Luca Marotta
La società “S.P.A.L. 2013 SRL” ha chiuso il bilancio
dell’esercizio 2017 con una perdita al
netto delle imposte di Euro 1.496.377; ed un risultato prima delle imposte
negativo per € 1.196.244; mentre, l’esercizio precedente si era chiuso con una perdita
netta di € 1.326.104 ed un risultato prima delle imposte negativo per € 1.708.941.
Gli
Amministratori hanno evidenziato come i costi di gestione caratteristica siano
rimasti piuttosto contenuti rispetto a quelli di altri club che avevano gli
stessi obiettivi; per questo motivo promozione in Serie A, conseguita nella
stagione sportiva 2016/2017, “assume ancora più valore e significato”.
Secondo
quanto scritto dagli Amministratori la gestione operativa della Società “S.P.A.L.
2013 SRL” è caratterizzata dalle seguenti linee guida:
“-
cercare di mantenere l’equilibrio tra ricavi e costi;
-
cercare di contenere il più possibile i costi di gestione, con un continuo
monitoraggio;
-
valorizzare il settore giovanile con specifici progetti e risorse;
-
operare nell’ambito delle risorse disponibili”.
Secondo
gli stessi Amministratori il risultato economico della gestione caratteristica,
anche se negativo, è da ritenersi comunque soddisfacente; sul risultato negativo
incidono in modo determinante i premi per la promozione in Serie A.
Il bilancio 2017 del “S.P.A.L. 2013 SRL” riguarda la seconda
parte della stagione sportiva 2016/17, disputata in Serie B e conclusasi al primo
posto e la promozione in Serie A con 78 punti, e la prima parte del campionato 2017/18,
disputato in Serie A e conclusosi con il diciassettesimo posto con 38 punti e
il raggiungimento dell’obiettivo della permanenza in Serie A.
Per quanto riguarda la Coppa Italia, nel 2016/17, la società
“S.P.A.L. 2013 SRL” è stata eliminata al terzo turno dal Cagliari e nel 2017/18,
la società “S.P.A.L. 2013 SRL” è stata eliminata al quarto turno dal Cittadella.
Il Gruppo.
“VETRORESINA S.P.A.” è la società che esercita l'attività di direzione e coordinamento sulla
società “S.P.A.L. 2013 SRL”
Al 31.12.2016 “VETRORESINA S.P.A.” mostrava un utile di Euro
5.287.906, con un valore della produzione di Euro 45.489.385.
I
Rapporti economici e patrimoniali intrattenuti nell'esercizio con “VETRORESINA
S.P.A.” e con le altre società dirette dalla stessa, mostrano: ricavi per euro
468.841 di natura commerciale; versamenti in conto copertura perdite per euro
800.000; versamenti in conto capitale per euro 1.200.000; crediti per euro 322.388
per i trasferimenti nell'ambito del consolidato fiscale nazionale e
fideiussioni ricevute a garanzia di affidamenti bancari per euro 7.700.000.
La continuità
aziendale.
A titolo di Richiamo di informativa il Sindaco Unico nella
qualità di Revisore Legale ha scritto che il socio di riferimento
"Vetroresina S.p.a.", nella persona dell'Amministratore Delegato sig.
Colombarini Ing. Simone, “nel verbale di assemblea dei soci del 15/11/2017, ha
dichiarato di assicurare il sostegno patrimoniale/finanziario necessario per
garantire la continuità aziendale, come indicato nella Relazione sulla Gestione”.
Gli Amministratori hanno scritto nella loro Relazione che il
deficit economico non incide sulla continuità aziendale, per il sostegno
patrimoniale e finanziario da parte del socio di riferimento Vetroresina Spa
attraverso “versamenti in conto copertura perdite” e “versamenti in conto capitale”.
Al 31.12.2017 figuravano “versamenti in conto copertura perdite” per € 1.056.848
e “versamenti in conto capitale” per € 1.200.000, per un totale di Euro
2.256.848 superiore alla perdita. Il socio di riferimento ha anche condiviso i
premi promozione.
