Luca Marotta
La società Carpi FC 1909 srl, che controlla la squadra di
calcio del Carpi, ha chiuso il bilancio 2015/16 con un utile netto di €
223.705.
Secondo gli Amministratori si tratta di buon risultato reso
possibile dalla militanza in Serie A e ad un attento controllo di gestione.
Dal punto di vista sportivo ha disputato il Campionato di
Serie A, classificandosi al diciottesimo posto con 38 punti e retrocedendo in
Serie B.
La Continuità
Aziendale (going concern).
La società di Revisione ANALISI SPA ha attestato che il
bilancio di esercizio è conforme alle norme che ne disciplinano la redazione.
La struttura dello
Stato Patrimoniale.
I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, che
ammontano complessivamente ad Euro 5,7 milioni, incidono per il 38,9% sul
totale dell’attivo. Quelli riguardanti i giovani calciatori sono pari a €
2.651.645 (€ 2.076.000 nel 2014/15).
Le disponibilità liquide incidono per il 25,7% sul totale
dell’attivo.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina
l’indice di solvibilità totale. Un club è
solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi Debiti. Quanto
maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel
caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 1,04, ciò vuol dire
che il club possiede dei beni il cui valore è sufficiente a pagare i debiti.
L’INDICE
DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto
tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità
corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente è in grado di
pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità
corrente è pari a 0,53, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado
di pagare i debiti a breve. Tuttavia, nelle passività a breve sono presenti i
ratei e i risconti passivi per € 4.195.426.
L’attivo circolante (senza ratei e risconti attivi) ammonta
a 6,5 milioni di Euro, mentre il totale delle passività correnti del Club, con
esclusione dei ratei e risconti passivi, raggiunge la cifra di 9,77 milioni di
Euro.
L’Indicatore di Liquidità della FIGC.
Tale
indicatore, che è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di
breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni
finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice
di solvibilità corrente.
Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti
considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed
esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività
Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i
Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato
sarebbe pari a 0,63, superiore alla
soglia minima del 2015/16 stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,4.
Il Patrimonio Netto
Il Patrimonio netto è positivo e ammonta a € 557 mila; nel
2014/15, era pari ad € 333 mila.
La variazione è dovuta all’utile di esercizio.
Il Patrimonio netto finanzia solo il 4% dell’attivo, per il
resto si fa ricorso a capitale di terzi.
L’INDICE
DI INDEBITAMENTO
Il
rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di
indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in
questione, l’indice di indebitamento è pari a 0,04.
Infatti, l’equity ratio è molto basso ed è pari a 4%. Il ricorso
al capitale di terzi appare dominante.
L’ Indicatore di
Indebitamento della FIGC.
Indicatore
di Indebitamento è finalizzato a misurare il grado complessivo di Indebitamento
della società in rapporto al Valore della Produzione medio degli ultimi tre
esercizi. Secondo la FIGC, detto indicatore di Indebitamento rappresenta il
raccordo tra la componente finanziaria dei Debiti e quella economica del Valore
della Produzione e segnala in modo sintetico la sostenibilità
dell’indebitamento.
I debiti iscritti in bilancio al 30.06.2016 ammontano a € 10,11
milioni, mentre il valore della produzione medio degli ultimi tre anni è
pari a € 18 milioni.
Pertanto il rapporto tra debiti e valore della produzione
medio degli ultimi tre esercizi è pari a 0,63,
comunque inferiore alla soglia massima consentita del 2015/16 stabilita dalla
FIGC per la Serie A che è di 2. Tale soglia è destinata a ridursi nel 2017/18 a
1,5.
La Posizione
Finanziaria Netta
La Posizione finanziaria netta risulta positiva per 3,8
milioni, a causa di debiti bancari per € 48 mila e disponibilità liquide per
3,86 milioni.
I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 1,29
milioni.
I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 1,99
milioni.
Debiti con
dipendenti, fisco e altri Enti.
I debiti verso Dipendenti ammontano ad € 1.165.538, con data
di estinzione agosto 2016.
I debiti Tributari risultano pari ad € 3.673.817, di cui €
3.332.549 entro l’esercizio. Tali debiti comprendono Debiti IVA (2012 e 2014)
rateizzati, per complessivi € 498 mila.
I debiti vs Istituti di previdenza ammontano ad Euro
448.997, di cui Euro 154.323 per debiti verso INAIL.
La Gestione
Economica.
La Gestione Economica è equilibrata. Il valore della
produzione aumenta del 228,4%; da € 10,388 milioni a € 34,1 milioni; mentre i
costi della produzione aumentano del 204,27%, da € 10,76 milioni a € 32,75
milioni. La differenza tra valore della produzione e costi della produzione è
positiva per € 1.345.386.
