Luca
Marotta
La S.S. Lazio SpA ha chiuso il bilancio
consolidato, al 30 giugno 2016, con una perdita consolidata netta di € 12.625.154.
Il risultato è in peggioramento rispetto all’utile
di € 5.812.193 della stagione precedente.
Mentre il Patrimonio Netto Consolidato del Gruppo
SS Lazio è pari a € 8.869.720 (€ 21.544.400 nel 2014/15), con una
riduzione del 58,83%, il Patrimonio Netto esposto nel bilancio di Esercizio
2015/16 di SS Lazio è pari a € 79.540.837
(€ 78.593.183 nel 2014/15).
Il Gruppo è sottoposto alla direzione e
coordinamento della Lazio Events S.r.l., che è l’unico azionista con una
partecipazione superiore al 2% del capitale sociale. Lazio Events S.r.l.
possiede n. 45.408.929 azioni ordinarie corrispondenti al 67,035% del capitale
sociale.
Dal
punto di vista sportivo nella stagione 2015/16, la Lazio ha raggiunto l’ottavo
posto nella Serie A (3° posto nel 2014/15); i quarti in Coppa Italia; l’eliminazione
ai play-off di Champions League e gli ottavi di UEFA Europa League. Tuttavia la
maggior parte dei ricavi da competizioni europee 2015/16 erano già stati
contabilizzati nel 2014/15.
Richiesta Consob
Nell’esercizio precedente per l’esposizione del
risultato positivo furono decisivi i 20,99 milioni di Euro di ricavi per le
competizioni UEFA 2015/16, perché, la S.S. Lazio SpA rileva i ricavi “ai sensi
del Principio contabile IAS 18 (Revenues – Ricavi), quando è probabile
che i benefici economici derivanti dalle operazioni di prestazione dei servizi
affluiranno all’entità e il loro ammontare può essere attendibilmente
valutato”. Lo stesso metodo di contabilizzazione era seguito dal FC Porto SAD,
ma la ‘Comissão do Mercado de Valores Mobiliários’, ha imposto di considerare
il riconoscimento dei proventi delle competizioni europee nell’esercizio in cui
si disputa la competizione cui si riferiscono e non nell’esercizio in cui si
acquisisce il diritto a partecipare alla competizione.
Nella semestrale al 31.12.2015 si faceva
riferimento alla richiesta di CONSOB, del 25 febbraio2016, scrivendo che “alla
data di pubblicazione della [relazione finanziaria semestrale al 31
dicembre 2015] sono tuttora in corso gli approfondimenti da parte della
Consob in ordine al trattamento contabile afferente alla registrazione dei
ricavi derivanti dai diritti televisivi da partecipazioni competizioni UEFA e
Supercoppa italiana”.
In ogni caso, gli Amministratori della Società,
facevano presente che “qualora fosse stato seguita un diversa interpretazione
del criterio contabile”, …, “e cioè iscrivendo i ricavi derivanti dai diritti
televisivi da partecipazioni competizioni UEFA e Supercoppa italiana
nell’esercizio 2015/2016 - gli effetti stimati in termini di risultato
economico e di patrimonio netto nel bilancio separato e consolidato al 30
giugno 2015 sarebbero di circa 21 milioni, totalmente riassorbiti al 31
dicembre 2015” .
Nella Relazione finanziaria annuale non si hanno
ulteriori notizie sulla vicenda.
La Capitalizzazione di Borsa.
Nel
periodo 01/07/2015 – 30/06/2016, la quotazione in Borsa per azione è oscillata
tra € 0,6865 del 05/08/2015 ed € 0,3819 del 06/04/2016.
Considerando
la Capitalizzazione di Borsa, come valore puramente indicativo della società,
si può notare come dal 2013, tale valore sia oscillato tra un minimo di 26 milioni
di Euro del 20 marzo 2013 e un massimo di 70 milioni di Euro del 16 ottobre
2013.
Il 26/09/2016 il titolo quotava € 0,46 con una
capitalizzazione in Borsa pari a 31,1 milioni di Euro circa.
Rapporti
con parti correlate.
La S.S. Lazio S.p.A. è soggetta ad attività di
direzione e coordinamento di LAZIO EVENTS S.r.l., che nel 2015 aveva un
patrimonio netto di Euro 56.182, un attivo di 29,25 milioni di Euro e un utile
di Euro 248.
