Luca Marotta
“Hellas Verona Football Club S.p.A.” ha chiuso l’esercizio
2014/15 con una perdita di 6,9 milioni di Euro. L’esercizio precedente si era
chiuso con un utile di 5,27 milioni di Euro grazie alla plusvalenza realizzata
con la cessione del marchio du Euro 15,9 milioni.
Durante il 2014/15 la società “Hellas Verona Football Club
S.p.A.”, ha acquisito il controllo della società “Hellas Verona Marketing &
Communication S.r.l.”, che aveva acquisito il marchio “a normali condizioni di
mercato”. Quindi tale società è diventata “controllata”.
Per quanto riguarda la stagione sportiva 2014/15, la prima
squadra si è classificata al tredicesimo posto nel campionato di calcio
professionistico di Serie A, ottenendo la conferma alla partecipazione alla
Serie A anche per la stagione 2015/16.
Dalla lettura del bilancio, appare di fondamentale
importanza la permanenza in Serie A.
La Società.
“Hellas Verona Football Club S.p.A.” è controllata dalla
società “HV7 S.r.l.”, ma non è soggetta ad attività di direzione e
coordinamento da parte dell’unico azionista. La società intrattiene con “HV7 S.r.l.”
un contratto relativo all’utilizzo della sede sociale, ad un canone pari a € 107 mila.
A partire dall’esercizio 2012-2013 “Hellas Verona Football
Club S.p.A.” ha esercitato l’opzione per l’adesione al consolidato fiscale, in
qualità di soggetto consolidato, con la società “Seven 23 S.r.l.” in qualità di consolidante.
Dall’anno solare 2015 “Hellas Verona Football Club S.p.A.”
ha aderito alla procedura Iva di Gruppo, con la controllante HV7 Srl e la
controllata “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”.
Durante il 2014/15 è stata assunta una partecipazione pari
al 88,89% nella società “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”. Con
“Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, durante il 2013/14 si è
verificata l’operazione “cessione marchio”.
La Continuità
Aziendale (going concern).
Gli Amministratori hanno redatto il bilancio di esercizio al
30 giugno 2015 nella prospettiva della continuità aziendale, anche perché per
il 2015/16 il Verona ha acquisito il diritto a partecipare al campionato di
serie A e secondo gli Amministratori, tale circostanza permette di affrontare
gli aspetti economico-finanziari della gestione caratteristica con criteri e
metodologie di continuità con il 2014/15. Ovviamente, salvaguardando le
priorità al fine di raggiungere un equilibrio economico-finanziario.
Lo Stato
Patrimoniale.
Il totale dell’Attivo, ossia il totale dei mezzi a
disposizione, è diminuito da € 66,36 milioni a € 61,28 milioni. La diminuzione
dipende soprattutto dallo smobilizzo, dovuto alle cessioni, dei diritti
pluriennali alle prestazioni dei calciatori diminuiti da € 22,7 milioni a € 11,68
milioni. Le immobilizzazioni immateriali incidono per il 27,98% sull’attivo.
Le immobilizzazioni finanziarie sono pari ad € 92.883 e
comprendono la cifra di € 80.000 riguardante la partecipazione in “Hellas
Verona Marketing & Communication S.r.l.” per l’88,9%; ed € 12.833 per
depositi cauzionali.
I crediti sono aumentati da € 32,6 milioni a € 42,9 milioni
e rappresentano il 70,03% dell’attivo. La principale voce dei crediti riguarda
i crediti verso enti settore specifico per € 19,56 milioni seguiti dai crediti
verso le imprese collegate, ossia “Hellas Marketing & Communication Srl”, pari
a € 16,7 milioni.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il
rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità
totale. Una società è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso
in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,055 (1,13 nel 2013/14),
ciò vuol dire che, adottando il principio di continuità aziendale, al 30.06.2015,
il club possedeva dei beni il cui valore era sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il
rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di
solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in
grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di
solvibilità corrente è pari a 0,81 (0,68 nel 2013/14), ciò vuol dire che
l’attivo a breve non sarebbe sufficiente per pagare i debiti a breve termine.
