Luca Marotta
Il bilancio consolidato 2014/15 di “Futebol Clube do Porto –
Futebol, S.A.D.” si è chiuso con un utile consolidato netto pari a Euro 19.957.693.
Il risultato positivo è dovuto principalmente al risultato della gestione
economica calciatori che è risultato positivo per 82,5 milioni di Euro.
Negli ultimi otto anni (dal 2007/08 al 2014/15), il Porto ha
realizzato circa € 354 milioni di eccedenze di plusvalenze, con una media annua
di € 44,3 milioni.
Il ricorso
al Player Trading è dovuto al fatto che le plusvalenze generano liquidità
effettiva, che serve a pagare il debito finanziario del club, anche perché le
banche (NOVO BANCO e Millenium BCP) accettano, a garanzia del finanziamento
concesso, i diritti economici sulle cessioni dei calciatori.
Il
realizzo delle plusvalenze, come evidenziato dai revisori contabili, è anche
uno degli elementi alla base della continuità aziendale.
Tale
politica gestionale è soprattutto influenzata dal ruolo svolto dalle “Third
Party Ownership” (TPO).
Dal punto di vista patrimoniale il consolidato 2014/15 si caratterizza per l'integrazione nel perimetro di consolidamento di EuroAntas, che è la società proprietaria dello stadio.
Il Gruppo.
Il controllore di ultima istanza
della società quotata in Borsa “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” è “Futebol
Clube do Porto”, che secondo il diritto commerciale Portoghese è “Persona
giuridica di diritto privato e di pubblica utilità”.
La
compagine sociale è la seguente: Futebol Clube do Porto, controlla direttamente
e indirettamente il 63,71% dei diritti di voto, con 17.055.881azioni; António Luís Oliveira controlla direttamente e
indirettamente l’ 11,01% dei diritti di voto, con 1.651.730 azioni; Joaquim Francisco Alves Ferreira de Oliveira controlla
indirettamente il 10,01% dei diritti di voto, con 1.502.188 azioni; il
flottante è è del 15,27%.
Le società incluse nel bilancio
consolidato di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.”, sono sette. “Futebol
Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” si occupa della partecipazione a competizioni
sportive professionistiche e dell’organizzazione di spettacoli sportivi. Tale
società è la capogruppo che controlla le altre sei.
“PortoComercial – Sociedade de
Comercialização, Licenciamento e Sponsorização, S.A.”, si occupa della
commercializzazione dei diritti di immagine, delle sponsorizzazioni, del
merchandising e licensing. Tale società è controllata al 93,5%.
“F.C.Porto Multimédia - Edições
Multimédia, S.A.”, si occupa del settore mass-media. Tale società è controllata
al 70%.
“PortoEstádio – Gestão e Exploração
de Equipamentos Desportivos, S.A.”, si occupa della gestione e del
funzionamento degli impianti sportivi. Tale società è controllata al 100%.
“PortoSeguro – Sociedade Mediadora
de Seguros do Porto, Lda.” si occupa dell’attività finanziaria. Tale società è
controllata al 90%.
“Dragon Tour, Agência de Viagens, S.A.” si occupa
dell’organizzazione e vendita di viaggi e pacchetti turistici. Tale società è controllata al
93,5%.
FC
Porto – Media, S.A. si occupa della produzione, commercializzazione e
acquisizione dei diritti di sfruttamento di opere e programmi audiovisivi e
multimediali. Tale società è controllata al 98,78%.
Dal
22 ottobre 2014, è rientrata nel perimetro di consolidamento anche Euroantas,
Promoção e Gestão de Empreendimentos Imobiliários, S.A., che si occupa del
funzionamento del patrimonio immobiliare, ossia
“Estádio do Dragão”. Tale società è controllata al 47%.
La Capitalizzazione di Borsa.
La
società “Futebol Clube do Porto - Futebol SAD “ è quotata in Borsa all’Euronext
di Lisbona.
