Luca Marotta
Anche il bilancio consolidato di AC Milan SpA, relativo all’esercizio 2020/21, come i bilanci di tutte le società di calcio, ha subito le conseguenze negative della pandemia COVID-19, come lo svolgimento delle partite senza pubblico, chiudendo con una perdita consolidata di € 96,4 milioni.
Il bilancio consolidato al 30 giugno 2021 del Gruppo Milan evidenzia
una rilevante perdita consolidata netta di € 96,4
milioni, che potrebbe segnare un’inversione di tendenza, rispetto ai
precedenti esercizi (-€ 194,6 milioni
nel 2019/20; -€ 146 milioni nel 2018-19; -€ 126 milioni nel 2017-18). Il patrimonio netto di gruppo risulta positivo per € 67,29 milioni e la posizione
finanziaria netta consolidata, al 30 giugno 2021, risulta negativa per 101,6 milioni.
La perdita dell’esercizio 2020/21, nettamente inferiore a quelle degli esercizi precedenti, sembra
segnare un’inversione di tendenza, corroborata dal risultato sportivo
conseguito, foriero dell’apporto dei ricavi della UEFA Champions League per
l’esercizio 2021-2022, che potrà godere anche dei ricavi da gare per l’apertura
parziale al pubblico. Altro aspetto importante è l’attenzione prestata al
contenimento dei costi, che si è manifestata in sede dei rinnovi contrattuali
con i calciatori.
La variazione del risultato netto consolidato dell’esercizio
2020/2021 rispetto al 2019/2020 è dipesa da maggiori ricavi per cessione diritti TV per 74,9 milioni di Euro, che
sono aumentati anche per la contabilizzazione nel 2020/21 delle partite della
stagione sportiva 2019/20 di sputate a luglio e agosto 2020.
La riduzione della perdita è dipesa anche da minori ammortamenti dei diritti pluriennali
calciatori per 28,97 milioni di Euro, minori svalutazioni dei diritti
pluriennali calciatori per 18 milioni di Euro, maggiori proventi da
sponsorizzazioni per 16,8 milioni di Euro e minori minusvalenze da cessione di
diritti calciatori per 2,5 milioni di Euro.
L’entità dello squilibrio economico ha reso come probabile,
per stessa ammissione degli Amministratori, il rischio di irrogazione sanzioni
da parte dell’UEFA per violazione della regola del pareggio di bilancio,
nonostante il fatto che la stagione 2020/2021 sarà valutata unitamente alla
stagione 2019/2020.
Dal punto di vista
sportivo, nella stagione sportiva 2020/21, il Milan è giunto al secondo
posto nel campionato italiano di Serie A (6° nel 2019/20), maturando il
diritto per l’accesso alla fase a gironi della UEFA Champions League 2021-2022. Per quanto riguarda la Coppa Italia ha raggiunto i
quarti di finale.
Nel 2020/21,
il Milan ha partecipato alle competizioni europee, raggiungendo gli ottavi di
finale della competizione Uefa Europa League, eliminato dal Manchester United.
La continuità
aziendale.
Le prime tre voci del bilancio da controllare in tema di
continuità aziendale, intesa come attitudine dell’impresa a durare nel tempo, sono
il risultato economico dell’esercizio; il patrimonio netto e la posizione
finanziaria netta. La perdita
consolidata dell'esercizio 2020/2021 risulta pari ad € 96,4 milioni, il patrimonio
netto consolidato risulta positivo
per € 67,3 milioni e la posizione finanziaria netta consolidata,
al 30 giugno 2019, risulta negativa per 101,6
milioni, in lieve miglioramento rispetto all’esercizio precedente.
Di fatto, tali numeri richiedono il supporto di una
proprietà disposta a supportare finanziariamente il club.
Infatti, la Proprietà ha garantito il supporto di una
proprietà per un periodo di 12 mesi a partire dalla data di approvazione del
bilancio.
Per fronteggiare il rischio di liquidità, che riguarda la
difficoltà nel reperire fondi per far fronte agli impegni, il socio “Rossoneri
Sport Investment Luxembourg S.à. r.I.”, ha effettuato versamenti in conto
capitale per complessivi Euro 129,5 milioni a favore della capogruppo A.C.
Milan S.p.A...
In base ai fatti citati, gli Amministratori hanno
predisposto il bilancio consolidato nella prospettiva della continuità
aziendale.
