Luca Marotta
Per la continuità aziendale sono risultate importanti le
cessioni estive di Brozovic e Onana
oltre all’ulteriore rateizzazione del versamento delle ritenute concessa dalla Legge di Bilancio del 29 dicembre 2022.
Nel prevedibile futuro, è attesa la generazione di perdite
con conseguente assorbimento di cassa.
Al
30.06.2023, la voce debiti dello
Stato Patrimoniale ha raggiunto la cifra di € 807.377.862 (€ 881.150.062
nel 2021-22; € 827.623.779 nel 2020/21).
All’Assemblea
Ordinaria dei soci del 26 ottobre 2023 che ha approvato il Bilancio chiuso al
30.06.2023 il socio di maggioranza Grand Tower S.à.r.l.era rappresentato dal
procuratore dal dott. Giacomo
Previtali, munito di apposita delega di voto.
Nel
bilancio è scritto che in data 7 luglio 2022, FC Internazionale Milano SpA “ha ricevuto un atto di citazione da parte di China
Construction Bank (Asia) Corporation Limited, con il quale CCB ha promosso
presso il Tribunale Civile di Milano un'azione revocatoria contro la delibera
assembleare del 18 febbraio 2019 della Capogruppo, in materia di emolumenti degli Amministratori,
nel contesto di più ampie azioni di tutela dei propri interessi economici in
Cina.”
FC
Internazionale Milano SpA “intende provvedere a dare mandato ai propri legali
di svolgere un'analisi approfondita del caso e della giurisprudenza in materia
di revocatoria ordinarla e tutelare le proprie ragioni”. La causa è ancora in
corso. FC Internazionale Milano SpA “ritiene di avere validi motivi per
ottenere il rigetto delle domande delle controparti”.
Nel
2022/23 i compensi al Consiglio di Amministrazione ammontano a Euro 1.892.000.
Il 23 agosto 2022 è
stato sottoscritto un Settlement Agreement tra il Gruppo e la UEFA, con
rifenmento alle previsioni generali del UEFA Club Licensing and Financial
Sustainability Regulations
L'accordo vige nel 2021/22 sino alla stagione 2026/2027
inclusa e prevede come parametro di riferimento l'indicatore "Football
Earnings" ossia il pareggio del bilancio consolidato rettificato da talune
componenti (es. costi sostenuti per il settore giovanile, per il calcio
femminile etc.). L'accordo prevede una sanzione
certa e non condizionata di Euro 4 milioni, iscritta nel bilancio 2021-2022
nella voce 'Fondi per rischi ed oneri", ed una ulteriore potenziale
sanzione di massimi Euro 22 milioni sospesa in funzione del rispetto di valori
target di 'Football Earnings-negli anni di validità dell'accordo stipulato.
Inoltre dal punto di vista sportivo, il Gruppo FC Inter, nel
2022-2023 e nel 2023/2024, ha subito e subirà restrizioni in termini di
limitazioni per la registrazione di nuovi giocatori.
Il 9 febbraio 2023 il Gruppo FC Inter è stato convocato
dall'CFCB Club Financial Control Body ("CFCB'') per un incontro di
aggiornamento sui risultati raggiunti in base all'accordo transattivo firmato
nell'agosto 2022.
La voce “Debiti” è diminuita di Euro 73.442.200.
Il valore della produzione è diminuito del 3,2%, mentre i costi sono diminuiti dell’ 11,8% ad Euro 465.509.141
tuttavia, lo squilibrio economico permane.
L’ammortamento
dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori è diminuito
di 11,15 milioni di Euro, pari all’11,03% in meno rispetto all’esercizio
precedente.
Resta l’enorme problema del costo del debito finanziario che viene rinnovato con altro
debito con il conseguente importo notevole degli oneri finanziari. Nel 2022/23,
l’enorme peso degli oneri finanziari,
dovuto all’indebitamento, ha determinato una gestione finanziaria negativa
per €37,19 milioni di Euro in miglioramento rispetto all’esercizio precedente
di 48,33 milioni di Euro.
Il
nuovo BOND da 415 milioni di euro con scadenza 2027, riservato a investitori
istituzionali,è stato completato il 9 febbraio 2022 e ha avuto ha i seguenti
obiettivi:
-
riscattare le obbligazioni senior in circolazione con scadenza 2022 (per
complessivi 375 milioni)
-
rimborsare la revolving credit facility (da 50 milioni e concessa da Goldman
Sachs e Ubi Banca);
-
pagare commissioni e spese.
Il
rendimento di tale Bond è del 6,75%, in aumento sensibile rispetto al 4,875%
dei due precedenti bond
Dal punto di vista
sportivo la stagione sportiva 2022-2023, l’Inter è giunta terza nel
campionato di Serie A; ha vinto la Coppa Italia sconfiggendo la Fiorentina e la
Supercoppa Italiana battendo il Milan.
Nella
Champions League 2022-2023, l’Inter ha pero la finale col Manchester City.
Nella stagione sportiva 2021-2022, l’Inter è giunta seconda
nel campionato di Serie A; ha vinto la Coppa Italia.
Nella
Champions League 2021-2022, l’Inter è stata eliminata negli ottavi dal
Liverpool.
La Struttura del Gruppo
Gli azionisti del Gruppo F.C. Internazionale Milano al 30 giugno
2023, risultavano i seguenti: “Great Horizon S.