Durante
l’esercizio 2017, il socio di riferimento Vetroresina Spa, ha effettuato
versamenti a titolo di “versamenti in conto copertura perdite d’esercizio” per
l’importo di € 800.000 e versamenti a titolo di “versamenti in conto capitale”
per € 1.200.000, per un totale di € 2.000.000.
In
estrema sintesi, la continuità aziendale della SPAL dipende dalla proprietà.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il valore dell’attivo è aumentato del 315,8%, da € 5.410.545
a € 22.495.024. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali incide
per il 39% sul totale dell’attivo. Il valore delle immobilizzazioni materiali incide
solo per l’1,6%. Infatti, la società “S.P.A.L. 2013 SRL” non possiede
infrastrutture sportive: gli impianti sportivi del centro di Via Copparo sono
di proprietà del Comune di Ferrara e lo stadio “Paolo Mazza” di Ferrara di
proprietà del Comune di Ferrara ed è utilizzato in forza di una specifica
Convenzione.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1.
Nel
caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,04 (0,06 nel 2016).
Infatti, l’equity ratio non è elevato ed è pari a 3,6% (5,7%
nel 2016). Il ricorso al capitale di terzi è preponderante.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 1,04 (1,06 nel 2016), ciò vuol dire che
il club possiede dei beni il cui valore sarebbe sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,73 (0,60
nel 2016), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i
debiti a breve. Tuttavia se non si considerassero nelle passività a breve i
ratei e i risconti passivi, che sono pari a € 6.783.491, l’indice risulterebbe
superiore a 1.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,956, superiore alla soglia
minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6.
Valore della Rosa
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori al 31.12.2017 ammonta ad Euro 2.540.287. Rispetto al
31.12.2016 si è verificato un incremento di Euro 2.387.787.
La variazione è dipesa da investimenti per 3.086.000 Euro e da
ammortamenti per 698.213 Euro.
Il
calciatori acquistati definitivamente col maggior importo risultano: Costa
Filippo (Chievo Verona) per euro 1.000.000; Da Silva Dalbelo Felipe (Udinese) per
euro 600.000; Konate Pa Momodou (Malmö FF) per euro 285.000; Vaisanen Sauli (AIK)
per euro 225.000; Vicari Francesco (Novara) per euro 220.000 e Barbosa Avelini
Gabriel (Soc. Esportiva Palmeira) per euro 60.000.
Le cessioni effettuate nel 2017 risultano le seguenti: Beghetto
Andrea (Genoa) per euro 350.000; Bonifazi Kevin (Torino) per euro 30.000 e
Polvani Lorenzo.
Beghetto e Bonifazi esponevano un valore contabile netto
pari a zero e di conseguenza la loro cessione ha dato luogo a plusvalenze di
pari importo.
Da evidenziare che Polvani Lorenzo risulta acquistato nel
2017 dal Pontedera per euro 25.000 e ceduto sempre nel 2017 all’Empoli con una
minusvalenza di pari importo.
Il Patrimonio Netto.
Il
patrimonio netto risulta positivo per € 810.470; mentre, nel 2016 era positivo
per € 306.847. Il Patrimonio netto è composto dal capitale sociale per € 50.000;
dalla riserva versamenti in conto capitale per euro 1.200.000; versamenti in
conto copertura perdite per euro 1.056.848 e dalla Perdita dell'esercizio per €
1.496.377.
La
variazione è dovuta al risultato di esercizio e da “versamenti in conto
copertura perdite d’esercizio” per l’importo di € 800.000 e versamenti a titolo
di “versamenti in conto capitale” per € 1.200.000.
I mezzi propri finanziano solo il 3,6% delle attività, per
la restante parte si fa ricorso al capitale di terzi, considerando come tale
anche i debiti verso le banche, che finanziano il 17,9% dell’attivo; i debiti
verso fornitori che finanziano il 15,7% dell’attivo; i debiti verso enti
settore specifico, che finanziano il 12,2% dell’attivo e i debiti tributari che
finanziano il 10,7% dell’attivo.
La Posizione Finanziaria
Netta.
La posizione finanziaria netta risulta negativa per € 1,39
milioni (-1,69 milioni nel 2016), ma è di molto inferiore al valore della
produzione e al fatturato netto.
