Luca Marotta
La perdita è stata provocata principalmente da tre fattori: gli
effetti della pandemia Covid-19; l’aumento del costo del lavoro allargato per
gli investimenti effettuati e l’importo notevole degli oneri finanziari. La
pandemia Covid-19 ha provocato il differimento di una
parte dei corrispettivi per diritti TV e sponsorizzazioni all’esercizio
2020-2021.
L’apporto notevole delle plusvalenze per € 61.546.275 e dei
ricavi relativi alle competizioni UEFA per € 45.603.000, non sono stati
sufficienti.
A causa della Pandemia Covid-19, che ha causato la riduzione
dei ricavi da gare e dei ricavi TV oltre al prolungamento della Stagione
Sportiva 2019/2020 terminata nel mese di Agosto 2020, con la disputa delle
partite senza spettatori, ai fini del
Fair Play Finanziario, il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio
2020/21.
La
perdita dell’Inter è stata determinata dalla crescita dei costi della
produzione avvenuta in controtendenza al decremento del valore della
produzione. In particolare il costo
del personale è aumentato di 5,4
milioni di Euro, pari al 2,8% in più.
L’ammortamento dei diritti pluriennali
alle prestazioni sportive dei calciatori è aumentato
di 35,47 milioni di Euro pari al 32,3% in più rispetto all’esercizio
precedente.
A quanto descritto bisogna aggiungere l’enorme peso degli
oneri finanziari, dovuto all’indebitamento, che ha determinato una gestione finanziaria negativa per 25,68
milioni di Euro.
Dal
punto di vista sportivo la stagione sportiva 2019-
La Struttura del
Gruppo
Gli azionisti del Gruppo F.C. Internazionale Milano al 30
giugno 2020, risultavano i seguenti:
Great
Horizon S. à r.l., società interamente facente capo a Suning Holdings Group
Co., Ltd., con il 68,55%;
LionRock Zuqiu Limited, con il 31,05%
Minoranze con lo 0,4%.
L’area
di consolidamento al 30 giugno 2020 comprende quindi, come società Capogruppo
la società F.C. Internazionale Milano Spa; INTER BRAND S.R.L. al 100%; INTER
FUTURA S.R.L. al 100% INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.R.L. al 100% e M-I Stadio
S.r.l. (consolidata con “equity method”)
al 50%.
Il capitale di INTER MEDIA AND
COMMUNICATION S.R.L. è detenuto al
55,61% direttamente dalla Capogruppo FC Internazionale Milano SpA e al 44.39% è
detenuto indirettamente tramite da Inter Brand S.r.l.
Esistono
altre due società, denominate “Shanghai Inter Brand Trading Co., Ltd.” e “Inter
Brand China Co., Ltd. in liquidazione”, controllate da “Inter Brand S.r.l.”..
La società Inter Brand China Co., Ltd. in liquidazione, non
è stata consolidata perché non rappresenta più un investimento durevole per il
Gruppo. Shanghai Inter Brand Trading Co. Ltd., che sarà messa in liquidazione,
non viene consolidata non presentando al momento valori globalmente rilevanti.
M-I Stadio S.r.l. controlla il 90% di Asansiro Srl.
Come scritto nella Relazione sulla
Gestione, il Gruppo Suning è una “multinazionale cinese operativa nel
mercato al dettaglio dell’elettronica di consumo” ed era già presente nel
settore calcio in Cina in quanto era proprietario del club “Jiangsu Suning
Football Club”, militante nella Super League cinese.
Rapporti con parti
correlate
I rapporti con le parti correlate appaiono molto importanti
e riguardano essenzialmente l’attività di finanziamento e sponsorizzazione da
parte del Nuovo Azionista di maggioranza (Great Horizon S.à.r.l. e Jiangsu
Suning Sports Industry Co., Ltd.) nei confronti del Gruppo.
Il Gruppo che fa capo a FC
Internazionale Milano SpA ha percepito ricavi per Euro 32.329.000 (€ 36.662.000
nel 2018/19: €40.401.000 nel 2017/18 ed € 57.688.044 nel 2016/17), pari
all’8,68% del Valore della produzione e sostenuto costi per Euro 10.722.000 (€
13.973.000 nel 2018/19; €15.894.000 nel 2017/18; € 18.896.502 nel 2016/17).
Inoltre, figurano crediti per un totale di Euro 14,4 milioni
(€ 51,2 milioni nel 2018/19) e debiti per un totale di Euro 132,76 milioni (€ 200,11
milioni nel 2018/19).
Gli Amministratori hanno scritto che “tutte le transazioni
con parti correlate sono state effettuate a normali condizioni di mercato”.
Con la società “Jiangsu
Suning Sports Industry Co., Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali, che hanno permesso di percepire come
ricavi la cifra di Euro 16,02 milioni (25,99 milioni nel 2018/19; €27,6 milioni
nel 2017/18 e € 44.103.629 nel 2016/17) ed esporre crediti per Euro 7,34
milioni (€37,29 milioni nel 2018/19) e debiti per € 285 mila.
Con la società “Suning
Sports International Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali/Finanziari, che hanno permesso di
percepire come ricavi la cifra di Euro 9,5 milioni (€9,5
milioni nel 2018/19 e nel 2017/18; € 11,5 milioni nel 2016/17). Nei confronti
di tale società, FC Internazionale vanta un credito di Euro 4,2 milioni.
Con la società “Great
Horizon S.à.r.l.” figura un debito di natura finanziaria per Euro 78,23 milioni
(€ 148,9 milioni nel 2018/19) e sono stati sostenuti costi per Euro 3,42
milioni (€ 6,77 milioni nel 2018/19) e percepiti ricavi per € 4,09 milioni.
