Luca Marotta
Il bilancio 2014/15 di Juventus Football Club S.p.A. mostra
un utile netto d’esercizio per Euro 2.298.263 (- € 6,7 milioni nel 2013/14), un
patrimonio netto positivo per € 44.645.444 (€ 42,6 milioni nel 2013/14) e un
indebitamento finanziario netto in calo a € 188,9 milioni (€ 206 milioni nel 2013/14).
Secondo il Presidente Agnelli la Juventus “è riuscita a tornare sia al successo
sportivo sia alla sostenibilità economica”.
In estrema sintesi, il bilancio conferma il trend positivo
di netto miglioramento dell’andamento economico, soprattutto se si fa il
confronto con la perdita di € 95,4 milioni del 2010/11 e se si considera il
fatto che il bilancio 2014/15 segna il ritorno all’utile dopo sei anni,
precisamente dopo il 2008/09, che si era chiuso con un utile di 6.582.489 Euro.
Nel giudicare l’esercizio 2014/15, gli Amministratori evidenziano
l’influenza positiva esercitata sull’andamento economico dagli eccellenti
risultati sportivi della Prima Squadra “che hanno contribuito in misura
determinante al ritorno all’utile di bilancio dopo sei anni”. Tale affermazione
sembra in linea con la tesi che afferma che nella gestione di club di calcio è
il successo sportivo che determina il successo economico, ovviamente, come ogni
regola che si rispetti, la stessa regola, in passato, ha avuto le sue
eccezioni.
Per quanto riguarda il 2015/16, gli Amministratori prevedono,
ad oggi, un risultato dell’esercizio, in perdita. I
fattori determinanti saranno gli incrementi dei costi relativi alla gestione
sportiva e l’impatto dei risultati sportivi che saranno conseguiti in Italia e soprattutto
in Europa.
In ogni caso, l’obiettivo societario è quello di consolidare
il sostanziale equilibrio della gestione economica raggiunto nell’esercizio
2014/15. E’ chiaro che il perseguimento di tale obiettivo, renderebbe
impraticabile l’adozione della politica delle “spese folli” in chiave mercato calciatori.
Il problema dei i
ricavi commerciali.
Il Presidente nell’ultima lettera agli Azionisti ha prospettato
una nuova sfida “ardua” per il management e gli azionisti, ossia quella di
creare una struttura equilibrata e diversificata di ricavi al fine di competere
ad alto livello.
Dal confronto con alcuni club Europei emerge che per l’incidenza
dei ricavi commerciali sul fatturato netto, la Juventus appare in ritardo. Non
tragga in inganno la relativa vicinanza percentuale all’Arsenal, perché
l’Arsenal punta molto sui ricavi da stadio. Il Borussia Dortmund e il Bayern,
come altre squadre tedesche dimostra che per ovviare ai ricavi da diritti TV,
che sono molto più bassi di quelli italiani, si è puntato molto sui ricavi
commerciali.
La sfida è rappresentata dall’equidistribuzione delle fonti
di ricavo, per ridurre l’esposizione alle fluttuazioni cicliche. Nel caso della
Juventus appare evidente la necessità di aumentare i ricavi commerciali.
Nell’ultimo bilancio emerge un’incidenza sul fatturato netto
dei diritti TV del 60%, a fronte dell’incidenza dei ricavi da gare del 16% e
dei ricavi commerciali del 16% e degli altri ricavi per l’8%.
Dal 2015/16 con i nuovi contratti di sponsorizzazione
‘adidas’ e ‘JEEP’, potrebbe iniziare ad aumentare l’incidenza percentuale dei
ricavi commerciali, anche perché si dovrà valutare la scelta della gestione
diretta del licensing e del retail, che in precedenza era preclusa da altri
accordi commerciali. Tale scelta si presenta, a detta del Presidente Agnelli,
come “una grande sfida”.
Puntare sul “Player Trading” come fonte di ricavo
principale, come fa per esempio l’Udinese, significherebbe rinunciare ad essere
una grande squadra. La presenza di segnali su questo fronte potrebbe essere
individuata nella cessione di Vidal e Coman al Bayern.
La decisione di gestione direttamente le attività di
licensing, merchandising e soccer school, a partire dal 2015/16 è stata
comunicata ad adidas il 31 marzo 2015, come consentito dagli accordi
perfezionati il 23 ottobre 2013. Con effetto dal 30 giugno 2015, Juventus
Merchandising (società del gruppo Nike) ha ceduto a Juventus FC SPA il proprio ramo d’azienda contenente le attività, i
contratti in essere ed il personale.
