sabato 26 ottobre 2019

Bilancio Consolidato AC Milan 2018/19: 146 milioni di perdita. Anche con la nuova proprietà manca l'equilibrio economico.





Luca Marotta


Il bilancio consolidato di AC Milan SpA, relativo all’esercizio 2018/19, riguarda per intero la gestione che fa riferimento alla nuova proprietà americana del Fondo Elliott.
Dal punto di vista economico i risultati dell’esercizio 2018-19, sono peggiori di quelli dell’esercizio 2017-18. Si pensi che i costi della produzione, pari a 373 milioni, sono aumentati di 19 milioni di Euro e sono più del triplo dei costi della produzione dell’Atalanta, pari a € 120 milioni, che, al contrario del Milan è riuscita a centrare l’obiettivo della qualificazione ai gironi di UEFA Champions League.
Nel caso del Milan si potrebbe affermare che i non brillanti risultati sportivi potrebbero essere una delle cause dei non brillanti risultati economici. Il costo del personale tesserato è notevole; infatti, il rapporto tra costo dei tesserati e fatturato netto è elevato, in base ai risultati sportivi conseguiti, ed è del 78,2%.
Il bilancio consolidato al 30 giugno 2019 del Gruppo Milan evidenzia una rilevante perdita consolidata netta di € 146 milioni (-€ 126 milioni nel 2017-18). Il patrimonio netto risulta positivo per € 83,28 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata, al 30 giugno 2019, risulta negativa per 82,88 milioni

I numeri confermano, ancora una volta, che il Gruppo Milan ha assorbito notevoli risorse finanziarie e la necessità di una proprietà che sia robusta dal punto di vista finanziario. Invero, tale circostanza si è realizzata col nuovo azionista di maggioranza, che fa riferimento a Elliott Management Corporation, si pensi che nella stagione sportiva 2018/19 ha immesso risorse finanziarie, mediante versamenti in conto capitalr, per circa 265,5 milioni di Euro.
Bisogna ricordare che Elliott ha assunto il controllo del Milan, dopo l’escussione delle azioni che deteneva in pegno, con l’obiettivo di creare stabilità finanziaria e stabilire una sana gestione; raggiungere il successo a lungo termine, concentrandosi sui fondamentali e assicurando che il club sia ben capitalizzato; e per gestire un modello operativo sostenibile che rispetti le norme del Regolamenti UEFA del Fair Play Finanziario.

Il cambio di proprietà è stato anche decisivo per lo sblocco dalla situazione di stallo riguardante il Fair Play Finanziario.

Dal punto di vista sportivo, nella stagione sportiva 2018/19, il Milan è giunto al quinto posto nel campionato italiano di Serie A (6° nel 2017/18), maturando il diritto per l’accesso alla fase a gironi della UEFA Europa League 2019/2020, che è venuto meno per la sanzione concordata con l’UEFA. Per quanto riguarda la Coppa Italia ha raggiunto le semifinali. Per quanto riguarda la UEFA Europa League 2018/19, non ha superato la fase a gironi.

La Valutazione del Milan.

In data 13 aprile 2017 Fininvest S.p.A. ha finalizzato la cessione della partecipazione detenuta in AC Milan S.p.A. (la "Società") pari ai 99,93% del capitale sociale della società in favore di Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à.r.l., veicolo designato da Sino Europe Sport lnvestment Management Changxing Co. Ltd per dare esecuzione al contratto di compravendita sottoscritto in data 5 agosto 2016 e successivamente modificato e rinnovato.
Nella Relazione sulla gestione del bilancio consolidato del 2016, nel paragrafo relativo ai “Principali rischi e incertezze ed evoluzione prevedibile della gestione” era scritto: che la valutazione complessiva era pari a 740.000.000 di Euro. Tale cifra è comprensiva di una situazione debitoria stimata al 30 giugno 2016, di comune accordo, in circa 220.000.000 di Euro.

Al fine di finanziare il prezzo di acquisto, Rossoneri Sport Investment Lux concluse un accordo di prestito con la società Project Redblack S.à.r.l. per un importo di 202 milioni di EUR ad un tasso di interesse dell'11,5%, e con data di scadenza 15 ottobre 2018. Redblack è una società a responsabilità limitata fondata secondo le leggi del Lussemburgo. La società è assistita da Elliott Advisors (UK) Limited, che è controllata indirettamente da Elliott Management, un gestore di fondi americano. Il prestito fornito da Redblack a “Rossoneri Sport Investment Lux” è stato garantito contro le azioni di AC Milan e Rossoneri Sport Investment Lux.
Il Milan emise un prestito obbligazionario nella Borsa di Vienna per un importo di 73,7 milioni di EUR e di 54,3 milioni di EUR al 7,7%, con scadenza il 15 ottobre 2018. L'unico sottoscrittore di tali obbligazioni era Redblack. Il 10 luglio 2018, a seguito del mancato rimborso di un prestito di 32 milioni di Euro, Redblack ha esercitato il diritto di pegno sulle azioni di Rossoneri Sport Investment Lux. Un versamento in conto capitale di 119,5 milioni di Euro è servito a rimborsare il prestito obbligazionario.
Nella sostanza il Fondo Elliott si ritrova il Milan escutendo il pegno dato dall’ex proprietario cinese; ma oltre a non vedersi rimborsato il prestito concesso alla vecchia proprietà cinese, ha dovuto immettere € 265,5 milioni nel 2018/19 e 60 milioni di Euro nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre 2019.

