domenica 19 giugno 2016

Bilancio UC Sampdoria 2015: l’indennizzo straordinario della vecchia proprietà riduce la perdita.



Luca Marotta


Il risultato economico dell’anno solare 2015 di “U.C. Sampdoria Spa” ha evidenziato una perdita di € 1.385.144; mentre, nel bilancio 2014 era evidenziata una perdita di 24,6 milioni di Euro. Nel 2013 il bilancio si era chiuso con una perdita netta di esercizio di € 13.440.011 e, nel 2012, la perdita era stata di € 38,1 milioni.

Nella Relazione sulla Gestione al bilancio 2015 gli Amministratori hanno scritto: “Oltre ad un significativo incremento del fatturato, il conto economico dell’esercizio 2015 ha visto un provento straordinario di circa Euro 8 milioni per il riconoscimento, avvenuto in data 17 aprile 2015, dell’indennizzo corrisposto dalla precedente proprietà in conseguenza del reclamo ai sensi dell’art. 5.3 del contratto di acquisizione delle partecipazioni di Sampdoria Holding S.p.A. e U.C. Sampdoria S.p.A..”.

Il bilancio al 31 dicembre 2015 di “U.C. Sampdoria Spa” riepiloga i risultati sportivi della seconda parte della stagione sportiva 2014/15, conclusasi col settimo posto in Serie A e l’accesso alle fasi preliminari in Europa League, per mancanza di requisiti di chi ne avrebbe avuto il diritto, e della prima parte della stagione 2015/16, relativa al campionato di serie A successivo, terminato col quindicesimo posto.

La Proprietà della Società.

La società “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” è controllata al 98,96% dalla società “Sport Spettacolo Holding S.r.l.” e all’’1% da “ELEVEN FINANCE S.R.L.”. “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” risulta sotto la direzione e il coordinamento di “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”.
La società “HOLDING MAX S.r.l.” controlla il 100% di “Sport Spettacolo Holding S.r.l.” e il 100% di “ELEVEN FINANCE S.R.L.”. La società “HOLDING MAX S.r.l.”, a sua volta è controllata all’80% da Vanessa Ferrero e al 20% da Giorgio Ferrero.
La società “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” detiene il 100% della società “SAMPDORIA MARKETING &
COMMUNICATION S.r.l. in Liquidazione”

Tra U.C. Sampdoria S.p.A. e la controllante Sport Spettacolo Holding S.r.l. esistono rapporti relativi al contratto di locazione degli uffici sede sociale al costo di € 100 mila. Il contratto è stato stipulato a condizioni di mercato. A partire dal primo semestre 2015 è stato sottoscritto un nuovo contratto per l’utilizzo del marchio “Sampdoria” direttamente tra U.C. Sampdoria e la controllante “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”, che risulta contrattualmente titolare dei diritti di utilizzazione del marchio “Sampdoria.

Per l’esercizio 2015, “U.C. SAMPDORIA S.P.A.” risulta in regime di “Consolidato Fiscale Nazionale” con la controllante “Sport Spettacolo Holding S.r.l.”.
Il Bilancio di esercizio della Sport Spettacolo Holding S.r.l. alla data del 31 dicembre 2014 evidenzia una perdita dell’esercizio per € 2.211.139, con un Valore della produzione di € 1.146.064 ed un patrimonio netto positivo per € 34,3 milioni.

La continuità aziendale.

Nella relazione dei revisori di Baker Tilly Revisa S.p.A.è presente un richiamo di informativa riguardante il fatto che nel 2015 la società ha beneficiato di un provento straordinario per il riconoscimento di un indennizzo ottenuto dal precedente socio oltre a significative plusvalenze per la cessione di calciatori.
Strettamente connessa al tema della continuità aziendale è l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, nel mese di marzo 2016, del budget preconsuntivo della stagione 2015/2016 ed il Piano per le stagione 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019. Gli Amministratori hanno scritto che il Piano prevede una situazione di sostanziale pareggio reddituale e finanziario nel corso della prossima stagione sportiva, mentre per le successive stagioni sportive sono previsti risultati di utile e flussi finanziari positivi.
Secondo gli Amministratori le strategie poste in essere per il perseguimento degli obiettivi di Piano, evidenziano l’esistenza delle condizioni finanziarie e patrimoniali tali da garantire il presupposto della continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi alla data del bilancio d’esercizio.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il totale dell’Attivo è aumentato del 14,8% da € 106 milioni a € 121,8 milioni.