Nella Relazione della Società di Revisione di E.Y. SpA è
scritto: “siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da
parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale”. Tuttavia la Relazione contiene un richiamo di
informativa sui paragrafi “Continuità Aziendale” della Relazione sulla Gestione
e della Nota Integrativa del bilancio consolidato.
La Struttura dello
Stato Patrimoniale.
Il 61,6% dell’attivo è rappresentato da immobilizzazioni. I
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori incidono per il 39,4% sul totale dell’attivo. La voce
terreni e fabbricati incide sul totale dell’attivo per il 15,1%.
Le immobilizzazioni immateriali ammontano ad Euro 179.314.000 (€219.027.000 nel 2019/20).
I crediti dell’attivo circolante risultano pari ad € 128.474.000
(€ 129,9 milioni nel 2019/20); mentre, i debiti totali sono pari ad € 285.561.000
(€ 281,7 milioni nel 2019/20).
Il Capitale circolante netto è negativo per 98,58 milioni a
causa del prevalere del passivo corrente sull’attivo corrente.
La
riclassificazione che emerge dalla tabella seguente evidenzia l’incidenza dei
diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sull’attivo e l’incidenza
dei debiti finanziari tra le fonti di finanziamento pari al 10,5%. Nella sostanza
si può affermare che al 30.06.2021 il Milan
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, è pari a 0,2. Al 30.06.2020 tale rapporto era 0,1.
L’equity ratio è positivo per il 16,6%; le passività
finanziano l’attivo per l’83,4%, pertanto è finanziato prevalentemente dal
capitale di terzi
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, grazie
ai versamenti in conto capitale effettuati dalla proprietà, anche
nell’esercizio 2020/2021, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,2 (1,1 nel 2019/20), ciò vuol dire
che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i
debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità corrente è pari a
0,58 (0,42 nel 2019/20), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe
in grado di pagare i debiti a breve.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale indicatore, è l’indicatore più importante del Fair Play
Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio
finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte
agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente
con l’indice di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti
considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed
esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività
Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i
Debiti verso soci postergati ed infruttiferi.
Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 0,59,
inferiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A. Tuttavia bisognerà
considerare quella che sarà prevista per l’iscrizione 2020/21. La soglia minima è aumenta nel corso degli
anni, e per la stagione 2021/22 è stata fissata inizialmente a 0,8, ma è stata
abbassata a 0,6 per il solo mercato estivo a causa degli effetti economici
della pandemia COVID-19.
Nel
caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima si sarebbe potuto
colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale;
aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti
postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due
indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto ridurre l’importo
da colmare di 2/3.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale
domanda: quanto è stato investito e quanto è stato fatturato? Considerando come
ricavi operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma
dell’attivo iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore
risulterebbe pari al 59,17%,
pertanto ogni 100 Euro investiti si sono incassati 59,17 Euro, che è un segnale
di una rotazione degli investimenti effettuati, superiore a 1 anno e mezzo,
meno del 2019/20..
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon
funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato,
vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e
le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, comprensivo della
gestione straordinaria, e come attivo la semisomma delle attività iniziali e
finali, risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si perderebbero, prima del
calcolo degli interessi e delle tasse, circa 22,5 Euro, meno del 2019/20.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto consolidato è positivo per € 67,3 milioni;
mentre, al 30.06.2020 il patrimonio netto consolidato era positivo per € 34,12
milioni. La variazione positiva di € 37,1 milioni è dipesa dai versamenti in
conto futuro aumento del capitale e dalla perdita consolidata di € 96,4
milioni.
Durante l’esercizio 2020/21, risultano effettuati versamenti del socio di maggioranza in
conto futuro aumento di capitale sociale per complessivi 129,5 milioni di Euro.
Nell’esercizio 2019/20, furono effettuati versamenti del socio
di maggioranza in c/capitale e/o coperture perdite per € 145.000.000, per ripristinare
le condizioni di equilibrio patrimoniale, sanando la situazione di deficit
patrimoniale del 30.06.2019.
Il Capitale sociale al 30.06.2021 ammonta a € 113.443.200 e
risulta invariato rispetto al 30.06.2020, così anche la Riserva Sovrapprezzo
azioni, pari a € 31.020.000, risulta invariata.
