Luca Marotta
L’Unione Sportiva Sassuolo Calcio Srl ha chiuso il bilancio
dell’esercizio 2014 con un risultato negativo di € 15.980.491; mentre, l’esercizio
2013 si era chiuso una perdita, piuttosto contenuta, di € 157.699. Sulla
perdita ha pesato soprattutto la gestione del primo semestre solare, che già
evidenziava una perdita di circa 12,6 milioni di Euro, forse a causa della
tardiva campagna di rafforzamento di gennaio 2014.
Invero, gli Amministratori avevano già evidenziato e
previsto nella Relazione al bilancio dell’esercizio precedente che, per quanto
riguarda l’esercizio 2014, il Sassuolo per conseguire l’importante obiettivo
della permanenza in Serie A, ha fatto degli importanti investimenti riguardanti
l’acquisto di calciatori e l’assunzione anche di un altro allenatore. Gli
stessi Amministratori scrissero che “gli
investimenti, rivolti prevalentemente all’acquisto di giocatori affermati e di
esperienza, hanno comportato un importante e considerevole sacrificio economico
la cui manifestazione numeraria sarà materialmente visibile dal Bilancio
semestrale 01.01.2014 – 30.06.2014 da presentare in COVISOC. Tali rilevanti investimenti
si presume modificheranno la situazione patrimoniale/finanziaria della società
e il trend economico della stessa.”
Nella Relazione sulla Gestione si legge che uno degli
obiettivi del Sassuolo è quello di avere una prima squadra composta da giovani
di qualità e prestigio e da giovani cresciuti nel vivaio.
Quindi, al 31.12.2014, è stato evidenziato un risultato in
perdita, nonostante l’enorme volume dei ricavi da sponsorizzazione, pari a € 22.046.000
(€ 15.564.760 nel 2013; € 12.997.503 nel 2012 ed € 14.280.740 nel 2011), che
incidono per il 34,7% sul valore della produzione rettificato. Bisogna
aggiungere anche l’importo dei ricavi televisivi pari a € 20.598.000. Queste
due importanti ed ingenti voci di ricavo non sono riuscite a coprire il costo
del personale pari a 45,5 milioni di Euro, che è praticamente raddoppiato
rispetto al 2013.
Bisogna evidenziare che nel caso del Sassuolo, la
sponsorizzazione del “main sponsor” è al livello dei Top Club della Serie A.
Poiché, il Sassuolo, a differenza degli altri club della
Serie A, considera nel valore della produzione anche i proventi da
compartecipazione, nelle considerazioni che saranno effettuate si considererà
il dato rettificato.
Nel bilancio 2014 del Sassuolo assumono un importante peso
anche le plusvalenze, con un’incidenza sul valore della produzione rettificato,
ossia senza proventi da compartecipazione, dell’11,8%.
Il bilancio 2014 del Sassuolo riguarda la seconda parte
della stagione sportiva 2013/14, conclusasi con la permanenza in Serie A, e la
prima parte del campionato 2014/15, conclusosi con la permanenza in Serie A.
Mentre il bilancio relativo all’anno 2013 comprendeva la seconda parte della
stagione sportiva 2012/13, conclusasi con la promozione in Serie A, e la prima
parte del campionato 2013/14, conclusosi con la permanenza in Serie A. Pertanto,
mentre l’esercizio 2013 ha beneficiato solo per la seconda parte dell’esercizio
dei diritti televisivi della Serie A, l’esercizio 2014 ha beneficiato per
intero dei diritti televisivi della Serie A.
Il Gruppo.
La società è controllata dalla società MAPEI S.P.A. con sede
in Milano, che redige il bilancio consolidato di gruppo ed è socio unico, che
possiede l’intero capitale sociale. MAPEI S.P.A. esercita anche l’attività di
direzione e coordinamento su Unione Sportiva Sassuolo Calcio Srl, ed ha chiuso
il bilancio al 31.12.2013 con utile di 25,2 milioni, un valore della produzione
di 465,16 milioni di Euro ed un Patrimonio netto di € 352,29 milioni, che
contribuisce a finanziare un attivo di € 943.925.000.