L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,20 (0,26 nel 2014).
Infatti, l’equity ratio è pari a 16,8 % (20,6% nel 2014). Il ricorso al capitale di terzi è prevalente.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,20 (1,26 nel 2014), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,66 (0,63 nel 2014), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
Anche non considerando nelle passività a breve i ratei e i risconti passivi che sono paria ad  € 14.963.968 (€ 12.533.177 nel 2014), l’indice resterebbe al di sotto di 1.

Grado Copertura Patrimonio Calciatori
Indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi Propri. Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori è pari a 0,47 (0,59 nel 2014). Pertanto, l’investimento in Diritti Pluriennali alle prestazioni dei calciatori risulta finanziato anche con capitale di terzi.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,67, di poco superiore alla soglia minima del 2015/16 stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,4.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 49,7% (39,7% nel 2014), pertanto ogni 100 Euro investiti se ne incassano 49,7, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, in circa 2 anni.

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è negativo per € 8,3 milione circa, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del calcolo degli interessi e delle tasse, circa 7 Euro.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per € 20.431.317 (€ 21.816.461 nel 2014) e finanzia il 16,8% dell’attivo. La variazione in diminuzione di € 1,38 milioni è dovuta all’evidenziazione della perdita d’esercizio per € 1.385.144.
Per quanto riguarda la copertura della perdita, l’Assemblea ha deliberato di coprirla integralmente, mediante utilizzo della riserva “Versamenti in conto capitale”.

L’indebitamento finanziario.



Il debito finanziario lordo risulta diminuito da € 10,5 milioni a € 8,1 milioni.
I debiti bancari sono diminuiti da € 10,4 milioni a € 6,2 milioni e riguardano scoperti di conto corrente.
Risulta un’anticipazione finanziaria sui crediti nei confronti del Valencia C.F. S.A.D., con riferimento alla terza ed ultima rata da corrispondersi per la cessione a titolo definitivo del calciatore Skodran Mustafi avvenuta nel corso dell’esercizio 2014.
Considerando le disponibilità liquide pari a 565 mila Euro, si ha un indebitamento finanziario netto pari a € 7,5 milioni inferiore al valore della produzione e al fatturato netto.
I crediti verso enti settore specifico risultano pari a € 42,1 milioni, di cui € 39,38 milioni verso società di calcio. Il maggior credito riguarda quello verso il Napoli per Gabbiadini per € 7,5 milioni. Il credito verso l’Inter per Icardi, è pari a € 4,75 milioni. Sono evidenziati crediti verso il Bologna per Rizzo per € 4,5 milioni; verso il West Ham per Obiang per € 4 milioni e verso il Sassuolo per Duncan per circa € 3,5 milioni.

I debiti verso altri club per operazioni di calciomercato sono pari a € 44,6 milioni. Il maggior debito riguarda quello verso l’Udinese per Muriel pari a € 5,25 milioni. E’ evidenziato un debito verso il Napoli per Gabbiadini, pari a € 3,75 milioni e sempre per Gabbiadini un debito verso la Juventus per € 1,4 milioni. Il debito verso l’Inter per Bonazzoli, è pari a € 3,2 milioni e per Duncan è di € 2,2 milioni.
Il saldo tra crediti e debiti verso enti settore specifico è negativo per € 2,5 milioni. Anche se aggiungessimo tale saldo all’indebitamento finanziario netto si otterrebbe una cifra comunque inferiore al fatturato netto.

L’ Indicatore di Indebitamento della FIGC.

Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2015 ammontano a € 81,2 milioni, mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 70,5 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 1,15, comunque inferiore alla soglia massima consentita del 2015/16 stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 2. Tale soglia è destinata a ridursi nel 2017/18 a 1,5.

LA SOSTENIBILITA’ DEL DEBITO
Gli Amministratori determinavano la posizione finanziaria netta considerando anche i crediti e i debiti da compartecipazione ex art. 102 bis delle NOIF. Secondo i loro calcoli la posizione finanziaria netta è negativa per 7,5 milioni, mentre nel 2014 era negativa per 12,7 milioni di Euro.
Il giudizio sulla sostenibilità del debito deve tener conto che il Margine operativo lordo (Ebitda), determinato dagli Amministratori, è positivo per € 24,8 milioni. Pertanto la gestione economica ha generato dei flussi di cassa positivi.