L’Indebitamento
Finanziario Netto.
Il valore della Posizione Finanziaria Netta, risulta inferiore
al valore della produzione e al fatturato netto, senza plusvalenze.
Le disponibilità liquide sono pari a € 23,59 milioni (€
11,28 milioni nel 2019/20).
L’importo dei debiti finanziari è composto da debiti bancari per € 41.375.000 (€ 6 mila nel
2019/20), che sono relativi al finanziamento bancario erogato a Casa Milan S.r.l.
da Unicredit S.p.A. e debiti vs altri finanziatori per € 83,84 milioni.
L’importo dei debiti verso altri finanziatori pari a € 83.843.000
(€ 115.170.000 nel 2019/20) riguarda i debiti verso società di factoring per
anticipazioni di crediti futuri per contratti audiovisivi e per crediti futuri
per contratti derivanti dalle campagne trasferimenti estere.
Il grafico mostra l’evoluzione del rapporto tra debiti finanziari
e attivo. Tale rapporto, dal 2008 al 2016, non è sceso mai al di sotto del 50%.
Invero, l’esercizio
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 58,82 milioni (€ 55,76 milioni al 30.06.20).
Tali crediti si riferiscono: per
13.719.000 verso Seville Futbol Club per Jesus Joaquin Fernandez Saenz de la
Torre “Suso”; per 13.066.000 verso Olympique
Lyonnais per Lucas Tolentino Coehlo De Lima “Paquetà”; per 12.151 migliaia di
Euro (16.120 migliaia di Euro al 30 giugno 2020) ai crediti verso la Lega
Nazionale Professionisti, quale saldo attivo delle diverse campagne
trasferimenti; per € 12.151.000 (€ 16.120.000 al 30.06.20) verso la Lega
Nazionale Professionisti; per € 7.809.000 (invariato rispetto al 30.06.20)
verso Herta BSC per Piatek Krzysztof; per € 6.000.000(€ 12.000.000 al 30.06.20)
verso Wolverhampton Wanderers per Patrick Cutrone; per € 2.850.000 (€ 5.700.000
al 30.06.20) verso Club Atlético de Madrid per Kalinic Nikola; per 2.011.000 (€
3.500.000 al 30..06.20 verso LOSC Lille per Embalo Djalo; per € 974.000 verso
la società Club Atletico de Madrid per Kalinic Nikola; per € 50.000 verso FC
Bayern Munchen per Lenny Alexander Borges; per € 184.000 (€ 315.000 al 30.06.20)
“meccanismo di solidarietà”.
Il vecchio credito verso il Real Zaragoza S.A.D., per De
Oliveira Ricardo, ammontante originariamente a 3 milioni, è completamente
coperto dal fondo svalutazione crediti, per rischio di inesigibilità.
I debiti verso Enti
settore specifico ammontano a € 59,49 milioni. I debiti verso
Da notare che Mike Petterson Maignan è stato acquistato
prima del 30.06.2021 per la stagione sportiva 2021/22 anche per far fronte alla
cessione a “parametro zero” di Donnarumma, che si è svincolato non rinnovando.
Considerando il saldo delle poste di crediti e debiti
derivanti da operazioni di calciomercato, la situazione dell’indebitamento
finanziario netto, ai fini del Financial Fair Play, peggiorerebbe solamente di
€ 673 mila.
Occorre evidenziare che la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia
regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide
integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata
ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti
fiscali e previdenziali non correnti. In genere tali debiti riguardano le
rateizzazioni pluriennali col fisco.
In considerazione dell’assenza di tale fattispecie,
l’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario pari a € 102,3 milioni risulta inferiore al
volume dei ricavi e sarebbe conforme
a quanto auspicato dalla normativa.
Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto
la nozione di “Relevant Debt”. La
nozione di debito rilevante (“Relevant
Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito
direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello
stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni
dopo la data in cui il debito l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere
superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della
differenza tra valore e costi della produzione.
Nel caso dell’AC
Milan non figurano debiti per la costruzione dello stadio.
Debiti verso
dipendenti, Fisco ed Enti previdenziali.
I debiti verso tesserati e dipendenti ammontano a € 19.287.000
(€ 13.748.000 nel 2019/20) e si riferiscono a premi e mensilità saldate
regolarmente nei tempi previsti dalle regole. Come previsto anche dal Financial
Fair Play. La variazione rispetto al 2019/20 è attribuibile soprattutto ai bonus
variabili riconosciuti a tesserati e dipendenti sulla base dei risultati della
stagione 2020/2021.
