sabato 6 ottobre 2012
Bilancio Barcellona 2011/12: verso l’autofinanziamento.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
Il bilancio 2011/12 del Barcellona si è chiuso con un utile di € 48.781.000. Tale risultato, anche in considerazione dell’utile previsto per il 2012/13, segna la via verso l’autofinanziamento.
Il “Fútbol Club Barcelona” è una polisportiva costituita il 29 novembre 1899 sotto forma di associazione privata di persone fisiche senza scopo di lucro. Svolge la sua attività nel calcio, nel basket, nella pallamano, nel calcio a 5, hockey e altri sport, che contribuiscono ad appesantirne il bilancio. Infatti, il bilancio per sezioni, mostra un utile di 109,2 milioni, riguardante la prima squadra di calcio e una perdita complessiva di 60,4 milioni per tutte le altre sezioni sportive. La “Ley del deporte” del 15 ottobre 1990 stabilisce che i club coinvolti nelle competizioni sportive professionistiche debbano assumere la forma di “Sociedad Anónima deportiva” ma, in deroga a ciò, fu prevista la possibilità per i club, che rispondevano a determinati requisiti, di mantenere la struttura giuridica esistente e il “Fútbol Club Barcelona” mantenne la sua struttura giuridica. In questo caso, la legge prevede che il consiglio di amministrazione deve garantire il 15% delle spese del club, in base al bilancio preventivo.
La continuità aziendale.
I revisori della Deloitte S.L., hanno richiamato l'attenzione sulla situazione del capitale circolante e del patrimonio netto, entrambi negativi. Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione, ha redatto il bilancio in base al principio della continuità aziendale, considerando che queste situazioni non pregiudichino il normale sviluppo delle attività del club catalano.
La situazione patrimoniale al 30 giugno 2012 si presenta con un capitale circolante netto negativo per € 215.196.000. Questo significa che c’è uno squilibrio finanziario, ossia i debiti a breve superano i crediti a breve di 215 milioni di euro. Secondo gli amministratori i fattori che mitigano questo dato negativo sono:
- la presenza, nell'ambito del calcolo del capitale circolante, dei ratei passivi, pari a € 83.263.000, che non implicano futuri obblighi finanziari. Tuttavia, con questo ragionamento, si finisce per finanziare l’attività presente con i ricavi futuri;
- al 30 giugno 2012, il Club ha una linea di credito ancora utilizzabile per € 28.008.000 (il limite massimo è 45 milioni);
- l'attuale consiglio ha implementato un modello di gestione, che ha l'obiettivo principale di raggiungere, nei prossimi anni, un equilibrio finanziario basato sulla crescita del fatturato e sull'attuazione di una politica di riduzione dei costi. L’attuazione di tale modello ha determinato la riduzione della negatività del capitale circolante netto per € 11.166.000.
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto al 30 giugno 2012 risulta negativo per € 19.969.000, ma con un miglioramento rispetto al 2010/11 di € 48.689.000. La variazione è dovuta essenzialmente all’utile di esercizio di € 48.781.000. Il patrimonio netto negativo non è un indicatore conforme al Financial Fair Play, ma con l’utile previsto per il 2012/13 esso dovrebbe tornare ad esporre il segno positivo.
L’indebitamento Finanziario Netto.
L’indebitamento finanziario netto, comprensivo del saldo tra crediti e debiti verso enti sportivi, ammonta a € 110.608.000. L’importo è quello che corrisponde alla definizione contenuta nel regolamento di controllo economico del club, che corrisponde, a grandi linee, a quella del regolamento del Fair Play Finanziario. Quindi, in considerazione di un importo di ricavi pari a 494,9 milioni, possiamo affermare che l’indebitamento finanziario netto rientra abbondantemente nei limiti del regolamento UEFA. Si aggiunga che l’indebitamento finanziario netto è anche inferiore all’Ebitda, che è positivo per 125,8 milioni.