Anche
non considerando i ratei e i risconti passivi, pari a € 3.882.781, l’attivo a
breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,06 (0,13 nel 2013/14).
Infatti, l’equity ratio, ossia l’indice di autonomia
patrimoniale, è molto basso ed è pari a 5,3%. Il ricorso al capitale di terzi
risulta eccessivo, perché pari all’94,7%.
SOSTENIBILITA’ DEL PASSIVO
A fronte di un totale delle passività, intese come
“liabilities” pari a € 58.047.498 (€ 58,7 milioni nel 2013/14), si contrappone
un EBITDA negativo per € 973.737. Nel 2013/14 l’’EBITDA era positivo per €
5.895.564, ed il rapporto tra il totale lordo delle passività e l’EBITDA era
pari a 9,96. In altri, termini, mentre nel 2014/15 la gestione economica, da
sola senza l’ausilio dei valori dell’attivo, non risulta in grado di generare
flussi di cassa in grado di pagare il debito, nel 2013/14 avrebbe impiegato 9,96
anni.
Il Valore della Rosa.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori rappresenta il 19,06% (34,25% nel 2013/14) del
totale dell’attivo.
Il valore contabile netto dei diritti pluriennali alle
prestazioni dei calciatori risulta in forte calo da € 22,72 milioni a € 11,68
milioni. La variazione è dovuta ad investimenti per € 9,75 milioni (€ 23,7
milioni nel 2013/14), a cessioni per un valore contabile residuo di € 15,3
milioni (€ 3,17 milioni nel 2013/14), ad ammortamenti per € 5,1 milioni (€ 3,2
milioni nel 2013/14) e svalutazioni per € 343 mila.
L’acquisto più oneroso è stato Viviani (Roma) per € 4
milioni, seguito dal “riscatto” di Romulo dalla Fiorentina per € 3,5 milioni e Marquez
(Leon) per € 300 mila.
Tra le cessioni con l’importo più rilevante spiccano: Iturbe
(Roma) per € 22 milioni con una plusvalenza di € 7 milioni; Donsah ceduto al
Cagliari per € 2.160.000 con una plusvalenza di € 2.047.000.
Il Grado Copertura Patrimonio Calciatori con i mezzi
propri.
Il Grado Copertura Patrimonio Calciatori indica la
capacità di copertura degli investimenti in Diritti Pluriennali con i Mezzi
Propri. E’ auspicabile che tale rapporto sia almeno pari a 1. Nel caso in
questione il rapporto tra mezzi propri e diritti pluriennali alle prestazioni
dei calciatori è pari a 0,28 (0,34 nel 2013/14).
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 3.234.776 (€ 7,6
milioni nel 2013/14). Rispetto al 2013/14 si è verificata un decremento di € 4,4
milioni, corrispondente alla perdita dell’esercizio di € 6.922.605 ed ad un
versamento in conto capitale da parte del socio controllante per Euro
2.500.000. I mezzi propri finanziano solo il 5,3%
dell’attivo.
Tuttavia, essendo positivo, il Patrimonio Netto è conforme a
quanto richiesto dall’indicatore 2) del Fair Play Finanziario.
L’assemblea degli azionisti del 28 ottobre 2015 ha
deliberato la copertura della perdita 2014-2015 mediante l’utilizzo delle
riserve disponibili.
La Posizione
Finanziaria Netta.
L’indebitamento di natura finanziaria 2014/15 al netto delle
disponibilità liquide è aumentato da € 18,6 milioni a € 22 milioni.
I debiti verso la società controllante ammontano a € 3.116.435
e riguardano il residuo dell’anticipazione di 14 milioni di Euro del 2013/14
per la campagna trasferimenti.
I debiti bancari aumentano da € 275 mila a € 2,85 milioni. Tali debiti riguardano
un mutuo con Unicredit per un importo residuo di € 168 mila e scadenza 31/12/2016
e lo scoperto con MPS per Euro 2.682.000.
