Luca Marotta
Il
bilancio consolidato 2015/16 di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” si è
chiuso con una perdita consolidata netta pari a Euro 58.283.821. Il Porto non ha rispettato i requisiti
del "break-even", come definito dal Regolamento UEFA del Fair Play
Finanziario.
Il
risultato negativo è dovuto principalmente al fatto che il modello di gestione
economica del Porto si base sul Player Trading e nel 2015/16 si è verificato un
crollo delle plusvalenze, pertanto il risultato del Player Trading non è
riuscito a coprire gli altri costi operativi.
Il ricorso
al Player Trading è dovuto al fatto che le plusvalenze generano liquidità
effettiva, che serve a pagare il debito finanziario del club, anche perché le
banche (NOVO BANCO e Millenium BCP) accettano, a garanzia del finanziamento
concesso, i diritti economici sulle cessioni dei calciatori.
Il
realizzo delle plusvalenze, come evidenziato dai revisori contabili, è anche
uno degli elementi alla base della continuità aziendale.
A
quanto scritto sopra bisogna aggiungere
anche la problematica inerente la competenza economica del premio fisso
per le competizioni della UEFA Champions League. Nell’esercizio precedente per l’esposizione del risultato positivo
furono decisivi anche i 12 milioni di Euro di ricavi per le competizioni UEFA
2015/16, perché, il Porto come la S.S. Lazio SpA rilevava tali ricavi, quando
risultava probabile che i benefici economici affluissero all’entità e il loro
ammontare potesse essere attendibilmente valutato. Tuttavia, la ‘Comissão do
Mercado de Valores Mobiliários’, ha imposto di considerare il riconoscimento
dei proventi delle competizioni europee nell’esercizio in cui si disputa la
competizione cui si riferiscono e non nell’esercizio in cui si acquisisce il
diritto a partecipare alla competizione. Se il Porto avesse seguito il vecchio
criterio avrebbe potuto esporre 2 milioni di Euro in più rispetto a quelli
registrati. Tuttavia, ha evidenziato nel 2014/15, 12 milioni di ricavi che
avrebbe potuto esporre nel 2015/16, seguendo il nuovo criterio.
Il Presidente ha sottolineato che dal punto di vista sportivo la squadra
di calcio ha reso ben al di sotto delle aspettative e del valore calciatori. Vi
è stato un avvicendamento alla guida tecnica e per il prossimo esercizio si è
deciso di tenere tutti i calciatori considerati fondamentali per la nuova
stagione, nella speranza di aumentare il guadagno derivante dalla futura cessione.
Nella stagione sportiva 2015/16, il Porto ha conseguito il terzo posto
in campionato, acquisendo il diritto ai preliminari di Champions League
2016/17. Il Porto è stato eliminato nella fase a gironi di Champions League
2015/16 e successivamente ai sedicesimi di UEFA Europa League 2015/16.
Il Gruppo.
Il controllore di ultima istanza
della società quotata in Borsa “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” è
“Futebol Clube do Porto”, che secondo il diritto commerciale Portoghese è
“Persona giuridica di diritto privato e di pubblica utilità”.
La
compagine sociale è la seguente: Futebol Clube do Porto, controlla direttamente
e indirettamente il 75,72% dei diritti di voto, con 17.037.986 azioni (di cui
n. 250 detenute attraverso Pinto Da Costa); António Luís Oliveira controlla
direttamente e indirettamente il 7,34% dei diritti di voto, con 1.651.730 azioni; Joaquim Francisco Alves Ferreira de
Oliveira controlla indirettamente attraverso la società ‘Olivedesportos SGPS, S.A’ il 6,68% dei diritti di
voto, con 1.502.188 azioni; il flottante è del 10,26%.
Le società incluse nel bilancio
consolidato di “Futebol Clube do Porto – Futebol, S.A.D.”, sono sette. “Futebol
Clube do Porto – Futebol, S.A.D.” si occupa della partecipazione a competizioni
sportive professionistiche e dell’organizzazione di spettacoli sportivi. Tale
società è la capogruppo che controlla le altre sei.
“PortoComercial – Sociedade de
Comercialização, Licenciamento e Sponsorização, S.A.”, si occupa della
commercializzazione dei diritti di immagine, delle sponsorizzazioni, del
merchandising e licensing. Tale società è controllata al 93,5%.
