giovedì 30 ottobre 2014

Fútbol Club Barcelona al terzo utile consecutivo, anche grazie al Player Trading.



Luca Marotta


Il bilancio 2013/14 del Barcellona si è chiuso con un utile netto di € 41,1 milioni (€ 32,5 nel 2012/13). L'utile prima delle imposte aumenta a € 54,8 milioni da € 43,6 milioni. Per il terzo anno consecutivo il Barcellona ha chiuso l’esercizio con un risultato positivo, che ha permesso di consolidare il Patrimonio Netto positivo.
Nell’esercizio 2013/14 ha esercitato un effetto positivo l’attività di Player Trading che ha visto la realizzazione di plusvalenze e bonus per circa 40 milioni di Euro. La plusvalenza relativa alla cessione di Fabregas al Chelsea è stata contabilizzata nell’esercizio 2013/14 ed è risultata importante.
I ricavi lordi, comprensivi delle plusvalenze e degli altri componenti positivi straordinari con esclusione dei proventi finanziari, hanno segnato la cifra record di Euro 529,9 milioni in aumento rispetto ai 490,5 milioni di Euro del 2012/13.
I ricavi senza le plusvalenze sono risultati pari a circa € 490 milioni e restano al di sotto della soglia dei € 500 milioni di Euro, collocando il Barcellona alle spalle del Manchester United e del Real Madrid.
Il risultato economico del 2013/14, anche in considerazione dell’utile netto previsto per il 2014/15, pari a € 18.008.000 con ricavi per € 464.383.000 al netto delle plusvalenze, conferma che la Polisportiva Barcellona ha intrapreso il percorso “virtuoso” dell’autofinanziamento.
Secondo il Presidente Bartomeu durante il 2013/14 si è verificata una serie di eventi non sportivi che, per la loro coincidenza temporale, hanno complicato la gestione sportiva del club.
I fatti e le situazioni che si sono concentrati in pochi mesi, hanno messo a dura prova il club e hanno riguardato: la partenza del presidente Sandro Rosell, i casi giudiziari Messi e Neymar, la sanzione FIFA, che è stata sospesa provvisoriamente, l’infortunio di Victor Valdes e l’addio del capitano Carles Puyol. Infine, la notizia della morte dell’allenatore Tito Vilanova.
Ovviamente anche i risultati sportivi meno brillanti non hanno permesso di esporre risultati economici migliori. I risultati sportivi sono stati caratterizzanti dall’eliminazione ai quarti di Champions League e dal secondo posto nella Liga 2013/14.

La Polisportiva.
Il “Fútbol Club Barcelona” è una polisportiva costituita il 29 novembre 1899 sotto forma di associazione privata di persone fisiche senza scopo di lucro. Svolge la sua attività nel calcio, nel basket, nella pallamano, nel calcio a 5, hockey e altri sport, che contribuiscono ad appesantirne il bilancio. Infatti, il bilancio per sezioni, mostra un utile lordo di € 144,8 milioni (€ 106,7 milioni nel 2012/13), riguardante la prima squadra di calcio e una perdita lorda complessiva di € 103,7 milioni (€ 60,8 milioni nel 2012/13) per tutte le altre sezioni sportive. Si pensi che il costo del personale della Sezione Basket è di € 18.250.000 a fronte di ricavi per € 4 milioni. La sezione del ““Fútbol Base mostra un costo del personale di € 13 milioni circa a fronte di ricavi per circa € 3 milioni.
La “Ley del deporte” del 15 ottobre 1990, stabilisce che i club coinvolti nelle competizioni sportive professionistiche debbano assumere la forma di “Sociedad Anónima Deportiva”, ma, in deroga a ciò, fu prevista la possibilità per i club, che soddisfacevano determinati requisiti, di mantenere la struttura giuridica esistente e il “Fútbol Club Barcelona” mantenne la sua struttura giuridica. In questo caso, la legge prevede che il consiglio di amministrazione deve garantire il 15% delle spese del club, in base al bilancio preventivo.
In base a quanto stabilito dal Regio Decreto 1251/1999 del 16 luglio, l'attuale Consiglio del Club è tenuto a presentare la garanzia, con effetto dal 1 ° luglio 2014, data di inizio dell'anno sociale 2014/2015 per un importo pari al 15% del budget di spesa per la prossima stagione, meno i risultati economici positivi accumulati durante il suo mandato.
Il 5 ottobre 2013 l’Assemblea dei Soci ha approvato una modifica dello statuto del Club. E’ stato incluso un articolo che dispone che la “Junta Directiva” dovrà garantire il mantenimento del patrimonio netto del club.

