martedì 1 ottobre 2019

Gruppo Manchester United Plc 2018/19: fatturato record di £ 627,1 milioni e utile di £ 18,8 milioni. L’esonero di Mourinho è costato £ 19,6 milioni.




Luca Marotta


Il 24 settembre 2019 sono stati resi noti i risultati della quarta trimestrale 2018/19 del Gruppo Manchester United plc. I risultati della quarta trimestrale riportano anche quelli dell’intero esercizio 2018/19.

I risultati, resi noti il 24 settembre 2019, come l’esercizio precedente, evidenziano un nuovo record di fatturato pari a £ 627,1 milioni (£589.8 milioni dato riclassificato 2017/18; £ 590 milioni dato non riclassificato 2017/18) e un risultato consolidato netto di esercizio positivo pari a £ 18,88 milioni.
In ogni caso, il risultato prima delle imposte è positivo per £ 27,47 milioni (£ 25,83 milioni dato riclassificato 2017/18 e £ 26,1 milioni dato non riclassificato 2017/18).

Ed Woodward, “Executive Vice Chairman”, ha evidenziato che il club è concentrato sul piano di ricostruzione del team ed è molto attento nel rafforzare il settore giovanile, in linea con la filosofia del club, che di recente ha registrato l’aggiunta di tre calciatori provenienti dal settore giovanile nella prima squadra. Al Manchester United sono impegnati l’obiettivo primario è quello di vincere trofei.
Grazie alla partecipazione alla UEFA Champions League, il fatturato del Gruppo Manchester United plc nel 2018/19 ha confermato le previsioni, che erano intorno a £ 615/630 milioni di sterline, raggiungendo la cifra record di 627,1 milioni di sterline589,7 milioni dato riclassificato; £590 milioni dato non riclassificato nel 2017/18), pari a circa 699,5 milioni di Euro (al cambio del 28.06.2019 di 1 € = 0,89532 £), conseguendo un utile consolidato netto di £ 18,88 milioni (€ 21 milioni) a fronte di una perdita netta di £ 37,62 milioni, conseguito nel 2017/18, come dato riclassificato (£ 37,27 milioni dato originario). L’incremento del fatturato è dipeso soprattutto dall’aumento dei ricavi media dovuto alla partecipazione alla UEFA Champions League.

Il CAGR del fatturato degli ultimi 5 anni è del 12,2%.



L’Ebitda rettificato è risultato positivo per £ 185,8 milioni (£ 176,8 milioni dato rettificato e £ 177,1 milioni dato originario nel 2017/18). L’Adjusted EBITDA è un dato particolarmente significativo per la misurazione dei risultati economici del Gruppo.

Nel 2018/19, la crescita dei ricavi operativi (+6,3%) è risultata in percentuale di poco inferiore a quella dei costi operativi (+6,9%) e l’incremento del risultato positivo del Player Trading ha permesso di conseguire un risultato positivo.

Il risultato negativo del 2017/18, era dovuto all'approvazione della riforma fiscale degli Stati Uniti il 22 dicembre 2017, che ha richiesto una rideterminazione della posizione fiscale differita USA esistente nel periodo fino al 31 dicembre 2017. Come conseguenza risultò che l'onere fiscale per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2018 includeva una svalutazione contabile, non monetaria, pari a £ 48,8 milioni. 

La stagione sportiva 2018/19 ha visto la partecipazione alla Champions League, con l’eliminazione ai quarti ad opera del Barcellona; l’eliminazione ai sedicesimi di English Football League Cup 2018-2019 ad opera del Derby County.
In Premier League il Manchester United è giunto sesto con 66 punti (2° posto nel 2017/18, con 81 punti).
Nella FA Cup, il Manchester United ha perso ai quarti con il Wolverhampton Wanderers.

Il Gruppo.

Il Gruppo è controllato da Manchester United plc, che è una società, quotata a Wall Street (NYSE). La società è stata costituita secondo il diritto societario delle Isole Cayman ed è a sua volta controllata da Red Football LLC, registrata nel Delaware (USA), che appartiene alla famiglia Glazer.
Le società controllate interamente possedute direttamente o interamente sono circa quindici, tra cui Manchester United Football Club Limited (Club di calcio professionistico).
Tutte le società sono registrate ed operano in Inghilterra e nel Galles, ad eccezione di Red Football Finance Limited, che è registrata e gestita nelle isole Cayman e Manchester United Commercial Enterprises (Ireland) Limited, registrata e operante in Irlanda.