Durante l’anno 2014, tale valore è oscillato tra € 206,6
milioni ed € 261,6 milioni. Durante l’anno 2015, tale valore è oscillato tra €
217 milioni ed € 351 milioni. Attualmente i valore di capitalizzazione di borsa
è di circa 265 milioni di Euro.
In ogni caso, tale valore è solo indicativo, perché quando
si vendono o comprano pacchetti di controllo di società quotate in borsa, molto
spesso emergono altri valori. Si pensi all’obbligo di lanciare un’OPA. Si deve
aggiungere che nel bilancio della Juventus non risulta valorizzato il marchio e
un’eventuale trattativa ne deve tener conto. La valorizzazione del brand
Juventus, può contare come minimo su un bacino potenziale di circa 12 milioni
di tifosi e sul fatto che il brand è già sfruttato nel settore media quale
veicolo e testimonial pubblicitario.
La rivista americana Forbes ha valutato la Juventus 837
milioni di dollari USA, collocandola al nono posto della sua classifica, prima
tra le squadre italiane.
Juventus è controllata per il 63,8% da EXOR S.p.A., invece Lindsell
Train Ltd. detiene il 2,2% del capitale sociale e il restante 34% è flottante
in Borsa.
Il totale delle attività risulta in diminuzione del 4,4%,
assestandosi a 474,3 milioni di Euro (€495,9 milioni nel 2013/14).
La presenza dello stadio di proprietà rende la struttura del
bilancio della Juventus, rispetto a quella di altri club italiani, più vicina
agli standard degli altri club europei. Il peso sul totale dell’attivo della
voce “Terreni e fabbricati”, al netto degli ammortamenti, è del 28,3% circa.
La voce terreni e fabbricati aumenta da € 126.033.479 a € 134.056.117.
L’incremento del valore è stato causato dall’investimento in terreni per € 10,8
milioni. Nel mese di dicembre 2014 sono stati acquistati da Campi di Vinovo
S.p.A. alcuni terreni adiacenti Juventus Training Center. La superficie
fondiaria è di circa 22.900 metri quadrati e la Superficie Lorda di Pavimento
destinata a terziario è pari a 11.830 metri quadrati. L’investimento in
questione è stato finanziato con i crediti ancora vantati da Juventus nei
confronti di Campi di Vinovo S.p.A..
L’attivo corrente, comprensivo degli anticipi a fornitori
correnti, risulta inferiore al passivo corrente, comprensivo degli anticipi da
clienti correnti, di € 205 milioni (-€ 198 milioni nel 2013/14), conseguenza,
molto probabilmente, degli investimenti realizzati.
Il capitale investito netto risulta diminuito di 15,1
milioni di Euro circa.
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio netto al 30 giugno 2015 è positivo per € 44.645.444
(€ 42,6 milioni nel 2013/14) e finanzia il 9,4% dell’attivo.
La variazione rispetto al patrimonio netto del 30 giugno
2014 è dovuta sostanzialmente all’utile dell’esercizio registrato (€ 2,3
milioni) e alla movimentazione della Riserva da Cash flow hedge
(€ +0,2 milioni) e della Riserva da utili/(perdite)
attuariali (€ -0,4 milioni). Essendo positivo, è conforme a quanto stabilito
dal regolamento del Fair Play Finanziario.
Al 30 giugno 2015, il capitale sociale della società
bianconera, interamente sottoscritto e versato, ammonta a € 8.182.133,28 ed è
costituito da n. 1.007.766.660 azioni ordinarie senza valore nominale.
Il Patrimonio Netto finanzia il 19,1% del Capitale Investito
Netto, pari a € 233,5 milioni (€ 248,6 milioni nel 2013/14), il restante 80,9%
è finanziato dall’indebitamento finanziario netto.
Secondo il regolamento del Fair Play Finanziario, l’indebitamento
di natura finanziaria al netto delle disponibilità liquide, cui va aggiunto il
saldo tra crediti e debiti da calciomercato, non deve essere superiore ai
ricavi. Non si dovrebbero conteggiare i debiti contratti per investimenti in
infrastrutture sportive come lo Stadio e il Centro Sportivo.