I debiti verso le banche ammontano a € 3.987.166 (€
1.777.326 nel 2016).
I
mutui bancari riguardano: mutuo chirografario di € 150.000 erogato da Cassa di
Risparmio di Cento in Giugno 2013 e della durata di anni 4, con debito
residuo di € 6.510; mutuo chirografario di € 350.000 erogato da Cassa di
Risparmio in Bologna in Marzo 2015 e della durata di anni 4, con debito
residuo di € 165.982; mutuo chirografario di € 300.000 erogato da Banca
Popolare dell’Emilia Romagna in Luglio 2015 e della durata di anni 5 con
debito residuo di € 160.139; mutuo chirografario di € 500.000 erogato da
Banca Popolare dell’Emilia Romagna in Agosto 2016 e della durata di anni 7 con
debito residuo di € 407.574; mutuo chirografario di € 500.000 erogato da
Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara S.p.a. in Agosto 2016 e della durata di
anni 10 con debito residuo di € 452.117; mutuo chirografario di €
1.000.000 erogato da Banca Popolare dell’Emilia Romagna in Agosto 2017 e della
durata di anni 5 con debito residuo di € 951.469; mutuo chirografario di
€ 1.800.000 erogato dal Credito Sportivo in Dicembre 2017 e della durata di anni
8 con debito residuo di € 1.800.000.
L’EBITDA del bilancio 2017 è positivo per € 740.369, nel 2016
era positivo per € 797.596, pertanto la gestione operativa nel 2017 ha genera flussi
di liquidità per pagare l’indebitamento finanziario.
Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA
risulterebbe sostenibile perché pari a 1,88.
I Crediti verso Enti-settore specifico
ammontano a circa € 469.979 (€793.381 nel 2016) e riguardano i crediti verso la
Lega Italiana Calcio Professionistico per contributi, saldo c/campionato e
saldo c/trasferimenti.
I Debiti verso Enti-settore specifico
ammontano a circa € 2.755.595 e riguardano i debiti verso le altre società di
calcio nazionali ed estere per € 800.000 e i debiti verso la Lega Italiana
Calcio Professionistico per contributi, saldo c/campionato e saldo
c/trasferimenti per € 1.955.595.
Il saldo, tra crediti
e debiti relativi al calciomercato risulta
negativo per € 2,28 milioni (positivo per € 1,1 milioni nel 2016), non essendoci
debiti tributari non correnti, la posizione finanziaria netta ai fini del
Financial Fair Play, è negativa per € 2,85 milioni, ma nettamente inferiore al
fatturato netto.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le
rateizzazioni pluriennali col fisco, che nel caso in questione sono assenti.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso del “S.P.A.L. 2013
SRL” le infrastrutture sportive sono di proprietà del Comune di Ferrara,
l’eventuale debito per i lavori di adeguamento, non dovrebbe essere considerato.
Infatti la norma parla di “the
amount of debt that is directly attributable to the construction and/or substantial modification of the stadium”.
Nell’esercizio
2017 sono stati sostenuti costi per € 2.815.865 per interventi di adeguamento
ai requisiti regolamentari imposti dalla Serie A dello stadio, coperti da mutui
bancari per € 2.800.000; anche l’Amministrazione Comunale ha eseguito i lavori
di propria competenza necessari per ottenere l’autorizzazione all’utilizzo
dello Stadio nei tempi utili per l’inizio del campionato 2017/2018.
Il Rendiconto
Finanziario
Il rendiconto finanziario dimostra che la variazione positiva
di disponibilità liquide per € 2,51 milioni è dipesa da flussi di liquidità
positivi generati dalla gestione operativa per € 6,15 milioni; da flussi negativi
di liquidità generati dalla gestione relativa agli investimenti per € 7,85
milioni; da flussi positivi di liquidità generati dall’attività di finanziamento
per € 4,21 milioni.
Gli Investimenti in Immobilizzazioni immateriali hanno
drenato € 7.608.747. Per quanto riguarda l’attività di finanziamento figurano:
flussi positivi da debiti a breve verso banche per € 134.218; flussi positivi
da Accensione finanziamenti per € 2.075.622 e flussi positivi da Mezzi propri
per € 2.000.000.
