Luca Marotta
La società “FC Bari 1908 S.p.A.” ha chiuso anche il suo terzo
bilancio con una perdita di € 5.307.123 (-€ 7.830.171 nel 2015/16), nonostante un
fatturato netto di € 13,45 milioni (€ 12,69 nel 2015/16; € 14,7 milioni ne 2014/15).
Nonostante
il valore della produzione si sia incrementato del 14,3% rispetto al precedente
esercizio, mentre i costi della produzione siano diminuiti del 3,2%, permane la
situazione di squilibrio economico.
L’attivo, pari a € 14.283.568 risulta inferiore al passivo,
determinando un Patrimonio Netto negativo per Euro 1.704.059.
L’assemblea
dei Soci del 23 febbraio 2018, che ha approvato il bilancio 2016/17, dopo oltre
180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, ha rinviato alla
successiva convocazione dell’assemblea straordinaria le determinazioni riguardanti
la copertura della perdita di esercizio, “tenuto anche conto dei versamenti in
conto capitale già effettuati dal socio di maggioranza immediatamente dopo la
chiusura dell’esercizio”.
“In deroga a quanto previsto dall’art. 2364, comma 2 c.c.,
l’Amministratore Unico ha provveduto a presentare il progetto di bilancio in
data 29 gennaio 2018”. Alla data di redazione del bilancio, il socio Kreare
Impresa Srl ha provveduto ad effettuare ulteriori versamenti in conto futuro
aumento di capitale per Euro 2.900.000.
Il
bilancio al 30 giugno 2017 di “FC Bari 1908 S.p.A.” ricade nella fattispecie
prevista dall’articolo 2447 del Codice Civile, ossia la riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale.
Per
quanto riguarda la stagione sportiva 2016/2017, la società ha disputato il
campionato di Serie B, concludendo al dodicesimo posto (quinto posto con 68
punti e accedendo al turno preliminare dei play-off nel 2015/16).
Il
cambio degli allenatori sta caratterizzandole stagioni sportive del Bari.
La prima squadra per la Stagione Sportiva 2014/2015 era
stata affidata prima a Devis Mangia poi sostituito da Nicola dalla quattordicesima
giornata.
La prima squadra per la Stagione Sportiva 2015/2016 era
stata affidata prima a Nicola poi sostituito da Camplone dalla ventiduesima
giornata.
La prima squadra per la Stagione Sportiva 2016/2017 è stata
affidata prima a Stellone poi sostituito da Colantuono dalla quattordicesima
giornata.
La
stagione sportiva 2017/2018 è iniziata con un altro allenatore: Fabio Grosso.
La Società
e la Proprietà.
In data 22 giugno 2016, Kreare Impresa S.r.l. è divenuto il
nuovo azionista di riferimento della società F.C. Bari 1908 S.p.a., avendone
acquisito una partecipazione pari al 99,37%, a seguìto dell'aumento di capitale
deliberato dall'Assemblea dei soci del 6 giugno 2016.
La società Kreare
Impresa S.r.l. è a socio unico ed è stata costituita il 27/02/1998 con sede
legale in Bari. Amministratore Unico della stessa risulta essere il Dott. Cosmo
Antonio Giancaspro. Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 di
Kreare Impresa S.r.l. mostra un Totale Attivo di Euro 27.989.157;
un Patrimonio netto di Euro 15.053.514; un Valore della produzione pari
a Euro 6.020.000 ed un Risultato d'esercizio positivo per Euro
3.426.246.
FC
Bari 1908 Spa detiene una partecipazione di controllo in S.S.D. Pink Srl.
La Continuità
Aziendale.
La continuità aziendale deve intendersi come attitudine a
durare nel tempo dell’impresa”.
L’Amministratore Unico Dott. Giancaspro Cosmo Antonio ha
preso atto della perdita d’esercizio
2016/2017 pari ad Euro 5.307.123. La rilevazione di tale perdita ricade nell’ipotesi
prevista dall’articolo 2447 del Codice Civile e comporta la riduzione del
capitale sociale al di sotto del minimo legale e la conseguente necessità di
dover provvedere tempestivamente alla riduzione di tali perdite.
Pertanto,
l’Amministratore Unico ha scritto che procederà alla convocazione
dell’assemblea straordinaria per deliberare l’adozione di misure idonee a
ricondurre tempestivamente la perdita entro il terzo del capitale sociale.