Il Porto capitalizza in borsa un
valore di 12,6 milioni Euro considerando solo 22,5 milioni di azioni circolanti
e il valore di € 0,56. Infatti, al 30 giugno 2015, il capitale sociale di
FCPorto, SAD, interamente sottoscritto e versato, è composto da 22.500.000
azioni dal valore nominale di 5 euro ciascuna, di cui 15.000.000 di azioni
ordinarie e 7.500.000 di azioni privilegiate.
Durante il 2015 il valore minimo
dell’azione è stato di € 0,50 e il valore massimo di € 0,70.
La continuità aziendale.
La società
Deloitte & Associados, SROC S.A. ha certificato il bilancio e ha rilevato
che il bilancio individuale della Società al 30
giugno 2015, risulta aver perso quasi tutto il suo capitale sociale e la
Società si ritroverebbe ancora nella situazione di perdita di oltre la metà del
capitale sociale, disciplinata dal Codice delle Società Commerciali Portoghese
(“Artigo 35.º Perda de metade do
capital” e “Artigo 171.º Menções em actos externos”). Come evidenziato dagli Amministratori,
la decisione circa l’adeguatezza patrimoniale della società è di competenza
dell’Assemblea dei soci.
Inoltre, i revisori hanno anche rilevato
che il capitale circolante netto, ossia la differenza tra crediti e debiti a
breve, è negativa.
I Revisori hanno evidenziato che la
continuità aziendale del Porto, fa anche affidamento sul mantenimento del
sostegno finanziario da parte delle istituzioni finanziarie, e sul successo
delle future operazioni, come la vendita dei diritti alle prestazioni dei
calciatori, da cui derivano le plusvalenze, come è accaduto negli
anni precedenti.
In sintesi, la
continuità aziendale del Porto dipende anche dalle plusvalenze.
Lo Stato Patrimoniale.
L’attivo presenta un totale di 359.235.360
Euro, mentre nel 2013/14 era pari a 200.395.932.
L’incremento è stato del 79,3% soprattutto a causa dell’incorporazione dello “Estádio do Dragão”,
di proprietà di EuroAntas, il cui
valore al 30 giugno 2015 è di 138;8 milioni di Euro.
Il totale delle passività
(liabilities) è aumentato del 18,3%, da € 233,5 milioni a € 276,1 milioni.
Il valore della rosa incide
sull’attivo per il 18,35%.
Da evidenziare l’incremento
dell’incidenza del valore delle immobilizzazioni materiali pari a € 139.965.096
(€ 1.197.406 nel 2013/14), che incidono sull’attivo per il 38,96% (0,6% nel
2013/14).
Sempre a causa dell’incorporazione
nel consolidato di EuroAntas, la voce terreni, che non figurava nel bilancio
2013/14, ammonta a € 13.830.598. La voce relativa ai fabbricati aumenta da €
286.560 a € 106.739.012.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Un club è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice
di solvibilità totale è superiore a 1, essendo pari a 1,3, ciò vuol dire che il
valore dei beni del club è sufficiente a pagare i debiti.
Tale
risultato è dipeso oltre che dall’utile 2014/15 anche dall’aumento di capitale
del 2 ottobre 2014.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,84, ciò vuol dire che l’attivo a breve non
sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Tale
indice risulta in miglioramento rispetto al 2013/14, quando era pari a 0,53.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento risulta pari a 0,3; nell’esercizio
precedente era negativo essendo pari a -0.14.
Grazie all’aumento di capitale e all’utile di esercizio,
l’equity ratio è positivo ed è pari al 23,1%.
I
l Valore della Rosa.
Il valore contabile della rosa è
esposto nelle attività non correnti per € 65,9 milioni (€ 61,5 milioni nel 2013/14)
e rappresenta il 18,35% dell’attivo. La variazione negativa di € 14,7 milioni,
rispetto al 30 giugno 2014, è dovuta ad investimenti per € 53,37 milioni,
cessioni per un valore residuo contabile di € 16,33 milioni, ammortamenti per €
30,23 milioni, rettifiche di valore per € 2,4 milioni.