Le disponibilità liquide risultano in riduzione da € 1.197.696
a € 80.281.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita
calciatori è positivo per € 5,8 milioni (-€ 3,8 milioni nel 2013/14). I crediti
verso enti settore specifico ammontano a circa € 19,56 milioni. L’importo
maggiore riguarda il credito verso la Roma di € 12,5 milioni per Iturbe.
I debiti verso enti settore specifico ammontano a € 13,78
milioni (€ 12,5 milioni nel 2013/14). L’importo maggiore riguarda i debiti
verso la Lega Nazionale Professionisti per € 7,8 milioni seguito dai debiti
verso agenti FIFA per Euro 4.875.000. L’aumento dei debiti verso gli agenti
dipende dal fatto che la politica societaria ha puntato sui calciatori
svincolati e/o fine contratto.
I debiti verso altri finanziatori riguardano il debito verso
banca IFIS per 13.117.000 Euro, riguardanti l’anticipo sul saldo attivo della
campagna trasferimenti e il debito verso Emilia Romagna Factor per 3.002.000
Euro, riguardante l’anticipo per i diritti televisivi di Serie A 2015/2016.
Altri debiti.
Secondo gli Amministratori, la gestione finanziaria non ha
evidenziato momenti di criticità e si è impostata la pianificazione dei
pagamenti verso terzi assolvendo puntualmente alla liquidazione dei compensi
per l’attività di lavoro dipendente, delle competenze fiscali e contributive.
I debiti tributari ammontano a € 173.519 (€ 2,2 milioni nel 2013/14),
di cui € 108 mila per ritenute IRPEF, e i debiti verso Istituiti previdenziali
risultano pari a € 283 mila (€ 260 mila nel 2013/14). Nella Nota Integrativa è
specificato l’adempimento degli obblighi nel mese di competenza.
I debiti verso i propri Dipendenti ammontano a € 7.953.000 (€
6.590.000 nel 2013/14) e si riferiscono alle mensilità di maggio e giugno 2015
oltre ai premi maturati. Nella Nota Integrativa è specificato il puntuale
pagamento alle scadenze.
I debiti verso dipendenti rappresentano circa il 23,44% del
costo del personale.
Il fondo rischi e oneri diminuisce da € 7.634.614 a €
4.240.174, soprattutto a causa del rilascio dell’accantonamento prudenziale di
€ 2 milioni effettuato l’esercizio precedente.
La Gestione Economica.
Il valore della produzione è
aumentato del 4,7%, da € 53,6 milioni a € 51,1 milioni.
I costi della
produzione restano superiori, perché sono aumentati, anche in misura più che
proporzionale 7,9%, da € 54 milioni a € 58,28 milioni, a causa soprattutto dell’incremento
del costo del personale da € 29,1 milioni a € 33,9 milioni. La differenza tra
valore e costi della produzione è negativa per € 7.187.512, mentre
nell’esercizio precedente era negativa per € 401.093.
I Ricavi
Il fatturato, al netto delle plusvalenze realizzate, degli
altri ricavi da Player Trading e degli storni dei costi per il vivaio, risulta diminuito
da € 42,7 milioni a € 38,2 milioni.
I diritti TV aumentano del 9,1%, da € 22.822.867 a €
24.890.993.
I ricavi commerciali pari a € 1,88 milioni (€ 3,58 milioni
nel 2013/14), riguardano proventi da sponsorizzazioni per € 1.243.226 (€ 1.615.416
nel 2013/14), proventi pubblicitari per € 622.359 (€ 1.818.724 nel 2013/14) e
proventi commerciali e royalties per € 19.964 (€ 153 mila nel 2013/14). Gli
sponsor ufficiali (Agsm Verona Spa, Leaderform Spa, Franklin & Marshall)
hanno contribuito con € 1.050.000 (€ 1.450.000 nel 2013/14). Lo sponsor tecnico
Nike ha contribuito con € 193 mila (€ 165.000,
sempre con Nike nel 2013/14).