L’indebitamento finanziario netto, al 30 giugno 2015 è pari
a € 188,9 milioni ed è in diminuzione dell’’8,3% rispetto ai 206 milioni del 30 giugno 2014.
Il totale lordo dei debiti finanziari diminuisce da € 211,7
milioni del 30/06/2014 a € 196,6 milioni del 30 giugno 2015.
I debiti verso le società di factoring aumentano da € 44,2
milioni a € 90,5 milioni.
Rispetto al 30 giugno 2014, il debito verso l’Istituto per
il Credito Sportivo diminuisce da € 47,8 milioni a € 43,4 milioni. Trattasi di
un debito “virtuoso” e la rata classificata tra i debiti a breve è di € 4,7
milioni. I debiti verso le banche diminuiscono da € 106,3 milioni a € 13,6
milioni. Trattasi di debiti a breve per scoperti di cassa. I debiti verso
società di Leasing, diminuiscono da € 13 milioni a € 10,4 milioni. Trattasi di
debiti “virtuosi”, perché riguardano il Centro Sportivo di Vinovo, oggetto di
un’operazione di leasing, con Unicredit Leasing S.p.A.. Le altre passività
finanziarie ammontano a circa 200 mila Euro (400 mila euro nel 2013/14).
Al 30.06.2015, figura anche un debito finanziario di 38
milioni di Euro verso la società controllante EXOR. Infatti, a favore della
controllata Juventus Football Club, nel
gennaio 2015, EXOR ha approvato l’apertura di una linea di credito di massimi €
50 milioni con decorrenza dal 1° febbraio 2015 e scadenza il 31 dicembre 2015,
ad un tasso di interesse pari all’Euribor ad un mese maggiorato di uno spread
del 2%. In base a quanto affermato dagli Amministratori di EXOR, tale
operazione “ha permesso a EXOR di investire parte della sua liquidità a breve
termine con una remunerazione interessante”.
Al 30 giugno 2015 la Società dispone di linee di credito
bancarie revocabili per € 354,3 milioni,
utilizzate per complessivi € 164,2 milioni.
Le Disponibilità liquide aumentano da € 1,6 milioni a € 3,1
milioni. Le attività finanziarie non correnti pari a € 4,1 milioni, rimangono
invariate, poiché si riferiscono a liquidità depositata su conto corrente a
garanzia del mutuo contratto con l’Istituto per il Credito Sportivo.
Il saldo tra debiti e crediti da calciomercato è negativo
per € 13,9 milioni (€ -6 milioni al 30/06/14).
I Crediti verso società del settore specifico per campagna
trasferimenti sono pari a € 79,7 milioni (€ 97,7 milioni, al 30/06/14).
I Debiti verso società del settore specifico per campagna
trasferimenti risultano pari a € 93,6 milioni (€ 103,8 milioni, al 30/06/14).
L’indebitamento finanziario netto della Juventus, con
l’aggiunta del saldo tra debiti e crediti da calciomercato, è inferiore ai
ricavi e risulta conforme al Fair Play Finanziario.
Il Rendiconto Finanziario.
Il rendiconto finanziario illustra i flussi di cassa
generati dall’attività operativa, di investimento e finanziaria.
In sintesi i flussi positivi generati dalla gestione operativa per €
55,9 milioni (€ 20,1 milioni nel 2013/14), sono stati parzialmente compensati
dagli esborsi legati all’attività di investimento e finanziamento determinando
un flusso di cassa generato nell’esercizio positivo per 18,1 milioni, mentre
nel 2013/14 è stato negativo per 51,3 milioni di Euro.
L’attività operativa durante l’esercizio ha generato un
flusso di cassa positivo per € 55,9 milioni (€ 20,1 milioni nel 2013/14). Nella
sostanza gli incassi provenienti dall’attività ordinaria hanno superato le
uscite.
L’attività di investimento durante l’esercizio ha assorbito
un flusso di cassa per € 31,7 milioni, invece nell’esercizio precedente aveva
assorbito € 58,3 milioni. Da segnalare, investimenti in diritti pluriennali
calciatori per € 74.622.171 (€ 83.041.590 nel 2013/14) compensati in parte da
cessioni per diritti calciatori per € 42.153.210 (€ 66.815.367 nel 2013/14).
I crediti per cessione diritti pluriennali prestazioni
calciatori sono aumentati di € 20.200.175,
mentre i debiti per acquisto diritti pluriennali prestazioni calciatori sono
aumentati di € 13.458.953.
