sabato 1 settembre 2018

Bilancio Spal 2017: perdita di 1.496.377 Euro, a causa dei premi per la promozione in Serie A.




Luca Marotta


La società “S.P.A.L. 2013 SRL” ha chiuso il bilancio dell’esercizio 2017 con una perdita al netto delle imposte di Euro 1.496.377; ed un risultato prima delle imposte negativo per € 1.196.244; mentre, l’esercizio precedente si era chiuso con una perdita netta di € 1.326.104 ed un risultato prima delle imposte negativo per € 1.708.941.

Gli Amministratori hanno evidenziato come i costi di gestione caratteristica siano rimasti piuttosto contenuti rispetto a quelli di altri club che avevano gli stessi obiettivi; per questo motivo promozione in Serie A, conseguita nella stagione sportiva 2016/2017, “assume ancora più valore e significato”.
Secondo quanto scritto dagli Amministratori la gestione operativa della Società “S.P.A.L. 2013 SRL” è caratterizzata dalle seguenti linee guida:
“- cercare di mantenere l’equilibrio tra ricavi e costi;
- cercare di contenere il più possibile i costi di gestione, con un continuo monitoraggio;
- valorizzare il settore giovanile con specifici progetti e risorse;
- operare nell’ambito delle risorse disponibili”.

Secondo gli stessi Amministratori il risultato economico della gestione caratteristica, anche se negativo, è da ritenersi comunque soddisfacente; sul risultato negativo incidono in modo determinante i premi per la promozione in Serie A.

Il bilancio 2017 del “S.P.A.L. 2013 SRL” riguarda la seconda parte della stagione sportiva 2016/17, disputata in Serie B e conclusasi al primo posto e la promozione in Serie A con 78 punti, e la prima parte del campionato 2017/18, disputato in Serie A e conclusosi con il diciassettesimo posto con 38 punti e il raggiungimento dell’obiettivo della permanenza in Serie A.
Per quanto riguarda la Coppa Italia, nel 2016/17, la società “S.P.A.L. 2013 SRL” è stata eliminata al terzo turno dal Cagliari e nel 2017/18, la società “S.P.A.L. 2013 SRL” è stata eliminata al quarto turno dal Cittadella.

Il Gruppo.

“VETRORESINA S.P.A.” è la società che esercita l'attività di direzione e coordinamento sulla società “S.P.A.L. 2013 SRL”  
Al 31.12.2016 “VETRORESINA S.P.A.” mostrava un utile di Euro 5.287.906, con un valore della produzione di Euro 45.489.385.
I Rapporti economici e patrimoniali intrattenuti nell'esercizio con “VETRORESINA S.P.A.” e con le altre società dirette dalla stessa, mostrano: ricavi per euro 468.841 di natura commerciale; versamenti in conto copertura perdite per euro 800.000; versamenti in conto capitale per euro 1.200.000; crediti per euro 322.388 per i trasferimenti nell'ambito del consolidato fiscale nazionale e fideiussioni ricevute a garanzia di affidamenti bancari per euro 7.700.000.

La continuità aziendale.

A titolo di Richiamo di informativa il Sindaco Unico nella qualità di Revisore Legale ha scritto che il socio di riferimento "Vetroresina S.p.a.", nella persona dell'Amministratore Delegato sig. Colombarini Ing. Simone, “nel verbale di assemblea dei soci del 15/11/2017, ha dichiarato di assicurare il sostegno patrimoniale/finanziario necessario per garantire la continuità aziendale, come indicato nella Relazione sulla Gestione”.
Gli Amministratori hanno scritto nella loro Relazione che il deficit economico non incide sulla continuità aziendale, per il sostegno patrimoniale e finanziario da parte del socio di riferimento Vetroresina Spa attraverso “versamenti in conto copertura perdite” e “versamenti in conto capitale”. Al 31.12.2017 figuravano “versamenti in conto copertura perdite” per € 1.056.848 e “versamenti in conto capitale” per € 1.200.000, per un totale di Euro 2.256.848 superiore alla perdita. Il socio di riferimento ha anche condiviso i premi promozione.
Durante l’esercizio 2017, il socio di riferimento Vetroresina Spa, ha effettuato versamenti a titolo di “versamenti in conto copertura perdite d’esercizio” per l’importo di € 800.000 e versamenti a titolo di “versamenti in conto capitale” per € 1.200.000, per un totale di € 2.000.000.

