Luca Marotta
Il bilancio 2018 di ACF Fiorentina Spa rappresenta l’ultimo bilancio
attribuibile per intero alla gestione della famiglia Della Valle. Il 6 giugno
2019 è stato diffuso il comunicato della cessione della società ACF Fiorentina
Spa a Rocco B. Commisso (Link: http://it.violachannel.tv/vc13-dettaglio-breaking/items/id-06-06-2019_12-53-20_limprenditore-italo-americano-rocco-b-com.html).
Rocco Commisso è Presidente e Amministratore
Delegato di Mediacom Communications Corporation.
ACF Fiorentina Spa ha chiuso il bilancio d’esercizio al
31/12/2018 con una perdita netta di € 14.585.932. Mentre, l’esercizio solare 2017
si era chiuso con una utile netto di € 35.573.227 e il 2016 con una perdita di €
2.736.769.
Le plusvalenze sono crollate di 79,2 milioni di Euro. Dal record
storico dell’esercizio 2017,
in cui registrarono la cifra di € 88.748.498, nel 2018
si sono registrate delle plusvalenze pari ad € 9.536.846.
Inoltre, il fatturato netto, senza plusvalenze è diminuito da
€ 90,2 milioni a € 87,3 milioni.
Di fatto, la gestione economica della Fiorentina, durante la
gestione Della Valle, è stata caratterizzata dal player trading, con la vendita
dei calciatori importanti, onde realizzare delle plusvalenze al fine di
realizzare una gestione economica equilibrata. Nel 2017 è stato ceduto Bernardeschi,
che ha permesso di realizzare una plusvalenza di Euro 39.113.216; Vecino, che
ha permesso di realizzare una plusvalenza di Euro 22.724.949 e Kalinic, che ha
permesso di realizzare una plusvalenza di Euro 16.515.836. Nel 2016, era
toccato a Marcos Alonso, che permise di realizzare una plusvalenza di 22,13
milioni di Euro. Negli anni precedenti sono stati ceduti calciatori, che hanno
determinato plusvalenze importanti, come: Cuadrado; Jovetic e Nastasic.
Dal punto di vista
sportivo, la prima parte dell’esercizio 2018,
riguardante la parte finale della stagione sportiva 2017/2018, che si è
conclusa all’ottavo posto in campionato, con 57 punti, non conseguendo “sul
campo” il diritto alla partecipazione alle competizioni europee. Per quanto
riguarda la Coppa Italia, è stata eliminata nei quarti di finale dalla Lazio.
La
seconda parte dell’esercizio 2018, riguardante la parte iniziale della stagione
sportiva 2018/19, che si è conclusa al sedicesimo posto in campionato, con 41
punti, non conseguendo la permanenza in Serie A 2019/2020. Per quanto riguarda
la Coppa Italia, è stata eliminata in semifinale dall’Atalanta.
Il Gruppo.
La società appartiene al Gruppo “DIEGO DELLA VALLE & C.
S.R.L.”, che predispone il bilancio consolidato. DIEGO DELLA VALLE & C.
S.R.L. detiene il 97% delle azioni, pari a 7.275.000 e Andrea Della Valle l’1%,
pari a 75.000. Il restante 2% delle azioni è detenuto dalla controllata Firenze
Viola Srl, pari a 150.000 azioni.
La società controllata Firenze Viola Srl è detentrice del
marchio Fiorentina e dei Trofei acquisiti dal fallimento della precedente
società A.C. Fiorentina S.p.A. ed ha beneficiato del conferimento del ramo
commerciale d’azienda. ACF Fiorentina Spa ha mantenuto: il Main Sponsor, lo
Sponsor Tecnico, gli Sponsor Istituzionali, tutti i rapporti contrattuali
riguardanti la cessione dei diritti di trasmissione, nonché tutti i proventi
dalla biglietteria. Firenze Viola srl ha concesso ad uso esclusivo di ACF
Fiorentina Spa l’utilizzo del marchio “Fiorentina”, a fronte di un canone annuo,
per il 2018, di € 243.500.
La società ACF Fiorentina Spa detiene le partecipazioni
totalitarie nelle società Firenze Viola Srl, Promesse Viola Srl, che si occupa
di servizi inerenti vitto, alloggio, trasporto, supporto logistico per gli
allenamenti e assistenza allo studio agli atleti del settore giovanile; Fiorentina
Women's SSD a r.l., che ha per oggetto l’organizzazione di attività sportive
dilettantistiche del calcio femminile.
ACF Fiorentina Spa redige il bilancio consolidato ai soli
fini del soddisfacimento della normativa FIGC.
Nel mese di marzo 2015, ACF Fiorentina S.p.A. ha acquisito
una partecipazione del 15% della società Wadhawan Sports Private Limited che
controlla il Pune City FC (INDIA), per originari € 1.753.270. Nel corso del 2016,
il costo di tale partecipazione aumentò di Euro 750 mila, ma il valore della partecipazione
e stato completamente svalutato in quanto i risultati economici di bilancio
della società indiana presentano valori negativi. Alla data del 31.03.2018, la
quota di partecipazione risulta scesa al 12,07%, per effetto dei versamenti di
capitale ai quali la ACF Fiorentina non ha partecipato.
Al 31.12.2018, il valore della partecipazione in bilancio risulta
completamente svalutato.
Il valore del club.
Se fossero confermate le indiscrezioni di stampa (Link: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Fiorentina/04-06-2019/fiorentina-commisso-trovato-l-accordo-180-milioni-dellavalle-3302204041060.shtml
e https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/06/fiorentina-ufficiale-commisso-e-il-nuovo-proprietario-della-valle-ai-tifosi-veri-dico-state-tranquilli-ai-cazzari-niente/5236535/)
secondo cui il prezzo di vendita sarebbe stato di 170 milioni di Euro, si
potrebbe affermare che tale prezzo corrisponderebbe a 1,77 volte il capitale
investito netto e a 1,95 volte il fatturato netto.