IL RENDICONTO FINANZIARIO
Il rendiconto finanziario dimostra la variazione negativa di disponibilità liquide per € 4.983.381 è dipesa da flussi di liquidità positivi generati dalla gestione corrente per € 7,9 milioni, di cui € 4,4 milioni derivanti dall’autofinanziamento economico; da flussi negativi di liquidità generati dalla gestione relativa ai finanziamenti per € 2,38 milioni; da flussi negativi di liquidità generati dalla gestione degli investimenti per € 10,55 milioni.
Gli Investimenti per diritti pluriennali prestazioni calciatori hanno drenato € 48,15 milioni. Il Valore di realizzo per i diritti pluriennali prestazioni calciatori ha generato flussi positivi per € 40,19 milioni.

Gli altri debiti.

I debiti tributari risultano aumentati del 9%, da € 4,8 milioni a € 5,23 milioni. L’importo principale riguarda i debiti per ritenute su lavoro dipendente, relative alle retribuzioni di novembre e dicembre 2015 pari a € 4,19 milioni (€ 4,65 milioni nel 2014). I debiti per ritenute d’acconto su lavoro dipendente sono stati pagati dopo il 31 dicembre 2015, in base al pagamento delle retribuzioni.
I debiti verso i dipendenti aumentano da € 6 milioni a € 8,2 milioni e si riferiscono alle mensilità di novembre e dicembre, oltre ai premi. Nella nota integrativa è specificato che gli stipendi sono stati pagati puntualmente.
I debiti verso istituti previdenziali pari a € 187 mila (€ 170 mila nel 2014) sono stati pagati nel mese di gennaio 2016.
I debiti verso agenti e intermediari dei calciatori ammontano a € 3.147.000 (€ 1.126.000 nel 2014).

Il Valore della Rosa.



I diritti pluriennali alle prestazioni calciatori espongono un valore di € 43,9 milioni (€ 36,8 milioni nel 2014), evidenziando un aumento del 19,4%. La variazione positiva di € 7,1 milioni è dovuta ad investimenti per € 47,17 milioni (€ 19,74 milioni nel 2014), cessioni con un valore contabile residuo di € 22,3 milioni (€ 7,3 milioni nel 2014), ammortamenti per € 17,7 milioni (circa € 14,7 milioni nel 2014).
Durante il 2015, gli acquisti col valore più elevato sono stati: CORREA C. J. (Estudiantes) per € 8,5 milioni; Fernando (Shaktar Donetsk) per € 8.146.893; Muriel (Udinese) per € 6.750.000; per € 4,52 milioni Bonazzoli (Inter) e Duncan (Inter) per € 3.110.000.
Per quanto riguarda le cessioni, si è registrato un incasso complessivo di € 40,2 milioni, che ha determinato plusvalenze per € 24.459.766 e minusvalenze per € 7.592.721. Tra i calciatori ceduti spiccano: Gabbiadini (Napoli) per € 12.500.000; Obiang (West Ham) per € 6.500.000; Rizzo (Bologna) per € 5.240.437, Duncan (Sassuolo) per € 5.768.944.
Dopo la chiusura dell’esercizio, si è verificata la cessione di Eder all’Inter, che determinerà, nel 2016, una plusvalenza di 13 milioni di Euro. Al 31.12.2015 Eder evidenziava un valore residuo contabile di Euro 1.293.700. Inoltre, si è verificata la cessione a titolo temporaneo annuale con obbligo di riscatto all’ A.S. Roma S.p.A. del calciatore Ervin Zukanovic, che permetterà l’iscrizione di una plusvalenza di circa 1 milione di euro nel corso dell’esercizio 2016.
Per quanto riguarda le acquisizioni, le operazioni di maggiori rilevanza sono state: Jacopo Sala (Hellas Verona S.p.A.); Fabio Quagliarella (Torino F.C. S.p.A.); Ricardo Alvarez e Modico Diakhite (Frosinone).

La Gestione Economica.

Nel 2015, il valore della produzione aumenta del 44% da € 59,2 milioni a € 85,2 milioni.
I costi della produzione, pari a € 93,34 milioni (€ 78,8 milioni nel 2014), risultano aumentati del 18,4%, in misura meno che proporzionale. La situazione di squilibrio economico permane. Infatti, la differenza tra valore e costi della produzione evidenzia un risultato negativo per 8,1 milioni di Euro, mentre nel 2014 era negativo per 19,6 milioni di Euro.
Tuttavia, come emerge dal grafico, nel 2015, dopo alcuni anni, il fatturato netto risulta superiore al costo del personale.



