mercoledì 15 giugno 2022

Il Regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA: “Squad cost rule”

Luca Marotta


jstargio@gmail.com

 

Uno dei pilastri fondamentali del nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA – Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”), è la regola del costo della squadra (the squad cost rule).

La regola è contenuta nell’articolo 92 titolato “Calculation of squad cost ratio”, che si occupa del calcolo e nell’articolo 93, che è intitolato “Squad cost rule”, che si occupa di fissarne il limite . Entrambe sono contenute nel capitolo Requisiti per il controllo dei costi (“Cost control requirements”).

L’articolo 93 del Regolamento recita:

“A licensee’s squad cost ratio for the licence season must be no greater than the defined limit of 70%.”

“Il rapporto riguardante i costi della squadra di un licenziatario per la stagione della licenza non deve superare il limite definito del 70%.

Nel comunicato di presentazione dell’UEFA, del 7 aprile 2022, è scritto “The regulation limits spending on wages, transfers, and agent fees to 70% of club revenue” e si afferma che con la regola: “Squad cost rule” si otterrà un migliore controllo in relazione agli stipendi dei giocatori e ai costi di trasferimento, limitando la spesa per stipendi, trasferimenti e commissioni degli agenti al 70% dei ricavi del club.

Occorre evidenziare che il nuovo regolamento, a differenza del precedente Regolamento “UEFA Financial Fair Play Edition 2018”, non si limita ad auspicare/raccomandare che il solo costo del personale non superi il 70% del Total Revenue, ma attua di fatto una specie di controllo dei costi di gestione della squadra, una specie di costo del personale allargato ai costi di trasferimento e alle commissioni degli agenti.

Nella “Spiegazione” fornita dall’UEFA del nuovo regolamento sulla sostenibilità finanziaria del 7 aprile 2022 è evidenziato che il nuovo regolamento prevede che i club siano soggetti per la prima volta al controllo dei costi della squadra. Di fatto, la regola del controllo dei costi limita la spesa per gli stipendi di giocatori e allenatori, trasferimenti e compensi agli agenti al 70% dei ricavi del club, per tale motivo, regola raffrontando i costi della squadra e i ricavi del club, tende a legare i costi della squadra alle prestazioni, che generano i ricavi, e serve a contenere il surriscaldamento dei salari e del calciomercato oltre che dei costi di trasferimento dei giocatori.

Nella sostanza il volume dei ricavi, che in linea teorica dipende dalle prestazioni sportive, determina il costo della squadra.

Le valutazioni saranno eseguite in modo tempestivo e le violazioni comporteranno sanzioni pecuniarie e misure sportive predefinite.

L'implementazione graduale della regola vedrà la seguente evoluzione della percentuale: 90% nel 2023/2024; 80% nel 2024/2025 e 70% nel 2025/2026.

Il processo decisionale durante la stagione delle licenze porrà una maggiore enfasi sulle informazioni finanziarie aggiornate, compresa la finestra estiva dei trasferimenti prima dell'inizio delle competizioni UEFA per club.

L’articolo 92 che si occupa di fornire i criteri utili per il calcolo del rapporto, al primo comma determina i criteri per definire l’importo da collocare al “numeratore” ossia il costo squadra.

Il costo squadra di un licenziatario da collocare al numeratore è calcolato come la somma di:

a) spese per dipendenti;

b) ammortamento/svalutazione dei costi calciatori; e

c) costi di agenti/intermediari/soggetti collegati (se non già inclusi).

Il denominatore del rapporto costo squadra è la somma di

a) ricavi operativi rettificati; e

b) utile/perdita netta da cessione di registrazioni dei calciatori (net profit/loss on player disposal).

Appare evidente che il costo di gestione della squadra debba essere confrontato con il fatturato netto aumentato delle plusvalenze. Di conseguenza la valutazione delle plusvalenze per l’importanza assunta sarà oggetto di attenti controlli. In effetti l’allegato J al punto J 9 tratta della Valutazione al fair value delle operazioni di scambio di giocatori.

Gli elementi del rapporto costo squadra sono definiti nell'allegato K.

I ricavi operativi rettificati sono calcolati come somma delle seguenti voci come descritto nell'allegato J:

- Ricavi da biglietteria;

- Ricavi da Sponsorizzazioni e pubblicità;

- Ricavi per Cessione Diritti di trasmissione TV;

- Ricavi per Attività commerciali (al netto dei costi direttamente attribuibili alla vendita della merce);

- Ricavi – Solidarietà UEFA e montepremi

- Ricavi – Altri proventi operativi (al netto dei costi direttamente attribuibili ad attività non calcistiche legate al club).

I periodi da considerare per il calcolo del rapporto costo squadra sono:

12 mesi fino al 31 dicembre durante la stagione delle licenze per gli elementi da i) a iv) indicati nel comma 1 dell’articolo 92, che sono i seguenti:

i. employee benefit expenses in respect of relevant persons;

ii. amortisation/impairment of relevant persons’ costs; and

iii. costs of agents/intermediaries/connected parties (if not included in i or ii above);

divided by the sum of :

iv. adjusted operating revenue;

mentre, per quanto riguarda le plusvalenze bisogna considerare il valore medio annuale nell’arco di 36 mesi.

I licenziatari che hanno una data di riferimento contabile annuale diversa, come il 31 maggio o 30 novembre, possono, in via eccezionale, richiedere un periodo alternativo.

Nell’Allegato L sono riportate le sanzioni che comportano le violazioni della regola del costo della squadra

Il principio è che la violazione della regola del costo squadra, è soggetto di u sanzione disciplinare finanziaria decisa dal CFCB, in base in base alla misura in cui il rapporto costo squadra del licenziatario è eccedente del limite definito e il numero di violazioni da parte del licenziatario nelle tre stagioni di licenza in corso e precedenti.