Al 30 giugno 2015, risultano 57
calciatori, di cui 12 calciatori con un valore residuo superiore ai 2 milioni
di Euro, 5 calciatori con un valore compreso tra 1 e 2 milioni di Euro e 40
calciatori con un valore residuo inferiore al milione di Euro. Gli acquisti più
importanti effettuati durante il 2014/15 sono riportati, con le relative
percentuali, nella tabella seguente.
Da notare che i calciatori vengono
inseriti nel conteggio in base alla percentuale di possesso dei diritti
economici sugli stessi, che non sempre coincide col 100%.
Al 30 giugno 2015, Alex Sandro, Quintero,
Martins Indi, Marcano, Evandro e Hector Quiñones erano posseduti al 100%; mentre,
Adrian Lopez era posseduto al 60%, Brahimi al 50% e Diego Reyes figura con una
percentuale di possesso del 47,5%.
Nella
voce “altri creditori”, pari a € 11.089.200 (€
10.027.940 nel 2013/14), sono evidenziati gli importi spettanti a
"terzi" (TPO), in regime di partecipazione economica. Per il 25% Walter
da Silva, Pearl Design Holding Ltd. vanta un credito da compartecipazione di €
2.125.000. Doyen Sports Investments Ltd. vanta un credito da compartecipazione di
€ 1.200.000 per Defour Brahimi. For Gool Co Ltd vanta un credito da
compartecipazione di € 5.000.000, per un finanziamento ricevuto il 24 Febbraio 2015.
Le cessioni più importanti sono
rilevabili dalla tabella seguente.
I calciatori i cui diritti sportivi siano stati ceduti in
maniera definitiva, trattenendo una parte dei diritti economici, vengono
iscritti nella voce dell’attivo corrente “Altre attività finanziarie”. Il
valore di tale voce allocata nell’attivo corrente ammonta a € 292.167 (€
720.999 nel 2013/14) e riguarda principalmente
i diritti economici sulle cessioni dei seguenti calciatori: Carlos Eduardo per
Euro 250.000.
Dopo la chiusura dell’esercizio, sono stati acquistati i diritti
pluriennali alle prestazioni sportive per 5 anni e il 100% dei diritti
economici del calciatore Imbula del Marsiglia per 20 milioni di euro; i diritti
pluriennali alle prestazioni sportive per 5 stagioni e il 100% dei diritti
economici del giocatore Corona dal Twente per 10 milioni di Euro.
Per quanto riguarda le cessioni
successive al 30 giugno 2015, il 20 agosto 2015, è stato ceduto Alex Sandro
alla Juventus, per € 26.000.000.
I Crediti.
La prima voce per importanza
dell’attivo è rappresentata dai crediti verso i clienti con un valore
complessivo di € 88,3 milioni (€ 75,7 milioni nel 2013/14) ed un’incidenza
sull’attivo del 24,6%.
L’importo dei crediti verso clienti
non correnti è di € 13,5 milioni (€ 11,2 milioni nel 2013/14), mentre l’importo
a breve termine è di € 74,76 milioni (€ 64,5 milioni nel 2013/14).
I crediti verso clienti includono anche
quelli relativi alle cessioni dei calciatori, che ammontano a € 75.063.818 (€ 40,3
milioni nel 2013/14), di cui Euro 14,5 milioni non correnti. I maggiori crediti
riguardano i seguenti: € 35.000.000 verso l’ Atlético de Madrid per Jackson Martinez; €
21.356.500 verso il Real Madrid per Danilo; € 5,5 milioni verso Al Hilal, per
Carlos Euardo; € 5 milioni verso Doyen Sports Investments
Limited; € 2.719.255 verso il Manchester City; € 375.000 verso Gol Football Luxembourg.
Lo Stadio.
FC Porto SAD utilizza lo Stadio
Drago. Lo stadio ’“Estadio do Dragão” che formalmente è di proprietà di
“Euroantas”. Tuttavia, dal 22 ottobre 2014, EuroAntas è rientrata nel perimetro
di consolidamento del Gruppo.
Il 7 luglio 2003, fu raggiunto con
“Euroantas” per la costruzione, il finanziamento e la gestione dello stadio.
