Luca Marotta
Il bilancio consolidato di AC Milan SpA, relativo
all’esercizio 2018/19, riguarda per intero la gestione che fa riferimento alla nuova
proprietà americana del Fondo Elliott.
Dal punto di vista economico i risultati dell’esercizio
2018-19, sono peggiori di quelli dell’esercizio 2017-18. Si pensi che i costi
della produzione, pari a 373 milioni, sono aumentati di 19 milioni di Euro e
sono più del triplo dei costi della produzione dell’Atalanta, pari a € 120
milioni, che, al contrario del Milan è riuscita a centrare l’obiettivo della qualificazione
ai gironi di UEFA Champions League.
Nel caso del Milan si potrebbe affermare che i non brillanti
risultati sportivi potrebbero essere una delle cause dei non brillanti
risultati economici. Il costo del personale tesserato è notevole; infatti, il
rapporto tra costo dei tesserati e fatturato netto è elevato, in base ai
risultati sportivi conseguiti, ed è del 78,2%.
Il bilancio consolidato al 30 giugno 2019 del Gruppo Milan evidenzia
una rilevante perdita consolidata netta
di € 146 milioni (-€ 126 milioni nel
2017-18). Il patrimonio netto risulta
positivo per € 83,28 milioni e la posizione
finanziaria netta consolidata, al 30 giugno 2019, risulta negativa per 82,88 milioni
I numeri confermano, ancora una volta, che il Gruppo Milan ha
assorbito notevoli risorse finanziarie e la necessità di una proprietà che sia
robusta dal punto di vista finanziario. Invero, tale circostanza si è
realizzata col nuovo azionista di maggioranza, che fa riferimento a Elliott Management Corporation, si pensi
che nella stagione sportiva 2018/19 ha immesso risorse finanziarie, mediante
versamenti in conto capitalr, per circa 265,5 milioni di Euro.
Bisogna ricordare che Elliott
ha assunto il controllo del Milan, dopo l’escussione delle azioni che deteneva
in pegno, con l’obiettivo di creare stabilità finanziaria e stabilire una sana
gestione; raggiungere il successo a lungo termine, concentrandosi sui
fondamentali e assicurando che il club sia ben capitalizzato; e per gestire un
modello operativo sostenibile che rispetti le norme del Regolamenti UEFA del
Fair Play Finanziario.
Il cambio di
proprietà è stato anche decisivo per lo sblocco dalla situazione di stallo riguardante
il Fair Play Finanziario.
Dal punto di vista
sportivo, nella stagione sportiva 2018/19, il Milan è giunto al quinto
posto nel campionato italiano di Serie A (6° nel 2017/18), maturando il diritto
per l’accesso alla fase a gironi della UEFA Europa League 2019/2020, che è
venuto meno per la sanzione concordata con l’UEFA. Per quanto riguarda la Coppa
Italia ha raggiunto le semifinali. Per quanto riguarda la UEFA Europa League
2018/19, non ha superato la fase a gironi.
La Valutazione del
Milan.
In data 13 aprile 2017 Fininvest S.p.A. ha finalizzato la
cessione della partecipazione detenuta in AC Milan S.p.A. (la "Società")
pari ai 99,93% del capitale sociale della società in favore di Rossoneri Sport
Investment Luxembourg S.à.r.l., veicolo designato da Sino Europe Sport
lnvestment Management Changxing Co. Ltd per dare esecuzione al contratto di
compravendita sottoscritto in data 5 agosto 2016 e successivamente modificato e
rinnovato.
Nella
Relazione sulla gestione del bilancio consolidato del 2016, nel paragrafo
relativo ai “Principali rischi e incertezze ed evoluzione prevedibile della
gestione” era scritto: che la valutazione complessiva era pari a 740.000.000 di
Euro. Tale cifra è comprensiva di una situazione debitoria stimata al 30 giugno
2016, di comune accordo, in circa 220.000.000 di Euro.
Al fine di finanziare il prezzo di acquisto, Rossoneri
Sport Investment Lux concluse un
accordo di prestito con la società Project Redblack S.à.r.l. per un importo di
202 milioni di EUR ad un tasso di interesse dell'11,5%, e con data di scadenza
15 ottobre 2018. Redblack è una società a responsabilità limitata fondata secondo
le leggi del Lussemburgo. La società è assistita da Elliott Advisors (UK)
Limited, che è controllata indirettamente da Elliott Management, un gestore di
fondi americano. Il prestito fornito da Redblack a “Rossoneri Sport Investment
Lux” è stato garantito contro le azioni di AC Milan e Rossoneri Sport
Investment Lux.
Il Milan emise un prestito obbligazionario nella Borsa di Vienna per un importo di 73,7 milioni di EUR e di 54,3 milioni di EUR al 7,7%, con scadenza il 15 ottobre2018. L 'unico sottoscrittore
di tali obbligazioni era Redblack. Il 10 luglio 2018, a seguito del mancato
rimborso di un prestito di 32 milioni di Euro, Redblack ha esercitato il
diritto di pegno sulle azioni di Rossoneri Sport Investment Lux. Un versamento
in conto capitale di 119,5 milioni di Euro è servito a rimborsare il prestito
obbligazionario.