I debiti verso amministratori e sindaci ammontano a € 90
mila (€ 207 mila nel 2019/20).
I debiti tributari, complessivi sono pari a € 19.200.000 (€ 22.658.000
nel 2019/20) e riguardano debiti IRPEF per ritenute sui redditi di lavoro, per
Euro 17.571.000 (€ 22.636.000 nel 2019/20); Debiti per imposte correnti per €
844.000; Debiti verso l’Erario per Iva per € 603.000 e Altri debiti tributari e
ritenute per € 183.000.
La variazione rispetto al 2019/20 è dipesa dalla fruizione
nel 2019/20 della sospensione dei versamenti contributivi e previdenziali da
pagare nel periodo aprile – giugno 2020 come previsto dal D.L. Rilancio
34/2020. Il pagamento dei versamenti in questione è ripreso dal 16 settembre
2020 in base alla rateizzazione concessa dal D.L. 104/2020 (c.d. Decreto
Agosto).
Le ritenute previdenziali risultano pari a € 3.829.000 (€ 2.619.000
nel 2019/20). Anche per tali ritenute la variazione rispetto al 2019/20 è
dipesa dalla fruizione nel 2019/20 della sospensione dei versamenti
contributivi e previdenziali da pagare nel periodo aprile – giugno 2020 come
previsto dal D.L. Rilancio 34/2020. Il pagamento dei versamenti in questione è
ripreso dal 16 settembre 2020 in base alla rateizzazione concessa dal D.L.
104/2020 (c.d. Decreto Agosto).
I fondi rischi, pari
a € 18.667.000 (€ 24.484.000 nel 2019/20), contengono lo stanziamento di oneri
di ristrutturazione del personale e ulteriori rischi. Gli utilizzi effettuati
pari a Euro 14.169.000 riguardano le transazioni concluse con personale
sportivo con il quale era stato anticipatamente interrotto il rapporto nel 2019/20.
Il Valore della
“Rosa”.
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, come valore contabile netto, sono diminuiti di € 26,75 milioni da € 186,7 milioni a € 159,95 milioni. Il 31.12.2014, toccarono il livello minimo pari a € 72,1 milioni.
Dopo aver toccato il valore contabile netto più elevato, nel
2018/19, con 232,2 milioni di Euro, nel 2019/20 e nel 2020/21 si registrano
valori in continua riduzione.
Rispetto all’esercizio precedente, il decremento nel valore
contabile netto della rosa calciatori di € 26,75 milioni, rispetto alla data
del 30.06.2020, è dovuto al fatto che per i diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori sono stati investiti 69,17 milioni di Euro, sono
stati ceduti calciatori con un valore contabile residuo di € 28,4 milioni e
sono stati calcolati ammortamenti per 65,6 milioni di euro e svalutazioni per 1,8
milioni di Euro.
L’investimento nell’acquisto
di calciatori, fatto nel 2020/21, pari a 69,17 milioni è stato più basso
rispetto a quello del 2019/20 pari a 99,37 milioni.
Nella sessione estiva relativa ai trasferimenti di
calciatori, svoltasi dal 1° luglio al 31 agosto 2021, sono stati effettuati gli
acquisti a titolo definitivo e/o temporaneo con diritto di riscatto dei
seguenti calciatori: Tonali Sandro, Abdelkader Diaz, Bakayoko Tièmouè, Ballo
Fodè, Florenzi Alessandro, Giroud Olivier Jonathan, Maignan Mike Peterson,
Messias Junior Walter, Pellegri Pietro, Tomori Oluwafikayomi e Adli Yacine.
Per quanto riguarda le operazioni di cessione a titolo
definitivo e/o temporaneo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei
calciatori sono state effettuate le seguenti cessioni: Hauge Jens Petter, Laxalt
Suarez Diego
Sebastian, Abanda Mfomo, Caldara Mattia, Pobega Tommaso e
Adli Yacine.
Sono stati risolti consensualmente i contratti con il
calciatore Murati Emir, i cui effetti economici sono stati già recepiti nel
bilancio chiuso al 30 giugno 2021.
