domenica 6 gennaio 2019

Consolidato Inter 2017-18: perdita di 17,7 milioni, con aumento del debito.




Luca Marotta


Il bilancio consolidato del Gruppo che fa capo a FC Internazionale Milano SpA, al 30 giugno 2018, evidenzia una perdita consolidata netta di Euro 17.753.536 (-€ 24.576.123 nel 2016/17), in parte influenzata dagli ammortamenti aumentati di 35 milioni di Euro.
Il bilancio è caratterizzato dall’aumento del debito finanziario, con l’emissione di un prestito obbligazionario, e da plusvalenze realizzate nel mese di giugno 2018. Invero, il prestito obbligazionario è servito a rimborsare il finanziamento Goldman Sachs/Unicredit e l’Azionista di Riferimento ha costituito una riserva copertura perdite in formazione nel corso dell'esercizio attraverso la rinuncia a finanziamenti soci per € 105 milioni.
Gli oneri finanziari sono aumentati da 33 milioni a 39,2 milioni di Euro, si pensi che nel 2014 erano solo 11,9 milioni di Euro.
L’esercizio 2017/18 è il secondo esercizio la cui gestione è imputabile completamente alla nuova proprietà, che il 28 giugno 2016 è passata al nuovo socio cinese “Suning Holdings Group Co.”, tramite la società “Great Horizon S.à r.l.”.

Da sottolineare l’importanza dell’Azionista di maggioranza Suning, che ha portato nuove risorse finanziarie e garantisce la continuità aziendale.

Per la gestione Suning resta fondamentale l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario. Si potrebbe affermare, che per il raggiungimento di tale obiettivo il Gruppo ha fatto ricorso ai ricavi realizzati con parti correlate, per circa 57 milioni di Euro nel 2016/17 e 40 milioni di Euro nel 2017/18.

Dal punto di vista sportivo la stagione sportiva 2017-2018 si è conclusa con il raggiungimento del quarto posto in classifica nel campionato di Serie A, con la conseguente qualificazione alle competizioni europee 2018-2019.  In Coppa Italia l’Inter ha concluso il suo cammino con la sconfitta ai quarti ad opera del Milan.

Il Problema del Fair Play Finanziario.

In data 8 maggio 2015, a seguito della verifica del Club Financial Control Body dell’UEFA, FC Internazionale Milano SpA ha stipulato un Settlement Agreement.
L’atto di transazione concordato con il Club Financial Control Body dell’UEFA ha la durata di 4 stagioni sportive: 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019.
Per quanto riguarda il contenuto, il Settlement Agreement ha previsto per i singoli esercizi, oltre alla capacità di operare in continuità aziendale, il raggiungimento di un break-even deficit per l'esercizio 2015/2016 non superiore a Euro 30 milioni e per l'esercizio 2016/2017 una situazione di pareggio.
L’Inter ha subito restrizioni all’utilizzo di calciatori nelle competizioni europee, che hanno determinato, nella stagione 2016/17, l’esclusione di alcuni calciatori acquistati nella sessione di mercato estiva 2016 dalla competizione Uefa Europa League.
La Società, inoltre, ha subito delle restrizioni in termini di costi per salari e stipendi e limitazioni relative ad ammortamenti/svalutazioni dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Tale ultima circostanza spiegherebbe il ricorso massiccio alle svalutazioni nel 2014/15 e il ricorso alla formula dell’acquisizione in prestito di molti calciatori.
In base a tale accordo, nel 2014/15, è già stata comminata una sanzione di Euro 6 milioni, ed una ulteriore potenziale sanzione di Euro 14 milioni sottoposta a condizione sospensiva.
Nello specifico Euro 7 milioni nell'esercizio 2015/2016 in caso di break-even deficit patrimoniale compreso tra Euro 30 milioni (limite massimo stabilito dal CFCB) ed Euro 40 milioni e ulteriori Euro 7 milioni nell'esercizio 2016/2017 in caso di break-even deficit compreso tra zero milioni e Euro 10 milioni. Le eventuali penalità saranno trattenute dalla U.E.F.A. a scomputo dei premi riconosciuti per la partecipazione della prima squadra della società alle competizioni europee.
Il superamento dei limiti di break-even deficit patrimoniale di Euro 10 milioni nell’esercizio 2016-2017 avrebbe comportato la rinegoziazione del Settlement Agreement con effetti sanzionatori non determinabili, prima del termine della negoziazione. La perdita del bilancio considerata è quella prima delle imposte depurata dalle spese del settore giovanile e del costo relativo agli altri ammortamenti.

Nel caso in cui i requisiti finanziari e i limiti ai costi per salari, stipendi e ammortamenti non fossero rispettati, i vincoli derivanti dall’accordo con CFBC in termini di numero di calciatori impiegabili nelle competizioni europee verranno applicati anche per le stagioni 2017/2018 e 2018/2019. Nella Nota integrativa è scritto: “Con riferimento ai limiti relativi ai costi per salari, stipendi e ammortamenti essendo gli stessi non rispettati per l'esercizio 2018, i vincoli derivanti dall'accordo con CFBC in termini di numero di giocatori impiegabili in competizioni europee verranno applicati anche per la stagione 2018/2019.”

