Luca Marotta
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 del Gruppo Milan
evidenzia una perdita di € 91,3 milioni, mentre nel 2013 la perdita
consolidata, al netto delle imposte, ammontava a € 15,7 milioni.
Ai fini del Fair Play Finanziario, è evidenziato un
patrimonio netto negativo “deteriorato”, che è l’indicatore numero 2 previsto
dall’articolo 62, la cui violazione espone a delle sanzioni. Per quanto
riguarda il rispetto della “Break-even Rule”, la perdita esposta costringerà il
Milan ad adottare misure rigorose per il raggiungimento dell’equilibrio
economico, tenendo presente che la soglia di tolleranza, per il terzo periodo
di monitoraggio, si ridurrà a 30 milioni di Euro.
La perdita del bilancio consolidato è inferiore a quella del
bilancio di esercizio della società AC Milan SpA, che è pari a € 99.069.918,75
(perdita di € 22.519.944,11 nel 2013). Le altre società controllate, tra cui
Milan Entertainment S.r.l. e Milan Real Estate S.p.A., hanno generato degli
utili.
Secondo l’Amministratore Delegato Galliani, “a parità di
condizioni rispetto ai precedenti esercizi, il risultato di bilancio avrebbe
registrato una perdita pari a 46,4 milioni di euro, per lo più imputabile alla
mancata qualificazione alla Champions League edizione 2014/2015”. Inoltre,
sempre secondo Galliani “ad acuire il divario hanno poi contribuito due eventi
non ricorrenti, quali:
-
il venir meno dei presupposti per la valorizzazione dei
benefici derivanti dall’adesione al consolidato fiscale, al quale le società
del Gruppo Milan aderiscono, che ha consigliato il prudenziale azzeramento dei
benefici riferiti ad esercizi precedenti, pari a 21,0 milioni di euro e la
mancata iscrizione di quelli correnti per 16,4 milioni di euro;
-
l’integrale stanziamento degli oneri spettanti per la
residua durata del contratto (e dunque sino al 30 giugno 2016) relativi al
personale tecnico esonerato nel corso del 2014, ammontanti a 7,5 milioni di
euro.”
Un azionista ha osservato che il discorso relativo alla
mancata partecipazione alla Champions League resta valido anche per il bilancio
2015 e che occorre porre attenzione sul progetto sportivo che ripercuote i suoi
effetti sui risultati economici.
Dal punto di vista sportivo, nell’anno solare 2014, il Milan,
nel primo semestre relativo alla seconda parte della stagione sportiva 2013/14,
è giunto ottavo in campionato non qualificandosi, dopo molti anni, per le
competizioni europee. Nel secondo semestre del 2014, relativo alla prima parte
della stagione sportiva 2014/15, le prestazioni in campionato non sono apparse
brillanti, con una posizione di media classifica.
La continuità
aziendale.
Nel punto 4 della Relazione della Società di Revisione,
Reconta Ernst & Young S.p.A., al bilancio consolidato del Gruppo Milan, si
richiama l’attenzione, per quanto riguarda i principali rischi ed incertezze ed
evoluzione prevedibile della gestione, in merito all’impegno a fornire a
supportare finanziariamente il Gruppo garantito dall’Azionista Fininvest
S.p.A., per almeno dodici mesi dalla data di approvazione del bilancio al
31/12/2014, che è stato approvato il 28 aprile 2015.
Pertanto, la gestione del Gruppo Milan non si autofinanzia e
continua ad aver bisogno del supporto finanziario del suo Azionista di
maggioranza. Si aggiunga che il Milan gode di linee di credito a fronte di
lettere di “patronage” della controllante Fininvest S.p.A. per un ammontare di
390 milioni di Euro.
Il Valore del Milan.
L’A.C. Milan S.p.a. è società soggetta all’attività di
direzione e coordinamento da parte di Fininvest S.p.a., che ne possiede il
99,93% delle azioni, pari a n. 47.966.271.
A.C. Milan S.p.a. controlla al 100% Milan Entertainment
S.r.l. e Milan Real Estate S.p.A. oltre a Fondazione Milan –Onlus e controlla
al 50% M-I Stadio Srl.