Rendiconto
Finanziario
I Flussi generati dalla gestione operativa sono stati positivi per Euro 2,39 milioni.
I Flussi assorbiti dall’attività
di investimento ammontano a Euro 129.632.000, di cui Euro 69.177.000 per
acquisto calciatori ed Euro 10.479.000 per disinvestimenti realizzati con Cessione
diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori.
Notevole risulta l’importo degli investimenti in
Immobilizzazioni mate riali, che ammontano a Euro 54.726.000.
I Flussi generati dall’attività
di finanziamento sono positivi per Euro 139.541.000, soprattutto grazie
ai versamenti in conto futuro aumento di capitale sociale per
complessivi 129,5 milioni di Euro.
La variazione di disponibilità liquide è stata positiva per
Euro 1.243.000.
La Gestione Economica.
La gestione economica caratteristica evidenzia il prevalere
dei costi della produzione sul valore della produzione per 86,3 milioni di Euro,
in peggioramento di 31,5 milioni.
Il valore della produzione ammonta a € 261.092.000 (€ 192.317.000 nel 2019/20). Il
confronto con l’esercizio 2019/20, segna un incremento di 68,8 milioni di Euro,
pari al 35,76%, dovuto soprattutto a maggiori ricavi per cessioni Diritti TV
causati dallo svolgimento di partite della stagione sportiva 2019/20,
contabilizzati nel 2020/21.
I costi della produzione, ammontano ad € 347.415.000 (€ 378.916.000 nel 2019/20). Il
confronto con l’esercizio 2019/20, segna un decremento di 31,5 milioni di Euro,
pari all’8,31%, dovuto soprattutto al decremento di € 44.534.000 degli
ammortamenti.
Nella sostanza il confronto con l’esercizio precedente,
mostra un decremento dei costi della produzione in contrapposizione all’incremento
dei ricavi, diminuendo la situazione esistente di squilibrio economico strutturale.
Tuttavia nell’esercizio 2020/21 lo squilibrio economico è stato amplificato dai
provvedimenti per contrastare la pandemia COVID-19, con la disputa delle
partite a porte chiuse e la chiusura di negozi per la vendita del materiale di
merchandising, che come conseguenza principale ha determinato l’azzeramento
della voce ricavi da gare.
I Ricavi.
I ricavi da gare ammontano a € zero (€ 23,62 milioni nel 2019/20).
I proventi da
cessione diritti televisivi complessivi ammontano a € 138.261.000 (€
63.385.000 nel 2019/20). L’aumento, rispetto al 2019/20,
è dovuto a 5 partite casalinghe della stagione sportiva 2019/20, che sono state
disputate dopo il 30 giugno2020, contabilizzate nel 2020/21, inoltre i proventi
da competizioni europee ammontano a € 16.404.000, che nel 2019/20 erano paria zero.
Tra i proventi vari sono allocati per € 8.975.000 (€ 8.734.000
nel 2019/20) i “corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del diritto
di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di AC Milan relative a
specifiche stagioni sportive”.
Il bilancio 2020/21 espone proventi da sponsorizzazioni pari a € 53.991.000 (€ 36.683.000 nel 2019/20).
Lo Sponsor Ufficiale
Emirates contribuisce con € 14.200.000,
(€ 14.000.000 nel 2019/20).
Lo Sponsor Tecnico
Puma International Sports Marketing B.V. ha contribuito con € 13.108.000 (€ 10.965.000 nel 2019/20).
Gli Sponsor Istituzionali, i Fornitori Ufficiali e i Partner
commerciali hanno contribuito con € 657 mila (€ 590 mila nel 2019/20).
Nei proventi da sponsorizzazioni figurano anche i proventi
derivanti dalla vendita di pacchetti promo-pubblicitari multi-prodotto a vari
partner commerciali; per Euro 26.026.000 (€11.127.000 nel 2019/20), riguardanti
sponsor come Socios Service L.t.d., A2A Energia
S.p.A., Banco B.P.M. S.p.A., Dazn
L.t.d., Electronic Arts Inc., Giuliani S.p.A., La Molisana
S.p.a., Radio Studio 105 S.p.A., Royal Forex L.t.d., Salumificio Fratelli
Beretta S.p.A., Skrill L.t.d., Snaitech S.p.A., Star Casinò Media and
Entertainment L.t.d., Tianyu Technology Inc. e Trenitalia S.p.A. L’incremento
di € 14.899.000 circa è dovuto alla stipula di nuovi contratti con primari
partner commerciali.