Il bilancio 2015-2016 e 2016-2017 sono risultati conformi a quanto richiesto dall’U.E.F.A., attraverso il Club Financial Control Body.
Il Gruppo sarà tenuto al rispetto del break even e quindi al raggiungere il pareggio di bilancio anche nella stagione 2018-2019, alla luce del risultato raggiunto al 30 giugno 2018 e dei flussi economico-finanziari futuri previsti nel business plan il Gruppo conferma come non probabile il rischio di mancato rispetto dei requisiti fissati per il FFP. Pertanto, gli Amministratori non hanno proceduto ad effettuare alcun accantonamento, con riferimento alle sanzioni sottoposte a condizione sospensiva, nel bilancio consolidato al 30 giugno 2018.

La Struttura del Gruppo

Gli azionisti del Gruppo F.C. Internazionale Milano al 30 giugno 2018, risultavano i seguenti:
Great Horizon S. à r.l., con il 68,55%;
International Sport Capital S.p A, con il 31,05%
Minoranze con lo 0,4%.
L’area di consolidamento al 30 giugno 2018 comprende quindi, come società Capogruppo la società F.C. Internazionale Milano Spa; INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.R.L. al 100%; INTER BRAND S.R.L. al 100%; INTER FUTURA S.R.L. al 100% e M-I Stadio S.r.l. (consolidata con “equity method”) al 50%.
Il capitale di INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.R.L.è detenuto al 55,61% direttamente dalla Capogruppo FC Internazionale Milano SpA e al 44.39% è detenuto indirettamente tramite da Inter Brand S.r.l.
Altre due società, denominate “Shanghai Inter Brand Trading Co., Ltd.” e “Inter Brand China Co., Ltd. in liquidazione”, che erano controllate da “Inter Brand S.r.l.”, non sono state consolidate in quanto non rappresentano più un investimento durevole per il Gruppo.

Il Gruppo Suning è una multinazionale cinese che opera nel mercato al dettaglio dell’elettronica di consumo ed era già presente nel settore calcio in Cina in quanto era proprietario del club “Jiangsu Suning Football Club”, militante nella Super League cinese.

Rapporti con parti correlate

I rapporti con le parti correlate appaiono molto importanti e riguardano essenzialmente l’attività di finanziamento e sponsorizzazione da parte del Nuovo Azionista di maggioranza (Great Horizon S.à.r.l. e Jiangsu Suning Sports Industry Co., Ltd.) nei confronti del Gruppo.
Il Gruppo che fa capo a FC Internazionale Milano SpA ha percepito ricavi per Euro 40.401.000 (€ 57.688.044 nel 2016/17), pari all’11,64% del Valore della produzione e sostenuto costi per Euro 15.894.000 (€ 18.896.502 nel 2016/17).
Inoltre, figurano crediti per un totale di Euro 43,97 milioni (€ 29.310.155 nel 2016/17) e debiti per un totale di Euro 230,52 milioni (€ 223.140.607 nel 2016/17).
Gli Amministratori hanno scritto che “tutte le transazioni con parti correlate sono state effettuate a normali condizioni di mercato”.
Con la società “Jiangsu Suning Sports Industry Co., Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali, che hanno permesso di percepire come ricavi la cifra di Euro 27,6 milioni (€ 44.103.629 nel 2016/17) ed esporre crediti per Euro 33,6 milioni (€ 27.558.719 nel 2016/17).
Con la società “Suning Sports International Ltd.”, sono stati intrattenuti rapporti commerciali, che hanno permesso di percepire come ricavi la cifra di Euro 9,5 milioni (€ 11.500.000 nel 2016/17). Nei confronti di tale società, FC Internazionale vanta un credito di Euro 8,75 milioni e un debito di € 46,71 milioni.
Con la società “Great Horizon S.à.r.l.” figura un debito di natura finanziaria per Euro 182,7 milioni (€ 221.077.511 nel 2016/17) e sono stati sostenuti costi per Euro 8,7 milioni (€ 13.258.594 nel 2016/17).

La continuità aziendale (“Going Concern”).

La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.
I revisori della Deloitte, che hanno redatto la Relazione di revisione del bilancio consolidato, hanno scritto che sono giunti alla conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale. Non hanno fatto richiami di informativa sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.

Gli Amministratori hanno evidenziato che l’Azionista di maggioranza ha garantito la continuità aziendale rendendo disponibili risorse, mediante il prestito di somme di denaro, tramite il finanziamento soci per Euro 118.8 milioni, in parte convertiti successivamente in "Riserva versamenti soci per copertura perdite in formazione".
L’Azionista di maggioranza ha riconfermato l’impegno a supportare finanziariamente, patrimonialmente ed economicamente la Capogruppo e il Gruppo nel prevedibile futuro dei prossimi 12 mesi.
Quanto sopra ha consentito “agli Amministratori di considerare rispettato il presupposto della continuità aziendale, nonostante la perdita conseguita e le risultanze dei dati previsionali per la chiusura dell’esercizio al 30 giugno 2019”, determinata anche dai “significativi investimenti effettuati nelle precedenti sessioni di mercato”, ma coerente con il rispetto delle regole della “Financial Fair Play Rule” e nonostante “i ritardi nell'incasso di crediti per sponsorizzazione per restrizioni valutarie imposte dal governo cinese al gruppo Suning e agli altri sponsor cinesi”.

Lo Stato Patrimoniale.