Nel bilancio al 31.12.2012 di Fininvest S.p.a., la
partecipazione di controllo di AC Milan S.p.a. era esposta per un valore €
357.678.000.
Nel bilancio al 31.12.2013 di Fininvest S.p.a., la
partecipazione di controllo di AC Milan S.p.a. era esposta per un valore €
361.428.000. La differenza tra il valore del 2013 e il valore del 2012 è dovuta
al versamento in conto capitale di € 3.750.000, effettuato nel gennaio 2013 per
esigenze di natura finanziaria di AC Milan SpA.
Nel corso del 2014 sono stati effettuati versamenti in conto
capitale per 64 milioni di Euro, da parte di Fininvest SpA.
E’ presumibile che il valore al 31.12.2014 sia aumentato di
64 milioni di Euro, pari ai versamenti in conto capitale effettuati da
Fininvest Spa durante tutto il 2014.
Pertanto è molto probabile che il valore di AC Milan nel bilancio
Fininvest Spa al 31.12.2014, ammonti a Euro 425.428.000.
In data 20 marzo 2015, l’Azionista Fininvest SpA per far
fronte alle necessità finanziarie di AC Milan SpA ha effettuato versamenti in
conto capitale e/o copertura perdite per complessivi 60 milioni di Euro.
Da quanto sopra si può dedurre che il valore di AC Milan SpA
esposto nel bilancio Fininvest SpA al 20 marzo 2015 sia di 485.428.000 Euro.
Dopo che in più comunicati, da parte di Fininvest SpA, la
stessa ha smentito voci di trattativa sulla cessione di AC Milan spa,
precisamente:
“14-02-2015: Fininvest: smentita trattativa vendita Milan”;
“16-02-2015: Fininvest: nuova smentita su Milan”;
“07-03-2015: Dichiarazione portavoce Fininvest su
indiscrezioni relative al Milan”;
in data 02-05-2015 è stato diffuso un comunicato stampa dal titolo
“Fininvest: incontro con Mr Bee positivo”.
In
tale comunicato è affermato che “la collaborazione proposta, ancora da definire
in molti punti, prevede l’acquisizione da parte di una cordata finanziaria di
una quota di minoranza e che il controllo del club rimanga saldamente nelle
mani del Presidente Silvio Berlusconi e della Fininvest".
In quei giorni, sono state ipotizzate delle cifre sul valore
del pacchetto di maggioranza di AC Milan Spa, pari a circa il doppio del valore
di libro potenziale. Cifre molto vicine al valore di riferimento del Bayern
Munchen, con cui è stato venduto un pacchetto di minoranza alla società
Allianz. Con la differenza che il Bayer Munchen, ha uno stadio, ha una rosa
competitiva, produce utili e distribuisce dividendi.
Quasi in contemporanea con la trattativa con Mr. Bee, la
rivista Forbes forniva la sua valutazione su AC Milan Spa, che era pari a 775
milioni USD, considerando il valore del Brand pari a 109 milioni di dollari
USA.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il 56,9% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni e i
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono per il 24,8% sul
totale dell’attivo. La voce terreni e fabbricati incide sul totale dell’attivo solo
per il 3,7% (3,3% nel 2013.
Le immobilizzazioni immateriali sono diminuite da € 185,8
milioni a € 146,9 milioni, anche per la diminuzione del valore del parco
calciatori.
I debiti totali sono diminuiti di € 41,3 milioni, da € 375,8
milioni a € 334,5 milioni.
I crediti sono diminuiti da € 131,5 milioni a € 114,7
milioni.
Il Capitale circolante netto è negativo per 234,3 milioni a
causa del prevalere del passivo corrente sull’attivo corrente.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto consolidato è ancora una volta negativo per
€ 94,2 milioni. Anche negli esercizi precedenti il Patrimonio Netto consolidato
era negativo: nel 2013 per € 66,9 milioni; nel 2012 per € 54,9 milioni; nel
2011 per € 77,1 milioni; nel 2010 per € 96,7 milioni e nel 2009 per € 71,9
milioni. Ai fini del Financial Fair Play il patrimonio netto negativo è un segnale
di criticità, soprattutto se risulta “deteriorato” rispetto all’esercizio
precedente. Il Regolamento UEFA sul Financial Fair Play, precisamente
all’articolo 62, comma 3, punto ii), evidenzia come secondo parametro
fondamentale, la necessità che non vi sia un Patrimonio Netto negativo
deteriorato.