La rivista americana Forbes ha valutato AC Milan 583 milioni di dollari USA, collocandola al diciottesimo posto della sua classifica, quarta tra le squadre italiane, dietro AS Roma. Nella precedente classifica la rivista americana valutava AC Milan 612 milioni di dollari USA, collocandola al diciassettesimo posto e terza tra le squadre italiane.

La classifica Brand Finance Football 50 2019 colloca AC Milan al quindicesimo posto, terza tra le squadre italiane

Il “Complesso” rapporto con l’UEFA ed il Financial Fari Play.

Per quanto riguarda la stagione sportiva 2018/2019, il complesso rapporto con l’UEFA è stato segnato soprattutto da ricorsi al TAS avverso le sentenze del C.F.C.B. dell’UEFA.
In data 4 luglio 2018, la Capogruppo A.C. Milan S.p.A. ha depositato un appello presso il T.A.S. chiedendo l'annullamento della decisione della Camera Giudicante del Club Financial Control Body, che lo escludeva dalle competizioni europee.

In data 20 luglio 2018, il T.A.S. ha parzialmente accolto le istanze del Milan, decidendo di confermare la decisione del C.F.C.B. - A.C. del 19 giugno 2018 relativamente al mancato adempimento da parte della Capogruppo A.C. Milan S.p.A. del requisito del pareggio di bilancio, ma annullando la decisione dello stesso organo in merito all'esclusione del Club alla partecipazione nella prossima competizione U.E.F.A., per tale motivo il Milan ha potuto partecipare alla UEFA Europa League 2018/2019.

Secondo il TAS tale decisione era non proporzionata, ritenendo in particolare che alcuni elementi rilevanti non erano stati considerati in modo adeguato tra cui la mutata situazione finanziaria del Club, che era migliorata in modo significativo a causa del cambio di proprietà del mese di luglio 2018.

Il T.A.S. ha rinviato il caso alla Camera Giudicante del Club Financial Control Body affinché imponesse una misura disciplinare adeguata per la violazione delle regole sulle licenze per club e sul fair play finanziario UEFA sulla base della mutata situazione finanziaria del Club.

Il 13 dicembre 2018, la Camera Arbitrale del Club Financial Control Body ha emesso la sentenza sul caso Milan, dopo la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS 2018/A/5808, AC Milan contro UEFA).
Tale sentenza sancisce che “se il club non dovesse rispettare il pareggio di bilancio al 30 giugno 2021, sarà escluso dalla partecipazione alla successiva competizione UEFA alla quale dovesse qualificarsi nel corso delle due stagioni successive, 2022/23 e 2023/24. Al club verranno anche trattenuti 12 milioni di euro di ricavi della UEFA Europa League 2018/19. Inoltre, non potrà registrare più di 21 giocatori per le competizioni UEFA 2019/20 e 2020/21”. La sentenza concedeva comunque la possibilità di ricorso davanti al T.A.S.

In data 21 dicembre 2018 e 5 marzo 2019 la società ha depositato un nuovo ricorso al T.A.S. chiedendo l'annullamento della decisione del C.F.C.B. - A.C. e la pronuncia di misure equiparabili alla conclusione di un Settlement-Agreement.

A fine giugno 2019, il T.A.S. ha ratificato l'accordo raggiunto tra il AC Milan S.p.A. e il C.F.C.B. - A.C. della Uefa che, da un lato, ha annullato le precedenti decisioni prese dal C.F.C.B. e dall'altro, ha sancito l'esclusione dalla partecipazione alla Uefa Europa League 2019/2020 a seguito della violazione degli obblighi di pareggio di bilancio durante i periodi di monitoraggio 2015/2016/2017 e 2016/2017/2018.

La Capogruppo A.C. Milan S.p.A., sulla base anche del parere espresso dai propri consulenti aveva deciso di effettuare nel bilancio al 30 giugno 2018 uno stanziamento prudenziale a copertura del rischio derivante dall'applicazione di eventuale sanzioni economiche da parte della U.E.F.A., che ha mantenuto anche nel bilancio chiuso al 30.06.2019.

La continuità aziendale.

