domenica 16 gennaio 2022

Bilancio Chelsea 2020/21: per il COVID-19, non basta vincere la Champions League; perdita di £ 153 milioni.

 


 

Luca Marotta

 

jstargio@gmail.com

 

La società “Chelsea FC plc”, ha chiuso il bilancio consolidato al 30 giugno 2021, con una perdita consolidata di 153,4 milioni di sterline, (2020: utile consolidato netto di 32,47 milioni di sterline) pari a circa € 178,8 milioni (cambio al 30.06.2021: £ 1 = € 1,1654).

Il risultato prima delle imposte (EBT) è negativo per 155,94 milioni di sterline, mentre nel 2019/20 era positivo per 35,65 milioni di sterline.

Il risultato economico negativo del 2020/21 dipende essenzialmente dall’aumento del costo del personale e dell'ammortamento dei giocatori, oltre che dal sostenimento di costi straordinari per £ 41.996.000, che hanno determinato lo squilibrio economico.

In altri termini, si può affermare che ai tempi della pandemia COVID-19: non è sufficiente vincere la UEFA Champions League per raggiungere l’equilibrio economico sanando la perdite dei ricavi causati dagli stadi chiusi.

Il risultato del conto economico complessivo è negativo per £ 153,54 milioni (€ 178,9 milioni).

Il risultato prima delle imposte è negativo per £ 154,9 milioni. Nel 2019/20, il risultato prima delle imposte è stato positivo per £ 35,65 milioni, nell’esercizio precedente si era registrato un risultato positivo per £ 101,78 milioni.

Nel 2020/21, grazie alla vittoria in UEFA Champions League, il Chelsea ha visto aumentare il fatturato da £ 407,4 milioni a £ 434,9 milioni (€ 506,9 milioni), che rappresenta il terzo fatturato nella storia del Chelsea.

Gli effetti negativi della pandemia COVID-19, che hanno provocato la disputa dellle competizioni a porte chiuse non sono stati mitigati dalla vittoria nella UEFA Champions League.

A causa degli effetti negativi della pandemia COVID-19 i ricavi da Match Day sono crollati a £ 7,6 milioni. Si pensi che nel 2018/19 erano pari a £ 66,6 milioni.

I costi operativi ordinari sono aumentati di £ 69,32 milioni a causa soprattutto dell’incremento dell'ammortamento dei giocatori di 54,49 milioni di sterline e del personale per € £ 49,42 milioni.

Nel 2020/21 figurano costi operativi straordinari per £ 41.996.000, di cui £ 17,9 milioni per svalutazioni calciatori e £ 32 milioni per questioni legali.

Dal punto di vista sportivo, la stagione 2020/21, il Chelsea ha conseguito il quarto posto con 67 punti (4° posto con 66 punti nel 2019/20), acquisendo il diritto di partecipare alla UEFA Champions League 2020/21. In Champions League, il Chelsea ha vinto il trofeo battendo in finale il Mancheater City per 1 a 0 (nel 2019/20 Ottavi di finale eliminato dal Bayern l’8 agosto 2020).

Il Chelsea ha raggiunto la di finale di FA Cup perdendo con il Leicester il 15 Maggio 2021 per 1-0 (2019/20: finale persa con l’Arsenal) e nella Coppa di Lega (EFL CUP) è stato eliminato al quarto turno dal Tottenham (2019/20: quarto turno, eliminato dal Manchester United).

Nell'anno finanziario 2020/21 sono state disputate tre casalinghe di Premier League della stagione 2019/20/21 e sono state disputate a porte chiuse.

Il Gruppo

“Chelsea FC plc” è una società “sub-holding” del gruppo cui fa capo il “Chelsea Football Club”. Il gruppo ha come holding “Fordstam Limited” e come controllore di ultima istanza Roman Abramovich.