Sempre, l’Amministratore Unico ha segnalato che,
immediatamente dopo la chiusura del bilancio al 30 giugno 2017, il socio di
maggioranza Kreare Impresa S.r.l. con socio unico ha già dato corso agli
interventi di ricapitalizzazione necessari per ricondurre la perdita entro il
terzo del capitale sociale, precisamente:
28/07/2017 Versamento c/aumento capitale Kreare Impresa Srl 400.000,00
15/09/2017 Versamento c/aumento capitale Kreare Impresa
Srl 600.000,00
11/10/2017 Versamento c/aumento capitale Kreare Impresa
Srl 1.000.000,00
18/12/2017 Versamento c/aumento capitale Kreare Impresa
Srl 900.000,00
Totale versamenti c/aumento capitale 2.900.000,00
La
relazione della società di revisione RIA
Grant Thornton contiene dei Richiami di Informativa riguardanti quanto
riportato nella nota integrativa.
Il primo richiamo riguarda il fatto che la Società espone crediti per imposte anticipate
per Euro 393 mila per fiscalità differita attiva sulle differenze temporanee
imputate negli anni pregressi e che i Revisori hanno ritenuto che non essendo stato
predisposto un tax plannig prospettico, non hanno ottenuto sufficienti ed
appropriati elementi probativi per accertare, l’esistenza della recuperabilità
di tale credito, nei prossimi esercizi.
Il secondo richiamo concerne la circostanza che “nella voce “clienti per fatture da emettere”
al 30 giugno 2017, sono stati imputati Euro 1.160 mila relativi a contratti di
sponsorizzazione di competenza dell’esercizio 2017 e precedenti”. Secondo i
Revisori dall’esame della documentazione, risulterebbe una sostanziale
incertezza in merito al presumibile realizzo; tuttavia sul punto l’Amministratore
Unico, ha effettuato prudenzialmente un accantonamento nel relativo fondo
svalutazione crediti, che è stato ritenuto congruo.
Il terzo richiamo riguarda i “Rischi connessi all’esito delle controversie in corso”, che
potrebbero determinare futuri effetti negativi, anche di rilevante ammontare,
sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Bari. L’Amministratore
Unico “sulla base delle relazioni predisposte dai legali societari
relativamente al prevedibile esito delle controversie in essere, non ha
ritenuto necessario effettuare accantonamenti per passività potenziali
probabili ivi comprese le spese legali da imputare nel fondo rischi. Lo stesso
dicasi anche per il contenzioso tributario pendente con il Comune di Bari per i
tributi minori.”
Il quarto e ultimo richiamo riguarda il fatto che il bilancio al 30
giugno 2017 del Bari espone una perdita d’esercizio per Euro 5.307.123 e un
patrimonio netto negativo pari ad Euro 1.704.059, rientrando nella fattispecie
prevista dall’art. 2447 del Codice Civile. Nella Relazione sulla gestione sono
indicate le azioni volte al risanamento economico, le cui assunzioni sono basate
essenzialmente su alcuni presupposti correlati al riassetto organizzativo ed
amministrativo. Tali azioni sono indicate dall’Amministratore Unico a supporto
della capacità aziendale di generare nel prossimo esercizio risultati economici
positivi. Inoltre nella Relazione sulla gestione sono evidenziati i versamenti effettuati
dopo la chiusura dell’esercizio, fino al 18 dicembre 2017, per Euro 2.900.000. Inoltre è evidenziato che “l’Amministratore
Unico ha valutato ragionevolmente che lo stato di marginalità economica
negativa correlato alla criticità finanziaria abbia natura temporanea ed ha
redatto il bilancio d’esercizio chiuso al 30 giugno 2017 in ipotesi di
continuità aziendale”.
La Situazione Patrimoniale.
L’attivo
rappresenta i mezzi a disposizione per poter svolgere la propria attività. I
bilanci di una società di calcio sono caratterizzati dalla presenza nelle
immobilizzazioni immateriali dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori. In Italia, solo alcuni club annoverano tra le immobilizzazioni
materiali lo stadio ed il Centro Sportivo di Allenamento, oltre all’immobile
destinato alla sede. La presenza di tali beni è più frequente nei bilanci dei
club europei.
Nel caso
di FC Bari 1908, le immobilizzazioni
materiali nette ammontano a € 236.750 (€ 229.383 nel 2015/16),
rappresentano solo l’1,7% dell’attivo e, per la maggior parte, riguardano delle
attrezzature, pari ad € 214.040.
