Luca Marotta
Il comunicato stampa che ha annunciato i risultati economici
e finanziari del Chelsea, relativi alla stagione 2014/15 (vedasi: http://www.chelseafc.com/news/latest-news/2015/11/financial-results-announced-with-ffp-compliance-maintained.html),
ha fatto riferimento al consolidato di Chelsea FC plc, che si analizzerà di
seguito.
“Chelsea FC plc” è una società “sub-holding” del gruppo cui
fa capo il “Chelsea Football Club”. Il gruppo ha come holding “Fordstam
Limited” e come controllore di ultima istanza Roman Abramovich.
Chelsea FC plc, ha chiuso il bilancio consolidato al 30
giugno 2015 con un risultato negativo di £ 23,068,000, pari a circa € 32,3
milioni (cambio: £1 = €1,4018). Il
bilancio al 30 giugno 2014, si era chiuso con un risultato netto positivo pari
a £ 18,4 milioni, mentre nel 2012-2013 si era registrata una perdita di £
49.440.000 e nel 2011-2012 era evidenziato un utile netto di £ 1.378.000.
Il fatturato risulta diminuito da £ 319,8 milioni a £ 314,3
milioni (€ 440,5 milioni), la riduzione è dovuta principalmente a minori ricavi
da Broadcasting a causa dell’andamento in Champions League meno brillante
rispetto alla stagione precedente.
Per quanto riguarda l'introduzione delle regole UEFA sul Fair
Play Finanziario, dalla stagione 2011/2012, gli Amministratori hanno dichiarato
che rappresenta una sfida importante. La squadra di calcio ha bisogno di
coniugare il successo sportivo sul campo con i dettami di questo nuovo regime.
Grazie al supporto della proprietà, l’indebitamento
finanziario netto è assente, il Patrimonio Netto è positivo, ma la continuità
aziendale continua ad essere garantita dall’azionista di riferimento.
Dal punto di vista sportivo, nel 2014/15 il Chelsea ha vinto
la Premier League (2013/14: terzo posto) e la Capital One Cup (2013/14: quarti
di finale); è stato eliminato agli ottavi di Champions League (2013/14: semifinalista),
ha raggiunto il quarto turno in FA Cup (2013/14: il 5° turno).
La continuità
aziendale.
Gli Amministratori hanno scritto che “Chelsea FC plc” fa
affidamento sul continuo supporto finanziario della capogruppo “Fordstam
Limited”. La società ha ricevuto conferma dalla capogruppo, che verranno
forniti fondi sufficienti per finanziare l'attività per il prossimo futuro.
Pertanto, gli Amministratori, nella preparazione del bilancio, hanno adottato
il principio della continuità aziendale.
Invero, durante il 2014/15, la capogruppo “Fordstam
Limited”, supportata dal proprietario finale, Mr Roman Abramovich, ha
sottoscritto un aumento di capitale di n. 1.350.000 azioni del valore nominale
di £ 0,01 al prezzo di £ 20. L’apporto della proprietà è stato di £ 27.000.000
(£ 54.000.000 nel 2013/14).
Il Patrimonio Netto.
Il patrimonio netto è positivo per £ 375,5 milioni (€ 526,4
milioni) e risulta in aumento rispetto al dato dell’esercizio precedente, che
era positivo per £ 370,6 milioni. La variazione positiva di £ 4,9 milioni è
dovuta, come già scritto, principalmente a causa di un’operazione di aumento di
capitale per circa £ 27 milioni, derivante dal collocamento di 1.350.000 azioni
a £ 20, che ha determinato un aumento del capitale sociale per £ 13.000 e un
aumento della riserva da sovrapprezzo azioni per £ 26.987.000. Ovviamente sulla
variazione ha esercitato i suoi effetti anche il risultato dell’esercizio negativo
per £ 23,1 milioni. Il Patrimonio Netto finanzia il 68,3% dell’attivo.
L’indebitamento.
Il bilancio consolidato al 30 giugno 2015, mostra una posizione
finanziaria netta positiva per £ 5,3 milioni (€ 6,3 milioni). Determinata da
disponibilità liquide per £ 830 mila (€ 1,16 milioni) e crediti verso
controllate per £ 4,5 milioni. Non esistono debiti finanziari.
Se considerassimo la struttura del gruppo fino al livello di
“Chelsea FC plc”, potremmo affermare che l’assenza di debiti finanziari è
frutto della scelta, di finanziarsi con apporti di capitale, tuttavia nella
controllante “Fordstam Limited”, almeno fino al 2013/14, l’azionista ha
preferito rimanere “creditore del gruppo” per i finanziamenti necessari agli
apporti di capitale da destinare alle società controllate.
Nel 2013/14 la posizione finanziaria netta era positiva per
£ 25.004.000.