I Soci.
Per il 2013/14 è diminuito il numero dei soci.
Il numero dei soci è di 153.458 (161.197 nel 2012/13). Le donne sono pari a 39.477 (40.823 nel 2012/13) e rappresentano il 25,73% del totale.
I soci non Catalani sono 13.380 (15.603 nel 2012/13). I soci di età inferiore ai 5 anni sono pari a 10.678 (13.118 nel 2012/13), quelli con età maggior di 65 sono pari a 27.087 (26.580 nel 2012/13).

“Ipotesi minima” sul Valore del Barcellona.

Forbes nella sua classifica “The World's Most Valuable Soccer Teams” per il 2014, colloca il Barcellona al secondo posto con un valore di 3,2 miliardi di Dollari USA, pari a circa 2,4 miliardi di Euro.
Volendo distaccarsi dal modello di valutazione di Forbes, si potrebbe ipotizzare un valore che sintetizzi la “Formula di Markham” col valore di stima del brand.
La “Formula di Markham” racchiude metodo misto di valutazioni che tiene conto sia di criteri patrimoniali che reddituali.
In base alla “Formula di Markham” e utilizzando i dati del bilancio 2013/2014, si otterrebbe un valore di stima 832,4 milioni di Euro a cui bisognerebbe aggiungere il valore del Brand, non essendo valorizzato nel bilancio.
La classifica “BrandFinance® Football 50 2014”, stima il valore del brand del Barcellona per 457 milioni di Euro. Dalla somma dei due dati si potrebbe ipotizzare un valore del Barcellona di circa 1,29 miliardi di Euro.
Un limite dell’applicazione della “formula di Markham” al Barcellona potrebbe essere la mancata valorizzazione delle riserve latenti esistenti a causa dei numerosi calciatori provenienti dal settore giovanile, come Messi, Iniesta, Busquets e Pedro. Per avere un’idea basti pensare che il sito Transfermarkt stima il valore della Rosa del Barcellona in circa 620 milioni di Euro, mentre in bilancio è esposta per un valore contabile di 175 milioni, con conseguenti potenziali riserve latenti di 445 milioni di Euro.
In linea di massima, si potrebbe considerare il valore sopra determinato come limite inferiore, anche perché recentemente le azioni del Bayern Munchen sono state oggetto di una “transazione reale” avvenuta di recente stimando il valore del club di Monaco di Baviera pari a € 1,32 miliardi.
Con la considerazione nel calcolo della “Formula di Markham” delle riserve latenti e con l’aggiunta del valore del marchio si otterrebbe un valore di stima di circa 1,97 miliardi di Euro.

La continuità aziendale.
I revisori della Deloitte S.L., come l’anno precedente, nella loro Relazione non hanno mosso alcun rilievo o eccezione.
La situazione patrimoniale al 30 giugno 2014 si presenta con un capitale circolante netto negativo per € 243.926.000 (- € 251.603.000 nel 2012/13). Questo significa che c’è uno squilibrio finanziario, ossia i debiti a breve superano i crediti a breve di 243,9 milioni di Euro.
Nonostante quanto sopra, nella redazione del bilancio, gli Amministratori hanno applicato il principio della continuità aziendale, data l'importanza dei fattori attenuanti descritti di seguito:
- la presenza dei ratei passivi nell'ambito del calcolo del capitale circolante, pari a € 110,7 milioni, che non implicano futuri obblighi finanziari;
- al 30 giugno 2014, sono inclusi come debiti a breve termine € 19.958.000 relativi ad una linea di credito di 40 milioni rimborsabile oltre l’anno successivo, di cui € 20 milioni ancora disponibili.
L'attuale Consiglio di Amministrazione ha implementato un modello di gestione, che ha l'obiettivo principale di raggiungere un equilibrio finanziario, nei prossimi anni, basato sulla crescita del fatturato e sull'attuazione di una politica di riduzione dei costi.
Come risultato di questo modello di gestione, il patrimonio netto del Club è migliorato di € 41.113.000 nel corso dell'anno e di € 32.396.000 nel precedente esercizio. Come è avvenuto in questi ultimi anni, questo modello e la struttura finanziaria del club permetteranno di generare nell’esercizio successivo dei flussi di cassa positivi .