Al 30
giugno 2017, rispetto al 30 giugno 2016, il totale dell’attivo risulta
aumentato di poco, da € 14,11 milioni a 14,28 milioni di Euro e risultava composto
per il 58,9% dalle immobilizzazioni, per il 40,6% dall’attivo circolante.
In
particolare, le immobilizzazioni
immateriali nette ammontano a € 8.152.908 (€ 7.100.594 nel 2015/16) e rappresentano il 57,1%
dell’attivo. La voce principale delle immobilizzazioni immateriali nette
riguarda l’Avviamento, che
risulta pari a € 3.175.289 (€ 3.400.563 nel 2015/16; € 3.703.899 nel 2014/15).
La
voce “Altre immobilizzazioni
immateriali” ammonta ad € 4.278.742 (€ 3.143.718 nel 2015/16) e comprende
tra le voci principali: i costi del vivaio capitalizzati per € 1.174.212 (€
991.420 nel 2015/16) e i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori
per € 2.436.948 (€ 1.435.359 nel 2015/16). Il Collegio Sindacale ha dato il
proprio consenso alla capitalizzazione dei costi di struttura e di gestione del
vivaio per anni 5, registrati nel 2016/17, per € 605.323 (€. 435.100 nel 2015/16);
pertanto, a seguito dell’ammortamento effettuato, il valore contabile netto di
tale voce ammonta a € 1.174.212 (€ 991.420 nel 2015/16).
La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili” ammonta
a € 129.900 (€ 138.568 nel 2015/16). Tale posta riguarda i costi sostenuti per
l’acquisizione del marchio della fallita AS Bari Spa e i costi sostenuti per la
creazione e registrazione del nuovo marchio aziendale. I periti del fallimento
dell’AS Bari avevano valutato il marchio in € 146.000.
La posta
relativa alle “Immobilizzazioni
immateriali in corso e acconti” risulta pari a € 427.500 (€ 108.000 nel
2015/16). Tale voce include i costi per il per il rifacimento dell'impianto di videosorveglianza,
che alla data di chiusura dell'esercizio non risulta ancora concluso per € 140.000; ed €
287.500 per spese sostenute per le manutenzioni straordinarie in ordine al completamento
di tutte le certificazioni relative all’impianto sportivo Stadio San Nicola.
Il Problema Stadio.
Nel bilancio 2016/17, l’Amministratore Unico dopo aver
evidenziato gli investimenti effettuati per effettuare sia la manutenzione
ordinaria che quella straordinaria dello stadio per garantire il regolare
svolgimento dell’attività sportiva, ha fatto riferimento al “dialogo intrapreso con l’amministrazione comunale al fine
di perseguire l’ambizioso progetto di adeguamento dell’impianto ad una
utilizzazione polifunzionale da parte dell’utenza per l’intera durata dell’anno
solare è sfociato nelle iniziative poste in essere dall’Organo Amministrativo,
con notevole profusione di impegno diretto a coinvolgere le massime
professionalità del settore, anche a livello istituzionale, di affidamento di
uno studio di fattibilità ai
rappresentanti di BFutura.” Lo stesso Amministratore Unico ha scritto
che “nel prossimo esercizio l’Organo Amministrativo dedicherà particolare
attenzione alla prosecuzione di tale attività onde conseguire l’apertura del
procedimento previsto dalla legge per l’affidamento della concessione
pluriennale dell’impianto e delle zone circostanti così come ampiamente reclamizzato
dagli organi di informazione; è evidente che l’esito favorevole di tale
iniziativa potrebbe avere ripercussioni positive di grande portata sul futuro
della Società.”
I crediti
pari a € 5.473.959 (€ 3.490.412 nel 2015/16), rappresentano il 38,3%
dell’attivo. In particolare, i Crediti verso clienti ammontano a € 2.783.114 (€
1.936.453 nel 2015/16) e comprendono la voce “Clienti per fatture da emettere” pari ad € 2.889.226 (€ 1.656.071
nel 2015/16), di cui € 150 mila oltre l’esercizio successivo.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Un club è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in
questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 0,8934 (1,049 nel 2015/16),
ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, in base ai criteri
di valutazione adottati, non è sufficiente a pagare i debiti; di conseguenza,
la società necessiterebbe di iniezioni di capitale da parte della proprietà.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente sia
in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,359 (0,493 nel 2015/16), ciò vuol dire che
l’attivo a breve non risulterebbe sufficiente per pagare i debiti a breve.