Il Milan emise un prestito obbligazionario nella Borsa di Vienna per un importo di 73,7 milioni di EUR e di 54,3 milioni di EUR al 7,7%, con scadenza il 15 ottobre
Nella
sostanza il Fondo Elliott si ritrova il Milan escutendo il pegno dato dall’ex
proprietario cinese; ma oltre a non
vedersi rimborsato il prestito concesso alla vecchia proprietà cinese, ha dovuto
immettere € 265,5 milioni nel 2018/19 e 60 milioni di Euro nei mesi di Luglio,
Agosto e Settembre 2019.
La rivista americana Forbes
ha valutato AC Milan 583 milioni di dollari USA, collocandola al diciottesimo
posto della sua classifica, quarta tra le squadre italiane, dietro AS Roma.
Nella precedente classifica la rivista americana valutava AC Milan 612 milioni
di dollari USA, collocandola al diciassettesimo posto e terza tra le squadre
italiane.
La classifica Brand
Finance Football 50 2019 colloca AC Milan al quindicesimo posto, terza
tra le squadre italiane
Il “Complesso”
rapporto con l’UEFA ed il Financial Fari Play.
Per quanto riguarda la stagione sportiva 2018/2019, il
complesso rapporto con l’UEFA è stato segnato soprattutto da ricorsi al TAS avverso le sentenze del
C.F.C.B. dell’UEFA.
In data 4 luglio 2018,
la Capogruppo A.C. Milan S.p.A. ha depositato un appello presso il T.A.S.
chiedendo l'annullamento della decisione della Camera Giudicante del Club
Financial Control Body, che lo escludeva dalle competizioni europee.
In data 20 luglio
2018, il T.A.S. ha parzialmente accolto le istanze del Milan, decidendo di
confermare la decisione del C.F.C.B. - A.C. del 19 giugno 2018 relativamente al
mancato adempimento da parte della Capogruppo A.C. Milan S.p.A. del requisito
del pareggio di bilancio, ma annullando
la decisione dello stesso organo in merito all'esclusione del Club alla
partecipazione nella prossima competizione U.E.F.A., per tale motivo il
Milan ha potuto partecipare alla UEFA Europa League 2018/2019.
Secondo il TAS tale decisione era non proporzionata,
ritenendo in particolare che alcuni elementi rilevanti non erano stati
considerati in modo adeguato tra cui la
mutata situazione finanziaria del Club, che era migliorata in modo significativo
a causa del cambio di proprietà del
mese di luglio 2018.
Il T.A.S. ha rinviato il caso alla Camera Giudicante del
Club Financial Control Body affinché imponesse una misura disciplinare adeguata
per la violazione delle regole sulle licenze per club e sul fair play
finanziario UEFA sulla base della mutata situazione finanziaria del Club.
Il 13 dicembre 2018, la Camera Arbitrale del Club Financial
Control Body ha emesso la sentenza sul caso Milan, dopo la sentenza del
Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS 2018/A/5808, AC Milan contro UEFA).
Tale sentenza sancisce che “se il club non dovesse rispettare il pareggio di bilancio al 30
giugno 2021, sarà escluso dalla partecipazione alla successiva
competizione UEFA alla quale dovesse qualificarsi nel corso delle due stagioni
successive, 2022/23 e 2023/24. Al club verranno anche trattenuti 12 milioni di
euro di ricavi della UEFA Europa League 2018/19. Inoltre, non potrà registrare
più di 21 giocatori per le competizioni UEFA 2019/20 e 2020/21”. La sentenza
concedeva comunque la possibilità di ricorso davanti al T.A.S.
In data 21 dicembre 2018 e 5 marzo 2019 la società ha
depositato un nuovo ricorso al T.A.S. chiedendo l'annullamento della decisione
del C.F.C.B. - A.C. e la pronuncia di misure equiparabili alla conclusione di
un Settlement-Agreement.
A fine giugno 2019,
il T.A.S. ha ratificato l'accordo
raggiunto tra il AC Milan S.p.A. e il C.F.C.B. - A.C. della Uefa che, da un
lato, ha annullato le precedenti decisioni prese dal C.F.C.B. e dall'altro, ha
sancito l'esclusione dalla
partecipazione alla Uefa Europa League 2019/2020 a seguito della
violazione degli obblighi di pareggio di bilancio durante i periodi di
monitoraggio 2015/2016/2017 e 2016/2017/2018.
La Capogruppo A.C. Milan S.p.A., sulla base anche del parere
espresso dai propri consulenti aveva deciso di effettuare nel bilancio al 30
giugno 2018 uno stanziamento prudenziale a copertura del rischio derivante
dall'applicazione di eventuale sanzioni economiche da parte della U.E.F.A., che
ha mantenuto anche nel bilancio chiuso al 30.06.2019.