à r.l.”, società interamente facente capo a Suning Holdings Group Co., Ltd, con
il 68,55%; International Sport Capital S.p.A.,
con il 31,05%; Minoranze con lo 0,4%.
Nell’ambito
delle operazioni di rifinanziamento del debito, in data 15 maggio 2021, Great
Horizon S.a.r.L ha conferito le azioni detenute alla neocostituita Grand Tower S.à r.l..
L’area di consolidamento al 30 giugno 2023
comprende quindi, come società Capogruppo la società F.C. Internazionale Milano
Spa con INTER BRAND S.R.L. al 100%; INTER FUTURA S.R.L. al 100% INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.P.A. al
100% e M-I Stadio S.r.l. (consolidata con “equity method”) al 50%.
Il capitale di INTER MEDIA AND
COMMUNICATION S.R.L. è detenuto al
55,61% direttamente dalla Capogruppo FC Internazionale Milano SpA e al 44.39% è
detenuto indirettamente tramite Inter Brand S.r.l.
Inoltre la società, denominata “Shanghai Inter Brand Trading
Co., Ltd.”, risulta controllata da “Inter Brand S.r.l.”.
La
società “Shanghai Inter Brand Trading Co. Ltd”, e “Inter Brand China Co., Ltd.
in liquidazione”, controllate indirettamente dalla Capogruppo tramite Inter
Brand S.r.l., non sono state consolidate in quanto non rappresentano più un
investimento durevole per il Gruppo e le partecipazioni sono classificate alla
voce “Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni” dell’Attivo
Circolante.
Come scritto nella Relazione sulla
Gestione, il Gruppo Suning è una “multinazionale cinese operativa nel
mercato al dettaglio dell’elettronica di consumo”.
La continuità aziendale (“Going Concern”).
La continuità aziendale deve intendersi come attitudine
dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e
quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine
del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
I Revisori di PricewaterhouseCooupers S.p.A.
hanno richiamato l’attenzione “sull'informativa fornita dagli Amministratori
al paragrafo "Continuità aziendale"
della nota integrativa dove gli stessi indicano gli elementi e le
considerazioni effettuate per ritenere che il Gruppo operi in continuità
aziendale, inoltre sono attesi ulteriori apporti di natura finanziaria da parte
dell’azionista di maggioranza che ha manifestato il proprio impegno formale a
supportare finanziariamente il Gruppo per il prevedibile futuro.
Gli Amministratori
hanno redatto il bilancio consolidato secondo il principio della continuità
aziendale, tra le considerazioni effettuate dagli Amministratori figurano le
seguenti:
-
le performance sportive hanno permesso di ridurre la
perdita 2022/23 rispetto a quella 2021/22, permettendo un sensibile incremento
dei ricavi da biglietteria e da diritti televisivi rispetto al 2021/22 e,
compensando le minori plusvalenze realizzate.
-
Nonostanste la partecipazione alla finale di UEFA
Chmpions League 2022/2023 e i ricavi da
biglietteria record, si è registrata una perdita significativa
di € 85,4 milioni in miglioramento
rispetto a quella conseguita nella stagione 2021/2022 che era pari a Euro 140,1
milioni (-€245,6 milioni nel 2020/21).
-
l’Assemblea degli Azionisti della Capogruppo del 28 ottobre
2021 aveva approvato il bilancio chiuso al 30 giugno 2021, deliberando di rinviare il ripianamento
di tale perdita entro l’esercizio in chiusura al 30 giugno 2026, come previsto
dalle norme in materia. I provvedimenti normativi successivi hanno ampliato
alle perdite emerse nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2021 la disciplina
di “sterilizzazione”, riconoscendo pertanto la possibilità all’Assemblea degli
Azionisti di rinviare il ripianamento all’esercizio in chiusura al 30 giugno 2027.
-
La Capogruppo per l’esercizio 2021/2022 ha utilizzato l’opzione
di differimento della adozione immediata degli obblighi previsti dagli art.
2446 e 2447 del Codice civile, differendo la perdita per l’esercizio chiuso al
30 giugno
-
La perdita 2022/23 di FC Inter, pari a Euro 83.476.148, risulta invece
interamente coperta alla data di approvazione del bilancio consolidato 22/23, poiché
l'Azionista dl Riferimento, nel corso dei mesi di giugno e settembre
-
A causa delle perdite pregresse e della perdita del
2022/23, dal punto di vista patrimoniale il
patrimonio netto contabile di FC Internazionale Milano SpA risulta comunque negativo
al 30 giugno
2023, ma come previsto dalle norme succedutesi nel tempo, l'ammontare
complessivo delle perdite rinviate entro il quinto esercizio successivo ammonta
a circa Euro 342 milioni.
-
I migliori
risultati sportivi conseguiti non sono bastati, perché da un punto di vista
finanziario hanno permesso solo di compensare parzialmente l'assorbimento di
cassa della gestione caratteristica derivante dal conseguimento di perdite a
Conto Economico. Di conseguenza si è determinata la necessità per l'Azionista
di Riferimento di contribuire con risorse finanziarie aggiuntive nel 2022/23.