L’Impatto dell'adozione dell'IFRS 15

L’applicazione del principio contabile IFRS 15 (“Ricavi provenienti da contratti con i clienti”), dal 1° luglio 2018, ha comportato la riclassificazione dei dati contabili del 2017/18. Il principio contabile ha determinato la riduzione dei ricavi commerciali 2017/18 per l’importo complessivo di £ 264 mila.
L'IFRS 15 si concentra sull'identificazione e sulla soddisfazione degli obblighi di prestazione e include una guida specifica sui metodi per misurare i progressi verso la completa soddisfazione di un'obbligazione di prestazione, pertanto i ricavi su determinati contratti commerciali sono rilevati in precedenza ai sensi dell'IFRS 15.
L'adozione dell'IFRS 15 non ha avuto alcun impatto sui Ricavi da Match Day; sui ricavi radiotelevisivi le queste modifiche hanno inciso solo sull'importo dei ricavi trimestrali, non influenzando l'ammontare dei ricavi riconosciuti per l'intero esercizio.

L’applicazione del principio ha ovviamente inciso sulla determinazione dell’utile netto 2017/18 che è aumentato da £ 37,27 milioni a £ 37,6 milioni.
Per quanto riguarda l’attivo, al 30 giugno 2018, nell’attivo non corrente la voce “Deferred tax asset” diminuisce da £ 63,974,000 a £ 63,332,000.
Nelle passività correnti, al 30 giugno 2018, la voce “Contract liabilities - deferred revenue” diminuisce da £ 183,567,000 a £ 180,512,000. Nelle passività non correnti, al 30 giugno 2018, la voce Deferred tax liabilities  aumenta da £ 28,559,000 a £ 29,134,000
Per quanto riguarda il Patrimonio Netto, al 30 giugno 2018, la voce “Retained earnings”, riguardante gli utili portati a nuovo, aumenta da £ 135,099,000 a £ 136,757,000.

La struttura dell’attivo.

Il totale dell’attivo è diminuito dello 3,2%, da £ 1,54 miliardi a £ 1,49 miliardi. In altre parole, il Manchester United ha a disposizione mezzi per un valore di circa 1,67 miliardi di Euro.
La struttura dell’attivo è prevalentemente “immobilizzata”. Infatti, le attività non correnti, pari a £ 1,11 miliardi, costituiscono il 74% dell’attivo (73,3% nel 2017/18). Ciò che caratterizza il consolidato è l’enorme peso dell’avviamento, che è pari £ 421,4 milioni (€ 470,1 milioni) e che da solo rappresenta il 28,2% dell’attivo. Da notare che i princìpi contabili internazionali IAS-IFRS, non assoggettano l'avviamento ad ammortamento, ma lo sottopongono, annualmente, ad un test denominato “impairment” per la verifica del suo valore, che nel bilancio in questione risulta invariato rispetto al 2017/18.

Il Valore della Rosa



Il valore contabile netto della rosa calciatori ammonta a £ 338,7 milioni (£ 369,5 milioni nel 2017/18), pari a circa € 377,85 milioni, ed evidenzia un decremento dell’ 8,3%. Tra i calciatori acquistati figurano: Fred e Diogo Dalet. Tra i calciatori ceduti figurano: Blind (Ajax); Johnstone (West Bromwich Albion) e Fellaini (Shandong Luneng). Il valore della rosa rappresenta solo il 22,6% dell’attivo ed è coperto interamente dai mezzi propri.

Le immobilizzazioni materiali sono aumentate da £ 245,4 milioni a £ 246 milioni, con un incremento dello 0,3%. Il valore lordo dei fabbricati è di £ 268.981.000.
Gli investimenti immobiliari risultano pari a £ 24,48 milioni (£ 13,84 milioni nel 2017/18).

