venerdì 8 marzo 2013

I conti dell’Aston Villa 2011/12: la rinuncia agli interessi riduce la perdita.



Luca Marotta

Il bilancio consolidato 2011/12 del gruppo cui fa capo l’Aston Villa si è chiuso con una perdita di £ 17,7 milioni, che fa seguito ad una pesante perdita di £ 53,9 milioni dell’esercizio precedente. La perdita si è ridotta perché la controllante ha rinunciato agli interessi sui prestiti effettuati per un importo di £ 20,3 milioni.
Il fatturato registra una diminuzione di £ 11,6 milioni e le spese operative diminuiscono di £ 20,3 milioni, ma nella stessa misura percentuale.
La Proprietà.
Il club è di proprietà di Randy Lerner, attraverso una società registrata negli Stati Uniti d’America denominata: “Reform Acquisitions LLC”, che controlla una società registrata nel Regno Unito denominata “Reform Acquisitions Limited”. Tale società ha sede presso il “Villa Park” in Birmingham ed esponeva, al 31 maggio 2012, un capitale sociale rilevante pari £ 133.117.792 (£ 128.117.792 nel 2011 e £ 115.617.792 nel 2010). La società “Reform Acquisitions Limited” controlla il 100% del club di calcio “Aston Villa Football Club Limited” e altre quattro società, con una percentuale di controllo pari sempre al 100%.
La continuità aziendale.
Siamo di fronte a un modello di business che non si autofinanzia e che necessita dell’intervento finanziario della proprietà. Tale modello non rispecchia la “ratio” del Financial Fair Play, il cui principio cardine è quello di non spendere più di quanto di guadagni.
Il Gruppo mira a garantire la liquidità sufficiente per far fronte alle esigenze di cassa ed esiste un’apertura di credito in conto corrente rimborsabile a richiesta. Gli amministratori ritengono che non vi siano sintomi che suggeriscano il venir meno dell’affidamento nel prossimo futuro. Basandosi sia sul continuo sostegno finanziario della proprietà che sulla disponibilità dello scoperto, gli amministratori hanno ritennuto opportuno redigere il bilancio nella prospettiva della continuità aziendale. Inoltre, gli amministratori hanno ricevuto conferma che la società controllante, Reform Acquisitions LLC, intende sostenere il Gruppo per almeno un anno dopo la chiusura del bilancio 2011/12.
La struttura dello Stato Patrimoniale.
Riclassificazione dello Stato Patrimoniale al 31/05/2012
Impieghi
£/1000
Fonti
£/1000
%
Attività non correnti
     149.118
Passivo non corrente
     114.645
58%
Attività correnti
      17.539
Passivo corrente
      84.401
42%
Patrimonio Netto Negativo
      32.389
Totale Impieghi
     199.046
Totale Fonti
     199.046
100%
Fonte: Bilanci Reform Acquisitions Limited       Elaborazione: Luca Marotta
L’89,5% dell’attivo è immobilizzato. La rosa dei calciatori, pari a £ 46,6 milioni, rappresenta il 28% dell’attivo, mentre le immobilizzazioni materiali, pari a £ 102,5 milioni (£ 107,8 milioni nel 2010/11) incidono per il 61,5% sul totale dell’attivo. In presenza di un patrimonio netto negativo, le passività finanziano da sole sia le attività, che lo stesso patrimonio netto negativo.
Il capitale circolante netto è negativo per £ 66,9 milioni. Quindi, le attività correnti non sono in grado di far fronte alle passività a breve termine.
Il Valore della Rosa.
Valore della Rosa 31/5/2012
£/1000
Valore iniziale
        67.127
Investimenti
        18.594
Cessioni (net book value)
-       10.417
Ammortamenti
-       25.701
Svalutazioni/Rettifiche
-         3.014
Valore Finale
        46.589
Fonte: Bilanci Reform Acquisitions Limited-Elaborazione: Luca Marotta
Il valore contabile netto della rosa calciatori diminuisce da £ 67,1 milioni a £ 46,6 milioni. La diminuzione è stata di £ 20,6 milioni ed è dovuta ad investimenti per £ 18,6 milioni, cessioni dal valore contabile residuo di £ 10,4 milioni, ammortamenti per £ 25,7 milioni e svalutazioni per £ 3 milioni.