Le società controllate da “Chelsea FC plc” sono le seguenti: Stamford Bridge Securities Limited  (100%), che è una holding immobiliare; Chelsea Car Parks Limited (100%), società che gestisce i parcheggi; The Hotel at Chelsea Limited  (100%), società che gestisce alberghi e il servizio catering; Chelsea FC Merchandising Limited  (100%), società che gestisce il Merchandising e gli ordini per corrispondenza; Chelsea FC Pte Limited  (100%), che svolge le funzioni di un ufficio di rappresentanza; Chelsea Football Club Limited  (100%), club di calcio professionistico; Chelsea TV Limited (100%), società non operativa; Chelsea Limited (100%), società non operativa; Chelsea Football Club Women Limited  (100%), club di calcio femminile.

Tutte le società controllate sono registrate in Gran Bretagna, ad eccezione di Chelsea FC Pte Limited, che è registrata a Singapore. L'intero capitale ordinario e il controllo del 100% dei diritti di voto di tutte le società controllate sono detenuti dalla Società.

Come parti correlate figurano Chelsea FC Foudation; Nike Chelsea Merchandising Limited e Chelsea Digital Ventures Limited.

La continuità aziendale.

Il bilancio è stato preparato sulla base del principio della continuità aziendale, che gli amministratori hanno ritenuto appropriato. La società “Chelsea FC plc” dipende dalla sua capogruppo, “Fordstam Limited”, per il suo continuo supporto finanziario. A sua volta, la capogruppo “Fordstam Limited”, è supportata dal proprietario finale Roman Abramovich.

Gli Amministratori hanno scritto, come nel bilancio precedente, che “Chelsea FC plc” fa affidamento sul continuo supporto finanziario della capogruppo “Fordstam Limited”. La società “Chelsea FC plc” ha ricevuto conferma dalla proprietà che saranno forniti fondi sufficienti per finanziare l'attività nel prossimo futuro. Gli Amministratori hanno pertanto adottato il presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del presente bilancio.

I Revisori di KPMG LLP, tenuti a segnalare se abbiano concluso che l'uso del presupposto della continuità aziendale fosse stato inappropriato o che esiste un'incertezza che avrebbe potuto suscitare dubbi significativi sull'uso di tale presupposto per un periodo di almeno dodici mesi a partire dalla data di approvazione del bilancio, non hanno avuto nulla da segnalare su questi aspetti.

I Revisori di KPMG LLP, hanno ritenuto che l'uso da parte degli amministratori del criterio della continuità aziendale nella preparazione del bilancio del gruppo e della società sia appropriato. Inoltre, non hanno identificato, e hanno concordato con la valutazione degli amministratori che non vi sia, un'incertezza materiale relativa a eventi o condizioni che, individualmente o collettivamente, possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità del gruppo o della società di continuare a operare come un'azienda in funzionamento per il periodo di continuità aziendale.

La struttura dell’attivo patrimoniale.


Il totale dell’attivo ammonta a £ 823,36 milioni (£ 880,69 milioni nel 2019/20) e risulta in diminuzione del 6,5%.

Al 30 giugno 2021, le attività non correnti rappresentano il 74,8% del totale dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 615,5 milioni, con un incremento del 6,2%.

Le immobilizzazioni immateriali nette, rappresentano il 53,1% dell’attivo e risultano aumentate del 9,2%, da £ 400,57 milioni a £ 437,5 milioni. Le immobilizzazioni immateriali includono la parte non ammortizzata del costo delle registrazioni dei giocatori (£ 432.93 milioni) e del software generato internamente (£ 4,5 milioni).

Le immobilizzazioni materiali, rappresentano il 21,2% dell’attivo e ammontano a £ 174,86 milioni; nel 2019/20 erano pari a £ 175,87 milioni. Gli oneri finanziari capitalizzati, inclusi nel valore delle immobilizzazioni materiali, ammontano a £ 2.003.000, come nel precedente esercizio. L’importo investito nel 2020/21 è stato di £ 9,37 milioni

Le attività correnti rappresentano il 25,2% dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 207,86 milioni, con un decremento del 31% rispetto all’esercizio precedente.

Le disponibilità liquide diminuiscono da £ 17,07 milioni a £ 16,37 milioni.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,95 (2,38 nel 2019/20), ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, in base ai criteri di valutazione adottati, è abbondantemente in grado di pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE

Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente sia in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,57 (0,92 nel 2019/20), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve. Bisogna considerare anche che il passivo corrente comprende £ 40,1 milioni (£ 11,8 milioni nel 2019/20) dei ratei relativi ai ricavi delle vendite iniziali degli abbonamenti per la stagione 2021/22.

