domenica 4 agosto 2013

I conti del Besiktas 2011/12: uno squilibrio sanzionato dal Fair Play Finanziario.


Luca Marotta

La società “BEŞİKTAŞ FUTBOL YATIRIMLARI SANAYİ VE TİCARET ANONİM ŞİRKETİ”, cui fa capo il club turco del Besiktas è una società quotata nella Borsa Istanbul.
Tale società è controllata dall’associazione sportiva "Beşiktaş Jimnastik Kulübü Derneği", che detiene il 62,5% delle azioni. Il restante 37,5% costituisce il flottante negoziato in borsa.
Il cambio che sarà utilizzato, nell’esposizione dei conti, è quello alla data di chiusura del bilancio consolidato del 31/05/2012, che era il seguente: 1 Lira Turca = Euro 0,4356 = £ 0,3481.
I conti consolidati del Besiktas sembrano mostrare una situazione di squilibrio economico, patrimoniale e finanziario, che ha causato nel tempo una situazione con numerosi debiti scaduti, che è stata sanzionata dagli organismi di controllo del Fair Play Finanziario.
L’esercizio 2011/12 si è chiuso con una perdita di circa Euro 65,7 milioni e il Patrimonio Netto oltre ad essere negativo risulta deteriorato rispetto all’esercizio precedente. Si aggiunga che nella Relazione della Società di Revisione sono presenti numerosi rilievi, tra cui, quello inerente una controversia col calciatore italiano Matteo Ferrari.
Nella sostanza si è in presenza di una situazione che necessita di una robusta ricapitalizzazione, aggravata anche da un Cash Flow negativo e da un Capitale Investito Consolidato Netto negativo. Si tenga anche conto che l’indebitamento finanziario netto, negli ultimi tre anni è sempre aumentato.
A conferma di quanto scritto, il 30 maggio 2012, l’UEFA decise di escludere il Besiktas dalle competizioni per un periodo di due anni, con la sospensione del secondo anno. 
“L'Organo di Appello UEFA ha deciso oggi di escludere il club turco Beşiktaş JK dalle prossime due competizioni UEFA a cui si qualificherà per le prossime cinque stagioni, per la violazione del sistema delle licenze UEFA e del Regolamento del fair play finanziario. L'esclusione dalla seconda competizione è sospesa per un periodo probatorio di cinque anni.”
Il ricorso del Beşiktaş, avverso tale provvedimento fu respinto dal TAS di Losanna, il 29 giugno 2012.
Il TAS ha confermato le sanzioni imposte dall'Organo di Appello UEFA. Conseguentemente, il Beşiktaş JK fu escluso è stato escluso per due edizioni dalle competizioni per club UEFA per un periodo di  cinque stagioni. Tuttavia, l'esclusione per la seconda stagione è stata sospesa per un periodo probatorio di cinque anni; il Besiktas JK è stato anche multato per 200.000 euro di cui 100.000 sospesi per un periodo probatorio di cinque anni.
Il dispositivo della sentenza del TAS concludeva nel seguente modo:
Nella sostanza, secondo il TAS, la decisione impugnata risultava corretta, perché il Besiktas aveva seguito una politica sistematica di attesa per le decisioni della FIFA o del TAS prima di effettuare i pagamenti. In altre parole, il Besiktas ha fatto sì che i club creditori agissero in contenzioso e di fatto non pagava prima che la FIFA avesse emesso una decisione finale. Ciò ha permesso al club turco di ritardare indebitamente i termini di pagamento e di ottenere una qualche forma di credito, omettendo di il pagamento nei termini pattuiti. Secondo il TAS, il Besiktas ha guadagnato un vantaggio sleale mettendo in pericolo l'equilibrio finanziario dei club creditori.
Tutto questo non è bastato, perché il Besiktas risulta coinvolto in uno scandalo del calcio turco, che ha avuto delle conseguenze a livello UEFA.