La continuità
aziendale.
Nella nota integrativa è scritto che la valutazione delle
voci di bilancio è stata fatta nella prospettiva della continuazione dell'attività,
“non sussistendo incertezze significative a riguardo”.
I Revisori della Deloitte & Touche S.p.A. non hanno
evidenziato alcun richiamo o rilievo.
La struttura
dell’attivo.
Gli impieghi sono rappresentati per il 61,5% dalle
immobilizzazioni, per il 37% dall’attivo circolante e per l’ 1,5% da ratei e
risconti attivi.
Causa la mancanza di uno stadio di proprietà gli
investimenti infrastrutturali, confluiscono nelle immobilizzazioni immateriali.
Tra le “Altre Immobilizzazioni”, pari ad Euro 4.802.003 (€5.606.469 nel 2017),
sono compresi i costi per migliorie e spese incrementative su beni di terzi
(Stadio e Centro sportivo). Nel 2018, sono stati realizzati interventi per Euro
627.086 (€169.310 nel 2017). Le
“Immobilizzazioni in corso”, non risultano evidenziate.
Nuovo stadio.
Secondo gli Amministratori il 2019 sarà un anno decisivo per
lo sviluppo del nuovo stadio. Infatti, dovrebbe essere completata la progettazione
dell'impianto, che sarà costruito nell'area di Novoli, che è situata a Nord
Ovest di Firenze e rappresenta l’unico quadrante di forte sviluppo della città. Durante il 2018 sono state portate avanti, in
accordo con l’Amministrazione Comunale, le attività propedeutiche alla
definizione del progetto esecutivo. Tuttavia, gli Amministratori affermano che,
alla data di redazione del bilancio, non è ancora possibile avere tempi certi
per la realizzazione dell’impianto, a causa del vincolo legato allo spostamento
del sito agroalimentare esistente nell’area destinata al nuovo stadio.
Anche
nella Relazione sulla Gestione dell’esercizio 2018, gli Amministratori avevano
scritto che per il Nuovo Stadio “la procedura urbanistica prevede diversi
passaggi che, allo stato attuale, condizionano l’iter autorizzativo e non
permettono di poter stabilire con ragionevole certezza i tempi di realizzazione
del progetto. La Società Fiorentina auspica che, nel corso del 2018, vi siano i
presupposti da parte di tutte le parti coinvolte per poter addivenire ad una
definizione del cronoprogramma di progetto.”
Il 27 dicembre 2017 v’era stata la presentazione degli
elaborati del progetto del nuovo Stadio e delle opere di urbanizzazione
connesse.
Il 26 giugno 2018, con delibera di Giunta n. 306 è stato
confermato dal Comune il pubblico interesse dell’iniziativa fino al 31/12/2018.
La costruzione del Nuovo Stadio e collegata dal punto di vista urbanistico al
trasferimento del mercato ortofrutticolo e al nuovo aeroporto di Firenze.
Sempre il 26 giugno 2018 è stata adottata con deliberazione
n. 304 del 26/06/2018 la variante al Piano Urbanistico Esecutivo Castello, con
l’indicazione, nell’ambito del Piano Particolareggiato Castello, della nuova
ubicazione del mercato Mercafir.
Il 3 agosto 2018 ACF Fiorentina Spa ha inviato al Comune la
comunicazione con la quale si informava la Pubblica Amministrazione che a
settembre si sarebbero effettuati i sondaggi finali dell’area e, una volta
approvata la variante del Piano Urbanistico Castello con la nuova
localizzazione della Mercafir, si sarebbe proceduto ad affidare gli incarichi per
completare il progetto nel più breve tempo possibile. Nella medesima lettera il
Comune è stato invitato a comunicare eventuali criticità del progetto, con
particolare riferimento anche al progetto del nuovo aeroporto, e a concordare
con Fiorentina il cronoprogramma con apposito protocollo d’intesa con le tempistiche
effettivamente ipotizzabili per realizzare l’importante iniziativa, precisando
che nei 6 mesi successivi alla definizione della variante urbanistica per la
ricollocazione della struttura mercatale si sarebbe proceduto a completare il
progetto definitivo.
Il 6 novembre 2018 con delibera n. 2018/G/00513 è stato
definitivamente approvato dalla Giunta della Città di Firenze il Piano
Urbanistico Esecutivo, con la relativa previsione di spostamento della Mercafir
nell’area Castello.
Il 28/12/2018 la Fiorentina ha presentato ulteriore
documentazione tecnica anche in relazione alle indagini tecniche e ai rilievi
effettuati, così come era stato preannunciato nella lettera del 3 agosto 2018.
E’ stato richiesto al Comune di comunicare in modo ufficiale i tempi di
disponibilità dell’intera area destinata ad ospitare il nuovo stadio di
Fiorentina, anche al fine di poter predisporre un cronoprogramma delle
operazioni da compiere completo e affidabile.
Infine, è stato richiesto di confermare il pubblico
interesse per tutto il tempo necessario ad attuare l’iniziativa al fine di
poter completare il progetto.
In considerazione delle incertezze in merito alle
tempistiche di inizio e conclusione dei lavori e all’orizzonte temporale di
recupero dei costi sostenuti, tali costi, contabilizzati tra le
“Immobilizzazioni in corso”, per i progetti relativi alla costruzione del nuovo
stadio, sono stati svalutati nell’esercizio 2017.
