Luca Marotta
L’esercizio 2015/16 ha visto il conseguimento di un utile
netto di circa 3,9 milioni (€ 13,1 milioni nel 2014/15) e di un fatturato netto
record di 233,3 milioni di Euro (€175,1 milioni nel 2014/15), che per la prima
volta nella storia del club supera i 200 milioni di Euro.
Ai brillanti risultati ha contribuito certamente la finale
di Champions League, tuttavia sul bilancio pesano ancora oneri straordinari per
la complessa vicenda immobiliare legata allo stadio.
Gli Amministratori hanno sottolineato l’importanza del nuovo
socio Wanda. Già nello scorso esercizio, l’ingresso del nuovo socio Wanda
Madrid Investment ha permesso di consolidare e rafforzare il patrimonio netto
della società, acquisendo un socio che è un punto di riferimento mondiale per
gli azionisti e che permette di creare sinergie tra le due società, di cui beneficiano
entrambi.
Wanda è pienamente impegnata con il progetto Academy e nel
campo della formazione sportiva e umana dei giovani atleti.
Secondo gli Amministratori la Stagione sportiva 2015/16, può
definirsi ottima, perché l’acquisizione del diritto a partecipare alla UEFA
Champions League, è un obiettivo strategico del club. Infatti, la
partecipazione alla UEFA Champions League permette di collocare stabilmente la
prima squadra tra le migliori in Europa, inoltre, permette di rafforzare
l'espansione del marchio e consente di aumentare il valore di alcune poste dell’attivo,
come marchio e diritti economici dei calciatori, e garantisce anche la crescita
della base associativa.
L’Atletico di Madrid ha perso la di finale di UEFA Champions
League 2015/16, ad opera del Real Madrid. Nella Liga Spagnola si è classificato
al terzo posto, acquisendo il diritto a partecipare alla fase a gironi della
Champions League 2015/16. Per quanto riguarda la “Copa de Su Majestad el Rey”,
l’’Atletico è stato eliminato nei quarti dal R.C. Celta de Vigo.
In definitiva, i buoni risultati sportivi hanno comportato
ricavi per vendite e prestazioni di servizi in aumento del 36,03%, con altri
ricavi stabili a 14 milioni.
I pilastri della gestione sportiva dell’Atletico Madrid sono
tre: rinnovo e ritocco degli ingaggi solo ai calciatori, che sono considerati
essenziali per mantenere il livello competitivo; cura e integrazione in prima
squadra dei giovani chiamati dal settore giovanile e ingaggio di calciatori di
livello nazionale e internazionale, con un livello di investimento sostenibile,
in grado di mantenere e incrementare il livello competitivo della prima squadra.
L’Assetto societario.
La società “Club Atlético de Madrid SAD” è stata costituita
il 30 giugno 1992, a
seguito della trasformazione del “Club Atlético de Madrid”, ai sensi della “Ley
del Deporte”.
Al 30 giugno 2016, il capitale sociale ammontava a € 30.885.047,50
ed è diviso in 3.633.535 azioni del valore nominale di Euro 8,50.
Al 30 giugno 2016, Don Miguel Ángel Gil Marín possedeva 1.773.476
azioni pari al 48,81% del capitale sociale. In forma diretta controllava il 3,51%
ed in forma indiretta attraverso la società "Holding de Inversiones
Atléticas, S.A." deteneva il 45,30%. Don Enrique Cerezo Torres è
proprietario di 650.224 azioni pari al 17,90% del capitale sociale. In forma
diretta controlla il 3,07% e in forma indiretta il 14,83% attraverso la società
"Video Mercury Films, S.A.".
Come conseguenza dell’ultimo aumento di capitale, WANDA
MADRID INVESTMENT, SL è proprietaria di 726.707 azioni rappresentative del 20%
del capitale sociale.
Tra gli eventi
accaduti dopo la chiusura dell’esercizio è segnalata l’acquisizione del Club
Elemental Atlético de Madrid Féminas e l’acquisizione di 10.854 azioni. Pari al
34,6% del capitale sociale, del club Francese Racing Club de Lens, per 3
milioni di Euro.
La continuità
aziendale.