Lo Stato Patrimoniale.
Lo Stato Patrimoniale mostra una struttura di squilibrio finanziario e patrimoniale. Il Patrimonio netto è negativo per Euro 153,4 milioni in deterioramento rispetto al 31/05/2011. La sussistenza di tale elemento è contraria all’indicatore n. 2 del Fair Play Finanziario (negative equity).
Il totale dell’attivo ammonta a Euro 52,3 milioni e risulta in diminuzione rispetto all’esercizio precedente.
Le immobilizzazioni materiali sono trascurabili essendo pari a Euro 3,9 milioni, mentre le immobilizzazioni immateriali sono pari a Euro 20,5 milioni.
Il Valore contabile della Rosa calciatori è di Euro 19,9 milioni, il valore al 31 maggio 2011 era pari a Euro 20,3 milioni.
Tra le poste principali dell’attivo emergono i risconti attivi pari a Euro 20 milioni. Quelli pluriennali ammontano a Euro 16,1 milioni e i risconti attivi a breve termine per Euro 3,9 milioni. L’importo maggiore riguarda i risconti attivi calcolati sul costo di una licenza per Euro 9,1 milioni.

Il Rendiconto Finanziario Consolidato.
Il Cash Flow è negativo per Euro 989 mila. Questo significa che le disponibilità liquide sono diminuite da Euro 1,6 milioni a Euro 618 mila, soprattutto a causa dell’attività di investimento che ha “bruciato cassa” per circa 8 milioni di Euro.


L’Indebitamento Finanziario Netto.
La posizione finanziaria netta è negativa per Euro 57 milioni. Negli ultimi tre anni l’indebitamento finanziario netto risulta in continuo aumento. E fa fronte ad un patrimonio netto negativo per Euro 153,4 milioni e ad un capitale investito netto negativo per Euro 96,4 milioni.


La Gestione Economica.
I ricavi delle vendite pari a circa 66,8 milioni di Euro sono al netto delle plusvalenze e registrano un aumento del 5%.
L’incidenza percentuale delle varie tipologie di ricavi è la seguente: i ricavi da cessione diritti di trasmissione incidono per il 44%, le sponsorizzazioni per il 17%, i ricavi da biglietteria per il 7%, le competizioni UEFA per il4% e i ricavi da prestiti calciatori per il 2%.

Il costo del personale complessivo ammonta a circa 56,6 milioni di Euro. L’ammontare incluso nella voce del costo del venduto è di Euro 53 milioni, la parte restante figura tra le spese ammnistrative e commerciali.
Gli ammortamenti e le svalutazioni complessive ammontano a circa Euro 6,9 milioni.

Negli altri costi operativi figura un accantonamento fatto nell’esercizio ad un “fondo rischi contenziosi” per circa Euro 17,9 milioni.
L’EBIT risulta negativo per Euro 47,4 milioni e a causa del peso degli oneri finanziari pari a Euro 30,8 milioni si raggiunge una perdita prima delle tasse pari Euro 66 milioni.

Conclusioni.
Non sembra un caso che il Besiktas sia stato uno dei primi club ad entrare nel meccanismo sanzionatorio del Fair Play Finanziario.

Nella semestrale al 30 Novembre 2012, la situazione continua ad essere squilibrata dal punto di vista finanziario economico e patrimoniale, infatti il patrimonio netto al 30 Novembre 2012 oltre rimanere negativo per TL (372.613.671) si deteriora a causa della perdita semestrale di TL (20.585.352), pari a circa Euro 9 milioni.

8 commenti:

Rado il Figo ha detto...

A leggere qui sotto, però, il Besiktas parrebbe essere stato estromesso dall'Europa League in corso (alla quale comunque partecipava -presumo come il Fenerbahce - nonostante le sanzioni di luglio) per il suo coinvolgimento nelle gare truccate.

http://it.uefa.com/uefa/disciplinary/news/newsid=1988015.html#troms%C3%B8+posto+besiktas

Quindi non direi che la sua esclusione sia da ricollegare al fair play finanziario anche perché le sanzioni su questo (per il 2013/14) dovrebbero essere prese da dicembre 2013.

Appunti di Luca Marotta ha detto...