“F.C.Porto Multimédia - Edições
Multimédia, S.A.”, si occupa del settore mass-media. Tale società è controllata
al 70%.
“PortoEstádio – Gestão e Exploração
de Equipamentos Desportivos, S.A.”, si occupa della gestione e del
funzionamento degli impianti sportivi. Tale società è controllata al 100%.
“PortoSeguro – Sociedade Mediadora
de Seguros do Porto, Lda.” si occupa dell’attività finanziaria. Tale società è
controllata al 90%.
“Dragon
Tour, Agência de Viagens, S.A.” si occupa dell’organizzazione e vendita di
viaggi e pacchetti turistici. Tale società è controllata al 93,5%.
FC Porto – Media, S.A. si
occupa della produzione, commercializzazione e acquisizione dei diritti di
sfruttamento di opere e programmi audiovisivi e multimediali. Tale società è
controllata al 98,78%.
Dal 22
ottobre 2014, è rientrata nel perimetro di consolidamento anche ‘Euroantas,
Promoção e Gestão de Empreendimentos Imobiliários, S.A.’, che si occupa del
funzionamento del patrimonio immobiliare, ossia
“Estádio do Dragão”. Tale società è controllata al 47%.
Dal 10
Luglio 2015, sono rientrate nel perimetro di consolidamento anche ‘Avenida dos Aliados, Sociedade de Comunicação, S.A, che
si occupa della gestione di un servizio di programmi televisivi via cavo
denominato “Porto Canal” ed è controllata all’81,58% e la società ‘Miragem –
Produção audiovisual S.A.’, che si occupa di Produzione e realizzazione di annunci
pubblicitari, reportages, documentari e programmi per la televisione, e supporto
video, che è controllata all’81,58% -
La Capitalizzazione di Borsa.
La
società “Futebol Clube do Porto - Futebol SAD “ è quotata in Borsa all’Euronext
di Lisbona.
Il Porto capitalizza in borsa un
valore di 13,7 milioni Euro considerando solo 22,5 milioni di azioni circolanti
e il valore di € 0,61.
Al 30 giugno 2016, il capitale
sociale di FCPorto, SAD, interamente sottoscritto e versato, è composto da
22.500.000 azioni dal valore nominale di 5 euro ciascuna, di cui 15.000.000 di azioni
ordinarie e 7.500.000 di azioni privilegiate.
Nel periodo dal 01/07/15 al
30/06/16, il valore minimo di chiusura dell’azione è stato di € 0,50 e il
valore massimo di € 0,76.
La continuità aziendale.
La società
Deloitte & Associados, SROC S.A. ha certificato il bilancio e ha rilevato
che il bilancio individuale della Società al 30 giugno 2016, risulta aver perso
quasi tutto il suo capitale sociale e la Società si ritroverebbe ancora nella situazione
di perdita di oltre la metà del capitale sociale, disciplinata dal Codice delle
Società Commerciali Portoghese (“Artigo
35.º Perda de metade do capital” e “Artigo 171.º Menções em actos
externos”). Inoltre, sia nel bilancio
individuale che nel consolidato l’importo dell’attivo corrente è nettamente
inferiore alle passività correnti.
Nella Nota 3.4 della nota
integrativa al bilancio consolidato è evidenziato che la Società non ha
rispettato i requisiti del "break-even", come definito dal
Regolamento UEFA del Fair Play Finanziario.
Come evidenziato
dagli Amministratori, la decisione circa l’adeguatezza patrimoniale della
società è di competenza dell’Assemblea dei soci.
I Revisori hanno evidenziato che la
continuità aziendale del Porto, fa anche affidamento sul mantenimento del
sostegno finanziario da parte delle istituzioni finanziarie, e sul successo delle
future operazioni, come la vendita dei diritti alle prestazioni dei calciatori,
da cui derivano le plusvalenze, come è accaduto negli
anni precedenti.
In sintesi, la
continuità aziendale del Porto dipende anche dalle plusvalenze.
Lo Stato Patrimoniale.
L’attivo
presenta un totale di 375.044.928 Euro;
mentre, nel 2014/15 era pari a Euro 359.235.360, con un incremento è stato del 4,4%.