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,12, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,36, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia, come evidenziato dagli amministratori, nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 110,7 milioni, ma anche, con esclusione dei ratei e risconti passivi, l’indice di solvibilità corrente sarebbe inferiore a 1 poiché sarebbe pari a 0,5.

Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto al 30 giugno 2014 risulta positivo per € 53,5 milioni, mentre al 30 giugno 2013 era positivo per € 12.427.000 e al 30 giugno 2012 era negativo per € 19.969.000. La variazione è dovuta essenzialmente all’utile netto d’esercizio di € 41,1 milioni.
I mezzi propri del Barcellona finanziano solo il 10,8% del totale delle attività e il 30,3% del valore della Rosa.
Il patrimonio netto positivo è comunque conforme a quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario.



L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso del Barcellona, l’indice di indebitamento è pari a 0,12, che segnala il prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.
L’indice di indebitamento potrebbe essere un parametro da considerare in chiave modifica del Regolamento del Fair Play Finanziario, se si adottasse il principio di favorire la capitalizzazione dei club con i mezzi propri, evitando il ricorso all’indebitamento.

L’indebitamento Finanziario Netto.

L’indebitamento finanziario netto, comprensivo del saldo tra crediti e debiti verso enti sportivi, si riduce da € 88.246.000 a € 23.783.000. Quindi, in considerazione di un importo di fatturato netto pari a  € 484,6 milioni, possiamo affermare che l’indebitamento finanziario netto rientra abbondantemente nei limiti auspicati dal Regolamento UEFA. Si aggiunga che l’indebitamento finanziario netto è anche inferiore all’Ebitda, che è positivo per € 134,3 milioni.
Il rapporto di tale indebitamento finanziario netto, comprensivo dei debiti e crediti per trasferimenti giocatori, con l’EBITDA è ottimo essendo pari a 0,18.
Le disponibilità liquide sono diminuite da € 70,9 milioni a € 49,6 milioni.
I debiti bancari ammontano complessivamente a € 72.506.000 (€ 104.148.000 nel 2012/13), risultano in diminuzione di 31,6 milioni e finanziano il 14,7% delle attività. I prestiti bancari sono alimentati da un contratto di finanziamento bancario rinnovato il 14 luglio 2010, per un importo massimo di 155 milioni di euro e con scadenza 30 luglio 2015. In base a tale contratto il Barcellona ha l'obbligo di rispettare alcuni parametri finanziari. Secondo gli amministratori, il club catalano è in grado di soddisfare tutti i parametri finanziari richiesti. Durante l’esercizio 2013/14 sono stati rimborsati 31 milioni di Euro.
Il 28 luglio 2014, è stato ottenuta la proroga del finanziamento per complessivi 51,7 milioni, stabilendo come prima scadenza di pagamento il 29 luglio 2015. Questo rinvio è stato richiesto a causa degli impegni di pagamento derivanti principalmente dal rinnovamento della prima squadra.
I debiti verso enti creditizi a lungo termine ammontano a € 20.679.000 (€ 51.742.000 nel 2012/13), mentre quelli a breve ammontano a € 51.827.000 (€ 52.406.000 nel 2012/13).
I crediti verso Enti sportivi ammontano complessivamente a € 48.735.000 di cui € 47.224.000 riguardanti i club per la cessione di calciatori. Tra gli importi rilevanti risultano: Chelsea Football Club (Francesc Fàbregas) per € 32.602.000; FC Bayern München AG (Thiago Alcantara) per € 10 milioni; Unione Sportiva Sassuolo Calcio (Antonio Sanabria) per € 2.5 milioni e Bologna Football Club 1909 S.p.A. (Martí Riverola) per € 567 mila.
I debiti verso Enti sportivi risultano pari a 44,8 milioni, di cui 37,5 milioni a breve. Il Barcellona risulta indebitato principalmente con Udinese Calcio S.p.A. (Alexis Sánchez) per € 2.5 milioni; The Arsenal FC PLC. (Cesc Fabregas e Alex Song) per € 9.793.000; Sevilla Club de Fútbol, SAD (Ivan Rakitic) per € 18 milioni; Borussia Dortmund (Ter Stegen) per € 12 milioni.
Gli Amministratori nella loro analisi considerano anche l’Indebitamento netto dato dalla differenza tra tutti i crediti e le disponibilità liquide, da una parte, e tutti i debiti compresivi anche dei debiti finanziari e i ratei e risconti passivi. L'indebitamento netto risultante è pari a € 287 milioni, nel 2012/13 era pari a € 331 milioni ed includeva l'acquisto di Neymar, avvenuto a giugno 2013. Il rapporto tra debito netto, così determinato ed Ebitda risulta uguale a 2,1 (2,8 nel 2012/13).