L’Unione Sportiva Sassuolo Calcio Srl ha aderito al
“Consolidato Fiscale Nazionale” posto in essere dalla società controllante
MAPEI S.P.A.. Tale opzione è stata rinnovata in data 15.06.2013 per il triennio
2012-2013-2014.
I rapporti con parti correlate.
Nella nota integrativa a proposito delle operazioni con
parti correlate è scritto che “nel corso dell’esercizio non sono state
realizzate rilevanti operazioni con parti correlate concluse a condizioni di
mercato non normali.” Le società considerate “parti correlate” sono: Mapei
Stadium; ADESITAL
SPA; CERCOL SPA; POLYGLASS SPA; Vaga; Master Group e VINAVIL.
Risultano costi nei confronti di Mapei Stadium per €
575.000. L’importo dei proventi di competenza da parti correlate ammonta a €
512.000, i costi totali a € 1.903.000.
Nella Relazione sulla Gestione sono evidenziati i rapporti
con le imprese del Gruppo, distente in controllate, controllanti e consociate.
Come ricavi derivanti dai rapporti con le imprese
controllanti è esposto l’importo di € 24.653.000 (€ 15.541.096 nel 2013 e € 12.994.603 nel 2012).
I ricavi derivanti da prestazioni di servizi a consociate ammontano a € 223.000
(€ 63.996 nel 2013 ed € 83.500 nel 2012). Tra le società consociate figurano: ADESITAL SPA;
CERCOL SPA; POLYGLASS SPA e VINAVIL.
Come costi sono evidenziati degli oneri finanziari nei
confronti di Mapei Spa per € 833.000 (€ 214.037 nel 2013 ed € 109.125 nel 2012)
e dei costi per prestazioni di servizi sempre nei confronti di Mapei Spa per € 44.000
e nei confronti di Mapei
Stadium per € 575.000.
Il Sassuolo vanta crediti verso la Mapei Spa per circa 14.422.000
Euro, di cui 14,1 milioni a breve.
Esistono debiti di natura finanziaria nei confronti della Mapei per € 6.578.000.
La continuità
aziendale.
La società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A.,
nella sua relazione ha evidenziato, come per il bilancio 2012 e 2013, al punto 4 a titolo di richiamo di
informativa che il necessario supporto finanziario atto a sostenere l’attività
della Società viene garantito dalla controllante Mapei S.p.A., che ha assunto
un impegno formale.
Per quanto riguarda la continuità aziendale, hella Relazione
sulla Gestione, gli Amministratori hanno scritto che hanno tenuto conto dell’impegno formale
assunto dal socio di riferimento “MAPEI S.P.A.” a garantire un adeguato
supporto finanziario alla Società per un periodo non inferiore a 12 mesi
dall’approvazione del presente bilancio.’
Nella Nota Integrativa è scritto che la Capogruppo ha
confermato che porrà a disposizione “le risorse adeguate per la copertura
finanziaria del fabbisogno corrente e per garantire la continuità aziendale
della Società per un periodo non inferiore a dodici mesi dalla data di
approvazione” del bilancio.
Considerato quanto scritto sopra, per il Sassuolo si
potrebbe parlare di “Mapei-dipendenza”
Lo Stadio.
Il 5 dicembre 2014, a seguito del fallimento della società
Mirabello 2000 Spa, la Mapei si è aggiudicata l’asta giudiziaria per l’acquisto
del “Mapei Stadium - Città del Tricolore di Reggio Emilia” e ha mantenuto nella
denominazione “Città del Tricolore” come segno di rispetto nei confronti della
città di Reggio Emilia. L’importo con il quale Mapei Spa si è aggiudicata
l’asta è stato di 3,8 milioni di Euro. Il Giudice Delegato del Tribunale di
Reggio Emilia ha trasferito a Mapei Spa, nel mese di febbraio 2014, la piena
proprietà dello Stadio di Reggio Emilia (ex Giglio), ora denominato “Mapei
Stadium - Città del Tricolore”.