L’INDICE DI FINANZIAMENTO DEL PATRIMONIO CALCIATORI.
L’indice di finanziamento del Patrimonio Calciatori indica la capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali alle prestazioni dei calciatori con i Mezzi Propri. Nel caso in questione è pari a 1,23. Questo significa che tutti i calciatori sono stati acquistati con i mezzi propri, e non si è dovuto ricorre al capitale di terzi a tal scopo.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,38.
Infatti, l’equity ratio è pari a 27,8% e si ricorre prevalentemente al capitale di terzi, nella misura del 72,2%.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,38, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti. Tuttavia, tra questi beni è compreso l’avviamento pari a £ 421,453,000, circa il 28,2% dell’attivo. Anche se si escludesse l’avviamento, l’indice di solvibilità totale sarebbe comunque pari a 0,994.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,91, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe, di poco, in grado di pagare i debiti a breve.
Il capitale circolante netto è negativo per la cifra di £ 40,52 milioni, ed in miglioramento rispetto al 2017/18. In genere, la presenza di un capitale circolante netto positivo è indicatore della buona salute finanziaria di cui gode la società. Nel caso in questione a determinare la negatività influiscono i ratei e risconti passivi per £ 190,15 milioni.

Il Patrimonio Netto.

Il Patrimonio Netto è positivo ed è pari a £ 415,2 milioni (€ 463,1 milioni). Il 30 giugno 2018, il patrimonio netto era pari a £ 425,3 milioni dato originario e £ 427,1 milioni dato riclassificato.
Il decremento di £ 11,9 milioni, rispetto al dato riclassificato, è dovuto al decremento di £ 7,9 milioni della riserva utili e all’incremento delle riserve di copertura (“hedging reserve”), all’importo dei dividendi pagati e al risultato dell’esercizio.
La variazione della riserva utili è dovuta soprattutto al risultato positivo dell’esercizio per £ 18,8 milioni e al fatto che durante l’esercizio sono stati pagati dei Dividendi per £ 23.326.000.
La Società ha due classi di azioni ordinarie in circolazione: azioni ordinarie di Classe A e azioni ordinarie di Classe B, ciascuna con un valore nominale di $ 0,0005 per azione.
Al 30 giugno 2019, il capitale sociale emesso dalla Società comprendeva 40.570.967 azioni ordinarie di Classe A e 124.000.000 di azioni ordinarie della Classe B per un valore nominale complessivo di £ 53,000.

I mezzi propri finanziano il 27,8% dell’attivo (27,5 nel 2017/18).

L’indebitamento finanziario netto.



Il totale dei debiti finanziari lordi, al 30 giugno 2019, ammonta a £ 511,2 milioni (€ 570,22 milioni), mentre al 30 giugno 2018 erano pari a £ 495,77 milioni, con un incremento del 3,1%. La parte in USD del debito lordo aumenta da 492 milioni di USD a 505 milioni di USD. Solo £ 5,45 milioni (£ 9,1 milioni nel 2017/18) sono allocati tra le passività correnti. L’indebitamento finanziario lordo finanzia il 34,2% dell’attivo (32,1% nel 2017/18).
Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti risultano pari a £ 307,6 milioni (€ 343,1 milioni) e registrano un incremento del 27,1%.
L’indebitamento finanziario netto risulta pari a £ 203,6 milioni (€ 227,1 milioni) e registra un decremento del 19,1%, pari a £ 50,15 milioni, principalmente a causa dell’incremento delle disponibilità liquide. In ogni caso, l’indebitamento finanziario netto risulta abbondantemente inferiore al fatturato netto, senza plusvalenze.

Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA è diminuito da 1,4 a 1,2. Poiché tale rapporto si giudica positivamente quando è inferiore a 2 e, invece, quando supera 3, pone dei dubbi sulla sostenibilità del debito, sembrerebbe confermato il fatto che l’aumento esponenziale dei ricavi permette al Manchester United di rendere sostenibile l’indebitamento finanziario, anche se l’origine del debito non deriva dalla gestione caratteristica, ma è conseguenza di fattori esogeni, come l’operazione dell’acquisto a debito.

Il Rendiconto Finanziario.

Il Rendiconto finanziario del Manchester United nel 2018/19, evidenzia una generazione di liquidità della gestione, causata soprattutto dall’attività operativa, che è stata causata da parte della struttura del business caratteristico.