Secondo gli Amministratori l’attuazione del progetto del
nuovo Stadio cambierà il futuro patrimoniale e sportivo del club. Secondo loro
il nuovo Stadio potrà consentire “una crescita strutturata e significativa
dell’azienda”, e alla squadra permetterà “di poter competere nell’arco di
qualche anno per le posizioni più alte del campionato”.
Progetto
nuovo Centro Sportivo
Nel dicembre
2017 il Consiglio di Amministrazione ha affidato specifico mandato al
Consigliere delegato per le attività immobiliari, Daniela Maffioletti, per la
ricerca sul territorio di un’area idonea per lo sviluppo del nuovo Centro
Sportivo per la formazione dei giovani atleti. E’ stata selezionata un’area
ubicata nel comune di Campi Bisenzio di circa 265.000 mq. Alla data della
redazione del bilancio 2018 era in corso di definizione tra Fiorentina e i
proprietari dell’area un contratto di opzione per l’acquisto dei terreni, con
un termine ipotizzato per l’esercizio dell’opzione nell’autunno del 2019.
Concessione
La Trave
In
data 24/09/2018, per garantire in tempi brevi dei campi sportivi per
l’allenamento delle squadre giovanili e della squadra femminile di Fiorentina,
la Società ACF Fiorentina e UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) hanno presentato
al Comune di Firenze uno studio di fattibilità con la previsione di interventi
di innovazione e miglioramento all’impianto sportivo con project financing.
L’attivo, pari a € 231,72 milioni circa (€ 265,39 milioni
nel 2017), risulta diminuito del 12,7%.
Le immobilizzazioni incidono sull’attivo per il 61,49%. I
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori rappresentano il 76,6%
delle immobilizzazioni ed il 47,1% dell’attivo.
Il 13,4% delle immobilizzazioni, per l’importo di Euro 19.
052.517 (€19.159.340 nel 2017), riguarda le partecipazioni totalitarie in:
Firenze Viola srl (€ 19 milioni); Promesse Viola Srl (€ zero); Fiorentina
Women's SSD a r.l. (€52.517).
L’attivo
immobilizzato comprende la Library acquistata dalla RAI, nel 2012, al prezzo di
€ 11.200.000. Il valore di tali diritti è stato determinato da un’apposita
perizia redatta da un esperto indipendente ed in funzione dei flussi di ricavi che
saranno conseguiti nel tempo e viene ammortizzato in 30 anni con decorrenza dal
30 Settembre 2012.
Contestualmente con la stessa Rai fu stipulata una
transazione per l'utilizzo pregresso della Library per un importo di € 3
milioni, ed fu concesso il diritto trentennale di utilizzo della stessa Library
sino al 2042, nonché il diritto di rinnovare il citato contratto di utilizzo
della stessa dal 30 giugno 2042 al 30 giugno 2072 per € 1.000.000. Per l'utilizzo
della “Libreria storica” la Fiorentina stipulò dei contratti con la RAI che
genereranno ricavi sino al 30 Settembre 2042, già contrattualizzati per un
valore complessivo pari a circa € 7.200.000, di cui € 1.336.568 di competenza
del 2018 e per il quale risultano iscritti a bilancio risconti passivi oltre i
dodici mesi per un importo pari a € 4.009.275.
In bilancio per i Diritti
di brevetto Industriale, comprendenti anche il software per il controllo
degli accessi allo stadio, figura
una valore residuo di circa € 8.868.873.
Al 2012, risale anche un contratto con Infront Italy Srl, con
cui è stato conferito l'incarico per la digitalizzazione, la catalogazione e l'organizzazione
delle immagini appartenenti all'archivio RAI. Per la commercializzazione
dell'archivio, dopo la cessazione degli accordi con la sola Infront, per le stagioni
2018/19, 2019/20 e 2020/21 sono stati siglati contratti di sfruttamento di tali
archivi con Sky Italia S.r.l. per un corrispettivo annuo di € 1,3 milioni e con
la stessa Infront Italy S.r.l. per un corrispettivo pari a € 200 mila annui.
I Crediti nei confronti della società controllante diminuiscono
da € 22.907.019 a
€ 132.467 e si riferiscono alle somme che dovranno essere ricevute in forza del
Consolidato Fiscale Nazionale ai fini IRES, a cui la società ha aderito in
qualità di controllata. L’incidenza di tali crediti sull’attivo nel 2018 si riduce
allo 0,1%.
I Crediti verso imprese controllate iscritti nell'attivo
circolante diminuiscono da € 408.106
a € 251.681.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità totale è pari a 1,63 (1,65 nel 2017), ciò vuol dire che
il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,77 (0,95 nel 2017), ciò vuol dire che l’attivo
a breve non sarebbe in grado di poco di pagare i debiti a breve. Tuttavia nel
caso in questione i debiti a breve comprendono risconti passivi per €
20.420.567 (come dato riclassificato dagli amministratori nella Relazione sulla
gestione).
Secondo la riclassificazione operata dagli amministratori,
il Capitale Circolante netto è negativo per € 22,9 milioni, nel 2017 era
positivo per € 19.985.944. Se non si considerassero i risconti passivi a breve
pari a Euro 20.420.567 (€16.637.786 nel 2017), che sono ingenti a causa della
contabilizzazione per anno solare e non per stagione sportiva, il capitale
circolante netto aumenterebbe di molto.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, è il più importante per la verifica
dell’equilibrio economico-finanziario ed è finalizzato a misurare il grado di
equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far
fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente
con l’indice di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,902, superiore
alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6.
Nella Relazione
sulla Gestione è scritto che al 30/06/2018 il valore calcolato è stato pari a 0,97
ampiamente al di sopra della soglia minima stabilita dalla FIGC, che è di 0.6.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice, ma fondamentale
domanda: quanto è stato investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi
operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo
iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 35,1%
(42,1% nel 2017), pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 35,1 Euro, che
è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, superiore ai due anni.