Al 30.06.2018, risulta un patrimonio netto consolidato positivo.



Il Patrimonio Netto del bilancio Consolidato di F.C. Internazionale Milano S.p.A. al 30 giugno 2018, è positivo per € 3,8 milioni; mentre, al 30 giugno 2017 era negativo per € 83,4 milioni.  
La composizione, al 30 giugno 2018, del patrimonio netto consolidato era la seguente: capitale sociale pari ad € 19.195.313; Riserva da sovrapprezzo azioni per € 26.943.339 (€ 109.494.270 nel 2016/17); Riserva copertura perdite per e 105.000.000; Perdite portate a nuovo per € 129.552.791 (€ 187.527.597 nel 2016/17) e perdita dell’esercizio per € 17.753.536 (-€ 24.576.123 nel 2016/17).
Per quanto riguarda la Riserva sovrapprezzo azioni, pari a circa pari a Euro 26,9 milioni è stato utilizzato l’importo di 82,5 milioni di Euro per la copertura della perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2017 e parte delle perdite riportate a nuovo.
La variazione positiva di € 87,25 milioni, tra il patrimonio netto al 30.06.2018 e il patrimonio netto al 30.06.2017, è dovuta alla perdita dell’esercizio per € 17,7 milioni e alla rinuncia del finanziamento soci per € 105 milioni accantonato a riserva per copertura perdite.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,005, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore esposto sarebbe, di poco, sufficiente a far fronte alle passività, e che è necessario il supporto della proprietà, come dimostra la rinuncia la finanziamento soci per € 105 milioni mediante conversione in riserva per copertura perdite.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 1,36.

L’Indebitamento Finanziario Netto.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).
In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.
Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto.



Le disponibilità liquide sono pari a € 45.070.948, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 14.757.875.
I debiti verso soci per finanziamenti pari a Euro 229,4 milioni (€221,1 milioni nel 2016/17), di cui Euro 227,1 milioni riguardano la quota capitale del versamenti a titolo di finanziamento fruttifero sottoscritti con la società controllante Great Horizon S.à.r.l..
Nel 2017/18, sono stati concessi ulteriori finanziamenti per € 118,8 milioni (€ 177 milioni nel 2016/17). Tale finanziamento matura interessi ad un tasso del 6,5% annuo, che prevedono tutti la liquidazione degli interessi con cadenza trimestrale. Il rimborso della quota capitale dei suddetti finanziamenti è stata posticipata dal 28 giugno 2019 al 1 ottobre 2020.
Il 29 settembre 2017 e il 24 novembre 2017 una parte del finanziamento soci è stata convertita in riserva per copertura perdita in formazione per l’importo rispettivamente di Euro 20 milioni e di Euro 85 milioni.
Durante il 2017/18 sono stati pagati effettivamente interessi fino ad un importo di 11,2 milioni di Euro e sono stati rimorsati come parte di quota capitale Euro 3,2 milioni.

I debiti bancari si sono praticamente azzerati (€ 208 milioni nel 2016/17), per il rimborso del finanziamento Goldman Sachs del 2014-2015, grazie all’emissione del prestito obbligazionario.

Per quanto riguarda le Obbligazioni, l’emissione del prestito obbligazionario è un'operazione di rifinanziamento del debito, determinatosi col riassetto societario del Gruppo. In data 21 dicembre 2017, la società Inter Media ha emesso delle Obbligazioni per un importo nominale di € 300 milioni, che sono state collocate presso investitori istituzionali. Tale prestito obbligazionario ha come scadenza il 31 dicembre 2022 e matura un tasso fisso nominale del 4,875%. A garanzia del Prestito Obbligazionario figurano i flussi di liquidità derivanti da sponsorship agreement e media contracts siglati da Inter Media oltre che i flussi derivanti dai proventi dei diritti UEFA e dei diritti televisivi della Serie A generati dalla Capogruppo. Inoltre è stato previsto il rispetto di due covenants: “Debt Service Coverage Ratio” e il “Pro-forma Debt Service Coverage Ratio”. Il primo considera dati effettivi, il secondo dati di stima in base al budget.

Il piano di rimborso della linea capitale in rate semestrali è il seguente:
- 1 rata da Euro 3,1 milioni il 31 dicembre 2018;
- 1 rata da Euro 3,15 milioni il 30 giugno 2019;
- 1 rata da Euro 3,25 milioni il 31Dicembre 2019;
- 1 rata da Euro 3,3 milioni il 30 giugno 2020;
- 1 rata da Euro 3,4 milioni il 31 dicembre 2020;
- 1 rata da Euro 3,5 milioni il 30 giugno 2021;
- 1 rata da Euro 3,55 milioni il 31 dicembre 2021;
- 1 rata da Euro 3,65 milioni il 30 giugno 2022;
- 1 rata finale per Euro 273,1 milioni entro il 31 dicembre 2022.
Al 30.06.2018, il valore del debito obbligazionario in bilancio è pari a Euro 291.879.729, di cui € 285.629.729 con scadenza oltre l’esercizio successivo.

I debiti verso altri finanziatori ammontano a € 434.