La continuità aziendale.
Le prime tre voci del bilancio da controllare in tema di
continuità aziendale, intesa come attitudine dell’impresa a durare nel tempo, sono
il risultato economico dell’esercizio; il patrimonio netto e la posizione
finanziaria netta. La perdita
consolidata dell'esercizio 2018/2019 risulta pari ad € 146 milioni, il patrimonio
netto risulta positivo per € 83,29 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata,
al 30 giugno 2019, risulta negativa per 82,88
milioni.
Di fatto, tali numeri richiedono il supporto di una
proprietà disposta a supportare finanziariamente il club.
Infatti, per fronteggiare il rischio di liquidità, che riguarda
la difficoltà nel reperire fondi per far fronte agli impegni, il socio “Rossoneri
Sport Investment Luxembourg S.à. r.I.”, ha effettuato nel corso dell'esercizio
2018/2019 ricapitalizzazioni per 265,5 milioni di Euro.
In particolare la Capogruppo A.C. Milan S.p.A. è stata
dotata dei fondi occorrenti per il rimborso anticipato volontario integrale del
prestito obbligazionario emesso nel corso del 2017, con scadenza
originariamente fissata in data 15 ottobre 2018. Tale rimborso è avvenuto in
data 28 settembre 2018.
Dopo la chiusura dell’esercizio di soci di maggioranza hanno
effettuato versamenti in conto capitale per l’importo di 60 milioni di Euro.
Il socio di
maggioranza Rossoneri Sport lnvestment Luxembourg S.à r.l. ha garantito
l'impegno a supportare finanziariamente le società del Gruppo Milan per un
periodo non inferiore ai 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio.
In base ai fatti citati, gli Amministratori hanno
predisposto il presente bilancio d'esercizio nella prospettiva della continuità
aziendale.
Il Gruppo Milan.
Fino al 13 Aprile 2017, data del completamento della
cessione delle azioni di “Fininvest Spa” alla società “Rossoneri Sport
Investment Luxembourg S.a.r.l.”, A.C. Milan S.p.a. era una società soggetta
all’attività di direzione e coordinamento da parte di Fininvest S.p.a., che ne
possedeva il 99,92973% delle azioni, pari a n. 47.966.271.
La società “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à r.l.”,
divenuta titolare di una partecipazione pari al 99,93% del capitale sociale di
A.C. Milan S.p.A., era la società veicolo designata dalla società cinese Sino
Europe Sport Investment Management Changxing Co. Ltd. per dare esecuzione al
contratto di compravendita sottoscritto in data 5 agosto 2016 e successivamente
integrato e modificato.
Alla data di redazione del bilancio 2018/19, il capitale
sociale di “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à.r.l.”, a seguito
dell'escussione di un pegno costituito su tali azioni, risulta detenuto al 100%
dalla società “Project Redblack S.à.r.l.”, il cui capitale sociale è a sua
volta detenuto dalla società “Blue Skye Financial Partners S.à.r.l.” e da
alcune società indirettamente detenute da “Elliott Associates L.P.” ed “Elliott
International Limited”.
A.C.
Milan S.p.a., a sua volta, controlla al 100% Milan Entertainment S.r.l. e Milan
Real Estate S.p.A. oltre a Fondazione Milan
–Onlus e possiede il 50% di M-I Stadio S.r.l., costituita con F.C.
Internazionale Milano S.p.A. per la gestione tecnica e commerciale dello stadio
San Siro di Milano.
M-I
Stadio S.r.l. risulta come società collegata nel bilancio consolidato.
Dal 27 dicembre 2017 è entrata a far parte dell’area di
consolidamento del Gruppo la società cinese, controllata al 100%, AC Milan
(Beijing) Sports Development Co. Ltd.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il 63,2% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni. I
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono per il 50,9% sul
totale dell’attivo. La voce terreni e fabbricati incide sul totale dell’attivo solo
per il 2,3%.
Le immobilizzazioni immateriali ammontano ad Euro 271.381.000
(€ 258.804.000 nel 2017/18).
I crediti dell’attivo circolante risultano pari ad € 151,3
milioni (€ 121,3 milioni nel 2017/18); mentre i debiti totali sono ad € 315,7
milioni (€ 422,9 milioni nel 2017/18).
Il Capitale circolante netto è negativo per 171 milioni a
causa del prevalere del passivo corrente sull’attivo corrente.
La
riclassificazione che emerge dalla tabella seguente evidenzia l’incidenza dei
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sull’attivo e l’incidenza
dei debiti finanziari tra le fonti di finanziamento.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Grazie
ai versamenti in conto capitale effettuati dalla proprietà, , il rapporto tra
patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, è pari a 0,22. Al 30.06.2018 tale rapporto era negativo perché il
patrimonio netto consolidato al 30.06.2018 era negativo.