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon
funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato,
vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e
le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è negativo
per € 20.464.294, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali,
risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del calcolo
degli interessi e delle tasse, circa 8,2 Euro; nell’esercizio precedente,
sempre in riferimento all’importo investito di 100 Euro, si sarebbero guadagnati
circa 26 Euro.
Il Valore della Rosa.
Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori risulta aumentato da € 97,56 milioni a € 109,1 milioni. La
variazione è dovuta a investimenti per Euro 50,97 milioni, a cessioni per un
valore contabile residuo per circa € 9,27 milioni, ammortamenti per € 30,1
milioni.
Durante la sessione invernale del calciomercato 2017/18 è
stato ceduto in prestito il calciatore BABACAR K. al Sassuolo con obbligo di
acquisto e a titolo definitivo HAGI Janis al Viitorul (ROM) per € 2.000.000;
mentre sono stati acquistati a titolo definitivo KUKOVEC N. dal Maribor per €
700.000; DABO B. dal St. Etienne per € 3.000.000.
Le cessioni principali della sessione estiva del
calciomercato 2018, sono state: BABACAR Khouma (Sassuolo) per € 7.000.000;
GASPAR Boalvio (Sporting Lisbona) per € 4.500.000; TOMOVIC Nenad (Chievo) per €
1.000.000; BARONI Riccardo (Virtus Entella) per € 361.100; FERIGRA
I principali acquisiti hanno riguardato: HANCKO David (MSK Zilina) per € 3.800.000
MONTIEL Rodriguez (Real Dep.
Mallorca) per € 2.000.000; PEZZELLA
German (Real Betis) per € 9.750.000; LAFONT (Alban Toulose) per € 8.000.000;
NORGAARD Christian (Brondby) per € 3.500.000; CECCHERINI Federico (Crotone) per
€ 3.000.000; VLAHOVIC Dusan (Partizan) per € 1.950.000; HANULJAK Marko
(Mouscron) per € 1.500.000; BELOKO Medja (FC Sion) per € 265.000 DODARO Niccolò
(Cosenza) per € 250.000 GORGOS Mark Aik Footbal AB (SW) per € 235.000 KOFFI
Cristian (AS Monaco) per € 220.000 e SANTI Mattia (Padova) per € 100.000.
Durante la sessione
invernale di mercato 2018/19, sono stati
ceduti in prestito i calciatori: DIKS Kevin all’ Empoli per € 1.000.000;
GILBERTO Moraes al Fluminense per € 60.000 e a titolo definitivo DIAKHATE
Abdou al Parma per € 1.000; mentre sono stati acquistati a titolo
definitivo RASMUSSEN Jacob Empoli per € 7.000.000; ZURKOWSKI Szymon (Gornik
Zabre) per € 3.700.00; FRUK Toni (Mouscron) per € 1.500.000.
E’stato acquistato a titolo temporaneo MURIEL Louis (Sevilla) per € 1.000.000.
La svalutazione dei diritti alle prestazioni dei calciatori,
per € 60.402 ha riguardato le cessioni di calciatori avvenute nel corso della sessione
di calciomercato di gennaio 2019 il cui corrispettivo di vendita è risultato
inferiore al valore residuo. DIAKHATE Abdou al Parma per (€ 1.000).
Il Patrimonio netto.
Il patrimonio netto risulta positivo per € 89.861.570 (€
104.447.501 nel 2017) e finanzia il 38,8% delle attività (39,4% nel 2017).
La variazione negativa di € 14.585.932 è dovuta alla perdita
netta di esercizio di € 14.585.932.
Il rapporto tra patrimonio netto e diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori è pari a 0,82 (1,07 nel 2017). Tale indicatore
significa che il valore contabile netto della rosa è finanziato anche con il
ricorso a capitale di terzi, almeno in parte.
Secondo la riclassificazione operata dagli amministratori, il
Capitale Investito netto è positivo per € 96,13 milioni, nel 2017 era positivo
per € 125 milioni.
Il Capitale Investito netto è finanziato con mezzi propri
per € 89,86 milioni (€ 104,4 milioni nel 2017) e con il debito finanziario
netto per € 6,27 milioni (€ 20,57 milioni nel 2017).
La struttura del
Passivo.
Il capitale di terzi finanzia il 61,2% delle attività (60,6%
nel 2017).
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, è pari a 0,63 (0,65 nel 2017).
Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale
sui mezzi propri.
Anche, se bisogna evidenziare che l’equity ratio è pari al 38,8%
e per la Serie A italiana è uno dei migliori.
L’ Indicatore di
Indebitamento della FIGC.
Indicatore di Indebitamento è finalizzato a misurare il
grado complessivo di Indebitamento della società in rapporto al Valore della
Produzione medio degli ultimi tre esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore
di Indebitamento rappresenta il raccordo tra la componente finanziaria dei
Debiti e quella economica del Valore della Produzione e segnala in modo
sintetico la sostenibilità dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 31.12.2018 ammontano a € 97.989.554
(€ 117.169.796 nel 2017), da tale aggregato deve essere sottratto l’importo
delle Attività Correnti (C.U.25/A del 18 dicembre 2018 della FIGC), mentre
il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è pari a € 141,5 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti meno attività correnti e
valore della produzione medio degli ultimi tre esercizi è pari a 0,17, comunque inferiore alla soglia
massima consentita stabilita dalla FIGC per la Serie A che è di 1,5.
Nella Relazione
sulla gestione è scritto che al 30/06/2018 il valore calcolato è stato pari a 0,17,
ampiamente dentro i parametri FIGC, che prevedono come valore massimo 1,5.