Durante il 2015/16, il Gruppo ha intrattenuto
rapporti con parti correlate, che hanno comportato il sostenimento di costi per
€ 5,49 milioni (€ 5,1 milioni nel 2014/15) e pagamento di anticipi per € 0,12
milioni.
Con la società Roma Union Security, sono stati
sostenuti costi per € 380 mila (€ 630 mila nel 2014/15) e figurano debiti per circa
€ 320 mila, riferiti sostanzialmente al servizio di vigilanza del centro
sportivo di Formello.
Con la Gasoltermica Laurentina S.p.A. i costi sono
stati pari a € 1,48 milioni (€ 0,84 milioni nel 2014/15), mentre i debiti
ammontano a circa 70 mila Euro, e sono relativi alla manutenzione del centro
sportivo di Formello e alla gestione del magazzino merci della SS Lazio
Marketing.
Il rapporto con la Us Salernitana ha determinato
un costo complessivo di € 1,45 milioni (€ 1,45 milioni nel 2014/15) e un debito
di 370 mila Euro, per l’utilizzo di diritti commerciali e pubblicitari con
l’obiettivo anche dell’impiego e valorizzazione dei giovani calciatori.
Con la Bona Dea (socio al 20% di Lazio Events
S.r.l.) si sono registrati costi per € 200 mila (€ 200 mila nel 2014/15), per
servizi di assistenza alle procedure di amministrazione del personale, con un
debito di Euro 30 mila.
Con la società Omnia Service, sono stati sostenuti
costi per € 1,05 milioni (€ 1,05 milioni nel 2014/15), per il servizio di mensa
sia giornaliero che in occasione dei ritiri per i tesserati presso il centro
Sportivo di Formello, con un debito di Euro 0,73 milioni.
Con la società Linda (socio al 40% di Lazio
Events S.r.l.), sono stati sostenuti costi per € 0,54 milioni (€ 0,54 milioni nel
2014/15), a fronte servizi di assistenza ai sistemi informatici, processi
organizzativi e logistici aziendali e magazzino area tecnica.
Con la società Snam Lazio Sud sono stati
sostenuti costi per € 0,39 milioni (€ 0,39 milioni nel 2014/15), per servizi di assistenza gestionale.
La continuità aziendale.
Il
Regolamento del Fair Play Finanziario richiede che il bilancio consolidato sia
certificato da un revisore esterno, e non presenti eccezioni relative alla
continuità aziendale (‘going concern’).
Per
Continuità Aziendale si può intendere la capacità di onorare gli impegni,
ovvero l’attitudine dell’impresa a durare nel tempo.
Come
fatto nei precedenti esercizi, la Società di Revisione PricewaterhouseCoopers
Spa, nella sua Relazione, ha riportato un richiamo di informativa, riguardante
il fatto che la SS Lazio SpA, aderendo all'impostazione fornita dalla Lega
Nazionale Professionisti, nonostante l’orientamento contrario espresso
dall'Agenzia delle Entrate, ritiene di non dover assoggettare a tassazione ai
fini IRAP le plusvalenze generate dalla cessione dei calciatori. Per questo motivo, la SS Lazio SpA ha
ricevuto alcuni avvisi di accertamento e cartelle di pagamento da parte
dell'Agenzia delle Entrate. Su tali avvisi, sono stati accolti i relativi ricorsi,
ma tali sentenze non sono ancora passate in giudicato. I Revisori hanno evidenziato che
la SS Lazio SpA, in forza delle sentenze e del parere di un professionista, non
ha provveduto ad effettuare accantonamenti.
Comunque, come fatto nell’esercizio precedente, gli
Amministratori hanno scritto che il bilancio consolidato è stato redatto sul
presupposto della continuità aziendale, “in quanto vi è la ragionevole
aspettativa che la SS Lazio continuerà la sua attività operativa in un futuro
prevedibile (e comunque con un orizzonte temporale superiore ai 12 mesi)”.
La
struttura dello Stato Patrimoniale.