Attualmente, secondo il sito “Tranfermarkt” la rosa dell’Aston Villa vale £ 95 milioni.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto, nonostante un elevato capitale sociale, al 31 maggio 2012, è negativo per £ 32,4 milioni, nel 2010/11 era negativo per £ 19,7 milioni. La variazione negativa di £ 12,7 milioni è stata causata dalla perdita dell’esercizio di 17,7 milioni, che ha superato abbondantemente l’aumento di capitale sociale, avvenuto durante l’esercizio, che è stato di £ 5 milioni. Durante l’esercizio 2010/11 c’era stato un aumento del capitale sociale di £ 12,5 milioni. Entrambi gli aumenti sono stati insufficienti. Il patrimonio netto negativo, e per giunta in peggioramento, è un indicatore, che in termini di Financial Fair Play, può portare a delle conseguenze.
L’Indebitamento Finanziario Netto (Net Debt).
Posizione Finanziaria Netta (Net Debt) £/1000
2011/12
2010/11
Disponibilità Liquide
          703
        598
Debiti Bancari
-    15.939
-  12.211
Prestiti da controllante
-  107.132
-102.132
Totale
-  122.368
-113.745
Fonte: Bilanci Reform Acquisitions Limited       Elaborazione: Luca Marotta
L’indebitamento finanziario netto supera il fatturato, essendo pari a £ 122,3 milioni. Nel 2010/11 era pari a £ 113,7 milioni. I debiti finanziari, pari a £ 123 milioni (£ 114,3 milioni nel 2010/11), sono composti per il 57% da debiti con durata oltre i 5 anni (89% nel 2010/11), sotto forma di “loan notes”, che fanno capo alla holding del gruppo. Nei debiti finanziari sono compresi, per £ 16 milioni debiti bancari, che risultano aumentati rispetto ai £ 12,2 milioni del 31 maggio 2011. L’Aston Villa lavora con la banca “HSBC Bank Plc”.
La Gestione economica.
Conto Economico £/1000
2011/12
2010/11
Ricavi da Gare
             19.878
             21.449
Ricavi TV
             46.774
             53.880
Ricavi Commerciali
             13.713
             16.699
Fatturato Netto
             80.365
             92.028
Costo del Personale
-           69.609
-           83.395
Ammortamento calciatori
-           25.701
-           32.390
Altri costi operativi
-           43.097
-           42.874
Totale Costi operativi
-         138.407
-         158.659
Risultato cessione calciatori
             26.906
             18.832
Risultato cessione immobilizzazioni
-                    2
                      6
Ebit
-           31.138
-           47.793
Proventi e oneri finanziari
             13.588
-             6.220
Risultato prima delle tasse
-           17.550
-           54.013
Costo Personale/Fatturato Netto
87%
91%
Costo Personale/Ricavi(fatt.+plusval.)
65%
75%
Fonte: Bilanci Reform Acquisitions Limited       Elaborazione: Luca Marotta
Esiste un evidente squilibrio economico perché per ogni 100 sterline che entrano ne escono 172. La diminuzione del fatturato (-12,67%) è avvenuta nella stessa misura percentuale della riduzione dei costi operativi (-12,76%). Quindi lo squilibrio economico è rimasto anche durante l’esercizio 2011/12.
Il fatturato al 31 maggio 2012 è stato pari a £ 80,4 milioni (£ 92 milioni nel 2010/11). Dopo aver segnato un trend in crescita, perché al 31 maggio 2009 era pari a £ 84 milioni e l’anno seguente a £ 90 milioni, nel 2011/12 registra una diminuzione di £ 11,6 milioni. Il fatturato mostra una chiara dipendenza dai diritti televisivi, che incidono per il 58,2%.
I ricavi da gare ammontano a £ 19,9 milioni (£ 21,4 milioni nel 2010/11), con un’incidenza sul fatturato del 24,7% ed un decremento del 7,32% rispetto al 2010/11.
I ricavi da cessione diritti radiotelevisivi risultano pari a £ 46,8 milioni (£ 53,9 milioni nel 2010/11), con un decremento del 13,2% rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi commerciali sono stati esposti per £ 13,7 milioni (£ 16,7 milioni nel 2010/11), con un decremento del 17,9% ed un’incidenza sul fatturato del 17%.
Il costo dei salari è stato notevole, ma risulta in diminuzione, in quanto ha segnato la cifra di £ 69,6 milioni, mentre nel 2010/11 era di £ 83,4 milioni. I salari incidono sul fatturato netto per l’87%. Nel 2010/11, l’incidenza sul fatturato netto era del 90,6%. Nel 2009/10 il costo dei salari segnava la cifra di £ 79,9 milioni, con un’incidenza sul fatturato dell’88%. Il rapporto tra costo del personale e ricavi rientra nei limiti del Fair Play Finanziario, considerando anche le plusvalenze.
Il Player Trading.
Player Trading (£/1000)
2011/12
2010/11
Prestiti
             615