I ratei e risconti passivi ammontano a € 24.429.841 (€
20.852.465 nel 2017) e finanziano il 10,5% delle attività (7,9% nel 2017).
Le principali voci dei risconti passivi riguardano i Diritti
TV stagione sportiva 2018/19 per € 15.450.205 (€ 11.868.586 nel 2017), Proventi
da diritti di immagine archivio RAI per € 4.214.679 (€ 4.421.073 nel 2017), i
Ricavi da sponsorizzazioni ufficiali per € 994.127: e l’incasso netto da
abbonamenti partite in casa per € 2.229.601.
I risconti passivi oltre i dodici mesi sono pari a € 4.009.275
e si riferiscono ai ricavi derivanti dalla cessione dei diritti dell’archivio
Library RAI.
Nella nota integrativa è scritto che i debiti verso i tesserati, dipendenti e collaboratori, pari a
Euro 4.331.263, riguardano il debito relativo alle mensilità di dicembre 2018,
pagata nel mese di gennaio 2019 e i Debiti
per Intermediazioni su trasferimenti da fatturare, pari a Euro 8.009.439
(€ 6.552.762 nel 2017), rappresentano il debito in essere relativo ai contratti
sottoscritti con intermediari in occasione dei trasferimenti di giocatori,
ancora non scaduti e, di conseguenza, non ancora fatturati.
Tale voce rispetto al saldo iniziale di € 6.552.762 si è decrementata
di € 7.317.138 e si è incrementata di € 8.773.815. I maggiori
incrementi riguardano BABACAR KOUMA per € 1.000.000; MONTIEL
RODRIGUEZ per € 1.000.000 e VLAHOVIC DUSAN per €1.000.000 e il maggiore
decremento riguardano MONTIEL RODRIGUEZ per € 500.000 e VLAHOVIC
DUSAN per € 500.000.
La Posizione
Finanziaria Netta.
I
debiti finanziari, al 31 dicembre 2018 sono pari a € 12.930.000 (€ 8.978.000 nel 2017) e riguardano un finanziamento
a breve termine verso società di factoring per operazioni di anticipo dei
crediti relativi ai diritti televisivi della stagione in corso. Quindi trattasi
di operazioni autoliquidanti in factoring, che si estinguono al momento
dell’incasso dei crediti per cui si è richiesto l’anticipo.
Il debito fruttifero di interessi verso la società
controllante pari a € 15 milioni, che figurava nel bilancio 2017 è stato rimborsato.
Tale debito era fruttifero di interessi al tasso dell’1% sull’Euribor a 3 mesi,
con scadenza 30/05/2018.
Le disponibilità liquide aumentano di € 3,25 milioni, da € 3,4
milioni a € 6,65 milioni.
I Crediti verso Enti
settore specifico diminuiscono di € 29,25 milioni, da € 85.128.991a € 55.877.522.
In
particolare, i crediti verso società calcistiche ammontano a € 34.188.700. Il maggior credito riguarda la
cessione di BERNARDESCHI Federico alla Juventus e ammonta a €
13.330.000.
La
voce Crediti verso Enti Settore Specifico per fatture da emettere, risulta pari
a € 1.706.732 (€ 3.091.922 nel 2017) e comprende: il credito verso Lega di €
645.260, come stima della quota di competenza al 31/12/2018 dei Ricavi
Collettivi ripartiti dalla Lega Serie A, che saranno distribuiti sulla base
alla posizione di classifica finale; il credito verso la Sampdoria per € 550.000,
legato alla risoluzione del contratto con Montella. Il credito verso la Lega
riguarda; il credito verso Lega per € 472.071 per i ricavi connessi alla messa
a disposizione del segnale audiovisivo e per la concessione dei diritti
televisivi della stagione 17/18; il credito per € 39.400 verso la società West
Bronwich, relativo al contributo di solidarietà per la cessione di Hegazy.
I debiti verso società ente settore specifico sono pari a € 60.306.713
(€ 69.346.686 nel 2017).
Il maggior debito riguarda il Genoa con € 8.000.000.
Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le
rateizzazioni pluriennali col fisco, che nel caso della Fiorentina sono
assenti.
L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play
Finanziario assume segno positivo per € 2,12
milioni ed è conforme a quanto auspicato dalla normativa.
Occorre evidenziare che il nuovo regolamento del Fair Play
Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant
Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno
l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla
modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio
del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata
pronta per l'uso. Il “Relevant Debt”
non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte
la media della differenza tra valore e costi della produzione. Nel caso della
Fiorentina, al 31.12.2018, sono assenti debiti per la costruzione del nuovo
stadio.
Il Rendiconto
Finanziario
L’ Indebitamento finanziario netto finale è migliorato
positivamente di 14.301.545 Euro,
da € - 20.572.845 a € 6.271.299, perché il CASH FLOW della Gestione Operativa
corrente è stato positivo per Euro 56.900.221 (+62.622.908 nel 2017), soprattutto
a causa di un CASH FLOW della Gestione Reddituale positivo per Euro 14.204.382 (+82.992.089 nel 2017) e il
CASH FLOW delle ATTIVITÀ di INVESTIMENTO è risultato negativo per Euro -42.598.676
(€-71.808.991nel 2017), soprattutto a causa di Investimenti in Diritti
pluriennali, che hanno assorbito Euro 41.735.509 (€72.186.581 nel 2017).
In altre parole la gestione corrente è risuscito a
fronteggiare il fabbisogno della gestione relativa agli investimenti,
producendo un’eccedenza di Euro 14.301.545, che è stata impiegata in parte per
il flusso dell’attività di finanziamento per Euro 11.048.000 e determinando
variazioni di disponibilità liquide per Euro 3.253.547.
Controversie Legali e
tributarie.