I ricavi da gare diminuiscono del 3,6%, da € 5,31 milioni a
€ 5,12 milioni, a causa soprattutto della diminuzione dei ricavi per
abbonamenti da € 3,5 milioni a € 3,29 milioni. La campagna abbonamenti relativa
alla stagione sportiva 2014/15 ha visto la sottoscrizione di n. 14.107 abbonamenti
(n. 16.129 nel 2013/14).
Mentre, la campagna abbonamenti 2015/16 ha registrato la
sottoscrizione di n. 13.207 abbonamenti per un incasso lordo di Euro 3,565
milioni.
Secondo gli Amministratori, il numero di abbonamenti, pone
la società Hellas Verona tra le prime in Italia; tuttavia, è in calo rispetto
al 2013-2014.
I ricavi e proventi diversi pari a € 2.206.848 (€ 4,9
milioni nel 2013/14), risultano in calo, perché nell’esercizio precedente figurava
l’accordo transattivo con la RAI per € 3,5 milioni. Il corrispettivo 2014/15
per la concessione dei diritti, pattuito con la RAI, è di 52 mila Euro. L’accordo
con “Infront” per l’utilizzo e lo sfruttamento dell’archivio ha fruttato € 1.035.000.
Il riaddedito al Comune di Verona dei lavori effettuati nello stadio è stato
pari a € 354 mila.
Il Player Trading.
Il risultato economico delle operazioni di mercato, ossia i
ricavi e le plusvalenze al netto delle minusvalenze e dei costi legati al
trasferimento dei calciatori, è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti
dei calciatori. Tale circostanza, verificatasi anche negli esercizi precedenti
è indicatore di una particolare attenzione alle operazioni di calciomercato da
parte della società.
Le plusvalenze realizzate sono pari a € 10,3 milioni (€ 10,2
milioni nel 2013/14).
La plusvalenza più importante è stata quella legata alla
cessione del calciatore Iturbe, che è stato ceduto alla Roma per € 22 milioni e
che ha determinato una plusvalenza di € 7.000.000. Le altre plusvalenze riguardano
la cessione dei calciatori Donsah (Cagliari) per € 2.047.000 e Bianchetti (Inter)
per € 567 mila.
Le minusvalenze sono state rilevate solo per € 14 mila (€ 30
mila nel 2013/14).
I proventi derivanti dalla cessione temporanea di calciatori
sono stati pari a € 1.701.000 e comprendono il prestito di Romulo alla Juventus
per 1 milione di Euro.
Gli oneri derivanti dall’acquisizione temporanea di
calciatori sono stati pari a € 1.150.000 e comprendono il prestito di Sorensen
dalla Juventus per 300 mila Euro.
Gli ammortamenti dei calciatori sono aumentati da € 3,2 milioni
a € 5,1 milioni.
Vi
sono oneri da compartecipazione per € 1.051.000, dovuti principalmente al fatto
che per il calciatore Jorginho in compartecipazione con il Napoli, il Verona ha
ritenuto di accogliere l’offerta della controparte, pari a 3,5 milioni evitando
l’alea della risoluzione alle “buste chiuse”.
I Costi.
Il costo del personale, pari a € 33,9 milioni (€ 29,1
milioni nel 2013/14), risulta aumentato del 16,4%.
L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto è stata
elevata perché pari all’ 88,9% circa.
Il Regolamento del Fair Play Finanziario auspica che tale
rapporto sia inferiore al 70%.
Il Costo del Lavoro Allargato, che considera anche gli
ammortamenti dei calciatori, avrebbe un’incidenza sul fatturato netto del
102,3%. Se si considerasse solo il costo del personale tesserato, pari ad €
33,2 milioni, l’incidenza del Costo del Lavoro Allargato sul fatturato netto si
ridurrebbe al 100,4%.
Gli ammortamenti e le svalutazioni complessive sono pari a €
6.213.775 (€ 3.995.057 nel 2013/14), di cui € 5,1 milioni per ammortamento
calciatori, € 546 mila per ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali
ed Euro 343 mila per svalutazione di 4 calciatori.
Tale voce incide per il 10,7% sui costi della produzione.