L’entità dell’indebitamento finanziario netto, cui bisogna
aggiungere il saldo tra debiti e crediti da calciomercato, è conforme al
regolamento del Fair Play Finanziario in quanto inferiore ai ricavi.
I debiti con durata inferiore all’esercizio successivo ammontano
a £ 156,8 milioni (€ 219,8 milioni), mentre nel
2013/14 erano pari a £ 169,5 milioni. Questi debiti comprendono i ricavi
anticipati per abbonamenti relativi alla stagione 2015/16 per l’importo di £ 43,2
milioni (£ 41,8 milioni nel 2013/14) e altri ricavi anticipati per £ 52,1
milioni (£ 40,1 milioni nel 2013/14) .
I debiti commerciali nel complesso sono pari a £ 59,7
milioni (£ 103,9 milioni nel 2013/14), di cui £ 42,4 milioni, hanno scadenza
entro l’esercizio successivo.
I debiti tributari e previdenziali ammontano a £ 13,6
milioni, mentre nel 2013/14 erano pari a £ 13,9 milioni.
La voce Altri debiti aumenta da £ 2,6 milioni a £ 5,4
milioni.
I debiti a lungo termine riguardano principalmente debiti
commerciali da player trading.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 2,16.
Infatti, l’equity ratio è molto alto ed è pari a 68,3%. Il
ricorso al capitale di terzi è inferiore all’apporto di mezzi propri.
La struttura
dell’attivo patrimoniale.
Il totale dell’attivo ammonta a £ 549,7 milioni (£ 573
milioni nel 2013/14) e risulta in diminuzione del 4,1%.
Al 30 giugno 2015, le attività non correnti rappresentano il
75,2% (72,3% nel 2013/14) del totale
dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 413,6 milioni (£ 414 milioni nel 2013/14).
Si è verificato un decremento dello 0,1%.
Le immobilizzazioni immateriali nette, rappresentano il 41,2%
dell’attivo e risultano diminuite da £ 230,2 milioni a £ 226,5 milioni. La voce
avviamento risulta pari a zero (£ 636 mila nel 2013/14). L’evidenziazione
dell’avviamento fu dovuta all’acquisizione del 31 gennaio 2012 del 100% di
Chelsea Digital Media Limited.
Le immobilizzazioni materiali, rappresentano il 34%
dell’attivo e ammontano a £ 187,1 milioni; nel 2013/14 erano pari a £ 183,8 milioni.
L’importo investito nel 2014/15 è stato di £ 12,1 milioni e come nel 2013/14, la
maggior parte degli investimenti effettuati, riguardano il miglioramento delle
strutture dello Stamford Bridge e del campo di allenamento a Cobham. Come nel 2013/14,
sono stati capitalizzati costi finanziari per £ 2.003.000.
Le attività correnti rappresentano il 24,8% dell’attivo e ammontano
complessivamente a £ 136 milioni, con un decremento del 14,4% rispetto
all’esercizio precedente.
Le disponibilità liquide diminuiscono da £ 19,9 milioni a £ 830
mila.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina
l’indice di solvibilità totale. Un club è
solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel
caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 3,16, ciò vuol dire
che il club possiede dei beni il cui valore, in base ai criteri di valutazione
adottati, è abbondantemente in grado di pagare i debiti.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente sia in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in
questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,87, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i
debiti a breve.
Il Valore della Rosa.
Al 30 giugno 2015, il valore contabile netto della rosa
calciatori ammonta a £ 223,2 milioni (€ 225,9 milioni) e risulta in diminuzione
di £ 2,67 milioni. La variazione è stata causata da investimenti per £ 93,57
milioni, cessioni per un valore netto contabile residuo di £ 26,86 milioni,
ammortamenti per £ 69,36 milioni.
In base ad una valutazione effettuata, la rosa del Chelsea
al 30 giugno 2015 avrebbe un valore di mercato pari a £ 349,7 milioni (£ 352.950.000
al 30.06.2014; £ 272,2 milioni al 30.06.2013 e £ 278.5 milioni al 30.06.2012).
Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati 8
calciatori con un costo iniziale di £
69.052.000 (£ 62.997.000 nel 2013/14) e sono stati ceduti 6 calciatori con un
profitto di £ 21.285.000 (£ 19.602.000 nel 2013/14). Inoltre sono stati
incassati dei bonus, relativi a cessioni dei precedenti esercizi per £
5.686.000.
Il Fatturato.
Il fatturato consolidato netto, per l’esercizio chiuso al 30
giugno 2015, risulta pari a £ 314,3 milioni. Il fatturato netto del 2013/14 era
pari a £ 319,8 milioni. La diminuzione del fatturato, rispetto all’esercizio
precedente, è stata di £ 5,5 milioni, ossia dell’1,7%. In ogni caso il
fatturato 2014/15 rimane il secondo migliore nella storia del club.
