, a causa degli investimenti effettuati, determinando un costo del personale “allargato”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti calciatori, superiore al fatturato netto.

In ogni caso negli esercizi precedenti si deve comunque considerare ed evidenziare il grosso peso che hanno avuto le plusvalenze nel determinare i risultati positivi; come anche l’aumento dei diritti TV nazionali.

Oltre ai mancati ricavi determinati dalla pandemia Covid-19, nelle ultime stagioni dal punto di vista sportivo è mancata la partecipazione alle competizioni europee, che avrebbe potuto fornire degli importanti ricavi aggiuntivi.

Dal punto di vista sportivo l’anno solare 2021 racchiude il secondo semestre della stagione sportiva 2019/2020 e il primo semestre della stagione sportiva 2020/21.

La stagione sportiva 2019/20 si è conclusa con il Torino con il sedicesimo posto della classifica della Serie A. Il Torino è stato eliminato agli quarti di Coppa Italia dal Milan.

Nella stagione sportiva 2020/21 il Torino si è classificato diciassettesimo nella classifica della Serie A. Il Torino è stato eliminato agli ottavi di Coppa Italia dal Milan.

Negli ultimi esercizi, sul fronte della guida tecnica, sembra che ci sia un po’ di turbolenza. Infatti, nel gennaio 2018 Walter Mazzarri è subentrato a Mihajlovic esonerato e, a sua volta, nel febbraio 2020 Walter Mazzarri è stato esonerato, e gli è subentrato Longo. La stagione 2020/21 è iniziata col tecnico Marco Giampaolo che è stato esonerato il 18 gennaio 2021, Davide Nicola è subentrato non venendo però confermato a fine stagione. La stagione 2021/22 è iniziata col tecnico Juric.

Il Gruppo.

“TORINO FOOTBALL CLUB S.P.A.” non detiene partecipazioni in società controllate e, per questo motivo, non redige il bilancio consolidato ed è controllata direttamente dalla società “U. T. Communications S.p.A.” con sede legale in Milano, Via Montenapoleone, 8, che redige il bilancio consolidato del Gruppo U.T. Communications.

Dal bilancio emergono rapporti con parti correlate, che sono: Cairo RCS Media S.p.A.; “Cairo Communication S.p.A.”, LA7 e U.T. Communications.

Dal primo gennaio 2021 la società “Cairo Pubblicità S.p.A.” ha conferito il ramo di azienda relativo all'attività di raccolta pubblicitaria in una nuova società denominata “CairoRcs Media S.p.A.”, società indirettamente controllata dalla controllante U.T. Communications S.p.A.

La continuità aziendale.

La relazione della società di revisione “Ria Grant Thornton S.p.A.” contiene un richiamo informativa riguardo alla rivalutazione dei beni effettuata nel bilancio d’esercizio 2020 perché che la società ha revocato la rivalutazione ai soli effetti fiscali; comunque il giudizio non è espresso con rilievi in relazione a tale aspetto.

Nella relazione della società di revisione è scritto: “siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale”.

In base a quanto evidenziato dagli amministratori, il Torino mostra una gestione corrente, al netto della gestione calciatori con un risultato prima delle imposte negativo per € 21.946.000 (negativo per € 12.606.000 nel 2020) e una gestione calciatori con un risultato prima delle imposte negativo per € 27.104.000 (- € 11.964.000 nel 2020). Tale ultima gestione ha beneficiato di plusvalenze per 8,84 milioni di Euro (€ 19,47 milioni nel 2020).

Nel 2021 figura uno squilibrio economico nella gestione corrente; e per la gestione calciatori, l’EBITDA positivo della gestione calciatori, è stato travolto dagli ammortamenti determinati dagli investimenti effettuati nell’acquisto di calciatori negli esercizi precedenti.

Per una gestione che si è autofinanziata bisogna risalire al 2017.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’attivo è diminuito di Euro 61.549.840, da € 209.759.166 a € 148.209.326. Il 74% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni (64% nel 2020).

I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, rappresentano il 46,65% (53,8% nel 2020) delle immobilizzazioni e ammontano a € 51.146.806 (€ 72.282.052, nel 2020).

Le disponibilità liquide, pari a € 3.861.302, incidono sull’attivo per il 13,3%.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,16 (0,53 nel 2020).

L’incidenza dei mezzi propri nel finanziamento delle attività, rappresentata dall’equity ratio è pari al 13,7%.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,16 (1,53 nel 2020), ciò vuol dire che, grazie alla rivalutazione effettuata, il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 20.351.787 (€ 72.986.507 nel 2020). La variazione in diminuzione è dovuta principalmente alla perdita di esercizio pari a € 37.189.229 e all’effetto revoca della rivalutazione per € 14.839.130.

I mezzi propri finanziano il 13,7% (34,8% nel 2020) degli impieghi e questo significa che l’attivo è finanziato col capitale di terzi per il 86,3%.

La Società ha optato per revocare gli effetti fiscali della rivalutazione dell'insieme dei marchi registrati dal Torino FC effettuata nel 2020 ai sensi dall'art. 110 del D. Lgs. n. 104 del 2020. Tale opzione ha determinato un decremento di Euro 14,8 milioni della riserva di rivalutazione iscritta nel patrimonio netto.

Indice di Copertura del Patrimonio Calciatori.

Tale indice fornisce informazioni circa la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Nonostante la rivalutazione dei beni effettuata nel 2020, che ha permesso di iscrivere una riserva nel patrimonio netto ridottasi nel 2021 a 23,9 milioni di euro (€ 57,8 milioni nel 2020), il patrimonio netto non è sufficiente per coprire da solo il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.

Di conseguenza il valore dei Diritti Pluriennali è finanziato prevalentemente ricorrendo al patrimonio di terzi.

Il capitale circolante netto negativo per 56,27 milioni di Euro, comprende ratei e risconti passivi per € 6.475.106.

Secondo il calcolo degli Amministratori il capitale circolante netto risulta negativo per € 45.883.000.

L’indebitamento finanziario.

Nel 2021 l’indebitamento finanziario ammonta a 26,14 milioni di Euro.

Praticamente dal 2014 al 2019, l’indebitamento finanziario era stato azzerato, evidenziando una posizione finanziaria netta positiva.