Nei
confronti della società Grand Flagship
LTD con cui sono stati intrattenuti rapporti finanziari, figurano debiti
per € 51.164.000 e costi per € 2.230.000.
La continuità
aziendale (“Going Concern”).
La continuità aziendale deve intendersi come attitudine
dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e
quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine
del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
Il Bilancio consolidato al 30 giugno 2020 è stato predisposto
dagli amministratori nel presupposto della continuità aziendale, nonostante le
perdite cumulate sofferte dal Gruppo e la previsione del permanere della
perdita anche per la chiusura dell’esercizio al 30 giugno 2021 che sarà ancora
influenzato dal persistere della pandemia COVID-19.
Gli Amministratori hanno scritto che la pandemia causata
dal COVID-
L’Azionista di Riferimento (Suning) ha riconfermato
l’impegno a supportare in modo appropriato il Gruppo nel prevedibile futuro dei
prossimi dodici mesi. A conferma di quanto detto, nei mesi di marzo e giugno
2020 l’Azionista di Riferimento ha effettuato rinunce a finanziamenti Soci rispettivamente per € 60 milioni e per € 10 milioni consentendo al patrimonio netto della Controllante, che
è il patrimonio netto considerato per misurare i parametri di capitalizzazione previsti
dal codice civile ex art. 2446 e 2447, di rimanere positivo al 30 giugno 2020.
La società FC Internazionale Milano Spa ha anche utilizzato
linee di credito ulteriori per 25
milioni di Euro per generare risorse finanziarie aggiuntive. Nel mese di
luglio la controllata “Inter Media and Communication” ha emesso un Bond per un ammontare addizionale
rispetto a quello già in essere pari a 75
milioni di Euro. L’afflusso di liquidità generato dal Bond è stato
utilizzato principalmente per il pagamento dei debiti in scadenza relativi alla
campagna trasferimenti della Capogruppo. In altre parole si è contratto nuovo
debito per pagare il debito in scadenza.
In
ogni caso, è tutta l’industria de settore del calcio, sia nazionale che
internazionale, che potrebbe subire effetti dirompenti a causa di un’eventuale
nuova diffusione del COVID-19 ed un conseguente ulteriore Lockdown con un
prolungamento oltremisura delle limitazioni agli eventi sportivi.
L’impegno di
Suning garantirà la continuità aziendale attraverso
il controllo dei costi, un'attenta gestione del “core asset (calciatori)” e una
gestione attiva delle relazioni commerciali.
Il Patrimonio Netto.
Al 30.06.2020, risulta un patrimonio netto consolidato negativo
in deterioramento.
Come
l’esercizio precedente, gli amministratori evidenziando che il patrimonio netto
consolidato risulta negativo, hanno scritto che “i limiti minimi di
capitalizzazione previsti dall’art. 2447 del Codice Civile non sono applicabili
al bilancio consolidato”.
Il Patrimonio Netto del bilancio Consolidato di F.C. Internazionale Milano S.p.A. al 30 giugno 2020, è negativo per € 36.948.957; mentre al 30.06.2019 era negativo per € 4.555.168, al 30.06.2018 era positivo per € 3,8 milioni e, al 30 giugno 2017, era negativo per € 83,4 milioni.
La composizione,
al 30 giugno 2020, del patrimonio netto consolidato era la seguente: capitale
sociale pari ad € 19.195.313; Riserva da sovrapprezzo azioni per € 26.943.339 (€
26.943.339 nel 2018/19); Riserva versamento soci in conto capitale per € 110.000.000;
Riserva copertura perdite per € 41.704.748; Perdite portate a nuovo per € 132.398.568
(€ 147.306.327 nel 2018/19) e perdita dell’esercizio per 102.393.789 (-€ 48.387.493
nel 2018/19; -€ 17.753.536 nel 2017/18; -€ 24.576.123 nel 2016/17).
Per quanto riguarda la Riserva sovrapprezzo azioni è rimasta
invariata rispetto all’esercizio precedente.
La variazione negativa di € 32.393.789, tra il patrimonio
netto al 30.06.2019 e il patrimonio netto al 30.06.2020, è dovuta alla perdita
dell’esercizio per € 102.393.789 e alla rinuncia del finanziamento soci effettuata
entro giugno 2020 per complessivi € 70 milioni convertiti in "Riserva per
versamento in c/futuro aumento capitale", futuro aumento riservato
esclusivamente all’azionista Great Horizon S.à r.l..
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 0,96,
ciò vuol dire che i mezzi posseduti dal club hanno un valore esposto non
sufficiente, di poco, a far fronte alle passività, e che è necessario il
supporto della proprietà, come dimostra la rinuncia la finanziamento soci per €
70 milioni mediante conversione in "Riserva per versamento in c/futuro
aumento capitale".
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, è utilizzato per determinare l’eventuale carenza finanziaria, è l’indicatore
più importante del Fair Play Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare
il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della
società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi,
coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,95, al di sopra della soglia minima.
Nel caso di mancato rispetto dell’indicatore di liquidità,
nella misura minima che verrà stabilita dal Consiglio Federale, la carenza
finanziaria dovrà essere ripianata attraverso versamenti dei Soci.
L’INDICE
DI I/NDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, è negativo.
Il che sta a significare che il capitale di terzi finanzia
totalmente i mezzi propri.
Infatti, anche l’equity ratio è negativo.
L’ Indicatore di
Indebitamento della FIGC.