Tuttavia,
nelle passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 700.000
(€ 3.389.553 nel 2015/16).
Se si
escludessero i ratei e i risconti passivi, il passivo corrente passerebbe da €
15,99 milioni a € 15,29 milioni e l’indice di solvibilità corrente salirebbe di
poco a 0,3754.
In
ogni caso, tale indicatore evidenzia la necessità del supporto finanziario
della proprietà, o della necessità dell’esistenza di linee di credito
sufficienti a far fronte agli impegni a breve termine.
Il capitale circolante netto è negativo per € 10,25 milioni.
I risconti passivi,
diminuiscono da € 3.389.553 a € 700.000.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori, ricompreso nella voce “altre immobilizzazioni
immateriali”, ammonta a € 2.436.948 (€ 1.435.359 nel 2015/16).
La variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta a
investimenti per € 2.911.367; cessioni per un valore contabile netto di € 899.661
e ammortamenti per € 422.531.
Secondo l’Organo Amministrativo, durante la “Campagna
Trasferimenti” 2016/17, come scritto per la “Campagna Trasferimenti” 2015/16, “la
società ha perseguito l’obiettivo di rafforzamento tecnico del parco calciatori
con numerose operazioni di acquisizione temporanea di atleti, con diritto di
riscatto”.
Le operazioni di trasferimento del 2016/17, si sono concluse
con un saldo finanziario positivo pari euro 203.500. Le operazioni di
trasferimento del 2015/16, si erano concluse con un saldo finanziario positivo
pari euro 544.880. La Campagna trasferimenti 2015/16 registrò un saldo negativo
di circa € 800 mila.
Trai
i calciatori acquistati, durante la stagione sportiva 2016/17, figurano: Cassani Mattia; Alves De Lima Raphael; Chinapah Samuel Kris;
Furlan Federico; Brienza Franco; Morleo Archimede; Furlan Jacopo; Montini
Mattia; Salzano Aniello; Greco Leandro; Parker Sean.
Trai
i calciatori ceduti, durante la stagione sportiva 2016/17, figurano: Gemiti
Giuseppe; Porcari Filippo; Ligi Alessandro; Minicucci Manuel; Defendi Marino; Jakimovski
Nikola; Rada Ionut Alin: Valiani Francesco; Castrovilli Gaetano.
Il Patrimonio Netto
Il Patrimonio Netto al 30.06.2017 è negativo e ammonta a € 1.704.059;
mentre, nel 2015/16 era positivo per € 667.583.
Il Patrimonio netto al 30.06.2017 comprende il capitale
sociale per € 7.500.000; i Versamenti in conto futuro aumento di capitale per €
3.933.235, la perdita di esercizio precedente portata a nuovo per € 7.830.171 e
la perdita di esercizio per € 5.307.123.
La variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta
alla perdita di esercizio per € 5.307.123; a incrementi per Versamenti soci in
conto capitale per € 3.000.000 e decrementi della stessa voce per € 64.519.
Dopo
la chiusura dell’esercizio, come già scritto, sono stati effettuati versamenti
in conto futuro aumento di capitale per € 2.900.000.
La Posizione
Finanziaria Netta
L’indebitamento finanziario netto peggiora da € 518 mila a €
816 mila; poiché i debiti verso le banche aumentano da € 3.462 a € 408.422; le
disponibilità liquide aumentano da € 50 mila a € 81 mila e i debiti verso altri
finanziatori diminuiscono da € 564 mila ad € 488 mila.
Per quanto riguarda i debiti verso altri finanziatori, pari
ad Euro 488.254, riguardano un debito con National Sport Agency Group S.r.l.. Tale
debito, a seguito di una transazione stipulata il 24 maggio 2017 è stato estinto,
alla data di redazione del bilancio 2016/17.
I debiti verso banche a breve termine al 30 giugno 2017,
pari ad Euro 408.422, riguardano principalmente un anticipo su crediti di Euro
400.000 concesso dalla BCC degli Ulivi, chiuso al 30/09/2017, e regolato a
tassi in linea con il mercato.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita
calciatori è positivo per € 744 mila.