La sanzione disciplinare finanziaria sarà trattenuta in modo permanente dalla UEFA dalla solidarietà UEFA e dai premi in denaro che il licenziatario otterrà dalla sua partecipazione alle competizioni UEFA per club nella stagione delle licenze. Se la solidarietà e il premio in denaro generato dalle competizioni UEFA per club è inferiore alla sanzione disciplinare finanziaria, il club pagherà la differenza entro un termine stabilito dalla CFCB.

Se si ritiene che un licenziatario abbia commesso una violazione significativa della regola del costo della squadra, il CFCB applicherà ulteriori misure disciplinari oltre alla sanzione disciplinare finanziaria in conformità con l'elenco fornito nelle regole procedurali che disciplinano l'Organo di controllo finanziario dei club UEFA.

La violazione della regola del costo della squadra è considerata significativa se:

a. il rapporto costo squadra per la stagione della licenza è superiore di oltre il 20% al limite definito nell'articolo 93; oppure

b. il rapporto di costo della squadra per la stagione delle licenze è superiore di oltre 10% al limite definito nell'articolo 93 e ha superato una o più volte il limite definito nell'articolo 93 nelle tre stagioni delle licenze precedenti; o

c. il rapporto costo squadra per la stagione della licenza è superiore al limite definito nell'articolo 93 e il suo rapporto costo squadra ha superato il limite definito nell'articolo 93 due o più volte nelle tre stagioni precedenti della licenza.

La sanzione pecuniaria deve essere calcolata in proporzione all'eccedenza rispetto al limite fissato del rapporto costo squadra. In altri termini, la sanzione disciplinare finanziaria che dovrà essere imposta dal CFCB sarà una percentuale dell'eccedenza sul limite del rapporto di costo della squadra del licenziatario, in base alla gravità della violazione e al numero di volte delle violazioni della regola del costo della squadra commesse dal licenziatario nelle ultime quattro stagioni delle licenze (compresa la stagione delle licenze).

Quando si dispone la sanzione disciplinare finanziaria, il CFCB dell’UEFA considererà la tabella di seguito.

Griglia dei provvedimenti disciplinari finanziari

(Pag, 114 UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Annex L - Implications of breaches of the squad cost rule)


Il livello della sanzione disciplinare finanziaria è calcolato come percentuale dell’eccesso del rapporto costo squadra del licenziatario.

Il livello massimo è raggiunto con la quarta violazione.

Il livello minimo è raggiunto con la prima violazione in caso di eccedenza entro il 10% rispetto al limite.

lunedì 13 giugno 2022

Consolidato Newcastle United 2020/21: perdita di £ 12,2 milioni.

 


Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Il bilancio consolidato, al 30 giugno 2021, di “Newcastle United Limited” evidenzia una perdita al netto delle imposte di £ 12,2 milioni (2019/20: perdita al netto delle imposte £ 22,5 milioni), pari a € 14,2 milioni (cambio al 30.06.2021: £ 1 = € 1,1654).

Il bilancio è stato approvato dagli attuali amministratori per il periodo di 11 mesi fino al 30 giugno 2021. Il bilancio precedente si riferisce ai 13 mesi conclusi il 31 luglio 2020, ovviamente l'esercizio finanziario comprendeva la stagione 2019-20.

Il bilancio consolidato, al 30 giugno 2021, di “Newcastle United Limited” costituisce di fatto l’ultimo bilancio attribuibile alla gestione di Mike Ashley. Il 7 ottobre 2021, ha fatto il debutto in English Premier League, il Fondo Sovrano dell’Arabia Saudita “Public Investment Fund” (PIF) insieme a PCP Capital Partners e RB Sports & Media con l'acquisto di Newcastle United Limited.

Il fatturato è diminuito da £ 152,6 milioni a £ 140,19 milioni

Nella stagione sportiva 2020-21 il Covid-19 ha continuato ad esercitare effetti negativi anche dal punto di vista economico su tutti gli aspetti delle operazioni del Gruppo.

L'intera stagione 2020-21 si è svolta senza la presenza di tifosi tranne l'ultima partita in casa disputata con la ridotta capacità del pubblico. Le attività commerciali non legate alle partite sono state fortemente limitate.

Gli Amministratori hanno evidenziato che né l’esercizio 2020-21, né quello precedente, dal punto di vista comparativo “riflettono un esercizio finanziario "normale" per il Gruppo”. Senza considerare l’impatto della pandemia, le entrate del Gruppo non avrebbero subito un impatto significativo per quanto riguarda l'estensione dell’esercizio a 13 mesi nel 2019-20, seguita dalla riduzione a 11 mesi dell’esercizio 2020-21; mentre, i costi operativi avrebbero dovuto registrare un aumento proporzionale nel 2019-20, seguito da una diminuzione nel 2020-21.

La causa è da ricercare nel fatto che la maggior parte delle entrate del Gruppo si verifica durante la stagione sportiva (di solito 10 mesi su 12); mentre, i costi, soprattutto - stipendi e ammortamenti dei calciatori - maturano in modo più uniforme nell'intero periodo contabile.

Dal punto di vista sportivo, la stagione sportiva 2020/21 si è conclusa con il dodicesimo posto con 45 punti (tredicesimo nel 2019/20 con 44 punti). In FA Cup il Newcastle United si è fermato al terzo turno.

In English League Cup ha raggiunto i quarti di finali.

Il Gruppo.

Il 7 ottobre 2021 la cordata costituita dal gruppo di investimento guidato dal Fondo Pubblico di Investimento (PIF) e comprendente anche PCP Capital Partners e RB Sports & Media ha completato l'acquisizione del 100% del capitale sociale di Newcastle United Limited.

PCP Capital Partners è una società di venture capital e private equity con sede in 31 Hill St, Londra, Regno Unito.

RB Sports and Media è un'istituzione sportiva fondata nel 2002 dai fratelli Reuben. L'acronimo RB sta per Reuben Brothers.