Come nel 2020, i debiti verso banche ammontano a € 30.000.000. Riguardano un contratto di finanziamento di 15 milioni, sottoscritto il 12 marzo 2021, con MPS Capital Service con scadenza al 12 marzo 2025; e un contratto di finanziamento di 15 milioni, sottoscritto il 23 dicembre 2020 con Ubi Banca, Banco BPM, Istituto per il Credito Sportivo e MPS Capital Service con scadenza al 30 settembre 2025;

Tale finanziamento è garantito nella misura del 90% da parte di Sace in conformità a quanto previsto dal come previsto nel Decreto Legge Liquidità n. 23 dell’8 aprile 2021 convertito, con modificazioni, dalla Legge 5 giugno 2021 n.40 per aver introdotto misure urgenti per favorire l’accesso al credito alle imprese.

Inoltre, i contratti di finanziamento sono garantiti da fideiussioni a prima richiesta rilasciate dalla controllante U.T. Communications.

Entrambi i contratti di finanziamento prevedono un unico covenant finanziario rappresentato dal c.d. Indicatore di Liquidità.

I valori dell'Indicatore di Liquidità, utilizzato come “covenant”. risultanti dalle ultime quattro rilevazioni trimestrali sono i seguenti:

31 marzo 2021:           0,870   > 0,7;

30 giugno 2021          0,709   >0,7;

30 settembre 2021      0,702   > 0,7;

31 dicembre 2021       0,429   < 0,7.

Il 30 marzo 2022, è stato sottoscritto con Banco BPM e con l'istituto per il Credito Sportivo un nuovo contratto di finanziamento a lungo termine per Euro 20 milioni complessivi.

I finanziamenti ricevuti prevedono come convenant l’indicatore di liquidità (Attività Correnti/Passività correnti) che ha come limite 0,7. Il 31/12/2021 risulta un Indicatore di liquidità (Liquidità differite + immediate) / Passività correnti pari a 0,429.

Non esistono debiti verso altri finanziatori. Le disponibilità liquide risultano pari a € 3.861.302 (€ 27,8 milioni nel 2020), pertanto si ha una posizione finanziaria netta negativa per € 26,14 milioni. Nel 2020 posizione finanziaria netta era negativa per € 2,18 milioni; nel 2019 era positiva per € 2,1 milioni di Euro; nel 2018 era positiva per € 5,9 milioni di Euro; nel 2017 era positiva per 18,9 milioni di Euro nel 2016 era positiva per 6,53 milioni di Euro; nel 2015 era positiva per 7,7 milioni di Euro e nel 2014 per 11,2 milioni di Euro.

Oltre al fatto che la posizione finanziaria netta è negativa, bisogna evidenziare che anche il Margine Operativo Lordo (EBITDA), è negativo per € 14,3 milioni (+€ 7,13 nel 2020), anche perché la gestione calciatori è risultata negativa per € 19,54 milioni, con un margine operativo lordo negativo per € 30.003.000. L’EBITDA 2021, essendo negativo, non è risultato sufficiente per far fronte agli ammortamenti, alla gestione finanziaria e alle imposte.

I crediti verso società calcistiche diminuiscono di € 14.68 milioni e ammontano a € 9.712.000 (€ 24.393.000 nel 2020), di cui crediti per trasferimenti internazionali di calciatori per Euro 2.857.000 e crediti per trasferimenti nazionali per Euro 6.907.000. In bilancio il valore dei crediti pluriennali è attualizzato e sono iscritti ad un valore inferiore di Euro 52 mila rispetto al valore nominale.

I debiti verso squadre di calcio diminuiscono di € 7.992.000 e sono pari a € 33,47 milioni (€ 41,46 milioni nel 2020), di cui Euro 19.023.000 riguardano i Debiti per trasferimenti nazionali.

I debiti che riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco, nel caso del Torino sono dovuti all’ effetto dei piani di rateizzazione previsti dalla normativa per fronteggiare gli effetti negativi del Covid-19 (D. Lgs. N. 104 del 14 agosto 2021 e dal D. Lgs N. 178 del 30 dicembre 2021) che ha comportato rateizzazioni complessive per Euro 1.856.985, che potrebbero non essere considerati ai fini della nozione di Net Debt del Regolamento del Financial Fair Play Edition 2018.

Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta negativo per € 23,76 milioni (-€ 17,1 milioni nel 2020), come detto i debiti tributari non correnti ammontano a Euro 1.856.985 (€ 9.163.380 nel 2020), la posizione finanziaria netta ai fini del Financial Fair Play, è negativa per € 51,92 milioni (-€ 28,58 milioni nel 2020), comunque, al di sotto dell’importo del fatturato netto.

Il Regolamento del Financial Fair Play Edition 2018 ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso del Torino, al 31.12.2021, sono assenti debiti per la costruzione di un nuovo stadio.

Il Rendiconto Finanziario

La variazione delle disponibilità liquide è risultata negativa per € 23,96 milioni.

I flussi di cassa derivanti dalla Gestione Operativa corrente sono stati negativi per Euro 28,41 milioni (€4,74 milioni nel 2020); il flusso di cassa dell’ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO è risultato positivo per Euro 4.447.000; mentre, il flusso di cassa dell’attività di finanziamento non ha generato flussi di cassa.

Da evidenziare che il flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto è negativo per € 20.586.000 nel 2020 era negativo per € 11.485.000. Questo sta a significare che l’attività calcistica ha bruciato cassa non potendo godere dei ricavi da stadio.

Altri Debiti.

I debiti tributari aumentano da € 15.165.492 a € 15.702.730.

Tali debiti finanziano il 10,6% dell’attivo. Tali debiti riguardano: Debiti verso Erario per ritenute dipendenti per € 14,89 milioni; Debiti verso Erario per IVA per € 783 mila e Altri debiti tributari per € 28 mila.

I debiti verso il personale sono pari a € 10.516.000 (€ 12.243.000 nel 2020) e incidono solo per il 13,68% sul costo del personale. I debiti verso il personale per Euro 10,13 milioni, riguardano le mensilità di novembre e dicembre 2021 dei calciatori e tecnici della prima squadra; i premi contrattuali maturati al 31 dicembre 2021, liquidabili unitamente alla mensilità di giugno 2022 e i debiti riguardanti gli accordi di incentivazione all'esodo. Tali debiti finanziano il 7,1% dell’attivo.