Poiché l’EBITDA del bilancio 2016/17 risulta negativo per circa
€ 1.672.530, emerge che per rendere sostenibile il debito finanziario, occorre
necessariamente il supporto della proprietà, almeno in base ai dati di tale
bilancio.
Il Rendiconto
Finanziario
L’esercizio
chiuso al 30.06.2017 ha prodotto un flusso di cassa negativo per € 31.097,
dovuto ad un flusso negativo generato dall’attività operativa per € 3.204.370;
ad un flusso negativo di cassa generato dall’attività di investimento per € 3.224.911;
ad un flusso positivo di cassa generato dall’attività finanziaria per € 6.460.378.
I Debiti.
Il totale della voce debiti aumenta da € 10.049.320 ad € 15.287.627
e risulta superiore al totale dell’attivo, che è pari ad Euro 14.283.568.
L’importo maggiore dei debiti riguarda i debiti verso
fornitori. Nel recente passato, alcune ricerche effettuate sui bilanci dei club
di calcio della Serie A hanno dimostrato, che i club per poter adempiere agli
obblighi per l’iscrizione ai campionati, come il pagamento degli stipendi e
delle ritenute, siano portati, soprattutto nei casi patologici, ad aumentare i
debiti verso i fornitori. Nel caso di FC Bari, i debiti verso fornitori, aumentano
notevolmente del 69%, da € 4.196.478 a € 7.090.228 e incidono per il 46,38% sul
totale dei debiti. Nel
2014/15 i debiti verso fornitori erano pari a da € 1.761.086 e
rappresentavano il 20,45% del totale dei debiti. In particolare i debiti verso Fornitori di beni e servizi
ammontano a € 5.369.398 (€ 2.078.486 nel 2015/16) e i Debiti per fatture da
ricevere risultano pari a € 1.720.830 (€ 2.117.994 nel 2015/16).
I debiti tributari segnano un incremento del 44,3%
ed ammontano a € 3.935.863 (€
2.727.440 nel 2015/16; €
1.675.112 nel 2014/15).
Dalla seguente tabella si può desumere la composizione dei
debiti tributari:
I debiti
tributari incidono per il 25,75% sul totale dei debiti.
Nella nota integrativa è specificato che “i debiti
v/Erario per ritenute alla fonte sono stati pagati per € 1.076.915 in data
15/09/2017”; inoltre, “sono stati rateizzati, in data
31/03/2017, i debiti Iva afferenti
il secondo semestre della stagione 2015/2016 per € 656.693 ed il primo semestre
della stagione 2016/2017 per € 451.910 e alla data odierna le rate
risultano regolarmente pagate”
Si aggiunga che è stato rateizzato, in data 22/02/2017, anche
il debito Irap afferente il bilancio chiuso al 30/06/2015 (euro 364.855). Gli
Amministratori hanno scritto che alla data della redazione del bilancio le rate
risultano regolarmente pagate; di conseguenza, i debiti tributari relativi ai
precedenti esercizi e alle precedenti gestioni, risulterebbero estinti o rateizzati.
I Debiti
verso istituti di previdenza e sicurezza sociale ammontano a € 652.293 (€
813.005 nel 2015/16; € 858.112 nel 2014/15) e rappresentano il 4,27% dei debiti.
In particolare, il debito
verso INPS ammonta a € 607.884
(€ 744.610 nel 2015/16).
I
debiti verso dipendenti risultano pari a € 1.250.273 (€ 1.583.802 nel 2015/16). Il rapporto tra debiti verso i dipendenti e
costo del personale è del 9,57%.
La Gestione Economica.
La situazione di squilibrio economico, intesa come il
prevalere dei costi sui ricavi, che aveva caratterizzato i due precedenti
bilanci, permane anche nel 2016/17.
Il
Valore della produzione aumenta del 14,3% da € 13.928.666 a € 15.916.147 e risulta
inferiore ai costi della produzione che diminuiscono del 3,2% da € 21.411.406 a
€ 20.717.563, determinando una differenza negativa per € 4.801416 (€ 7.482.740
nel 2015/16).
La
riclassificazione del bilancio 2015/16, a seguito dell'eliminazione dell'area
straordinaria nel nuovo schema previsto dall'art. 2425 del codice civile
(modificato dal DLgs. 139/2015), ha determinato solo un lieve aumento dei costi
della produzione per Euro 28.760.