Il
totale dell’attivo è diminuito di € 10,7 milioni, da € 177,4 milioni a € 166,6
milioni. E’ presente una forte incidenza sull’attivo per il 35% della voce
terreni e fabbricati. Il valore
contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, incide
per il 29,7%. Il capitale circolante netto, inteso come differenza tra attivo
corrente e passivo corrente, è negativo per 56,9 milioni di Euro. Il capitale investito netto pari a € 35,71
milioni (€ 39,50 milioni nel 2014/15) è finanziato per il 24,84% dal Patrimonio
Netto e per il 75,16% dall’Indebitamento Finanziario Netto.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,06 (0,14 nel 2014/15).
Infatti,
l’equity ratio è basso ed è pari al 5,3%. Il ricorso al capitale di terzi,
anche grazie alla rateizzazione tributaria, prevale di molto sull’apporto dei
mezzi propri.
L’ Indicatore di Indebitamento
della FIGC.
Indicatore
di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento
della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre
esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il
raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore
della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità
dell’indebitamento.
I debiti
iscritti in bilancio al 30.06.2016 ammontano
a € 138,18 milioni, mentre il valore
della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 104,1 milioni.
Pertanto
il rapporto tra debiti e valore della produzione medio degli ultimi tre
esercizi è pari a 1,33, comunque
inferiore alla soglia massima consentita del 2015/16 stabilita dalla FIGC per
la Serie A che è di 2. Tale soglia è destinata a ridursi nel 2017/18 a 1,5.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso
in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,06 (1,14 nel 2014/15), ciò vuol dire che, in base alle
valutazioni effettuate degli elementi dell’attivo, il club possiede dei beni il
cui valore sarebbe sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità
corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di
pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità
corrente è pari a 0,28 (0,63 nel
2014/15), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i
debiti a breve.
L’Indicatore di Liquidità della
FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,28, inferiore alla soglia minima del
2015/16 stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,4.
I Terreni e i fabbricati.
La voce complessiva, composta da terreni e
fabbricati strumentali e investimenti immobiliari, ammonta a € 58.241.295 (€ 59
milioni nel 2014/15). I terreni e fabbricati strumentali, corrispondenti al
centro sportivo di Formello, sono esposti in bilancio per € 36,3 milioni (€ 37,1
milioni nel 2014/15), il decremento è dovuto alla quota di ammortamento. Il centro
sportivo è gravato da ipoteca legale iscritta in data 31 marzo 2004 dal
Concessionario del servizio della riscossione della Provincia di Roma. Tale
garanzia rimarrà operativa sino alla definitiva esecuzione della transazione
con l’Agenzia delle Entrate. Gli investimenti immobiliari riguardano l’immobile
sito in via Valenziani a Roma, che è stato valutato in base al fair value
per € 21.900.000.
Il Valore della
Rosa.
Il
valore dei diritti alle prestazioni sportive, comprensivi dei costi di
intermediazione capitalizzati, aumenta da € 37,6 milioni a € 49,5 milioni.
La
variazione positiva di € 12 milioni circa è dipesa dall’acquisto dei diritti
alle prestazioni sportive dei giocatori per € 29,4 milioni, dalla quota di
ammortamento del periodo per un importo di € 16,75 milioni e da cessioni per un
valore contabile netto di 680 mila Euro.
Tra i
calciatori acquistati figurano: Basta (Udinese) per € 10,5 milioni, compresi i
premi, dall’Udinese, Kishna (Ajax) per € 6 milioni circa, compresa
l’intermediazione, e Milinkovic per € 5,99 milioni, compresi i premi.
Al 30
giugno 2016, il calciatore col valore contabile residuo più elevato è Basta. Al
valore contabilee netto complessivo dei diritti pluriennali, contribuisce
ancora Zarate per € 4.043.318,25.
Per la vicenda Zarate, il 2 luglio 2015, la
F.I.F.A. ha riconosciuto le ragioni della S.S. Lazio S.p.A. condannando Zarate
ed in solido il club CA VELEZ SARSFIELD al pagamento di Euro 5,26 milioni più
interessi. Nel dicembre 2015, sia il giocatore Zarate che il club CA VELEZ
SARSFIELD hanno fatto ricorso al TAS.
Il
Patrimonio Netto.
Il
patrimonio netto al 30 giugno 2016 risulta essere positivo per € 8,87 milioni.