I Debiti verso il personale.

Il debito complessivo verso il personale ammonta a € 63,7 milioni e finanzia il 12,9% dell’attivo.
I debiti verso il personale sportivo ammontano complessivamente a € 59,5 milioni (€ 51,1 milioni nel 2012/13), risultano in aumento di € 8,4 milioni e finanziano il 12,1% dell’attivo.
Da notare che il debito verso il personale sportivo a lungo termine ammonta a € 8 milioni (€ 2,7 milioni nel 2012/13).
Il debito verso il personale sportivo corrente rappresenta circa il 24,2% del costo del personale sportivo, il che significa che gli stipendi sono pagati ogni tre mesi circa. Infatti, gli amministratori hanno scritto che nei primi giorni di luglio 2014 è stato effettuato il pagamento dei salari del personale sportivo per un importo pari a € 43.785.000.

Debiti verso il Fisco e controversie giudiziarie.

Il 5 luglio 2010, il club è stato sottoposto a verifica fiscale dall'Agenzia delle Entrate Spagnola. Oggetto della verifica erano le imposte sul reddito per gli anni 2005/06, 2006/07 e 2007/08; l’IVA, le ritenute fiscali sui redditi da lavoro dipendente e autonomo e le ritenute sui compensi a non residenti per il periodo dal luglio 2006 al dicembre 2008. La verifica ha comportato a carico del club un importo da pagare di € 3.456.000 di cui € 3.323.000 sono stati pagati nel 2012/13 e € 223 mila nel corso dell'esercizio 2013/14. Tale verifica non ha avuto alcun impatto sul conto economico poiché era stato previsto l’accantonamento necessario.
Il 17 dicembre 2013, il Club ha ricevuto una comunicazione da parte delle autorità fiscali in cui si preannunciava l'inizio di una verifica fiscale per l'imposta sul reddito per gli esercizi 2008/2009, 2009/2010, 2010/2011 e 2011/2012 e per l’Imposta sul valore aggiunto per il periodo 2009-2012.
Gli Amministratori e i consulenti fiscali del Club, ritengono che gli accantonamenti effettuati al 30 giugno 2014 siano sufficienti a far fronte agli eventuali importi che potranno formare oggetto di pretesa tributaria.
Da evidenziare che i debiti tributari per ritenute sul reddito delle persone fisiche ammontano a € 47.278.000 (€ 53.101.000 nel 2012/13). Tali debiti “finanziano” il 9,6% dell’attivo e costituiscono l’importo maggiore dei debiti erariali, che ammontano a € 53.531.000 (€ 56.174000 nel 2012/13).