Le prime tre voci del bilancio da controllare in tema di continuità aziendale, intesa come attitudine dell’impresa a durare nel tempo, sono il risultato economico dell’esercizio; il patrimonio netto e la posizione finanziaria netta. La perdita consolidata dell'esercizio 2018/2019 risulta pari ad € 146 milioni, il patrimonio netto risulta positivo per € 83,29 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata, al 30 giugno 2019, risulta negativa per 82,88 milioni.

Di fatto, tali numeri richiedono il supporto di una proprietà disposta a supportare finanziariamente il club.

Infatti, per fronteggiare il rischio di liquidità, che riguarda la difficoltà nel reperire fondi per far fronte agli impegni, il socio “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à. r.I.”, ha effettuato nel corso dell'esercizio 2018/2019 ricapitalizzazioni per 265,5 milioni di Euro.
In particolare la Capogruppo A.C. Milan S.p.A. è stata dotata dei fondi occorrenti per il rimborso anticipato volontario integrale del prestito obbligazionario emesso nel corso del 2017, con scadenza originariamente fissata in data 15 ottobre 2018. Tale rimborso è avvenuto in data 28 settembre 2018.

Dopo la chiusura dell’esercizio di soci di maggioranza hanno effettuato versamenti in conto capitale per l’importo di 60 milioni di Euro.

Il socio di maggioranza Rossoneri Sport lnvestment Luxembourg S.à r.l. ha garantito l'impegno a supportare finanziariamente le società del Gruppo Milan per un periodo non inferiore ai 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio.

In base ai fatti citati, gli Amministratori hanno predisposto il presente bilancio d'esercizio nella prospettiva della continuità aziendale.

Il Gruppo Milan.

Fino al 13 Aprile 2017, data del completamento della cessione delle azioni di “Fininvest Spa” alla società “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.a.r.l.”, A.C. Milan S.p.a. era una società soggetta all’attività di direzione e coordinamento da parte di Fininvest S.p.a., che ne possedeva il 99,92973% delle azioni, pari a n. 47.966.271.

La società “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à r.l.”, divenuta titolare di una partecipazione pari al 99,93% del capitale sociale di A.C. Milan S.p.A., era la società veicolo designata dalla società cinese Sino Europe Sport Investment Management Changxing Co. Ltd. per dare esecuzione al contratto di compravendita sottoscritto in data 5 agosto 2016 e successivamente integrato e modificato.

Alla data di redazione del bilancio 2018/19, il capitale sociale di “Rossoneri Sport Investment Luxembourg S.à.r.l.”, a seguito dell'escussione di un pegno costituito su tali azioni, risulta detenuto al 100% dalla società “Project Redblack S.à.r.l.”, il cui capitale sociale è a sua volta detenuto dalla società “Blue Skye Financial Partners S.à.r.l.” e da alcune società indirettamente detenute da “Elliott Associates L.P.” ed “Elliott International Limited”.

A.C. Milan S.p.a., a sua volta, controlla al 100% Milan Entertainment S.r.l. e Milan Real Estate S.p.A. oltre a Fondazione Milan –Onlus e possiede il 50% di M-I Stadio S.r.l., costituita con F.C. Internazionale Milano S.p.A. per la gestione tecnica e commerciale dello stadio San Siro di Milano.
M-I Stadio S.r.l. risulta come società collegata nel bilancio consolidato.
Dal 27 dicembre 2017 è entrata a far parte dell’area di consolidamento del Gruppo la società cinese, controllata al 100%, AC Milan (Beijing) Sports Development Co. Ltd.

La Struttura dello Stato Patrimoniale.



Il 63,2% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni. I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono per il 50,9% sul totale dell’attivo. La voce terreni e fabbricati incide sul totale dell’attivo solo per il 2,3%.
Le immobilizzazioni immateriali ammontano ad Euro 271.381.000 (€ 258.804.000 nel 2017/18).
I crediti dell’attivo circolante risultano pari ad € 151,3 milioni (€ 121,3 milioni nel 2017/18); mentre i debiti totali sono ad € 315,7 milioni (€ 422,9 milioni nel 2017/18).
Il Capitale circolante netto è negativo per 171 milioni a causa del prevalere del passivo corrente sull’attivo corrente.

La riclassificazione che emerge dalla tabella seguente evidenzia l’incidenza dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sull’attivo e l’incidenza dei debiti finanziari tra le fonti di finanziamento.



L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Grazie ai versamenti in conto capitale effettuati dalla proprietà, , il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è pari a 0,22. Al 30.06.2018 tale rapporto era negativo perché il patrimonio netto consolidato al 30.06.2018 era negativo.
L’equity ratio è positivo per il 18,3%; le passività finanziano l’attivo per l’81,7%, pertanto è finanziato prevalentemente dal capitale di terzi

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Grazie ai versamenti in conto capitale effettuati dalla proprietà, il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,22, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,46, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,45.

RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è stato investito e quanto è stato fatturato? Considerando come ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 48,38%, pertanto ogni 100 Euro investiti si sono incassati 48,38 Euro, che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, superiore all’anno.

RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, comprensivo della gestione straordinaria, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del calcolo degli interessi e delle tasse, circa 29,5 Euro.

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto consolidato è positivo per € 83,28 milioni; mentre, al 30.06.2018 il patrimonio netto consolidato era negativo per € 36.043.000.
Durante l’esercizio 2018/19, risultano effettuati versamenti soci in c/capitale e/o coperture perdite per € 265.461.000, che hanno permesso di ripristinare le condizioni di equilibrio patrimoniale, sanando la situazione di deficit patrimoniale del 30.06.2018 e fronteggiando la perdita di esercizio 2018/19 di € 145.985.000.

Il Capitale sociale al 30.06.2019 ammonta a € 113.443.200 e risulta invariato rispetto al 30.06.2018.

L’Indebitamento Finanziario Netto.



L’Indebitamento Finanziario Netto al 30/06/2019 è pari a € 82,88 milioni (€ 128,4 milioni nel 2017/18).
Il valore della Posizione Finanziaria Netta, risulta inferiore al valore della produzione e al fatturato netto, senza plusvalenze.
L’importo dei debiti finanziari è dovuto a debiti bancari per € 1,26 milioni e debiti vs altri finanziatori per € 94,28 milioni.
Le disponibilità liquide sono pari a € 12,53 milioni, le attività finanziarie vincolate sono pari complessivamente a € 133 mila.
L’importo dei debiti verso altri finanziatori pari a € 94.284.000 (€ 36.541.000 nel 2017/18) riguarda i debiti verso società di factoring per anticipazioni di crediti futuri principalmente in riferimento a contratti di natura commerciale.

Il grafico mostra l’evoluzione del rapporto tra debiti finanziari e attivo. Tale rapporto, dal 2008 al 2016, non è sceso mai al di sotto del 50%. Invero, l’esercizio 2015 ha segnato una forte riduzione dell’incidenza del ricorso al sistema creditizio per finanziare le attività del Milan. Con la proprietà cinese, che è succeduta alla Fininvest si è fatto ricorso all’emissione di obbligazioni; mentre l’attuale proprietà ha estinto il prestito obbligazionario ed ha finanziato la società con versamenti in conto capitale, ovvero mezzi propri.



I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 64,77 milioni. Tali crediti si riferiscono: per € 48.812.000 ai crediti vantati verso la Lega Nazionale Professionisti; per € 8.342.000 verso l’Atletico Madrid per Kalinic Nikola; € 3.878.000 verso il Trabzonspor per Kucka e Sosa; € 2.375.000 verso il Palmeiras per Gustavo Raúl Gómez Portillo ed € 700.000 verso il Bordeaux per Raoul Bellanova.
I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 139,88 milioni. I debiti verso la Lega per la compensazione delle campagne acquisti ammontano a circa € 77.777.000. I Debiti verso società di calcio estere e nazionali, pari a € 62.090.000, si riferiscono: € 14.923.000 verso il Flamengo per Paquetà; per € 11.774.000 verso il Porto per Andrè Silva; € 11.729.000 verso il Villareal per Castillejo; € 7.395.000 verso il Bayer 04 Leverkusen per Calhanoglu Hakan; € 7.278.000 verso il Villareal per Musacchio; € 4.847.000 verso il Wolfsburg per Rodriguez.
Considerando il saldo delle poste di crediti e debiti derivanti da operazioni di calciomercato, la situazione dell’indebitamento finanziario netto, ai fini del Financial Fair Play, peggiorerebbe di € 75 milioni.

Occorre evidenziare che la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.

In considerazione dell’assenza di tale fattispecie, l’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 157,99 milioni risulta inferiore al volume dei ricavi e sarebbe conforme a quanto auspicato dalla normativa.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso dell’AC Milan non figurano debiti per la costruzione dello stadio.

Debiti verso dipendenti, Fisco ed Enti previdenziali.

I debiti verso tesserati e dipendenti ammontano a € 8.510.000 (€ 13.529.000 nel 2017/18) e si riferiscono a premi e mensilità saldate regolarmente nei tempi previsti dalle regole. Come previsto anche dal Financial Fair Play.
I debiti verso amministratori e sindaci ammontano a € 105 mila (€ 89 mila nel 2017/18).
I debiti tributari, complessivi sono pari a € 15.320.000 (€ 11.026.000 nel 2017/18) e riguardano debiti IRPEF per ritenute sui redditi di lavoro, per Euro 15.313.000 (€ 10.373.000 nel 2017/18), che sono state regolarmente versate alla scadenza come quelle previdenziali pari a € 667.000 (€ 651.000 nel 2017/18).