Tale accordo configurava un contratto di locazione operativa per 30 anni.
Nell’ambito di questo accordo, era
previsto il pagamento anticipato degli ultimi 15 canoni, dal 2018 in poi, per
la cifra di € 14.963.937. Fino al 30.06.2014, tale importo figurava in bilancio
nella voce "Altre attività non correnti". Per i primi quindici anni,
il canone di locazione doveva essere pari al costo per il servizio del debito
annuale che sopporta Euroantas e per i successivi quindici anni, un importo
inferiore, indicizzato ad un determinato parametro.
Il Patrimonio Netto.
Il
patrimonio netto è positivo per € 83,1 milioni, comprese le interessenze dei
terzi. Nel 2013/14, negativo per € 33,1 milioni.
La
variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta all’aumento di capitale,
all’integrazione di Euroantas nel perimetro di consolidamento e all’utile di esercizio
di € 19,9 milioni.
Il 2 ottobre 2014, l’assemblea generale
degli azionisti deliberò l'aumento di capitale sociale per un importo di 37,5
milioni di Euro, con l’emissione di 7.500.000 azioni privilegiate senza diritto
di voto, sottoscritte da Futebol Clube do Porto. Tale aumento mirava anche a
soddisfare uno dei
requisiti richiesti dal Regolamento del fair play finanziario dell’UEFA.
Nella stessa assemblea si deliberò
l’acquisizione delle azioni di “EuroAntas
– Promoção e Gestão de Empreendimentos Imobiliários, S.A.”. Euroantas è una
società il cui asset principale è lo Stadio Dragao. In base ad una perizia
indipendente, fu fissato un valore della società per 110.120.750 Euro,
nettamente superiore a quello offerto da Futebol Clube do Porto. Al 30 giugno 2015, il
valore di acquisizione del 47% di EuroAntas che figura in bilancio è di 51.756.250
Euro.
Nel mese di ottobre 2014, è stato effettuato l’aumento di capitale
mediante emissione di azioni privilegiate senza diritto di voto per un importo
di € 37.500.000, portando il capitale sociale a € 112.500.000
L’aumento di capitale è stato sottoscritto dall’azionista “Futebol
Clube do Porto” e pagato con il conferimento di azioni di “EuroAntas
– Promoção e Gestão de Empreendimentos Imobiliários, S.A.”.
A
causa della variazione avvenuta nel perimetro di consolidamento, le
interessenze di terzi ammontano a € 58.363.431, corrispondente all’importo del
53% di EuroAntas, non controllato.
L’Indebitamento Finanziario.
L’indebitamento finanziario del
Porto era già notevole e nel 2014/15 è aumentato. I debiti bancari sono pari a
€ 97,7 milioni e risultano in aumento di € 7,6 milioni. I debiti bancari, pari
a € 97,7 milioni, finanziano il 27,2% dell’attivo. I prestiti obbligazionari,
pari a € 63,7 milioni (€ 48,9 milioni nel 2013/14), finanziano il 17,7% delle
attività e sono in aumento del 30,1%. Considerando le disponibilità liquide che
sono pari a € 18,2 milioni (€ 14,9 milioni nel 2013/14), si ottiene un
indebitamento finanziario netto pari a 143,2 milioni, in aumento del 15,3%.
Il rapporto tra indebitamento
finanziario netto e EBITDA, che indica in quanto tempo si riesce a pagare il
passivo finanziario, risulta pari a 2,07.
L’indebitamento ai fini del
Financial Fair Play considera anche il saldo tra crediti e debiti per la
compravendita calciatori. Il Regolamento auspica che l’indebitamento
finanziario netto risulti inferiore al fatturato.
Come già scritto, i crediti per la
compravendita di calciatori ammontano a € 75.063.818 (€ 40,3 milioni nel
2013/14).
I debiti per la compravendita di
calciatori ammontano a € 42.855.915 (€ 25,5 milioni nel 2013/14), pertanto il
saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori sarebbe positivo per
€ 32,2 milioni e l’indebitamento finanziario netto ai fini del Financial Fair
Play sarebbe pari a €111 milioni e sarebbe superiore al fatturato netto.