I fondi rischi e oneri futuri ammontano a € 17.305.864 (€ 5.088.855 nel 2020). La maggior parte dell’importo riguarda il fondo imposte differite pari a € 15.703.255 (€ 3.324.616 nel 2020), riconducibile alle differenze temporali di imposizione fiscale relative alle plusvalenze ai fini IRES.

La voce “altri fondi per rischi e oneri”, pari ad € 1,6 milioni diminuisce di € 161 mila e riguarda: il fondo rischi per l’eventuale insolvenza dei clienti della concessionaria CairoRcs Media e; i fondi a copertura di altri rischi contrattuali relativi alla gestione calciatori.

Il Valore della Rosa.

Il valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è diminuito di 21,1 milioni di Euro, da € 72.282.052 a € 51.146.806.


Durante il 2021 sono stati effettuati investimenti per 17,8 milioni (€ 16,6 milioni nel 2020), cessioni con un valore residuo contabile netto di € 8,96 milioni (€ 4,17 milioni nel 2020) e ammortamenti per € 30,0 milioni (€ 29,14 milioni nel 2020).

Gli incrementi riguardano: Antonio Sanabria (Real Betis) per € 6.523.000; David Zima (Slavia Praha) per € 5.374.000; Karol Linetty (Sampdoria) per € 1.150.000; Magnus Varming (Lingby) per € 944 mila e Samuele Verdi per € 3 milioni.

Le cessioni hanno riguardato principalmente: Soualiho Meité con € 4.610.000 e Lyanco per € 2.984.000.

Al 31/12/2021 il calciatore col valore contabile residuo più elevato è Simone Verdi con € 10.158.000; seguito da Karol Linetty con € 5.734.000.

Dal 2009 al 2021 sono stati investiti complessivamente € 288,56 milioni con una media annuale di € 24.05 milioni.

La Gestione Economica.

La Gestione Economica mostra un incremento del valore della produzione di 3,16 milioni, pari al 3,9%. Tale variazione è dovuta essenzialmente all’aumento dei proventi televisivi di Euro 10,15 milioni.

Il valore della produzione, è aumentato da € 80,56 milioni a € 83,72 milioni.

I costi della produzione aumentano in misura più che proporzionale, del 25,6%, da € 105,14 milioni a € 132,07 milioni.


I ricavi.

Se si considerasse il fatturato netto, senza la gestione economica dei calciatori, si otterrebbe un incremento del fatturato netto del 22,8%.

I ricavi da gare pari a € 1.400.812, hanno sofferto, sia nel 2021 sia nel 2020, a causa dei provvedimenti adottati per contrastare la diffusione della pandemia da Covid 19. Tali provvedimenti non hanno consentito per l'intera stagione 2020/2021 la disputa delle gare ufficiali con la presenza di spettatori ed hanno imposto e per la stagione sportiva 2021/2022 hanno imposto significative limitazioni alla capienza degli stadi. Nel 2019, ultimo anno “normale” tali ricavi ammontavano ad Euro 6,7 milioni (Euro 6 milioni nel 2018).

I ricavi commerciali, considerando le royalties, sono aumentati da € 8,48 milioni a € 11,16 milioni.

I ricavi da sponsor aumentano del 33,2%, da € 6.435.000 a € 8.571.226. I Proventi pubblicitari generati dalla Concessionaria Cairo Pubblicità, derivanti dalla retrocessione dell’85%, sono aumentati da € 1.772.000 a € 2.281.911.

I ricavi da diritti Tv nazionali sono aumentati di € 10.25 milioni (+23,3%), da € 44.065.000 a € 54.314.348.

La gestione corrente del Torino è “teledipendente”. Nel 2020 e nel 2021, a causa del Covid-19, tale dipendenza si è accentuata, e spiega l’ipersensibilità della proprietà del Torino verso questo tematiche.

Il grafico seguente, riguardante l’evoluzione nel tempo della distribuzione del fatturato netto, evidenzia dal 2012 la dipendenza del fatturato netto del Torino dai diritti televisivi.

La dipendenza dai ricavi TV, spiega perché per il Torino il tema dei diritti televisivi è un tema molto sensibile.

Il Player Trading.

Il risultato del player trading, durante il 2021, ha evidenziato un risultato negativo di € 21,5 milioni, mentre, nel 2020 ha generato un risultato negativo di € 9,49 milioni. L’ultimo risultato positivo risale al 2017 quando era positivo per € 56,8 milioni.

Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 8.838.201 (€ 19,5 milioni nel 2020; € 11,86 milioni nel 2019; € 15,33 milioni nel 2018; € 71,2 milioni nel 2017; € 9,98 milioni nel 2016; €17,8 milioni nel 2015 ed € 31,9 milioni nel 2014) e si riferiscono principalmente alle plusvalenze realizzate con le cessioni di Evangelista Lyanco (Euro 3,6 milioni), Lukas Boyé (Euro 2,3 milioni), Souliho Meité (Euro 0,8 milioni) e Michael Onisa (Euro 0,4 milioni) e ai premi di rendimento maturati nell'esercizio per complessivi Euro 1,7 milioni relativi alle cessioni a titolo definitivo dei calciatori Alfred Uomis, Marco Benassi, Bruno Peres e Alexandro Berenguer.

I proventi da cessione temporanea calciatori ammontano a € 1.852.000 (€ 1.352.000 nel 2020) e riguardano principalmente Ola Aina e Souliho Meité nel corso della stagione sportiva 2020/2021.

Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori, allocate tra gli oneri diversi di gestione, ammontano a circa € 999.484 (€ 450 mila nel 2020).

I costi relativi alle acquisizioni di calciatori in prestito ammontano a € 3,36 milioni (€ 1,16 milioni nel 2020). Tali costi si riferiscono per la stagione 2021/2022, ai trasferimenti temporanei del calciatore Rolando Mandrtagora e Josep Brekalo e per la stagione 2020/2021 ai calciatori Federico Bonazzoli e Amer Gojak.

Gli ammortamenti della rosa calciatori risultano aumentare del 2,9%, da € 29.144.000 a € 30.003.000 ed incidono sui costi della produzione per il 35,8%.