L’equity ratio è positivo per il 18,3%; le passività
finanziano l’attivo per l’81,7%, pertanto è finanziato prevalentemente dal
capitale di terzi
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Grazie
ai versamenti in conto capitale effettuati dalla proprietà, il rapporto tra
attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è
superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto
più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità totale è pari a 1,22,
ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente
a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità corrente è pari a
0,46, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di
pagare i debiti a breve.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto
indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità
liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari
per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con
scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed
infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,45.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale
domanda: quanto è stato investito e quanto è stato fatturato? Considerando come
ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma
dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore
risulterebbe pari al 48,38%,
pertanto ogni 100 Euro investiti si sono incassati 48,38 Euro, che è un segnale
di una rotazione degli investimenti effettuati, superiore all’anno.
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon
funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato,
vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e
le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, comprensivo della
gestione straordinaria, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e
finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del
calcolo degli interessi e delle tasse, circa 29,5 Euro.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto consolidato è positivo per € 83,28 milioni;
mentre, al 30.06.2018 il patrimonio netto consolidato era negativo per € 36.043.000.
Durante l’esercizio 2018/19, risultano effettuati versamenti
soci in c/capitale e/o coperture perdite per € 265.461.000, che hanno permesso
di ripristinare le condizioni di equilibrio patrimoniale, sanando la situazione
di deficit patrimoniale del 30.06.2018 e fronteggiando la perdita di esercizio 2018/19
di € 145.985.000.
Il Capitale sociale al 30.06.2019 ammonta a € 113.443.200 e
risulta invariato rispetto al 30.06.2018.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 30/06/2019 è pari a €
82,88 milioni (€ 128,4 milioni nel 2017/18).
Il valore della Posizione Finanziaria Netta, risulta inferiore
al valore della produzione e al fatturato netto, senza plusvalenze.
L’importo dei debiti finanziari è dovuto a debiti bancari
per € 1,26 milioni e debiti vs altri finanziatori per € 94,28 milioni.
Le disponibilità liquide sono pari a € 12,53 milioni, le
attività finanziarie vincolate sono pari complessivamente a € 133 mila.
L’importo
dei debiti verso altri finanziatori pari a € 94.284.000 (€ 36.541.000 nel
2017/18) riguarda i debiti verso società di factoring per anticipazioni di
crediti futuri principalmente in riferimento a contratti di natura commerciale.
Il grafico mostra l’evoluzione del rapporto tra debiti finanziari
e attivo. Tale rapporto, dal 2008 al 2016, non è sceso mai al di sotto del 50%.
Invero, l’esercizio 2015 ha
segnato una forte riduzione dell’incidenza del ricorso al sistema creditizio
per finanziare le attività del Milan. Con la proprietà cinese, che è succeduta
alla Fininvest si è fatto ricorso all’emissione di obbligazioni; mentre
l’attuale proprietà ha estinto il prestito obbligazionario ed ha finanziato la
società con versamenti in conto capitale, ovvero mezzi propri.
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 64,77
milioni. Tali crediti si riferiscono: per € 48.812.000 ai crediti vantati verso
la Lega Nazionale Professionisti; per €
8.342.000 verso l’Atletico Madrid per Kalinic Nikola; € 3.878.000 verso il
Trabzonspor per Kucka e Sosa; € 2.375.000 verso il Palmeiras per Gustavo Raúl
Gómez Portillo ed € 700.000 verso il Bordeaux per Raoul Bellanova.
I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 139,88 milioni.
I debiti verso la Lega
per la compensazione delle campagne acquisti ammontano a circa € 77.777.000. I
Debiti verso società di calcio estere e nazionali, pari a € 62.090.000, si
riferiscono: € 14.923.000 verso il Flamengo per Paquetà; per € 11.774.000 verso
il Porto per Andrè Silva; € 11.729.000 verso il Villareal per Castillejo; € 7.395.000
verso il Bayer 04 Leverkusen per Calhanoglu Hakan; € 7.278.000 verso il
Villareal per Musacchio; € 4.847.000 verso il Wolfsburg per Rodriguez.
Considerando il saldo delle poste di crediti e debiti
derivanti da operazioni di calciomercato, la situazione dell’indebitamento
finanziario netto, ai fini del Financial Fair Play, peggiorerebbe di € 75
milioni.
Occorre evidenziare che la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le
rateizzazioni pluriennali col fisco.
In considerazione dell’assenza di tale fattispecie,
l’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 157,99 milioni risulta inferiore al
volume dei ricavi e sarebbe conforme
a quanto auspicato dalla normativa.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso dell’AC
Milan non figurano debiti per la costruzione dello stadio.
Debiti verso
dipendenti, Fisco ed Enti previdenziali.
I debiti verso tesserati e dipendenti ammontano a €
8.510.000 (€ 13.529.000 nel 2017/18) e si riferiscono a premi e mensilità
saldate regolarmente nei tempi previsti dalle regole. Come previsto anche dal
Financial Fair Play.
I debiti verso amministratori e sindaci ammontano a € 105
mila (€ 89 mila nel 2017/18).