In precedenza, fino al 7 ottobre 2021, Mike Ashley era il proprietario del Newcastle United tramite la società “St James Holdings Limited”, che appartiene al Gruppo “MASH Holdings Limited”.

“St James Holdings Limited” controllava “Newcastle United Limited”.

Al 30.06.2021, “Newcastle United Limited”, risulta controllare 21 società di cui 20 inattive, tra cui il club di calcio denominato: “Newcastle United Football Company Limited”.

Al 30.06.2020, “Newcastle United Limited”, risulta controllare 21 società di cui 19 inattive. La società “nufc.co.uk Limited”, che si occupava dello Sfruttamento dei diritti di Internet e dei media, nel 2021 non risulta più attiva.

Il 7 ottobre 2021, St James Holdings Limited ha venduto il 100% del capitale sociale di “Newcastle United Limited” a “PZ Newco Limited”. Di conseguenza la parte controllante finale di “Newcastle United Limited”è ora il Fondo Pubblico di Investimento (PIF).

PZ Newco Limited è una società costituita il 6 gennaio 2020 con sede legale a Londra, Greater London. PZ Newco Limited è attiva da 2 anni. Attualmente ha 4 amministratori.

La Continuità Aziendale (Going Concern).

I Revisori di RSM UK Audit LLP hanno concluso che l'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale nella preparazione del bilancio è appropriato.

Io ogni caso, dopo l'acquisizione effettuato il 7 ottobre 2021, i nuovi proprietari hanno immesso nel Gruppo fondi propri per un totale di 167,9 milioni.

Tali fondi sono stati utilizzati, in parte per il saldo del prestito in essere dovuto a St James Holdings Limited e in parte per effettuare investimenti significativi nella rosa dei giocatori durante la finestra di trasferimenti del gennaio 2022.

La Struttura Patrimoniale

Il totale dell’attivo è diminuito del 20,9% ed è finanziato con i mezzi di terzi per il 95,7%. Invero, la maggior parte dei mezzi di terzi (58,7%) è costituita dal finanziamento della proprietà.

Le immobilizzazioni immateriali pari a £ 101,83 milioni, incidono per il 53,5% sul totale dell’attivo e riguardano il valore dei diritti pluriennali netti alle prestazioni dei calciatori.

Le immobilizzazioni materiali sono pari a £ 54,49 milioni (€56,8 milioni), incidono per il 28,6% sul totale dell’attivo. Il valore netto della voce terreni e fabbricati è di £ 53.400.000, mentre il costo storico è di £ 97.731.000.

Per quanto riguarda le passività (Liabilities), prevale il passivo corrente per £ 158.174.000, di cui £ 106,9 milioni il finanziamento della proprietà.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è di poco superiore a 1, essendo pari a 1,05.

Ciò vuol dire che il valore dei beni del club è sufficiente, ma di poco, per pagare i debiti. Tuttavia una parte rilevante del debito riguarda la proprietà.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,19, ciò vuol dire che l’attivo a breve non è in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia il debito a breve comprende il finanziamento della proprietà, pari al 62% del debito a breve.

Tale indice risulta in netto peggioramento rispetto al 2019/20, quando era pari a 0,41, a causa dell’ulteriore drastico calo del ricavi da Match Day.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a -0,05.

Tuttavia, l’indice risulta in peggioramento rispetto al 2019/20, quando era pari a - 0,09.

L’equity ratio è pari al 4,3%.

Nella sostanza, si è ricorso al capitale di terzi, per finanziare l’attivo. La maggior parte del capitale di terzi è rappresentato dai prestiti fatti dal proprietario.

Il Valore della Rosa.

Il valore contabile netto della Rosa dei calciatori è aumentato da £ 80,3 milioni a £ 93,7 milioni.

La variazione è dipesa da acquisti per £ 40,8 milioni, ammortamenti per £ 32,3 milioni e cessioni per un valore contabile residuo di £ 101,83 milioni.

L’incidenza del valore contabile della rosa sull’attivo è del 53,5%.

Tra i calciatori acquistati figurano: Callum Wilson (AFC Bournemouth); Jamal Lewis (Norwich City) e Rodrigo Vilca (Deportivo Municipal).

Tra i calciatori ceduti figurano: Dan Barlaser (Rotherham).

Dopo la chiusura dell’esercizio, con l’ingresso della nuova proprietà, è stato cambiato il tecnico e sono stati acquistati e venduti alcuni giocatori. Il costo netto di questi trasferimenti, escluse le spese accessorie, è stato di 112 milioni di sterline (2020: £ 36 milioni).

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per £ 8,2 milioni (£ 20,4 milioni nel 2019/20). La variazione negativa rispetto all’esercizio precedente è determinata dal risultato negativo dell’esercizio.

Essendo positivo è conforme a quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario edizione 2018.

La Posizione Finanziaria Netta.

L’indebitamento finanziario netto diminuisce da £ 169,3 milioni a £ 119,35 milioni.

Le disponibilità liquide risultano pari a £ 17,48 milioni.

I debiti finanziari riguardano Obblighi derivanti da contratti di leasing finanziario e di acquisto a rate Per £ 77 mila e prestiti per £ 4.964.000, il prestito a termine è stato interamente rimborsato nell'agosto 2021.

Il debito bancario è praticamente inesistente.

La maggior parte del debito riguarda il finanziamento soci infruttifero (di M. J. W. Ashley), pari a £ 106,9 milioni, privo di interessi e rimborsabile su richiesta.

I crediti per l’acquisto di calciatori ammontano a £ 6,6 milioni.

I debiti per l’acquisto di calciatori sono azzerati. Non essendo presenti debiti fiscali e previdenziali non correnti, un indebitamento finanziario netto inferiore al fatturato. Tra l’altro, il debito finanziario è nei confronti del socio di riferimento.

Il Rendiconto Finanziario.