Nel
sintetizzare i risultati del rendiconto finanziario gli Amministratori hanno
scritto che “la gestione operativa ha generato liquidità, mentre la gestione
connessa agli investimenti (impianti sportivi – stadio e centro sportivo –,
giocatori e settore giovanile) ha richiesto liquidità, che è stata coperta
ricorrendo in misura sostanzialmente equivalente all’apporto dei soci, al
sistema bancario ed alle risorse finanziarie interne”.
Gli Altri debiti.
I
debiti tributari aumentano di € 2.133.980 da € 279.961 a € 2.413.941 e sono
tutti esigibili entro l'esercizio successivo. Tali debiti riguardano: debiti
verso Erario per Iva per euro 433.981; debiti verso Erario per sostituto
d'imposta per euro 1.470.042 e debiti verso - Erario per IRAP (netto acconti)
per euro 509.918.
I Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
aumentano da € 142.796 a € 184.284 e sono tutti esigibili entro l'esercizio
successivo. La maggior parte riguarda il debito vero l’I.N.P.S. per euro
102.493.
Non figurano fondi rischi e oneri accantonati.
I
debiti verso i dipendenti per retribuzioni ammontano a € 1.225.533; i debiti
verso giocatori per la promozione in Serie A residuano al 31.12.2017 per €
694.000.
La Gestione
Economica.
Come
già scritto, la gestione operativa della SPAL cerca di mantenere l’equilibrio
tra ricavi e costi;
e cerca di contenere il più possibile i costi di gestione.
Nell’esercizio 2017, il valore della produzione è aumentato del
308,6%, da € 6,51 milioni a € 26,6 milioni. L’incremento registrato è dovuto soprattutto
ai ricavi per i diritti televisivi delle Serie A e all’incremento dei proventi
pubblicitari.
I costi della produzione aumentano in misura meno che
proporzionale, ossia del 240,1%, da € 8,15 milioni a € 27,72 milioni. La differenza
tra ricavi e costi della produzione è negativa per € 1.118.468. Nel 2016 era
negativa per € 1.638.626.
I ricavi.
Il fatturato, al
netto delle operazioni relative alle cessioni dei calciatori, aumenta del 351,2%, da € 5,38 milioni a € 24,3 milioni.
I ricavi da gare aumentano
del 182,3% da € 1.064.681 a € 3.005.317. La quota di competenza per gli
abbonamenti per la serie A è stata pari a € 1.408.264. La quota di competenza
per gli abbonamenti della serie B è stata pari a € 382.580.
I ricavi da sponsorizzazioni
ammontano a € 625.006 (€ 794.458 nel 2016) e rappresentano il 2,3% del totale
del Valore della Produzione e il 2,6%
del fatturato al netto dei ricavi della gestione calciatori.
I Proventi
Pubblicitari risultano pari a € 3.499.838 (€ 305.271 nel 2016). Tali proventi si riferiscono
ai rapporti che determinano ricavi relativi a tutti i servizi
promo-pubblicitari, compresa la cartellonistica pubblicitaria per le partite
casalinghe.
I proventi televisivi
conseguiti nell'esercizio 2017 aumentano di 14,78 milioni di Euro, da € 200.260
a € 14.980.281. L’aumento è dovuto al primo semestre della stagione sportiva
2017/2018 disputato di Serie A.
I contributi in conto esercizio ammontano
a € 980.535 (€2.740.656 nel 2016) riguardano per euro 771.735 i contributi
federali erogati nel corso della stagione sportiva dalla Lega e per euro
208.800 a contributi ricevuti da Enti Pubblici Territoriali.
Il Player Trading.
Il
risultato del Player Trading è negativo, poiché il risultato della gestione
economica dei calciatori non riesce a coprire per intero il costo annuale degli
ammortamenti dei calciatori che è pari a 698 mila Euro.
Le plusvalenze da cessione diritti
pluriennali calciatori ammontano a € 380.000 (€ zero nel 2016) e riguardano
principalmente: Beghetto Andrea (Genoa) per € 350.000; Bonifazi Kevin (Torino)
per € 30.000.