Il totale delle passività
(liabilities) è aumentato del 26,5%, da € 276,1 milioni a € 349,18 milioni.
Il valore della rosa incide
sull’attivo per il 24,16%.
Le immobilizzazioni materiali, pari
a € 140.503.928 (€ 139.965.096 nel 2014/15), incidono sull’attivo per il 37,46%
(38,96% nel 2014/15).
La voce terreni ammonta a € 13.870.247
(€ 13.830.598 nel 2014/15). La voce relativa ai fabbricati (“Edificios e outras
construções”) diminuisce da € 106.739.012 a € 105.331.673, con un costo storico
di Euro 129.492.935. Le attrezzature di base ammontano a € 21.082.544; i Mezzi
di trasporto espongono un valore contabile netto di € 13.098; le apparecchiature per ufficio risultano pari
a € 103.565 e le altr immobilizzazioni materiali sono pari a Euro 102.801.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Un club è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice
di solvibilità totale è superiore a 1, essendo pari a 1,07 (1,3 nel 2014/15),
ciò vuol dire che il valore dei beni del club, così come valutato in bilancio,
è sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,57 (0,84 nel 2014/15), ciò vuol dire che
l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento risulta pari a 0,07 nell’esercizio precedente era negativo essendo pari a 0.3.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile della rosa è
esposto nelle attività non correnti per € 90,6 milioni (€ 65,9 milioni nel 2014/15)
e rappresenta il 24,16% dell’attivo. La variazione positiva di € 24,7 milioni,
rispetto al 30 giugno 2015, è dovuta ad investimenti per € 77,7 milioni (di cui € 2,48 milioni per anticipi),
cessioni per un valore residuo contabile di € 20,66 milioni, ammortamenti per €29,58
milioni, rettifiche di valore per € 2,7 milioni.
Al 30 giugno 2016, risultano 69
calciatori, di cui 15 calciatori con un valore residuo superiore ai 2 milioni
di Euro, 9 calciatori con un valore compreso tra 1 e 2 milioni di Euro e 45
calciatori con un valore residuo inferiore al milione di Euro. Gli acquisti più
importanti effettuati durante il 2015/16 sono riportati, con le relative
percentuali, nella tabella seguente.
Da notare che i calciatori vengono
inseriti nel conteggio in base alla percentuale di possesso dei diritti economici
sugli stessi, che non sempre coincide col 100%.
Al 30 giugno 2016, Layún, Quintero,
Marega, Martins
Indi, Marega,
Maxi Pereira, Marcano, Evandro e André André erano posseduti al 100%;
mentre, Adrian Lopez era posseduto al 60%, Brahimi al 50% e Diego Reyes figura
con una percentuale di possesso del 47,5%.
Nella
voce “altri creditori”, pari a € 6.841.234 (€ 11.089.200 nel 2014/15), sono evidenziati
gli importi spettanti a "terzi" (TPO), in regime di partecipazione
economica. Pearl Design Holding Ltd. vanta un credito da compartecipazione di €
1.562.500. Doyen Sports Investments Ltd. vanta un credito da compartecipazione di
€ 1.200.000.
Le cessioni più importanti sono
rilevabili dalla tabella seguente.
I
calciatori i cui diritti sportivi siano stati ceduti in maniera definitiva,
trattenendo una parte dei diritti economici, vengono iscritti nella voce
dell’attivo corrente “Altre attività finanziarie”. Il valore di tale voce
allocata nell’attivo corrente ammonta a € 466.443 (€ 292.167 nel 2014/15) e
riguarda principalmente i diritti economici sulle cessioni dei seguenti calciatori:
Chidera Ezeh per Euro 325.205; Quiñones per Euro 126.608 e altri calciatori per Euro 65.162.
I Crediti.
La prima voce per importanza
dell’attivo è rappresentata dai crediti verso i clienti con un valore
complessivo di € 102,35 milioni (€ 88,3 milioni nel 2014/15) ed un’incidenza
sull’attivo del 27,3%.
L’importo dei crediti verso clienti
non correnti è di € 15,7 milioni (€ 13,5 milioni nel 2014/15), mentre l’importo
a breve termine è di € 86,67 milioni (€ 74,76 milioni nel 2014/15).