La variazione delle disponibilità liquide è stata negativa per £ 45.195.000.

Tale variazione è dipesa da flussi di cassa negativi generati dall’attività operativa per £ 24.874.000; da flussi di cassa negativi generati dall’attività di investimento per £ 24.835.000; da flussi di cassa positivi generati dal servizio di finanza per £ 4.514.000.

Nella sostanza l’attività operativa ha assorbito cassa, ma anche l’attività di investimento lo ha fatto a causa del prevalere degli investimenti sui disinvestimenti

La Gestione Economica.

Il fatturato complessivo è diminuito di 12,4 milioni di sterline (8%), passando da 152,6 a 140,2 milioni di sterline.

Il fatturato pari a £ 140,19 milioni è diminuito di £ 12,4 milioni rispetto al 2019/20 segnando un decremento dell’8,1%.

I ricavi da gare sono pari a £ 176 mila e mostrano una riduzione del 99% ed un’incidenza dello 0,1%. Il decremento dei ricavi da gare è dovuto al fatto che il campionato di Premier League 2020/21 si è disputato con gli stadi a porte chiuse con esclusione dell'ultima partita casalinga della stagione.

I ricavi da media e TV sono aumentati del 12,4% a £ 119,3 milioni (€ 93,6 milioni) da £ 106,1 milioni, con un’incidenza dell’ 85,1%. L’esercizio 2019/20 era stato influenzato dalla quota di rimborso del club dovuta alle emittenti in relazione alla conclusione ritardata della stagione 2019-20. Nell’esercizio 2020/21 le apparizioni in diretta TV sono state 18 (15 nel 2019/20).

I ricavi commerciali e gli altri ricavi ammontano a £ 20,75 milioni (£ 29,08 milioni nel 2019/20) e segnano un decremento del 28,6% ed un’incidenza del 14,8%. Le entrate commerciali, in senso stretto, sono diminuite di 8,3 milioni di sterline (32%), passando da 25,08 milioni di sterline a 17,57 milioni di sterline, a causa della riduzione delle entrate da parte di due dei principali partner commerciali del club, insieme alla perdita di entrate da eventi, catering durante le partite, club shop e altre attività commerciali.

Gli Altri ricavi ammontano a £ 3,17 milioni.

La distribuzione del fatturato, a causa della pandemia COVID-19, vede il prevale dell’incidenza dei ricavi per diritti TV.

Il costo del personale del club, risulta in diminuzione di £ 5,3 milioni (- 4,7%) per un totale di £ 106,82 milioni (€ 124,5 milioni).

Nel 2019/20, il costo del personale ammontava a £ 112,15 milioni. Il rapporto tra costo del personale e fatturato netto è del 76,2%. Il numero dei dipendenti a tempo pieno è stato di 291.

Il risultato positivo della cessione calciatori non riesce a coprire gli ammortamenti.

Pertanto, il risultato del Player Trading è negativo per £ 30.576.000, mentre nell’esercizio precedente era negativo per £ 32,4 milioni.

La Gestione finanziaria è negativa per £ 95 mila.

Il risultato consolidato netto mostra una perdita di £ 12,19 milioni, mentre nel 2019/20 la perdita era pari a £ 22,54 milioni.

Il Punto di Pareggio (Il “Break-even result”.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020/21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019/20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non quello alla data di chiusura del bilancio.

La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli esercizi 2017/18, 2018/19; 2019/20 e 2020/21 è positiva per £ 24,5 milioni. Pertanto, il Newcastle non avrebbe problemi per quanto riguarda il Break–even Rule.

Il Newcastle potrebbe escludere dal calcolo le spese per il settore giovanile, per il settore femminile, gli ammortamenti che non riguardino la rosa dei calciatori, le spese per lo sviluppo della comunità ed eventuali partite contabili “no money”.

Conclusioni.

L’ingresso del Fondo Sovrano Saudita PIF, avvenuto il 7 ottobre 2021, certamente segna una svolta per le prospettive future del Newcastle. In effetti la stagione sportiva 2021-22, dopo un intervento nella fase del calciomercato invernale, si è conclusa all’undicesimo posta con 49 punti, segnando un miglioramento rispetto alle due stagioni precedenti.

Dopo l'acquisizione, la nuova proprietà ha immesso nel Gruppo fondi propri per un totale di £ 167,9 milioni, che sono serviti in parte a saldo del prestito in essere dovuto a St James Holdings Limited e in parte per effettuare investimenti significativi nella rosa dei giocatori durante la finestra di trasferimenti del gennaio 2022.

 

domenica 5 giugno 2022

Bilancio Genoa 2021: perdita di 42,73 milioni, incertezza significativa sulla continuità aziendale.



Luca Marotta

 

jstargio@gmail.com

 

Il Genoa ha chiuso il bilancio d'esercizio 2021 con una perdita di Euro 42,73 milioni nonostante la sospensione degli ammortamenti dei diritti pluriennali calciatori, immobilizzazioni materiali e immateriali per l’importo di € 43.388.025.

Grazie alla rivalutazione, effettuata nell’esercizio precedente, il patrimonio netto al 31.12.2021 è risultato positivo per Euro 4,68 milioni.

L’effetto della pandemia COVID-19 ha esercitato un impatto notevole sui conti del Genoa.

I ricavi da gare sono diminuiti del 64,8% rispetto al 2020, che di per sé segnava un livello minimo negli ultimi esercizi.

Nel 2021 gli effetti negativi della Pandemia COVID, hanno determinato lo svolgimento delle partite a porte chiuse e la riapertura con accesso limitato.

A causa della riduzione della liquidità nel settore calcio, le plusvalenze, fondamentali per la gestione economica e la continuità aziendale si sono mantenute ad un livello basso. Senza dubbio, il crollo delle plusvalenze è una delle conseguenze del COVID che ha ridotto gli scambi di calciatori, come conseguenza della riduzione di liquidità a disposizione dei club di calcio.