Nel corso dell'esercizio 2014, l 'azionista di
maggioranza Fininvest ha provveduto ad effettuare versamenti in conto capitale
e/o copertura perdite per € 64.000.000, di cui € 9.075.000 per rinuncia ad un
creditio derivante da un finanziamento soci postergato, risultante al 31
dicembre 2013.
Quindi, la variazione negativa di € 27,3 milioni rispetto al
2013 è dovuta alla perdita del 2014 di € 91,3 milioni e al versamento in conto
capitale di € 64 milioni.
In data 20 marzo 2015, l’azionista di maggioranza
"Fininvest S.p.A." ha effettuato un versamento di € 60.000.000 utilizzato
come versamento in conto capitale e/o ripianamento perdite.
L’Indebitamento Finanziario
Netto.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 31/12/2014 è pari a € 246,8
milioni. Anche nei predenti esercizi, la Posizione Finanziaria Netta era
negativa: nel 2013 per € 256,4 milioni; nel 2012 per € 247,4 milioni; nel 2011
per € 290,8.
Il valore della Posizione Finanziaria Netta, risulta superiore
al valore della produzione e al fatturato netto, senza plusvalenze.
L’importo è dovuto a debiti bancari per € 141,3 milioni (€ 144,1
milioni nel 2013), debiti verso altri finanziatori per € 106,5 milioni (€ 106,4
milioni nel 2013), e disponibilità liquide per € 1 milione (€ 3,2 milioni nel 2013).
I debiti verso soci, che nel 2013 erano pari a € 9,1 milioni, sono stati
convertiti in contributi i c/capitale.
Per quanto riguarda i debiti bancari, nella nota integrativa
è scritto che la cifra di € 141.262.000 si riferisce alla “normale operatività
con il sistema bancario”. L’importo dei debiti verso altri finanziatori
riguarda: per € 106.361.000 (€ 99,7 milioni nel 2013) i debiti verso società di
factoring per anticipazioni; per € 179 mila (€ 203 mila nel 2013) debiti verso
società di leasing per acquisto del pullman ufficiale.
I debiti bancari e i debiti verso altri finanziatori finanziano
l’85,1% del totale delle attività (70,64% nel 2013), questo significa che per
ogni 100 euro investiti nel Gruppo Milan, circa 85 provengono dal sistema
creditizio, che presta e/o anticipa i soldi per effettuare gli investimenti o
per la normale gestione.
Il grafico mostra l’evoluzione del rapporto in percentuale tra debiti verso
enti creditizi e attivo, che negli ultimi 6 anni non è sceso mai al di sotto
del 70%.
Il finanziamento soci, come detto, è stato utilizzato per
effettuare versamenti in conto capitale e/o a copertura perdite.
I crediti verso Enti settore specifico aumentano a € 21,3
milioni da € 7,2 milioni. Tali crediti si riferiscono: per € 3.333.000 al
credito verso la società F.C. Schalke 04 per la cessione di Boateng; per € 13.333.000
verso la società Liverpool F.C. per la cessione del calciatore Mario Barwuah (Balotelli);
per € 2.985.000 alla cessione di Brian Cristante al Benfica; per € 1.250.000
alla cessione di Kevin Constant al Trabzonspor e per € 360 mila all’accollo da
parte del Manchester City dei premi di valorizzazione (“meccanismo di
solidarietà”) del calciatore Balotelli Mario Barwuah.
I debiti verso Enti settore specifico diminuiscono da € 40,5
milioni a € 28,4 milioni. Circa € 12,9 milioni riguardano debiti verso la Lega per la compensazione
delle campagne acquisti e € 12 milioni a favore del Manchester City per Balotelli.