L’impianto ospita le partite casalinghe del Sassuolo Calcio
dalla stagione sportiva 2013/14,.
Al momento dell’aggiudicazione, lo Stadio aveva circa venti
anni e necessitava di lavori di ammodernamento. Da segnalare che la prima
operazione effettuata ha riguardato il posizionamento del naming “Mapei
Stadium” e l’inserimento del logo Mapei in qualità di sponsor.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il valore dell’attivo è aumentato del 26,9%, da € 78,6
milioni a € 99,8 milioni. Il valore contabile dei diritti pluriennali incide
per il 36,6%. Il valore delle immobilizzazioni materiali solo dello 0,7%.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,08.
Infatti, l’equity ratio è molto basso ed è pari a 7,6%. Il
ricorso al capitale di terzi è eccessivo.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina
l’indice di solvibilità totale. Una società è
solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti.
Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel
caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,08, ciò vuol dire
che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,73, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a
breve. Tuttavia, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i
risconti passivi per € 8.156.014.
L’attivo corrente, con esclusione dei ratei e risconti
attivi, ammonterebbe a 41,8 milioni di Euro, mentre il totale delle passività
correnti del Club, con esclusione dei ratei e risconti passivi, diminuirebbe a 53,1
milioni di Euro.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e attività totali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto
è investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi operativi solo il
fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel
caso del Sassuolo, tale indicatore risulterebbe pari al 63%, pertanto ogni 100
Euro investiti si incassano 63 Euro, che è un segnale di una rotazione degli
investimenti effettuati, superiore all’anno.
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave
per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un
ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo
efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito
operativo l’EBIT ordinario, si otterrebbe un risultato negativo per € 20,6
milioni. Di fatto risulterebbe che per
ogni 100 Euro investiti si perderebbero
circa 23 Euro.
Il Rendiconto
Finanziario.
Il Rendiconto finanziario evidenzia che le disponibilità
liquide sono aumentate di € 2.158.779. Infatti, la gestione corrente ha
determinato un assorbimento del flusso di cassa per € 14.852.000; l’attività di
investimento ha assorbito un flusso di cassa per € 16.812.000 e il flusso di
cassa generato dall’attività di finanziamento è stato positivo per € 33.823.000.
Da evidenziare che, durante il 2014, vi sono stati apporti di capitale per €
20.504.000.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto risulta positivo per € 7.582.519;
mentre, nel 2013 era positivo per € 3.058.528. Il Patrimonio netto è composto
dal capitale sociale per € 5.000.000; dalla riserva versamenti a copertura
perdite per € 18.563.013 e dalla perdita netta d’esercizio di € 15.980.491.
L’assemblea straordinaria del 30 ottobre 2014 ha deliberato
di coprire le perdite riportate a nuovo, che erano pari a € 157.699, e la
perdita già maturata nel primo semestre 2014, per un totale complessivo di Euro
12.720.712 con l’utilizzo della riserva legale di € 2.000; l’utilizzo della
riserva straordinaria di € 1.632.008; l’utilizzo della riserva versamenti in
conto capitale per € 1.572.221; l’azzeramento del capitale sociale di Euro
10.000; l’utilizzo del versamento a copertura perdite di Euro 9.504.483 e all’aumento
di capitale sociale per € 5.000.000.
Il 17 Aprile 2014, l’Assemblea ordinaria ha approvato il
bilancio e ha deciso di coprire la perdita mediante utilizzo del fondo
copertura perdite per Euro 12.563.000 e mediante utilizzo del fondo riserva
versamenti in conto capitale per la parte rimanente.
I mezzi propri finanziano solo il 7,6% delle attività, per
la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi.
Grado Copertura Patrimonio Calciatori.
Tale indice, dato dal rapporto tra mezzi propri e valore
contabile netto dei diritti pluriennali, fornisce informazioni riguardanti la
capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi
Propri. Se è pari o superiore a 1, significa che i calciatori sono stati
acquistati con mezzi propri, in caso contrario col ricorso al capitale di
terzi. Nel caso del Sassuolo, tale indice è inferiore a 1, ed è pari a 0,21.