I fondi rischi, pari a € 22.544.000, contengono lo stanziamento di oneri di ristrutturazione del personale
e lo stanziamento prudenziale per l'eventuale sanzione economica per il Financial Fair Play. Inoltre i fondi rischi contengo anche l’eccedenza del fondo svalutazione partecipazione rispetto al valore della stessa partecipazione per la controllata “AC Milan (Beijing) Sports Development Co. Ltd.”

Nel bilancio si dà notizia di un contenzioso a causa del licenziamento per giusta causa nei mesi di luglio ed agosto 2018 dell'ex amministratore delegato e direttore generale. La notifica del ricorso è avvenuta in data 9 novembre 2018 da parte dell'ex amministratore delegato e direttore generale, che ha impugnato giudizialmente il licenziamento, chiedendo il reintegro ed il risarcimento del presunto danno, commisurato alla retribuzione non percepita dal giorno del licenziamento a quello della pretesa reintegra.
A.C. Milan S.p.A. ha provveduto a costituirsi ritualmente in giudizio. La controversia si è conclusa in data 20 giugno 2019 con una conciliazione, avente natura di transazione generale novativa, con cui si è chiuso il contenzioso in modo definitivo.

Il Valore della “Rosa”.



I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, come valore contabile netto, sono aumentati di € 21 milioni da € 211,2 milioni a € 232,2 milioni. Il 31.12.2014, toccarono il livello minimo pari a € 72,1 milioni.
Il valore contabile netto del 30/06/2019, pari a 232,2 milioni di Euro, costituisce il valore contabile netto più elevato dal 2008; mentre il valore del 31.12.2014 è stato il più basso.

L’incremento nel valore contabile netto della rosa calciatori di € 21 milioni, rispetto alla data del 30.06.2018, è dovuto al fatto che per i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati investiti 153,1 milioni di Euro, sono stati ceduti calciatori con un valore contabile residuo di € 49,8 milioni e sono stati calcolati ammortamenti per 80,3 milioni di euro e svalutazioni per 1,9 milioni di Euro.

L’investimento nell’acquisto di calciatori, fatto nel 2018/19, pari a 153,1 milioni, costituisce l’investimento più elevato dall’esercizio 2008.

Dopo la chiusura dell’esercizio, nella sessione estiva relativa ai trasferimenti di calciatori sono stati effettuati gli acquisti a titolo definitivo e/o temporaneo con diritto di riscatto dei seguenti calciatori: Bennacer Ismael, Borges Lenny Alexandre, Campos Duarte Da Silva Leonard, Rafael Leão, Hernandez Theo Francois Bernard, Jungdal Andreas Kristoffer, Krunic Rade e Rebic Ante.Per quanto riguarda le operazioni di cessione a titolo definitivo e/o temporaneo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono state effettuate le seguenti cessioni;  Bargiel Przemyslaw Gabriel, Cutrone Patrick, Embalo Djalo Tiago Emanuel, Gomez Portillo Gustavo Raul, Laxalt Diego Sebastian, I'lizzari Alessandro, Simic Stefan e Valente Da Silva Andrò Miguel. Sono stati risolti consensualmente i contratti con i calciatori Cavagnera Alexandro, Rodrigues Dias Tiago Daniel e Strinic Ivan, nei mesi di luglio e agosto 2019, i cui effetti economici sono stati recepiti nel bilancio chiuso al 30 giugno 2019.

Rendiconto Finanziario



I Fondi assorbiti dalla gestione operativa sono stati negativi per Euro 114,4 milioni, con un Autofinanziamento economico negativo e in netto peggioramento per Euro 51,7 milioni; poiché la somma di accantonamenti a TFR (€ 131 mila); ammortamenti (€ 92.135.000) e variazione fondi rischi (€ 2.248.000), risulta inferiore alla perdita di 146 milioni di Euro.
I Fondi assorbiti dall’attività di investimento ammontano a Euro 105.359.000, di cui Euro 153.078.000 per acquisto calciatori ed Euro 49.797.000 per disinvestimenti.
I Fondi generati dall’attività di finanziamento sono positivi per Euro 207.539.000.
La variazione di disponibilità liquide è stata negativa per Euro 12.249.000.

La Gestione Economica.

La gestione economica caratteristica evidenzia il prevalere dei costi della produzione sul valore della produzione per132,26 milioni di Euro.
Il valore della produzione ammonta a € 241.118.000 (€ 255,7 milioni nel 2017/18). Il confronto con l’esercizio 2017/18, segna un decremento di 14,6 milioni di Euro, pari al 5,71%, dovuto soprattutto a minori plusvalenze.
I costi della produzione, ammontano ad € 373.375.000 (€ 354,4 milioni nel 2017/18). Il confronto con l’esercizio 2017/18, segna un incremento di 18,9 milioni di Euro, pari al 5,71%, dovuto soprattutto all’incremento del 22,9% del costo del personale.
Nella sostanza il confronto con l’esercizio precedente, mostra un incremento dei costi della produzione in contrapposizione al decremento dei ricavi, accentuando la situazione esistente di squilibrio economico, ossia il prevalere dei costi sui ricavi.