I Revisori di “Eutida AH Auditores 1986, SAP”, hanno rilevato
che il 13 Novembre 2015, a
seguito della risoluzione del contratto di compravendita del 30 giugno 2010,
con il quale il Club aveva ceduto dei terreni, con i relativi diritti di
sviluppo urbanistico, nella zona urbana 'Mahou-Vicente Calderón"; tali
terreni e i relativi diritti sono stati reincorporati nel bilancio del Club,
valutandoli per un importo di € 154.940.000, equivalente al fair value della
proprietà alla data di costituzione, in quanto questo è inferiore al valore
contabile precedente al momento della cessione. La posta di bilancio
interessata è “Attività non correnti detenute per la vendita”. Tuttavia, il
valore contabile corrispondeva a quello di una società controllata, e a
sua volta derivava dal valore assegnato al conferimento del ramo d’azienda non monetizzato,
determinato per la sua costituzione nel 2003/2004 e che rifletteva un
incremento rispetto al valore contabile dei terreni su cui insisteva lo stadio
“Vicente Calderón”.
Inoltre, i revisori hanno richiamato l’attenzione sul fatto
che, al 30 giugno 2016, nel bilancio sono evidenziati crediti per imposte
differite pari a € 54.562.195,50, relativi a crediti d'imposta derivanti da
perdite fiscali precedenti da compensare nei prossimi anni. Inoltre, le
"Passività per imposte differite" includono imposte differite
generate nell'esercizio in corso e di quelli precedenti, pari a € 4.088.469,11.
La realizzazione di attività per imposte anticipate, tranne
che per l'ammontare delle passività per imposte differite, dipenderà dalle
capacità della società di generare sufficienti utili fiscali futuri per
compensare le perdite fiscali e per l'attuazione entro i termini di legge
stabiliti, gli altri diritti derivanti dall'imposta sulle società.
Gli Amministratori nell’evidenziare l’esistenza di un
capitale circolante netto negativo per 163,3 milioni di Euro, hanno
evidenziato che esso è dovuto da un lato a investimenti in calciatori per
migliorare le prestazioni sportive ed economiche e partecipare a competizioni
europee e dall’altro lato alla natura dell’attività svolta, che prevede
risconti passivi per ricavi anticipati, che è una situazione comune ai club di
calcio. In ogni caso gli azionisti di maggioranza hanno garantito la continuità
aziendale.
La struttura dello
stato patrimoniale.
L’attivo è aumentato del 13,39%, da € 544,4 milioni a 617,4
milioni. L’attivo non corrente incide sul totale dell’attivo per il 59,8%. I
diritti alle prestazioni sportive dei giocatori incidono per il 23,4% e
ammontano a € 144,45 milioni.
Nelle immobilizzazioni immateriali figurano anche la voce “Derechos
sobre inversiones realizadas en terrenos o instalaciones cedidos", per
l’importo di € 9,671 milioni. Tale voce riguarda gli investimenti effettuati
dalla Società su terreni ottenuti con concessioni amministrative. In
particolare, figura un terreno concesso alla “Fundación Atlético de Madrid” e i
diritti sui terreni del nuovo stadio (€ 4,5 milioni), non ancora ammortizzati.
Le immobilizzazioni materiali incidono per il 22,9% sul
totale dell’attivo, essendo pari a € 141,3 milioni (€ 67,98 milioni nel 2014/15).
L’aumento di 73,3 milioni è dovuto all’incremento della voce immobilizzazioni
in corso e acconti che è passata da € 66,7 milioni a € 139,6 milioni, di cui € 129.116.414,48
per il nuovo stadio. Il valore contabile netto della voce “Stadio e impianti
sportivi” è € 809.755,18, con un costo storico di € 40,37 milioni.
Fino al 2014/15, l’importo maggiore delle attività era
rappresentato dai crediti verso terzi a lungo termine, pari a € 207.449.742,65,
che nel 2015/16 si sono azzerate. Si trattava di crediti, riguardanti principalmente
i proventi da cessioni immobiliari, relativi al contratto del 30 giugno 2010
(Stadio e impianti sportivi).