L’Indicatore
di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento
della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre
esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il
raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore
della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità
dell’indebitamento.
I debiti riclassificati iscritti in bilancio al 30.06.2020 ammontano a 871.343.786 (€ 773.857.364 nel 2018/19), da tale
aggregato deve essere sottratto l’importo delle Attività Correnti (C.U.25/A
del 18 dicembre 2018 della FIGC), mentre il valore della produzione medio
degli ultimi tre anni è pari a € 378,81
milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione
medio degli ultimi tre esercizi è pari a 2,3,
superiore alla soglia massima consentita
stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,2.
In altre parole il valore dei debiti al 30/06/2020 è
abbondantemente superiore al doppio del valore della produzione medio degli
ultimi tre anni.
L’Indebitamento Finanziario
Netto.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax
authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other
tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred
tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non
correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere
superiore al fatturato netto.
Le disponibilità liquide sono pari a € 88.505.854, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 54.666.197.
I debiti verso
soci per finanziamenti pari a Euro 78.233.249 (148,9 milioni nel 2018/19),
di cui Euro 70.877.005 riguardano la quota capitale del versamenti a titolo di
finanziamento fruttifero sottoscritti con la società controllante Great Horizon
S.à.r.l..
I finanziamenti in essere al 30 giugno 2020 maturano
interessi annui pari a 6,5%; nel corso dell’esercizio sono maturati interessi per
Euro 8,2 milioni.
Nel corso dell’esercizio si è provveduto a prorogare le
scadenze di tutte le quote capitali del finanziamento, pari a complessivi Euro
70.877.005, alla data del 31 dicembre 2021.
La
capitalizzazione dei finanziamenti soci è una costante della gestione Suning,
complessivamente fino al 30 giugno 2020 ammontano a 205 milioni di Euro.
Nel dettaglio, nell’anno 2017 sono stati convertiti in “Riserva coperture
perdite in formazione” finanziamenti ricevuti nell’esercizio per un totale di Euro 105 milioni; il 26 giugno 2019, sono stati
convertiti in “Riserva per versamento soci in c/futuro aumento capitale”
finanziamenti per Euro 40 milioni;
il 24 marzo 2020 per Euro 60 milioni
il 22 giugno 2020 e per Euro 10 milioni.
I debiti bancari ammontano a
Euro 50.378.472 (€ 25.166.667 nel 2018/19), comprensivi della quota di interessi maturati non ancora liquidati al 30
giugno 2020 per € 378 mila, e si riferiscono alla quota della linea di
finanziamento revolving sottoscritta per un ammontare massimo di Euro 50
milioni nell'ambito dell’operazione di rifinanziamento del debito culminata
nell’emissione del prestito obbligazionario da parte di Inter Media.
Nel mese di luglio 2019 sono stati utilizzati di Euro 25
milioni per esigenze di cassa correlate ai movimenti di campagna trasferimenti
intervenuti nella sessione estiva 2019/2020.
Per
quanto riguarda le Obbligazioni, l’emissione del prestito obbligazionario
è stata un'operazione di rifinanziamento del debito, determinatosi col
riassetto societario del Gruppo. In data 21
dicembre 2017, la società controllata Inter Media ha emesso delle Obbligazioni per
un importo nominale di € 300 milioni, che sono state collocate presso
investitori istituzionali. Tale prestito obbligazionario ha come scadenza il 31
dicembre 2022 e matura un tasso fisso nominale del 4,875%. Nel calcolo del
costo ammortizzato del Prestito obbligazionario sono state incluse le spese
relative all’emissione ed il collocamento, pari a circa 9 milioni di Euro.
Come
il precedente finanziamento rimborsato, a garanzia del Prestito Obbligazionario figurano i flussi di liquidità derivanti
da ‘sponsorship agreement’ e ‘media contracts’ siglati da Inter Media oltre che
i flussi derivanti dai proventi dei diritti UEFA e dei diritti televisivi della
Serie A generati dalla Capogruppo. Inoltre è stato previsto il rispetto di due
covenants: “Debt Service Coverage Ratio” e il “Pro-forma Debt Service Coverage
Ratio”, che sulla base dei calcoli effettuati al 30 giugno 2020 risultano
rispettati e, come scritto dagli amministratori, saranno rispettati “anche con
riferimento alle prossime scadenze nell’orizzonte temporale dei prossimi 12
mesi, tenuto conto dell’impegno al sostegno finanziario del Gruppo da parte del
Gruppo Suning”.
La
concessione dell’ipoteca sul valore dei Marchi INTER, da parte di Inter Media
figura tra le condizioni di emissione del Prestito
Obbligazionario, oltre alla concessione in pegno delle quote relative al
capitale sociale detenuto in Inter Media da parte di FC Internazionale Milano
Spa e Inter Brand srl.
Il primo considera dati effettivi, il secondo dati di stima
in base al budget.
Il piano di rimborso della linea capitale in rate semestrali
è il seguente:
- 1 rata da Euro 3,1 milioni il 31 dicembre 2018;
- 1 rata da Euro 3,15 milioni il 30 giugno 2019;
- 1 rata da Euro 3,25 milioni il 31Dicembre 2019;
- 1 rata da Euro 3,3 milioni il 30 giugno 2020;
- 1 rata da Euro 3,4 milioni il 31 dicembre 2020;
- 1 rata da Euro 3,5 milioni il 30 giugno 2021;
- 1 rata da Euro 3,55 milioni il 31 dicembre 2021;
- 1 rata da Euro 3,65 milioni il 30 giugno 2022;
- 1 rata finale per
Euro 273,1 milioni entro il 31 dicembre 2022.