I Costi.

I costi del personale aumentano da € 56,98 milioni a € 76,88 milioni.

I costi del personale incidono sul valore della produzione per il 91,84%, mentre, incidono sul fatturato netto per il 105,6%, sovrastandolo. Tali costi rappresentano il 58,2% dei costi della produzione.

Il personale in forza al 31 dicembre 2021 era di 180 unità (166 nel 2020), di cui 29 calciatori di prima squadra (27 nel 2020).

I salari stipendi e premi ammontano ad Euro 54.100.000 (€ 54.100.000 nel 2020).

I costi per servizi sono aumentati di € 1.880.779, da € 10.525.922 a € 12.406.701. All’interno di tali costi sono compresi i costi specifici tecnici per € 3.602.000 (€ 2.471.000 nel 2020) che riguardano le consulenze tecnico sportive durante le campagne trasferimenti. I Costi gestione impianti sportivi ed eventi aumentano a € 2.469.000 (€ 2.163.000 nel 2020), tali costi includono: i costi per la manutenzione ordinaria, per i servizi di guardiania, di pulizia e di manutenzione dei manti erbosi ed i costi di utenza relativi allo Stadio Olimpico Grande Torino e allo Stadio Filadelfia e i costi di gestione legati agli eventi sportivi come l’emissione biglietti, il servizio di accoglienza e la sicurezza, oltre agli allestimenti ed i costi di catering a servizio delle aree hospitality.

Le spese amministrative pubblicitarie e generali ammontano a € 1.508.000 (€ 1.152.000 nel 2020) e comprendono le provvigioni per gli accordi pubblicitari segnalati da Cairo Pubblicità per € 103 mila e il corrispettivo dei servizi amministrativi di Cairo ommunication S.p.A. per € 103 mila. Le spese assicurative e previdenziali pari a Euro 1.044.000 (€ 1.324.000 nel 2020) si riferiscono soprattutto ai premi pagati per assicura il patrimonio calciatori.

L’ammontare dei compensi corrisposti nell’esercizio 2021 ad agenti sportivi ammonta ad Euro 3.492.000 (€ 3.461.000 nel 2020).

Gli ammortamenti e le svalutazioni pari a complessivi € 30,08 milioni (€ 29,96 milioni nel 2020) aumentano di € 4,1 milioni. Tali costi rappresentano il 22% dei costi della produzione.

I costi per godimento beni di terzi includono gli affitti per campi sportivi per € 777.000 (€ 759.000 nel 2020).  

Il punto di pareggio.

Ai fini del Fair Play Finanziario, il bilancio 2021 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2020 e 2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli esercizi 2018, 2019, 2020 e 2021, è negativo per € 105,4 milioni.


Con una politica gestionale attenta al contenimento dei costi, dal 2013 al 2017 il Torino ha raggiunto il punto di pareggio. Dal 2019 a causa del calo delle plusvalenze e dell’aumento del costo del personale e degli ammortamenti si è interrotta la serie positiva. Nel 2020 e 2021 si sono aggiunti gli effetti negativi della pandemia.

Il consolidato fiscale e le imposte.

FC Torino Spa aderisce al consolidato fiscale, che vede nella veste di consolidante UT Communications Spa. La società consolidante determina una base imponibile unica per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, e beneficia della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in una unica dichiarazione.

Se la società Torino Football Club Spa trasferisce un reddito imponibile rileva un debito verso la controllante consolidante U.T. Communications S.p.A., pari all’IRES da versare.

Se la società Torino Football Club Spa trasferisce una perdita fiscale rileva un credito verso la controllante consolidante U.T. Communications S.p.A., pari all’IRES sulla parte di perdita contrattualmente conferita a livello di Gruppo. In altre parole, l’IRES calcolata sul reddito imponibile di UT Communications Spa, “abbattuto” dalla perdita fiscale di FC Torino Spa, diventa un debito di UT Communications Spa nei confronti di Torino Football Club Spa.

Per quanto riguarda le società partecipate che aderiscono al consolidato fiscale, se tali società trasferiscono a U.T. Communications S.p.A. un reddito imponibile iscrivono un componente negativo nella sezione delle imposte e un debito verso la controllante per consolidato fiscale, se invece trasferiscono una perdita fiscale iscrivono un componente positivo nella sezione delle imposte e un credito verso la controllante per consolidato fiscale.

Le imposte sul reddito evidenziano un importo positivo complessivo di € 11,25 milioni (+€ 5,5 milioni nel 2020), di cui un saldo positivo di € 7.051.289 (€ 1.209.531 nel 2020) per imposte correnti ed un saldo positivo per € 4.203.242 (€ 4.290.082 nel 2020) per imposte anticipate e differite.

Il fondo per imposte differite, allocato tra le passività, è aumentato da € 3.324.616 a € 15.703.255. I crediti per imposte anticipate ammontano a € 711.351 (€ 756.446 nel 2020) e sono ritenuti recuperabili.

I crediti verso la controllante U.T. Communications ammontano al 31 dicembre 2021 ad € 10.711.360 (€ 2.647.695 nel 2020), e riguardano crediti derivanti dalla partecipazione al consolidato fiscale della controllante. In considerazione dei tempi di incasso previsti, è stato classificato tra i crediti esigibili oltre l’esercizio successivo, l’importo di € 8.236.539 (€ zero nel 2020).

I rapporti con parti correlate.

Nella relazione sulla gestione è scritto che le operazioni con le parti correlate sono stati effettuati a valori di costo o di mercato. I ricavi con le parti correlate rappresentano il 2,7% del valore della produzione (2,3% nel 2020) mentre i costi con parti correlate rappresentano lo 0,2% dei costi della produzione (lo 0,3% nel 2020). Nel 2020, l’incidenza dei ricavi con parti correlate sul valore della produzione è stata pari al 2,3%.