La prima volta il Besiktas è stato escluso dalle competizioni europee per problemi economici. Pare per non aver pagato sia dei club creditori, che alcuni stipendi di calciatori (Matteo Ferrari). Vedasi http://www.tas-cas.org/d2wfiles/document/6434/5048/0/AWARD20FINAL20282420internet.pdfPare che le controversie instaurate dal Besiktas nei confronti dei creditori fossero solo strumentali per dilazionare al massimo i tempi del pagamento. Poiché trattasi di debiti scaduti, alcuni commentatori hanno parlato, in "senso lato", di una rudimentale applicazione delle Regole del Fair Play Finanziario (http://www.lettera43.it/economia/aziende/besiktas-senza-soldi-niente-europa_4367560115.htm). Anche Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Fair_play_finanziario considera la prima esclusione del Besiktas come prodromica al Fair Play Finanziario. Se ne parlò anche a proposito del Malaga. Non a caso, perché un debito contestato non sia considerato scaduto ai fini del FFP occorre che vi siano valide argomentazioni a supporto, non basta instaurare un contenzioso. Il Besiktas nel 2011/12 arrivò quarto e nel 2012/13 non ha partecipato alle competizioni europee. E' chiaro che le sanzioni del Fair Play Finanziario, "vero e proprio", saranno prese da dicembre 2013. Per quanto riguarda la seconda esclusione, riguarda il caso scommesse, mi sembra di averlo specificato, mettendo il relativo link. Nella sostanza, quelli del Besiktas mi sembrano dei conti che potranno essere oggetto di qualche osservazione da parte degli organi di controllo. Bisognerebbe approfondire ai fini del FFP il rapporto con la controllante che è un'associazione sportiva. Ad esempio, nel caso del Galatasaray ho l'impressione che vi siano delle transazioni di rilievo, che influiscano molto sui conti.

Rado il Figo ha detto...

Scusa un istante, forse stiamo un po' mischiando le cose: il pezzo che qui commentiamo, si riferisce all'esclusione del Besiktas dalle coppe del 2012/13 o da quelle del 2013/14 (l'attuale stagione)?
Il mio intervento, infatti, si riferisce all'attuale esclusione, che un po' da per tutto ho visto attribuire al fpf, cosa che non dovrebbe, tuttavia, in entrambi i casi valere: nel primo perché non ancora in vigore, nel secondo perché l'esclusione è dovuta al coinvolgimento nelle gare truccate.

D'altronde qui
http://it.uefa.com/uefa/disciplinary/news/newsid=1988015.html
sono abbastanza categorici nel sostenerlo (anzi, pari che anche la decisione del 15 luglio vertesse sul caso combine).

Se invece si riferisce il pezzo
all'esclusione della scorsa stagione, chiedo scusa per il fraintendimento.

p.s.: dato il comprovato livello infimo di Uicchipedia, eviterei caldamente di citarla: lì manco sanno chi va nelle coppe in via normale, figuriamoci se mettono bocca sul fpf... ;-)

Appunti di Luca Marotta ha detto...

La questione è molto semplice: il bilancio 2011/12, oggetto della lettura, contiene i debiti che hanno dato origine alla prima esclusione dalle coppe 2012/13 per "motivi economici", nonché i relativi rilievi dei revisori. Tra i vari contenziosi, nella relazione dei revisori 2011/12 è citato anche Matteo Ferrari. Molti commentatori, all'epoca in cui fu diffusa la notizia dell'esclusione, trattandosi di esclusione per motivi economici, hanno voluto intravedere l'inizio dell'applicazione del Fair Play Finanziario.
In questa intervista c'è il collegamento tra FFP ed esclusione per motivi economici del Besiktas:
"Il Psg rischia l'Europa nel 2015"
Fair Play: "Besiktas la prima vittima"
http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/86037/-il-psg-rischia-l-europa-nel-2015-.shtml
Nell'intervista, pubblicata su Sportmediaset si sostiene che una delle regole del FFP, quella dei "debiti" è già in vigore e la prima vittima della regola è stato il Besiktas.