Nella sostanza il 22% dell’attivo è finanziato dal debito verso il personale e dal debito verso l’erario per ritenute da versare.

Durante l’esercizio 2013/2014, la “Junta Directiva”, in accordo ai consulenti legali del Club, ha considerato necessario accantonare la cifra di € 10.683.000 per le controversie legali in corso.

Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori diminuisce da € 179,3 milioni a € 175,2 milioni, con decremento di € 4,1 milioni. Essi rappresentano il 35,6% del valore totale dell’attivo.
La variazione, rispetto al 2012/13, è stata causata: da investimenti pari a € 83,8 milioni (€ 101.051.000 nel 2012/13), da cessioni per un valore contabile netto di € 33 milioni (€ 308 mila nel 2012/13), da ammortamenti calcolati per € 65,4 milioni (€ 59,6 milioni nel 2012/13), svalutazioni per € 13,2 milioni (€ 5,9 milioni nel 2012/13).
La sezione calcio ha comportato investimenti per € 72,4 milioni (€ 98.155.000 nel 2012/13), cessioni per un valore contabile di € 29,6 milioni (€ 235.000 nel 2012/13), ammortamenti per € 62,4 milioni (€ 57.838.000 nel 2012/13), svalutazioni per € 13,3 milioni (€ 5,9 milioni nel 2012/13).
Tra gli investimenti più significativi figura anche l'acquisto dei diritti di Rakitic, il cui acquisto figura già nel bilancio 2013/14, nonostante sia stato effettuato per il 2014/15.
Successivamente alla chiusura dell’esercizio, il Barcellona ha acquistato tre giocatori per l’importo totale di € 144,7 milioni, tra cui spicca Suarez da Liverpool. Mentre sono stati ceduti quattro giocatori per € 34,7 milioni, che hanno generato plusvalenze per € 15 milioni.

I Ricavi.

Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, i componenti positivi di reddito, esclusi solo i proventi finanziari, aumentano da € 490,5 milioni a € 529.916.000 e registrano un incremento dell’8%. I componenti positivi di reddito, di cui sopra, al netto delle plusvalenze, risultano pari a € 490 milioni e superano dell’1,6% i ricavi netti preventivati che erano di € 482,8 milioni.



Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, i ricavi da stadio ammontano complessivamente a circa € 128,5 milioni (€ 126,2 milioni). Tali ricavi comprendono anche il botteghino del Camp Nou e dei Palazzetti dello Sport che è stato pari a € 43,9 (€ 49,2 milioni nel 2012/13) con un decremento del 10,6%. Il botteghino del “Camp Nou” è stato pari a € 42,8 milioni (€ 47,9 milioni nel 2012/13). I ricavi dalla vendita dei biglietti del “Camp Nou” nella Liga, pari a € 28,6 milioni, hanno registrato un incremento del 6%. In Champions League sono stati pari a € 7,3 milioni, con un decremento del 26% a causa della eliminazione della squadra nei quarti di finale. In Copa del Rey l’incasso è stato di solo 800 mila Euro. Per la Supercoppa l’incasso è stato di 3,5 milioni di Euro e per il Trofeo Gamper di 2,6 milioni di Euro.
Gli abbonamenti sono lievemente aumentati da € 30,5 milioni a € 32,1 milioni. Le visite allo stadio e altri ricavi collegati hanno fatto registrare entrate per € 39.409.000 (€ 33.972.000 nel 2012/13).
La media spettatori nella Liga 2013/14 è stata di 71.988 (71.235 nel 2012/13).
I ricavi da media sono pari a € 160,9 milioni (€ 161.669.000 nel 2012/13) e segnano un decremento dello 0,5%. I Ricavi per cessioni diritti TV sono al netto dell’importo della “mutualità” di Euro 9,6 milioni riconosciuta ai club retrocessi in Seconda Divisione.
I Ricavi da quote sociali risultano pari a € 19.186.000 (€ 19.644.000 nel 2012/13).
I ricavi commerciali ammontano a circa € 178,8 milioni. Nel 2012/13 erano pari a € 172,4 milioni. Per quanto riguarda la sponsorizzazione tecnica di Nike, con scadenza 30 giugno 2018,l'importo minimo garantito annuale è di 30 milioni di euro. In base al contratto, Nike European Operations Netherlands, BV oltre ad essere sponsor tecnico e fornitore di materiale sportivo, è anche licenziatario per la vendita di prodotti con il marchio del club catalano.
Per quanto riguarda lo Sponsor ufficiale, Qatar Sports Investments (QSI), il contratto stipulato il 13 dicembre 2010, per un importo complessivo di 151 milioni di Euro, ha determinato un importo di € 30,4 milioni imputati all’esercizio 2013/14 (€ 29 milioni nel 2012/13).
Secondo la riclassificazione operata dagli Amministratori, gli altri ricavi, comprese le plusvalenze, ammontano a circa 52,6 milioni, mentre nel 2012/13 ammontavano a 10,5 milioni.
La vendita dei giocatori ha generato delle plusvalenze per l’importo di € 39.077.000 oltre ad un bonus di 1 milione di Euro e delle minusvalenze per € 1.311.000 oltre a delle perdite per € 3,2 milioni.