I Ricavi Media, come per tutti i club della Premier League, sono
rilevanti, ma diminuiscono del 3,1%, da £ 139,8 milioni a £ 135,6 milioni (€ 190
milioni). La differenza è dovuta principalmente ai ricavi da UEFA Champions
League. In base ai dati UEFA, al Chelsea per il 2014/15 spettavano Euro
39.230.000; mentre nel 2013/14, Euro 43.391.000.
I ricavi commerciali diminuiscono a £ 107,9 milioni da £ 108,9
milioni.
I ricavi da gare (“match day”) diminuiscono dello 0,3%, da £
71,019,000 a £ 70,778,000.
Il settore dei ricavi da match day è rimasto praticamente
invariato.
Le Spese operative.
Le spese operative ordinarie ammontano complessivamente a £
378 milioni (£ 349,2 milioni nel 2013/14) e registrano un incremento di £ 28,8
milioni pari all’8,3%.
Non sono evidenziati componenti straordinari di reddito
operativo per circa £ 16,8 milioni (£ 16,8 milioni nel 2013/14).
Tra gli altri costi operativi si segnala l’ammortamento
delle immobilizzazioni dei costi di registrazione dei calciatori ammontante a £
69,4 milioni (£ 72,4 milioni nel 2013/14), in diminuzione del 4,1%.
L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato di 9,2 milioni di
sterline (£ 8,3 milioni nel 2013/14). L’ammortamento dell’avviamento è stato
pari a £ 93 mila.
Il Costo del
Personale.
Il costo del personale ammonta a £ 215,6 milioni e registra
un incremento del 13,2% rispetto ai 190,6 milioni di sterline del 2013/14.
L’incidenza del costo del personale sul fatturato, senza plusvalenze, è pari al
68,6% (59,6% nel 2013/14), nel limite del 70%, auspicato dal Regolamento UEFA
sul Fair Play Finanziario. Il costo del personale riguarda 681 unità (669 nel 2013/14)
di cui 92 appartenenti alla gestione sportiva (giocatori e staff compreso).
Nel 2013/14, il costo del personale comprendeva anche un componente
positivo straordinario di £ 2.132.000.
La regola sul contenimento dei costi del personale della
Premier League, stabilisce che il costo del personale di un club di Premier
League può aumentare annualmente solo di 4 milioni di sterline, attingendo ai
fondi provenienti dalla Premier League, ossia i diritti TV. Nel caso in cui
tale limite fosse superato, l'eccedenza deve essere finanziata da fondi diversi,
come i ricavi commerciali.
Nel caso del Chelsea, risulterebbe un aumento di £ 25
milioni.
Il “Costo del Fattore
Lavoro”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della
rosa calciatori, è pari a £ 285 milioni.
Il “Costo del Fattore Lavoro”
incide sul fatturato netto per il 90,7%. Quindi ogni 100 sterline che si
fatturano, ne vengono destinate 90,7 al personale.
Player Trading.
La differenza tra plusvalenze e minusvalenze realizzate con
le cessioni di calciatori è positiva per £ 42 milioni (£ 65,1 milioni, nel 2013/14).
Questo risultato positivo è dovuto principalmente alle
cessioni del difensore Romelu Lukaku all’Everton, Andre Schurrle al Wolfsburg,
Ryan Bertrand al Southampton e Thorgan Hazard al Borussia Moenchengladbach.
L’importo realizzato con le plusvalenze non è sufficiente a
coprire gli ammortamenti pari a £ 69,4 milioni e pertanto la gestione del “player
trading è in perdita per £ 27,3 milioni.
Il “Break-even
result”.
Al 30 giugno 2015, il risultato prima delle imposte è negativo
per £ 22.656.000 (€ 31,7 milioni).
Al 30 giugno 2014, il risultato prima delle imposte era
positivo per £ 18.906.000; mentre al 30 giugno 2013, il risultato prima delle
imposte era negativo per £ 50.712.000.
Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere
gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non
quello alla data di chiusura del bilancio.
Il Chelsea potrebbe escludere dal calcolo le spese per il
settore giovanile, gli ammortamenti che non riguardino la rosa dei calciatori, le
spese per lo sviluppo della comunità.
Nel 2014/15, il Chelsea ha destinato £ 3.142.905 per le sue
azioni caritatevoli ( £ 2.886.186 nel 2013/14).
Conclusioni.
In sintesi il 2014/15, mostra un lieve calo del fatturato
con una perdita di esercizio nonostante il successo in Premier League. Tra i
fattori che hanno determinato la perdita si possono citare l’aumento del costo
del personale di £ 25 milioni; le minori plusvalenze e la performance in
Chempions League.
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