L’indebitamento
finanziario.
La posizione finanziaria netta risulta negativa per € 21,53
milioni (€ 10,37 milioni nel 2013), ma è di molto inferiore al valore della
produzione e al fatturato netto. L’EBITDA del bilancio 2014 è negativo per € 8,56
milioni,nel 2013 era positivo per € 8.069.076, pertanto la gestione operativa non
ha generato flussi di liquidità per pagare l’indebitamento finanziario. Tuttavia,
una parte del debito finanziario riguarda il debito verso la controllante pari
a circa € 6,57 milioni.
Gli amministratori considerano nel calcolo della posizione
finanziaria netta anche i crditi finanziari a breve pari a circa € 26 mila (€
29 mila nel 2013).
I crediti da calciomercato ammontano a € 27 milioni.
L’importo maggiore riguarda la Juventus per € 15.574.000, di cui 8,6 milioni
per Marrone; 5,8 milioni per Berardi e 1,16 milioni per Zaza. Al 31.12.2014, i
crediti verso il Parma fallito, ammontano a € 5.970.000.
I debiti verso Enti settore specifico ammontano complessivamente
a € 47,7 milioni. Gli importi maggiori riguardano la Juventus per € 20 milioni,
il Parma fallito per € 11,2 milioni e il Genoa con 7,1 milioni.
L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play
Finanziario ammonta a € 42,18 milioni ed è inferiore al fatturato netto.
Gli Altri debiti.
I debiti tributari risultano pari a € 3.084.992 (€ 2.936.019
nel 2013). L’importo principale riguarda i debiti verso l’Erario per ritenute
su redditi di lavoro dipendente pari a € 2.359.000 (€ 1.469.989 nel 2013). Le ritenute operate
si riferiscono alle retribuzioni di novembre e dicembre 2014. Nella nota
integrativa è specificato che il debito verso l’Erario è stato saldato dopo il
31.12.2014, in coerenza col pagamento degli stipendi.
Gli altri debiti ammontano a € 3,3 milioni (€ 1.208.393 nel 2013)
e comprendono i debiti verso il personale pari a € 1,44 milioni. Nella nota integrativa è
scritto che i debiti verso i dipendenti si riferiscono al mese di dicembre 2014
e il pagamento è avvenuto nel mese di gennaio 2015. La voce “altri debiti” pari
a € 1.894.000, comprende i premi individuali ai dipendenti tesserati, che ri
riconoscono al termine della stagione sportiva.
Al 31.12.2014, non esistono fondi rischi e oneri accantonati.
Il Valore della Rosa
dei calciatori.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori ammonta a € 36,5 milioni ( € 31.793.341 nel 2013) e
rappresenta il 36,6% dell’attivo.
Sono stati effettuati investimenti per € 27.3 milioni (€
35.892.000 nel 2013), tra cui: Sansone N. (Parma) per € 5 milioni; Peluso (Juventus)
per € 4,5 milioni; Vrsaljko (Genoa) per € 3,5 milioni; Consigli (Atalanta) per
€ 3 milioni; Floro Flores (Genoa) per € 2,5 milioni; Floccari (Lazio) per € 2
milioni e Sanabria (Barcellona) per € 2 milioni.
Le cessioni effettuate per l’importo di € 18.037.000 hanno
permesso di realizzare un’eccedenza di plusvalenze sulle minusvalenze per € 7.115.000.
Tra le cessioni figurano: Marrone alla Juventus per € 10 milioni, Mendes al Parma
per € 5 milioni e Sanabria alla Roma per € 2.426.000.
Obiettivo della campagna trasferimenti dell’esercizio 2015 è
quello di allestire una squadra competitiva e realizzare significative
plusvalenze.
Al 31.12.2014, il calciatore col valore contabile residuo
netto più elevato è Peluso con € 3.932.877, seguito da Sansone con € 3.817.706
e Zaza con € 3.678.455.
I crediti per calciatori ceduti in compartecipazione ammontano
a € 4,5 milioni e riguardano essenzialmente la compartecipazione di Berardi con
la Juventus per € 4,5 milioni.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione diminuiscono
da € 16.570.000 a € 2.300.000.