I Ricavi.

I ricavi da gare ammontano a € 34,11 milioni (€ 35,3 milioni nel 2017/18), con un decremento del 3,47%. In particolare gli abbonamenti ammontano a € 9.115.000 (€ 9.796.000 nel 2017/18), con un decremento del 6,95%. La campagna abbonamenti per la stagione sportiva 2018/19 ha visto la sottoscrizione di 31.347 tessere (32.364 tessere per il Campionato di Serie A nel 2017/18 oltre a 7.927 tessere par la UEFA Europa League 2017/18). La media spettatori per gare interne è stata di 54.639 (52.676 nel 2017/18). Le gare interne delle Serie A hanno fruttato € 18.533.000 (€ 13.455.000 nel 2017/18); quelle relative alla Coppa Italia € 2.261.000 (€ 3.544.000 nel 2017/18) e le gare della UEFA Europa League altre competizioni hanno permesso di incassare € 1.035.000 € 5.820.000 nel 2017/18). I ricavi da gare di altre competizioni ammontano a € 3.815.000 (€ 2.723.000 nel 2017/18).

I proventi da cessione diritti televisivi complessivi ammontano a € 105.048.000 (€ 100.577.000 nel 2017/18). Si pensi che nel 2012, grazie alla Champions League, ammontavano a € 139,8 milioni.
Nella Relazione sulla Gestione gli Amministratori hanno scritto che nel complesso i proventi audiovisivi e media ammontano a € 113,8 milioni (€ 109,3 milioni nel 2017/18), compresivi dei 3 milioni di Euro riguardanti la partita di Supercoppa Italiana disputata in Arabia Saudita a Gedda. Tale affermazione scaturisce dalla considerazione anche dei ricavi della “Library Milan”, che nel conto economico sono allocati tra i proventi vari per € 8.754.000 (€ 8.744.000 nel 2017/18) e figurano come “corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del diritto di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di AC Milan relative a specifiche stagioni sportive”.

Il bilancio 2018/19 espone proventi da sponsorizzazioni pari a € 38.030.000 (€ 44,7 milioni nel 2017/18).
Lo Sponsor Ufficiale Emirates contribuisce con € 14.000.000, (€ 15.800.000 nel 2017/18) di cui € 1.800.000 come premio per il raggiungimento di specifici obiettivi.
Lo Sponsor Tecnico Puma International Sports Marketing B.V. ha contribuito con € 10.909.000 (€ 11.422.000 Adidas nel 2017/18), con un contratto annuale con scadenza il 30 giugno 2023.
Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner commerciali hanno contribuito con € 605 mila (€ 4.438.000 nel 2017/18).
Nei proventi da sponsorizzazioni figurano anche i proventi derivanti dalla vendita di pacchetti promo-pubblicitari multi-prodotto a vari partner commerciali, ; per Euro 12.416.000 (€ 13.051.000 nel 2017/18), riguardanti sponsor come Gi Group S.p.A., Betsson Services Ltd, Banco B.P.M. S.p.A., Diesel Spa; Trenitalia S.pA., Toyo Tires & Rubber Co. Ltd; Konami Digital Entertainment  Co. Ltd; Perform Investment Ltd; Shangai Haobo Industrial Co. Ltd; Shangai Julie Culture  and Communication Co.; Snaitech spa.

I Proventi commerciali e royalties, risultano pari a 18,82 milioni di Euro (€ 17,8 milioni nel 2017/18) e riguardano i ricavi da gestione stadio; i ricavi da attività di merchandising, licensing e i ricavi da nuove attività commerciali.
I ricavi da gestione stadio, ammontano a € 5.279.000 (€ 4.312.000 nel 2017/18). Tali ricavi provengono dalla fatturazione di servizi relativi a determinate categoria di abbonamenti come palchi, “Sky Box” e “Sky Lounge” e a ricavi derivanti da attività extra-sportive svolte nello stadio.
I ricavi da attività di merchandising, licensing e “cambio merce” ammontano a € 8.712.000. Nell’esercizio 2017/18, per tale voce assume particolare rilievo l’accordo con Adidas Italia S.r.l., conclusosi in tale esercizio.
I ricavi relativi alle nuove attività commerciali, relative al Milan Store, Mondo Milan, il primo museo della storia rossonera, al Ristorante “Casa Milan Bistrot/Fourghetti”, e Milan TV hanno comportato ricavi per € 2.771.000.