I debiti sono stati contratti per
l’acquisto dei seguenti calciatori: Adrian Lopez, Brahimi,
Martins Indi, Celestin Djim, Kayembe, Otavio, Hernani, Quintero e Fernando,
entre outros.
Il dettaglio dei creditori per
trasferimento calciatori, riguarda sia club di calcio che TPO: Pencilhill per €
1.618.223;
Onsoccer International, S.A. per € 2.000.000; Danubio Finanzierungsleistungen
und Marketing GMBH per € 2.676.000; Gol Football Luxembourg per € 800.000;
Promotora del Club Pachuca SA de CV per € 150.000; Universidade do Chile 924.667;
Moreirense Futebol Clube, SAD per € 1.675.000; Delfino Pescara per € 2.250.000;
Estoril - SAD per € 705.000; Gestifute, S.A. per € 600.150; Club Atlético de Madrid SAD per € 11.000.000 e Feyenoord Rotterdam
NV per € 3.720.000.
Nella voce “altre passività” sono
inclusi anche i debiti per le provvigioni non ancora fatturate dei procuratori
che ammontano a circa € 17,1 milioni (€ 9,7 milioni nel 2013/14).
I Flussi di cassa.
Le disponibilità liquide sono aumentate da € 14.965.439 a € 18.240.722. L’incremento di € 3.275.283 è dipeso da deflussi
di cassa derivanti dall’attività operativa per € 24,15 milioni, da flussi di
cassa negativi derivanti dall’attività di investimento per € 5,4 milioni e da
flussi positivi derivanti dall’attività di finanziamento per € 32,8 milioni.
Da evidenziare che l’attività di disinvestimento di immobilizzazioni,
ossia di calciatori, ha fruttato entrate liquide per € 76.585.758 (€ 71,2 milioni nel 2013/14). Gli investimenti per
l’acquisto di calciatori hanno drenato liquidità per € 45.402.780 (€ 68.127.923 nel 2013/14).
Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, sono stati ottenuti
prestiti per € 82,4 milioni e rimborsati
prestiti per € 73,7 milioni.
I Ricavi.
Il fatturato senza plusvalenze è
stato pari a € 93,6 milioni (€ 72,6 milioni nel 2013/14), con un incremento del
28,9% rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi da Biglietteria aumentano
del 2,9%, a € 7,87 milioni da € 6,22 milioni e mostrano un’incidenza dell’ 8,4%
sul fatturato netto.
I
Proventi UEFA, che incidono per il 38,6% sul fatturato netto, sono pari a € 36,17
milioni (€ 9,55 milioni nel 2013/14) e registrano un incremento del 278,7%.
Nel
2014/15 il Porto ha raggiunto i quarti di Champions League; mentre nel 2013/14
è stato eliminato nella fase a gironi di Campions League e ai quarti di Europa
League..
Il
Porto contabilizza il premio fisso per l’UEFA Champions League nell'esercizio
in cui è garantito l'accesso. Pertanto il premio fisso 2013/14 di € 8.600.000 era
già stato contabilizzato nel 2012/13, e nel 2013/14 erano stato contabilizzati
solo € 2.100.000 per il diritto di competere nel turno preliminare di UEFA
Champions League 2014/2015. Pertanto, nel 2014/15, è stato contabilizzato il
premio fisso di 8,6 milioni, dopo aver conseguito il diritto a disputare la
fase a gironi 2014/15 della Champions League e il premio di partecipazione di
12 milioni di Euro del 2015/16, avendo già conseguito il diritto a partecipare.
Gli Altri ricavi sportivi ammontano
a € 1,17 milioni (€ 2,4 milioni nel 2013/14) ed incidono sul fatturato netto
per l’1,3%.
I Diritti TV, incidono per il 18,4%
e sono pari a 17,25 milioni, con un incremento dell’8,3%.
I ricavi derivanti dalla pubblicità
e dalle sponsorizzazioni ammontano a € 13,56 milioni (-0,2% sul 2013/14) ed
incidono per il 14,5%.