Tali debiti riguardano Acerbi (Genoa) per € 1,8 milioni e Antei
(Roma) per € 500 mila.
Per quanto scritto sopra il valore contabile netto
potenziale della rosa del Sassuolo, al 31.12.2014, è stimabile in circa 38,7
milioni di Euro.
Il 25 giugno 2015, Juventus FC ha comunicato di aver risolto
a favore del Sassuolo la compartecipazione di Berardi per un importo di 10
milioni. Considerando che per la metà di Berardi già figurava un credito da
compartecipazione di € 4,5 milioni, nel 2015 sarà evidenziato un provento da
compartecipazione di € 5,5 milioni.
Il 7 luglio 2015, Juventus FC ha comunicato di aver
acquistato Zaza per 18 milioni pagabili in tre anni. Quindi, nel 2015 ci sarà
un’importante plusvalenza.
La Gestione
Economica.
Il valore della produzione rettificato, non comprensivo di proventi
da compartecipazione, è aumentato del 54,3% da € 41,1 a € 63,45 milioni.
I costi della produzione rettificati, non comprensivi di
oneri da compartecipazione, aumentano del 93,1%, da € 40 milioni a € 77,2
milioni. L’aumento registrato è dovuto alla tardiva campagna di rafforzamento
del gennaio 2014, che alla fine dell’esercizio, ha determinato un aumento dei
costi in misura più che proporzionale rispetto all’aumento dei ricavi.
I ricavi.
Il fatturato al netto delle operazioni relative alle
cessioni dei calciatori aumenta del 76%, da € 31,6 milioni a € 55,77 milioni.
I ricavi da sponsorizzazioni ammontano a € 22.046.000 (€
15.564.760 nel 2013) e rappresentano il 34,7% del totale del Valore della
Produzione rettificato e il 39,5% del fatturato netto. Tali ricavi si
riferiscono sostanzialmente all’importo della sponsorizzazione MAPEI, che nel
2013, invece, era pari a € 15.541.096. Tali
ricavi hanno registrato un incremento di 6,48 milioni di Euro.
I Proventi Pubblicitari, pari a € 6.183.000 (€ 1.944.456 nel
2013), si riferiscono ai rapporti che determinano ricavi relativi a
tutti i servizi promo-pubblicitari, compresa la cartellonistica pubblicitaria
per le partite casalinghe. Tali ricavi hanno registrato un incremento di 4,2
milioni di Euro.
I proventi televisivi conseguiti nell'esercizio 2014
aumentano a € 20.598.000
da € 10.516.923,
a causa della partecipazione al campionato di Serie A sia nel primo che nel
secondo semestre dell’anno solare.
I ricavi da gare sono aumentati a € 3.677.268 da €
1.613.938. In particolare, i ricavi
da gare in casa ammontano a € 2.263.000 (€ 1.002.893 nel 2013) e gli
abbonamenti a € 1.398.000 (€ 606.009 nel 2013). Gli abbonamenti per la stagione
sportiva 2014/15 sono stati n. 7.759 per un incasso lordo di 1.754.165.
I contributi in conto esercizio ammontano a € 1.069.972 (€
1.852.405
nel 2013).
Il grafico seguente mostra la prevalenza “insolita”, per un
club della Serie A italiana, dei ricavi commerciali, rispetto alle altre fonti
di ricavo.
.
Il Player Trading.
L’attività legata alla gestione calciatori, durante il 2014,
considerando anche i relativi ammortamenti, ha generato un risultato negativo
di circa € 13,85 milioni.
Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori
ammontano a € 7.512.000 (€ 9.029.752
nel 2013) e riguardano: Marrone ceduto alla Juventus per un valore di € 10
milioni e con una plusvalenza di € 2,8 milioni; Mendes ceduto al Parma fallito
per un valore di € 5 milioni e con una plusvalenza di € 4.111.000; Sanabria
ceduto alla Roma per un valore di € 2.426.000 e con una plusvalenza di € 590
mila.