La
rata in scadenza fino al 30 giugno 2020 sono state regolarmente pagate.
Al 30.06.2020, il valore del debito obbligazionario in
bilancio è pari a Euro 282.559.065,
di cui € 275.659.066 con scadenza
oltre l’esercizio successivo. I costi di transazione del prestito
obbligazionario pari a circa 8,99 milioni di Euro, sono stati considerati nel calcolo
del costo di ammortizzato.
Come già scritto in tema di continutià aziendale, il 31
luglio 2020, la società Inter Media ha emesso e collocato presso investitori
istituzionali un ulteriore tranche di titoli obbligazionari senior secured per
un ammontare complessivo pari a Euro 75 milioni, con scadenza 31 dicembre 2022
e tasso fisso a 4,875% ad un prezzo di emissione del 93%, con le medesime
caratteristiche e garanzie del sopracitato Prestito Obbligazionario.
I debiti verso
altri finanziatori ammontano a € 92 mila (€ 92 mila nel 2018/19).
I crediti verso enti
settore specifico ammontano a € 121,76
milioni (€ 131,78 milioni nel 2018/19).
Gli importi maggiori riguardanti le società nazionali riguardano: GENOA CRICKET & FOOTBALL CLUB S.p.A. per € 26.282.000; PARMA CALCIO 1913 SRL per € 9.329.000; ATALANTA BERGAMASCA CALCIO SPA per € 8.038.000; A.S. ROMA SPA per € 4.483.000; US SASSUOLO CALCIO SRL per € 4.022.000; U.C. SAMPDORIA S.p.A. per € 2.143.000 e TORINO FOOTBALL CLUB SPA per € 1.527.000.
Gli importi maggiori riguardanti le Società Estere riguardano: CLUBE DE REGATAS DO FLAMENGO per € 12.048.000; THE READING FOOTBALL CLUB LIMITED per € 4.765000; STANDARD DE LIEGE SA per € 2.858000; ALBACETE BALOMPIE S.A.D. per € 1.863000; SEVILLA FUTBOL CLUB SAD per € 1.823.000; F.C. SION - OLYMPIQUE DES ALPES SA per € 993.000; GALATASARAY SPORTIF SINAI VE TICARI YATIRIMLAR A.S per € 555.000; CHELSEA FOOTBALL CLUB PLC per € 364. 000.
I crediti verso società nazionali sono regolati presso la
stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni
debitorie, per un ammontare pari a Euro 59.105.000 (€ 76.949.000 nel 2018/19).
I Debiti verso
enti settore specifico ammontano a € 207,48 milioni e riguardano i
rapporti con enti e società del settore e mostrano un decremento di € 72,55
milioni rispetto al 2018/19.
Nello
specifico, i debiti verso società calcistiche nazionali ammontano a € 83,2 milioni.
Gli importi maggiori riguardano: CAGLIARI CALCIO S.P.A. per € 26.404.000; US SASSUOLO CALCIO
SRL per € 21.175.000; GENOA CRICKET & FOOTBALL CLUB SPA per € 12.429.000
A.S. ROMA SPA per € 11.954.000; ATALANTA BC SPA per €
3.996.000
PARMA CALCIO 1913 SRL per € 3.992.000 e DELFINO PESCARA
1936 SPA per € 2.267.000.
I
debiti verso società calcistiche estere ammontano a € 81,6 milioni circa. Gli importi
principali riguardano: MANCHESTER
UTD F.C. LTD 50.551.000; HERTHA BSC
GMBH & CO. per €13.365.000; TOTTENHAM HOTSPUR FOOTBALL & ATHLETIC CO. LTD per €12.384.000;
FOOTBALL CLUB SION per €1.212.000; ANDERLECHT per €1.136.000; CHELSEA FOOTBALL
CLUB per € 820.000.
I debiti verso società nazionali sono regolati presso la
stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni
creditorie, per un ammontare pari a Euro 83.253.000 (€ 97.775.000 nel 2018/19).
Per quanto riguarda i debiti tributari rateizzati non correnti,
nel caso dell’Inter, non figurano.
Pertanto, nel 2019/20, il
debito finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore
sia al fatturato netto che al valore della produzione.
Il rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA, che è
positivo per € 82.718.501, risulta pari a 3,9. In altre parole, la differenza
tra ricavi e costi operativi, senza considerare gli ammortamenti, determinatasi
nel 2019/20, se si ripetesse negli anni successivi, riuscirebbe a rimborsare il
debito netto in tre anni e dieci mesi circa. Di solito il rapporto Net
Debt/EBITDA si giudica positivamente quando è inferiore a 2. Invece, quando
supera 3, pone dei dubbi sulla sostenibilità del debito, a maggior ragione
occorre il sostegno della proprietà.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore
congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza
tra valore e costi della produzione.
Nel
caso in questione, al 30.06.2020, non emergerebbero debiti finanziari per lo
stadio.
Gli altri debiti.
In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, le società
di calcio richiedenti
La voce “debiti” iscritta nello stato patrimoniale è aumentata
da € 773,86 milioni a € 871.343.786, di cui € 282,5 milioni per Debiti obbligazionari,
€ 78,2 milioni per debiti verso soci, € 207,48 milioni per debiti verso enti
settore specifico; € 96,9 milioni (€ 79,9 milioni nel 2018/19) per debiti verso
fornitori.