Quindi, l’assorbimento netto determinato dall’attività di “Calcio
Mercato”, che rientra nell’attività di investimento è stato di € 25,7 milioni
netti.
Nell’attività di investimento rientrano gli anticipi versati
a vari fornitori in relazione al “Progetto Continassa” per € 1,3 milioni. Gli
investimenti in altre immobilizzazioni hanno provocato un assorbimento di cassa
per € 4,7 milioni.
L’attività finanziaria durante l’esercizio ha generato un flusso
di cassa negativo per € 6,1 milioni, invece nell’esercizio precedente aveva
generato un flusso negativo per € 13,1 milioni. Nella sostanza si sono
rimborsati finanziamenti ricevuti e pagati gli interessi.
Il Valore della Rosa.
Al 30 giugno 2015, il valore contabile netto dei diritti
pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 114,2 milioni e
rispetto al 30 giugno 2014 risulta in diminuzione di € 5,7 milioni.
Il Costo storico della Rosa è di € 300,1 milioni e il
relativo fondo di ammortamento ammonta a Euro 180,2 milioni.
L’incremento è dipeso dagli investimenti della Campagna
Trasferimenti 2014/15, per € 74,6 milioni (€ 83 milioni nel 2013/14), da
cessioni per un valore contabile netto di € 22,4 milioni (€ 31,5 milioni nel 2013/14)
e ammortamenti per € 57,9 milioni (€ 50,8 milioni).
Il calciatore col valore contabile residuo più elevato è Morata
con € 16.587.000 (costo storico € 17,1 milioni), seguito da Asamoah con € 9.253.000
(costo storico € 17,1 milioni) e Ogbonna con € 8.698.000 (costo storico € 14,3
milioni).
L’ultima Campagna Trasferimenti, conclusasi il 31 agosto 2015
ha comportato complessivamente un aumento del capitale investito di € 114
milioni (€ 36 milioni nel 2013/14) derivante da acquisizioni per € 134,2
milioni (€ 46 milioni nel 2013/14) e cessioni per un valore contabile residuo
di € 20,2 milioni (€ 10 milioni nel 2013/14). Le plusvalenze nette generate
dalle cessioni dell’ultimo Calcio Mercato ammontano a € 33,8 milioni (€ 4,7
milioni nel 2013/14).
I Ricavi operativi lordi del 2014/15 ammontano a € 348,2
milioni, mentre nel 2013/14 erano pari a € 315,8 milioni. La variazioni in
aumento è stata di € 32,4 milioni (+10,3%).
Appare subito evidente come l’incremento sia stato
determinato soprattutto per l’aumento dei ricavi televisivi aumentati del 29%,
da € 151 milioni a € 194,7 milioni.
In particolare i
Proventi da cessioni diritti media aumentano da € 100,9 milioni a € 106,1
milioni; mentre, per l’effetto del raggiungimento della finale di Champions
League, i Proventi da competizioni UEFA aumentano di € 38,5 milioni, a € 88,6
milioni.
I Ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità diminuiscono di € 6,5
milioni, da € 60,3 milioni a € 53,8 milioni, per effetto del bonus retroattivo riconosciuto
per il 2013/14 dal main sponsor di 6 milioni, ma anche per minori ricavi da
royalties.
Nel dettaglio, rispetto al 2013/14, i Ricavi da gare
aumentano del 25,3% da € 41 milioni a € 51,4 milioni. In effetti, il numero
delle gare disputate è aumentato da 55 a 57. Dal 2011/12 al 2014/15 il tasso di
crescita annuale composto (CAGR) dei ricavi da gare è stato del 17,3%.
Per quanto riguarda gli abbonamenti per la stagione 2014/15,
sono state sottoscritte tutte le 28.000 tessere a disposizione, per un ricavo
netto di € 20,8 milioni (€ 20,2 milioni nel 2013/14), inclusi i Premium Seats e
i servizi aggiuntivi. I ricavi da gare di campionato sono aumentati di 369 mila
Euro. Sono stati registrati maggiori ricavi per € 5,8 milioni per ricavi da
biglietteria per la disputa delle finali di UEFA Champions League e di Coppa
Italia e maggiori ricavi da biglietteria per la gara di Supercoppa Italiana.