In definitiva, se fossero stati calcolati gli ammortamenti, il Genoa avrebbe manifesta un livello di perdita molto importante.

Nel mese di settembre 2021 è stata ufficializzata la vendita del pacchetto di maggioranza al fondo “777 Partners”.

Notizie recenti narrano di tensioni tra 777 Partners e il vecchio azionista di maggioranza Preziosi (Link: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Genoa/20-04-2022/genoa-tensione-preziosi-777-partners-sara-scontro-440133402483.shtml )

Il Genoa è risultato destinatario, in data 21 febbraio 2022, di una Relazione Conclusiva di Indagine elaborata dalla Procura Federale presso la FIGC ed avente ad oggetto la "Segnalazione della Co.Vi.So.C. in ordine alla valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società professionistiche ai fini dell'iscrizione ai rispettivi campionati"

La Procura Federale si è concentrata sulle seguenti transazioni:

-          Operazione di cessione dei diritti alle prestazioni del calciatore ROVELLA Nicolò,

-          Operazioni dì acquisto dei diritti alle prestazioni dei calciatori PETRELLI Elia e PORTANOVA Manolo.

In definitiva l’indagine non ha prodotto risultati.

Dal punto di vista sportivo il bilancio 2021, riguarda il secondo semestre della stagione sportiva 2020/21 conclusasi con il traguardo della permanenza in Serie A all’undicesimo posto, e il primo semestre della stagione sportiva 2021/22, conclusasi con la retrocessione in SERIE B al diciannovesimo posto.

Il bilancio 2020, riguarda il secondo semestre della stagione sportiva 2019/20 conclusasi con il traguardo della permanenza in Serie A al diciassettesimo posto, e il primo semestre della stagione sportiva 2020/21, conclusasi con il traguardo della permanenza in Serie A all’undicesimo posto.

La continuità aziendale.

Negli esercizi precedenti, molte volte, di fatto, la continuità aziendale del Genoa CFC, è dipesa principalmente dalle plusvalenze.

I revisori di “Ria Grant Thorthon S.p.A.” hanno evidenziato nella loro Relazione un richiamo di informativa riguardante la Continuità aziendale e “quanto descritto nel paragrafo 6.2 'Evoluzione prevedibile della Gestione e nella Sezione 7 'Continuità aziendale", della relazione sulla Gestione all'interno dei quali gli Amministratori indicano l'esistenza di un'incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento”.

Gli Amministratori hanno segnalato la predisposizione di un nuovo Piano di Business, che contempla due possibili scenari riguardanti la permanenza o meno nella Serie A.

ll Piano prevede;

-          contenimento del costo del lavoro;

-          espansione dei ricavi da diritti audiovisivi e sponsorizzazioni;

-          realizzare plusvalenze per conseguire redditività operativa ed equilibrio finanziario.

Gli Amministratori, hanno segnalato la possibilità di far ricorso all'intervento del nuovo azionista di riferimento, che si è reso disponibile, qualora necessario ai fini della continuità aziendale, a sostenere la società.

Gli Amministratori, hanno comunque redatto il bilancio utilizzando il presupposto della continuità aziendale e i Revisori non hanno espresso rilievi con riferimento a tale aspetto.

La Struttura Patrimoniale.

Il totale dell’Attivo è aumentato del 4% da € 281,56 milioni a € 292,83 milioni. I“Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori” sono aumentati del 6,8% e rappresentano il 33,7% dell’attivo, se si considerassero anche i Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori settore giovanile.

Il valore della partecipazione in imprese controllate rappresenta il 7,7% dell’attivo e ammonta a € 22.473.000. Tale importo riguarda la partecipazione totalitaria in “Genoa Image S.r.l.”. Tale società ha chiuso il bilancio al 31.12.2021 con un utile d’esercizio di Euro 380.512, con un patrimonio netto di Euro 14.024.773, con una differenza di € 8.448.227 rispetto al valore di carico della partecipazione nel bilancio della controllante

Il totale delle immobilizzazioni materiali ammonta a € 486.027 (€ 298.431 nel 2020).

Tra i crediti non sono evidenziati crediti verso la controllante; mentre nel 2020 erano pari a € 19.851.159.

I crediti verso controllate sono pari a Euro 3.131.640 (€ 5.581.412 nel 2020).

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,02 (1,05 nel 2020), ciò vuol dire che il valore dei beni posseduti dal club, così come esposti in bilancio e grazie alla rivalutazione effettuata, risulterebbe sufficiente per pagare i debiti, comprensivi anche dei risconti passivi.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,46879, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

Grado Copertura Patrimonio Calciatori

Indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è del 4,74%, di conseguenza i diritti pluriennali di calciatori risultano finanziati soprattutto dal capitale di terzi.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 4.681.984 grazie alle riserve di rivalutazione pari a € 50.202.468.

Nel 2020 era positivo per € 14.388.554; nel 2019 era negativo per -5.471.713; nel 2018 era negativo per € 15.702.547; nel 2017 era negativo per € 10.852.234; nel 2016 era positivo per Euro 73.011; nel 2015 era negativo per Euro 8,83 milioni e nel 2014 era negativo per Euro 6,3 milioni.

La variazione negativa di 9.295.257 è stata determinata principalmente dalla perdita di esercizio di € 42.730.096 e da Versamenti in conto futuro aumento di capitale per € 33.023.525.

L’indebitamento finanziario.

I debiti finanziari, esclusi i debiti verso la controllante per consolidato fiscale, aumentano da € 78,3 milioni a € 85,4 milioni e finanziano il totale dell’attivo, per il 30,3% (27,8% nel 2020).

I debiti verso le banche diminuiscono di € 1.366.942, da € 45.184.028 a € 43.817.086.