I Proventi commerciali e royalties, risultano pari a 11.237.000
Euro (€ 15,56 milioni nel 2019/20) e riguardano il contratto con Puma
International Sports Marketing B.V. e ai contratti di
licencing con Balocco S.p.A., Euro Publishing S.r.l., Seven
S.p.A., Sicem S.p.A., Staff 3000 S.r.l., Stilscreen S.r.l., The Reputation
Exchange P.L.C. ed E.P.I.S.r.l..
La distribuzione del fatturato netto mostra come i ricavi
commerciali siano una importante fonte di ricavo per il Milan, la cui incidenza
è pari al 28%; tuttavia nel 2020/21, a causa della sospensione del campionato
nel 2019/20, i diritti TV delle partite 2019/20 disputate a luglio e agosto
2020 sono stati contabilizzati nell’esercizio 2020/21, facendo aumentare l’incidenza
dei ricavi TV, al 59,4% ribadendo che tali ricavi costituiscono la principale
fonte di ricavo. Invero, nel 2019/20, nonostante la riduzione, per la sospensione,
come nel 2019/20, emergeva che i proventi televisivi erano la prima fonte di
ricavo col 38,6%; (48,7% nel 2018/19). In ottica futura bisogna considerare
anche che i ricavi commerciali dipendono dal “brand”, che a sua volta dipende
anche dai risultati sportivi, che stanno registrando un’inversione di tendenza
nel senso positivo.
La voce Proventi vari, pari a Euro 8.975.000 (€ 8.881.000
nel 2019/20), include i corrispettivi rivenienti dalla concessione a terzi del
diritto di sfruttamento delle immagini delle partite casalinghe di A.C. Milan
relative a specifiche stagioni sportive (c.d. “Library Milan”) per € 8.714.000
(€ 8.734.000 nel 2019/20).
La voce Ricavi e proventi diversi, pari a Euro 20.097.000 (€15.965.000
nel 2019/20), comprende: riaddebiti diversi per € 305 mila; i corrispettivi
rivenienti dalla fatturazione alla società collegata M-I Stadio S.r.l. per
l’utilizzo di alcuni spazi interni ed esterni presso lo stadio San Siro di
Milano, in virtù di un contratto per l’importo di € 725.000 (€ 725.000 nel 2019/20);
€ 14.735.000 (€ 7.707.000 nel 2019/20) a titolo di utilizzo del fondo rischi,
accantonato nei precedenti esercizi; sopravvenienze attive per Euro € 3.123.000 (€
5.165.000 nel 2019/20) e € 521 mila (€ 808 mila nel 2019/20) rimborsi
assicurativi conseguenti ad infortuni subiti da calciatori della prima squadra
del Milan.
Il Player Trading.
L’attività relativa alla gestione economica dei diritti pluriennali dei calciatori è risultata negativa per € 52,29 milioni. Nella sostanza, le plusvalenze non sono riuscite a pagare gli ammortamenti e le svalutazioni calciatori.
Le plusvalenze ammontano a € 20,19
milioni. La plusvalenza più elevata è stata quella relativa a Jesús Joaquín
Fernández Sáenz de la Torre “Suso”, ceduto al Sevilla Futbol Club per € 20.578.000,
con una plusvalenza di € 20.180.000.
I ricavi per la
cessione temporanea di calciatori ammontano a € 63 mila e riguardano il
prestito di Alexander Borges FC Bayern Munchen per € 50 mila ed Emir Murati al
Pro Sesto 1913 per € 13.000.
Gli Altri proventi di
gestione pari a € 8,13 milioni riguardano: per € 5 milioni il corrispettivo
variabile riconosciuto dal Brescia Calcio per il calciatore Sandro Tonali; per € 1 milione ai corrispettivi variabili
riconosciuti dall’Atalanta B.C. per il raggiungimento dei target
contrattualmente previsti dai calciatori Mattia Caldara e Matteo Pessina; per €
974 mila il corrispettivo riconosciuto sulla rivendita del calciatore Nikola
Kalinic al Club Atletico de Madrid; per €
490 mila i corrispettivi variabili riconosciuti dal Sevilla Futbol Club per il
raggiungimento del target contrattualmente previsto dal calciatore Jesús
Joaquín Fernández Sáenz de la Torre “Suso”; per € 378 mila (274 mila nel 2019/2020)
il contributo di solidarietà ricevuto da diversi club per il trasferimento di Calciatori
che hanno militato nelle squadre del Milan nel periodo di età compresa tra i 12
e 23 anni; per 244 mila i corrispettivi
variabili riconosciuti dall’Herta BSC per il raggiungimento del target previsti
per Krzysztof Piatek; per 47 mila ai corrispettivi variabili riconosciuti dal
Celtic F.C. per il raggiungimento del target previsti prer Diego Sebastian
Laxalt Suarez.