Inoltre si registrano maggiori ricavi per le gare delle competizioni europee
per circa 1,8 milioni, nonostante sia stata disputata 1 gara in meno e maggiori
ricavi per le gare di Coppa Italia per circa 907 mila Euro. Risultano maggiori ingaggi per gare amichevoli per €
1,5 milioni.
I proventi da gestione diritti calciatori diminuiscono di 12,9 milioni di Euro, da € 36,4 milioni a € 23,5
milioni. Tale voce comprende plusvalenze complessive per € 20,6 milioni (€ 35,4
milioni nel 2013/14). In particolare le Plusvalenze da cessione
compartecipazioni su diritti calciatori risultano azzerate rispetto ai € 16,6
milioni dell’esercizio precedente; le Plusvalenze da cessione diritti
calciatori già in compartecipazione sono pari a € 10,9 milioni (€ 14,8 milioni
nel 2013/14); le Plusvalenze da cessione diritti calciatori sono pari a € 3,7
milioni (€ 3,9 milioni nel 2013/14).
I maggiori importi hanno riguardato: Berardi (Sassuolo) per
€ 6,6 milioni; Vucinic (Al Jazira Football Sport Company) per € 2.270.000;
CASTIGLIA Luca (F.C. Pro Vercelli 1892 S.r.l.) per € 1.324.000 e Gabbiadini (Napoli)
per € 1.194.000.
I Ricavi per cessione temporanea diritti calciatori
risultano pari a 2,3 milioni di Euro, di cui Euro 1,2 milioni riguardano il
prestito di ISLA al Queens Park Rangers Football & Athletic Club.
Gli altri ricavi diminuiscono dell’8,3% da € 27 milioni a € 24,8
milioni. Le sopravvenienze attive, pari a € 4.559.000, includono i premi
addizionali distribuiti a consuntivo dalla UEFA per la partecipazione alla UEFA
Champions League 2013/2014. I proventi per iniziative commerciali come “Accendi
una Stella”, “Membership”, lo Stadium Tour, il Museo e il “Club Doc” aumentano
da € 5.885.000 a € 6.140.000. I Proventi da Lega Nazionale Professionisti Serie
A aumentano a € 4.075.000 da € 3.863. I
Proventi da attività “no match day” e altri proventi stadio diminuiscono a €
3.336.000 da € 3.793.000.
I Costi operativi, esclusi gli ammortamenti e comprendendo
gli oneri della gestione economica dei calciatori, sono pari a € 263,8 milioni
(€ 246,6 milioni, nel 2013/14). La variazione in aumento è stata di € 17,2
milioni, ossia è stata del 7%, nettamente inferiore all’incremento dei ricavi
operativi lordi.
I costi relativi al personale tesserato aumentano da € 167,9 milioni
a € 178,8 milioni, l’incidenza sul fatturato netto è del 51,7% (53,3% nel
2013/14), in linea col Fair Play Finanziario. Le retribuzioni sono aumentate di
7,2 milioni, anche a causa di alcuni rinnovi contrattuali. Gli incentivi
all’esodo sono stati pari a 4,7 milioni di Euro. I premi variabili sono
diminuiti da € 25,3 milioni a € 24,9 milioni.
Il costo del personale non tesserato aumenta da € 16,2
milioni a € 19,6 milioni.
Nel complesso il Costo del Personale ammonta a € 198,4
milioni (€ 184,1 milioni nel 2013/14) e l’incidenza sul fatturato netto è del 61,1%
(65,9% nel 2013/14), comunque in linea col Fair Play Finanziario. L’incidenza
del costo del personale sui ricavi operativi lordi scende al 57% (58,3% nel
2013/14) a causa delle plusvalenze. In genere un “Top Club” per far fronte al costo
del personale deve considerare il fatturato netto e non deve fare affidamento
sulle plusvalenze.
Il Costo del Lavoro Allargato dato dalla somma del costo del
personale tesserato aumentato degli
ammortamenti calciatori, incide sul fatturato netto per il 72,9%.
Per quanto riguarda l’altro Personale, durante il 2014/15,
era composto in media da 155 unità lavorative, di cui 17 dirigenti. Nelle note
del bilancio si legge che l’aumento del personale impiegatizio, da n. 92 a n.
107, è dovuto all’acquisizione del ramo d’azienda da Juventus Merchandising
S.r.l. (ora Piemonte Merchandising S.r.l.) che ha prodotto i propri effetti in
data 30 giugno 2015.