I crediti verso clienti includono anche
quelli relativi alle cessioni dei calciatori, che ammontano a € 68,4 milioni (€
75.063.818 nel 2014/15), di cui Euro 17.713.096 non correnti.
I maggiori crediti riguardano: € 22.175.151
verso Juventus Football Club SPA per Alex Sandro; € 13.370.000 verso
Stoke City; € 12.356.500 verso il Real Madrid; € 3.241.387 verso Al Hilal, per
Carlos Euardo; € 2.788.750 verso Doyen Sports Investments
Limited; € 12.657.970 verso il São Paulo.
Il Patrimonio Netto.
Il
patrimonio netto è positivo per € 25,86 milioni, comprese le interessenze dei
terzi. Nel 2014/15 era positivo per € 83,1 milioni.
La
variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta principalmente alla
perdita di esercizio.
A
causa della variazione avvenuta nel perimetro di consolidamento, le
interessenze di terzi ammontano a € 59.442.692, corrispondente essenzialmente
all’importo del 53% di EuroAntas, non controllato.
Il
Patrimonio netto consolidato finanzia solo il 6,9% dell’attivo e il capitale
circolante netto è negativo per 87, 2 milioni di Euro.
L’Indebitamento Finanziario.
L’indebitamento finanziario del
Porto era già notevole e nel 2015/16 è ulteriormente aumentato. I debiti
bancari sono pari a € 112,89 milioni e risultano in aumento di € 15,15 milioni.
I debiti bancari, pari a € 112,89 milioni, finanziano il 30,1% dell’attivo e
risultano in aumento del 15,5%. Essi sono composti da debiti verso banche per €
71,4 milioni e debiti per factoring per € 41,47 milioni. I prestiti
obbligazionari, pari a € 64,36 milioni (€ 63,7 milioni nel 2014/15), finanziano
il 17,2% delle attività e sono in aumento dell’1%. Considerando le
disponibilità liquide che sono pari a € 6,8 milioni
(€ 18,2 milioni nel 2014/15), si ottiene un indebitamento finanziario netto
pari a 170,43 milioni, in aumento del 19%.
L’EBITDA è negativo per 5,65
milioni di Euro.
L’indebitamento ai fini del
Financial Fair Play considera anche il saldo tra crediti e debiti per la
compravendita calciatori. Il Regolamento auspica che l’indebitamento
finanziario netto risulti inferiore al fatturato.
Come già scritto, i crediti per la compravendita
di calciatori ammontano a € 68.408.225 (€ 75.063.818 nel 2014/15).
I debiti per la compravendita di
calciatori ammontano a € 51.543.665 (€ 42,85 milioni nel 2014/15), pertanto il
saldo tra crediti e debiti per la compravendita calciatori sarebbe positivo per
€ 16,86 milioni e l’indebitamento
finanziario netto ai fini del Financial Fair Play sarebbe pari a €153,57
milioni e sarebbe superiore al
fatturato netto.
I debiti sono stati contratti per
l’acquisto dei seguenti calciatori: Imbula, Corona, Felipe,
Inácio, Marega, Brahimi, Layún.
Il dettaglio dei creditori per
trasferimento calciatori, riguarda sia club di calcio che TPO: Olympique De
Marseille SASP per € 9.650.000; F.C.Twente per € 6.500.000; Sport Club
Corinthians Paulista per € 6.000.000; São Paulo Futebol Clube per € 6.000.000;
Maritimo da Madeira Futebol SAD per € 3.925.000; Granada Club de Futbol SAD per
€ 3.332.170; Watford Association
Football Club Ltd per € 3.000.000;
Onsoccer International, S.A. per € 2.005.000; Northfields Sports B.V. per €
1.700.000; SASP FC Lorient Bretagne Sud per € 1.300.000; Portimonense Sporting
Clube per € 4.550.000; Gestifute, S.A. per €
600.150; Vitoria Sport Clube - Futebol SAD per € 254.592 e Danubio
Finanzierungsleistungen und Marketing GMBH per € 1.000.000.
Nella voce “altre passività” sono
inclusi anche i debiti per le provvigioni non ancora fatturate dei procuratori
che ammontano a circa € 16,1 milioni (€ 17,1 milioni nel 2014/15).
I Flussi di cassa.