I debiti tributari, complessivi sono pari a € 15.320.000 (€
11.026.000 nel 2017/18) e riguardano debiti IRPEF per ritenute sui redditi di
lavoro, per Euro 15.313.000 (€ 10.373.000 nel 2017/18), che sono state
regolarmente versate alla scadenza come quelle previdenziali pari a € 667.000 (€
651.000 nel 2017/18).
I fondi rischi,
pari a € 22.544.000, contengono lo stanziamento di oneri di ristrutturazione
del personale
e lo stanziamento prudenziale per l'eventuale sanzione
economica per il Financial Fair Play. Inoltre i fondi rischi contengo anche l’eccedenza
del fondo svalutazione partecipazione rispetto al valore della stessa partecipazione
per la controllata “AC Milan (Beijing) Sports Development Co. Ltd.”
Nel bilancio si dà notizia di un contenzioso a causa del
licenziamento per giusta causa nei mesi di luglio ed agosto 2018 dell'ex
amministratore delegato e direttore generale. La notifica del ricorso è
avvenuta in data 9 novembre 2018 da parte dell'ex amministratore delegato e
direttore generale, che ha impugnato giudizialmente il licenziamento, chiedendo
il reintegro ed il risarcimento del presunto danno, commisurato alla
retribuzione non percepita dal giorno del licenziamento a quello della pretesa
reintegra.
A.C. Milan S.p.A. ha provveduto a costituirsi ritualmente in
giudizio. La controversia si è conclusa in data 20 giugno 2019 con una conciliazione,
avente natura di transazione generale novativa, con cui si è chiuso il
contenzioso in modo definitivo.
Il Valore della
“Rosa”.
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, come
valore contabile netto, sono aumentati di € 21 milioni da € 211,2 milioni a €
232,2 milioni. Il 31.12.2014, toccarono il livello minimo pari a € 72,1 milioni.
Il valore contabile netto del 30/06/2019, pari a 232,2
milioni di Euro, costituisce il valore contabile netto più elevato dal 2008;
mentre il valore del 31.12.2014 è stato il più basso.
L’incremento nel valore contabile netto della rosa
calciatori di € 21 milioni, rispetto alla data del 30.06.2018, è dovuto al
fatto che per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati
investiti 153,1 milioni di Euro, sono stati ceduti calciatori con un valore
contabile residuo di € 49,8 milioni e sono stati calcolati ammortamenti per 80,3
milioni di euro e svalutazioni per 1,9 milioni di Euro.
L’investimento nell’acquisto
di calciatori, fatto nel 2018/19, pari a 153,1 milioni, costituisce
l’investimento più elevato dall’esercizio 2008.
Dopo la chiusura dell’esercizio, nella sessione estiva
relativa ai trasferimenti di calciatori sono stati effettuati gli acquisti a
titolo definitivo e/o temporaneo con diritto di riscatto dei seguenti
calciatori: Bennacer Ismael, Borges Lenny
Alexandre, Campos Duarte Da Silva Leonard, Rafael Leão, Hernandez Theo Francois Bernard, Jungdal Andreas Kristoffer,
Krunic Rade e Rebic Ante.Per quanto riguarda le operazioni di cessione a titolo
definitivo e/o temporaneo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori sono state effettuate le seguenti cessioni; Bargiel Przemyslaw Gabriel, Cutrone
Patrick, Embalo Djalo Tiago Emanuel, Gomez Portillo Gustavo Raul, Laxalt Diego
Sebastian, I'lizzari Alessandro, Simic Stefan e Valente Da Silva Andrò Miguel.
Sono stati risolti consensualmente i contratti con i calciatori Cavagnera Alexandro,
Rodrigues Dias Tiago Daniel e Strinic Ivan, nei mesi di luglio e agosto 2019, i
cui effetti economici sono stati recepiti nel bilancio chiuso al 30 giugno
2019.
Rendiconto
Finanziario
I Fondi assorbiti dalla gestione operativa sono stati negativi
per Euro 114,4 milioni, con un Autofinanziamento economico negativo e in netto
peggioramento per Euro 51,7 milioni; poiché la somma di accantonamenti a TFR (€
131 mila); ammortamenti (€ 92.135.000) e variazione fondi rischi (€ 2.248.000),
risulta inferiore alla perdita di 146 milioni di Euro.
I Fondi assorbiti dall’attività di investimento ammontano a
Euro 105.359.000, di cui Euro 153.078.000 per acquisto calciatori ed Euro 49.797.000
per disinvestimenti.
I Fondi generati dall’attività di finanziamento sono
positivi per Euro 207.539.000.
La variazione di disponibilità liquide è stata negativa per
Euro 12.249.000.
La Gestione
Economica.
La gestione economica caratteristica evidenzia il prevalere
dei costi della produzione sul valore della produzione per132,26 milioni di
Euro.
Il valore della produzione ammonta a € 241.118.000 (€ 255,7
milioni nel 2017/18). Il confronto con l’esercizio 2017/18, segna un decremento
di 14,6 milioni di Euro, pari al 5,71%, dovuto soprattutto a minori plusvalenze.