“CairoRcs Media S.p.A.”, controllata da Cairo Communications Spa, ha stipulato un accordo di concessione per la vendita di spazi pubblicitari a bordo campo e di pacchetti di sponsorizzazione promo-pubblicitaria. Per effetto di tale contratto nel 2021 sono state riconosciute al Torino quote per Euro 2.281.911. Tali ricavi retrocessi al Torino rappresentano l’85% di quanto incassato da “CairoRcs Media S.p.A.. A livello di costi, Cairo RCS Media percepisce l’importo delle commissioni del 2% per le segnalazioni che abbiano dato origine a contratti conclusi direttamente dal Torino. Tale importo per il 2021 è stato di € 103 mila e la differenza del 15% del ricavo non retrocesso, figura come costo nel bilancio del Torino. Al 31.12.2021, i debiti commerciali con Cairo RCS Media ammontano a 143 mila Euro e crediti commerciali per € 391.000.

Inoltre, esiste un accordo tra la Cairo Communication S.p.A. ed il Torino F.C. per la erogazione di servizi amministrativi quali la tenuta della contabilità, che prevede un corrispettivo annuale di Euro 100 mila uguale a quello dell’esercizio precedente. Nei confronti di Cairo Communication S.p.A. figurano debiti commerciali per Euro 61 mila.

La società controllante U.T. Communications S.p.A. ha riaddebitato costi al Torino per € 87 mila; figurano debiti commerciali per Euro 273 mila e Crediti da consolidato fiscale per € 10.711.360 (€ 2.648.000 nel 2020).

La società controllata dalla controllante U.T. Communications S.p.A. “La7” figura come parte correlata. Con “La7”, figurano Crediti commerciali per € 42 mila e Debiti commerciali per € 63 mila.

Conclusioni.

La quarta perdita consecutiva, determinata anche da risultati sportivi poco brillanti, che hanno causato il continuo avvicendamento degli allenatori, impone di definire una strategia sportiva vincente.

Per mitigare gli effetti negativi del Covid-19, si è ricorso anche il 30 marzo 2022 a un nuovo contratto di finanziamento a lungo termine per Euro 20 milioni complessivi, che ha anche permesso di ripristinare un sostanziale equilibrio tra attività correnti e passività correnti.



domenica 8 maggio 2022

Paris Saint-Germain 2020/21: la perdita record di 224,28 milioni , l’impresa di non riuscire a vincere la Ligue1 e il trionfo del tecnico esonerato.

 


Luca Marotta

jstargio@gmail.com

L’effetto negativo della Pandemia Covid-19, con la disputa delle competizioni a porte chiuse combinato con la stagione sportive conclusasi con l’impresa di non riuscire a vincere la Ligue1 2020/21, più difficile a pensare che a realizzare, con l’aggiunta della vittoria della UEFA Champions League 2020/21 da parte dell’allenatore esonerato Tuchel, hanno determinato la perdita record nell’esercizio 2020/21 di € 224,28 milioni.

Di seguito si farà riferimento ai dati forniti dalla “DIRECTION NATIONALE DU CONTRÔLE DE GESTION” della Ligue de Football Professionnel, che non sono altro che i dati “aggregati” di “Paris Saint-Germain Football SASP”; PSG Merchandising; “Association Paris Saint-Germain FC”, che ha per oggetto la gestione del settore amatoriale del club; “SOCIETE D'EXPLOITATION SPORTS ET EVENEMENTS (S.E.S.E.)”, che si occupa di gestione impianti sportivi; “PSG HANDBALL”; “SNC TRAINING CENTER” e PSG JUDO.

L’utilizzo del termine “dati aggregati”, è giustificato dal fatto che non si è in presenza di un vero e proprio bilancio consolidato. Tuttavia, la D.N.C.G., nel suo rapporto, ha valutato i “dati aggregati” del bilancio della SASP con quello dell’Association, di PSG Merchandising, di “S.E.S.E.”, “PSG HANDBALL”; “SNC TRAINING CENTER” e PSG JUDO, che sono pubblicati e accessibili a tutti e in forma sintetica.

I conti 2020/21 con dati aggregati del Paris Saint-Germain evidenziano una perdita netta di 224,28 milioni di Euro (-124,2 milioni di Euro nel 2019/20) con un fatturato in aumento di 9,8 milioni da € 559,8 milioni a € 569,69 milioni, di cui PARIS SAINT GERMAIN FOOTBALL SASP (Société anonyme sportive professionnelle) con numero SIREN 382357721, mostra un volume d’affari (“Chiffre d'affaires”) nel bilancio depositato pari a € 518.374.021 (€492.948.100 nel 2019/20) e PSG MERCHANDISING (Numéro SIREN 451680458) mostra un “Chiffre d'affaires” pari a € 24.518.988 (€ 37.735.600  nel 2019/20).

Invero, anche i dati della classifica Deloitte Football Money League avevano evidenziato un lieve aumento dei ricavi di 15,6 milioni di euro (+2,9%) a 556,2 milioni di euro.

L’effetto negativo della pandemia di COVID-19 nel 2020/21 ha significato che il club ha subito diminuzioni per i ricavi legati allo stadio, a causa dello svolgimento delle competizioni con lo stadio a porte chiuse, che hanno riguardato le voci di ricavo riguardanti la biglietteria e l’attività di merchandising.

Dalla semplice osservazione dei numeri si potrebbe affermare che la lettura dei numeri del bilancio del Paris Saint Germain deve essere vista anche tenendo conto che il suo Presidente del consiglio di Amministrazione A.Al-Khelaifi, è presidente dell’ECA e si è schierato contro la SuperLeague e il Qatar ospiterà la prossima edizione di mondiali di calcio.

I dati dell’esercizio 2019-20 evidenziavano un perdita di 124,2 milioni di Euro; nel 2018-19 era esposto un utile di esercizio di 24,2 milioni di Euro; mentre i dati dell’esercizio 2017/18 evidenziavano un utile di esercizio per 31,5 milioni di Euro; quelli del 2016/17 evidenziavano una perdita di 18,8 milioni di Euro; quelli del 2015/16 evidenziavano un utile di esercizio per 10,6 milioni di Euro; quelli del 2014/15 un risultato netto positivo per 10,38 milioni di Euro.

Il Paris Saint-Germain Football SASP è una società per azioni sportiva professionistica, con un Capitale Sociale di € 541.499.998,40.