La variazione delle disponibilità liquide (compresi gli effetti dei tassi di cambio) è stata positiva per £ 56,36 milioni. 
Il Flusso di cassa netto derivante dall’attività operativa dell’esercizio è positivo per £ 244,78 milioni. Il Flusso di cassa netto da attività di investimento ha drenato £ 161,34 milioni. Per quanto riguarda le immobilizzazioni immateriali, risultano pagamenti per £ 178,17 milioni e incassi per £ 42,99 milioni.
Il Flusso di cassa generato dall'attività di finanziamento è stato negativo per £ 27,07 milioni; infatti, durante l’esercizio sono stati pagati dividendi per £ 23,326,000 e rimborsati prestiti per £ 3,750,000.

L’importo derivante dalle differenze di cambio su disponibilità liquide e mezzi equivalenti è stato pari a £ 9,25 milioni.

I Ricavi.



Il fatturato registra un incremento del 6,3%, assestandosi a £ 627,1 milioni (£589.8 milioni dato riclassificato 2017/18; £ 590 milioni dato non riclassificato 2017/18), pari a circa € 700,4 milioni, superando, per la prima volta, la soglia record dei 700 milioni di Euro di fatturato e per la quarta volta consecutiva, la soglia dei 600 milioni di Euro di fatturato.
Per quanto riguarda la composizione del fatturato netto, l’incidenza dei ricavi commerciali risulta pari al 46,8%; mentre i ricavi TV hanno inciso per il 38,4% e i ricavi da Match Day per il 17,7%.



Il grafico seguente mostra come nella composizione percentuale del fatturato dal 2012 prevalgano i ricavi commerciali.



I ricavi commerciali diminuiscono dello 0,2%, raggiungendo la cifra di £ 275,3 milioni (£ 275,8 milioni dato riclassificato e £ 276,1 milioni dato non riclassificato nel 2017/18). In base ai dati riclassificati, negli ultimi 5 anni, i ricavi commerciali sono cresciuti in media del 8,6% ad anno. I ricavi per sponsorizzazioni sono stati pari a £ 173,0 milioni, in linea con l'esercizio precedente, riflettendo minori entrate per il tour estivo più breve, che sono state compensate da un aumento delle entrate della sponsorizzazione sottostante. A proposito del contratto con Adidas nelle note del bilancio è scritto che la mancata partecipazione alla Champions League per due o più stagioni consecutive ridurrebbe anche i pagamenti annuali previsti dall'accordo con adidas del 30% del pagamento applicabile per l'anno in cui cade la seconda o l'altra stagione consecutiva di non partecipazione.
I ricavi dalle vendite al dettaglio, merchandising, abbigliamento e licenze di prodotto sono stati pari a £ 102,1 milioni, con un decremento di £ 0,7 milioni, pari allo 0,7%, rispetto all'anno precedente.
Durante l’anno 2018/19 sono stati annunciati 10 accordi commerciali. I fan ed i follower globali sono aumentati alla cifra di 1,1 miliardi, come misurato da Kantar. E’ stata annunciata la Partnership con Harves China.
I ricavi TV ammontano a £ 241,21 milioni (£ 194,1 milioni nel 2017/18) e risultano aumentati del 5,2%. La causa è da ricercare principalmente nella migliore performance in UEFA Champions League rispetto all'anno precedente.

I ricavi da gare sono pari a £ 110,8 milioni (£ 109,8 milioni nel 2017/18), pari a circa € 123,6 milioni, e risultano aumentati dello 0,9%, per aver disputato una partita in più di Uefa Champions League e una partita in meno di per trofei nazionali.

I Costi operativi.