Al 30 giugno 2015 era ugualmente positivo, ma per € 21,5 milioni. La variazione
è stata causata essenzialmente dal risultato dell’esercizio.
Il
patrimonio netto, essendo non negativo, risulta conforme a quanto stabilito dal
Regolamento sul Fair Play Finanziario. I “mezzi propri” finanziano solo il 5,3% di tutte le
attività (12,1% nel 2014/15). Tra le riserve che compongono il Patrimonio netto consolidato spicca la
“Riserva da prima applicazione IAS”, che risulta negativa per € 69.346.273.
L’Indebitamento
Finanziario.
L’indebitamento finanziario netto aumenta da € 17.96
milioni a € 26,84 milioni. L’aumento dell’indebitamento è dovuto soprattutto ai
finanziamenti auto liquidanti ottenuti per garantire la flessibilità di cassa.
I debiti finanziari non correnti al 30 giugno 2016
sono pari ad Euro 6,61 milioni e si riferiscono all’importo oltre i 12 mesi del
debito per l’erogazione da parte dell’Istituto
per il Credito Sportivo di € 8,1 milioni a seguito della stipula di un
mutuo quindicinale al tasso fisso del 6% sull’immobile di Via Valenziani.
I debiti finanziari a breve ammontano, al 30
giugno 2016, a
Euro 8,85 milioni, i debiti verso altri finanziatori a breve ammontano a € 15
milioni. Tale voce include: l’esposizione per la cessione dei crediti relativi
ai diritti televisivi della stagione 2016/17, la cessione dei crediti relativi
ai diritti televisivi rivenienti dalla partecipazione alla UEFA Europa League
2015/2016 e l’importo entro i 12 mesi del debito per il mutuo di Via Valenziani.
Le disponibilità liquide ammontano a € 3.621.951 (€
2.940.539 nel 2014/15) e risultano in aumento rispetto all’esercizio precedente
di € 681 mila circa.
I crediti verso LNP, pari a € 350.000 (€ 3.379.000
nel 2014/15) riguardano il saldo del conto trasferimenti.
I
crediti verso enti-settore specifico ammontano a € 7,6 milioni (€ 28,9 milioni
nel 2014/15). La cifra comprende l’allocazione dei crediti verso la UEFA per le
competizioni 2015/16 per € 1.949.000. I Crediti Verso Società Calcistiche
ammontano a € 5.126.000 (€ 4.330.000 nel 2014/15) di cui € 1.610.000 verso
società estere.
I Debiti
verso enti settore specifico ammontano complessivamente a € 18,62 milioni (€ 15,26
milioni nel 2014/15). L’importo con scadenza oltre i 12 mesi è di € 3,3 milioni
(€ 7,1 milioni nel 2014/15).
L’indebitamento
finanziario netto aumentato del saldo tra debiti e crediti verso Enti Settore
Specifico, non supera in ogni caso il valore del fatturato netto, pertanto è
conforme a quanto auspicato dal Regolamento sul Fair Play Finanziario. Anche
depurando il dato dal credito verso UEFA per competizioni sportive.
L’Indebitamento
Fiscale.
E’ bene sempre ricordare che il 20 maggio 2005 1a
SS Lazio SpA ha stipulato con l'Agenzia delle Entrate un atto di transazione
con rateizzazione del debito tributario relativo a tre cartelle esattoriali
notificate, per un valore complessivo di Euro 148,81 milioni, in relazione agli
importi dovuti per Irpef e IVA, comprendenti quota capitale, interessi e
sanzioni e relativi agli anni 2002, 2003, 2004 e 2005 (sino al 21 marzo 2005).
Al 30
giugno 2016, 1a SS Lazio SpA ha provveduto al regolare versamento delle rate
previste ed il debito residuo ammonta a € 51.481.000, di cui € 3,65 milioni
entro l’esercizio successivo. L’importo complessivo dovuto, oggetto della
transazione, era di 108,78 milioni (Oltre 140 milioni di Euro con gli interessi
e le sanzioni). Secondo i Consiglieri di Gestione, la SS Lazio SpA è in grado
di far fronte agli impegni finanziari derivanti dalla dilazione concessa dal
fisco.