Le spese per servizi aumentano di circa € 2,67 milioni da € 9,17
milioni a € 11,85 milioni. I costi per le competenze dei procuratori aumentano
da € 2.012.000 a € 4.973.000. I costi amministrativi e generali ammontano a € 2.672.000.
Non avendo infrastrutture sportive di proprietà, Hellas
Verona paga € 644 mila per l’affitto di impianti sportivi comunali, € 120 mila
per l’affitto di campi sportivi ed € 134 mila per l’affitto di altri locali (di
cui € 107 mila verso HV7 srl).
Per quanto riguarda la gestione finanziaria, gli interessi
passivi verso altri finanziatori sono aumentati da € 320 mila a € 1.228.000,
per il maggior ricorso al factoring.
La gestione straordinaria è positiva per € 2 milioni, perché
beneficia del fatto che l’8 aprile 2015 con delibera del Consiglio di Amministrazione
si è provveduto a liberare l’accantonamento a fondi rischi, effettuato
nell’esercizio precedente, per € 2 milioni, per il venir meno dei presupposti.
Il Consolidato
Fiscale e le operazioni con parti correlate.
Per quanto riguarda la gestione tributaria, poiché Hellas ha
aderito al consolidato fiscale, ha calcolato imposte anticipate per l’importo
di € 661.439 (-€ 2.896.211 nel 2013/14),
che rappresentano il risultato dell’importo fiscale trasferito alla
consolidante.
A causa dell’IRAP di competenza dell’esercizio, pari a € 998.996
(€ 1.799.017 nel 2013/14) e delle imposte differite, pari a € 1.373.639, la
gestione tributaria esercita un impatto positivo per € 1.036.000 esercitando il suo effetto sul
risultato prima delle imposte che era negativo per € 7.958.667, determinando una
perdita netta di € 6.922.605.
HV7 srl ha prestato in data 26 maggio 2014 la cifra di 14
milioni per l’operazione Iturbe. L’anticipazione finanziaria è stata
parzialmente rimborsata nel mese di settembre 2014 per Euro 9 milioni, mentre
una successiva quota di Euro 2,5 milioni è stata destinata a riserva in conto
capitale nel corso del mese di giugno 2015.
HV7 srl ha inciso sui costi per € 107 mila per l’affitto
della sede sociale.
“Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.” ha
determinato costi pubblicitari e promozionali per € 200 mila.
Nel mese di dicembre 2013, si è proceduto alla cessione del
marchio “Verona” per lo sfruttamento commerciale, marketing e comunicazione,
alla società correlata “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”,
preservando l’esclusiva titolarità del marchio ai fini del c.d. “titolo
sportivo” in capo ad “Hellas Verona Football Club S.p.A.”. Tale cessione è
avvenuta per l’importo di € 16 milioni (da pagarsi ratealmente entro il 30
giugno 2017). Al 30.06.2015 esiste un credito per fatture da emettere verso
“Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.” per Euro 16.750.000, di
cui € 1,5 milioni per il contratto di concessione utilizzo marchi.
Hellas Verona è intervenuta nell’aumento di capitale della
correlata “Hellas Verona Marketing & Communication S.r.l.”, da € 10 mila a
€ 90 mila versando € 80 mila. Poiché l’aumento di capitale prevede il
versamento di un sovrapprezzo di € 5 milioni entro il 30.06.2018, Hellas Verona
utilizzerà parte del credito sorto dall’operazione di cessione del marchio.
Prospettive 2015/16.
Nel bilancio 2014/15 è mancata la plusvalenza di € 15,9
dovuta alla cessione del marchio avvenuta nel 2013/14.
Secondo gli Amministratori, la disputa del campionato di
calcio professionistico di Serie A 2015/16 consentirà di affrontare gli aspetti
economico-finanziari della gestione caratteristica con criteri e metodologie di
continuità con la stagione 2014/15, salvaguardando le priorità al fine di
raggiungere un equilibrio economico-finanziario.
In altre parole la permanenza in Serie A è fondamentale.
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