Luca Marotta
Il bilancio consolidato per l'esercizio 2011/12 del gruppo
cui fa capo la squadra portoghese del Benfica si è chiuso con una perdita di € 11,7
milioni e con un patrimonio netto negativo di € 14,1 milioni. L’incremento del
10% del fatturato netto, dovuto ai proventi da competizioni UEFA, non è stato
sufficiente a coprire l’aumento del costo del personale, degli ammortamenti
della rosa calciatori e degli oneri finanziari, anche perché l’importo delle
plusvalenze è diminuito.
L’indebitamento finanziario è aumentato e per reperire mezzi
finanziari il Benfica ricorre alla vendita di quote di partecipazione sui
diritti economici (esclusi i diritti sportivi) dei calciatori ad un fondo
comune di investimento mobiliare.
Lo stadio di proprietà è tra le cause dell’indebitamento
elevato. Per la costruzione dello stadio sono stati posti a garanzia anche i
crediti derivanti dalle sponsorizzazioni e sono state date in pegno una parte
delle azioni.
Durante la stagione 2011/12, attraverso gli investimenti effettuati
nella rosa calciatori, il Benfica ha cercato di allestire una squadra
competitiva sia a livello nazionale sia a livello europeo.
La stagione 2011/2012, dal punto di vista sportivo, è stata
positiva. Il Benfica nelle competizioni europee ha raggiunto i quarti di finale
di Champions League, ed è stato eliminato dal Chelsea FC, che ha vinto il
trofeo. In campionato il Benfica ha conquistato il secondo posto ed ha
guadagnato l'accesso diretto alla fase a gironi della Champions League
2012/2013. Ha vinto la Coppa di Lega, ma è stato eliminato nella fase iniziale
della Coppa del Portogallo.
Il Gruppo.
Sport Lisboa e Benfica-Futebol S.A.D. è una società quotata
in borsa, che ha partecipazioni in altre cinque società: Benfica Estádio – Construção e Gestão de Estádios, SA (100%),
che si occupa della gestione, della costruzione, dell'organizzazione, della
pianificazione e dello sfruttamento economico delle infrastrutture sportive; Clinica
do SLB, Lda (50%), che si occupa della fornitura di servizi medici; Benfica TV,
SA (49,998%), che si occupa della relativa televisione; Benfica Stars Fund
(15%), che è un particolare fondo di investimento mobiliare; Benfica Seguros,
Lda (2%), che svolge l’attività nel settore assicurativo.
Benfica Stars Fund è un fondo
comune di investimento mobiliare chiuso. Tale fondo è gestito da “ESAF –
Espírito Santo Fundos de Investimento Mobiliário, SA”. L'obiettivo del Fondo è
quello di fornire ai partecipanti l'opportunità di accedere ad un portafoglio
di attività costituito da un insieme di "diritti economici", che consistono
nel diritto di partecipare, in percentuale, ai proventi derivanti dalla vendita
o dal prestito a titolo oneroso dei diritti sportivi di calciatori di proprietà
del Benfica. Ad esempio, tale fondo al 30 giugno 2012 possedeva il 10% di
Ezequiel Garay per un valore di € 1.175.000, il 20% di Cardozo per € 4 milioni,
il 20% di Javi Garci per € 3,4 milioni. Il totale di queste partecipazioni in
portafoglio risulta essere pari a € 32.110.000.
Dalla fine di giugno del 2009, il gruppo è proprietario di
uno stadio di 65.000 posti a sedere. Solo la società “Benfica Estádio, SA” è inclusa nel perimetro di consolidamento.
La proprietà.
Il club “Sport Lisboa e Benfica”, che ha emesso le azioni
collocate in borsa è detentore del 40% delle azioni di “Sport Lisboa e
Benfica-Futebol SAD”. Tali azioni sono denominate azioni di categoria A e
detengono dei diritti speciali rispetto alle altre categorie di azioni, come ad
esempio il diritto di veto su operazioni straordinarie. Al 30 giugno 2012, il
club deteneva indirettamente un altro 27,38%: il 23,64% tramite “Sport Lisboa e
Benfica, SGPS, SA”, che è la holding del gruppo e il resto tramite gli
amministratori, tra cui Rui Manuel César Costa che detiene lo 0,04%. Notevole è
anche la quota di Banco Espírito Santo, SA, pari al 7,97%.
La continuità
aziendale.