In estrema sintesi, la continuità aziendale della SPAL dipende dalla proprietà.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.

Il valore dell’attivo è aumentato del 315,8%, da € 5.410.545 a € 22.495.024. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali incide per il 39% sul totale dell’attivo. Il valore delle immobilizzazioni materiali incide solo per l’1,6%. Infatti, la società “S.P.A.L. 2013 SRL” non possiede infrastrutture sportive: gli impianti sportivi del centro di Via Copparo sono di proprietà del Comune di Ferrara e lo stadio “Paolo Mazza” di Ferrara di proprietà del Comune di Ferrara ed è utilizzato in forza di una specifica Convenzione.



L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1.
Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,04 (0,06 nel 2016).
Infatti, l’equity ratio non è elevato ed è pari a 3,6% (5,7% nel 2016). Il ricorso al capitale di terzi è preponderante.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,04 (1,06 nel 2016), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore sarebbe sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,73 (0,60 nel 2016), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Tuttavia se non si considerassero nelle passività a breve i ratei e i risconti passivi, che sono pari a € 6.783.491, l’indice risulterebbe superiore a 1.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,956, superiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6.

Valore della Rosa

Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori al 31.12.2017 ammonta ad Euro 2.540.287. Rispetto al 31.12.2016 si è verificato un incremento di Euro 2.387.787.


La variazione è dipesa da investimenti per 3.086.000 Euro e da ammortamenti per 698.213 Euro.

Il calciatori acquistati definitivamente col maggior importo risultano: Costa Filippo (Chievo Verona) per euro 1.000.000; Da Silva Dalbelo Felipe (Udinese) per euro 600.000; Konate Pa Momodou (Malmö FF) per euro 285.000; Vaisanen Sauli (AIK) per euro 225.000; Vicari Francesco (Novara) per euro 220.000 e Barbosa Avelini Gabriel (Soc. Esportiva Palmeira) per euro 60.000.

Le cessioni effettuate nel 2017 risultano le seguenti: Beghetto Andrea (Genoa) per euro 350.000; Bonifazi Kevin (Torino) per euro 30.000 e Polvani Lorenzo.
Beghetto e Bonifazi esponevano un valore contabile netto pari a zero e di conseguenza la loro cessione ha dato luogo a plusvalenze di pari importo.
Da evidenziare che Polvani Lorenzo risulta acquistato nel 2017 dal Pontedera per euro 25.000 e ceduto sempre nel 2017 all’Empoli con una minusvalenza di pari importo. 

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto risulta positivo per € 810.470; mentre, nel 2016 era positivo per € 306.847. Il Patrimonio netto è composto dal capitale sociale per € 50.000; dalla riserva versamenti in conto capitale per euro 1.200.000; versamenti in conto copertura perdite per euro 1.056.848 e dalla Perdita dell'esercizio per € 1.496.377.
La variazione è dovuta al risultato di esercizio e da “versamenti in conto copertura perdite d’esercizio” per l’importo di € 800.000 e versamenti a titolo di “versamenti in conto capitale” per € 1.200.000.
I mezzi propri finanziano solo il 3,6% delle attività, per la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi, considerando come tale anche i debiti verso le banche, che finanziano il 17,9% dell’attivo; i debiti verso fornitori che finanziano il 15,7% dell’attivo; i debiti verso enti settore specifico, che finanziano il 12,2% dell’attivo e i debiti tributari che finanziano il 10,7% dell’attivo.

La Posizione Finanziaria Netta.