La distribuzione del fatturato netto mostra come i ricavi commerciali siano una importante fonte di ricavo per il Milan, la cui incidenza è diminuita rispetto agli esercizi precedenti. Nel 2018/19, come nel 2017/18,  emerge che il fatturato dipende soprattutto dai proventi televisivi (48,7% nel 2018/19; 47,1% nel 2017/18). In ottica futura bisogna considerare anche che i ricavi commerciali dipendono dal “brand”, che a sua volta dipende anche dai risultati sportivi.



Nella riclassificazione del conto economico, effettuata nella tabella, sono indicati “altri ricavi” per € 19,57 milioni (€15,28 milioni nel 2017/18), composti dalla voce proventi vari a e ricavi e proventi diversi.
La voce Proventi vari, pari a Euro 9.090.000 (€ 8.927.000 nel 2017/18), include i corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del diritto di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di A.C. Milan relative a specifiche stagioni sportive (c.d. “Library Milan”) per € 8.754.000 (€ 8.744.000 nel 2017/18).
La voce Ricavi e proventi diversi, pari a Euro 10.385.000 (€ 6.482.000 nel 2017/18), comprende: riaddebiti di costi ai calciatori per € 229 mila; i corrispettivi rivenienti dalla fatturazione alla società collegata M-I Stadio S.r.l. per l’utilizzo di alcuni spazi interni ed esterni presso lo stadio San Siro di Milano, in virtù di un contratto valevole a partire dal 1° gennaio 2012 e sino al 30 giugno 2019 per l’importo di € 1.097.000 (€ 1.269.000 nel 2017/18; € 4.874.000 a titolo di utilizzo del fondo rischi, accantonato nei precedenti esercizi e sopravvenienze attive per Euro 2.868.000.

Il Player Trading.



L’attività relativa alla gestione economica dei diritti pluriennali dei calciatori è risultata negativa per € 96 milioni. Nella sostanza, le plusvalenze non sono riuscite a pagare gli ammortamenti e le svalutazioni calciatori.
Le plusvalenze ammontano a € 12,6 milioni. La plusvalenza più elevata è stata quella relativa a Locatelli Manuel, ceduto al Sassuolo per € 12.000.000, con una plusvalenza di € 11.919.000; seguita da quella di Bellanova Raoul ceduto alla Bordeaux per € 700.000, con una plusvalenza di 691 mila Euro.

I ricavi per la cessione temporanea di calciatori ammontano a € 5,24 milioni e riguardano il prestito di André Silva al Sevilla Futbol Club per € 3.820.000 e Gomez Gustavo Portillo al Palmeiras per € 1.425.000.

I costi per acquisizioni temporanee, pari a € 13.180.000, riguardano: Higuain (Juventus) per € 10.208.000; Bakayoko (Chelsea) per € 2.931.000; Stefano Reali (Virtus Entella) per € 33 mila e Carlini Manuel (ASD Alcione) per € 8 mila.
Le minusvalenze ammontano a € 449 mila. La minusvalenza maggiore è stata quella di Kalinic Nikola (Atletico Madrid) per € 391.000.

Gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati pari a € 80.304.000 (€ 81.954.000 nel 2017/18). Si sono registrate delle svalutazioni per Euro 1.934.000 (€ 21,6 milioni nel 2017/18) relative a minusvalenze per risoluzioni consensuali e cessioni con minusvalenze di alcuni calciatori, ceduti dopo la chiusura del bilancio.

I Costi.

Il costo del personale è stato pari a € 184,82 milioni (€ 150,4 milioni nel 2017/18). Il costo del personale mostra un’incidenza sul valore della produzione del 76,65%, che aumenta al 85,7%, se si considerasse il fatturato al netto di plusvalenze.

I costi per tesserati ammontano a € 168.541.000 (€ 134 351.000 nel 2017/18). Il rapporto tra costo dei tesserati e fatturato netto è del 78,2% (62,9% nel 2017/18).
Gli ammortamenti e svalutazioni totali sono stati pari a € 92,98 milioni (€ 110,52 milioni nel 2017/18, con un’incidenza sul valore della produzione del 38,56%. Le svalutazioni sono pari a € 1.934.000 (21,8 milioni nel 2017/18. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a € 89,15 milioni (€ 86,4 milioni nel 2017/18), di cui € 80,3 milioni (€ 81,9 milioni nel 2017/18) per ammortamento diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali risultano pari a € 1.501.000 (€ 1.070.000 nel 2017/18).

I costi per godimento beni di terzi ammontano a € 9.160.000 (€ 10,1 milioni nel 2017/18). Tali costi comprendono affitti passivi per € 7.658.000 (€ 7.963.000 nel 2017/18), di cui € 4.674.000 per l’affitto dello stadio; € 462.000 (€ 179 mila nel 2017/18) per costi per locazione immobili e servizi accessori messi a disposizione dei calciatori e di alcuni dipendenti del Gruppo Milan ed € 2.520.000 (€ 3.036.000 nel 2017/18) per la locazione di “Casa Milan”, che è acquistabile nel 2019, ad un prezzo prefissato e della sede cinese di Red & Black Milan (Beijing) Sports Development Co. Ltd.