Il debito verso il Valencia per Rami ammonta a € 2.692.000. Il debito verso il
Chelsea per il prestito di Van Ginkel ammonta a € 240.000.
Considerando il saldo delle poste di crediti e debiti
derivanti da operazioni di calciomercato, la situazione dell’indebitamento
finanziario netto, ai fini del Financial Fair Play, peggiorerebbe di € 7,2
milioni circa e supererebbe il fatturato netto, senza plusvalenze e sarebbe
difforme da quanto auspicato dal Fair Play Finanziario.
Dopo la chiusura dell’esercizio, alcuni Istituiti di
Credito, per far fronte alle esigenze finanziarie correnti il Gruppo Milan, si
sono resi disponibili a concedere due linee di credito. La prima linea di
credito rotativa è per l’importo massimo di € 28 milioni per due anni a fronte
della sottoscrizione di un contratto di factoring con la cessione pro solvendo
dei crediti relativi al contratto, scadente il 30 giugno 2020, con Fly
Emirates, che dovrebbero ammontare a circa € 70 milioni in 5 anni.
La seconda linea di credito è di € 36,6 milioni. Tale linea
potrà essere utilizzata a fronte della sottoscrizione di contratti di factoring
con la cessione pro solvendo dei crediti verso partner commerciali.
L’EBITDA è negativo per 5,1 milioni, mentre nel 2013 era
positivo per circa € 52 milioni. Il rapporto “NET DEBT/EBITDA” evidenzierebbe
la necessità di robuste iniezioni di capitali da parte della proprietà per far
fronte al debito. Nel 2013 tale rapporto risultava essere pari a 4,9. In
effetti, il 20 marzo 2015 la proprietà a effettuato versamenti in conto
capitale per € 60.000.000.
Debiti verso
dipendenti, Fisco ed Enti previdenziali.
I debiti verso tesserati e dipendenti diminuiscono a € 6.945.000
(€ 12.732.000 nel 2013) e si riferiscono a premi e mensilità saldate
regolarmente nei primi mesi del 2014. Come previsto dal Financial Fair Play.
I debiti tributari, complessivi sono pari a € 12.117.000 (€
16 milioni nel 2013) e riguardano debiti IRPEF per ritenute sui redditi di
lavoro, che sono state regolarmente versate alla scadenza come quelle
previdenziali pari a € 757.000.
Il Valore della
“Rosa”.
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, come
valore contabile netto, sono diminuiti a € 72,1 milioni. Nel 2013 erano pari a
€ 117,5 milioni e nel 2012 erano pari a 109 milioni. Il valore contabile netto
del 2011, pari a 136,3 milioni di Euro, resta il valore contabile netto più
elevato negli ultimi 7 anni. Il valore del 2014 è il più basso.
Per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori
sono stati investiti 18,4 milioni di Euro (€ 81,7 milioni nel 2013), sono stati
ceduti calciatori con un valore contabile residuo di € 23,3 milioni (€ 32,5
milioni nel 2013) e sono stati calcolati ammortamenti per 40,6 milioni di euro
(€ 40,7 milioni nel 2013).
Negli ultimi 7 anni sono stati investiti in totale,
nell’acquisto di calciatori, circa 421,7 milioni di Euro, con una media annua
di 60,2 milioni di Euro.
I crediti per calciatori ceduti in compartecipazione
ammontano a € 2,5 milioni (€ 7,8 milioni nel 2013) e riguardano Verdi ceduto in
compartecipazione al Torino per lo stesso valore.
I debiti per calciatori acquisiti in compartecipazione sono
pari a zero. Nel 2013 ammontavano a € 10 milioni.
La Gestione
Economica.
La gestione economica caratteristica evidenzia il prevalere
dei costi della produzione sul valore della produzione per 59,1 milioni di
Euro.
Il valore della produzione è diminuito a € 233,6 milioni da
€ 278,7 milioni del 2013, con un decremento del 16,2%, dovuto alla riduzione
dei ricavi da Champions League.
I costi della produzione, pari a € 292,6 milioni (€ 278,6
milioni nel 2013), sono aumentati del 4,8%.
I Ricavi.