-
Per contenere le uscite finanziarie, nel mese di luglio
2022 la Capogruppo, tramite Generali Italia S.p.A., ha esteso la polizza
fideiussoria assicurativa ad ulteriori Euro 19,1 milioni raggiungendo l'importo
di Euro 45 milioni a garanzia dei saldi passivi del conto trasferimenti del
Gruppo a favore della Lega Nazionale Professionisti Serie A, Come previsto
delle norme regolamentari emanate dalla FIGC in materia di tesseramenti e
trasferimenti dei calciatori (in particolare, dal Comunicato Ufficiale della
FIGC n. 251/A, pubblicato in data 19 maggio 2022).
-
Nel corso del mese di dicembre 2022, come previsto dai
decreti emanati dalle Autorità Governative a supporto delle imprese per
combattere la crisi causata dagli effetti della pandemia Covid-19, si é
proceduto a rateizzare le scadenze relative a talune partite debitorie, in
particolare di nature fiscale.
-
A seguito delle operazioni descritte, al 30 giugno 2023
il Gruppo presentava disponibilità liquide per Euro 100.5 milioni.
-
La cessione di calciatori ha fornito ulteriori risorse.
Infatti,nel mese di luglio 2023, FC Inter ha proceduto alla cessione di Marcelo
Brozovic all'Al Nassr per un corrispettivo pari ad Euro 17,5 milioni e André Onana al Manchester United
per un corrispettivo pan ad Euro 50.2 milioni, che permetteranno al medesimo
nel prevedibile futuro di incamerare rilevanti risorse finanziane per far
fronte alle proprie obbligazioni.
Gli
Amministratori hanno scritto:
“Pur
in un contesto in cui ci si attende, nel prevedibile futuro, la generazione di
perdite ed il conseguente assortimento di cassa, soprattutto con riferimento
alla gestione caratteristica, caratterizzata da un elevato fabbisogno di cassa
operativo e finanziario, gli Amministratori hanno predisposto il presente
bilancio consolidato adottando il presupposto della continuità aziendale in
considerazione sia delle risorse finanziarie disponibili dal Gruppo che
dell’apporto di ulteriori risorse finanziarie attese da parte dell'Azionista di
Riferimento (Suning). tramite Grand Tower S à.r.l. che è controllante diretta
della Capogruppo “
Anche
il Collegio Sindacale ha richiamato
l’attenzione “sull'informativa fornita dagli Amministratori al paragrafo
"Continuità aziendale"
della nota integrativa.
Gli Amministratori
sostengono che presso Grand
Tower S.à.r.l. sia disponibile adeguata liquidità e che la stessa abbia
già manifestato il proprio impegno formale a supportare finanziariamente il
Gruppo per almeno dodici mesi dalla data di approvazione del presente bilancio
o fino alla data in cui verrà mantenuto il controllo del Gruppo con a capo FC
Internazionale SpA .
Il Patrimonio Netto.
L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and
Financial Sustainability Regulations Edition
Al 30.06.2023, risulta un patrimonio netto consolidato negativo per € 161.977.850 (-€ 86.605.192
nel 2021/22) nonostante le riserve di Rivalutazione.
Essendo
negativo, il Patrimonio Netto della Capogruppo al 30 giugno 2023 non rientra
nei limiti minimi di capitalizzazione previsti dal Codice Civile.
La
Capogruppo ha utilizzeto l’opzione di differimento della adozione immediata
degli obblighi di adottare provvedimenti a seguito della riduzione del capitale
sociale per perdite previsti dagli artt 2446 e 2447 del Codice Civile, differendo, all’esercizio in chiusura al
30 giugno 2027 il ripianamento della perdita dell’esercizio chiuso al
30 giugno 2022.
Di conseguenza, il Gruppo Inter opererà con patrimonio netto negativo e con perdite ripianabili in 5 anni per circa Euro 342 milioni.
Occorre
ricordare che nell’esercizio 2020-2021, l’Assemblea degli Azionisti
della Capogruppo del 28 ottobre 2021 deliberò il ripianamento della perdita al
30 giugno 2021 entro l’esercizio in chiusura al 30 giugno
Il
Decreto Milleproroghe n. 228/2021 (in vigore dal 31 dicembre 2021) convertito
con modificazioni della Legge n. 15 del 25 febbraio 2022, all’art. 3, comma
1-ter (proroga dei termini in materia economica finanziaria) ha ampliato alle perdite emerse
nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2021 (ovvero, per la Capogruppo,
all’esercizio in chiusura al 30 giugno
2027).
La
perdita 2022-2023 è stata ripianata con la conversione a riserva di parte del
Finanziamento soci.
Il Patrimonio Netto del bilancio Consolidato di F.C. Internazionale Milano S.p.A. al 30 giugno 2023, è negativo per -161.977.850; mentre al 30.06.2022 negativo per -86.605.192; al 30.06.2021 era positivo per € 53.450.988; al 30.06.2020 era negativo per € 36.948.957; al 30.06.2019 era negativo per € 4.555.168, al 30.06.2018 era positivo per € 3,8 milioni e, al 30 giugno 2017, era negativo per € 83,4 milioni.