I costi per servizi pari a € 50.923.000 (€ 47.813.000 nel 2017/18) comprendono consulenze e collaborazioni per € 6.981.000 (€ 9.406.000 nel 2017/18) relative a parcelle per consulenze professionali amministrative e commerciali, nonché le provvigioni ad intermediari del Gruppo Milan. I costi generali dell’attività sportiva risultano apri a € 20.176.000 (€ 17.571.000 nel 2017/18). Tali costi riguardano i costi per gli osservatori, le consulenze tecnico-sportive, che sono aumentati da € 7.767.000 a € 9.402.000.
Gli Emolumenti ad organi sociali, aumentano da € 293.000 a € 2.849.000 ed includono gli emolumenti agli Amministratori e Sindaci ed il compenso all’Organismo di Vigilanza e Controllo per lo svolgimento delle loro funzioni presso le società del Gruppo Milan. L’aumento è dovuto all’avvicendamento del “top management” insediatosi col cambio di proprietà dopo il mese di luglio2018.

E’ stato effettuato un accantonamento per € 6.885.000 (€ 17.965.000 nel 2017/18) a fondi rischi, riguarda lo stanziamento di oneri di ristrutturazione del personale, gli oneri futuri relativi al personale tecnico "esonerato" ma ancora alle dipendenze della società, lo stanziamento di indennità di buona uscita relative a calciatori ceduti definitivamente nel corso della campagna trasferimenti di luglio e agosto 2019.

La differenza tra costo e valore della produzione è negativa per € 132.257.000 (-€ 98.655.000 nel 2017/18).

La Gestione finanziaria è negativa per € 11.082.000 (-€ 22.343.000 nel 2017/18). Gli interessi passivi su obbligazioni diminuiscono da € 9.881.000 a € 2.274.000 e gli interessi passivi su altri finanziamenti da € 2.236.000 a € 1.653.000. Altri interessi e oneri finanziari ammontano a € 7.824.000 (€ 11.718.000 nel 2017/18).

Il Punto di Pareggio.

Il risultato prima delle imposte 2018/19 è negativo per € 142,5 milioni. Nel 2017/18 è stato negativo per € 121,2 milioni. Nei primi sei mesi del 2017 è stato negativo per 30,3 milioni.

Nel Toolkit 2018 del Financial Fair Play è riportato il caso del licenziatario, che ha modificato la sua data di chiusura dell’esercizio, ad un periodo di riferimento di sei mesi nel 2018 e quindi un periodo di monitoraggio di 30 mesi, anziché 36 mesi, per la valutazione di pareggio per la stagione di licenza 2018/19. Il livello di deviazione accettabile è ragguagliato al ribasso in proporzione ai mesi del periodo di monitoraggio.



Nel caso del Milan il periodo di monitoraggio 2020/2021 riporta una soglia di tolleranza ridotta a 25 milioni di Euro e riguarda: i primi sei mesi del 2017; l’esercizio 2018/19 e l’esercizio 2018/19.

La somma algebrica del risultato prima delle imposte per i primi sei mesi del 2017; il 2017/18 e il 2018/19; è negativa per € 294 milioni.

L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione del “Break-even result” ai fini del Financial Fair Play.  Da tale risultato si possono escludere i costi per il settore giovanile, la squadra femminile, gli altri ammortamenti che non riguardino i calciatori.

Il saldo delle imposte, è negativo per 3,4 milioni di Euro e comprende IRAP per 1,1 milioni di Euro.

Per quanto riguarda le imposte differite e anticipate figura un saldo negativo tra imposte differite ed anticipate per € 2.251.000.
Di conseguenza, il risultato consolidato del Gruppo Milan dell’esercizio 2018/19 presenta la perdita di 146 milioni di Euro

Conclusioni.

Grazie ai continui apporti di mezzi propri, mediante versamenti in conto capitale, il cambio di proprietà, dovuto all’esercizio del diritto di pegno sulle azioni, ha certamente ristabilito l’equilibrio finanziario e patrimoniale, ma non quello economico, che dipende in parte anche dai risultati sportivi, che a loro volta dipendono dalla gestione sportiva instaurata, con direzione sportiva, staff tecnico e calciatori.

Per quanto riguarda il andamento economico previsto per il 2019/2020, trattandosi di società calcistica, dipenderà anche dai risultati sportivi, come il piazzamento in Campionato Serie A 2019/2020 e dal percorso che sarà conseguito nella TIM Cup2019/2020.






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