A prescindere, dall'intervista, bisogna riflettere sul fatto che, nel caso del Besiktas, risultano debiti scaduti "certificati e già sanzionati" in un bilancio oggetto di valutazione del Fair Play Finanziario.

A questa situazione economica e finanziaria poco brillante (la semestrale al 30 novembre 2012 era in perdita), si è aggiunta l'ulteriore squalifica per l'anno 2013/14 per i motivi legati al calcioscommesse del calcio turco cui giustamente facevi riferimento.

Se hai notato, dal punto di vista giornalistico, anche per l'esclusione del Malaga 2013/14 si è fatto riferimento al Fair Play Finanziario. Ad esempio Goal.com: "Il Fair Play Finanziario miete una vittima di lusso: il Malaga escluso dall'Europa League" http://www.goal.com/it/news/94/calcio-estero/2013/06/11/4041503/il-fair-play-finanziario-miete-una-vittima-di-lusso-il.

Rado il Figo ha detto...

Credo che l'"inghippo" nasca dal fatto che debiti scaduti e osservazioni sulla gestione (mia traduzione di "going concern") sono due requisiti che valgono sia per il fpf sia per il precedente rilascio della licenza UEFA. Infatti, se un club ha debiti scaduti (a marzo, vado a memoria) al momento della richiesta della licenza, questa è comunque rilasciata a patto che il club dimostri a settembre (sempre a memoria) di essere a posto. Evidentemente il Malaga non era a posto né a marzo né a settembre, per cui è stato punito ma per una violazione sulla licenza e non sul fpf.
Analogamente, credo che nel Besiktas si siano mischiate le cose per cui è stato estromesso dall'Europa League ma non per il fpf.

Poi se vogliamo parlare dell'accuratezza della giornalanza (specie sportiva), si potrebbe andare avanti per ore. P.es.: in uno degli ultimi numeri del GS in un pezzo sul fpf ancora confondevano debiti con perdita d'esercizio (e nonostante... la qualificata consultazione ;-) )
Ma anche senza andare nel "tecnico contabile" mi basta ricordare che ancora oggi si parla di Forlan escluso dalle liste UEFA dell'Innter per i gironi della Champions 2010/11 perché aveva giocato i preliminari di Europa League coll'Atlético Madrid. Fosse stato (solo) quello, come mai nessuno ha obiettato che Nocerino giocò ugualmente i gironi col Milan pur avendo già giocato i preliminari di Europa League col Palermo?

Appunti di Luca Marotta ha detto...

Rileggendo il dispositivo del CAS di cui Ti ho segnalato il link in precedenza mi convinco sempre più che il titolo che ho dato all'articolo sul bilancio 2011/12 del Besiktas ha un qualche fondamento.

<>

Al limite se il titolo fosse sbagliato, certamente, non avrà procurato molti danni, essendo il mio blog letto e seguito da pochissimi lettori, non avendo alcuna pretesa se non quella di un "hard disk esterno" contenente alcuni miei appunti e condiviso in rete.

Di seguito espongo l'argomentazione a sostegno della tesi dell'esclusione del Besiktas a causa del Fair Play Finanziario.

A Pagina 3 del pdf del dispositivo CAS che decreta l'esclusione Besiktas dalle competizioni europee c'è un riferimento al Regolamento del Fair Play Finanziario (Edizione 2010). Copio e incollo:

9. "On 31 March 2011, which was the last date upon which overdue payables could be settled as per the UEFA Club Licensing and Financial Fair Play Regulations (Edition 2010) (hereinafter referred to as “UEFA CL & FFP Regulations”), in order to be awarded a licence to compete in the 2011/12 Season UEFA Europa League, the Appellant had overdue payables due to [Club X.] (€1,500,000 in relation to the Payment Agreement) and additional overdue payables to FC Rubin Kazaan (€750,000 in relation to the last instalment of a transfer fee for the player, [F.])."