La
composizione, al 30 giugno 2023, del patrimonio netto consolidato era la seguente:
capitale sociale pari ad € 19.195.313; Riserva da sovrapprezzo azioni per € 26.943.339
(€ 26.943.339 nel 2021/22); riserve di Rivalutazione - D.L. 104/2020 per €
203.867.123 (€ 203.867.123 nel 2021/22); Riserva versamento soci in conto in
conto futuro aumento di capitale risulta per € 252.112.089 (€ 242.112.089 nel 2021/22);
Riserva copertura perdite per € 41.704.748 (€ 41.704.748 nel 2021/22); Perdite
portate a nuovo per € 620.427.804 (€ 480.371.624
nel 2021/22) e perdita dell’esercizio
per € 85.372.658 (-€ 140.056.180 nel 2°21/22;-€ 245.579.264 nel 2020-21;-102.393.789
nel 2019/20; -€ 48.387.493 nel 2018/19; -€ 17.753.536 nel 2017/18; -€ 24.576.123
nel 2016/17).
Per quanto riguarda la Riserva sovrapprezzo azioni è rimasta
invariata rispetto all’esercizio precedente.
Per quanto riguarda la Riserva versamento soci in conto futuro
aumento di capitale risulta aumentata di € 10 milioni a causa della conversione
effettuata il 30giugno 2023 di un finanziamento soci. Un’altra conversione in riserva c/futuro aumento di
capitale del finanziamento soci è stata effettuata il 25 settembre 2023 per euro 86 milioni,
La variazione negativa
di € 75. 372.658, tra il patrimonio netto al 30.06.2023 e il patrimonio
netto al 30.06.2022, è dovuta alla perdita
dell’esercizio di € 85. 372.658 meno il finanziamento soci di € 10.000.000.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo
è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice,
tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità totale è pari a 0,81 (0,91
nel 2021/22), ciò vuol dire che i mezzi posseduti dall’Inter non hanno un
valore esposto sufficiente, a far fronte alle passività. Risulta necessario il
supporto finanziario della proprietà.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, è utilizzato per determinare l’eventuale carenza finanziaria, è l’indicatore
più importante del Fair Play Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare
il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della
società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi,
coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 1, superiore alla soglia minima stabilita
dalla FIGC per la serie A che è di 0,6. Per la stagione
sportiva 2023/24 il valore dell’indice di liquidità per il mercato è stato
fissato a 0,6 per la Serie A e 0,7
per la B e la C, mentre per le sessioni delle campagne trasferimenti del 2024-2025 la misura minima
dell’indicatore di liquidità a 0,7 per
tutte le Leghe e l’anno dopo a 0,8. Nel caso in cui non fosse stata
rispettata la soglia minima si sarebbe potuto colmare la differenza con
versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di capitale
integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed infruttiferi
dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due indicatori del Fair Play
Finanziario italiano avrebbe potuto ridurre l’importo da colmare di 2/3.
L’INDICE
DI I/NDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, è negativo.
Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale
sui mezzi propri, finanziando tutto.
Infatti, anche l’equity ratio è negativo.
L’Indebitamento Finanziario
Netto.
Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA
– Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations
Edition
- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento
e di quello immediatamente precedente
Il CFCB, può considerare:
i. Grado di leva
finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e
alle attività sottostanti;
ii. Redditività e
copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito
netto;
iii. Adeguatezza dei
flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso
del capitale del debito netto.
Le disponibilità liquide sono pari a € 100.515.644, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 139.183.539.
I debiti verso soci per finanziamenti
pari a Euro 128.505.477 (€ 81.235.696 nel 2021/22), di cui Euro 101 milioni riguardano la quota capitale del versamenti
a titolo di finanziamento fruttifero sottoscritti con Grand Tower S.a.r.l.,
oltre che gli interessi maturati ma non ancora liquidati alla data del 30
giugno 2023 sia nei confronti di Grand Tower S.a.r.l. che di Great Horizon
S.a.r.l.
Il
debito verso Grand Tower S.à.r.l. è di Euro 112,4 milioni (di cui Euro 101
milioni quota capitale ed Euro 11,4 milioni quota interessi).
Il
debito verso Great Horizon S.à.r.l. è di Euro 16,1 milioni, interamente
relativi alla quota interessi maturati ma non ancora liquidati.
La capitalizzazione dei finanziamenti soci è una costante della gestione Suning, complessivamente fino al 30 giugno 2023 ammontano a € 252.112.089. Nel dettaglio, il 26 giugno 2019, sono stati convertiti in “Riserva per versamento soci in c/futuro aumento capitale” finanziamenti per Euro 40 milioni; il 24 marzo 2020 per Euro 60 milioni il 22 giugno 2020 e per Euro 10 milioni; nell’esercizio precedente, erano stati convertiti in “Riserva per versamento in c/futuro aumento capitale” Euro 132,1 milioni, , il 30 giugno 2023, sono stati convertiti in “Riserva per versamento soci in c/futuro aumento capitale” finanziamenti per Euro 10 milioni.
I debiti bancari ammontano a
Euro 47.715 (€51.897 nel 2021/22) e segnano un decremento di € 4.182. Tali
debiti si riferiscono allo scoperto bancario utilizzato dalla controllata Inter
Futura.
Per
quanto riguarda le Obbligazioni figura
un debito di € 409.312.466 (€ 407.944.623 nel 2021/22).
La
controllata Inter Media in data 9 febbraio
Il Nuovo Prestito Obbligazionario ha la finalità di
estinguere anticipatamente i precedenti collocamenti emessi il 21
dicembre 2017 e il 31 luglio 2020, rispettivamente per un ammontare nominale di
Euro 300 milioni ed Euro 75 milioni ad un prezzo di emissione pari al 93%, con
scadenza al 31 dicembre 2022 e tasso fisso nominale a 4,875%.