I crediti verso enti settore specifico ammontano a € 194,6 milioni (€ 91,4 milioni nel 2016/17).
Gli importi maggiori riguardanti le società nazionali riguardano: A.S. ROMA S.p.A. per € 17.707.000; ATALANTA BERGAMASCA CALCIO S.p.A. per € 16.224.000; GENOA CRICKET & FOOTBALL CLUB S.p.A. per € 15.719.000; U.C. SAMPDORIA S.p.A. per € 13.627.000; US SASSUOLO CALCIO s.r.l. per € 4.912.000 e BENEVENTO CALCIO s.r.l. per € 2.774.000.
Gli importi maggiori riguardanti le Società Estere riguardano: VALENCIA CLUB DE FUTBOL SAD per € 22.443.000; AS MONACO FOOTBALL CLUB SA per € 4.939.000; F.C. SION - OLYMPIQUE DES ALPES SA per € 3.589.000; SUNDERLAND ACF per € 3.000.000: GALATASARAY SPORTIF SINAI VE TICARI YATIRIMLAR A.S per € 2.520.000; BESIKTAS FUTBOL YAT. SAN. TIC. A.S. per € 2.308.000 e SEVILLA FUTBOL CLUB SAD per € 1.412.000.
L'incremento rispetto al 30 giugno 2017 è connesso prevalentemente all'aumento dei crediti futuri in garanzia, pari a € 52.509.000, versati dalla Controllante alla LNP Serie A per garantire i saldi passivi annuali e pluriennali relativi all'ultima campagna trasferimenti, in ottemperanza alle disposizioni normative di riferimento.
I crediti verso società nazionali sono regolati presso la stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni debitorie, per un ammontare pari a Euro 77.398.000.

I Debiti verso enti settore specifico ammontano a € 177,86 milioni e riguardano i rapporti con enti e società del settore e mostrano un incremento di € 65,3 milioni rispetto al 2016/17.  
Nello specifico, i debiti verso società calcistiche nazionali ammontano a € 144,5 milioni. Gli importi maggiori riguardano: A.S. ROMA S.p.A. per € 40.126.000; ATALANTA BERGAMASCA CALCIO S.p.A. per € 38.904.000; U.C. SAMPDORA S.p.A. per € 22.332.000; ACF FIORENTINA S.p.A. per € 16.232.000; SOCIETA' SPORTIVA LAZIO S.p.A. per € 11.275.000; DELFINO PESCARA 1936 S.p.A. per € 6.464.000; US SASSUOLO CALCIO s.r.I. per € 4.913.000; GENOA CRICKET & FOOTBALL CLUB S.p.A. per € 1.360.000.
I debiti verso società calcistiche estere ammontano a € 20,9milioni. Gli importi principali riguardano: OGC VICE per € 9.775.000; MANCHESTER CITY FOOTBALL CLUB Ltd per € 4.388.000; CLUB ATLETICO BOCA JUNIORS per € 2.000.000; STADE MALHERBE CAEN per € 1.500.000; VFL WOLFSBURG FUSSBALL GmbH per € 1.500.000; FC BAYERN MUNCHEN AG per € 1.451.000.
I debiti verso società nazionali sono regolati presso la stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni creditorie, per un ammontare pari a Euro 77.384.000.

Per quanto riguarda i debiti tributari rateizzati non correnti, nel caso dell’Inter, non figurano.

Pertanto, nel 2017/18, il debito finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore sia al fatturato netto che al valore della produzione.

Il rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA, che è positivo per € 116.431.546, risulta pari a 4,09. In altre parole, la differenza tra ricavi e costi operativi, senza considerare gli ammortamenti, determinatasi nel 2017/18, se si ripetesse negli anni successivi, riuscirebbe a rimborsare il debito netto in quattro anni circa.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso in questione, al 30.06.2018, non emergono debiti finanziari per lo stadio.

Gli altri debiti.

In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, le società di calcio richiedenti la Licenza UEFA, non devono avere debiti scaduti verso i club, i dipendenti e/o le autorità sociali o fiscali, a meno che tali debiti siano oggetto di contenzioso, con valide argomentazioni a supporto.

La voce “debiti” iscritta nello stato patrimoniale è aumentata da € 637,6 milioni a € 850,3 milioni, di cui € 291,8 milioni per Debiti obbligazionari, € 229 milioni per debiti verso soci, € 177,86 milioni per debiti verso enti settore specifico; € 72,5 milioni per debiti verso fornitori.
Tra i debiti verso fornitori si segnalano i debiti verso agenti Fifa per € 32.007.000 (€ 24,7 milioni nel 2016/17; € 28,8 milioni nel 2015-16; € 28,2 milioni nel 2014-15) ed i debiti verso il Comune di Milano per € 22.017.000 (€ 19,87 milioni nel 2016/17) riferiti ai corrispettivi per affitto dello stadio da utilizzare a compensazione con le migliorie effettuate dalla Capogruppo, che figurano nella voce “Immobilizzazioni immateriali”.

I debiti verso il personale, diminuiscono da € 11,7 milioni a € 23.109.000. Un dato da considerare “fisiologico”, in rapporto al costo del personale, che dovrebbe far supporre la puntualità nei pagamenti e rientrante nei canoni del Fair Play Finanziario.