Ammortamento calciatori
-       25.701
-       32.390
Risultato cessione calciatori
        26.906
        18.832
Risultato Player Trading
          1.820
-       13.558
Fonte: Bilanci Reform Acquisitions Limited       Elaborazione: Luca Marotta
L’ammortamento dei giocatori ammonta a £ 25,7 milioni (£ 32,4 milioni nel 2010/11) e segna un decremento del 20,6%.
La gestione economica relativa alle cessioni dei giocatori è risultata positiva, segnando un’eccedenza di plusvalenze per £ 26,9 milioni (£ 18,8 milioni nel 2010/11).
Nel 2011/12, al contrario del 2010/11, l’Aston Villa è riuscito a coprire i costi annuali dei cartellini dei calciatori.
La Gestione Finanziaria.
La gestione finanziaria è positiva per £ 13,6 milioni, perché sono stati esposti proventi finanziari derivanti dalla rinuncia interessi su passività da prestiti (“loan notes”). La curiosità è che nel passivo la descrizione di tali prestiti è: “loan notes payable to parent undertaking”, ossia prestiti pagabili alla società controllante. Ai fini del Financial Fair Play, l’Allegato X parte B nella parte in cui definisce i ricavi rilevanti (“Relevant Income”), alla lettera h), a proposito dei proventi finanziari, fa riferimento espresso agli interessi derivanti dall’uso da parte di terzi di assets societari (‘Finance income is in respect of interest revenue arising from the use by others of entity assets yielding interest’). Bisognerà vedere come sarà considerata la rinuncia agli interessi da parte del proprietario ai fini del Fair Play Finanziario.
Gli oneri finanziari esposti sono notevoli, essendo pari a £ 6,9 milioni (£ 6,3 milioni nel 2010/11), di cui £ 6,1 milioni per interessi su loan notes.
Il Break-even.
Il Risultato prima delle imposte segna una perdita di £ 17,6 milioni. Nel 2010/11 evidenziava una perdita di £ 54 milioni.
La somma algebrica dei risultati netti dei bilanci dal 2009/10 al 2011/12 segna un perdita di £ 109,2 milioni, che indica la necessità di ridurre i costi, soprattutto quelli del personale.
I nuovi parametri della Premier League.
Per quanta riguarda la regola che stabilisce che i Club della Premier League dalla stagione 2013/14 non devono più registrare perdite triennali aggregate superiori a £ 105 milioni, lo storico dei conti economici dell’Aston Villa evidenzia un possibile pericolo, anche se l’ultimo dato mostra una riduzione notevole della perdita, tuttavia dovuta alla “rinuncia” degli interessi da parte della controllante. L’Aston Villa potrebbe rientrare nelle misure di controllo dei costi a breve termine (“Short Term Cost Control Measure”), perché i costi del personale (“wage costs”) superano £ 52 milioni e nel 2011/12 hanno superato anche il limite di £ 60 milioni valido dal 2015/16. Tali Club non possono aumentare i costi della rosa attingendo ai fondi provenienti dalla Premier League, come i diritti TV, se non nel limite di £ 4 milioni per il 2013/14; £ 8 milioni per il 2014/15 e £ 12 milioni per il 2015/16. Quindi, l’Aston Villa, molto probabilmente, dovrà rispettare tali limiti.
Considerazioni finali.
La necessità di ridurre i costi, per riequilibrare la gestione economica, dovrà confrontarsi con i risultati sportivi, che ultimamente non sono stati brillanti, come il 16° posto nel 2011/12 e un 2012/13 a rischio retrocessione.

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