Il
Nuovo Prestito Obbligazionario è stato emesso e collocato per un importo pari a
Euro 415 milioni, con tasso di interesse annuo pari al 6,75% e con scadenza al
9 febbraio 2027.
Tale
prestito, come le precedenti emissioni, è garantito dai flussi di liquidità
derivanti da sponsorship agreement e media contracts siglati dalla controlla
Inter Media oltre che i flussi derivanti dai proventi dei diritti UEFA e dei
diritti televisivi della Serie A e Coppa Italia generati dalla Capogruppo.
Il
piano di rimborso della linea capitale in rate semestrali, parte dal 30 giugno
2024, preceduto da un periodo di preammortamento con pagamento della sola linea
in conto interessi:
- 1
rata da Euro 3,57 milioni il 30 giugno 2024;
- 1
rata da Euro 3,69 milioni il 30 dicembre 2024;
- 1
rata da Euro 3,82 milioni il 30 giugno 2025;
- 1
rata da Euro 3,95 milioni il 30 dicembre 2025;
- 1
rata da Euro 4,08 milioni il 30 giugno 2026;
- 1
rata da Euro 4,22 milioni il 30 dicembre 2026;
- 1 rata finale per Euro 391,67 milioni entro il 9 febbraio
2027.
La rata in linea interessi in scadenza al 30 giugno 2022,
pari a Euro 10.972 migliaia, è stata regolarmente pagata.
Debiti per
finanziamento Soci,
I Debiti per finanziamento Soci ammontano a Euro 128.505.477
(€ 81.235.696 nel 2021/22).
Nel 2022/23 sono state erogate tranches di finanziamento
fruttifero di interessi al tasso fisso netto dell’11%:
il 22.02.2023 € 10 milioni;
il 16.03.2023 € 16 milioni;
il 17.04.2023 € 25 milioni.
Si aggiunga che il 25.09.2023 l’azionista di riferimento ha
prestato 76 milioni di Euro.
I crediti verso enti
settore specifico ammontano a € 72,1 milioni (€ 48,56 milioni nel 2021/22).
Gli importi
maggiori riguardanti le società nazionali riguardano: US Sassuolo Calcio
Srl per € 15.482.000; SOCIETA’ SPORTIVA CALCIO NAPOLI SPA per € 500.000; Salernitana
per € 4.730.000; ATALANTA BERGAMASCA CALCIO SPA 1.783.000; U.C. SAMPDORIA
S.P.A. per € 1.797.000; AS ROMA per € 2.418.000; Associazione Calcio MONZA SPA
per € 2.643.000.
Gli
importi maggiori riguardanti le Società Estere, pari a € 10,15 milioni, riguardano:
CLUBE
DE REGATAS DO FLAMENGO per € 3.000.000; STANDARD DE LIEGE SA per €3.500.000; STADE
REIMS per € 1.893.000; ALBACETE BALOMPIE S.A.D. per € 808 mila; ASTON VILLA
FOOTBALL CLUB per € 114 mila e Paris Saint Germain per € 489 mila.
I crediti verso società nazionali sono regolati presso la
stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni
debitorie.
I Debiti verso
enti settore specifico ammontano a € 97,53 milioni e riguardano i
rapporti con enti e società del settore e mostrano un decremento di € 48,1
milioni rispetto al 2021/22.
Nello
specifico, i debiti verso società calcistiche nazionali ammontano a € 75,62
milioni (€ 95,4 milioni nel 2021/22). Gli importi maggiori riguardano: SOCIETÀ
SPORTIVA LAZIO SPA con € 20,6 milioni; ATALANTA BC SPA con 22,22 milioni; US
SASSUOLO CALCIO SRL con 14,39 milioni ed EMPOLI FOOTBALL CLUB S.P.A. con 12,53
milioni.
I
debiti verso società calcistiche estere ammontano a € 10,77 milioni circa (€ 36,38
milioni nel 2021/22). Gli importi principali riguardano: MANCHESTER UTD F.C.
LTD con 3,79 milioni; PSV NV con € 5,5 milioni e VFL Rhede con € 8273 mila.
Per quanto riguarda i
debiti tributari rateizzati non correnti, nel caso dell’Inter, figurano €
27.205.648 e si riferiscono alla rateazione concessa fino a settembre 2027
dalle norme ai tempi del COVID e fino alla Legge di Bilancio del 29 dicembre
2022.
Nel 2022/23, il
debito finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore
sia al fatturato netto che al valore della produzione.
Il rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA, che è
positivo per € 82.701,35, risulta pari a 5,29. In altre parole, la differenza
tra ricavi e costi operativi, senza considerare gli ammortamenti, determinatasi
nel 2022/23, se si ripetesse negli anni successivi, riuscirebbe a rimborsare il
debito netto in più di cinque anni circa. Di solito il rapporto Net Debt/EBITDA
si giudica positivamente quando è inferiore a 2. Invece, quando supera 3, pone
dei dubbi sulla sostenibilità del debito, a maggior ragione occorre il sostegno
della proprietà.
Non emergerebbero
debiti finanziari per lo stadio.
Gli altri debiti.