Le disponibilità liquide sono diminuite da € 18.240.722
a € 6.816.192. Il decremento di € 11.424.530 è dipeso da deflussi
di cassa derivanti dall’attività operativa per € 7.921.306, da flussi di cassa positivi derivanti
dall’attività di investimento per € 121.900 e da flussi negativi derivanti dall’attività di
finanziamento per € 3.660.505 e dall’ Effetto di variazione del
perímetro di consolidamento per Euro 35.380.
Da evidenziare che l’attività di disinvestimento di immobilizzazioni,
ossia di calciatori, ha fruttato entrate liquide per € 79.448.592 (€ 76,6 milioni nel 2014/15). Gli investimenti per
l’acquisto di calciatori hanno drenato liquidità per € 76.200.103 (€ 45,4 milioni nel 2014/15).
Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, sono stati ottenuti
prestiti per € 79,6 milioni e rimborsati prestiti per € 69,6 milioni, di cui €
5.562.500 per rimborso prestiti ottenuti da investitori (Pearl Design e
For Gool).
I Ricavi.
Il fatturato senza plusvalenze è
stato pari a € 75,8 milioni (€ 93,6 milioni nel 2014/15), con un decremento del
19% rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi da Biglietteria diminuiscono
del 20,6%, da € 7,87 milioni a € 6,26 milioni e mostrano un’incidenza dell’ 8,3%
sul fatturato netto.
I
Proventi UEFA, che incidono per il 15,3% sul fatturato netto, sono pari a € 11,6
milioni (€ 36,17 milioni nel 2014/15) e registrano un decremento del 67,9%.
Nel 2015/16, il Porto è stato eliminato nella fase a gironi di
Champions League e successivamente ai sedicesimi di UEFA Europa League. Nel
2014/15 il Porto ha raggiunto i quarti di Champions League.
Nel
valutare tali risultati bisogna tener conto che, fino al 2014/15, il Porto
contabilizzava il premio fisso per l’UEFA Champions League nell'esercizio in
cui era garantito l'accesso. Nel 2013/14 era già stato contabilizzato il diritto
di competere nel turno preliminare di UEFA Champions League 2014/2015 per €
2.100.000 e, nel 2014/15, è stato contabilizzato il premio fisso di 8,6
milioni, dopo aver conseguito il diritto a disputare la fase a gironi 2014/15
della Champions League e il premio fissso del 2015/16 di 12 milioni di Euro per
la partecipazione, avendo già conseguito il diritto nel 2014/15.
Gli Altri ricavi sportivi ammontano
a € 1,86 milioni (€ 1,17 milioni nel 2014/15) ed incidono sul fatturato netto
per il 2,5%.
I Diritti TV, incidono per il 29,4%
e sono pari a 22,31 milioni, con un incremento del 29,3%.
I ricavi derivanti dalla pubblicità
e dalle sponsorizzazioni ammontano a € 14,18 milioni (+4,6% sul 2014/15) ed
incidono per il 18,7%.
I ricavi da Merchandising risultano
pari a € 4,58 milioni (+19,7% sul 2014/15) ed incidono per il 6% sul fatturato.
I ricavi da Corporate Hospitality aumentano
del 2,4%, da € 8,2 milioni a € 8,39 milioni ed incidono per l’11,1%.
I ricavi per altre prestazioni di
servizio risultano pari a € 5,85 milioni e risultano in aumento del 37,1%.
Gli altri proventi, diminuiscono da
€ 1,25 mila a € 756 mila.
I Costi.
Il costo del personale pari a € 75,79
milioni (€ 69,9 milioni nel 2014/15) risulta in aumento dell’ 8,3% ed incide
sul fatturato senza plusvalenze per il 100%. In altre parole, tutto il fatturato
netto serve a coprire il costo del personale, ma il costo del personale
rappresenta solo il 60,9% dei costi totali, alla cui copertura dovrebbe
provvedere il player trading.
Le spese per servizi ammontano a € 38,66 milioni (€ 33,23 milioni nel 2014/15)
e risultano in aumento del 16,3%. Tali spese comprendono i costi per “Trabalhos
especializados” per € 11.150.834 (€ 11,21 milioni
nel 2014/15) riguardanti costi per ricerca di mercato, consulenze giuridiche e
altre consulenze. Le spese per diritti di immagine aumentano da € 601.126 a € 3.514.972.