I costi per acquisizioni temporanee, pari
a € 11.821.000 (€ 3.438.000 nel 2019/20), riguardano principalmente: Sandro Tonali (Brescia) per € 10.000.000;
Tomori (Chelsea) per € 597.000; Soualiho Meité (Torino) per € 500.000; Dalot (Manchester United) per € 486
mila e Brahim Abdelkader Díaz (Real
Madrid) per € 200 mila.
Le minusvalenze ammontano a € 2.224.233. La minusvalenza
maggiore è stata quella della risoluzione consensuale di Musacchio Mateo Pablo per
€ 2.214.942.
Gli ammortamenti
dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono stati pari a € 65.624.182
(€ 94.601.000 nel 2019/20). Si
sono registrate delle svalutazioni per Euro 1.864.000 (€ 19,85 milioni nel 2019/20)
relative a minusvalenze per risoluzioni consensuali e cessioni con minusvalenze
di alcuni calciatori, ceduti dopo la chiusura del bilancio, di cui € 1,75
milioni per Laxalt.
I Costi.
Il costo del personale
è stato pari a € 162,2 milioni (€ 160,88 milioni nel 2019/20). Il costo del
personale mostra un’incidenza sul valore della produzione del 64,99% (83,65%
nel 2019/20), che aumenta al 72,9% (98% nel 2019/20), se si considerasse il
fatturato al netto di plusvalenze.
I costi per tesserati ammontano a € 141.133.000 (€
144.977.000 nel 2019/20).
Il rapporto tra costo dei tesserati e fatturato netto è del
60,6% (88,3% nel 2019/20).
Il rapporto tra costo del personale tesserato e valore della
Rosa è pari a 0.88.
Gli
ammortamenti e svalutazioni totali
sono stati pari a € 81.149.000 (€ 125,68
milioni nel 2019/20, con un’incidenza sul valore della produzione del 31,08%. Le
svalutazioni sono pari a € 1.864.000 (€ 19.851.000 nel 2019/20). Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a € 74.074.000 (€
103.42 milioni nel 2019/20), di cui € 65,62 milioni (€ 94,6 milioni nel 2019/20)
per ammortamento diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori. Gli
ammortamenti delle immobilizzazioni materiali risultano pari a € 1.666.000 (€
996.000 nel 2019/20).
I costi per godimento beni di terzi ammontano a € 8.681.000 (€
10.035.000 nel 2019/20). Tali costi comprendono affitti passivi per € 6.552.000
(€ 7.971.000 nel 2019/20), di cui € 4.000.000
per l’affitto dello stadio (€ 4.739.000
nel 2019/20); €
2.552.000 (€ 3.231.000 nel 2019/20) per i costi per locazione immobili e
servizi accessori che la controllata Milan Real Estate S.p.A. mette a
disposizione dei calciatori e di alcuni dipendenti del Gruppo Milan.
L’affitto dello stadio comprende € 1.371.000 per lavori di
ammodernamento che saranno scomputati una volta terminati i lavori.
La voce Noleggi e altre locazioni, pari a € 2.129.000 (€ 2.064.000
nel 2019/20), riguarda soprattutto il noleggio di mezzi di trasporto ed
attrezzature per uso aziendale.
I
costi per servizi pari a € 51.019.000
(€ 51.957.000 nel 2019/20) comprendono consulenze e collaborazioni per € 5.239.000
(€ 6.321.000 nel 2019/20) relative a parcelle per consulenze professionali
amministrative e commerciali, nonché le provvigioni ad intermediari del Gruppo
Milan. I costi generali dell’attività
sportiva risultano apri a € 23.049.000 (€ 23.876.000 nel 2019/20). Tali costi riguardano i costi per gli
osservatori, le consulenze tecnico-sportive, che sono diminuiti da € 14.533.000
a € 11.604.000, per l’ingresso in
società di nuove figure tecniche,
nel dettaglio i costi per agenti sportivi e costi accessori per la campagna trasferimenti
sono diminuiti da € €6.942.000 a € 4.458.000.