I ricavi da Merchandising risultano
pari a € 3,8 milioni (+2,9% sul 2013/14) ed incidono per il 4,1% sul fatturato.
I ricavi da Corporate Hospitality diminuiscono
da € 14,3 milioni a € 8,2 milioni ed incidono per l’8,8%.
I ricavi per altre prestazioni di
servizio risultano pari a € 4,27 milioni e sono in riduzione del 13,3%.
Gli altri proventi, diminuiscono da
€ 1,9 mila a € 1,25 milioni.
I Costi.
Il costo del personale pari a € 69,9
milioni (€ 48,9 milioni nel 2013/14) risulta in aumento del 43,2% ed incide sul
fatturato senza plusvalenze per il 74,8%.
Il costo del personale rappresenta
il 63,4% dei costi totali.
Le spese per servizi ammontano a € 33,23 milioni (€ 42 milioni nel 2013/14) e
risultano in decremento del 21%. Tali spese comprendono i costi per “Trabalhos
especializados” per € 11.813.892 (€ 10,9 milioni nel 2013/14) riguardanti costi
per ricerca di mercato, consulenze giuridiche e altre consulenze. Invece, si
sono azzerate le spese per Corporate Hospitality, che nel 2013/14 ammontavano a
€ 12,3 milioni. L'azzeramento della voce di costo "Corporate
Hospitality" dipende dall’inclusione per la prima volta, di EuroAntas nel
perimetro di consolidamento del Gruppo.
Il Player Trading.
Nel 2014/15 il risultato economico
della cessione dei calciatori è talmente elevato che è riuscito a coprire il
costo degli ammortamenti dei calciatori, determinando un risultato positivo da
Player trading di 51,1 milioni di Euro. Negli ultimi cinque anni, la somma
algebrica del risultato da Player trading è positiva per € 94,1 milioni; tale
risultato sta a indicare che il Porto è riuscito a pagare ampiamente il costo
annuale dei cartellini dei calciatori con l’eccedenza delle plusvalenze
derivante dalle cessione degli stessi.
L’ammortamento della rosa
calciatori ammonta a € 31,37 milioni (€ 27,1 nel 2013/14) milioni e risulta in aumento
del 15,6%.
La gestione economica relativa alla
cessione dei calciatori espone un saldo positivo dovuto all’eccedenza di
plusvalenze per € 82,5 milioni (€ 26,5 milioni nel 2013/14), corrispondente ad
un valore lordo di vendita pari a Euro 119.488.000.
Il “Breakeven Result”.
Il risultato prima delle imposte è
positivo per € 20,5 milioni; nel 2013/14 era negativo per € 37,48 milioni;
mentre, nel 2012/13 era positivo per € 20,9 milioni. L’aggregato dei risultati
rima delle imposte prima degli ultimi tre esercizi è positivo per 3.975.447
Euro. Pertanto, per quanto riguarda il “Break-even Rule”, il Porto dovrebbe risultare
conforme.
L’EBIT è positivo per € 34,38
milioni. Nel 2013/14 era negativo per € 25,8 milioni. La gestione finanziaria è
negativa per € 13,8 milioni (-€ 11,7 milioni nel 2013/14). Gli oneri finanziari
risultano pari a € 17 milioni (+33,6%). I proventi finanziari ammontano a € 2,1
milioni (-18,5%) e i risultati relativi alle partecipazioni sono positivi per €
1.096.113.
Il risultato consolidato netto è positivo per € 19.957.693; mentre, nel
2013/14 era negativo per € 40,7
milioni. Nel 2012/13 era positivo per € 20,3 milioni e nel 2011/12 era negativo
per € 35,9 milioni.
Conclusioni.
Nel 2014/15, il record storico
nella gestione delle plusvalenze, ha permesso di esporre un utile che
rappresenta il secondo per entità nella storia del Porto.Tuttavia, la gestione
operativa vede il prevalere dei costi sul fatturato pertanto la gestione
economica operativa risulta squilibrata e affida la continuità aziendale alle
plusvalenze.
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