I costi della produzione, ammontano ad € 373.375.000 (€ 354,4
milioni nel 2017/18). Il confronto con l’esercizio 2017/18, segna un incremento
di 18,9 milioni di Euro, pari al 5,71%, dovuto soprattutto all’incremento del
22,9% del costo del personale.
Nella sostanza il confronto con l’esercizio precedente,
mostra un incremento dei costi della produzione in contrapposizione al
decremento dei ricavi, accentuando la situazione esistente di squilibrio
economico, ossia il prevalere dei costi sui ricavi.
I Ricavi.
I ricavi da gare
ammontano a € 34,11 milioni (€ 35,3 milioni nel 2017/18), con un decremento del
3,47%. In particolare gli abbonamenti ammontano a € 9.115.000 (€ 9.796.000 nel
2017/18), con un decremento del 6,95%. La campagna abbonamenti per la stagione
sportiva 2018/19 ha visto la sottoscrizione di 31.347 tessere (32.364 tessere
per il Campionato di Serie A nel 2017/18 oltre a 7.927 tessere par la UEFA
Europa League 2017/18). La media spettatori per gare interne è stata di 54.639
(52.676 nel 2017/18). Le gare interne delle Serie A hanno fruttato € 18.533.000
(€ 13.455.000 nel 2017/18); quelle relative alla Coppa Italia € 2.261.000 (€ 3.544.000
nel 2017/18) e le gare della UEFA Europa League altre competizioni hanno
permesso di incassare € 1.035.000 € 5.820.000 nel 2017/18). I ricavi da gare di
altre competizioni ammontano a € 3.815.000 (€ 2.723.000 nel 2017/18).
I proventi da
cessione diritti televisivi complessivi ammontano a € 105.048.000 (€
100.577.000 nel 2017/18). Si pensi che nel 2012,
grazie alla Champions League, ammontavano a € 139,8 milioni.
Nella Relazione sulla Gestione gli Amministratori hanno
scritto che nel complesso i proventi audiovisivi e media ammontano a € 113,8
milioni (€ 109,3 milioni nel 2017/18), compresivi dei 3 milioni di Euro
riguardanti la partita di Supercoppa Italiana disputata in Arabia Saudita a
Gedda. Tale affermazione scaturisce dalla considerazione anche dei ricavi della
“Library Milan”, che nel conto economico sono allocati tra i proventi vari per
€ 8.754.000 (€ 8.744.000 nel 2017/18) e figurano come “corrispettivi rivenienti
dalla concessione a terzi del diritto di sfruttamento delle immagini delle
partite casalinghe di AC Milan relative a specifiche stagioni sportive”.
Il bilancio 2018/19 espone proventi da sponsorizzazioni pari a € 38.030.000 (€ 44,7
milioni nel 2017/18).
Lo Sponsor
Ufficiale Emirates contribuisce con € 14.000.000, (€ 15.800.000 nel 2017/18) di cui € 1.800.000
come premio per il raggiungimento di specifici obiettivi.
Lo Sponsor Tecnico
Puma International Sports Marketing B.V. ha contribuito con € 10.909.000 (€ 11.422.000 Adidas
nel 2017/18), con un contratto annuale con scadenza il 30 giugno 2023.
Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner
commerciali hanno contribuito con € 605 mila (€ 4.438.000 nel 2017/18).
Nei proventi da sponsorizzazioni figurano anche i proventi
derivanti dalla vendita di pacchetti promo-pubblicitari multi-prodotto a vari
partner commerciali, ; per
Euro 12.416.000 (€ 13.051.000 nel 2017/18), riguardanti sponsor come Gi
Group S.p.A., Betsson Services Ltd, Banco B.P.M.
S.p.A., Diesel Spa; Trenitalia S.pA., Toyo Tires
& Rubber Co. Ltd; Konami Digital Entertainment Co. Ltd; Perform Investment Ltd; Shangai Haobo
Industrial Co. Ltd; Shangai Julie Culture and Communication Co.; Snaitech spa.
I Proventi
commerciali e royalties, risultano pari a 18,82 milioni di Euro (€ 17,8
milioni nel 2017/18) e riguardano i ricavi da gestione stadio; i ricavi da
attività di merchandising, licensing e i ricavi da nuove attività commerciali.
I ricavi da gestione stadio, ammontano a € 5.279.000 (€ 4.312.000
nel 2017/18). Tali ricavi provengono dalla fatturazione di servizi relativi a
determinate categoria di abbonamenti come palchi, “Sky Box” e “Sky Lounge” e a
ricavi derivanti da attività extra-sportive svolte nello stadio.
I ricavi da attività di merchandising, licensing e “cambio
merce” ammontano a € 8.712.000. Nell’esercizio 2017/18, per tale voce assume
particolare rilievo l’accordo con Adidas Italia S.r.l., conclusosi in tale
esercizio.