Le prime undici rate delle 23 previste, sono state
pagate entro i termini richiesti. Gli importi dovuti sono garantiti dalla
cessione prosolvendo dei crediti rivenienti dagli incassi da biglietteria.
L’importo
dei debiti tributari allocato tra le passività non correnti è di € 47.839.249 (€
51.705.097 nel 2014/15) e finanzia il 28,71%
dell’attivo. Il totale dei debiti
tributari, sia correnti che non correnti, pari a € 56,1 milioni (€ 59,5
milioni nel 2014/15), “finanzia” il 33,68%
delle attività. Tali debiti, pur riferendosi a esercizi precedenti, non
sono da considerarsi “debiti scaduti” in quanto oggetto, per la maggior parte,
di transazione, e perciò non rilevano ai fini del Fair Play Finanziario.
Le
problematiche fiscali, almeno di natura interpretativa, continuano a caratterizzare
anche l’attuale gestione. Come già scritto, i revisori hanno evidenziato, la
problematica della tassazione ai fini IRAP delle plusvalenze generate dalla
cessione dei calciatori e dei contenziosi in essere.
Gli
Altri Debiti.
La voce “Altri Debiti” non correnti ammonta a €
1,5 milioni e riguarda i debiti oltre i 12 mesi dei debiti
relativi
agli intermediari sportivi.
La voce “Altri
Debiti” correnti è diminuita, rispetto al 30 giugno 2015, da € 22.032.554 a € 20.993.118. Nel bilancio si legge che
tale variazione dipende principalmente dal decremento dei debiti verso
tesserati e dipendenti in parte bilanciati dall’incremento dei debiti verso
intermediari in conseguenza della campagna acquisti effettuata.
I debiti
verso tesserati e dipendenti sono diminuiti da € 11.949.000 a € 9.454.000.
I debiti verso intermediari aumentano da € 8,94 milioni a € 10,35 milioni, di
cui € 5.063.000 condizionati e € 5.290.000 non condizionati.
Per quanto riguarda i debiti verso intermediari
“condizionati”, l’unica variabile prevista nei contratti condizionati è quella
legata alla presenza del giocatore di riferimento nell’organico della S.S.
Lazio S.p.A..
I debiti verso tesserati sono principalmente
costituiti: dagli stipendi del mese di giugno
dei calciatori della prima squadra pagabili entro il 30 settembre 2016, pari a €
1.968.000, al netto di imposte; da premi individuali a tesserati pagabili entro
il 30 settembre 2016, pari a € 6.315.000, al lordo di imposte.
Per quanto riguarda le passività potenziali, la SS
Lazio ha evidenziato che nei mesi di dicembre 2012 e ottobre 2014 sono stati
notificati due decreti ingiuntivi per un importo complessivo di Euro 3,2
milioni, a fronte delle competenze richieste da un intermediario.
Per tale controversia è stata già emessa sentenza
di primo grado avversa alla SS Lazio, avverso la quale, la società ha proposto
opposizione in secondo grado. Sulla base del parere del legale della Società,
il rischio di soccombenza finale è valutato ancora solo come possibile, perciò
non si è provveduto ad effettuare accantonamenti a tale titolo.
Nel mese di settembre 2014 è stato notificato un
ricorso avverso il licenziamento di un tesserato del settore tecnico per Euro
1,1 milioni. Tenuto conto della proposta transattiva formulata dal Giudice e
sulla base del parere del legale della Società, il rischio è stato quantificato
in una somma massima di circa Euro 300 mila; la Società ha provveduto ad
effettuare accantonamenti a tale titolo.
I
Ricavi.
Il
totale dei ricavi, compresa la gestione economica dei diritti alle prestazioni
dei calciatori, ammonta a € 93,8 milioni (€ 110,9 milioni nel 2014/15) e
risulta in diminuzione del 15,42%.
I Ricavi
da gare diminuiscono da € 9,7 milioni a € 7,53 milioni, con una variazione negativa
di € 2,15 milioni circa. SS Lazio contabilizza i ricavi da gare in base
all’effettivo svolgimento della gara. I Ricavi da gare in casa ammontano ad €
4.700.000 (€ 7.581.000 nel 2014/15). I ricavi da abbonamenti sono aumentati da
€ 1.910.000 a
€ 2.831.000. L’incidenza dei ricavi da gare sul totale dei ricavi è del 8,03%.