I debiti tributari passano da € 14,76 milioni a € 13.006.981. I debiti per IRPEF su lavoro dipendente ammontano a € 9,69 milioni (€ 9,4 milioni nel 2016/17) e si riferiscono alle retribuzioni di maggio e giugno e sono stati pagati nei mesi di luglio e agosto.
Figurano debiti per la “With Holding Tax” per € 820 mila (€ 2.235.000 nel 2016/17). I debiti per la “With Holding Tax” sono relativi alle ritenute sugli interessi passivi pagati sui finanziamenti erogati dalla Controllante ‘Great Horizon S.à.r.l.’.

I Fondi per rischi e oneri diminuiscono da Euro 1,88 milioni a Euro 870 mila a seguito di utilizzi per Euro 1.265.000 e accantonamenti dell'esercizio per € 248.000.  Gli importi principali degli utilizzi riguardano per Euro 292 mila note di rettifica INPS; per Euro 145 mila, il pagamento per la definizione di accertamenti fiscali e per Euro 154 mila l’esborso per una causa con un ex collaboratore.

Il Rendiconto Finanziario.

Le variazioni di Disponibilità liquide risultano positive per € 30.313.773. Tale variazione positiva è dipesa dal flusso generato dall’attività di finanziamento, che ha determinato flussi positivi per € 209.564.433; dal flusso generato dall’attività di investimento, che è stato negativo per € 163.863.434 e dal flusso generato dall’attività reddituale, che ha drenato 15.387.926 Euro.



Il rendiconto finanziario rivela il ruolo importante dell’attività di finanziamento, mediante il ricorso a capitale di terzi e l’apporto finanziario dei soci nel sostenere finanziariamente la società.
Il ricorso a capitale di terzi, mediante l’emissione del prestito obbligazionario è stato pari a 291 milioni di Euro. L’apporto derivante dal finanziamento soci è stato di 118,87 milioni di Euro, nell’esercizio precedente è stato di 177 milioni di Euro.
Dal lato investimenti risultano uscite finanziarie per l’acquisto di Diritti pluriennali alle prestazioni Calciatori per € 210.636.921, solo in parte coperte dal disinvestimento per la cessione di Diritti pluriennali alle prestazioni calciatori per € 96.500.719.

Il Valore della Rosa.



Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 302.301.405 (€219 milioni nel 2016/17). La variazione è dovuta ad investimenti per € 210,6 milioni (€ 144,7 milioni nel 2016/17), cessioni per un valore contabile netto di € 47,37 milioni (€ 11,6 milioni nel 2016/17) ed ammortamenti per 78,1 milioni (€ 74,1 milioni nel 2016/17) e svalutazioni per € 2.13 milioni (€ 777 mila nel 2016/17).

Tra i principali calciatori acquistati figurano: Nainggolan Radja ((AS Roma) per € 38.618.276, acquistato il 26.06.2018; Skriniar Milan (Sampdoria) per Euro 33.542.844; Alessandro Bastoni (Atalanta) per € 30.917.223; Vecino Falero Matias (Fiorentina) per € 22.328.627; Chagas Estevao Dalbert Enrique (OGC Nice) per € 21.646313 e Colidio Facundo (C.A. Boca Juniors) per € 9.451.617.
Da notare che il “parametro zero” Asamoah è comunque costato 2.361.179, a causa del “compenso agenti”.

Al 30.06.2018, tra i calciatori con valore contabile residuo più elevato, spiccano: Nainggolan Radja per € 38.618.276; Joao Mario con € 27.114.996; Skriniar Milan con € 26.922.789; Vecino Falero Matias con € 20.395.167; Barbosa Almeida Gabriel con € 20.519.924, con un costo storico di € 33.127.843; Gagliardini Roberto con € 20.335.686; Chagas Estevao Dalbert Enrique con € 18.365.654; Candreva con € 12.705.697 e Colidio Facundo (C.A. Boca Juniors) con € 8.071.690.
Icardi ha un valore residuo netto di € 5.114.523.

La campagna trasferimenti estiva del mese di giugno 2018 è stata caratterizzata principalmente dalle seguenti cessioni: Radu Ionut Andrei (Genoa); Murillo (Valencia); Nagatomo (Galatasaray); Santon (AS Roma) e Zaniolo (AS Roma).
Si tratta di cessioni fatte a giugno 2018, prima della chiusura dell’esercizio, per il realizzo di plusvalenze importanti, contabilizzate nell’esercizio 2017/18, per rientrare nei parametri richiesti dall’UEFA per il Fair Play Finanziario. Santon e Zaniolo sono stati ceduti alla AS Roma, per l’acquisto di Nainggolan.

La cessione di Santon ha permesso di realizzare una plusvalenza di € 8.127.034; quella di Zaniolo € 2.643.476; quella di Radu Ionut Andrei € 7.762.650; quella di Murillo € 5.339.628 e quella di Nagatomo € 1.845.383.

Le Altre Immobilizzazioni.