Nel 2017/18 si registrò un aumento di capitale di € 316.000.000 con Dépôt numéro 74673 du 19/07/2018 registrato l’8/12/2018 (“Procès-verbal - Renouvellement(s) de mandat(s) d'administrateur(s) - Décision d'augmentation Augmentation du capital social - Modification(s) statutaire(s)). Nel 2016/17 il Capitale Sociale era di 24.000.000, poiché, in data 23/12/2016, si registrò un altro aumento di capitale.

Il 30/06/2021 è stato effettuato un altro aumento di capitale e il Capitale Sociale è passato a Euro 541.499.998,40.

La società di calcio parigina è controllata da Qatar Sports Investments, società di diritto Qatariota con sede 4th Floor, The Regency Building- Qatar Suhaim Hamad Road- Doha. Il Presidente del consiglio di Amministrazione è A.Al-Khelaifi, che è anche Direttore generale; il Direttore generale delegato è Jean-Claude Blanc. Nel consiglio di Amministrazione figurano: Sophie FERLET (amministratore di Société d'exploitation sports et événements); Mohammad AL-SUBAIE (Amministratore di SOCIETE D'EXPLOITATION SPORTS ET EVENEMENTS; Executive Director of Commercial Affairs beIN MEDIA GROUP ed è membro del consiglio di amministrazione di Qatar Sports Investments (QSI), di Qatar Tennis Federation, nonché membro “Sports Media Committe” sotto il comitato olimpico del Qatar); Yousif AL OBAIDLI (Deputy CEO di beIN MEDIA GROUP e Presidente di beIN SPORTS France, Americhe e Asia-Pacifico. Inoltre, è il segretario generale della Qatar Tennis Federation, membro del consiglio di Qatar Sports Investments e membro del consiglio di amministrazione del PSG Handball Club.) e Adel MUSTAFAWI che è Amministratore di SOCIETE D'EXPLOITATION SPORTS ET EVENEMENTS; membro di Group Chief Executive Officer di Masraf Al Rayan QPSC, Direttore non esecutivo di Al Rayan Bank Plc, amministratore di Kirnaf Investment & Installment Co. amministratore di Al Rayan (UK) Ltd.

Dal punto di vista sportivo, nell’esercizio 2020/21 il PSG è riuscito a perdere la Ligue 1 classificandosi al secondo posto con 81 punti dietro all’OSC Lille. Il Paris Saint-Germain ha conquistato la Coupe de France”, per la quattordicesima volta nella sua storia, battendo il Monaco mentre la Coupe de la Ligue è stata sospesa. Nella Champions League 2020/21 è stato eliminato in semifinale dal Manchester City.

L’esercizio 2019/20 è stato caratterizzato dalla conclusione anticipata al 30 aprile 2020 della Ligue1, “assegnata” al PSG. La classifica ha tenuto conto della media punti delle partite disputate, Di conseguenza il Paris Saint-Germain ha vinto il campionato per la nona volta. Il 31 luglio 2020, a seguito del rinvio della data prevista inizialmente, per la pandemia COVID -19, il Paris Saint-Germain ha conquistato la Coupe de la Ligue 2019/20, sconfiggendo l'Olympique Lione ai calci di rigore.

Il 24 luglio 2020, a seguito del rinvio della data prevista inizialmente, per la pandemia COVID -19, il Paris Saint-Germain ha conquistato la Coupe de France”, battendo il Saint-Étienne.

La UEFA Champions League 2019-2020, si è conclusa il 23 agosto 2020 e il Paris Saint-Germain ha perso la finale per 1-0 col Bayern Monaco allo stadio da Luz di Lisbona, in Portogallo.

Lo stato patrimoniale.

Il totale dell’attivo diminuisce da € 1.044.378.000 a Euro 914.082.000 e registra un decremento del 12,5% rispetto all’importo del 2019/20.

Il 25,53% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni immateriali riferibili al valore contabile netto della rosa calciatori.


Il totale dell’attivo riferibile alla sola società “Paris Saint-Germain Football SASP” è di Euro € 875,4 milioni (€ 997.181.100 nel 2019/20) con un patrimonio netto di Euro 271.922.000 (€325.537.000 nel 2019-20).

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto, al 30 giugno 2021, è positivo per Euro 312,4 milioni; mentre, al 30 giugno 2020 era positivo per € 355 milioni; al 30 giugno 2019 era positivo per Euro 467,57 milioni; al 30 giugno 2018 era positivo per Euro 439,98 milioni; al 30 giugno 2017 era positivo per Euro 77,92 milioni; mentre, al 30 giugno 2016, era positivo per € 64,5 milioni e al 30 giugno 2015, era positivo per € 54,2 milioni.

La variazione corrisponde sostanzialmente all’aumento di capitale di Euro 179.499.998,40 e alla perdita di esercizio di Euro 224,3 milioni.

Il 30/06/2021 si è proceduto all’aumento di capitale, di Euro 3,4 per 50.441.176 azioni.

L’aumento è stato di Euro 171.499.998,40 e il Capitale Sociale è passato a 541.499.998,40.

Il Patrimonio netto del bilancio della società “Paris Saint-Germain Football SASP” ammonta ad Euro 271.922.000 (Euro 325.537.200 nel 2019/20).

Il regolamento UEFA del Financial Fair Play, considera la regola del Patrimonio Netto non negativo come uno degli indicatori fondamentali; in particolare l’esistenza di un patrimonio netto negativo deteriorato è considerata come violazione del Regolamento stesso. Il PSG non ha problemi sotto questo punto di vista.

I mezzi propri finanziano il 34,2% dell’attivo; nell’esercizio precedente il 47,5%.

La Posizione Finanziaria Netta.

Considerando il finanziamento soci, la posizione finanziaria netta risulta negativa per Euro 59,15 milioni, mentre nel 2019/20 era negativa per Euro 124,8 milioni.

Nel 2018/19 era negativa per Euro 73,1 milioni; nel 2017/18, a causa dell’aumento di capitale, era positiva per 33,3 milioni

Nel 2016/17 era negativa per 98,1 milioni di Euro. Nel 2015/16 era negativa per 97,6 milioni di Euro. Nel 2014/15 la posizione finanziaria netta era negativa per Euro 91,6 milioni; nel 2013/14 era positiva per Euro 2,1 milioni e nel 2012/13 era positiva per 17,5 milioni di Euro. Nel 2011/12 era negativa per € 138,7 milioni.