L’Indice di “Efficienza Televisiva” della Rosa dei Calciatori.

L’efficienza televisiva della rosa dei calciatori può essere misurata dal rapporto tra ricavi TV e valore dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori.
Quanto maggiori sono i ricavi TV e quanto è minore il valore contabile della rosa, tanto maggiore sarà l’efficienza televisiva. Nel caso specifico l’indice di efficienza televisiva del Barcellona è pari al 91,83%, perché i ricavi TV sono inferiori al valore contabile della Rosa.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e attività totali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura?
Nel caso del Barcellona, tale indicatore è pari al 98,15%, pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 98,15 Euro, che è un segnale di una buona rotazione degli investimenti effettuati.

I Costi.
I costi aumentano di 29 milioni di Euro da € 442,5 milioni a € 471,9 milioni.
Il costo del personale complessivo, comprensivo dei diritti di immagine e delle commissioni degli agenti, ammonta a € 285,5 milioni (€ 276,2 milioni nel 2012/13) e risulta in aumento del 3,4%. Il costo del personale sportivo, comprensivo dei diritti di immagine e delle commissioni degli agenti, è pari a € 253,7 milioni (€ 245 milioni nel 2012/13), risulta aumentato del 3,4% e rappresenta il 56,28% del totale dei costi. Esso si compone per € 156.804.000 (€ 152.456.000 nel 2012/13) di stipendi fissi ed € 47.522.000 (€ 49.638.000 nel 2012/13) come parte remunerativa variabile. Gli importi sostenuti dal Club in materia di diritti d'immagine di giocatori e allenatori, ammontano a € 26.513.000 (€ 26.192.000 nel 2012/13), di cui € 24.292.000 (€ 23.912.000 nel 2012/13) per la sezione Calcio. I costi relativi agli agenti ammontano a € 11.107.000 (€ 12.208.000 nel 2012/13).
Gli ammortamenti sono pari a € 76,3 milioni (€ 70,5  milioni nel 2012/13) e segnano un incremento dell’8,27%, con un’incidenza del 16% sui costi. L’ammortamento dei diritti sui giocatori ammonta a € 65,4 milioni (€ 59,6 milioni nel 2012/13) e segna un incremento del 9,7%. Gli altri ammortamenti sono pari a € 10,9 milioni e risultano in linea con l’esercizio precedente.

IL COSTO DEL FATTORE LAVORO
Il costo del fattore lavoro dato dalla somma del costo del personale sportivo e dal costo degli ammortamenti è pari a € 319,1 milioni e incide sui ricavi al netto delle plusvalenze per il 65%.
La U.E.F.A. potrà richiedere maggiori informazioni economiche e finanziarie e chiarimenti ai club che presentino un costo del personale tesserato (rappresentato da stipendi e ammortamenti) superiore al 70% dei ricavi. Per quanto descritto sopra, il Barcellona è in linea con quanto richiesto dal Regolamento del Fair Play Finanziario.