I ricavi da gare diminuiscono di circa € 3 milioni, a € 25.629.000
da € 28.698.000 del 2013. In particolare gli abbonamenti crollano da € 10
milioni a € 7,2 milioni.
I proventi da cessione diritti televisivi complessivi diminuiscono
a € 89,8 milioni da € 119,5 milioni.
I proventi da cessione diritti TV nazionali ammontano a € 79.983.000
(€ 77,4 milioni nel 2013). I proventi da partecipazione a competizioni UEFA
pari ad € 9.405.000, risultano in forte calo di circa € 33 milioni, rispetto al
dato 2013, che risultava pari a € 42 milioni. Tali proventi si riferiscono solo
agli ottavi di Uefa Champions League 2013/14 e risento della mancata
partecipazione all’edizione 2014/15.
Nel 2014 i proventi da sponsorizzazioni di A.C. Milan Spa
sono risultati sostanzialmente stabili, essendo pari a € 34.631.000 (€
34.727.000 nel 2013). Lo Sponsor
Ufficiale Emirates contribuisce con € 12.250.000 (€ 12.750.000 nel 2013; €
13.750.000 nel 2012; € 14.450.000 nel 2011 ed € 11.875.000 nel 2010), di cui € 500
mila (circa € 1 milione nel 2013) come premio per il raggiungimento di
specifici obiettivi. Il contratto con Emirates scadente il 30 giugno 2015 è
stato rinnovato fino al 30 giugno 2020.
Lo Sponsor Tecnico
Adidas contribuisce con € 17.574.000 (€ 17.347.000 nel 2013; € 16.726.000
nel 2012; € 17.495.000 nel 2011 ed € 14.918.000 nel 2010). Il contratto con
Adidas scadente il 30 giugno 2017 è stato rinnovato fino al 30 giugno 2023.
Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner
commerciali hanno contribuito con € 3.938.000 (€ 3.918.000 milioni nel 2013).
I ricavi commerciali risultano pari a € 44.022.000 (€ 43,5
milioni nel 2013) e riguardano principalmente la voce “royalties e proventi
promo-pubblicitari”, che risulta pari a € 28.438.000 (€ 28.470.000 nel 2013).
Tale voce è costituita dai proventi derivanti dalla vendita di pacchetti
promo-pubblicitari multi-prodotto a vari partner commerciali, come Adidas
Italia Srl, Beiersdorf AG, Dolce & Gabbana Srl, Banca Popolare di Milano
S.p.A., EPI srl, Telecom Italia S.pA. e Volkswagen Group Italia S.p.A.
Inoltre, tra i proventi commerciali, figurano anche i ricavi
da gestione stadio, che diminuiscono a € 3.897.000 da € 4.760.000 del 2013.
Tali ricavi provengono dalla fatturazione di servizi relativi a determinate
categoria di abbonamenti come palchi, “Sky Box” e “Sky Lounge” e a ricavi
derivanti da attività extra-sportive svolte nello stadio. Gli Amministratori
attribuiscono il decremento di tale voce alla congiuntura economica negativa. Infine, tra i ricavi commerciali sono compresi
i ricavi da attività di merchandising, licensing e “cambio merce” per € 9.616.000
(€ 9,9 milioni nel 2013). Per tale voce assume particolare rilevo l’accordo con
Volkswagen Group Italia S.p.A. e Adidas Italia S.r.l.
Le nuove attività commerciali, partite a fine maggio 2014,
relative al Milan Store e a Mondo Milan, hanno comportato ricavi per €
1.542.000.
La voce del valore della produzione “incremento
immobilizzazioni per capitalizzazione costi del vivaio”, che non dovrebbe
essere considerata come “ricavo rilevante” ai fini del Financial Fair Play, aumenta
da € 7,3 milioni a € 7,8 milioni.
Tra gli altri ricavi, pari a € 10.567.000, figurano per €
9.144.000 i corrispettivi per la cessione a terzi dei diritti di sfruttamento
delle immagini della “Library Milan”.
Il Player Trading.