La posizione finanziaria netta risulta negativa per € 1,39 milioni (-1,69 milioni nel 2016), ma è di molto inferiore al valore della produzione e al fatturato netto.
I debiti verso le banche ammontano a € 3.987.166 (€ 1.777.326 nel 2016).

I mutui bancari riguardano: mutuo chirografario di € 150.000 erogato da Cassa di Risparmio di Cento in Giugno 2013 e della durata di anni 4, con debito residuo di € 6.510; mutuo chirografario di € 350.000 erogato da Cassa di Risparmio in Bologna in Marzo 2015 e della durata di anni 4, con debito residuo di € 165.982; mutuo chirografario di € 300.000 erogato da Banca Popolare dell’Emilia Romagna in Luglio 2015 e della durata di anni 5 con debito residuo di € 160.139; mutuo chirografario di € 500.000 erogato da Banca Popolare dell’Emilia Romagna in Agosto 2016 e della durata di anni 7 con debito residuo di € 407.574; mutuo chirografario di € 500.000 erogato da Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.a. in Agosto 2016 e della durata di anni 10 con debito residuo di € 452.117; mutuo chirografario di € 1.000.000 erogato da Banca Popolare dell’Emilia Romagna in Agosto 2017 e della durata di anni 5 con debito residuo di € 951.469; mutuo chirografario di € 1.800.000 erogato dal Credito Sportivo in Dicembre 2017 e della durata di anni 8 con debito residuo di € 1.800.000.

L’EBITDA del bilancio 2017 è positivo per € 740.369, nel 2016 era positivo per € 797.596, pertanto la gestione operativa nel 2017 ha genera flussi di liquidità per pagare l’indebitamento finanziario.
Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA risulterebbe sostenibile perché pari a 1,88.

I Crediti verso Enti-settore specifico ammontano a circa € 469.979 (€793.381 nel 2016) e riguardano i crediti verso la Lega Italiana Calcio Professionistico per contributi, saldo c/campionato e saldo c/trasferimenti.
I Debiti verso Enti-settore specifico ammontano a circa € 2.755.595 e riguardano i debiti verso le altre società di calcio nazionali ed estere per € 800.000 e i debiti verso la Lega Italiana Calcio Professionistico per contributi, saldo c/campionato e saldo c/trasferimenti per € 1.955.595.

Il saldo, tra crediti e debiti relativi al calciomercato risulta negativo per € 2,28 milioni (positivo per € 1,1 milioni nel 2016), non essendoci debiti tributari non correnti, la posizione finanziaria netta ai fini del Financial Fair Play, è negativa per € 2,85 milioni, ma nettamente inferiore al fatturato netto.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco, che nel caso in questione sono assenti.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso del “S.P.A.L. 2013 SRL” le infrastrutture sportive sono di proprietà del Comune di Ferrara, l’eventuale debito per i lavori di adeguamento, non dovrebbe essere considerato. Infatti la norma parla di “the amount of debt that is directly attributable to the construction and/or substantial modification of the stadium”.

Nell’esercizio 2017 sono stati sostenuti costi per € 2.815.865 per interventi di adeguamento ai requisiti regolamentari imposti dalla Serie A dello stadio, coperti da mutui bancari per € 2.800.000; anche l’Amministrazione Comunale ha eseguito i lavori di propria competenza necessari per ottenere l’autorizzazione all’utilizzo dello Stadio nei tempi utili per l’inizio del campionato 2017/2018.


Il Rendiconto Finanziario



Il rendiconto finanziario dimostra che la variazione positiva di disponibilità liquide per € 2,51 milioni è dipesa da flussi di liquidità positivi generati dalla gestione operativa per € 6,15 milioni; da flussi negativi di liquidità generati dalla gestione relativa agli investimenti per € 7,85 milioni; da flussi positivi di liquidità generati dall’attività di finanziamento per € 4,21 milioni.

Gli Investimenti in Immobilizzazioni immateriali hanno drenato € 7.608.747. Per quanto riguarda l’attività di finanziamento figurano: flussi positivi da debiti a breve verso banche per € 134.218; flussi positivi da Accensione finanziamenti per € 2.075.622 e flussi positivi da Mezzi propri per € 2.000.000.