In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, le società
di calcio richiedenti
La voce “debiti” iscritta nello stato patrimoniale è diminuita
da €
Tra i
debiti verso fornitori si
segnalano i debiti verso agenti Fifa per €
25.703.000 (€ 32,24 milioni nel 2021-22; € 35,58 milioni nel 2020-21; €
32,18 milioni nel 2019-20; € 25,19 milioni nel 2018-19; € 32 milioni nel
2017-18; € 24,7 milioni nel 2016-17; € 28,8 milioni nel 2015-16; € 28,2 milioni
nel 2014-15) ed i debiti verso il
Comune di Milano per fatture da ricever per € 10.151.000 riferiti ai
corrispettivi per affitto dello stadio da utilizzare a compensazione con le
migliorie effettuate dalla Capogruppo, che figurano nella voce
“Immobilizzazioni immateriali”.
I debiti verso il personale, variano da €
Il
motivo della riduzione risiede nel fatto che nel 2021/22 figuravano anche i
debiti per incentivi all’esodo a tesserati pari ad Euro 10,73 milioni per
calciatori non più impiegati nel progetto tecnico.
I debiti tributari variano da €
I
Debiti imposta IRAP ammontano a € 1.315.000 (€ 3.207.000 nel 2021/22).
La voce dei fondi rischi “2) per imposte, anche differite” è
esposta per € 7.445.816.
Gli altri Fondi rischi diminuiscono da €
Risultano
utilizzati € 4 milioni per il pagamento di un Settlement Agreement all’UEFA e
774 mila per un risarcimento transattivo per una controversia giudiziaria.
Il Rendiconto
Finanziario.
Le variazioni di Disponibilità liquide risultano negative
per € 38.667.895. Tale variazione negativa è dipesa dal flusso generato
dall’attività di investimento, che è stato negativo per € 60.438.062 e
dal flusso generato dall’attività operativa, che ha generato flussi negativi
per € 28.811.818 e dal flusso generato dall’attività di finanziamento, che ha
determinato flussi positivi per € 50.995.818.
Nel 2022/23 i flussi generati dall’attività operativa si
sono mostrati insufficienti.
La gestione cinese dell’Inter ha operato nella logica de “il debito paga il debito”, ovviamente
tale logica porta al conseguente aumento del debito. Il finanziamento soci ha determinato flussi positivi per € 51.000.000.
Nell’ambito dell’attività operativa, il flusso finanziario
prima delle variazioni del Capitale Circolante Netto risulta positivo per € 57.448.813.
Nel 2022/23, dal lato investimenti risultano uscite finanziarie per l’acquisto di Diritti pluriennali alle prestazioni Calciatori per € 22.339.020 (€ 115.728.672 nel 2021/22), totalmente coperte dal disinvestimento per la cessione di Diritti pluriennali alle prestazioni calciatori realizzato per € 39.527.818 (187.923.647 nel 2021/22).
Da evidenziare che la cessione dei calciatori ha finanziato l’acquisto
dei nuovi calciatori.
Il Valore della Rosa.
Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 134.850.030 (€ 224.546.194 nel 2021/22). La variazione è dovuta ad investimenti per € 23 mila (€ 120,23 milioni nel 2021/22), cessioni per un valore contabile netto di € 40 mila (€ 82,74 milioni nel 2021/22) ed ammortamenti per 89,95 milioni (€ 101,07 milioni nel 2021/22).
Tra i principali calciatori acquistati
figurano: Acerbi dalla Lazio per € 4.000; altri per € 10,5 mila e lo svincolato
Thuram per € 8 mila.
Tra i principali calciatori ceduti
figurano: Cesare
Casadei al Chelsea; Pinamomti (Sassuolo); Pompetti (Catanzaro) e gli svincolati Vidal e Sanchez.
Per
le acquisizioni a titolo temporaneo
figurano: Lukaku e Bellanova.
La Gestione Economica.
Nell’esercizio 2022/23,
il valore della produzione diminuisce da €
I costi della
produzione diminuiscono da €
Il valore della produzione consolidato 2022/23 risulta
diminuito del 3,2% rispetto al 2021/22.
Nel 2019-2020, il valore della produzione era pari a € 372.370.111.
Nel 2018-2019, il valore della produzione era pari a € 364.712.220. Nel 2017-2018,
il valore della produzione era pari a € 417.080.234.
La differenza principale riguarda la voce ricavi TV per la
disputa della finale della Champions League 2022/23.
Il fatturato netto, senza plusvalenze, prestiti aumenta da € 321,5 milioni a € 385,9 milioni.
I costi della produzione diminuiscono dell’ 11,8%, da
€ 527,91 milioni a € 465,51 milioni. Il 48,7% di tali costi è rappresentato dal
costo del personale e il 19,3% dall’ammortamento della rosa calciatori.
La
diminuzione è dovuta al decremento degli ammortamenti e al decremento del costo
del personale.
La differenza tra ricavi e costi della produzione risulta negativa
per 40.033.680 (-€88.268.678 nel 2021/22).
I Ricavi.
I
ricavi derivanti dalla cessione dei diritti
radiotelevisivi nazionali
risultano pari a € 87.069.000 (€84.239.107 nel 2021/22).
Per
quanto riguarda proventi televisivi UEFA,
che ammontano a € 99.582.000; mentre, nel 2021/22,
erano pari a € 62.303.836. L’incremento dipende dal percorso migliore in UEFA
Champions League 2022/23-
I ricavi commerciali, risultano diminuiti,
da € 85,78 milioni a € 74,5 milioni.