I Ricavi.


Bisogna evidenziare che nel 2015 si registra l’incremento del fatturato netto, senza plusvalenze, del 33,2%.
Il valore della produzione risulta in aumento del 44%, perché sul valore della produzione giocano un ruolo decisivo le plusvalenze, che sono aumentate del 70,1% a € 24.459.766.

Occorre anche dire che per quanto riguarda il fatturato netto, la Sampdoria è una società “teledipendente”.Il grafico sotto lo mostra chiaramente.



I ricavi da gare sono aumentati del 16,1%, da € 3,9 milioni a € 4,6 milioni. In particolare, gli abbonamenti sono aumentati da € 2.510.000 a € 2.966.000.
I proventi radiotelevisivi sono aumentati del 27,1%, da € 32 milioni a € 40,6 milioni. Tali proventi incidono per il 47,7% sul valore della produzione e per il 71,8% sul fatturato netto.
I proventi da sponsor risultano pari a € 3.035.000 (€ 2.053.000 nel 2014), di cui € 537 mila per il secondo sponsor di maglia contrattualizzato per la seconda parte della stagione sportiva 2014/2015 e per il secondo e terzo sponsor di maglia per il primo semestre della stagione 2015/2016. Due Sponsor tecnici hanno contribuito con € 2.099.000 (€ 1,5 milioni nel 2014).

I proventi pubblicitari ammontano a € 2.485.000, mentre nel 2014 erano pari a € 1.618.000. I proventi pubblicitari della Sampdoria dipendono dal contratto firmato con l’advisor commerciale Infront Italy.

I contributi federali, pari a € 4.636.000, riguardano per Euro 220 mila il provento riconosciuto per la partecipazione ai preliminari di Uefa Europa League, per Euro 2.820.000 la stima dei proventi collettivi non audiovisivi, per Euro 1.130.000 la quota parte del provento nei confronti della Lega Serie A per il diritto all’accesso al segnale per la stagione 2015/2016.

I proventi straordinari mostrano la cifra di € 8.156.339, a causa dell’indennizzo corrisposto dalla precedente proprietà.

Il Player Trading.



Il risultato del Player Trading è di poco negativo per circa € 564 mila. Nel precedente esercizio era negativo per circa € 6,5 milioni. Nel 2015, il risultato della gestione economica dei calciatori non è riuscito di poco a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori, rappresentato dagli ammortamenti.
Le plusvalenze incidono per il 28,7% sul valore della produzione e ammontano a 24,46 milioni (€ 14,4 milioni nel 2014).  Le principali plusvalenze hanno riguardato le seguenti cessioni: Obiang, ceduto al West Ham per € 6.500.000 e con una plusvalenza di pari importo; Rizzo, ceduto al Bologna per € 5.240.000 e una plusvalenza di Euro 5.092.000 e Gabbiadini ceduto al Napoli per € 12.500.000 e una plusvalenza di Euro 4.831.000. Okaka ceduto all’Anderlecht per € 3,3 milioni ha determinato una plusvalenza di € 2.534.000; mentre Duncan ceduto al Sassuolo per € 5.769.000 ha determinato una plusvalenza di € 2.948.000.
Le minusvalenze risultano pari a € 7,59 milioni. La principale minusvalenza è stata quella determinata dalla rescissione di Bergessio per  € 1.891.000.
I proventi da compartecipazioni ammontano a € 2.350.000. Il principale importo riguarda Beltrame (Juventus) per € 1 milione, seguito da Fedato (Catania) con € 900 mila.
Gli oneri da compartecipazioni risultano pari a € 2.750.000. Gli importi principali riguardano: Gabbiadini per € 750 mila e Fiorillo per 2 milioni di Euro.
I costi per acquisizioni temporanee dei calciatori ammontano a € 1.451.000 ( € 738 mila nel 2014). Il costo maggiore riguarda Munoz (Palermo) per € 500mila.
L’ammortamento della rosa calciatori è stato pari a € 17,7 milioni (€ 14,7 milioni nel 2014).

I Costi.