I debiti verso banche riguardano i due mutui erogati da Banca Carige con scadenza nel 2023 e i debiti per i finanziamenti pluriennali garantiti da SACE S.p.A. (come previsto nel Decreto Legge Liquidità n. 23 dell'8 aprile 2021 convertito, con modificazioni, dalla Legge 5 giugno 2021 n.40 per aver introdotto misure urgenti per favorire l'accesso al credito alle imprese), ottenuti con Banca Sistema S.p.A., Banco Azzoaglio e Banca Mediolanum S.p.A.

Il ricorso a finanziamenti pluriennali garanti da SACE S.p.A., è uno strumento concepito per mitigare gli effetti negativi del COVID.

I debiti verso altri finanziatori sono pari a € 36.854.127 (€ 33.138.145 nel 2020) e registrano un incremento del 13,2% e finanziano il 12,6% dell’attivo. Tale voce riguarda debiti per operazioni di factoring “autoliquidanti” con Banca Sistema S.p.A, Banca Carige.

L’indebitamento finanziario netto ammonta a € 82,8 milioni (€ 78,18 milioni nel 2020), considerando le disponibilità liquide pari a circa 545 mila Euro, risulta in aumento rispetto al 2020 di circa € 9,3 milioni (+10,2%).

L’EBITDA è negativo per -€ 32.239.409 (-€ 22.243.005 nel 2020).

I crediti verso Enti-settore specifico risultano pari a € 96,6 milioni (€ 61,4 milioni nel 2020), mentre i debiti verso Enti-settore specifico, pari a € 94,5 milioni (€ 75,4 milioni nel 2020), finanziano il 32,3% dell’attivo.

Se considerassimo anche il saldo positivo di € 2,1 milioni, che essenzialmente dipende dall’attività di calciomercato, l’indebitamento finanziario aumenterebbe a € 92 milioni (€ 35,2 milioni nel 2020), cifra superiore al fatturato netto.

La nozione di Net debt, intesa, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (che riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco), deve essere considerata ai fini del conteggio.

L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 116,7 milioni risulta superiore al volume dei ricavi netti e non sarebbe conforme a quanto auspicato dalla normativa.

Il Regolamento del Financial Fair Play Edition 2018 ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso del Torino, al 31.12.2021, sono assenti debiti per la costruzione di un nuovo stadio. Nel caso del Genoa, al 31.12.2021, non sono presenti debiti per costruzione di un nuovo stadio.

I debiti verso l’Erario e gli altri debiti.

I debiti verso l’Erario aumentano da € 61.858.756 a € 74.969.524, di cui € 42.492.748 a breve termine. Tali debiti rappresentano il 25,6% delle fonti di finanziamento dell’attivo.

Il 41,37% dei debiti tributari riguarda quelli rateizzati:


Il debito residuo rateizzato al 31/12/2021 ammonta a € 31.012.697 (€ 27.866.770 nel 2020). Gli importi rateizzati maggiori riguardano l’IVA. Complessivamente per l’IVA rateizzata residua un debito quota capitale di € 21.703.559 (€ 21.056.512 nel 2020).


Gli altri debiti tributari non rateizzati, riguardano, le ritenute Irpef per retribuzioni tesserati comprese le transazioni ammontano a € 25.791.719 (€ 16.227.082 nel 2020), quelle relative ai premi sono pari a 3.032.319 (€ 1.816.526 nel 2020).

A febbraio 2022 il Genoa ha versato contributi e ritenute per oltre 25 milioni di Euro.

I debiti verso Istituiti di previdenza ammontano a € 5.733.185 (€ 4.336.353 nel 2020), di cui € 5.196.718 (€ 3.621.032 nel 2020) riguardano il debito INPS.

La voce “debiti diversi” aumenta da € 26.567.967 a € 33.258.336. In questa voce dovrebbe essere ricompreso il debito verso il personale.

Al 31.12.2021 i fondi accantonamento rischi ammontano a € 5.839.643 (€ 6.221.668 nel 2020).

Il Valore della Rosa.

Nell’attivo di bilancio figurano diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per € 97.540.895 (€ 91.306.499 nel 2020), diritti sportivi dei calciatori delle giovanili per € 1.151.200 (€ 1.506.533 nel 2020).

Il grafico mostra come dal 2011 in poi il valore contabile netto della rosa si sia sgonfiato, almeno fino al 2017, pur rimanendo sostanzialmente costante il costo del personale. Dal 2018 c’è un’inversione di tendenza, il valore dei diritti iscritti in bilancio torna ad essere maggior del costo del personale. Nel 2020, anche a causa della rivalutazione effettuata, il valore contabile netto della Rosa risulta ampiamente superiore al costo del personale, come nel 2021.


Rilevante è anche il dato relativo alla capitalizzazione dei costi del vivaio, allocato tra le immobilizzazioni immateriali per € 10.268.217 (€ 10.268.217 nel 2020), che significa che il Genoa spende molti soldi per il settore giovanile. Nel 2021 non sono stati effettuati ammortamenti.

La Gestione economica.

Il valore della produzione diminuisce da € 75.265.394 a € 74.513.516, con un variazione negativa dell’ 1%.

I costi della produzione sono pari a € 121.191.536 (€ 103.268.092 nel 2020) e sono aumentati del 17,4%.

Lo squilibrio economico è molto evidente: i costi della produzione (senza calcolare tutti i costi) aumentano del 17,4% il valore della produzione diminuisce dell’1%.

La differenza tra valore e costi della produzione è negativa per 46.678.020, nel 2020 era negativa per € 28.002.696.

I Ricavi.

Sul bilancio del Genoa esercitano una notevole influenza i proventi televisivi. Nel 2021 i proventi televisivi risultano diminuiti di circa 7,36 milioni di Euro da € 43.730.416 a € 36.370.531, con un’incidenza del 74,5% sul fatturato netto e del 48,8% sul valore della produzione.