Gli Oneri da gestione diritti calciatori aumentano da € 3,8
milioni a € 7,1 milioni. La maggior parte riguarda gli Oneri accessori su
diritti pluriennali calciatori non capitalizzati, pari a € 3.570.000, di cui €
1 milione per Vucinic; € 800 mila per Romulo e 500 mila Euro per Pogba. Gli
Oneri per acquisto temporaneo diritti calciatori sono stati pari a € 3.080.000,
di cui € 1,5 milioni per Pereyra e 1 milione di Euro per Romulo.
Gli ammortamenti e svalutazioni dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori aumentano a € 57.874.000 da € 50,8 milioni. In
particolare gli ammortamenti aumentano di € 2,7 milioni, a € 53,5 milioni e
risultano effettuate svalutazioni per € 4.350.000, tra cui quelle riguardanti
Llorente e Tevez. Per quanto riguarda Llorente la risoluzione contrattuale,
avvenuta il 26 agosto 2015, ha comportato, nell’esercizio 2014/2015, la svalutazione
integrale del valore residuo per € 1.519.000. Per quanto riguarda Tevez la
cessione, avvenuta il 13 luglio 2015, al prezzo di € 6,5 milioni, ha comportato,
nell’esercizio 2014/2015, la necessità di effettuare una svalutazione di € 345
mila.
Le spese
per servizi esterni diminuiscono da € 47.960.673 a € 45.888.195. Il decremento
è stato del 4,3%. In particolare, le Spese di trasporto, soggiorno e
ristorazione aumentano da € 7,5 milioni a €
8,4 milioni. Tale incremento è dipeso dal maggior numero di gare, tra
cui in particolare la tourneé estiva in Indonesia, Australia e Singapore, la
Supercoppa Italiana disputata in Qatar e la finale di UEFA Champions League a
Berlino. Le Spese di sicurezza e accoglienza diminuiscono a 2,28 milioni di
Euro da 4.77 milioni di Euro per effetto dei minori costi sostenuti per il
servizio di stewarding che, a partire dall’esercizio 2014/2015, è gestito
direttamente dalla Società e come conseguenza il costo del personale per tale
attività è incluso nel costo dell’Altro Personale ed ammonta a € 1.491.000. Le
spese di manutenzione, aumentano da € 3,36 milioni a € 4,8 milioni.
Il risultato operativo è positivo per € 19,3 milioni e segna
un netto miglioramento rispetto al risultato operativo del precedente periodo che
era positivo per € 8,8 milioni. Se si pensa che il risultato operativo del
2011/12 era negativo per € 41,2 milioni, viene confermato anche nel 2014/15 il
trend in netto miglioramento.
La gestione straordinaria comprende Altri ricavi non
ricorrenti, pari a € 1.750.000, che si riferiscono alla cessione del 50% delle
quote del capitale sociale della J Medical S.r.l. alla società Santa Clara
S.r.l..
La gestione finanziaria è negativa per € 8,5 milioni (- € 8,7
milioni nel 2013/14). Su di essa pesano oneri finanziari per € 10,86 milioni (€
11,83 milioni nel 2013/14), causati in parte dall’indebitamento per le
infrastrutture. Gli interessi passivi pari a € 6,9 milioni, diminuiscono di € 419
mila.
Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 10,8
milioni. Nel 2013/14 era di poco positivo essendo pari a € 146.465, nel 2012/13
era negativo per € 10,9 milioni.
Il risultato netto dell’esercizio 2014/15 è positivo per €
2,3 milioni. Nel 2013/14 era negativo per € 6,7 milioni. Nell’esercizio 2012/13
era evidenziata una perdita di € 15.910.649 e nel 2011/12 il risultato netto
mostrava una perdita netta di € 48,6 milioni. Anche a livello di risultato
netto si può parlare di conferma del trend di netto miglioramento.
Non a caso, il Presidente ha evidenziato nella Lettera agli
Azionisti, il ritorno alla sostenibilità economica, anche se l’ha coniugata
insieme al successo sportivo.
Progetto Continassa:
avvio dell’operatività del fondo immobiliare J Village
L’ l’atto del 30 giugno 2015 con il quale Juventus ha
apportato al Fondo J Village la titolarità dei diritti di superficie della
Continassa è diventato efficace perché nel mese di luglio Accademia SGR S.p.A.,
Società di Gestione del Risparmio controllata da Banca del Sempione S.A., ha
dato avvio all’operatività del Fondo Immobiliare “J Village” che svilupperà il
progetto dell’Area Continassa. Accademia SGR ha raccolto impegni di
investimento per € 53,8 milioni ed ha ottenuto un finanziamento da UBI Banca
S.c.p.A. e Unicredit S.p.A., per complessivi massimi € 64,5 milioni.