Il costo del personale, pari a € 45,3 milioni (€ 43,9 milioni nel 2014), risulta aumentato del 3,4% ed incide sul fatturato netto per l’ 80,1%, mentre incide sul valore della produzione per il 53,2%, grazie alle plusvalenze. Il costo del personale è aumentato in misura meno che proporzionale all’aumento del fatturato netto è risulta “sostenibile” anche grazie alle plusvalenze.
Il costo del personale tesserato è aumentato da € 40,15 milioni a € 42,37 milioni; mentre, il costo degli altri dipendenti è diminuito da € 3,72 milioni a € 2,97 milioni.
Il numero degli allenatori mediamente in forza al club, durante il 2015, è aumentato da 42 a 45, mentre il numero dei calciatori è aumentato da 35 a 37.
Nelle spese per servizi, pari a € 9,64 milioni (€ 9,1 milioni nel 2014), sono ricomprese le spese per agenti e intermediari pari a € 3,67 milioni (€ 2,6 milioni nel 2014).
I costi per godimento beni di terzi, pari a € 4,2 milioni, comprendono: il canone per la concessione di utilizzo del marchio Sampdoria, per € 2.509.000 in forza del contratto con la controllante Sport Spettacolo Holding S.r.l. e i diritti di utilizzo dello Stadio per € 873 mila.
Gli oneri diversi di gestione, pari a € 12,71 milioni (€ 7,1 milioni nel 2014), includono oltre le minusvalenze anche gli “Oneri contribuzione LNP Serie A” per Euro 1.670.000.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.
Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,97 tale valore sarebbe di poco oltre il limite richiesto dalla FIGC per la Serie A per la stagione sportiva 2015/16, e al di sopra per il 2016/17, che è di 0,85 e anche per il 2017/18, la cui soglia è di 0,8.

Il punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte, aggregato relativo agli esercizi 2013, 2014 e 2015, è negativo per € 39,8 milioni. Occorre dire che tale risultato è anche comprensivo dello storno dei costi per il Vivaio, il cui dato aggregato è di 4,6 milioni di Euro, mentre il dato aggregato degli ammortamenti non rilevanti è trascurabile.
La soglia di tolleranza stabilita dal Regolamento UEFA del Fair Play Finanziario, per il periodo di monitoraggio 203-2014-2015 è di € 30 milioni.

Il Budget 2014/15 e il Piano 2017-2019.

Il Consiglio di Amministrazione del mese di marzo 2016 ha approvato il Budget preconsuntivo della stagione 2015/2016 ed il Piano per le stagioni 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019.
Nella Relazione sulla Gestione è scritto che il Budget prevede anche per le prossime stagioni il raggiungimento di una situazione di sostanziale pareggio reddituale e finanziario, mentre per le successive stagioni sportive sono previsti risultati di utile e flussi finanziari positivi.
Le principali assunzioni del Piano sono:
-         mantenimento di un posizionamento in classifica tra il 10 ed il 12 posto;
-         progressivo incremento dei ricavi da cessione diritti TV;
-         progressiva stabilizzazione del monte ingaggi calciatori, mediante riduzione della rosa e ringiovanimento della stessa. Secondo gli Amministratori sono già state poste le basi;
-         player trading, con realizzo di plusvalenze;
-         stabilizzazione della Posizione Finanziaria Netta.

Conclusioni.


Il verificarsi delle assunzioni del Piano continua ad essere alla base della continuità aziendale. Nella Relazione sulla gestione è scritto che l’iscrizione a conto economico del provento straordinario, sotto forma di indennizzo riconosciuto dalla vecchia proprietà, ha indotto gli Amministratori ad accelerare il processo di razionalizzazione, che consiste nella riduzione numerica e ringiovanimento del parco giocatori. La contabilizzazione dell’indennizzo ha permesso di assorbire i conseguenti costi del processo di razionalizzazione, senza penalizzare il risultato d’esercizio ed il patrimonio della Società. Secondo gli Amministrato il processo di razionalizzazione è da ritenersi sostanzialmente concluso e pertanto per l’esercizio 2016 è prevista una decisa riduzione dei costi per minusvalenze e incentivi all’esodo. Tuttavia, è bene rilevare che l’indennizzo è stato riconosciuto durante la stagione sportiva 2014/2015 e che la stagione sportiva 2015/16 ha visto la Sampdoria concludere il Campionato di Serie A al quindicesimo posto con 40 punti.

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