Il finanziamento soci (“Comptes courants d’actionnaires”) diminuisce di € 129 milioni da € 197,44 milioni a € 68,44 milioni. I prestiti effettuati dai soci finanziano il 7,5% dell’attivo (il 18,9% nel 2019/20). I debiti finanziari crescono considerevolmente a € 90.000.000 (circa mille Euro nel 2019/20). Le disponibilità liquide aumentano da € 72,61 milioni a € 99,29 milioni.

Ai fini del Regolamento del 2018 del Financial Fair Play bisogna considerare anche il saldo tra debiti e crediti per la compravendita di calciatori. Tale saldo è positivo per 8 milioni di Euro circa; mentre, nel 2019/20 era positivo per € 6,38 milioni. I debiti per l’acquisto di calciatori ammontano a circa € 83,38 milioni (€ 143,84 milioni nel 2019/20). I crediti per le cessioni dei calciatori ammontano a € 91,4 milioni (€ 150,22 milioni nel 2019/20).

Quindi, considerando i debiti verso i soci e il saldo tra crediti e debiti per la compravendita di calciatori, l’indebitamento finanziario resta inferiore al fatturato netto, anche non considerando gli “altri ricavi”.

Considerando i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco, il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.

Il PSG non sembra evidenziare debiti tributari e previdenziali non correnti; pertanto, nel 2020/21, il club parigino non dovrebbe avere problemi per quanto riguarda il “net debt” ai fini del Fair Play Finanziario.

Il Regolamento del Financial Fair Play del 2018 valido fino al 30.06.2021, considera anche la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.

Nel caso in questione, al 30.06.2021, non sembra che emergano debiti finanziari per lo stadio e/o infrastrutture sportive.

Il Valore della Rosa.

Le immobilizzazioni immateriali relative ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 233.362.000 (€ 349,0 milioni nel 2019/20). La variazione in diminuzione è stata di € 115.734.000, pari al 33,2%.

La campagna trasferimenti 2020/21 ha registrato tra i principali acquisti a titolo oneroso: il riscatto di Mauro Icardi (Inter); Sergio Rico (Siviglia FC); Danilo Pereira FC Porto in prestito; Rafinha (FC Barcellona); Alessandro Florenzi (AS Roma) in prestito; Alexandre Letellier (US Orléans) gratuito; Moise Kean (FC Everton) in prestito.

Tra i calciatori ceduti figurano: gli svincolati Edinson Cavani; Thiago Silva e Thomas Meunier oltre a vari prestiti.

L’incidenza sul totale dell’attivo, ammontante a € 914,1 milioni (€ 1,04 miliardi nel 2019/20), è del 25,5% (33,4% nel 2019/20).

Il Conto Economico.

Nel 2020/21, il fatturato netto è aumentato del 1,8%, mentre i costi operativi sono diminuiti del 11,7%. Nel 2019/20 il fatturato netto era diminuito del 15%, mentre i costi operativi aumentarono del 4,5%.

Il fatturato netto imputabile alla sola società “Paris Saint-Germain Football SASP” è di Euro 518.374.021 (€492.948.100 € 588.571.900 nel 2018/19; € 497.461.183 nel 2017/18; € 458.653.901 nel 2016/17) ed un risultato netto negativo per Euro 225,1 milioni (€125.088.300; 2019/20; +€26.412.300 nel 2018/19; +€ 39.577.000 nel 2017/18; -€ 6.846.000 nel 2016/17).

Il Fatturato.

Il fatturato, con esclusione delle plusvalenze, ammonta a 569,69 milioni di Euro (€ 559,85 milioni nel 2019/20). Invece, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League” il fatturato è stato pari a Euro 556,2 milioni (€ 540,6 milioni nel 2019/50), molto probabilmente, la differenza può essere dovuta ai dati aggregati considerati dalla DNCG. In ogni caso, il fatturato supera la soglia dei 500 milioni di Euro e si colloca al sesto posto dietro il Manchester United.

Al 30/06/2019 il fatturato era pari a € 658,77 milioni; al 30/06/2018 il fatturato era pari a 557,34 milioni di Euro. Al 30/06/2017 il fatturato era pari a 503,03 milioni di Euro. Al 30/06/2016 il fatturato era pari a 542,4 milioni di Euro. Al 30/06/2015 il fatturato era pari a 483,9 milioni di Euro. Al 30/06/2014, il fatturato era pari a € 474,2 milioni. Al 30/06/2013, il fatturato segnava la cifra di € 399,5 milioni; nel 2011/12 era pari a € 222.387.000, mentre al 30/06/2011 era pari a € 100,9 milioni.

I ricavi da cessione diritti audiovisivi risultano pari a € 201,78 milioni (€ 131,42 milioni nel 2019/20), con un’incidenza del 53,5% (23,5% nel 2019/20), sul fatturato netto. L’incremento è stato di 70,36 milioni di Euro.

I ricavi delle competizioni europee, ammontano a € 146 milioni. Tali ricavi comprendono i ricavi della stagione 2019/20 contabilizzati nell’esercizio 2020/21 in relazione alle ultime fasi della Champions League disputate ad agosto 2020.

A livello nazionale, i ricavi dei “DROITS AUDIOVISUELS” ammontano a € 50,2 milioni (24,1%). I primi tre club della Ligue 1 rappresentano il 43,3 % dei diritti audiovisivi della Ligue 1 (42,2 % nel 2019/2020). Nella stagione 2019/20 è dovuto intervenire lo Stato con un prestito garantito e la LFP per sostenere le previste distribuzioni televisive nazionali.

I primi 4 clubs rappresentano il 51,2 % dei diritti audiovisivi nazionali, ossia più della metà.

Nella Champions League del 2020/21, il Paris Saint Germain ha raggiunto la semifinale, sconfitto dal Manchester City (finale il 2019/20 sconfitto dal Bayern Monaco; eliminato agli ottavi nel 2019/20; nel 2017/18; nel 2016/17 ha raggiunto gli ottavi; nel 2015/16 eliminazione ai quarti).

Secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, i ricavi “Broadcasting” sono pari a € 254,5 milioni (€ 149,6 milioni nel 2019/20). Nell’esercizio 2020/21 sono stati contabilizzati i ricavi della fase finale della Champions League 2019/20, conclusasi con la finale, disputata il 23 agosto 2020, col Bayern Monaco.