I “Costi per acquisizione temporanea prestazioni calciatori”
ammontano a € 1.573.000 (€ 1.465.931
nel 2013). Il prestito di Taider (Inter) è costato, come competenza 2014, € 555
mila ; quello di Floro Flores è costato, come competenza 2014, € 370 mila;
quello di Biondini € 200 mila.
Le
minusvalenze risultano pari a € 397 mila.
I
proventi da compartecipazione ammontano a € 2.920.000.
Gli
oneri da compartecipazione ammontano a € 9.750.000.
Gli ammortamenti della rosa calciatori ammontano a € 11,7
milioni (€ 5.595.351
nel 2013).
I costi.
I costi del personale aumentano da € 22.753.185 a € 45.533.369 e incidono per l’81,6% sul fatturato
netto e rappresentano il 58,9% dei costi della produzione rettificati.
Il “Costo del Lavoro
Allargato”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della
rosa calciatori, è pari a £ 57,2 milioni.
Il “Costo del Lavoro
Allargato” incide sul fatturato netto per l’102,6%. Quindi il fatturato netto
non basta a coprire il “costo del lavoro allargato”.
Gli ammortamenti e le svalutazioni pari complessivamente a €
12 milioni (€ 6 milioni nel 2013) rappresentano il 15,6% dei costi della
produzione rettificati.
I costi per servizi ammontano a € 10.238.800 (€ 4.346.106 nel
2013) e comprendono € 2.189.000
(€ 1.173.000 nel 2013) per compensi ad agenti e intermediari.
I costi relativi ai campi sportivi sono stati pari a €
1.162.000. L’affitto del “Mapei Stadium”, per l’importo di competenza del 2014,
è stato pari a € 575.000.
Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 21.097.059;
mentre nel 2013 era positivo per € 916 mila. Nel 2012 era positivo per € 2,2
milioni e nel 2011 era positivo per € 1,1 milioni.
La gestione economica dipende dai ricavi della sponsorizzazione
Mapei, senza la quale ci sarebbe maggiore squilibrio.
Le imposte pari a € 5,1 milioni hanno determinato la perdita
di esercizio pari a € 15.980.491.
Conclusioni.
In futuro, in uno scenario positivo, con la conquista del
diritto a partecipare alle competizioni europee, l’importante valore della
sponsorizzazione da parte della società controllante, in chiave Fair Play
Finanziario, potrebbe essere oggetto di valutazione al “fair value”.
Per arginare il fenomeno delle maxi-sponsorizzazioni delle parti
correlate, l’articolo 3 del Regolamento UEFA sul Financial Fair Play (edizione
2015), che dà la definizione di “Significant influence”, ha introdotto un
parametro oggettivo. Si ritiene che una sponsorizzazione debba essere soggetta
ad una rettifica in base al “fair value”, quando l’importo della stessa sia
pari o superiore al 30% delle entrate totali del richiedente la licenza. Quanto
sopra è valido per le parti correlate, come nel caso FCA-Juventus, ma, a
maggior ragione è valido per le sponsorizzazioni da parte di società
controllanti. Nello specifico, se si confrontasse il valore della
sponsorizzazione del Sassuolo con i valori medi della Serie A, emergerebbe la
sua rilevanza.
Nonostante il valore rilevante della sponsorizzazione, la
continuità aziendale del Sassuolo dipende dall’impegno formale di Mapei Spa a garantire
un adeguato supporto finanziario.
Per il 2015 il Sassuolo continuerà a beneficiare per due
semestri dei diritti TV della Serie A e per quanto riguarda il Player Trading, potrà
contare sulla plusvalenza di Zaza, al cui effetto positivo sarà aggiunto il provento da compartecipazione ottenuto per la risoluzione di
Berardi.
Oltre gli obiettivi sportivi tra cui la permanenza in Serie
A, che è stata conseguita, gli Amministratori del Sassuolo rimarcano che tra
gli obiettivi aziendali ci sono anche le attività di promozione e utilità
sociale e, infatti, il Sassuolo ha partecipato a numerosi eventi con tali
obiettivi.