Tra i
debiti verso fornitori si
segnalano i debiti verso agenti Fifa per € 32.186.000 (€ 25,19 milioni nel
2018-19; € 32 milioni nel 2017-18; € 24,7 milioni nel 2016-17; € 28,8 milioni nel
2015-16; € 28,2 milioni nel 2014-15) ed i debiti
verso il Comune di Milano per € 26.400.000 (€ 24,2 milioni nel 2018/19)
riferiti ai corrispettivi per affitto dello stadio da utilizzare a
compensazione con le migliorie effettuate dalla Capogruppo, che figurano nella
voce “Immobilizzazioni immateriali”.
I debiti verso il personale, aumentano da €
I debiti verso il personale, riguardano debiti per
retribuzioni, gli accantonamenti per i premi maturati dai tesserati e dal
personale dipendente legati agli obiettivi stagionali raggiunti.
L’incremento rispetto al 2018/19 dipende principalmente dall’ammontare dei debiti per stipendi
tesserati dei mesi di marzo, aprile e maggio il cui pagamento è stato sospeso
durante i mesi di lockdown e
differito a causa degli effetti della pandemia COVID-19.
I debiti tributari variano da €
I
Debiti per Iva mesi da marzo a giugno ammontano a € 33.000. Anche il versamento
dell’IVA è interessato al rinvio del pagamento a partire dal 16 settembre 2020.
Figurano
debiti per la “With Holding Tax” per circa € 4.914.000 (€ 4.588.000 nel
2018/19). I debiti per la “With Holding Tax” sono relativi alle ritenute sugli
interessi passivi pagati sui finanziamenti erogati dalla Controllante ‘Great
Horizon S.à.r.l.’. I Debiti imposta IRAP ammontano a
€ 2.595.000.
I
Fondi per rischi e oneri aumentano da Euro 28.050.122
e riguardano le ritenute IRPEF non versate in seguito
all’applicazione del regime fiscale per i lavoratori cosiddetti “impatriati”
per 11.044.000 (essendo un’agevolazione subordinata al mantenimento della
residenza in Italia da parte dello sportivo per almeno due anni e non essendo
certo che i tesserati mantengano la residenza fiscale in Italia per i prossimi
due anni); l’accantonamento operato nell’esercizio per il sorgere di
contenziosi con riferimento agli accordi di sponsorizzazione 2019/2020 per Euro
4.192.000 (secondo le controparti ci sarebbero state inadempienze contrattuali
strettamente collegate ai provvedimenti restrittivi emanati dalle autorità
governative e federali a seguito dell’espandersi della pandemia COVID-19); l’accantonamento
al piano di incentivazione del management (“Long Term Incentive”) per Euro 595 mila; l’accantonamento per stima dei costi a finire
da parte della società incaricata da Inter Brand per mettere in liquidazione la
società controllata Shanghai Inter Brand Trading Co., Ltd.per € 257 mila e l’accantonamento
per un contenzioso con uno sponsor per € 247 mila.
Gli utilizzi dei fondi accantonati nel 2018/19 ammontano a Euro
13.351.000 e si riferiscono principalmente al pagamento delle retribuzioni
dovute al personale tesserato non più impiegato nel progetto.
Il Rendiconto
Finanziario.
Le variazioni di Disponibilità liquide risultano positive
per € 33.839.657. Tale
variazione positiva è dipesa dal flusso generato dall’attività di
finanziamento, che ha determinato flussi positivi per € 18.450.000; dal
flusso generato dall’attività di investimento, che è stato negativo per
€ 79.883.856 e dal flusso generato dall’attività operativa, che ha generato flussi
positivi per € 95.273.513.
Nel 2018/19 il rendiconto finanziario mostra il ruolo positivo
nella gestione dei flussi svolto dalla gestione operativa, che negli esercizi
precedenti fino al 2017/18 aveva generato flussi negativi.
In effetti, nell’ambito dell’attività operativa, il flusso finanziario prima delle variazioni
del Capitale Circolante Netto risulta positivo per € 8.933.629 (€
83.741.035 nel 2018/19).
Nel 2019-20, dal lato investimenti risultano uscite finanziarie per l’acquisto di Diritti pluriennali alle prestazioni Calciatori per € 217.286.281 (€ 107.213.198 nel 2018/19), solo in parte coperte dal disinvestimento per la cessione di Diritti pluriennali alle prestazioni calciatori per € 80.217.493 (€ 47.761.901 nel 2018/19).
Il Valore della Rosa.
Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 386.861.940 (€ 312.066.376 nel 2018/19). La variazione è dovuta ad investimenti per € 217,28 milioni (€ 107,21 milioni nel 2018/19), cessioni per un valore contabile netto di € 18,7 milioni (€ 9,29 milioni nel 2018/19) ed ammortamenti per 120,21 milioni (€ 84,74 milioni nel 2018/19) e svalutazioni per € 3,57 milioni (€ 3,42 milioni nel 2018/19).
Tra i principali calciatori acquistati
figurano: Lukaku Romelu (Manchester United) per € 74.162.000 (€ 67.285.000
valore attualizzato); Hakimi Achraf (Real Madrid) per
€ 43.000.000 (€ 40.504.000 valore attualizzato); Barella Nicolò (Cagliari Calcio) per €
40.500.000 (€ 40.050.000 valore attualizzato); Eriksen
Christian (Tottenham Hotspur) per € 27.567.000 (€26.998.000 valore
attualizzato); Radu Ionut (Genoa C. F. C.) per €
10.624.000 (10.555.000 valore attualizzato);
Agoumè Lucien (F. C. Sochaux) per € 4. 512.000; Satriano
Martin (Nacional Montevideo) per € 2.400.000; Young Ashley (Manchester United) per € 1.735.000.