Il rapporto tra passività e valore della produzione,
fornisce indicazioni, circa il tempo necessario per rimborsare le passività con
il solo valore della produzione, senza considerare i costi. Nel caso del Bari è
1 (0,96 nel 2015/16). Questo vuol dire che il periodo necessario per rimborsare
le passività utilizzando il valore della produzione senza costi è uguale
all’anno. E’ un dato che conferma la necessità del supporto finanziario della
proprietà. Tale indicatore rappresenta il raccordo tra la componente
finanziaria delle Passività rappresentata dal capitale di terzi e quella
economica del Valore della Produzione e segnala in modo sintetico la
sostenibilità dell’indebitamento.
I Ricavi.
Per la serie B il Bari ha un importante fatturato netto;
infatti se si considerasse la Serie B 2015/16, il Bari risulterebbe terzo per
importo di fatturato netto senza plusvalenze ed altri ricavi da “Player
Trading”. I risultati sportivi non sempre rispecchiano la graduatoria de
fatturato.
Il Bari evidenzia nel 2016/17 un fatturato netto senza
plusvalenze di 13,45 milioni di Euro (12,69 milioni di Euro nel 2015/16).
I contributi in
conto esercizio ammontano a € 5.013.769 (€3.777.832 nel 2015/16) e
riguardano ai Contributi federali erogati nel corso della stagione sportiva
dalla Lega Nazionale Professionisti.
I Proventi radiotelevisivi risultano pari a € 1.311.052
(€ 1.163.729 nel 2015/16)
e derivano dalla cessione dei diritti di ripresa e trasmissione televisiva
delle partite di calcio per € 1.298.008, cui si debbono aggiungere i Proventi radiofonici
per € 13.044.
I Proventi da
sponsorizzazioni diminuiscono del 48,1%, da € 2.679.130 a € 1.389.244. I
proventi dallo Sponsor Ufficiale hanno contribuito con € 628.750 (€ 1.061.609
nel 2015/16); mentre lo Sponsor Tecnico con € 340.980 (€ 251.901 nel 2015/16).
I proventi da altre sponsorizzazioni, riguardanti i corrispettivi dei contratti
con Sponsor istituzionali, Fornitori ufficiali e tecnici e Partner commerciali
ammontano a € 419.514 (€ 1.365.620 nel 2015/16).
I
Proventi pubblicitari da cartellonistica pubblicitaria Stadio aumentano da €
905.000 a € 1.297.222.
I Proventi
commerciali e royalties, pari complessivamente ad Euro 397.000 (€ 482.558
nel 2015/16), riguardano principalmente i ricavi derivanti dall’attività di
merchandising e di licensing.
I ricavi da gare diminuiscono da € 3.218.486 a € 2.431.344. Per
la stagione 2015/2017, la campagna abbonamenti si è chiusa con la
sottoscrizione di oltre 10.350 tessere per un ricavo netto di circa euro 1,1
milioni. Per la campagna
abbonamenti 2015/16 furono sottoscritti circa 11.000 abbonamenti, con un
incasso di circa € 1,4 milioni. Nella Relazione sulla gestione è evidenziato
che la società del Bari detiene il record degli abbonati per il
campionato di serie B ed è tra le prime società in Italia per numero di
spettatori, potendo confrontarsi anche con club di Serie A. L’importo dei
ricavi per abbonamenti, pari a € 1.105.872 (€ 1.134.425 nel 2015/16). La media
spettatori, nel 2016/17, è stata pari a circa 16.867; mentre nel 2015/16 è
stata pari a circa 21.277 e nel 2014/15 era di 19.272.
La composizione del fatturato netto del Bari evidenzia
l’importanza dei ricavi da gare, pari a circa il 18,08% dello stesso.
La capitalizzazione
dei costi del vivaio, rappresenta uno storno di costi, ed ammonta a €
605.323.
Occorre evidenziare che per quanto riguarda i bilanci delle
società di calcio, il D.lgs 139/2015 ha interessato principalmente il regime
della Capitalizzazione dei Costi del Vivaio. In base alle disposizione del
nuovo OIC 24 i costi di ricerca non possono più essere capitalizzati. Pertanto,
la FIGC nella “Raccomandazione contabile n. 2 – Capitalizzazione dei costi del
vivaio” per definire i costi del settore qualificabili tra i costi di sviluppo
suscettibili di capitalizzazione, raccomanda che l’eventuale rilevazione quali
costi di sviluppo è ammessa solo nel caso in cui gli oneri siano esclusivamente
preordinati alla gestione, promozione e sviluppo futuro del settore giovanile.