Nel 2020 e 2021 l’incidenza percentuale sul valore della produzione risulta importante rispetto agli anni precedenti a causa del crollo delle plusvalenze.

La rappresentazione grafica seguente, riguardante l’evoluzione del fatturato netto per componenti, mostra chiaramente la “teledipendenza” del fatturato netto del Genoa dai ricavi per la cessione dei diritti televisivi, che è ulteriormente aumentata negli anni del COVID-19.


I ricavi da gare sono diminuiti del 64,8%, da € 1,98 milioni a € 697 mila, a causa delle partite disputate a porte chiuse e la riapertura dello stadio con accesso limitato. I ricavi da gare incidono sul valore della produzione per lo 0,9% e sul fatturato netto per l’1,4%.

I ricavi da abbonamenti si sono azzerati, perché non è stata effettuata la campagna abbonamenti, pertanto sono diminuiti da € 1.743.915 a € zero.

I ricavi da gare di Coppa Italia sono pari a € 17.180, nel 2020 erano pari a € 17.648.

I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 2.202.047 (€ 1.711.130 nel 2020) e risultano in aumento del 28,7%. Lo Sponsor Ufficiale è mancato e non figura tra i ricavi 2021 (€ zero nel 2020), lo Sponsor Tecnico Basic Italia S.p.A. ha contribuito con € € 1.919.415 (€ 1.557.761 nel 2020) e le altre sponsorizzazioni ammontano a € 282.632 (€ 153.369 nel 2020).

Nel 2022 Pool Pharma, Genoa Cfc e 777 Partners hanno annunciato la sottoscrizione di un accordo di sponsorship per la stagione sportiva 2021/22.

I ricavi televisivi aumentano di € 7.359.885, da € 43.730.416 a € 36.370.531. Occorre evidenziare che i Proventi televisivi della Serie A sono gestiti collettivamente dalla Lega e sono divisi in parti uguali solo per una quota pari al 50%; mentre, il 20% spetta sulla base del "radicamento sociale" e il 30% in base ai risultati sportivi.

I ricavi televisivi fanno riferimento al secondo semestre della stagione sportiva 2020/2021 e al primo semestre della stagione sportiva 2021/2021 con risultati sportivi non molto buoni.

Negli ultimi tre esercizi la media dei ricavi TV è superiore ai 40,2 milioni di Euro.

I ricavi e proventi diversi risultano pari ad Euro 2.376.410 (€ 3.489.102 nel 2020).

Tra le sopravvenienze attive figura l’importo di € € 1.002.231 tra cui un valore di € 525.106 relativo alle agevolazioni fiscali in tema IRAP e altre sopravvenienze per minori passività non più dovute ,

Il “Player trading”.

Il bilancio del Genoa tradizionalmente evidenzia anche una “dipendenza da player trading” notevole, dovuta all’importo elevato delle plusvalenze realizzate, a causa della continua movimentazione nella rosa calciatori, con acquisti, cessioni.

Nel 2021, le plusvalenze, pari a € 10,41 milioni, hanno dovuto fronteggiare minori ammortamenti a causa della scelta di sospendere il calcolo degli ammortamenti della rosa calciatori.

Tuttavia, le minusvalenze sono state pari a €,5,24 milioni, gli altri oneri di gestione calciatori sono risultati pari a € 7,99 milioni e l’acquisto temporaneo di calciatori è risultato pari a € 313 mila (€ 819 mila nel 2020).

Il risultato del Player Trading risulta comunque positivo per € 9 milioni.

Nella sostanza, nell’esercizio 2021, è stata decisiva la sospensione del calcolo degli ammortamenti.

Nel conto economico sono evidenziate plusvalenze da cessione diritti pluriennali per € 10.408.345

 (€ 11,68 milioni nel 2020; € 79.65 milioni nel 2019; € 48,9 milioni nel 2018; € 30,4 milioni nel 2017; € 31,9 milioni nel 2016 e € 30,9 milioni nel 2015), che rappresentano il 15,5% (51,7% nel 2020) del valore della produzione.

Negli ultimi tre esercizi la media delle plusvalenze realizzate è stata di € 33,9 milioni di Euro; negli ultimi 5 anni è stata di 36,2 milioni di Euro.

La maggiore plusvalenza realizzata ha riguardato: Eldor Shomurodov, ceduto alla Roma per € 16.728.338 con una plusvalenza di 10.237.624.

I ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori aumentano da € 207.000 a € 1.703.455.

I prestiti effettuati riguardano:

-          Paleari Alberto per il 2021-22 Benevento Calcio per € 65.000

-          Agudelo Kevin per il 2021-22 Spezia Calcio per € 45.455

-          Czyborra Lennart per il 2021-22 Arminia Bielefeld per € 75.000

-          Calò Giacomo per il 2020-21 Pordenone Calcio per € 18.000

-          Bani Mattia per il 2020-21 Parma Calcio 1913 per € 1.500.000

Gli altri proventi da gestione calciatori riguardano Proventi derivanti da Premi valorizzazione e rendimento calciatori. I Proventi derivanti da Premi valorizzazione e rendimento calciatori sono stati pari a € 13.553.019 e sono riferiti per € 13.421.073 ai seguenti calciatori:

-          Rovella Nicolò (FC Juventus) per € 7.500.000

-          Salcedo Eddie (Fc Internazionale) per € 2.500.000

-          Perin Mattia (FC Juventus) per € 500.000

-          Kouamé Christian (ACF Fiorentina) per € 1.500.000

-          Lapadula Gianluca (Benevento Calcio) per € 500.000

-          Shomurodov Eldor (AS Roma) per € 477.952

-          Lovato Matteo (Calcio Padova) per € 375.000

-          Schafer Adras (DAC Dunajska Streda) per € 38.219

-          Calò Giacomo (Pordenone Calcio) per € 20.000

-          Pellegri Pietro (AC Milan) per € 7.404

-          Altri Varie per €2.500.