Il patrimonio netto finanzia solo il 4,22% dell’attivo e per
il restante 95,78% si ricorre ai debiti. Il totale delle passività, sia
correnti, che non correnti, è aumentato di € 70,1 milioni assestandosi a € 591,3
milioni (€ 521,2 milioni nel 2014/15). Le passività correnti ammontano a € 411,7
milioni (€ 278,2 milioni nel 2014/15), rappresentano il 69,63% delle passività
e “finanziano” il 66,69% delle attività. Le passività a lungo termine ammontano
a € 179,6 milioni (€ 252,9 milioni nel 2014/15), rappresentano il 30,37% delle
passività e “finanziano” il 29,1% delle attività.
Il capitale circolante netto, dato dalla differenza tra
attività e passività a breve termine, è negativo per € 163,33 milioni (-€ 174,1
milioni nel 2014/15).
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina
l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale
dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale
indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, come
nell’esercizio precedente, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,044, ciò
vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, così come valorizzato
nel bilancio, è di poco sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti
determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se
l’attivo corrente è in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione,
l’indice di solvibilità corrente è in netto miglioramento ed è pari a 0,603 (0,35
nel 2014/15), ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare
i debiti a breve. Tuttavia, come evidenziato dagli amministratori, nelle
passività a breve sono presenti i ratei e i risconti passivi per € 33,8
milioni, ma anche, con l’esclusione dei ratei e risconti passivi, l’indice di
solvibilità corrente sarebbe inferiore a 1, poiché il miglioramento sarebbe irrilevante.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento e consente di determinare quante volte il capitale proprio è
superiore rispetto al capitale di terzi finanziatori. Quanto più l’azienda è
indebitata, tanto più è esposta a rischi e tanto più importante diventa
importante la redditività per affrontare la situazione debitoria. Tale valore
deve muoversi all’intorno di 1.
Nel
caso dell’Atletico Madrid, l’indice di indebitamento è pari a 0,044 e segnala
il netto prevalere delle Liabilities sui mezzi propri.
Il ROI
(Return on investment).
Il ROI, che misura la redditività del capitale investito,
deve essere quanto più possibile alto e indica l’efficienza economica della
gestione caratteristica.
Nel caso dell’Atletico Madrid, nel 2015/16, varia dal 7,23% dell’esercizio
precedente al 4,19%. Tale indicatore deve essere confrontato con il costo medio
del denaro. In sintesi, l’indebitamento conviene se il ROI è maggiore rispetto
ai tassi pagati sui finanziamenti contratti, altrimenti sorgono squilibri.
Il Valore della Rosa.
I diritti alle prestazioni sportive dei giocatori incidono
per il 23,4% sul totale dell’attivo e ammontano a € 144,5 milioni (€ 86,3
milioni nel 2014/15). Il valore lordo è di € 217,1 milioni.
La variazione rispetto al 2014/15 è stata di € 58,14 milioni
ed è stata determinata da investimenti per € 140,4 milioni, cessioni per un
valore residuo di € 37,6 milioni, rettifiche per € 475 mila e ammortamenti per
€ 45,1 milioni.
Tra le attività correnti figura la posta: “attività non
correnti detenute per la vendita”, in cui è allocato anche l’importo di Euro
275 mila (€ 8.688.871,03 nel 2014/15), che riguarda il valore contabile netto
dei diritti di acquisizione di un calciatore, che è stato ceduto tra la data di
chiusura dell'esercizio e la data di redazione dei conti annuali.
Al 30 giugno 2016, risultavano 18 calciatori di proprietà al
100% (14 nel 2014/15), con un valore contabile netto di 126,1 milioni; n. 2
calciatori in comproprietà con altri club (3 nel 2014/15), con un valore contabile
netto di 13,9 milioni; n. 1 calciatori in comproprietà con altri enti (3 nel
2014/15), con un valore contabile netto di 4,4 milioni
Il Patrimonio Netto.
Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 26 milioni,
mentre nel 2014/15 era positivo per € 23,2 milioni. La variazione in aumento è
dovuta all’utile netto di esercizio 2015/16 pari a € 3.944.920,08 milioni e all’imputazione
dei costi derivanti da Atti di ispezione sollevati durante l'anno, pari a 1.761
migliaia di euro.
Il Patrimonio Netto, essendo non negativo, è conforme a
quanto stabilito dal regolamento sul Fair Play Finanziario. Tuttavia, il Patrimonio
Netto copre solo il 4,22% delle attività totali, sintomo di
sottocapitalizzazione e carenza di autonomia finanziaria, nel senso che si fa
massiccio ricorso al capitale di terzi. Non a caso il capitale circolante
netto, come detto sopra, è negativo.