I ricavi relativi alle nuove attività commerciali, relative
al Milan Store, Mondo Milan, il primo museo della storia rossonera, al
Ristorante “Casa Milan Bistrot/Fourghetti”, e Milan TV hanno comportato ricavi
per € 2.771.000.
La distribuzione del fatturato netto mostra come i ricavi
commerciali siano una importante fonte di ricavo per il Milan, la cui incidenza
è diminuita rispetto agli esercizi precedenti. Nel 2018/19, come nel 2017/18, emerge che il fatturato dipende soprattutto
dai proventi televisivi (48,7% nel 2018/19; 47,1% nel 2017/18). In ottica
futura bisogna considerare anche che i ricavi commerciali dipendono dal
“brand”, che a sua volta dipende anche dai risultati sportivi.
Nella riclassificazione del conto economico, effettuata
nella tabella, sono indicati “altri ricavi” per € 19,57 milioni (€15,28 milioni
nel 2017/18), composti dalla voce proventi vari a e ricavi e proventi diversi.
La voce Proventi vari, pari a Euro 9.090.000 (€ 8.927.000
nel 2017/18), include i corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del
diritto di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di A.C. Milan
relative a specifiche stagioni sportive (c.d. “Library Milan”) per € 8.754.000
(€ 8.744.000 nel 2017/18).
La voce Ricavi e proventi diversi, pari a Euro 10.385.000 (€
6.482.000 nel 2017/18), comprende: riaddebiti di costi ai calciatori per € 229
mila; i corrispettivi rivenienti dalla fatturazione alla società collegata M-I
Stadio S.r.l. per l’utilizzo di alcuni spazi interni ed esterni presso lo
stadio San Siro di Milano, in virtù di un contratto valevole a partire dal 1°
gennaio 2012 e sino al 30 giugno 2019 per l’importo di € 1.097.000 (€ 1.269.000
nel 2017/18; € 4.874.000 a titolo di utilizzo del fondo rischi, accantonato nei
precedenti esercizi e sopravvenienze attive per Euro 2.868.000.
Il Player Trading.
L’attività relativa alla gestione economica dei diritti
pluriennali dei calciatori è risultata negativa per € 96 milioni. Nella
sostanza, le plusvalenze non sono riuscite a pagare gli ammortamenti e le
svalutazioni calciatori.
Le plusvalenze ammontano a € 12,6 milioni. La plusvalenza
più elevata è stata quella relativa a Locatelli Manuel, ceduto al Sassuolo per
€ 12.000.000, con una plusvalenza di € 11.919.000; seguita da quella di Bellanova
Raoul ceduto alla Bordeaux per € 700.000, con una plusvalenza di 691 mila Euro.
I ricavi per la cessione temporanea di calciatori ammontano a
€ 5,24 milioni e riguardano il prestito di André Silva al Sevilla Futbol Club per
€ 3.820.000 e Gomez Gustavo Portillo al Palmeiras per € 1.425.000.
I costi per acquisizioni temporanee, pari a € 13.180.000,
riguardano: Higuain (Juventus) per € 10.208.000; Bakayoko (Chelsea) per €
2.931.000; Stefano Reali (Virtus Entella) per € 33 mila e Carlini Manuel (ASD
Alcione) per € 8 mila.
Le minusvalenze ammontano a € 449 mila. La minusvalenza
maggiore è stata quella di Kalinic Nikola (Atletico Madrid) per € 391.000.
Gli ammortamenti dei
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati pari a € 80.304.000
(€ 81.954.000 nel 2017/18). Si sono registrate delle svalutazioni per
Euro 1.934.000 (€ 21,6 milioni nel 2017/18) relative a minusvalenze per
risoluzioni consensuali e cessioni con minusvalenze di alcuni calciatori,
ceduti dopo la chiusura del bilancio.
I Costi.
Il costo del personale
è stato pari a € 184,82 milioni (€ 150,4 milioni nel 2017/18). Il costo del
personale mostra un’incidenza sul valore della produzione del 76,65%, che
aumenta al 85,7%, se si considerasse il fatturato al netto di plusvalenze.
I costi per tesserati ammontano a € 168.541.000 (€ 134 351.000
nel 2017/18). Il rapporto tra costo dei tesserati e fatturato netto è del 78,2%
(62,9% nel 2017/18).
Gli ammortamenti e
svalutazioni totali sono stati pari a € 92,98 milioni (€ 110,52 milioni
nel 2017/18, con un’incidenza sul valore della produzione del 38,56%. Le svalutazioni
sono pari a € 1.934.000 (21,8 milioni nel 2017/18. Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a € 89,15 milioni (€ 86,4
milioni nel 2017/18), di cui € 80,3 milioni (€ 81,9 milioni nel 2017/18) per
ammortamento diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali risultano pari a € 1.501.000 (€ 1.070.000
nel 2017/18).