Nel sintetizzare i risultati del rendiconto finanziario gli Amministratori hanno scritto che “la gestione operativa ha generato liquidità, mentre la gestione connessa agli investimenti (impianti sportivi – stadio e centro sportivo –, giocatori e settore giovanile) ha richiesto liquidità, che è stata coperta ricorrendo in misura sostanzialmente equivalente all’apporto dei soci, al sistema bancario ed alle risorse finanziarie interne”.

Gli Altri debiti.

I debiti tributari aumentano di € 2.133.980 da € 279.961 a € 2.413.941 e sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo. Tali debiti riguardano: debiti verso Erario per Iva per euro 433.981; debiti verso Erario per sostituto d'imposta per euro 1.470.042 e debiti verso - Erario per IRAP (netto acconti) per euro 509.918.
I Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale aumentano da € 142.796 a € 184.284 e sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo. La maggior parte riguarda il debito vero l’I.N.P.S. per euro 102.493.
Non figurano fondi rischi e oneri accantonati.
I debiti verso i dipendenti per retribuzioni ammontano a € 1.225.533; i debiti verso giocatori per la promozione in Serie A residuano al 31.12.2017 per € 694.000.

La Gestione Economica.

Come già scritto, la gestione operativa della SPAL cerca di mantenere l’equilibrio tra ricavi e costi;
e cerca di contenere il più possibile i costi di gestione.
Nell’esercizio 2017, il valore della produzione è aumentato del 308,6%, da € 6,51 milioni a € 26,6 milioni. L’incremento registrato è dovuto soprattutto ai ricavi per i diritti televisivi delle Serie A e all’incremento dei proventi pubblicitari.
I costi della produzione aumentano in misura meno che proporzionale, ossia del 240,1%, da € 8,15 milioni a € 27,72 milioni. La differenza tra ricavi e costi della produzione è negativa per € 1.118.468. Nel 2016 era negativa per € 1.638.626.



I ricavi.

Il fatturato, al netto delle operazioni relative alle cessioni dei calciatori, aumenta del 351,2%, da € 5,38 milioni a € 24,3 milioni.
I ricavi da gare aumentano del 182,3% da € 1.064.681 a € 3.005.317. La quota di competenza per gli abbonamenti per la serie A è stata pari a € 1.408.264. La quota di competenza per gli abbonamenti della serie B è stata pari a € 382.580.
I ricavi da sponsorizzazioni ammontano a € 625.006 (€ 794.458 nel 2016) e rappresentano il 2,3% del totale del Valore della Produzione e il 2,6% del fatturato al netto dei ricavi della gestione calciatori.
I Proventi Pubblicitari risultano pari a € 3.499.838 (€ 305.271 nel 2016). Tali proventi si riferiscono ai rapporti che determinano ricavi relativi a tutti i servizi promo-pubblicitari, compresa la cartellonistica pubblicitaria per le partite casalinghe.

I proventi televisivi conseguiti nell'esercizio 2017 aumentano di 14,78 milioni di Euro, da € 200.260 a € 14.980.281. L’aumento è dovuto al primo semestre della stagione sportiva 2017/2018 disputato di Serie A.

I contributi in conto esercizio ammontano a € 980.535 (€2.740.656 nel 2016) riguardano per euro 771.735 i contributi federali erogati nel corso della stagione sportiva dalla Lega e per euro 208.800 a contributi ricevuti da Enti Pubblici Territoriali.

Il Player Trading.


Il risultato del Player Trading è negativo, poiché il risultato della gestione economica dei calciatori non riesce a coprire per intero il costo annuale degli ammortamenti dei calciatori che è pari a 698 mila Euro.