La voce
"Subcontractos", aumentata da € 5.336.446 a € 6.233.212, riguarda,
principalmente gli oneri sostenuti relativi al protocollo siglato tra il Gruppo
e Futebol Clube do Porto, che consiste principalmente nel costo degli
impianti e l'uso del centro di formazione, sia per la prima squadra che per le giovanili, così come le spese di viaggio e di alloggio (della squadra di
calcio per le gare del campionato nazionale e in Europa), sostenuti dalla controllata Dragon Tour. Dalla stagione 2015/16 con
l'integrazione di ‘Avenida dos Aliados’ in nel perimetro di consolidamento, questa
rubrica ha incluso i costi per la produzione di contenuti di ‘Porto Canal’.
Il Player Trading.
Nel 2015/16 il risultato economico
della cessione dei calciatori è positivo, ma è crollato di € 43,8 milioni, da €
82,5 milioni a € 38,65milioni. Tuttavia, il risultato economico della cessione
dei calciatori è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti dei calciatori,
determinando un risultato positivo da Player trading di 7,1 milioni di Euro (€
51,1 milioni nel 2014/15).
Il modello di gestione economica
del Porto richiede che tale risultato copra anche gli altri costi, cosa che nel
2015/16 non è avvenuta.
Negli ultimi dieci anni, la somma
algebrica del risultato da Player trading è positiva per € 143,56 milioni; tale
risultato sta a indicare che il Porto è riuscito a pagare ampiamente il costo
annuale dei cartellini dei calciatori con l’eccedenza delle plusvalenze
derivante dalle cessione degli stessi.
L’ammortamento della rosa
calciatori ammonta a € 31,56 milioni (€ 31,37 milioni, nel 2014/15) e risulta
in aumento dello 0,6%.
Le plusvalenze risultano in
diminuzione da € 86.470.297
a € 40.222.955.
Il “Breakeven Result”.
Il risultato prima delle imposte è
negativo per € 57.340.934; nel 2014/15 era positivo per € 20,5 milioni; nel 2013/14
era negativo per € 37,48 milioni. L’aggregato dei risultati prima delle imposte degli ultimi tre esercizi è negativo per 74.270.442 Euro. Pertanto, per
quanto riguarda il “Break-even Rule”, il Porto dovrebbe considerare i costi non
rilevanti, come quelli per il settore giovanile e le infrastrutture sportive.
In ogni caso, gli stessi Amministratori hanno evidenziato che FC Porto, SAD, non
rientra nei limiti della deviazione accettabile.
Il Consiglio di Amministrazione
della Società si è rivolto ai dirigenti della UEFA per spiegare le ragioni del
deficit registrato, ed ha ottenuto la decisione, per il momento, di non vendere
i diritti sportivi di alcuni giocatori al fine di non compromettere le
prestazioni sportive della squadra. Tuttavia, il Porto dovrà rispettare alcuni
obblighi e attuare alcune misure, come saranno definite nel dettaglio dal
Comitato di Controllo Finanziario UEFA per Club, che avranno come obiettivo il raggiungimento
del pareggio di bilancio nei prossimi anni.
L’EBIT è positivo per € 41,5
milioni. Nel 2014/15 era positivo per € 34,38 milioni. La gestione finanziaria
è negativa per € 15,8 milioni (-€ 13,8 milioni nel 2014/15). Gli oneri
finanziari risultano pari a € 17,2 milioni (+1,2%). I proventi finanziari
ammontano a € 1,99 milioni (-4,7%) e i risultati relativi alle partecipazioni
sono negativi per € 604 mila.
Il
risultato consolidato netto è negativo per € 58.283.821; mentre, nel 2014/15
era positivo per € 19.957.693. Nel 2012/13 era negativo per € 40,7 milioni.
Conclusioni.
La gestione operativa vede il
prevalere dei costi sul fatturato pertanto la gestione economica operativa
risulta squilibrata e affida la continuità aziendale alle plusvalenze. La
stagione 2016/2017 impone la necessità di una profonda ristrutturazione,
tuttavia i presupposti sono buoni perché la squadra ha conquistato, attraverso
i play-off, l’accesso alla fase a gironi della UEFA Champions League, eliminando
la Roma e garantendosi così importanti e fondamentali ricavi.
Nessun commento:
Posta un commento