Anche a pagina 10 del dispositivo si parla della regola dei debiti scaduti "absence of overdue payables"

"60. The UEFA CL & FFP Regulations set forth a club licensing system for the admission to UEFA Competitions such as the UEFA Champions League and UEFA Europa League. Compliance with these rules is a condition of entry. These regulations aim at promoting financial fair play in UEFA club competitions by improving the economic and financial capability of the clubs, increasing their transparency and credibility and by ensuring that clubs settle their liabilities with creditors punctually. One of the requirements is that clubs are not allowed any overdue payables towards other clubs and/or towards employees and tax/social security authority. A key criteria is the absence of overdue payables towards other football clubs, such as amounts due as a result of transfer activities."

e a pagina 11 penso sia chiaro il rifermento al FFP: "There is hardly any doubt that it runs against the principles of “financial fair play”."

"75. The Appealed Decision is correct. The Appellant followed a systematic policy of waiting for FIFA or CAS decisions before making payments of transfer fees, training compensation and solidarity payments. In other words, the Appellant systematically left it to creditor clubs to take action before FIFA and never paid until FIFA issued a final decision. This allowed the Appellant to unduly delay the payment deadlines and to obtain some form of credit by failing to pay fees on time. The Appellant therefore gained an unfair advantage and further, it could endanger the financial equilibrium of the creditor clubs. There is hardly any doubt that it runs against the principles of “financial fair play”. The sums were not “disputed"; there were no arguments as required by Annex VIII of the UEFA CL & FFP Regulations; these sums were simply “unpaid”."

a pagina 16

"2. Furthermore, they aim to achieve financial fair play in UEFA club competitions and in particular:
(a) to improve the economic and financial capability of the clubs, increasing their transparency and credibility; ..."

Rado il Figo ha detto...

Mi scuso per il ritardo: sono rimasto impelagato nei meandri di una fusione inversa indiretta semplificata (risolto) e di una partecipazione incrociata (in alto mare) e non ho più dato seguito allo scambio d'opinioni.

Anzi, ne approfitto per sgombrare il campo da fraintendimenti: essendo un blog, parto già in diversa ottica, che è, per l'appunto, quello di "spazio aperto agli scambi d'opinioni" fra autore e commentatori. Diversa è la mia posizione verso altre realtà che si spacciano per "enciclopedie libere" non risultando altro che un'ennesima raccolta di mere idee e opinioni colla patina della "ufficialità e verità".

Proprio per tale motivo ho inserito il mio primo commento: dato che seguo i regolamenti dei tornei calcistici (e quindi anche le norme dettate per parteciparvi), ho iniziato a seguire il fpf (fra l'altro altro, argomento pure utile per "rinfrescarmi" gli studi fatti). Quest'estate avevo, credevo definitivamente, inquadrato la normativa, in particolare nell'aspetto sanzionatorio che avrebbe dovuto partire sì dalla corrente stagione ma non prima di dicembre 2013.

Secondo me, pertanto, la vicenda Besiktas dovrebbe essere inquadrata così:
- il 30 maggio 2012 il Besiktas trova torto anche in appella UEFA sulla sua esclusione dalle coppe per debiti scaduti
- il 29 giugno 2012 il TAS conferma il tutto, rigettando la domanda dei turchi
- i debiti scaduti (come il "going concern") sono però parametri validi sia per la licenza sia per il fpf; ora è vero che il fpf entra in vigore nel 2013/14, però la licenza è criterio d'iscizione dal 2004/05
- le norme sulla licenza e sul fpf sono contenute entrambe nello stesso regolamento, nel cui titolo sono citate entrambe (e questo anche nella versione 2010) pur, in realtà, avendo il fpf efficacia posteriore
- per tali motivi, correttamente, Appello UEFA e TAS parlano di debiti scaduti e del regolamento su licenza e fpf, ma perché il Besiktas ha violato le norme sulla licenza
- essendo i debiti scaduti criterio valido anche per il fpf, è altrettanto vero che il Besiktas - conseguentemente - finisce per non rispettare nemmeno quest'ultimo; tuttavia nel 2012 non si può punire il Besiktas per un'infrazione a un qualcosa non ancora in vigore
- effettivamente l'accenno a pagina 11 è rivolto solo al fpf: ritengo però trattarsi di un mero "avvertimento" o "rafforzativo" ma non di una causa alla base della condanna
- il Besiktas, respinto ogni possibile reclamo, quindi subisce la condanna UEFA a titolo definitivo
- la condanna però sancisce l'esclusione dalle coppe 2012/13 ma la possibilità di prendere parte a quelle 2013/14 (la seconda stagione di fermo è, infatti, sospesa)
- il Besiktas quindi s'iscrive all'EL 2013/14 ma il 21 giugno 2013 s'apre un procedimento per aver aggiustato la finale di Coppa turca 2011, come citato qui sotto
http://it.uefa.com/uefa/disciplinary/news/newsid=1962190.html#aperti+procedimenti+disciplinari
[in effetti, l'articolo è datato 26 giugno 2013, pur riferendosi a qualche giorno prima: probabile che la versione italiana sia stata pubblicata in ritardo]
- da qui arriviamo alle due sentenze linkate nel pezzo che portano all'esclusione "in corso d'opera" del Besiktas dall'attuale EL