Le plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 380.000 (€ zero nel 2016) e riguardano principalmente: Beghetto Andrea (Genoa) per € 350.000; Bonifazi Kevin (Torino) per € 30.000.
I ricavi per cessione temporanea prestazioni calciatori ammontano a € 213.778 e riguardano:
 Castagnetti Michele (Empoli) per euro 44.444; Murano Jacopo (Trapani) per euro 8.889; Finotto Mattia (Ternana) per euro 98.889; Cerri Alberto (Juventus) per euro 25.000 e Di Pardo Alessandro (Juventus) per euro 35.556.
Gli altri proventi da gestione calciatori riguardano i Premi di valorizzazione calciatori, pari a € 533.500 (euro 132.500 nel 2016).

I “Costi per acquisizione temporanea prestazioni calciatori” ammontano a € 1.155.861 (€28.750 nel 2016).

Le minusvalenze risultano pari a circa € 45.600 (€6.400 nel 2016).

I costi.

I costi del personale aumentano del 305,1% da € 4.145.536 a € 16.791.730 e incidono per il 69,1% sul fatturato netto e rappresentano il 60,6% dei costi della produzione. Nello specifico il costo dei tesserati ammonta a € 16.104.387 (€ 3.846.765 nel 2016).
Il premio di promozione in Serie A risulta classificato come “Quota variabile retribuzione legata ai risultati sportivi” ed è pari a € 2.163.500.
Il Personale mediamente in forza nel 2017 è di 80 unità (59 nel 2016), di cui 32 calciatori e 12 allenatori.

Gli ammortamenti e le svalutazioni pari complessivamente a € 1.858.837 (€ 841.030 nel 2016) rappresentano il 6,7% dei costi della produzione.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali aumentano da € 806.014 a € 1.813.961. Lo Stadio Paolo Mazza e il Centro Sportivo di Via Copparo, non figurano come beni di proprietà; pertanto tra le immobilizzazioni immateriali sono allocate euro 423.180 per l'ammortamento degli oneri pluriennali su beni di terzi.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali aumentano da € 19.899 a € 44.876.

I costi per servizi aumentano del 35,4% da € 2.032.002 a € 2.751.971. Le Spese amministrative, pubblicitarie e generali risultano pari a € 1.025.738. I Costi per attività sportiva sono relativi a compensi a sanitari, massaggiatori e altri consulenti esterni, compensi per borse di studio e corsi di formazione ed ammontano a € 923.555. I Costi di vitto, alloggio e locomozione gare sono composti da spese sostenute per le gare in trasferta e risultano pari a € 515.087.

I costi per godimento beni di terzi aumentano di 484.000 da € 231460 a € 715.460. Tali costi riguardano: canone di locazione di locali per € 239.862; canone locazione campi sportivi per € 24.433; leasing automezzi per € 12.161; leasing macchinari/sala stampa per € 6.946; noleggio campo sportivo per € 12.000 e noleggi per € 420.058.

Il Punto di Pareggio.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 1.196.244.
Nel 2016, il risultato prima delle imposte era negativo per € 1.708.941; mentre nel 2015 era positivo per € 1.536.400.

Le imposte pari a € 942 mila hanno determinato una perdita netta di esercizio pari a € 1.496.377.  
Il tutto è reso sopportabile grazie al sostegno della proprietà.

Conclusioni.

Dai dati contabili, almeno fino al 31.12.2017, risulta che la gestione economica della Spal non si autofinanzia e necessita del sostegno della proprietà. Indubbiamente sulla perdita dell’esercizio 2017 ha inciso il premio pagato ai calciatori per la promozione in Serie A, che ha determinato un salto dimensionale a livello di delle dimensioni economiche/patrimoniali aziendali.
La permanenza nel campionato di Serie A 2018/19, grazie ai ricavi per i diritti televisivi ed ad una politica gestionale improntata al contenimento dei costi, potrebbe favorire il raggiungimento dell’equilibrio economico, anche perché i costi e gli investimenti saranno pianificati in relazione alle risorse economiche e patrimoniali/finanziarie disponibili.
Gli Amministratori aspirano ad attuare una gestione sana e prudente, nel rispetto dell’equilibrio finanziario.

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