L’attività relativa alla gestione economica dei diritti
pluriennali dei calciatori, come nel 2013, è risultata negativa per € 29,9
milioni. Nella sostanza, le plusvalenze non sono riuscite a pagare gli
ammortamenti del 2014.
Le plusvalenze diminuiscono da € 24,1 milioni a € 9,7
milioni. La plusvalenza più elevata è stata quella relativa a Cristante, ceduto
al Benfica per € 4.975.000, con una plusvalenza di € 4.845.000.
La cessione di Balotelli al Liverpool per € 20 milioni, ha determinato una
plusvalenza di € 4.333.000.
I ricavi per la cessione temporanea di calciatori ammontano a
€ 1,9 milioni (€ 500 mila nel 2013) e riguardano il prestito di Matri al Genoa
per € 700 mila e di Noverino al West Ham per € 1.188.000 al West Ham.
Le minusvalenze ammontano a € 3,9 milioni (€ 770 mila nel 2013).
La minusvalenza maggiore è stata quella di Constant, ceduto al Trabzonspor per €
2,5 milioni, con una minusvalenza di € 3,3 milioni. I costi per acquisizione
temporanea calciatori sono stati pari a € 1.252.000 (€ 775 mila nel 2013).
L’importo maggiore ha riguardato il prestito di Rami dal Valencia per € 500
mila, mentre il prestito di Armero, Silvestre e Van Ginkel, è costato € 250
mila, per ciascuno.
I proventi da compartecipazione risultano pari a € 5.894.000
(€ 30 mila nel 2013) e gli oneri da compartecipazione sono stati pari a € 1,5
milioni (€ 4,5 milioni nel 2013).
I proventi si riferiscono per € 2.750.000 a Saponara (Parma)
e per € 2.200.000 a Comi (Torino).
Gli oneri si riferiscono per € 1.000.000 a Poli e per € 500
mila a Paloschi.
Gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni
dei calciatori sono stati pari a € 40.612.000. Il dato risulta in calo solo dello
0,2% rispetto a quello del 2013, pari a € 40.697.000.
I Costi.
Durante l’anno solare 2014, il costo del personale è stato
pari a € 154.655.000 (€ 151.275.000 nel 2013). Il costo del personale risulta aumentato
di 3,4 milioni (+2,2%), con un’incidenza sul valore della produzione del 66,2%
(54,3% nel 2013), che aumenta al 72,2% (61,3% nel 2013) se si considerasse il
fatturato al netto di plusvalenze e della capitalizzazione dei costi del
vivaio.
Tali indicatori evidenziano che l’obiettivo di ripristinare
l’equilibrio economico, rispetto agli esercizi precedenti, soprattutto in
chiave Financial Fair Play, non è stato ancora centrato. Nel 2012, la
sostanziale riduzione del costo del personale era dovuta al mancato rinnovo di
contratti in scadenza. Nel 2013, si è cercato di perseguire la stessa linea.
Tuttavia nel 2013 il trend “ribassista” è rallentato.
I costi per tesserati aumentano a € 140.775.000 da €
138.415.000. Il rapporto tra costo dei tesserati e fatturato netto è del 65,7%.
Gli ammortamenti totali sono stati pari a € 53,9 milioni (€
51,9 milioni nel 2013), in aumento del 3,9%. Gli ammortamenti delle
immobilizzazioni immateriali sono aumentati da € 50,8 milioni a € 52 milioni,
di cui € 40,6 milioni (€ 40,7 milioni nel 2013) per ammortamento diritti
pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
I costi per godimento beni di terzi ammontano a € 12,4
milioni (€ 10,2 milioni nel 2013). Tali costi comprendono affitti passivi per
9,6 milioni di Euro, di cui € 4.568.000 per l’affitto dello stadio ed €
2.325.000 per la locazione di “Casa Milan”. “Casa Milan” è acquistabile nel
2019, ad un prezzo prefissato.