Gli Emolumenti ad
organi sociali, diminuiscono da € 3.784.000 a € 3.633.000 ed includono gli emolumenti agli Amministratori e
Sindaci ed il compenso all’Organismo di Vigilanza e Controllo per lo svolgimento
delle loro funzioni presso le società del Gruppo Milan.
Le spese per le gare in trasferta sono aumentate
da € 2.285.000 a € 2.475.000.I premi assicurativi per assicurare il patrimoni
calciatori risultano pari a € 2.403.000.
E’ stato effettuato un accantonamento per € 8.352.000 (€ 9.858.000
nel 2019/20) a fondi rischi, riguarda lo stanziamento di oneri futuri relativi a personale sportivo e non
sportivo e l’integrazione dello stanziamento F.do UEFA..
La differenza tra
costo e valore della produzione è negativa per € 186.599.000 (-€ 186.599.000 nel 2019/20).
La Gestione finanziaria
è negativa per € 3.257.000 (-€
6.337.000 nel 2019/20).
Gli interessi passivi su altri finanziamenti aumentano da € 2.516.000
a € 3.270.000. Altri interessi e oneri finanziari ammontano a € 1.315.000 (€
4.388.000 nel 2019/20).
Il Punto di Pareggio.
Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2019/20 dovrà essere valutato insieme al bilancio
2020/21, a causa della Pandemia Covid-19.
Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la
perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli
esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti
per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del
periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti
contrattuali.
La UEFA stessa ha comunicato che ai fini del Regolamento del
Fair Play Finanziario, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come
un unico periodo il bilancio 2019/20 e 2020/21.
Il risultato prima delle imposte 2020/21 è negativo per € 91,55
milioni.
Nel 2019/20 è stato negativo per € 194,6 milioni.
Nel 2018/19 è stato negativo per € 142,2 milioni.
Nel 2017/18 è stato negativo per 121,2 milioni.
La somma algebrica del risultato prima delle imposte per il 2017/18,
2018/19, 2019/20 e il 2020/21; è
negativa per € 547,7 milioni tuttavia il 2020/21 andrà valutato unitamente al
2019/20.
L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione
del “Break-even result” ai fini del Financial Fair Play. Da tale risultato si possono escludere i costi
per il settore giovanile, la squadra femminile, gli altri ammortamenti che non
riguardino i calciatori.
Gli Amministratori ritengono probabile il rischio di
irrogazione sanzioni da parte dell’UEFA per violazione della regola del
pareggio di bilancio e per questo hanno lasciato iscritto in bilancio il fondo
rischi relativo.
Il saldo delle imposte, è negativo per 4,86
milioni di Euro e comprende IRAP per 3,1 milioni Euro e 1,5 milioni di
Euro di imposte anticipate.
Di conseguenza, il risultato consolidato del Gruppo Milan
dell’esercizio 2020/21 presenta la perdita di €
96.416.000 milioni di Euro.
Conclusioni.
Per il Milan risultano fondamentali e vitali i continui
apporti di mezzi propri, mediante versamenti in conto capitale, da parte della
proprietà.
Il COVID ha contribuito al
permanere dello squilibrio economico esistente.
Sembra che l’esercizio 2020/2021 segni
un’inversione di tendenza, la qualificazione alla fase a gironi della UEFA
Champions League 2020-2022 comporterà un importante aumento dei ricavi. Per il
2021/2022, altro aumento di ricavi proverrà dalla
possibilità di ammettere un maggior numero di spettatori negli stadi per assistere
alla disputa delle gare.
Il mancato rinnovo del contratto di Donnarumma evidenzia una
politica gestionale che ha l’obiettivo di contenere i costi, che si scontra con
la tendenza dei calciatori, assistiti dai loro agenti, di portare a termine la
conclusione del contratto, svincolandosi a parametro; in tal modo i club
vengono privati di un importante fonte di ricavo derivante dalla cessione dei
calciatori nel calciomercato. Di fatto il cartellino deò calciatore diventa di
proprietà dell’agente e non più del club.
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