L’apporto effettuato è stato valutato per € 24,1 milioni, in
base alla relazione di stima redatta da un ’esperto indipendente, con un
provento netto di circa € 10 milioni di competenza dell’esercizio 2015/2016. In
definitva, Juventus ha ricevuto quote del Fondo J Village del valore di € 24,1
milioni.
La Città di Torino ha già rilasciato i permessi a costruire
relativi alle opere di urbanizzazione,
alla Scuola Internazionale, all’Hotel e al nuovo Training
and Media Center della Prima Squadra
di Juventus.
Il progetto comprende anche le realizzazioni della nuova
sede sociale di Juventus e di un immobile che accoglierà attività commerciali e
di intrattenimento innovativo (Concept Store).
La Juventus ha mantenuto la titolarità del diritto di
superficie su un’area residua di circa 27.300 metri quadrati e su diritti
edificatori pari a 3.170 metri quadrati di SLP.
Progetto di sviluppo
dello Juventus Training Center di Vinovo
Il progetto di riorganizzazione dello Juventus Training
Center di Vinovo, è già iniziato con la realizzazione dello Juventus College e
proseguirà col trasferimento della Prima Squadra alla Continassa, inoltre, nel
mese di dicembre 2014, sono stati acquistati da Campi di Vinovo S.p.A. alcuni
terreni adiacenti, che figurano già nella voce terreni e fabbricati. Lo Juventus
Training Center di Vinovo, in prospettiva, sarà interamente dedicato al settore
giovanile e il suo sviluppo sarà dedicato a tale scopo.
Conclusioni.
La sfida per i prossimi anni rimane quella di aumentare i
ricavi commerciali, che rappresentano il punto debole dei bilanci della
Juventus.
Come scritto nella relazione per il bilancio precedente, gli
Amministratori prevedono per il 2015/16 un risultato ancora in perdita. Secondo
gli Amministratori, il risultato economico per l’esercizio 2015/16 sarà
influenzato dall’incremento dei costi relativi alla gestione sportiva e dall’impatto
che i risultati sportivi, che saranno effettivamente conseguiti, avranno sui
ricavi attesi. L’obiettivo della Società è quello di consolidare il trend di
miglioramento dei risultati economici come negli ultimi esercizi.
L’attuale
gestione economica della Juventus sembrerebbe continuare ad essere influenzata
dal risultato sportivo, almeno nel breve termine. Pertanto risulta fondamentale
piazzarsi in campionato nelle prime due posizioni che danno diritto di accedere
direttamente alla fase a gironi della Champions League, evitando l’alea del
turno eliminatorio, che può riservare spiacevoli sorprese, come accaduto alla Lazio
eliminata dal Bayer Leverkusen. Indubbiamente, per il 2015/16 la Juventus potrà
contare sull’aumento dei ricavi commerciali, per il rinnovo del contratto del
main sponsor e per il nuovo contratto con lo sponsor tecnico. Sarà anche importante
vincere la sfida della gestione diretta del merchandising, licensing e retail. Inoltre,
per il 2015/16, sono previste plusvalenze record, già 33,8
milioni, dalle cessioni dell’ultimo Calcio Mercato, si pensi a Vidal, e 10
milioni di Euro per l’operazione Continassa.
Il
mantenimento della sostenibilità economica richiederà, necessariamente il
mantenimento di una squadra competitiva ai massimi livelli e che raggiunga gli
obiettivi prefissati. Il mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati
aprirebbe le porte alla leva del Player Trading.
1 commento:
Rispetto ai ricavi dell'anno precdente va considerato che appaiono 13,5 milioni di merchandising e licensing mentre prima erano ricompresi nei 29,5 milioni di sponsorizzazioni. Le quali diventano 23,5 diminuendo di 6 milioni che erano un ricavo ma anche un guadagno. Ora appaiono 13,5 milioni, con costi presumibilmente pari alla metà. In sostanza si avrebbe all'ingrosso 23,5 + 13,5 - 6,5 di costi.Cioè se si vuole parametrare ci sono ricavi "gonfiati" di 6,5 milioni.
Posta un commento