I Ricavi
Il fatturato netto risente positivamente della
partecipazione al campionato di Serie A.
A causa della partecipazione al campionato di Serie A, i
ricavi televisivi aumentano da € 2,3 milioni a € 23,3 milioni.
I Ricavi da gare aumentano da € 576 mila a € 2,65 milioni.
Gli abbonamenti sono aumentati da € 138.711 a € 940.475.
Anche i ricavi commerciali aumento da €1,97 milioni a € 4,2
milioni. I ricavi da sponsorizzazioni risultano pari a € 1.535.877. Gli sponsor
ufficiali hanno contribuito con € 791.523. Lo sponsor tecnico ha contribuito
con € 736.254, le altre sponsorizzazioni hanno contribuito con € 8.100.
L’attività di merchandising e licensing ha prodotto ricavi
per € 26.652.
La capitalizzazione dei costi del vivaio è stata pari a €
226.428.
Il Player Trading
Il risultato del Player trading nel 2015/16 è negativo per
1,15 milioni, perché il risultato della gestione economica dei calciatori non è
riuscito a coprire il costo degli ammortamenti.
L’ammortamento della rosa calciatori è stato pari a Euro
2,83 milioni, di cui € 1.674.335 per i calciatori del settore giovanile.
La plusvalenza più importante ha riguardato la cessione di
Campobasso Antonio al Chievo, che ha fatto registrare una plusvalenza di €
2.250.000.
I costi per acquisizione temporanea di calciatori è stato
pari a Euro 295 mila. Il costo del prestito di Sabelli dal Bari è stato di €
250 mila.
I Costi per servizi aumentano di 3,7 milioni, da € 1,7
milioni ad € 5,4 milioni ed incidono per il 16,7% sui costi della produzione.
Tali costi riguardano spese amministrative, pubblicitarie e generali per € 3,7
milioni (€ 784 mila nel 2014/15).
I costi per godimento beni di terzi ammontano a 625 mila
Euro e riguardano per € 384.973 l’affitto di locali e per € 186.486 l’affitto
campi e impianti sportivi.
Costo dei dipendenti
Il Costo del personale ammonta ad Euro 17,26 milioni (€ 5,47
milioni nel 2014/15).
Il costo del personale incide per il 54,9% sul Fatturato
Netto. L’incidenza del Costo del Personale sul fatturato netto, indica il grado
di rigidità economica della società. Quanto più è basso quanto più mostra la
capacità della società di essere in equilibrio economico.
L’ Indicatore di
Costo del Lavoro Allargato.
L’
Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra
il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso
economico del costo del lavoro.
Il
Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli
ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati
ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e
delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i
Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i
Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori
al netto delle relative Minusvalenze.
Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore
risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono
dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.
Nel caso in
questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore risulterebbe
di 1,16 tale valore sarebbe al di sopra del valore soglia previsto dalla FIGC
per la Serie A per la stagione sportiva 2015/16, che è di 0,9; tuttavia il
valore medio della produzione, sarebbe penalizzato dal campionato di Serie B
2014/15 e 2013/14.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Il rapporto tra ricavi operativi, e la semisomma delle
attività totali iniziali e finali, risponde ad una semplice ma fondamentale
domanda: quanto è investito e quanto si fattura? Considerando come ricavi
operativi solo il fatturato netto e rapportandolo alla semisomma dell’attivo
iniziale e finale, nel caso in questione, tale indicatore risulterebbe pari al 257,9%
(78,11% nel 2014/15), pertanto ogni 100 Euro investiti si incassano 257,9 Euro,
che è un segnale di una rotazione degli investimenti effettuati, di circa quatto
mesi.
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Tale indicatore è la chiave per calibrare il buon
funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato,
vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e
le spese operative risultano ben dimensionati.
Considerando come reddito operativo l’EBIT, che è positivo
per € 1,38 milioni e come attivo la semisomma delle attività iniziali e finali,
risulterebbe che per ogni 100 Euro investiti si guadagnerebbero, prima del
calcolo degli interessi e delle tasse, circa 11,3 Euro; nell’esercizio
precedente, sempre in riferimento all’importo investito di 100 Euro, si
sarebbero guadaganati circa 0,2 Euro.
Il Risultato prima delle imposte è positivo per 1,37 milioni
di Euro. Nell’esercizio precedente era positivo per € 42.709.
Il Risultato netto è positivo per 223.705.
Conclusioni.
Il Carpi ha improntano la sua gestione al perseguimento
dell’equilibrio economico e ha dimostrato come, con questa filosofia gestionale, si possano raggiungere anche
risultati sportivi importanti. Basti pensare
al fatto che il Carpi ha disputato il campionato di Lega Pro nel 2012/13 e nel
2015/16 il Campionato di Serie A.
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