Il Financial Fair Play richiede che non vi siano debiti
scaduti verso club, personale, ma anche verso il fisco o verso gli Enti
Pubblici. Tuttavia, nel caso in cui si fossero concluse delle transazioni
oppure instaurasse una controversia, argomentata e giudicata ammissibile, il
debito non sarebbe considerato scaduto e si rientrerebbe nei parametri del Fair
Play Finanziario.
La voce “Fondi per rischi e oneri” risulta diminuita da €
22.792.692 a € 19.325.644.
Nella
Relazione sulla Gestione sono riportate per alcune controversie legali, legate alla
vicenda “Calciopoli”, di cui è scritto è riportato l’esito come segue:
“(i) nel procedimento penale n. 8248/2016 avviato
dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze a seguito di
denuncia-querela presentata dalla società Victoria 2000 S.r.l., all’udienza del
20 aprile 2018 il GUP presso il
Tribunale di Firenze ha assolto i membri del Consiglio di amministrazione di
Fiorentina per i reati loro ascritti “perché il fatto non sussiste”;
(ii)
nei procedimenti civili riassunti da Victoria 2000 S.r.l., Bologna Football
Club 1909 S.p.A. e Brescia Calcio S.p.A. davanti alla Corte d’Appello civile di
Napoli, con sentenza n. 326/2019, pubblicata il 24 gennaio 2019, la Corte
d’Appello di Napoli ha (a) dichiarato
estinto i giudizi riassunti dal Bologna Football Club 1909 S.p.A. e dal
Brescia Calcio S.p.A. , disponendo che le relative spese restino a carico delle
parti che le hanno anticipate e (b) rigettato
le domande di risarcimento danni proposte da Victoria 2000 S.r.l. nei confronti
- tra gli altri -di Fiorentina, compensando tra le parti le spese del
grado di giudizio e di quello di Cassazione;
(iii)
nel giudizio promosso davanti al Tribunale civile di Roma dal dott. Gazzoni
Frascara (in proprio e quale amministratore unico della F.G.F. Finanziaria
Gazzoni Frascara S.r.l.), in data il 19 dicembre 2018 il Tribunale di Roma ha
disposto lo svolgimento di una consulenza tecnica di natura amministrativa,
contabile, finanziaria e patrimoniale. La prossima udienza è fissata per il 6
maggio 2019.”
Per
quanto riguarda tale ultimo giudizio, secondo le valutazioni dei legali della
Società, il rischio di soccombenza è stato considerato come “remoto” (e
comunque di impossibile valutazione nel quantum), pertanto gli Amministratori
non hanno ritenuto che vi fossero ragioni che inducano ad ipotizzare che le
richieste risarcitorie contro di essa rivolte possano trovare accoglimento;
conseguentemente, non è stato effettuato un apposito accantonamento a fondo
rischi.
La gestione economica.
Nell’anno solare 2018, la gestione economica ha visto il
prevalere dei costi sui ricavi, poiché è stata caratterizzata dal decremento del
valore della produzione del 43,6%, a causa soprattutto della diminuzione delle plusvalenze
(-89,3%), e dal decremento dei costi della produzione in misura del 3,4%.
Il valore della produzione, pari a € 104.154.995 (€ 184.779.269 nel 2017), è diminuito del 43,6% e
dipende per il 9,2% dalle plusvalenze e per il 55,4% dai diritti televisivi.
I costi della produzione ammontano a € 124.619.289 (€ 128.993.414 nel 2017) e
risultano in diminuzione di € 4,37 milioni (-3,4%). Tale decremento è
riconducile soprattutto alla riduzione dei costi del personale per 6,27
milioni. I costi della produzione dipendono per il 45,9% dai costi del
personale; per il 27,2% dagli ammortamenti; per il 15,4% dai costi per servizi.
La differenza tra valore e costi della produzione è negativa
per € 20,46 milioni. Tale circostanza è un sintomo dell’esistenza di uno
squilibrio economico. Tuttavia, grazie alle plusvalenze, nel 2017 la differenza
tra valore e costi della produzione era positiva per € 55,78 milioni e nel 2016
era negativa per € 2,16 milioni. L’ EBITDA
risulta positivo per Euro 13.483.553;
mentre nel 2017 era positivo per Euro 88.614.329 e nel 2016 era positivo per
Euro 29,67 milioni.
L’evoluzione nel tempo, dal 2009 in poi, del confronto
tra fatturato netto senza plusvalenze e costo del lavoro allargato (costo del
personale+ammortamenti) dimostra come dal 2010 in poi il fatturato netto
sia risultato sempre inferiore al costo del lavoro allargato, con una tendenza
al riallineamento che è iniziata solo dal 2015. Il che vuol dire che la
gestione economica della Fiorentina dal 2015 in poi persegue l'obiettivo di contenere
il costo degli ingaggi dei calciatori e il costo dei relativi cartellini entro
i limiti del fatturato netto senza plusvalenze.
I Ricavi.
I ricavi da gare diminuiscono di € 535 mila, da € 7,71
milioni a € 8,24 milioni, con un incremento di circa il 6,8%. I Ricavi da gare
Europa League, causa la mancata partecipazione alla competizione di Europa
League, sono pari a zero (€ 359.198 nel 2017). I ricavi da gare in Casa –
Campionato ammontano a € 4.004.137 (€ 2.635.435 nel 2017); mentre i Ricavi per
abbonamenti diminuiscono di € 222.601, da € 4.457.131 a € 4.234.530.
Nel 2018 mancano Ricavi Gare in Casa - Coppa Italia (70.790 nel 2017) e Ricavi
Gare fuori Casa - Coppa Italia (€ 190.700 nel 2017).