I revisori di KPMG & Associados, al punto 8 della loro
relazione al bilancio consolidato, hanno richiamato l’attenzione sul fatto che
al 30 giugno 2012 risulta un patrimonio netto consolidato negativo per €
14.152.633, per tale motivo il Consiglio di Amministrazione ha avviato le
procedure di cui all’articolo 35 del Codice delle Società Commerciali del
Portogallo. Comunque, il bilancio consolidato è stato redatto sulla base del
presupposto della continuità aziendale. Ma, la capacità di onorare gli impegni
nel futuro dipende dal sostegno finanziario dei soci, dalla possibilità di
ottenere finanziamenti esterni e dal futuro successo delle operazioni e,
confidando in ciò, non è stata prevista alcuna ricapitalizzazione.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto consolidato, come già scritto, raggiunge
un valore negativo di circa € 14.152.633. Nel 2010/11 il patrimonio netto era
positivo per € 2.449.869.
Nel primo trimestre 2012/13, la situazione negativa è stata
sanata grazie anche alle plusvalenze realizzate con le cessioni di Witsel allo
Zenit per € 40 milioni e Javi Garcia al Manchester City per € 20 milioni, che
hanno permesso di ristabilire un patrimonio netto positivo pari a € 9.727.397.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
L’indebitamento finanziario lordo ammonta a € 281,3 milioni,
di cui € 172 milioni a breve termine e € 12,8 milioni per derivati per
copertura dal rischio di variazione del tasso di interesse.
Considerando che le disponibilità liquide sono pari a € 3,3
milioni, si dovrebbe avere un indebitamento finanziario netto di € 278 milioni.
L’importo maggiore dei debiti finanziari riguarda i debiti bancari per € 109,5
milioni, di cui € 34,6 milioni a breve termine. In aggiunta ci sono debiti per “Commercial
Paper” pari a € 32,5 milioni, prestiti obbligazionari pari a € 89,6 milioni,
debiti per factoring per € 37 milioni.
Il debito bancario della società “Benfica Estádio” ammonta a
circa € 69 milioni.
La banca maggiormente esposta è il Banco Espírito Santo, che
è anche socio del Gruppo.
I crediti per la vendita di calciatori sono allocati tra i
crediti verso clienti. L’importo complessivo ammonta a circa € 50,6 milioni. Il
maggior credito del Benfica è nei confronti del Real Madrid e ammonta a € 32,5
milioni e riguarda le cessioni di Fábio Coentrão e Di María.
I debiti da calciomercato, allocati tra i debiti verso
fornitori, ammontano a € 57,8 milioni, di cui € 24,2 milioni a lungo termine.
Pertanto il saldo tra crediti e debiti da calciomercato è negativo per € 7,2
milioni.
Dal punto di vista gestionale, il rapporto tra indebitamento
finanziario netto e EBITDA , lancia un campanello d’allarme, perché sale da
4,66 a 6,02.
Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario,
l’indebitamento finanziario netto unitamente al saldo da calciomercato è il
triplo del fatturato netto, tuttavia anche se si potrà escludere
l’indebitamento riguardante lo stadio e altri costi virtuosi, resta molto elevato.
Altri debiti e
contenziosi.
Il Gruppo risulta debitore nei confronti delle terze parti,
titolari di una percentuale sui diritti economici dei calciatori, per € 16,8
milioni, di cui circa € 7 milioni nei confronti di Benfica Stars Fund. Tali
debiti sono allocati nella voce altri debiti, che complessivamente ammonta a €
38 milioni. Tra tali debiti vengono allocati anche i debiti verso il personale.
I debiti verso il personale, come i premi ad obiettivo, vengono pagati entro il
5 del mese successivo. Pertanto, il saldo al 30 giugno 2012, pari a € 3,5
milioni, si riferisce all’ultimo mese. A tale saldo bisogna aggiungere un
debito di € 1,2 milioni per i premi.
Esistono dei contenziosi dei contenziosi che, in base al
parere dei consulenti legali, non determina la necessità di rimpinguare i fondi
rischi già iscritti in bilancio, che complessivamente ammontano a € 6,2
milioni. Tuttavia, i fondi rischi sinora accantonati riguardano problematiche
fiscali per accertamenti e problemi di natura interpretativa delle norme. Un
altro contenzioso riguarda un ex amministratore che ha richiesto il
riconoscimento di un debito nei suoi confronti per € 6,2 milioni.
Il Valore delle
strutture.