Le disponibilità liquide sono diminuite da 60,2 a 36,8 milioni. I debiti bancari ammontano complessivamente a € 136.758.000 e risultano in diminuzione di 13 milioni. Essi finanziano il 30% delle attività. I prestiti bancari sono alimentati da un contratto di finanziamento bancario rinnovato il 14 luglio 2010, per un importo massimo di 155 milioni di euro e con scadenza 30 luglio 2015. In base a tale contratto il Barcellona ha l'obbligo di rispettare alcuni parametri finanziari. Secondo gli amministratori, il club catalano è in grado di soddisfare tutti i parametri finanziari richiesti. I debiti verso enti creditizi a lungo termine ammontano a € 83.520.000. Nel 2013/14 scadono 30 milioni, nel 2014/15 scadono 31,1 milioni e nel 2015/16 il Barcellona deve rimborsare 22,4 milioni. I debiti verso enti creditizi a breve termine risultano pari a € 53.238.000, di cui 31 milioni riguardano il contratto di finanziamento e € 16.922.000 la linea di credito utilizzata.
I crediti verso Enti sportivi ammontano complessivamente a € 36.791.000, di cui € 14.964.000 a breve termine. Al 30 giugno 2012, A.C. Milan S.p.A. risulta debitore, per Zlatan Ibrahimovic, di € 14.956.000; A.S. Roma, S.p.A. (Bojan Krkic Perez) per € 11.706.000; Sporting Lisbona (Jeffren) € 1.250.000; il Sevilla Club de Fútbol, S.A.D. (Martín Cáceres) € 962.000; U. C. Sampdoria, S.p.A. (Icardi) € 98.000 e il Paris Saint-Germain (Maxwell) per 2 milioni.
I debiti verso Enti sportivi risultano pari a 45,5 milioni, di cui 15,5 milioni a breve. Il Barcellona risulta indebitato con la Roma per € 12.681.000 per Bojan; con l’Udinese per € 22.562.000, di cui € 17.562.000 per Sanchez e 5 milioni per delle amichevoli; con l’Arsenal per € 4.685.000, per Fabregas.
I Debiti verso il personale.
I debiti verso il personale ammontano a € 58,6 milioni di euro, risultano in diminuzione di 10,9 milioni e finanziano il 13% dell’attivo. In particolare, il debito verso il personale sportivo ammonta a 56,1 milioni e rappresenta circa il 24% del costo del personale sportivo stesso, il che significa che gli stipendi sono pagati ogni tre mesi circa. Infatti, gli amministratori hanno scritto che nei primi giorni di luglio 2012 è stato effettuato il pagamento dei salari del personale sportivo per un importo pari a € 46.264.000.
Debiti verso il Fisco.
Il 5 luglio 2010, il club è stato sottoposto a verifica fiscale dall'Agenzia delle Entrate spagnola, per quanto riguarda le imposte sul reddito per gli anni 2005/06, 2006/07 e 2007/08, le ritenute fiscali sui redditi da lavoro dipendente e autonomo e le ritenute sui compensi a non residenti per il periodo dal luglio 2006 al dicembre 2008. Tuttavia il Consiglio ritiene di aver agito correttamente e che i rilievi sorti siano frutto solo di divergenze interpretative delle norme. Per quanto riguarda anche le verifiche fiscali, che sono ancora in corso, relative al 2008/09, 2009/10 e 2010/11, gli amministratori ritengono che gli eventuali importi oggetto di pretesa tributaria siano coperti.
Da evidenziare che i debiti tributari per ritenute sul reddito delle persone fisiche ammontano a € 46.541.000 (€ 47.899.000 nel 2010/11). Tali debiti “finanziano” il 10% dell’attivo e costituiscono l’importo maggiore dei debiti erariali, che ammontano a € 47.370.000.
Il valore della rosa.
I diritti pluriennali sui giocatori hanno un valore contabile netto di 143,5 milioni di euro, che risulta in aumento di 19,5 milioni. Essi rappresentano il 32% del valore totale dell’attivo. Se si pensa che il sito “Transfermarkt” stima il valore di mercato della rosa del Barcellona per € 654.500.000, possiamo stimare potenziali plusvalenze per 510 milioni di euro.
La variazione, rispetto al 2010/11, è stata causata da investimenti pari a € 96.623.000, cessioni per un valore contabile netto di 10,1 milioni, ammortamenti calcolati per 61,3 milioni, svalutazioni per 7,5 milioni e rivalutazioni per 1,8 milioni.