Complessivamente nell’anno solare 2018 sono state disputate
in casa 19 partite in mento, ossia 3 partite in meno rispetto al 2017, in cui
ne furono disputate 22.
Precisamente sono state disputate solo gare di Serie A, lo
stesso numero del 2017; non sono state disputate gare di Competizioni UEFA (1
nel 2017) e non sono state disputate gare di Coppa Italia (2 nel 2017).
Nella Relazione sulla Gestione si legge che nella stagione
sportiva 2017/2018 le medie spettatori sono state 26.092 presenze medie
Campionato, contro una media nazionale spettatori (fonte Osservatorio Calcio
Italiano) di 24.764 e 7.038 presenze medie per la Coppa Italia. Il numero di abbonati 2017/2018 è stato di 15.140,
per un incasso netto di circa 4,4 milioni di euro.
Nel
primo semestre della stagione sportiva 2018/2019 la media spettatori in
Campionato è stata di 31.262 spettatori, contro una media nazionale spettatori
(fonte Lega Serie A) di 25.172.
Il
numero di abbonati 2018/2019 è stato di 21.738, per un incasso netto di circa
4,4 milioni di euro; mentre, la campagna abbonamenti 2017/18 si era chiusa con
15.040 abbonamenti, per un incasso di circa € 3,9 milioni
La voce “Ricavi da sponsorizzazioni” diminuisce da € 8,88
milioni a € 7,22 milioni. Tale voce comprende: Ricavi da sponsorizzazioni
ufficiali e tecnici per € 6.080.457 (€ 6.952.877 nel 2017); altre sponsorizzazioni
commerciali per € 1.139.619 (€ 1.925.681 nel 2017).
Il
contratto di sponsorizzazione come Main Sponsor con Vorwerk Folletto, che è
iniziato nella stagione 2016/17, è terminato il 30 giugno 2018. Nel bilancio
2018 risulta per i Ricavi da sponsorizzazioni ufficiali la cifra di € 1.880.197
(€ 3.050.671 nel 2017).
Per quanto riguarda
lo sponsor tecnico “Le Coq Sportif”, che ha contribuito con € 4.200.260 (€
3.902.205 nel 2017), il contratto di sponsorizzazione è proseguito, in base al
contratto quinquennale, stipulato nel luglio 2015, che prevede, oltre ad un
compenso fisso, dei bonus variabili ad obiettivo sportivo e delle royalties
sulle vendite dei prodotti oggetto della licenza.
I “Proventi pubblicitari”, aumentano del 19,5%, da €
4.407.250 a € 5.267.072.
I “Proventi commerciali e royalties”, pari a € 863.995 (€
707.822 nel 2017), si riferiscono ai ricavi derivanti dall’attività di
merchandising e di licensing relativi al contratto di sponsorizzazione tecnica
con “Le Coq Sportif”.
I ricavi TV della Serie A ammontano a € 57.670.132 (€
54.360.528 nel 2017), di cui € 26.745.132 con 19 partite (€ 30.925.000 nel
2016/17, con 19 partite) riguardanti la stagione sportiva 2017/18 ed € 25.532.727,
con 19 partite (€26.745.132 nel 2016/17, con 19 partite) riguardanti la
stagione sportiva 2018/19.
A
causa della mancata partecipazione alla competizione di Europa League nelle
stagioni 17/18 e 18/19, i “Ricavi da competizioni Uefa”, mancano e pertanto
risultano in diminuzione di circa € 4,3 milioni, rispetto all’esercizio
precedente.
Per quanto riguarda gli altri ricavi, la voce “Proventi
vari” ammonta a € 5.302.466 (€
10.988.496 nel 2017) e comprendono: Ricavi Collettivi Lega Nazionale
Professionisti per € 2.256.786 (€ 1.516.125 nel 2017); Proventi accessori
diritti televisivi per € 1.365.080 (€ 1.535.693 nel 2017); Diritti di trasmissione radiofonici
per € 102.932.
La voce “Ricavi e proventi diversi”, pari ad € 2.699.729 (€ 3.193.494 nel 2017) comprende
i ricavi derivanti dal contratto di sfruttamento dell’archivio immagini della
RAI per € 1.336.568 ,
e gli indennizzi assicurativi per € 111.308.
Il Player Trading.
Nel 2018 la gestione del Player trading è negativa.
Tuttavia, occorre ribadire che nel corso degli anni tale gestione si è rivelata
fondamentale, con 271 milioni di Euro di plusvalenze in 10 anni, per garantire
l’equilibrio economico.
Le plusvalenze sono inferiori al costo annuale dei
cartellini, perché sono diminuite da € 88,75 milioni a € 9,54 milioni. La
plusvalenza più importante è stata quella di BABACAR (Sassuolo) con €5.722.061,
seguita da quella di GASPAR B. (Sporting Lisbona) con €2.076.962; HAGI I. (Vitorul)
con €1.316.768 e BARONI R. (Entella Chiavari) con € 313.032.
Le minusvalenze registrate diminuiscono da € 1.507.538 a € 1.423.104.
La minusvalenze più importante è stata quella di SANCHEZ C. (West Ham) per € 1.267.216.
I Ricavi da cessione temporanea calciatori aumentano da € 684.622 a € 3.215.440. Il prestito di Babacar al Sassuolo
ha permesso di ricavare, nell’anno solare 2018, Euro 3.000.000.
Il costo dei prestiti di calciatori ammonta ad Euro 2.659.131 (€2.322.042 nel 2017).
I Costi per acquisizione temporanea calciatori ammontano a €
2.659.131 e riguardano principalmente: PJACA
M. (Juventus) per € 892.966; FERNANDES EDMILSON R. (Aston Villa) per € 381.665;
MIRALLAS C. (Everton) per € 341.114; PEZZELLA G. (Real Betis) per € 320.281; DIAS
G. (Monaco) per € 281.931; LO FASO S. (Palermo) per € 178.618 e SPORTIELLO M. (Atalanta)
per € 169.476.