Le passività correnti nette pari a £154.5 milioni sono aumentate di £ 127.2 milioni, a causa di una diminuzione dei crediti correnti di 92,6 milioni di sterline, dell’aumento dei debiti correnti anno di £ 34,0 milioni e di una diminuzione netta della liquidità e delle scorte di £ 0,6 milioni.

Il Valore della Rosa.

Al 30 giugno 2021, il valore contabile netto della rosa calciatori ammonta a 432,93 milioni di sterline (€ 505,54 milioni) e risulta in aumento di £ 37,65 milioni. La variazione è stata causata da investimenti per £ 220,83 milioni, cessioni per un valore netto contabile residuo di £3,43 milioni, ammortamenti per £ 161,8 milioni.  Gli investimenti 2020/21 risultano superiori di £ 127,12 milioni rispetto all’esercizio precedente.

Gli investimenti pari a £ 220,83 milioni includono l’acquisto di calciatori come Kai Havertz dal Bayer Leverkusen, Ben Chilwell dal Leicester City, Hakim Ziyech dall’ Ajax e Edouard Mendy dallo Stade Rennais.

Ciò è stato compensato dall'ammortamento di 161,8 milioni di sterline, dalla svalutazione di £ 17,83 milioni e dalla cessione di registrazioni di giocatori con un valore contabile netto combinato di 3,43 milioni di sterline.

Tra le cessioni figurano quella di Victor Moses allo Spartak Mosca e Nathan Allan all'Atletico Mineiro.


A differenza dell’esercizio precedente, il valore contabile netto della Rosa è superiore al valore del Patrimonio Netto.

Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati ceduti 13 calciatori con un profitto di 103,7 milioni di sterline e sono stati acquistati tre calciatori a un costo iniziale di 109,7 milioni di sterline (€ 127,8 milioni circa).

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per £ 400,68 milioni (€ 466,97 milioni) e risulta in diminuzione rispetto al dato dell’esercizio precedente, che era positivo per £ 511,25 milioni. La variazione negativa di £ 110,56 milioni è dovuta essenzialmente al risultato del conto economico complessivo negativo per £ 153,59 milioni; all’aumento di capitale sociale che ha apportato risorse per £ 43,0 milioni. Nell’esercizio 2020/21 sono state emesse 2.145.000 azioni dal valore nominale di 1p ciascuna, che hanno determinato un aumento della riserva sovrapprezzo azioni per £ 42.979.000.

Al 30 giugno 2021, il capitale sociale, interamente versato, è composto da 211.905.000  “ordinary shares” dal valore nominale di 1p ciascuna.

Al 30 giugno 2020, il capitale sociale, interamente versato, è composto da 209.755.000 “ordinary shares” dal valore nominale di 1p ciascuna.

Al 30.06.2019, il capitale sociale, interamente versato, era composto da 209.405.000 “ordinary shares” dal valore nominale di 1p ciascuna.

Al 30 giugno 2018, il capitale sociale, interamente versato, era composto da 201.185.000 “ordinary shares” dal valore nominale di 1p ciascuna.

Al 30 giugno 2017, il capitale sociale, interamente versato, era composto da 200.260.000 “ordinary shares” dal valore nominale di 1p ciascuna.

Il Patrimonio Netto finanzia il 48,7% dell’attivo.

L’indebitamento.

Il bilancio consolidato al 30 giugno 2021, mostra una posizione finanziaria netta positiva in quanto le disponibilità liquide pari a £ 16.366.000 (€ 19,07 milioni) Non sono evidenziati debiti finanziari, ma solo debiti commerciali e infragruppo.

Ai fini del Financial Fair Play la nozione di Net debt, già nota in base alla vecchia regolamentazione, come differenza tra debiti finanziari e disponibilità liquide integrata del saldo tra debiti e crediti verso società di calcio, è stata ulteriormente integrata con la considerazione nel conteggio anche dei debiti fiscali e previdenziali non correnti (“Accounts payable to social/tax authorities”); invece, non sono considerati gli altri debiti fiscali (“Other tax liabilities”), che includono le passività per imposte differite (“deferred tax liabilities”).