I Ricavi da diritti televisivi e proventi media
sono diminuiti del 19,48%, da € 84,3 milioni a € 67,87 milioni con una
variazione negativa di € 16,4 milioni, causata principalmente dal metodo di
contabilizzazione dei ricavi per le competizioni europee. I ricavi televisivi
relativi al campionato sono aumentati da € 46,8 milioni a € 50,7 milioni. Tali
ricavi sono composti per Euro 15.293.000 dalla cessione dei diritti
satellitari, per Euro 8.235.000 dalla cessione dei diritti internazionali e per
Euro 24.945.000 dalla cessione dei diritti digitali terrestri.
I ricavi riconosciuti dalla Lega Calcio sui vari
diritti negoziati a livello centrale, sono pari a € 7.062.000 (€ 7.092.000 nel 2014/15).
La partecipazione alla Coppa Italia ha fruttato Euro 865 mila (€ 1.889.000 nel 2014/15)
e il residuo diritto a partecipare alla Supercoppa, Euro 103 mila (€ 1.485.000
nel 2014/15).
La S.S. Lazio S.p.A. ha contabilizzato i ricavi da
diritti televisivi da partecipazioni a competizioni UEFA 2015/16 nel 2014/15 Euro
20.990.000.
I Ricavi da sponsorizzazione e pubblicità ammontano
a € 11.085.293 (€ 8,8 milioni nel 2014/15), con una variazione positiva del 25,8%
e un’incidenza dell’ 11,82% sui ricavi totali. I ricavi per le sponsorizzazioni
ammontano a € 1.191.000 (€ 1.287.000 nel 2014/15) e sono principalmente rappresentati
dai ricavi del contratto con la Macron S.p.A. per la sponsorizzazione tecnica. I
proventi pubblicitari ammontano a € 7,9 milioni (€ 5,4 milioni nel 2014/15) e
sono dovuti principalmente ai proventi derivanti dal contratto stipulato con la
Infront Italy S.r.l... I canoni per licenza, marchi e brevetti ammontano ad €
1.949.000 (€ 2.125.000 nel 2014/15) e riguardano essenzialmente le royalties
derivanti dal contratto stipulato con la Macron S.p.A., per € 1.464.000 (€ 1.571.000
nel 2014/15).
I Ricavi da gestione diritti calciatori risultano
pari a € 2.038.000 (€ 551 mila nel 2014/15), con un incremento rispetto alla
stagione precedente di € 1,5 milioni e con un’incidenza sul totale dei ricavi
del 2,17% circa. Tale variazione è dipesa, principalmente, dalle plusvalenze
per la cessione dei diritti alle prestazioni sportive che sono state pari €
1.904.000. Le plusvalenze hanno riguardato: Luis Cavanda (Trabzonspor) per €
1.662.500,00; Cana (FC Nantes) per € 200 mila e Al faro per € 4 1.640,29.
La voce “Altri Ricavi” è pari a € 5.056.000 (€ 5,99
milioni nel 2014/15) con un decremento rispetto alla stagione precedente di € 942
mila. In tale voce sono conteggiati i contributi in conto esercizio rivenienti
dalla Lega Calcio per la partecipazione alla Europa League 2015/2016 per €
3.046.000.
I ricavi da merchandising sono pari a € 841 mila (€
1,44 milioni nel 2014/15) e segnano un decremento di circa 603 mila Euro,
causato dal minor fatturato dei negozi.
In definitiva,
i ricavi della Lazio dipendono in gran parte dai ricavi per la vendita dei
diritti TV, che incidono per il 72,35%.
Il grafico relativo all’evoluzione nel tempo del fatturato netto mostra come il fatturato della Lazio dipenda dai diritti TV; pertanto, si potrebbe sostenere validamente la tesi, che la Lazio non
sia riuscita a “spiccare il volo”, soprattutto a causa dei ricavi da gare molto
bassi e anche a causa di ricavi commerciali non esaltanti, per la mancanza di
un “main sponsor”.
I
costi.