Gli acquisti dei diritti pluriennali con pagamento oltre 12
mesi successivi, sono stati iscritti in base al costo attualizzato, che ha
avuto un effetto pari a Euro 10.481.000.
Tra i principali calciatori ceduti
figurano: Barbosa Almeida Gabriel; Miranda De
Souza Filho Joao; Icardi Mauro; Karamoh Yann e Bandini Andrea
La campagna trasferimenti estiva 2020-2021
è stata caratterizzata principalmente dall’acquisizione
a titolo definitivo di acquisizione a titolo definitivo delle prestazioni
professionali dei calciatori Alexis Sánchez dal Manchester United, Aleksandar
Kolarov dalla Roma; Andrea Pinamonti dal Genoa e
Darian Males dal Lucerna con contestuale cessione a titolo temporaneo con
diritto di riscatto dello stesso al Genoa.
Per
le acquisizioni a titolo temporaneo
figurano: Valentino
Lazaro (Borussia Mönchengladbach).
Per le cessioni a
titolo temporaneo figurano Xian Emmers all’Almere City; Federico
Dimarco all’Hellas Verona; Naval Da Costa Eduardo Joao Mario allo Sporting
Lisbona e Antonio Candreva alla Sampdoria.
Per le cessioni a
titolo definitivo figurano Diego Godin al Cagliari; Samuele Longo al
Vicenza;
La Gestione Economica.
Nell’esercizio 2019/20, anche a causa degli effetti del
COVID-19, si è verificata una situazione in cui il valore della produzione
diminuisce del 10,7 e i costi della produzione aumentano del 3,7” .
Il valore della produzione consolidato 2019/20
risulta diminuito del 10,7% rispetto al 2018/19, e ammonta ad Euro 372.370.111.
Nel 2018/19, il valore della produzione era pari a € 417.080.234. Nel 2017/18, il valore della
produzione era pari a € 346,99 milioni.
La differenza principale riguarda la voce ricavi Media,
poiché in relazione alla disputa di 5 gare casalinghe disputate nei mesi di
luglio e agosto 2020, i relativi ricavi saranno contabilizzati nell’esercizio 2020-2021.
Il fatturato netto, senza plusvalenze, prestiti e
capitalizzazione costi vivaio diminuisce da € 366 milioni a € 292,7 milioni.
I costi della produzione aumentano del 3,7%, da €
428,18 milioni a € 443,9 milioni. Il 44,6% di tali costi è rappresentato dal
costo del personale e il 27,1% dall’ammortamento della rosa calciatori.
L’incremento
è dovuto all’aumento del monte ingaggi del personale
tesserato, all’aumento degli ammortamenti per effetto dei notevoli investimenti
effettuati, e all’aumento dei costi per servizi riconducibile principalmente alla
fee non ricorrente di Euro 6 milioni riconosciuta a Nike per l’accordo
sottoscritto con il Gruppo per il riacquisto da parte di quest’ultimo dei
diritti sulle attività di retail e licencing.
La differenza tra ricavi e costi della produzione risulta negativa
per € 71.553.690.
Il risultato dell’esercizio, oltre
ad essere stato influenzato dall’andamento operativo
I Ricavi.
I
ricavi derivanti dalla cessione dei diritti
radiotelevisivi nazionali
risultano pari a € 69.755.000 (€ 87,2 milioni nel
2018/19); il decremento è dovuto alla sospensione e
al prolungamento della stagione 2019/2020 fino al 31 agosto 2020, con il
differimento della contabilizzazione di una parte dei ricavi all’esercizio
2020/2021.
Per
quanto riguarda i diritti TV per le competizioni europee, che ammontano a € 45.603.000;
mentre, nel 2018/19, erano pari a € 51.738.723; la diminuzione dipende dal
minor importo del provento iscritto come Coefficient Ranking per la stagione 2019-20,
per la UEFA Champions League. I ricavi della UEFA Europa League 2019/20 saranno
contabilizzati nell’esercizio 202/21.
Nel
Conto economico consolidato dell’Inter, nei ricavi da gare, tra gli altri
ricavi, sono allocati i proventi relativi ai diritti d’archivio RAI-Infront, che
risultano pari a 10,42 milioni di Euro (€ 10,42 milioni nel 2018/19) e i ricavi
da “Inter TV” per € 5.621.000 (€ 3.229.000 nel 2018/19).
I ricavi commerciali, risultano
in diminuzione, da € 145,05 milioni a € 115,36 milioni. Tali ricavi comprendono
i proventi commerciali e royalties per € 2.537.309 (€ 2.267.743 nel 2018/19); e
i Proventi da sponsorizzazioni per Euro 22.154.411 (€ 29.108.266 nel 2018/19). Nel Conto economico consolidato dell’Inter, nei
ricavi da gare, tra gli altri ricavi, è allocata la voce “Sponsorship EU/ ex Infront” che nella sostanza riguarda
ricavi da concessione di spazi promo pubblicitari, che è diminuita da Euro
In particolare, la diminuzione dei ricavi per “Sponsorship
Regional” è stata causata dall’interruzione anticipata e/o per scadenza
naturale di alcuni contratti dell’area Asia avvenuta al termine del 2019-20.
I Proventi commerciali e royalties pari a Euro 2.537
migliaia si riferiscono principalmente ai ricavi relativi alle attività di merchandising
e licensing. Nel corso dell’esercizio è stato firmato un accordo dal Gruppo con
Nike per il riacquisto dei diritti sulle attività di retail e licensing, che a
partire dal 1° novembre 2019 sono state internalizzate e gestite
direttamente.