I ricavi da gare crollano del 24,6% da € 38,06 milioni a € 961 mila, a causa degli effetti negativi della Pandemia Covid-19 che si sono manifestati nella di sputa delle competizioni con gli stadi a porte chiuse,

Secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, forse a causa della diversa riclassificazione utilizzata, rispetto alla DNCG, i ricavi da gare sono pari a Euro 17 milioni (€ 92,4 milioni nel 2019/20), secondo Deloitte l’incidenza dei ricavi da gare è del 3,1%.

I ricavi da sponsor e pubblicità sono pari a Euro 290,17 milioni (€ 286,5 milioni nel 2019/20). Nel 2018/19 era evidenziato un importo di € 195,2 milioni. Nel 2017/18 era evidenziato un importo di € 141,84 milioni; nel 2016/17 era evidenziato un importo di € 154,16 milioni; nel 2015/16 di € 149,9 milioni e nel 2013/14 di € 129,25 milioni. L’incidenza sul fatturato netto, della voce “Sponsors – Publicité”, a causa del mancato apporto dei ricavi da Stadio è nettamente preponderante, perché risulta pari al 50,9% (51,2% nel 2019/20).

Secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, a causa della diversa riclassificazione utilizzata, i ricavi commerciali sono pari a Euro 337,4 milioni (Euro 298,6 milioni nel 2019/20), secondo Deloitte l’incidenza dei ricavi commerciali è del 60,7%.

Gli altri ricavi (“Autres produits”) ammontano alla cifra di Euro 76,78 milioni, con un’incidenza del 13,5% (€ 103,82 milioni nel 2019/20, con un’incidenza del 18,5%); mentre nel 2018/19 erano pari a € 256,56 milioni, con un’incidenza del 39%; nel 2017/18, erano esposti per la cifra di € 239,26; nel 2016/17 erano pari a € 184,48 milioni, con un’incidenza del 36,7%; nel 2015/16, erano esposti per la cifra di € 225,15 milioni, con un’incidenza del 41,5%.

Il decremento sull’esercizio precedente è stato di € 27,05 milioni, pari al 26,1%.

Da ricordare che nel 2011/12 in tale voce era stato allocato l’effetto retroattivo del contratto con l'Autorità del Turismo del Qatar, su cui si è tanto discusso, ai fini della sua rilevanza in termini di Fair Play Finanziario.

Non a caso si è addivenuti alla norma del Regolamento del Fair Play Finanziario che fissa il concetto di “Significant influence”, e di conseguenza la vestizione di parte correlata, ponendo il limite quantitativo in termini percentuali del 30% ai ricavi provenienti da una parte o da più parti aggregate. Anche il nuovo regolamento “UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022” afferma che si ha “significative influence” quando “d. providing in one reporting period either alone or in aggregate with parties under the same ultimate controlling party or government (excluding UEFA, a UEFA member association and an affiliated league) an amount equivalent to

at least 30% of the  entitys  total revenue for the same period..

I Costi.

I costi operativi per il 2020/21 sono aumentati dell’8,3%, soprattutto per l’aumento del costo del personale, che è aumentato del 21,4%, cui ha fatto da contrappeso la diminuzione degli altri costi, che sono diminuiti del 19,6%.

Il costo degli agenti è aumentato di € 1,52 milioni da € 26,9 milioni a € 28,46 milioni.

Gli ammortamenti calciatori è stabile a € 142,1 milioni (€ 142,08 milioni nel 2019/20).

Il totale dei costi operativi aumenta dell’8,2% (4,7% nel 2019/20) da € 737,36 milioni a € 797,58 milioni.

Il costo del personale aumenta di € 88,79 milioni (+21,4%) da € 414,38 milioni a € 503,18 milioni, con un’incidenza sul fatturato netto, senza plusvalenze, dell’88,3%, oltre il limite massimo auspicato dal Fair Play Finanziario.  

Il Player Trading.

Il saldo economico dovuto alle operazioni dei trasferimenti calciatori è negativo per € 4,5 milioni (€ 50,44 milioni nel 2019/20). Tale voce non riesce a coprire il costo annuale relativo ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, comprensivo del costo degli agenti, pari a € 170,56 milioni (€ 169,03 milioni nel 2019/20). In particolare, gli ammortamenti risultano pari a € 142,1 milioni (€ 142,08 milioni nel 2019/20) e il costo degli agenti ammonta a € 28,46 milioni (€ 26,9 milioni nel 2019/20).

La Gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria è risultata positiva per € 843 mila, mentre nel 2019/20 è stata negativa per € 167 mila.

La Gestione Straordinaria.

La gestione straordinaria ha registrato un saldo positivo per € 6,67 milioni; mentre, nel 2019/20 era esposto un saldo positivo per € 2,02 milioni.

Il punto di pareggio.

Il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato il nuovo Regolamento UEFA in materia di licenze per club e sostenibilità finanziaria che prevedono da Giugno 2022 i nuovi requisiti di pareggio. Per facilitare i club, il calcolo dei ricavi del calcio è simile al calcolo del risultato di pareggio del vecchio regolamento; mentre la deviazione accettabile è aumentata da 30 milioni di euro in tre anni a 60 milioni di euro in tre anni.

Ai fini del Fair Play Finanziario, il bilancio 2020/21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2020 e 2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 224,93 milioni; mentre, nel 2019/20, era negativo per € 124,89 milioni; nel 2018/19 era positivo per € 32,3 milioni; e nel 2017/18, era positivo per € 39,6 milioni.

Il risultato aggregato del periodo di monitoraggio 2017/18-2020/21, risulterebbe essere negativo per € 278 milioni, tuttavia, bisogna considerare il fatto che si dovrebbero escludere i costi non rilevanti.

Conclusioni.

La perdita record è dovuta anche all’andamento sportivo che potrebbe far sorgere dubbi su chi gestisce il settore sportivo, anche per il solo fatto che il tecnico esonerato dal PSG ha vinto la UEFA Championa League 2020/21.

Il PSG in conseguenza della perdita record il 30.06.2021 ha fatto un aumento di capitale.