I costi per servizi, comprensivi di diritti d'immagine di giocatori e allenatori e dei costi relativi agli agenti ammontano, di cui si è già detto, aumentano da € 84,9 milioni a € 91 milioni. Gli elementi che hanno subito aumenti significativi sono le spese legali.
I costi straordinari, che comprendono anche gli accantonamenti per contenziosi vari (sanzione FIFA, la denuncia per presunte irregolarità per l'acquisizione di Neymar, ecc.) sono aumentati da € 2.433.000 a € 11.279.000.

Il risultato prima delle imposte, derivante da un Ebit positivo per € 58 milioni (€ 47,9 milioni nel 2012/13) e una gestione finanziaria negativa per € 3,2 milioni (- € 4,4 milioni nel 2012/13), è positivo per € 54,8 milioni (€ 43,5 milioni nel 2012/13).
Il risultato d’esercizio al netto delle imposte è positivo per € 41.118.000 (€ 32.488.000 nel 2012/13).

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, si otterrebbe la cifra di 58 milioni di Euro circa e per il Barcellona risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si guadagnerebbero solo 11,75 Euro.

ROE - RETURN ON EQUITY  (TASSO DI RENDIMENTO DEI MEZZI PROPRI)
Il rapporto tra risultato netto d’esercizio e mezzi propri indica il rendimento dei mezzi propri investiti nell’attività ed è pari al 76.8%. Tale ottimo risultato è determinato soprattutto dal basso apporto di mezzi propri.

Il Barcellona e il Fair Play Finanziario.
Per quanto riguarda il requisito del “Break-Even” il Barcellona non ha problemi. Infatti, la somma algebrica del risultato prima delle imposte 2013/14 con il risultato prima delle imposte 2012/13 e quello del 201/12 è positiva per € 147.132.000. In chiave Fair Play Finanziario, tale sommatoria migliorerebbe di molto, perché bisognerebbe togliere le perdite relative alle altre sezioni sportive, stimabili in € 224,9 milioni circa oltre agli ammortamenti relativi alle infrastrutture sportive.
I dati del bilancio preventivo 2014/15 confermano la buona salute economica del Barcellona. Infatti, sono previsti ricavi lordi per € 539 milioni, costi per € 509 milioni e un risultato netto positivo per € 18 milioni, che irrobustirà ulteriormente il Patrimonio Netto. Inoltre è previsto n EBITDA positivo per 116 milioni.

Il Progetto “Espai Barça”.

Il Progetto “Espai Barça” si pone l’obiettivo di creare, entro il 2021, uno spazio unico, nel quartiere di “Les Corts” per le attività sportive, utilizzando i 20 ettari di terreno che il club catalano possiede nel quartiere. Il progetto, una volta terminato, costituirà uno dei migliori complessi sportivi del mondo al centro di una grande città. Il costo stimato è di circa 600 milioni, con un piano di finanziamento che prevede come copertura finanziaria un mix equidistribuito di mezzi propri, sponsor e indebitamento bancario.
Il costo del nuovo stadio sarà di 400 milioni e quello del nuovo palazzetto dello sport di circa 90 milioni di Euro.

Conclusioni.
Nel caso del Barcellona si è in presenza di una gestione economica equilibrata, che da alcuni anni è improntata dall’autofinanziamento, grazie agli utili conseguiti. Infatti, nel corso degli ultimi tre anni il club catalano ha generato profitti cumulati al netto delle imposte di € 122.387.000, ottenendo un patrimonio netto positivo per € 50.709.000.
La gestione è caratterizzata da un basso volume dei mezzi propri e dal ricorso al capitale di terzi.
Nel capitale di terzi prevalgono oltre ai debiti bancari, anche i debiti verso il personale e i debiti verso l’Erario per le ritenute da versare.

Gli Amministratori hanno confermato che la politica dell’autofinanziamento serve a ridurre l'elevato debito del club, al fine di renderlo meno dipendente dai terzi, e allo stesso tempo per continuare con un piano aggressivo di investimenti di capitale e affrontare il rinnovamento della prima squadra. 

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