I ricavi delle
vendite e delle prestazioni e degli altri ricavi e proventi della stagione
sportiva 19/20 rimandati nell’esercizio successivo ammontano ad € 33.937.000.
I ricavi da gare, variano da € 44,7
milioni a 44,37 milioni di Euro. Tali ricavi incidono per l’11,92% sul valore
della produzione. Gli abbonamenti sono diminuiti, da €
I ricavi da Coppe Internazionali ammontano a Euro 6.945.000
circa. Tali ricavi, nel 2018/19, erano pari a € 7.211.000.
Gli incassi da gare di campionato in casa ammontano a € 16,48
milioni (€ 17,37 milioni nel 2018/19) e quelli per le gare di TIM Cup a € 1,52
milioni. I ricavi da tornei e amichevoli, passano da 1,36 milioni di Euro a € 2,62
milioni.
I contributi in conto
esercizio pari a € 4.652.909 (€ 4.284.440 nel 2018/19), nella tabella sopra
classificati tra gli altri ricavi, riguardano principalmente i contributi della
Lega legati ai premi della Tim Cup e ai ricavi collettivi esclusi i diritti audiovisivi.
La
voce del Conto Economico “Altri ricavi e
proventi diversi”, ammontante a Euro 26.469.549
(€ 16.161.128 nel 2018/19), riguarda ricavi da
rimborsi assicurativi per 10 milioni di Euro relativi alla quota di abbonamenti
rimborsati per la stagione 2019/2020 a causa del COVID-19, sopravvenienze
attive e insussistenze del passivo per € 2.5 milioni (€ 3,56 milioni nel
2018/19); i ricavi da Inter Academies per Euro 7.664.000 (€ 7,66 milioni nel 2018/19); proventi dovuti principalmente al
contratto sottoscritto, a valore di mercato, con la Controllante “Suning Sports
International Limited” per la condivisione del personale tecnico e
professionale (know-how) per 3,5 milioni di Euro e servizi a collegate per Euro
725 mila.
La società continua ad investire nel vivaio, infatti, i costi del vivaio capitalizzati ammontano
ad € 8.634.746 (€ 7.147.379 nel 2018/19). Tra i costi capitalizzati figurano: Compensi
e premi allenatori per € 4.447.000 (€ 3.611.000 nel 2018/19); Inps – Enpals –
allenatori per € 1.212.000 (€ 949.000 nel 2018/19); Indennità fine carriera
allenatori per € 228.000 (€ 184.000 nel 2018/19); Assistenza sanitaria per € 1.000
(€ 14.000 nel 2018/19); Utilizzo impianti per € 1.702.000 (€ 1.317.000 nel
2018/19); Vitto e alloggio gare per € 213.000 (€ 213.000 nel 2018/19); Gestione
pensionato 832.000 (€ 859.000 nel 2018/19).
Il Player Trading.
Il Player Trading dell’Inter nel 2019/20 evidenzia un risultato negativo. La differenza tra plusvalenze e minusvalenze non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori rappresentato dagli ammortamenti.
Le plusvalenze
risultano pari a € 61.546.275 (€ 40.140.634 nel 2018/19) e hanno un’incidenza sul
valore della produzione del 16,53% (9,62% nel 2018/19). Le Plusvalenze derivanti dalle cessioni diritti prestazioni
calciatori sono relative alle cessioni di Icardi (Euro 47.173.000); Puscas
(Euro 6.963.000), Karamoh (Euro 3.469.000), Gabriel Barbosa (Euro 2.308.000),
Merola (€ 729 mila), Rizzo (€ 482 mila), Palazzi (€ 217 mila), D’Amico (€ 111
mila) e Radaelli (€ 94 mila).
Le minusvalenze da cessione dei diritti alle
prestazioni calciatori risultano pari ad Euro 36.098 (€667.586
nel 2018/19).
I
costi per l'acquisizione temporanea delle prestazioni dei calciatori, pari
a € 3.067.820, sono relativi a Stefano Sensi.
Per
quanto riguarda, le cessioni di calciatori a titolo temporaneo,
ammontanti a € 5.515.267
(€ 2.523.483 nel 2018/19) riguardano
principalmente: Ivan
Perisic.
Gli altri oneri da gestione calciatori, pari a Euro 672.556
(€ 1.052.483 nel 2018/19), sono principalmente relativi ai contributi di
solidarietà maturati nell’esercizio relativi alle operazioni di mercato con
club internazionali.
Gli altri proventi da gestione calciatori, ammontano a
Euro 3.925.553 (€1.209.614 nel 2018/19).
Gli ammortamenti della rosa calciatori, sono aumentati
di 35,47 milioni di Euro, da € 84,7 milioni a € 120,21 milioni.
I Costi della
Produzione.
Il costo
dei dipendenti, al 30 giugno
Il monte ingaggi del personale tesserato ha usufruito della
diminuzione relativa alla contabilizzazione pro-rata temporis degli stipendi per
la proroga della stagione sportiva 2019/2020 fino alla data del 31 agosto 2020 determinata
dai provvedimenti emanati dagli organismi federali per contrastare la
diffusione della pandemia COVID-19.
I compensi
contrattuali dei calciatori sono diminuiti da € 118,02 milioni a € 114.029.000,
quelli per gli allenatori e i tecnici, a causa dell’ingaggio di Antonio Conte, aumentano
da € 16.756.000 a € 23.528.000, mentre i Premi
rendimento aumentano da € 15,13 milioni a € 21.033.000.