L’indebitamento finanziario netto ammonta a € 138,68 milioni
e risulta in aumento di € 94,5 milioni rispetto ai 44,15 milioni di Euro del 2014/15.
I debiti finanziari riguardano: i debiti verso enti
creditizi per € 158,73 milioni (€ 69,8 milioni nel 2014/15) e i prestiti
obbligazionari per € 66.978,80. Le disponibilità liquide ammontano a € 20,1 milioni
(€ 25,75 milioni nel 2014/15).
Dei debiti verso enti creditizi 51,9 milioni riguardano lo
sconto di effetti. A garanzia del debito bancario figurano le seguenti garanzie
con i relativi importi: € 7,3 milioni da abbonamenti da incassare; € 64,9 milioni dai
diritti inerenti il progetto “Mahou-Vicente Calderón”; € 24,7 milioni per
ricavi per diritti televisivi; € 2,5 milioni da contratti di sponsorizzazioni.
Il saldo tra crediti e debiti per la compravendita
calciatori è negativo per € 18,29 milioni. I debiti per la compravendita dei
calciatori aumentano da € 70,63 milioni a € 84,2 milioni. I crediti per
compravendita calciatori aumentano da € 58,4 milioni da € 65,9 milioni.
L’indebitamento finanziario netto ai fini del Fair Play
Finanziario pari a € 156,98 milioni risulta inferiore al volume dei ricavi ed è
conforme a quanto auspicato dalla normativa.
L’indebitamento finanziario netto ai fini del Regolamento
del Controllo Economico della LNFP risulta
pari a € 345,8 milioni (€ 251,86 milioni nel 2014/15) risulta superiore
al volume dei ricavi rilevanti che è pari a € 287,16 milioni (€ 223,7 milioni nel 2014/15).
I debiti verso il
personale e la
Pubblica Amministrazione.
I debiti totale verso il personale ammonta a € 71,2 milioni
(€ 72,1 milioni nel 2014/15), segnando un decremento del 2,23%. Tali debiti
riguardano i debiti verso il personale sportivo pari a € 70,5 milioni (€ 72,1
milioni nel 2014/15). Il rapporto tra debiti verso il personale e costo del
personale è molto elevato essendo pari al 51,9% (68,6% nel 2014/15). Il debito
verso i calciatori della prima squadra è diminuito da € 68,8 milioni a € 59,89
milioni. Il saldo del debito verso i calciatori della prima squadra alla
chiusura di ogni esercizio è significativo, perché la liquidazione di una parte
importante delle remunerazioni della stagione sportiva viene effettuata a
inizio dell’esercizio successivo.
I debiti verso il personale “finanziano” l’ 11,5% di tutte
le attività.
Il bilancio dell’Atletico Madrid, nel corso degli anni, è stato
caratterizzato da un enorme indebitamento verso l’Erario. Il bilancio
dell’esercizio 2015/16 segna un abbattimento del 34,6% del debito fiscale,
rispetto all’esercizio precedente.
I debiti verso l’Erario, gli Enti Previdenziali e Pubblici,
ammontano complessivamente a € 55 milioni (€ 84,2 milioni nel 2014/15), di cui €
8,7 milioni a breve termine (€ 7,1 milioni nel 2014/15); € 46,3 milioni a lungo
termine (€ 77,1 milioni nel 2014/15) e 4,1 milioni per imposte differite (€ 5,8
milioni nel 2014/15). L’importo residuo, al 30/06/2016, dei debiti tributari
rateizzati è di € 42 milioni (€ 70,98 milioni nel 2014/15). L’importo degli
interessi sui debiti tributari rateizzati è di € 7,5 milioni (€ 10 milioni nel 2014/15).
L’importo dell’IVA rateizzata, esclusi gli interessi, è di € 5,5 milioni.
Bisogna evidenziare che nel complesso i debiti verso la Pubblica Amministrazione
“finanziano” l’ 8,92% dell’attivo.
Per quanto riguarda la situazione dei crediti verso
l’Erario, per € 54,56 milioni (€ 52,7 milioni nel 2014/15), i revisori hanno
evidenziato che la realizzazione dei crediti per imposte differite, eccedenti i
debiti per imposte differite, dipenderà dalla capacità di generare utili nel
futuro.