I "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" espongono un valore contabile netto residuo di Euro 91.675 e riguardano principalmente i diritti di immagine (foto e video) dei progetti Intercampus nel mondo, nonché il corrispettivo pagato per il documentario sulla carriera in nerazzurro di Javier Zanetti.
La voce "Concessioni, licenze e marchi", pari ad Euro 92.865.982, riguarda essenzialmente l'allocazione al marchio FC Inter del disavanzo da fusione emerso nel bilancio consolidato al 30 giugno 2007 per effetto della fusione inversa di Inter Capital S.r.l. in F.C. Internazionale Milano S.p.A.. Nella Nota integrativa è scritto che “nell'allocazione del suddetto disavanzo ci si è avvalsi dei riferimenti valutativi raccolti all'atto della cessione del marchio F.C. Internazionale Milano S.p.A. a Inter Brand S.r.l.”. Nello specifico, al 30 giugno 2018, il marchio “FC Inter” espone un valore netto residuo pari a € 67,08 milioni, ammortizzato in 20 anni con decorrenza dal 5 giugno 2014. L’importo residuo della voce 'Concessioni, licenze e marchi", per € 25,15 milioni, riguarda il valore netto residuo del costo di acquisto a titolo definitivo dell'archivio Rai (libreria storica, materiali e diritti) a far data dal 30 giugno 2011, nonché della quota di archivio delle autoproduzioni del canale tematico “Inter TV” dal 2000 al 2008. Tale importo è ammortizzato in 30 anni con decorrenza dal 1° luglio 2011.
Gli Amministratori hanno proceduto sottoposto le immobilizzazioni immateriali, con l’ausilio di un esperto indipendente ad effettuare un test di ‘impairment’ al 30 giugno 2018.

Le “Altre immobilizzazioni immateriali”, pari a Euro 1.187.924 (€ 6.215.168 nel 2016/17), si riferiscono principalmente a migliorie su immobili di terzi. Il decremento di tale voce è dovuto alla svalutazione per 4,14 milioni delle spese sostenute per la sottoscrizione del finanziamento “Goldam Sachs” (prevalentemente consulenze legali e ‘bank fees’), estinto nel mese di dicembre 2017.

Le immobilizzazioni materiali sono pari a 19 milioni di Euro e riguardano principalmente la voce “centro sportivo” e il terreno “La Pinetina” per 17.577.000 Euro. Il “Centro Sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti” di Appiano Gentile, determina dei ricavi per i diritti di “naming rights” rinvenienti dalla proprietà cinese Suning.

La Gestione Economica.

Un dato positivo, che potrebbe essere stato determinato dal Fair Play Finanziario, riguarda il fatto che i costi della produzione aumentano meno che proporzionalmente all’aumento del valore della produzione.
Il valore della produzione consolidato 2017/18 risulta in aumento del 9% rispetto al 2016/17 e ammonta ad Euro 346,99 milioni. Il valore della produzione era pari a € 318,2 milioni.
La differenza principale riguarda la voce “Sponsorship Regional” e le plusvalenze, che hanno sopperito alla mancanza di ricavi da competizioni europee.

Il fatturato netto, senza plusvalenze, prestiti e capitalizzazione costi vivaio aumenta da € 263,65 milioni a € 280,7 milioni.

I costi della produzione aumentano del 6,6%, da € 302,15 milioni a € 322,15 milioni. Il 48,4% di tali costi è rappresentato dal costo del personale e il 28,4% dall’ammortamento della rosa calciatori.
Un dato importante è che la differenza tra ricavi e costi della produzione risulta positiva ed in aumento a 24,8 milioni di Euro circa.



I Ricavi.

I ricavi derivanti dalla cessione dei diritti radiotelevisivi nazionali risultano pari a € 76,1 milioni (€ 76,1 milioni nel 2016/17). A differenza della stagione precedente non sono presenti i diritti TV per le competizioni europee, che, nel 2016/17, ammontavano a € 7.647.083 nel 2016/17.

Nel Conto economico consolidato dell’Inter, nei ricavi da gare, tra gli altri ricavi, sono allocati i proventi relativi ai diritti d’archivio RAI-Infront, che risultano pari a 10,42 milioni di Euro (€ 10,56 milioni nel 2016/17) e i ricavi da “Inter TV” per € 3.921.000 (€ 4.109.000 nel 2016/17).

I ricavi commerciali, risultano in forte aumento, da € 110,37 milioni a € 130,28 milioni. Tali ricavi comprendono i proventi commerciali e royalties per € 2.010.964 (€ 2.056.672 nel 2016/17); e i Proventi da sponsorizzazioni per Euro 20.543.333 (€18.541.667 nel 2016/17), di cui Euro 16.293.000 per lo Sponsor Ufficiale Pirelli (di cui Euro 6.240.000 per bonus qualificazione Champions League 2018-2019) ed Euro 4.250.000 dallo sponsor tecnico NIKE (di cui Euro 500.000 per bonus qualificazione Champions League 2018-2019). Nel Conto economico consolidato dell’Inter, nei ricavi da gare, tra gli altri ricavi, è allocata la voce “Sponsorship Infront” che nella sostanza riguarda ricavi da concessione di spazi promo pubblicitari, che è diminuita da Euro 14.962.000 a Euro 14.249.000; la voce “Sponsorship Regional”, che ha registrato, di nuovo, un notevole aumento da € 74.808.000 a € 91.687.000, a causa dei nuovi accordi commerciali stipulati nel corso dell’esercizio. 