Il decremento è dovuto dal venir meno dei
ricavi da “naming rights” e dal fatto che il contratto con “ebay” è stato
stipulato a condizioni meno favorevoli.
I Proventi da sponsorizzazioni pari
ad Euro 54.4378.000 (€43.497.058 nel
2021/22) riguardano i corrispettivi riconosciuti dallo “Sponsor Ufficiale” “Wavemaker
– Paramount+” e dallo “Sponsor Tecnico" Nike, dal Jersey Sponsor-back
(Lenovo) e dal Jersey Sponsor- sleeves (ebay – da gennaio 2023); nonché
“Sponsorship EU in house /Regional/Global” I ricavi per “Sponsorship EU/ in House” nella sostanza riguardano ricavi
da concessione di spazi promo pubblicitari.
I
proventi pubblicitari risultano pari a € 6.964.000.
Nel
Conto economico consolidato dell’Inter, i proventi relativi ai diritti
d’archivio RAI-Infront e a “Inter TV, risultano pari complessivamente a € 9.881.000.
I proventi commerciali e royalties
risultano pari € 13.160.000 (€ 6.472.314 nel 2021/22).
I ricavi da gare, variano da € 37,66 milioni a € 78,97 milioni.
I ricavi
da gare prima squadra (Botteghino) risultano pari a € 56.829.148, nel 2021/22 risultavano pari a € 34.485.624,
Gli abbonamenti sono aumentatati, da €
1.569.645a € 22.139.373.
I
ricavi da Coppe Internazionali risultano pari a € 27.396.000. Tali ricavi, nel 2021/22,
erano pari a € 8.009.000.
Gli incassi da gare di
campionato in casa ammontano a € 23.477.000 (€ 22.630.000 nel 2021/22) e
quelli per le gare di TIM Cup a € 5.371 .000 (€ 5.426 .000 nel 2021/22).
I ricavi da tornei e amichevoli, passano da € 20 mila a € 585
mila.
I contributi in conto
esercizio pari a € 17.466.000 (€ 16.612.651 nel 2021/22), nella tabella
sopra classificati tra gli altri ricavi, riguardano principalmente i contributi
della Lega legati ai premi della Tim Cup e aumentati a seguito delle vittorie e
ai ricavi collettivi esclusi i diritti audiovisivi.
La
voce del Conto Economico “Altri ricavi e
proventi diversi”, ammontante a Euro 18.055.000 (€22.999.055
nel 2021/22), riguarda per Euro 4.707.000 i
ricavi relativi alla ripartizione da parte della LNPA di somme da risarcimento
danni a seguito della transazione con l’emittente televisiva MediaPro;
sopravvenienze attive e insussistenze del passivo per € 10.551.000 (€ 11.894.000
nel 2021/22); rimborsi assicurativi inerenti agli infortuni patiti dai
calciatori della Prima Squadra per Euro 650.000, i ricavi da Inter Academies
per Euro 914.000 (€897.000 nel 2021/22); rilascio degli accantonamenti
effettuati, pari ad Euro
Dl
primo luglio 2022 non è più permesso capitalizzare i costi del vivaio, che nell’esercizio precedente ammontavano ad
€ 8.899.515 (€8.849.667nel 2020/21).
Il
Player Trading.
Il Player Trading dell’Inter nel 2022/23 evidenzia un risultato negativo. La differenza tra plusvalenze e minusvalenze non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori rappresentato dagli ammortamenti.
Le plusvalenze diminuiscono da €
Le minusvalenze
da cessione dei diritti alle prestazioni calciatori risultano pari ad Euro 634.125
(€ 50.536 nel 2021/22) e riguardano principalmente il settore giovanile.Le
minusvalenze da cessione diritti pluriennali, riguardano principalmente Gambalo,
Fonseca e Djibril,
I
costi per l'acquisizione temporanea delle prestazioni dei calciatori, pari
a€ 10.975.748 (€ 270.000 nel2021/22) si riferiscono a Lukaku e Bellanova.
Per
quanto riguarda, le cessioni di calciatori a titolo temporaneo,
ammontanti a € 1.052.500 (€1.246.479 nel 2021/22) riguardano Lorenzo Pirola e Lucien
Agoumè.
Gli altri oneri da
gestione calciatori, pari a Euro 1.493.487 (€4.723.285 nel 2021/22),
sono principalmente relativi ai contributi di solidarietà maturati
nell’esercizio relativi alle operazioni di mercato con club internazionali
riguardanti la cessione dei calciatori di Achraf Hakimi.
Gli altri
proventi da gestione calciatori, ammontano a Euro 9.652.751 (€2.469.482 nel 2021/22), sono relativi ai premi diversi
da campagna trasferimento calciatori maturati per i calciatori Jens Odgaard,
Achraf Hakimi, Matteo Politano, Nicolò Zaniolo e Davide Bettella, per Euro 7.188.000;
ai proventi FIFA legati alla partecipazione dei calciatori della Prima Squadra,
con le rispettive nazionali, al Mondiale
in Qatar per Euro 2.050.000.
Gli ammortamenti della rosa calciatori, sono diminuiti
di 11,14 milioni di Euro, da € 101,07 milioni a € 89,93 milioni.
I Costi della Produzione.