I costi da acquisizione temporanea prestazioni calciatori ammontano a € 313.236 (€ 819.381 nel 2020) e l’importo maggiore riguarda Czyborra Lennart (Atalanta) per € 163.636 seguito da Zajc Miha (Fenerbahce SK) per € 90.000.

Le minusvalenze derivanti da cessione diritti pluriennali sono state pari a € 5.243.552 (€ 6.072.223 nel 2020). L’importo maggiore riguarda la risoluzione di Chitolina Carniel Jandrei, che ha provocato una minusvalenza di € 1.851.087, seguita dalla Risoluzione Contrattuale di Schoene Lasse, che ha provocato una minusvalenza di € 1.838.491 e dalla Risoluzione Contrattuale di Brlek Petar, che ha provocato una minusvalenza di 1.428.974.

Gli altri oneri di gestione calciatori pari ad Euro 7.998.171, includono Euro 6.461.365 per costi per la valorizzazione dei calciatori, l’importo maggiore riguarda Badelj Milan SS Lazio per € 1.950.000.

Gli ammortamenti calciatori, a causa della scelta di continuare nella sospensione effettuata, sono diminuiti di circa 1,2 milioni di Euro da € 5,76 milioni a € 4,54 milioni.

In di disposizioni legislative il Genoa si è avvalso anche nel corso del 2021 della facoltà di sospensione degli ammortamenti. Nello specifico, per i calciatori l'impatto della sospensione degli ammortamenti nel 2021, con riferimento al piano di ammortamento originario, si è manifestato sulle seguenti voci:

- diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori prima squadra per € 35.103.620;

- diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori settore giovanile per € 488.749.

In aggiunta il valore totale della sospensione dell’ammortamenti costi vivaio è stato pari a € 4.229.653.

I costi.

I costi del personale pari a € 77.470.890 (€ 62.540.784 nel 2020) superano il valore della produzione e rappresentano il 104% del valore della produzione.

Se considerassimo il Fatturato Netto tale percentuale salirebbe al 158,6%.

Le entrate del Genoa non sono sufficienti per pagare il personale.

L’incidenza del costo del personale sui costi della produzione è del 63,9%. Il costo del personale tesserato ammonta a € 72.377.680 (€ 57.000.894 nel 2020).

Al 31/12/2021, il numero dei dipendenti è di 196, di cui 56 calciatori (195 nel 2020, di cui 55 calciatori).

Per gli ammortamenti il Genoa ha optato per la sospensione del calcolo prevista dalla normativa.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali totali sono pari a € 4.541.582 (€ 4.871.010 nel 2020). Quelli riguardanti la rosa dei calciatori, a causa della sospensione, ammontano a € 3.080.537 (€ 2.841.788 nel 2020), di cui Euro € 637.533 (€ 1.987 nel 2020) per i calciatori del settore giovanile.

I costi per prestazioni di servizi aumentano del 31,9%, da € 11.534.034 a € 15.211.804. Tali spese comprendono i costi specifici tecnici pari a € 4.571.225 (€ 4.403.144 nel 2020), riguardanti le consulenze tecnico sportive per l’acquisto di calciatori e i costi per l’osservazione di calciatori. Le spese amministrative, pubblicitarie e generali aumentano di € 1.637.906, da € 4.009.342 a € 5.647.248.

Dal grafico seguente, emerge come il costo del lavoro del Genoa, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti dei calciatori, nel corso degli anni sia stato ampiamente superiore al fatturato netto, tuttavia nel 2015 sembrava confermarsi una tendenza verso il riallineamento del costo del lavoro col fatturato netto. Tale tendenza è venuta meno dal 2017, anche a causa della riduzione del fatturato netto.

I costi per godimento beni di terzi ammontano a € 2.175.153 (€ 2.061.178 nel 2020). L’affitto di impianti e campi sportivi ammonta a € 1.208.000 (€ 1.265.000 nel 2020), mentre l’affitto di impianti e campi sportivi per il settore giovanile risulta pari a € 287.000 (€ 189.576 nel 2020).

La gestione finanziaria, è negativa per € 7,16 milioni (- € 4,12 milioni nel 2020) a causa degli interessi passivi verso banche per € 2.727.824 (€ 2.878.544 nel 2020) e altri interessi passivi per € 4.446.549 (€ 1.374.542 nel 2020).

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 53.835.025; nel 2020 era negativo per € 32.122.069; nel 2019 era positivo per € 20.093.975, nel 2018 era negativo per € 385.446.

Le imposte sul reddito risultano negative determinano componenti positivi per € (11.104.929); nel 2020 l’effetto negativo era di € 1.312.766.

Le imposte sul reddito riguardano:

l’IRAP corrente che è pari a € 2.229.657 (€ 349.247 nel 2020) e l’ IRAP differita con un effetto positivo per € 1.665.402 (negativo per € 963.519 nel 2020). Nel 2020, i proventi da consolidato fiscale ammontano ad € 7.349.904 (€ zero nel 2020).

Le imposte determinano un risultato netto negativo per € 42.730.096 (€ 33.434.838 nel 2020).

Il Pareggio di bilancio del Financial Fair Play dell’UEFA.

Ai fini del Fair Play Finanziario, il bilancio 2021 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2020, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2020 e 2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli esercizi 2018, 2019, 2020 e 2021, è negativo per € 66,24 milioni.

Occorre dire che tale risultato è anche comprensivo dello storno dei costi per il Vivaio, il cui dato aggregato è di circa 11,88 milioni di Euro, mentre il dato aggregato degli ammortamenti non rilevanti è trascurabile.

Conclusioni.

Per il bilancio 2021 sul tema continuità aziendale è apparsa la frase “significativa sulla continuità aziendale”.

Sicuramente la retrocessione in Serie B complica la questione, inoltre occorrerà un robusto sostegno finanziario del nuovo azionista di maggioranza.