I costi per
godimento beni di terzi ammontano a € 9.160.000 (€ 10,1 milioni nel
2017/18). Tali costi comprendono affitti passivi per € 7.658.000 (€ 7.963.000
nel 2017/18), di cui € 4.674.000 per l’affitto dello stadio; € 462.000 (€ 179 mila nel 2017/18) per
costi per locazione immobili e servizi accessori messi a disposizione dei
calciatori e di alcuni dipendenti del Gruppo Milan ed € 2.520.000 (€ 3.036.000 nel
2017/18) per la locazione di “Casa Milan”, che è acquistabile nel 2019, ad un
prezzo prefissato e della sede cinese di Red & Black Milan (Beijing) Sports
Development Co. Ltd.
I costi per
servizi pari a € 50.923.000 (€ 47.813.000 nel 2017/18) comprendono
consulenze e collaborazioni per € 6.981.000 (€ 9.406.000 nel 2017/18) relative
a parcelle per consulenze professionali amministrative e commerciali, nonché le
provvigioni ad intermediari del Gruppo Milan. I costi generali dell’attività
sportiva risultano apri a € 20.176.000 (€ 17.571.000 nel 2017/18). Tali costi
riguardano i costi per gli osservatori, le consulenze tecnico-sportive, che
sono aumentati da € 7.767.000 a € 9.402.000.
Gli Emolumenti ad organi sociali, aumentano da € 293.000 a € 2.849.000 ed includono gli emolumenti
agli Amministratori e Sindaci ed il compenso all’Organismo di Vigilanza e
Controllo per lo svolgimento delle loro funzioni presso le società del Gruppo
Milan. L’aumento è dovuto all’avvicendamento del “top management” insediatosi
col cambio di proprietà dopo il mese di luglio2018.
E’ stato effettuato un accantonamento per € 6.885.000 (€ 17.965.000
nel 2017/18) a fondi rischi, riguarda lo stanziamento di oneri di
ristrutturazione del personale, gli oneri futuri relativi al personale tecnico
"esonerato" ma ancora alle dipendenze della società, lo stanziamento
di indennità di buona uscita relative a calciatori ceduti definitivamente nel
corso della campagna trasferimenti di luglio e agosto 2019.
La differenza tra costo e valore della produzione è negativa
per € 132.257.000 (-€ 98.655.000 nel 2017/18).
La Gestione finanziaria è negativa per € 11.082.000 (-€ 22.343.000
nel 2017/18). Gli interessi passivi su obbligazioni diminuiscono da € 9.881.000
a € 2.274.000 e gli interessi passivi su altri finanziamenti da € 2.236.000 a €
1.653.000. Altri interessi e oneri finanziari ammontano a € 7.824.000 (€
11.718.000 nel 2017/18).
Il Punto di Pareggio.
Il risultato prima delle imposte 2018/19 è negativo per €
142,5 milioni. Nel 2017/18 è stato negativo per € 121,2 milioni. Nei primi sei
mesi del 2017 è stato negativo per 30,3 milioni.
Nel Toolkit 2018 del Financial Fair Play è riportato il caso
del licenziatario, che ha modificato la sua data di chiusura dell’esercizio, ad
un periodo di riferimento di sei mesi nel 2018 e quindi un periodo di
monitoraggio di 30 mesi, anziché 36 mesi, per la valutazione di pareggio per la
stagione di licenza 2018/19. Il livello di deviazione accettabile è ragguagliato
al ribasso in proporzione ai mesi del periodo di monitoraggio.
Nel caso del Milan il periodo di monitoraggio 2020/2021
riporta una soglia di tolleranza ridotta a 25 milioni di Euro e riguarda: i
primi sei mesi del 2017; l’esercizio 2018/19 e l’esercizio 2018/19.
La somma algebrica del risultato prima delle imposte per i
primi sei mesi del 2017; il 2017/18 e il 2018/19; è negativa per € 294 milioni.
L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione
del “Break-even result” ai fini del Financial Fair Play. Da tale risultato si possono escludere i costi
per il settore giovanile, la squadra femminile, gli altri ammortamenti che non
riguardino i calciatori.
Il saldo delle
imposte, è negativo per 3,4 milioni di Euro e comprende IRAP per 1,1
milioni di Euro.
Per quanto riguarda le imposte differite e anticipate figura
un saldo negativo tra imposte differite ed anticipate per € 2.251.000.
Di conseguenza, il risultato consolidato del Gruppo Milan
dell’esercizio 2018/19 presenta la perdita di 146 milioni di Euro
Conclusioni.
Grazie ai continui apporti di mezzi propri, mediante
versamenti in conto capitale, il cambio di proprietà, dovuto all’esercizio del
diritto di pegno sulle azioni, ha certamente ristabilito l’equilibrio
finanziario e patrimoniale, ma non quello economico, che dipende in parte anche
dai risultati sportivi, che a loro volta dipendono dalla gestione sportiva
instaurata, con direzione sportiva, staff tecnico e calciatori.
Per quanto riguarda il andamento
economico previsto per il 2019/2020, trattandosi di società calcistica,
dipenderà anche dai risultati sportivi, come il piazzamento in Campionato Serie
A 2019/2020 e dal percorso che sarà conseguito nella TIM Cup2019/2020.
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