L’ammortamento dei calciatori è pari a € 30.106.137 (€ 28.116.581 nel 2017).
La voce Altri Proventi da Gestione Calciatori, pari ad Euro 4.140.573 (€ 5.096.247 nel 2017), comprende
il premio, ricevuto dal Milan, per il trasferimento del calciatore Kalinic per
€ 2.500.000 e quello ricevuto dall’Inter per BORJA Valero per € 500.000.
La voce Altri Oneri di Gestione Calciatori, pari a € 3.379.128
(€ 5.527.459 nel 2017), comprende il premio a favore dello Sporting Lisbona per
GASPAR BOALVO M. ammontante a € 1.000.000.
I Costi.
Il
costo del personale è diminuito da € 63,46 milioni a € 57.190.813. Si è
registrato un decremento di circa € 6,27 milioni, con un’incidenza sul valore
della produzione del 54,9% e sul fatturato netto del 65,5% (70,3% nel 2017; 74,7%
nel 2016 e 80,7% nel 2015). In particolare, la riduzione è dovuta al costo del
personale tesserato, che è diminuito da € 58,46 milioni a € 51.307.492. I compensi contrattuali ai
calciatori si riducono di € 3.602.683, da € 42,18 milioni a € 38.579.097;
mentre la parte variabile è diminuita di € 2.741.834, da € 7.427.753 a € 4.685.919.
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei
calciatori al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,63
tale valore sarebbe entro il limite richiesto dalla FIGC per la Serie A per la
stagione sportiva che è di 0,8.
Nella Relazione
sulla gestione è scritto che al 31/12/2018 il valore calcolato è stato pari a 0,66,
entro il parametro, che prevede un limite massimo di 0,8.
I costi per servizi ammontano a € 19.132.555 (€ 18.856.632 nel
2017). Tali costi comprendono anche i Costi per attività sportiva per € 6.522.628
(€ 5.909.533 nel 2017), che riguardano principalmente le consulenze
tecnico-sportive, i costi per l’osservazione dei calciatori, le spese di
funzionamento e i contributi alla Lega Nazionale Professionisti, le spese
sostenute per l’assistenza sanitaria e per il vitto e l’alloggio dei giocatori
di Prima Squadra e Settore Giovanile.
I Costi per godimento beni di terzi ammontano a € 1.578.193 (€
1.679.602 nel 2017) e riguardano principalmente l’affitto per lo Stadio Artemio
Franchi per € 769.819 (€ 778.689 nel 2017) e il canone riconosciuto a Firenze
Viola Srl per la concessione d’uso del marchio “ACF Fiorentina” per € 243.500 (€
271.750 nel 2017), gli affitti locali esterni per € 59.772 (€ 50.693 nel 2017) e
il noleggio autoveicoli per € 396.117 (€ 477.411 nel 2017).
Gli “Altri
Oneri Diversi di Gestione” ammontano ad € 3.695.199 (€ 1.317.403 del 2017).
Lodevole è l’iniziativa che riguarda l’erogazione di € 1.500.000
(contabilizzate come “Erogazioni liberali”) per la costituzione di un trust a
favore degli eredi del calciatore Davide Astori, tragicamente scomparso nel
mese di marzo 2018.
Il Problema del Fair
Play Finanziario.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 17.978.077. Nel 2017 il risultato prima delle imposte era positivo
per € 55.137.511; mentre nel 2016 era negativo per € 3.559.487. Nel 2015 il
risultato prima delle imposte era negativo per € 15.114.992. Nel 2014, il risultato prima delle imposte è stato
negativo per € 49.414.924. Nel 2013 il risultato prima delle imposte era positivo
per € 4,1 milioni. Anche nel 2012 era positivo per € 3,6 milioni.
Il dato aggregato dell’EBT per il periodo 2016, 2017 e 2018
è positivo per circa 33,6 milioni di Euro. Bisogna precisare che per il
Regolamento del Fair Play Finanziario, bisognerà considerare il bilancio
consolidato e operare delle rettifiche sull’EBT.
Secondo
gli amministratori “il risultato complessivo dei tre anni considerati
determina per Fiorentina un dato aggregato totale ampiamente posizionato
all’interno dei parametri stabiliti dalle norme del Fair Play Finanziario.”
Nel 2018, le imposte di esercizio hanno esercitato un
impatto positivo complessivamente per €
€ 3.392.145, Nel 2017 le imposte di esercizio hanno
esercitato un impatto negativo complessivamente per € 19.564.284.
L’IRAP ammonta a € 1.305.266; la Remunerazione per vantaggi
fiscali conseguiti è positiva per € 132.138, mentre le imposte differite
risultano positive per € 4.131.272 e Imposte differite attive sono positive per
€ 434.001.
Il risultato netto è negativo per € 14.585.932. Nel 2017 il
risultato netto è stato positivo per € 35.573.227. Nel 2016 il risultato netto
è stato negativo per € 2.736.769.
Conclusioni.
L’esercizio 2018, dal punto di vista economico è risultato negativo
a causa del crollo del plusvalenze, che di solito contribuivano all’equilibrio
economico. A questa circostanza si deve aggiungere anche un calo del fatturato
netto.
Dal punto di vista societario il bilancio 2018 dovrebbe
essere l’ultimo bilancio riferibile per intero alla gestione Della Valle. Di certo la nuova proprietà dovrà affrontare anche il problema della copertura finanziaria degli investimenti immobiliari.
1 commento:
si può avere investimento totale dei della valle?
aumenti capitale, ecc, liquidazione commisso.
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