I Ricavi.
Il fatturato netto riclassificato, includendo gli altri
ricavi operativi ed escludendo le plusvalenze, per l’anno 2015/16 segna la
cifra di € 233,3 milioni, mentre nel 2014/15 era pari a € 175,1 milioni.
In definitiva, si è registrato un incremento di 58,2
milioni, pari al 33,2%, che ha permesso di evidenziare un altro fatturato
record, nella storia dell’Atletico Madrid.
Il Grafico sottostante mostra l’evoluzione del fatturato
netto dal 2012.
Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del fatturato
netto degli ultimi sette anni è del 9,39%.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi per
l’anno 2015/16 ammontano a € 218,8 milioni (€ 160,89 milioni nel 2014/15),
mentre gli altri ricavi della gestione operativa ammontano a € 14,47 milioni (€
14,2 milioni nel 2014/15).
I ricavi legati all’attività sportiva ammontano a € 87.581.978,71
(€ 62.398.202,66 nel 2014/15) ed incidono per il per il 40% sui ricavi delle
vendite (esclusi gli altri ricavi della gestione operativa). Tra i “ricavi
sportivi” sono inclusi: i ricavi da gare di campionato per € 7.115.284,95 (€
6.463.047,77 nel 2014/15); i ricavi da gare di Coppa Nazionale per € 224.605,79
(€ 1.748.585,13, nel 2014/15); i ricavi
da competizioni internazionali ammontano a € 76,46 milioni (€ 50,4 milioni, nel
2014/15), i ricavi per amichevoli per € 3,8 milioni (€ 1,9 milioni nel 2014/15).
Nel 2015/16 mancano i ricavi della SuperCoppa di Spagna, che nel 2014/15 erano
pari a € 1.599.792,98 e mancano altri ricavi per € 258 mila. Nel 2015/16, il
tasso di occupazione si è assestato intorno all'80%.
Il comunicato UEFA, relativo alla distribuzione dei proventi
da Champions League 2015/16, evidenzia l’importo di Euro 69.665.000 destinato
all’Atletico Madrid.
I ricavi da abbonamenti e soci incidono per il 10,5% sui
ricavi delle vendite e sono pari a € 22.902.790,01 (€ 21.957.960,73 nel 2014/15).
L’Atletico Madrid ha potuto contare sul record storico del numero dei soci pari
a 86.345, tra abbonati (36.889) e non abbonati (49.456). Le prospettive per il
2016/17 sono superiori a 90 mila soci tra abbonati e non.
I ricavi per cessione diritti audiovisivi nazionali ammontano
a € 68,74 milioni (€ 41,66 milioni nel 2014/15). Tali ricavi incidono per il 31,4%
sui ricavi delle vendite (esclusi gli altri ricavi della gestione operativa).
I ricavi commerciali e pubblicitari incidono per il 18,1%
sui ricavi delle vendite e ammontano a € 39,6 milioni (€ 34,87 milioni nel 2014/15),
con un incremento del 65% rispetto al 2014/15. In particolare, i ricavi da
sponsorizzazione e pubblicità aumentano da € 27,1 milioni a € 31,1 milioni; i
ricavi del merchandising aumentano da € 5.278.489,78 a € 5.964.504,12 e gli altri ricavi
commerciali da € 2.442.822,88
a € 2.541.271,84.
Gli altri ricavi operativi comprendono anche i contributi e
le donazioni ricevute.
Il Player trading.
Il risultato del Player trading è negativo per € 1,1 milioni
e non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori. Anche
perché l’ammortamento della rosa calciatori è aumentato da € 35,1 milioni a € 45,1
milioni. Il saldo tra plusvalenze e minusvalenze è positivo per € 44,1 milioni,
in aumento di 10,8 milioni rispetto ai 33,3 milioni di Euro del 2014/15.
Tra gli acquisti più onerosi che hanno fatto aumentare gli
ammortamenti figurano: Jackson Martinez (Porto); Yannick Carrasco (AS Monaco); Filipe
Luis (Chelsea); Stefan Savic (Manchester City) e Luciano Vietto (Villareal). Jackson
Martinez è stato ceduto nella campagna trasferimenti invernale.
Il costo del
personale.