Nel caso di alcune società calcistiche importanti la
riclassificazione del bilancio 2015/16 in base al nuovo principio contabile ha
determinato effetti negativi sul patrimonio netto riclassificato. Nel caso del
Bari non sembra essersi verificato alcun effetto.
Il Player Trading.
Per i
club di piccole dimensioni, che non possono contare su mecenati o su importanti
ricavi televisivi, il player trading, risulta una leva molto importante per l’autofinanziamento
economico. Ad esempio, l’utilizzo di tale leva ha permesso all’Udinese di poter
disporre di uno stadio di proprietà.
Nel caso di FC Bari, il player trading, determinato dalla
differenza tra ricavi e costi della gestione economica dei cartellini dei
calciatori e i relativi ammortamenti, risulta positivo per € 365 mila (- € 799
mila nel 2015/16; - € 1,27 milioni nel 2014/15).
Le plusvalenze da alienazione
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risultano pari a € 1.318.333
(€ 33.206 nel 2015/16; € 1.151.000
nel 2014/15). Tali plusvalenze hanno riguardato la cessione di Castrovilli
G. ceduto alla AC Fiorentina Spa per Euro 1.100.000 con un plusvalenza di pari
importo; Caturano S. ceduto alla Unione Sportiva Leccese per Euro 200.000 con
un plusvalenza di Euro 173.333; Lofoco J. ceduto alla AC Fiorentina Spa per
Euro 30.000 con un plusvalenza di pari importo; Rada I. ceduto alla Fidelis
Andra per Euro 20.000 con un plusvalenza di Euro 15.000.
I
Premi di valorizzazione dei calciatori sono stati pari ad Euro 110.000 (€ 9.250
nel 2015/16) e riguardano i corrispettivi pagati dalle società che hanno ceduto
in prestito calciatori per il loro utilizzo in prima squadra.
I
ricavi da cessioni temporanee dei calciatori ammontano a 300.000 Euro (€
650.000 nel 2015/16).
I Costi delle acquisizioni temporanee ammontano a € 102.000
(€ 932.000 nel 2015/16; € 1.244.000 nel 2014/15) e si riferiscono a Galano
(Vicenza Calcio) per € 100.000 e Palotto (Ostia Mare) per € 2.000.
Le
minusvalenze risultano pari a € 181.167 (€ 35.372 nel 2015/16; € 561.540 nel 2014/15)
e hanno riguardato: Porcari Filippo (Cremonese) per euro 5.000; Ligi Alessandro
(Cesena Calcio) per euro 88.000; Valiani Francesco (Livorno) per euro
30.208; Di Cesare Valerio (Parma) per euro 7.500;
Guarna Enrico (Foggia Calcio) per euro 50.458.
Gli
Altri oneri da gestione calciatori, pari a € 204.847 (€ 380.390 nel 2015/16),
si riferiscono a: Costi di preparazione calciatori, per Euro 54 mila e Costi
per premi di rendimento calciatori, per Euro 150 mila, di cui Fedele Matteo
Carpi Calcio per € 100 mila; Suagher E. (Atalanta) 50mila.
L’ammortamento
dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta ad € 1.010.117
(€ 143.348 nel 2015/16).
I Costi.
Il costo del
personale aumenta del 16,8%, da € € 11.175.547 a € 13.058.210. Il costo
del personale assorbe il 97,1% del fatturato netto senza plusvalenze e incide per
l82% sul valore della produzione. Inoltre, il costo del personale rappresentano
il 63% dei costi della produzione.
Da
notare l’incremento del costo del personale si è registrato nonostante il
mancato conseguimento della promozione in Serie A.
L’organico medio aziendale è composto da n 10 Impiegati (11
nel 2015/16); n. 6 Operai (10 nel 2015/16) e n. 72 Altri dipendenti tra
interinali e co.co.co. (66 nel 2015/16), per un totale di n. 72 dipendenti (65
nel 2015/16).
Il
Bari è un club che nella Seire B spende una cifra importante per il costo del
personale; infatti, per quanto riguarda il confronto con il costo del personale
dei club della Serie B 2015/16, il Bari risultava quinto e nel 2016/17 ha
aumentato la cifra spesa.