I costi per servizi pari a € 43.048.000 (€ 46.891.000 nel
2013) comprendono consulenze e collaborazioni per € 7,6 milioni (€ 6,5 milioni
nel 2013) relative a parcelle per consulenze professionali amministrative e
commerciali. Nella nota integrativa si fa riferimento ad uno studio relativo a
nuove strategie di business. I costi generali dell’attività sportiva diminuiscono
da € 20,2 milioni a € 14.971.000. Tali
costi riguardano per € 7.010.000 i costi per gli osservatori, le consulenze
tecnico-sportive.
La differenza tra costo e valore della produzione è negativa
per € 59 milioni, mentre nel 2013 era positiva per € 57 mila.
E’ stato effettuato un accantonamento per € 7,5 milioni a
fondi rischi per il personale tecnico esonerato.
La Gestione finanziaria è negativa per € 8,6 milioni (-€ 8,3
milioni nel 2013). Gli interessi passivi bancari ammontano a € 5,2 milioni (€
4,1 milioni nel 2013) e gli interessi passivi da finanziamento a € 2.867.000 (€
2,7 milioni nel 2013).
Gli oneri straordinari comprendono delle sopravvenienze
passive per € 21.028.000 dovute al venir meno del credito dell’accordo sul consolidato
fiscale con Fininvest Spa.
Il Consolidato
Fiscale.
Dal 2004 AC Milan Spa aderiva al regime di consolidato
fiscale che vedeva in veste di Consolidante Fininvest Spa. E’ stato deciso di
abbandonare tale regime, anche perché dagli ultimi bilanci di Fininvest Spa
emerge che non ci sono più utili da abbattere, anche a causa della crisi
economica generale che ha fatto diminuire le entrate pubblicitarie.
La Remunerazione dei vantaggi fiscali trasferiti,
rappresenta il provento conseguito da AC Milan, connesso ai vantaggi fiscali trasferiti
alla consolidante Fininvest S.p.A., sotto forma di perdite fiscali, nell’ambito
dell’accordo sull’esercizio dell’opzione per il regime fiscale del consolidato
nazionale stipulato con la stessa Fininvest S.p.A., dal 2004 al 2013, è stato
pari a € 105,7 milioni.
Come emerge dalla seguente tabella.
Remunerazione
dei Vantaggi Fiscali trasferiti €/1000
|
||
2004
|
7.506
|
|
2005
|
-
|
|
2006
|
677
|
|
2007
|
18.348
|
|
2008
|
24.359
|
|
2009
|
14.738
|
|
2010
|
15.142
|
|
2011
|
14.680
|
|
2012
|
4.814
|
|
2013
|
5.474
|
|
Totale
|
105.738
|
Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 84,5
milioni. Nel 2013 era negativo per € 12,8 milioni e nel 2012 era negativo per €
957 mila.
La sommatoria del risultato prima delle imposte 2012, 2013 e
2014 è negativa per € 98,3 milioni.
L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione
del “Break-even result” ai fini del Financial Fair Play.
I bilanci del 2012, 2013 e 2014 saranno oggetto della
valutazione che permette una soglia di tolleranza di 45 milioni di Euro, ma dal
terzo periodo di monitoraggio la soglia di tolleranza si abbassa a € 30
milioni. I bilancio oggetto del terzo periodo di monitoraggio saranno quelli
del 2013, 2014 e 2015. L’EBT aggregato del 2013 e 2014 è negativo per € 97,3
milioni cui si dovrà aggiungere l’EBT 2015, che riguarderà un anno solare senza
la Champions League.
Per quanto riguarda le imposte sul reddito dell’esercizio è
stata evidenzia l’IRAP per € 3.982.000, e imposte differite per € 2,7 milioni.
A seguito delle imposte, la perdita consolidata
dell’esercizio risulta pari a € 91,3 milioni, mentre nel 2013 è stata di € 15,7
milioni e nel 2012 di € 6,8 milioni.
Conclusioni.
Anche per il 2015, sull’obiettivo del raggiungimento dell’equilibrio
economico con la conseguente autonomia finanziaria peseranno la mancata
qualificazione sia in Champions League, che in Europa League. Nel caso del
Milan sembra dimostrato ampiamente che i risultati sportivi condizionano quelli
economici.
Resta il problema di un patrimonio netto consolidato negativo, che non è una questione secondaria nella valutazione di una azienda.