Il costo del personale aumenta da € 105 milioni da € 137,3
milioni con un incremento del 30,7% rispetto al 2014/15. Il rapporto tra costo
del personale e fatturato netto riclassificato, senza plusvalenze, è del 58,8%
(60% nel 2014/15). Tale dato è conforme a quanto auspicato dal Fair Play
Finanziario.
Il costo del personale tesserato ammonta a 117,1 milioni di
Euro (€ 89,3 milioni nel 2014/15).
IL COSTO DEL LAVORO ALLARGATO
Il costo del fattore lavoro allargato dato dalla somma del
costo del personale e dal costo degli ammortamenti è pari a € 182,4 milioni e
incide sui ricavi al netto delle plusvalenze per il 78,2%.
Secondo il criterio esposto in bilancio, che considera anche
altre voci (es. ammortamenti, diritti di immagine ecc.) , il costo del fattore
lavoro della rosa sportiva ammonta a € 164,4 milioni (€ 127,4 milioni nel
2014/15 ed € 122,8 milioni nel 2013/14).
Il numero medio dei dipendenti è stato di 531, di cui di cui
53 giocatori professionisti e 78 non professionisti, 5 dirigenti e 139
impiegati amministrativi. Alla fine dell’esercizio risultavano 552 dipendenti.
Il Costo degli
Agenti.
Il costo degli agenti allocato tra i costi per servizi
esterni ammonta a € 4.445.000, nel 2014/15
era pari a € 4.636.000.
Altri costi.
I costi per l’approvvigionamento di forniture e servizi
ammontano a € 10,46 milioni (€ 8,3 milioni nel 2014/15). Tali costi riguardano
il materiale sportivo per € 1.669.584,44 (€ 933.881,47 nel 2014/15), il costo
del lavoro di imprese esterne per € 4,3 milioni (€ 3,4 milioni nel 2014/15),
gli altri consumi e costi esterni per circa € 3,8 milioni (€ 4 milioni nel 2014/15).
I costi di gestione pari a € 31,7 milioni (€ 35,57 milioni
nel 2014/15), comprendono i costi per servizi esterni pari a € 23,8 milioni (€ 23,97
milioni nel 2014/15).
La Gestione
Finanziaria.
Il risultato della gestione finanziaria è negativo per 23
milioni d Euro. Pesano molto gli oneri finanziari per debiti verso terzi pari a
circa € 23,28 milioni (€ 20,6 milioni 2014/15). Si pensi che nel 2010/11 erano
pari a € 40.610.848,49. Nel 2014/15 il risultato della gestione finanziaria era
negativo per € 21,1 milioni.
La Gestione
Straordinaria.
La Gestione straordinaria è negativa per 27,28 milioni. Il
motivo risiede nella risoluzione del contratto immobiliare del 30.06.2010, che
ha provocato perdite per Euro 25.587.810,38.
Il requisito del
pareggio di bilancio.
Il risultato prima delle imposte è positivo per € 1,3
milioni. Nel 2014/15 era positivo per € 18,97 milioni e nel 2013/14 era sempre
positivo per € 2,3 milioni.
La somma algebrica dei risultati prima delle imposte degli
ultimi tre esercizi evidenzia un dato positivo di € 22,6 milioni.
Il Fair Play
Finanziario Spagnolo.
In base a quanto stabilito dal Regolamento di Controllo
Economico della LFP l’Atletico Madrid presenta un debito finanziario netto di
345,8 milioni di Euro (€251,86 milioni nel 2014/) e ricavi rilevanti per 287,16
milioni di Euro (€ 223,7 milioni nel 2014/15). Il Regolamento richiede che il
rapporto tra il totale del Debito Netto e i Ricavi rilevanti non deve essere
superiore a 1.
Gli Amministratori hanno scritto che, nel futuro, la
realizzazione dei progetti urbanistici eserciterà effetti positivi
sull’indebitamento finanziario netto.
Conclusioni.
La finale di Champions League 2015/16 ha contribuito
positivamente all’esposizione dei brillanti risultati economici.
Per il nuovo stadio è prevista la conclusione dei lavori per
l’estate 2017.
Il peso del debito fiscale sul bilancio dell’Atletico
Madrid, continua a ridursi.
Rimane importante il raggiungimento dell’obiettivo
strategico della partecipazione alla UEFA Champions League.
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