I costi operativi totali sono cresciuti del 6,9% e ammontano £ 602,9 milioni (£ 564 milioni nel 2017/18), pari a circa € 672,5 milioni.
Il costo del personale è aumentato del 12,3%, da £ 295,9 milioni a £ 332,35 milioni (€ 370,7 milioni), a causa dell'aumento dei salari della prima squadra, a seguito degli investimenti nella prima squadra.
L’organico è aumentato da 922 a 940 persone.
Il Gruppo impiega inoltre circa 3.340 lavoratori temporanei nei giorni delle partite (2018: 3.858; 2017: 2.053), i cui costi sono inclusi nelle spese per benefici ai dipendenti.
L’incidenza del costo del personale sul fatturato, escluse le plusvalenze, è del 53%, mentre nell’esercizio precedente era del 50,2%. Sono percentuali “virtuose” che rientrano nei limiti stabiliti dal Fair Play Finanziario, grazie all’elevato fatturato.
Le svalutazioni aumentano da £ 10,76 milioni a £ 12,8 milioni e l'ammortamento dei calciatori ammonta a £ 125,5 milioni (€ 140 milioni), con un decremento dell’8,4%.

Gli oneri straordinari dell'esercizio sono stati pari a £ 19,599,000 e sono relativi al risarcimento dell'ex allenatore Mourinho e ad alcuni membri del personale tecnico per la perdita del mandato. I costi eccezionali dell'esercizio precedente erano pari a £ 1,9 milioni, in relazione al valore attuale dei contributi aggiuntivi che il Gruppo avrebbe dovuto pagare per compensare l'aumento del deficit del regime pensionistico della Football League in base all'ultima valutazione attuariale triennale al 31 agosto 2017.

Per quanto riguarda il risultato economico da cessione di calciatori, si è verificata un’eccedenza di plusvalenze per £ 25,8 milioni (£ 18,1 milioni nel 2017/18), pari a € 28,77 milioni.  L'utile da cessione delle immobilizzazioni immateriali dell'esercizio si riferisce principalmente alle cessioni di
Blind (Ajax), Johnstone (West Bromwich Albion) e Fellaini (Shandong Luneng); mentre. Il risultato delle cessioni di calciatori per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2018 era principalmente correlato alla cessione di Januzaj (Real Sociedad) e a bonus vari.

La gestione finanziaria.
Gli oneri finanziari netti per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2019 sono stati di £ 22,5 milioni, in aumento di £ 4,4 milioni, pari al 24,3%, rispetto all'esercizio chiuso al 30 giugno 2018. L'aumento è dovuto alle perdite non realizzate su cambi su prestiti USD non coperti

I proventi finanziari lordi risultano diminuiti da £ 6,19 milioni a £ 2,9 milioni (€ 3,3 milioni).
Gli oneri finanziari lordi risultano diminuiti da £ 24,2 milioni a £ 25,47 milioni (€ 28,4 milioni).

Il Breakeven Result

Il risultato prima delle imposte è positivo per £ 27,47 milioni, pari a circa 30,6 milioni di Euro. Nel 2017/18 era positivo per £ 26 milioni; nel 2015/16 era positivo per £ 56,5 milioni.
Pertanto, si otterrebbe un risultato aggregato positivo di £ 110,1 milioni.

Le imposte sul reddito.

Le imposte sul reddito risultano negative per £ 8,59 milioni. Nel 2017/18 erano negative £ 63,4 milioni.

Nel 2017/18 a seguito della diminuzione dell'aliquota dell'imposta sul reddito delle società federali degli Stati Uniti è diminuita dal 35% al 21%, a causa dell'approvazione della riforma fiscale degli Stati Uniti il 22 dicembre 2017, si è proceduto alla rideterminazione della posizione fiscale differita USA esistente nel periodo fino al 31 dicembre 2017. Come conseguenza, l'onere fiscale per l'esercizio chiuso al 30 giugno 2018 includeva una svalutazione contabile, non monetaria, pari a £ 48,8 milioni. Di conseguenza, ciò ha comportato una perdita per i dodici mesi chiusi al 30 giugno 2018 e anche una perdita per azione di base e diluita.

Il Risultato Netto.

Dopo il calcolo delle imposte, nel 2018/19, si è registrato un risultato netto positivo per £ 18,88 milioni.
Nel 2017/18, il risultato netto dell'esercizio era negativo per £ 37,27 milioni e nel 2016/17 era positivo per £ 39,2 milioni.

Prospettive

Per quanto riguarda le prospettive per l'esercizio 2019/2020, senza la partecipazione alla Champions League, gli amministratori del gruppo Manchester United plc prevedono: Ricavi in diminuzione intorno a £ 560/580 milioni e un EBITDA positivo tra 155 a 165 milioni di sterline.

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