Quindi, sintetizzando, ritengo che il corretto inquadramento sia questo; il Besiktas è stato escluso dalle coppe
- nel 2012/13 per debiti scaduti (presumo) emersi durante il rilascio della licenza 2011/12
- nel 2013/14 per illecito sportivo nella coppa nazionale

Appunti di Luca Marotta ha detto...

Spero che la fusione inversa non sia stata del tipo Inter Capital in FC Internazionale Milano, di cui scrissi tempo fa sul blog di Marco Liguori http://marcoliguori.blogspot.it/2008/10/inter-un-prudente-avviamento-di.html.
Ricordo che in dottrina esistono pareri diversi sull'esposizione del valore di avviamento, nel caso in cui emerga.
Ritornando al Fair Play Finanziario, su Tifoso Bilanciato, è stato riportato un virgolettato di Infantino, da cui capisco che quest'anno entrerà in funzione "il principio di parità dei bilanci" e che una parte del FFP è già in vigore, poiché lo stesso dirigente UEFA attribuisce il miglioramento dei conti all'introduzione del fair play finanziario, non al fatto che i club si stiano preparando alla sua introduzione. Da quello che intuisco sarebbe confermato il passaggio dell'intervista pubblicata sul sito di Sportmediaset in cui si parlava di due regole fondamentali: 1) costi-ricavi, 2) Debiti, e che la seconda fosse già in atto.

http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcioestero/articoli/86037/-il-psg-rischia-l-europa-nel-2015-.shtml
Riporto il passaggio dell'Intervista:
"Per i tifosi e i profani, ci spiega in poche parole cos'è il Fair Play finanziario?
"E' un sistema normativo che impone ai club un comportamento equo, corretto e leale dal punto di vista economico finanziario e contabile. Sono cento pagine di normativa che impongono: che i costi non superino la massimo deviazione consentita rispetto ai ricavi e che i debiti vengano pagati puntualmente".
Chi riguarderanno queste due regole?
"La prima (costi-ricavi) impatterà sulle strategie dei top club che spesso chiudono il bilancio con grandi perdite. Ci sarà un primo periodo di monitoraggio (2011-13) e le perdite consentite saranno di 45 milioni nel biennio. A partire dal 2018/19 andrà a regime la normativa su monitoraggio triennale con deviazione consentita a 30 milioni. La seconda (debiti) invece riguarda club medio piccoli che non hanno il mecenate di turno o che non ottengono con facilità credito dalle banche come le spagnole. Mentre la prima sarà riflessa a partire dal 2014/15, la seconda è già attiva. Besiktas e Paok Salonicco sono le prime vittime e sono state escluse dalle coppe per la qualificazione nei prossimi cinque anni (quando si qualificheranno la prima volta nei prossimi cinque, saranno esclusi ndr)" "

Mi sono convinto che il virgolettato di Infantino confermi il passaggio dell'intervista di Sportmediaset.