L’ammortamento delle immobilizzazioni ammonta a € 3.172.026 (€
1.968.885 nel 2015/16), di cui € 1.943.180 (€1.939.775 nel 2015/16) per l’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali ed Euro 1.192.764 per svalutazioni dei crediti.
I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di
merci, pari a € 501.806 (€ 691.758 nel 2015/16), riguardano principalmente l’acquisto di indumenti sportivi e
divise ufficiali acquistate dallo Sponsor Tecnico.
I
costi per servizi sono risultati pari a € 2.670.177 (€ 3.365.663 nel 2015/16) e
rappresentano il 12,9% dei costi della produzione. Tali costi comprendono le
Spese amministrative e generali, pari ad Euro 1.170.827 (805.805 nel 2015/16),
che riguardano le spese per gli emolumenti per i procuratori, le consulenze
commerciali, fiscali, legali, marketing ed altre di minor importanza. Altri
costi compresi riguardano i Costi di vitto, alloggio e locomozione Prima
Squadra pari ad € 239.839
(€ 785.483 nel 2015/16). I Costi per tesserati
pari ad Euro 403.596 sono relativi a spese sostenute per trasferte, allenamenti
e ritiri della prima squadra e del settore giovanile. I Costi per
servizi di biglietteria e acquisti, pari ad Euro 369.253 (327.535 nel 2015/16; €
481.168 nel 2014/15), riguardano principalmente i costi sostenuti per il
servizio di stewarding. I costi relativi al compenso
dei sindaci e Società di Revisione ammontano ad Euro 55.500.
I Costi per il godimento di beni di terzi sono pari ad € 335.092
(€ 378.881 nel 2015/16).
Gli
oneri diversi di gestione diminuiscono da € 3.577.343 a € 1.138.149,
poiché nel 2015/16 furono rilevate Perdite su crediti non coperte da fondo per
€ 1.350.000, che riguardavano la svalutazione, nella misura del 90%, del
credito verso SuisseGas SpA, che era lo sponsor di maglia della stagione
2014/2015.
La
gestione finanziaria è negativa per € 102.644 (-€ 152.545 nel 2015/16) e comprende:
interessi passivi bancari per € 102.870 (€ 60.768 nel 2015/16; € 54.770 nel 2014/15).
Il Punto di Pareggio.
I ricavi non sono riusciti a
coprire i costi, determinando una situazione di squilibrio economico. I costi
della produzione sono circa 1,3 volte il valore della produzione. La situazione di squilibrio economico ha determinato
un risultato prima delle imposte negativo per € 4.801.416 (-€ 7,6 milioni nel 2015/16;
-€ 1,49 milioni nel 2014/15).
Il ripristino di una situazione
economica equilibrata comporta necessariamente l’aumento dei ricavi e la
riduzione dei costi.
A tal proposito potrebbe essere importante
risolvere il “Problema Stadio”, come possibile fonte di nuovi ricavi.
Conclusioni.
Il bilancio di FC Bari 1908 SpA è l’esempio tipico del
bilancio di una società di calcio che presenta uno squilibrio dato dal
prevalere dei costi sui ricavi, che non riesce ad autofinanziarsi e che
necessita del continuo supoorto finanziario della proprietà.
Non a caso nella Relazione sulla
gestione è scritto che “Nel corso della seconda metà della stagione 2017/2018 sono
già previsti gli ulteriori versamenti in conto aumento capitale sociale da
parte del socio di maggioranza Kreare Impresa S.r.l. con socio unico, tesi a
dotare la società di nuovi mezzi finanziari”.
Nel bilancio precedente gli amministratori avevano
indicato come azioni da perseguire e caratterizzanti l’esercizio 2016/17, la definizione di nuove procedure
interne gestionali; il riassetto organizzativo e amministrativo della Società
unitamente alla ricerca di nuovi ricavi e alla rinegoziazione dei contratti con
i fornitori.
Di
fatto, anche l’esercizio 2016/17 si è chiuso in perdita. Come riportato nella
relazione sulla gestione, tra i Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari è
evidenziato che “l’evoluzione della situazione finanziaria di FC Bari
1908 dipende da numerose condizioni e, in particolare, dal raggiungimento degli obiettivi sportivi ed economici
previsti, nonché dall’andamento delle condizioni generali dell’economia e dei
mercati in cui opera. FC Bari 1908”.
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