Il costo dei dipendenti, al 30 giugno
I compensi
contrattuali dei calciatori sono diminuiti da €
I
diritti di immagine ammontano a € 1.339.000 (€ 2.452.000 nel 2021/22).
Il numero di calciatori è aumentato da
Gli ammortamenti e le svalutazioni complessivi sono pari a €
122.205.712 (€ 168.735.438 nel 2021/22), di cui € 89.925.000 per ammortamenti
rosa calciatori (€ 101.071.000 nel 2021/22) ed € 6,7 milioni per l’ammortamento
relativo alla capitalizzazione dei costi vivaio (€8,21 milioni nel 2021/22). Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano ad € 1.831.228 (€
1.844.157 nel 2021/22).
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il
personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei
calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto,
comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da
sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties,
i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da
cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative
Minusvalenze. Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del
personale, il valore è di 0,786.
I costi per godimento dei beni di terzi sono
pari a € 13.654.081 (€ 12.765.041 nel 2021/22). L’importo maggiore dei costi
per godimento dei beni di terzi, riguarda la concessione d’uso dello Stadio per
Euro 5.163.000 (€ 4.758.000 nel 2021/22). I Canoni licenza d’uso diversi variano
da €
I costi per
prestazioni di servizi diminuiscono da €
Gli altri accantonamenti diminuiscono da €
Bisogna
osservare che nel 2017/18 era negativa per € 34,7 milioni.
Gli
oneri finanziari pari a € 39,02 milioni (€ 49,97 milioni nel 2021/22),
riguardano interessi passivi su debiti verso factoring per circa € 522.000 (€
7.867.000 nel 2021/22), interessi
passivi su debiti verso controllanti per € 6.270.000 (€ 4.800.000 nel 2021/22),
gli oneri per il prestito
obbligazionario per € 29.380.000
(€ 25.387.000 nel 2021/22), Oneri
accessori su finanziamenti e prestiti obbligazionari € 295.000 (€ 5.463.000 nel 2021/22) e oneri finanziari su debiti
verso banche per € 5.000.
L’attualizzazione dei prestiti a medio /lungo termine ha
comportato costi per € 3.114.000 (€ 4.924.000 nel 2021/22).
Per quanto riguarda i proventi finanziari, l’importo di € 695
mila (€ 955 mila nel 2021/22), si riferisce a interessi attivi per
attualizzazione dei crediti.
La regola della
stabilità.
Nella
sostanza per il principio cardine della stabilità, del nuovo Regolamento UEFA,
è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno scarto di Euro 60
milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle transazioni.
Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-
Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la
perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli
esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti
per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del
periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti
contrattuali.
Ai fini del Regolamento del Fair
Play Finanziario, il periodo di monitoraggio per il 2022/23 è stato
esteso e copre quattro periodi di rendicontazione, ovvero gli esercizi che
terminano nel 2018, 2019, 2020 e 2021;
La UEFA
stessa ha comunicato che, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà
come un unico periodo il bilancio 2019-2020 e 2020-2021.
Nel caso in questione, il risultato prima delle imposte è negativo per € 77.228.355.
Il risultato prima
delle imposte 2021-2022 risulta negativo per € 136.602.520.
Il risultato prima delle imposte 2020-2021 risulta negativo
per € 239.474.029.
Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo
per € 97.237.412.
Il
risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta negativo per €
40.320.833.
La somma algebrica del risultato prima delle imposte per il 2019/20,
202021, 2021/22 e il 2022/23; è
negativa per € 550,5 milioni tuttavia il 2021/22 andrà valutato unitamente al 2019/20.
L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione
del “Break-even result” ora denominato “Football
Earnigs” ai fini del Financial Fair Play.
Da tale risultato si possono escludere i costi per il settore giovanile,
la squadra femminile, gli altri ammortamenti che non riguardino i calciatori.
Il saldo delle
imposte, è negativo per 8,14 milioni di Euro di cui imposte correnti
pari a Euro 8.745.150; imposte differite positive pari Euro 414 mila.
Il risultato consolidato del Gruppo Inter dell’esercizio 2022/23
presenta la perdita di € 85.372.658 (€ 140.056.180 nel 2021/22).
Ai fini del calcolo e del rispetto dei limiti del “break-even” del Fair Play Finanziario, nella determinazione del “Football Earnigs” non si considereranno: gli altri ammortamenti; plusvalenze e minusvalenze determinate da attività fisse che non siano i calciatori; gli oneri finanziari determinati da investimenti “virtuosi”; le spese per il settore giovanile e femminile, anche gli effetti economici dovuti alla pandemia COVID.
Conclusioni.
La gestione caratteristica è caratterizzata da un elevato
fabbisogno di cassa operativo e finanziario.
Per
le prospettive di gestione nel futuro è significativo che si sia evidenziato
che nonostante il miglioramento dei risultati sportivi sia previsto un
ulteriore esercizio in perdita con relativo assorbimento di cassa col
necessario intervento finanziario della proprietà.
Bisognerà coprire la perdita dell’esercizio 2020/21 e dell’esercizio 2021/22 che hanno potuto godere delle dilazioni quinquennali per la copertura complessivamente per circa 342 milioni di Euro.
Entro
il 9 febbraio 2027 bisognerà rimborsare il prestito obbligazionario per 475
milioni di Euro,
Dalle notizie di stampa trapelate sembra che l’Inter non intenda aderire alla Superlega e rimanere legata all’UEFA.