Il totale dell’attivo ammonta a € 411.920.850; mentre nel
2010/11 era pari a € 382.078.816. Le immobilizzazioni materiali, pari a € 157,7
milioni, incidono per il 38% sul totale dell’attivo. I principali beni
riguardano lo Stadio e il “Caixa Futebol
Campus”, con relative attrezzature.
Il valore dei terreni è pari a € 35,8 milioni, gli edifici e
le altre costruzioni mostrano un valore contabile netto di € 112,9 milioni. Il
costo storico evidenziato in bilancio è di € 161,3 milioni.
Il Valore della Rosa.
Le immobilizzazioni immateriali nette aumentano da € 100,2
milioni a € 105 milioni. Tali immobilizzazioni includono i diritti di
utilizzazione del marchio per € 11,4 milioni, i diritti economici sugli atleti,
di cui non si detengono i diritti sportivi, per € 1,5 milioni (José António
Reyes) e il valore contabile netto della rosa calciatori per € 92,1 milioni (€
84,6 milioni nel 2010/11).
Gli investimenti effettuati nella rosa ammontano a € 47,4
milioni e riguardano principalmente Axel Witsel, Ezequiel Garay, Capdevila,
Emerson, Mika, Michel e Luisinho. Le cessioni hanno permesso di incassare €
44,8 milioni, tra cui si segnala Fábio Coentrão (80% dei diritti economici) ceduto
al Real Madrid per € 30 milioni; Roberto Gago (100% dei diritti economici) ceduto
al Zaragoza per € 8,6 milioni. Le cessioni effettuate avevano un valore
contabile residuo pari a € 9,7 milioni. Gli ammortamenti della rosa calciatori
sono stati effettuati per € 25,7 milioni e la svalutazione da impairment test ha
inciso per € 4,5 milioni.
I Ricavi.
I ricavi operativi consolidati al 30 giugno 2012, escluse le
plusvalenze, sono pari a € 91.118.798 e hanno registrato un incremento del
10,1%.
La partecipazione in Champions League, che, per aver
raggiunto i quarti di finale, ha generato un ricavo di € 22,4 milioni,
rappresenta il valore più alto dei ricavi. I proventi UEFA hanno registrato un
incremento del 60,2% rispetto alla stagione precedente. I ricavi da biglietteria
registrano la cifra di 9,4 milioni, con un incremento del 40,4%. I ricavi per
diritti TV ammontano a € 8,46 milioni (€ 8,41 nel 2010/11). I ricavi da sponsor
e pubblicità aumentano da 14,2 a 17,1 milioni di euro. Quelli da merchandising
sono pari a € 3,2 milioni.
Il saldo tra plusvalenze e minusvalenze è positivo per € 28,9
milioni. Le plusvalenze ammontano a € 30,6 milioni e risultano in calo di € 7
milioni rispetto al 2010/11. I valori calcolati sono esposti al netto degli
importi proporzionali spettanti ai terzi. Le plusvalenze maggiori hanno
riguardato la cessione di Fábio Coentrão al Real Madrid, e Roberto al Zaragoza.
I Costi.
I costi operativi, con esclusione dell’ammortamento delle
immobilizzazioni immateriali, ammontano a 83,6 milioni e registrano un
lievissimo aumento dello 0,2%.
Il costo del personale è aumentato da 42,3 a 48,1 milioni di
euro, con un incremento del 13,7%. L’incidenza di tale costo sui ricavi senza
plusvalenze è del 53%, abbondantemente in linea col Fair Play Finanziario.
L’EBITDA consolidato ammonta a € 46,2 milioni, mentre nel
2010/11 ammontava a € 49,8 milioni.
Gli ammortamenti e le svalutazioni della rosa calciatori e
dei diritti economici di atleti senza diritti sportivi, ammontano a € 31,3
milioni e registrano un incremento del 13,8%.
L'utile operativo consolidato, incluse le plusvalenze, per
il secondo anno consecutivo risulta positivo ed ammonta a € 5,1 milioni.
La differenza tra proventi e oneri finanziari è negativa per
€ 16,9 milioni. Gli oneri finanziari sono aumentati da 18,4 a 22,8 milioni di
euro. L’aumento degli oneri finanziari è conseguenza dell’aumento
dell’indebitamento.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 11,8
milioni, nel 2010/11 era negativo per € 7,6 milioni.
Il risultato netto consolidato presenta una perdita di circa
11,7 milioni, mentre nell’esercizio precendente la perdita era di € 7,7 milioni.