Il costo del personale diminuisce del 3,06%, da € 60,9
milioni a € 59 milioni. Il decremento è dovuto alla parte variabile per i
risultati non in linea con la stagione sportiva precedente. L’incidenza sul
fatturato netto è del 63,92%, quella sul totale dei ricavi è del 62,94%. Entrambe
risultano inferiori al 70%. Il costo per calciatori e tecnici è stato di 56.7
milioni di Euro (€58,8 milioni nel2014/15). La Quota variabile legata ai
risultati sportivi si reduce da 6,7 milioni da € 3.792.000. Il personale in
forza al 30.06.2016 risulta composto da 134 unità (171 nel 2014/15) di cui 53
Calciatori (45 nel 2014/15) e 21 Allenatori (58 nel 2014/15).
Gli
ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni sono pari a € 18,14 milioni (€
14,51 milioni nel 2014/15). La quota di ammortamento sui diritti alle
prestazioni sportive dei calciatori aumenta del 24,16%, da € 13,5 milioni a € 16,7
milioni.
Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono pari a € 973 mila. Il Centro
Sportivo di Formello comporta una quota di ammortamento di € 775 mila.
L’ Indicatore di Costo del Lavoro
Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il Costo
del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori
al netto delle relative Minusvalenze.
Per il
Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo
bilancio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi
tre bilanci approvati.
Nel caso in questione, se si
considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,73 tale valore è al
di sotto del valore soglia previsto dalla FIGC per la Serie A per la stagione
sportiva 2015/16, che è di 0,9.
Gli accantonamenti e altre svalutazioni ammontano
a € 699.477 e riguardano principalmente ad accantonamenti prudenziali dovuti a
rischi su crediti.
Gli
oneri per godimento di beni di terzi ammontano a circa € 3,4 milioni e sono
principalmente costituiti dall’affitto dello stadio Olimpico per € 2.970.000 e
dall’affitto dei negozi di Parco Leonardo e via Calderini per Euro 261 mila.
Fra i
debiti verso fornitori nazionali, figura quello verso il CONI per € 457 mila,
inoltre esistono debiti verso il CONI per fatture da ricevere per € 297 mila.
Tali debiti si riferiscono all’utilizzo dello stadio Olimpico. Da notare che,
in virtù del contratto di fitto stadio, il Coni beneficia di biglietti omaggio.
Le spese per omaggi biglietteria, sono pari a 44 mila
euro e sono allocate all’interno della voce spese pubblicitarie, che complessivamente
sono pari a € 4,61 milioni. Tale voce comprende anche i costi di produzione
audiovisiva e distribuzione delle immagini del campionato di serie A e Coppa
Italia TIM , per Euro 1.139.000.
I costi
per servizi risultano pari a € 17.397.000 (€ 15 milioni nel 2014/15).
All’interno di tale voce, i Costi per intermediazione tesserati aumentano del
74,82%, da € 1.648.000 a
€ 2.881.000. Le spese amministrative risultano aumentate dell’11,74%, da € 5.444.000 a € 6.083.000
e per la maggior parte riguardano spese per consulenze e prestazioni di servizio.
I membri
del Consiglio di Sorveglianza, come i membri del Consiglio di Gestione, hanno
rinunciato a percepire compensi.
Il
“Breakeven Result”.
Il
bilancio consolidato 2015/16 espone un risultato prima delle imposte negativo
per Euro 13,5 milioni quello del 2014/15 era positivo per Euro 8.311.309, mentre quello del 2013/14
era positivo per Euro 8.828.674. Il risultato aggregato dei tre esercizi è positivo
per 5,7 milioni e rientrerebbe ampiamente nella soglia tollerata dal
Regolamento del Fair Play Finanziario.
Il
risultato netto 2015/16 evidenzia una perdita consolidata netto di Euro 12,6
milioni; mentre, nel 2014/15 era esposto un utile di € 5.812.193.
Conclusioni.
Secondo quanto scritto dagli amministratori, per l’esercizio
2016/17 è ragionevole aspettarsi il conseguimento di risultati futuri di
esercizio positivi, con il pieno rispetto degli impegni finanziari assunti.
Quanto sopra sarà possibile grazie ai proventi
realizzati dalla cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei
calciatori, come quella di Candreva ceduto all’Inter e l’ulteriore
ristrutturazione e ringiovanimento della rosa della prima squadra.
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