I ricavi per cessione
temporanea prestazioni calciatori ammontano a € 213.778 e riguardano:
Castagnetti Michele (Empoli) per euro 44.444;
Murano Jacopo (Trapani) per euro 8.889; Finotto Mattia (Ternana) per euro
98.889; Cerri Alberto (Juventus) per euro 25.000 e Di Pardo Alessandro
(Juventus) per euro 35.556.
Gli
altri proventi da gestione calciatori riguardano i Premi di valorizzazione
calciatori, pari a € 533.500 (euro 132.500 nel 2016).
I “Costi per
acquisizione temporanea prestazioni calciatori” ammontano a € 1.155.861 (€28.750 nel 2016).
Le
minusvalenze risultano pari a circa
€ 45.600
(€6.400
nel 2016).
I costi.
I costi del personale
aumentano del 305,1% da € 4.145.536 a € 16.791.730
e incidono per il 69,1% sul fatturato netto e rappresentano il 60,6% dei costi
della produzione. Nello specifico il costo dei tesserati ammonta a € 16.104.387
(€ 3.846.765 nel 2016).
Il premio di promozione in Serie A risulta
classificato come “Quota variabile retribuzione legata ai risultati sportivi”
ed è pari a € 2.163.500.
Il Personale mediamente in forza nel 2017 è di 80 unità (59
nel 2016), di cui 32 calciatori e 12 allenatori.
Gli ammortamenti e le
svalutazioni pari complessivamente a € 1.858.837 (€ 841.030 nel 2016)
rappresentano il 6,7% dei costi della produzione.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali aumentano
da € 806.014 a € 1.813.961. Lo Stadio Paolo Mazza e il Centro Sportivo di Via
Copparo, non figurano come beni di proprietà; pertanto tra le immobilizzazioni
immateriali sono allocate euro 423.180 per l'ammortamento degli oneri
pluriennali su beni di terzi.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali aumentano
da € 19.899 a € 44.876.
I costi per servizi aumentano del 35,4%
da € 2.032.002 a € 2.751.971. Le Spese amministrative, pubblicitarie e generali
risultano pari a € 1.025.738. I
Costi per attività sportiva sono relativi a compensi a sanitari, massaggiatori
e altri consulenti esterni, compensi per borse di studio e corsi di formazione
ed ammontano a € 923.555. I Costi di vitto, alloggio e locomozione gare sono
composti da spese sostenute per le gare in trasferta e risultano pari a € 515.087.
I costi per godimento beni di terzi aumentano
di 484.000 da € 231460 a € 715.460. Tali costi riguardano: canone di locazione
di locali per € 239.862; canone locazione campi sportivi per € 24.433; leasing
automezzi per € 12.161; leasing macchinari/sala stampa per € 6.946; noleggio
campo sportivo per € 12.000 e noleggi per € 420.058.
Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 1.196.244.
Nel 2016, il risultato prima delle imposte era negativo per
€ 1.708.941; mentre nel 2015 era positivo per € 1.536.400.
Le imposte pari a € 942 mila hanno determinato una perdita
netta di esercizio pari a € 1.496.377.
Il tutto è reso sopportabile grazie al sostegno della
proprietà.
Conclusioni.
Dai dati contabili, almeno fino al 31.12.2017, risulta che
la gestione economica della Spal non si autofinanzia e necessita del sostegno
della proprietà. Indubbiamente sulla perdita dell’esercizio 2017 ha inciso il
premio pagato ai calciatori per la promozione in Serie A, che ha determinato un
salto dimensionale a livello di delle dimensioni economiche/patrimoniali
aziendali.
La permanenza nel campionato di Serie A 2018/19, grazie ai
ricavi per i diritti televisivi ed ad una politica gestionale improntata al
contenimento dei costi, potrebbe favorire il raggiungimento dell’equilibrio
economico, anche perché i costi e gli investimenti saranno pianificati in
relazione alle risorse economiche e patrimoniali/finanziarie disponibili.
Gli
Amministratori aspirano ad attuare una gestione sana e prudente, nel rispetto
dell’equilibrio finanziario.
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