I ricavi da gare, aumentano da € 27,9 milioni a 33,8 milioni di Euro. Tali ricavi incidono per il 9,7% sul valore della produzione. Gli abbonamenti sono aumentati del 15,5%, da € 8,1 milioni a € 9.331.604. La campagna abbonamenti per la stagione sportiva 2017-2018 ha registrato la sottoscrizione di 31 mila abbonamenti (27.126 nel 2016/17 e 27.800 abbonamenti nel 2015/16).
Non sono presenti i ricavi da Coppe Internazionali, che nel 2016/17 erano pari a € 7.647.083.
Gli incassi da gare di campionato in casa ammontano a € 20,22 milioni (€ 14,72 milioni nel 2016/17) e quelli per le gare di TIM Cup a € 161 mila. I ricavi da tornei e amichevoli, passano da 3,92 milioni di Euro a € 3,28 (€ 3,92 milioni nel 2016/17).
I contributi in conto esercizio pari a € 2.580.610 (€ 5.128.148 nel 2016/17), nella tabella sopra classificati tra gli altri ricavi, riguardano principalmente i contributi della Lega legati ai premi della Tim Cup e ai ricavi collettivi esclusi i diritti audiovisivi.

La voce del Conto Economico “Altri ricavi e proventi diversi”, ammontante a Euro 17.690.682 (€ 20.430.885 nel 2016/17), riguarda sopravvenienze attive e insussistenze del passivo per € 1.802.000 (€ 2,46 milioni nel 2016/17); il surplus Market Pool per l’UEFA Euro League 2016/17 per 500 mila Euro; i ricavi da Inter Academies per Euro 8.492.000 (€ 10,16 milioni nel 2016/17); proventi dovuti principalmente al contratto sottoscritto durante l’esercizio, a valoro di mercato, con la Controllante “Suning Sports International Limited” per la condivisione del personale tecnico e professionale (know-how) per 3,5 milioni di Euro e proventi relativi al ritiro estivo della prima squadra per 550 mila Euro. 
La società continua ad investire nel vivaio, infatti, i costi del vivaio capitalizzati ammontano ad € 7.526.234 (€ 4.997.763 nel 2016/17). Tra i costi capitalizzati figurano: Compensi e premi allenatori per € 3.401.000 (€ 1.998.000 nel 2016/17); Inps – Enpals – allenatori per € 879.000 (€ 364.000 nel 2016/17); Indennità fine carriera allenatori per € 187.000 (€ 69.000 nel 2016/17); Assistenza sanitaria per € 516.000 (€ 517.000 nel 2016/17); Utilizzo impianti per € 1.397.000 (€1.290.000 nel 2016/17); Vitto e alloggio gare per € 300.000 (€ 222.000 nel 2016/17); Gestione pensionato 846.000 (€ 532.000 nel 2016/17); Assicurazione infortuni e patrimonio per € zero (€ 6.000 nel 2016/17).

Il Player Trading.



Il Player Trading dell’Inter nel 2017/18 segna un risultato negativo. La differenza tra plusvalenze e minusvalenze non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori rappresentato dagli ammortamenti.
Le plusvalenze risultano pari a € 49.704.026 (€ 44.502.242nel 2016/17) e hanno un’incidenza sul valore della produzione del 14,32% (13,98% nel 2016/17). Il calciatore che ha determinato la maggiore plusvalenza pari a € 8.127.034 è stato Davide Santon ceduto alla AS Roma per 9,5 milioni di Euro. Le altre plusvalenze hanno riguardato: Radu Ionut Andrei (Genoa) per € 7.7762.650 milioni, ceduto per € 8 milioni; Bettella Davide ceduto all’Atalanta  per €  7 milioni, con una plusvalenza di €  6.948.727; Valletti Federico ceduto al Genoa per € 6.000.000 con una plusvalenza di €  5.949.935;  Murillo Ceron Jeison ceduto al Valencia per € 11.938.00 con una plusvalenza di €  5.339.628; Carraro Marco ceduto all’Atalanta  per € 5.000.000 con una plusvalenza di € 4.455.006; Odgaard Jens ceduto al Sassuolo 994 4.620 (91) con una plusvalenza di € 3.535 ; Zaniolo Nicolò ceduto all’AS Roma per € 4.230.000  con una plusvalenza di € 2.643.576; Nagatomo Yuto ceduto al Galatasaray per € 2.500.00 con una plusvalenza di € 1.845.383 e Manaj Rei ceduto all’Albacete Balompie S.A.D. per € 1.975.000 con un plusvalenza di €1.225.226.

Le minusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni calciatori risultano pari ad Euro 572.107 (€212.705 nel 2016/17).
I costi per l'acquisizione temporanea delle prestazioni dei calciatori, pari a € 368.795 (€ 368.795 nel 2016/17 ed € 10.562.609 nel 2015/16), sono relativi ai calciatori Cancelo (Valencia); Lisandro Lopez (Sport Lisboa Benfica) e Stucchi (Renate).

Per quanto riguarda, le cessioni di calciatori a titolo temporaneo, ammontanti a € 3.971.329 (€ 2.100.000 nel 2016/17) riguardano principalmente: Yuto Nagatomo: Cristian Ansaldi e Grabiel Barbosa.

Gli altri oneri da gestione calciatori, pari a Euro 1.710.259 (€ 522.047 nel 2016/17), sono principalmente relativi ai contributi di solidarietà maturati nell’esercizio relativi alle operazioni di mercato con club internazionali.

Gli altri proventi da gestione calciatori, ammontano a Euro 5.083.038 (€2.964.197 nel 2016/17.

Gli ammortamenti della rosa calciatori, sono aumentati di 4 milioni di Euro, da € 74,1 milioni a € 78,1 milioni.

I Costi della Produzione.