La sezione calcio ha comportato investimenti per € 84.083.000, cessioni per un valore contabile di € 10.058.000, ammortamenti per € 59.120.000, svalutazioni per 7,5 milioni e rivalutazioni per 1,8 milioni.
Gli investimenti più significativi hanno riguardato l'acquisto dei diritti di Francesc Fàbregas Soler per € 39.660.000 e Alexis Sanchez per € 34.011.000. Tali importi possono essere aumentati in futuro perché i relativi contratti prevedono dei bonus. Successivamente alla chiusura dell'esercizio è stato acquistato Jordi Alba, per una valore pari a 14 milioni di euro.
I ricavi.
I ricavi complessivi, comprensivi di plusvalenze, ammontano a € 494,9 milioni e registrano un incremento del 4,5%. I ricavi senza plusvalenze sono pari a 485,2 milioni, (451,6 nel 2010/11).
I Ricavi da quote sociali risultano pari a € 19.728.000 (€ 19.744.000 nel 2010/11). I ricavi da stadio ammontano a 128,5 milioni, con un aumento dell’11,6%, I ricavi da media sono pari a € 160.472.000 (€ 163 045.000 nel 2010/11) e segnano un decremento dell’1,5%. I ricavi commerciali ammontano a € 167 milioni e registrano un aumento dell’11,8%. Gli altri ricavi, comprese le plusvalenze, ammontano a 19,1 milioni, mentre nel 2010/11 ammontavano a 26,3 milioni.
Per quanto riguarda la sponsorizzazione tecnica di Nike, l'importo minimo garantito a stagione è di 30 milioni di euro. Per quanto riguarda lo Sponsor ufficiale, Qatar Sports Investments (QSI), il minimo garantito a stagione ammonta a 26 milioni di euro.
I costi.
I costi diminuiscono da 472,6 a 441,1 milioni, con un decremento del 6,6%. I costi riguardano per € 236,9 milioni il personale sportivo, per € 30,8 milioni il personale non sportivo, per € 61,3 milioni l’ammortamento dei giocatori, per € 10,7 milioni gli altri ammortamenti e per € 101,3 milioni i costi di funzionamento.
Il costo del personale complessivo ammonta a € 267,7 milioni e risulta in diminuzione del 3%. Esso rappresenta il 54% dei ricavi totali ed è ampiamente in linea con Fair Play Finanziario. Il costo del personale sportivo è pari a € 236,9 milioni, risulta diminuito del 3,1% e rappresenta il 54% del totale dei costi. Esso si compone per € 151.331.000 di stipendi fissi e € 44.181.000 come parte remunerativa variabile. A tali voci di costo bisogna aggiungere, oltre agli oneri relativi, anche gli importi sostenuti dal Club in materia di diritti d'immagine di giocatori e allenatori, che sono pari a 24 milioni di euro.
Gli ammortamenti sono pari a 72 milioni e segnano un incremento del 9,8%, con un’incidenza del 16% sui costi. L’ammortamento dei diritti sui giocatori ammonta a € 61,3 milioni e segna un incremento dell’8,79%. Gli altri ammortamenti sono pari a 10,7 milioni e risultano aumentati del 16,07%.
Il Barcellona e il Fair Play Finanziario.
Il risultato prima delle imposte, derivante da un Ebit positivo per 53,7 milioni e una gestione finanziaria negativa per 4,9 milioni, è positivo per 48,8 milioni. Bisogna sottolineare che la gestione finanziaria, pur essendo negativa, evidenzia un miglioramento di 8,2 milioni.
Se consideriamo che il bilancio preventivo 2012/13 stima ricavi per 470 milioni, con costi pari a 427,3 milioni e un risultato, prima delle imposte, positivo per 36 milioni, che riporterà il patrimonio netto in positivo, il Barcellona non dovrebbe avere problemi col Fair Play Finanziario. Anche perché il club catalano ha diversi contratti di esclusiva fino alla stagione 2017/2018. Si stima, al 30 giugno 2012 che i ricavi futuri del Club rappresentino circa € 919.637.000. Ovviamente, bisogna anche considerare che l’azienda calcio, come tutte le aziende, interagisce con il contesto economico generale.
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