I
diritti di immagine ammontano a € 4.453.000 (€ 6.187.000 nel 2018/19).
Il numero di calciatori è rimasto invariato a 81; invece, il
totale della forza lavoro è aumentato da 463 a 483.
Gli ammortamenti e le
svalutazioni complessivi sono pari a € 139.039.502 (€ 106.234.203 nel
2018/19), di cui € 120.213.000 per ammortamenti rosa calciatori ed € 6.25
milioni per l’ammortamento relativo alla capitalizzazione dei costi vivaio. Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano ad € 2.055.367 (€
1.953.181 nel 2018/19).
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze. Per il Costo del Lavoro
Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio
approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre
bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del
personale, il valore è di 0,859.
I costi per godimento dei beni di terzi sono
pari a € 11.9380186 (€ 9.728.873 nel 2018/19). L’importo maggiore dei costi per
godimento dei beni di terzi, riguarda la concessione d’uso dello Stadio per Euro 4.697.000 (€ 4.674.000 nel 2018/19). L’incremento
è dovuto ai Canoni licenza d’uso diversi, aumentati da € 1.016.000 a € 2.582.000,
che riguardano il contratto di cambio merce stipulato
con Acronis per l’esercizio 2019/2020; il corrispondente ricavo è inserito
nella voce “Proventi da sponsorizzazione”,
I costi per prestazioni
di servizi aumentano da € 56.054.442 a € 65.090.766. Tali costi comprendono
anche i costi specifici tecnici aumentati da € 9,5 milioni a € 13,32 milioni.
Tale incremento è dovuto al maggior impatto dei costi accessori per la campagna
trasferimenti, che riguardano principalmente i compensi per Agenti FIFA, che
sono aumentati da € 7.94 milioni a € 11,85 milioni. I costi per l’attività
sportiva ammontano a € 6,19 milioni (€ 5,95 milioni nel 2018/19) e comprendono
i costi per allenamenti e ritiri pari a Euro 1.929.000 (€ 2.011.000 nel
2018/19). Tra le spese amministrative spiccano i servizi da collegate pari a € 5.056.000
(€ 4.784.000 nel 2018/19) e riguardano i servizi di gestione dello Stadio
riaddebitati, in base a contratto, da Mi-Stadio. Il costo dei consulenti
esterni è aumentato da € 5,23 milioni a € 6,64 milioni. Compare il compenso
agli amministratori per € 1.690.000 (€ 829.000 nel 2018/19). I “Costi per
vitto, alloggio, locomozione” ammontano a € 2,67 milioni (€ 2,43 milioni nel 2018/19).
Il costo per “Servizio biglietteria, controllo ingressi”
ammonta a € 2,51 milioni (€ 3,53 milioni nel 2018/19).
Gli altri accantonamenti diminuiscono da €
Gli oneri diversi di
gestione, pari a € 11.374.192 (€ 32,98 milioni nel 2018/19), comprendono le
spese varie organizzazione gare pari a € 2.986.579 (€ 3.416.021 nel 2018/19).
La gestione
finanziaria.
La
gestione finanziaria netta, compresa la svalutazione partecipazioni, è negativa
per € 25,68 milioni (-€ 29,2 milioni nel 2018/19). Gli oneri finanziari pari a €
34,0 milioni (€ 35,76 milioni nel 2018/19), riguardano interessi passivi su debiti
verso factoring per circa € 2.499.000 (€ 2.475.000 nel 2018/19), interessi passivi su debiti verso controllanti
per € 5.530.000 (€ 9.833.000 nel 2018/19), gli oneri per il prestito obbligazionario per € 16.006.000 (€ 16.264.000
nel 2018/19) e oneri finanziari su debiti verso imprese sottoposte al controllo
delle Controllanti per € 3.014.000.
L’attualizzazione dei prestiti a medio /lungo termine ha
comportato costi per € 4.305.000 (€ 2.451.000 nel 2018/19).
Gli oneri accessori su finanziamenti variano da € 147 mila a
€ 149 mila.
Per quanto riguarda i proventi finanziari, l’importo di € 7.635.012
(€ 5.625.657 nel 2018/19), si riferisce a interessi attivi per attualizzazione
dei crediti.
Il requisito del
pareggio bilancio.
Il bilancio
2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020/21, a causa
della Pandemia Covid-19.
Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la
perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli
esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti
per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del
periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti
contrattuali.
Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo
per € 97.237.412.
Il
risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta negativo per € 40.320.833.
Il risultato prima delle imposte 2017-2018 risultava negativo
per € 9.887.822.
Ai fini del calcolo e del rispetto dei limiti del
“break-even” del Fair Play Finanziario, nella determinazione del “break-even
result” non si considereranno oltre i soli elementi come: gli altri
ammortamenti; plusvalenze e minusvalenze determinate da attività fisse che non
siano i calciatori; gli oneri finanziari determinati da investimenti
“virtuosi”; le spese per il settore giovanile e femminile, anche gli effetti
economici dovuti alla pandemia COVID.
Conclusioni.
Sulla perdita del 2019/20 hanno certamente influito gli
effetti delle misure per fronteggiare la pandemia COVID-19, come la disputa
delle partite a porte chiuse.
Come scritto dagli amministratori il trend reddituale negativo, non aiuta a far fronte al “rilevante fabbisogno finanziario”
di cui necessita la gestione dell’Inter, che deve far fronte ad un
indebitamento importante.
Tale situazione necessita del robusto supporto finanziario
della proprietà.