In altre parole, i debiti fiscali e previdenziali non correnti da considerare riguardano le rateizzazioni pluriennali col fisco.

Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto

Il Chelsea non evidenzia debiti tributari e previdenziali non correnti; pertanto, nel 2020/21, il club londinese non ha problemi per quanto riguarda il “net debt” ai fini del Fair Play Finanziario.

Il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario ha introdotto la nozione di “Relevant Debt”. La nozione di debito rilevante (“Relevant Debt”) corrisponde alla nozione di “Net Debt” meno l'importo del debito direttamente attribuibile alla costruzione e/o alla modifica sostanziale dello stadio e/o alle strutture di formazione dall'inizio del debito fino a 25 anni dopo la data in cui l'attività è dichiarata pronta per l'uso. Il “Relevant Debt” non deve essere superiore congiuntamente a due limiti: € 30 milioni e a 7 volte la media della differenza tra valore e costi della produzione.

Nel caso in questione, al 30.06.2020, non emergono debiti finanziari per lo stadio e/o infrastrutture sportive.

Le passività con durata inferiore all’esercizio successivo ammontano a £ 362,4 milioni (€ 422,3 milioni), mentre nel 2019/20 erano pari a £ 328,4 milioni.

I ratei e risconti passivi, iscritti nel passivo corrente, ammontano a £ 193.739.000 (£ 145.827.000 nel 2019/20). Nel bilancio è specificato che 40,1 milioni di sterline (2019/20: 11,8 milioni di sterline) dei ratei e risconti passivi rappresentano i ricavi degli abbonamenti per la stagione 2021/22.

I debiti commerciali nel complesso sono pari a £ 163,16 milioni (£ 141,9 milioni nel 2019/20), di cui £ 104,5 milioni, hanno scadenza entro l’esercizio successivo.

I Debiti con scadenza dopo più di un anno, pari a £ 58,6 milioni di sterline, sono aumentati di 18,6 milioni di sterline da £ 40,0 milioni, a causa principalmente dell’aumento degli importi dovuti all’acquisto dei calciatori.

I debiti tributari e previdenziali correnti ammontano a £ 30,6 milioni, mentre nel 2019/20 erano pari a £ 29,26 milioni.

La voce Altri debiti diminuisce da £ 4,848,000 a £ 3,976,000.

Per quanto riguarda i crediti, nel bilancio è scritto che il Gruppo Chelsea FC plc vanta un credito nei confronti di “Chelsea Pitch Owners plc” per £ 8.234.078 (£ 8.245.851 nel 2019/20), derivante da un prestito concesso il 17 dicembre 1997 di £ 11.151.000, senza interessi, con data di rimborso non specificata. Tale prestito è stato utilizzato per acquisire il capitale azionario di Chelsea Stadium Limited (ex Stardust Investments Limited) e liquidare i debiti di tale società anche per preservare il sito dello stadio. Nella stessa data, ‘Chelsea Stadium Limited’ ha concesso un lungo contratto di locazione a ‘Chelsea Football Club Limited’.

Chelsea Pitch Owners plc è tenuto a rimborsare integralmente il debito. Gli amministratori di “Chelsea FC plc” ritengono che il saldo residuo del credito verrà recuperato. Il prestito è esposto in contabilità al suo valore attuale, utilizzando un tasso di interesse di mercato.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,95 (1,38 nel 2019/20).  Il Patrimonio Netto è leggermente inferiore alle Liabilties.

Infatti, l’equity ratio è molto alto ed è pari a 48,7%. Il ricorso al capitale di terzi è leggermente superiore rispetto all’apporto di mezzi propri.

Il Rendiconto Finanziario.

La variazione delle disponibilità liquide risulta negativa per £ 711.000. Tale variazione dipende dal flusso positivo generato dalla gestione operativa per £ 68.88 milioni; dal flusso negativo dell’attività di investimento per £ 95,54 milioni e dal flusso negativo determinato dall’attività di finanziamento per £ 25,97 milioni.

L’acquisto di immobilizzazioni immateriali ha determinato un deflusso di cassa per £ 205,88 milioni, invece la relativa cessione ha determinato un flusso positivo di cassa per £ 119,7 milioni circa. L’investimento in immobilizzazioni materiali ha comportato un deflusso di cassa per £ 9,37 milioni.

Dal punto di vista finanziario l’accensione di prestiti ha determinato un flusso positivo di cassa per £ 114,57 milioni e il rimborso dei prestiti ha determinato un deflusso di cassa per £ 131,6 milioni. L’emissione di azioni ha determinato un flusso positivo di cassa per £ 43 milioni.

Il Fatturato.

Il fatturato consolidato netto "caratteristico", per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2021, risulta pari a £ 434,9 milioni. Il fatturato netto del 2019/20 era pari a £ 407,4 milioni. L’incremento del fatturato, rispetto all’esercizio precedente, è stato di £ 27,46 milioni, ossia del 6,7%.

Il fatturato 2020/21 è il terzo migliore nella storia del club.

L’evoluzione della composizione del fatturato mostra la maggiore incidenza dei ricavi televisivi, con un’incidenza del 61,15% aumentata rispetto al 41,22% del 2012/13, il tutto grazie ai contratti televisivi record della Premier League. L’incidenza dei ricavi commerciali è del 34,3%. Nel 2020/21 è crollata l’incidenza dei ricavi da Match Day all’1,7% a causa delle partite disputate senza spettatori.


I ricavi da ‘match day’, sono diminuiti di 46,8 milioni di sterline e hanno registrato un decremento dell’85,9%, passando da £ 54,469,000 a £ 7,654,000, a causa delle partite disputate a porte chiuse per la pandemia COVID-19. Tre partite casalinghe della stagione sportiva 2019/20 sono state disputate nel mese di luglio 2020. Inoltre, anche le partite conclusive della FA Cup e della Champions League si sono svolte a porte chiuse dopo la fine dell'anno a luglio e agosto 2020.

Ai Ricavi Media nel complesso sono aumentati di £ 91,060,000 milioni e hanno registrato un incremento del 49,9%, passando da £ 182,5 milioni a £ 273,6 milioni (€ 318,87 milioni). L’aumento dipende dalla vittoria conseguita in Uefa Champions League e dal fatto che i ricavi relativi alle tre partite casalinghe della stagione sportiva 2019/20 disputate nel mese di luglio 2020 sono stati contabilizzati nell’esercizio 2020/2021.

Nel 2019/20, alle emittenti radiotelevisive nazionali ed estere sono stati riconosciuti sconti in proporzione al numero delle partite giocate. I ricavi delle trasmissioni nazionali ed europee sono riconosciuti al momento in cui le partite vengono giocate. Ovviamente, la partita della Champions League 2019/20 col Bayern Monaco disputata l’8 agosto 2020 e svoltasi a porte chiuse he generato ricavi contabilizzati nel 2020/21.

I ricavi commerciali diminuiscono di £ 16,78 milioni, da £ 170,39 milioni a £ 153,6 milioni. La diminuzione è uno degli effetti del COVID-19 con lo stadio a porte chiuse.

Gli altri ricavi operativi ammontano a £ 12.581000. Tra gli altri ricavi operativi figurano: il riaddebito spese per £ 10.644.000; indennizzi assicurativi per £ 797.000 e credito d'imposta per ricerca e sviluppo per £ 1.140.000.


Le Spese operative.

Le spese operative ordinarie ammontano complessivamente a £ 630,29 milioni (£ 518,96 milioni nel 2019/20; £ 582,76 milioni nel 2018/19; £ 484,5 milioni nel 2017/18; £ 414,7 milioni nel 2016/17; £ 375,1 milioni nel 2015/16 e £ 377,7 milioni nel 2014/15) e registrano un incremento di £ 111,32 milioni pari al 21,5%, di cui £ 54,49 milioni per ammortamenti calciatori e £ 49,42 milioni per il costo del personale. Sono diminuiti i costi derivanti dai “match day”.

L’ammortamento delle immobilizzazioni dei costi di registrazione dei calciatori ammonta a £ 161,8 milioni (£ 127,3 milioni nel 2019/20; £ 167,64 milioni nel 2018/19; £ 123,7 milioni nel 2017/18; £ 88,5 milioni nel 2016/17).

L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato di 10,38 milioni di sterline (£ 9,89 milioni nel 2019/20).

Nel 2020/21 figurano costi operativi straordinari p £ 41.996.000 di cui £ 17,9 milioni per svalutazione calciatori e £ 24,1 milioni per spese legali. I costi operativi, nel 2019/20 ammontavano a £ zero.

Il Costo del Personale.

Il costo del personale ordinario ammonta a £ 332,91 milioni e registra un incremento di £ 49,42 milioni, ossia del 17,4%, rispetto ai £ 283,48 milioni di sterline del 2019/20. L’incidenza del costo del personale sul fatturato, senza plusvalenze, è pari al 72,4% (69,6% nel 2019/20), oltre il limite del 70%, auspicato dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario. Il costo del personale riguarda 817 unità (808 nel 2019/20) di cui 169 appartenenti alla gestione sportiva (giocatori e staff compreso).

Il “Costo del Fattore Lavoro”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della rosa calciatori, è pari a £ 494,7 milioni.

Il “Costo del Fattore Lavoro” incide sul fatturato netto per il 107,5%, praticamente assorbe tutto il fatturato.

Player Trading.

La differenza tra plusvalenze e minusvalenze realizzate con le cessioni di calciatori è positiva per £ 27,94 milioni (£ 142,64 milioni, nel 2019/20), pari a circa 32,56 milioni di Euro.

L’eccedenza delle plusvalenze sulle minusvalenze derivanti dallo scambio di calciatori è stata di 27,94 milioni di sterline nell'anno (2019: 142,6 milioni di sterline) principalmente grazie alle vendite di Victor Moses allo Spartak Mosca e Nathan Allan all'Atletico Mineiro.


L’importo realizzato con le plusvalenze non risulta sufficiente a coprire gli ammortamenti pari a £ 161,8 milioni e pertanto la gestione del “player trading è in perdita per £ 151,8 milioni circa.

La svalutazione effettuata ha concorso al risultato negativo del player trading.

Il “Break-even result”.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020/21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019/20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Al 30 giugno 2021, il risultato prima delle imposte è negativo per £ 155.9392.000 (€ 181,7 milioni con cambio al 30.06.2021: £ 1 = € 1,1654).

Al 30 giugno 2020, il risultato prima delle imposte è positivo per £ 35.652.000 (€39,07 milioni con cambio al 30.06.2020: £ 1 = € 1,096).

Al 30 giugno 2019, il risultato prima delle imposte è negativo per £ 101.786.000 (€ 113,52 milioni con cambio al 30.06.2019: £ 1 = € 1,1153).

Al 30 giugno 2018, il risultato prima delle imposte era positivo per £ 67.461.000 (€ 76,1 milioni con cambio al 30.06.2018: £ 1 = € 1, 1286).

Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non quello alla data di chiusura del bilancio.

Il Chelsea potrebbe escludere dal calcolo le spese per il settore giovanile, per il settore femminile, gli ammortamenti che non riguardino la rosa dei calciatori, le spese per lo sviluppo della comunità ed eventuali partite contabili “no money”.

Conclusioni.

Anche nel 2020/21, nel valutare i potenziali rischi e le incertezze che potrebbero avere un impatto significativo sulla performance a lungo termine del Gruppo, gli Amministratori hanno specificamente considerato i rischi aggiuntivi per il Gruppo alla luce della Pandemia COVID-19, preparando previsioni in una serie di scenari di ribasso onde considerare la necessità di finanziamenti aggiuntivi.

L’esercizio 2020/21 ha dimostrato che di fronte agli effetti negativi della pandemia COVID-19, non è sufficiente vincere la UEFA Champions League, anche per un club della English Premier League, che ha diritti televisivi cospicui,


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