Il costo dei dipendenti, al 30 giugno 2018 in rapporto al valore della produzione incide per il 45%, ma se considerassimo il fatturato netto la percentuale aumenterebbe al 55,6%. Il costo del personale risultante dal bilancio consolidato è pari a € 155,99 milioni (€ 151,26 milioni nel 2016/17) e risulta in aumento del 3,1%. Il costo totale del personale tesserato è aumentato da € 117,48 milioni a € 119,64 milioni. I compensi contrattuali dei calciatori sono aumentati da € 95,26 milioni a € 88,22 milioni, quelli per gli allenatori e i tecnici passano da € 12,45 milioni a € 13,44milioni, mentre i Premi rendimento aumentano da € 5,26 milioni a € 14,02 milioni. I diritti di immagine ammontano a € 3.964.000 (€ 4.502.000 nel 2016/17).

Il numero di calciatori è aumentato da 79 a 94. Il totale della forza lavoro è aumentato da 390 a 449.

Gli ammortamenti e le svalutazioni complessivi sono pari a € 91.345.043 (€ 85.634.391 nel 2016/17), di cui € 78.114.225 per ammortamenti rosa calciatori ed € 4,16 milioni per l’ammortamento relativo alla capitalizzazione dei costi vivaio. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano ad € 1.083.968 (€ 964 mila nel 2016/17).
I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 8.351.965 (€ 8.236.954 nel 2016/17). L’importo maggiore dei costi per godimento dei beni di terzi, riguarda la concessione d’uso dello Stadio per Euro 4.618.000 (€ 4.568.000 nel 2016/17).
I costi per prestazioni di servizi aumentano da € 45.985.815 a € 51.976.571. Tali costi comprendono anche i costi specifici tecnici aumentati da € 5,81 milioni a € 7,88 milioni. Tale incremento è dovuto al maggior impatto dei costi accessori per la campagna trasferimenti, che riguardano principalmente i compensi per Agenti FIFA, che sono aumentati da € 4.45 milioni a € 6,11 milioni. I costi per l’attività sportiva ammontano a € 5,85 milioni (€ 6,85 milioni nel 2016/17) e comprendono i costi per allenamenti e ritiri pari a Euro 2.219.000 (€ 2.214.000 nel 2016/17), per il ritiro estivo di Brunico. Tra le spese amministrative spiccano i servizi da collegate pari a € 5.001.000 (€ 5.086.000 nel 2016/17) e riguardano i servizi di gestione dello Stadio riaddebitati, in base a contratto, da Mi-Stadio. Il costo dei consulenti esterni è aumentato da € 5,46 milioni a € 6,15 milioni. Il compenso agli amministratori si è azzerato (€ 495.000 nel 2016/17).
La mancata partecipazione alle competizioni U.E.F.A. ha determinato un lieve calo dei “Costi per vitto, alloggio, locomozione” a € 1,96 milioni (€ 2,73 milioni nel 2016/17).
Il costo per “Servizio biglietteria, controllo ingressi” ammonta a € 2,78 milioni (€ 1,93 milioni nel 2016/17).

Gli accantonamenti per rischi, diminuiscono da € 588.268 a € 734 e riguardano l’adeguamento cambi peri i costi di liquidazione della società “Shanghai Inter Brand Trading Co., Ltd.”.
Gli oneri diversi di gestione, pari a € 12,63 milioni (€ 8,81 milioni nel 2016/17), comprendono le spese varie organizzazione gare pari a € 2.274.022 (€ 2,39 milioni nel 2016/17).

La gestione finanziaria.

La gestione finanziaria netta, compresa la svalutazione partecipazioni, è negativa per € 34,5 milioni (-€ 32,57 milioni nel 2016/17). Gli oneri finanziari pari a € 39,2 milioni (€ 33 milioni nel 2016/17), riguardano interessi passivi su debiti verso banche per finanziamenti per circa € 5.761.000 (€ 12.525.000 nel 2016/17), interessi passivi su debiti verso soci per € 14.091.000 (€ 13.259.000 nel 2016/17), gli oneri per il prestito obbligazionario per € 8.546.000 e ammortamento oneri finanziari finanziamento Goldman Sachs per € 1.295.000 (€ 2.716.000 nel 2016/17).
L’attualizzazione dei prestiti a medio /lungo termine ha comportato costi per € 3.504.000 (€ 2.375.000 nel 2016/17).
Gli oneri accessori su finanziamenti sono aumentati da € 1.278.000 a € 5.014.000.
Per quanto riguarda i proventi finanziari, l’importo di € 4.607.689, si riferisce a interessi attivi per attualizzazione dei crediti.

Conclusioni.

L’Azionista di maggioranza cinese garantisce la continuità aziendale, sia dal punto di vista finanziario che dal punto di vista economico. Occorre anche dire che nei primi due esercizi di gestione dell’Inter Suning si è dovuta confrontare con i limiti imposti dal “Settlement Agreement” stipulato col CFCB dell’UEFA.
L’aumento del debito pesa non poco per quanto riguarda gli oneri finanziari.
Per l’esercizio 2018/19, a differenza del 2017/18, l’Inter potrà beneficiare dei ricavi della fasi a gironi della UEFA Champions League, da cui è stata eliminata, accedendo comunque all’UEFA Europa League.


Nessun commento: